Tre accordi e il desiderio di Verità. Rock `n` roll come ricerca dell

Tre accordi e il desiderio di Verità.
Rock ‘n’ roll come ricerca dell’ infinito
La grande fila di fronte a questa mostra ci ha sempre lasciato a bocca aperta a tal punto che
ci siamo dovuti arrendere. Ma nel pomeriggio ci siamo imbattuti all’interno di questa
immensa fila e dopo circa 40 minuti di attesa siamo riusciti ad entrare.
Si comincia con artisti e canzoni che hanno a che fare col Grido. Un grido come quello di
un bambino appena nato. “Un grido in cerca di una bocca. La musica ha a che fare con
qualcosa che deve essere trasmesso comunicato a qualcuno”; nel leggere queste parole e
ascoltando la canzone di Van Morrison The Cry capivi che senza un tuo grido, una tua
voglia non puoi partire. Le parole di queste canzoni vanno al passo con quello che hanno da
dire. Non sono lì solamente per essere viste.
“Il Blues è reale. Non è perversione o pensiero. È una sedia per sedercisi sopra, non da
guardare. Tu ti siedi su questa musica”. Questa frase di John Lennon faceva capire che
senza l’essenza del Blues, il Rock ‘n’ roll non sarebbe mai esistito. Artisti blues/rock come
il grande Eric Clapton si dichiarano debitori ai bluesman del 1911 come Robert Johnson.
Si passa ai “ribelli”: Jimi Hendrix, Patti Smith, Queen, Pink Floyd, Velvet Underground. È
stata una delle parti più emozionanti: questi artisti hanno voluto mandare messaggi ha tutto
il mondo di ribellione, tristezza, strani approcci di fronte alla realtà, mancanze. “Un
musicista se è un messaggero, è come un bambino che non è stato manipolato per troppo
tempo da un uomo” dice Jimi Hendrix che alla sua morte Patti Smith ha fatto silenzio per
circa 10 anni.
Si passa ai giorni nostri: U2, Coldplay, Pearl Jam…
Il mix di personalità dei componenti degli U2 assicura che niente può essere dato per
scontato o accettato così alla bona. L’agnosticismo Rock del bassista Adam ha salvato gli
altri dalla fossilizzazione, così come la loro fede ha salvato lui dalla semicredenza. Queste
differenze per formare un album semplicemente strepitoso: Achtung Baby.
“Alla fine io credo in Dio. Come puoi guardare qualunque cosa e non essere schiacciato
dalla sua miracolosità?” Chirs Martin, cantante dei Coldplay, spiega così il bisogno di
essere abbracciati da qualcuno. Nella loro canzone Til Kingdom Come il ritornello canta:
“Per te aspetterei fino alla veduta del regno, fino a che il mio giorno, il mio giorno arrivi. E
dì che arriverai e mi libererai…”
Così il chitarrista dei Pearl Jam parla del suo cantante Eddie Vedder. “La prima cosa che si
sente ascoltando la nostra musica è la voce di Eddie. E anche se non capisci subito di cosa
si tratti il testo, la cosa che ti colpisce subito è il fatto che, qualunque cosa canti, quella
viene da un posto reale”
A parer nostro questa mostra vuole dimostrare e celebrare la presenza del desiderio umano
come forza trainante della musica, che continua ad affascinare i giovani. Gli ultimi tempi
della musica Pop hanno solo aiutato a dimenticare che le radici di queste forme musicali
emergono dal blues e dal gospel. La musica classica andava bene, perché ti portava più in
alto; la musica Pop è considerata bassa perché ti distrae dalla realtà. Il Rock non è una
piattaforma, ma una strada alternativa per ascoltare le promesse della vita. Non ci invia un
messaggio di speranza, ma la speranza stessa.