Ragazzi
2012/2013
scuola primaria
teatro ragazzi
scuola primaria 2012 - 2013
Carissimi insegnanti,
ecco per voi in questo libretto le proposte della Stagione 2012-2013 di Teatro per le Scuole, con
la speranza che possano soddisfare le vostre esigenze e la vostra curiosità. Tanti fra gli spettacoli scelti raccontano il vissuto interiore dei bambini, il loro mondo, le loro paure e aspettative,
affrontando temi delicati e attuali; altri continuano l’offerta degli anni passati proponendo momenti di teatro d’attore, di figura, d’ombra, di oggetti, di narrazione e soprattutto musicale.
Opera Domani quest’anno propone L’Olandese Volante di Richard Wagner: un vero spettacolo
d’opera lirica, con cantanti professionisti ed orchestra a cui la platea partecipa attivamente
cantando alcune arie. Si vuole celebrare Wagner nel bicentenario della sua nascita, avvicinando
il giovane pubblico al lavoro così intrigante e complesso del compositore tedesco.
Dopo il fortunato esordio della passata stagione ritorna Orchestra in Gioco il cui scopo è quello di
avvicinare i ragazzi alla musica, in particolar modo alla musica sinfonica, rendendoli partecipi
e non semplici spettatori. Sarà dedicato al Ring di Richard Wagner il nuovo progetto.
Ci sono poi diverse altre proposte sempre dedicate alla musica. Tetraktis percussioni, che apre
la stagione, è una lezione/concerto, nata con il doppio obiettivo di divulgare la conoscenza degli
strumenti a percussione e di introdurre i brani presentati: i generi musicali, gli autori e i percorsi
culturali. Le mie prime quattro stagioni è invece un concerto-spettacolo in cui la composizione
più celebre di Antonio Vivaldi viene suonata e raccontata ai ragazzi. L’Ara Malikian Ensemble trasmette ai bambini l’esperienza della musica, in modo ludico ed eloquente, spiegando e
mettendo in scena prima di ogni movimento i sonetti che lo stesso Vivaldi compose per questi
concerti. Dopo il Flauto Magico dello scorso anno, continuamo il viaggio su Mozart con Wolfi,
spettacolo d’attore con musiche incentrato sulla figura di Mozart, del quale vengono colti gli
aspetti più vivaci e giocosi. In scena proprio lui, l’enfant prodige, il genio. La figura di Mozart è
geniale, ma anche semplice e ingenua. È un approccio naturale alla musica classica, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, quello che si cerca in La Storia di Pierino e il lupo: la
storia è raccontata con la musica, ogni strumento dell’orchestra diventa un personaggio, in un
modo semplice, immediato e vivace. Ma Mère l’Oye (Mamma Oca) è una suite di Maurice Ravel
per pianoforte ed è composta di cinque movimenti, ispirati ad altrettante illustrazioni tratte da
un libro di fiabe per l’infanzia di Charles Perrault. Nello spettacolo I racconti di mamma Oca
quei disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita dialogando con le note della suite ed evocano la poesia dell’infanzia attraverso le avventure di Pollicino, la bella addormentata e tutti gli
altri piccoli protagonisti. Alla danza classica è dedicato l’ormai tradizionale appuntamento con
la Compagnia Cosi-Stefanescu, che quest’anno propone Il Risveglio dell’Umanità, balletto su
pagine celebri di Stravinskij ed Enescu.
Non mancano momenti di narrazione o con pupazzi animati, anche famosi. Ritorna Giulio Coniglio il simpatico personaggio, nato dalla fertile immaginazione di Nicoletta Costa: Una giornata
con Giulio Coniglio, fatta di avventure e di piccoli riti quotidiani, sarà raccontata e cantata da
un’attrice, aiutata da pupazzi. Pippo Pettirosso non ci ha abbandonato! Il tenero personaggio
frutto della fantasia di Francesco Tullio Altan ci racconterà (finalmente) come, trovatosi solo nel
nido, deve scoprire il mondo. Al Teatro Ariosto arriva uno dei personaggi più amati e conosciuti,
Pippi Calzelunghe.
Chi non ricorda questa simpatica bambina assolutamente fuori dagli schemi
e le sue avventure con gli inseparabili Annika, Tommy e il Signor Nilsson?
Vi sono poi alcuni titoli particolarmente indicati per i più piccoli della scuola primaria, dove la
parola lascia spazio a giochi di luce, puri suoni, oggetti e sogni, per entrare in quella dimensione
onirica che tanto appartiene al mondo del bambino. Balbettio è una sinfonia di suoni, luci, colori,
immagini e movimenti, dove le parole passano in secondo piano per accompagnare l’azione degli
attori con musiche dal vivo. Novità assoluta del Teatro Gioco Vita è lo spettacolo La pietra e il
bambino, che tra le tante suggestioni ci trasmette un messaggio di speranza. Anche in mezzo
alle situazioni più disperate si può amare e farsi amare, ascoltare, capire, ritrovare la voce per
poi un giorno raccontare la propria storia… Diversi i titoli che indagano il mondo dei bambini ed
alcuni temi che lo caratterizzano. L’Aggiustaorsetti, liberamente tratto dal Meraviglioso Mago
di Oz è uno spettacolo che fa sognare, che commuove ed emoziona focalizzando l’attenzione sulla
figura del papà, che al mattino se ne va chiudendo la porta di casa, per recarsi al lavoro in un
luogo per il bimbo non ben definito e che suscita in lui una serie di infinite fantasie e domande.
Goccia a goccia è un’avventura, una storia di crescita e d’iniziazione raccontata, cantata e
musicata. In tempo reale si disegna, usando le mani come pennello e la sabbia come colore, con
sagome ritagliate e stupefacenti giochi d’acqua e sfumature colorate. In Bù!Una Divertente storia di paura con il ritmo narrativo lento e rassicurante di una filastrocca, vengono messe in scena
le paure tipiche dei bambini. Vengono nominate e condivise per far capire ai piccoli spettatori che esse appartengono a tutti e che con un po’ di coraggio e un sorriso in più si possono sconfiggere e dimenticare… Anche Buonanotte Martina affronta una paura tipica dei bambini: quella
di addormentarsi, di chiudere gli occhi al mondo, ai giochi e agli oggetti quotidiani per lasciarsi
sprofondare nel sonno senza luce e pieno di cose misteriose. Si crea un percorso teatrale che parte da una vivace attività e cammina verso un’atmosfera più rarefatta in cui suoni e luci pian piano
si spengono nel buio e nei suoi segreti. In mezzo al mare può essere una metafora sulla vita: ci
sentiamo un poco tutti in mezzo al mare e tutti potremmo essere naufraghi della vita quotidiana.
Sia i grandi che i piccoli spettatori non faticheranno a riconoscersi nel naufrago dello spettacolo,
che raggiungendo il centro della scena, si trova ad affrontare e a risolvere le situazioni della vita
che lo raggiungono come le onde, incessantemente. Sempre attuale Il Pinguino senza Frac sul
tema della diversità: liberamente tratto dal racconto di Silvio D’Arzo racconta un’avventura indimenticabile e commovente per adulti e per bambini, una grande lezione di vita che sonda le più
sottili sfumature della diversità mostrando alla fine la ricchezza del sentirsi diversi. Stesso tema
per il Tenace soldatino di stagno e altre storie, articolato su 3 racconti, molto “diversi” tra loro:
un argomento complesso ed attuale, affrontato attraverso storie che appassionano e coinvolgono,
commuovono e divertono. Anche quella di Milo nel Sognatore di Anglisani è una storia che fa riflettere sulla diversità, ma intesa come coesistenza di differenze che arricchiscono, non che privano. Come nel libro di Ian McEwan la narrazione si svolge frenetica, esilarante, rocambolesca, un
continuo succedersi di avventure e trasformazioni che sembrano vere…Alla poesia e alle parole
“che sono case” è dedicato E sulle case il cielo, una narrazione e performance visiva con utilizzo
di sabbia e di oggetti con musica dal vivo. Una bella storia realizzata scenicamente sotto forma di
gioco è Marco Polo e il viaggio delle meraviglie, un percorso teatrale sul tema dell’esplorazione,
della conoscenza e del meraviglioso.
Il diario di viaggio è la cornice dentro la quale scoprire gli usi
e i costumi, i diversi linguaggi, i cibi, i profumi e le musiche di chi vive in luoghi lontani dai nostri.
Bit e Bold raccontano Biancaneve è invece uno spettacolo che si basa sulle nuove tecnologie: è un
personaggio bambino, animato grazie ad un guanto-mouse; è un attore con il corpo fatto di pixel
che in un modo assolutamente originale ci racconta la favola di Biancaneve.
Alla storia moderna e contemporanea sono dedicati due importanti appuntamenti. Giovanni
Falcone: un uomo è un lavoro sulla vita del giudice assassinato dalla mafia ormai vent’anni fa
nella strage di Capaci, sul suo impegno, sulle vittorie e le sconfitte, sulle rinunce, sulle difficoltà
enormi che incontrò per poter svolgere il suo lavoro. Sempre per non dimenticare Io ti racconto,
un doveroso momento di riflessione sulla persecuzione degli ebrei a partire da un episodio accaduto nel 1943 a Baveno, Lago Maggiore. Grande sfida parlare ai ragazzi di democrazia. È quello
che fanno Il Teatro delle Briciole Solares in collaborazione con Teatro Sotterraneo in La Repubblica dei Bambini. Due attori irrompono sulla scena e cominciano a progettare il loro paese in
miniatura. Servono delle leggi. Servono dei luoghi. Servono delle cose. Si parte da zero, tutto è da
costruire, liberi di costruirlo come si vuole….
come prenotare
l’accesso a teatro
Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile
esclusivamente presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico della Fondazione I Teatri a partire
dal 30 ottobre 2012. Dal 30 ottobre al 5 novembre 2012 saranno accettate esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica
all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste.
Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo scaricabile dal sito
de I Teatri alla pagina Scuole-Università.
Dal 6 novembre 2012 sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i
numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00,
il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 30 ottobre.
La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti.
Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro,
vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare
ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi.
In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni.
Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che
intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (in carrozzina,
ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili.
Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore
10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10,30: vi invitiamo a segnalare da subito
nella vostra prenotazione la preferenza d’orario.
Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita.
Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica.
In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30, ad eccezione di:
L’Olandese Volante, Orchestra in Gioco e Le mie Prime Quattro Stagioni che
inizieranno alle ore 9,00 e alle ore 11,00 e di In mezzo al mare la cui seconda
replica inizierà alle 10.45.
E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire
un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni.
La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione.
L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno
fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini/ragazzi.
In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo
fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena. Tale
possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo.
trasporti
TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Per le scuole del Comune
di Reggio Emilia il costo è di € 3 fino a 26 bambini trasportati e di € 2,5 da 27 bambini in su: se indicherete nella scheda di prenotazione la necessità del trasporto sarà nostra cura organizzarlo.
Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal numero
di persone trasportate: da quest’anno le scuole dovranno contattare direttamente
TIL tramite il sig. Luca Caramello al numero telefonico 0522.927631 per richiedere direttamente il servizio.
i costi
I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fa eccezione lo spettacolo L’Olandese Volante
(€ 8 comprensivo di libretto per ogni partecipante) e Orchestra in gioco (€ 6).
Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effettiva necessità di custodia dei bambini.
Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello
spettacolo. Vi invitiamo pertanto a preparare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia
rapido, possibilmente non tutto in monete da 1 euro, e di recarvi in biglietteria appena arrivate per l’emissione dei biglietti.
l’informazione
Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche;
potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuole
Università.
Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione.
Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line.
Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al venerdì dalle
9.00 alle 14.00, il sabato dalle 9.00 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o 458990 per
qualsiasi richiesta o chiarimento.
Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione.
Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] e iscrivervi alla
nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della
scuola ed ai giovani.
Mercoledì 21 novembre 2012
Teatro Cavallerizza, ore 9.00
L’improvvisazione nel jazz e nella musica contemporanea (esempi)
Russel Peck, Lift-off! per tre grancasse e sei tom-toms
Presentazione dei principali strumenti dei continenti del mondo
Concerto - Lezione
tetraktis percussioni
formazione Leonardo Ramadori, Gianluca Saveri, Matteo Flori, Gianni Maestrucci
Età: 8-14 anni
Tecnica: Concerto-Lezione
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
I e II
ciclo
Il concerto-lezione di Tetraktis Percussioni nasce con il doppio obiettivo di divulgare
la conoscenza degli strumenti a percussione e di introdurre i brani presentati - generi
musicali, autori, percorsi culturali. In un percorso che, per sommi capi, attraversa circa
un secolo di storia della musica, il Novecento, Tetraktis punta l’attenzione da una parte agli Stati Uniti d’America, patria di molti compositori importanti per il repertorio
(Reich, Peck, Gomez) e dall’altra al repertorio italiano degli ultimi decenni. In questo
percorso non mancano alcune incursioni in quello che l’immaginario collettivo tende a
identificare con le percussioni: la musica per tamburi di derivazione popolare ed etnica,
ma anche qualche breve cenno al genere più originale e innovativo del secolo scorso, il
jazz, nel quale gli strumenti a percussione sono componenti fondamentali.
Programma
Trad/Tetraktis, Tetraktis Marsch per grancassa e due rullanti e tom-toms
Presentazione degli strumenti utilizzati.
Origini della batteria (drum set).
Cenni storici sul “tamburo”.
Alice Gomez, Rainbows: 1. Raindrops - 2. The Flood - 3. Rainbows per marimba, vibrafono e xilofono
Presentazione dei seguenti strumenti attraverso esempi musicali:
-xilofono (colonne sonore di cartoni animati)
-marimba (accenno di danze messicane)
-vibrafono (standard jazz)
Musica minimale e musica descrittiva.
Leonardo Ramadori, Il Corpo Sonoro n°7 per piedi, gambe e mani
Il corpo sonoro: dalla voce al clap
Esercizio con il pubblico su timbro e ritmo
Il “ritmo”: divisione del tempo
Giovanni Sollima, Millennium Bug III movimento per bongos, djembè e darabukkè.
Il repertorio italiano della musica contemporanea in generale e del repertorio per percussioni in particolare
Giovanni Sollima, Millennium Bug II movimento per vibrafono, quattro archetti, lion
roar e due piatti sospesi
Giovanni Sollima, Millennium Bug I movimento per marimba, bongos, floor-tom e
tom-tom
Fin dalla fondazione avvenuta nel 1993, Tetraktis Percussioni è stato identificato come
uno degli ensemble più brillanti, innovativi e lungimiranti sulla scena italiana da critica
e pubblico di tutte le età. Innovazione, varietà di repertorio, curiosità e passione sono
tra i suoi marchi distintivi. I quattro membri dell’ensemble, in seguito agli studi presso
il Conservatorio di Perugia, hanno preso parte a corsi e masterclass. I quattro musicisti
sono anche molto richiesti come insegnanti grazie ai loro programmi educativi di grande successo. Con più di 250 concerti, Tetraktis Percussioni ha tenuto tour degli Stati
Uniti d’America per due volte ed ha portato il suo stile contagioso in tutta Italia oltre
che in Germania, Turchia, Nigeria e Svezia.
Lunedì 10 dicembre 2012
Teatro Ariosto, ore 10.00
Giovedì 29 novembre 2012
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro dell’Archivolto
I
ciclo
Fondazione Aida (Italia), Glossateatro (Italia) e Papagena (Svezia)
una giornata con giulio coniglio
pippi calzelunghe
con Gabriella Picciau musiche Paolo Silvestri drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino
con Marina Fresolone, Maria Vittoria Barrella, Jacopo Pagliari tecnico Simone Meneghelli scene,
costumi e pupazzi Tjåsa Gusfor regia e traduzioni Pino Costalunga e Marinella Rolfart
di Nicoletta Costa
Età: 2-7 anni
Tecnica: Teatro d’attore e pupazzi con canzoni dal vivo e musiche originali
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Dopo la felice esperienza di Giulio Coniglio e gli amici per sempre, proponiamo un
nuovo spettacolo che ha come protagonista il simpatico personaggio, nato dalla fertile
immaginazione di una delle più importanti firme della letteratura per l’infanzia.
Giulio Coniglio vive in un bosco insieme ai suoi amici e deve affrontare la vita di tutti
i giorni come un normale bambino. La sua giornata è fatta di avventure ma anche di
riti quotidiani nei quali lo spettatore può identificarsi. Lo spettacolo ricco di colori con
musiche originali di Paolo Silvestri, musicista storico del Teatro dell’Archivolto, si articola tra storie raccontate da un’attrice aiutata da pupazzi che catturano l’attenzione dei
piccoli spettatori attraverso un gioco antico come il mondo: il teatro.
Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio
Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione del
1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al Teatro: da
questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola. Nell’intendere il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e culturale, il
Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti: quello delle
attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della produzione di
spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani dai più piccoli
ai più grandi.
dal romanzo di Astrid Lindgren
Età: 4-10 anni
Tecnica: teatro d’attore e di figura
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
I e II
ciclo
Lo spettacolo narra la vicenda di Pippi, una bambina assolutamente fuori dagli schemi,
e dei suoi amici attraverso i loro occhi sbarazzini e spensierati. La storia di Pippi si snoderà dal suo arrivo nella vecchia casa, Villa Villacolle con una scimmietta dallo strano
nome - il Signor Nilsson - e con un cavallo sistemato nella veranda, alle sue avventure
con Annika e Tommy, i suoi vicini di casa e compagni di giochi in una scenografia coloratissima e divertente. Pippi è uno dei personaggi più celebri nel mondo intero proprio
per la sua simpatia e capacità di comunicare, di cercare guai e di comportarsi in maniera un po’ rude con la stessa libertà dei maschi.
“I suoi capelli avevano lo stesso colore delle carote ed erano spartiti in due trecce che
stavano dritte all’insù. Il suo naso aveva la forma di una patatina ed era tutto punteggiato di lentiggini. Sotto il naso c’era una bocca larga con denti bianchi e sani. Il suo
vestito era davvero singolare. Infatti Pippi lo aveva cucito da sé. Lei lo avrebbe voluto
blu, ma il tessuto blu non era bastato e così Pippi si era ingegnata a cucirci sopra qui e
lì dei piccoli pezzi di stoffa rossa. Sulle sue gambe lunghe e magre portava un paio di
lunghe calze, una marrone e l’altra nera. Ed aveva pure un paio di scarpe nere che erano
esattamente lunghe il doppio dei suoi piedi…”.
(da: Astrid Lindgren, Pippi Långstrump, Rabén & Sjörgen, 1945)
Lo spettacolo ha vinto il Premio Biglietti d’Oro Agis-EtI per il successo di pubblico
conseguito nella stagione 2007-2008
Aida nasce a Verona nel 1983 da un gruppo di artisti e professionisti teatrali che decidono di riunirsi per promuovere il teatro per ragazzi. Nel 1987, l’associazione ottiene
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il riconoscimento di teatro stabile di innovazione per ragazzi.
Mercoledì 12 e giovedì 13 dicembre 2012
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Lunedì 17 dicembre 2012
Teatro Ariosto, ore 10.00
CTA Gorizia
Tib Teatro
pippo pettirosso
la storia di pierino e il lupo
con Elena De Tullio e Loris Dogana, testo scene e figure Francesco Tullio Altan, regia Roberto
Piaggio, musiche originali Aldo Tarabella
Età: 3-7 anni
Tecnica: teatro d’attore, figure e musica
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
I
ciclo
Per questo spettacolo Altan ha inventato il tenero e dolcissimo Pippo, un piccolo pettirosso che, ritrovandosi per la prima volta da solo senza la sua mamma, esce dal nido
alla scoperta del mondo.
Pippo si sveglia una mattina e si ritrova da solo senza la sua mamma, che gli ha lasciato
un biglietto con le istruzioni per la giornata: “Lavati, spazzolinati i denti, bevi il latte,
mangia i biscotti, pettinati, vestiti, vai a fare un giro...” Pippo non sa ancora leggere, tuttavia sa benissimo che cosa deve fare e obbedisce alla lettera. Poi esce dal nido, va a fare
una passeggiata nel bosco, dove incontra il gatto, le rane, il gallo, l’ape, il fiore. Tutti
sanno fare qualcosa: il gatto sa miagolare, le rane gracidare, il gallo canta il chicchirichì
della sveglia, l’ape sa fare il miele, il fiore profuma... Pippo pettirosso sa a malapena
volare, per il resto sa fare ben poco... non sa nemmeno fischiare… Per di più si perde, e
proprio mentre scoppia un terribile temporale. Per fortuna c’è la casa del merlo Aldo,
musico, che, oltre a dargli ospitalità per qualche ora, farà per lui una cosa meravigliosa: gli insegnerà a fischiare… spiegandogli anche che “c’è una musica per ogni cosa..
basta ricordarsela!... Una musica per la cioccolata, una per la rosa e il gelsomino, una
per l’aglio… Insomma il merlo Aldo gli fa un piccolo corso di educazione musicale per
giovani e inesperti pettirossi. A sera Pippo, riprendendo la strada di casa, torna a incontrare gli stessi personaggi di prima. Ma questa volta sarà lui a insegnare loro qualcosa..
Durante la giornata trascorsa con il merlo Aldo, Pippo è diventato infatti più autonomo
e più “grande”. E, con l’aiuto di ciò che ha imparato, riesce a vincere la paura del bosco
buio e a ritrovare la strada di casa.
Il CTA - Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia, riconosciuto dal Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali come Teatro di Figura di rilevanza nazionale, svolge dal
1994 un’intensa attività di promozione e diffusione del Teatro di Figura nella regione
Friuli - Venezia Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e
l’organizzazione di rassegne, laboratori, mostre, eventi.
I
ciclo
da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev
con Clara Libertini, Solimano Pontarollo drammaturgia e regia Daniela Nicosia elementi scenici
Gianni Volpe tecnico luci e suono Paolo Pellicciari
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro d’attore e musica
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Questa è una storia semplice, immediata, vivace…è una storia che vogliamo raccontare
con freschezza e delicatezza, non con le parole dei grandi, ma con le parole che sanno
partorire i più piccoli…
Il fascino della composizione di Prokofiev sta nella felice intuizione di far raccontare
la storia con la musica, di fare di ogni strumento dell’orchestra un personaggio. Per
questo noi, da attori, vi raccontiamo questa storia con i nostri strumenti: la parola e il
corpo, la danza e le immagini. Mentre la partitura musicale corre libera, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, mentre ad ogni replica ci abbandoniamo assieme a
voi al piacere dell’ascolto, nelle zone di racconto già insite nell’opera, interveniamo con
il nostro modo di raccontare, che assomiglia a quello antico dei cantastorie o cuntastorie, e che risiede soprattutto nella voglia di cuntare, di donare, di rendervi partecipi e
persino protagonisti… insieme a Pierino, l’oca, il gatto, il nonno, l’uccellino… E i cacciatori? Beh quello spetta proprio a voi. Tib Teatro è una struttura di produzione teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni
e le Attività Culturali e dalla Regione del Veneto, che realizza progetti artistici di teatro dedicato alle nuove generazioni, di drammaturgia contemporanea, di educazione e
formazione teatrale, di integrazione tra le arti sceniche e la configurazione storica ed
architettonica dei luoghi. La linea progettuale teatro in musica ha dato vita a spettacoli,
quali La Storia di Pierino e il lupo e Le Quattro Stagioni – selezionati per il Premio ETI
2002 e 2004 (Menzione Speciale) - in cui il lavoro di scrittura nella musica – e non sulla musica – ha prodotto testi inediti, partiture verbali, gestuali, musicali che richiedono
all’attore abilità congiunte di teatro e danza, con la finalità di proporre a tout public, dai
più piccoli ai più grandi, un approccio naturale alla musica colta grazie all’immediatezza del linguaggio teatrale.
Venerdì 11 gennaio 2013
Teatro Ariosto, ore 10.00
I e II
ciclo
Lunedì 14 gennaio 2013
Teatro Ariosto, ore 10.00
Compagnia Teatrale Corona
Fondazione Onlus Teatro Ragazzi e Giovani
wolfi
marco polo e il viaggio delle meraviglie
di Roberto Corona e Claudio Raimondo con Roberto Corona al pianoforte Massimo Cottica soprano Sachika Ito regia Roberto Corona brani vocali e pianistici tratti dal repertorio di
W.A.Mozart
regia e drammaturgia Luigina Dagostino con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore
costumi Giorgia Durando elementi scenografici Claudia Martore, Claudio Dughera, Dino Arru
Dopo il Flauto Magico dello scorso anno, continuamo il viaggio su Mozart con Wolfi
Età: 8-12 anni
Tecnica: teatro d’attore e musica dal vivo
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Il tempo, oltre ad arrugginire le sue giunture, ha rimosso la memoria della sua vita. Sarà
la musica a guidare il ricordo dei momenti più importanti e di quelli meno noti della
sua breve esistenza. Maestro e cantante vorrebbero seguire un ordine cronologico di
tali eventi, ma la curiosità ancora infantile di Wolfi, il suo cercare nelle emozioni, più
che nel tempo, ci porta in un’atmosfera sospesa tra estremi opposti, colorati di musica e
visioni. Viaggi e incontri eccezionali ci immergono in un’epoca passata, ma ancora così
umanamente vicina. L’atmosfera leggera, l’ascolto dal vivo di alcuni brani del genio, così
profondamente emotivi, diventano una fonte di grande ispirazione per giocare e improvvisare con la fantasia. Mettere in scena Wolfi bambino prodigio è stata un’enorme
sfida. Da una parte per l’interesse per l’argomento e per la grandezza del personaggio.
Dall’altra perché si voleva parlare di Mozart ad un pubblico di ragazzi, per i quali - si
sa - la musica classica, e in particolare la lirica, possono risultare “noiosi”, e, quindi,
argomento particolarmente a rischio. La ricerca si è così rivolta, in particolare, verso gli
aspetti vivaci, vivi, giocosi, emotivi della vita di Mozart. Il testo è cambiato numerose
volte, fino ad arrivare ad una stesura nella quale risaltano soprattutto le emozioni, il sentimento, la passione, e dove si è deciso di mettere in scena proprio lui, l’enfant prodige, il
genio. La figura di Mozart che ne è venuta fuori è geniale, ma anche semplice e ingenua.
Spettacolo vincitore del primo premio al Festival Internazionale di Teatro ragazzi
città di Aosta 2005/2006, presentato a Salisburgo in occasione di Mozart ways l’11
novembre 2011.
Compagni teatrale Corona nasce nel 1989 vincendo fin da subito vari premi nazionali.
Le emozioni delle immagini vengono legate alla danza, alla musica contemporanea e lirica dal vivo. Invenzione e immaginazione poetica sono i punti di forza di Roberto Corona.
tratto dai racconti de Il Milione di Marco Polo
Età: 6-12 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
I e II
ciclo
Da mesi, forse da anni queste donne e questi uomini, dalle mille lingue, camminano insieme. Procedono con le loro bestie, i loro archivi, i loro dotti, i loro musici,
e gli stranieri che lo desiderano si uniscono a loro.
E’ la Grande Ambasceria. Va a rendere omaggio al Re dei Tre Orienti, attraversando il mondo.
Marco Polo ha diciassette anni, una famiglia che ammira e un tormento: la passione per i viaggi, quelli raccontati dal padre Niccolò e dallo zio Matteo, ricchi mercanti
che commerciavano con l’Oriente. È un luminoso pomeriggio veneziano del 1271 e da
una grande piazza adiacente al porto brulicante di colori, suoni e odori, parte la nostra
vicenda: un percorso teatrale sul tema dell’esplorazione, della conoscenza e del meraviglioso.
Il diario di viaggio è la cornice dentro la quale scoprire gli usi e i costumi, i
diversi linguaggi, i cibi, i profumi e le musiche di chi vive in luoghi lontani dai nostri. La
messa in scena è realizzata sotto forma di gioco, in cui gli oggetti scenici si trasformano
negli elementi del racconto.
La Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani nasce all’inizio del 2005 dal Teatro dell’Angolo (Torino). Si propone di diventare un centro di promozione della cultura, contribuendo alla crescita culturale di ragazzi e giovani ed al superamento del disagio giovanile
attraverso la realizzazione e la diffusione di progetti culturali organici e di manifestazioni di carattere interdisciplinare nel campo del teatro e delle arti in genere. Al fine di
diffondere la cultura teatrale la Fondazione collabora inoltre con le istituzioni italiane
ed estere e con gli enti territoriali, operando anche scambi e collaborazioni - in termini
di coproduzione, di progetti e di iniziative di ospitalità - con analoghe strutture ed istituzioni nazionali ed estere, con particolare attenzione ai Paesi europei.
Giovedì 17 gennaio 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Giovedì 17 gennaio 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro dell’Orsa
Claudio Milani - Latoparlato
giovanni falcone: un uomo
bù! una divertente storia di paura
recital spettacolo di e con Monica Morini e Bernardino Bonzani
al pianoforte Claudia Catellani
con Claudio Milani
testo Francesca Marchegiano
scenografie Elisabetta Viganò, Paolo Luppino,
Armando e Piera Milani
musiche Debora Chiantella, Andrea Bernasconi
Età: 10-14 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
II
ciclo
“Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri
uomini”
Si tratta di un lavoro sulla vita di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie e le
sconfitte, le rinunce, a vent’anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita Falcone, la
moglie e gli agenti della scorta. Le mosse della battaglia dal palazzo di giustizia -u palazzu-, contro il “mostro”, il “carciofo”, Cosa Nostra. La macchina del fango: le difficoltà, il
sospetto che lo circonda e crea discredito intorno alla sua azione indomita, coraggiosa,
costante. Falcone e Borsellino (che sarà ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992) erano per la
cupola gli avversari più pericolosi. Il 23 maggio del 1992 un ordigno di potenza inaudita travolse la Fiat Croma blindata su cui viaggiava il giudice e le due auto della scorta:
persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Di
Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro.
La strage di Capaci fermò lui e la sua scorta, ma non le sue idee. “La mafia non è affatto
un fenomeno invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani, ha un inizio e
avrà anche una fine”. Falcone non è soltanto un magistrato che lotta contro la mafia,
ma un uomo delle istituzioni che crede fermamente nei valori della democrazia, nella
legalità. Un profeta di oggi. L’associazione Teatro dell’Orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e
Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e
sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’Orsa nascono
da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita
e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti che
collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche.
I
ciclo
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro di narrazione
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Ci sono storie di paura paurose. E altre divertenti.
Bù! è una divertente storia di paura,
raccontata da un attore...e da una porta.
La porta è un confine: da una parte c’è il Bosco
Verde, dall’altra il Bosco Nero.
Nel Bosco Nero vivono il Ladro, il Lupo, la Strega e il
padrone di tutti: il terribile Uomo Nero.
Nel Bosco Verde c’è una mamma rotonda come
le torte, un papà forte, sette fratelli grandi come armadi...e anche un bambino, il piccolo Bartolomeo.
Sarà proprio lui, accompagnato dall’inseparabile copertina, a dover
affrontare le creature del Bosco Nero...Fino a sconfiggerle una per volta.
Con un andamento narrativo di andate e ritorni, divertente e rassicurante come una filastrocca, vengono messe in scena le paure tipiche dei bambini.
Vengono nominate, per
far comprendere ai piccoli spettatori che esse sono patrimonio di tutti e che, con un po’
di coraggio, si possono sconfiggere e dimenticare.
Bù! insegna che le paure si superano
e che ridere, a volte, è l’arma migliore.
Premio Eolo 2012
Attraverso un percorso meditato di piccoli grandi spettacoli: I Racconti di Gloria, Bù!,
L’Albero, Voci, Claudio Milani ha creato, in stretta sintonia con un gruppo di collaudati collaboratori, una personalissima metodologia narrativa basata sul rapporto
inscindibile con il pubblico di bambini, attraverso meccanismi ormai diventati paradigmatici del suo stare in scena che hanno sempre come centralità il sentire bambino,
sia che abiti nel suo giusto luogo sia in quello dell’adulto.
“Nasco dalla Piera e dall’Armando una sera che s’è messo a nevicare.
Un mio nonno aveva gli occhi azzurri, l’altro aveva la Lambretta.
Le nonne mi hanno raccontato le prime storie, in dialetto.
Poi mi sono messo a raccontarle anch’io.”
Claudio Milani
Mercoledì 23 gennaio 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Martedì 29 gennaio 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 11.00
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle arti e Teatro
Sotterraneo
I e II
As.Li.Co - Orchestra in Gioco
la repubblica dei bambini
ciclo
II
ciclo
tra acqua e fuoco, dèi ed eroi Il suono degli elementi nel Ring di Richard Wagner un progetto di Teatro Sotterraneo
regia Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri, Daniele
Villa con Andrea Corsi, Chiara Renzi grafica Marco Smacchia
disegno luci Emiliano Curà
drammaturgia musicale Riccardo Pecci progetto multimediale Olo Creative Farm direttore Giuseppe La Malfa Orchestra 1813 Età: 6-10 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Età: 9-15 anni
Tecnica: concerto di musica sinfonica
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 6
Due attori irrompono sulla scena e cominciano a progettare il loro paese in miniatura.
Servono delle leggi. Servono dei luoghi. Servono delle cose. Si parte da zero, tutto è
da costruire, liberi di costruirlo come vogliamo. La micronazione è una scena vuota,
deserta, che lentamente si popola e riempie, magari anche degli stessi elementi che
compongo il panorama teatrale (luci, musiche ecc) oppure di segnali che diano regole
(cartelli, striscioni ecc) di modo che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si
possa edificare una Polis. L’incognita è sul tipo di Polis.
In questo quadro il coinvolgimento diretto dei bambini pare un necessario rovesciamento. I bambini non dispongono solitamente di potere diretto. Sui bambini non gravano responsabilità. I bambini vivono in un mondo normativo, fatto di ordini, obblighi
e divieti. Nel costruire una nazione in miniatura proviamo a dotare i bambini di un
potere inedito e fatto su misura. Si tratta di una piccola Cosa Pubblica, si tratta di uno
spettacolo teatrale dove la finzione è evidente perché è il motore dell’immaginazione,
si tratta di un paese in miniatura che si spegnerà quando si spegneranno le luci che lo
illuminano, ma al tempo stesso si tratta di una possibilità.
Percorso Didattico: un incontro riservato agli insegnanti lunedì 26 novembre 2012 ore
15.00/18.00 sala Specchi teatro Valli.
Spettacolo vincintore dell’Eolo Award 2012 come migliore novità.
Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica
attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani
e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed
internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei.
Il Teatro Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale formatosi a Firenze nel 2004.
Attivo non solo nel campo del teatro ragazzi, è composto da drammaturghi e performers provenienti da ambiti disciplinari diversi.
Il progetto di Orchestra in Gioco per la sua terza edizione, in occasione del bicentenario della nascita di Richard Wagner, porta in primo piano l’intreccio narrativo dei personaggi e degli elementi di natura lavorando su preludi, interludi e pagine strumentali dei quattro capitoli del Ring, scelte dal musicologo Riccardo Pecci e messe opportunamente a dialogare con una serie di videoproiezioni, curate da Olo Creative Farm che ne
stimoleranno l’interpretazione e faciliteranno l’ascolto al giovanissimo pubblico. Il concerto è composto da due parti. Durante la prima parte il direttore smonta i brani scelti dalla monumentale opera wagneriana attraverso il dialogo con la platea per renderla più accessibile ad un pubblico giovane o molto giovane; nella seconda parte invece viene eseguito il concerto per intero facendo scoprire, attraverso la partecipazione attiva aiutata da video proiettati dietro l’orchestra, tutti i piccoli segreti appena svelati. Prima dello spettacolo
1. e-learning per studenti e insegnanti per prendere confidenza con la musica sinfonica in classe o a casa. Sinfonia completa scaricabile dal sito web. 2. per gli insegnanti: un incontro con un esperto di didattica musicale. Spettacolo Il direttore Il suo ruolo, il perché del movimento. Prova di direzione da parte di alcuni bambini scelti tra il pubblico. La sinfonia Presentazione della sua forma, facendo ascoltare i momenti focali della sinfonia. Giovedì 31 gennaio 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Esecuzione dell’opera Dopo averne ripassato i momenti clou, viene eseguita la sinfonia accompagnata dal video sincronizzato a cura di Olo Creative Farm. OndaTeatro
io ti racconto
Settembre 1943, una strage dimenticata
considerazioni generali sul progetto
Obiettivi
- Familiarizzare i bambini alla musica ed in particolar modo alla musica sinfonica rendendoli partecipi e non semplici spettatori.
- Trasmettere agli insegnanti strumenti per poter preparare meglio le classi all’ascolto.
- Fare in modo che l’esperienza con la musica non sia episodica ma che faccia parte
integrante della vita del bambino.
Orchestra 1813
Costituita dall’As.Li.Co. nel 2007, l’Orchestra 1813 ha debuttato ne Il Re Pastore di Mozart, sotto la direzione musicale di Bruno Dal Bon. Partecipe in questi anni dei progetti
e dei circuiti promossi dall’AsLiCo (Pocket Opera, Opera domani, Festival Como Città
della musica), ha preso parte a numerose produzioni liriche in un calendario intenso
di lavoro. Protagonista dell’intera stagione concertistica del Teatro Sociale di Como e
coinvolta in numerosi concerti sul territorio, ha lavorato con direttori quali: Alessandro D’Agostini, Matteo Beltrami, Christopher Franklin, Oliver Gooch, Pietro Mianiti,
Francesco Pasqualetti, Giuseppe Sabbatini, Carlo Tenan, ed ha collaborato con solisti
di fama quali: Ramin Bahrami, Mario Brunello, Uri Caine, David Garrett, Alexander
Lonquich, Stefano Montanari, Mischa Maisky, Francesco Manara, Danilo Rossi, Giovanni Sollima, François-Joel Thiollier e il Quartetto della Scala. Dal 2012 José Luis
Gomez-Rios è direttore stabile dell’orchestra.
Giuseppe La Malfa
Vincitore a Spoleto del Concorso Internazionale “Franco Capuana” per direttori d’orchestra della Comunità Europea (XIV edizione 2007), Giuseppe La Malfa si è diplomato presso il Conservatorio di Musica “N.Piccinni” di Bari in pianoforte, composizione e
direzione d’orchestra. Voce di tenore, ha studiato canto con il baritono Luigi De Corato.
In seguito ad una selezione mondiale, ha frequentato l’accademia di perfezionamento
in direzione d’orchestra tenuta da Paavo Järvi e Neeme Järvi, “The Neeme Järvi Summer Academy, Conducting Course & Competition”.
Ha collaborato con importanti direttori tra cui Renato Palumbo, Daniel Oren e Roberto Abbado. Assistente musicale di Stefan Anton Reck, ha lavorato alla realizzazione
dell’intero Der Ring des Nibelungen di Richard Wagner, allestito presso il Teatro Petruzzelli di Bari dal 2008 al 2011.
di Bobo Nigrone, Francesca Guglielmino e Silvia Elena Montagnini
con Francesca Guglielmino
e Silvia Elena Montagnini regia Bobo Nigrone
consulenza storica Giovanni Galli e Sarah Kaminski
allestimento tecnico Lisa Guerini e Simona Gallo produzione Onda Teatro
in collaborazione con il Sistema Teatro Torino
con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Età: 9-15 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
II
ciclo
Lo spettacolo racconta, nel contesto della storia italiana e internazionale della Seconda
Guerra Mondiale, i fatti che, a partire dal settembre 1943, portano alla prima strage degli ebrei in Italia, nella zona del lago Maggiore, a Baveno.
La dignità umana calpestata,
il silenzio, l’indicibile, l’ingiustizia del processo, rivelano una storia poco conosciuta,
attraverso un linguaggio scarno, poetico, ironico. La narrazione, che si rivolge direttamente ai ragazzi, prende avvio dalla poesia Se questo è un uomo di Primo Levi e dalla
proiezione di immagini storiche, per avvicinarsi gradualmente alla strage avvenuta sul
lago Maggiore in cui tre famiglie in tre giorni e altri civili persero la vita. L’illusione che
giustizia possa essere fatta, ventidue anni dopo, al lunghissimo processo di Osnabruk,
si spegne di fronte ad una sentenza che prescrive il reato di sterminio.
I membri delle
famiglie, i personaggi che abitano a Baveno, i soldati confusi dall’otto settembre, i tedeschi e i fascisti vengono impersonati dalle attrici che alternano narrazione e teatro
d’attore. Assistere a questo spettacolo è per i ragazzi occasione di riflessione su contenuti fondamentali per l’educazione alla cittadinanza e per l’accettazione dell’altro,
attraverso l’invito a ricordare, anche in previsione del fatto che con il passare del tempo
i testimoni diretti della storia non ci saranno più.
Premio miglior spettacolo Giocateatro Torino 2010 “Per il coraggio nelle modalità di
offrire ad un giovane pubblico tematiche complesse, partendo da una vicenda radicata
nel territorio di appartenenza. Per il linguaggio essenziale ed efficace, per la generosità
delle interpreti in una equilibrata e non scontata drammaturgia”.
Onda Teatro nasce nel 1996 grazie all’incontro tra Bobo Nigrone, Mariapaola Pierini e
Nicoletta Scrivo, caratterizzando il loro percorso artistico sulla narrazione teatrale con
un linguaggio essenziale incentrato su parola, danza e musica.
Martedì 5 febbraio 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
I
ciclo
La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione
l’aggiustaorsetti
liberamente tratto da Il Meraviglioso Mago di Oz
drammaturgia e regia Ketti Grunchi con Marco Artusi,
Gianluigi (Igi) Meggiorin scenografia e luci Yurij Pevere
Età: 2-7 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Ogni mattina… tutte le mattine, papà si vestiva, annodava la cravatta, baciava la mamma. Mi prendeva in braccio… e mi sorrideva da vicino. Poi usciva dalla porta. Ma dove
andava? Mah! Sapevo solo che la sera, quando era quasi buio e si accendeva la luce,
la stessa porta si apriva e lui ritornava. Tutti i giorni! Pensavo… forse, oltrepassata la
porta, lo aspetta un viaggio lunghissimo, che dura tutto il giorno. Un viaggio così lungo
da consumare anche le scarpe. Oppure, appena uscito dalla porta un vento fortissimo
lo potrà trasportare in un mondo lontano…Dove tutto è possibile, dove un Mago può
far ritrovare le cose perdute. Dove si possono aggiustare anche i miei giochi rotti e far
ricordare le cose dimenticate. Ma di una cosa ero assolutamente certa: che il mio papà
era così forte… che nessun ciclone l’avrebbe portato via per sempre. E lui sarebbe ricomparso, tutte le sere, da quella bellissima porta!
Un vento fortissimo fa volare un papà. Dentro alla tasca della sua giacca c’è un giocattolo: un orsetto con una zampa rotta! Ma il vento è così forte che porta il papà in un luogo
che non esiste, abitato da un personaggio improbabile: il Signor Bum Bum. Il Signor
Bum bum è un mago, che incanta il papà con scarpe magiche, mele fatate e fiori dal profumo ammaliatore… Un mago che compirà la magia: aggiustare l’orsetto, regalandogli
una zampetta nuova. Ecco ancora… il vento! Ora il papà può tornare nel suo mondo, dal
suo bambino, con il suo giocattolo aggiustato…
Questo spettacolo trae spunto dalla fiaba “Il meraviglioso mago di Oz” e vuole riportare
immaginari possibili sulla figura del papà, spesso marginale in un mondo che ruota
intorno al rapporto bambino - mamma. Per questo il progetto di studio riassume in sé
molti temi legati al “maschile”.
La Piccionaia I Carrara in più di 30 anni di attività ha vissuto varie trasformazioni,
rimanendo fedele alla pratica di un teatro che muta insieme ai suoi spettatori. Dedicano una grande attenzione alle giovani generazioni, nella convinzione che il teatro trovi
alimento nel continuo esercizio di disegnare il futuro nel presente.
Giovedì 7 febbraio 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e 10.30
Compagnia Ferruccio Filipazzi
goccia a goccia
I
ciclo
Le avventure di un piccolo fiume
di Ferruccio Filipazzi con Ferruccio Filipazzi e Massimo Ottoni
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro di narrazione, canto e musiche dal vivo, tecnica mista su
vetro luminoso (proiettata su schermo)
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
È una storia di crescita, una storia di iniziazione.
Il fiume come un bambino.
All’inizio,
goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i tuffi, capriole e capitomboli… e poi le corse,
le corse…
La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è da attraversare il bosco
e la luna tra le foglie disegna ombre e animali feroci.
Le tinche, le carpe, i lucci, come
nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume una storia piena di avventure e
di colori che arriva fino al mare.
“Ancora, ancora!”
Ma gli occhi si chiudono, è tempo di
sognare… il mare!
Continua il felice sodalizio tra Ferruccio che canta e racconta e Massimo che narra con
immagini in movimento. La tecnica di Massimo Ottoni consiste nel creare disegni e
figure in tempo reale usando le mani come pennello e la sabbia come colore, distesa su
un piano luminoso: il tutto ripreso da una telecamera e trasmesso su schermo gigante.
La peculiarità più importante è che appena finito un disegno questo non viene distrutto
per realizzarne un altro, lasciando dei punti morti, ma granello dopo granello questo
si trasforma magicamente, divenendo un’altra creazione. Questa volta, Massimo nel
creare disegni e figure in tempo reale non si limita al solo raffinato bianco/nero della
sabbia, ma utilizza anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori.
Ferruccio Filipazzi nel 1973 fonda il gruppo musicale… e per la strada che aderisce al
Nuovo Canzoniere Italiano e all’Istituto E. De Martino con numerose tournées in Italia
e all’estero. Nel 1981 approda, solo, al Teatro del Buratto, dove lavora per dieci anni
prima come attore e poi anche come autore dei testi e delle musiche. Dal ’98, insieme
all’organizzatore Emilio Vita, forma una compagnia di teatro musicale che ha prodotto,
in collaborazione con Accademia Perduta vari spettacoli. Dall’incontro con la scrittrice
Giusi Quarenghi nasce lo spettacolo sulla poesia E sulle case il cielo (ospite al Festival
della Letteratura di Mantova e al Festival dei Due Mondi di Spoleto), inizio di una
felice collaborazione.
Venerdì 8 febbraio 2013
Teatro Ariosto, ore 10.00
Lunedì 11 febbraio 2013
Teatro Ariosto ore 10.00
Compagnia Ferruccio Filipazzi
Drammatico Vegetale
e sulle case il cielo
tratto da E sulle case il cielo di Giusy Quarenghi
di Ferruccio Filipazzi e Giusi Quarenghi con Ferruccio Filipazzi regia e progetto luci Piera Rossi
scene Giulia Bonaldi immagini di sabbia Massimo Ottoni
Età: 6-11 anni
Tecnica: narrazione, performance visiva con utilizzo di sabbia e oggetti
con musica dal vivo
Durata: 55 minuti
I e II
Biglietto: € 5
ciclo
Uno spettacolo di poesia che racconta visioni, emozioni e pensieri di un bambino. Un
bambino che si muove dentro una costellazione di canzoni e poesie, passando dall’uno
all’altro come fossero sassi su cui poggiare i piedi verso il proprio futuro. Nel buio e nel
silenzio, come a proporre una sorta di vuoto e di svuotamento, la voce dell’attore porta
le parole a prendere la forma di brevi racconti fatti di canzoni e poesie che Massimo
Ottoni rende ancora più evocativi con le sue immagini di sabbia, realizzate in diretta e
proiettate su di un grande schermo che arricchisce il centro della scena. La poesia, le
parole della poesia per raccontare i sentimenti del vivere nella stagione in cui si è più
vicini alla terra e allo stesso tempo più portati ad aprire gli occhi e ad alzare lo sguardo:
la stagione dell’esistenza bambina.
Uno spettacolo di poesia per i bambini, in parallelo al loro percorso di apprendimento
linguistico ed emotivo, e alla ricerca di un modo di esprimersi e di comunicare sottratti
alla distrazione e al consumo di modelli preconfezionati.
Ferruccio Filipazzi nel 1973 fonda il gruppo musicale… e per la strada che aderisce al
Nuovo Canzoniere Italiano e all’Istituto E. De Martino con numerose tournées in Italia
e all’estero. Nel 1981 approda, solo, al Teatro del Buratto, dove lavora per dieci anni
prima come attore e poi anche come autore dei testi e delle musiche. Dal ‘98, insieme
all’organizzatore Emilio Vita, forma una compagnia di teatro musicale che ha prodotto,
in collaborazione con Accademia Perduta vari spettacoli. Dall’incontro con la scrittrice
Giusi Quarenghi nasce lo spettacolo sulla poesia E sulle case il cielo (ospite al Festival
della Letteratura di Mantova e al Festival dei Due Mondi di Spoleto), inizio di una
felice collaborazione.
I
ciclo
i racconti di mamma oca
musiche da Maurice Ravel con Giuseppe Viroli, Elvira Mascanzoni scene e figure Elvira Mascanzoni, Pietro Fenati scene virtuali Ezio Antonelli, Matteo Semprini regia Pietro Fenati
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro di figura e attore, con video proiezioni
Durata: 55 minuti
Biglietto: € 5
Ma Mère l’Oye è una suite di Maurice Ravel per pianoforte a quattro mani, in seguito
trascritta anche per orchestra, ispirata ad illustrazioni tratte da libri di fiabe per l’infanzia dell’inizio del secolo scorso: La bella addormentata nel bosco, Pollicino, Laideronnette imperatrice delle pagode, La bella e la bestia, Il giardino fatato.
In questo spettacolo quei disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita dialogando
con le note e con loro Pollicino, la bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti, evocano la poesia dell’infanzia. La principessina si punge e cade in un sonno fatato
abitato da uccellini che inghiottono tracce di briciole di pane. Il sogno la conduce dalla
piccola imperatrice delle pagode, dalla bella che danza con la bestia... fino a quando
un principe azzurro la risveglierà. Le parole, le note, le figure animate, le mani leggere
degli attori-animatori tessono una favola semplice e allo stesso tempo ricca di profonde
emozioni.
Nel 1974 nasce la Compagnia Drammatico Vegetale, gruppo storico di teatro per ragazzi: una delle compagnie più fedeli al concetto del teatro di figura, al suo rapporto col
mondo dell’arte, alla ricerca costante nell’ambito del visivo. Altro aspetto importante
nell’opera della Drammatico Vegetale, è il particolare rapporto da sempre ricercato col
suono e con la musica. Costantemente i suoi spettacoli contengono scritture musicali
originali, frequentemente esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra, avendo anche prodotto o partecipato a spettacoli musicali ed opere liriche. La
compagnia opera su tutto il territorio nazionale, promuovendo anche tournée all’estero. Normalmente produce nell’ambito del teatro ragazzi, occasionalmente in quello per
adulti, sempre un teatro di figura o misto. Ha partecipato in varie occasioni ai più importanti festival internazionali di teatro di figura.
Lunedì 4 marzo 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Lunedì 18 febbraio 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 11.00
Ara Malikian Ensemble
le mie prime quattro stagioni
I e II
ciclo
per quartetto d’archi e voce recitante
musica Antonio Vivaldi
Le Quattro Stagioni direzione musicale Ara Malikian
Ara Malikian violino
Michaela Bilikova Bozzato violino
Andrea Maini viola
Paolo Baldani violoncello
Tony Contartese voce recitante, testi Marisol Rozo
Nuova produzione Ara Malikian Ensemble
Fondazione Teatro comunale di Modena
ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna
Età: 5-12 anni
Tecnica: musica classica dal vivo con narrazione
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Ara Malikian ci presenta quest’avventura musicale, Le Quattro Stagioni di Antonio
Vivaldi, in un concerto raccontato:
- La Primavera Op. 8 RV269
- L’Autunno Op. 8 RV293
- L’Estate Op.8 RV 315
- L’Inverno Op.RV 294
Le Mie Prime Quattro Stagioni è un concerto nel quale prima di ogni movimento vengono spiegati e messi in scena i sonetti che Vivaldi scrisse in previsione della realizzazione musicale.
I testi, che contengono una varietà di riferimenti a situazioni, fenomeni
naturali, animali, personaggi e stati dell’animo, vengono utilizzati in questo spettacolo
per dare forma teatrale al concerto.
La parola introduce e facilita la comprensione della
musica in modo che il pubblico entri in un’avventura e il concerto si trasformi in una
fantastica esperienza musicale tanto per bambini, quanto per adulti.
“In scena oltre a Malikian altri tre musicisti, a formare un quartetto d’archi. Stanno al
gioco, si alzano, si rincorrono sul palcoscenico...La matinée prende così il carattere di
uno spettacolo più che di un concerto...”
La Stampa, 6 aprile 2011
Ara Malikian, 43 anni, nato in Libano di famiglia armena, inizia a studiare violino da
giovanissimo prima con il padre, poi presso rinomate scuole europee. Vince premi e concorsi prestigiosi, suonando per otto anni come violino di spalla nell’orchestra del Teatro
Real di Madrid. Poi la decisione di abbandonare la buca d’orchestra per vivere il palco...
I e II
ciclo
Il Baule Volante
il tenace soldatino di stagno e altre storie
liberamente tratto da Il Tenace soldatino di Stagno di Hans Christian Andersen, da
Nino e Sebastiano di René Escudié, da In una notte di temporale di Yuichi Kimura
con Liliana Letterese e Andrea Lugli regia Roberto Anglisani
Età: 6-10 anni
Tecnica: teatro d’attore e narrazione
Durata: 45 minuti
Biglietto: € 5
Lo spettacolo rappresenta un percorso, articolato su 3 racconti, sul tema della diversità. Si tratta di un argomento complesso ed attuale, affrontato attraverso storie che
possano mostrarlo sotto molteplici aspetti. Ma soprattutto che possano appassionare e
coinvolgere, commuovere e divertire.
Il Tenace soldatino di stagno è la celebre fiaba di Hans Christian Andersen. Parla di un
giocattolo che si sente solo, perché è diverso da tutti gli altri. Ma dentro di lui batte un
piccolo cuore di stagno, che lo accompagnerà in un lungo viaggio pieno di avventure.
Due bambini è una storia vicina a noi: i protagonisti sono Sebastiano e Nino, due amici
che qualcuno vuole dividere, facendo loro credere di essere diversi.
Il Lupo e la capra parla di un lupo e di una capra, 2 animali nemici per forza, ma che
scoprono di assomigliarsi molto. Il finale sarà un po’ sorprendente...
La tecnica utilizzata è sempre il teatro di narrazione, nel quale gli attori lavorano soli
sulla scena, senza scenografie od oggetti, con il corpo e con la voce, alla ricerca di un
rapporto emozionale profondo con il pubblico, per colpire al cuore.
Lo spettacolo è realizzato con diversi stili narrativi, da quello più classico di Due bambini al Soldatino di stagno, che è un esempio di racconto danza, fino alla storia della
Capra e del Lupo lasciati in una notte di temporale, al buio, impauriti in una capanna,
che è un racconto teatrale dove gli attori narrano e agiscono come personaggi.
Vincitore del premio Festival Internazionale Enfantheatre Aosta 2006/7, finalista al premio Eti-Stregagatto 2002 L’Associazione Teatrale Otiumetars - Il Baule Volante nasce nel 1993 come gruppo di
teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore
del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro
di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Venerdì 8 marzo 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.45
I e II
ciclo
Mercoledì 13 marzo 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Unoteatro / Stilema
Giallomare Minimal Teatro
in mezzo al mare
bit e bold raccontano biancaneve
di e con Silvano Antonelli regia Silvano Antonelli e Alessandra Guarnero aiuto fuori scena Sasha
Cavalli si ringrazia per la preziosa collaborazione Roberto Anglisani
di e con Renzo Boldrini e Giacomo Verde audio e luci S. Moratti
musiche Renzo Boldrini grafica e video Giacomo Verde ideazione BIT Massimo Giacon
produzione Giallomare Minimal Teatro, in collaborazione con E-TICA
Età: 3-10 anni
Tecnica: teatro di attore con uso di oggetti e di musica dal vivo
Durata: 55 minuti
Biglietto: € 5
Siamo tutti in mezzo al mare...
La scena evoca un mare, è tutto coperto da un telo azzurro. Entra nuotando un personaggio, potrebbe essere un naufrago della vita quotidiana, è spaesato, si è ritrovato lì,
in mezzo al mare, non si spiega come ci sia arrivato e dove stia andando. Sta aspettando
una nave che lo raccolga e lo porti a terra, chissà quando arriverà? Oggetti sommersi,
anch’essi blu come il mare, emergono qua e là sulla scena, sul fondo una quinta armata
che si muove evocando lo sciabordio del mare. Il nostro nuotatore, cerca di tenersi a
galla con i differenti oggetti che di volta in volta compaiono in scena, evoca alcuni episodi di vita quotidiana visti con gli occhi di un “immaginario” proprio del bambino. La
visione bambina del mondo adulto, innocente e per questo spesso spietata, si sviluppa
in una serie di immagini iperboliche. Il nuovo nato, a scuola , a casa con la mamma, in
viaggio con papà, il tempo libero, gli acquisti...ma ogni situazione è interrotta dall’instabilità del mare e tutte le volte il nostro uomo deve riprendere a nuotare, se si ferma
rischia di affogare.
Il nostro personaggio riuscirà a raggiungere la sua nave e a riposare forse solo dopo
aver imparato a rimanere a galla in un gioco continuo di rimescolamenti di situazioni,
proprio della vita...
Premio “Rodari per il Teatro 2012”, Premio “Eolo Awards 2012”, Premio “Festebà
2010”
La Compagnia Teatrale Stilema viene costituita nel 1983 da professionisti presenti da
anni sulla scena del Teatro Ragazzi.
La viva realtà dell’infanzia, incontrata ogni giorno
nei laboratori o ascoltata grazie alle iniziative dell’Osservatorio dell’Immaginario, costituisce la fonte di una drammaturgia originale, che non attinge dal patrimonio letterario
tradizionale, ma che mira a rappresentare stati, condizioni di un immaginario contemporaneo di ragazzi e giovani. In scena, un teatro d’attore arricchito dall’utilizzo di oggetti,
dall’uso della musica dal vivo, da un attento ricorrere al coinvolgimento dello spettatore.
Età: 6-10 anni
Tecnica: teatro d’attore e burattino virtuale
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
I e II
ciclo
BIT è un programma - personaggio animato, gestito grazie ad un guanto-mouse che
gli conferisce il movimento.
BIT non è un video, un’animazione grafica, ma un personaggio che vive in real time, capace di interagire con altri interpreti e con la platea.
Un
attore con il corpo fatto di pixel, assolutamente originale in un contesto teatrale. BIT
non è una semplice proiezione, un mero sfondo scenografico, ma un vero protagonista
dello spettacolo. Un attore giovanissimo visto che è un programma neonato!
BIT, infatti, anche per scelta grafica e sonora, è un personaggio bambino che, in scena, interagisce con il suo partner a lui inversamente proporzionale cioè umano e adulto.
BIT e
il suo servo di scena in carne ed ossa giocano al confronto fra differenti punti di vista e
immaginari.
Un gioco di teatro nel teatro, dove l’arcinota storia di Biancaneve offre la
possibilità di far scontrare differenti modi di raccontare. BIT, sfruttando le sue caratteristiche, utilizza uno stile molto libero, magari divenendo, in un sol colpo, tutti e sette
i nani, mentre l’altro, con un corpo tutt’altro che virtuale, gli arranca dietro per non
perdere il filo della storia che amerebbe invece raccontare, per rima e per segno, senza
troppi imprevisti.
Giallo Mare Minimal Teatro è una compagnia di teatro ragazzi di Empoli tra le più
innovative dell’ultima generazione. Fin dalla sua nascita ha costantemente seguito un
percorso di ricerca drammaturgica e scenica incentrata sul recupero di certi aspetti della tradizione teatrale, riletta a volte in modo originale con gli strumenti della contemporaneità. Giallo Mare Minimal Teatro è sempre stato un punto d’incontro e coagulo fra
artisti che provengono sia dal mondo del teatro che da svariate discipline comunicative,
come le arti plastiche e visive, la scena elettronica, il mondo del video e della musica.
Lunedì 18 marzo 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro Kismet OperA
balbettio
ricerca poetica dedicata all’infanzia
I
ciclo
di Teresa Ludovico con Marta Lucchini voce Teresa Ludovico spazio scenico e luci Vincent Longuemare assistente alla drammaturgia Loreta Guario collaborazione coreografica Giulio De Leo
Età: 3-7 anni
Tecnica: danza, teatro di luci, suoni e oggetti
Durata: 45 minuti
Biglietto: € 5
“Quando un neonato mi guarda, nel suo sguardo puro, assoluto, percepisco un mistero
che mi sgomenta, forse perché in quegli occhi limpidi vedo l’impronta divina. Vedo la
vita che balbetta e chiede asilo con la potenza della sua fragilità, vedo la bellezza, e sento la debolezza della mia forza adulta. Balbettio è una sinfonia di suoni luci e movimenti
che diventano poesia e danza.
L’acqua gocciola e sgocciola, soffia l’aria in aria, terra di terra nella terra, ecco
il fuoco che infuoca le fiamme, ecco l’acqua che bagna le piante...”
Teresa Ludovico
Produrre, promuovere e diffondere arte scenica in tutti gli ambiti della vita culturale
e sociale è uno degli obiettivi che il Teatro Kismet OperA ha prefigurato fin dai suoi
esordi. Il Kismet nasce a Bari nel 1981 come compagnia teatrale ragazzi per iniziativa
di giovani attori provenienti da una scuola universitaria di formazione all’attore diretta
da Carlo Formigoni; seguendo poi il suo felice destino - kismet in sanscrito - viene riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Teatro Stabile d’ Innovazione.
Negli anni l’Opificio per le Arti Kismet OperA configura sempre più la sua attività attraverso differenti percorsi produttivi e si fa polo di attrazione di artisti italiani e stranieri,
diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la fotografia, la musica.
Martedì 19 marzo 2013, ore 9.00, 11.00 e ore 20.30
Mercoledì 20 marzo 2013, ore 9.00 e ore 11.00
Teatro Ariosto
I e II
ciclo
As.Li.Co - Opera Domani
l’olandese volante
di Richard Wagner
adattamento musicale Samuel Sené regia Lucas Simon scene Damien Schahmaneche costumi
Clara Ognibene Cantanti AsLiCo, Orchestra 1813 coproduzione Teatro Sociale di Como - AsLiCo
Opéra de Rouen Haute-Normandie, Theater Magdeburg
Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti ed orchestra a cui la platea partecipa attivamente cantando alcune arie. Percorso didattico per gli insegnanti.
Età: 6-14 anni
Tecnica: opera lirica
Durata: 75 minuti
Biglietto: € 8 (comprensivo di ingresso a teatro e libretto per i ragazzi)
Progetto vincitore di Wagner 200 - concorso europeo per la produzione di un’opera di
Wagner per il giovane pubblico
Con questo progetto si vuole celebrare Wagner nel bicentenario della sua nascita, avvicinando il giovane pubblico al lavoro così intrigante e complesso del compositore
tedesco.
Un’opera di 170 anni, messa in scena di nuovo a 200 anni dalla nascita del suo compositore e interamente allestita da artisti e giovani intorno ai 30 anni, l’età dello stesso
Wagner che la diresse nel suo debutto del 1843.
“Se i nostri sensi possono essere messi al servizio della nostra immaginazione, per quale motivo non utilizzarli? Spetta infatti alle nostre capacità la sfida di mischiarli, equilibrarli e combinarli in modo che non si perda la potenzialità dei nostri sogni.
La nostra immaginazione non rende del resto possibile una cosa che sarebbe per natura
irrealizzabile? Poiché l’abitudine alla spontaneità e alla poesia tendono ad attenuarsi
con gli anni, dobbiamo quindi sforzarci di conservare i nostri sogni: in questo modo un
semplice cappello trovato dentro un baule ci trasforma in capitani, una scala diventa
albero della nave, un lenzuolo un mare infinito e l’uomo sul quadro, un futuro amore.
Eccoci dunque a raccontare la storia di una bambina, che incomincia a viaggiare attraverso parole e immagini, ispirata dai differenti oggetti che le stanno intorno.
Senta esplorando la casa, scopre una stanza segreta, decide quindi di avventurarcisi
all’interno. La stanza è piena di oggetti molto strani. Senta si interroga sul legame che
possa unire queste diversi cimeli e diventa, lei stessa, la creatrice della storia.
Curiosare, frugare e scoprire, tutto inizia come al principio di un sogno, e all’improvviso Senta viene trascinata in un’avventura straordinaria. Mentre un semplice pezzo di
legno vi trasporta su una nave di pirati e il ritratto di uno sconosciuto diventa l’amante
delle vostre notti.. tutto è possibile.
Gli elementi si scatenano dunque, delle onde enormi invadono il palcoscenico. Ci sembra di essere da qualche parte sul mare, a meno che siamo forse sotto il mare? Panico
a bordo. Ma a bordo di cosa? Con chi? Dove siamo? La tempesta infuria, il vento soffia,
il mare urla. Dei bauli pieni d’oro maledetto e di perle nere si aprono, il vecchio organo
intona una musica lugubre, il timone del vecchio vascello si anima.
È in un universo sospeso tra la magia dei sogni e la poesia degli oceani che voi viaggerete.”
Lucas Simon
Percorso didattico
AsLiCo è soggetto riconosciuto per la formazione del personale della scuola – art. 66 del vigente
C.C.N.L. e artt. 2 e 3 della Direttiva n. 90/2003.
PRIMO INCONTRO
Martedì 11 dicembre
sala Specchi Teatro Valli, ore 15.00 / 18.00
Didattica musicale
- Incontro introduttivo di didattica musicale su L’Olandese volante: inquadramento
storico e musicale dell’opera. La musica di Wagner, primi suggerimenti didattici per
introdurre l’opera in classe.
- Attività di ascolto e analisi dell’opera, i temi del libretto. La musica de L’Olandese
volante.
- Suggerimenti didattici da realizzare in classe.
A cura di un docente di didattica musicale dal team didattico di Opera domani.
SECONDO INCONTRO
Giovedì 24 gennaio
sala Specchi Teatro Valli, ore 15.00 / 18.00
I cori
Le arie de L’Olandese volante da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per
insegnarle ai bambini.
A cura di un cantante/maestro di coro dal team didattico di Opera domani.
TERZO INCONTRO
Martedì 12 febbraio
sala Specchi Teatro Valli, ore 15.00 / 18.00
Drammatizzazione
Attività di drammatizzazione sul libretto e attività pratiche per allestire uno spettacolo
in classe sulle musiche e le tematiche de L’Olandese volante.
A cura di un regista/drammaturgo teatrale, dal team didattico di Opera domani.
Sussidi didattici
Per gli insegnanti:
- Dispensa: una mappa articolata di proposte di attività da svolgere in classe.
- CD cantiamo L’Olandese volante i cori da far ascoltare e cantare in classe, e una
selezione delle arie più famose dell’opera.
- Libretto dell’opera
- E-learning: operadomani.org - supporti informatici per lezioni interattive con la
L.I.M.
Per gli alunni:
· Il libretto dell’opera contenente anche le pagine musicali delle arie da imparare.
· E-learning: operadomani.org
I
ciclo
Martedì 26 marzo
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Venerdì 5 aprile
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Coltelleria Einstein
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle arti
buonanotte martina
il pinguino senza frac
di Giorgio Boccassi, Donata Boggio Sola, Bruna Pellegrini con Donata Boggio Sola
e l’invisibile partecipazione di Giorgio Boccassi regia Giorgio Boccassi scenografia Lucio Diana
musiche J. S. Bach, W.A. Mozart pianoforte Glenn Gould tecnico luci e suoni Massimo Rigo
la ninna nanna è cantata dal soprano Oriana Puppo
adattamento teatrale e regia Letizia Quintavalla con Salvatore Arena, Beatrice Baruffini, Agnese
Scotti disegni originali e scene Abel Herrero elaborazione musiche Alessandro Nidi
ideazione luci Massimo Consoli costumi Patrizia Caggiati assistente alla regia Silvia Boschi
liberamente tratto dal racconto di Silvio D’Arzo
Sonata per sonnellino
Età: 3-7 anni
Tecnica: teatro d’attore e musica
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
I
ciclo
Cercando le “buone pratiche” per accompagnare i piccoli al sonno, si crea un percorso
teatrale che parte da una vivace attività e cammina verso un rarefarsi di azioni, suono
e luce fino a giungere al buio e ai suoi segreti. E’ sera. Stanca della giornata, Martina
torna a casa per dormire. Si dovrebbero spegnere le luci e chiudere gli occhi. Ma ci sono
ancora tante cose da fare...per allontanare il momento del buio. Una volta la filastrocca
della mamma la accompagnava nel sonno senza paura, ma Martina non se la ricorda
più. Ora è sola e si fa compagnia con la musica suonata dalle sue dita. Da qualche parte il suo Gatto miagola impaziente. Nella stanza del sonno le luci sono tutte accese e
in ogni spazio illuminato ci sono oggetti amici. Martina “mette a dormire” gli oggetti,
li accompagna nel buio. E’ il rito che compie ogni sera per allontanare il momento
dell’ultima luce. La musica del pianoforte anima la sua azione. Una alla volta le luci si
spengono. Martina “mette a dormire” le parti della sua vita attiva. Chiude le finestre sul
mondo esterno per aprire quelle sul mondo interiore. Si avvicina il momento di spegnere anche l’ultima luce. Ci vuole un po’ di coraggio. Chiuderà gli occhi per vedere più in
là? Nel buio c’è ascolto e l’ascolto diventa immagine. E’ il gatto che miagola, il cassetto
che scricchiola, la tazzina che si muove, il cappotto che diventa fantasma o è il naso che
fischia? E’ solo il respiro che affannato si calma, riprende ritmato e profondo come
l’onda del mare e sull’onda naviga la filastrocca della mamma. Con gli occhi chiusi e il
buio intorno, la luce gentile della filastrocca accompagnerà Martina nel sonno.
La Compagnia Coltelleria Einstein nasce ad Alessandria nel 1985 come progetto teatrale
di due artisti: Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola. La ricerca si indirizza al teatro
comico d’autore, al teatro di movimento e al percorso interpretativo. Lo stile interpretativo vuole essere uno stile “vero” e intenso. Questo vale anche per il teatro ragazzi dove
è importante sia l’elemento contenutistico, quindi formativo, sia lo stile interpretativo. Età: 4-8 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Un’ avventura indimenticabile e commovente per adulti e bambini, una grande lezione
di vita di un autore attento a sondare le più sottili sfumature della diversità, a mostrare
la ricchezza del sentirsi diversi.
Piccolo, bianco, povero e senza frac: è Limpo, un pinguino che, triste e sconsolato, si allontana da Mamma e Papà pinguino avventurandosi nell’immenso e sconosciuto Nord
alla ricerca della risposta a un’unica domanda: perché lui non ha il frac?
Sopravvissuto a paurose burrasche, a lunghi periodi di digiuno, incontrando foche,
trichechi, gabbiani e renne, a poco a poco impara che, di fronte alla sofferenza e alla
violenza, tutti i cuccioli di animali, compresi i piccoli degli uomini, piangono allo stesso
modo. Sconcertato e infelice al contempo, quasi folle nella sua solitudine e diversità,
ormai stanco di rivolgere insistenti perché? lasciati senza risposta, fa ritorno a casa.
La tristezza si trasforma in sorpresa quando il piccolo si accorge di indossare il più elegante frac che pinguino abbia mai visto, segno del raggiungimento di una conoscenza
fatta di esperienza e di coraggio; Limpo senza frac è diventato “Limpopo, diplomato in
Tutto e altre cose”.
Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica
attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani
e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed
internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei. È un “patrimonio”
della scena italiana che nel corso di una storia più che trentennale ha trasformato radicalmente l’immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro per l’infanzia. Fondato nel 1976, cinque anni dopo è il primo in Italia a dar vita ad un Centro Stabile di
Produzione, Programmazione e Ricerca Teatro Ragazzi e Giovani, poi diventato Teatro
Stabile di Innovazione.
Martedì 9, mercoledì 10, giovedì 11 aprile 2013
Teatro Ariosto, ore 10.00
Venerdì 12 aprile 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi - Marinel Stefanescu
Teatro Gioco Vita
risveglio dell’umanità
la pietra e il bambino
balletto di Marinel Stefanescu musiche Igor Stravinskij La Sagra della Primavera e Adrian Enescu Dialogo con l’infinito, maitre du ballet Liliana Cosi scene Hristofenia Cazacu costumi Marinel Stefanescu e Hristofenia Cazacu luci Marinel Stefanescu
testo Guia Risari regia e scene Fabrizio Montecchi disegni Nicoletta Garioni sagome Nicoletta
Garioni, Federica Ferrari musiche Michele Fedrigotti
Età: 9-14 anni
Tecnica: danza classica
Durata: 75 minuti
Biglietto: € 5
II
ciclo
Lo spettacolo, si snoda, nella prima parte, sul capolavoro musicale di Stravinskij Sagra
della Primavera della quale ricorrono quest’anno i cento anni della sua creazione. Il
coreografo guidato dalla genialità di Stravinskij racconta la straordinaria esperienza
primitiva dell’uomo, a contatto con la natura e i suoi elementi, in un ambiente quasi fiabesco nella sua esplosiva genuinità, alle sorgenti della vita dell’uomo, volendolo amare
così, tenero nella durezza dell’aspra vita primitiva. Per un istintivo amore verso la Natura, il protagonista non uccide la giovane che ne è il simbolo, per il consueto rito di
primavera, ma la salva. Questo coraggioso atto gli merita di proseguire, nella seconda
parte dello spettacolo, sulla musica originale di Adrian Enescu intitolato Dialogo con
l’Infinito, in una profonda e decisiva riflessione interiore che esprime la battaglia personale dell’Uomo - quasi la prefigurazione di una lotta apocalittica - contro la violenza e la
guerra, minaccia ultima di autodistruzione. Ma la pace è sempre presente nel desiderio
dell’Uomo, e ad un suo ultimo insperato apparire egli ne è attratto, quale frutto d’armonia e di bellezza, e in un culmine di liricità e semplicità assoluta si lascia guidare dal
silenzio della sua musica, e sceglie il suo dono: dire definitivamente NO alla violenza.
Negli anni settanta l’incontro dei due artisti, Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, entrambi étoile a livello internazionale, fa maturare il desiderio di unire le loro complementari
esperienze professionali e i loro ideali artistici per dar vita ad un nuovo progetto a favore della cultura della danza in Italia. Nasce così nel settembre 1977 a Reggio Emilia
l’Associazione Balletto Classico, soci fondatori Liliana Cosi, Marinel Stefanescu e Louise Ann Smith Stefanescu. Nel settembre del 1978 si apre nella sede dell’Associazione la
Scuola di Balletto, diretta e voluta da Liliana Cosi e Marinel Stefanescu per concorrere a
preparare le future generazioni di artisti-ballerini. In oltre trent’anni di attività migliaia
sono gli allievi che hanno frequentato per alcuni anni la Scuola traendone molti benefici. Più di un centinaio sono i diplomati che oggi lavorano in molte Compagnie in Italia
e all’estero, anche come solisti e primi ballerini, o insegnano in altre Scuole.
I
ciclo
Una favola di Guia Risari
Nuova Produzione
Età: 3-7 anni
Tecnica: teatro d’ombre e d’attore
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Su una collina, circondata solo da alberi e nuvole viveva, da tempo immemore una
pietra. Di grandezza media, grigia e marrone, aveva riflessi dorati sotto il sole e argentati
sotto la luna. Aveva la solidità dei minerali, ma anche la loro elasticità. Quando un
animale le si avvicinava, la pietra vibrava e cambiava colore. A volte anche colore e
forma. La pietra amava gli esseri viventi e soprattutto giocare con loro. Dava anche dei
consigli a modo suo, perché non aveva una voce. Un giorno arrivò da lei un bambino.
Era solo. Non se ne conosceva il nome perché non parlava. La guerra l’aveva toccato. E
la fatica. Si sedette vicino alla pietra e cominciò ad accarezzarla. Si rannicchiò contro di
lei e si addormentò…
Così inizia la storia de La pietra e il bambino: è un invito a non dimenticare che tutto
quello che ci circonda è vivo e che dall’amore possono nascere le cose più straordinarie.
Un invito anche ad abbandonarsi con fiducia alla dimensione sensoriale e affettiva, a
farsi trasportare nel mondo pieno di meraviglie che è il nostro… Così nell’immaginazione
di un bambino solo e abbandonato anche una pietra può trasformarsi in una grande
madre consolatrice…
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del
movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha saputo
dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare
di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha
caratterizzato fin dalle prime esperienze.
Mercoledì 17 aprile 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
✏
Roberto Anglisani
il sognatore
da L’inventore di sogni di Ian McEwan
drammaturgia Roberto Anglisani, Maria Maglietta con Roberto Anglisani regia Maria Maglietta
Età: 8-14 anni
Tecnica: teatro di narrazione
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
I e II
ciclo
Gli adulti dicono che Milo è un ragazzo difficile ma lui non si sente affatto difficile, non
gli sembra di essere molto diverso dagli altri, forse quello che non piace è quel suo starsene in disparte da solo in silenzio a pensare i suoi pensieri, che spesso lo portano da
un’altra parte.
In questi viaggi del pensiero a Milo succedono cose incredibili, è come
se le cose di tutti i giorni si trasformassero e un’altra realtà prendesse vita. E quando
Milo torna nella realtà di tutti è come se il tempo fosse scorso ad una velocità diversa.
Milo si ritrova seduto al banco di scuola con la penna sospesa a mezz’aria e il foglio del
suo compito in classe ancora bianco, la campana sta per suonare e i suoi compagni si
preparano ad uscire. Mentre raggiunge gli amici Milo si sente le ali ai piedi, guarda, e
già gli sembra di vederle spuntare, si sta sollevando e…già riparte per una nuova avventura.
Milo appare diverso solo perché esercita sulle cose del mondo uno sguardo che un
tempo è appartenuto a tutti e che crescendo spesso perdiamo.
Quella di Milo è una storia che fa riflettere sulla diversità, non intesa come mancanza
rispetto a qualcosa che è la norma, ma come una coesistenza di differenze che non possono che portare arricchimento.
Milo è curioso della vita, e in questo sognare ad occhi
aperti entra in altre vite, si trasforma, diventa piccolo, grande, coraggioso, diventa gatto,
fa l’esperienza dell’altro da sè, per poi tornare nel suo corpo più ricco. Così il suo mondo
immaginario finisce col modificare la realtà.
Come nel libro di Ian McEwan la narrazione si svolge frenetica, esilarante, rocambolesca, in un continuo succedersi d’avventure e
trasformazioni che acquistano la consistenza e la corporeità di esperienze vere.
Roberto Anglisani nasce a Taranto nel 1955. Inizia la sua formazione nella Comuna
Baires nel 1977 e con questa partecipa ad alcuni importanti festival internazionali. Studia con Dominic De Fazio (Actor’ Studio, New York); frequenta la Scuola di Animazione
del Piccolo Teatro di Milano. Nel 1989 collabora con Marco Baliani, iniziando un percorso sulla narrazione orale che lo porterà a creare narrazioni singole capaci di toccare
l’anima, basato su una forte presenza attorale ed una raffinata abilità narrativa.
Benemeriti dei Teatri
Vanna Belfiore, Deanna Ferretti Veroni, Primo Montanari, Corrado Spaggiari, Vando Veroni
GRUPPO BPER
Le attività di spettacolo e tutte le iniziative per i giovani e le scuole sono
realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione Manodori
Annalisa Pellini
Luigi Bartoli, Paola Benedetti Spaggiari, Bluezone Piscine, Franco Boni, Achille Corradini, Donata Davoli Barbieri,
Anna Fontana Boni, Mirella Gualerzi, Insieme per il Teatro, Paola Scaltriti, Gigliola Zecchi Balsamo
Carlo Artioli, Maurizio Bonnici, Gianni Borghi, Andrea Capelli, Avv. Umberto Cicero, Francesca Codeluppi, Giuseppe
Cupello, Emilia Giulia Di Fava, Ennio Ferrarini, Milva Fornaciari, Giovanni Fracasso, Marica Gherpelli, Silvia Grandi,
Claudio Iemmi, Luigi Lanzi, Paolo Lusenti, Franca Manenti Valli, Graziano Mazza, Ramona Perrone, Francesca
Procaccia, Teresa Salvino, Viviana Sassi, Fulvio Staccia, Alberto Vaccari
Per informazioni e adesioni:
Ufficio relazioni con il pubblico I Teatri
Tel 0522 458950/990
Fax 0522.458948
[email protected]
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
piazza Martiri del VII luglio, 42121 Reggio Emilia
telefono 0522/458 811
www.iteatri.re.it _ [email protected]