Prefazione
i
Indice
v
Introduzione
SIPROTEC
Protezione differenziale
7UT612
V4.0
Funzioni
Montaggio e messa in servizio
Dati tecnici
Appendice
Manuale
Indice
C53000–G1172–C148–1
1
2
3
4
A
Esclusione della responsabilità
Copyright
Abbiamo controllato il contenuto dello stampato circa la
sua conformità con l'hardware e il software descritti.
Ciononostante non si possono escludere divergenze,
cosicché noi non possiamo assumerci nessuna
responsabilità circa la completa conformità.
Le indicazioni contenute in questo manuale vengono
controllate costantemente e le necessarie correzioni
sono contenute nelle edizioni successive. Siamo grati per
eventuali suggerimenti tesi al miglioramento.
Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche tecniche,
anche senza preavviso.
Versione dei documenti 4.00.06
Copyright © Siemens AG 2006. All rights reserved.
La consegna e la riproduzione di questa documentazione, l'utilizzo e la
comunicazione del rispettivo contenuto non sono consentiti, se non
espressamente concesso. Ogni trasgressione comporta l'obbligo al
risarcimento dei danni. Tutti i diritti riservati per la concessione di brevetti o
la registrazione di modelli di utilità o disegni.
Marchi registrati
SIPROTEC, SINAUT, SICAM e DIGSI sono Marchi registrati della
SIEMENS AG. Le altre denominazioni contenute in questo manuale
possono essere dei marchi il cui utilizzo tramite terzi per i propri scopi
Siemens Aktiengesellschaft No. libro C53000–G1172–C148-1
Prefazione
Scopo del manuale
Il presente manuale descrive le applicazioni, le funzioni, il montaggio e la messa in
servizio dell'apparecchio. In particolare vengono riportate:
• una descrizione delle funzioni dell'apparecchio e delle possibilità di impostazione
→ Capitolo 2;
• Indicazioni per il montaggio e la messa in funzione→ Capitolo 3;
• Un elenco delle caratteristiche tecniche → Capitolo 4;
• e in appendice una sintesi dei dati più importanti per l'utente esperto.
Le indicazioni generali per il comando e la parametrizzazione di apparecchi
SIPROTEC® 4 sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC® 4 (N.
d'ordine E50417–H1176–C151).
A chi si rivolge
ingegneri delle protezioni, persone incaricate della parametrizzazione, controllo e
manutenzione di dispositivi di protezione, automazione e comando, nonché personale
addetto in impianti e centrali elettriche.
Ambito di validità
del manuale
Il presente manuale è valido per: Protezione differenziale SIPROTEC® 7UT612;
Versione Firmware 4.0.
Indicazionidi conformità
Questo prodotto è conforme alla Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee in
merito all'armonizzazione delle leggi degli stati membri sulla compatibilità
elettromagnetica (Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336/CE) e
relativamente ai mezzi di esercizio elettrici, per l'impiego all'interno di determinati limiti
di tensione (Direttiva sulla bassa tensione 73/23/EWG).
La conformità è dimostrata dalle prove che sono state eseguite dalla Siemens AG in
base all'articolo 10 della Direttiva del Consiglio in conformità alle norme generali
EN 50081 e EN 50082 per la Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica e la norma
EN 60255–6 per la Direttiva sulla bassa tensione.
L'apparecchio è stato sviluppato e fabbricato secondo le norme sulla compatibilità
elettromagnetica per l'impiego in campo industriale.
L'apparecchio è conforme alle norme internazionali IEC 60255 e alle norme
tedesche DIN 57435/Partel 303 (corrisp.. VDE 0435/Parte 303).
Altre norme
ANSI C37.90.*
Ulteriore supporto
Per domande relative al sistema SIPROTEC® 4 si prega di rivolgersi al vostro partner
rivenditore Siemens.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
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Prefazione
Corsi
L'offerta personalizzata di corsi si trova sul nostro catalogo dei corsi oppure si può
richiedere al nostro centro di addestramento di Norimberga.
Indicazioni e
avvertimenti
Le indicazioni e gli avvertimenti contenuti in questo manuale vanno osservati per la
vostra sicurezza e per garantire la durata dell'apparecchio.
Vengono utilizzate le seguenti parole di segnalazione e definizioni standard:
PERICOLO
significa che si verificheranno incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni
se non vengono prese le relative misure precauzionali.
Attenzione
significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli
danni se non vengono prese le relative misure precauzionali.
Cautela
significa che si possono verificare incidenti con lesioni leggere o danni se non
vengono prese le relative misure precauzionali. Ciò vale in particolare anche per danni
esterni o interni all'apparecchio e danni che da ciò ne risultano.
Nota
è un'informazione importante sul prodotto o su una parte del manuale su cui si
richiama particolarmente l'attenzione.
Attenzione!
Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molti componenti di queste
ultime risultano essere sotto tensione. La mancata osservanza di tali norme può
comportare gravi lesioni o danni materiali all'apparecchiatura.
Soltanto personale qualificato può lavorare a questo apparecchio o in prossimità di
esso. Esso deve avere familiarità con tutti gli avvertimenti e i lavori di manutenzione
secondo il presente manuale e con tutte le normative di sicurezza.
Un funzionamento sicuro e senza guasti del dispositivo presuppone un trasporto
appropriato, un adeguato immagazzinaggio, un'installazione e montaggio da parte di
personale qualificato e l'osservazione delle avvertenze e delle istruzioni del manuale.
In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la
sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN,
IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). La mancata osservanza di tali
norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni
materiali sull'apparecchiatura.
PERSONALE QUALIFICATO
ai sensi di questo manuale e delle direttive di sicurezza sul prodotto stesso, è costituito
da persone che hanno competenza dell'installazione, del montaggio, della messa in
servizio e del funzionamento dell'apparecchio e che dispongono dunque di qualifiche
adeguate, come ad es.
• corso di formazione e istruzione o autorizzazione ad attivare e disattivare
apparecchiature/sistemi, in conformità con gli standard di sicurezza in vigore, a
provvedere al loro collegamento a terra e a contrassegnarli.
• Corso di formazione o istruzione in accordo agli standard di sicurezza in materia di
manutenzione e uso dell’attrezzatura di sicurezza appropriata.
• Corso di pronto soccorso.
ii
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Prefazione
Convenzioni
tipografiche e
simboli
Per contrassegnare termini che caratterizzano informazioni dell'apparecchio o per
l'apparecchio nel testo vengono utilizzati i seguenti tipi di carattere:
Nomi dei parametri Indicazioni per parametri di configurazione e di funzione che
appaiono quali parole sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del PC (con
DIGSI® 4) sono contrassegnate nel testo in grassetto (larghezza uniforme del
carattere). Lo stesso vale per i titoli dei menu di selezione.
Condizioni dei parametri Possibili impostazioni di parametri di testo, che come
parole sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del PC (con DIGSI® 4) sono
scritte in corsivo nel testo. Lo stesso vale per le opzioni nei menu di selezione.
„Segnalazioni" Indicatori per informazioni emesse dall'apparecchio o che servono
ad altri apparecchi o mezzi di commutazione sono scritti nel testo in caratteri con
larghezza uniforme e messi inoltre tra virgolette.
Nei disegni in cui la natura dell'informazione appaia chiaramente, le convenzioni di
testo possono differire dalle convenzioni precedenti.
I disegni utilizzano i seguenti simboli:
Guasto a
segnale di ingresso logico interno all'apparecchio
Guasto a
UL1–L2
segnale di uscita logico interno all'apparecchio
segnale interno in entrata di una grandezza analogica
FNo.
>Abilitazion
FNo.
App. OFF
segnale di ingresso binario esterno con numero funzione
(Ingresso binario, segnalazione di entrata)
segnale di uscita binario esterno con numero funzione
(segnalazione dell'apparecchio)
Indirizzo parametri
Nomi dei parametri
1234 FUNZIONE
ON
Esempio di un parametro FUNZIONE con l'indirizzo 1234
e i possibili stati ON e OFF
OFF
Stati di parametri
Inoltre vengono ampiamente utilizzati i segnali conformi alle norme IEC 60617–12 e
IEC 60617-13 o da qui derivati. I simboli più frequenti sono i seguenti:
grandezza di ingresso analogica
≥1
OR - Blocco logico
&
E - Blocco logico
Inversione del segnale
=1
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OR esclusivo (antivalenza): uscita attiva, se solo uno
degli ingressi è attivo
iii
Prefazione
=
Coincidenza: uscita attiva, se entrambi gli ingressi sono contemporan
attivi o inattivi
≥1
Segnali di ingresso dinamici
sopra con fronte positivo, sotto con fronte negativo
Formazione di un segnale di uscita analogico
composto da più segnali di ingresso analogici
2610 Iph>>
Soglia di intervento con indirizzo e nome del parametro
Iph>
2611 T Iph>>
T
0
0
T
Elemento temporizzatore (ritardo di reazione T, parametrizzabile)
con indirizzo e nome del parametro
Elemento temporizzatore (ritardo di ricaduta T, non parametrizzabile)
Temporizzatore T per ingresso ad impulsi
T
S
Q
R
Q
Memoria statica (RS-Flipflop) con set (S),
ingresso reset (R), uscita (Q) e uscita invertita (Q)
„
iv
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Indice
Prefazione.............................................................................................................................................. i
Indice .................................................................................................................................................... v
1
2
Introduzione ......................................................................................................................................... 1
1.1
Funzionamento dell'apparecchio completo ............................................................................ 2
1.2
Campi di applicazione ............................................................................................................ 5
1.3
Caratteristiche ....................................................................................................................... 7
Funzioni .............................................................................................................................................. 13
2.1
In generale ........................................................................................................................... 14
2.1.1
Configurazione delle funzioni ............................................................................................... 14
2.1.2
2.1.2.1
2.1.2.2
Dati generali dell'impianto (Dati impianto 1) ......................................................................... 20
Parametri .............................................................................................................................. 29
Informazioni .......................................................................................................................... 31
2.1.3
2.1.3.1
2.1.3.2
Gruppi di impostazione......................................................................................................... 32
Parametri .............................................................................................................................. 32
Informazioni .......................................................................................................................... 33
2.1.4
2.1.4.1
Dati generali della protezione (Dati impianto 2).................................................................... 33
Informazioni .......................................................................................................................... 33
2.2
Protezione differenziale ........................................................................................................ 35
2.2.1
Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale ............................................. 35
2.2.2
Protezione differenziale per trasformatori............................................................................. 45
2.2.3
Protezione differenziale per generatori, motori e reattanze addizionali................................ 51
2.2.4
Protezione differenziale per induttanze shunt ...................................................................... 53
2.2.5
Protezione differenziale ´per sbarre di piccole dimensioni e per linee brevi......................... 53
2.2.6
Protezione differenziale monofase per sbarre...................................................................... 55
2.2.7
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................... 60
2.2.8
Parametri .............................................................................................................................. 65
2.2.9
Informazioni .......................................................................................................................... 66
7UT612 Manuale
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v
Indice
vi
2.3
Protezione differenziale di terra ristretta ............................................................................... 69
2.3.1
Descrizione della funzione.................................................................................................... 71
2.3.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................... 77
2.3.3
Parametri .............................................................................................................................. 78
2.3.4
Informazioni .......................................................................................................................... 78
2.4
Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari . 79
2.4.1
2.4.1.1
2.4.1.2
2.4.1.3
2.4.1.4
2.4.1.5
2.4.1.6
Descrizione della funzione.................................................................................................... 79
Protezione di massima corrente a tempo indipendente (UMZ) ............................................ 79
Protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) ............................................... 82
Chiusura manuale................................................................................................................. 85
Commutazione dinamica della soglia di intervento............................................................... 85
Stabilizzazione all'inserzione ................................................................................................ 85
Protezione rapidaper sbarre mediante interblocco retroattivo .............................................. 87
2.4.2
2.4.2.1
2.4.2.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................... 88
Gradini di corrente di fase..................................................................................................... 88
Gradini di corrente omopolare .............................................................................................. 95
2.4.3
Parametri .............................................................................................................................. 99
2.4.4
Informazioni ........................................................................................................................ 101
2.5
Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella).. 104
2.5.1
2.5.1.1
2.5.1.2
2.5.1.3
2.5.1.4
2.5.1.5
Descrizione della funzione.................................................................................................. 104
Protezione di massima corrente a tempo indipendente (UMZ) .......................................... 104
Protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) ............................................. 106
Chiusura manuale............................................................................................................... 108
Commutazione dinamica della soglia di intervento............................................................. 108
Stabilizzazione all'inserzione .............................................................................................. 108
2.5.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 109
2.5.3
Parametri ............................................................................................................................ 113
2.5.4
Informazioni ........................................................................................................................ 114
2.6
Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente .. 116
2.6.1
Descrizione della funzione.................................................................................................. 116
2.6.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 119
2.6.3
Parametri ............................................................................................................................ 119
2.6.4
Informazioni ........................................................................................................................ 120
2.7
Protezione di massima corrente monofase ........................................................................ 121
2.7.1
Descrizione della funzione.................................................................................................. 121
2.7.2
Protezione differenziale ad alta impedenza........................................................................ 123
2.7.3
Protezione cassone ............................................................................................................ 126
2.7.4
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 127
2.7.5
Parametri ............................................................................................................................ 132
2.7.6
Informazioni ........................................................................................................................ 132
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Indice
2.8
Protezione di carico squilibrato........................................................................................... 134
2.8.1
2.8.1.1
2.8.1.2
Descrizione della funzione.................................................................................................. 134
Gradini indipendenti (UMZ) ................................................................................................ 134
Gradino dipendente (AMZ) ................................................................................................. 135
2.8.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 137
2.8.3
Parametri ............................................................................................................................ 140
2.8.4
Informazioni ........................................................................................................................ 141
2.9
Protezione di sovraccarico termico..................................................................................... 142
2.9.1
Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche .................................. 142
2.9.2
Calcolo del punto caldo con determinazione dell'invecchiamento relativo......................... 145
2.9.3
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 148
2.9.4
Parametri ............................................................................................................................ 153
2.9.5
Informazioni ........................................................................................................................ 154
2.10
Thermobox per protezione di sovraccarico ........................................................................ 155
2.10.1
Descrizione della funzione.................................................................................................. 155
2.10.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 155
2.10.3
Parametri ............................................................................................................................ 157
2.10.4
Informazioni ........................................................................................................................ 162
2.11
Protezione contro mancata apertura dell'interruttore ......................................................... 164
2.11.1
Descrizione della funzione.................................................................................................. 164
2.11.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 167
2.11.3
Parametri ............................................................................................................................ 168
2.11.4
Informazioni ........................................................................................................................ 168
2.12
Accoppiamenti esterni ........................................................................................................ 169
2.12.1
Descrizione della funzione.................................................................................................. 169
2.12.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 170
2.12.3
Parametri ............................................................................................................................ 170
2.12.4
Informazioni ........................................................................................................................ 171
2.13
Autocontrollo ...................................................................................................................... 172
2.13.1
2.13.1.1
2.13.1.2
2.13.1.3
2.13.1.4
2.13.1.5
2.13.1.6
2.13.1.7
Descrizione della funzione.................................................................................................. 172
Controlli hardware .............................................................................................................. 172
Controllo del software......................................................................................................... 173
Controllo delle grandezze di misura ................................................................................... 173
Supervisione circuito di scatto ............................................................................................ 174
Reazione ai guasti .............................................................................................................. 177
Messaggi collettivi .............................................................................................................. 178
Errore di parametrizzazione ............................................................................................... 179
2.13.2
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 179
2.13.3
Parametri ............................................................................................................................ 180
2.13.4
Informazioni ........................................................................................................................ 181
7UT612 Manuale
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vii
Indice
2.14
Controllo delle funzioni protettive........................................................................................ 183
2.14.1
Logica di avviamento del dispositivo .................................................................................. 183
2.14.2
Diagramma della logica di scatto del dispositivo ................................................................ 184
2.14.3
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 185
2.14.4
Parametri ............................................................................................................................ 186
2.14.5
Informazioni ........................................................................................................................ 186
2.15
Funzioni supplementari....................................................................................................... 187
2.15.1
2.15.1.1
2.15.1.2
2.15.1.3
2.15.1.4
2.15.1.5
2.15.1.6
Elaborazione degli eventi.................................................................................................... 187
In generale.......................................................................................................................... 187
Segnalazioni di esercizio .................................................................................................... 189
Segnalazioni di guasto........................................................................................................ 189
Segnalazioni spontanee ..................................................................................................... 190
Interrogazione generale...................................................................................................... 190
Statistica degli scatti ........................................................................................................... 190
2.15.2
Misure di esercizio .............................................................................................................. 191
2.15.3
Registrazioni oscilloperturbografiche.................................................................................. 195
2.15.4
Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 196
2.15.5
Parametri ............................................................................................................................ 197
2.15.6
Informazioni ........................................................................................................................ 198
2.16
Elaborazione dei comandi .................................................................................................. 202
2.16.1
Tipi di comandi.................................................................................................................... 202
2.16.2
Percorso di comando.......................................................................................................... 203
2.16.3 Protezione contro errori di commutazione .......................................................................... 204
2.16.3.1 Collegamento con blocco/senza blocco............................................................................. 204
3
viii
2.16.4
Memorizzazione/acquisizione dei comandi........................................................................ 207
2.16.5
Informazioni ........................................................................................................................ 208
Montaggio e messa in servizio ....................................................................................................... 209
3.1
Montaggio e collegamento.................................................................................................. 210
3.1.1
Montaggio ........................................................................................................................... 210
3.1.2
Varianti di collegamento ..................................................................................................... 212
3.1.3
3.1.3.1
3.1.3.2
3.1.3.3
3.1.3.4
3.1.3.5
Adattamento dell'hardware ................................................................................................. 217
Generalità ........................................................................................................................... 217
Smontaggio dell'apparecchio.............................................................................................. 218
Interruttori su circuiti stampati............................................................................................. 221
Moduli interfaccia................................................................................................................ 225
Assemblaggio dell'apparecchio .......................................................................................... 229
3.2
Verifica dei collegamenti..................................................................................................... 230
3.2.1
Controllo del collegamento di trasmissione delle interfacce seriali..................................... 230
3.2.2
Controllo dei collegamenti .................................................................................................. 232
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Indice
4
3.3
Messa in servizio ................................................................................................................ 235
3.3.1
Funzionamento di prova e attivazione e disattivazione del blocco di trasmissione............ 236
3.3.2
Test interfaccia di sistema .................................................................................................. 236
3.3.3
Controllo degli stati di commutazione di uscite e ingressi binari ........................................ 238
3.3.4
Verifica della coerenza delle impostazioni.......................................................................... 240
3.3.5
Prove della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore ................................... 241
3.3.6
Prova di corrente simmetrica sull'oggetto da proteggere ................................................... 243
3.3.7
Controllo della corrente zero all'oggetto protetto................................................................ 249
3.3.8
Prove per la protezione per sbarre .................................................................................... 253
3.3.9
Prova dell'ingresso di corrente I8 ........................................................................................ 255
3.3.10
Funzioni definibili dall'utente............................................................................................... 256
3.3.11
Prova della stabilità e definizione di una registrazione delle misure di test........................ 256
3.4
Attivazione dell'apparecchio ............................................................................................... 259
Dati tecnici........................................................................................................................................ 261
4.1
Dati generali ....................................................................................................................... 262
4.1.1
Ingressi analogici................................................................................................................ 262
4.1.2
Alimentazione ausiliaria...................................................................................................... 262
4.1.3
Ingressi e uscite binarie...................................................................................................... 263
4.1.4
Interfacce di comunicazione ............................................................................................... 264
4.1.5
Prove elettriche .................................................................................................................. 268
4.1.6
Prove di resistenza meccanica........................................................................................... 269
4.1.7
Condizioni climatiche.......................................................................................................... 270
4.1.8
Condizioni di impiego ......................................................................................................... 271
4.1.9
Esecuzioni costruttive......................................................................................................... 271
4.2
Protezione differenziale ...................................................................................................... 272
4.2.1
Generalità ........................................................................................................................... 272
4.2.2
Trasformatori ...................................................................................................................... 273
4.2.3
Generatori, motore, reattanze ............................................................................................ 275
4.2.4
Sbarre, nodi, linee corte ..................................................................................................... 276
4.3
Protezione di terra ristretta ................................................................................................. 277
4.4
Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari278
4.5
Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella).. 285
4.6
Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente ... 286
4.7
Protezione di massima corrente monofase ........................................................................ 287
4.8
Protezione di carico squilibrato........................................................................................... 288
4.9
Protezione di sovraccarico termico..................................................................................... 289
4.9.1
Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche .................................. 289
4.9.2
Calcolo del punto caldo con determinazione della durata .................................................. 291
4.10
Thermobox per protezione di sovraccarico ........................................................................ 291
7UT612 Manuale
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ix
Indice
A
4.11
Protezione contro mancata apertura dell'interruttore.......................................................... 292
4.12
Accoppiamenti esterni ........................................................................................................ 292
4.13
Autocontrollo....................................................................................................................... 293
4.14
Funzioni supplementari....................................................................................................... 294
4.15
Dimensioni .......................................................................................................................... 296
Appendice......................................................................................................................................... 299
A.1
Dati di ordinazione e accessori .......................................................................................... 300
A.1.1
Accessori ............................................................................................................................ 302
A.2
Schemi generali .................................................................................................................. 305
A.2.1
Custodia per montaggio incassato o in armadio................................................................. 305
A.2.2
Custodia per montaggio sporgente..................................................................................... 306
A.3
Esempi di collegamento...................................................................................................... 307
A.4
Associazione delle funzioni di protezione agli oggetti da proteggere ................................. 318
A.5
Preimpostazioni .................................................................................................................. 319
A.6
Funzioni dipendenti dal protocollo ...................................................................................... 321
A.7
Parametri ............................................................................................................................ 322
A.8
Liste di informazioni ............................................................................................................ 342
A.9
Elenco dei valori di misura.................................................................................................. 363
Indice................................................................................................................................................. 367
„
x
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
1
Introduzione
Nel presente capitolo viene presentato l'apparecchio SIPROTEC®. Vengono illustrati
i campi di impiego, le caratteristiche e le funzioni implementate nella 7UT612.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
1.1
Funzionamento dell'apparecchio completo
2
1.2
Campi di applicazione
5
1.3
Caratteristiche
7
1
1 Introduzione
1.1
Funzionamento dell'apparecchio completo
La protezione digitale SIPROTEC® 7UT612 è equipaggiata con un potente sistema a
microprecessore. Pertanto tutte le operazioni, dal rilevamento delle grandezze di
misura fino all'emissione dei comandi destinati agli interruttori, sono elaborate in modo
del tutto digitale. La figura 1-1 illustra la struttura di base del dispositivo.
Ingressi analogici
Gli ingressi di misura (ME) trasformano le tensioni provenienti dai riduttori di misura e
le adattano al livello interno di elaborazione. L'apparecchio dispone di 8 ingressi di
corrente. Sono previsti rispettivamente 3 ingressi di corrente per le correnti di linea su
entrambi i lati dell'oggetto protetto. Un ulteriore (I7) può essere utilizzato per una
qualsiasi corrente, ad es., per la corrente di terra della messa a terra del centro stella
di un avvolgimento del trasformatore. L'ingresso I8 è predisposto per una sensibilità
molto elevata. Ciò consente, ad es., il rilevamento di basse correnti di cassone in
trasformatori oppure (con resistore esterno) il rilevamento di una tensione (ad es. per
metodo di misura ad alta impedenza).
ME
EV
AD
µC
∩
IL1S1
AV
Error
Run
IL2S1
Relè di uscita
Relè
(parametrizzabile)
IL1S1
IL1S2
LED
sulla
copertura
(parametrizzabili)
IL2S2
IL3S2
µC
I7
#
I8
Pannello
operatore
locale
ESC
ENTER
7
4
1
.
8
5
2
0
9
6
3
+/-
Ingressi binari (parametrizzabili)
SV
VH
Fig. 1-1
2
Tensione ausilaria
Display sulla
copertura
Interfaccia
operativa
verso il PC
Interfaccia
di servizio
PC/Modem/
Thermobox
Interfaccia
sistema
Stazione
centrale
Cronosincronizzazione,
ad es.
DCF77
IRIG B
Struttura hardware della protezione differenziale digitale Protezione differenziale7UT612
— esempio per un trasformatore a due avvolgimenti con i lati L1 e L2
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo
Le grandezze analogiche vengono trasmesse al gruppo amplificatore di ingresso EV.
L'amplificatore di ingresso (EV) assicura una terminazione ad alta resisitività delle
grandezze d'ingresso e contiene filtri per il processamento dei valori di misura, che
sono ottimizzati riguardo alla larghezza di banda e alla velocità di elaborazione.
Il gruppo trasformatore analogico-digitale (AD) multiplexer comprende trasformatori
analogico-digitali e moduli di memoria per il trasferimento dei dati al microprocessore.
Sistema di
microcomputer
Nel sistema microcomputerizzato µC vengono elaborate, oltre al controllo delle
grandezze di misura, le funzioni di protezione e di controllo propriamente dette. Si
tratta in particolare di:
− filtraggio e preparazione delle grandezze di misura,
− controllo continuo delle grandezze di misura,
− controllo delle condizioni di avviamento per le singole funzioni di protezione,
− Valutazione delle grandezze di misura Trasformazione delle correnti in base al
gruppo di trasformazione del trasformatore da proteggere (in caso di impiego di una
protezione differenziale del trasformatore) e adattamento delle ampiezze di
corrente,
− Formazione di grandezze differenziali e di stabilizzazione,
− Analisi della frequenza delle correnti di fase e grandezze di misura differenziali,
− Calcolo dei valori effettivi delle correnti per il rilevamento del sovraccarico e
correzione della sovratemperatura dell'oggetto di protezione.
− interrogazione dei valori limite e delle sequenze temporali,
− controllo di segnali per le funzioni logiche,
− decisione relativamente ai comandi di scatto,
− memorizzazione di segnalazioni, allarmi, guasti, dei valori di intervento per l'analisi
dei guasti,
− gestione del sistema operativo e delle sue funzioni, come ad es. memorizzazione
dei dati, orologio in tempo reale, comunicazione, interfacce ecc.
Le informazioni sono messe a disposizione dall'amplificatore d'uscita (AU).
Ingressi e uscite
binarie
Segnali logici di ingresso/uscita sono portati dal/al microprocessore attraverso i
moduli di ingresso/uscita. (ingressi e uscite). Da qui il sistema riceve informazioni
provenienti dall'impianto (per es. reset a distanza) o da altri apparecchi (per es.
comandi di blocco). Uscite sono soprattutto i comandi alle apparecchiature elettriche
e i messaggi per la remotizzazione di eventi e di condizioni di stato importanti.
Elementi frontali
Visualizzazioni ottiche (LED) e un campo di visualizzazione (display LCD) sul fronte
dell'apparecchio danno informazioni sul funzionamento dell'apparecchio e segnalano
eventi, condizioni di stato e valori di misura.
Tasti numerici e di controllo integrati permettono, in combinazione con il display a
cristalli liquidi, la comunicazione con l'apparecchio in locale. Qui è possibile
richiamare tutte le informazioni dell'apparecchio quali parametrizzazione e parametri
di taratura, segnalazioni di esercizio e di guasto, valori di misura (vedi anche il
manuale del sistema SIPROTEC® 4 ) e modificare i parametri di taratura (cfr. anche
Cap. 2).
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3
1 Introduzione
Negli apparecchi con funzioni di comando, è possibile anche la conduzione
dell'impianto a partire dal pannello frontale.
Interfacce seriali
Attraverso un interfaccia operatore posta sul fronte può essere attivata la
comunicazione con un PC utillizzando il programma di parametrizzazione DIGSI® 4.
In tal modo è possibile una facile gestione di tutte le funzioni dell'apparecchio.
Tramite l'interfaccia di servizio si può comunicare in remoto con l'apparecchio
servendosi di un PC e usando DIGSI® 4. Ciò è particolarmente adatto nel caso di una
connessione fissa degli apparecchi al pc oppure di comando attraverso un modem.
Tramite l'interfaccia seriale di sistema tutti i dati dell'apparecchio possono essere
trasferiti a un'unita centrale o a un sistema di supervisione. A seconda del suo utilizzo,
questa interfaccia può essere equipaggiata con diversi supporti fisici di
teletrasmissione e di diversi protocolli.
Un'ulteriore interfaccia è prevista per la sincronizzazione oraria dell'orologio interno
attraverso fonti di sincronizzazione esterne.
Ulteriori protocolli di comunicazione sono implementabili con moduli di interfaccia
supplementari.
L' interfaccia di serviziopuò essere utilizzata anche per il collegamento a un
Thermobox per l'immissione di temperature esterne (per protezione di sovraccarico).
Alimentazione
ausiliaria
4
Un alimentatore provvede a fornire alle unità funzionali descritte della necessaria
potenza ai diversi livelli di tensione. Buchi transitori della tensione ausiliaria di
alimentazione che possono sopraggiungere in caso di cortocircuiti nel sistema di
alimentazione possono essere coperti in generale da una memoria di tensione data
da un condensatore (vedi anche dati tecnici, par. 4.1.2).
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
1.2 Campi di applicazione
1.2
Campi di applicazione
La Protezione differenziale SIPROTEC® 7UT612 digitale è una protezione selettiva di
corto circuito per trasformatori di tutte le taglie, per macchine rotanti, per bobine di
induttanza e le reattanze addizionali nonché per linee corte e microsbarre collettrici
con derivazioni. Essa può essere utilizzata come apparecchio monofase anche per
sbarre di piccole dimensioni con massimo sette derivazioni. Ogni singolo tipo di
impiego è programmabile in modo da garantire un adattamento ottimale all'oggetto da
proteggere.
L'apparecchio può essere utilizzato anche con un collegamento bifase per
applicazioni a 162/3 Hz.
Uno dei principali vantaggi del principio della Protezione differenziale è lo scatto
istantaneo per tutti i corto circuiti situati in un qualsiasi punto della zona da proteggere.
I trasformatori amperometrici delimitano le estremità della zona da proteggere rispetto
al resto della rete. Tale delimitazione ben definita dona al principio di protezione
differenziale una selettività ideale.
Quando viene utilizzata per proteggere un trasformatore, la 7UT612 viene collegata
di regola ai trasformatori lato alta e bassa tensione del trasformatore di potenza. Le
rotazioni di fase e il concatenamento delle correnti dovute all'accoppiamento degli
avvolgimenti del trasformatore vengono corretti matematicamente nell'apparecchio.
La messa a terra dei centri stella degli avvolgimenti del trasformatore può essere
definita liberamente e viene presa in considerazione automaticamente.
Utilizzata per proteggere un generatore o un motore, la 7UT612 sorveglia le correnti
nel centro stella e nei morsetti della macchina. Lo stesso vale per le reattanze
addizionali.
È anche possibile proteggere cavi corti o microsbarre collettrici con due derivazioni.
In questo contesto "corto" significa che le connessioni tra trasformatori amperometrici
alle estremità della linea e l'apparecchio non rappresentano un carico troppo elevato
per il TA.
Con i trasformatori, i generatori, i motori o le bobine a induttanza con centro stella
collegato a terra, la corrente tra il centro stella e la terra può essere misurata e
utilizzata per una protezione di terra sensibile.
Con i suio 7 ingressi di corrente standard l'apparecchio può essere utilizzato come
protezione monofase di una sbarra collettrice per un massimo di 7 derivazioni. In
questo caso per ogni fase viene utilizzata una 7UT612. Intercalando dei trasformatori
convertitori (esterni) è ugualmente possibile realizzare la protezione di una sbarra
collettrice per massimo 7 derivazioni con un apparecchio 7UT612.
Un ulteriore ingresso di corrente di misura sensibile I8 può sorvegliare, ad es., nel
caso di trasformatori o di bobine dotate di cassone isolata, la corrente di fuga tra la
cassone e la terra e riconosere in questo modo anche guasti a terra altamente
resistivi.
Per i trasformatori (compresi gli autotrasformatori), i generatori o le bobine di
induttanza è possibile realizzare una Protezione differenziale ad alta impedenza per i
guasti a terra. In questo caso i TA (dello stesso tipo) alle estremità della zona da
proteggere forniscono l'alimentazione a una resistenza (esterna) comune ad alta
impedenza. La corrente che attraversa questa resistenza viene rilevata da un
ingresso di corrente di misura sensibile I8 della 7UT612.
Per tutti i tipi di oggetti da proteggere, l'apparecchio dispone di funzioni di protezione
di massima di corrente di riserva, che possono agire su un lato qualsiasi.
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5
1 Introduzione
Per tutti i tipi di macchine, una protezione di sovraccarico termico con modello termico
può essere collegata sul un lato quasiasi. La temperatura del refrigerante può essere
sorvegliata tramite sonde esterne (con l'ausilio di un Thermobox esterno). È quindi
possibile calcolare e visualizzare la temperatura del punto caldo e del tasso di
invecchiamento relativo.
Una protezioen di carico squilibrato consente il rilevamento di correnti asimmetriche.
Essa permette di diagnosticare i guasti di fase, i carichi asimmetrici e - soprattutto per
le macchine elettriche - le componenti inverse e pericolose del sistema di corrente.
Per i generatori e i trasformatori di corrente di trazione è disponibile un modello bifase
di 162/3 Hz, che dispone di tutte le funzioni adattate a questa applicazione (Protezione
differenziale, protezione contro guasti a terra, protezione di massima corrente tempodipendente, protezione di di sovraccarico).
Una protezione contro la mancata apertura dell'interruttore sorveglia la reazione
dell'interruttore dopo un comando di scatto. Questa protezione può essere attribuita a
un qualsiasi lato dell'oggetto da proteggere.
6
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C53000–G1172–C148–1
1.3 Caratteristiche
1.3
Caratteristiche
• Potente sistema a microprocessore a 32 bit;
• processamento dei valori di misura completamente digitale e controllo degli stessi,
dall'acquisizione e digitalizzazione dei valori di misura fino all'emissione del
comando di scatto o di eventuali altri segnali configurati.
• separazione completamente galvanica ed esente da guasti dei circuiti di
elaborazione interni dai circuiti di misura, di controllo e di alimentazione
dell'impianto per mezzo di linee per la trasmissione delle misure, di moduli di
ingresso e uscita binari e di convertitori di tensione continua o alternata;
• per trasformatori, generatori, motori, centri oppure sbarre collettrici di piccole
dimensioni;
• facile dialogo mediante un pannello di comando integrato o per mezzo di un
personal computer collegato con installato software guidato a menu.
Protezione
differenziale
trasformatore
• Curva caratteristica di scatto con corrente stabilizzata
• Stabilizzazione contro correnti di chiusura (inrush) con seconda armonica;
• Stabilizzazione contro correnti di guasto transitorie e stazionarie, ad es., a causa di
sovraeccitazione, con altre armoniche regolabili (terza o quinta armonica).
• insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore
amperometrico;
• elevata stabilità anche con saturazione variabile del trasformatore di corrente;
• Scatto rapido con guasti del trasformatore a corrente forte;
• indipendente dal regime dei centri stella del trasformatore;
• alta sensibilità ai guasti a terra durante il rilevamento della corrente di terra di un
avvolgimento di un trasformatore collegato a terra:
• adattamento integrato al gruppo di accoppiamento del trasformatore;
• adattamento integrato al rapporto di trasformazione tenendo conto delle diverse
correnti nominali del TA.
Protezione
differenziale
generatore e
motore
• Curva caratteristica di scatto con corrente stabilizzata
• alta sensibilità;
• Brevi tempi di esecuzione del comando;
• insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore
amperometrico;
• elevata stabilità anche con saturazione variabile del trasformatore di corrente;
• indipendente dal regime del centro stella.
Protezione
differenziale
centro/linea
• Curva caratteristica di scatto con corrente stabilizzata;
• brevi tempi di esecuzione del comando;
• insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore
amperometrico;
• elevata stabilità anche con saturazione variabile del trasformatore di corrente;
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7
1 Introduzione
• Controllo del valore di misura con corrente di esercizio.
Protezione sbarre
collettrici
• Protezione differenziale monofase per una sbarra collettrice con 7 derivazioni
max.;
• un apparecchio per fase oppure collegamento di un apparecchio tramite
trasformatori convertitori;
• curva caratteristica di scatto con corrente stabilizzata;
• brevi tempi di esecuzione del comando;
• insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore
amperometrico;
• elevata stabilità anche con saturazione variabile del trasformatore di corrente;
• Controllo del valore di misura con corrente di esercizio.
Protezione
differenziale contro
i guasti a terra
• per avvolgimenti di trasformatori con centro stella collegato a terra, per generatori,
motori, bobine di induttanza o bobine di messa a terra;
• brevi tempi di esecuzione del comando;
• alta sensibilità in caso di corto circuiti a terra nella zona da proteggere;
• elevata stabilità in caso di corto circuiti a terra esterni mediante stabilizzazione con
ampiezza e fase della corrente di terra circolante.
Protezione
differenziale a alta
impedenza
• acquisizione sensibile della corrente di guasto mediante una resistenza comune
(esterna) di carico del TA:
• brevi tempi di esecuzione del comando;
• insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore
amperometrico;
• estrema stabilità in caso di regolazione ottimale;
• adatta per il rilevamento di guasti a terra in generatori collegati a terra, bobine a
induttanza e trasformatori, in particolare autotrasformatori.
• adatta per tutte le misurazioni della tensione (mediante la corrente di resistenza)
secondo il principio di alta impedenza.
Protezione cassone
• per trasformatori o induttori dotati di cassone isolato o fissato a alta impedenza;
• controllo della corrente circolante tra la cassone e la terra;
• collegamento facoltativo a un ingresso di misura di corrente "normale" oppure a un
ingresso di misura ad alta sensibilità (regolabile a partire da 3 mA).
protezione di
massima corrente
tempo-dipendente
per correnti di fase
e corrente zero
• Due gradini indipendenti corrente/tempo (UMZ) per ogni corrente di fase e la
corrente omopolare tripla (somma delle correnti di fase) per un lato a scelta
dell'oggetto da proteggere;
• un gradino supplementare corrente/tempo dipendente dalla corrente (AMZ) per
ogni corrente di fase e per la corrente omopolare tripla;
• per la protezione AMZ, possibilità di selezione tra più caratteristiche secondo i
diversi standard e una caratteristica specificata dall'utente;
8
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
1.3 Caratteristiche
• i gradini possono essere combinati liberamente, possibilità di caratteristiche diverse
per le correnti di fase e omopolari;
• possibilità di blocco, per es. per interblocchi retroattivi con qualsiasi gradino;
• possibile scatto immediato in caso di chiusura su un cortocircuito con qualsiasi
gradino;
• stabilizzazione della chiusura con seconda armonica;
• commutazione dinamica dei parametri di protezione di massima corrente, ad es., in
caso di avviamento a freddo dell'impianto.
Protezione di
massima corrente
tempo-dipendente
per corrente di terra
• Due gradini indipendenti corrente/tempo (UMZ) per la corrente di terra (ingresso di
corrente I7), ad es., correntre tra il centro stella e la messa a terra;
• un gradino supplementare corrente/tempo dipendente dalla corrente (AMZ) per la
corrente di terra;
• per il gradino AMZ, possibilità di selezione tra più caratteristiche secondo i diversi
standard e una caratteristica specificata dall'utente;
• i tre gradini sono combinabili a piacere;
• possibilità di blocco, per es. per interblocchi retroattivi con qualsiasi gradino;
• possibile scatto immediato in caso di chiusura su un cortocircuito con qualsiasi
gradino;
• stabilizzazione della chiusura con seconda armonica;
• commutazione dinamica dei parametri di protezione di massima corrente, ad es., in
caso di avviamento a freddo dell'impianto.
Protezione di
massima corrente
monofase
• Due gradini indipendenti temporizzabili (UMZ) combinabili liberamente.
• per il rilevamento di una quasiasi massima corrente monofase;
• collegabile a scelta a un ingresso di corrente di terra (ingresso di corrente I7)
oppure a un ingresso di corrente ad alta sensibilità (ingresso di corrente I8);
• adatta per la misura di correnti deboli (ad es.,per la protezione di alta impedenza o
per la protezione cassone isolato o fissato, v. sopra);
• adatta per la misura di una quasiasi tensione mediante resistore esterno (ad es.,
per la protezione di alta impedenza, v. sopra);
• possibilità di blocco per ogni gradino.
Protezione contro i
carichi squilibrati
• Valutazione della componente inversa del sistema trifase in un lato qualsiasi
dell'oggetto da proteggere;
• due gradini indipendenti (UMZ) e un'altra caratteristica inversa (dipendente dalla
corrente inversa, AMZ);
• per il gradino AMZ, possibilità di selezione tra più caratteristiche secondo i diversi
standard e una caratteristica specificata dall'utente;
• i gradini sono combinabili a piacere;
7UT612 Manuale
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9
1 Introduzione
Protezione di
sovraccarico
termico
• Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche legate alla
corrente;
• calcolo del valore effettivo;
• impostabile in un quasiasi lato dell'oggetto da proteggere;
• gradino di allarme termico regolabile;
• gradino di allarme in corrente regolabile;
• calcolo a scelta del punto caldo con determinazione della riserva di carico e tasso
di invecchiamento secondo IEC 60354 (con sensori di temperatura esterni e
Thermobox).
Protezione contro
la mancata apertura
dell'interruttore
• con controllo del flusso di corrente attraverso tutti i poli dell'interruttore di un lato
quasiasi dell'oggetto da proteggere
• possibilità di controllo della posizione dell'interruttore (quando i contatti ausiliari
sono collegati);
• possibilità di avviare il comando di scatto di tutte le funzioni di protezione integrate;
• possibilità di avviare funzioni di scatto esterne.
Scatto diretto
esterno
• Scatto dell'interruttore di un apparecchio esterno attraverso un ingresso binario;
• integrazione di comandi esterni nel trattamento dello scatto e delle segnalazioni;
• facoltativamente con o senza temporizzazione dello scatto.
elaborazione di
informazioni
esterne
• integrazione di informazioni esterne (segnalazioni definibili dall'utente) nel
trattamento delle segnalazioni;
• segnalazioni del trasformatore predefinite (prot. Bucholz, gasatura olio);
• trasmissione al relè di uscita, LED, e tramite interfacce seriali ai dispositivi centrali
di controllo e registrazione.
Funzioni definibili
dall'utente (CFC)
• connessioni liberamente programmabili di segnali interni ed esterni per la
realizzazione di funzioni logiche definibili dall'utente;
• tutte funzioni logiche in uso;
• ritardi e interrogazioni di valori limite.
Messa in esercizio;
funzionamento
• Assistenza estesa per il funzionamento e la messa in esercizio;
• visualizzazione di tutte le correnti di misura secondo il loro modulo e la loro fase;
• visualizzazione delle correnti differenziali e di stabilizzazione calcolate;
• strumenti integrati rappresentabili con un browser standard: rappresentazione
grafica sullo schermo di un personal computer di diagrammi vettoriali di tutte le
correnti alle estremità dell'oggetto da proteggere;
• controllo del collegamento e della direzione, verifica dell'interfaccia.
10
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
1.3 Caratteristiche
Funzioni di
controllo e
supervisione
• Controllo dei circuiti di misura interni, dell'alimentazione a tensione ausiliaria come
pure dell'hardware e del software con conseguente elevata affidabilità;
• Controllo dei circuiti secondari dei convertitori di corrente attraverso controlli della
simmetria;
• verifica della coerenza delle impostazioni relativamente all'oggetto da proteggere e
possibile attribuzione degli ingressi di misura: blocco della protezione differenziale
in caso di regoazioni incoerenti, le quali potrebbero provocare un funzionamento
errato del sistema Protezione differenziale;
• possibile supervisione dei circuti di scatto;
Altre funzioni
• Orologio con batteria tampone, sincronizzabile attraverso un segnale di
sincronizzazione (DCF77, IRIG B tramite ricevitore satellitare), tramite ingresso
binario oppure interfaccia di sistema;
• calcolo permanente e visualizzazione di valori di misura di esercizio sul display
frontale, visualizzazione di valori di misura di tutti i terminali dell'oggetto da
proteggere;
• memoria di segnalazione per le ultime otto perturbazioni di rete (guasti nella rete),
classificate secondo il tempo reale;
• memorizzazione dei valori di guasto e trasmissione dei dati per una durata
massima di ca. 5 s.;
• Statistica degli scatti: conteggio dei comandi di scatto generati dall'apparecchio,
come pure protocollo dei dati di cortocircuito e calcolo della somma delle correnti di
cortocircuito interrotte;
• possibile comunicazione con dispositivi di controllo e memorizzazione centrali
attraverso interfacce seriali (in base al modello ordinato), a scelta attraverso linea
dati modem o cavi a fibre ottiche;
„
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
11
1 Introduzione
12
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2
Funzioni
Nel presente capitolo vengono illustrate le singole funzioni del dispositivo 7UT612
SIPROTEC®. Le possibilità di impostazione associate ad ogni funzione vengono
descritte dettagliatamente. Il capitolo contiene anche le indicazioni relative alla
determinazione dei valori di taratura e - se necessario - delle rispettive le formule.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1
In generale
14
2.2
Protezione differenziale
36
2.3
Protezione differenziale di terra ristretta
71
2.4
Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e
correnti omopolari
82
2.5
Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di
centro stella)
107
2.6
Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di
massima corrente
119
2.7
Protezione di massima corrente monofase
124
2.8
Protezione di carico squilibrato
136
2.9
Protezione di sovraccarico termico
144
2.10
Thermobox per protezione di sovraccarico
157
2.11
Protezione contro mancata apertura dell'interruttore
166
2.12
Accoppiamenti esterni
171
2.13
Autocontrollo
174
2.14
Controllo delle funzioni protettive
185
2.15
Funzioni supplementari
189
2.16
Elaborazione dei comandi
204
13
2 Funzioni
2.1
In generale
Pochi secondi dopo l'attivazione dell'apparecchio, compare sullo schermo il display
base. Nel 7UT612 sono rappresentati i valori di misura.
Per la configurazione (par. 2.1.1) utilizzare un personal computer equipaggiato con
DIGSI® 4. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel manuale del sistema
SIPROTEC® 4, N. d'ordine E50417–H1176–C151. Per le modifiche è necessario
immettere la parola d'accesso N. 7 (per record di parametri). Senza parola d'accesso
si possono leggere le impostazioni, che non possono però essere né modificate né
trasmesse all'apparecchio.
I parametri funzionali, vale a dire le opzioni funzionali, i valori limite, etc., possono
essere modificati attraverso il pannello di comando sul fronte dell'unità o attraverso
l'interfaccia di comando o di servizio a partire da un personal computer equipaggiato
con DIGSI® 4. È necessaria la parola d'accesso N. 5 (per parametri singoli).
2.1.1
Configurazione delle funzioni
In generale
L'apparecchio 7UT612 dispone di una serie di funzioni di protezione e di funzioni
supplementari. La configurazione hardware e software viene definita in fase di
ordinazione, in base alle esigenze specifiche. Le funzioni di comando possono essere
adattate alle condizioni dell'impianto. Tramite la programmazione è anche possibile
attivare o disattivare singole funzioni oppure modificare l'interazione delle funzioni. Le
funzioni non utilizzate nel 7UT612 non vengono visualizzate.
Esempio di configurazione delle funzioni: I dispositivi 7UT612 si utilizzano su sbarre
collettrici e trasformatori. La protezione di sovraccarico dev'esserre impiegata solo per
trasformatori. Nel caso di sbarre collettrici, questa funzione viene "disabilitata" mentre
per i trasformatori dev'essere "abilitata".
Le funzioni accessorie e di protezione disponibili possono essere programmate come
abilitata o non abilitata. Per alcune funzioni, è possibile anche effettuare una
selezione tra più alternative spiegate in seguito.
Le funzioni programmate come non abilitato non vengono elaborate dall'unità
7UT612: non vengono emesse segnalazioni e i parametri di taratura corrispondenti
(funzioni, valori di soglia) non vengono visualizzati durante la taratura.
Nota:
le funzioni e le preimpostazioni disponibili sono subordinate alla variante ordinata
(i dettagli sono riportati nell'appendice A.1).
Definizione della
configurazione
delle funzioni
14
I parametri di configurazione possono essere immessi per mezzo di un personal
computer e del programma DIGSI® 4, tramite l'interfaccia di comando sul lato frontale
del dispositivo oppure tramite l'interfaccia di servizio sul retro. Il procedimento è
descritto nel manuale del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ord. E50417–H1176–C151,
Par. 5.3).
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
Ai fini della modifica dei parametri di programmazione si richiede l'immissione del
codice N. 7 (per record di parametri). Senza codice è possibile soltanto la lettura ma
non la modifica e la trasmissione delle impostazioni al dispositivo.
Particolarità
La maggior parte delle impostazioni si spiega automaticamente. Le particolarità
vengono illustrate qui di seguito. L' Appendice A.4 riassume le funzioni di protezione
adattate ai differenti oggetti da proteggere.
Stabilire innanzitutto quale lato dell'oggetto dev'essere indicato come Lato 1 e quale
lato come Lato 2. Questa selezione è libera. In caso di impiegio di più 7UT612,
andrebbe effettuata una scelta unitaria in modo da facilitare anche la successiva
associazione. Di seguito viene riportato un esempio consigliato per il Lato 1:
− per trasformatori il lato di alta tensione, se però il lato di bassa tensione è un
avvolgimento a stella collegato a terra, quest'ultimo va preferito come lato 1 (lato di
riferimento);
− per generatori il lato morsetti;
− per motori e induttanze shunt il lato dell'alimentazione di corrente;
− per reattanze addizionali, linee e sbarre collettrici non vi è un lato consigliato.
La scelta del lato va osservata per alcune delle seguenti impostazioni di
configurazione.
Per utilizzare la commutazione di gruppi di impostazione, impostare l'indirizzo 103
Camb. grp. opz. su Abilitato. In questo caso, per le impostazioni delle
funzioni, si possono impostare fino a quattro diversi gruppi di parametri funzionali che,
durante l'esercizio, possono essere velocemente e comodamente commutati. Con
l'impostazione Disabilitato è possibile impostare e utilizzare solo un gruppo di
parametri funzionali.
L'impostazione del Ogg.di Protez. (indirizzo 105) è importante per il corretto
abbinamento dei parametri di impostazione e dei possibili ingressi, uscite e funzioni
del dispositivo:
− I trasformatori normali con avvolvimenti separati vengono impostati come
Trasf.3 fase, indipendentemente dal gruppo di trasformazione e dalle
condizioni di messa a terra dei centri stella. Ciò vale anche quando all'interno
dell'area protetta si trova un trasformatore di terra (cfr. fig. 2-18, pag. 49).
− Nel caso di autotrasformatori impostare Autotrasform.. Questa impostazione è
valida anche per induttanze shunt, quando in entrambi i lati dei punti di
collegamento sono installati dei trasformatori (cfr. fig.2-25 a destra, pag.55).
− Con un Trasf.1 fase la fase centrale L2 rimane libera. Questa impostazione è
particolarmente adatta per trasformatori monofase da 162/3 Hz.
− Per generatori e motori il trattamento è lo stesso. L'impostazione Generat./
Motore vale anche per reattanze addizionali e induttante shunt, quando in
entrambi i lati è installato un gruppo completo di TA.
− Per l'impiego su sbarre di piccole dimensioni oppure nodi con due estremità,
impostare Sbarra 3 fase. Questa impostazione vale anche per tratti di lineacorti,
limitati anche da gruppi di TA, che devono essere protetti. In questo caso "corto"
significa che le connessioni tra i trasformatori amperometrici alle estremità della
linea e il dispositivo non rappresentano un carico troppo elevato per i TA.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
15
2 Funzioni
− Se il dispositivo viene utilizzato come protezione per sbarre con fino a 7 derivazioni,
come dispositivo monofase oppure trifase mediante trasformatori sommatori, è
valida l'impostazione Sbarra 1 fase. In questi caso va comunicato al dispositivo
anche il numero di derivazioni della sbarra collettrice, all'indirizzo 107 Num.
Terminali. Sono ammesse fino a 7 derivazioni.
L'ingresso di misura di corrente I7 serve, in generale, per determinare la corrente di
centro stella. A questo scopo, va comunicato al dispositivo, all'indirizzo 108 I7-TA
colleg., quale lato dell'oggetto da proteggere è associato a questa corrente. Nel
caso di trasformatori, selezionare il lato, il cui centro stella è collegato a terra e del
quale dev'essere misurata la corrente di centro stella. Nel caso di generatori e motori,
il lato è quello rivolto verso il centro stella collegato terra. Per gli autotrasformatori può
essere scelto un lato qualsiasi poiché vi è solo una corrente di centro stella per
entrambi i lati. Se la corrente di centro stella non viene utilizzata per la protezione
differenziale oppure per la protezione di terra ristretta, impostare Non utilizzato
(preimpostazione).
Se si utilizza la protezione di terra ristretta, essa dev'essere associata a un lato
collegato a terra (indirizzo 113 G.T.R.Protez.), in caso contrario va impostata
come Disabilitato. Nel caso di autotrasformatori il lato può essere scelto
liberamente.
Anche le funzioni della protezione di massima corrente devono essere associate a un
lato dell'oggetto da proteggere:
− Nel caso della protezione di massima corrente a tempo per fasi, il lato per la quale
è valida questa protezione può essere selezionato all'indirizzo 120 DMT/IDMT
Fase. Per i generatori viene normalmente selezionato il lato del centro stella, per i
motori il lato dei morsetti. Nel caso di un'alimentazione da un lato si consiglia il lato
di alimentazione. Spesso viene utilizzata per il lato di alimentazione una protezione
di massima corrente separata. In questo caso la protezione interna di massima
corrente del 7UT612 interviene sul lato di uscita. Essa è quindi una protezione di
riserva per guasti al lato uscita.
− All'indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH è possibile impostare il gruppo di
caratteristiche applicabile per la protezione di massima corrente di fase. Se la
protezione deve avere solo la funzione di protezione di massima corrente
indipendente (UMZ), impostare Tempo Definito. Oltre alla protezione di
massima corrente indipendente, è possibile programmare una protezione di
massima corrente dipendente, che opera secondo una caratteristica IEC (TOC
IEC), secondo una caratteristica ANSI (TOC ANSI) oppure in base a una
caratteristica specificabile dall'utente. Nell'ultimo caso si può stabilire se specificare
solo la caratteristica di scatto (User Defined PU) oppure quest'ultima e la
caratteristica di ricaduta (User def. Reset). Le diverse caratteristiche sono
rappresentate nei Dati tecnici.
− Anche la protezione di massima corrente omopolare DMT/IDMT 3I0 può essere
associata all'indirizzo 122 a un lato qualsiasi dell'oggetto da proteggere. Questo
non dev'essere lo stesso lato scelto per la protezione di massima corrente di fase
(indirizzo 120 sopra). Per le possibili caratteristiche vengono offerte le stesse
possibilità della protezione di massima corrente di fase all'indirizzo 123 DMT/IDMT
3I0 CH. Per la protezione di massima corrente omopolare è comunque possibile
impostare opzioni diverse da quelle previste per la protezione di massima corrente
di fase. Questa funzione di protezione rileva costantemente la corrente somma 3I0
del lato controllato, che risulta dalla somma delle rispettive correnti di fase.
− È disponibile anche un'ulteriore protezione di massima corrente di terra,
indipendente dalla protezione di massima corrente omopolare sopra descritta.
Questa protezione configurabile all'indirizzo 124 DMT/IDMT Earth, rileva la
16
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
corrente collegata all'ingresso di misura della corrente I7. Nella maggior parte dei
casi si tratta della corrente di un centro stella collegato a terra (nel caso di
trasformatori, generatori, motori oppure induttanze shunt). L'associazione a un
determinato lato non è necessaria poiché questa protezione rileva sempre la
corrente I7, indipendentemente dalla sua provenienza. Anche per questa
protezione come per la protezione di massima corrente di fase, si può selezionare,
all'indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR., un gruppo di caratteristiche
indipendentemente dalla caratteristica qui selezionata.
Per diversi tipi di impiego si può utilizzare una protezione di massima corrente
indipendente monofase DMT 1FASE (indirizzo 127). Questa può rilevare la corrente
di misura all'ingresso I7 (unsens. TA7) oppure all'ingresso I8 (sens. TA8). L'ultimo
caso è particolarmente interessante poiché l'ingresso I8 può riconoscere correnti di
valore molto basso (a partire da 3 mA all'ingresso). Questa protezione è
particolarmente adatta, ad es., per la protezione di un cassone ad alta sensibilità (cfr.
par. 2.7.3) oppure per una protezione differenziale a alta impedenza (cfr. par. 2.7.2).
Non è subordinata a un lato o a un'applicazione specifica e può essere utilizzata
liberamente.
La protezione di carico squilibrato può essere predisposta all'indirizzo140 Carico
sqilibr. per un lato dell'oggetto protetto, ovvero per controllare la presenza di un
carico squilibrato sulle correnti che circolano in quest'ultimo. Le caratteristiche di
scatto possono essere di nuovo indipendenti conformemente all'indirizzo 141
UNBAL. LOAD CHR (Tempo Definito) oppure possono funzionare secondo una
caratteristica IEC (TOC IEC) oppure una caratteristica ANSI (TOC ANSI).
Anche per la protezione di sovraccarico, all'indirizzo 142 Sovracar.Term., può
essere selezionato il lato le cui correnti sono determinanti ai fini della determinazione
del sovraccarico. Poiché la causa del sovraccarico è da ricercarsi al di fuori
dell'oggetto protetto, la corrente di sovraccarico è una corrente in circolo e non deve
avere necessariamente effetto sul lato alimentato.
− Nel caso di trasformatori con regolazione della tensione, la protezione di
sovraccarico viene posta al lato senza regolazione poiché solo in quest'ultimo vi è
una relazione ben definita tra corrente nominale e potenza nominale.
− Nel caso di generatori, la protezione di sovraccarico interviene normalmente sul
lato del centro stella.
− Nei motori e nelle induttanze shunt viene collegata ai TA dell'alimentazione.
− Per reattanze addizionali e cavi corti non vi è un lato consigliato.
− in generale, la protezione di sovraccarico non è necessaria nel caso di sbarre
collettrici e di tratti di linee aeree poiché il calcolo di una sovratemperatura non è
determinante a causa delle condizioni ambientali che subiscono notevoli variazioni
(temperatura, venti). Il gradino di allarme di corrente può comunque indicare la
presenza di un eventuale sovraccarico.
All'indirizzo 143 Therm.O/L CHR. si può inoltre selezionare uno dei due metodi di
rilevamento del sovraccarico:
− Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche conformemente
a IEC 60255–8 (classical),
− Protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo con determinazione della
durata conformemente a IEC 60354 (IEC354),
Il primo si distingue per una manipolazione semplice e un numero ristretto di valori di
taratura; il secondo richiede una conoscenza precisa dell'oggetto protetto, dell'
ambiente circostante e del raffreddamento ed è adatto per trasformatori con
termosonde integrate. Per informazioni più dettagliate vedere anche il par. 2.9.
7UT612 Manuale
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17
2 Funzioni
Se si opta per una protezione di sovraccarico con il calcolo del punto caldo
conformemente a IEC 60354 (indirizzo 143 Therm.O/L CHR. = IEC354), almeno
unThermobox 7XV566 dev'esere collegato all'interfaccia di servizio per comunicare al
dispositivo la temperatura del refrigerante. Questa interfaccia è impostabile
all'indirizzo 190 Ing.Temp.Ext. Nel 7UT612 si tratta dell' Porta C (interfaccia di
servizio). Il numero e il modo di trasmissione dei punti di misura (RTD = Resistance
Temperature Detector) possono essere impostati all'indirizzo 191 RTD Colleg.: 6
RTD Semplice oppure 6 RTD M.O.D (con un Thermobox) oppure 12 RTD M.O.D.
(con due Thermobox). Questa regolazione deve corrispondere a quella del
Thermobox.
Nota: Il punto di misura della temperatura determinante per il calcolo del punto caldo
dev'essere sempre guidato dal primo thermobox!
Per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore, si può stabilire il lato da
controllare all'indirizzo 170 Guasto Interr.. Questo dev'essere un lato di
alimentazione in caso di guasto.
Per il controllo del circuito di scatto, all'indirizzo 182 SupVis Cir Scat, si può
scegliere se il controllo deve esserre attivo con due (Con 2 Ingressi Binari)
oppure con un solo ingresso binario (Con 1Ingressi Binario). Gli ingressi
devono essere a potenziale zero.
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
103
Camb. grp. opz.
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Opzione per cambio gruppo di
settaggio
105
Ogg.di Protez.
Trasformatore 3 fase
Trasformatore 1 fase
Autotrasformatore
Generatore/Motore
Sbarra 3 fase
Sbarra 1 fase
Trasformatore 3
fase
Oggetto Di Protezione
106
Numero dei Lati
2
2
Numero lati per Oggetto
multifase
107
Num. Terminali
3
4
5
6
7
7
Numero Terminali per Sbarra 1
Fase
108
I7-TA colleg.
Non utilizzato
Lato 1
Lato 2
Non utilizzato
I7-TA collegato a
112
Prot.Diff.
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Protezione differenziale
113
G.T.R.Protez.
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
Protrezione guasto a terra
ristretto
117
Avv ColdLoad
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Avviamento ColdLoad
120
DMT/IDMT Fase
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
DMT / IDMT Fase
18
7UT612 Manuale
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2.1 In generale
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
121
DMT/IDMT PH. CH
Solo Tempo Definito
Curva IEC max corrente
Curva ANSI max corrente
Curva Avv. definita
dall'utente
Curva Reset definita
dall'utente
Solo Tempo
Definito
DMT / IDMT Caratteristica avv di
fase
122
DMT/IDMT 3I0
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
DMT / IDMT 3I0
123
DMT/IDMT 3I0 CH
Solo Tempo Definito
Curva IEC max corrente
Curva ANSI max corrente
Curva Avv. definita
dall'utente
Curva Reset definita
dall'utente
Solo Tempo
Definito
DMT / IDMT 3I0 caratteristica
avviamento
124
DMT/IDMT Earth
Disabilitato
Unsensitive TA I7
Disabilitato
DMT / IDMT Terra
125
DMT/IDMT E CHR.
Solo Tempo Definito
Curva IEC max corrente
Curva ANSI max corrente
Curva Avv. definita
dall'utente
Curva Reset definita
dall'utente
Solo Tempo
Definito
DMT / IDMT Caratteristica avv di
terra
127
DMT 1FASE
Disabilitato
Unsensitive TA I7
Sensitive TA I8
Disabilitato
DMT 1Fase
140
Carico sqilibr.
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
Carico squilibrato (sequenza
negativa)
141
UNBAL. LOAD CHR Solo Tempo Definito
Curva IEC max corrente
Curva ANSI max corrente
Solo Tempo
Definito
Caratteristica carico squilibrato
142
Sovracar.Term.
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
Protezione di sovraccarico
termico
143
Therm.O/L CHR.
classical (secondo
IEC60255)
secondo IEC354
classical (secondo Caratteristica sovraccarico
IEC60255)
termico
170
Guasto Interr.
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
Protezione contro guasto
interruttore
181
Su.vis.Val.Mis.
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Supervisione Valori Misurati
182
SupVis Cir Scat
Disabilitato
Con 2 Ingressi Binari
Con 1 Ingresso Binario
Disabilitato
Supervisione circuito di scatto
7UT612 Manuale
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19
2 Funzioni
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
186
Scat.Est.Funz.1
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Scatto esterno Funzione 1
187
Scat.Est.Funz.2
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Scatto esterno Funzione 2
190
Ing.Temp.Ext
Disabilitato
Porta C
Disabilitato
Ingresso temperatura esterna
191
RTD Colleg.
6 RTD operazione semplice
6 RTD mezza operazione
doppia
12 RTD mezza operazione
doppia
6 RTD operazione
semplice
Tipo colleg. Ingr. temper.
esterrna
2.1.2
Dati generali dell'impianto (Dati impianto 1)
In generale
Il dispositivo necessita di alcuni dati della rete e dell'impianto per poter adattare le sue
funzioni a questi dati in base dell'impiego previsto. Di questi fanno parte, ad es., i dati
nominali dell'impianto e dei trasformatori, le polarità e il collegamento delle grandezze
di misura, le caratteristiche dell'interruttore e altri dati. Esiste inoltre una serie di
parametri funzionali che vengono assegnati assieme alle funzioni e non a una
funzione concreta di protezione, di controllo o di supervisione. In generale, questi dati
di impianto 1 possono essere modificati solo tramite un PC e DIGSI® 4 e vengono
descritti in questo paragrafo.
Frequenza
nominale
La frequenza nominale della rete viene impostata all'indirizzo 270 Val Di Freq.. Il
valore preimpostato in fabbrica secondo il modello di apparecchio ordinato, deve
essere modificato solo se l'apparecchio deve essere impiegato per un'altro campo di
applicazione rispetto a quello per il quale è stato ordinato.
Sequenza delle fasi
All'indirizzo 271 Sequenza Fase è possibile modificare la preimpostazione (L1 L2
L3 per una sequenza di fase positiva) se l'impianto presenta una sequenza di fase
negativa (L1 L3 L2). Questa impostazione non è rilevante nel caso di applicazioni
monofase a 162/3 Hz.
L1
L3
L1
L2
Senso ciclico diretto L1 L2 L3
Fig. 2-1
20
L2
L3
Senso ciclico inverso L1 L3 L2
Sequenza delle fasi
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
Unità di
temperatura
Le temperature collegate mediante i Thermobox possono essere visualizzate in
Gradi Celsius oppure in Grad Fahrenheit. Ciò vale in particolar modo anche
per l'indicazione della temperatura del punto caldo qualora si utilizzi la protezione di
sovraccarico con il calcolo della temperatura del punto caldo. Impostare all'indirizzo
276 Unit. mis.temp. l'unità di temperatura desiderata. La modifica dell'unità di
temperatura non provoca alcuna conversione automatica dei valori di taratura
dipendenti da questa unità. I valori devono essere immessi nuovamente negli indirizzi
validi corrispondenti.
Dati dell'oggetto
nel caso di
trasformatori
I dati dei trasformatori sono necessari quando il dispositivo viene impiegato come
protezione differenziale per trasformatori, ovvero quando, in fase di configurazione
delle funzioni di protezione, (par. 2.1.1, titolo al margine „Particolarità“) alla voce
Ogg.di Protez. (indirizzo 105) è stato impostato Trasf.3 fase o
Autotrasform. oppure Trasf.1 fase. In altri casi queste impostazioni non sono
accessibili.
Quando si definisce l'avvolgimento 1, è necessario prestare attenzione alla selezione
dei lati, come riportato sopra (par. 2.1.1, titolo al margine „Particolarità“). Il lato 1
rappresenta sempre l'avvolgimento di riferimento ed ha quindi fase di corrente 0° e
nessuna indicazione del gruppo di commutazione. Di regola questo lato è
l'avvolgimento di alta tensione del trasformatore.
L'apparecchio necessita delle seguenti indicazioni:
• la tensione nominale UN in kV (concatenata) all'indirizzo 240 Tens.prim.lato1.
• il trattamento del centro stella all'indirizzo 241 Centr.stel.lat1: Solidam a
terra oppure Isolato. Impostare anche Solidam a terra se il centro stella
è collegato a terra mediante una limitazione della corrente di terra (a bassa res.
ohmica) oppure tramite una bobina di Petersen (ad alto valore ohmico).
• Impostare il tipo di trasformazione all'indirizzo 242 Gruppo L1. Questo è
rappresentato normalmente dalla lettera maiuscola del gruppo di trasformazione.
Se l'avvolgimento del trasformatore ha un campo di regolazione (presenza di un
variatore di tensione), come VN dell'avvolgimento non viene utilizzata la tensione
nominale effettiva ma la tensione corrispondente alla corrente media, corrispondente
al relativo valore di tensione regolato.
V max ⋅ V min
2
V N = 2 ⋅ ------------------------------- = -------------------------------V max + V min
1
1
------------- + ----------V max V min
dove Vmax e Vmin 3 % sono le tensioni ai limiti dell'intervallo di regolazione.
7UT612 Manuale
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21
2 Funzioni
Esempio di calcolo:
Trasformatore YNd5
35 MVA
110 kV/20 kV
Avvolgimento Y con regolazione ±20 %
Da qui risultano per l'avvolgimento regolato (110 kV):
tensione max.
Vmax = 132 kV
tensione min.
Vmin = 88 kV
Tensione da impostare (indirizzo 240)
2
2
UN-PRI LATO 1 = -------------------------------- = ---------------------------------------- = 105,6 kV
1
1
1
1
------------- + ---------------------------- + --------------V max V min
132 kV 88 kV
Per la tensione nominale Tens.prim.lato2 (indirizzo 243), per il trattamento del
centro stella Centr.stel.lat2 (indirizzo 244) e il tipo di trasformazione Gruppo
L2 (indirizzo 245) sono valide le stesse regole dell'avvolgimento 1.
All'indirizzo 246 Grup.vet.lato1 si può inoltre impostare l'indicazione del gruppo
di trasformazione che indica lo spostamento di fase delle correnti rispetto
all'avvolgimento diriferimento. Questo viene definito in multipli di 30° conformemente
a IEC. Se l'avvolgimento di alta tensione è il lato di riferimento (lato 1), le indicazioni
possono essere dedotte direttamente dal gruppo di trasformazione, ad es. 5 per il
gruppo Yd5 oppure Dy5. Tutte le indicazioni dei gruppi di trasformazione sono
impostabili da 0 a 11 (ad es. per Yy, Dd e Dz sono possibili solo numeri pari, per Yz e
Dy solo numeri dispari).
Se si selziona un altro avvolgimento come avvolgimento di riferimento, va osservato
che la caratteristica del gruppo di trasformazione varia: Yd5 ad es., vista dal lato D
diventa Dy7 (fig. 2-2).
Nel caso di trasformatori viene impostato come P.Appar.TRAFO (indirizzo 249)
direttamente la potenza nominale apparente primaria. La potenza dev'essere sempre
indicata come valore primario anche quando il dispositivo viene parametrizzato in
valori secondari. Dalla potenza di riferimento il dispositivo calcola la corrente nominale
primaria del mezzo di produzione da proteggere. Questa è la base per tutti i valori
relativi.
22
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
Avvolgimento 1
L1
L2
Avvolgimento 2
L3
L1
L2
vL2N
L3
VL1N
vL3N
vL1N
VL3N
N
VL2N
N
Yd5
Dy7
VL1N
vL23
VL31
vL31
VL12
vL12
VL23
vL1N
Avvolgimento 2
Fig. 2-2
Avvolgimento 1
Conversione dei gruppi di trasformazione con avvolgimento di bassa tensione come lato di riferimento —
Esempio
Dai dati nominali del trasformatore da proteggere, il dispositivo calcola anche
automaticamente le formule di adattamento della corrente necessarie per le correnti
nominali dellavvolgimento. Le correnti vengono convertite in modo che la sensibilità
della protezione si riferisca sempre alla potenza nominale apparente del
trasformatore. In generale, per l'adattamento del gruppo di trasformazione non sono
necessari collegamenti né trasformazioni delle correnti nominali.
Dati per generatori,
motori e induttanze
In caso di impiego del 7UT612 come protezione per generatori o motori, alla
configurazione delle funzioni di protezione (cfr. par. 2.1.1, indirizzo 105) dev'essere
impostato come Ogg.di Protez. = Generat./Motore. L'impostazione vale
anche per reattanze addizionali e induttanze shunt, quando in entrambi i lati è
installato un gruppo completo di TA. In altri casi queste impostazioni non sono
accessibili.
La tensione nominale della macchina (concatenata) viene impostata all'indirizzo 251
VN GEN/MOTOR.
La potenza nominale apparente primaria viene impostata all'indirizzo 252 P.N GEN/
MOTOR. La potenza dev'essere sempre indicata come valore primario anche quando
il dispositivo viene parametrizzato in valori secondari. Da questa potenza e dalla
tensione nominale il dispositivo calcola la corrente nominale primaria dell'oggetto da
proteggere. Questa è la base per tutti i valori relativi.
Dati dell'oggetto in
caso di sbarre di
piccole dimensioni,
nodi, linee brevi
Questi dati sono necessari quando il dispositivo viene utilizzato come Protezione
differenziale per sbarre di piccole dimensioni, nodi oppure per linee corte con due
estremità. In questo caso, alla configurazione delle funzioni di protezione (cfr. par.
2.1.1, indirizzo 105) dev'essere impostato Ogg.di Protez. = Sbarra 3 fase. In
altri casi queste impostazioni non sono accessibili.
La tensione nominale (concatenata) 261 V.N SBARRA è necessaria per il calcolo dei
valori di misura di esercizio; essa non ha nessun effetto sulle reali funzioni di
protezione.
7UT612 Manuale
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23
2 Funzioni
Poiché entrambi i lati oppure le derivazioni possono essere equipaggiati con TA con
correnti nominali primarie differenti, viene definita, come corrente nominale
dell'oggetto, una corrente nominale di servizio unitaria Max Scala I (indirizzo 265),
che vale come riferiferimento per tutte le correnti. Le correnti vengono convertite in
modo che le impostazioni della protezione si riferiscano sempre a questa corrente
nominale di servizio. In genere, nel caso di TA diversi, si seleziona come corrente
nominale di servizio la corrente nominale primaria con valore più alto.
Dati oggetto per
sbarre collettrici
con 7 derivazioni
max.
I dati delle sbarre sono necessari quando il dispositivo viene impiegato come
protezione differenziale monofase per sbarre con massimo 7 derivazioni. In questo
caso, alla configurazione delle funzioni di protezione (cfr. par. 2.1.1, indirizzo 105)
dev'essere impostato Ogg.di Protez. = Sbarra 1 fase. In altri casi queste
impostazioni non sono accessibili.
La tensione nominale (concatenata) 261 V.N SBARRA è necessaria per il calcolo dei
valori di misura di esercizio; essa non ha nessun effetto sulle reali funzioni di
protezione.
Poiché le derivazioni di una sbarra possono essere equipaggiate con TA con correnti
nominali primarie differenti, viene definita come corrente nominale della sbarra una
corrente nominale di servizio unitaria Max Scala I (indirizzo 265), che vale come
riferiferimento per tutte le correnti. Le correnti di derivazione vengono convertite in
modo che le impostazioni della protezione si riferiscano sempre a questa corrente
nominale di servizio. In generale non sono necessari mezzi di adattamento esterni.
Nel caso di TA diversi si seleziona, in genere, come corrente nominale di servizio la
corrente nominale primaria delle derivazioni con valore più alto.
In caso di collegamento a trasformatori sommatori, questi vanno collegati tra i TA di
ogni derivazione e gli ingressi del dispositivo. In questo caso, i trasformatori
sommatori possono effettuare anche l'adattamento delle correnti. Impostare, anche in
questo caso, come corrente nominale di servizio, la corrente nominale primaria delle
derivazioni con valore più alto. L'adattamento delle singole corenti nominali delle
derivazioni viene effettuato succesivamente.
Se si impiega un dispositivo 7UT612 per ogni fase, vanno impostate, per tutti e tre i
dispositivi, le stesse correnti e le stesse tensioni. Per identificare la fasi ai fini delle
segnalazioni di guasto e dei valori di misura, dev'essere comunicato a ogni dispositivo
a quale fase è associato. L'impostazione viene effettuata all'indirizzo 266 Selezione
Fase.
Dati TA per 2 lati
Dai dati dell'oggetto sopra citati si ricavano chiaramente le correnti nominali di servizio
primarie per l'oggetto da proteggere. I gruppi di TA ai lati dell'oggetto da proteggere si
scostano, i generale, da questi e possono essere anche diversi. La polarità univoca
delle correnti è inoltre essenziale pel il corretto funzionamento della Protezione
differenziale.
Il dispositivo deve quindi essere informato sui dati dei TA. Nel caso di due lati (tutte le
applicazioni esclusa la protezione monofase di sbarre per max. 7 derivazioni)
vengono immesse le correnti nominali dei TA e il loro lato secondario di centro stella.
Indicare all'indirizzo 202 I prim TA L.1 la corrente nominale promaria dei TA del
lato 1 dell'oggetto protetto, all'indirizzo 203 I secon. TA L.1 la corrente nominale
secondaria. Prestare attenzione alla corretta definizione dei lati (cfr. par. 2.1.1 al punto
„Particolarità“, pag. 15). Assicurarsi anche che le correnti nominali secondarie dei TA
corrispondano all'impostazione della corrente nominale per questo lato nel dispositivo
(cfr. anche par. 3.1.3.3, titolo al margine „Modulo di ingresso e di uscita A–I/O–3“. In
caso contrario il dispositivo calcola solo dati primari errati che possono causare un
cattivo funzionamento errato della Protezione differenziale.
24
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
La polarità dei TA viene stabilita anche mediante indicazione della posizione del
centro stella dei gruppi di TA. Per il lato 1 dell'oggetto impostare all'indirizzo 201
Ce.St.Lt.1->Ogg se il centro stella dev'essere o no rivolto all'oggetto protetto. La
figura 2-3 riporta alcuni esempi di questa impostazione.
Lato 2
Lato 1
L1
L1
L2
L2
L3
L3
206 Ce.St.Lt.2->Ogg
= NO
201 Ce.St.Lt.1->Ogg
= SI
Lato 2
Lato 1
L1
G
L2
L3
206 Ce.St.Lt.2->Ogg
= SI
201 Ce.St.Lt.1->Ogg
= NO
Lato 2
Lato 1
L1
M
L2
L3
206 Ce.St.Lt.2->Ogg
= SI
Fig. 2-3
201 Ce.St.Lt.1->Ogg
= SI
Posizione dei centri stella dei TA — esempi
Lo stesso vale per il lato 2 dell'oggetto protetto. Anche in questo caso vengono
immesse la corrente nominaleI prim TA L.2 primaria (indirizzo 207), la corrente
nominale secondaria I secon. TA L.2 (indirizzo 208) e la posizione del centro
stella dei TA Ce.St.Lt.2->Ogg (indirizzo 206). I punti di vista sono gli stessi del lato
1.
Una particolarità riguarda il collegamento del trasformatore amperometrico in caso di
impiego come protezione differenziale trasversale per generatori oppure motori. In
questo caso, in condizioni di funzionamento normale, tutte le correnti circolano
all'interno dell'oggetto di protezione, vale a dire inversamente rispetto alle altre
applicazioni. Per questo motivo è necessario impostare per un gruppo di trasformatori
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
25
2 Funzioni
amperometrici una polarità "errata". Ai "lati" corrispondono le linee parziali degli
avvolgimenti della macchina.
La fig. 2-4 mostra un esempio. Anche se in entrambi i trasformatori amperometrici i
centri stella sono rivolti verso l'oggetto di protezione, per il lato "2" viene impostato il
contrario: Ce.St.Lt.2->Ogg = NO.
"Lato 2"
"Lato 1"
L1
L2
L3
206 Ce.St.Lt.2->Ogg
= NO
Fig. 2-4
Dati dei TA con
protezione
monofase per
sbarre
201 Ce.St.Lt.1->Ogg
= SI
Centri stella del trasformatore amperometrico nella protezione differenziale
trasversale - Esempio
I TA nelle derivazioni di una sbarra possono avere correnti nominali diverse. Per
questo motivo è già stata stabilita al punto „Dati oggetto per sbarre collettrici con 7
derivazioni max.“ una corrente nominale di servizio unitaria. A quest'ultima devono
essere adattate le correnti delle singole derivazioni.
Per ogni derivazione immettere la corrente nominale primaria dei TA. A questo scopo
sono richiesti solo i dati delle derivazioni indicate in fase di configurazione
conformemente al par. 2.1.1 (indirizzo 107 Num. Terminali).
Se le correnti nominali sono già state adattate con mezzi esterni (ad es. trasformatori
di adattamento), indicare una corrente nominale unitaria (in generale la corrente
nominale di esercizio dell'oggetto protetto), sulla quale sono calcolati i trasformatori di
adattamento esterni. Lo stesso vale nel caso di impiego di trasformatori sommatori
esterni.
I parametri delle correnti nominali primarie sono i seguenti:
Indirizzo 212 IN-Prim.TA I1 = corrente nominale primaria TA per derivazione 1,
Indirizzo 215 IN-Prim.TA I2 = corrente nominale primaria TA per derivazione 2,
Indirizzo 218 IN-Prim.TA I3 = corrente nominale primaria TA per derivazione 3,
Indirizzo 222 IN-Prim.TA I4 = corrente nominale primaria TA per derivazione 4,
Indirizzo 225 IN-Prim.TA I5 = corrente nominale primaria TA per derivazione 5,
Indirizzo 228 IN-Prim.TA I6 = corrente nominale primaria TA per derivazione 6,
Indirizzo 232 IN-Prim.TA I7 = corrente nominale primaria TA per derivazione 7.
Per le correnti nominali secondarie prestare attenzione alla corrispondenza tra
correnti nominali secondarie dei TA e correnti nominali del rispettivo ingresso di
misura del dispositivo. Un adattamento delle correnti nominali secondarie può essere
effettuato conformemente al par. 3.1.3.3 (titolo al margine „Modulo di ingresso e di
uscita A–I/O–3“).
26
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
In caso di impiego di trasformatori sommatori, la corrente nominale al loro lato di uscita
è pari a 100 mA. Per le correnti nominali secondarie dev'essere quindi impostato per
tutte le derivazioni il valore unitario 0,1 A.
I parametri delle correnti nominali secondarie sono i seguenti:
Indirizzo 213 IN-Sec. TA I1 = corrente nominale secondaria per derivazione 1,
Indirizzo 216 IN-Sec. TA I2 = corrente nominale secondaria per derivazione 2,
Indirizzo 219 IN-Sec. TA I3 = corrente nominale secondaria per derivazione 3,
Indirizzo 223 IN-Sec. TA I4 = corrente nominale secondaria per derivazione 4,
Indirizzo 226 IN-Sec. TA I = corrente nominale secondaria per derivazione 5,
Indirizzo 229 IN-Sec. TA I6 = corrente nominale secondaria per derivazione 6,
Indirizzo 233 IN-Sec. TA I7 = corrente nominale secondaria per derivazione 7.
La polarità dei TA viene stabilita anche mediante indicazione della posizione del
centro stella dei gruppi di TA. Per ogni derivazione impostare all'indirizzo se il centro
stella è rivolto o no alla sbarra. La fig. 2-5 mostra un esempio di 3 derivazioni, nel
quale il centro stella del trasformatore è rivolto verso la sbarra nel caso della
derivazione 1 e della derivazione 2 mentre non lo è nel caso della derivazione 3.
Derivazione 1
Derivazione 2
Derivazione 3
L1
L2
L3
I3
I2
211 Ce.St. I1->Sbar
= SI
Fig. 2-5
214 Ce.St. I2->Sbar
= NO
217 Ce.St. I3->Sbar
= SI
I1
7UT612
per L1
Posizione dei centri stella dei TA — esempi per la fase L1 di una sbarra con 3 derivazioni
I parametri della polarità sono i seguenti:
Indirizzo 211 Ce.St. I1->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra
per derivazione 1,
Indirizzo 214 Ce.St. I2->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra
per derivazione 2,
Indirizzo 217 Ce.St. I3->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra
per derivazione 3,
Indirizzo 221 Ce.St. I4->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra
per derivazione 4,
Indirizzo 224 Ce.St. I5->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra
per derivazione 5,
Indirizzo 227 Ce.St. I6->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra
per derivazione 6,
Indirizzo 231 Ce.St. I7->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra
per derivazione 7.
7UT612 Manuale
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27
2 Funzioni
Dati TA per
ingresso di
corrente I7
L'ingresso di misura di corrente I7 viene utilizzato di regola per rilevare la corrente di
centro stella di un avvolgimento collegato a terra di un trasformatore, di un'induttanza
shunt oppure di un generatore o di un motore. Tale rilevamento non è possibile solo
nel caso della protezione monofase per sbarre poiché in questo caso l'ingresso I7 è
riservato per una corrente di derivazione.
L'ingresso I7 può essere utilizzato per la compensazione della corrente omopolare
nella protezione differenziale del trasformatore e/o nella protezione di terra ristretta.
Questo ingresso può essere elaborato in alternativa o ulteriormente anche dalla
protezione di massima corrente di terra.
Per l'adattamento del valore della corrente impostare all'indirizzo 232 IN-Prim.TA
I7 la corrente nominale primaria del TA che alimenta questo ingresso di misura. La
corrente nominale secondaria del TA regolata all'indirizzo 233 IN-Sec. TA I7, deve
corrispondere alla corrente nominale del dispositivo per questo ingresso di misura.
Per la polarità di questa corrente è determinante l'indirizzo 230 Terra TA I7. Qui
viene impostato il morsetto del dispositivo al quale è collegato il lato del TA associato
al dispersore del centro stella dell'avvolgimento interessato (quindi non al centro stella
stesso). La figura 2-6 riporta due alternative sull'esempio di un avvolgimento di un
trasformatore collegato a terra.
IL1
IL2
IL3
K
k
Q8
I7
L
l
Q7
230 Terra TA I7
= Morsetto Q7
Fig. 2-6
L1
IL1
L2
IL2
L3
IL3
K
k
L
l
7UT612
L1
L2
L3
Q7
7UT612
I7
Q8
230 Terra TA I7
= Morsetto Q8
Impostazione della polarità per l'ingresso di corrente I7
Nota:
Nei dispositivi con custodia per montaggio sporgente corrisponde
Morsetto Q7 → Morsetto custodia 12
Morsetto Q8 → Morsetto custodia 27
Dati TA per
ingresso di
corrente I8
28
L'ingresso di misura di corrente I8 è un ingresso particolarmente sensibile che
consente di rilevare anche correnti di basso valore (a partire da 3 mA all'ingresso).
Per poter indicare i valori primari anche per questo ingresso di misura (ad es. per
l'impostazione in correnti primarie, per l'emissione di valori di misura primari), il fattore
di trasformazione INprim/INsec del TA collegato, viene impostato all'indirizzo 235
Factor I8.
7UT612 Manuale
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2.1 In generale
Durata del
comando
All'indirizzo 280A viene impostata la durata minima del comando di scatto t.Min Com
Scatt. Essa vale per tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto. Questa
impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.
Stato
dell'interruttore
Diverse funzioni di protezione e ausiliarie necessitano, ai fini di un loro funzionamento
ottimale, di informazioni sulla posizione degli interrutori.
Per l'interruttore del lato 1 dell'oggetto protetto, impostare all'indirizzo 283, una soglia
di corrente Interrut. L1 I>, il cui valore non venga raggiunto quando l'interruttore
è aperto. In questo caso l'impostazione può essere effettuata su un livello
estremamente sensibile, a condizione che sia possibile escludere correnti parassite
(ad es. per induzione) quando l'oggetto protetto è disinserito. In caso contrario è
necessario incrementare tale valore in maniera adeguata. Di regola la
preimpostazione di fabbrica è sufficiente.
Per l'interruttore del lato 2 dell'oggetto protetto viene effettuata la stessa impostazione
all'indirizzo 284 Interrut. L2 I>.
2.1.2.1
Parametri
Nella lista seguente vengono riportati i campi di impostazione per gli indirizzi 283 285 e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria di IN = 1 A. Nel caso
di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le
impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei
TA.
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
270
Val Di Freq.
50 Hz
60 Hz
16,7 Hz
50 Hz
Valore di frequenza
271
Sequenza Fase
L1 L2 L3
L1 L3 L2
L1 L2 L3
Sequenza fase
276
Unit. mis.temp.
Gradi Celsius
Gradi Fahrenheit
Gradi Celsius
Unità di misura temperatura
240
Tens.prim.lato1
0.4..800.0 kV
110.0 kV
Tensione primaria lato 1
241
Centr.stel.lat1
Solidamente a terra
Isolato
Solidamente a
terra
Centrostella del lato 1 e'
242
Gruppo L1
Y (Wye - stella)
D (Delta)
Z (Zig-Zag)
Y (Wye - stella)
Collegamento avvolgimenti Lato
1
243
Tens.prim.lato2
0.4..800.0 kV
11.0 kV
Tensione primaria lato 2
244
Centr.stel.lat2
Solidamente a terra
Isolato
Solidamente a
terra
Centrostella del lato 2 e'
245
Gruppo L2
Y (Wye - stella)
D (Delta)
Z (Zig-Zag)
Y (Wye - stella)
Collegamento avvolgimenti Lato
2
246
Grup.vet.lato1
0..11
0
Gruppo vettoriale del lato 2
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29
2 Funzioni
Indir.
30
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
249
P.Appar.TRAFO
0.20..5000.00 MVA
38.10 MVA
Potenza Apparente
Trasformatore
251
VN GEN/MOTOR
0.4..800.0 kV
21.0 kV
Tensione Primaria Generatore/
Motore
252
P.N GEN/MOTOR
0.20..5000.00 MVA
70.00 MVA
Potenza Apparente Generatore
261
V.N SBARRA
0.4..800.0 kV
110.0 kV
Tensione Primaria della Sbarra
265
Max Scala I
1..100000 A
200 A
Misure:max. scala di
corrente(100%)
266
Selezione Fase
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 1
Selezione Fase
201
Ce.St.Lt.1->Ogg
SI
NO
SI
CentroStella TA Lato1 in
dir.dell'ogget.
202
I prim TA L.1
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria Stimata TA
Lato 1
203
I secon. TA L.1
1A
5A
1A
Corrente Secondaria Stimata TA
Lato 1
206
Ce.St.Lt.2->Ogg
SI
NO
SI
CentroStella TA Lato2 in
dir.dell'ogget.
207
I prim TA L.2
1..100000 A
2000 A
Corrente Primaria Stimata TA
Lato 2
208
I secon. TA L.2
1A
5A
1A
Corrente Secondaria Stimata TA
Lato 2
211
Ce.St. I1->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I1 in dir.della
Sbarra
212
IN-Prim.TA I1
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I1
213
IN-Sec. TA I1
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I1
214
Ce.St. I2->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I2 in dir.della
Sbarra
215
IN-Prim.TA I2
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I2
216
IN-Sec. TA I2
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I2
217
Ce.St. I3->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I3 in dir.della
Sbarra
218
IN-Prim.TA I3
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I3
219
IN-Sec. TA I3
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I3
221
Ce.St. I4->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I4 in dir.della
Sbarra
222
IN-Prim.TA I4
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I4
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
249
P.Appar.TRAFO
0.20..5000.00 MVA
38.10 MVA
Potenza Apparente
Trasformatore
251
VN GEN/MOTOR
0.4..800.0 kV
21.0 kV
Tensione Primaria Generatore/
Motore
252
P.N GEN/MOTOR
0.20..5000.00 MVA
70.00 MVA
Potenza Apparente Generatore
261
V.N SBARRA
0.4..800.0 kV
110.0 kV
Tensione Primaria della Sbarra
265
Max Scala I
1..100000 A
200 A
Misure:max. scala di
corrente(100%)
266
Selezione Fase
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 1
Selezione Fase
201
Ce.St.Lt.1->Ogg
SI
NO
SI
CentroStella TA Lato1 in
dir.dell'ogget.
202
I prim TA L.1
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria Stimata TA
Lato 1
203
I secon. TA L.1
1A
5A
1A
Corrente Secondaria Stimata TA
Lato 1
206
Ce.St.Lt.2->Ogg
SI
NO
SI
CentroStella TA Lato2 in
dir.dell'ogget.
207
I prim TA L.2
1..100000 A
2000 A
Corrente Primaria Stimata TA
Lato 2
208
I secon. TA L.2
1A
5A
1A
Corrente Secondaria Stimata TA
Lato 2
211
Ce.St. I1->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I1 in dir.della
Sbarra
212
IN-Prim.TA I1
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I1
213
IN-Sec. TA I1
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I1
214
Ce.St. I2->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I2 in dir.della
Sbarra
215
IN-Prim.TA I2
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I2
216
IN-Sec. TA I2
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I2
217
Ce.St. I3->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I3 in dir.della
Sbarra
218
IN-Prim.TA I3
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I3
219
IN-Sec. TA I3
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I3
221
Ce.St. I4->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I4 in dir.della
Sbarra
222
IN-Prim.TA I4
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I4
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
31
2 Funzioni
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
223
IN-Sec. TA I4
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I4
224
Ce.St. I5->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I5 in dir.della
Sbarra
225
IN-Prim.TA I5
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I5
226
IN-Sec. TA I
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I5
227
Ce.St. I6->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I6 in dir.della
Sbarra
228
IN-Prim.TA I6
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I6
229
IN-Sec. TA I6
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I6
230
Terra TA I7
Morsetto Q7
Morsetto Q8
Morsetto Q7
Lato Messa aTerra TA I7
231
Ce.St. I7->Sbar
SI
NO
SI
CentroStella TA I7 in dir.della
Sbarra
232
IN-Prim.TA I7
1..100000 A
200 A
Corrente Primaria TA I7
233
IN-Sec. TA I7
1A
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I7
235
Factor I8
1.0..300.0
60.0
Factor: Prim. Current over Sek.
Curr. I8
280A
t.Min Com Scatt
0.01..32.00 sec
0.15 sec
Durata minima comando di
scatto
283
Interrut. L1 I>
0.04..1.00 A
0.04 A
Min. soglia corrente per CB
chiuso L1
284
Interrut. L2 I>
0.04..1.00 A
0.04 A
Min. soglia corrente per CB
chiuso L2
285
Breaker I7 I>
0.04..1.00 A
0.04 A
Soglia min. corrente I7 per CB
chiuso
32
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
2.1.2.2
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
05145 >Sen. cicl.Inv.
>Senso ciclico Invertito
05147 Rot.Fasi L1L2L3
Rotazione Fasi L1L2L3
05148 Rot.Fas. L1L3L2
Rotazione Fasi L1L3L2
2.1.3
Gruppi di impostazione
Scopo dei gruppi di
impostazione
Per l'impostazione delle funzioni del dispositivo si possono definire quattro diversi
gruppi di parametri. Questi potranno essere attivati durante l'esercizio sul posto
tramite il pannello operatore, da ingressi binari (se conformemente parametrizzati),
tramite l'interfaccia di comando e di servizio con un personal computer, oppure
dall'interfaccia di sistema.
Un gruppo di impostazione comprende i valori parametrici di tutte le funzioni per le
quali, in fase di configurazione (paragrafo 2.1.1), è stata selezionata l'impostazione
Abilitato o un'altra opzione attiva. Il dispositivo 7UT612 supporta quattro gruppi di
impostazione indipendenti gli uni dagli altri (gruppo da A a D) . Questi rappresentano
una capacità funzionale identica, possono però contenere valori di impostazione
differenti.
I gruppi di impostazione servono a memorizzare le rispettive impostazioni funzionali
per diversi casi di applicazione e a richiamarle velocemente in caso di bisogno. Tutti i
gruppi di impostazione sono archiviati nell'apparecchio. Tuttavia, è sempre attivo un
solo gruppo di impostazione.
Se non si utilizza la funzione di cambio, è sufficiente impostare solo i parametri
preimpostati del gruppo A.
Se si vuole utilizzare la funzione di cambio, questa dovrà essere impostata, durante
la configurazione delle funzioni, su Camb. grp. opz. = Abilitato (indirizzo
Camb. grp. opz.). Per l'impostazione dei parametri funzionali si programmeranno,
uno dopo l'altro, i gruppi di impostazione da A a D. Per copiare oppure riinizializzare i
gruppi, per la procedura di commutazione da un gruppo all'altro consultare la
Descrizione del sistema DIGSI® 4, N. d'ord. E50417-H1176-C151.
Il paragrafo 3.1.2, al punto „Commutazione gruppi di impostazione“, mostra come
intercambiare i gruppi di parametri dall'esterno mediante ingressi binari.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
33
2 Funzioni
2.1.3.1
Parametri
Indir.
302
2.1.3.2
Parametro
Camb. grp sett
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Gruppo A
Gruppo B
Gruppo C
Gruppo D
Ingressi Binari
Protocollo
Gruppo A
Cambio ad altro gruppo di
settaggio
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
00007 >Grup.Set.Bit 0
Scelta gruppo settaggio Bit 0
00008 >Grup.Set.Bit 1
Scelta gruppo settaggio Bit 1
2.1.4
Commenti
Gruppo A
Gruppo A
Gruppo B
Gruppo B
Gruppo C
Gruppo C
Gruppo D
Gruppo D
Dati generali della protezione (Dati impianto 2)
Per i dati generali di protezione (DATI IMPIANTO 2) non sono necessarie
impostazioni. La seguente tabella mostra l'insieme delle informazioni. A seconda del
tipo di esecuzione e dell'oggetto da proteggere impostato è disponibile solo una parte
delle informazioni riportate.
34
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.1 In generale
2.1.4.1
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
00311 Config.guasto
Guasto nella config. protezione
00356 >Chius.Manuale
>Segnale di chiusura manuale
00561 Rilev.Chius.man
Segnale chiusura manuale rilevato
00410 >INT 3p Chiuso
>INT aux. 3p Chiuso (per AR, CB-Test)
00411 >INT 3p Aperto
>INT aux. 3p Aperto (per AR, CB-Test)
00413 >CB2 3p Chiuso
>CB2 aux. 3p Chiuso
00414 >CB2 3p Aperto
>CB2 aux. 3p Aperto
00501 Avviam. relay
Avviamento Rele'
00511 Relay Scatto
Relay comando di scatto generale
>QuitG-TRP
>Quitt Blocco: Scatto Generale
G-TRP Quit
Blocco: Scatto Generale
00545 T Avviam.
Tempo da avviamento a ricaduta
00546 T Scatto
Tempo da avviamento a scatto
00126 ProtON/OFF
Protezione ON/OFF (via Porta di Sistema)
00576 IL1L1:
Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato 1
00577 IL2L1:
Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato 1
00578 IL3L1:
Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato 1
00579 IL1L2:
Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato 2
00580 IL2L2:
Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato 2
00581 IL3L2:
Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato 2
00582 I1:
Corrente guasto primaria I1
00583 I2:
Corrente guasto primaria I2
00584 I3:
Corrente guasto primaria I3
00585 I4:
Corrente guasto primaria I4
00586 I5:
Corrente guasto primaria I5
00587 I6:
Corrente guasto primaria I6
00588 I7:
Corrente guasto primaria I7
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
35
2 Funzioni
2.2
Protezione differenziale
La Protezione differenziale costituisce la funzione principale del dispositivo. Essa
funziona sul principio di comparazione della corrente. Il dispositivo 7UT612 è adatto
per trasformatori, generatori, motori, induttori, linee brevi (in funzione degli ingressi di
corrente possibili), centri (sbarre di piccole dimensioni). È possibile anche una
protezione per un blocco generatore/trasformatore.
Il 7UT612 può anche esser utilizzato come dispositivo monofase. In questo caso
possono essere collegate fino a 7 estremità di un oggetto da proteggere, ovvero
sbarre con massimo 7 derivazioni.
Il campo di protezione viene limitato selettivamente dai trasformatori amperometrici.
2.2.1
Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale
Il trattamento delle grandezze di misura dipende dall'impiego della Protezione
differenziale. Nel presente capitolo si tratta della funzione della Protezione
differenziale in generale, indipendentemente dal tipo di oggetto da proteggere. A tale
proposito viene utilizzata una rappresentazione monofase. In seguito vengono
illustrate le particolarità dei singoli oggetti di protezione.
Principio di base
con due lati
La Protezione differenziale è basata su un confronto delle correnti. Viene sfruttato il
principio che un oggetto da proteggere (fig. 2-7) conduce sempre, in condizioni
normali di esercizio, la stessa corrente i (linea tratteggiata) ai due lati. Questa corrente
entra nella zona interessata da un lato e riesce dall'altro. Una differenza di corrente
indica con sicurezza la presenza di un guasto all'interno dell'oggetto protetto. Gli
avvolgimenti secondari dei trasformatori T1 e T2 posti alle estremità dell'oggetto da
proteggere, sono stati collegati (con lo stesso rapporto di trasformazione) in modo che
risulti un circuito di corrente chiuso con la corrente secondaria I e che un misuratore
M collegato trasversalmente rimanga senza corrente in condizioni normali di
esercizio.
i
T1
i1
I
i2
Oggetto da
proteggere
I1
i1 + i2
i
I
T2
I2
M
I1 + I2
Fig. 2-7
36
Principio di base della Protezione differenziale per due lati (rappresentazione
monofase)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
In caso di guasto nella zona delimitata dai trasformatori, il misuratore rileva, in modo
proporzionale rispetto alla somma delle correnti di guasto che fluiscono nelle due
estremità i1 + i2 una corrente I1 + I2. La semplice disposizione riportata nella fig. 2-7,
consente alla protezione di lavorare in modo affidabile in presenza di un guasto nella
zona da proteggere, nella quale scorre una corrente di guasto sufficiente per
l'intervento del misuratore M.
Principio di base
con più lati
Nel caso di oggetti da proteggere a tre o più estremità, il principio differenziale viene
esteso affinché la somma di tutte le correnti che circolano nella zona da proteggere
sia uguale a zero in condizioni normali di funzionamento, ma che sia uguale alla
corrente di guasto in caso di corto circuito. (cfr. Fig. 2-8 come esempio per 4
estremità).
Oggetto da
proteggere
T2
T1
I1
i1
Fig. 2-8
Stabilizzazione
della corrente
T3
I2
i2
T4
I3
i3
I4
M
I1 + I2
+ I3 + I4
i4
Principio di base della Protezione differenziale per quattro estremità
(rappresentazione monofase)
Quando un guasto esterno provoca il passaggio di una forte corrente nella zona
protetta, la differenza nella caratteristica magnetica dei TA1 e TA2 (fig. 2-7), in
condizioni di saturazione, può causare il passaggio di una corrente significativa
attraverso l'elemento M. Tale reazione indesiderata della protezione viene evitata
mediante una stabilizzazione.
Nel caso di dispositivi di Protezione differenziale per oggetti protetti con due lati, viene
utilizzata per la stabilizzazione la differenza delle corrente |I1 – I2| oppure anche la
somma delle ampiezze |I1| + |I2|. Nella zona interessata delle caratteristiche di
stabilizzazione entrambi i metodi sono uguali. Nel caso di oggetti protetti con più di
due estremità, quali, ad es., trasformatori a avvolgimenti multipli e sbarre, può essere
applicato solo il metodo della somma delle ampiezze. Per ragioni di uniformità questo
metodo viene sempre utilizzato nel dispositivo 7UT612. Verrà pertanto definito:
la corrente di scatto oppure la corrente differenziale
Idiff = |I1 + I2|
e la corrente di stabilizzazione
Istab = |I1| + |I2|
Idiff è derivata dalla componente fondamentale della corrente ed è quella che genera
lo scatto, mentre Istab ha un effetto contrario.
Per spiegare l'effetto si prenderanno in considerazione tre importanti condizioni di
funzionamento con grandezze di misura adattate (fig. 2-9):
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
37
2 Funzioni
i2
i1
T1
Oggetto da
proteggere
I1
I2
T2
M
I1
Fig. 2-9
+ I2
Definizioni della corrente
a) Corrente di passaggio con funzionamento in assenza di guasti oppure con guasti
esterni:
I2 inverte la propria direzione ovvero cambia il segno, vale a dire I2 = –I1;
inoltre |I2| = |I1|
Idiff = |I1 + I2| = |I1 – I1| = 0
Istab = |I1| + |I2| = |I1| + |I1| = 2·|I1|
Nessuno scatto (Idiff); la stabilizzazione (Istab) corrisponde al doppio
della corrente in circolo.
b) Corto circuito interno, alimentazione da entrambi i lati con, ad es., correnti uguali:
Vale quindi I2 = I1; inoltre |I2| = |I1|
Idiff = |I1 + I2| = |I1 + I1| = 2·|I1|
Istab = |I1| + |I2| = |I1| + |I1| = 2·|I1|
Valore di scatto (Idiff) e valore di stabilizzazione (Istab) sono uguali e
corrispondono alla corrente di corto circuito totale.
c) Corto circuito interno, alimentazione solo da un lato:
in questo caso vale I2 = 0
Idiff = |I1 + I2| = |I1 + 0| = |I1|
Istab = |I1| + |I2| = |I1| + 0 = |I1|
Valore di scatto (Idiff) e valore di stabilizzazione (Istab) sono uguali e
corrispondono alla corrente di corto circuito di un lato.
In presenza di guasti interni si ha Idiff = Istab. Così, nel diagramma di scatto, la curva
locale dei guasti interni è indicata da una retta con una pendenza di 45° (nella
fig. 2-10 linea tratteggiata).
38
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
I
diff
---------------10
I
NObj
Caratteristica di guasto
9
8
Zona di scatto
7
D
6
5
C
Zona di blocco
4
3
2
Stabilizzazione supplementare
aa 1
B
A 1
2
3
4
5
6
7
8
9
Inizio della saturazione
10 11 12 13 14 15 16 17 18
I
stab
---------------I
NObj
Fig. 2-10
Stabilizzazione
supplementare per
guasti esterni
Caratteristica di scatto della Protezione differenziale con caratteristica di guasto.
In caso di un corto circuito (nella zona da proteggere), la saturazione dei TA in
presenza di correnti di corto circuito elevate e/o di lunghe costanti di tempo della rete
non è assolutamente rilevante poiché l'alterazione del valore di misura influenza allo
stesso modo la corrente differenziale e la corrente di stabilizzazione. La caratteristica
di guasto a fig. 2-10 è valida in linea di principio anche in questo caso. Naturalmente
la corrente secondaria del TA saturo deve almeno superare la soglia di interventoa
della fig. 2-10).
In presenza di un guasto esterno che provoca il passaggio di un'elevata corrente di
corto circuito, si può simulare, mediante saturazione del trasformatore amperometrico
(se i suoi valori nei punti di misura sono notevolmente differenti), una corrente
differenziale di valore considerevole. Se il rapporto Idiff/Istab viene a trovarsi in un
punto all'interno della zona di scatto (fig. 2-10), un comando di scatto verrebbe
emesso se non fossero prese adeguate precauzioni.
Il dispositivo 7UT612 dispone di un indicatore di saturazione, in grado di riconoscere
tali condizioni e di adottare le rispettive misure di stabilizzazione. L'indicatore di
saturazione valuta il comportamento dinamico della corrente differenziale e della
corrente di stabilizzazione.
La linea tratteggiata nella figura 2-10, mostra l'andamento istantaneo della corrente in
presenza di un guasto esterno con saturazione del trasformatore di un lato.
Subito dopo il verificarsi di un guasto (A) le correnti di corto circuito aumentano
dapprima notevolmente e danno luogo a una corrente di stabilizazzione (2x corrente
circolante). Una saturazione presente su un lato (B), genera una corrente differenziale
e indebolisce la corrente di stabilizzazione, in modo che il punto di lavoro Idiff/Istab
possa spostarsi nella zona di scatto (C).
Al contrario, nel caso di un corto circuito interno, il punto di lavoro attraversa subito la
caratteristica di guasto (D), poiché la corrente di stabilizzazione supera di poco la
corrente differenziale.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
39
2 Funzioni
La saturazione del trasformatore amperometrico, nel caso di un guasto esterno, è
quindi caratterizzata, innanzitutto, dalla presenza di una forte corrente di
stabilizzazione. L'indicatore di saturazione elabora i valori nel primo quarto di periodo.
Se si riscontra la presenza di un guasto esterno, la Protezione differenziale viene
bloccata per un tempo regolabile. Il blocco viene soppresso non appena viene stabilito
che il punto di lavoro Idiff/Istab si trova permanentemente (vale a dire per almeno un
periodo) all'interno della zona di scatto. Ciò consente di riconoscere rapidamente
eventuali guasti successivi nella zona da proteggere anche al termine di un corto
circuito esterno con saturazione del trasformatore amperometrico.
Stabilizzazione con
armoniche
In particolare all'inserzione di trasformatori e induttanze Shunt si possono generare
per breve tempo elevate correnti di magnetizzazione (correnti rush) che fluiscono e
permangono nella zona da proteggere. Esse agiscono quindi come le correnti di
guasto che fluiscono su un lato. Anche nel parallelo di trasformatori oppure nel caso
di sovraeccitazione di un trasformatore a causa di alta tensione oppure di bassa
frequenza, si possono generare correnti differenziali non desiderate.
La corrente di inserzione può raggiungere un multiplo della corrente nominale ed è
caratterizzata da un tenore relativamente alto della seconda armonica (frequenza
nominale doppia), che viene a mancare quasi completamente nel caso di un corto
circuito. Se il tenore della seconda armonica nella corrente differenziale supera quindi
una soglia impostabile, lo scatto viene impedito.
Per la stabilizzazione, oltre alla seconda armonica, può essere presa in
considerazione nel dispositivo 7UT612 anche un'ulteriore armonica (impostabile). Vi
è possibilità di selezione tra la terza e la quinta armonica.
Una sovraeccitazione permanente di un trasformatore è caratterizzata da armoniche
dispari. Per la stabilizzazione, in questo caso, sono adatte sia la terza che la quinta
armonica. Poiché nei trasformatori viene spesso eliminata la terza armonica (ad es.
avvolgimento a triangolo), in questo caso viene utilizzata prevalentemente la quinta
armonica.
Anche nei trasformatori di convertitori statici di corrente hanno un ruolo le armoniche
con numero dispari, che sono invece assenti in caso di corto circuito interno.
Le correnti differenzali vengono analizzate per determinare il contenuto delle loro
armoniche. Per l'analisi della frequenza vengono utilizzati filtri digitali che eseguono
un'analisi Fourier delle correnti differenziali. Non appena le componenti di armonica
superano le soglie impostabili, ha luogo una stabilizzazione dell'analisi delle fasi
interessate. Gli algoritmi filtro sono ottimizzati relativamente al loro comportamento
transitorio. Ulteriori misure per la stabilizzazione durante condizioni dinamiche sono
quindi superflue.
Poiché la stabilizzazione all'inserzione opera individualmente per ogni fase, la
protezione è attiva in modo ottimale quando, ad es. un trasformatore viene commutato
su un guasto monofase, laddove eventualmente in un'altra fase esente da guasti
scorre una corrente di inserzione. È comunque possibile impostare la protezione in
modo che al superamento della componente di armonica ammissibile nella corrente
di una fase, non venga stabilizzata solo questa fase con la corrente rush ma vengano
bloccate anche le altre fasi del gradino differenziale. Questa cosiddetta funzione di
"blocco incrociato" può essere limitata a un tempo determinato.
40
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
Scatto rapido con
guasti di intensità
di corrente
Eventuali guasti interni ad alta corrente nella zona protetta, possono essere eliminati
istantaneamente senza considerare le correnti di stabilizzazione quando è evidente
dal valore di corrente che non si può trattare di un guasto esterno. Nel caso di oggetti
da proteggere con impedenza in serie propria (trasformatore, generatore, induttori in
serie) si può stabilire un valore di corrente che non può essere mai superato da una
corrente di corto circuito in circolazione. Nel caso di un trasformatore questo valore è,
ad es., il valore primario
1
----------------------- ⋅ I NTrafo
u
.
k Trafo
La Protezione differenziale del 7UT612 dispone di un gradino di scatto rapido non
stabilizzato. Questo gradino è attivo anche quando, ad es., anche in presenza di una
seconda armonica (dovuta a una saturazione del trasformatore amperometrico a
causa di una corrente continua nella corrente di corto circuito), la quale potrebbe vista
dalla funzione di stabilizzazione all'inserzione come corrente di magnetizzazione.
Lo scatto rapido lavora sia con la componente fondamentale della corrente
differenziale, sia con valori istantanei. L'elaborazione dei valori istantanei garantisce
uno scatto rapido anche quando la componente fondamentale è stata smorzata
notevolmente mediante saturazione del trasformatore amperometrico. A causa del
possibile spostamento della corrente al subentrare di un corto circuito, l'elaborazione
dei valori istantanei opera a partire dal doppio valore impostato.
Aumento della
soglia di intervento
all'avviamento
L'aumento della soglia di intervento è particolarmente utile nel caso di motori.
Diversamente dai trasformatori, la corrente di inserzione dei motori è una corrente in
circolo. Le correnti differenziali possono però essere generate se i trasformatori
amperometrici contengono una determinata magnetizzazione residua prima della
messa in tensione. La magnetizzazione ha luogo a partire da differenti punti di lavoro
della loro isteresi. Nonostante il loro valore basso, queste correnti differenziali
possono avere un'influenza negativa nel caso di una regolazione sensibile della
Protezione differenziale.
Come ulteriore sicurezza, per prevenire funzioni indesiderate all'inserzione di un
oggetto di protezione precedentemente privo di corrente, si può utilizzare la funzione
di aumento della soglia di intervento all'avviamento. Quando la corrente di
stabilizzazione di una fase scende al di sotto di un valore impostabile Rest.I
Avviam. viene attivata la funzione di aumento della soglia di intervento. In condizioni
normali di esercizio, il valore della corrente di stabilizzazione è due volte maggiore del
valore della corrente in circolo. Il passaggio al di sotto di tale valore rappresenta quindi
un criterio per rilevare che l'oggetto da proteggere non è energizzato. La soglia di
intervento I-DIFF> E gli altri rami del gradino Idiff>; vengono pertanto aumentati di un
fattore impostabile (cfr. fig. 2-11).
Il ritorno della corrente di stabilizzazione è il riferimento per l'avviamento. Dopo un
tempo impostabile T max. Avv., l'aumento della caratteristica viene annullato.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
41
2 Funzioni
10
I diff
------------I NObj 9
1231 8
I-DIFF>>
Caratteristica di avviamento
7
Zona di scatto
6
Caratterisrica
stazionaria
5
Ingrandimento del
valore di intervento
4
3
Zona di blocco
2
1
1221
I-DIFF>
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14 15 16 17 18
I stab
------------I NObj
Fig. 2-11
Caratteristica di
scatto
Aumento della soglia di intervento del gradino all'avviamento
La figura 2-12 illustra la caratteristica di scatto del 7UT612. Il ramo a della
caratteristica rappresenta la soglia di sensibilità della Protezione differenziale (valore
impostato I-DIFF>) e tiene conto delle correnti di disturbo costanti, quali, ad es., le
correnti di magnetizzazione.
Il ramo b tiene conto di errori proporzionali di corrente che derivano da errori di
trasformazione dei TA o dei trasduttori di ingresso del dispositivo, da differenze di
adattamento o dall'influenza del regolatore di tensione del trasformatore di potenza.
Nelle zone ad alta corrente che possono provocare una saturazione dei trasformatori,
il ramo c della caratteristica garantisce una maggiore stabilizzazione.
42
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
I
diff --------------10
I
NObj
Caratteristica di guasto
9
1231 8
I–DIFF>>
d
7
6
Zona di scatto
5
c
4
1243
PENDENZA 2
Zona di
blocco
1241
PENDENZA 1
3
2
1
1221
I–DIFF>
a
1
Stabilizzazione supplementare
b
2
3
4
5
1244
PUNTO BASE 2
1242
PUNTO BASE 1
Fig. 2-12
6
7
8
9
10 11 12 13 14 15 16 17 18
1256
Istab-IN Ogg
I
stab
---------------I
NObj
Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale
In presenza di correnti differenziali al di sopra del ramo d ha luogo uno scatto
indipendentemente dalla corrente di stabilizzazione e dalla stabilizzazione di
armonica (valore impostato I-DIFF>>). Questa è quindi la zona del "Scatto rapido
con guasti di intensità di corrente".
L'area della stabilizzazione supplementare è determinata dall'indicatore di
saturazione (cfr. sotto , titolo al margine "Stabilizzazione supplementare per guasti
esterni").
Le grandezze Idiff e Istab vengono classificate dalla Protezione differenziale nella
caratteristica di stabilizzazione come riportato nella figura 2-12. Se da queste
grandezze risulta un punto all'interno della zona di scatto, verrà emesso uno scatto.
Avviamento,
ricaduta
Di regola, la Protezione differenziale non richiede un "avviamento" poiché
l'identificazione del guasto e la condizione di scatto sono identiche. Come tutti i
dispositivi SIPROTEC® anche la protezione 7UT612 dispone di un avviamento, che
rappresenta un punto di partenza per una serie di attività successive. L'avviamento
stabilisce l'inizio di un guasto. Ciò è necessario per la creazione di protocolli di guasto
e per la registrazione dei valori di guasto. Anche le funzioni interne richedono il
momento esatto del subentrare del guasto, anche nel caso di un guasto al di fuori della
zona da proteggere, così, ad es, l'indicatore di saturazione che deve svolgere la
propria funzione proprio in presenza di una corrente di corto circuito in circolo.
Un avviamento viene riconosciuto non appena la componente fondamentale della
corrente differenziale raggiunge il 70 % del valore impostato oppure quando la
corrente di stabilizzazione arriva al '70 % nella zona della stabilizzazione
supplementare (fig. 2-13). Anche l'intervento del gradino di scatto rapido per
cortocircuiti ad alta corrente, genera un segnale di avviamento.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
43
2 Funzioni
I
diff
---------------I
NObj
Avviamento
I–DIFF>
Inizio della
Add-on stabilization
0,7 · I–DIFF>
0,7
Fig. 2-13
Caratterisrica
stazionaria
Istab-IN Ogg
I
stab
---------------I
NObj
Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale
Se una stabilizzazione viene avviata a causa di un'armonica di valore elevato, viene
prima eseguita l'analisi delle armoniche (un periodo circa), per verificare, se
necessario, le condizioni di stabilizzazione. In caso contrario, il comando di scatto
viene emesso non appena sono soddisfatte le condizioni di scatto (zona di scatto nella
figura 2-12).
Per casi particolari, il comando di scatto può essere temporizzato.
La figura 2-14 mostra il diagramma semplificato della logica di scatto.
Viene riconosciuta una ricaduta quando, per due periodi nella grandezza differenziale,
non è più presente un avviamento, vale a dire che la corrente differenziale è scesa
sotto il <70 % del valore impostato e anche le ulteriori condizioni di avviamento non
sono più soddisfatte.
Se non viene emesso un comando di scatto, il guasto termina con la ricaduta.
Se invece si era generato un comando di scatto, esso viene mantenuto per la durata
minima del comando impostata nei dati generali del dispositivo per tutte le funzioni di
protezione (cfr. anche par. 2.1.2 titolo al margine "Durata del comando", pag. 29).
44
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
FNo.05631
Avviam.Diff.
FNo.05681...05683
&
Caratteristica
1226 T I-DIFF>
1
)
1)
Diff 2.Arm L1
Diff 2.Arm L2
Diff 2.Arm L3
≥1
FNo.05691
≥1
Diff> SCATTO
≥1
Diff.SCATTO L1
≥1
Diff.SCATTO L2
≥1
Diff.SCATTO L3
FNo.05672
FNo.05673
FNo.05674
Diff n.Arm L1
Diff n.Arm L2
Diff n.Arm L3
Stabilizzazione di
armoniche
(3. o 5.)
T
1)
FNo.05647...0564
1)
FNo.05644...05646
Stabilizzazione
durante inserzione
(2. armonica)
Diff> L1
Diff> L2
Diff> L3
Diff Bl.GuaExL1
Diff Bl.GuaExL2
Diff Bl.GuaExL3
FNo.05651...05653
Stabilizzazione
della saturazione
(guasto esterno)
FNo.05684...05686
&
Scatto rapido
T
2)
≥1
FNo.05670
FNo.05662...05664
2
Diff.Rilascio-I
)
Blocco GuaTA L1
Blocco GuaTA L2
Blocco GuaTA L3
Controllo corr. diff.
2)
Diff>> L1
Diff>> L2
Diff>> L3
1236 T I-DIFF>>
2)
FNo.05692
≥1
Diff>> SCATTO
≥1
Diff.SCATTO
L1
Abilitazione di misura
Abilitazione di misura
L2
L3
Abilitazione di misura
1)solo
2)solo
FNo.0567
con il trasformatore
con la linea/Sbarra
FNo.05616
FNo.05603
Diff.Bloccata
>BLOCCO Diff.
FNo.05617
&
1201Prot.Diff.
ON
“1”
Fig. 2-14
≥1
Diff.Attiva
&
Blocco Rele'
OFF
FNo.05615
Diff OFF
Diagramma della logica di scatto nella Protezione differenziale
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
45
2 Funzioni
2.2.2
Protezione differenziale per trasformatori
Adattamento delle
grandezze di
misura
Nei trasformatori, le correnti misurate al lato secondario dei TA non sono in genere
uguali ma vengono determinate dalla trasformazione e dal gruppo di trasformazione
del trasformatore da proteggere e dalle correnti nominali dei TA. Per poter rendere
confrontabili le correnti è necessaio dapprima un loro adattamento.
Nel 7UT612 l'adattamento viene eseguito mediante calcolo. Mezzi di adattamento
esterni sono quindi superflui.
Le correnti digitalizzate vengono convertite rispettivamente nella corrente nominale
del trasformatore. A questo proposito vengono immessi nella protezione i dati del
trasformatore (potenza nominale apparente, tensioni nominali e correnti nominali
primarie dei trasformatori amperometrici).
Inserito il gruppo di trasformazione, il dispositivo è in grado di eseguire il confronto di
corrente sulla base di regole prestabilite.
La trasformazione delle correnti viene eseguita utilizzando matrici di coefficienti che
riproducono il calcolo della differenza negli avvolgimenti dei trasformatori. Sono
possibili tutti i gruppi di trasformazione (comprese le inversioni di fase). A questo
scopo è determinante anche il trattamento del centro stella degli avvolgimenti del
trasformatore.
Centro stella del
trasformatore non
collegato a terra
La figura 2-15 illustra un esempio del gruppo di trasformazione Yd5 senza messa a
terra del centro stella. In alto sono rappresentati gli avvolgimenti, seguono i diagrammi
vettoriali di correnti che fluiscono simmetricamente e in basso le equazioni matriciali.
Queste sono in generale:
( Im ) = k ⋅ ( K ) ⋅ ( In )
con
(Im)
k
(K)
(In)
–
–
–
–
Matrice delle correnti adattate IA, IB, IC,
costante,
Matrice di coefficiente, dipendente dal gruppo di trasformazione,
Matrice delle correnti di fase IL1, IL2, IL3.
Sul lato sinistro (triangolo) sono definite le correnti adattate IA, IB, IC dal calcolo della
differenza delle correnti di fase IL1, IL2, IL3, sul lato destro (stella) sono riportate le
correnti di fase uguali alle correnti degli avvogimenti (nella fig. non viene considerato
l'adattamento del valore).
46
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
Avvolgimento 2
Avvolgimento 1
L1
L1
L2
L2
L3
L3
IL1
IL3
IA
IL2
IA
IL1
IL3







I A 
 –1 0 1
1 

-----⋅ 1 –1 0
IB  =
3 

IC 
 0 1 –1
Fig. 2-15
Centro stella
trasformatore
collegato a terra








⋅



I L1 
I L2 
I L3 






IL2

 
I A 
 1 0 0   I L1
I B  = 1 ⋅  0 1 0  ⋅  I L2
 0 0 1   I
I C 

  L3






Adattamento del gruppo di trasformazione sull'esempio di Yd5 (senza tenere
conto dell'adattamento del valore)
La figura 2-16 mostra un esempio per il gruppo di trasformazione YNd5 con centro
stella collegato a terra sul lato Y.
In questo caso le correnti omopolari (di sequenza zero) vengono eliminate. Sul lato
sinistro della figura 2-16 le correnti omopolari sono eliminate automaticamente dalla
differenza tra le correnti che si crea poichè in un trasformatore non possono esistere
correnti omopolari al di fuori dell'avvolgimento del triangolo. Sul lato sinistro
l'eliminazione della corrente omopolare risulta dall'equazione della matrice, ad es.,
1
/3 · (2 IL1 – 1 IL2 – 1 IL3) = 1/3 · (3 IL1 – IL1 – IL2 – IL3) = 1/3 · (3 IL1 – 3 I0) = (IL1 – I0).
Mediante l'eliminazione della corrente omopolare, le correnti di guasto che in seguito
a una messa a terra nella zona protetta (centro stella trasformatore oppure
trasformatore di terra) circolano nella rete attraverso i trasformatori amperometrici
anche in presenza di corto circuiti, possono essere rese innocue senza particolari
provvedimenti esterni. Nella fig. 2-17, a destra si genera una corrente omopolare in
caso di guasto esterno, a sinistra tale corrente è assente. Un confronto delle correnti
senza eliminazione della corrente omopolare avrebbe come conseguenza un risultato
errato (corrente differenziale nonostante la presenza di un guasto esterno).
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2 Funzioni
Avvolgimento 2
Avvolgimento 1
L1
L1
L2
L2
L3
L3
IL1
IL3
IA
IL2
IA
IL1
IL3







I A 
 –1 0 1
1 

-----⋅ 1 –1 0
IB  =
3 

IC 
 0 1 –1
Fig. 2-16








⋅



I L1 
I L2 
I L3 







 
I A 
 2 – 1 – 1   I L1
1
I B  = --- ⋅  – 1 2 – 1  ⋅  I L2
3
 –1 –1 2   I
I C 

  L3






Adattamento del gruppo di trasformazione sull'esempio di YNd5 (senza tenere
conto dell'adattamento del valore)
L1
L1
L2
L2
L3
L3
Fig. 2-17
IL2
Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con distribuzione di
corrente.
La fig. 2-18 mostra un esempio di corto circuito di terra su un lato del triangolo esterno
alla zona protetta, quando all'interno di quest'ultima è installato un trasformatore di
terra (induttore a zig-zag). Anch qui, a destra, si genera una corrente omopolare, a
sinistra tale corrente è assente. Se il trasformatore di terra si trova al di fuori della zona
protetta (TA tra trasformatore di potenza e trasformatore di terra), la corrente
omopolare è insignificante poiché non scorre attraverso il punto di misura (TA).
L'eliminazione della corrente omopolare presenta l'inconveniente di insensibilizzare la
Protezione differenziale in caso di corto circuiti di terra nella zona protetta del lato
collegato a terra (di un fattore 2/3, poiché la corrente omopolare rappresenta 1/3 della
corrente di corto circuito). Per questa ragione tale corrente è superflua quando nella
zona da proteggere il centro stella non è collegato a terra (cfr. fig. 2-15).
48
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2.2 Protezione differenziale
L1
L1
L2
L2
L3
L3
Fig. 2-18
Incremento della
sensibilità dei
guasti a terra
Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con trasformatore di
terra all'interno della zona da proteggere con distribuzione di corrente.
La sensibilità di un avvolgimento collegato a terra può essere aumentata se la
corrente di centro stella è a disposizione dell'avvolgimento ovvero se
nell'alimentazione del centro stella è installato un trasformatore amperometrico, la cui
corrente arriva al dispositivo (ingresso di misura I7).
La figura 2-19 illustra un esempio di un trasformatore collegato a terra al lato della
stella. Qui il coefficiente matriciale della corrente omopolare non viene ancora
eliminato. Al contrario 1/3 della corrente di centro stella ISt viene aggiunto per ogni
fase.
L1
L1
L2
L2
L3
L3
ISt
Fig. 2-19
IL3
Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con distribuzione di
corrente.
L' equazione matriciale per il lato collegato a terra è la seguente:







 
I A 
 1 0 0   I L1
I B  = 1 ⋅  0 1 0  ⋅  I L2
 0 0 1   I
I C 

  L3

 I

 St
 +1
--- ⋅  I
 3  St

 I

 St






ISt corrisponde a –3I0 con corrente in circolo, viene però misurata nel centro stella
dell'avvolgimento e non ai morsetti del trasformatore. Ciò ha come conseguenza che
in presenza di un guasto a terra all'interno della zona del trasformatore, la corrente
omopolare viene calcolata (da I0 = –1/3 ISt); nel caso di un guasto a terra al di fuori
della suddetta zona, la corrente omopolare non viene considerata poiché la corrente
omopolare misurata nei morsetti 3·I0 = (IL1 + IL2 + IL3) elimina la corrente di centro
7UT612 Manuale
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49
2 Funzioni
stella ISt. In questo modo viene garantita la massima sensibilità per guasti a terra
interni mentre nel caso di guasti a terra esterni la corrente omopolare viene eliminata
automaticamente.
Una maggiore sensibilità per i guasti a terra nella zona protetta si può ottenere
mendiante la Protezione differenziale di terra ristretta. Questa è descritta
dettagliatamente al paragrafo 2.3.
Particolarità degli
autotrasformatori
Negli autotrasformatori è previsto solo il gruppo di trasformazione Y(N)y0 (fig. 2-20).
Una messa a terra del centro stella ha effetto su entrambi i lati della rete (alta tensione
e bassa tensione). Nel caso di un corto circuito di terra ha luogo un collegamento tra
i due lati della rete mediante la messa a terra comune del centro stella. La
distribuzione delle correnti omopolari non è visibile e non può essre ricavata
chiaramente dai dati del trasformatore. Per la determinazione dell valore e della
distribuzione delle correnti omopolari è rilevante l'enventuale presenza di un
avvolgimento di compensazione nel trasformatore.
L1
L1
L2
L2
L3
Fig. 2-20
L3
Autotrasformatore con centro stella collegato a terra
Per la Protezione differenziale la corrente omopolare dev'essere eliminata. Ciò
significa che per entrambi i lati viene impiegata la matrice con l'eliminazione della
corrente omopolare.
La riduzione delle sensibilità verso i guasti a terra mediante eliminazione delle correnti
omopolari non può essere compensata con l'aggiunta della corrente di centro stella.
La corrente misurata nell'alimentazione del centro stella non può essere associata a
una fase specifica né a un avvolgimento.
Per ottenere una maggiore sensibilità per i guasti a terra, con l'ausilio della corrente
di centro stella, si può utilizzare la Protezione differenziale di terra ristretta oppure la
Protezione differenziale ad alta impedenza. Queste sono descritte ai paragrafi 2.3 e
2.7.2.
50
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2.2 Protezione differenziale
Particolarità dei
trasformatori
monofase
I trasformatori monofase possono essere realizzati con una oppure due fasi per
avvolgimento; nel secondo caso le fasi sono collocate su uno o su due nuclei. Per
poter lavorare in tutti casi con un adattamento ottimale delle grandezze di misura
devono essere utilizzati, per ogni avvolgimento, due ingressi di misura, anche quando
è disponibile solo un TA. Le correnti devono essere collegate agli ingressi IL1 e IL3 e
vengono indicate qui di seguito anche con IL1 e IL3.
Nel caso di due fasi esse possono essre collegate in serie (corrisponde a un
avvolgimento Y) oppure in parallelo (avvolgimento D). Lo spostamento di fase tra gli
avvolgimenti può essere solo di 0° oppure di 180°. La fig. 2-21 mostra un esempio di
un trasformatore monofase con due linee, dal quale si deduce anche la definizione
delle direzioni della corrente.
L1
L1
L3
L3
Fig. 2-21
Esempio di un trasformatore monofase con definizione della corrente
Come nel caso di un trasformatore trifase, le correnti vengono adattate mediante
matrici di coefficiente programmate. Queste sono in generale:
( Im ) = k ⋅ ( K ) ⋅ ( In )
con
(Im)
k
(K)
(In)
–
–
–
–
Matrice delle correnti adattate IA, IC,
costante,
Matrice di coefficiente,
Matrice delle correnti di fase IL1, IL3.
Poiché lo spostamento delle fasi tra gli avvolgimenti può essere solo 0° oppure 180°,
oltre all'adattamento del valore è rilevante solo il trattamento delle correnti omopolari.
Se un „centro stella“ dell'avvolgimento interessato non è collegato a terra (a sinistra
nella fig. 2-21), possono essere utilizzate direttamente le correnti di fase.
Se, al contrario, un „centro stella“ è collegato a terra (a destra nella fig. 2-21), la
corrente omopolare dev'essere eliminata mediante il calcolo della differenza. In
questo modo le correnti di guasto che, in seguito a una messa a terra nella zona
protetta, circolano nella rete attraverso i trasformatori amperometrici anche in
presenza di corto circuiti, possono essere rese innocue senza particolari
provvedimenti esterni.
Le equazioni matriciali per l'avvolgimento destro e l'avvolgimento sinistro sono
conformemente alla fig. 2-21.




 1 0   I
I A 
 ⋅  L1
= 1⋅
 0 1   I
I C 

  L3








 1 –1
I A 
1
= --- ⋅ 
2  –1 1
I C 






⋅


I L1 
I L3 
L'eliminazione della corrente omopolare presenta l'inconveniente di insensibilizzare la
Protezione differenziale in caso di corto circuiti di terra nella zona protetta (di un fattore
1
/2, poiché la corrente omopolare rappresenta 1/2 della corrente di corto circuito).
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2 Funzioni
La protezione può anche essere resa sensibile per i guasti a terra nella zona protetta
se la „corrente di centro stella" del trasformatore è disponibile; a questo scopo
dev'essere installato un TA nell'alimentazione del "centro stella" del trasformatore (fig.
2-22).
L1
L1
L3
L3
ISt
Fig. 2-22
Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore monofase con
distribuzione di corrente.
Le equazioni matriciali in questo caso sono le seguenti:
 I 

 
 A  = 1 ⋅  1 0  ⋅  I L1
 I 
 0 1   I
 C

  L3




 I 

 
 A  = 1 ⋅  1 0  ⋅  I L1
 I 
 0 1   I
 C

  L3

 I
+1
--- ⋅  St
 2  I

 St




In questo caso ISt è la corrente che fluisce nell'alimenatzione del „centro stella“
dell'avvolgimento collegato a terra.
La corrente omopolare non viene subito eliminata. Al contrario, la metà della corrente
di centro stella ISt viene aggiunta per ogni fase. Ciò ha come conseguenza che in
presenza di un guasto a terra all'interno della zona del trasformatore, la corrente
omopolare viene calcolata (da I0 = –1/2 · ISt), nel caso di un guasto a terra al di fuori
della suddetta zona, la corrente omopolare non viene considerata poiché la corrente
omopolare misurata nei morsetti 2·I0 = (IL1 + IL3) elimina la corrente di centro stella
ISt. In questo modo viene garantita la massima sensibilità per guasti a terra interni
mentre nel caso di guasti a terra esterni la corrente omopolare viene eliminata
automaticamente.
52
7UT612 Manuale
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2.2 Protezione differenziale
2.2.3
Protezione differenziale per generatori, motori e reattanze addizionali
Adattamento delle
grandezze di
misura
Per generatori, motori e reattanze addizionali valgono in linea di principio le stesse
condizioni. La zona da proteggere viene limitata selettivamente dai trasformatori
amperometrici in entrambi i lati dell'oggetto da proteggere. Nel caso di generatori e
motori si tratta della zona tra trasformatori nell'alimentazione del centro stella e
trasformatori al lato morsetti (fig. 2-23). Poiché nella Protezione differenziale la
direzione della corrente nell'oggetto protetto viene definita positiva, risultano le
definizioni riportate nella fig. 2-23.
L1
L2
L3
Fig. 2-23
Definizione della direzione della corrente nella protezione differenziale
longitudinale
La Protezione differenziale nel 7UT612 riferisce tutte le correnti alla corrente nominale
dell'oggetto da proteggere. A questo proposito vengono immessi nella protezione i
dati nominali (potenza nominale apparente, tensione nominale e correnti nominali
primarie dei trasformatori amperometrici). L'adattamento del grandezze di misura è
limitato quindi ai fattori dei valori della corrente.
Per l'impiego come protezione differenziale trasversale esiste una particolarità. Per
questo caso, la definizione delle corenti di misura è rappresentata nella figura 2-24.
Nella protezione differenziale trasversale la zona di protezione verso la rete è limitata
dal parallelo delle rispettive linee. Una corrente differenziale circola sempre ed
esclusivamente quando le correnti nelle linee parallele sono differenti. Questo
fenomeno indica la presenza di una corrente di guasto in una linea.
L1
L2
L3
Fig. 2-24
7UT612 Manuale
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Definizione della direzione della corrente nella protezione differenziale trasversale
53
2 Funzioni
Poiché in questo caso, in condizioni di funzionamento normale, tutte le correnti
fluiscono all'interno dell'oggetto di protezione, vale a dire inversamente rispetto alle
altre applicazioni, viene impostata, per un gruppo di trasformatori amperometrici, la
polarità "errata", come decritto al paragrafo 2.1.2 al punto „Dati TA per 2 lati“ (pag.
24).
Trattamento del
centro stella
In caso di impiego del dispositivo come protezione per generatori o per motori la
considerazione separata della corrente omopolare è superflua anche quando il centro
stella della macchina è collegato a terra (a bassa o alta resistenza ohmica). In
presenza di guasti esterni le correnti di fase in entrambi i punti di misura sono uguali.
Nel caso di guasti interni tutte le correnti di corto circuito sono comprese
completamente nel calcolo della corrente differenziale.
Se il centro stella della macchina è collegato a terra (a bassa o alta resistenza
ohmica), si può ottenere una sensibilità particolarmente elevata per guasti a terra nella
zona protetta mediante la Protezione differenziale di terra ristretta oppure la
Protezione differenziale ad alta impedenza. Queste sono descritte ai paragrafi 2.3 e
2.7.2.
2.2.4
Protezione differenziale per induttanze shunt
Se nel caso di induttanze shunt sono disponibili dei TA per entrambi i lati della spira
di ogni fase, vanno applicate le stesse condizioni delle reattanze addizionali (par.
2.2.3).
I trasformatori amperometrici sono spesso presenti solo nelle linee di alimentazione e
nel centro stella (fig. 2-25 a sinistra). In questo caso ha senso un confronto delle
correnti omopolari. A questo scopo è adatta la Protezione differenziale di terra
ristretta, descritta al par. 2.3.
Se l'alimentazione degli induttori non dispone di TA ma sono installati trasformatori su
entrambi i lati dei punti di collegamento (fig. 2-25 a destra), sono valide in linea di
principio le stesse condizioni degli autotrasformatori. Una simile disposizione viene
trattata quindi allo stesso modo di un autotrasformatore.
Se un trasformatore di terra (induttori a zig-zag) si trova al di fuori della zona protetta,
può avere - come nel caso di un'induttanza shunt - una propria zona da proteggere.
La differenza rispetto all'induttanza shunt è che l'induttore a zig-zag per la corrente
omopolare è a bassa resistenza ohmica.
54
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
L1
L1
L1
L1
L2
L2
L2
L2
L3
L3
L3
L3
ISt
Fig. 2-25
7UT612 Manuale
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ISt
Definizione della direzione della corrente in un'induttanza shunt
55
2 Funzioni
2.2.5
Protezione differenziale ´per sbarre di piccole dimensioni e per linee brevi
Per sbarre di piccole dimensioni oppure per centro neutro si intende un tratto di linea
trifase continua, delimitata da un TA anche se, in questo caso non si tratta di un centro
(nodo). Questi centri neutri possono essere derivazioni corte oppure sbarre di piccole
dimensioni (fig. 2-26). Nel caso di trasformatori, la Protezione differenziale non può
essere impiegata con questo modo operativo e bisogna ricorrere alla funzione di
Protezione differenziale del trasformatore (cfr. par. 2.2.2). A causa della sua
sensibilità insufficiente, questa protezione non può essere impiegata neanche per
altre induttanze quali induttanze addizionali e induttanze shunt.
Questo modo operativo è adeguato anche per linee brevi. In questo contesto "breve"
significa che le connessioni tra trasformatori amperometrici alle estremità della linea
e il dispositivo non rappresentano un carico troppo elevato per i TA. Le correnti
trasversali capacitive indotte nei cavi non sono rilevanti poiché la Protezione
differenziale di regola non è regolata a un livello molto sensibile per questa
applicazione.
Poiché nella Protezione differenziale la direzione della corrente nell'oggetto da
proteggere viene definita positiva, risultano le definizioni riportate nella fig. 2-26 e
2-27.
L1
L2
Sbarra
L3
Fig. 2-26
Definizione della direzione della corrente in un "nodo“ (sbarra con 2 derivazioni)
L1
L2
L3
Fig. 2-27
Definizione della direzione della corrente in linee corte
La Protezione differenziale nel 7UT612 riferisce tutte le correnti alla corrente nominale
dell'oggetto da proteggere. A questo scopo vengono immesse nel dispositivo la
corrente nominale dell'oggetto da proteggere e le correnti nominali primarie dei TA.
L'adattamento del grandezze di misura è limitato quindi a fattori per i valori della
corrente. Se i gruppi di trasformatori alle estremità di un nodo hanno correnti nominali
primarie diverse, non è necessario ricorrere a mezzi di adattamento esterni.
56
7UT612 Manuale
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2.2 Protezione differenziale
Controllo della
corrente
differenziale
Mentre nel caso di trasformatori, induttori e macchine rotanti è richiesta normalmente
un'impostazione sensibile della Protezione differenziale per poter rilevare guasti
anche con correnti di terra deboli, le sbarre e le linee brevi si distinguono per correnti
elevate di corto circuito ed è quindi possibile impostare una soglia di intervento più alta
(superiore alla corrente nominale). In questo modo si possono controllare le correnti
differenziali a un livello molto basso e si può rilevare un guasto nel circuito secondario
dei TA, vale a dire nella zona normale della corrente di carico.
Questo controllo opera selettivamente per singola fase. In condizioni di carico, la
circolazione di una corrente differenziale della grandezza di una corrente di
derivazione indica l'assenza della corrente secondaria ovvero un difetto nel circuito
secondario del TA. Questo allarme è temporizzato. Contemporaneamente la
Protezione differenziale viene bloccata per questa fase.
Abilitazione della
corrente per lo
scatto
2.2.6
Nel caso di sbarre e di linee brevi, il comando di scatto viene emesso solo quando
almeno una delle correnti in ingresso supera una soglia. Viene controllato il
superamento di un valore regolabile delle tre correnti di fase di ogni lato dell'oggetto
protetto. Lo scatto ha luogo solo quando almeno una corrente supera questo valore.
Protezione differenziale monofase per sbarre
Il dispositivo 7UT612 dispone, oltre all'ingresso di corrente sensibile I8 di 7 ingressi di
corrente equivalenti. Ìn questo modo è possibile realizzare una Protezione
differenziale monofase per sbarre con 7 derivazioni max.
Sono previste due possibilità:
1. Per ogni fase viene utilizzato un 7UT612 (fig.2-28). Per tutte le derivazioni della
sbarra, la corrente di ogni fase è collegata a un dispostivo 7UT612.
2. Le tre correnti di fase di ogni derivazione sono convertite in una corrente
equivalente mediante un trasformatore convertitore (esterno) (fig.2-29). Le
correnti miste che si generano in questo modo per ogni deviazione vengono
collegate a un dispositivo.
Collegamento per
fase
Nel caso di un collegamento per fase è necessario un dispositivo 7UT612 per ogni
fase. La sensibilità è identica per tutti i tipi di guasto.
La Protezione differenziale nel 7UT612 riferisce tutte le correnti alla corrente nominale
dell'oggetto da proteggere. È quindi necessario definire una corrente nominale
uniforme per la sbarra. Questa è impostata nel dispositivo come le correnti nominali
primarie dei TA di tutte le derivazioni. L'adattamento del grandezze di misura nel
dispositivo è limitati quindi a fattori per i valori della corrente. Se i TA delle derivazioni
hanno correnti nominali primarie diverse, non è necessario ricorrere a mezzi di
adattamento esterni.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
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2 Funzioni
Derivazione 1
Derivazione 2
Derivazione 7
L1
L2
L3
I1
I2
Fig. 2-28
7UT612
per L1
I7
Protezione per sbarre monofase, rappresentata per L1
Nel caso di un collegamento tramite trasformatori convertitori, è sufficiente un solo
7UT612 per la sbarra, poiché le tre correnti di fase di ogni derivazione sono sommate
in un trasformatore convertitore per formare una corrente equivalente (fig. 2-29). La
sensibilità verso i differenti tipi di guasto varia a seconda della conversione
asimmetrica delle correnti di fase.
Collegamento
tramite
trasformatori
convertitori
Anche in questo caso è necessario definire una corrente nominale uniforme per la
sbarra. L'adattamento del valore può essere realizzato già mediante il collegamento
degli avvolgimenti dei trasformatori convertitori. La corrente di uscita dei trasformatori
convertitori, in genere, è pari a 100 mA nel caso di una corrente nominale simmetrica.
Come corrente nominale dell'oggetto protetto vale qui INOgg = 100 mA.
Derivazione 1
Derivazione 2
Derivazione 7
L1
L2
L3
L1 L2 L3
MV
E
L1 L2 L3
E
L1 L2 L3
MV
E
MV
I1
I7
7UT612
I2
Fig. 2-29
Protezione per sbarre con collegamento tramite trasformatori convertitori
Vi sono diverse possibilità di collegamento dei trasformatori convertitori ai
trasformatori amperometrici. Nel caso di una sbarra dev'essere utilizzata la stessa
connessione su tutte le derivazioni.
58
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
Lo schema di collegamento illustrato a fig. 2-30 è quello più usato. I tre avvolgimenti
di ingresso del trasformatore convertitore sono collegati a IL1, IL3 e IE. Questo
collegamento può essere utilizzato in tutte le reti indipendentemente dal trattamento
del centro stella del sistema. Esso si distingue per un'elevata sensibilità per le correnti
di terra.
IL1
MV
2
IM
IL3
1
IE 3
L1 L2 L3
Fig. 2-30
Collegamento di trasformatori convertitori L1–L3–E
Per guasti simmetrici trifase (IE = 0) risulta secondo la fig. 2-31 la valenza W = √3. Ciò
significa che il flusso di di corrente (numero AW) del trasformatore convertitore ha un
valore multiplo di √3 con una corrente alteranata monofase che attraversa
l'avvolgimento che dispone del minor numero di spire (fattore 1). Con 1 × IN come
corrente simmetrica trifase di corto circuito, la corrente monofase secondaria ha un
valore IM = 100 mA. Tutti i valori impostati si riferiscono a questa corrente.
IL3
IL1
60°
90°
2 · IL1
IM
30°
IL3
Fig. 2-31
IL2
IM = 2 IL1 + IL3
=√3 · |I|
Somma delle correnti nel trasformatore convertitore con un collegamento
L1–L3–E
Nel caso di un collegamento secondo la fig. 2-30 si ottengono per i diversi tipi di
guasto le valenze di avvolgimento W e un rapporto di guasto simmetrico trifase
conformemente alla tabella 2-1. Quest'ultima riporta anche le correnti di ingresso IM =
100 mA necessarie per ottenere una corrente secondaria I1. I valori impostati devono
essere moltiplicati per questi fattori al fine di ottenere la soglia di intervento effettiva.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
59
2 Funzioni
Tabella 2-1
Tipi di guasto e valenze di avvolgimento per collegamento L1–L3–E
Guasto
L1–L2–L3 (simm.)
L1–L2
L2–L3
L3–L1
L1–E
L2–E
L3–E
W
W/√3
I1 per IM = 100 mA
√3
1,00
1,15
0,58
0,58
2,89
1,73
2,31
1,00 · IN
0,87 · IN
1,73 · IN
1,73 · IN
0,35 · IN
0,58 · IN
0,43 · IN
2
1
1
5
3
4
Dalla tabella risulta che la Protezione differenziale è più sensibile ai guasti a terra o ai
guasti a terra doppi che ai corto circuiti senza contatto a terra. Questa elevata
sensibilità è dovuta al fatto che l'avvolgimento IE (cfr. fig. 2-30) del trasformatore di
terra del trasformatore convertitore ha il maggior numero di spire e, di conseguenza,
la corrente di terra entra con una valenza 3.
Se la sensibilità alla corrente di terra non è richiesta, si può optare per il collegamento
riportato a fig. 2-32. Ciò è consigliato, ad es., nelle reti collegate a terra con un
impedenza omopolare particolarmente bassa nelle quali a corrente di guasto può
essere più alta rispetto a quella di un corto circuito bifase. Con questo schema di
collegamento, per i sette corto circuiti possibili nella rete messa a terra si ottengono i
valori della tabella 2-2.
IL1
MV
2
IM
IL2
1
IL3
3
L1 L2 L3
Fig. 2-32
60
Collegamento di trasformatori convertitori L1–L2–L3 con sensibilità ridotta alla
corrente di terra
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
IL1
60°
IL2
2 · IL1
IM = 2 IL1 + IL2 + 3 IL3
=√3 · |I|
3 · IL3
IL3
IM
IL2
Fig. 2-33
Tabella 2-2
Somma delle correnti nel trasformatore convertitore con un collegamento
L1–L2–L3
Tipi di guasto e valenze di avvolgimento per collegamento L1–L2–L3
Guasto
L1–L2–L3 (simm.)
L1–L2
L2–L3
L3–L1
L1–E
L2–E
L3–E
W
W/√3
I1 per IM = 100 mA
√3
1,00
0,58
1,15
0,58
1,15
0,58
1,73
1,00 · IN
1,73 · IN
0,87 · IN
1,73 · IN
0,87 · IN
1,73 · IN
0,58 · IN
1
2
1
2
1
3
Da un confronto con la tabella 2-1 risulta che la valenza W e di conseguenza la
sensibilità, sono minori nel caso di corto circuiti di terra. La sollecitazione termica
massima è contemporaneamente abbassata al 36 %, ovvero (1,73/2,89) 2.
Le possibilità di collegamento descritte sono proposte a titolo di esempio.
Un'inversione ciclica oppure aciclica dei collegamenti permette di privilegiare alcune
fasi in caso di doppi guasti a terra (soprattutto in reti non collegate a terra).
L'inserimento di un autotrasformatore nel circuito di corrente di terra consente anche
di aumentare la sensibilità ai guasti a terra.
I tipi 4AM5120 sono consigliati come trasformatori convertitori. Questi dispongono di
diversi avvolgimenti di ingresso che consentono di convertire le correnti in un rapporto
di 2:1:3 e di adattare, in condizioni particolari, delle correnti primarie diverse. La figura
2-34 mostra lo schema dell'avvolgimento.
La corrente nominale di ingresso di tutti i trasformatori convertitori deve corrispondere
alla corrente secondaria dei rispettivi trasformatori amperometrici principali. La
corrente nominale lato uscita (= corrente di ingresso per 7UT612) è pari a IN = 0,1 A
se la conversione è corretta.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
61
2 Funzioni
A B
3
C D
6
E F
9
G H
18
J
K
24
L M
36
N O
90
4AM5120–3DA00–0AN2
IN = 1 A
500
Y
Z
A B
1
C D
2
E F
3
G H
4
K
J
6
L M
8
N O
12
4AM5120–4DA00–0AN2
IN = 5 A
500
Y
Fig. 2-34
Controllo della
corrente
differenziale
Z
Schema dell'avvolgimento dei trasformatori convertitori di adattamento 4AM5120
Mentre nel caso di trasformatori, induttori e macchine rotanti è richiesta normalmente
un'impostazione sensibile della Protezione differenziale per poter rilevare guasti
anche con correnti di terra deboli, le sbarre e le linee brevi si distinguono per correnti
di corto circuito ridotte ed è quindi possibile impostare una soglia di intervento più alta
(superiore alla corrente nominale). In questo modo si possono controllare le correnti
differenziali a un livello molto basso e si può rilevare un guasto nel circuito secondario
dei TA, vale a dire nella zona normale della corrente di carico.
In condizioni di carico, la circolazione di una corrente differenziale della grandezza di
una corrente di derivazione indica l'assenza della corrente secondaria ovvero un
difetto nel circuito secondario del TA. Questo allarme è temporizzato.
Contemporaneamente la Protezione differenziale viene bloccata.
Abilitazione della
corrente per lo
scatto
2.2.7
Nel caso di sbarre, il comando di scatto viene emesso solo quando almeno una delle
correnti in ingresso supera una soglia. Viene controllato che le correnti di correnti di
tutte le derivazioni non superino un valore impostabile. Lo scatto ha luogo solo quando
almeno una corrente supera questo valore.
Indicazioni per l'impostazione
In generale
La Protezione differenziale può essere attiva solo se questa funzione è stata
parametrizzata nella configurazione delle protezioni (par. 2.1.1, indirizzo 112),
Prot.Diff. = Abilitato. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare
Disabilitato.
Inoltre, alla configurazione delle funzioni di protezione dev'essere impostato anche il
tipo di oggetto protetto (indirizzo 105 Ogg.di Protez., cfr. par. 2.1.1). Nel
dispositivo sono disponibili solo le impostazioni relative all'oggetto da proteggere, tutti
le altre non vengono visualizzate.
La Protezione differenziale può essere attivata all'indirizzo 1201 Prot.Diff. ON
oppure OFF. Inoltre può essere bloccato il comando di scatto quando la funzione di
protezione è attivata (Blocco Rele').
62
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
Nota:
Alla fornitura, la Protezione differenziale è regolata su OFF. Il motivo di ciò è che la
protezione non può essere utilizzata senza aver prima impostato correttamente
almeno il gruppo di trasformazione e i valori di adattamento. Senza queste
impostazioni possono avere luogo reazioni impreviste del dispositivo (anche uno
scatto)!
Trattamento della
corrente di centro
stella
Se, nel caso di un avvolgimento di Trasformatore collegato a terra, la corrente nel
collegamento del centro stella, vale a dire tra centro stella e messa a terra, è
disponibile, può essere considerato nei calcoli della Protezione differenziale (cfr.
anche par. 2.2.2 sotto "Incremento della sensibilità dei guasti a terra “, pag. 49). In
questo modo viene aumentata la sensibilità verso i guasti a terra.
Agli indirizzi 1211A Diff.mis.IE L.1 per i lato 1 oppure 1212A Diff.mis.IE
L.2 per il lato 2 si comunica al dispositivo se considerare anche la corrente di terra
del centro stella collegato a terra. Questa impostazione è possibile solo tramite
DIGSI® in Altri parametri.
Impostando SI la rispettiva corrente di terra viene tenuta in considerazione dalla
Protezione differenziale. Questa impostazione è valida solo per trasformatori con due
avvolgimenti separati ed è consigliata quando la rispettiva corrente di centro stella è
veramente collegata al dispositivo (ingresso di corrente I7). Questo dev'essere
impostato durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1, pag. 16)
all'indirizzo 108. Inoltre, il centro stella del rispettivo lato dev'essere collegato a terra
(par.2.1.2, titolo al margine „Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“, pag. 21,
indirizzi 241 e 244).
Controllo della
corrente
differenziale
Con la protezione per sbarre può essere controllata la corrente differenziale (cfr. par.
2.2.5 e 2.2.6). All'indirizzo 1208 Contr.I Diff. si può ON e OFF questa funzione di
controllo. La funzione di controllo è consigliata solo nel caso di una netta differenza
tra le correnti parassite di esercizio risultanti da un guasto di corrente in un TA e le
correnti parassite di guasto dovute a un corto circuito nell'oggetto protetto.
La soglia di intervento I-DIFF> MON. (indirizzo 1281) dev'essere sufficientemente
alta per evitare un'attivazione a causa di un guasto di trasformazione dei TA e un
leggero errore di conversione tra i diversi TA. La soglia è riferita alla corrente nominale
dell' oggetto protetto. La temporizzazione T I-DIFF> MON. (indirizzo 1282) è valida
per la segnalazione e il blocco della Protezione differenziale; essa deve garantire che
venga evitato un blocco in caso di corto circuito anche nel caso di corto circuiti esterni.
Abituamente la temporizzazione è regolata su alcuni secondi.
Abilitazione della
corrente per lo
scatto
Nel caso di sbarre e di linee brevi, il comando di scatto viene emesso solo quando
almeno una delle correnti in ingresso supera una soglia. La Protezione differenziale
scatta solo quando almeno una delle correnti misurate supera la soglia I>
Corr.Guardia (indirizzo 1210). La soglia è riferita alla corrente nominale dell'
oggetto protetto. Se è impostato il valore 0 (preimpostazione) il criterio di abilitazione
non viene utilizzato.
Se si configura l'abilitazione (regolando il parametro su un valore > 0), la Protezione
differenziale scatta solo in presenza di questo criterio di abilitazione. Ciò vale anche
se il trattamento estremamente veloce del valore istantaneo ha già rilevato il guasto
dopo alcuni millisecondi per correnti differenziali molto elevate (vedi paragrafo 2.2.1
titolo al margine Scatto rapido con guasti di intensità di corrente“).
7UT612 Manuale
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63
2 Funzioni
Caratteristica della
corrente
differenziale
I parametri della caratteristica di scatto vengono impostati agli indirizzi 1221 - 1256A.
Il significato dei parametri è riportato nella fig. 2-35. I numeri riportati nei rami della
caratteristica indicano gli indirizzi dei parametri.
I-DIFF> (indirizzo 1221) è la soglia di intervento della corrente differenziale. Questa
è la corrente totale che circola nella zona di protezione durante un corto circuito,
indipendentemente dalla sua distribuzione sui lati dell'oggetto protetto. La soglia è
riferita alla corrente nominale dell' oggetto protetto. Per i trasformatori, gli induttori, i
generatori e i motori può essre selezionata un'impostazione sensibile
(preimpostazione 0,2 · INOgg). Nel caso di linee e di sbarre, il valore dev'essere più
alto (di regola superiore alla corrente nominale). Nel caso di una differenza notevole
tra le correnti nominali dei TA e la corrente nominale dell'oggetto protetto si devono
prevedere tolleranze di misura maggiori.
Oltre alla soglia di intervento I-DIFF> è disponibile anche una seconda soglia. Al
superamento di questa soglia I-DIFF>> (indirizzo 1231), viene emesso uno scatto
(gradino di scatto rapido non stabilizzato), indipendentemente dalla grandezza della
corrente di stabilizzazione e da un'eventuale stabilizzazione all'inserzione. Questo
gradino dev'essere impostato su un valore più alto di I-DIFF>. Nel caso di oggetti
da proteggere con impedenza in serie propria (trasformatore, generatore, reattanze
addizionali) si può stabilire un valore di corrente che non può essere mai superato da
una corrente di corto circuito. Nel caso di un trasformatore questo valore è, ad es., il
valore primario:
1
----------------------- ⋅ I NTrafo
u
.
k Trafo
I
diff
--------------10
I
NObj
9
1231 8
I–DIFF>>
7
6
Zona di scatto
5
1243
PENDENZA 2
4
Zona di
blocco
1241
PENDENZA 1
3
2
Stabilizzazione supplementare
1
1221
I–DIFF>
1
2
3
4
5
6
1244
PUNTO BASE 2
1242
1256
PUNTO BASE 1
Istab-IN Ogg
Fig. 2-35
7
8
9
10 11 12 13 14 15 16 17 18
I
stab
--------------I
NObj
Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale
La caratteristica di scatto è costituita da due ulteriori rami (fig. 2-35). Gli indirizzi
1242A Punto base 1 e 1241A PENDENZA 1 definiscono il primo ramo. Questa
impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.Questo tiene conto
delle correnti indirette proporzionali alla corrente. Si tratta prevalentemente di errori
del rapporto di trasmissione dei trasformatori amperometrici principali e, nel caso di
64
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
trasformatori, di correnti differenziali presenti nelle posizioni finali del commutatore
multiplo a causa di un eventuale campo di regolazione.
La corrente indiretta proporzionale corrisponde al campo di regolazione nella misura
in cui la tensione nominale è stata corretta, come indicato al par. 2.1.2, titolo al
margine „Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“ (pag. 21).
Il secondo ramo comporta una maggiore stabilizzazione in presenza di correnti
elevate, nelle quali si può presentare una saturazione del trasformatore
amperometrico. Il suo punto base viene impostato all'indirizzo 1244A PUNTO BASE
2 e si riferice alla corrente nominale dell'oggetto protetto. La pendenza viene
impostata all'indirizzo 1243A PENDENZA 2. Con l'ausilio di questo ramo della
caratterisitca si può influenzare la stabilità in caso di saturazione del trasformatore
amperometrico. Una maggiore pendenza indica una maggiore stabilizzazione.
Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.
Tempi di ritardo
In speciali casi di impego può risultare vantaggioso ritardare lo scatto della Protezione
differenziale con un gradino di tempo supplementare. Il tempo di ritardo 1226A T IDIFF> viene avviato al rilevamento di un guasto interno nel trasformatore. 1236A T
I-DIFF>> rappresenta il tempo di ritardo del gradino di scatto I-DIFF>>. Questa
impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Il ritardo di ricaduta
è accoppiato con la durata del comando di scatto min. valida per tutte le funzioni di
protezione.
Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i
tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
Aumento della
soglia di intervento
all'avviamento
L'aumento della soglia di intervento all'avviamento serve a garantire una maggiore
sicurezza per prevenire funzioni indesiderate all'inserzione di un oggetto protetto
precedentemente privo di corrente. Questa funzione può essere 1205 oppure
Aum.car.Avv. all'indirizzo ON OFF. Essa dev'essere attivata in particolare nel caso
di motori oppure di un motore/trasformatore in caso di collegamento su sbarra (ON).
La corrente di stabilizzazione Rest.I Avviam. (indirizzo 1251A) è il valore della
corrente di stabilizzazione che non viene raggiunto prima di un avviamento (vale a
dire in caso di inattività) dell'oggetto protetto. Questa impostazione è possibile solo
tramite DIGSI® in Altri parametri.Va tenuto conto che il valore della corrente di
stabilizzazione corrisponde al doppio valore di una corrente di esercizio in circolo. La
preimpostazione 0,1 corrisponde quindi a 0,05 volte la corrente nominale dell'oggetto
da proteggere.
All'indirizzo 1252A Fatt. Avviam. viene definito di quale fattore dev'essere
aumentata la soglia di intervento del gradino Idiff> all'avviamento. La caratteristica di
questo gradino aumenta dello stesso valore mentre il gradino Idiff>> non viene
influenzato. Nel caso di motori oppure di un motore/trasformatore con collegamento
su sbarra si consiglia di impostare il valore su 2. Questa impostazione è possibile solo
tramite DIGSI® in Altri parametri.
L'aumento della soglia di intervento viene annullato allo scadere del tempo T max.
Avv. (indirizzo 1253).
Stabilizzazione
supplementare
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Nell'ambito di correnti molto alte in circolo, in presenza di un corto circuito esterno, si
attiva una stabilizzazione supplementare dinamica (fig. 2-35). Il valore iniziale viene
impostato all'indirizzo 1256A I-Aggiu.Stabil.. Il valore è riferito alla corrente
nominale dell' oggetto protetto. La pendenza è la stessa del ramo della caratteristica
b (PENDENZA 1, indirizzo 1241A). Questa impostazione è possibile solo tramite
DIGSI® in Altri parametri. Osservare che la corrente di stabilizzazione è la somma
65
2 Funzioni
aritmetica delle correnti che circolano nell'oggetto protetto e il suo valore doppio
rispetto alla corrente che circola.
La durata massima della stabilizzazione supplementare dopo il rilevamento di un
guasto esterno dev'essere impostata all'indirizzo 1257A T-Aggiu.Stabil. in
multipli di un periodo. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri
parametri. La stabilizzazione supplementare viene annullata automaticamente anche
prima dello scadere del tempo impostato non appena l'indicatore rileva che il punto di
lavoro Idiff/Istab è stazionario (vale a dire almeno su un periodo) all'interno della zona
di scatto.
Stabilizzazione con
armoniche
La stabilizzazione con armoniche può essere impostata solo in caso di impiego come
protezione per trasformatore; ciò significa che l'Ogg.di Protez. (indirizzo 105) è
un Trasf.3 fase oppure Autotrasform. oppure Trasf.1 fase. Qesta
impostazione viene utilizzata anche per induttanze shunt quando in entrambi i lati dei
punti di collegamento sono installati gruppi di trasformatori (ad es. come nella
fig. 2-25 a destra).
La stabilizzazione all'inserzione con la seconda armonica può essere attivata e
disattivata all'indirizzo 1206 Ins.res.2Armon. OFF e ON. Essa si basa sulla
valutazione della seconda armonica presente nella corrente di inserzione. Il rapporto
tra seconda armonica e componente fondamentale 2a Armonica (indirizzo 1261) è
impostato alla fornitura su I2fN/IfN = 15 %, che di regola può essere mantenuto senza
essere modificato. Per poter eseguire una maggiore stabilizzazione in casi eccezionali
con condizioni di inserzione particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore
più basso.
La stabilizzazione all'inserzione può essere ampliata con la funzione di "blocco
incrociato". Ciò significa che al superamento della componente di armonica in una
fase, vengono bloccate tutte e tre le fasi del gradino I-DIFF>. Il tempo successivo al
superamento della soglia di corrente differenziale che si deve attivare per questo
blocco incrociato, viene impostato all'indirizzo 1262A Bloc.Incr.2aArm.
L'impostazione va eseguita in multipli di un periodo. Questa impostazione è possibile
solo tramite DIGSI® in Altri parametri.Il valore 0 (stato di fornitura) può far scattare
la protezione quando il trasformatore viene chiuso in presenza di un guasto monofase,
anche se in un'altra fase circola una corrente di inserzione. Con l'impostazione ∞ la
funzione di „blocco incrociato“ è sempre attiva.
Per la stabilizzazione, oltre alla seconda armonica, può essere presa in
considerazione nel dispositivo 7UT612 anche un'ulteriore armonica (armonica nesima). Al'indirizzo 1207 Restr.n.Arm tale stabilizzazione può essere OFF oppure
può essere selezionata l'armonica. Sono disponibili la 3. Armonica e la 5.
Armonica.
Una sovraeccitazione permanente di un trasformatore è caratterizzata da armoniche
dispari. Per la stabilizzazione, in questo caso, sono adatte sia la terza che la quinta
armonica. Poiché nei trasformatori viene spesso eliminata la terza armonica (ad es.
avvolgimento a triangolo), nella maggior parte dei casi viene utilizzata la quinta
armonica.
Anche nei trasformatori di convertitori statici hanno un ruolo le armoniche con numero
dispari, che sono invece assenti in caso di corto circuito interno.
La percentuale di armonica che provoca il blocco della Protezione differenziale viene
impostata all'indirizzo 1271 n-Armonica. In caso di impiego della quinta armonica
come stabilizzazione di sovraeccitazione si imposta generalmente il 30 %
(preimpostazione).
66
7UT612 Manuale
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2.2 Protezione differenziale
La stabilizzazione di armonica con l'armonica n-esima opera individualmente per ogni
fase. Come per la stabilizzazione all'inserzione, è possibile impostare la protezione in
modo che al superamento della componente di armonica ammissibile nella corrente
di una sola fase vengano bloccate anche le altre fasi del gradino differenziale IDIFF> (cosiddetta funzione di "blocco incrociato"). Il tempo successivo al
superamento della soglia di corrente differenziale che si deve attivare per questo
blocco incrociato, viene impostato all'indirizzo 1272A n-Arm.Bl.Inc..
L'impostazione va eseguita in multipli di un periodo. Questa impostazione è possibile
solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Con l'impostazione 0 (stato di fornitira) la
funzione di „blocco incrociato“ non è attiva, con l'impostazione ∞ è sempre attiva.
Se la corrente differenziale supera un multiplo della corrente nominale dell'oggetto,
predefinito all'indirizzo 1273A IDIFFmax n.arm la stabilizzazione mediante
l'armonica n-esima non ha più luogo. Questa impostazione è possibile solo tramite
DIGSI® in Altri parametri.
2.2.8
Parametri
Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo
con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri“.
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
1201
Prot.Diff.
OFF
ON
Blocco rele' per comando di
scatto
OFF
Protezione differenziale
1205
Aum.car.Avv.
OFF
ON
OFF
Aumento car.di scatto durante
avviamento
1206
Ins.res.2Armon.
OFF
ON
ON
Inserz. con restriz. per I di 2
Armonica
1207
Restr.n.Arm
OFF
3. Armonica
5. Armonica
OFF
Restrizione per I di (n-esima)
Armonica
1208
Contr.I Diff.
OFF
ON
ON
Controllo corrente differenziale
1210
I> Corr.Guardia
0.20..2.00 I/InO; 0
0.00 I/InO
I> per Corrente di Guardia
1211A
Diff.mis.IE L.1
NO
SI
NO
Prot.Diff. con misura I di terra
Lato1
1212A
Diff.mis.IE L.2
NO
SI
NO
Prot.Diff. con misura I di terra
Lato2
1221
I-DIFF>
0.05..2.00 I/InO
0.20 I/InO
Avviamento Valore Corrente
Differenz.
1226A
T I-DIFF>
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I-DIFF> Tempo di ritardo
1231
I-DIFF>>
0.5..35.0 I/InO; ∞
7.5 I/InO
Avv.Valore max. Corrente
Differenz.
1236A
T I-DIFF>>
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I-DIFF>> Tempo di ritardo
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
67
2 Funzioni
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
1241A
PENDENZA 1
0.10..0.50
0.25
Pendenza 1 della Caratter. di
Scatto
1242A
Punto base 1
0.00..2.00 I/InO
0.00 I/InO
Punto base per pendenza 1
della caratt.
1243A
PENDENZA 2
0.25..0.95
0.50
Pendenza 2 della Caratter. di
Scatto
1244A
PUNTO BASE 2
0.00..10.00 I/InO
2.50 I/InO
Punto Base per Pendenza 2
della Caratter. di Scatto
1251A
Rest.I Avviam.
0.00..2.00 I/InO
0.10 I/InO
Restriz.Corrente per rilev.
avviamento
1252A
Fatt. Avviam.
1.0..2.0
1.0
Fattore per aumento
Caratter.all'avviam.
1253
T max. Avv.
0.0..180.0 sec
5.0 sec
Tempo d'avviamento max.
consentito
1256A
I-Aggiu.Stabil.
2.00..15.00 I/InO
4.00 I/InO
Avviam. per aggiunta di
stabilizzazione
1257A
T-Aggiu.Stabil.
2..250 Ciclo; ∞
15 Ciclo
Durata dell' aggiunta di
stabilizzazione
1261
2a Armonica
10..80 %
15 %
2a Armonica contenuta in I-DIFF
1262A
Bloc.Incr.2aArm
2..1000 Ciclo; 0; ∞
3 Ciclo
Tempo per Blocco Incrociato 2a
Armonica
1271
n-Armonica
10..80 %
30 %
Valore di n-Armonica in I DIFF.
1272A
n-Arm.Bl.Inc.
2..1000 Ciclo; 0; ∞
0 Ciclo
n-Armonica :Tempo per Blocco
Incrociato
1273A
IDIFFmax n.arm
0.5..20.0 I/InO
1.5 I/InO
Limite max I Diff per arm n. nella
stab.
1281
I-DIFF> MON.
0.15..0.80 I/InO
0.20 I/InO
Valore avviam.monitoraggio
corr.differ.
1282
T I-DIFF> MON.
1..10 sec
2 sec
T I-DIFF> Monitoraggio tempo di
ritardo
2.2.9
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
05603 >BLOCCO Diff.
>BLOCCO Protezione Differenziale
05615 Diff OFF
Protezione Differenziale e' su OFF
05616 Diff.Bloccata
Protezione Differenziale e' BLOCCATA
05617 Diff.Attiva
Protezione Differenziale e' ATTIVA
68
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.2 Protezione differenziale
F.No.
Allarmi
Commenti
05620 Diff.Fatt.Adatt
Diff: Fattore d'adatt. TA Sfavorevole
05713 DiffTA-Lat1:
Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 1
05714 DiffTA-Lat2:
Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 2
05721 K TA I1:
Fattore Adattamento TA I1
05722 K TA I2:
Fattore Adattamento TA I2
05723 K TA I3:
Fattore Adattamento TA I3
05724 K TA I4:
Fattore Adattamento TA I4
05725 K TA I5:
Fattore Adattamento TA I5
05726 K TA I6:
Fattore Adattamento TA I6
05727 K TA I7:
Fattore Adattamento TA I7
05631 Avviam.Diff.
Avviamento Protezione Differenziale
05644 Diff 2.Arm L1
Diff.: Bloccata da 2a Armonica L1
05645 Diff 2.Arm L2
Diff.: Bloccata da 2a Armonica L2
05646 Diff 2.Arm L3
Diff.: Bloccata da 2a Armonica L3
05647 Diff n.Arm L1
Diff.: Bloccata da n. Armonica L1
05648 Diff n.Arm L2
Diff.: Bloccata da n. Armonica L2
05649 Diff n.Arm L3
Diff.: Bloccata da n. Armonica L3
05651 Diff Bl.GuaExL1
Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L1
05652 Diff Bl.GuaExL2
Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L2
05653 Diff Bl.GuaExL3
Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L3
05657 DiffBl.Incr.2Ar
Diff.: Blocco incrociato da 2a Armonica
05658 DiffBl.Incr.nAr
Diff.: Blocco incrociato da n. Armonica
05662 Blocco GuaTA L1
Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L1
05663 Blocco GuaTA L2
Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L2
05664 Blocco GuaTA L3
Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L3
05666 Dif.Aum.Car. L1
Diff.:Aumento della Caratt. Fase L1
05667 Dif.Aum.Car. L2
Diff.:Aumento della Caratt. Fase L2
05668 Dif.Aum.Car. L3
Diff.:Aumento della Caratt. Fase L3
05670 Diff.Rilascio-I
Diff.: Rilascio corrente per Scatto
05671 Diff.SCATTO
SCATTO Protezione Differenziale
05672 Diff.SCATTO L1
Protezione Differenziale: SCATTO L1
05673 Diff.SCATTO L2
Protezione Differenziale: SCATTO L2
05674 Diff.SCATTO L3
Protezione Differenziale: SCATTO L3
05681 Diff> L1
Prot.Diff.:IDIFF> L1(senza T di Ritar.)
05682 Diff> L2
Prot.Diff.:IDIFF> L2(senza T di Ritar.)
05683 Diff> L3
Prot.Diff.:IDIFF> L3(senza T di Ritar.)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
69
2 Funzioni
F.No.
Allarmi
Commenti
05684 Diff>> L1
Prot.Diff.:IDIFF>> L1(senza T di Ritar.)
05685 Diff>> L2
Prot.Diff.:IDIFF>> L2(senza T di Ritar.)
05686 Diff>> L3
Prot.Diff.:IDIFF>> L3(senza T di Ritar.)
05691 Diff> SCATTO
Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF>
05692 Diff>> SCATTO
Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF>
05701 Diff L1:
Diff.:Corrente in Fase L1 allo Scatto
05702 Diff L2:
Diff.:Corrente in Fase L2 allo Scatto
05703 Diff L3:
Diff.:Corrente in Fase L3 allo scatto
05704 Stab.L1:
Corr. Stabiliz. in Fase L1 allo Scatto
05705 Stab.L2:
Corr. Stabiliz. in Fase L2 allo Scatto
05706 Stab.L3:
Corr. Stabiliz. in Fase L3 allo Scatto
70
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.3 Protezione differenziale di terra ristretta
2.3
Protezione differenziale di terra ristretta
La protezione differenziale di terra ristretta rileva corto circuiti di terra in trasformatori
e induttanze shunt, trasformatori di terra e macchine rotanti con centro stella collegato
a terra, tramite resistenza ohmica di basso valore o tramite collegamento rigido.
Questa protezione può essere impiegata anche per trasformatori con trasformatori di
terra nella zona protetta. Presupposto è che vi sia un TA nell'alimentazione del centro
stella, vale a dire tra centro stella e dispersore. Questo trasformatore di centro stella
e i tre TA di fase delimitano la zona da proteggere.
Le figura 2-36 - 2-40 riportano alcuni esempi.
L1
L2
L2
IL2
L3
L3
3I0' = ISt
IL3
ISt
Fig. 2-36
L1
IL1
3I0" = IL1 + IL2 + IL3
7UT612
Protezione di terra ristretta in un avvolgimento a stella collegato a terra
L1
L1
IL1
L2
L2
IL2
L3
L3
IL3
ISt
Fig. 2-37
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3I0' = ISt
3I0" = IL1 + IL2 + IL3
7UT612
Protezione di terra ristretta in un avvolgimento a triangolo con centro stella
artificiale collegato a terra (trasformatore di terra, induttore a zig-zag)
71
2 Funzioni
L1
L2
L2
L3
L3
3I0" = IL1 + IL2 + IL3
L1
7UT612
3I0' = ISt
ISt
L1
L2
L3
Protezione di terra ristretta in un'induttanza shunt collegata a terra con gruppo di
trasformatori nell'alimentazione
IL1
IL1
IL2
IL2
IL3
IL3
IL1 + IL2 + IL3
Lato 1
ISt
3I0' = ISt
Fig. 2-38
Fig. 2-39
72
L1
L2
L3
IL1 + IL2 + IL3
Lato 2
7UT612
Protezione di terra ristretta in un'induttanza shunt collegata a terra con 2 gruppi di
trasformatori (da trattare come un autotrasformatore)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.3 Protezione differenziale di terra ristretta
L2
L3
IL1
IL2
IL3
L3
IL3
IL1 + IL2 + IL3
Lato 2
IL1 + IL2 + IL3
Lato 1
2.3.1
L2
IL2
ISt
Fig. 2-40
L1
IL1
3I0' = ISt
L1
7UT612
Protezione di terra ristretta in un autotrasformatore con centro stella collegato a
terra
Descrizione della funzione
Principio di misura
In condizioni normali di esercizio non scorre nessuna corrente ISt nell'alimentazione
del centro stella. Anche la somma delle correnti di fase 3I0 = IL1 + IL2 + IL3 è pari a
zero.
In presenza di un corto circuito di terra nella zona protetta (fig. 2-41) scorre sempre
una corrente di centro stella ISt; a seconda delle condizioni di mesa a terra della rete
anche una corrente di terra, approssimativamente in fase con la corrente di centro
stella, può alimentare il punto del guasto tramite TA di fase (freccia tratteggiata). In
questo caso la direzione della corrente dell'oggetto protetto viene definita positiva.
L1
L1
L2
L2
L3
L3
ISt
Fig. 2-41
IL3
Esempio di corto circuito a terra nel trasformatore con distribuzione di corrente.
Anche nel caso di un corto circuito al di fuori della zona protetta (fig. 2-42) scorre una
corrente di centro stella ISt; attraverso i TA di fase deve però scorrere una corrente
3I0 dello stesso valore. Poiché la direzione della corrente nell'oggetto da proteggere
viene definita positiva, questa corrente è in controfase con ISt.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
73
2 Funzioni
L1
L1
L2
L2
L3
L3
ISt
Fig. 2-42
–IL3
Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con distribuzione di
corrente.
Quando un guasto esterno fase-fase genera una forte corrente che scorre nella zona
protetta, differenze nelle caratteristiche magnetiche dei TA di fase in condizioni di
saturazione possono generare delle correnti significative che simulano una corrente
di terra nella zona protetta. Per evitare scatti intempestivi vanno adottate le adeguate
misure. La protezione di terra ristretta dispone inoltre di una funzione di
stabilizzazione che si distingue notevolmente dai comuni metodi di stabilizzazione
poiché tiene conto sia dei valori delle correnti sia della loro direzione (posizione di
fase).
Valutazione delle
grandezze di
misura
La protezione di terra ristretta confronta la componente fondamentale della corrente
del centro stella (3I0') con la componente fondamentale della somma delle correnti di
fase (3I0"). Vale quindi (fig. 2-43):
3I0' = ISt
3I0" = IL1 + IL2 + IL3
La grandezza di scatto è in questo caso solo la corrente 3I0'. Nel caso di un corto
circuito nella zona protetta questa corrente è sempre presente.
L1
IL1
L2
IL2
L3
ISt
Fig. 2-43
3I0' = ISt
IL3
3I0" = IL1 + IL2 + IL3
7UT612
Principio della protezione di terra ristretta
In presenza di corto circuito di terra esterno scorre anche una corrente omopolare
attraverso i trasformatori amperometrici di fase. Questa ha, al lato primario, lo stesso
valore della corrente di centro stello ed è in controfase con quest'ultima. Per la
stabilizzazione vengono analizzati il valore delle correnti e la loro fase. Viene definito:
74
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.3 Protezione differenziale di terra ristretta
una corrente di scatto
Ida = |3I0'|
e la corrente di stabilizzazione
Istab = k · (|3I0' – 3I0"| – |3I0' + 3I0"|)
k rappresenta un fattore di stabilizzazione che verrà spiegato successivamente,
innanzitutto si suppone che k = 1 Isc è la corrente che genera lo scatto, mentre Istab
ha un effetto contrario.
Per spiegare l'effetto si prenderanno in considerazione tre importanti condizioni di
funzionamento con grandezze di misura adattate:
a) Corrente di passaggio con guasto di terra esterno:
3I0" è in controfase e ha lo stesso valore di 3I0', ovvero 3I0" = –3I0'
Ida = |3I0'|
Istab = |3I0' + 3I0'| – |3I0' – 3I0'| = 2 · |3I0'|
La grandezza di scatto Isc) ha lo stesso valore delle corrente di centro stella; la
stabilizzazione Istab) è
pari al doppio di questo valore.
b) Corto circuito interno; alimentazione solo dalla messa a terra del centro stella:
In questo caso vale 3I0" = 0
Isc = |3I0'|
Istab = |3I0' – 0| – |3I0' + 0| = 0
La grandezza di scatto Isc) ha lo stesso valore delle corrente di centro stella; la
stabilizzazione Istab) è
zero, ovvero sensibilità assoluta nel caso di un corto circuito di terra interno.
c) Corto circuito interno; alimentazione dalla messa a terra del centro stella e dalla
rete con
ad es. correnti di terra di uguale valore:
In questo caso vale 3I0" = 3I0'
Isc = |3I0'|
Istab = |3I0' – 3I0'| – |3I0' + 3I0'| = –2 · |3I0'|
La grandezza di scatto Isc) ha lo stesso valore delle corrente di centro stella; la
stabilizzazione Istab) è negativa e viene quindi azzerata, ovvero sensibilità assoluta
nel caso diun corto circuito di terra interno.
Nel caso di un guasto interno non è quindi disponibile una stabilizzazione poiché la
sua componente è nulla oppure addirittura negativa. Lo scatto viene provocato anche
da correnti di corto circuito di terra molto basse. Al contrario, nel caso di un corto
circuito di terra esterno si attiva una potente stabilizzazione. La fig. 2-44 mostra che
la stabilizzazione di corto circuiti di terra esterni aumenta con l'aumentare della
corrente omopolare trasmessa dai trasformatori amperometrici di fase (zona 3I0"/3I0'
negativa). Nel rapporto di trasformazione ideale le correnti 3I0" e 3I0' sarebbero
diametralmente opposte, vale a dire 3I0"/3I0' = –1.
Se si dimensiona un TA di centro stella a una potenza minore rispotto a quella dei TA
di fase (selezionando un fattore di sovraccorente più basso ovvero un carico minore),
si evita ugualmente uno scatto nella zona di saturazione poiché in questo caso 3I0"
(negativa) è proporzionalmente ancora più alto di 3I0'.
7UT612 Manuale
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75
2 Funzioni
Isc
IEDS>
4
Zona di scatto
3
2
Zona di blocco
1
-0,1
0,0
0,1
0,2
3Io"
0,3
3Io'
-0,3
-0,2
Fig. 2-44
caratteristica di scatto della protezione di terra ristretta in funzione del rapporto
corrente omopolare-corrente di linea 3I0"/3I0' (entrambe le correnti in fase + o in
controfase –);
IEDS> = valore impostato; Isc = corrente di scatto
Negli esempi sopra citati si è supposto che in caso di corto circuito di terra esterno 3I0"
e 3I0' sono in controfase, cosa che vale anche per grandezze primarie. Una
saturazione dei trasformatori permette di simulare uno spostamento di fase tra la
corrente di centro stella e la somma delle correnti di fase che indebolisce la grandezza
di stabilizzazione. Se ϕ(3I0"; 3I0') = 90° la grandezza di stabilizzazione è nulla. Ciò
corrisponde alla determinazione classica della direzione secondo il metodo delle
somme e delle differenze (fig. 2-45).
76
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.3 Protezione differenziale di terra ristretta
+3I0"
–3I0"
3I0'
Istab per k = 1
3I0' + 3I0"
3I0' – 3 I0"
Fig. 2-45
Diagramma vettoriale della grandezza di stabilizzazione in presenza di guasti
estreni
La grandezza di stabilizzazione può essere influenzata con un fattore k. Questo
fattore è in rapporto con un angolo limite ϕlimite. L'angolo limite indica lo spostamento
di fase tra 3I0" e 3I0' per il quale la soglia di intervento si avvicina a 3I0" = 3I0' con ∞
e non è quindi più possibile uno scatto. Nel dispositivo 7UT612 il fattore k = 2.
Nell'esempio sopra citato a) la grandezza di stabilizzazione Istab si raddoppia di nuovo
ed è quindi quattro volte maggiore della grandezza di scatto IScatto. L'angolo limite è
uguale a ϕlimite = 110°. Ciò significa che per uno spostamento di fase ϕ(3I0"; 3I0') ≥
+110° non è più possibile uno scatto.
La fig. 2-46 mostra le caratteristiche di scatto della protezione di terra ristretta in
funzione dello spostamento di fase tra 3I0" e 3I0' con un rapporto di alimentazione
costante I0"| = |3I0'|.
7UT612 Manuale
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77
2 Funzioni
Isc
IEDS>
4
Zona di scatto
3
2
Zona di blocco
1
120°
Fig. 2-46
110°
100°
90°
80°
70°
ϕ(3Io";3Io'
Caratteristica di scatto della protezione di terra ristretta in funzione dell'angolo di
fase tra 3I0" e 3I0' con 3I0" = 3I0' (180° = guasto esterno)
La soglia di scatto può essere aumentata anche con una somma di correnti
crescente. In questo caso la soglia di intervento è stabilizzata con la somma dei valori
di tutte le correnti, vale a dire con Σ|I| = |IL1 | + |IL2 | + |IL3 | + |ISt | (fig. 2-47). La
pendenza della caratteristica può essere impostata.
Isc
1313
PENDENZA
Σ|I|
Fig. 2-47
78
Aumento della soglia di intervento
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.3 Protezione differenziale di terra ristretta
1311 I-G.T.R.>
1313 Pendenza
FNo.05817
Ter.Rist.Avv.
IL1
IL1
IL1
REF T start
1312 T I–EDS>
|IL1 | + |IL2 | + |IL3 | + |ISt |
I7
FNo. 05816
&
|3I0'| > k·(|3I0'–3I0"| – |3I0'+3I0"|)
T
FNo. 05821
0
Ter.Rist.SCATTO
Abilitazione di misura
FNo. 05812
FNo. 05803
>BLOC.Ter.Rist.
FNo. 05813
&
1301 Prot. G.T.R.
ON
“1”
Fig. 2-48
2.3.2
Blocco Rele'
≥1
Ter.Rist.ATTIVA
&
OFF
FNo. 05811
Ter.Rist.OFF
Diagramma logico della protezione di terra ristretta
Indicazioni per l'impostazione
Presupposto per il funzionamento del dispositivo come protezione di terra ristretta, è
la programmazione su uno dei lati dell'oggetto da proteggere durante la
programmazione delle funzioni dell'unità (par. 2.1.1) all'indirizzo 113
G.T.R.Protez.. Inoltre l'ingresso di misura della corrente I7 dev'essere associato
allo stesso lato (indirizzo 108). La protezione di terra ristretta può essere
programmata all'indirizzo 1301 Prot. G.T.R. come attiva (ON) o non attiva (OFF).
Quando la funzione di protezione è attiva, il comando di scatto può anche essere
bloccato (Blocco Rele').
Nota:
Alla fornitura, la protezione di terra ristretta è regolata su OFF. Il motivo di ciò è che la
protezione non può essere utilizzata senza aver prima impostato correttamente
almeno la disposizione e la polarità dei trasformatori amperometrici. Senza queste
impostazioni possono avere luogo reazioni impreviste del dispositivo (anche uno
scatto)!
Per la sensibilità della protezione è determinante l'impostazione I-G.T.R.>
(indirizzo 1311). Si tratta della corrente di corto circuito che fluisce attraverso
l'alimentazione del centro stella dell'oggetto protetto (trasformatore, generatore,
motore, induttanza shunt). Una corrente di terra proveniente eventualmente dalla rete
non interviene nella sensibilità. Il valore di corrente da impostare si riferisce alla
corrente nominale del lato da proteggere.
La soglia di intervento regolata può essere aumentata nella zona di scatto
(stabilizzazione tramite la somma di tutti i valori di corrente), (impostazione all'indirizzo
1313A Pendenza). Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri
parametri. Il valore preimpostato 0 di regola è sufficiente.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
79
2 Funzioni
In speciali casi di impego può essere vantaggioso ritardare il comando di scatto della
protezione. A questo scopo si può impostare un ulteriore temporizzazione
supplementare (indirizzo 1312A T I-G.T.R.>). Normalmente questo tempo viene
fissato a 0. Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che non
comprende il tempo di risposta (tempo di misura) della funzione di protezione.
2.3.3
Parametri
Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo
con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri“.
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
1301
Prot. G.T.R.
OFF
ON
Blocco rele' per comando di
scatto
OFF
Protez.Guasto a Terra Ristretto
1311
I-G.T.R.>
0.05..2.00 I/In
0.15 I/In
I>Guasto a Terra Ristretto
Avviamento
1312A
T I-G.T.R.>
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I-Guas.Terra Ristr. Tempo di
Ritardo
1313A
Pendenza
0.00..0.95
0.00
Pend. Caratter.I> Guasto a
Ter.Ristr.
2.3.4
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
05803 >BLOC.Ter.Rist.
>BLOCCO Prot.GuastoTerra Ristretta
05811 Ter.Rist.OFF
GuastoTerra Ristretta e' su OFF
05812 T.Rist.BLOCCATA
GuastoTerra Ristretta e' BLOCCATA
05813 Ter.Rist.ATTIVA
GuastoTerra Ristretta e' ATTIVA
05836 T.Rist.fat.adat
Terra Rist.:Fatt. Adattam.Sfavorevole TA
05832 REF TA:
REF: Fattore adattativo avvolgimento TA
05833 T.R. C.St.TA
Terra Rist.:Fatt.Adattam.centrostella TA
05817 Ter.Rist.Avv.
Prot.Terra Ristretta Avviata
05816 REF T start
GuastoTerraRistretta Time delay avviata
05821 Ter.Rist.SCATTO
SCATTO Prot.Terra Ristretta
05826 REF D:
REF: Valore D allo scatto (senza Tdelay)
05827 REF S:
REF: Valore S allo scatto (senza Tdelay)
05830 REF Err CTstar
REF err.: No centrostella TA
80
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.3 Protezione differenziale di terra ristretta
F.No.
05835 REF Not avail.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Allarmi
Commenti
REF err.: Non Disponibile
81
2 Funzioni
2.4
Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di
fase e correnti omopolari
In generale
La protezione di massima corrente a tempo definito viene utilizzata come protezione
di riserva della protezione di corto circuito dell'oggetto da proteggere o delle reti
collegate in serie, quando eventuali guasti localizzati su queste ultime, non possono
essere eliminati in tempo e l'oggetto di protezione potrebbe essere, in tal caso, in
pericolo.
Le indicazioni sul collegamento e i criteri di associazione sono riportati al par. 2.1.1
alla voce „Particolarità“ (pag. 16), dove agli indirizzi 120 - 123 sono già stati stabiliti il
lato dell'oggetto da proteggere e il tipo di caratteristica.
La protezione di massima corrente a tempo definito per correnti d fase si riferisce
sempre alle tre correnti di fase del lato programmato dell'oggetto da proteggere. Per
la protezione di massima corrente a tempo definito per la corrente omopolare viene
sempre considerata la somma delle tre correnti di fase del lato programmato. In
questo caso il lato delle correnti di fase può essere diverso da quello della corrente
omopolare.
Nel caso di Ogg.di Protez. = Sbarra 1 fase (indirizzo 105, cfr. par. 2.1.1) la
protezione di massima corrente a tempo definito è fuori servizio.
La protezione di massima corrente a tempo definito dispone di due gradini
indipendenti (UMZ) e di un gradino dipendente (AMZ), sia per le correnti di fase che
per la corrente omopolare; Il gradino dipendente dalla corrente (AMZ) può essere
facoltativamente una caratteristica IEC oppure ANSI definibile dall'utente.
2.4.1
Descrizione della funzione
2.4.1.1
Protezione di massima corrente a tempo indipendente (UMZ)
I gradini di massima corrente indipendente (UMZ) per correnti di fase e per la corrente
omopolare tripla (somma delle correnti di fase) sono disponibili anche quando è stata
configurata una caratteristica dipendente 2.1.1.
Avviamento,
Scatto
Per le correnti di fase e per la corrente omopolare tripla sono possibili due gradini
indipendenti.
Per i gradini I>>, ogni corrente di fase e la corrente omopolare tripla (somma delle
correnti di fase), viene confrontata singolarmente con le soglie di intervento comuni
per ogni gradino I>> e 3I0>> e viene segnalato un eventuale superamento. Allo
scadere dei rispettivi tempi di ritardo T I>> e T 3I0>> vengono emessi i comandi di
scatto, disponibili separatamente per ogni gradino. Il valore di ricaduta è pari a 95 %
circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN.
La fig. 2-49 mostra il diagramma logico dei gradini di massima corrente I>> e 3I0>>.
82
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
2008 Manual Close FASE
non attivo
I>> istantaneo
Ip istantaneo
„1“
I> istantaneo
(cfr. fig. 2-54)
&
Manual Close
2011 I>>
FNr 1762 ... 1764
IL1
IL2
IL3
O/C Ph L1 PU
O/C Ph L2 PU
O/C Ph L3 PU
I>>
&
≥1
2012 T I>>
&
T
0
≥1
L1
≥1
≥1
I>> Time Out
Abilitazione di misura
Abilitazione di misura
FNr 1721
FNr 1852
I>> BLOCCATA
>BLOCCO I>>
FNr 1704
FNr 1752
>BLKFase O/C
O/C Fase BLK
FNr 1753
≥1
2001 U/AMZ. FASE
O/C Fase ACT
FNr 1751
OFF
„1“
FNr 1805
I>> TRIP
FNr 1804
Abilitazione di misura
L2
L3
FNr 1800
I>> avviamen
O/C Fase OFF
ON
2208 Manual Close 3I0
non attivo
310>> istantaneo
3I0p istantaneo
„1“
310> istantaneo
(cfr. fig. 2-54)
Manual Close
&
2211 3I0>>
FNr 1766
3I0
O/C 3I0 PU
I>>
FNr 1901
&
3I0>> avviam
2212 T 3I0>>
&
≥1
FNr 1903
3I0>> TRIP
FNr 1902
3I0>> Time Out
FNr 1857
3I0> BLOCCATA
FNr 1741
FNr 1749
>BLK 3I0 O/C
O/C 3I0 BLK
2201 U/AMZ 3I0
OFF
Fig. 2-49
0
Abilitazione di misura
FNr 1742
>BLOCK 3I0>>
„1“
T
ON
≥1
FNr 1750
O/C 3I0 ACTIVE
FNr 1748
O/C 3I0 OFF
Diagramma logico dei gradini di massima corrente I>> per correnti di fase e corrente omopolare
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
83
2 Funzioni
Ogni corrente di fase e la corrente omopolare tripla (somma delle correnti di fase),
viene confrontata con le soglie di intervento comuni per ogni gradino I> e 3I0> e
viene segnalato un eventuale superamento. Se si utilizza la funzione di stabilizzazione
all'inserzione (cfr. par. 2.4.1.5), viene prima eseguita un'analisi della frequenza (par.
2.4.1.5). Se viene rilevato un effetto Rush, la segnalazione di avviamento normale è
sostituita dalla segnalazione corrispondente di effetto Rush. Allo scadere dei rispettivi
tempi di ritardo T I> e T 3I0> viene emesso un comando di scatto se non è presente
nessuna corrente Rush oppure se la stabilizzazione all'inserzione non è attiva. Se
quest'ultima è attiva e viene rilevata anche una corrente rush non ha luogo uno scatto
ma viene emessa una segnalazione allo scadere della temporizzazione. Per ogni
gradino sono disponibili una segnalazione di scatto e una segnalazione della
sequenza temporale. I valori di ricaduta corrispondono al 95 % circa della soglia di
intervento per correnti I > 0,3 · IN.
La fig. 2-50 mostra il diagramma logico dei gradini di massima corrente I> per correnti
di fase, la fig. 2-51 per le correnti omopolari.
Le soglie di intervento di ogni gradino I> (fasi), 3I0> (corrente omopolare), I>> (fasi),
3I0>> (corrente omopolare) e i tempi di ritardo validi per questi gradini sono impostabili
individualmente.
2008 Manual Close FASE
non attivo
I>> istantaneo
Ip istantaneo
„1“
I> istantaneo
(cfr. fig. 2-54)
&
Manual Close
≥1
(cfr. fig. 2-56)
Rush Blk L1
FNr 7551
I> InRush PU
FNr 7565 ... 7567
&
L1 InRush PU
L2 InRush PU
L3 InRush PU
&
O/C Ph L1 PU
O/C Ph L2 PU
O/C Ph L3 PU
2013 I>
FNr 1762 ... 1764
IL1
IL2
IL3
I>
&
≥1
≥1
FNr 1810
I> avviamen
T I> 2014
&
T
0
&
L1
≥1
≥1
L2
L3
≥1
FNr 1815
I> SCATTO
FNr 1814
I> Time Out
Abilitazione di misura
Abilitazione di misura
Abilitazione di misura
FNr 1722
FNr 1851
>BLOCCO I>
I> BLOCCATA
FNr 1704
FNr 1752
>BLKFase O/C
2001 U/AMZ. FASE
O/C Fase BLK
≥1
OFF
„1“
Fig. 2-50
84
ON
FNr 1753
O/C Fase ACT
FNr 1751
O/C Fase OFF
Diagramma logico dei gradini di massima corrente I> per correnti di fase
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
2208 Manual Close 3I0
non attivo
3I0>> istantaneo
3I0p istantaneo
„1“
3I0> istantaneo
(cfr. fig. 2-54)
Manual Close
Rush Blk 3I0
&
FNr 7569
3I0> InRush PU
FNr 7568
&
3I0 InRush PU
&
O/C 3I0 PU
2213 3I0>
FNr 1766
3I0
I>
FNr 1904
&
3I0> avviam
2214 T 3I0>
&
T
0
&
≥1
FNr 1906
3I0> TRIP
FNr 1905
3I0> Time Out
Abilitazione di misura
FNr 1743
FNr 1741
FNr 1749
>BLK 3I0 O/C
O/C 3I0 BLK
2201 U/AMZ 3I0
≥1
2.4.1.2
FNr 1750
O/C 3I0 ACTIVE
FNr 1748
OFF
„1“
Fig. 2-51
FNr 1857
3I0> BLOCCATA
>BLOCK 3I0>
O/C 3I0 OFF
ON
Diagramma logico dei gradini di massima corrente 3I0> per la corrente omopolare
Protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ)
I gradini AMZ lavorano con una caratteristica a corrente dipendente secondo le norme
IEC oppure ANSI oppure secondo una caratteristica specificata dall'utente. Le
caratteristiche e le rispettive formule sono riportate nei dati tecnici (fig. 4-7 - 4-9 par.
4.4). In caso di programmazione di una delle caratteristiche a tempo inverso anche i
gradini indipendenti I>> e I> possono essere attivi (cfr. par. 2.4.1.1).
Avviamento,
Scatto
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Ogni corrente di fase e la corrente omopolare tripla (somma delle correnti di fase)
viene confrontata individualmente con il valore comune impostato Ip e 3I0p. Ogni
superamento di corrente di 1,1 del valore impostato, viene segnalato selettivamente
e provoca un avviamento. Se si utilizza la funzione di stabilizzazione all'inserzione (cfr.
par. 2.4.1.5), viene prima eseguita un'analisi della frequenza (par. 2.4.1.5). Se viene
rilevato un effetto Rush, la segnalazione di avviamento normale è sostituita dalla
segnalazione corrispondente di effetto Inrush. Per l'avviamento viene considerato il
valore effettivo delle componenti fondamentali. In caso di avviamento di un gradino
Ip, si determina (mediante calcolo), partendo dalla corrente di guasto e in base alla
caratteristica di scatto selezionata, il tempo di scatto e al trascorrere di questo tempo
si emette un comando di scatto. Se la funzione di stabilizzazione all'inserzione è attiva
e viene rilevata anche una corrente rush non ha luogo uno scatto ma viene emessa
una segnalazione allo scadere della temporizzazione.
85
2 Funzioni
La caratteristica della corrente omopolare 3I0p può essere selezionata
indipendemente dalla caratteristica utilizzata per le correnti di fase.
Le soglie di intervento dei gradini Ip (fasi) e 3I0p (corrente omopolare) e i moltiplicatori
temporali validi per ogni gradino sono impostabili individualmente.
La fig. 2-52 mostra il diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo
dipendente, la fig.2-53 mostra il diagramma del gradino di corrente omopolare 3I0P.
Ricaduta con
caratteristiche IEC
La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di
sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia il
temporizzatore.
Ricaduta con
caratteristiche
ANSI
Nel caso delle caratteristiche ANSI vi è possibilità di selezionare se la ricaduta di un
gradino deve avvenire subito dopo il passaggio al di sotto di una soglia oppure con
una "disk-emulation". "Subito" significa che l'eccitazione ricade quando il valore
passa al di sotto del 95 % circa di una soglia di intervento, e in caso di un nuovo
avviamento, si riavvia il temporizzatore.
2008 Manual Close FASE
non attivo
I>> istantaneo
Ip istantaneo
„1“
I> istantaneo
(cfr. fig. 2-54)
Manual Close
&
≥1
(cfr. fig. 2-56)
Rush Blk L1
FNr 7553
Ip InRush PU
FNr 7565 ... 7567
&
L1 InRush PU
L2 InRush PU
L3 InRush PU
&
O/C Ph L1 PU
O/C Ph L2 PU
O/C Ph L3 PU
2021 Ip
FNr 1762 ... 1764
IL1
IL2
IL3
1,1 Ip
&
≥1
2025 CARATTERISTICA IEC
≥1
FNr 1820
Ip avviamen
2022 T Ip
&
t
&
I
≥1
≥1
L1
≥1
FNr 1825
Ip TRIP
FNr 1824
Ip Time Out
L2
L3
Abilitazione di misura
FNr 1723
FNr 1704
FNr 1752
>BLKFase O/C
2001 U/AMZ. FASE
OFF
„1“
Fig. 2-52
86
ON
FNr 1855
Ip BLOCCATA
>BLOCK Ip
O/C Fase BLK
≥1
FNr 1753
O/C Fase ACT
FNr 1751
O/C Fase OFF
Diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) per correnti di fase —
esempio per caratteristica IEC
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
2208 Manual Close 3I0
non attivo
3I0>> istantaneo
„1“
3I0p istantaneo
3I0> istantaneo
(cfr. fig. 2-54)
&
FNr 7570
Manual Close
3I0p InRush PU
Rush Blk 3I0
FNr 7568
&
3I0 InRush PU
&
O/C 3I0 PU
2221 3I0p
FNr 1766
3I0
1,1·3I0p
FNr 1907
&
3I0p avviam
2225 CARATTERISTICA IEC
2222 T 3I0>
&
t
&
I
≥1
FNr 1909
3I0p TRIP
FNr 1908
3I0p TimeOut
Abilitazione di misura
FNr 1744
FNr 1741
FNr 1749
>BLK 3I0 O/C
O/C 3I0 BLK
2201 U/AMZ 3I0
OFF
„1“
Fig. 2-53
FNr 1859
3I0p BLOCCATA
>BLOCK 3I0p
ON
≥1
FNr 1750
O/C 3I0 ACTIVE
FNr 1748
O/C 3I0 OFF
Diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) per corrente omopolare
— esempio per caratteristica IEC
Se si utilizza la "disk-emulation" l'eliminazione della corrente avvia un processo di
ricaduta (regressione del temporizzatore), che corrisponde al fenomeno di
riposizionamento di un disco di Ferrari (da qui il nome "emulazione di disco“). Un
vantaggio di questo tipo di funzionamento è rappresentato dalla considerazione dei
guasti precedenti in seguito all'inerzia del disco di Ferrari e dall'adattamento dei valori
di temporizzazione. La regressione della temporizzazione ha inizio quando si passa
sotto il 90 % del valore impostato in funzione della curva di ricaduta della caratteristica
selezionata. Nel campo tra il valore di ricaduta (95 % della soglia di intervento) e il
90 % del valore impostato, il disco viene considerato fermo (nessun movimento di
rotazione del disco). Nel caso di un valore inferiore al 5 % del valore impostato, il
processo di ricaduta ha termine, vale a dire che con un nuovo avviamento si riavvia il
temporizzatore.
La disk-emulation si rivela vantaggiosa se la selettività della protezione di massima
corrente dev'essere coordinata con altri apparecchi della rete da un punto di vista
elettromagnetico oppure induttivo.
Caratteristiche
definite dall'utente
Se l'utente definisce la caratteristica di scatto, questa può essere determinata punto
per punto. Possono essere introdotti fino a 20 punti di coordinate di corrente e di
tempo. Da questi il dispositivo determina per approssimazione la caratteristica tramite
un'interpolazione lineare.
Anche la caratteristica di ricaduta può essere definita liberamente. Per la descrizione
del funzionamento cfr. "Ricaduta con caratteristiche ANSI". Se l'utente non vuole
definire una caratteristica di ricaduta specifica, la ricaduta ha luogo quando la corrente
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
87
2 Funzioni
va al di sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia
quindi il temporizzatore.
2.4.1.3
Chiusura manuale
All'inserzione dell'interruttore su un elemento da proteggere che presenta un guasto,
è richiesta generalmente una disinserzione possibilmente rapida dell'oggetto protetto.
A questo scopo, la temporizzazione di un qualsiasi gradino di massima corrente può
essere annullata mediante un impulso di chiusura manuale; ciò significa che il
superamento di una soglia definita genera uno scatto istantaneo. Questo impulso
viene mantenuto almeno 300 ms (fig. 2-54). A questo scopo, il comando di chiusura
manuale tiene conto della parametrizzazione dell'indirizzo 2008A Chius. Manuale
e dell'indirizzo 2208A 3I0 MAN. CLOSE per la reazione del dispositivo in caso di
guasto. È inoltre possibile determinare con quale temporizzazione le soglie di
intervento sono attive quando l'interruttore è azionato manualmente.
FNo.00356
>Chius.Manuale
FNo.00561
50 ms 0
Rilev.Chius.man
300 ms
Manual Close
Fig. 2-54
2.4.1.4
(interna)
Gestione Manual Close
Commutazione dinamica della soglia di intervento
Può essere necessario rilevare dinamicamente le soglie di intervento della protezione
di massima corrente quando alcuni elementi dell'impianto, dopo una lunga pausa
senza tensione, presentano all'inserzione un maggiore assorbimento di potenza (ad
es. impianti di climatizzazione, riscaldamento, motori). È anche possibile evitare un
aumento globale delle soglie di intervento per tenere conto di simili condizioni di
inserzione.
La funzione di commutazione dinamica è uguale per tutti i gradini di massima corrente
ed è descritta al par. 2.6. Le soglie di intervento commutabili propriamente dette
possono essere determinate individualmente per ogni gradino della protezione di
massima corrente.
88
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
2.4.1.5
Stabilizzazione all'inserzione
Quando si collega un trasformatore alla tensione si possono generare elevate correnti
di inserzione (correnteRush). Queste correnti possono essere dei multipli della
corrente nominale e possono circolare per una durata compresa tra alcune decine di
millisecondi ed alcuni secondi.
Sebbene attraverso il filtraggio delle correnti di misura venga valutata solo la
componente fondamentale, con l'inserimento di trasformatori potrebbe aversi una
funzione errata poiché anche nella corrente rush potrebbe essere presente una parte
considerevole della componenente fondamentale.
La protezione di massima corrente a tempo definito dispone di una funzione integrata
di stabilizzazione all'inserzione. Questa impedisce l'avviamento „normale“ dei gradini
I> e Ip (non I>>), nei gradini di fase e di corrente omopolare della protezione di
massima corrente. Se viene rilevato un effetto Rush al di sopra di una soglia di
intervento vengono generate segnalazioni di inserzione (rush) speciali che segnalano
anche un guasto e la temporizzazione dello scatto associata. Se allo scadere della
temporizzazione viene segnalata ancora una corrente rush, viene emessa una
segnalazione, lo scatto viene però disabilitato.
La corrente d'inserzione è caratterizzata da un tenore relativamente elevato della
seconda armonica (doppia frequenza nominale) assente quasi del tutto in caso di
cortocircuito. Se il tenore della seconda armonica nella corrente di una fase supera
quindi una soglia impostabile, lo scatto in questa fase viene impedito. Lo stesso vale
per corrente omopolare.
La stabilizzazione all'inserzione ha un valore limite superiore: essa non è più attiva al
superamento di un valore di corrente (impostabile) poiché in questo caso si può
trattare solo di un corto circuito interno di forte intensità di corrente. Il limite inferiore
rappresenta il limite di lavoro dei filtri di armonica (0,2 IN).
La figura 2-55 mostra un diagramma logico semplificato.
2041 2.ARM. Fase
fN
IL1
IL2
IL3
&
2fN
Eff. rush L1
Eff. rush L2
Eff. rush L3
FNr 07581 ... 07583
L1
L2
L3
I Max InRr.Fas. 2042
Abilitazione di misura
Abilitazione di misura
Abilitazione di misura
L1 InRush det.
L2 InRush det.
L3 InRush det.
FNo.07571
>BLK Ph.O/C Inr
2002 InRushRest. Ph
≥1
OFF
„1“
Fig. 2-55
ON
Diagramma logico della stabilizzazione all'inserzione - esempio per fasi
Poiché la stabilizzazione all'inserzione opera individualmente per ogni fase, la
protezione è attiva in modo ottimale quando un trasformatore viene commutato su un
guasto monofase, laddove eventualmente in un'altra fase esente da guasti scorre una
corrente di inserzione. È comunque possibile impostare la protezione in modo che al
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
89
2 Funzioni
superamento della componente di armonica ammissibile nella corrente di una fase,
non venga stabilizzata solo questa fase con la corrente rush ma vengano bloccate
anche le altre fasi del gradino di massima corrente. Questa cosiddetta funzione di
blocco incrociato può essere limitata a un determinato tempo. La figura 2-56 mostra il
diagramma logico.
Il blocco incrociato interessa solo le tre fasi; un blocco del gradino di corrente
omopolare mediante l'effetto rush in una fase e viceversa non ha luogo.
Eff. rush L1
Eff. rush L2
Eff. rush L3
T CROSSBL PHASE
≥1
Rush Blk L1
≥1
Rush Blk L2
≥1
Rush Blk L3
2044
CROSSBL. PHASE
2043
no
„1“
Fig. 2-56
2.4.1.6
≥1
T
&
FNo.01843
INRUSH X-BLK
sì
Diagramma logico della funzione di blocco incrociato per le correnti di fase
Protezione rapidaper sbarre mediante interblocco retroattivo
Esempio di
applicazione
Mediante gli ingressi binari è possibile bloccare un qualsiasi gradino di corrente.
Mediante impostazione si definisce se l'ingresso deve funzionare in logica attiva
(attivo con tensione) o in logica di riposo (attivo senza tensione). Ciò consente la
realizzazione, ad esempio, di una protezione rapida per sbarre in reti a stella e in reti
ad anello aperte in un punto, mediante "interblocco retroattivo". Questo principio
viene impiegato, ad es., in reti di distribuzione nelle quali un trasformatore alimenta, a
partire dalla rete di interconnessione, un tratto di sbarra con più uscite (fig. 2-57).
La protezione di massima corrente è posta al lato bassa tensione. Il principio del
blocco retroattivo si basa sul fatto che la protezione di massima corrente
dell'alimentazione scatta dopo un breve tempo TI>>, indipendentemente dalle
temporizzazioni impostate per ogni uscita, qualora l'avviamento non sia bloccato da
una protezione di massima corrente di una delle uscite (fig. 2-57). È sempre la
protezione più vicina al punto del guasto a scattare con il tempo più breve, poiché essa
non può essere bloccata da una protezione a monte del guasto. Le soglie TI> e TIp
agiscono come gradini di riserva. Le segnalazioni di avviamento generate dal relé di
protezione al lato uscita vengono trasmesse come segnalazione di ingresso >BLOCCO
I>>“ (per i gradini della corrente di fase e della corrente omoplare) su un ingresso
binario del lato di alimentazione del dispositivo di protezione.
90
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
š
™
Direzione di alimentazione
Idiff
I>
I>
T I>>
t1
t1
OFF
OFF
OFF
I>
I>>
T I>
OFF
„>I>> block“
7UT612
OFF
T I>
T I>>
t1
Punto del guasto ™: Tempo di scatto T I>>
Punto del guasto š: Tempo di scatto t1
tempo di riserva T I>
Fig. 2-57
2.4.2
Protezione rapida per sbarre mediante interblocco retroattivo — principio
Indicazioni per l'impostazione
Durante la configurazione delle funzioni (par. 2.1.1, „Particolarità“, pag. 16) agli
indirizzi 120 - 123 sono già stati stabiliti il lato dell'oggetto da proteggere e il tipo di
caratteristica separatamente per gradini di corrente di fase e gradini di corrente
omopolare. Qui sono disponibili solo le impostazioni valide per la selezione della
rispettiva caratteristica. I gradini indipendenti I>>, 3I0>>, I> e 3I0> sono disponibili in
tutti i casi.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
91
2 Funzioni
2.4.2.1
Gradini di corrente di fase
In generale
All'indirizzo 2001 Max I di fase la protetezione di massima corrente per correnti
di fase può essere attivata (ON) o disattivata (OFF).
L'indirizzo 2008A Chius. Manuale stabilisce quale dei gradini di corrente di fase
dev'essere attivo senza ritardo quando viene riconosciuta una chiusura manuale. Le
impostazioni I>> istant. e I> istant. sono possibili indipendentemente dal tipo
di caratteristica selezionata; Ip istant. è possibile solo se è stato programmato
anche un gradino dipendente. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI®
in Altri parametri.
In caso di impiego al lato di alimentazione di un trasformatore, selezionare un gradino
più alto I>>, che non possa reagire mediante la corrente di inserzione a condizione
che la funzione di insezione manuale non sia disattivata (Inattivo).
All'indirizzo 2002 InRushRest. Ph si può scegliere se attivare o no la
stabilizzazione all'inserzione (stabilizzazione rush con seconda armonica), per tutti i
gradini di fase della protezione di massima corrente (eccetto >>). Selezionare ON, se
la protezione di massima corrente è installata al lato di alimentazione di un
trasformatore. In caso contrario l'impostazione può rimanere su OFF. Se per un motivo
qualsiasi i gradini di fase devono essere regolati in modo molto sensibile, va ricordato
che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della
corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche).
Gradini di massima
corrente I>>
Il gradino I>> (indirizzo 2011) produce assieme al gradino I> oppure Ip una
caratteristica a due livelli. Se un gradino non viene utilizzato, impostare la soglia di
intervento su ∞. Il gradino I>> funziona sempre con un ritardo definito.
Se la protezione di massima corrente agisce al lato di alimentazione di un
trasformatore, di una reattanza addizionale, di un motore oppure nel centro stella di
un generatore, questo gradino può essere utilizzato per la selettività amperometrica.
Esso verrà quindi regolato in modo da reagire per corto circuiti fino all'oggetto da
proteggere ma non nel caso di una corrente di corto circuito circolante.
Esempio: Trasformatore nell'alimentazione di una sbarra con i seguenti dati:
Trasformatore
YNd5
35 MVA
110 kV/20 kV
uk = 15 %
TA
200 A/5 A al lato 110 kV
La protezione di massima corrente è attiva sul lato di 110 kV (=lato di alimentazione).
La corrente di corto circuito trifase massima possibile, al lato di 20 kV, corrisponde al
valore seguente in casi di tensione rigida al lato 110 kV:
S NTrafo
1
1
1
35 MVA - = 1224,7 A
I 3polmax = ----------------- ⋅ I NTrafo = ----------------- ⋅ ------------------- = ----------- ⋅ ----------------------------0,15 3 ⋅ 110 kV
u kTrafo
u kTrafo 3 ⋅ U
N
92
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
Con un fattore di sicurezza del 20 % il valore d'impostazione primario è il seguente:
Valore d'impostazione I>> = 1,2 · 1224,7 A = 1450 A
Se si effettua la parametrizzazione tramite PC e DIGSI® 4 in grandezze primarie
questo valore può essere immesso subito. Per la parametrizzazione in grandezze
secondarie, le correnti devono essere convertite sul lato secondario dei trasformatori
di corrente.
Valore secondario impostato:
1450 A
Valore impostato V I>> = ------------------- ⋅ 5 A = 36,7 A
200 A
vale a dire che in caso di correnti di cortocircuito superiori a 1450 A (primario) oppure
a 36,7 A (secondario), è sicuro che un cortocircuito è presente nella zona del
trasformatore. Esso può essere immediatamente eliminato dalla protezione di
massime corrente.
Elevati picchi di corrente all'inserzione (corrente Rush) vengono resi innocui mediante
le temporizzazioni se la loro componente fondamentale (indirizzo 2012 T I>>)
supera il valore impostato. La stabilizzazione all'inserzione non agise sui gradini I>>.
In caso di impiego del principio dell'„interblocco retroattivo“ (par. 2.4.1.6, cfr. anche
fig.2-57) vengono utilizzate le differenti soglie della protezione di massima corrente: Il
gradino I>>, ad es., viene utilizzato con una breve temporizzazione di sicurezza T
I>> (ad es. 50 ms) come protezione rapida di sbarra. Per eventuali guasti al lato
uscita I>> è bloccato. Il gradino I> oppure Ip serve come protezione di riserva. Le
soglie di intervento di entrambi i gradini (I> o Ip e I>>) sono identiche. La
temporizzazione T I> e T Ip (caratteristica IEC) oppure Selez.Tempo: TD
(caratteristica ANSI) viene impostata in modo da superare la temporizzazione delle
uscite.
Per la protezione contro i corto circuiti di un motore bisogna tenere conto de fatto che
il valore I>> dev'essere inferiore alla corrente di corto circuito minima (bipolare) e
superiore alla corrente di avviamento massima. Poiché la corrente di inserzione
massima è di regola (anche in condizioni sfavorevoli) inferiore a 1,6 x la corrente
nominale di avviamento, per il gradino di corto circuito I>> si ottiene l'impostazione
seguente:
1,6 · IAvviamento < I>> < Ik2pol
Un aumento della corrente di avviamento dovuto alla presenza di una sovratensione
è già preso in considerazione nel fattore 1,6. Il gradino I>> può essere regolato senza
ritardo (T I>> = 0.00 s), poiché nel motore — contrariamente al trasformatore —
non ha luogo nessuna saturazione della reattanza parallela.
Il tempo impostato T I>> è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i
tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato
anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma
quest'ultimo viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non
vengono trasmessi nè la segnalazione di avviamento né lo scatto.
Gradini di massima
corrente I>
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Per l'impostazione del gradino di massima corrente I> (indirizzo 2013) è
determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. L'avviamento
per sovraccarico deve essere evitato, poiché, in questo modo operativo, la protezione
funziona con tempi scatto particolarmente brevi come protezione contro i cortocircuiti
e non come protezione contro il sovraccarico. Di conseguenza si imposterà per cavi
oppure per sbarre un valore di circa 20 % e di circa il 40 % per motori e trasformatori,
al di sopra del (sovra)carico massimo previsto.
93
2 Funzioni
La temporizzazione da impostare (indirizzo 2014 T I>) risulta dallo schema di
selettività stabilito per la rete.
I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi
propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Il ritardo può
essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un
avviamento quest'ultimo però viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è
regolata su ∞ non vengono trasmessi nè la segnalazione di avviamento né lo scatto.
Gradini di massima
corrente Ip per
caratteristiche IEC
Per i gradini dipendenti dalla corrente possono essere selezionate diverse
caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 121). Per le
caratteristiche IEC (indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH = TOC IEC), all'indirizzo 2025
Curva IEC sono disponibili i parametri:
Norm. inversa (inverse, tipo A secondo IEC 60255–3),
Molto inversa (very inverse, tipo B secondo IEC IEC 60255–3),
Estrem. inversa (extremely inverse, tipo C secondo IECIEC 60255–3), e
Long Inverse (longtime, tipo B secondo IEC IEC 60255–3).
Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4,
fig. 4-7).
È necessario tenere conto del fatto che, nel caso di selezione di una caratteristica di
scatto AMZ, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di
avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino
a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. La ricaduta
ha luogo quando il valore di avviamento si riduce a un valore minore del 95 %.
Il valore iniziale viene impostato all'indirizzo 2021 Ip. Per l'impostazione è
determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. L'avviamento
per sovraccarico deve essere evitato, poiché, in questo modo operativo, la protezione
funziona con tempi scatto particolarmente brevi come protezione contro i cortocircuiti
e non come protezione contro il sovraccarico.
Il rispettivo fattore di tempo è accessibile all'indirizzo 2022 T Ip. Questo fattore
dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo
uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
gradino Ip non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di
protezione (par. 2.1.1) indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH = Tempo Definito.
Gradini di massima
corrente Ip
per caratteristiche
ANSI
Per i gradini dipendenti dalla corrente possono essere selezionate diverse
caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 121). Per le
caratteristiche ANSI (indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH = TOC ANSI), all'indirizzo
2026 Curva ANSI sono disponibili i parametri:
Definit.inversa,
Estrem. Inversa,
Inversa,
Lung.iInversa,
Moder. inversa,
Brev. inversa e
Molto inversa.
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2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.7,
fig. 4-8 e 4-9).
Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un
margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato.
Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una
corrente maggiore di 1,1 del valore impostato.
Il valore della corrente viene impostato all'indirizzo 2021 Ip. Per l'impostazione è
determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. L'avviamento
per sovraccarico deve essere evitato, poiché l'apparecchio in questo modo operativo
funziona con tempi di comando molto brevi come protezione contro i cortocircuiti e
non come protezione di sovraccarico.
Il rispettivo fattore di tempo dev'essere impostato all'indirizzo 2023 Selez.Tempo:
TD. Questo fattore dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo
uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
gradino Ip non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di
protezione (par. 2.1.1) indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH = Tempo Definito.
Se si imposta all'indirizzo 2024 TOC Drop-Out la Emulaz. Disco, la ricaduta ha
luogo conformemente alla caratteristica di ricaduta come descritto al par. 2.4.1.2, alla
voce „Ricaduta con caratteristiche ANSI“ (pag. 86).
Commutazione
dinamica della
soglia di intervento
Per ogni gradino è possibile definire un gruppo di parametri che possono essere
commutati automaticamente durante l'esercizio. Questa commutazione dinamica è
descritta al paragrafo 2.6 (pag. 119).
Qui vengono impostati per i gradini valori alternativi, ovvero:
− per la protezione di massima corrente di fase:
indirizzo 2111 per la soglia di intervento I>>,
indirizzo 2112 per il ritardo T I>>,
indirizzo 2113 per la soglia di intervento I>,
indirizzo 2114 per il ritardo T I>;
− per la protezione di massima corrente di fase a tempi dipendenti (AMZ) secondo le
caratteristiche IEC:
indirizzo 2121 per la soglia di intervento Ip,
indirizzo 2122 per fattore di tempo T Ip;
− per la protezione di massima corrente di fase a tempi dipendenti (AMZ) secondo le
caratteristiche ANSI:
indirizzo 2121 per la soglia di intervento Ip,
indirizzo 2123 per fattore di tempo D Ip.
Caratteristiche
definite dall'utente
Per la protezione di massima corrente a tempo dipendente si può specificare anche
una caratteristica di scatto e di ricaduta. A questo scopo, durante la parametrizzazione
è disponibile sotto DIGSI® 4, una finestra di dialogo per l'immissione di fino a 20
coppie di valori della corrente e del tempo di scatto (fig. 2-58).
La caratteristica immessa può essere rappresentata graficamente in DIGSI® 4, come
mostra la fig. 2-58 a destra.
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2 Funzioni
Fig. 2-58
Immissione di una caratteristica di scatto definita dall'utente con DIGSI® 4 —
esempio
Per poter definire una caratteristica di scatto, alla configurazione delle funzioni di
protezione dev'essere impostata all'indirizzo 121 (par. 2.1.1) DMT/IDMT PH. CH
l'opzione User Defined PU. Per stabilire anche la caratteristica di ricaduta
impostare l'opzione User def. Reset.
Le coppie di valori sono riferite ai valori impostati per la corrente e il tempo.
Poiché i valori di corrente immessi vengono arrotondati per eccesso o per difetto
prima dell'ulteriore elaborazione nel dispositivo, (cfr. tabella 2-3), si consiglia di
utilizzare i valori di corrente preferenziali riportati nella presente tabella.
.
Tabella 2-3
Valori preferenziali delle correnti standardizzate per caratteristiche di scatto definite dall'utente
I/Ip = 1 - 1,94
I/Ip = 2 - 4,75
I/Ip = 5 - 7,75
I/Ip = 8 - 20
1,00
1,50
2,00
3,50
5,00
6,50
8,00
15,00
1,06
1,56
2,25
3,75
5,25
6,75
9,00
16,00
1,13
1,63
2,50
4,00
5,50
7,00
10,00
17,00
1,19
1,69
2,75
4,25
5,75
7,25
11,00
18,00
1,25
1,75
3,00
4,50
6,00
7,50
12,00
19,00
1,31
1,81
3,25
4,75
6,25
7,75
13,00
20,00
1,38
1,88
1,44
1,94
14,00
Alla stato di fornitura tutti i valori di corrente sono fissati a ∞ . In questo modo vengono
resi inutilizzabili e non può avere luogo né un avviamento né uno scatto tramite questa
funzione di protezione.
Per specificare una caratteristica di scatto osservare quanto di seguito riportato:
− le coppie di valori devono essere introdotte in successione continua. Non è
necessario introdurre le 20 coppie di valori; nella maggior parte dei casi sono
sufficienti 10 coppie per definire una caratteristica precisa. Una coppia di valori non
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2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
utilizzata dev'essere indicata come "inutilizzata" introducendo per il valore limite
„∞“! Prestare attenzione che le coppie di valori generino uva caratteristica continua
e regolare.
− Per le correnti utilizzare i valori della tabella 2-3 e introdurre a questo scopo i valori
temporali corrispondenti. Eventuali valori divergenti I/Ip saranno corretti sul valore
più prossimo. Questa correzione non verrà indicata.
− Le correnti inferiori al più basso valore di corrente definito non prolungano il tempo
di scatto. La caratteristica di eccitazione (cfr. fig. 2-59, a destra) scorre
parallelamente all'asse della corrente fino al punto di correnteminimo della
caratteristica.
T/Tp
punto caratteristica massimo
punto caratteristica minimo
Zona di scatto
Zona di ricaduta
punto caratteristica minimo
punto caratteristica massimo
0,9 1,0 1,1
20
I/Ip
Fig. 2-59 Impiego di una caratterisitca definita dall'utente — esempio
− Le correnti al di sopra del più alto valore di corrente definito non riducono il tempo
di scatto. La caratteristica di eccitazione (cfr. fig. 2-59, a destra) scorre
parallelamente all'asse della corrente a partire dal punto di corrente massimo della
caratteristica.
Per specificare una caratteristica di ricaduta osservare quanto di seguito
riportato:
− Per le correnti utilizzare i valori della tabella 2-4 e introdurre a questo scopo i valori
temporali corrispondenti. Eventuali valori divergenti I/Ip saranno corretti sul valore
più prossimo. Questa correzione non verrà indicata.
− Le correnti al di sopra del più alto valore di corrente definito non prolungano il tempo
di ricaduta. La caratteristica di ricaduta (cfr. fig. 2-59, a sinistra) scorre
parallelamente all'asse della corrente fino al punto di corrente massimo della
caratteristica.
− Le correnti inferiori al più basso valore di corrente definito non riducono il tempo di
ricaduta. La caratteristica di ricaduta (cfr. fig. 2-59, a destra) scorre parallellamente
all'asse della corrente a partire dal punto di corrente minimo della caratteristica.
− Correnti inferiori a 0,05 · valore di corrente impostato provocano una ricaduta
immediata.
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2 Funzioni
.
Tabella 2-4
Valori preferenziali delle correnti standardizzate per caratteristiche di ricaduta definite dall'utente
I/Ip = 1 - 0,86
I/Ip = 0,84 - 0,67
I/Ip = 0,66 -
0,38
I/Ip = 0,34 -
0,00
1,00
0,93
0,84
0,75
0,66
0,53
0,34
0,16
0,99
0,92
0,83
0,73
0,64
0,50
0,31
0,13
0,98
0,91
0,81
0,72
0,63
0,47
0,28
0,09
0,97
0,90
0,80
0,70
0,61
0,44
0,25
0,06
0,96
0,89
0,78
0,69
0,59
0,41
0,22
0,03
0,95
0,88
0,77
0,67
0,56
0,38
0,19
0,00
0,94
0,86
Stabilizzazione
all'inserzione
Nelle impostazioni generali (pag. 92, „In generale“) all'indirizzo 2002 InRushRest.
Ph è stata attivata (ON) oppure disattivata (OFF) la funzione di stabilizzazione
all'inserzione. Questa funzione è necessaria in particolare per trasformatori quando la
protezione di massima corrente è attiva sul lato di alimentazione. I parametri funzionali
della stabilizzazione all'inserzione vengono definiti qui come "Inrush".
Questa funzione si basa sulla valutazione della seconda armonica presente nella
corrente di inserzione. Il rapporto tra seconda armonica e componente fondamentale
2.ARM. Fase (indirizzo 2041) è impostato alla fornitura su I2fN/IfN = 15 %, che di
regola può essere mantenuto senza essere modificato. Per poter eseguire una
maggiore stabilizzazione in casi eccezionali con condizioni di inserzione
particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore più basso.
Se la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 2042 I Max InRr.Fas., la
stabilizzazione mediante la seconda armonica non ha più luogo.
La stabilizzazione all'inserzione può essere ampliata con la funzione di "blocco
incrociato". Ciò significa che al superamento della componente di armonica in una
fase, vengono bloccate tutte e tre le fasi dei gradini I> e Ip. All'indirizzo 2043 CROSS
BLK.Fase si può attivare (ON) oppure disattivare (OFF) la funzione di blocco
incrociato..
Il tempo successivo al rilevamento di un effetto Rush, che si deve attivare per questo
blocco incrociato, viene impostato all'indirizzo 2044 T CROSS BLK.Fas.
2.4.2.2
Gradini di corrente omopolare
In generale
All'indirizzo 2201 3I0 O/C può essere attivata (ON) o disattivata (OFF) la protetezione
di massima corrente per correnti omopolari.
L'indirizzo 2208A 3I0 MAN. CLOSE stabilisce quale dei gradini di corrente
omopolare dev'essere attivo senza ritardo quando viene riconosciuta una chiusura
manuale. Le impostazioni 3I0>> istant. e 3I0> istant. sono possibili
indipendentemente dal tipo di caratteristica selezionata; 3I0p istant. è possibile
solo se è stato programmato anche un gradino dipendente. Questa impostazione è
possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Per l'impostazione vale quanto già
detto per i gradini di corrente di fase.
All'indirizzo 2202 InRushRest. 3I0 si può scegliere se attivare o no la
stabilizzazione all'inserzione (stabilizzazione rush con seconda armonica).
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2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
Selezionare ON, se il gradino di corrente omopolare della protezione di massima
corrente viene impiegato al lato di alimentazione di un trasformatore con centro stella
collegato a terra. In caso contrario l'impostazione può rimanere su OFF. Se i gradini di
corrente omopolare devono essere regolati in modo molto sensibile, va ricordato che
la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente
nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche).
Gradino di
massima corrente
3I0>>
Il gradino I0>> 3I0>> (indirizzo 2211) produce assieme al gradino I> oppore al
gradino Ip una caratteristica a due livelli. Se un gradino non viene utilizzato, impostare
la soglia di intervento su ∞. Il gradino 3I0>> funziona sempre con un ritardo definito.
Se l'avvolgimento protetto non è collegato a terra, le correnti omopolari si possono
presentare solo nel caso di un corto circuito di terra oppure di un doppio guasto a terra
con un punto base interno. Di regola il gradino I0>> in questo caso non viene utilizzato.
Il gradino I0>> può essere utilizzato, ad es., per la selettività amperometrica. Va
comunque osservato che il sistema omopolare delle correnti è determinante. Nel
caso di un trasformatore con avvolgimento separati i sistemi omopolari sono in
generale separati (eccezione: messa a terra del centro stella su entrambi i lati).
Anche le correnti di inserzione (Rush) sono possibili nel sistema omopolare solo se il
centro stella dell'avvolgimento in questione è collegato a terra. Queste correnti
vengono rese innocue mediante le temporizzazioni (indirizzo 2212 T 3I0>>) se la
loro componente fondamentale supera il valore impostato.
L'impiego del principio dell' „interblocco retroattivo“ (par. 2.4.1.6, cfr. anche fig.2-57) è
indicato quando l'avvolgimento interessato è collegato a terra. In questo caso
vengono sfruttate le differenti soglie della protezione di massima corrente: Il gradino
3I0>> ad es., viene utilizzato con una breve temporizzazione di sicurezza T 3I0>>
(ad es. 50 ms) come protezione rapida di sbarra. Per eventuali guasti al lato uscita
3I0>> è bloccato. Il gradino 3I0> oppure 3I0p serve come protezione di riserva. Le
soglie di intervento di entrambi i gradini (3I0> o 3I0p e 3I0>>) sono identiche. La
temporizzazione T 3I0> e T 3I0p (caratteristica IEC) oppure D 3I0p (caratteristica
ANSI) viene impostata in modo da superare la temporizzazione delle uscite. A questo
proposito è determinante lo schema di selettività dei guasti a terra che consente nella
maggior parte dei casi tempi di risposta più brevi.
Il tempo impostato T 3I0>> è un tempo di ritardo supplementare che non comprende
i tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere
impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento,
ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞
non vengono trasmessi né la segnalazione di avviamento né lo scatto.
Gradino di
massima corrente
3I0>
Per l'impostazione del gradino di massima corrente 3I0> (indirizzo 2213) è
determinante, in primo luogo, la minima corrente di corto circuito a terra possibile.
La temporizzazione da impostare (parametro 2214 T 3I0>) risulta dallo schema di
selettività stabilito per la rete, laddove per correnti di terra in una rete collegata a terra
è possibile spesso uno schema di selettività separato con temporizzazioni più corte.
Se i gradini di corrente omopolare devono essere regolati in modo molto sensibile, va
ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 %
della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche).
è consigliabile in questo caso una maggiore temporizzazione.
Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di
risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche
su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo
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2 Funzioni
viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono
trasmessi né la segnalazione di avviamento né lo scatto.
Gradino di
massima corrente
3I0p per
caratteristiche IEC
Per il gradino dipendente dalla corrente possono essere selezionate diverse
caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 123). Per le
caratteristiche IEC (indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH = TOC IEC), all'indirizzo 2225
Curva IEC sono disponibili i parametri:
Norm. inversa (inverse, tipo A secondo IEC 60255–3),
Molto inversa (very inverse, tipo B secondo IEC IEC 60255–3),
Estrem. inversa (extremely inverse, tipo C secondo IECIEC 60255–3), e
Long Inverse (longtime, tipo B secondo IEC IEC 60255–3).
Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4,
fig. 4-7).
Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un
margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato.
Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una
corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. La ricaduta ha luogo quando il valore
di avviamento di riduce a un valore minore del 95 %.
Il valore della corrente viene impostato all'indirizzo 2221 3I0p. Per l'impostazione è
determinante, in primo luogo, la minima corrente di corto circuito a terra possibile.
Il rispettivo fattore di tempo è accessibile all'indirizzo 2222 T 3I0p. Questo
dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete, laddove per correnti di
terra in una rete collegata a terra è possibile spesso avere uno schema di selettività
separato con temporizzazioni più corte. Se i gradini di corrente omopolare devono
essere regolati in modo molto sensibile, va ricordato che la stabilizzazione
all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente nominale (limite di
funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche). è consigliabile in questo caso una
maggiore temporizzazione.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo
uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
gradino Ip non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di
protezione (par. 2.1.1) indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH = Tempo Definito.
Gradini di massima
corrente 3I0p per
caratteristiche
ANSI
Per i gradini dipendenti dalla corrente possono essere selezionate diverse
caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 123). Per le
caratteristiche ANSI (indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH = TOC ANSI), all'indirizzo
2226 Curva ANSI sono disponibili i parametri:
Definit.inversa,
Estrem. Inversa,
Inversa,
Lung.iInversa,
Moder. inversa,
Brev. inversa e
Molto inversa.
Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4,
fig. 4-8 e 4-9).
Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un
margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato.
Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una
corrente maggiore di 1,1 del valore impostato.
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2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
Il valore della corrente viene impostato all'indirizzo 2221 3I0p. Per l'impostazione è
determinante, in primo luogo, la minima corrente di corto circuito a terra possibile.
Il rispettivo fattore di tempo dev'essere impostato all'indirizzo 2223 D 3I0p. Questo
dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete, laddove per correnti di
terra in una rete collegata a terra è possibile spesso avere uno schema di selettività
separato con temporizzazioni più corte.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo
uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
gradino 3I0p non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni
di protezione (par. 2.1.1), l'indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH = Tempo Definito.
Se si imposta all'indirizzo 2224 TOC DROP-OUT la Emulaz. Disco, la ricaduta ha
luogo conformemente alla caratteristica di ricaduta come descritto al par. 2.4.1.2, alla
voce „Ricaduta con caratteristiche ANSI“ (pag. 86).
Commutazione
dinamica della
soglia di intervento
Per ogni gradino è possibile definire un gruppo di parametri che possono essere
commutati automaticamente durante l'esercizio. Questa commutazione dinamica è
descritta al paragrafo 2.6.
Qui vengono impostati per i gradini valori alternativi, ovvero:
− per la protezione di massima corrente 3I0:
indirizzo 2311 per la soglia di intervento 3I0>>,
indirizzo 2312 per il ritardo T 3I0>>,
indirizzo 2313 per la soglia di intervento 3I0>,
indirizzo 2314 per il ritardo T 3I0>;
− per la protezione di massima corrente 3I0 secondo le caratteristiche IEC:
indirizzo 2321 per la soglia di intervento 3I0p,
indirizzo 2322 per fattore di tempo T 3I0p;
− per la protezione di massima corrente 3I0 secondo le caratteristiche ANSI:
indirizzo 2321 per la soglia di intervento 3I0p,
indirizzo 2323 per fattore di tempo D 3I0p.
Caratteristiche
definite dall'utente
Per la protezione di massima corrente a tempo dipendente si può specificare anche
una caratteristica di scatto e di ricaduta. A questo scopo, durante la parametrizzazione
è disponibile sotto DIGSI® 4, una finestra di dialogo per l'immissione di fino a 20
coppie di valori della corrente e del tempo di scatto (fig. 2-58, pag. 96).
La procedura è la stessa di quella descritta per i gradini delle correnti di fase al par.
2.4.2.1, titolo al margine „Caratteristiche definite dall'utente“ (pag. 95).
Per poter definire una caratteristica di scatto per la corrente omopolare, alla
configurazione delle funzioni di protezione dev'essere impostata all'indirizzo 123 (par.
2.1.1) DMT/IDMT 3I0 CH l'opzione User Defined PU. Per stabilire anche la
caratteristica di ricaduta impostare l'opzione User def. Reset.
Stabilizzazione
all'inserzione
Nelle impostazioni generali (pag. 98, „In generale“) all'indirizzo 2202 InRushRest.
3I0 è stata attivata (ON) oppure disattivata (OFF) la funzione di stabilizzazione
all'inserzione. Questa funzione è necessaria in particolare per trasformatori quando la
protezione di massima corrente è attiva sul lato di alimentazione collegato a terra. I
parametri funzionali della stabilizzazione all'inserzione vengono definiti qui come
"Inrush".
Questa funzione si basa sulla valutazione della seconda armonica presente nella
corrente di inserzione. Il rapporto tra seconda armonica e componente fondamentale
7UT612 Manuale
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101
2 Funzioni
2.ARM. 3I0 (indirizzo 2241) è impostato alla fornitura su I2fN/IfN = 15 %, che di
regola può essere mantenuto senza essere modificato. Per poter eseguire una
maggiore stabilizzazione in casi eccezionali con condizioni di inserzione
particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore più basso.
Se la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 2242 I Max InRr. 3I0, la
stabilizzazione mediante la seconda armonica non ha più luogo.
2.4.3
Parametri
Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per
una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN
= 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va
tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA.
Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo
con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri".
Correnti di fase
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
2001
Max I di fase
ON
OFF
OFF
Massima corrente di fase
2002
InRushRest. Ph
ON
OFF
OFF
InRush Restrained O/C Phase
2008A
Chius. Manuale
I>> istantanea
I> istantanea
Ip istantanea
Inattivo
I>> istantanea
Chiusura manuale modo O/C
2011
I>>
0.10..35.00 A; ∞
2.00 A
I>> avviamento
2012
T I>>
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I>> Tempo di ritardo
2013
I>
0.10..35.00 A; ∞
1.00 A
I> avviamento
2014
T I>
0.00..60.00 sec; ∞
0.50 sec
TI> tempo di ritardo
2111
I>>
0.10..35.00 A; ∞
10.00 A
I>> Avviamento
2112
T I>>
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I>> Tempo di ritardo
2113
I>
0.10..35.00 A; ∞
2.00 A
I> avviamento
2114
T I>
0.00..60.00 sec; ∞
0.30 sec
T I> tempo di ritardo
2021
Ip
0.10..4.00 A
1.00 A
Ip Avviamento
2022
T Ip
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T Ip Selezione Tempo
2023
Selez.Tempo: TD
0.50..15.00; ∞
5.00
Selezione Tempo: TD
2024
TOC Drop-Out
Istantaneo
Emulaz. Disco
Emulaz. Disco
TOC caratteristica di ricaduta
102
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
2025
Curva IEC
Normalmente inversa
Molto inversa
Estremamente inversa
Long Inverse
Normalmente
inversa
Curva IEC
2026
Curva ANSI
Molto inversa
Inversa
Brevemente inversa
Lungamente inversa
Moderatamente inversa
Estremamente Inversa
Definitivamente inversa
Molto inversa
Curva ANSI
2121
Ip
0.10..4.00 A
1.50 A
Ip avviamento
2122
T Ip
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T Ip Time Dial
2123
D Ip
0.50..15.00; ∞
5.00
D Ip Time Dial
2031
I/Ip PU T/Tp
1.00..20.00 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Curva I/Ip - TI/TIp avviamento
2032
MofPU Res T/Tp
0.05..0.95 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Multiple of Pickup <-> TI/TIp
2041
2.ARM. Fase
10..45 %
15 %
Max corr. fase 2.Arm in % della
fond.
2042
I Max InRr.Fas.
0.30..25.00 A
7.50 A
Max corr. fase per Inr. Rest.
2043
CROSS BLK.Fase
NO
SI
NO
CROSS BLOCK O/C Fase
2044
T CROSS BLK.Fas
0.00..180.00 sec
0.00 sec
CROSS BLOCK Time O/C Fase
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Corrente
omopolare
Indir.
Parametro
Commenti
2201
3I0 O/C
ON
OFF
OFF
3I0 Time Overcurrent
2202
InRushRest. 3I0
ON
OFF
OFF
InRush Restrained O/C 3I0
2208A
3I0 MAN. CLOSE
3I0>> istantanea
3I0> istantanea
3I0p istantanea
Inattivo
3I0>> istantanea
O/C 3I0 Modo chiusura manuale
2211
3I0>>
0.05..35.00 A; ∞
0.50 A
3I0>> Avviamento
2212
T 3I0>>
0.00..60.00 sec; ∞
0.10 sec
T 3I0>> Tempo ritardo
2213
3I0>
0.05..35.00 A; ∞
0.20 A
3I0> Avviamento
2214
T 3I0>
0.00..60.00 sec; ∞
0.50 sec
T 3I0> Tempo ritardo
2311
3I0>>
0.05..35.00 A; ∞
7.00 A
3I0>> Avviamento
2312
T 3I0>>
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T 3I0>> Tempo Ritardo
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
103
2 Funzioni
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
2313
3I0>
0.05..35.00 A; ∞
1.50 A
3I0> Avviamento
2314
T 3I0>
0.00..60.00 sec; ∞
0.30 sec
T 3I0> Tempo Ritardo
2221
3I0p
0.05..4.00 A
0.20 A
3I0p Avviamento
2222
T 3I0p
0.05..3.20 sec; ∞
0.20 sec
T 3I0p Time Dial
2223
D 3I0p
0.50..15.00; ∞
5.00
D 3I0p Time Dial
2224
TOC DROP-OUT
Istantaneo
Emulaz. Disco
Emulaz. Disco
TOC Drop-out caratteristica
2225
Curva IEC
Normalmente inversa
Molto inversa
Estremamente inversa
Long Inverse
Normalmente
inversa
Curva IEC
2226
Curva ANSI
Molto inversa
Inversa
Brevemente inversa
Lungamente inversa
Moderatamente inversa
Estremamente Inversa
Definitivamente inversa
Molto inversa
Curva ANSI
2321
3I0p
0.05..4.00 A
1.00 A
3I0p Avviamento
2322
T 3I0p
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T 3I0p Time Dial
2323
D 3I0p
0.50..15.00; ∞
5.00
D 3I0p Time Dial
2231
I/I0p PU T/TI0p
1.00..20.00 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Avv curva 3I0/3I0p - T3I0/T3I0p
2232
MofPU ResT/TI0p
0.05..0.95 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Multiple of Pickup <-> T3I0/
T3I0p
2241
2.ARM. 3I0
10..45 %
15 %
Max corr. 3I0 2.Arm in % della
fond.
2242
I Max InRr. 3I0
0.30..25.00 A
7.50 A
Max corr. 3I0 per Inr. Rest.
2.4.4
Informazioni
Generalità
F.No.
Allarmi
Commenti
01761 Max corrente PU
Max corrente avviata
01791 OvercurrentTRIP
Max corrente Scatto
104
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
Correnti di fase
F.No.
Allarmi
Commenti
01704 >BLKFase O/C
>BLOCK Max corrente di fase
07571 >BLK Ph.O/C Inr
>BLOCCO InRush max corrente di fase
01751 O/C Fase OFF
Max corrente fase OFF
01752 O/C Fase BLK
Max corrente fase Bloccata
01753 O/C Fase ACT
Max corrente fase Attiva
07581 L1 InRush det.
Rilevamento InRush Fase 1
07582 L2 InRush det.
Rilevamento InRush Fase 2
07583 L3 InRush det.
Rilevamento InRush Fase 3
01843 INRUSH X-BLK
Cross blk: PhX blocked PhY
01762 O/C Ph L1 PU
Max corrente fase L1 avviata
01763 O/C Ph L2 PU
Max corrente fase L2 avviata
01764 O/C Ph L3 PU
Max corrente fase L3 avviata
07565 L1 InRush PU
Avviamento Fase L1 InRush
07566 L2 InRush PU
Avviamento Fase L2 InRush
07567 L3 InRush PU
Avviamento Fase L3 InRush
01721 >BLOCCO I>>
>BLOCCO I>>
01852 I>> BLOCCATA
I>> BLOCCATA
01800 I>> avviamen
I>> avviamento
01804 I>> Time Out
I>> Time Out
01805 I>> TRIP
I>> Scatto
01722 >BLOCCO I>
>BLOCCO I>
01851 I> BLOCCATA
I> BLOCCATA
01810 I> avviamen
I> avviamento
07551 I> InRush PU
I> InRush avviamento
01814 I> Time Out
I> Time Out
01815 I> SCATTO
Max Corr. I> SCATTO
01723 >BLOCK Ip
>BLOCK Ip
01855 Ip BLOCCATA
Ip BLOCCATA
01820 Ip avviamen
Ip avviamento
07553 Ip InRush PU
Ip InRush avviamento
01824 Ip Time Out
Ip Time Out
01825 Ip TRIP
Ip Scatto
01860 O/C Ph. Not av.
Max corrente fase non disponibile
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
105
2 Funzioni
Corrente
omopolare
F.No.
Allarmi
Commenti
01741 >BLK 3I0 O/C
>BLOCK max corrente 3I0
07572 >BLK 3I0O/C Inr
>BLOCCO InRush max corrente 3I0
01748 O/C 3I0 OFF
Max corrente 3I0 OFF
01749 O/C 3I0 BLK
Max corrente 3I0 Bloccata
01750 O/C 3I0 ACTIVE
Max corrente 3I0 Attiva
01766 O/C 3I0 PU
Max corrente 3I0 avviata
07568 3I0 InRush PU
Avviamento 3I0 InRush
01742 >BLOCK 3I0>>
>BLOCK max corrente 3I0>>
01858 3I0>> BLOCCATA
3I0>> BLOCCATA
01901 3I0>> avviam
3I0>> avviamento
01902 3I0>> Time Out
3I0>> Time Out
01903 3I0>> TRIP
3I0>> Scatto
01743 >BLOCK 3I0>
>BLOCK max corrente 3I0>
01857 3I0> BLOCCATA
3I0> BLOCCATA
01904 3I0> avviam
3I0> avviamento
07569 3I0> InRush PU
Avviamento 3I0> InRush
01905 3I0> Time Out
3I0> Time Out
01906 3I0> TRIP
3I0> Scatto
01744 >BLOCK 3I0p
>BLOCK max corrente 3I0p
01859 3I0p BLOCCATA
3I0p BLOCCATA
01907 3I0p avviam
3I0p avviamento
07570 3I0p InRush PU
Avviamento 3I0p InRush
01908 3I0p TimeOut
3I0p TimeOut
01909 3I0p TRIP
3I0p Scatto
01861 O/C 3I0 Not av.
Max corrente 3I0 non disponibile
106
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella)
2.5
Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra
(corrente di centro stella)
La protezione di massima corrente per corrente di terra è associata sempre
all'ingresso di misura della corrente I7 del dispositivo. Questa protezione è adatta il
linea di principio per qualsiasi applicazione. Essa viene impiegata principalmente per
il rilevamento diretto di una corrente di terra tra il centro stella di un oggetto protetto e
il suo dispersore (da qui la sua denominazione).
La protezione può essere utilizzata parallelamente alla protezionendifferenziale
contro i guasti a terra (par. 2.3). In questo caso funziona come protezione di riserva
per guasti a terra, anche esterni all'oggetto protetto, nel quale non possono essere
eliminati in tempo. La fig. 2-60 mostra un esempio.
La protezione di massima corrente per corrente di terra dispone di due gradini
indipendenti (UMZ) e di un gradino dipendente (AMZ); Il gradino dipendente dalla
corrente (AMZ) può essere facoltativamente una caratteristica IEC oppure ANSI
definibile dall'utente.
L1
IL1
L2
IL2
L3
ISt
I7
IL3
L1
L2
L3
Protezione differenziale
contro i guasti a terra
7UT612
Protezione di massima
corrente per corrente di
terra
Fig. 2-60
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Protezione di massima corrente come protezione di riserva per la protezione
differenziale contro i guasti a terra
107
2 Funzioni
2.5.1
Descrizione della funzione
2.5.1.1
Protezione di massima corrente a tempo indipendente (UMZ)
I gradini di massima corrente indipendente (UMZ) per la corrente di terra sono
disponibili anche quando è stata configurata una caratteristica dipendente (par. 2.1.1,
indirizzo 125).
Avviamento,
Scatto
Per la corrente di terra sono disponibili due gradini indipendenti.
Per il gradino IE>>, la corrente rilevata all'ingresso di misura I7 viene confrontata con
la soglia di intervento IE>> e ne viene segnalato un eventuale superamento. Allo
scadere del tempo di ritardo corrispondente T IE>> viene emesso un comando di
scatto. Il valore di ricaduta è pari a 95 % circa della soglia di intervento per correnti I
> 0,3 · IN.
La figura 2-61 mostra il diagramma logico del gradino di massima corrente IE>>.
2408 Manual Close TERRA
non attivo
IEp istantaneo
IE> istantaneo
„1“
IE>> istantaneo
&
Manual Close
(cfr. fig. 2-54)
2411 IE>>
FNr 1831
I7
IE>> avviamen
I>>
&
2412 T IE>>
T
&
FNr 1833
≥1
IE>> TRIP
0
FNr 1832
IE>> Time Out
Abilitazione di misura
FNr 1724
FNr 1854
>BLOCK IE>>
IE>> BLOCCATA
FNr 1757
FNr 1714
O/C Terra BLK
>BLK Terra O/C
2401 U/AMZ. TERRA
OFF
„1“
Fig. 2-61
ON
≥1
FNr 1758
O/C Terra ACT
FNr 1756
O/C Terra OFF
Diagramma logico dei gradini di massima corrente IE>> per corrente di terra
La corrente rilevata all'ingresso di misura della corrente I7 viene confrontata anche
con il valore impostato IE> e viene segnalato un eventuale superamento. Se si
utilizza la funzione di stabilizzazione all'inserzione (cfr. par. 2.5.1.5), viene prima
eseguita un'analisi della frequenza (par. 2.5.1.5). Se viene rilevato un effetto Rush, la
segnalazione di avviamento normale è sostituita dalla segnalazione corrispondente di
effetto Inrush. Allo scadere del rispettivo tempo di ritardo T IE> se non è presente
108
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella)
nessuna corrente Rush oppure se la stabilizzazione all'inserzione non è attiva viene
emesso un comando di scatto. Se la funzione di stabilizzazione all'inserzione è attiva
e viene rilevata anche una corrente rush non ha luogo uno scatto ma viene emessa
una segnalazione allo scadere della temporizzazione. Il valore di ricaduta è pari a
95 % circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN.
La figura 2-62 mostra il diagramma logico del gradino di massima corrente IE>.
le soglie di intervento di ogni gradino IE> e IE>> e i rispettivi tempi di ritardo sono
impostabili individualmente.
2408 Manual Close TERRA
non attivo
IE>> istantaneo
„1“
IEp istantaneo
IE> istantaneo
(cfr. fig. 2-54)
Manual Close
&
FNr 7552
IE> InRush PU
(cfr. fig. 2-64)
Eff.Rush E
FNr 7564
&
Terra InRush PU
&
O/C Terra PU
2413 IE>
FNr 1765
I7
I>
FNr 1834
&
IE> avviamen
T IE> 2414
&
T
0
&
≥1
FNr 1836
IE> TRIP
FNr 1835
IE> Time Out
Abilitazione di misura
FNr 1725
FNr 1714
FNr 1757
>BLK Terra O/C
O/C Terra BLK
2401 U/AMZ. TERRA
≥1
OFF
„1“
Fig. 2-62
FNr 1853
IE> BLOCCATA
>BLOCK IE>
ON
FNr 1758
O/C Terra ACT
FNr 1756
O/C Terra OFF
Diagramma logico del gradino di massima corrente IE> per corrente di terra
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
109
2 Funzioni
2.5.1.2
Protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ)
I gradini AMZ lavorano con una caratteristica a corrente dipendente secondo le norme
IEC oppure ANSI oppure secondo una caratteristica specificata dall'utente. Le
caratteristiche e le rispettive formule sono riportate nei dati tecnici (fig. 4-7 - 4-9 par.
4.4). In caso di programmazione di una delle caratteristiche a tempo inverso anche i
gradini indipendenti IE>> e IE> possono essere attivi (cfr. par. 2.5.1.1).
La corrente rilevata all'ingresso di misura della corrente I7 viene confrontata con il
valore impostato IEp. Ogni superamento di corrente di 1,1 del valore impostato, viene
segnalato e provoca un avviamento. Se si utilizza la funzione di stabilizzazione
all'inserzione (cfr. par. 2.5.1.5), viene prima eseguita un'analisi della frequenza (par.
2.5.1.5). Se viene rilevato un effetto Rush, la segnalazione di avviamento normale è
sostituita dalla segnalazione corrispondente di effetto Inrush. Per l'avviamento viene
considerato il valore effettivo della componente fondamentale.. n caso di avviamento
di un gradino IEp si determina (mediante calcolo), partendo dalla corrente di guasto e
in base alla caratteristica di scatto selezionata, il tempo di scatto e al trascorrere di
questo tempo si emette un comando di scatto. Se la funzione di stabilizzazione
all'inserzione è attiva e viene rilevata anche una corrente rush non ha luogo uno scatto
ma viene emessa una segnalazione allo scadere della temporizzazione.
Avviamento,
Scatto
La fig. 2-63 illustra il diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo
dipendente.
2408 Manual Close TERRA
non attivo
IE>> istantaneo
„1“
IEp istantaneo
IE> istantaneo
(cfr. fig. 2-54)
&
Manual Close
FNr 7554
IEp InRush PU
(cfr. fig. 2-64)
Eff.Rush E
FNr 7564
&
Terra InRush PU
&
O/C Terra PU
2421 IEp
FNr 1765
I7
2425 CARATTERISTICA IEC
1,1I>
FNr 1837
&
IEp avviamen
2422 T IEp
&
t
&
I
≥1
FNr 1839
IEp TRIP
FNr 1838
IEp TimeOut
Abilitazione di misura
FNr 1726
FNr 1714
FNr 1757
>BLK Terra O/C
O/C Terra BLK
2401 U/AMZ. TERRA
OFF
„1“
Fig. 2-63
110
FNr 1856
IEp BLOCCATA
>BLOCK IEp
ON
≥1
FNr 1758
O/C Terra ACT
FNr 1756
O/C Terra OFF
Diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) per corrente di terra —
esempio per caratteristica IEC
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella)
Ricaduta con
caratteristiche IEC
La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di
sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia il
temporizzatore.
Ricaduta con
caratteristiche
ANSI
Nel caso delle caratteristiche ANSI vi è possibilità di selezionare se la ricaduta del
gradino deve avvenire subito dopo il passaggio al di sotto di una soglia oppure con
una "disk-emulation". "Subito" significa che l'eccitazione ricade quando il valore
passa al di sotto del 95 % circa di una soglia di intervento, e in caso di un nuovo
avviamento, si riavvia il temporizzatore.
Se si utilizza la "disk-emulation" l'eliminazione della corrente avvia un processo di
ricaduta (regressione del temporizzatore), che corrisponde al fenomeno di
riposizionamento di un disco di Ferrari (da qui il nome "emulazione di disco“). Un
vantaggio di questo tipo di funzionamento è rappresentato dalla considerazione dei
guasti precedenti in seguito ll'inerzia del disco di Ferrari e dall'adattamento dei valori
di temporizzazione. La regressione della temporizzazione ha inizio quando si passa
sotto il 90 % del valore impostato in funzione della curva di ricaduta della caratteristica
selezionata. Nel campo tra il valore di ricaduta (95 % della soglia di intervento) e il
90 % del valore impostato, il disco viene considerato fermo (nessun movimento di
rotazione del disco) Nel caso di un valore inferiore al 5 % del valore impostato il
processo di ricaduta ha termine, vale a dire che con un nuovo avviamento si riavvia il
temporizzatore.
La disk-emulation si rivela vantaggiosa se la selettività della protezione di massima
corrente dev'essere coordinata con altri apparecchi della rete da un punto di vista
elettromagnetico oppure induttivo.
Caratteristiche
definite dall'utente
Se l'utente definisce la caratteristica di scatto, questa può essere determinata punto
per punto. Possono essere introdotti fino a 20 punti di coordinate di corrente e di
tempo. Da questi il dispositivo determina per approssimazione la caratteristica tramite
un'interpolazione lineare.
Anche la caratteristica di ricaduta può essere definita liberamente. Per la descrizione
del funzionamento cfr. "Ricaduta con caratteristiche ANSI". Se l'utente non vuole
definire una caratteristica di ricaduta specifica, la ricaduta ha luogo quando la corrente
va al di sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia
quindi il temporizzatore.
2.5.1.3
Chiusura manuale
All'inserzione dell'interruttore su un elemento da proteggere che presenta un guasto,
è richiesta generalmente una disinserzione possibilmente rapida dell'oggetto protetto.
A questo scopo, la temporizzazione di un qualsiasi gradino di massima corrente può
essere annullata mediante un impulso di chiusura manuale; ciò significa che il
superamento di una soglia definita genera uno scatto istantaneo. Questo impulso
viene mantenuto almeno 300 ms (fig. 2-54, pag. 88). A questo scopo, il comando di
chiusura manuale tiene conto della parametrizzazione dell'indirizzo 2408A IE Ch.
Man. per la reazione del dispositivo in caso di guasto. È inoltre possibile determinare
con quale temporizzazione le soglie di intervento sono attive quando l'interruttore è
azionato manualmente.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
111
2 Funzioni
2.5.1.4
Commutazione dinamica della soglia di intervento
Come per la protezione di massima corrente per le correnti di fase e per la corrente
omopolare (par. 2.4) è possibile effettuare una commutazione dinamica della soglia di
intervento anche per la protezione di massima corrente per la corrente di terra. La
funzione di commutazione dinamica è uguale per tutti i gradini di massima corrente ed
è descritta al par. 2.6. Le soglie di intervento commutabili propriamente dette possono
essere determinate individualmente per ogni gradino della protezione di massima
corrente.
2.5.1.5
Stabilizzazione all'inserzione
Anche la protezione di massima corrente per corrente di terra dispone di una funzione
di stabilizzazione all'inserzione che impedisce una risposta dei gradini IE> e IEp (non
di IE>>) alla corrente di inserzione (Rush) di un trasformatore.
Se il tenore della seconda armonica nella corrente di terra misurata supera una soglia
impostabile, lo scatto viene impedito.
La stabilizzazione all'inserzione ha un valore limite superiore: essa non è più attiva al
superamento di un valore di corrente (impostabile) poiché in questo caso si può
trattare solo di un corto circuito interno di forte intensità di corrente. Il limite inferiore
rappresenta il limite di lavoro dei filtri di armonica (0,2 IN).
La figura 2-64 mostra un diagramma logico semplificato.
2441 2.ARM. Terra
fN
IE
&
2fN
Eff. rush E
E
Abilitazione di misura
I Max InRr. E
FNo.07573
>BLK E O/C Inr
2402 InRushRestEarth
2442
≥1
OFF
„1“
Fig. 2-64
112
ON
Diagramma logico della stabilizzazione all'inserzione
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella)
2.5.2
Indicazioni per l'impostazione
In generale
Durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1, alla voce
„Particolarità“, pag. 16) è stato definito il tipo di caratteristica all'indirizzo 125. Qui
sono disponibili solo le impostazioni valide per la selezione della rispettiva
caratteristica. I gradini indipendenti IE>> e IE> sono sempre disponibili.
All'indirizzo 2401 Max I di terra la protezione di massima corrente per corrente
di terra può essere attivata (ON) o disattivata (OFF).
L'indirizzo 2408A IE Ch. Man. stabilisce quale dei gradini di corrente di terra
dev'essere attivo senza ritardo quando viene riconosciuta una chiusura manuale. Le
impostazioni IE>> istant. e IE> istant. sono possibili indipendentemente dal
tipo di caratteristica selezionata; IEp istant. è possibile solo se è stato
programmato anche un gradino dipendente. Questa impostazione è possibile solo
tramite DIGSI® in Altri parametri.
In caso di impiego al lato di alimentazione di un trasformatore, selezionare un gradino
più alto IE>>, che non possa reagire mediante la corrente di inserzione a condizione
che la funzione di inserzione manuale non sia disattivata Inattivo.
All'indirizzo 2402 InRushRestEarth si può scegliere se attivare o no la
stabilizzazione all'inserzione (stabilizzazione rush con seconda armonica).
Selezionare ON, se la protezione di massima corrente è installata al lato di
alimentazione di un trasformatore collegato a terra. In caso contrario l'impostazione
può rimanere su OFF.
Gradini di massima
corrente IE>>
Il gradino IE>> (indirizzo 2411) produce assieme al gradino IE> oppure al gradino IEp
una caratteristica a due livelli. Se la caratteristica non viene utilizzata, impostare la
soglia di intervento su ∞. Il gradino IE>> funziona sempre con un ritardo definito.
Queste impostazioni della corrente e del tempo non devono reagire in caso di
manovra. Utilizzare questo gradino per realizzare una caratteristica a più livelli in
combinazione con il gradino IE> e il gradino IEp. In una certa misura è possibile anche
ottenere una selettività delle correnti come nel caso dei gradini corrispondenti della
protezione di massima corrente per correnti di fase e correnti omopolari (par.2.4.2),
ma bisogna tenere conto, in questo caso, delle grandezze del sistema omopolare.
Nella maggior parte dei casi questo gradino funzione senza temporizzazione.
All'indirizzo 2412 T IE>> si può comunque programmare una temporizzazione.
Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di
risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche
su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo
viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono
trasmessi nè la segnalazione di avviamento né lo scatto.
Gradino di
massima corrente
IE>
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Il gradino di massima corrente IE> (indirizzo 2413) consente di rilevare corto circuiti
di terra anche con piccole correnti di guasto. La corrente di centro stella proviene da
un unico trasformatore amperometrico e non viene quindi influenzata da effetti di
sommatoria risultanti da guasti di TA diversi, come accade invece per la corrente
omopolare ottenuta dalla correnti di fase. Possono quindi essere definiti dei livelli
molto sensibili. Va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a
partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio
di armoniche). Nel caso di un'impostazione troppo sensibile si consiglia di aumentare
la temporizzazione se si utilizza la stabilizzazione all'inserzione.
113
2 Funzioni
Poiché questo gradino reagisce anche in presenza di guasti di terra nella rete, è
necessario coordinare la temporizzazione (indirizzo 2414 T IE>) con lo schema di
selettività della rete per i guasti di terra. Poiché nei trasformatori con avvolgimenti
separati i sistemi omopolari delle componenti connesse della rete sono isolati
galvanicamente, si possono regolare, in linea di massima, tempi di scatto più brevi
rispetto a quelli delle correnti di fase.
Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di
risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche
su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo
viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono
trasmessi né la segnalazione di avviamento né lo scatto.
Gradino di
massima corrente
IEp per
caratteristiche IEC
Per il gradino dipendente dalla corrente possono essere selezionate diverse
caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 125). Per le
caratteristiche IEC (indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR. = TOC IEC), all'indirizzo 2425
Curva IEC sono disponibili i parametri:
Norm. inversa (inverse, tipo A secondo IEC 60255–3),
Molto inversa (very inverse, tipo B secondo IEC IEC 60255–3),
Estrem. inversa (extremely inverse, tipo C secondo IECIEC 60255–3), e
Long Inverse (longtime, tipo B secondo IEC IEC 60255–3).
Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4,
fig. 4-7).
Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un
margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato.
Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una
corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. La ricaduta ha luogo quando il valore
di avviamento si riduce a un valore minore del 95 %.
Il gradino di massima corrente IEp (indirizzo 2421) consente di rilevare corto circuiti
di terra anche con piccole correnti di guasto. La corrente di centro stella proviene da
un unico trasformatore amperometrico e non viene quindi influenzata da effetti di
sommatoria risultanti da guasti di TA diversi, come accade invece per la corrente
omopolare ottenuta dalla correnti di fase. Possono quindi essere definiti dei livelli
molto sensibili. Va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a
partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio
di armoniche). Nel caso di un'impostazione troppo sensibile si consiglia di aumentare
la temporizzazione se si utilizza la stabilizzazione all'inserzione.
Poiché questo gradino reagisce anche in presenza di guasti di terra nella rete, è
necessario coordinare il fattore temporale (indirizzo 2422 T IEp) con lo schema di
selettività della rete per i guasti di terra. Poiché nei trasformatori con avvolgimenti
separati i sistemi omopolari delle componenti connesse della rete sono isolati
galvanicamente, si possono regolare, in linea di massima, tempi di scatto più brevi
rispetto a quelli delle correnti di fase.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo
uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
gradino IEp non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni
di protezione (par. 2.1.1), l'indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR. = Tempo Definito.
114
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella)
Gradino di
massima corrente
IEp
per caratteristiche
ANSI
Per i gradini dipendenti dalla corrente possono essere selezionate diverse
caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 125). Per le
caratteristiche ANSI (indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR. = TOC ANSI), all'indirizzo
2426 Curva Ansi sono disponibili i parametri:
Definit.inversa,
Estrem. Inversa,
Inversa,
Lung.iInversa,
Moder. inversa,
Brev. inversa e
Molto inversa.
Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4,
fig. 4-8 e 4-9).
Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un
margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato.
Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una
corrente maggiore di 1,1 del valore impostato.
Il gradino di massima corrente IEp (indirizzo 2421) consente di rilevare corto circuiti
di terra anche con piccole correnti di guasto. La corrente di centro stella proviene da
un unico trasformatore amperometrico e non viene quindi influenzata da effetti di
sommatoria risultanti da guasti di TA diversi, come accade invece per la corrente
omopolare ottenuta dalla correnti di fase. Possono quindi essere definiti dei livelli
molto sensibili. Va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a
partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio
di armoniche). Nel caso di un'impostazione troppo sensibile si consiglia di aumentare
la temporizzazione se si utilizza la stabilizzazione all'inserzione.
Poiché questo gradino reagisce anche in presenza di guasti di terra nella rete, è
necessario coordinare il fattore temporale (indirizzo 2423 D IEp) con lo schema di
selettività della rete per i guasti di terra. Poiché nei trasformatori con avvolgimenti
separati i sistemi omopolari delle componenti connesse della rete sono isolati
galvanicamente, si possono regolare, in linea di massima, tempi di scatto più brevi
rispetto a quelli delle correnti di fase.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo
uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
gradino IEp non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni
di protezione (par. 2.1.1), l'indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR. = Tempo Definito.
Se si imposta all'indirizzo 2424 TOC Drop-Out la Emulaz. Disco, la ricaduta ha
luogo conformemente alla caratteristica di ricaduta come descritto al par. 2.5.1.2, alla
voce „Ricaduta con caratteristiche ANSI“ (pag. 111).
Commutazione
dinamica della
soglia di intervento
Per ogni gradino è possibile definire un gruppo di parametri che possono essere
commutati automaticamente durante l'esercizio. Questa commutazione dinamica è
descritta al paragrafo 2.6.
Qui vengono impostati per i gradini valori alternativi, ovvero:
− per la protezione di massima corrente IE:
indirizzo 2511 per la soglia di intervento IE>>,
indirizzo 2512 per il ritardo T IE>>,
indirizzo 2513 per la soglia di intervento IE>,
indirizzo 2514 per il ritardo T IE>;
7UT612 Manuale
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115
2 Funzioni
− per la protezione di massima corrente IE secondo le caratteristiche IEC:
indirizzo 2521 per la soglia di intervento IEp,
indirizzo 2522 per fattore di tempo T IEp;
− per la protezione di massima corrente IE secondo le caratteristiche ANSI:
indirizzo 2521 per la soglia di intervento IEp,
indirizzo 2523 per fattore di tempo D IEp.
Caratteristiche
definite dall'utente
Per la protezione di massima corrente a tempo dipendente si può specificare anche
una caratteristica di scatto e di ricaduta. A questo scopo, durante la parametrizzazione
è disponibile sotto DIGSI® 4, una finestra di dialogo per l'immissione di fino a 20
coppie di valori della corrente e del tempo di scatto (fig. 2-58, pag. 96).
La procedura è la stessa di quella descritta per i gradini delle correnti di fase al par.
2.4.2.1, titolo al margine "Caratteristiche definite dall'utente".
Per poter definire una caratteristica di scatto per la corrente di terra, alla
configurazione delle funzioni di protezione dev'essere impostata all'indirizzo 125 (par.
2.1.1) DMT/IDMT E CHR. l'opzione User Defined PU. Per stabilire anche la
caratteristica di ricaduta impostare l'opzione User def. Reset.
Stabilizzazione
all'inserzione
Nelle impostazioni generali (pag. 113, „In generale“) all'indirizzo 2402
InRushRestEarth è stata attivata (ON) oppure disattivata (OFF) la funzione di
stabilizzazione all'inserzione. Questa funzione è consigliata nel caso di trasformatori
quando a sul lato di alimentazione collegato a terra. I parametri funzionali della
stabilizzazione all'inserzione vengono definiti qui come "Inrush".
Questa funzione si basa sulla valutazione della seconda armonica presente nella
corrente di inserzione. Il rapporto tra seconda armonica e componente fondamentale
2.ARM. Terra (indirizzo 2441) è impostato alla fornitura su I2fN/IfN = 15 %, che di
regola può essere mantenuto senza essere modificato. Per poter eseguire una
maggiore stabilizzazione in casi eccezionali con condizioni di inserzione
particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore più basso.
Se la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 2442 I Max InRr. E, la
stabilizzazione mediante la seconda armonica non ha più luogo.
2.5.3
Parametri
Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per
una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN
= 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va
tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA.
Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo
con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri".
116
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella)
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
2401
Max I di terra
ON
OFF
OFF
Massima corrente di terra
2402
InRushRestEarth
ON
OFF
OFF
InRush Restrained O/C Terra
2408A
IE Ch. Man.
IE>> istantanea
IE> istantanea
IEp istantanea
Inattivo
IE>> istantanea
Chiusura manuale modo O/C IE
2411
IE>>
0.05..35.00 A; ∞
0.50 A
IE>> Avviamento
2412
T IE>>
0.00..60.00 sec; ∞
0.10 sec
T IE>> Tempo di ritardo
2413
IE>
0.05..35.00 A; ∞
0.20 A
IE> Avviamento
2414
T IE>
0.00..60.00 sec; ∞
0.50 sec
T IE> Tempo di ritardo
2511
IE>>
0.05..35.00 A; ∞
7.00 A
IE>> Avviamento
2512
T IE>>
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T IE>> Tempo di ritardo
2513
IE>
0.05..35.00 A; ∞
1.50 A
IE> avviamento
2514
T IE>
0.00..60.00 sec; ∞
0.30 sec
T IE> tempo di ritardo
2421
IEp
0.05..4.00 A
0.20 A
IEp Avviamento
2422
T IEp
0.05..3.20 sec; ∞
0.20 sec
T IEp Time Dial
2423
D IEp
0.50..15.00; ∞
5.00
D IEp Time Dial
2424
TOC Drop-Out
Istantaneo
Emulaz. Disco
Emulaz. Disco
TOC caratteristica di ricaduta
2425
Curva IEC
Normalmente inversa
Molto inversa
Estremamente inversa
Long Inverse
Normalmente
inversa
Curva IEC
2426
Curva Ansi
Molto inversa
Inversa
Brevemente inversa
Lungamente inversa
Moderatamente inversa
Estremamente Inversa
Definitivamente inversa
Molto inversa
Curva ANSI
2521
IEp
0.05..4.00 A
1.00 A
IEp avviamento
2522
T IEp
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T IEp Time Dial
2523
D IEp
0.50..15.00; ∞
5.00
D IEp Time Dial
2431
I/IEp PU T/TEp
1.00..20.00 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Curva IE/IEp - TIE/TIEp
avviamento
2432
MofPU Res T/TEp
0.05..0.95 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Multiple of Pickup <-> TI/TIEp
2441
2.ARM. Terra
10..45 %
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15 %
Max corr. Terra 3.Arm in % della
fond.
117
2 Funzioni
Indir.
Parametro
2442
I Max InRr. E
2.5.4
Informazioni
F.No.
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
0.30..25.00 A
7.50 A
Allarmi
Commenti
Max corr. Terra per Inr. Rest.
Commenti
01714 >BLK Terra O/C
>BLOCK Max corrente di terra
07573 >BLK E O/C Inr
>BLOCCO InRush max corrente di terra
01756 O/C Terra OFF
Max corrente di terra OFF
01757 O/C Terra BLK
Max corrente di terra Bloccata
01758 O/C Terra ACT
Max corrente di terra Attiva
01765 O/C Terra PU
Max corrente di terra avviata
07564 Terra InRush PU
Earth InRush avviamento
01724 >BLOCK IE>>
>BLOCK IE>>
01854 IE>> BLOCCATA
IE>> BLOCCATA
01831 IE>> avviamen
IE>> avviamento
01832 IE>> Time Out
IE>> Time Out
01833 IE>> TRIP
IE>> Scatto
01725 >BLOCK IE>
>BLOCK IE>
01853 IE> BLOCCATA
IE> BLOCCATA
01834 IE> avviamen
IE> avviamento
07552 IE> InRush PU
IE> InRush avviamento
01835 IE> Time Out
IE> Time Out
01836 IE> TRIP
IE> Scatto
01726 >BLOCK IEp
>BLOCK IEp
01856 IEp BLOCCATA
IEp BLOCCATA
01837 IEp avviamen
IEp avviamento
07554 IEp InRush PU
IEp InRush avviamento
01838 IEp TimeOut
IEp TimeOut
01839 IEp TRIP
IEp Scatto
118
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2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente
2.6
Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione
di massima corrente
Può essere necessario rilevare dinamicamente le soglie di intervento di una
protezione di massima corrente quando alcuni elementi dell'impianto dopo una lunga
pausa senza tensione presentano all'inserzione un maggiore assorbimento di potenza
(ad es. impianti di climatizzazione, riscaldamento, motori). È anche possibile evitare
un aumento globale delle soglie di intervento per tenere conto di simili condizioni di
inserzione.
Nota:
La commutazione dinamica della soglia di intervento non dev'essere confusa con la
possibilità di commutazione tra i quattro gruppi di parametri A - D; essa si aggiunge
semplicemente a quest'ultima.
La commutazione dinamica della soglia di intervento agisce sulle funzioni di
protezione di massima corrente descritte ai capitoli 2.4 e 2.5. Per ogni gradino è
possibile definire un gruppo di parametri che possono essere commutati
dinamicamente.
2.6.1
Descrizione della funzione
per rilevare lo stato di impianto fuori servizio sono disponibili due criteri:
• La posizione dell'interruttore viene comunicata all'unità attraverso ingressi binari.
• Viene utilizzato il superamento di una soglia di corrente regolabile.
Uno di questi criteri può essere sempre selezionato per la protezione di massima
corrente di fase (par. 2.4) e per la protezione di massima corrente omopolare (par.
2.4). Il dispositivo associa automaticamente il punto di misura di corrente oppure il
contatto ausiliario dell'interruttore (per il criterio dell'interruttore) al lato dell'oggetto
protetto. La protezione di massima corrente di terra (par. 2.5) consente solo il criterio
dell'interruttore, se quest'ultimo è associato a un determinato lato dell'oggetto da
proteggere (indirizzo 108, cfr. anche par. 2.1.1, titolo al margine „Particolarità“, pag.
16); in caso contrario viene applicato solo il criterio di corrente.
Se viene constatata un'assenza di tensione nell'impianto con il criterio selezionato, la
commutazione dinamica della soglia di intervento permette di attivare le soglie più alte
dopo un tempo di interruzione parametrizzabile CB Open Time. La fig. 2-66 mostra
il diagramma logico della commutazione dinamica della soglia di intervento. Alla
messa in tensione dell'impianto (il dispositivo riceve l'informazione mediante un
ingresso binario oppure dal superamento della soglia di corrente del lato al quale è
associata la funzione della protezione di massima corrente) ha inizio una
temporizzazione Active Time, allo scadere della quale vengono ristabiliti i valori
normali. Questa temporizzazione può essere abbreviata se, all'inizio dell'avviamento,
vale a dire con interruttore chiuso, i valori di corrente rimangono al di sotto di tutti i
valori di soglia normali per un tempo regolabile Tempo Stop. La condizione iniziale
del tempo di ricaduta rapida si rapporta alle differenti soglie di ricaduta di tutti i gradini
di massima corrente. Se Tempo Stop è impostato su ∞ oppure l'ingresso binario
7UT612 Manuale
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119
2 Funzioni
„>BLK CLP stpTim“ è attivo, il confronto con i valori "normali" non viene eseguito,
la funzione è inattiva e il tempo di ricaduta rapida eventualmente in corso viene
azzerato.
Se ha luogo un avvimento per massima corrente durante la temporizzazione Active
Time, il guasto resta in corso con la soglie di intervento dinamiche fino alla ricaduta
dell'eccitazione. Solo successivamente le soglie di intervento vengono ristabilite sulle
soglie "normali".
L'attivazione dell'ingresso binario ">BLOCK CLP“ genera una riinizializzazione di tutte
le temporizzazioni in corso e ristabilisce immediatamente tutti i valori di soglia
"normali". Se ha luogo un blocco durante un guasto con soglie di intervento
dinamiche, le temporizzazioni della protezione di massima corrente vengono bloccate
e riavviate, se necessario, con i loro tempi "normali".
Interruttore
chiuso
aperto
T INTERRUZIONE
Indirizzo 1711
"Pausa"
"Pausa"
T dinPAR. ACTION
Indirizzo 1712:
"Action time"
Commutazione dinamica
della soglia di intervento
attivo
non attivo
Possibile riduzione della
commutazione dinamica
tramite T dinPAR.RIC.
T dinPAR. RIC.
Indirizzo 1713:
„T. di ricaduta rapido“
Limiti di avviamento
"normali"
Avviamento
Zona di ricaduta
fabbisogno di potenza maggiore dopo
una lunga pausa senza tensione
Fig. 2-65
120
Scatto se al termine del tempo di azione esiste
ancora il bisogno di una maggiore potenza
Sequenza temporale della commutazione dinamica della soglia di intervento
7UT612 Manuale
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2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente
All'accensione e all'avviamento del dispositivo di protezione, la temporizzazione CB
Open Time viene avviata con l'interruttore aperto e vengono utilizzate dapprima le
soglie di intervento "normali". Se l'interruttore è chiuso la protezione funziona con le
soglie "normali".
La fig. 2-65 mostra le sequenze temporali, la fig. 2-66 il diagramma logico della
commutazione dinamica della soglia di intervento.
FNo. 1730
FNo. 1995
CLP BLOCCATA
>BLOCK CLP
FNo. 1996
1701 comm.din.par.
≥1
CLP running
ON
FNo. 1994
OFF
„1“
>LS1 chiuso alloc.
>LS1 aperto alloc.
CLP OFF
≥1
&
Abilitazione di misura
FNr 410
>INT 3p Chiuso
FNr 411
≥1
>INT 3p Aperto
1711 T INTERRUZIONE
&
≥1
Interruttore
aperto
T
FNr 1998
0
I Dyn.set. ACT
FNr 1999
1702 dinPAR.START Ph
3I0 Dyn.set.ACT
Posizione Int.
„1“
FNr 2000
Criterio di corrente
&
R
&
283 LS Lato 1 I>
Max di
IL1, IL2,
IE Dyn.set. ACT
S Q
Utilizzo dei parametri
dinamici nelle
funzioni della protezione
di massima corrente
IL3 Ι<
1712 T dinPAR.ATT.
Avviamento
T
Superamento di una soglia dinamica della protezione di
massima corrente (blocchi di indirizzi 20, 22 e 24)
1713 T dinPAR.RIC.
Superamento di una soglia "normale"
della protezione di massima corrente
Avviamento
0
&
T
≥1
0
FNo. 1731
>BLK CLP stpTim
Fig. 2-66
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Diagramma logico della commutazione dinamica della soglia di intervento esempio di una protezione di massima corrente di fase, rappresentata per il lato 1
121
2 Funzioni
2.6.2
Indicazioni per l'impostazione
In generale
La commutazione dinamica della soglia di intervento è attiva solo se è stata impostata
all'indirizzo 117 Avv ColdLoad = Abilitato in fase di programmazione. Se non si
vuole utilizzare la funzione selezionare Disabilitato. All'indirizzo 1701 Avv
ColdLoad la funzione può essere attivata (ON) o disattivata (OFF).
Criteri di
commutazione
Per le funzioni di protezione che autorizzano una commutazione dinamica è possibile
impostare i criteri di commutazione. Vi è possibilità di scelta tra criterio di corrente No
Corrente e criterio dell'interruttore Contat. Breaker:
indirizzo1702 Avv CLP Fase per protezione di massima corrente per correnti di
fase,
indirizzo1703 Avv CLP 3I0 per protezione di massima corrente omopolare.
Con il criterio di corrente viene rilevato la corrente del lato al quale è associata la
rispettiva funzione di protezione. Nel caso del criterio dell'interruttore, il contatto
ausiliario dell'interruttore del rispettivo lato dev'essere portato al corrispondente
ingresso binario del dispositivo e parametrizzato.
La protezione di massima corrente di terra consente solo il criterio di corrente poiché
non è associata a nessun interruttore (indirizzo 1704 Avv CLP Terra sempre = No
Corrente).
Gradini temporali
Per i gradini temporali CB Open Time (indirizzo 1711), Active Time
(indirizzo1712) e Tempo Stop (indirizzo 1713) in generale, non si possono fornire
indicazioni vincolanti. Essi devono essere adattati alle condizioni locali e devono
essere selezionati in modo da evitare disconnessioni nel caso di brevi sovraccarichi
ammissibili mentre l'impianto viene portato a regime.
Soglie di intervento
alternative
Le soglie di intervento alternative propriamente dette che devono essere attivate
conformemente ai criteri di commutazione dinamica, sono state impostate per i singoli
gradini della protezione di massima corrente.
2.6.3
Indir.
Parametri
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
1701
Avv ColdLoad
OFF
ON
OFF
Funzione avviamento ColdLoad
1702
Avv CLP Fase
No Corrente
Contat. Breaker
No Corrente
Condiz. avv. CLP per O/C fase
1703
Avv CLP 3I0
No Corrente
Contat. Breaker
No Corrente
Condiz. avv. CLP per O/C 3I0
1704
Avv CLP Terra
No Corrente
Contat. Breaker
No Corrente
Condiz. avv. CLP per O/C terra
1711
CB Open Time
0..21600 sec
3600 sec
Tempo di apertura CB
122
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
1712
Active Time
1..21600 sec
3600 sec
Tempo attivo
1713
Tempo Stop
1..600 sec; ∞
600 sec
Tempo di Stop
2.6.4
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
01730 >BLOCK CLP
>BLOCK Cold-Load-Pickup
01731 >BLK CLP stpTim
>BLOCK Cold-Load-Pickup stop timer
01994 CLP OFF
Cold-Load-Pickup switched OFF
01995 CLP BLOCCATA
Cold-Load-Pickup BLOCCATA
01996 CLP running
Cold-Load-Pickup is RUNNING
01998 I Dyn.set. ACT
Tarature dinam. max corrente fase ATTIVA
01999 3I0 Dyn.set.ACT
Tarature dinam. 3I0 ATTIVA
02000 IE Dyn.set. ACT
Tarature dinam. max corr. terra ATTIVA
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
123
2 Funzioni
2.7
Protezione di massima corrente monofase
La protezione di massima corrente monofase può essere associata facoltativamente
all'ingresso di misura di corrente I7 oppure I8 del dispositivo. Questa protezione è
adatta in linea di principio per qualsiasi applicazione. Nel caso di collegamento
all'ingresso I8 è possibile effettuare un'impostazione molto sensibile (a partire da 3 mA
all'ingresso di misura di corrente del dispositivo).
Gli esempi di applicazione sono una Protezione differenziale ad alta impedenza e una
protezione cassone sensibile. Questi esempi di applicazione standard vengono trattati
specificatamente nei seguenti paragrafi: Paragrafo 2.7.2 per la Protezione
differenziale ad alta impedenza, paragrafo 2.7.3 per la Protezione cassone sensibile.
La protezione di massima corrente monofase dispone di due gradini indipendenti
temporizzabili (UMZ), combinabili liberamente. Se un gradino non viene utilizzato,
impostarlo su ∞.
2.7.1
Descrizione della funzione
La corrente da rilevare viene filtrata tramite algoritmi numerici. A causa della possibile
alta sensibilità, è stato scelto un filtro a banda particolamente stretta.
Per il gradino monofase I>> la corrente rilevata all'ingresso di misura configurato (I7
oppure I8) viene confrontata con la soglia di intervento 1Fase I>> e ne viene
segnalato un eventuale superamento. Allo scadere del tempo di ritardo
corrispondente T 1Fase I>> viene emesso un comando di scatto. Il valore di
ricaduta è pari a 95 % circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN.
Per il gradino monofase I>a corrente rilevata all'ingresso di misura configurato viene
confrontata con la soglia di intervento 1Fase I> e ne viene segnalato un eventuale
superamento. Allo scadere del tempo di ritardo corrispondente T 1Fase I> viene
emesso un comando di scatto. Il valore di ricaduta è pari a 95 % circa della soglia di
intervento per correnti I > 0,3 · IN.
I due gradini formano insieme una protezione a due soglie conformemente alla
fig. 2-67.
124
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.7 Protezione di massima corrente monofase
t
Scatto
T I>
T I>>
I>
Fig. 2-67
I>>
I
Caratteristica a due livelli della protezione di massima corrente monofase
In presenza di correnti molto elevate si può escludere il filtro di corrente per ottenere
un tempo di scatto più breve. Ciò ha luogo automaticamente tutte le volte che il valore
istantaneo della corrente supera il valore impostato del gradino >>, almeno del fattore
2·√2.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
125
2 Funzioni
La fig. 2-68 illustra il diagramma logico della protezione di massima corrente
monofase.
DMT 1FASE 127
2703 1Fase I>>
non disponibile
TI7 insens.
T I8 sens.
I7
I8
I>>
FNr 5977
≥
O/C 1Ph I>> PU
2704 T I>>
2·√2·I>>
&
T
FNr 5979
0
Abilitazione
di misura
O/C1Ph I>> TRIP
≥1
FNr 5971
O/C 1Ph PU
FNr 5967
FNr 5953
O/C 1Ph I>> BLK
>BLK 1Ph. I>>
FNr 5951
FNr 5962
O/C 1Ph. BLK
>BLK 1Ph. O/C
FNr 5963
2701 UMZ monofase
≥1
O/C 1Ph. ACT
FNr 5961
OFF
„1“
O/C 1Ph. OFF
Abilitazione
di misura
ON
FNr 5972
≥1
2706 1Fase I>
O/C 1Ph TRIP
FNr 5974
O/C 1Ph I> PU
I>
2707 T I>
&
T
0
FNr 5975
O/C 1Ph I> TRIP
FNr 5952
FNr 5966
>BLK 1Ph. I>
O/C 1Ph I> BLK
Fig. 2-68
2.7.2
Diagramma logico della protezione di massima corrente monofase — esempio di rilevamento della corrente
monofase all'ingresso di misura I8
Protezione differenziale ad alta impedenza
Esempio di
applicazione
Nel caso del metodo ad alta impedenza, tutti i TA funzionano ai limiti della zona
protetta parallelamente a una resistenza R comune, a relativamente alto valore
ohmico, la cui tensione viene misurata. Nel dispositivo 7UT612 la tensione viene
misurata mediante il rilevamento della corrente tramite la resistenza R (esterna)
all'ingresso di misura di corrente sensibile I8.
I TA devono essere dello stesso tipo e avere almeno un proprio nucleo per la
Protezione differenziale ad alta impedenza. In particolare devono avere lo stesso
rapporto di trasformazione e approssimativamente la stessa tensione di saturazione.
Il principio ad alta impedenza è particolarmente adatto con il 7UT612 per rilevamento
di guasti a terra in reti collegate a terra a trasformatori, generatori e induttanze shunt.
126
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.7 Protezione di massima corrente monofase
La Protezione differenziale ad alta impedenza può essere utilizzata al posto della 2.3,
descritta al par. Protezione differenziale di terra ristretta oppure assieme a
quest'ultima. L'ingresso di misura di corrente sensibile I8 può essere utilizzato per la
Protezione differenziale ad alta impedenza oppure per una Protezione cassone (par.
2.7.3).
La figura 2-69 mostra a sinistra un esempio di applicazione per un avvolgimento di un
trasformatore collegato a terra oppure di un motore/generatore, anch'essi collegati a
terra. Nell'esempio di destra viene rappresentato un avvolgimento di un trasformatore
non collegato a terra oppure un motore/generatore non collegati a terra laddove `si
suppone la messa a terra della rete in un altro punto.
L1
IL1
L2
IL2
L3
IL3
ISt
IL1
IL2
IL3
L1
L2
L3
R
R
Fig. 2-69
Funzione del
principio ad alta
impedenza
Protezione contro i guasti a terra secondo il principio ad alta impedenza
Il principio ad alta impedenza verrà spiegato sulla base di un avvolgimento di un
trasformatore collegato a terra (fig. 2-70).
In condizioni normali non circolano correnti omopolari, vale a dire che nel centro stella
del trasformatore ISt = 0 e nelle fasi 3I0 = IL1 + IL2 + IL3 = 0.
In presenza di un guasto di terra esterno (a sinistra nella fig. 2-70), la cui corrente di
corto circuito viene alimentata dal centro stella collegato a terra, nel centro stella del
trasformatore e nelle fasi scorre la stessa corrente. Le rispettive correnti secondarie
(con uguale rapporto di trasformazione di tutti i TA) sono collegate in serie. Nella
resistenza R è presente solo una lieve tensione risultante dalle resistenze interne dei
trasformatori e dai loro conduttori di collegamento. Quando un TA va parzialmente in
saturazione, diventa per questo tempo a bassa resistenza ohmica e forma una
derivazione a bassa resistenza ohmica verso la resistenza R ad alto valore ohmico.
L'elevata resistenza ha quindi un effetto stabilizzante (cosiddetta stabilizzazione della
resistenza).
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
127
2 Funzioni
L1
IL1
L2
IL2
Fig. 2-70
IL2
L3
IL3
ISt
IL1
R
IL3
ISt
L1
L2
L3
R
Principio della protezione contro i guasti a terra secondo il principio ad alta
impedenza
In presenza di un corto circuito di terra nella zona protetta (fig. 2-70 a destra) scorre
in ogni caso una corrente di centro stella ISt. Il valore della corrente omopolare nelle
correnti di fase dipende dalle condizioni di messa a terra del resto della rete. Una
corrente secondaria corrispondente alla corrente di corto circuito totale cerca un
percorso attraverso la resistenza R. Poiché quest'ultima è ad alto valore ohmico, si
genera subito un elevata tensione, che provoca la saturazione dei TA. La tensione
effettiva nella resistenza corrisponde quindi approssimativamente alla tensione di
saturazione dei TA.
principio ad alta impedenza la resistenza R viene dimensionata in modo da generare
una tensione secondaria già in presenza della più bassa corrente di guasto a terra
rilevabile, che corrisponde alla metà della tensione di saturazione dei TA (cfr. anche
le indicazioni sul dimensionamento al par. 2.7.4).
Protezione ad alta
impedenza con
7UT612
Nel dispositivo 7UT612 viene utilizzato per la protezione ad alta impedenza l'ingresso
di misura sensibile I8. Poiché si tratta di un ingresso di corrente, invece della tensione
nella resistenza R viene rilevata la corrente tramite questa resistenza.
La fig. 2-71 mostra lo schema di collegamento. Il dispositivo 7UT612 è in serie con la
resistenza R e ne misura quindi la corrente.
Il varistore V serve a limitare la tensione nel caso di un guasto interno. Esso elimina i
picchi di tensione che si creano nel caso di saturazione dei trasformatori.
Contemporaneamente ha luogo un livellamento della tensione senza una significativa
riduzione del valore medio.
128
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.7 Protezione di massima corrente monofase
L1
IL1
L2
IL2
ISt
Fig. 2-71
V
R
I8
L3
IL3
7UT612
Schema di collegamento della protezione differenziale contro i guasti a terra
secondo il principio ad alta impedenza
Come misura preventiva contro le sovratensioni è importante anche effettuare il
collegamento diretto del dispositivo al lato collegato a terra dei TA in modo da tenere
lontana l'alta tensione della resistenza.
La Protezione differenziale ad alta impedenza può essere utilizzata in modo analogo
per generatori, motori e induttanze shunt. Negli autotrasfromatori i trasformatori lato
alta tensione, lato bassa tensione e del centro stella devono essere collegati in
parallelo.
In linea di principio questa procedura è realizzabile per ogni oggetto da proteggere.
Come protezione per sbarre, ad esempio, il dispositivo viene collegato al parallelo dei
trasformatori di tutte le derivazioni tramite la resistenza.
2.7.3
Protezione cassone
Esempio
diapplicazione
La Protezione cassone ha la funzione di rilevare i corto circuiti a massa — anche in
caso di alta impedenza — tra una fase e il cassone di un trasformatore. A questo
proposito il cassone viene isolato oppure viene installato contro terra secondo un
dispositivo a alta impedenza (fig. 2-72). Il cassone viene collegato a terra mediante un
cavo, la cui corrente viene condotta al dispositivo di protezione. In caso di
collegamento a massa a livello del cassone, una corrente di guasto (corrente di
cassone) scorre tramite il collegamento a terra fino alla terra della stazione. Questa
corrente viene identificata dalla protezione del cassone come sovracorrente e genera,
al superamento di una soglia di eccitazione (regolabile), lo scatto istantaneo oppure
temporizzato di tutti i lati del trasformatore (primario e secondario).
Per la Protezione cassone viene utilizzato normalmente l'ingresso di misura sensibile
I8. Questo può essere utilizzato solo per la Protezione cassone oppure per una
Protezione differenziale ad alta impedenza (par. 2.7.2).
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
129
I8
2 Funzioni
7UT612
isolato
Fig. 2-72
2.7.4
Protezione cassone (principio)
Indicazioni per l'impostazione
In generale
All'indirizzo 2701 1Fase O/C si può attivare (ON) oppure disattivare (OFF) la
protezione di massima corrente monofase.
Le impostazioni sono adattate in funzione dell'applicazione. I campi di impostazione
dipendono dall'ingresso di misura di corrente del dispositivo al quale è collegata la
corrente da rilevare. Questo è stato definito durante la configurazione delle funzioni di
protezione (par. 2.1.1, „Particolarità“, pag. 17) all'indirizzo 127.
In caso di configurazione
DMT 1FASE = unsens. TA7
impostare la soglia di intervento per 1Fase I>> all'indirizzo 2702, la soglia di
intervento per 1Fase I> all'indirizzo 2705. Se un gradino non viene utilizzato,
impostarlo su ∞.
In caso di configurazione
DMT 1FASE = sens. TA8
impostare la soglia di intervento per 1Fase I>> all'indirizzo 2703, la soglia di
intervento per 1Fase I> all'indirizzo 2706. Se un gradino non viene utilizzato,
impostarlo su ∞.
Se viene richiesta una temporizzazione per lo scatto, impostarla per il gradino I>>
all'indirizzo 2704 T 1Fase I>>, per il gradino > all'indirizzo 2707 T 1Fase I>. Se
non si vuole una temporizzazione, impostare il tempo su 0 s.
I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi
propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) dei gradini. La temporizzazione può essere
anche impostata su ∞; in questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento
quest'ultimo però viene comunque segnalato.
Qui di seguito vengono riportate ulteriori spiegazioni per l'impiego come protezione ad
alta impedenza oppure come protezione di cassone.
130
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.7 Protezione di massima corrente monofase
Applicazione
Protezione
differenziale ad alta
impedenza
Per l'applicazione della Protezione differenziale a alta impedenza, la soglia di
intervento per la protezione di massima corrente monofase è regolata nel dispositivo
7UT612 per il rilevamento della corrente sull'ingresso di misura I8. Durante la
configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1, alla voce „Particolarità“, pag.
17) è stato impostato all'indirizzo 127: DMT 1FASE = sens. TA8.
Per il funzionamento completo della Protezione differenziale ad alta impedenza è
necessario esaminare le interazioni tra le caratteristiche del TA, la resistenza esterna
R e la tensione in quest'ultima. Informazioni più dettagliate a questo proposito sono
riportate nelle tre seguenti sezioni.
Dati TA per
Protezione
differenziale
Tutti i trasformatori amperometrici interessati devono avere lo stesso rapporto di
trasformazione e approssimativamente la stessa tensione di saturazione. Questo è
normalmente il caso quando i trasformatori sono dello stesso tipo e presentano le
stesse caratteristiche nominali. La tensione di saturazione può essere calcolata
approssimativamente sulla base dei seguenti dati nominali:
PN 

V S =  R i + ------- ⋅ n ⋅ I N
2

I 
N
con VS
Ri
Ri
Ri
n
=
=
=
=
=
tensione di saturazione
resistenza interna del TA
potenza nominale del TA
corrente nominale secondaria del TA
fattore di massima tensione nominale del TA
Corrente nominale, potenza nominale e fattore di massima corrente sono indicati di
regola sulla targhetta del trasformatore, ad es.
Trasformatore amperometrico 800/5; 5P10; 30 VA
Il trasformatore ha
IN = 5 A (da 800/5)
n = 10 (da 5P10)
PN = 30 VA
La resistenza interna è spesso indicata nel protocollo di prova del trasformatore. Se
non è nota, può essere calcolata approssimativamente a partire da una misura della
corrente continua nell'avvolgimento secondario.
Esempio di calcolo:
Trasformatore amperometrico 800/5; 5P10; 30 VA con Ri = 0,3 Ω
PN 

30 VA
- ⋅ n ⋅ I N =  0,3 Ω + ---------------- ⋅ 10 ⋅ 5 A = 75 V
V S =  R i + ------
2
2

I
(5 A)
N
oppure
Trasformatore amperometrico 800/1; 5P10; 30 VA con Ri = 5 Ω
PN 

30 VA
U S =  R i + ------- ⋅ n ⋅ I N =  5 Ω + ---------------- ⋅ 10 ⋅ 1 A = 350 V

2
2

I 
(1 A)
N
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
131
2 Funzioni
Oltre ai dati del trasformatore amperometrico, dev'essere nota anche la resistenza del
cavo tra il trasformatore e il dispositivo 7UT612 nonché la lunghezza massima dei
cavi.
Osservazione della
stabilità per la
Protezione
differenziale ad alta
impedenza
La condizione di stabilità parte dalla seguente ipotesi semplificata: in presenza di un
guasto esterno un trasformatore amperometrico è totalmente saturato e gli altri
trasmettono fedelmente le loro correnti (parziali). Questa situazione teorica è la più
sfavorevole. Poiché, nella pratica, il trasformatore saturato fornisce ancora una
corrente, viene automaticamente fornita una riserva di sicurezza.
La figura 2-73 riporta un circuito equivalente di questa semplificazione. Qui, W1 e W2
vengono considerati come trasformatori ideali dotati di resistenze interne Ri1 e Ri2. Ra
sono le resistenze dei cavi di alimentazione tra trasformatore e resistenza R; entrano
due volte (cavi di andata e ritorno). Ra2 è la resistenza del cavo di alimentazione più
lungo.
W1 trasmette la corrente I1. W2 è saturato, come indica la linea di corto circuito
tratteggiata. Il trasformatore con la sua saturazione rappresenta quindi una
derivazione a bassa impedenza.
Un ulteriore presupposto è R >> (2Ra2 + Ri2).
Ri1
W1
Fig. 2-73
2Ra1
I1
2Ra2
R
Ri2
W2
Circuito equivalente semplificato di una configurazione per la protezione
differenziale ad alta impedenzaProtezione differenziale
La tensione R e quindi
VR ≈ I1 · (2Ra2 + Ri2 )
Si parte inoltre dal principio che la soglia di intervento del dispositivo 7UT612 equivale
alla metà della tensione di saturazione del TA. In caso limite si ha quindi
VR = VS/2
Ne risulta il limite di stabilità ISL, che è la corrente di passaggio fino alla quale la
configurazione resta stabile:
VS ⁄ 2
I SL = ------------------------------2 ⋅ R a2 + R i2
132
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.7 Protezione di massima corrente monofase
Esempio di calcolo:
per il trasformatore 5 A, come indicato sopra, con V S = 75 V e Ri = 0,3 Ω
il cavo più lungo di 22 m con 4 mm2 di sezione; ciò corrisponde a Ra ≈ 0,1 Ω
VS ⁄ 2
37,5 V
I SL = -------------------------------- = -------------------------------------------- = 75 A
2 ⋅ R a2 + R i2 2 ⋅ 0,1 Ω + 0,3 Ω
quindi 15 × corrente nominale oppure 12 kA primario.
per il trasformatore 1 A, come indicato sopra, con V S = 350 V e Ri = 5 Ω
il cavo più lungo di 107 m con 2,5 mm2 di sezione; ciò corrisponde a Ra ≈ 0,75 Ω
VS ⁄ 2
175 V
I SL = -------------------------------- = ------------------------------------------ = 27 A
2 ⋅ R a2 + R i2 2 ⋅ 0,75 Ω + 5 Ω
quindi 27 × corrente nominale oppure 21,6 kA primario.
Osservazione della
sensibilità per la
Protezione
differenziale ad alta
impedenza
Come già accennato, la soglia di intervento della protezione ad alta impedenza deve
corrispondere indicativamente alla metà della tensione di saturazione del TA. Da qui
è possibile calcolare la resistenza R.
Poiché il dispositivo misura la corrente che attraversa la resistenza, quest'ultima e
l'ingresso di misura del dispositivo devono essere collegati in serie (cfr. anche fig. 271). Poiché la resistenza dev'essere inoltre di alto valore ohmico (condizione R >>
2Ra2 + Ri2 come sopra), la resistenza propria dell'ingresso di misura può essere
trascurata. La resistenza si calcola quindi sulla base della corrente di intervento Ian e
della metà della tensione di saturazione:
VS ⁄ 2
R = ------------I an
Esempio di calcolo:
per il trasformatore 5 A come sopra
soglia di intervento richiesta Ian = 0,1 A (corrisponde a 16 A primario)
V S ⁄ 2 75 V ⁄ 2
R = -------------- = ------------------- = 375 Ω
0,1 A
I an
per il trasformatore 1 A come sopra
soglia di intervento richiesta Ian = 0,05 A (corrisponde a 40 A primario)
V S ⁄ 2 350 V ⁄ 2
R = -------------- = ----------------------- = 3500 Ω
0,05 A
I an
La potenza necessaria della resistenza risulta dalla potenza istantanea sulla base
della tensione di saturazione e del valore della resistenza:
2
2
VS
( 75 V )
P R = ---------- = -------------------- = 15 W
R
375 Ω
per il trasformatore 5 A
2
2
VS
( 350 V )
P R = ---------- = ----------------------- = 35 W
R
3500 Ω
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
per il trasformatore 1 A
133
2 Funzioni
Poiché questa potenza non si presenta che brevemente durante un corto circuito a
terra, la potenza nominale può essere ridotta di un fattore di 5 circa.
Il varistore (cfr. anche fig. 2-71) dev'essere dimensionato in modo da restare ad alta
impedenza fino alla tensione di saturazione, ad es.
ca. 100 V per il trasformatore 5 A,
ca. 500 V per il trasformatore 1 A..
La soglia di intervento (nell'esempio 0,1 A oppure 0,05 A) viene regolata nel
dispositivo 7UT612 all'indirizzo 2706 1Fase I>. Il gradino I>> non viene utilizzato
(indirizzo 2703 1Fase I>> = ∞).
Il comando di scatto della protezione può essere temporizzato all'indirizzo 2707 T
1Fase I>. Normalmente questo tempo viene fissato a zero.
Se più trasformatori amperometrici sono collegati in parallelo, come, ad es., nel caso
di impiego come protezione per sbarre con tante derivazioni, le correnti di
magnetizzazione dei convertitori montati in parallelo non sono più trascurabili. In
questo caso è necessario calcolare la somma delle correnti di magnetizzazione per
una "mezza" tensione di saturazione (corrisponde al valore impostato). Questa
diminuisce la corrente nella resistenza R, provocando un rispettivo aumento della
soglia di intervento effettiva.
Applicazione come
protezione di
cassone
Per l'applicazione della protezione cassone, la soglia di intervento per la protezione di
massima corrente monofase è regolata nel dispositvo 7UT612 per il rilevamento della
corrente sull'ingresso di misura I8. Durante la configurazione delle funzioni di
protezione (par. 2.1.1, alla voce „Particolarità“, pag. 17) è stato impostato all'indirizzo
127: DMT 1FASE = sens. TA8.
La Protezione cassone è una protezione di massima corrente sensibile che sorveglia
la corrente tra il cassone isolato di un trasformatore e la terra. Di conseguenza, la sua
sensibilità viene impostata all'indirizzo 2706 1Fase I>. Il gradino I>> non viene
utilizzato (indirizzo 2703 1Fase I>> = ∞).
Il comando di scatto della protezione può essere temporizzato all'indirizzo 2707 T
1Fase I>. Normalmente questo tempo viene fissato a 0.
2.7.5
Parametri
Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per
una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN
= 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5, gli indirizzi 2703 e 2706 sono indipendenti
dalla corrente nominale. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del
rapporto di trasformazione dei TA.
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
2701
1Fase O/C
OFF
ON
OFF
1Fase O/C
2702
1Fase I>>
0.05..35.00 A; ∞
0.50 A
1Fase I>> avviamento
134
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.7 Protezione di massima corrente monofase
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
2703
1Fase I>>
0.003..1.500 A; ∞
0.300 A
1Fase I>> avviamento
2704
T 1Fase I>>
0.00..60.00 sec; ∞
0.10 sec
T 1Fase I>> tempo di ritardo
2705
1Fase I>
0.05..35.00 A; ∞
0.20 A
1Fase I> avviamento
2706
1Fase I>
0.003..1.500 A; ∞
0.100 A
1Fase I> avviamento
2707
T 1Fase I>
0.00..60.00 sec; ∞
0.50 sec
T 1Fase I> tempo di ritardo
2.7.6
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
05951 >BLK 1Ph. O/C
>BLOCCO Max corrente monofase
05952 >BLK 1Ph. I>
>BLOCCO Max corrente monofase I>
05953 >BLK 1Ph. I>>
>BLOCCO Max corrente monofase I>>
05961 O/C 1Ph. OFF
Max corrente monofase e' OFF
05962 O/C 1Ph. BLK
Max corrente monofase e' BLOCCATA
05963 O/C 1Ph. ACT
Max corrente monofase e' ATTIVA
05966 O/C 1Ph I> BLK
Max corrente monofase I> BLOCCATA
05967 O/C 1Ph I>> BLK
Max corrente monofase I>> BLOCCATA
05971 O/C 1Ph PU
Max corrente monofase avviata
05972 O/C 1Ph TRIP
Max corrente monofase SCATTO
05974 O/C 1Ph I> PU
Max corrente monofase I> avviata
05975 O/C 1Ph I> TRIP
Max corrente monofase I> SCATTO
05977 O/C 1Ph I>> PU
Max corrente monofase I>> avviata
05979 O/C1Ph I>> TRIP
Max corrente monofase I>> SCATTO
05980 O/C 1Ph I:
Max corrente monofase: I all'avviam.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
135
2 Funzioni
2.8
Protezione di carico squilibrato
In generale
La protezione di carico squilibrato permette di rilevare i carichi asimmetrici di mezzi di
esercizio elettrici. Questa funzione di protezione consente anche di rilevare eventuali
interruzioni, corto circuiti oppure errori di collegamento dei trasformatori
amperometrici. nonché cortocircuiti omopolari e bipolari, con corrente di guasto
inferiore alla corrente di carico.
La protezione di carico squilibrato è utile solo per oggetti di protezione trifase. Nel caso
di Ogg.di Protez. = Sbarra 1 fase oppure Trasf.1 fase (indirizzo 105, cfr.
par. 2.1.1) questa protezione è fuori servizio.
Nei generatori e nei motori i carichi asimmetrici provocano un campo di rotazione
inverso che agisce sul rotore con doppia frequenza. Sulla superficie del rotore sono
indotte correnti parassite che conducono a un surriscaldamento locale nelle zone
terminali del rotore.
Questo si applica in particolare ai motori i cui fusibili sono montati in serie. Con un
funzionamento monofase per lo scatto di un fusibile, il motore genera solo piccole
coppie discontinue in modo che ci sia rapidamente un sovraccarico termico per una
coppia costante della macchina. Il pericolo di un sovraccarico termico è inoltre reale
quando il motore è alimentato con una tensione di rete asimmetrica. Anche piccoli
squilibri della tensione conducono a correnti inverse di grande ampiezza a causa della
reattanza indiretta.
La protezione di carico squilibrato si riferisce sempre al lato configurato dell'oggetto
protetto (cfr. par. 2.1.1, „Particolarità“, pag. 17, indirizzo 141).
La protezione di carico squilibrato dispone di due gradini indipendenti (UMZ) e di un
gradino dipendente (AMZ); Quest'ultimo può essere facoltativamente una
caratteristica IEC oppure ANSI.
2.8.1
Descrizione della funzione
Determinazione del
carico squilibrato
136
La protezione di carico squilibrato del 7UT612 determina la prima armonica mediante
filtraggio delle correnti di fase e la trascrive in componenti simmetriche. Ciò permette
il calcolo della corrente inversa I2. Se la più importante delle tre correnti di fase
corriponde almeno al 10 % della corrente nominale del dispositivo e tutte le correnti di
fase sono inferiori di al quadruplo della corrente nominale del dispositivo, la corrente
inversa può essere comparata con il valore impostato.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.8 Protezione di carico squilibrato
2.8.1.1
Gradini indipendenti (UMZ)
La caratteristica indipendente è costituita da due gradini. Al raggiungimento di una
prima soglia impostabile I2> viene emessa una segnalazione di avviamento e viene
avviata una temporizzazione T I2>, al raggiungimento di un secondo gradino I2>>
viene emessa un'ulteriore segnalazione e viene avviata la temporizzazione T I2>>.
Allo scadere delle temporizzazioni viene emesso un comando di scatto (cfr. fig. 2-74).
t
Zona di scatto
T I2 >
T I2>>
I2 >
Fig. 2-74
2.8.1.2
I2>>
I2/IN
Caratteristiche di scatto della protezione di carico squilibrato indipendente
Gradino dipendente (AMZ)
Il gradino AMZ funziona con una caratteristica di scatto a corrente dipendente
secondo le norme IEC oppure ANSI. Le caratteristiche e le rispettive formule sono
riportate nei dati tecnici (fig. 4-7 - 4-8 par. 4.4). La caratteristica dipendente è
sovrapposta ai gradini indipendenti I2>> e I2> (cfr. par. 2.8.1.1).
Avviamento,
Scatto
La corrente inversa I2 viene confrontata con il valore impostato I2p. Se la corrente
inversa supera di 1,1 volte il valore impostato, viene emessa una segnalazione, il
tempo di scatto per questa corrente inversa viene calcolato in funzione della
caratteristica selezionata e viene emesso un comando di scatto allo scadere di questo
tempo. L'andamento qualitativo delle caratteristiche è rappresentato alla fig. 2-75.
Questa figura mostra anche con una linea tratteggiata il gradino I2>> sovrapposto.
Ricaduta con
caratteristiche IEC
La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di
sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia il
temporizzatore.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
137
2 Funzioni
t
Zona di scatto
gradino
I2>> sovrapposto
T I2>>
I2p
Fig. 2-75
Ricaduta con
caratteristiche
ANSI
I2>>
I2/IN
Caratteristica di scatto dipendente della protezione di carico squilibrato
Nel caso delle caratteristiche ANSI vi è possibilità di selezionare se la ricaduta del
gradino deve avvenire subito dopo il passaggio al di sotto di una soglia oppure con
una "disk-emulation". "Subito" significa che l'eccitazione ricade quando il valore
passa al di sotto del 95 % circa di una soglia di intervento, e in caso di un nuovo
avviamento, si riavvia il temporizzatore.
Se si utilizza la "disk-emulation" l'eliminazione della corrente avvia un processo di
ricaduta (regressione del temporizzatore), che corrisponde al fenomeno di
riposizionamento di un disco di Ferrari (da qui il nome "emulazione di disco“). Un
vantaggio di questo tipo di funzionamento è rappresentato dalla considerazione dei
guasti precedenti in seguito all'inerzia del disco di Ferrari e dall'adattamento dei valori
di temporizzazione. Questo tipo di funzionamento permette anche di stabilire una
rappresentazione corretta del riscaldamento dell'oggetto da proteggere in caso di
fluttuazioni importanti dei valori di carico squilibrato. La regressione della
temporizzazione ha inizio quando si passa sotto il 90 % del valore impostato in
funzione della curva di ricaduta della caratteristica selezionata. Nel campo tra il valore
di ricaduta (95 % della soglia di intervento) e il 90 % del valore impostato, il disco viene
considerato fermo (nessun movimento di rotazione del disco) Nel caso di un valore
inferiore al 5 % del valore impostato il processo di ricaduta ha termine, vale a dire che
con un nuovo avviamento si riavvia il temporizzatore.
Logica
La fig. 2-76 illustra il diagramma logico della protezione di carico squilibrato. È
possibile bloccare la protezione mediante un ingresso binario. In questo caso gli
avviamenti e le temporizzazioni vengono riinizializzati.
Quando i criteri di funzionamento della protezione di carico squilibrato non vengono
più rispettati (tutte le correnti di fase inferiori alla soglia 0,1 · IN oppure almeno una
corrente di fase maggiore di 4 · IN) tutti gli avviamenti della protezione di carico
squilibrato vengono riinizializzati.
138
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.8 Protezione di carico squilibrato
FNr 5166
I2p Avviamento
4006 Curva IEC
141 SQUILIBRIO
4008 I2p
4010 T I2p
UMZ senza AMZ
t
UMZ/AMZ:IEC
I2
UMZ/AMZ:ANSI
1,1 I2p
I2
FNr 5165
I2> Avviamento
4002 I2>
4003 T I2>
T
0
I2>
4004 I2>>
FNr 5170
≥1
I2 TRIP
4005 T I2>>
T
0
I2>>
FNr 5159
I2>> Avviamento
Abilitazione di misura
FNr 5143
4001 CARICO SQUILIBR
ON
„1“
Fig. 2-76
2.8.2
OFF
FNr 5152
I2 e' BLOCCATA
>BLOCCO I2
≥1
FNr 5153
I2 e' ATTIVA
FNr 5151
I2 e' su OFF
Diagramma logico della protezione di carico squilibrato — rappresentato per la
caratteristica IEC
Indicazioni per l'impostazione
In generale
Durante la configurazione delle funzioni (par. 2.1.1, „Particolarità“, pag. 17)
all'indirizzo 140 è già stato stabilito il lato dell'oggetto da proteggere mentre
all'indirizzo 141 è stato selezionato il tipo di caratteristica che deve essere disponibile.
Qui sono disponibili solo le impostazioni valide per la selezione della rispettiva
caratteristica. I gradini indipendenti I2>> e I2> sono disponibili in tutti i casi.
La protezione di carico squilibrato è utile solo per oggetti di protezione trifase. Nel caso
di Ogg.di Protez. = Sbarra 1 fase oppure Trasf.1 fase (indirizzo 105, cfr.
par. 2.1.1) tutte le impostazioni seguenti non sono accessibili.
All'indirizzo 4001 CARICO SQUILIBR la funzione può essere attivata (ON) o
disattivata (OFF).
Caratteristica di
scatto
indipendente
La caratteristica a due livelli consente di impostare il gradino superiore (indirizzo 4004
I2>>) con una temporizzazione breve (indirizzo 4005 T I2>>) e il gradino inferiore
(indirizzo 4002 I2>) con una temporizzazione più lunga (indirizzo 4003 T I2>). Si
Può anche utilizzare, ad es., il gradino I2> come gradino di allarme e il gradino I2>>
come gradino di scatto. Un'impostazione di I2>> oltre il 60 % garantisce che non avrà
luogo uno scatto con il gradino I2>> in caso di perdita di fase.
In caso di alimentazione solo su due fasi con la corrente I, vale per la corrente inversa:
7UT612 Manuale
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139
2 Funzioni
1
I 2 = ------- ⋅ I = 0, 58 ⋅ I
3
Con un carico squilibrato superiore al 60 % si può supporre la presenza di un corto
circuito bipolare nella rete. La temporizzazione T I2>> deve essere quindi coordinata
con lo schema di selettività della rete per corto circuiti di fase.
Per le linee oppure per i cavi, la protezione di carico squilibrato può essere utilizzata
per rilevare guasti asimmetrici a corrente debole, per i quali non vengono raggiunte le
soglie di intervento della protezione di massima corrente. Laddove:
− un guasto bipolare con la corrente I provoca una corrente inversa
1
I 2 = ------- ⋅ I = 0, 58 ⋅ I
3
− un guasto omopolare con la corrente I provoca una corrente inversa
1
I 2 = --- ⋅ I = 0, 33 ⋅ I
3
Con un carico squilibrato superiore al 60% si può supporre, di conseguenza, la
presenza di un corto circuito bipolare. La temporizzazione T I2>> deve essere quindi
coordinata con lo schema di selettività della rete per corto circuiti di fase.
Per i trasformatori, la protezione di carico squilibrato può essere utilizzata come
protezione sensibile al lato di alimentazione per il rilevamento di guasti omopolari e
bipolari di debole intensità. è possibile anche rilevare guasti omopolari al lato bassa
tensione che non generano una corrente omopolare al lato alta tensione (ad es., nel
caso di un Gruppo di accoppiamento Dyn).
Poiché un trasformatore trasmette delle correnti simmetriche tenendo conto dei suoi
rapporti di trasformazione, le relazioni precedentemente menzionate per le linee nel
caso di guasti omopolari e bipolari sono ugualmente valide:
per un trasformatore, ad es., con i dati
potenza apparente nominale
tensione nominale primaria
tensione nominale secondaria
gruppi di collegamento
SNT = 16 MVA
VN = 110 kV
VN = 20 kV
Dyn5
sono state rilevate le seguenti correnti di guasto al lato bassa tensione:
Se si definisce per il lato alta tensione I2> = 0,1 A, si scoprirà una corrente di guasto
al lato bassa tensione di I = 3 · ü · I2> = 3 · 0,1 · 100 A = 165 A per il guasto omopolare
e √3 · ü · 0,1 · 100 A = 95 A per il guasto bipolare. Ciò corrisponde al 36 % oppure al
20 % della corrente nominale del trasformatore.
Poiché nell'esempio si tratta di un corto circuito allato bassa tensione, la
temporizzazione T I2> dev'essere coordinata con i tempi dei dispositivi di protezione
presenti nel sistema.
Per i generatori e motori l'impostazione è determinata dallo squilibrio ammesso per
l'oggetto da proteggere. È quindi utile impostare il gradino I2> sullo squilibrio sempre
ammissibile e di utilizzarlo come gradino di allarme con una temporizzazione lunga. Il
gradino I2>> viene quindi impostato per uno squilibrio di breve durata con il tempo
ammesso.
140
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.8 Protezione di carico squilibrato
Esempio:
Motore
IN Motore
= 545A
I2 dd prim / IN Motore = 0,11 permanente
I2 max prim /IN Motore = 0,55 per Tmax = 1s
Trasformatore ü
amperometrico
Valore
impostato
Valore
impostato
Ritardo
I 2>
I2>>
TI2>>
= 600A / 1A
= 0,11
0,11
= 0,55
0,55
=1s
· 545
· 545
· 545
· 545
A = 60 A primario oppure
A · (1/600) = 0,10 A secondario
A = 300 A primario oppure
A · (1/600) = 0,50 A secondario
Un migliore adattamento all'oggetto da proteggere si può ottenere con un gradino
supplementare a tempo dipendente.
Caratterisitica di
scatto a tempo
dipendente per
caratteristiche IEC
Una caratteristica di scatto a tempo dipendente rappresenta particolarmente bene il
fenomeno di sovraccarico termico di una macchina, generato dallo squilibrio.
Utilizzare la caratteristica che si adatta meglio alla curva di riscaldamento per carico
squilibrato indicata dal costruttore della macchina.
Per le caratteristiche IEC (indirizzo 141 UNBAL. LOAD CHR = TOC IEC, cfr. anche
par. 2.1.1), all'indirizzo 4006 Curva IEC sono disponibili i parametri:
Norm. inversa (inverse, tipo A secondo IEC 60255–3),
Molto inversa (very inverse, tipo B secondo IEC 60255–3),
Estrem. inversa (extremely inverse, tipo C secondo IEC 60255–3).
Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4,
fig. 4-7).
Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica dipendente, esiste già un
margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato.
Ciò significa che un avviamento avrà luogo con un carico squilibrato maggiore di 1,1
del valore impostato di I2p (indirizzo 4008). La ricaduta ha luogo quando il valore di
avviamento di riduce a un valore minore del 95 %.
Il rispettivo fattore di tempo è accessibile all'indirizzo 4010 T I2p.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo
uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
gradino a tempo dipendente non viene utilizzato, selezionare, durante la
configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) all'indirizzo 141 UNBAL. LOAD
CHR = Tempo Definito.
I gradino a tempo dipendente menzionati nella sezione „Caratteristica di scatto
indipendente“ possono essere anche utilizzati come gradini di allarme e di scatto.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
141
2 Funzioni
Caratteristica di
scatto a tempo
dipendente per
caratteristiche
ANSI
Una caratteristica di scatto a tempo dipendente rappresenta particolarmente bene il
fenomeno di sovraccarico termico di una macchina, generato dallo squilibrio.
Utilizzare la caratteristica che si adatta meglio alla curva di riscaldamento per carico
squilibrato indicata dal costruttore della macchina.
Per le caratteristiche ANSI (indirizzo 141 UNBAL. LOAD CHR = TOC ANSI),
all'indirizzo 4007 Curva ANSI sono disponibili i parametri:
Estrem. Inversa,
Inversa,
Moder. inversa e
Molto inversa.
Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4,
fig. 4-8).
Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica dipendente, esiste già un
margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato.
Ciò significa che un avviamento avrà luogo con un carico squilibrato maggiore di 1,1
del valore impostato di I2p (indirizzo 4008).
Il rispettivo fattore di tempo è accessibile all'indirizzo 4009 D I2p.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo
uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
gradino a tempo dipendente non viene utilizzato, selezionare, durante la
configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) all'indirizzo 141 UNBAL. LOAD
CHR = Tempo Definito.
I gradini a tempo dipendente menzionati nella sezione „Caratteristica di scatto
indipendente“ possono essere anche utilizzati come gradini di allarme e di scatto.
Se si imposta all'indirizzo 4011 I2p DROP-OUT la Emulaz. Disco, la ricaduta ha
luogo conformemente alla caratteristica di ricaduta come descritto al par. 2.8.1.2, alla
voce „Ricaduta con caratteristiche ANSI“ (pag. 138).
142
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.8 Protezione di carico squilibrato
2.8.3
Parametri
Nota: Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni
per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria
di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va
tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA.
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
4001
CARICO SQUILIBR OFF
ON
4002
I2>
4003
Parametrizzazion
e Base
Commenti
OFF
CARICO SQUILIBRATO
0.10..3.00 A; ∞
0.10 A
I2> Avviamento
T I2>
0.00..60.00 sec; ∞
1.50 sec
T I2> Tempo di ritardo
4004
I2>>
0.10..3.00 A; ∞
0.50 A
I2>> Avviamento
4005
T I2>>
0.00..60.00 sec; ∞
1.50 sec
T I2>> Tempo di Ritardo
4006
Curva IEC
Normalmente inversa
Molto inversa
Estremamente inversa
Estremamente
inversa
Curva IEC
4007
Curva ANSI
Estremamente Inversa
Inversa
Moderatamente inversa
Molto inversa
Estremamente
Inversa
Curva ANSI
4008
I2p
0.10..2.00 A
0.90 A
I2p Avviamento
4009
D I2p
0.50..15.00; ∞
5.00
D I2p Time Dial
4010
T I2p
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T I2p Time Dial
4011
I2p DROP-OUT
Istantaneo
Emulaz. Disco
Istantaneo
I2p caratteristica di ricaduta
2.8.4
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
05143 >BLOCCO I2
>BLOCCO I2 (Carico Squilibrato)
05151 I2 e' su OFF
I2 e' su OFF
05152 I2 e' BLOCCATA
I2 e' BLOCCATA
05153 I2 e' ATTIVA
I2 e' ATTIVA
05159 I2>> Avviamento
I2>> Avviamento
05165 I2> Avviamento
I2> Avviamento
05166 I2p Avviamento
I2p Avviamento
05170 I2 TRIP
I2 Scatto
05172 I2 Not avail.
I2 Non disponibile
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
143
2 Funzioni
2.9
Protezione di sovraccarico termico
La protezione di sovraccarico permette di evitare un sovraccarico termico dell'oggetto
da proteggere, in particolare di trasformatori, macchine rotanti, bobine di potenza e
cavi. Nel caso del dispositivo 7UT612 sono possibili due metodi di rilevamento del
sovraccarico:
• Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche conformemente
a IEC 60255–8,
• Calcolo del punto caldo con determinazione del tasso di invecchiamento relativo
conformemente a IEC 60354.
Uno dei due metodi può essere selezionato. Il primo si distingue per una
manipolazione semplice e un numero ristretto di valori di taratura; il secondo richiede
una conoscenza dell'oggetto protetto, dell' ambiente circostante e del raffreddamento
e richiede la temperatura del refrigerante mediante un thermobox collegato.
2.9.1
Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche
Principio
Nel dispositivo 7UT612, la protezione di sovraccarico termico può funzionare su uno
dei lati dell'oggetto da proteggere (impostabile). Poiché la causa del sovraccarico è da
ricercarsi al di fuori dell'oggetto protetto, la corrente di sovraccarico è una corrente in
circolo.
Il dispositivo calcola la sovratemperatura secondo un modello termico omogeneo
derivato dalla seguente equazione differenziale
2
1
1
I
dΘ ------------- + - ⋅ Θ = ------- ⋅  -----------------------
τ th  k ⋅ I N Ogg
dt τ th
con Θ
– surriscaldamento attuale riferito alla temperatura di surriscaldamento finale per
un massimo di corrente di fase ammissibile k · IN Ogg
τth – costante di tempo termica del riscaldamento
k
– fattore k che indica il rapporto tra la massima corrente ammissibile riferita alla
corrente nominale dell'oggetto da proteggere
I
– corrente attuale effettiva
IN Ogg– corrente nominale dell'oggetto da proteggere
La funzione di protezione rappresenta in questo modo un modello termico dell'oggetto
da proteggere (protezione di sovraccarico con funzione di memoria). La funzione
prende in considerazione gli antecedenti in termini di sovraccarico, come anche
l'emissione di calore nell'ambiente.
La soluzione di questa equazione è, in regime stazionario, una funzione esponenziale,
il cui asintoto rappresenta la temperatura limite Θfin. Il superamento di una prima
soglia di temperatura Θallarme impostabile, che si trova al di sotto del surriscaldamento
finale, provoca l'emissione di un allarme per permettere, ad es., all'operatore di
effettuare una riduzione di carico. Una volta raggiunta la seconda soglia (temperatura
limite = temperatura di scatto), l'oggetto protetto viene isolato dalla rete. È anche
possibile regolare la protezione di sovraccarico su Solo Allarme. In questo caso,
anche al raggiungimento della temperatura limite viene emessa solo una
segnalazione.
144
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.9 Protezione di sovraccarico termico
Il calcolo del surriscaldamento viene eseguito per ogni fase in una riproduzione
termica proporzionale al quadrato della corrente di fase. Questo garantisce un
trattamento dei valori effettivi e tiene anche conto delle influenze delle armoniche. Il
riscaldamento calcolato per la fase con la corrente più alta viene utilizzato per la
comparazione con i valori di soglia.
La corrente termica massima ammissibile permanente Imax è descritta come multiplo
della corrente nominale IN Ogg :
Imax = k · IN Ogg
IN Ogg è la corrente nominale dell'oggetto protetto:
• Per i trasformatori, la corrente nominale dell'avvolgimento da proteggere è
determinate e viene calcolata a partire dalla potenza nominale apparente e dalla
tensione nominale impostate. L'avvolgimento non regolato è preso come base per
trasformatori con regolazione di tensione.
• Per generatori, motori e reattanze, è determinante la corrente nominale che viene
calcolata dal dispositivo a partire dalla potenza nominale apparente e dalla
tensione nominale impostate.
• Per linee, nodi e sbarre la corrente nominale viene impostata direttamente.
Oltre all'introduzione di questo fattore k, è necessario indicare la costante di tempo
termica τth e la soglia di temperatura di allarme Θallarme.
La protezione di sovraccarico possiede, oltre alla soglia di allarme termica, una soglia
di corrente d'allarme Iallarme. Quest'ultima permette di segnalare con relativo anticipo
una corrente di sovraccarico, anche se la temperatura limite calcolata non ha ancora
raggiunto la temperatura di allarme o di scatto.
La protezione di sovraccarico può essere bloccata attraverso un ingresso binario. In
questo caso le riproduzioni termiche vengono azzerate.
Costante di tempo
di inattività
delle macchine
L'equazione differenziale sopra citata supponeva un raffreddamento costante che si
traduce nella costante di temp τth = Rth · Cth (resistenza termica e capacità termica).
In caso di inattività di una macchina autoventilata, questa costante può differire
notevolmente dalla costante durante la marcia stazionaria (in questo caso la
macchina è raffreddata mediante ventilazione, all'arresto solamente a convezione).
In questi casi si deve quindi tenere in considerazione di due costanti di tempo durante
l'impostazione.
La protezione riconosce un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto
del valore di soglia Interrut. L1 I> oppure Interrut. L2 I> (lato di
alimentazione, cfr. anche titolo al margine „Stato dell'interruttore“ al par. 2.1.2).
Avviamento del
motore
All'avviamento di macchine elettriche, il riscaldamento calcolato dalla riproduzione
termica può superare la soglia di temperatura d'allarme o di scatto. Per evitare un
allarme o uno scatto provocati da questo superamento, la corrente di avviamento può
essere rilevata e si può eliminare il riscaldamento da essa risultante. Ciò significa che
durante il rilevamento della corrente di avviamento, il riscaldamento calcolato viene
mantenuto costante.
Avviamento di
emergenza
per macchine
Se, per motivi di esercizio, non è richiesto un funzionamento della macchina oltre la
temperatura massima ammissibile (avviamento d'emergenza), è possibile bloccare
solo il comando di scatto generando un'informazione (">S/C Avv.Emerg.")
mediante un ingresso binario. Poiché in seguito all'avviamento e alla ricaduta
dell'ingresso binario il modello termico può avere superato la temperatura di scatto, la
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145
2 Funzioni
funzione di protezione prevede un tempo di registrazione dopo guasto
(T.D'EMMERGENZA), che viene avviato con la disattivazione dell'ingresso binario e
sopprime il comando di scatto. Solo allo scadere di questo tempo la protezione di
sovraccarico può effettuare uno scatto. L'ingresso binario agisce solo sul comando di
scatto, non ha effetto sul protocollo dei guasti e non riinizializza l'immagine termica.
I ALLARME 4205
4202 FATTORE K
4203 COSTANTE DI TEMPO
L3
L2
L1
I
IL2 L3
IL1
≥1
FNo.01515
&
Sovr.Ter.I All.
4204 Q Allarme
FNo.01516
1 2
dΘ 1
-------- + --- ⋅ Θ = --- ⋅ I
τ
dt τ
Θ = cost
Sovr.Ter.Q All.
Θmax
Θ=0
100 % (fisso)
&
I AVV. MOTORE
4209
FNo.01521
Sovr.Ter.Scatto
4207 FATTOREKt
Kτ · τ
CB Ready
FNo.01517
&
Sovr.Ter.Avv.
FNo.01503
FNo.01512
>BLOC.Sovr.Ter.
Sovr.Ter.Blocc.
FNo.01513
4201 Prot.sovraccarico
≥1
≥1
Sovr.Ter.Attivo
FNo.01511
Sovr.Ter.OFF
OFF
ON
„1“
Solo
4208 T.D'EMMERGENZA
FNo.01507
0
T
>S/C Avv.Emerg.
Fig. 2-77
146
Diagramma logico della protezione di sovraccarico termico
7UT612 Manuale
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2.9 Protezione di sovraccarico termico
2.9.2
Calcolo del punto caldo con determinazione dell'invecchiamento relativo
Il calcolo del sovraccarico conformemente a IEC 60354 determina due valori
importanti per la funzione di protezione: l'invecchiamento relativo e la temperatura nel
punto caldo (hot spot) dell'oggetto protetto. Fino a 12 punti di misura della temperatura
possono essere installati nell'oggetto da proteggere; questi misurano le temperature
locali del fluido di raffreddamento tramite uno o due thermobox e una comunicazione
seriale per la protezione di sovraccarico del 7UT612. Tramite questi punti di misura
dev'essere definito un punto di misura, determinate per il calcolo della temperatura del
punto caldo. Questo punto di misura si deve trovare sull'isolamento della spira interna
superiore poiché è lì che si deve situare il punto più caldo dell'isolamento.
L'invecchiamento relativo è acquisito ciclicamente e totalizzato in un valore globale di
invecchiamento.
Varianti di
raffreddamento
Il calcolo del punto caldo dipende dal tipo di raffreddamento. Un raffreddamento ad
aria è sempre presente e viene distinto in
• AN (Air Natural): convezione naturale e
• AF (Air Forced): convezione forzata (mediante ventilazione)
Se viene utilizzato anche un liquido di raffreddamento sono possibili le seguenti
varianti
• ON (Oil Natural = circolazione naturale di olio per convezione): Il refrigerante (olio)
circola nella caldaia in base alle differenze di temperatura che si producono. A
causa della convezione naturale, l'effetto refrigerante non è molto accentuato. La
variante di raffreddamento è quasi completamente silenziosa.
• OF (Oil Forced = circolazione forzata di olio): Il refrigerante (olio) circola nella
caldaia in maniera forzata mediante una pompa dell'olio. Di conseguenza l'effetto
refrigerante è maggiore rispetto a quello della variante ON.
• OD (Oil Directed = circolazione di olio diretta): Il refirgerante (olio) circola nella
caldaia in maniera forzata seguendo una traccia definita. In questo modo la
circolazione dell'olio può essere rinforzata in punti particolarmente critici. L'effetto
refrigerante è quindi particolarmente efficace e il gradiente di temperatura è
minimo.
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147
2 Funzioni
Le figure 2-78 - 2-80 mostrano alcuni esempi di varianti di raffreddamento.
Raffreddamento ONAN
Raffreddamento ONAF
∞
Fig. 2-78
∞
Raffreddamento ON Oil Natural = circolazione naturale di olio per convezione)
Raffreddamento OFAN
Fig. 2-79
148
RaffreddamentoOF (Oil Forced = circolazione forzata di olio)
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2.9 Protezione di sovraccarico termico
Raffreddamento OD
Fig. 2-80
Calcolo del punto
caldo (Hot spot)
Raffreddamento OD Oil Directed = circolazione di olio diretta)
Il punto caldo dell'oggetto protetto rappresenta un valore di stato importante. Il punto
più caldo che é determinante per la durata di un trasformatore si situa abitualmente
sotto l'isolamento della spira superiore. Generalmente la temperatura del liquido di
raffreddamento aumenta dal basso verso l'alto. Il tipo di raffreddamento influenza però
l'ampiezza del gradiente termico.
La temperatura del punto caldo è formata da due componenti:
la temperatura al punto più caldo del refrigerante (acquisita tramite il
thermobox),
la componente proveniente dall'aumento della temperatura della spira a causa del
carico del trasformatore.
Per registrare la temperatura nel punto più caldo si può utilizzare il thermobox 7XV566
che converte la temperatura del punto caldo in segnali digitali e li invia al dispositivo
7UT612 tramite l'interfaccia prevista per questo scopo. Un thermobox 7XV566 può
registrare le temperature misurate in sei punti massimo nella caldaia del
trasformatore. A un 7UT612 possono essere collegati due thermobox.
Sulla base di questi dati e delle impostazioni delle caratteristiche di raffreddamento, il
dispositivo calcola la temperatura del punto caldo. In caso di superamento di una
soglia impostabile (temepratura di allarme) viene emessa una segnalazione e/o ha
luogo uno scatto.
Il calcolo del punto caldo viene realizzato secondo diverse equazioni in funzione del
tipo di raffreddamento.
Per il raffreddamento ON e il raffreddamento OF, si utilizza:
Θ h = Θ o + H gr ⋅ k
con
Θh
Θo
Hgr
k
Y
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Y
temperatura del punto caldo
temperatura massima del fluido di raffreddamento (temperatura dell'olio)
fattore del punto caldo
rapporto di carico I/IN (misurato)
esponente dell'avvolgimento
149
2 Funzioni
Per il raffreddamento OD si utilizza:
Θ h = Θ o + H gr ⋅ k
Y
Y
per k ≤ 1
Y
Θ h = Θ o + H gr ⋅ k + 0,15 ⋅ [ ( Θ o + H gr ⋅ k ) – 98 °C ]
Calcolo
dell'invecchiament
o relativo
per k > 1
La durata dell'isolamento di cellulosa si riferisce a una temperatura di 98 °C nelle
immediate vicinanze dell'isolamento. L'esperienza ha mostrato che ogni aumento di
6 K provoca una riduzione di metà della durata. Ne risulta quindi per l'invecchiamento
relativo V con una temperatura divergente di 98 °C
Invecchiamento con Θ h
( Θ h – 98 ) ⁄ 6
- = 2
V = --------------------------------------------------------------------Invecchiamento con 98° C
Il tasso di invecchiamento medio relativo L si ottiene a partire dal calcolo della media
su un periodo definito da T1 a T2
T2
1
L = ------------------- ⋅
T2 – T1
∫ V dt
T1
Per un carico nominale costante, si ottiene L = 1. Valori superiori a 1 indicano un
invecchiamento accelerato; ad es., se L = 2, la durata è ridotta di metà in rapporto alle
condizioni di carico normali.
Secondo CEI, l'invecchiamento è definito solo nel campo da 80 °C a 140 °C. Si tratta
anche del campo di lavoro del calcolo dell'invecchiamento: le temperature inferiori a
80 °C non allungano l'invecchiamento teorico; i valori sopra i 140 °C non accorciano
l'invecchiamento teorico.
Il calcolo descritto dell'invecchiamento relativo si riferisce esclusivamente
all'isolamento dell'avvolgimento ed non è quindi applicabile a altre cause di guasti.
Risultati
La temperatura del punto caldo è calcolata per l'avvolgimento che corrisponde al lato
dell'oggetto protetto configurato per la protezione di sovraccarico (par. 2.1.1, indirizzo
142). Per fare questo, vengono utilizzate la corrente di questo lato e la temperatura
del refrigerante misurata su un punto determinato. Sono previsti due valori di soglia
impostabili che emettono una segnalazione e un allarme. Se la segnalazione di
allarme è configurata sullo scatto, può essere utilizzata per lo scatto degli interruttori.
Anche per il tasso di invecchiamento medio esiste una soglia parametrizzabile di
segnalazione e di allarme.
Tra i valori di misura di servizio si può leggere in qualsiasi momento lo stato delle
seguenti informazioni:
− la temperatura del punto caldo per ogni fase in °C oppure °F (in base
all'impostazione),
− il tasso di invecchiamento relativo (senza dimensioni),
− la riserva di carico fino alla segnalazione in percentuale,
− la riserva di carico fino all'allarme in percentuale,
150
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2.9 Protezione di sovraccarico termico
2.9.3
Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di sovraccarico può agire su un qualsiasi lato dell'oggetto da
proteggere; Poiché la causa del sovraccarico è da ricercarsi al di fuori dell'oggetto
protetto, la corrente di sovraccarico è una corrente in circolo e non deve essere
necessariamente rilevata sul lato alimentato.
• Nel caso di trasformatori con regolazione della tensione, la protezione di
sovraccarico viene posta al lato senza regolazione poiché solo in quest'ultimo vi è
una relazione ben definita tra corrente nominale e potenza nominale.
• Nel caso di generatori la protezione di sovraccarico interviene normalmente sul lato
del centro stella.
• Nei motori e nelle induttanze shunt viene collegata ai TA dell'alimentazione.
• Per reattanze addizionali e cavi corti non vi è un lato consigliato.
• In generale, la protezione di sovraccarico non è necessaria nel caso di sbarre
collettrici e di tratti di linee aeree poiché il calcolo di una sovratemperatura non è
determinante a causa delle condizioni ambientali che subiscono notevoli variazioni
(temperatura, venti). Il gradino di allarme di corrente può comunque indicare la
presenza di un eventuale sovraccarico.
Durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) all'indirizzo 142
Sovracar.Term. è stato definito il lato dell'oggetto da proteggere sul quale deve
funzionare le protezione di sovraccarico.
Come descritto sopra, per il rilevamento del sovraccarico sono disponibili due diversi
metodi. Durante la configurazione delle funzioni (par. 2.1.1) all'indirizzo 143
Therm.O/L CHR. è stato definito se la protezione di sovraccarico deve funzionare
secondo il metodo "classico" della riproduzione termica (Therm.O/L CHR. =
classical) oppure se dev'essere eseguito il calcolo del punto caldo conformemente
a IEC 60354 (Therm.O/L CHR. = IEC354). Nell'ultimo caso dev'essere collegato
almeno un Thermobox 7XV566, che segnala in modo digitale la temperatura del
refrigerante al dispositivo. I dati necessari per il thermobox sono stati impostati
all'indirizzo 191 RTD Colleg. (par. 2.1.1).
All'indirizzo 4201 Sovracaric Term la protezione di sovraccarico può essere
attivata (ON) o disattivata (OFF). È anche possibile l'impostazione Solo Allarme. In
quest'ultimo caso la funzione di protezione è attiva ma emette solo una segnalazione
al raggiungimento delle condizioni di scatto, vale a dire che la funzione di uscita
„Sovr.Ter.Scatto“ non è attiva.
Fattore K
Come corrente di base per il rilevamento del sovraccarico viene considerata la
corrente nominale dell'oggetto da proteggere. Il fattore K viene impostato all'indirizzo
4202 Fattore K. Esso viene stabilito dal rapporto tra la corrente permanente
termicamente ammissibile e questa corrente nominale:
I max
k = ------------I NObj
La corrente permanente ammissibile è contemporaneamente la corrente nella quale
la funzione e del riscaldamento ha i suoi asintoti.
Nel caso del metodo della riproduzione termica non è necessario determinare una
sovratemperatura di scatto poiché essa risulta automaticamente dalla
sovratemperatura finale con k · INOgg. Nelle macchine elettriche la corrente
permanente ammissibile è indicata, in generale, dal produttore. Se i dati non sono
disponibili, selezionare per k, 1,1 volte la corrente nominale dell'oggetto protetto. Nel
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151
2 Funzioni
caso di cavi, questa corrente dipende dalla sezione, dal materiale isolante, dal tipo di
cavo e dal tipo di posa e può essere dedotta dalle relative tabelle.
Per il metodo che prevede il calcolo del punto caldo conformemente a IEC 60354 è
consigliato k = 1, poiché tutti gli altri parametri si riferiscono alla corrente nominale
dell'oggetto protetto.
Costante di tempo τ
per riproduzione
termica
La costante di tempo del riscaldamento τth per la riproduzione termica viene impostata
all'indirizzo 4203 Cost di Tempo. Anche questa dev'essere indicata dal produttore.
Assicurarsi che la costante di tempo sia impostata in minuti. Spesso sono disponibili
altre indicazioni, secondo le quali si può determinare la costante di tempo:
• corrente 1s
τ th
corre. ammiss. 1–s 2
1
-------- = ------ ⋅  ------------------------------------------------------

60 corr. perm. ammiss.
min
• corrente ammissibile per un tempo di azione diverso da 1 s, ad es., per 0,5 s
τ th
0,5 corre. ammiss 0,5–s 2
-------- = -------- ⋅  -------------------------------------------------------
60  corr. perm. ammiss. 
min
• tempo t6; tempo in secondi per il quale la corrente nominale (di un valore di sei volte
maggiore) dell'oggetto protetto può scorrere
τ th
-------- = 0,6 ⋅ t 6
min
Esempi:
cavo con
corr. perm. ammiss.
corre. ammiss. 1–s
322 A
13,5 kA
τ th
2
1
13500 A 2
1
-------- = ------ ⋅  ---------------------- = ------ ⋅ 42 = 29, 4
60
322 A
60
min
valore impostato Cost di Tempo = 29,4 min
• motore con tempo t6ammiss. 12 s
τ th
-------- = 0,6 ⋅ 12 s = 7,2
min
valore impostato Cost di Tempo = 7,2 min
La costante di tempo di riscaldamento impostata (Cost di Tempo) è valida nel caso
di macchine rotanti per la macchina in funzione. Durante l'arresto graduale o in caso
di inattività, la macchina si raffredda molto più lentamente; ciò vale in particolar modo
per macchine autoventilate. Questo comportamento si prende in considerazione per
un prolungamento delle costanti di tempo con l'ausilio del Kt-FATTORE (indirizzo
4207A) che si applica in caso di arresto della macchina. La protezione riconosce
un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore di soglia
Interrut. L1 I> piuttosto che Interrut. L2 I> (del lato associato alla
152
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2.9 Protezione di sovraccarico termico
protezione di sovraccarico, cfr. anche titolo al margine “Stato dell'interruttore” al par.
2.1.2). Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.
Se una distinzione delle costanti di tempo non è necessaria, come nel caso di cavi,
trasformatori, reattanze, etc., il parametro Kt-FATTORE = 1 non viene modificato
(preimpostazione).
Livelli di allarme
per riproduzione
termica
Con l'impostazione di un livello di allarme termico Q Allarme (inderizzo 4204) il
dispositivo può produrre un allarme prima del raggiungimento della temperatura limite
di scatto ed evitare così, ad es., un disinserimento mediante una riduzione di carico
oppure una commutazione immediata. La percentuale si riferisce alla
sovratemperatura di scatto. tenere conto del fatto che la sovratemperatura finale è
proporzionale al quadrato della corrente.
Esempio:
fattore k
k = 1,1
la sovratemperatura di allarme deve corrispondere alla sovratemperatura della
corrente nominale dell'oggetto.
1
Θ allarrme = ----------- = 0,826
2
1,1
Valore impostato Q Allarme = 82 % (arrotondato per difetto, per ottenere con
sicurezza un allarme con 1·INOgg ).
Il livello di allarme di correnteI Allarme (indirizzo 4205) viene indicato in Ampere
(primari oppure secondari) e deve corrispondere approssimativamente alla corrente
permanente ammissibile k · INOgg. Esso può essere utilizzato al posto del livello di
allarme termico. Quest'ultimo viene impostato al 100 % ed è quindi praticamente
inattivo.
Avviamento di
emergenza per
motori
Il tempo successivo a un guasto da immettere all'indirizzo 4208A T.D'EMMERGENZA,
deve assicurare che in seguito a un avviamento di emergenza e dopo la ricaduta
dell'ingresso binario ">S/C Avv.Emerg.", il comando di scatto continui a rimanere
bloccato fino a quando la riproduzione termica non sia scesa al di sotto della soglia di
ricaduta. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.
L'avviamento effettivo viene riconosciuto quando la corrente di avviamento 4209A
impostata all'indirizzo I start Motore viene superata. Il valore dev'essere scelto
al di sotto della corrente di avviamento effettiva indipendentemente dalle condizioni di
carico e di tensione, con un motore in funzione, ma in modo da non essere raggiunto
in caso un sovraccarico ammissibile di breve durata. Questa impostazione è possibile
solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Nel caso di altri oggetti da proteggere lasciare
l'impostazione su ∞; in questo caso la funzione di avviamento di emergenza non è
attiva.
Sensore di
temperatura
Per il calcolo del punto caldo conformemente a IEC 60354, devono essere comunicati
al dispositivo i sensori di temperatura (RTD = Resistance Temperature Detector) con
i quali dev'essere misurata la temperatura dell'olio, determinate per il calcolo del punto
caldo e dell'invecchiamento. Con un Thermobox 7XV566 sono possibili fino a 6
sensori, con due Thermobox fino a 12.Impostare il numero del sensore di temperatura
determinante all'indirizzo 4221 OIL-DET. RTD.
I parametri dei sensori di temperatura vengono impostati separatamente, cfr. par.
2.10.
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153
2 Funzioni
Gradini del punto
caldo
Per la temperatura del punto caldo sono disponibili due gradini di segnalazione.
All'indirizzo 4222 HOT SPOT ST. 1 si può impostare in °C la temperatura del punto
caldo che deve produrre un allarme, all'indirizzo 4224 HOT SPOT ST. 2, la rispettiva
temperatura di allarme. Questa può essere utilizzata anche per lo scatto
dell'interruttore se la segnalazione di uscita „O/L h.spot TRIP“ (FNr 01542) è
configurata su un relè di scatto.
Se durante la configurazione, è stato indicato all'indirizzo Adresse 276 Unit.
mis.temp. = Grad Fahrenheit (par. 2.1.2, „Unità di temperatura“), i limiti della
temperatura di avvertenza e di allarme devono essere indicati agli indirizzi4223 e
4225 in gradi Fahrenheit.
Se si modifica l'unità di temperatura dopo aver immesso i limiti di temperatura
all'Indirizzo 276, questi ultimi devono essere impostati di nuovo nei rispettivi indirizzi
con la nuova unità di temperatura.
Tasso di
invecchiamento
Anche per il tasso di invecchiamento L si possono impostare valori limite di avvertenza
all'indirizzo 4226 AG. RATE ST. 1 e di allarme all'indirizzo 4227 AG. RATE ST.
2. I dati si riferiscono all'invecchiamento relativo, vale a dire che L = 1 viene raggiunto
a 98 °C oppure 208 °F nel punto caldo. L > 1 corrisponde a un invecchiamento
temporizzato, accelerato L < 1.
Metodo di
raffreddamento e
dati di isolamento
Il tipo di raffreddamento dev'essere idicato all'indirizzo 4231 METH. COOLING: ON =
Oil Natural per raffreddamento naturale, OF = Oil Forced per flusso d'olio forzato
oppure OD = Oil Directed per flusso d'olio diretto. Per le definizioni cfr. anche par.
2.9.2, titolo al margine "Varianti di raffreddamento“.
Per il calcolo della temperatura del punto caldo, il dispositivo richiede l'esponente
dell'avvolgimento Y e il gradiente della temperatura di isolamento Hgr, che vengono
impostati all'indirizzo 4232 Y-WIND.EXPONENT e 4233 HOT-SPOT GR. Se i dati non
sono disponibili si possono utilizzare i dati riportati nella IEC 60354. Un estratto della
tabella relativa a questa norma con i dati rilevanti è riportato nella tabella 2-5.
Tabella 2-5
Dati termici di trasformatori
Trasformatori di
distribuzione
Tipo di raffreddamento:
ONAN
154
Trasformatori
medi e grandi
ON..
OF..
OD..
Esponente dell'avvolgimento
Y
1,6
1,8
1,8
2,0
Gradiente della temperatura di
isolamento
Hgr
23
26
22
29
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2.9 Protezione di sovraccarico termico
2.9.4
Parametri
Nota: Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni
per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria
di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va
tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA.
Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo
con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri".
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
4201
Sovracaric Term
OFF
ON
Solo Allarme
OFF
Protezione di sovracarico
termico
4202
Fattore K
0.10..4.00
1.10
Fattore K
4203
Cost di Tempo
1.0..999.9 min
100.0 min
Costante di tempo
4204
Θ Allarme
50..100 %
90 %
Livello di allarme termico
4205
I Allarme
0.10..4.00 A
1.00 A
Soglia di allarme sovraccarico di
corr.
4207A
Kτ-FATTORE
1.0..10.0
1.0
Kt-Fattore a Motore fermo
4208A
T.D'EMMERGENZA 10..15000 sec
100 sec
Tempo d'emmergenza
4209A
I start Motore
0.60..10.00 A; ∞
∞A
Val.corrente avviam. dello Start
motore
4221
OIL-DET. RTD
1..6
1
Oil-Detector collegato alla RTD
4222
HOT SPOT ST. 1
98..140 °C
98 °C
Hot Spot Temperature Stage 1
Pickup
4223
HOT SPOT ST. 1
208..284 °F
208 °F
Hot Spot Temperature Stage 1
Pickup
4224
HOT SPOT ST. 2
98..140 °C
108 °C
Hot Spot Temperature Stage 2
Pickup
4225
HOT SPOT ST. 2
208..284 °F
226 °F
Hot Spot Temperature Stage 2
Pickup
4226
AG. RATE ST. 1
0.125..128.000
1.000
Aging Rate STAGE 1 Pickup
4227
AG. RATE ST. 2
0.125..128.000
2.000
Aging Rate STAGE 2 Pickup
4231
METH. COOLING
ON (Olio-Naturale)
OF (Olio-Forzato)
OD (Oil-Directed)
ON (Olio-Naturale) Method of Cooling
4232
YWIND.EXPONENT
1.6..2.0
1.6
Esponente avvolgimento Y
4233
HOT-SPOT GR
22..29
22
Hot-spot to top-oil gradient
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155
2 Funzioni
2.9.5
Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
01503 >BLOC.Sovr.Ter.
>Blocco protez.sovrac.termico
01507 >S/C Avv.Emerg.
>Sovracarico Avviam.Emergenza
01511 Sovr.Ter.OFF
Protez.sovrac.termico disattiva
01512 Sovr.Ter.Blocc.
Protez.sovrac.termico bloccata
01513 Sovr.Ter.Attivo
Protez.sovrac.termico attiva
01515 Sovr.Ter.I All.
Sovracc.term.:allarme di corr.(I allarm)
01516 Sovr.Ter.Θ All.
Allarme sovr.term.:vicino scatto term.
01517 Sovr.Ter.Avv.
Avviam.sovrac.term.prima dello scatto
01521 Sovr.Ter.Scatto
Sovrac.termico:comando di scatto
01541 O/L ht.spot Al.
Sovrac. Termico hot spot Th. Allarme
01542 O/L h.spot TRIP
Sovrac. Termico hot spot Th. Scatto
01543 O/L ag.rate Al.
Sovrac. Termico aging rate Allarme
01544 O/L ag.rt. TRIP
Sovrac. Termico aging rate Scatto
01545 O/L No Th.meas.
Sovrac. Termico No misura temperatura
01549 O/L Not avail.
Sovrac. Termico Non Disponibile
156
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2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico
2.10
Thermobox per protezione di sovraccarico
Per la protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo e determinazione del
tasso di invecchiamento relativo, è necessaria la temperatura dell'olio del punto più
caldo dell'avvolgimento (ad es. di un trasformatore). A questo scopo, dev'essere
collegato almeno un sensore di temperatura tramite un Thermobox 7XV566. Un
Thermobox può registrare un totale di sei temperature di diversi punti dell'oggetto
protetto grazie a sensori di temperatura (RTD = Resistance Temperature Detector) e
inviare le misure della temperatura alla protezione. È possibile collegare uno oppure
due Thermobox 7XV566.
2.10.1 Descrizione della funzione
Un Thermobox 7XV566 può contare fino a 6 punti di misura nell'oggetto da
proteggere, come, per es. , nella caldaia di un trasformatore. Il thermobox rileva la
temperatura del refrigerante di ogni punto di misura dalla resistività dei sensori di
temperatura (Pt 100, Ni 100 oppure Ni 120), collegati tramite una linea a due oppure
a tre fili, e la trasforma in valori digitali. Questi ultimi vengono messi a disposizione di
un'interfaccia seriale RS485.
All'interfaccia di servizio del dispositivo 7UT612 possono essere collegati uno o due
thermobox, ed é quindi possibile registrare da 6 a 12 punti di misura. Per ogni punto
di misura è possibile parametrizzare una temperatura di avvertenza (livello 1) e una
temperatura di allarme (livello 2).
Sul Thermobox stesso possono anche essere definite e segnalate tramite un relè di
uscita delle soglie dei singoli punti di misura. Informazioni più dettagliate sono
riportate nelle istruzioni per l'uso allegate al thermobox.
2.10.2 Indicazioni per l'impostazione
Per RTD1 (sensore di temperatura per punto di misura 1) impostare all'indirizzo
9011A RTD 1: Tipo il tipo di sensore. Sono disponibili Pt 100 W, Ni 120 W e
Ni 100 W. Se per RTD1 non esiste un punto di misura, impostare RTD 1: Tipo =
Non Connesso. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri
parametri.
Il luogo di installazione dell'RTD1 viene definito all'indirizzo 9012A RTD 1: Locaz..
Sono disponibili Olio, Ambiente, Avvolgimento, Supporto e Altro. Questa
impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.
È inoltre possibile configurare nel dispositivo 7UT612 una temperatura di avvertenza
(livello 1) e una temperatura di allarme (livello 2). In funzione dell'Unità di temperatura
selezionata nei dati impianto (par. 2.1.2 all'indirizzo 276 Unit. mis.temp., pag.
21), la temperatura di "warning" può essere impostata all'indirizzo 9013 RTD 1
Livello 1 in gradi Celsius (°C) oppure all'indirizzo 9014 RTD 1 Livello 1in
gradi Fahrenheit (°F). La temperatura di allarme viene impostata all'indirizzo 9015
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
157
2 Funzioni
RTD 1 Livello 2 in gradi Celsius (°C) oppure all'indirizzo 9016 RTD 1 Livello
2 in gradi Fahrenheit (°F).
Allo stesso modo possono effettuare le regolazioni di tutti i sensori di temperatura
collegati al primo Thermobox:
per RTD2 indirizzo 9021A RTD 2: Tipo,
indirizzo 9022A RTD 2: Locaz.,
indirizzo 9023 RTD 2 Livello 1 (°C) oppure
9024 RTD 2 Livello 1 (°F),
indirizzo 9025 RTD 2 Livello 2 (°C) oppure
9026 RTD 2 Livello 2 (°F);
per RTD3 indirizzo 9031A
indirizzo 9032A
indirizzo 9033
9034
indirizzo 9035
9036
RTD
RTD
RTD
RTD
RTD
RTD
3: Tipo,
3: Locaz.,
3 Livello
3 Livello
3 Livello
3 Livello
per RTD4 indirizzo 9041A
indirizzo 9042A
indirizzo 9043
9044
indirizzo 9045
9046
RTD 4: Tipo,
RTD 4: Locaz.,
RTD 4 Livello 1 (°C) oppure
RTD 4 Livello 1 (°F),
RTD 4 Livello 2 (°C) oppure
RTD 4 Livello 2 (°F);
1 (°C) oppure
1 (°F),
2 (°C) oppure
2 (°F);
per RTD5 indirizzo 9051A RTD 5: Tipo,
indirizzo 9052A RTD 5: Locaz.,
indirizzo 9053 RTD 5 Livello 1 (°C) oppure
9054 RTD 5 Livello 1 (°F),
indirizzo 9055 RTD 5 Livello 2 (°C) oppure
9056 RTD 5 Livello 2 (°F);
per RTD6 indirizzo 9061A RTD 6: Tipo,
indirizzo 9062A RTD 6: Locaz.,
indirizzo 9063 RTD 6 Livello 1 (°C) oppure
9064 RTD 6 Livello 1 (°F),
indirizzo 9065 RTD 6 Livello 2 (°C) oppure
9066 RTD 6 Livello 2 (°F);
Se sono collegati due Thetmobox., possono essere definiti i date per ulteriori sensori
di temperatura:
158
per RTD7 indirizzo 9071A
indirizzo 9072A
indirizzo 9073
9074
indirizzo 9075
9076
RTD 7: Tipo,
RTD 7: Locaz.,
RTD 7 Livello 1 (°C) oppure
RTD 7 Livello 1 (°F),
RTD 7 Livello 2 (°C) oppure
RTD 7 Livello 2 (°F);
per RTD8 indirizzo 9081A
indirizzo 9082A
indirizzo 9083
9084
indirizzo 9085
9086
RTD 8: Tipo,
RTD 8: Locaz.,
RTD 8 Livello 1 (°C) oppure
RTD 8 Livello 1 (°F),
RTD 8 Livello 2 (°C) oppure
RTD 8 Livello 2 (°F);
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico
per RTD9 indirizzo 9091A
indirizzo 9092A
indirizzo 9093
9094
indirizzo 9095
9096
RTD 9: Tipo,
RTD 9: Locaz.,
RTD 9 Livello 1 (°C) oppure
RTD 9 Livello 1 (°F),
RTD 9 Livello 2 (°C) oppure
RTD 9 Livello 2 (°F);
per RTD10indirizzo 9101A RTD 10: Tipo,
indirizzo 9102A RTD 10: Locaz.,
indirizzo 9103 RTD10 Livello 1 (°C) oppure
9104 RTD10 Livello 1 (°F),
indirizzo 9105 RTD10 Livello 2 (°C) oppure
9106 RTD10 Livello 2 (°F);
per RTD11indirizzo 9111A RTD 11: Tipo,
indirizzo 9112A RTD 11: Locaz.,
indirizzo 9113 RTD11 Livello 1 (°C) oppure
9114 RTD11 Livello 1 (°F),
indirizzo 9115 RTD11 Livello 2 (°C) oppure
9116 RTD11 Livello 2 (°F);
per RTD12indirizzo 9121A RTD 12: Tipo,
indirizzo 9122A RTD 12: Locaz.,
indirizzo 9123 RTD12 Livello 1 (°C) oppure
9124 RTD12 Livello 1 (°F),
indirizzo 9125 RTD12 Livello 2 (°C) oppure
9126 RTD12 Livello 2 (°F).
2.10.3 Parametri
Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo
con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri".
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
9011A
RTD 1: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Pt 100 Ohm
RTD 1: Tipo
9012A
RTD 1: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Olio
RTD 1: Locazione
9013
RTD 1 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 1: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9014
RTD 1 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 1: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9015
RTD 1 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 1: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9016
RTD 1 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 1: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
159
2 Funzioni
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
9021A
RTD 2: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 2: Tipo
9022A
RTD 2: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 2: Locazione
9023
RTD 2 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 2: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9024
RTD 2 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 2: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9025
RTD 2 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 2: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9026
RTD 2 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 2: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9031A
RTD 3: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 3: Tipo
9032A
RTD 3: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 3: Locazione
9033
RTD 3 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 3: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9034
RTD 3 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 3: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9035
RTD 3 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 3: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9036
RTD 3 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 3: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9041A
RTD 4: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 4: Tipo
9042A
RTD 4: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 4: Locazione
9043
RTD 4 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 4: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9044
RTD 4 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 4: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
160
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
9045
RTD 4 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 4: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9046
RTD 4 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 4: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9051A
RTD 5: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 5: Tipo
9052A
RTD 5: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 5: Locazione
9053
RTD 5 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 5: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9054
RTD 5 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 5: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9055
RTD 5 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 5: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9056
RTD 5 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 5: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9061A
RTD 6: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 6: Tipo
9062A
RTD 6: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 6: Locazione
9063
RTD 6 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 6: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9064
RTD 6 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 6: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9065
RTD 6 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 6: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9066
RTD 6 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 6: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9071A
RTD 7: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 7: Tipo
9072A
RTD 7: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 7: Locazione
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
161
2 Funzioni
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
9073
RTD 7 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 7: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9074
RTD 7 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 7: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9075
RTD 7 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 7: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9076
RTD 7 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 7: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9081A
RTD 8: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 8: Tipo
9082A
RTD 8: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 8: Locazione
9083
RTD 8 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 8: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9084
RTD 8 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 8: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9085
RTD 8 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 8: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9086
RTD 8 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 8: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9091A
RTD 9: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 9: Tipo
9092A
RTD 9: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 9: Locazione
9093
RTD 9 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 9: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9094
RTD 9 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 9: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9095
RTD 9 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 9: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9096
RTD 9 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 9: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9101A
RTD 10: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 10: Tipo
162
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
9102A
RTD 10: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 10: Locazione
9103
RTD10 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 10: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9104
RTD10 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 10: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9105
RTD10 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 10: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9106
RTD10 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 10: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9111A
RTD 11: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 11: Tipo
9112A
RTD 11: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 11: Locazione
9113
RTD11 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 11: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9114
RTD11 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 11: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9115
RTD11 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 11: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9116
RTD11 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 11: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9121A
RTD 12: Tipo
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 12: Tipo
9122A
RTD 12: Locaz.
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 12: Locazione
9123
RTD12 Livello 1
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 12: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9124
RTD12 Livello 1
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 12: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9125
RTD12 Livello 2
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 12: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9126
RTD12 Livello 2
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 12: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
163
2 Funzioni
2.10.4 Informazioni
Nota: Ulteriori segnalazioni sui valori limite dei singoli punti di misura sono disponibili
nei thermobox per l'emissione tramite contatti di relè.
F.No.
Allarmi
Commenti
14101 Guasto:RTD
Guasto:RTD (Filo Interrotto)
14111 Guasto:RTD 1
Guasto:RTD 1 (Filo Interrotto)
14112 RTD 1 Avv.Liv.1
RTD 1 Avviamento livello Temperatura 1
14113 RTD 1 Avv.Liv.2
RTD 1 Avviamento livello Temperatura 2
14121 Guasto:RTD 2
Guasto:RTD 2 (Filo Interrotto)
14122 RTD 2 Avv.Liv.1
RTD 2 Avviamento livello Temperatura 1
14123 RTD 2 Avv.Liv.2
RTD 2 Avviamento livello Temperatura 2
14131 Guasto:RTD 3
Guasto:RTD 3 (Filo Interrotto)
14132 RTD 3 Avv.Liv.1
RTD 3 Avviamento livello Temperatura 1
14133 RTD 3 Avv.Liv.2
RTD 3 Avviamento livello Temperatura 2
14141 Guasto:RTD 4
Guasto:RTD 4 (Filo Interrotto)
14142 RTD 4 Avv.Liv.1
RTD 4 Avviamento livello Temperatura 1
14143 RTD 4 Avv.Liv.2
RTD 4 Avviamento livello Temperatura 2
14151 Guasto:RTD 5
Guasto:RTD 5 (Filo Interrotto)
14152 RTD 5 Avv.Liv.1
RTD 5 Avviamento livello Temperatura 1
14153 RTD 5 Avv.Liv.2
RTD 5 Avviamento livello Temperatura 2
14161 Guasto:RTD 6
Guasto:RTD 6 (Filo Interrotto)
14162 RTD 6 Avv.Liv.1
RTD 6 Avviamento livello Temperatura 1
14163 RTD 6 Avv.Liv.2
RTD 6 Avviamento livello Temperatura 2
14171 Guasto:RTD 7
Guasto:RTD 7 (Filo Interrotto)
14172 RTD 7 Avv.Liv.1
RTD 7 Avviamento livello Temperatura 1
14173 RTD 7 Avv.Liv.2
RTD 7 Avviamento livello Temperatura 2
14181 Guasto:RTD 8
Guasto:RTD 8 (Filo Interrotto)
14182 RTD 8 Avv.Liv.1
RTD 8 Avviamento livello Temperatura 1
14183 RTD 8 Avv.Liv.2
RTD 8 Avviamento livello Temperatura 2
14191 Guasto:RTD 9
Guasto:RTD 9 (Filo Interrotto)
14192 RTD 9 Avv.Liv.1
RTD 9 Avviamento livello Temperatura 1
14193 RTD 9 Avv.Liv.2
RTD 9 Avviamento livello Temperatura 2
14201 Guasto:RTD 10
Guasto:RTD 10 (Filo Interrotto)
14202 RTD10 Avv.Liv.1
RTD 10 Avviamento livello Temperatura 1
164
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico
F.No.
Allarmi
Commenti
14203 RTD10 Avv.Liv.2
RTD 10 Avviamento livello Temperatura 2
14211 Guasto:RTD 11
Guasto:RTD 11 (Filo Interrotto)
14212 RTD11 Avv.Liv.1
RTD 11 Avviamento livello Temperatura 1
14213 RTD11 Avv.Liv.2
RTD 11 Avviamento livello Temperatura 2
14221 Guasto:RTD 12
Guasto:RTD 12 (Filo Interrotto)
14222 RTD12 Avv.Liv.1
RTD 12 Avviamento livello Temperatura 1
14223 RTD12 Avv.Liv.2
RTD 12 Avviamento livello Temperatura 2
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
165
2 Funzioni
2.11
Protezione contro mancata apertura dell'interruttore
2.11.1 Descrizione della funzione
In generale
La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore MAI serve ad assicurare uno
scatto di emergenza se l'interruttore non funziona nel caso di un comando di scatto
del relè di protezione.
Se, ad es., la Protezione differenziale oppure un altra protezione esterna di corto
circuito di una derivazione emette un comando di scatto all'interruttore, questo
comando viene segnalato contemporaneamente alla protezione contro la mancata
apertura dell'interruttore (fig. 2-81). Viene quindi avviata una temporizzazione MAI-T.
Questa dura fino a quando non è presente un comando di scatto della protezione e
fino a quando la corrente non circola attraverso l'interruttore.
Protezione contro mancata
apertura dell'interruttore MAI
Funzione di
protezione
(esterno)
Interr.–I>
Prot.diff.
Fig. 2-81
Diff
SCATTO
≥1
&
MAI–T 0
MAI
SCATTO
7UT612
Schema funzionale semplificato della protezione contro la mancata apertura
dell'interruttore con supervisione del flusso di corrente
In caso di un funzionamento privo di guasti, l'interruttore disinserirà la corrente di
guasto e interromperà in seguito il flusso di corrente. La soglia di supervisione di
corrente ricade e impedisce il proseguimento della temporizzazione MAI–T.
Se non viene eseguito l'ordine di scatto della protezione (mancata apertura
dell'interruttore), la corrente continua a circolare e la temporizzazione arriva alla sua
conclusione. La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore emette allora
un comando di scatto per eliminare la corrente di guasto mediante lo scatto degli
interruttori adiacenti.
166
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore
Il tempo di ricaduta della protezione nella derivazione non gioca in questo caso alcun
ruolo poiché la supervisione del flusso di corrente della protezione contro la mancata
apertura dell'interruttore riconosce automaticamente l'interruzione della corrente.
É necessario prestare rigorosamente attenzione al fatto che il punto di misura della
corrente e l'interruttore da controllare siano insieme. Entrambi si devono trovare al lato
di alimentazione dell'oggetto protetto. Nella fig. 2-81 la corrente viene misurata al alto
della sbarra del trasformatore (=alimentazione). Ciò significa che l'interruttore del lato
della sbarra viene controllato. Gli interruttori adiacenti sono tutti quelli della sbarra
rappresentata.
Per i generatori, la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore è
normalmente associata all'interruttore di rete; in tutti gli altri casi, il lato di
alimentazione dev'essere quello determinante.
Avviamento
La fig. 2-82 illustra il diagramma logico della protezione contro la mancata apertura
dell'interruttore.
La protezione può essere attivata da due diverse fonti:
• funzioni interne del 7UT612, ad es., comando di scatto generato da funzioni di
protezione oppure tramite CFC (funzioni logiche interne),
• comandi di avviamento esterni, ad es., tramite ingresso binario.
In entrambi i casi viene verificato se attraverso l'interruttore controllato scorre una
corrente. Dev'essere inoltre controllata la posizione del contatto ausiliario
dell'interruttore (impostabile).
Il criterio di corrente viene soddisfatto quando almeno una delle tre correnti di fase
oltrepassa una soglia parametrizzabile: Interrut. L1 I> oppure Interrut. L2
I>, a seconda del lato al quale è associata la protezione contro la mancata apertura
dell'interruttore, cfr. anche par. 2.1.2, titolo al margine „Stato dell'interruttore“ (pag.
29).
La valutazione dei contatti ausiliari dell'interruttore ha luogo indipendentemente da
quali contatti ausiliari sono a disposizione e da come sono configurati gli ingressi
binari. Se vengono utilizzati sia un contatto NC che un contatto NA del contatto
ausiliario dell'interruttore, può essere riconosciuta la posizione di guasto
dell'interruttore. In questo caso è determinante solo il criterio di corrente per
riconoscere l'interruttore aperto.
L'avviamento può essere bloccato mediante un ingresso binario ">Blocco MAI“ (ad
es. durante una controllo della protezione della derivazione).
Temporizzazione e
scatto
Per ognuna delle due fonti di avviamento viene generata una segnalazione propria di
avviamento. Tutte e due avviano una temporizzazione; l'impostazione di questi tempi
è comune.
Allo scadere della temporizzazione viene generato un comando di scatto. Questi
comandi gestiscono, tramite una connessione OR, il comando "MAI SCATTO“, che
genera lo scatto degli interruttori adiacenti, in modo che questi interrompano la
corrente di guasto. Sono considerati interruttori adiacenti gli interruttori della sbarra
collettrice oppure di un suo tratto, con i quali l'interruttore interessato è collegato.
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167
2 Funzioni
7004 Cont.cont.INT
„1“
OFF
ON
Guasto
&
>CB progett. aperto
&
>CB progett. chiuso
&
&
&
FNr 411
>INT 3p Aperto
=
FNr 410
>INT 3p Chiuso
≥1
&
&
≥1
&
Fonte interna
FNr 1456
BkrFail int PU
Disp. OFF
7005 Tempor-Sacatto
FNr 1480
T
0
BkrFail intTRIP
&
&
LS lato 1 I> 283
Max di
IL1, IL2
, IL3
Ι>
Fonte esterna
FNr 1457
BkrFail ext PU
FNr 1431
>BrkFail extSRC
7005 Tempor-Scatto
FNr 1481
T
0
BkrFail extTRIP
&
&
LS lato 1 I> 283
Max di
IL1, IL2, IL3
Ι>
≥1
FNo. 1403
>Blocco MAI
7001 MANC.APERT.INT
„1“
Fig. 2-82
168
ON
OFF
FNr 1471
MAI SCATTO
Abilitazione di misura
FNo. 1452
MAI bloccata
≥1
≥1
FNo. 1453
MAI attiva
FNo. 1451
MAI OFF
Logica della protezione di mancata apertura dell'interruttore, rappresentata per il
lato 1
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2.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore
2.11.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
Durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) all'indirizzo 170
Guasto Interr. è stato definito il lato dell'oggetto da proteggere sul quale deve
funzionare la protezione di mancata apertura dell'interruttore. È necessario prestare
attenzione al fatto che il punto di misura della corrente e l'interruttore da controllare
siano insieme. Entrambi si devono trovare al lato di alimentazione dell'oggetto
protetto.
All'indirizzo 7001 Protezione MAI la protezione di mancata apertura
dell'interruttore può essere attivata (ON) o disattivata (OFF).
Avviamento
Per la supervisione del flusso di corrente è determinate il valore già impostato nei "dati
impianto 1" (cfr. par.2.1.2 titolo al margine Stato dell'interruttore“, pag.29). In funzione
del lato dell'oggetto protetto, il cui interruttore dev'essere controllato, l'indirizzo è 283)
Interrut. L1 I> oppure 284 Interrut. L2 I>. Questo valore non viene
raggiunto con sicurezza quando l'interruttore è aperto.
Normalmente la protezione di mancata apertura dell'interruttore valuta sia il criterio del
flusso di corrente, sia la posizione del contatto ausiliario dell'interruttore. Se
quest'ultimo non dispone di contatti ausiliari, questi ultimi non possono essere
neanche utilizzati. In questo caso impostare l'indirizzo 7004 Cont.Cont.Int. su
NO.
Tempo di ritardo
Il tempo di ritardo da impostare deve tenere conto del tempo massimo di chiusura
dell'interruttore, del tempo di ricaduta del rilevamento del flusso di corrente nonché di
un margine di sicurezza che considera anche la dispersione del tempo di ritardo. La
figura 2-83 illustra i cicli temporali sulla base di un esempio. Per il tempo di ricaduta
vanno valutati 11/2 periodi.
Il ritardo viene impostato all'indirizzo 7005 Tempor-Scatto.
Comparsa di un guasto
Tempo di isolamento
del guasto normale
Com.
Prot.
Tempo di scatto
interruttore
Zona di
ricaduta
Int. I>
Sicurezza
Avviamento Prot. mancata
apertura interruttore
Tempo di ritardo Tempor–Scatto
Protez. mancata apertura interr.
Tempo di scatto
interruttore
(adiacente)
Tempo totale di isolamento del guasto in caso di
mancata apertura dell'interruttore
Fig. 2-83
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Esempio di sequenza temporale nel caso di trattamento normale del guasto e nel
caso di mancata apertura dell'interruttore
169
2 Funzioni
2.11.3 Parametri
Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per
una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN
= 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va
tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
7001
Protezione MAI
OFF
ON
OFF
Protezione mancata apertura
interruttore
7004
Cont.Cont.Int.
OFF
ON
OFF
Controllo contatti interruttore
7005
Tempor-Scatto
0.06..60.00 sec; ∞
0.25 sec
Temporizzatore-Scatto
2.11.4 Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
01403 >Blocco MAI
>Blocco Manc. Apert.Interruttore
01431 >BrkFail extSRC
>Mancata Apertura Avviata Ext
01451 MAI OFF
Manc.Apertura Inter. e' su OFF
01452 MAI bloccata
Manc.Apertura Inter. e' BLOCCATA
01453 MAI attiva
Manc.Apertura Inter. e' ATTIVA
01456 BkrFail int PU
Mancata Apertura Avv. (Interna)
01457 BkrFail ext PU
Mancata Apertura Avv. (Esterna)
01471 MAI SCATTO
Manc.Apertura Interruttore: Scatto
01480 BkrFail intTRIP
Mancata Apertura Scatto (Interna)
01481 BkrFail extTRIP
Mancata Apertura Scatto (Estarna)
01488 BkrFail Not av.
Mancata Apertura non disponibile
170
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2.12 Accoppiamenti esterni
2.12
Accoppiamenti esterni
2.12.1 Descrizione della funzione
Comandi
accoppiati
direttamente
La Protezione differenziale 7UT612 digitale consente il collegamento di due segnali
qualsiasi di dispositivi di protezione e di supervisone esterni mediante ingressi binari,
i quali vengono quindi compresi nel trattamento interno delle funzioni di scatto e di
segnalazione. Allo stesso modo dei segnali interni, questi segnali possono essere
configurati per lo scatto, con una temporizzazione e possono anche essere bloccati
singolarmente. Ciò consente il collegamento, ad es., di dispositivi di protezione
meccanici (ad es., pressostati e protezione Buchholz).
I comandi di scatto sono tutti accoppiati con la durata del comando di scatto min.
impostata per tutte le funzioni di protezione. (par. 2.1.2, titolo al margine „Durata del
comando“, pag. 29, indirizzo 280A).
La fig. 2-84 illustra il diagramma logico di questi "accoppiamenti diretti". Questa logica
esiste in 2 esemplari identici; i numeri di funzione dei messaggi si riferiscono allo
scatto esterno 1.
FNo.04536
Ext.1 AVVIATO
8602 T rit.sc.ext.1
FNo.04526
>Scat.Ext.1
T
FNo.04537
Ext.1 Scat.Gen.
FNo.04523
FNo.04532
>BLOCCO Ext.1
Ext.1 BLOCCATO
Fig. 2-84
Segnalazioni del
trasformatore
&
Diagramma logico degli accoppiamenti diretti — rappresentato per
l'accoppiamento 1
Oltre agli accoppiamenti precedentemente descritti, è possibile anche
l'accoppiamento, tramite ingresso binario, di informazioni tipiche di segnalazioni
esterne dei trasformatori nel trattamento delle segnalazioni del 7UT612. In questo
modo non è necessario definire segnalazioni dell'utente per questi scopi.
Queste segnalazioni comprendono l'allarme Buchholz, i guasti della caldaia e la
segnalazione di scatto nonché l'allarme di gasificazione dell'olio della caldaia.
Segnale di blocco
di guasti esterni
Nel caso di trasformatori, vengono installati occasionalmente nella caldaia dispositivi
di scatto per pressione (SPR = sudden pressure relay) che disattivano i trasformatore
nel caso di un aumento brusco della pressione. Un tale aumento di pressione non può
essere provocato solo da un guasto al trasformatore ma anche da alte correnti di corto
circuito provenienti da un guasto esterno.
I guasti esterni vengono rilevati molto rapidamente nel dispositivo 7UT612 (cfr. anche
par. 2.2.1 titolo al margine „Stabilizzazione supplementare per guasti esterni“, pag.
39). Per mezzo della logica CFC si può generare un segnale di blocco del dispositivo
di scatto per pressione. Un esempio di questa logica è rappresentato a fig. 2-85.
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171
2 Funzioni
OR
"IN: Diff est. err. L2 EM"
OR
OR–Gate
"IN: Diff est. err. L1 EM"
BO X1
BO X2
BO X3
PLC1_BEA
5/–
"OUT: Blocco sens. di pressione E"
Y BO
"IN: Diff est. err. L3 EM"
Fig. 2-85
Schema CFC per blocco del sensore di pressione in caso di guasti esterni
2.12.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
Gli accoppiamenti diretti possono essere attivi e accessibili solo se sono stati
impostati durante la configurazione delle funzioni (par. 2.1.1) agli indirizzi 186
Scat.Est.Funz.1 e 187 Scat.Est.Funz.2, come Abilitato.
Agli indirizzi 8601 Scatto ext.1 e 8701 Scatto ext.2 si possono attivare (ON)
e disattivare (OFF) singolarmente le funzioni oppure bloccare solamente il comando
di scatto (Blocco Rele').
Grazie alla temporizzazione si possono stabilizzare i segnali associati e aumentare il
rapporto segnale-disturbo dinamico. Per l'accoppiamento 1 dev'essere utilizzato
l'indirizzo 8602 T rit.sc.ext.1, per l'accoppiamento 2, l'indirizzo 8702 T
rit.sc.ext.2.
2.12.3 Parametri
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
8601
Scatto ext.1
ON
OFF
OFF
Scatto esterno funzione 1
8602
T rit.sc.ext.1
0.00..60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 1
8701
Scatto ext.2
ON
OFF
OFF
Scatto esterno funzione 2
8702
T rit.sc.ext.2
0.00..60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 2
172
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2.12 Accoppiamenti esterni
2.12.4 Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
04523 >BLOCCO Ext.1
>BLOCCO Scatto Esterno 1
04526 >Scat.Ext.1
>Trigger Scatto Esterno 1
04531 Ext.1 OFF
Scatto Esterno 1 e' su OFF
04532 Ext.1 BLOCCATO
Scatto Esterno 1 e' BLOCCATO
04533 Ext.1 ATTIVO
Scatto Esterno 1 e' ATTIVO
04536 Ext.1 AVVIATO
Scatto Esterno 1:Avv. Generale
04537 Ext.1 Scat.Gen.
Scatto Esterno 1: Scatto Generale
04543 >BLOCCO Ext.2
>BLOCCO Scatto Esterno 2
04546 >Scat.Ext.2
>Trigger Scatto Esterno 2
04551 Ext. 2 OFF
Scatto Esterno 2 e' su OFF
04552 Ext.2 BLOCCATO
Scatto Esterno 2 e' BLOCCATO
04553 Ext.2 ATTIVO
Scatto Esterno 2 e' ATTIVO
04556 Ext.2 AVVIATO
Scatto Esterno 2:Avv. Generale
04557 Ext.2 Scat.Gen.
Scatto Esterno 2: Scatto Generale
F.No.
Allarmi
Commenti
00390 >Gas in olio
>Soglia Allarme per gas in oil detector
00391 >Buchh. Allarme
>Soglia Allarme Protezione Buchholz
00392 >Buchh. Scatto
>Soglia Scatto Protezione Buchholz
00393 >Buchh. Tank
>Supervisione Tank Buchh. protect.
7UT612 Manuale
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173
2 Funzioni
2.13
Autocontrollo
Il dispositivo dispone di funzioni di supervisione che consentono di verificare
continuamente sia l'hardware che il software; inoltre, viene verificata continuamente
la plausibilità delle grandezze di misura in modo tale che anche i circuiti amperometrici
vengano inclusi nel sistema di controllo e supervisione. Utilizzando gli ingressi binari
adatti disponibili, è possibile realizzare una supervisione del circuito di scatto.
2.13.1 Descrizione della funzione
2.13.1.1 Controlli hardware
L'unità viene monitorata in tutte le sue parti, dagli ingressi di misura fino ai relè di
uscita. I circuiti di supervisione e il processore verificano l'hardware al fine di
identificare eventuali guasti o anomalie.
Tensioni ausilarie e
di riferimento
La tensione del processore di 5 V viene controllata dall'hardware poiché il processore
non può più funzionare al di sotto di un valore minimo. In questo caso l'unità viene
messa fuori servizio e il sistema del processore viene riavviato al ritorno della
tensione.
La mancanza oppure l'interruzione della tensione di alimentazione mettono l'unità
fuori servizio; la segnalazione avviene attraverso il "contatto life" (facoltativamente
come contatto di riposo oppure come contatto NA). Brevi interruzioni della tensione
ausiliaria <50 ms non compromettono il funzionamento dell'apparecchio (cfr. anche
par. 4.1.2 nei dati tecnici).
Il processore controlla la tensione di offset dell'ADC (convertitore analogico/digitale).
L'apparecchio è bloccato se sono rilevate deviazioni inaccettabili; i guasti permanenti
sono segnalati (messaggio: „Err. conv. A/D“).
Batteria tampone
In caso di mancanza della tensione ausiliaria, la batteria tampone che garantisce il
funzionamento ininterrotto dell'orologio interno e la memorizzazione di contatori e
messaggi, viene controllata ciclicamente circa il suo stato di carica. Al passaggio al di
sotto di una tensione minima ammissibile viene emessa la segnalazione "Avar.bat.
scar.".
Moduli di memoria
Le memorie di lavoro (RAM) vengono testate all'avviamento del sistema. In presenza
di un guasto l'avviamento viene interrotto e un LED lampeggia. Durante l'esercizio le
memorie vengono confrontate con l'ausilio della loro checksum.
Per la memoria di programma viene generata ciclicamente una chekcsum; essa viene
poi confrontata con la checksum di programma memorizzata.
Per la memoria dei valori assegnati viene formata ciclicamente la checksum e quindi
confrontata con la nuova checksum calcolata durante ogni assegnazione di nuovi
parametri.
In presenza di un guasto il sistema del processore viene riavviato.
174
7UT612 Manuale
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2.13 Autocontrollo
Campionatura
La campionatura viene controllata di continuo. In presenza di eventuali scostamenti
che non si possono eliminare mediante una nuova sincronizzazione, la protezione si
mette automaticamente fuori servizio e si accende il LED rosso "ERROR". Il relè
"Apparecchio pronto" (contatto life) ricade e emette una segnalazione.
2.13.1.2 Controllo del software
Watchdog
Per un continuo monitoraggio delle sequenze del programma è stato previsto un
sistema a tempo nell'hardware (watchdog di hardware) che, in caso di guasto del
processore oppure di anomalie nel programma, resetta il sistema del processore.
Un ulteriore watchdog di software assicura il rilevamento di anomalie
nell'elaborazione dei programmi. Anche eventi di questo tipo determinano il reset del
processore.
Se un tale errore non viene eliminato con il riavviamento, il sistema effettua un
ulteriore tentativo. Dopo tre tentativi falliti, il dispositivo si mette automaticamente fuori
servizio entro 30 s e si accende il LED rosso "ERROR". Il relè "Apparecchio pronto"
(contatto life) ricade e emette una segnalazione (facoltativamente come contatto di
riposo o contatto NA).
2.13.1.3 Controllo delle grandezze di misura
Eventuali interruzioni o corto circuiti nei circuiti secondari dei trasformatori
amperometrici, come pure errori nei collegamenti (importante al momento
dell'attivazione!) vengono rilevati e quindi segnalati dal dispositivo. A tale scopo il
sistema esegue una verifica ciclica delle grandezze di misura fino a quando non
compare un'anomalia.
Simmetria della
corrente
Quando non sono presenti anomalie nella rete trifase, le correnti sono
approssimativamente simmetriche. Tale simmetricità viene monitorata nel dispositivo,
separatamente per ogni lato di un oggetto protetto trifase, attraverso un controllo di
grandezza numerica. A questo scopo, la corrente di fase minore viene messa in
relazione con la corrente di fase maggiore. Viene segnalata un'asimmetria quando
(per lato 1)
|Imin | / |Imax | < Fatt.equil.L.1
Con.eq.corr.L.1 / IN
fino a quando
Imax / IN >
Imax è la maggiore delle tre correnti di fase e Imin la minore. Il fattore di simmetria
Fatt.equil.L.1 è il termine di valutazione dell'asimmetria delle correnti di fase
mentre il valore di soglia Con.eq.corr.L.1 rappresenta il limite inferiore del campo
di lavoro di questa funzione di controllo (cfr. fig. 2-86). Entrambi i parametri sono
impostabili. Il rapporto di ricaduta è il 95 % circa.
Il controllo della simmetria viene eseguito per ogni lato dell'oggetto protetto. Per la
protezione differenziale per sbarre collettrici, questa funzione non ha senso ed è
messa fuori servizio. Il guasto viene segnalato per il rispettivo lato con „Guasto
Sim.I 1“ (FNo 00571) oppure „Guasto Sim.I 2“ (FNo 00572). Anche la
segnalazione „Avaria Simm.I“ (FNo 00163) viene visualizzata.
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175
2 Funzioni
Imin
IN
Pendenza:
FATT.SIMM.I
"Guasto Isimm"
LIM.SIMM.I
Fig. 2-86
Sequenza di fase
Imax
IN
Controllo della simmetria della corrente
Per riconoscere eventuali collegamenti invertiti nei circuiti di corrente viene controllato
il senso di rotazione delle correnti di fase mediante la sequenza di passaggi per lo zero
(dello stesso segno) delle correnti, per ogni lato dell'oggetto protetto. Per la protezione
differenziale per sbarre collettrice per il trasformatore monofase, questa funzione non
ha senso ed è messa fuori servizio.
Per la protezione di carico squilibrato è importante che la sequenza di fase sia una
sequenza di fase in senso orario. Se l'oggetto protetto ha una sequenza di fase
antioraria, questo dev'essere specificato durante la configurazione dei dati
dell'impianto 1(par.2.1.2,„Sequenza delle fasi“).
Il senso di rotazione viene verificato mediante controllo della sequenza delle fasi della
corrente
IL1 prima di IL2 prima di IL3 .
Il controllo del sequenza di fase di corrente richiede una corrente minima di
|IL1|, |IL2|, |IL3| > 0,5 IN.
Se la sequenza di fase misurata non corrisponde alla sequenza di fase impostata
viene emessa la segnalazione „Gua: Seq.F I L1“ (FNo 00265) oppure „Gua:
Seq.F I L2“ (FNo 00266). Anche la segnalazione „Av. Ph. Seq. I“ (FNo
00175), viene visualizzata.
176
7UT612 Manuale
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2.13 Autocontrollo
2.13.1.4 Supervisione circuito di scatto
La Protezione differenziale 7UT612 dispone di una funzione integrata di supervisione
del circuito di scatto. In funzione del numero di ingressi binari (senza conduttori
comuni) disponibile, è possibile optare per una supervisione che utilizza un solo
ingresso binario oppure per una che ne utilizza due. Se la configurazione degli
ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo di supervisione
selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una segnalazione ("S.C.Sc.BI
noSet").
Supervisione con
due ingressi binari
Se si utilizzano due ingressi binari, questi devono essere collegati conformemente alla
figura 2-87, ovvero in parallelo, sia al rispettivo contatto del relè di comando della
protezione, sia al contatto ausiliario dell'interruttore.
Presupposto per l'impiego della funzione di supervisione del circuito di scatto, è che
la tensione di comando dell'interruttore sia maggiore della somma delle cadute di
tensione minima in entrambi gli ingressi binari (VSt > 2·VBImin). Poiché per ogni
ingresso binario sono necessari 19 V, la supervisione è utilizzabile solo in presenza di
una tensione superiore a 38 V (lato impianto).
VSt
L+
7UT612
FNo. 6852
S:C.Scat.Rel.Sc
VIB1
7UT612
FNo. 6853
S:C.Scat.Rel.In
RC
Legenda:
INT
RBint
Cont.
aus.1
V IB2
Cont.aus.2
RC
— contatto relè di comando
INT — interruttore
RBint — bobina interruttore
Cont.aus.1 — contatto ausiliario interruttore (contatto NA)
Cont.aus.2 — contatto ausiliario interruttore (contatto NC)
VSt
VIB1
VIB2
— tensione di comando (tensione di scatto)
— tensione di ingresso per primo ingresso binario
— tensione di ingresso per secondo ingresso binario
Nota: L'interruttore di potenza è rappresentato chiuso.
L–
Fig. 2-87
Principio della supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari
In funzione dello stato di commutazione del relè di comando e dell'interruttore, gli
ingressi binari sono attivi (condizione logica "H" nella tabella 2-6) oppure
cortocircuitati (stato logico "L“).
Entrambi gli ingressi binari possono essere diseccitati ("L"), con circuiti di scatto intatti,
solo durante una breve fase transitoria (contatto del relè di comando chiuso ma
interruttore non ancora aperto).
Il persistere di questo stato è possibile solo in caso di un'interruzione oppure di un
corto circuito del circuito di scatto così come in caso caduta della tensione della
batteria ; pertanto questo stato viene utilizzato come criterio di supervisione.
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177
2 Funzioni
Tabella 2-6
Stato degli ingressi binari in funzione del relè di contatto e dell'interruttore
Nr.
Relè di
comando
Interruttore
Cont. aus. 1
Cont. aus. 2
IB 1
IB 2
1
aperto
ON
chiuso
aperto
H
L
2
aperto
OFF
aperto
chiuso
H
H
3
chiuso
ON
chiuso
aperto
L
L
4
chiuso
OFF
aperto
chiuso
L
H
Gli stati di entrambi gli ingressi binari vengono verificati periodicamente. La verifica ha
luogo approssimativamente ogni 500 ms. Se n = 3 verifiche consecutive rilevano
un'anomalia viene emesso una segnalazione di guasto (cfr. fig. 2-88). Mediate queste
ripetizioni di misurazione viene stabilito il tempo di ritardo e vengono evitate
segnalazioni di guasto nel caso di brevi fasi transitorie. Il messaggio scompare
automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel
circuito di scatto.
FNo. 6852
S:C.Scat.Rel.Sc
FNo. 6853
S:C.Scat.Rel.In
Fig. 2-88
Supervisione con
un ingresso binario
&
T
T
FNo. 6865
Sv.CirSc Guasto
T ca.
1-2s
Diagramma logico della supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari
L'ingresso binario viene collegato parallelamente al rispettivo contatto del relè di
comando della protezione, come riportato nella figura 2-89. Il contatto ausiliario
dell'Interruttore è collegato in serie con una resistenza di alto valore ohmico.
La tensione di comando dell'interruttore dev'essere regolata almeno al doppio del
valore della caduta minima di tensione all'ingresso binario (VCom > 2·VBImin). Poiché
per l'ingresso binario sono necessari 19 V, la supervisione è utilizzabile solo in
presenza di una tensione superiore a 38 V (lato impianto).
Le modalità di impostazione del resistore di riserva R sono riportate al par. 3.1.2, titolo
al margine „Supervisione del circuito di scatto“ .
178
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.13 Autocontrollo
VSt
L+
7UT612
FNo. 6852
S:C.Scat.Rel.Sc
UIB
7UT612
RC
Legenda:
RC
— contatto relè di comando
INT — interruttore
RBint — bobina interruttore
Cont.aus.1—contatto ausiliario interruttore (contatto NA)
Cont.aus.2—contatto ausiliario interruttore (contatto NC)
R
— Resistore di riserva
R
INT
RBint
Cont.
aus.1
VR
Cont.aus.2
VSt
VIB
VR
— tensione di comando (tensione di scatto)
— tensione di ingresso per ingresso binario
— tensione nel resistore di riserva
Nota: L'interruttore di potenza è rappresentato chiuso.
L–
Fig. 2-89
Principio della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario
IN condizioni di esercizio normale, con contatto aperto del relè di comando e circuito
di scatto intatto, l'ingresso binario è eccitato (stato logico "H") poiché il circuito di
controllo è chiuso mediante il contatto ausiliario (con interruttore chiuso) oppure
tramite la resistenza equivalente R. L'ingresso binario è cortocircuitato e, di
conseguenza, diseccitato (stato logico "L") solo fino a quando il relè di comando è
chiuso.
Se l'ingresso è permanentemente diseccitato durante l'esercizio, si può presupporre
la presenza di un'interruzione nel circuito di scatto oppure una caduta della tensione
di comando (di scatto).
Poiché la supervisione del circuito di scatto non è operativa in presenza di un guasto,
il contatto chiuso del comando non genera nessun messaggio di guasto. Qualora
anche i contatti di comando di altri dispositivi siano operativi parallelamente al circuito
di scatto, la segnalazione di guasto dev'essere ritardata (cfr. anche fig. 2-90). Il
messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta
eliminato il guasto nel circuito di scatto.
FNo. 6852
S:C.Scat.Rel.Sc
Guasto in corso
Fig. 2-90
&
T
T
FNo. 6865
Sv.CirSc Guasto
ca. 300 s
Diagramma logico della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario
2.13.1.5 Reazione ai guasti
A seconda del guasto rilevato viene emessa una segnalazione, viene riavviato il
sistema del processore oppure l'apparecchio viene messo fuori servizio. Dopo tre
riavviamenti non riusciti la protezione si disattiva. Il relè "Apparecchio pronto" ricade e
segnala un guasto all'apparecchio con il suo contatto di riposo. Il LED rosso "ERROR"
sul lato frontale si accende (in presenza di tensione ausiliaria interna), e il LED verde
"RUN" si spegne. In caso di caduta della tensione ausiliaria tutti i LED sono spenti. La
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
179
2 Funzioni
tabella 2-7 mostra una sintesi delle funzioni di supervisione e delle reazioni ai guasti
del dispositivo.
Tabella 2-7
Sintesi delle reazioni ai guasti del dispositivo.
Supervisione
Possibili cause
Caduta di tensione
ausiliaria
esterna (tensione
ausiliaria)
interno (convertitore)
Apparecchio fuori
servizio oppure
ev. messaggio
tutti i LED spenti
AOK2 ricade
Acquisizione dei valori
misurati
interna (convertitore
oppure interruzione,
campionatura)
Protezione fuori
servizio, segnalazione
LED „ERROR“
„Err. conv. A/D“
AOK2 ricade
interno (Offset)
Protezione fuori
servizio, segnalazione
LED „ERROR“
„Errore:offset“
AOK2 ricade
Hardware–Watchdog
interno (guasto al
processore)
Apparecchio fuori
servizio
LED „ERROR“
AOK2 ricade
Software–Watchdog
interno (svolgimento del
programma)
tentativo di
riavviamento 1)
LED „ERROR“
AOK2 ricade
Memoria di lavoro
interno (RAM)
tentativo di
riavviamento 1),
interruzione
dell'avviamento
Dispositivo fuori
servizio
LED lampeggia
AOK2 ricade
Memoria di programma
interno (EPROM)
tentativo di
riavviamento 1)
LED „ERROR“
AOK2 ricade
Memoria parametri
interno (EEPROM o RAM) tentativo di
riavviamento 1)
LED „ERROR“
AOK2 ricade
1 A/5 A/0,1 A–
Impostazione
Posizione ponti 1/5/0,1 A
errata
Segnalazioni
Protezione fuori
servizio
„Err.1A/5Asbagl.“
LED „ERROR“
AOK2 ricade
Dati di taratura
interno (dispositivo non
tarato)
Segnalazione:
impiego di valori di
default
„Alarm.adattam.“
come
parametrizzato
Batteria tampone
interno (batteria tampone) Messaggio
„Avar.bat. scar.“
come
parametrizzato
orologio
sincronizzazione orario
„Err. sincr. ora“
come
parametrizzato
Moduli
Modulo non corrisponde a Segnalazioni
MLFB
Protezione fuori
servizio
„Errore pann. 0 ...
1“ e eventualm.
„Err. conv. A/D“
AOK2 ricade
„Gua: RTD-Box 1“ o
„Gua: RTD-Box 2“
come
parametrizzato
collegamento thermobox numero di thermobox
mancante o errato
1
Reazione ai guasti
Messaggio
protezione di
sovraccarico fuori
servizio; segnalazione
Messaggio
Emissione
Dopo tre riavviamenti falliti, la protezione si disattiva.
AOK = „Apparecchio Okay“ = relè "Apparecchio pronto" („contatto Life“)
2)
180
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2.13 Autocontrollo
Tabella 2-7
Sintesi delle reazioni ai guasti del dispositivo.
Supervisione
Possibili cause
Reazione ai guasti
Messaggio
Emissione
Simmetria della corrente
esterno (impianto oppure
TA
Messaggio
„Avaria Simm.I Sy“
con indicazione del lato (y = 1,2 = lato)
„Avaria Simm.I“
come
parametrizzato
Sequenza di fase
esterno (impianto oppure
collegamento)
Messaggio
„anomal. fase I
con indicazione del lato Sy“
come
parametrizzato
(y = 1,2 = lato)
„Av. Ph. Seq. I“
Supervisione circuito di
scatto
1
2
esterno (circuito di scatto
oppure tensione di
comando)
Messaggio
„Sv.CirSc Guasto“
come
parametrizzato
Dopo tre riavviamenti falliti, la protezione si disattiva.
) AOK = „Apparecchio Okay“ = relè "Apparecchio pronto" („contatto Life“)
2.13.1.6 Messaggi collettivi
Determinate segnalazioni delle funzioni di supervisione sono riunite in messaggi
collettivi. La tabella 2-8 mostra i messaggi collettivi e la loro composizione.
Tabella 2-8
FNo.
00161
Messaggi collettivi
Messaggio collettivo
Denominazione
Supervisione dei valori di misura I
(Supervisioni dei valori di misura senza
Influenza sulle funzioni di protezione)
00160
Messaggio collettivo di warning
disturbi o errori di configurazione senza
influenza sulle funzioni di protezione)
Disturbo dei valori di misura
(gravi errori di configurazione oppure dei
valori di misura con blocco di tutte le
funzioni di protezione)
00140
Messaggio collettivo di guasto
(Problemi, che provocano il blocco
parziale di funzioni di protezione)
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FNo.
Composizione
Significato
00571
00572
00265
00266
Guasto Sim.I 1
Guasto Sim.I 2
Gua: Seq.F I L1
Gua: Seq.F I L2
00161
00068
00177
00193
00198
00199
Avaria Superv.I
Err. sincr. ora
Avar.bat. scar.
Alarm.adattam.
Err. Modulo B
Err. Modulo C
00181
00190
00183
00192
Err. conv. A/D
Errore pann. 0
Errore pann. 1
Err.1A/5Asbagl.
00181
00191
00264
00267
Err. conv. A/D
Errore:offset
Gua: RTD-Box 1
Gua: RTD-Box 2
181
2 Funzioni
2.13.1.7 Errore di parametrizzazione
Se le impostazioni dei parametri di configurazione e delle funzioni vengono eseguite
secondo l'ordine indicato nel presente capitolo, non vi dovrebbero essere
impostazioni incoerenti. È comunque possibile che successive modifiche di
determinate impostazioni e/o effettuate durante la configurazione degli ingressi e delle
uscite binarie nonché durante l'associazione degli ingressi di misura, possano
generare incoerenze e compromettono lo svolgimento regolare delle funzioni di
protezione e delle funzioni complementari.
Il dispositivo 7UT612 controlla le impostazioni per verificarne la coerenza e segnala
eventuali contraddizioni. La protezione di terra ristretta, ad esempio, non può essere
utilizzata se non è assegnato un ingresso di misura per la corrente di centro stella tra
la terra e il centro stella dell'oggetto da proteggere.
Queste incoerenze sono indicate nelle segnalazioni di servizio e nelle segnalazioni
spontanee. La tabella 3-10 al par. 3.3.4 (pag. 243) mostra una vista di insieme.
2.13.2 Indicazioni per l'impostazione
La sensibilità della supervisione dei valori di misura può essere modificata. Le
preimpostazioni di fabbrica si basano su valori empirici che risultano, nella maggior
parte dei casi sufficienti. Se sono prevedibili (nel caso di applicazione specifico)
asimmetrie delle correnti di esercizio particolarmente elevate, oppure se si riscontra
l'avviamento sporadico di una funzione di supervisione durante l'esercizio, il livello di
sensibilità dovrà essere diminuito.
Supervisione dei
valori di misura
All'indirizzo 8101 BALANCE I la funzione di controllo della simmetria può essere
attivata (ON) o disattivata (OFF).
All'indirizzo 8102 Rotazione fase la funzione di controllo delle sequenza di fasi
può essere attivata (ON) o disattivata (OFF).
L''indirizzo 8111 Con.eq.corr.L.1, determina, per la simmetria di corrente del lato
1, il limite di corrente oltre il quale è attivo il controllo della simmetria (cfr. anche
fig. 2-86). L'indirizzo 8112 Fatt.equil.L.1 rappresenta il rispettivo fattore di
simmetria, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria (fig. 2-86).
L''indirizzo 8121 Con.eq.corr.L.2, determina, per la simmetria di corrente del lato
2, il limite di corrente oltre il quale è attivo il controllo della simmetria (cfr. anche
fig. 2-86). L'indirizzo 8122 Fatt.equil.L.2 rappresenta il rispettivo fattore di
simmetria, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria (fig. 2-86).
Supervisione
circuito di scatto
Durante la configurazione, all'indirizzo 182 SupVis Cir Scat (par. 2.1.1) è stato
impostato il numero di ingressi binari per ogni circuito di supervisione. Se la
configurazione degli ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo
di supervisione selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una
segnalazione ("S.C.Sc.BI noSet").
All'indirizzo 8201 Superv.cir.scat, la supervisione del circuito di scatto può
essere attivata (ON) oppure disattivata (OFF).
182
7UT612 Manuale
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2.13 Autocontrollo
2.13.3 Parametri
La lista seguente riporta i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente
nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi
valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto
anche del rapporto di trasformazione dei TA.
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
8101
BALANCE I
ON
OFF
OFF
Supervisione squilibrio di
corrente
8102
Rotazione fase
ON
OFF
OFF
Supervisione senso ciclico
8111
Con.eq.corr.L.1
0.10..1.00 A
0.50 A
Controllo equilibrio corrente Lato
1
8112
Fatt.equil.L.1
0.10..0.90
0.50
Fatt.d'equilibrio per contr.Corr.
Lato 1
8121
Con.eq.corr.L.2
0.10..1.00 A
0.50 A
Controllo equilibrio corrente Lato
2
8122
Fatt.equil.L.2
0.10..0.90
0.50
Fatt.d'equilibrio per contr.Corr.
Lato 2
Indir.
8201
Parametro
Superv.cir.scat
Opzioni
Parametrizzazione
ON
OFF
Parametrizzazio
ne Base
OFF
Commenti
Supervisione circuito di scatto
2.13.4 Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
00161 Avaria Superv.I
Avaria: supervisione corrente generale
00163 Avaria Simm.I
Avaria: simmetria corrente
00571 Guasto Sim.I 1
Guasto:Spervis.Simmetria Corr. Lato 1
00572 Guasto Sim.I 2
Guasto:Spervis.Simmetria Corr. Lato 2
00175 Av. Ph. Seq. I
Avaria: correnti di fase squilibrate
00265 Gua: Seq.F I L1
Guasto: Sequenza Fase I Lato 1
00266 Gua: Seq.F I L2
Guasto: Sequenza Fase I Lato 2
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183
2 Funzioni
F.No.
Allarmi
Commenti
Error FMS1
Errore FMS FO 1
Error FMS2
Errore FMS FO 2
00110 Evento perso
Evento perso
00113 Flag Persa
Flag Persa
00140 Err. Som.Allar.
Errore con un allarme generale
00181 Err. conv. A/D
Errore.: convertitore A/D
00190 Errore pann. 0
Errore pannello 0
00183 Errore pann. 1
Errore pannello 1
00192 Err.1A/5Asbagl.
Errore:1A/5Aponticello diverso dal sett.
00191 Errore:offset
Errore:offset
00264 Gua: RTD-Box 1
Guasto: RTD-Box 1
00267 Gua: RTD-Box 2
Guasto: RTD-Box 2
00160 Even.Som.Allar.
Evento sommatoria allarme
00193 Alarm.adattam.
Allarme:adattam. ingr.analog.non valido
00177 Avar.bat. scar.
Avaria:batteria scarica
00068 Err. sincr. ora
Errore sincronizzazione orologio
00198 Err. Modulo B
Errore: Comunicazione Modulo B
00199 Err. Modulo C
Errore: Comunicazione Modulo C
F.No.
Allarmi
Commenti
06851 >BLOC.S.C.Scat.
>BLOCCO Supervisione Circuito di Scatto
06852 S:C.Scat.Rel.Sc
Supervis. circ.di scatto:Relay Scatto
06853 S:C.Scat.Rel.In
Supervis. circ.di scatto: Relay Interr.
06861 Sv.CirSc OFF
Supervis. circ.di scatto OFF
06862 S.C.Scat.Blocc.
Supervis. circ.di scatto e' BLOCCATA
06863 S.C.Scat.Attiv.
Supervis. circ.di scatto e' ATTIVA
06864 S.C.Sc.BI noSet
Supervis. circ.di scatto Bin.Imp.no Set.
06865 Sv.CirSc Guasto
Supervis. circ.di scatto Guasto
184
7UT612 Manuale
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2.14 Controllo delle funzioni protettive
2.14
Controllo delle funzioni protettive
Il controllo delle funzioni protettive rappresenta la centrale di comando del dispositivo.
Esso coordina l'esecuzione delle funzioni di protezione e delle funzioni supplementari
e elabora le informazioni generate da queste funzioni e le informazioni provenienti
dall'impianto. Di queste fanno parte
• Identificazione dello stato delle posizioni dell'interruttore
• Logica di avviamento,
• Logica di scatto.
2.14.1 Logica di avviamento del dispositivo
Avviamento
generale
I segnali di avviamento di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante
una porta logica OR e generano un avviamento generale del dispositivo. Questo viene
segnalato con „Avviam. relay“. Quando non è più attiva alcuna funzione di
protezione del dispositivo, l'„Avviam. relay“ viene resettato (la segnalazione
"scompare“.
L'avviamento generale è il presupposto di una serie di funzioni sequenziali interne ed
esterne. Le seguenti funzioni interne sono controllate dall'avviamento generale:
• Generazione di un protocollo di guasto: dall'inizio dell'avviamento generale fino alla
ricaduta, tutte le segnalazioni di guasto vengono registrate in un protocollo di
guasto.
• Inizializzazione della memorizzazione dei dati di guasto: la memorizzazione e la
messa a disposizione dei dati di guasto può essere anche condizionata dalla
presenza di un comando di scatto.
• Segnalazioni spontanee sul display: Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni
di guasto che vengono visualizzate automaticamente sul display del dispositivo (cfr.
sotto „Segnalazioni spontanee“). La visualizzazione può essere anche
condizionata dalla presenza di un comando di scatto.
Le funzioni esterne possono essere comandate, per es., da un contatto di uscita, ad
es.,
• avviamento di altri dispositivi o apparecchi simili
Segnalazioni
spontanee
Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni di guasto che vengono visualizzate
automaticamente sul display del dispositivo in seguito a un avviamento generale o a
un comando di scatto. Per il 7UT612si tratta di:
• „Avviam. prot.“: avviamento di una funz. di protezione con indicazione della
fase;
• „Scatto prot.“: scatto di una funzione di protezione;
• „T–ecc=“:
dispositivo,
intervallo di tempo tra avviamento generale e ricaduta del
con indicazione del tempo in ms;
7UT612 Manuale
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185
2 Funzioni
• „T–OFF=“:
intervallo di tempo tra avviamento generale e primo
comando di scatto del dispositivo, con indicazione del tempo
in ms.
Va osservato che la protezione di sovraccarico termico non dispone di un avviamento
paragonabile a quello delle altre funzioni di protezione. Il tempo T-Avv. viene avviato
solo con il comando di scatto e viene quindi generato un protocollo di guasto. Solo la
ricaduta della riproduzione termica della protezione di sovraccarico pone fine al
guasto e, di conseguenza, al tempo T-avv.
2.14.2 Diagramma della logica di scatto del dispositivo
Scatto generale
I segnali di scatto di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una
porta logica OR e generano il messaggio "Relay Scatto". Questo messaggio può
essere parametrizzato come le singole segnalazioni di scatto su LED oppure su relè
di uscita e può essere utilizzato come messaggio collettivo. Queste segnalazioni sono
utilizzabili anche per l'emissione dei comandi destinati all'interruttore.
Ricaduta del
comando di scatto
Un comando di scatto impartito una volta viene memorizzato separatamente per ogni
lato (cfr. fig2-91). Contemporaneamente viene avviato un tempo minimo del comandi
di scatto t.Min Com Scatt. Questo tempo deve assicurare che il comando di scatto
dell'interruttore sia mantenuto per un tempo sufficientemente lungo quando la
funzione di protezione che ha generato lo scatto ricade rapidamente oppure quando
l'interruttore del lato di alimentazione è più rapido. I comandi di scatto possono essere
disattivati solo quando l'ultima funzione di protezione è ricaduta (nessuna funzione
avviata) E il tempo minimo del comando di scatto è scaduto.
Un'ulteriore condizione per la ricaduta del comando di scatto è che l'interruttore che
ha scattato sia aperto. La rispettiva corrente dev'essere caduta al di sotto di un valore
corrispondente al valore impostato Interrut. L1 I> (indirizzo 283 per il lato 1) e
Interrut. L2 I> (indirizzo 284 per il lato 2) con l'aggiunta del 10 % della corrente
di guasto. Cfr. anche par. 2.1.2 titolo al margine „Stato dell'interruttore“, pag. 29).
FNo.00511
Scatto
S
int. aperto
( di funzioni di
protezione)
&
Q
Relay Scatto
R
t.Min Com Scatt 280
T
Fig. 2-91
Blocco di
richiusura
&
Memorizzazione e ricaduta del comando di scatto
Dopo lo scatto dell'interruttore a causa di una funzione di protezione, è spesso
necessario impedire la richiusura fino a quando la causa dello scatto non è stata
individuata.
Con l'ausilio delle funzioni logiche (CFC) programmabili, è possibile realizzare questo
blocco di richiusura. Allo stato di fornitura del 7UT612 è predefinita una logica CFC
che memorizza il comando di scatto del dispositivo fino a quando esso non viene
confermato manualmente. Questo modulo è rappresentato nell'appendice A.5, titolo
186
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.14 Controllo delle funzioni protettive
al margine „Schemi CFC prefabbricati“ (pag. 322, fig. A-17). La segnalazione interna
di uscita „G-TRP Quit“ dev'essere configurata anche sul relè di scatto il cui comando
dev'essere mantenuto.
La conferma può essere effettuata anche tramite l'ingresso binario „>QuitG-TRP“.
Allo stato di fornitura, il comando di scatto memorizzato può essere convalidato
tramite i tasti funzionali F4 sul lato frontale del dispositivo.
Qualora la funzione di blocco della richiusura non sia richiesta, cancellare, nella
matrice di configurazione, la connessione tra segnalazione singola interna "G-TRP
Quit“ e fonte "CFC“.
Segnalazioni
dipendenti dai
comandi
La memorizzazione dei messaggi parametrizzati su LED locali e la messa a
disposizione di segnalazioni spontanee possono essere condizionate (rese
dipendenti) dall'emissione di un ordine di scatto del dispositivo. Tali segnalazioni non
vengono emesse quando una o più funzioni di protezione sono scattate - in seguito
alla presenza di un guasto - senza che il dispositivo 7UT612 abbia emesso un
comando di scatto (nel caso, ad esempio, dell'eliminazione del guasto mediante un
altro dispositivo al di fuori della zona di protezione). Le segnalazioni emesse
interessano quindi solo i guasti presenti nell'oggetto protetto.
La fig. 2-92 illustra il diagramma logico di questa funzione.
7110 VISUALIZZAZIONE DEL GUASTO
con avviamento
„1“
con comando di scatto
&
Disp. OFF
Reset della memoria per LED, relè di
uscita e segnalazioni spontanee
Ricaduta dispositivo
Fig. 2-92
Statistica degli
scatti
Diagramma logico delle segnalazioni dipendenti dai comandi
I comandi di scatto generati dal dispositivo 7UT612 vengono contati.
Inoltre, ad ogni comando di scatto la corrente disattivata per ciascun polo viene
rilevata, segnalata nelle segnalazioni di guasto e sommata in un'apposita memoria.
Le posizioni dei contatori e delle memorie sono protette contro la caduta di tensione.
Esse possono essere regolate su zero o su un qualsiasi valore iniziale. Informazioni
più dettagliate sono disponibili nel manuale del sistema SIPROTEC® 4, N. d'ordine
E50417–H1176–C151.
2.14.3 Indicazioni per l'impostazione
I parametri di taratura relativi alla logica di scatto del dispositivo, sono già stati
impostati nei dati generali, al par. 2.1.2.
L'indirizzo 7110 Disp.Guasto LED, stabilisce inoltre se le segnalazioni di guasto
che sono configurate su LED locali, così come le segnalazioni spontanee visualizzate
sul display locale in seguito a un guasto, devono essere memorizzate dopo ogni
avviamento di una funzione di protezione Ind. con avv.) oppure solo quando
viene emesso un comando di scatto (Ind. con scatto).
7UT612 Manuale
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187
2 Funzioni
2.14.4 Parametri
Indir.
7110
Parametro
Disp.Guasto LED
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
Indicato su display ad ogni
avviamento
Indicato su display ad ogni
scatto
Indicato su display Guasto Display su LED/LCD
ad ogni
avviamento
2.14.5 Informazioni
F.No.
Allarmi
Commenti
00003 >Syncr.Oraria
Sincronizzazione oraria interna
00005 >Reset LED
>Reset LED
00060 Reset LED
>Reset LED
00015 Modo di test
Modo di test
Modo test
00016 >Stop Tr.dati
Modo di test
>Stop trasmissione dati
StopTrDati
Stop trasmissione dati
Sblocc.TD
Sblocco Trasmissione Dati via INGR.BIN.
> R.ill.ON
> Retroilluminazione accesa
00051 App. OK
Apparecchiatura Operativa e protettiva
00052 ProtAttiva
Almeno una funzione protett. e' attiva
00055 Reset Apparec.
>Reset Apparecchiatura
00056 Avv.Iniziale
Avviamento iniziale dell'apparecchiatura
00067 Riavviamento
Riavviamento
00069 T risparm.luce
Tempo risparmio luce
Sinc.orar.
Sincronizzazione oraria
00070 Caric.settaggio
Caricamento nuovo settaggio in corso
00071 verif Settaggio
Verifica nuovo Settaggio
00072 Camb. livello-2
Cambio livello-2
00109 Frequ. o.o.r.
Frequenza fuori range
00125 Dialogo ON
Dialogo ON
ModTest HW
188
Modo test Hardware
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.15 Funzioni supplementari
2.15
Funzioni supplementari
Le funzioni accessorie della Protezione differenziale 7UT612 sono
• elaborazione delle segnalazioni,
• misure di esercizio,
• memorizzazione dei dati di corto circuito per il rilevamento dei valori di guasto
2.15.1 Elaborazione degli eventi
2.15.1.1 In generale
In seguito a un guasto nell'impianto, le informazioni relative alla risposta dell'unità e
alla conoscenza delle grandezze misurate sono importanti ai fini di un'esatta analisi
dell'evoluzione del guasto. A questo scopo l'apparecchio dispone, al suo interno, di
una funzione di processamento degli eventi che opera in tre direzioni:
Segnalazioni e
uscite binarie (relè
di uscita)
Eventi importanti e condizioni di stato vengono indicati da appositi segnalatori ottici
(LED) posti frontalmente. L'apparecchio, inoltre, comprende relè di uscita per la
trasmissione a distanza di segnalazioni. La maggior parte delle segnalazioni e dei
messaggi possono essere parametrizzati in maniera personalizzata, ovvero
diversamente dalle impostazioni della casa produttrice. Nella descrizione del sistema
SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176–C151) viene descritta dettagliatamente la
procedura di parametrizzazione. Nell'appendice A.5 del presente manuale sono
riportate le parametrizzazioni allo stato di consegna.
I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no
(parametrizzabili singolarmente).
La memoria sono protette contro una caduta della tensione ausiliaria; essa può
essere annullata
− sul luogo azionando il tasto LED sull'unità,
− a distanza mediante un ingresso binario parametrizzato,
− tramite interfacce seriali,
− automaticamente all'inizio di ogni nuovo avviamento.
I messaggi di stato non dovrebbero essere memorizzati. Essi non possono essere
resettati fino quando non è stata rimossa la causa determinante del segnale. Ciò
interessa, ad esempio segnalazioni di funzioni di supervisione e simili.
Un LED verde indica che il dispositivo è pronto ("RUN") e non è resettabile. Si spegne,
invece, se manca la tensione ausiliaria oppure se l'autocontrollo del microprocessore
riconosce un guasto.
Se la tensione ausiliaria è presente, ma viene individuato un guasto interno si accende
un LED rosso ("ERROR") e si blocca l'apparecchio.
I relè di uscita e i LED del dispositivo possono essere controllati singolarmente
mediante il DIGSI® 4 e, di conseguenza anche il corretto cablaggio dell'impianto (ad
es., durante la fase di messa in esercizio). In una finestra di dialogo, ad es., ogni
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
189
2 Funzioni
singolo relè di uscita, ad esempio, può essere eccitato per eseguire il controllo del
cablaggio tra 7UT612 e impianto, senza dover generare i messaggi associati al relè
in questione.
Informazioni sul
pannello operatore
oppure su personal
computer
Eventi e condizioni di funzionamento possono essere richiamati sul pannello
operatore posto sul fronte dell'apparecchio. Attraverso l'interfaccia operatore posta
sul fronte oppure mediante l'interfaccia di servizio è possibile collegare, per esempio,
un personal computer al quale inviare tutte le informazioni.
In condizioni di esercizio normali, ovvero in assenza di guasti, il display di
visualizzazione riporta informazioni di servizio selezionabili dall'utente (vista di
insieme dei valori di misura). In caso di guasto in rete, vengono invece visualizzate sul
display altre informazioni relative al guasto stesso (le cosiddette segnalazioni
spontanee sul display). Dopo aver confermato le segnalazioni di guasto, il display
visualizza nuovamente le informazioni di esercizio normale. L'operazione di conferma
è identica a quella eseguita per resettare le segnalazioni LED (vedi sopra).
L'unità dispone di più buffer di evento, per esempio per messaggi di servizio,
segnalazioni di guasto, statistica degli scatti ecc., che sono protetti tramite batteria
tampone da eventuali mancanze di tensione ausiliaria. Tali messaggi possono essere
richiamati sul display di visualizzazione in qualsiasi momento tramite la tastiera di
comando oppure trasmessi al personal computer attraverso l'interfaccia seriale. La
lettura di segnalazioni di esercizio è descritta dettagliatamente nella descrizione del
sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176–C151).
Gli eventi possono essere anche selezionati utilizzando un PC con l'ausilio del
programma di elaborazione DIGSI® 4, con il vantaggio che è disponibile uno schermo
e una guida a menù. Inoltre i dati possono essere trasferiti su una stampante, per
essere elaborati in altra sede.
Trasferimento di
informazioni a
un'unità centrale
Se il dispositivo dispone di un'interfaccia seriale di sistema, le informazioni
memorizzate possono essere trasferite a un'unità centrale di controllo e memorizzate.
Il trasferimento può essere eseguito mediante diversi protocolli.
Con il DIGSI® 4 si può verificare la correttezza della trasmissione delle segnalazioni.
È possibile anche intervenire sulle informazioni che vengono trasmesse all'unità
centrale, durante l'esercizio oppure durante i controlli. Il protocollo IEC 60870–5–103
permette di specificare con la nota la nota "Modo test" che l'insieme delle
segnalazioni e delle misure trasmesse all'unità di controllo sono generate nell'ambito
delle prove sul posto della protezione e che non si tratta di segnalazioni di guasti reali.
Durante la prova è anche possibile inibire la trasmissione di tutte le segnalazioni
mediante l'interfaccia di sistema ("Blocco di trasmissione").
L'azione sulle informazioni trasmesse tramite interfaccia di sistema durante un
funzionamento di prova ("Funzionamento di prova“ e "Blocco di trasmissione“)
richiede una connessione tramite CFC, realizzata in ogni caso nel dispositivo allo
stato di fornitura (cfr. appendice A.5 titolo al margine „Schemi CFC prefabbricati“, pag.
322, fig. A-16).
Il procedimento per attivare e disattivare il funzionamento di prova e il blocco di
trasmissione viene spiegato dettagliatamente nel manuale del sistema SIPROTEC®
4 E50417–H1176–C151.
190
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.15 Funzioni supplementari
Ripartizione
delle segnalazioni
Le segnalazioni sono ripartite in base alla seguente classificazione:
• Segnalazioni di esercizio; segnalazioni che possono essere generate durante il
funzionamento del dispositivo: informazioni relative allo stato delle funzioni
dell'apparecchio, dei dati di misura, dati dell'impianto, protocollo di comandi ecc.
• Segnalazioni di guasto; segnalazioni degli ultimi 8 guasti in rete elaborati dal
dispositivo.
• Statistica degli interventi dell'interruttore; contatori dei comandi di scatto generato
dal dispositivo, comandi di avviamento nonché valori delle correnti disattivate e
correnti di corto circuito accumulate.
La lista completa di tutte le funzioni di segnalazione e di uscita generabili con
configurazione massima nell'apparecchio e del relativo numero di informazione (FNo)
è riportata nell'Appendice. Per ciascuna segnalazione vengono anche indicate le
possibilità di indirizzamento. Se in un tipo di protezione con dotazione minima alcune
funzioni non sono disponibili oppure sono state disabilitate, le rispettive
segnalazioni non possono essere visualizzate.
2.15.1.2 Segnalazioni di esercizio
Per segnalazioni di esercizio si intendono quelle informazioni generate dall'unità
durante il funzionamento oppure relative al funzionamento.
Nel dispositivo vengono memorizzate fino a 200 segnalazioni di esercizio in ordine
cronologico. Le nuove segnalazioni generate vengono aggiunte. Se la capacità
massima di memoria è esaurita, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia.
Le segnalazioni di esercizio sono automatiche e possono essere richiamate in
qualsiasi momento sul display del dispositivo oppure di un PC collegato. I corto circuiti
in rete vengono segnalati soltanto come „anomalie“ e contrassegnati con un numero
di guasto progressivo. Le segnalazioni di guasto contengono informazioni dettagliate
relativamente alla storia dell'anomalia, vedi paragrafo 2.15.1.3.
2.15.1.3 Segnalazioni di guasto
Dopo un guasto è possibile, per esempio, richiamare informazioni importanti
riguardanti la storia dell'evento, come l'eccitazione e lo scatto. L'inizio del guasto è
indicato con il tempo assoluto dell'orologio interno. L'evoluzione del guasto viene
rappresentata con un tempo relativo, riferito al momento in cui ha avuto luogo
l'avviamento, in modo che anche il tempo mancante fino allo scatto e alla ricaduta del
comando di scatto sia riconoscibile. La risoluzione delle indicazioni temporali è di 1
ms.
Un guasto di rete ha inizio con rilevamento di un guasto mediante avviamento di una
qualsiasi funzione di protezione e termina con la ricaduta dell'ultimo avviamento di una
funzione di protezione. Se un guasto provoca la reazione di più funzioni di protezione,
tutte le segnalazioni presenti tra l'avviamento della prima funzione di protezione e la
ricaduta dell'ultima funzione di protezione sono considerate come facenti parte dello
stesso guasto.
7UT612 Manuale
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191
2 Funzioni
Segnalazioni
spontanee
In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un
avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della
protezione, come illustrato nella figura 2-93.
Avv. prot.
Scatto prot.
T – Avv
T-SCATTO
Fig. 2-93
Segnalazioni
richiamabili
Ultima funzione di protezione in funzione;
funzione di protezione che ha scattato per ultima;
Tempo tra avviamento generale e ricaduta;
Tempo tra avviamento generale e primo comando
di scatto;
Visualizzazione di segnalazioni spontanee sul display della protezione - esempio
È possibile richiamare le segnalazioni relative agli ultimi otto guasti.
Complessivamente possono essere memorizzate fino a 600 segnalazioni. In caso di
più segnalazioni di guasto, viene sovrascritta nella memoria la segnalazione più
vecchia.
2.15.1.4 Segnalazioni spontanee
Le segnalazioni spontanee rappresentano il protocollo delle segnalazioni generate.
Ogni nuova segnalazione compare subito senza dover attendere un aggiornamento.
Questo é utile durante il comando, il controllo e la messa in esercizio.
Le segnalazioni spontanee possono essere lette tramite DIGSI® 4. Ulteriori dettagli
sono riportati nel manuale del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176–
C151).
2.15.1.5 Interrogazione generale
L'interrogazione generale che può essere consultata con l'ausilio di DIGSI® 4 offre la
possibilità di richiedere informazioni sullo stato attuale del dispositivo SIPROTEC®.
Tutte le segnalazioni soggette all'interrogazione generale vengono visualizzate con il
loro valore attuale.
2.15.1.6 Statistica degli scatti
Le segnalazioni relative alla statistica delle interruzioni sono contatori di scatto
generati dal 7UT612 nonché valori delle correnti di corto circuito accumulate, interrotte
dalle funzioni di protezione. I valori di misura indicati sono valori primari.
Questi valori possono essere richiamati e visualizzati sul dispaly posto sul alto frontale
del dispositivo mediante un'interfaccia di comando/di servizio, per mezzo di un
personal computer, con il programma DIGSI® 4.
192
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.15 Funzioni supplementari
I contatori e le memorie della statistica degli scatti vengono archiviati in maniera
permanente nel dispositivo protetti dalla mancanza di tensione. I contatori possono
essere regolati sullo zero oppure su un qualsiasi valore entro i limiti di impostazione.
Per la lettura delle posizioni dei contatori e delle memorie non è richiesta l'immissione
di un codice di accesso, mentre lo è per la cancellazione. Ulteriori dettagli sono
riportati nel manuale del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176–C151).
2.15.2 Misure di esercizio
Visualizzazione e
trasmissione di
valori di misura
I valori di esercizio e i valori numerici vengono ricavati al sistema del processore sullo
sfondo. Questi valori possono essere richiamati e visualizzati sul display posto sul alto
frontale del dispositivo mediante l'interfaccia di comando, per mezzo di un personal
computer, con il programma DIGSI® 4.
Il presupposto per una corretta visualizzazione dei valori primari e percentuali è la
corretta immissione delle grandezze nominali dei trasformatori e dei mezzi di esercizio
conformemente al paragrafo 2.1.2. La tabella 2-9 mostra una sintesi dei valori di
misura di esercizio. A seconda del codice di ordinazione, del collegamento del
dispositivo e delle funzioni di protezione programmate, è disponibile solo una parte dei
valori elencati.
L'emissione di una tensione di misura „Vmis“ presuppone che tale tensione sia
collegata tramite un resistore addizionale esterno a un ingresso di corrente I7 oppure
I8. Tramite una connessione definita dall'utente mediante CFC (modulo CFC
"Life_Zero“) la corrente proporzionale alla tensione può essere misurata e visualizzata
come tensione "Vmis“. Informazioni più dettagliate sono riportate nel manuale della
logica CFC.
La potenza apparente "S“ non è una grandezza misurata ma viene calcolata
formalmente dalla tensione nominale impostata dell'oggetto protetto e dalle correnti
U
del lato 1: vale a dire S = -----N- ⋅ ( I L1S1 + I L2S1 + I L3S1 ) per applicazioni trifase e S
3
UN
⋅ ( I L1S1 + I L3S1 ) per trasformatore monofase. Se si utilizza la misura di tensione
=----2
descritta nel paragrafo precedente, questa viene considerata per il calcolo della
potenza apparente.
Le posizioni di fase sono riportate in una tabella separata 2-10, i valori di misura
termici nella tabella 2-11. Questi ultimi vengono visualizzati solo se la protezione di
sovraccarico è configurata come Abilitato. Quali siano i valori di esercizio possibili
dipende anche dal metodo selezionato del rilevamento del sovraccarico e, dal numero
di sensori di temperatura collegati tramite i thermobox.
Il calcolo dei valori di misura di esercizio viene effettuato anche durante un guasto con
intervalli di 0,6 s ca.
Le grandezze di misura si basano sempre sulle grandezze nominali dell'oggetto
protetto (cfr. anche le rispettive note, i valori di misura delle sovratemperature si
basano invece sulla temperatura di scatto. Per i gradi angolari e i gradi della
temperatura non vi sono grandezze relative. Poiché l'ulteriore trattamento di queste
grandezze (in CFC oppure per la trasmissione tramite interfacce) richiede grandezze
senza dimensioni, sono stati scelti liberamente dei riferimenti, indicati nelle tabelle 210 e 2-11 alla voce „Conversione in %“.
7UT612 Manuale
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193
2 Funzioni
Tabella 2-9
Valori di misura di servizio (valori primari, secondari, percentuali)
Valori di misura
primari
secondari
IL1S1; IL2S1; IL3S1 ) Correnti di fase del lato 1
A; kA
A
Corrente nominale di
esercizio 1)
3I0S1 3)
corrente omopolare tripla del lato 1
A; kA
A
Corrente nominale di
esercizio 1)
I1S1; I2S1 3)
Componente diretta e inversa delle
correnti del lato 1
A; kA
A
Corrente nominale di
esercizio 1)
IL1S2; IL2S2; IL3S2 3) Correnti di fase del lato 2
A; kA
A
Corrente nominale di
esercizio 1)
3I0S2 3)
corrente omopolare tripla del lato 2
A; kA
A
Corrente nominale di
esercizio 1)
I1S2; I2S2 3)
Componente diretta e inversa delle
correnti del lato 2
A; kA
A
Corrente nominale di
esercizio 1)
I7 3)
Corrente all'ingresso di misura I7
A; kA
A
Corrente nominale di
esercizio 1)
I1 ... I7 4)
Correnti agli ingressi di misura
A; kA
A
Corrente nominale di
esercizio 1)
I8
Corrente all'ingresso di misura I8
A
mA
Corrente nominale di
esercizio 1) 2)
Vmis 5)
Tensione dalla corrente in I7 oppure
I8
V; kV; MV
—
—
S 6)
Potenza apparente
kVA; MVA;
GVA
—
—
f
Frequenza
Hz
Hz
Frequenza nominale
3
% riferiti a
1)
per trasformatori all'indirizzo 240, 243 e 249 (cfr. par. 2.1.2) IN = SN /(√3·UN);oppure. IN = SN / UN (monofase)
per generatori/Motori/treattante all'indirizzo 251 e 252 (cfr. par. 2.1.2) IN = SN /(√3·UN);
per sbarre collettrici e linee conformemente all'indirizzo 265 (cfr. par. 2.1.2)
2) con considerazione del fattore 235 Factor I8 (cfr. par. 2.1.2)
3
) solo per oggetti trifase
4
) solo per protezione per sbarra monofase
5
) se configurato e connesso in CFC
6
)calcolato dalle correnti d fase e dalla tensione nominale e/o Vmis
194
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2.15 Funzioni supplementari
Tabella 2-10 Valori di misura di esercizio (posizioni di fase)
Valori di misura
Dimensione
Conversione in %
5
)
ϕIL1S1; ϕIL2S1; ϕIL3S1 3) Angolo di fase delle correnti del lato S1,
riferito a IL1S1
°
0° = 0 %
360° = 100 %
ϕIL1S2; ϕIL2S2; ϕIL3S2 3) Angolo di fase delle correnti del lato S2,
riferito a IL1S1
°
0° = 0 %
360° = 100 %
ϕI1 ... ϕI7 4)
Angolo di fase delle correnti negli ingressi di
misura, riferito a I1
°
0° = 0 %
360° = 100 %
ϕI7 3)
Angolo di fase della corrente I7
riferito a IL1S1
°
0° = 0 %
360° = 100 %
3
) solo per oggetti trifase
4
5
) solo per protezione per sbarra monofase
) solo per CFC e
interfacce
Tabella 2-11 Valori di misura termici
Valori di misura
Dimensione
ΘL1/ΘSC; ΘL2/ΘSC; ΘL3/ΘSC 1)
valore termico di ogni fase,
riferito al valore di scatto
%
Θ/ΘSC 1)
valore termico risultante,
riferito al valore di scatto
%
tasso invecch 2) 3)
ResWARN
tasso di invecchiamento relativo L
2) 3)
senza dimensioni
Riserva di carico K fino a avvertenza punto
caldo
%
Riserva di carico K fino a allarme punto
caldo
%
Θ Skl 1; Θ Skl 2; Θ Skl 3 2) 3)
temperatura punto caldo per ogni fase
°C oppure °F.
Θ RDT 1 ... Θ RDT12
Temperatura misurata ai
sensori di temperatura 1 - 12
°C oppure °F.
ResALLARME 2) 3)
3)
1
) solo protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche conformemente a IEC IEC 60255–8:
indirizzo 143 Therm.O/L CHR. = classical (par. 2.1.1)
2
) solo protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo conformemente a IEC IEC 60354: indirizzo 143
Therm.O/L CHR. = IEC354 (par. 2.1.1)
3)
Conversione in %
5)
0 °C = 0 %
500 °C = 100 %
0 °F = 0 %
1000 °F = 100 %
5
) solo per CFC e
interfacce
solo in caso di thermobox collegato (par. 2.10)
Valori protezione
differenziale
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Anche i valori differenziali e di stabilizzazione della Protezione differenziale e della
protezione differenziale di terra ristretta conformemente alla tabella 2-12, possono
essere letti.
195
2 Funzioni
Tabella 2-12 Valori di misura della Protezione differenziale
% riferiti a
Valori di misura
IDiffL1, IDiffL2, IDiffL3
Correnti differenziali calcolate delle tre fasi
IStabL1, IStabL2, IStabL3
Correnti di stabilizzazione calcolate delle tre fasi
Corrente nominale di esercizio
1
)
Corrente nominale di esercizio
)
1
IDiffEDS
Corrente differenziale calcolata della protezione
differenziale di terra ristretta
Corrente nominale di esercizio
1
)
IStabEDS
Corrente di stabilizzazione calcolata della protezione
differenziale di terra ristretta
Corrente nominale di esercizio
1
)
1
) per trasformatori all'indirizzo 240, 243 e 249 (cfr. par. 2.1.2) IN = SN /(√3·UN);oppure. IN = SN / UN (monofase);
per generatori/Motori/treattante all'indirizzo 251 e 252 (cfr. par. 2.1.2) IN = SN /(√3·UN);
per sbarre collettrici e linee conformemente all'indirizzo 265 (cfr. par. 2.1.2)
IBS–Tool
L'„IBS–Tool“ è uno strumento complesso di messa in esercizio e di osservazione che
consente, con l'aiuto di un PC con Web-Browser, una chiara rappresentazione dei dati
di misura più importanti della Protezione differenziale. Informazioni più dettagliate
sono riportate nella guida in linea dell'ISB „IBS–Tool“.
Questo strumento consente, ad es., la rappresentazione grafica su un PC delle
correnti e dei loro angoli di fase per entrambi i lati di un oggetto da proteggere. Oltre
ai diagrammi vettoriali delle grandezze vengono indicati anche valori numerici. La
Fig.2-94 mostra un esempio.
Possono essere rappresentate anche la grandezza delle correnti differenziali e di
stabilizzazione e la loro posizione rispetto alla caratteristica di scatto impostata.
196
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2.15 Funzioni supplementari
Secondary Values
Currents: Side 1
Currents: Side 2
+90°
±180°
+90°
0° ±180°
0°
–90°
–90°
IL1LS1 = 1.01 A,
IL2LS1 = 0.98 A,
IL3LS1 = 0,99 A,
Fig. 2-94
0.0 °
240.2 °
119.1 °
IL1LS2 =
IL2LS2 =
IL3LS2 =
0,99 A,
0,97 A,
0.98 A,
177.9 °
58.3 °
298.2 °
Grandezze di misura ai lati dell'oggetto da proteggere — esempio per correnti in circolo
Definizione di valori
di soglia
Il SIPROTEC® 7UT612 permette di definire valori di soglia applicabili alle grandezze
di misura e di conteggio significative. Il passaggio al di sopra o al di sotto di una soglia
provoca l'emissione di un allarme che viene visualizzato come segnalazione di
esercizio. Come tutte le segnalazioni di esercizio , le soglie possono essere associate
a LED e/o a relè di uscita e trasmesse mediante interfacce. Contrariamente alle vere
funzioni di protezione (quali protezione di massima corrente e protezione di
sovraccarico), questo programma di supervisione ha una minore priorità e può non
reagire a cambiamenti rapidi delle grandezze di misura in caso di guasto con
attivazione di funzioni di protezione. Inoltre, poiché un messaggio viene emesso solo
quando una soglia è stata più volte superata, le supervisioni non possono reagire
immediatamente prima di uno scatto della protezione.
La definizione di ulteriori valori di soglia è possibile se per le rispettive grandezze di
misura e di conteggio è stata eseguita la programmazione tramite CFC (cfr. Manuale
del sistema SIPROTEC® 4 n. d'ordine E50417–H1176–C151).
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197
2 Funzioni
2.15.3 Registrazioni oscilloperturbografiche
La Protezione differenziale 7UT612 dispone di una memoria oscilloperturbografica. I
valori istantanei delle grandezze di misura
iL1S1, iL2S1, iL3S1, iL1S2, iL2S2, iL3S2, 3i0S1, 3i0S2, i7, i8 nonché
IdiffL1, IdiffL2, IdiffL3, IstabL1, IstabL2, IstabL3
vengono campionati su una griglia 12/3 ms (a 50 Hz) e archiviati in un registro a
scorrimento (12 valori campionati per periodo). Nella protezione monofase per sbarre
vengono utilizzate invece delle prime 6 correnti di fase, le correnti monofase i1 - i6, le
correnti omopolari non hanno importanza.
In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un intervallo di tempo tarabile,
comunque non superiore a 5 secondi per ciascun evento di guasto. Vengono
memorizzate fino a 8 segnalazioni di guasto. La capacità totale della memoria
corrisponde a ca. 5 s. La memoria dei dati di guasto si aggiorna automaticamente ogni
qualvolta si verifica un nuovo guasto e non è pertanto necessaria alcuna convalida.
Le registrazioni oscillografiche possono essere startate automaticamente con
l'avviamento della protezione oppure anche mediante ingresso binario, tramite
l'interfaccia utente integrata, oppure dall'interfaccia seriale di comando e l'interfaccia
seriale di servizio.
Attraverso le interfacce i dati possono essere richiamati su un personal computer ed
elaborati mediante il programma di elaborazione DIGSI® 4 e il programma grafico
SIGRA 4. Quest'ultimo elabora graficamente i dati registrati durante un guasto e
calcola dai valori di misura derivati ulteriori grandezze, quali potenza e valori effettivi.
Le grandezze di misura possono essere rappresentate, a scelta, in grandezze
primarie e secondarie. Inoltre, le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di
tracce binarie (flag), ad es. "Avviamento", "Scatto".
Se la protezione dispone di un'interfaccia di sistema seriale, i dati dei valori di guasto
possono essere rilevati da un'unità. L'analisi viene effettuata in quest'ultima con
l'ausilio di programmi idonei. Le grandezze di misura vengono riferite al loro valore
massimo e vengono unificate sul valore nominale e preparate per la rappresentazione
grafica. Inoltre, le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di tracce binarie (flag),
ad es., "Avviamento", "Scatto".
La trasmissione ad un'unità centrale può essere eseguita automaticamente, in
particolare dopo ogni avviamento della protezione oppure dopo uno scatto.
2.15.4 Indicazioni per l'impostazione
Valori di misura
Oltre ai valori misurati direttamente ai valori calcolati dalle correnti e dalle
temperature, il dispositivo 7UT612 può anche indicare una tensione e una potenza
apparente.
La visualizzazione della tensione presuppone che all'ingresso di corrente I7 oppure I8
siano accoppiata una tensione tramite un resistore addizionale e sia realizzato un
collegamento definito dall'utente tramite CFC (cfr. par. 2.15.2, „Visualizzazione e
trasmissione di valori di misura“.
Il calcolo della potenza apparente viene effettuato mediante questa tensione oppure
mediante la tensione nominale del lato 1 dell'oggetto protetto e le correnti di questo
198
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2.15 Funzioni supplementari
lato. Nel primo caso impostare all'indirizzo 7601 POTENZ. CALCUL. = con V
misurata, nel secondo con V settato.
Registrazione
oscilloperturbograf
ica
I parametri relativi alla registrazione oscilloperturbografica vengono impostati nel
sottomenù Registrazione oscilloperturbografica del menù PARAMETRI.
Per la memorizzazione dei dati di guasto viene effettuata una distinzione fra l'istante
di riferimento e il criterio di memorizzazione (indirizzo 401 Regis Oscillo).
Normalmente il punto di riferimento è l'avviamento del dispositivo, ovvero l'avviamento
di una qualsiasi funzione di protezione viene associato all'istante 0. Il criterio di
memorizzazione può essere sia l'avviamento del dispositivo (Salva con Avv.), sia
lo scatto (Salva con Scatt). Lo scatto del dispositivo (Avvio con scatt) può
anche essere scelto come punto di riferimento e rappresenta, in questo caso, anche
il criterio di memorizzazione.
Il tempo effettivo di memorizzazione comincia con il tempo totale T reg.prim guas
(indirizzo 404) prima del punto di riferimento e termina allo scadere di un tempo
successivo al guasto T reg.dopo guas (indirizzo 405), in seguito alla scomparsa
del criterio di memorizzazione. Il tempo di memorizzazione massimo per ogni
registrazione oscillografica Lun Max reg Osc viene impostato nell'indirizzo 403. Per
ogni registrazione sono disponibili 5 s massimo per la memorizzazione.
Complessivamente possono essere memorizzate fino a 8 registrazioni oscillografiche
con un tempo totale di 5 s massimo.
La memorizzazione dei dati di guasto può essere attivata anche mediante ingresso
binario oppure mediante l'interfaccia di comando (comando dal pannello frontale)
collegata a un PC. La registrazione è dinamica. L'indirizzo 406 T reg da In.Bin
specifica la lunghezza della registrazione oscilloperturbografica del guasto (il limite
superiore è fissato da Lun Max reg Osc, indirizzo 403). A questo tempo si
aggiungono i tempi di registrazione di prima e dopo il guasto. Se il tempo è regolato
sull'ingresso binario a ∞ , la memorizzazione dura fino a quando l'ingresso binario è
attivato (staticamente), al più tardi però fino al limite massimo fissato in Lun Max reg
Osc (indirizzo 403).
2.15.5 Parametri
Valori di misura
Indir.
7601
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
POTENZ. CALCUL. con V settato
con V misurata
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Parametrizzazion
e Base
con V settato
Commenti
Calcolo della potenza
199
2 Funzioni
Registrazioni oscilloperturbografiche
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
401
Regis Oscillo
Salvare con Avviamento
Salvare con Scatto
Avvio con scatto
Salvare con
Avviamento
Registrazione
Oscilloperturbografia
403
Lun Max reg Osc
0.30..5.00 sec
1.00 sec
Lunghezza max registrazione
oscillo.
404
T reg.prim guas
0.05..0.50 sec
0.10 sec
Tempo di registrazione prima del
guasto
405
T reg.dopo guas
0.05..0.50 sec
0.10 sec
Tempo di registrazione dopo fine
guasto
406
T reg da In.Bin
0.10..5.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di registrazione da ingr
binario
2.15.6 Informazioni
Statistica degli
scatti
F.No.
Allarmi
Commenti
00409 >BLOC Cont Op
> Blocco conteggi Op
01020 Ore Fun.=
Contatore ore di funzionamento
01000 # scatto=
Numero di comandi scatto interruttore
30607 ΣIL1L1:
Accumulazione di corr.interrotta L1 La.1
30608 ΣIL2L1:
Accumulazione di corr.interrotta L2 La.1
30609 ΣIL3L1:
Accumulazione di corr.interrotta L3 La.1
30610 ΣIL1L2:
Accumulazione di corr.interrotta L1 La.2
30611 ΣIL2L2:
Accumulazione di corr.interrotta L2 La.2
30612 ΣIL3L2:
Accumulazione di corr.interrotta L3 La.2
30620 ΣI1:
Accumulazione di corr.interrotta I1
30621 ΣI2:
Accumulazione di corr.interrotta I2
30622 ΣI3:
Accumulazione di corr.interrotta I3
30623 ΣI4:
Accumulazione di corr.interrotta I4
30624 ΣI5:
Accumulazione di corr.interrotta I5
30625 ΣI6:
Accumulazione di corr.interrotta I6
30626 ΣI7:
Accumulazione di corr.interrotta I7
200
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.15 Funzioni supplementari
Valori di misura
F.No.
Allarmi
Commenti
00721 IL1 L1=
Misura Operat. Corrente L1 Lato 1:
00722 IL2 L1=
Misura Operat. Corrente L2 Lato 1:
00723 IL3 L1=
Misura Operat. Corrente L3 Lato 1:
30640 3I0S1=
3I0 (sequenza zero) lato 1
30641 I1S1=
I1 (sequenza positiva) lato 1
30642 I2S1=
I2 (sequenza negativa) lato 1
00724 IL1 L2=
Misura Operat. Corrente L1 Lato 2:
00725 IL2 L2=
Misura Operat. Corrente L2 Lato 2:
00726 IL3 L2=
Misura Operat. Corrente L3 Lato 2:
30643 3I0S2=
3I0 (sequenza zero) lato 2
30644 I1S2=
I1 (sequenza positiva) lato 2
30645 I2S2=
I2 (sequenza negativa) lato 2
30646 I1=
Misura corrente I1
30647 I2=
Misura corrente I2
30648 I3=
Misura corrente I3
30649 I4=
Misura corrente I4
30650 I5=
Misura corrente I5
30651 I6=
Misura corrente I6
30652 I7=
Misura corrente I7
30653 I8=
Misura corrente I8
07740 ϕIL1S1=
Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 1
07741 ϕIL2S1=
Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 1
07749 ϕIL3S1=
Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 1
07750 ϕIL1S2=
Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 2
07759 ϕIL2S2=
Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 2
07760 ϕIL3S2=
Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 2
30633 ϕI1=
Angolo fase I1
30634 ϕI2=
Angolo fase I2
30635 ϕI3=
Angolo fase I3
30636 ϕI4=
Angolo fase I4
30637 ϕI5=
Angolo fase I5
30638 ϕI6=
Angolo fase I6
30639 ϕI7=
Angolo fase I7
30656 Umis.=
Misura di Tensione
00645 S =
S (Potenza Apparente)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
201
2 Funzioni
F.No.
Allarmi
00644 Freq=
Commenti
Frequenza
Valori termici
F.No.
Allarmi
Commenti
00801 Θ /Θ scatto =
Aumento temperatura per Allarme e Scatto
00802 Θ /ΘscattoL1=
Aumento temperatura per fase L1
00803 Θ /ΘscattoL2=
Aumento temperatura per fase L2
00804 Θ /ΘscattoL3=
Aumento temperatura per fase L3
01060 Θ leg 1=
Hot spot temperatura leg 1
01061 Θ leg 2=
Hot spot temperatura leg 2
01062 Θ leg 3=
Hot spot temperatura leg 3
01063 Ag.Rate=
Aging Rate
01066 ResWARN=
Livello warning carico inverso
01067 ResALARM=
Livello allarme carico inverso
01068 Θ RTD 1 =
Temperatura del RTD1
01069 Θ RTD 2 =
Temperatura del RTD2
01070 Θ RTD 3 =
Temperatura del RTD3
01071 Θ RTD 4 =
Temperatura del RTD4
01072 Θ RTD 5 =
Temperatura del RTD5
01073 Θ RTD 6 =
Temperatura del RTD6
01074 Θ RTD 7 =
Temperatura del RTD7
01075 Θ RTD 8 =
Temperatura del RTD8
01076 Θ RTD 9 =
Temperatura del RTD9
01077 Θ RTD10 =
Temperatura del RTD10
01078 Θ RTD11 =
Temperatura del RTD11
01079 Θ RTD12 =
Temperatura del RTD12
202
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.15 Funzioni supplementari
Valori Diff.
FNo.
Messaggio
Spiegazione
07742 IDiffL1 =
IDiffL1 (in I/InO) =
07743 IDiffL2 =
IDiffL2 (in I/InO) =
07744 IDiffL3 =
IDiffL3 (in I/InO) =
07745 IStabL1=
IStabL1 (in I/InO) =
07746 IStabL2=
IStabL2 (in I/InO) =
07747 IStabL3=
IStabL3 (in I/InO) =
30654 IDiffEDS=
IDiff EDS (in I/InO)
30655 IStabEDS=
IStab EDS (in I/InO)
Valori di soglia
F.No.
Allarmi
00272 SP. Op Hours>
Commenti
Set point Ore di operazione
Registrazioni
oscilloperturbograf
iche
F.No.
Allarmi
Commenti
00004 >Registr.oscil.
Avvio registrazione oscilloperturbograf.
00203 Av.Re.Guas
Avvio registrazione guasto
Start reg. osc.
Contatore impulsi
F.No.
Avviam. reg. oscillopert. (controllo flag)
solo se configurato (CFC)
Allarmi
Commenti
00888 Wp(puls)
Energia impulsiva Wp (attiva)
00889 Wq(puls)
Energia impulsiva Wq (reattiva)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
203
2 Funzioni
2.16
Elaborazione dei comandi
In generale
Nel SIPROTEC® 7UT612 è integrata una funzione di elaborazione dei comandi che
permette di comandare l'interruttore e altri organi di manovra dell'impianto. I comandi
possono provenire da quattro fonti:
• comando sul posto tramite pannello integrato nel dispositivo,
• Comando tramite DIGSI® 4,
• comando a distanza tramite unità centrale (ad es., SICAM®),
• funzioni automatiche (ad es. mediante ingresso binario)
Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato al numero di ingressi e
uscite binari necessari e disponibili. Presupposto per le possibilità di comando è che
rispettivi ingressi e uscite binari siano configurati e dispongano delle adeguate
caratteristiche.
Se sono necessarie determinate condizioni di interblocco per i comandi, gli
interblocchi di campo possono essere archiviati mediante le funzioni logiche (CFC)
definibili dall'utente.
La configurazione degli ingressi e delle uscite, la realizzazione di funzioni logiche
definite dall'utente e la procedura di attivazione di mezzi di esercizio sono descritte nel
manuale del sistema SIPROTEC®, n. d'ordine E50417–H1176–C151.
2.16.1 Tipi di comandi
Il dispositivo supporta i seguenti tipi di comando:
Comandi di
controllo
Questi comprendono tutti i comandi che agiscono direttamente sugli organi di
manovra dell'impianto e provocano una modifica di stato del processo:
• comandi di commutazione di interruttori (non sincronizzati), sezionatori e
dispersori,
• Comandi a gradini, ad es. per aumentare oppure diminuire il gradino di regolazione
dei trasformatori,
• comandi di posizionamento con tempo parametrizzabile, ad es. per la regolazione
di bobine E.
Comandi interni
del dispositivo
Questi comandi non agiscono direttamente sulle uscite binarie. Essi servono a
lanciare una funzione interna, a comunicare oppure a confermare un cambiamento di
stato.
• Comandi di "adattamento“ che permettono di fissare lo stato di oggetti accoppiati al
processo , quali segnalazioni e stati di commutazione, ad es., in caso di mancanza
di accoppiamento del processo . Un cambio di stato viene indicato nello stato
dell'informazione e può essere visualizzato.
• Comandi di controllo flag (per l'"impostazione") che permettono di fissare lo stato di
oggetti interni, ad es., di cancellare / riinizializzare il livello di commutazione
(remoto/locale), la commutazione di parametri, i blocchi di trasmissione e conteggi.
204
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.16 Elaborazione dei comandi
• Comandi di conferma e resettaggio per il set/reset di memorie interne oppure di
dati.
• Comandi di stato di informazione per fissare/eliminare l'informazione
supplementare " stato di informazione" di oggetti di processo quali:
− Indicazione dello stato di blocco dell'interruttore
− Blocco di un'uscita
2.16.2 Percorso di comando
Meccanismi di sicurezza nel percorso di comando permettono di assicurare che un
comando abbia luogo solo in seguito alla verifica di tutti i criteri prestabiliti dall'utente.
Per ogni organo di manovra si possono programmare funzioni di interblocco. Infine
viene controllata l'esecuzione del comando. La sequenza completa di un comando
viene descritta brevemente qui di seguito.
Controllo della
richiesta di
comando
• Immissione del comando, ad es., mediante il comando integrato:
− Verifica della password → diritto di accesso;
− Verifica del modo di commutazione (bloccato/sbloccato) → selezione della
caratteristica di sbloccaggio.
• Verifiche dei comandi programmabili:
− Attivazione modo;
− Controllo della direzione di commutazione (confronto nominale - reale);
− Protezione contro errori di commutazione, blocco di campo (logica tramite CFC)
− Protezione contro errori di commutazione, blocco impianto (centralizzato tramite
SICAM);
− Blocco di comando doppio (blocco di manovre parallele);
− Blocco con protezione (blocco di manovre mediante funzioni di protezione).
• Verifiche dei comandi predefinite:
− Controllo temporale (supervisione del tempo tra richiesta e elaborazione del
comando):
− Parametrizzazione in corso (durante la parametrizzazione un comando viene
rifiutato oppure ritardato);
− organo di manovra non presente come uscita (quando un organo di manovra è
programmato ma non è associato a un'uscita binaria il comando viene rifiutato);
− Blocco di uscita (se un blocco di uscita è stato programmato per un oggetto ed è
attivo al momento dell'emissione del comando, quest'ultimo viene rifiutato);
− Modulo errori hardware;
− Comando per questo organo di manovra già attivo (per un organo di manovra
può essere eseguito solo un comando in un determinato istante, blocco di doppio
comando);
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
205
2 Funzioni
− Controllo 1-di-n (per selezioni multiple quali relè, il dispositivo verifica se un
comando è già stato lanciato per i rispettivi relè di uscita).
Supervisione
dell'esecuzione dei
comandi
− Interruzione di un comando in seguito a una richiesta di annullamento;
− Supervisione del tempo di esecuzione (tempo di controllo segnalazione di
conferma)
2.16.3 Protezione contro errori di commutazione
Una protezione contro errori di commutazione può essere realizzata mediante la
logica programmabile CFC. I controlli degli errori di commutazione in un impianto
SICAM®/SIPROTEC® si distinguono di regola in:
• interblocco impianto controllato nell'unità centrale (per sbarra collettrice),
• interblocco impianto controllato nell'unità di zona (per derivazione).
L'interblocco dell'impianto è supportato dalla riproduzione dei processo nell'unità
centrale.
L'interblocco zone è supportato dalla riproduzione dell'oggetto (conferme) nell'unità di
zona.
L'entità delle verifiche di interblocco viene stabilita mediante parametri e mediante la
logica di interblocco.
Gli apparecchi di manovra soggetti a un interblocco di impianto nell'unità centrale,
vengono contrassegnati con un parametro nell'unità di zona (nella matrice di
parametrizazzione).
Per tutti i comandi si può stabilire se la commutazione deve essere effettuata con
interblocco (normale) oppure senza interblocco (test):
− per comandi sul posto con richiesta della password non parametrizzata,
− per comandi automatici dell'elaborazione dei comandi CFC mediante
caratteristiche di sbloccaggio,
− per comandi locali/remoti mediante ulteriore comando di sbloccaggio tramite
profibus.
2.16.3.1 Collegamento con blocco/senza blocco
Nelle apparecchiature SIPROTEC® i controlli di comando vengono denominati
comunemente "Interblocchi standard". Tali controlli possono essere attivati (controllo
bloccato/controllo flag) oppure disattivati (sbloccati) mediante il DIGSI® 4.
Per controllo sbloccato oppure non bloccato si intende ogni operazione di comando
durante la quale le condizioni di interblocco precedentemente configurate non
vengono verificate.
Per controllo bloccato si intende invece ogni operazione di comando durante la quale
le condizioni di interblocco precedentemente configurate vengono verificate
206
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.16 Elaborazione dei comandi
nell'ambito del controllo di comando. Se una condizione non viene soddisfatta, il
comando viene rifiutato con una segnalazione seguita dal segno meno (ad es. "CO–")
e con una rispettiva risposta di comando. La tabella 2-13 riporta i tipi di comando
possibili in un organo di manovra e le rispettive segnalazioni.
Tabella 2-13 Tipi di comando e rispettive segnalazioni
Tipo di comando
Comando
Causa
Messaggi
o
Comando di processo
Collegamento
CO
BF +/–
Comando di adattamento
Adattamento
MT
MT+/–
Comando di stato informazione, inibizione
dell'acquisizione
Inibizione
dell'acquisizione
ES
ST+/– *)
Comando di stato informazione, blocco
uscita
Inibizione
emissione
AS
ST+/– *)
Comando di annullamento
Annullamento
AB
AB+/–
*) Queste seglazioni vengono visualizzate nel display del dispositivo nelle segnalazioni di servizio,
in DIGSI® 4 nelle segnalazioni spontanee
Il segno "più" nel messaggio indica una conferma del comando. Il risultato del
comando è quello atteso, quindi positivo. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un
risultato negativo inatteso. Il comando comando è stato rifiutato. La figura 2-95 mostra
un esempio di messaggi relativi all'esecuzione di un comando e delle relative risposte
in seguito a una manovra dell'interruttore con esito positivo.
Il controllo dei blocchi può essere programmato separatamente per tutti gli apparecchi
di manovra e i controlli flag. Altre azioni di controllo interne, quali sovrascritture
manuali e annullamento, non vengono verificate e vengono realizzate
indipendentemente dagli interblocchi.
REGISTR. EVENTI
--------------------19.06.01 11:52:05,625
Q0 CO+
CHIUS
19.06.01 11:52:06,134
Q0 RM+
CHIUS
Fig. 2-95
Interblocco
standard
Esempio di segnalazione di esercizio dopo comandi dell'interruttore Q0
Gli interblocchi standard sono i controlli stabiliti durante la configurazione degli
ingressi e delle uscite per ogni organo di manovra.
La fig. 2-96 mostra un diagramma logico di queste condizioni di interblocco nel
dispositivo.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
207
2 Funzioni
.
Comando con
fonte di origine =
LOCALE
Autorizzazione controllo
Apri/Chiudi
Localizzazione
&
REMOTO1),
&
Locale
DIGSI
Modo di controllo
AUTO
Autorizzazione
controllo
(LOCALE/REMOTO)
Remoto
Autorizzazione
controllo DIGSI
DIGSI
&
&
DIGSI
&
≥1
&
Remoto
Modo di controllo
LOCALE
(sbloccato/bloccato)
Commutazione non interbloccata
&
≥1
Modo di controllo
REMOTO
(sbloccato/bloccato)
già in pos.
s/n
Commutazione interbloccata
&
≥1
Conferma apri/chiudi
Blocco di protezione
Ril. INT. CHIUSO
già in pos.
s/n
Zona d'interbloccos/n
Zona sist Interd s/n
Blocco di prot. s/n
Bloc. manov. doppia s/n
Autor.contr. LOCALEs/n
Autor.contr.REMOTOs/n
Uscita di
comando
al relè
≥1
Ril. INT. APERTO
Evento
Stato
1) Fonte di origine REMOTO comprende fonte LOCALE.
(Comando LOCALE tramite unità centrale nella stazione
REMOTO tramite telecontrollo alla stazione centrale e dalla stazione centrale al dispositivo)
Fig. 2-96
Interblocchi standard
Le condizioni di interblocco programmate possono essere lette sul display del
dispositivo. Esse sono contrassegnate da lettere, il cui significato è riportato nella
tabella 2-14.
Tabella 2-14 Identificazioni di sblocco
Identificazione
(abbreviazione)
Visualizzazione sul
display
Attivazione modo
SV
S
Controllo stazione
Zona /sist,. interb.
A
Controllo zone
FV
F
Interruttore già in pos. (cotr. pos.
interruttore)
SI
I
Blocco di protezione
SB
B
Identificazioni di sblocco
208
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
2.16 Elaborazione dei comandi
La figura 2-97 mostra un esempio di visualizzazione sul display delle condizioni di
interblocco di tre apparecchiature di controllo. Le abbreviazioni utilizzate sono
riportate nella tabella 2-14. Vengono visualizzate tutte le condizioni di interblocco
parametrizzate (cfr. fig. 2-97).
INTERBLOCCO
01/03
-------------------Q0 AP/Ch S – F I B
Q1 AP/Ch S – F I B
Q8
AP/Ch
Fig. 2-97
Logica di
abilitazione
mediante CFC
S – F I B
Esempio di condizioni di interblocco programmate
Per il controllo zone, la logica di abilitazione può essere sviluppata facendo uso della
logica programmabile CFC. L'informazione "abilitazione" oppure "controllo zone" è
messa a disposizione mediante le rispettive condizioni di interblocco (ad es.
"Abilitazione SG ON" e "Abilitazione SG OFF" con le informazioni: ON / OFF).
2.16.4 Memorizzazione/acquisizione dei comandi
Durante l'elaborazione dei comandi, le segnalazioni di comando e di processo
vengono inviate, indipendentemente dall'ulteriore impiego e dal loro trattamento
successivo, alla funzione di elaborazione messaggi. Ognuno di questi messaggi
contiene un'informazione relativa alla sua origine. Se sono state rispettivamente
impostate (configurate), queste segnalazioni vengono registrate nel protocollo delle
segnalazioni di esercizio.
Conferma del
comando a livello
del comando
integrato
Tutte le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE si convertono in una
risposta di servizio e vengono visualizzate quindi sul display.
Conferma dei
comandi LOCALE/
REMOTO/DIGSI
Le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE/REMOTO/DIGSI vengono
trasmesse indipendentemente dalla configurazione (programmazione su interfaccia
seriale).
La conferma del comando non ha luogo mediante una risposta di servizio come per il
comando locale ma tramite il protocollo normale dei comandi e delle segnalazioni.
Supervisione delle
segnalazioni
L'elaborazione di comandi esegue per tutte le procedure di comando con
segnalazione una supervisione del tempo. Parallelamente al comando viene avviato
un tempo di supervisione (supervisione di durata comando), che controlla se l'organo
di manovra ha raggiunto la posizione desiderata entro tale tempo. All'arrivo della
segnalazione il tempo di supervisione viene fermato. Se non viene emessa nessuna
segnalazione viene visualizzata la risposta di servizio "Com. fuori tempo" e la
procedura viene interrotta.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
209
2 Funzioni
Nelle segnalazioni di esercizio vengono protocollati anche i comandi e le loro
segnalazioni. La conclusione normale di un comando ha luogo con l'arrivo della
segnalazione (Disp. rit. OK) dell'organo di manovra interessato oppure con
l'emissione di un messaggio alla conclusione del comando (nel caso di comandi senza
segnalazione di processo).
Il segno "più" nella segnalazione di risposta indica una conferma del comando. Il
comando è stato concluso positivamente. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un
risultato negativo inatteso.
Emissione del
comando/
eccitazione relè
I tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di organi di manovra
oppure per il posizionamento superiore/inferiore di gradini del trasformatore, vengono
definiti durante la configurazione, cfr. Manuale del sistema SIPROTEC® 4, n. d'ordine
E50417–H1176–C151.
2.16.5 Informazioni
FNo.
Messaggio
Spiegazione
Attiv. modo
Attivazione modo
Attiv.modoREM
Modo di controllo REMOTO
Attiv.modoLOCALE
Modo di controllo LOCALE
„
210
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Montaggio e messa in servizio
3
Questo capitolo si rivolge a esperti addetti alla messa in servizio. Essi devono avere
esperienza nella messa in servizio di dispositivi di protezione e di comando, avere
conoscenza del funzionamento del generatore e delle regole e delle disposizioni in
materia di sicurezza. È possibile che si rendano necessari alcuni adattamenti
dell'hardware ai dati dell'impianto. Per le prove primarie l'oggetto da proteggere (linea,
trasformatore, etc.) deve essere inserito e messo in servizio.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.1
Montaggio e collegamento
212
3.2
Verifica dei collegamenti
232
3.3
Messa in servizio
237
3.4
Attivazione dell'apparecchio
261
211
3 Montaggio e messa in servizio
3.1
Montaggio e collegamento
Attenzione!
La funzionalità e la sicurezza dell'apparecchio presuppongono un trasporto adeguato
nonché operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale
qualificato in conformità agli avvertimenti e alle indicazioni contenuti nel presente
manuale.
In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la
sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN,
IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). La mancata osservanza di tali
norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni
materiali sull'apparecchiatura.
Condizioni
preliminari
3.1.1
Montaggio
Montaggio
incassato
212
Il controllo dei dati dell'apparecchio è stato effettuato e ne è stata verificata la
concordanza con i dati dell'impianto.
‰
Togliere le 4 coperture degli agnoli sul fronte dell'apparecchio. Si rendono così
accessibili 4 fori longitudinali nell'angolare di fissaggio.
‰
Inserire l'apparecchio nell'apertura del quadro e fissare con 4 viti. Per le dimensioni
vedi paragrafo 4.15, Fig. 4-13.
‰
Inserire nuovamente le 4 coperture.
‰
Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato
posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo
di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve
essere tuttavia almeno di 2,5 mm2.
‰
Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore
della scatola seguendo lo schema.
Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con
connessione diretta, prima di inserire i fili, le viti devono essere avvitate in modo tale
che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione.
Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo
in modo che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda.
Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di
seraggio, raggi di curvatura e scarico di trazione secondo la descrizione del sistema
(N.d'ordine E50417–H1176–C151). Le indicazioni sono contenute anche nelle
Istruzioni brevi a corredo dell'apparecchio.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.1 Montaggio e collegamento
Foro longitudinale
SIPROTEC
SIEMENS
RUN
ERROR
MENU PRINCIPALE
7UT612
01/05
Segnalazioni
valori di misura
1
2
MENU
Segnalazioni
F1
7
8
9
Valori di
misura
F2
4
5
6
F3
1
2
3
0
+/-
Segnalazione
di guasto
F4
Fig. 3-1
Montaggio
incassato su telaio
e in armadio
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
ENTER
ESC
LED
Montaggio incassato di un 7UT612
Per il montaggio di un apparecchio in un telaio o armadio servono 2 guide angolari. I
codici per l'ordinazione sono riportati nel Appendice al par. A.1.1.
‰
Dapprima avvitare senza stringere le due guide angolari nel telaio o nell'armadio
con rispettivamente 4 viti.
‰
Togliere le 4 coperture degli angoli sul fronte dell'apparecchio. Si rendono così
accessibili 4 fori longitudinali nell'angolare di fissaggio.
‰
Fissare l'apparecchio alle guide angolari con 4 viti. Per le dimensioni vedi
paragrafo 4.15, Fig. 4-13.
‰
Inserire nuovamente le 4 coperture.
‰
Stringere bene le 8 viti delle guide angolari nel telaio o armadio.
‰
Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato
posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo
di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve
essere tuttavia almeno di 2,5 mm2.
‰
Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore
della scatola seguendo lo schema.
Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con
connessione diretta, prima di inserire i fili, le viti devono essere avvitate in modo tale
che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione.
Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo
in modo che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda.
Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di
serraggio, raggi di curvatura e scarico di trazione secondo la descrizione del
sistema (N.d'ordine E50417–H1176–C151). Le indicazioni sono contenute anche
nelle Istruzioni brevi a corredo dell'apparecchio.
213
3 Montaggio e messa in servizio
Barra di fissaggio
SIPROTEC
SIEMENS
RUN
ERROR
MENU PRINCIPALE
7UT612
01/05
Segnalazioni
Valori di misura
1
2
MENU
ENTER
ESC
LED
Segnalazioni
F1
7
8
9
Valori di
misura
F2
4
5
6
Segnalazione
di guasto
F3
1
2
3
0
+/-
F4
Barra di fissaggio
Fig. 3-2
Montaggio
sporgente
214
Montaggio di un 7UT612 su telaio o in armadio
‰
Fissare l'apparecchiatura sul quadro elettrico per mezzo di 4 viti. Per le dimensioni
vedi paragrafo 4.15, Fig. 4-14.
‰
Collegare il morsetto di terra dell'apparecchiatura alla terra di protezione del quadro
elettrico. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione
massima collegata e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2.
‰
Predisporre una terra solida a bassa resistenza ohmica (sezione ≥ 2,5 mm2) sulla
superficie di terra laterale con l'ausilio di almeno una vite M4.
‰
Effettuare i collegamenti seguendo lo schema tramite morsetti a vite, collegamenti
a fibra ottica attraverso l'alloggiamento del pulpito. A questo scopo è assolutamente
necessario tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di serraggio,
raggi di curvatura e scarico di trazione secondo la descrizione del sistema
(N.d'ordine E50417–H1176–C151). Le indicazioni sono contenute anche nelle
Istruzioni brevi a corredo dell'apparecchio.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.1 Montaggio e collegamento
3.1.2
Varianti di collegamento
Gli schemi generali sono riportati nell'Appendice A.2. Esempi di collegamento per i TA
sono riportati nell'Appendice A.3. È necessario verificare che le impostazioni dei
parametri di configurazione (par.2.1.1) e dei dati dell'impianto (par. 2.1.2)
corrispondano all'oggetto da proteggere e ai suoi collegamenti:
Oggetto da
proteggere
L'impostazione dell'Ogg.di Protez. (indirizzo 105) deve corrispondere con quella
dell'oggetto protetto. Un'impostazione scorretta può causare reazioni imprevedibili
dell'apparecchio.
Accertarsi che venga impostato per gli autotrasformatori Ogg.di Protez. =
Autotrasform. e non Trasf.3 fase. Con un Trasf.1 fase la fase centrale L2
rimane libera.
Correnti
Il collegamento delle correnti dei trasformatori all'apparecchio va effettuato in funzione
dell'impiego previsto.
Nel caso di un collegamento trifase, ognuna delle tre correnti di fase è associata ai lati
dell'oggetto protetto. Gli esempi di collegamento per i diversi oggetti sono riportati nell'
Appendice A.3, fig. A-3 - A-6 e A-9 - A-13.
Nel caso di un collegamento bifase di un trasformatore monofase la fase centrale (IL2)
rimane libera. La fig. A-7 nell' Appendice A.3 riporta un esempio di collegamento. Se
é presente un solo TA, le due fasi (IL1 e IL3) vengono comunque utilizzate come
mostra la fig. A-8 sul lato destro.
Nella protezione monofase per sbarre ogni ingresso di misura (eccetto I8) è associato
a una derivazione della sbarra. La fig. A-14 nell'Appendice A.3 mostra un esempio per
una fase; le altre devono essere collegate di conseguenza. Se l'apparecchio viene
collegato a un trasformatore convertitore fare riferimento alla fig. A-15. In questo caso
va notato che la corrente nominale di uscita dei trasformatori convertitori è
normalmente 100 mA; gli ingressi si misura dell'apparecchio vanno quindi adattati di
conseguenza (cfr. anche par. 3.1.3).
Verificare l'associazione degli ingressi di corrente I7 e I8. I collegamenti dipendono
anch'essi dall'impiego e vengono presi in considerazione in alcuni esempi (ad es.
fig.A-4 -A-7 e A-11 - A-15).
Controllare anche i dati nominali e i fattori di adattamento dei TA.
Le associazioni delle funzioni di protezione ai lati devono essere coerenti. Ciò
concerne in particolare la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore, il cui
punto di misura (lato) deve coincidere con il lato dell'interruttore da sorvegliare.
Ingressi e uscite
binarie
I collegamenti lato impianto si basano sulle possibilità di configurazione degli ingressi
e delle uscite binari, ovvero sull'adattamento individuale all'impianto. La loro
configurazione alla consegna dell'apparecchio è riportata nell'appendice A.5 nelle
tabelle A-2 e A-3. Controllare anche che le strisce con le diciture sulla parte frontale
corrispondano alle funzioni di segnalazione attribuite.
Anche in questo caso è particolarmente importante che, se necessario, le conferme
(contatti ausiliari) dell'interruttore da proteggere utilizzate per la protezione contro la
mancata apertura dell'interruttore siano collegate agli ingressi binari adeguati
corrispondenti al lato associato della protezione contro la mancata apertura
dell'interruttore.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
215
3 Montaggio e messa in servizio
Commutazione
gruppi di
impostazione
Se la commutazione del gruppo di parametri viene effettuata attraverso ingressi binari,
bisogna osservare le indicazioni seguenti:
• Per il comando di quattro possibili gruppi di parametri devono essere disponibili due
ingressi binari. Gli ingressi binari sono denominati con ">Param. Selec.1" e
"Param. Selec.2“ e devono essere configurati su due ingressi binari fisici per
poter comandare.
• Per il comando di due gruppi di parametri è sufficiente un ingresso binario, ovvero
l'ingresso ">Param. Selezione1", poiché l'ingresso binario non parametrizzato
"Param. Selezione2" allora viene considerato come non comandato.
• I segnali di comando devono essere presenti in modo permanente affinché il
gruppo di impostazione selezionato rimanga attivo.
L'associazione degli ingressi binari ai gruppi di impostazione A -D è riportata nella
tabella 3-1, mentre la fig. 3-3 mostra un esempio di collegamento semplificato. In
quest'ultimo si presuppone che gli ingressi binari siano parametrizzati come
normalmente aperti ovvero con tensione attiva (H attiva).
Tabella 3-1
Selezione dei parametri (commutazione dei gruppi di impostazione) mediante gli
ingressi binari
Ingresso binario
>Param. Selez.1 >Param. Selez.2
risulta attivo
no
no
Gruppo A
sì
no
Gruppo B
no
sì
Gruppo C
sì
sì
Gruppo D
no = ingresso non eccitato
sì = ingresso eccitato
Commutatore per
gruppo di impostazione
L+
A
B
C
D
L+
A
B
C
D
Fig. 3-3
Supervisione del
circuito di scatto
216
7UT612
L–
L–
FNo. 7
>Param. Selez.1
FNo. 8
>Param. Selez.2
Schema di collegamento (esempio) per una commutazione di gruppi di
impostazione mediante ingressi binari
Assicurarsi che i due ingressi binari oppure un ingresso binario e una resistenza di
riserva R siano collegati in serie. La soglia di intervento degli ingressi binari deve
rimanere chiaramente al di sotto della metà del valore nominale della tensione
continua di comando.
7UT612 Manuale
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3.1 Montaggio e collegamento
Se vengono impiegati due ingressi binari per il controllo del circuito di scatto, questi
ultimi devono essere a potenziale zero ovvero senza conduttori comuni.
In caso di impiego di un ingresso binario bisogna inserire un resistore R di ricambio
(cfr. fig. 3-4). Questo resistore R è integrato nel circuito del secondo contatto ausiliario
dell'interruttore (Cont.aus.2). Il resistore dev'essere dimensionato in modo da
consentire che la bobina dell'interruttore (BI) non sia più eccitata quando quest'ultimo
è aperto (Cont. aus. 1 aperto e Cont. aus. 2 chiuso) e che l'ingresso binario (IB1) sia
ancora eccitato quando il relè di comando è aperto.
Vcontr.
L+
7UT612
FNo. 6852
S:C.Scat.Rel.Sc
VIB
7UT612
RC
Legenda:
R
INT
BINT
Aux.1
Aux.2
RC
—
INT —
BINT—
Aux.1 —
Aux.2 —
R
—
Contatto relè di comando
Interruttore
Bobina interruttore
Contatto ausiliario interruttore (contatto NA)
Contatto ausiliario interruttore (contatto NC)
Resistore di riserva
Vcontr. — tensione di comando (tensione di scatto)
VIB
— tensione di ingresso per ingresso binario
L–
Fig. 3-4
Supervisione comando di scatto con un ingresso binario — esempio per circuito di
scatto 1
Da qui risultano, per il dimensionamento, un valore di soglia superiore Rmax e un
valore di soglia inferiore Rmin, dai quali andrebbe selezionato come valore ottimale, il
valore aritmetico medio R:
R max + R min
R = --------------------------------2
Per garantire la minima tensione per attivare l'ingresso binario, risulta per Rmax:
V contr – V IBmin
R max =  --------------------------------------- – R BINT


I IB (High)
Affinché la bobina dell'interruttore (per il caso sopra citato) non resti eccitata, risulta
per Rmin:
V contr – V BINT (LOW)
R min = R BINT ⋅  -----------------------------------------------------


V BINT (LOW)
IIB (HIGH)
Corrente costante con IB energizzato (= 1,7 mA)
VIB min
tensione minima di energizzazione per IB (=19 V con impostazione allo stato di
fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V; = 73 V con impostazione allo stato di
fornitura per tensioni nominali 110/125/220/250 V)
Ucontr
Tensione di comando per circuito di scatto
RBint
Resistenza ohmica della bobina interruttore
VBint (LOW) Tensione massima nella bobina dell'interruttore che non provoca uno scatto
Se risulta Rmax < Rmin, il calcolo dev'essere ripetuto con la successiva soglia più
bassa VIB min che dev'essere realizzata nel dispositivo mediante uno o più ponti a
innesto (cfr. par. 3.1.3).
7UT612 Manuale
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217
3 Montaggio e messa in servizio
Per l'assorbimento di potenza della resistenza vale:
V contr 2
2
P R = I ⋅ R =  -------------------------- ⋅ R
 R + R BINT
Esempio:
IIB (HIGH)
1,7 mA (del SIPROTEC® 7UT612)
VIB min
19 V con posizione di fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V (del dispositivo 7UT612)
73 V con posizione di fornitura per tensioni nominali 110/125/220 V (del dispositivo
7UT612)
Vcontr
110 110 V (dell'impianto / circuito di scatto)
RBint
500 Ω (dell'impianto / circuito di scatto)
VBint (LOW)
2 110 V (dell'impianto / circuito di scatto)
110 V – 19 V
R max =  ---------------------------------- – 500 Ω
 1,7 mA 
Rmax = 53 kΩ
110 V – 2 V
R min = 500 Ω ⋅  ------------------------------


2V
Rmin = 27 kΩ
R max + R min
R = ------------------------------- = 40 kΩ
2
Viene selezionato il primo valore normale 39 kΩ; per la potenza vale:
2
110 V
P R =  ---------------------------------------- ⋅ 39 kΩ
39 kΩ + 0,5 kΩ
PR ≥ 0,3 W
Thermobox
218
Se la protezione di sovraccarico funziona tenendo conto della temperatura del
refrigerante (protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo), uno o due
Thermobox 7XV5662 possono essere collegati all'interfaccia di servizio (porta C).
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3.1 Montaggio e collegamento
3.1.3
Adattamento dell'hardware
3.1.3.1
Generalità
Un adattamento successivo dell'hardware alle condizioni dell'impianto può rendersi
necessario ad esempio in relazione alla tensione di comando per ingressi binari o
all'attualizzazione di interfacce di comunicazione. Se si effettuano addattamenti,
tenere in ogni caso conto delle indicazioni riportate nei paragrafi 3.1.3.2 - 3.1.3.5.
Alimentazione
ausiliaria
Esistono diversi campi di lavoro per la tensione ausiliaria (vedi dati di ordinazione
nell'AppendiceA.1). Le versioni per DC 60/110/125 V e DC 110/125/220/250 V / AC
115/230 V possono essere adattate modificando dei ponti ad innesto. L'attribuzione di
questi ai campi di lavoro della tensione nominale e la loro disposizione sul circuito
stampato sono descritte successivamente al par. 3.1.3.3 al titolo al margine "Modulo
processore A-CPU". Alla consegna dell'apparecchio tutti i ponti sono impostati
correttamente secondo i dati di targa e non devono essere più modificati.
Correnti nominali
I trasduttori di ingresso dell'apparecchio sono trasduttori su una corrente nominale di
1 A o 5 A. La posizione dei ponti a innesto viene effettuata in fabbrica conforme alle
indicazioni di targa per gli ingressi di corrente I1 - I7; I8 è indipendente dalla corrente
nominale.
Se i gruppi di TA ai lati dell'oggetto da proteggere e/o l'ingresso di corrente I7 hanno
correnti nominali secondarie differenti è necessario un loro adattamento
nell'apparecchio. Lo stesso vale anche per i TA delle diverse derivazioni delle sbarre
nel caso di una protezione monofase di sbarre. Con quest'ultima protezione dotata di
trasformatori sommatori interconnessi, le correnti nominali I1 - I7 sono generalmente
di 100 mA.
L'attribuzione dei ponti a innesto alla corrente nominale e il loro posizionamento sono
descritti successivamente al par. 3.1.3.3 al titolo al margine "Modulo di ingresso e di
uscita A–I/O–3".
Se si apportano delle modifiche, non dimenticare di trasmetterle all'apparecchio:
− per le applicazioni trifase e i trasformatori monofase, all'indirizzo 203 I secon.
TA L.1 per il lato 1 e all'indirizzo 208 I secon. TA L.2 per il lato 2 nei dati
dell'impianto (cfr. par. 2.1.2 al titolo al margine „Dati TA per 2 lati“, pag. 24).
− per le applicazioni trifase e i trasformatori monofase, all'indirizzo 233 IN-Sec. TA
I7 per l'ingresso di corrente I7 (cfr. par. 2.1.2 al titolo al margine „Dati TA per
ingresso di corrente I7“, pag. 28).
− per la protezione monofase di sbarre agli indirizzi 213 IN-Sec. TA I1 - 233 INSec. TA I7 (cfr. par. 2.1.2 al titolo al margine „Dati dei TA con protezione
monofase per sbarre“, pag. 26).
L'ingresso di misura della corrente I8 è — indipendentemente dalla corrente nominale
dell'apparecchio — predisposto per una misura della corrente ad alta sensibilità (ca.
3 mA - 1,6 A).
Tensione di
comando per gli
ingressi binari
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Alla consegna gli ingressi binari vengono impostati in modo tale da funzionare con una
tensione dello stesso ordine di grandezza della tensione di alimentazione. In caso di
valori nominali differenti della tensione di comando sul lato dell'impianto può rendersi
necessaria la modifica della soglia di intervento degli ingressi binari.
219
3 Montaggio e messa in servizio
Per modificare la soglia di intervento di un ingresso binario, bisogna cambiare ogni
volta un ponte. L'attribuzione dei ponti a innesto agli ingressi binari e il loro
posizionamento sono descritti successivamente al par. 3.1.3.3 al titolo al margine
"Modulo processore A-CPU".
Nota:
Se vengono impiegati ingressi binari per la supervisione del circuito di scatto, si deve
considerare che due ingressi binari (e/o un ingresso binario e un resistore) sono
collegati in serie. Qui la soglia di intervento deve essere chiaramente al di sotto della
metà della tensione di comando nominale.
Tipo di contatto per
i relè di uscita
Sulla scheda del processore A-CPU ci sono due relè i cui contatti possono essere
regolati a scelta come contatto NA o contatto NC. A questo scopo è sufficiente
cambiare un ponte. L'attribuzione del ponte a innesto al tipo di contatto e il suo
posizionamento sono descritti al par. 3.1.3.3 al titolo al margine „Modulo processore
A-CPU“.
Sostituzione di
interfacce
Le interfacce seriali sono intercambiabili. Nel presente capitolo 3.1.3.4 al titolo al
margine „Sostituzione di moduli interfaccia “ viene descritto quali sono queste
interfacce e come vanno sostituite.
Terminazione di
interfacce con bus
Per garantire una trasmissione sicura dei dati, il bus RS485 dev'essere terminato al
livello dell'ultimo apparecchio connesso (collegamento di resistenze di terminazione).
A questo scopo sono previste delle resistenze di terminazione nel circuito stampato
delle interfacce, che vengono attivate mediante ponti a innesto. La disposizione dei
ponti sul modulo dellInterfaccia è descritta successivamente al par. 3.1.3.4 al titolo
al margine "Interfaccia RS485".
Pezzi di ricambio
Pezzi di ricambio possono essere la batteria tampone, che in caso mancanza della
tensione di alimentazione mantiene i dati caricati nella memoria RAM, e il fusibile
dell'alimentazione di corrente interna. La loro disposizione fisica si ricava dalla figura
3-6 . I dati del fusibile sono impressi sul modulo accanto al fusibile. Per la sostituzione
si prega di tenere conto delle indicazioni del manuale del sistema (N. d'ordine
E50417–H1176–C151) alla voce "Manutenzione".
220
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.1 Montaggio e collegamento
3.1.3.2
Smontaggio dell'apparecchio
Attenzione!
La premessa per i passi che seguono è che l'apparecchio non sia in stato operativo.
A causa dei rischi legati a tensioni pericolose e a raggi laser, l'apparecchio non può
essere collegato né a una tensione ausiliaria né a grandezze di misura o fibre ottiche!
Se si effettuano lavori sui circuiti stampati quali controllo o permutazione di elementi
di comando oppure sostituzione di moduli, procedere nel modo seguente:
Attenzione!
La conseguenza è che il codice di ordinazione (MLFB) e i valori nominali di targa non
concordano più con l'apparecchio. Se in casi eccezionali una tale modifica dovesse
essere necessaria, è indispensabile contrassegnare in questo senso l'apparecchio in
modo chiaro e ben evidente. A questo scopo sono a disposizione etichette
autoadesive che possono essere usate quale targa supplementare.
‰
Preparare la postazione di lavoro: Preparare un piano di appoggio adatto per
componenti che possono danneggiarsi in seguito a scariche elettrostatiche. Sono
inoltre necessari i seguenti utensili:
− un cacciavite con larghezza utensile da 5 a 6 mm,
− un cacciavite con intaglio a croce Pz misura 1,
− una chiave a tubo con ampiezza 4,5 mm.
‰
Svitare le viti prigioniere sul lato posteriore del connettore DSUB al posto "A".
Ciò non va fatto con il modello per montaggio sporgente.
‰
Se l'apparecchio accanto alle interfacce del posto "A" ha ulteriori interfacce ai posti "B"
e/o "C", devono essere allentate le viti che si trovano rispettivamente in diagonale.
Ciò non va fatto con il modello per montaggio sporgente.
‰
Togliere le coperture del frontalino dell'apparecchio e allentare le viti che diventano
così accessibili.
‰
Togliere il frontalino e ribaltarlo lateralmente facendo attenzione.
Attenzione!
È indispensabile prevenire scariche elettrostatiche attraverso collegamenti dei
componenti, i circuiti stampati e i connettori a spina toccando preventivamente le parti
metalliche collegate a terra. Non inserire o estrarre i collegamenti interfaccia sotto
tensione!
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
221
3 Montaggio e messa in servizio
La disposizione dei moduli è riportata alla fig. 3-5.
‰
Allentare sul frontalino il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del
processore A–CPU (n) e il frontalino. Staccare premendo i bloccaggi del connettore
in alto e in basso in modo che il connettore a spina del cavo a nastro piatto venga
premuto fuori.
‰
Allentare il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore
A–CPU (n) e i moduli di ingresso/uscita A–I/O–3 (o).
‰
Estrarre i moduli e porli su un piano di appoggio adatto a componenti a rischio di
scariche elettrostatiche (EGB).
Per il modello per montaggio sporgente bisogna considerare che per tirare il modulo
del processore C-CPU-2 è necessario usare un po' di forza per via dei connettori a
spina.
‰
Controllare ed eventualmente modificare e/o rimuovere i ponti come sulle figure da
3-6 a 3-7 .
1
2
Modulo processore A-CPU
Modulo di ingresso e di uscita A–I/O–3
Posizione 5 Posizione 19
1
IB1 a
IB3
Fig. 3-5
222
2
Ingressi binari
Vista frontale senza frontalino (semplificata e rimpicciolita)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.1 Montaggio e collegamento
Interruttori su circuiti stampati
Modulo processore
A-CPU
Il layout del circuito stampato per il modulo del processore A-CPU è riportato a fig. 3-6.
La tensione nominale impostata dell'alimentatore integrato va controllata in base alla
tabella 3-2, le tensioni di comando selezionate degli ingressi binari da IB1 a IB5 in
base alla tabella 3-3 e il tipo di contatto delle uscite binarie UB1 e UB2 secondo la
tabella 3-4.
Fusibile
X51
T 2,0H250V
3.1.3.3
3 21
F1
2
1
3
X41
2
1
3
X42
X53
1
2
3
X21
X23
2
X22
X52
L H
1
L H L H
4 3
Interfaccia
operat. front.
Legatura di cavi
Sincronizzazione oraria
(Porta A)
–
+
Batteria
G1
Fig. 3-6
Modulo processore A-CPU (senza moduli interfaccia) con rappresentazione dei ponti necessari per il
controllo delle impostazioni
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
223
3 Montaggio e messa in servizio
Tabella 3-2
Posizione dei ponti della tensione nominale dell'alimentatore inegrato sul
modulo del processore A–CPU
Tensione nominale
Ponte
da DC 24 fino a
48 V
da DC 60 fino a
125V
DC 110 - 250 V, AC 115 V - 230 V
X51
non applicato
1–2
2–3
X52
non applicato
1–2 e 3–4
2–3
X53
non applicato
1–2
2–3
Tabella 3-3
Posizione dei ponti della tensione nominale delle soglie di tensione degli
ingressi binari da IB1 a IB3 sul modulo del processore A–CPU
Ingresso
binario
Ponte
Soglia 17 V 1)
Soglia 73 V 2)
IB1
X21
1–2
2–3
IB2
X22
1–2
2–3
IB3
X23
1–2
2–3
1)
Posizione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V
Posizione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 a 220 V, da AC
115 a 230 V
2)
Tabella 3-4
224
Posizione dei ponti per il tipo di contatto dei relè per UB1 e UB2 sul modulo del
processore A–CPU
posizione di riposo aperta Posizione di riposo chiusa Impostazione
(contatto NA)
(Contatto NC)
di consegna
per
Ponte
UB1
X41
1–2
2–3
1–2
UB2
X42
1–2
2–3
1–2
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.1 Montaggio e collegamento
Modulo di ingresso
e di uscita A–I/O–3
Il layout del circuito stampato per il modulo di ingresso/uscita A–I/O–3 è riportato in
fig. 3-7.
X65
0,1A
5A
X66
0,1A
5A
1A
1A
IL2S2
I5
IL1S2
I4
IL3S2
I6
I8
1A
X67
0.1A
5A
X61
0.1A
5A
X62
0.1A
5A
1A
1A
IL2S1
I2
indef
5A
5A
5A
indef
IL3S1
I3
I7
1A
1A
0.1A rated
1A current
X70 I7
0.1A rated
1A current
X69 side 2
0.1A rated
1A current
X68 side 1
X64
0.1A
5A
X63
0.1A
5A
Fig. 3-7
IL1S1
I1
Modulo di ingresso / uscita A–I/O–3 con rappresentazione dei ponti necessari per
il controllo delle impostazioni
Le correnti nominali impostate dei trasformatori di corrente in ingresso vengono
controllati sul modulo di ingresso/uscita A–I/O–3.
Alla consegna tutti i ponti sono (X61 fino X70) sono impostati in modo unificato per
una corrente nominale (conformemente al codice di ordinazione dell'apparecchio). È
comunque possibile modificare le correnti nominali per ogni trasformatore di ingresso.
A questo scopo è necessario cambiare i ponti accanto ai trasmettitori e gli ulteriori
ponti da X68 a X70. La tabella 3-5 mostra l'abbinamento dei ponti agli ingressi di
misura di corrente.
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C53000–G1172–C148–1
225
3 Montaggio e messa in servizio
• Nel caso di applicazioni trifase e di un trasformatore monofase:
sono disponibili per ogni lato 3 ingressi di misura. I ponti appartenenti a un lato
devono essere innestati con la stessa corrente nominale. Lo stesso vale anche per
il ponte comune (X68 per lato 1 e X69 per lato 2).
Per l'ingresso di misura I7 il ponte individuale e il ponte comune vengono innestati
alla stessa corrente nominale.
• Nel caso di protezione per sbarra monofase:
ogni ingresso può essere impostato individualmente. Sole se gli ingressi di misura
da I1 a I3 hanno la stessa corrente nominale, X68 va innestato alla stessa corrente
nominale. Sole se gli ingressi di misura da I4 a I6 hanno la stessa corrente
nominale, X69 va innestato alla stessa corrente nominale.
Se all'interno dei gruppi di ingresso sono valide correnti nominali diverse il ponte
comune va innestato su „indef“.
Nel caso di trasformatori sommatori collegati in serie con un'uscita di 100 mA, i
ponti di tutti gli ingressi di misura, compresi i ponti comuni vengono innestati a
„0.1A“.
Tabella 3-5
Associazione dei ponti per la corrente nominale agli ingressi di misura
Applicazione
226
Ponte
trifase
monofase
individuale
comune
IL1S1
I1
X61
IL2S1
I2
X62
IL3S1
I3
X63
IL1S2
I4
X65
IL2S2
I5
X66
IL3S2
I6
X67
I7
I7
X64
X70
I8
I8
—
—
X68
X69
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3.1 Montaggio e collegamento
3.1.3.4
Moduli interfaccia
Sostituzione di
moduli interfaccia
I moduli interfaccia si trovano sul modulo del processore A–CPU. La figura 3-8 mostra
il circuito stampato con la disposizione dei moduli.
Posizione di
montaggio (parte
posteriore della
custodia
Fig. 3-8
Interfaccia di servizio/
Thermobox
C
Interfaccia di sistema
B
Modulo processore A–CPU con moduli interfaccia
Si prega di osservare:
• La sostituzione di un modulo interfaccia è possibile solamente su apparecchi a
montaggio incassato. In apparecchi per montaggio sporgente la sostituzione può
essere effettuata solo presso la nostra fabbrica.
• Possono essere impiegati solo moduli interfaccia con i quali l'apparecchio è
ordinabile in fabbrica in base al numero di ordinazione (vedi anche Appendice A.1).
7UT612 Manuale
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227
3 Montaggio e messa in servizio
• Se necessario dev'essere garantita la terminazione di interfacce con capacità bus
conformemente al titolo al margine „Interfaccia RS485“.
Tabella 3-6
Moduli di sostituzione per interfacce nel montaggio incassato
Interfaccia
Posizione di montaggio
Modulo di sostituzione
RS232
RS485
LWL 820 nm
Profibus FMS RS485
Profibus FMS anello semplice
Profibus FMS anello doppio
Interfaccia di sistema
B
Profibus DP RS485
Profibus DP anello doppio
Modbus RS485
Modbus 820 nm
DNP 3.0 RS485
DNP 3.0 820 nm
RS232
Interfaccia di servizio/
Thermobox
C
RS485
LWL 820 nm
I numeri di ordinazione dei moduli di sostituzione sono riportati nell'Appendice al
paragrafoA.1.1.
InterfacciaRS232
L'interfaccia RS232 può essere riconfigurata come mostra la fig. 3-10 in un'interfaccia
RS485.
La figura 3-8 mostra il circuito stampato dell'A–CPU con la disposizione dei moduli. La
fig. 3-9 mostra la posizione dei ponti a innesto dell'interfaccia RS232 sul modulo
interfaccia.
In questo caso nono sono necessarie resistenze di terminazione. Le resistenze sono
sempre disinserite.
228
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3.1 Montaggio e collegamento
8X
1
2
3
X12
1 2 3
1
2
3
X3
X6
X7
X4
X5
1 2 3
X11
1 2 3
C53207A324-B180
Rappresentazione
dei
ponti allo stato di fornitura
Fig. 3-9
1
2
3
X13
X10
1 2 3
Posizione dei ponti a innesto per la configurazione dell'interfaccia RS232
Con il ponte X11 viene attivato il comando del flusso che è importante per la
comunicazione modem. In questo caso significano
Posizione dei ponti 2–3: I segnali di comando del modem CTS (Clear-To-Send)
secondo RS232 non sono a disposizione. Di solito il collegamento avviene tramite uno
starcoupler o un convertitore FO. I segnali del modem non sono necessari perché il
collegamento con gli apparecchi SIPROTEC® viene effettuato sempre in modalità
half-duplex. Va usato il cavo di collegamento con il codice di ordinazione 7XV5100–4.
Posizione dei ponti 1–2:I segnali del modem vengono messi a disposizione: per il
collegamento diretto RS232 tra apparecchio e modem si può selezionare anche
questa impostazione (opzionale). Si consiglia di usare i normali cavi di collegamento
per modem RS232 (convertitore 9 poli a 25 poli).
Tabella 3-7
Interfaccia RS485
Posizione dei ponti di CTS (comando flusso) sul modulo processore
Ponte
/CTS comandato da interfaccia
RS232
/CTS attraverso /RTS
X11
1–2
2–3
L'interfaccia RS485 può essere riconfigurata come mostra la fig. 3-9 in un'interfaccia
RS232.
Per interfacce inserite su bus, l'ultimo apparecchio deve avere una resistenza
terminale inserita .
Le resistenze terminali sono collocate sul modulo interfaccia, che is trova sul modulo
del processore A–CPU. La figura 3-8 mostra il circuito stampato dell'A–CPU con la
disposizione dei moduli.
Il modulo per l'interfaccia RS485 è rappresentato a fig.3-10, quello per l'interfaccia
Profibus a fig.3-11. Bisogna che entrambi i ponti di un modulo siano sempre inseriti
nello stesso senso.
Alla consegna i ponti sono inseriti in modo che le resistenze di terminazione siano
disinserite.
Eccezione: Se è previsto il collegamento di Thermobox 7XV566 all'interfaccia di
servizio, le resistenze terminali sono inserite poiché questo è il caso normale per
questa applicazione. Ciò interessa quindi solo la Porta C per apparecchi con codice
di ordinazione 7UT612*–****2–4*** (pos.12 = 2; pos. 13 = 4).
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229
3 Montaggio e messa in servizio
8X
X3
X6
X7
X4
X5
X4
disinserita
2–3
1–2 *)
2–3
1–2 *)
1 2 3
X10
1 2 3
1
2
3
*) Stato di fornitura (eccezione v. testo)
X13
X3
inserita
X12
1 2 3
1
2
3
X11
Resistenze terminali
Ponte
1
2
3
1 2 3
C53207A324-B180
Fig. 3-10
Posizione dei ponti a innesto per la configurazione dell'interfaccia RS485
C53207-A322-
2 3 4
B100
B101
Resistenze terminali
Ponte
inserita
disinserita
X3
1–2
2–3 *)
X4
1–2
2–3 *)
X4
X3
3 2 1
3 2 1
*) Stato di fornitura (eccezione v. testo)
Fig. 3-11
Posizione dei ponti a innesto per la configurazione dell'interfaccia Profibus
La realizzazione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (ad es.
sul modulo di collegamento, vedi figura 3-12). In questo caso le resistenze di
terminazione che si trovano sul modulo interfaccia RS485 o Profibus devono essere
disinserite.
+5 V
390 Ω
A/A´
220 Ω
B/B´
390 Ω
Fig. 3-12 Terminazione esterna dell'interfaccia RS485
230
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3.1 Montaggio e collegamento
3.1.3.5
Assemblaggio dell'apparecchio
Le fasi di assemblaggio dell'apparecchio sono le seguenti:
7UT612 Manuale
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‰
Introdurre con attenzione i moduli nella scatola. Le posizioni dove sono montati i
moduli si ricavano dalla figura 3-5.
Per i modelli a montaggio sporgente si consiglia di premere sugli angolari metallici dei
moduli quando si inserisce il modulo del processore A–CPU per facilitare l'inserimento
nei connettori.
‰
Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto dapprima sui moduli di ingresso/
uscita A–I/O–3 e poi sul modulo del processore A-CPU. Fare attenzione a non piegare
le spine di connessione! Non forzare!
‰
Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra modulo del processore A-CPU
e frontalino sul connettore del frontalino.
‰
‰
‰
‰
Premere i bloccaggi dei connettori.
Mettere il frontalino e fissarlo nuovamente alla custodia con le viti.
Inserire nuovamente le coperture.
Avvitare nuovamente le interfacce dell'apparecchio.
Ciò non va fatto con il modello per montaggio sporgente.
231
3 Montaggio e messa in servizio
3.2
Verifica dei collegamenti
3.2.1
Controllo del collegamento di trasmissione delle interfacce seriali.
RS232-LWL
RS232 RS485
Le tabelle dei seguenti paragrafi mostrano le occupazioni Pin delle interfacce seriali
dell'apparecchio e dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio. La posizione dei
collegamenti si ricava dalla fig. 3-13.
5
9
P-Slave
AME
6
1
Interfaccia operatore
lato front.
1
6
1
6
9
5
9
5
Interfaccia seriale
sul lato post. apparecchio
Fig. 3-13
Interfaccia di sincronizzazione
Interfaccia sul
Lato post. apparecchio
(Montaggio incassato)
Connettori DSUB a 9 poli
Interfaccia
operativa
Utilizzando il cavo di connessione consigliato (per la sigla di ordinazione vedi
Appendice A.1) è assicurato automaticamente il corretto collegamento fisico tra
l'apparecchio SIPROTEC® e il PC e/o il laptop.
Interfaccia di
sistema
In caso di esecuzione con interfaccia seriale collegata a un'unità centrale è necessario
controllare la linea di trasmissione dati. Particolarmente importante è il controllo visivo
della disposizione dei canali di trasmissione e ricezione. Nell'interfaccia RS232 e
nell'interfaccia a fibra ottica ogni collegamento è stabilito per una direzione di
trasmissione. Per questa ragione l'uscita dei dati di un apparecchio deve essere
collegata all'ingresso dei dati dell'altro apparecchio e viceversa.
I cavi di dati hanno i collegamenti contrassegnati con riferimento a DIN 66020 e
ISO 2110:
− TxD
uscita dati
− RxD
ingresso dati
− RTS
= richiesta di invio
− CTS
= abilitazione invio
− GND
potenziale di terra
La schermatura dei cavi viene collegata a terra a entrambe le estremità. In ambiente
ad alto carico di emc si può migliorare la resistenza alle interferenze conducendo il
GND in una coppia di fili separati, schermati singolarmente.
232
7UT612 Manuale
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3.2 Verifica dei collegamenti
Tabella 3-8
Occupazione del connettore DSUB sulle diverse interfacce.
N. Pin Interf. com.
RS232
1
Profibus FMS Slave, RS485
Profibus DP Slave, RS485
Schermatura (con estremità collegata elettricamente)
RS485
Modbus RS485
DNP3.0 RS485
2
RxD
RxD
—
—
—
3
TxD
TxD
A/A' (RxD/TxD–N)
B/B' (RxD/TxD–P)
A
4
—
—
—
CNTR–A (TTL)
RTS (livello TTL)
5
GND
GND
C/C' (GND)
C/C' (GND)
GND1
6
—
—
—
+5 V (carico max. <100 mA)
VCC1
7
RTS
RTS
—*)
—
—
8
CTS
CTS
B/B' (RxD/TxD–P)
A/A' (RxD/TxD–N)
B
9
—
—
—
—
—
*) Il Pin 7 reca anche con funzionamento come interfaccia RS485 RS485 il segnale RTS con livello RS232. Pin 7 non può pertanto
essere collegato!
Terminazione
L'interfaccia RS485 può essere inserita su bus per il funzionamento half-duplex con i
segnali A/A' e B/B' e con il potenziale relativo comune C/C' (GND). Bisogna controllare
che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate,
ma per tutti gli altri apparecchi no. I ponti per le resistenze di terminazione si trovano
sul modulo interfaccia RS485 (vedi figura 3-10) o Profibus RS485 (vedi figura 3-11).
La connessione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente
(fig.3-12).
Se il bus viene ampliato, bisogna fare in modo che solo per l'ultimo apparecchio sul
bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no.
Interfaccia di
sincronizzazione
orologio
Possono essere elaborati a scelta segnali di sincronizzazione dell'orologio per 5 V, 12
V o 24 V, se questi vengono portati agli ingressi di cui alla tabella 3-9.
Tabella 3-9
Occupazione del connettore DSUB della sincronizzazione dell'orologio
N. Pin
1
Denominazione
P24_TSIG
Significato del segnale
Ingresso 24 V
2
P5_TSIG
Ingresso 5 V
3
M_TSIG
Conduttore di ritorno
4
M_TSYNC*)
Conduttore di ritorno*)
5
SCHERMO
Potenziale di schermatura
6
—
—
7
P12_TSIG
Ingresso 12 V
8
P_TSYNC*)
Ingresso 24 V*)
9
SCHERMO
*) occupato, ma non utilizzabile
7UT612 Manuale
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Potenziale di schermatura
233
3 Montaggio e messa in servizio
Fibre ottiche
La trasmissione attraverso collegamento con fibra ottica è particolarmente insensibile
alle interferenze elek elettromagnetiche e garantisce da sola una separazione
galvanica del collegamento. I collegamenti di trasmissione e ricezione sono
contrassegnati mediante i simboli
per l'uscita di trasmissione e
per
l'ingresso di ricezione.
Lo stato di riposo del segnale per il collegamento con fibra ottica è stato preimpostato
con "Luce spenta". Se lo stato di riposo del segnale deve essere modificato, ciò
avviene tramite il programma di comando DIGSI® 4, come riportato sulla descrizione
del sistema SIPROTEC® (N.d'ordinazione E50417–H1176–C151).
Attenzione!
Radiazioni laser! Non guardare direttamente in direzione di elementi a fibre ottiche!
Thermobox
Nel caso in cui siano collegati uno o due Thermobox 7XV566 per tenere conto della
temperatura dell'olio nel caso di una protezione di sovraccarico con calcolo del punto
caldo, verificare questo collegamento nell'interfaccia di servizio (Porta C).
Verificare anche la terminazione: Le resistenze di terminazione devono essere
inserite nell'apparecchio 7UT612 (cfr. par. 3.1.3.4 al punto „Interfaccia RS485“.
Le indicazioni per i 7XV566 sono riportate nelle istruzioni per l'uso allegate. Verificare
i parametri di trasmissione nei thermobox. Oltre alla velocità di trasmissione e alla
parità è importante anche il numero di bus.
• Nel caso di collegamento di 1 Thermobox 7XV566:
Num. bus = 0 con funzionamento simplex (da impostare nel 7XV566),
Num. bus = 1 con funzionamento duplex (da impostare nel 7XV566),
• Nel caso di collegamento di 2 Thermobox 7XV566:
Num. bus = 1 per il primo Thermobox (da impostare nel 7XV566 per RTDda 1 a 6),
Num. bus = 2 per il secondo Thermobox (da impostare nel 7XV566 per RTDda 7 a
12),
3.2.2
Controllo dei collegamenti
Attenzione!
I controlli di seguito descritti hanno luogo in presenza di tensioni pericolose. Essi
devono pertanto essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato avente una
conoscenza approfondita delle normative di sicurezza e delle misure di precauzione
da rispettare.
234
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.2 Verifica dei collegamenti
Attenzione!
L'esercizio dell'apparecchio collegato a un dispositivo caricabatterie senza batteria
collegata può comportare tensioni elevate non ammesse con conseguente
distruzione dell'apparecchio. Per i valori limite vedi anche il paragrafo 4.1.2, Dati
tecnici.
Prima di mettere l'apparecchio in tensione per la prima volta è necessario che sia
collocato almeno due ore prima nel locale di esercizio per raggiungere la stessa
temperatura ed evitare l'umidità e la condensazione. Le prove di collegamento
vengono eseguite sull'apparecchio a montaggio terminato con impiantio disinserito e
collegato a terra.
Esempi di collegamento per i TA sono riportati nell'Appendice A.3. Verificare anche gli
schemi dell'impianto.
‰
Gli interruttori di protezione dell'alimentazione della tensione ausiliaria devono essere
aperti.
‰
verificare la continuità dei circuiti di corrente secondo gli schemi di collegamento e
dell'impianto:
I trasformatori amperometrici sono collegati correttamente a terra?
‰
Le polarità dei collegamenti dei trasformatori amperometrici sono corrette?
‰
L'ordine delle fasi è correttamente rispettata?
‰
La polarità dell'ingresso di corrente I7 è corretta (se viene utilizzata)?
‰
La polarità dell'ingresso di corrente I8 è corretta (se viene utilizzata)?
‰
Se vengono utilizzati commutatori di prova per la prova secondaria dell'apparecchio,
vanno controllate anche le loro funzioni, in particolare che in posizione "Prova" le linee
secondarie del TA vengano cortocircuitate automaticamente.
‰
Verificare gli interruttori di cortocircuito dei connettori del circuito di corrente. Ciò può
essere effettuato con un dispositivo di prova secondaria o con un dispositivo di prova
della continuità.
‰
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
‰
‰
Svitare la copertura frontale cfr. anche fig. 3-5).
‰
Allentare il cavo a nastro piatto dei moduli di ingresso/uscita A–I/O–3 ed estrarre il
modulo in maniera tale che non ci sia alcun contatto con l'alloggiamento ad innesto
della custodia.
‰
Verificare il passaggio al lato del collegamento per ogni coppia di collegamento
della corrente.
‰
Inserire il modulo; applicare il cavo a nastro piatto prestando attenzione. Fare
attenzione a non piegare le spine di connessione! Non forzare!
‰
Verificare di nuovo il passaggio al lato del collegamento per ogni coppia di
collegamento della corrente.
‰
Rimettere il frontalino e fissarlo con le viti
Collegare l'amperometro nella linea di alimentazione della tensione ausiliaria; campo
da 2,5 A a 5 A circa.
235
3 Montaggio e messa in servizio
236
‰
Chiudere l'interruttore per la tensione ausiliaria (protezione alimentazione), controllare
il valore della tensione e, se necessario, la polarità sui morsetti della protezione o sui
collegamenti del modulo di connessione.
‰
Il consumo di corrente dovrebbe corrispondere alla potenza assorbita a riposo
dell'apparecchio. Movimenti transitori dell'indicatore dell'amperometro indicano
solamente la carica dei condensatori tampone.
‰
‰
Aprire l'interruttore per la tensione ausiliaria di alimentazione.
‰
‰
‰
‰
Verificare i circuiti di scatto collegati con gli interruttori.
Rimuovere l'amperometro; ripristinare il collegamento normale della tensione
ausiliaria.
Verificare i collegamenti di comando da e verso altre apparecchiature.
Verificare i circuiti di segnale.
Richiudere gli interruttori.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
3.3
Messa in servizio
Attenzione!
Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molti componenti di queste
ultime risultano essere sotto tensione. La mancata osservanza delle norme di
sicurezza può provocare gravi ferite e danni alle cose e alle persone.
Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve
essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia, delle misure di sicurezza
e delle avvertenze contenute nel presente manuale.
Soprattutto è da osservare:
• Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento.
• Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione
ausiliaria e con le grandezze di misura o di prova.
• Tensioni pericolose possono essere ancora presenti anche dopo che la tensione
ausiliaria è stata disinserita (condensatori carichi).
• Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria per ottenere determinate
condizioni iniziali bisogna attedere almeno 10 s prima di reinserire la tensione
ausiliaria.
• I valori limite riportati nei dati tecnici di questo manuale non devono essere mai
superati, neanche durante le prove e la messa in servizio.
Per verifiche con un dispositivo di prova per le grandezze secondarie occorre
accertarsi che non siano attive altre grandezze di misura e che i comandi di scatto e
di chiusura agli interruttori siano interrotti, se non diversamente indicato.
PERICOLO!
Cortocircuitare i collegamenti secondari dei TA prima di interrompere i
conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio!
Se è presente un commutatore di prova che cortocircuita automaticamente le linee
secondarie del trasformatore di corrente, è sufficiente metterlo in posizione di "prova",
sempre che si siano verificati prima gli interruttori di cortocircuito.
Per la messa in servizio bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le
verifiche descritte devono poter essere effettuare senza rischi. Non sono pertanto
adatte per controlli di servizio.
Attenzione!
Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia
conoscenza della messa in servizio del sistema di protezione, del funzionameto degli
impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra.,
etc.).
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
237
3 Montaggio e messa in servizio
3.3.1
Funzionamento di prova e attivazione e disattivazione del blocco di
trasmissione
Se l'apparecchio è collegato a un dispositivo centrale di comando o di
memorizzazione, è possibile influenzare, per alcuni dei protocolli offerti, le
informazioni che devono essere trasmesse alla centrale di comando (vedi tabella
"Funzioni dipendenti dal protocollo" nell'Appendice).
Se è attivato il funzionamento di prova, i messaggi inviati alla centrale da un
apparecchio SIPROTEC®4 vengono contrassegnati da un ulteriore bit di prova in
modo da poter distinguere che non si tratta di una segnalazione di guasto reale. Inoltre
attivando ilblocco della trasmissione è possibile stabilire che durante un
funzionamento di prova non vengano trasmesse segnalazioni tramite l'interfaccia di
sistema.
Il procedimento per attivare e disattivare il funzionamento di prova viene spiegato
nella descrizione del sistema (N. ord. E50417–H1176–C151). Si prega di tenere conto
che per la configurazione dell'apparecchio con DIGSI® 4 il modo operativo Online è
condizione per l'impiego di queste funzioni di prova.
3.3.2
Test interfaccia di sistema
Osservazioni
preliminari
Se l'apparecchio dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la
comunicazione con una centrale di controllo, tramite le funzioni operative di DIGSI® 4
è possibile verificare se le segnalazioni vengono trasmesse correttamente. Non si
dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di prova durante
l'esercizio "a caldo" .
PERICOLO!
Inviare e ricevere segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la
funzione di prova è uno scambio di informazioni reali tra l'apparecchio
SIPROTEC® e la centrale di comando. Dispositivi collegati, come ad esempio
interruttori o sezionatori, possono essere in tal modo attivati!
Nota:
A conclusione della modalità di prova l'apparecchio effettuerà un primo avviamento.
Con ciò vengono cancellate tutti i buffer di memoria. Se necessario, i buffer di
memoria possono essere richiamati con DIGSI 4 prima dell'inizio dei test.
Il test dell'interfaccia viene effettuato con DIGSI® 4 in modalità online:
238
‰
Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando
dell'apparecchio.
‰
Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni.
‰
Cliccare due volte sulla listaGenerare messaggi. Si apre la finestra di dialogo
Generare messaggi (vedi la figura 3-14).
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
Struttura della
finestra di dialogo
Nella colonna Segnalazione vengono visualizzati i testi del display di tutte le
segnalazioni trasferite nella matrice all'interfaccia del sistema. Nella colonna Stato
NOMINALE viene stabilito un valore per le segnalazioni da testare. A seconda del tipo
di segnalazione vengono qui proposti diversi campi di immissione (per esempio
Segnalazione si genera / Segnalazione scompare). Cliccando su uno dei
campi si può selezionare dalla lista il valore desiderato.
Fig. 3-14
Modifica dello stato
operativo
Finestra di dialogo: Test interfaccia - esempio
Azionando la prima volta uno dei tasti della colonna Azione viene richiesta la
password n. 6 (per menu di prova hardware). Dopo la corretta immissione della
password, le segnalazioni possono essere generate singolarmente. A questo scopo
cliccare sul bottone Trasmettere all'interno della relativa riga. La segnalazione
corrispondente viene generata e può essere letta sia nelle segnalazioni di servizio del
SIPROTEC® che nella centrale di comando dell'impianto.
L'abilitazione per altri test rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo.
Test verso la
centrale di
comando
Terminare
la procedura
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Testare le possibilità proposte nella lista per tutte le informazioni che devono essere
trasmesse alla centrale con Stato NOMINALE:
‰
Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai test possano essere
effettuate senza pericoli (vedi sopra "PERICOLO").
‰
Per la funzione da verificare cliccare su Trasmettere e controllare che
l'informazione corrispondente arrivi alla centrale e che abbia eventualmente l'effetto
atteso. Le informazioni che normalmente vengono generate attraverso ingressi
binari (primo carattere „>") con questa procedura vengono ugualmente trasmesse
alla centrale. La funzione degli ingressi binari viene testata separatamente.
Per concludere la procedura di controllo dell'interfaccia sistema cliccare su
Chiudere. La finestra di dialogo viene chiusa, l'apparecchio durante il reset con
riavviamento che segue è momentaneamente fuori servizio.
239
3 Montaggio e messa in servizio
Test verso il
comando
3.3.3
Le informazioni in direzione di comando devono essere emesse dalla centrale. Deve
essere verificata la corretta reazione corrispondentemente al programma impostato.
Controllo degli stati di commutazione di uscite e ingressi binari
Osservazioni
preliminari
Le uscite e gli ingressi binari, i relè di uscita e i LED del SIPROTEC possono essere
controllati singolarmente mediante il DIGSI® 4. Questa funzione permette, ad
esempio, il controllo della correttezza del cablaggio dell'impianto nella fase della
messa in servizio. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa
possibilità di prova durante l'esercizio "a caldo" .
PERICOLO!
Una modifica degli stati di commutazione mediante la funzione di test provoca
un cambiamento effettivo dello stato di funzionamento nell'apparecchio
SIPROTEC®. Dispositivi collegati (ad es. interruttori o sezionatori), vengono in
tal modo attivati!
Nota:A conclusione del test dell'hardware, l'apparecchio effettuerà un primo
avviamento. Con ciò vengono cancellate tutte le memorie tampone. Le memorie
tampone dovrebbero eventualmente essere prima richiamate e salvate con DIGSI® 4.
Il test dell'hardware viene effettuato con DIGSI® 4 in modalità online:
Struttura della
finestra di dialogo
‰
Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando
dell'apparecchio.
‰
Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni.
‰
Doppio clic nella lista su Testare ingressi e uscite dell'apparecchio.
Si apre la finestra di dialogo con lo stesso nome (vedi fig. 3-15).
La finestra di dialogo è suddivisa in tre gruppi: IB per entrate binarie, UB per uscite
binarie e LED per diodi luminosi. A ciascuno di guesti gruppi è attribuito a sinistra in
un corrispondente bottone. Cliccando due volte su tali bottoni è possibile visualizzare
e/o togliere dallo schermo le singole informazioni relative ai singoli gruppi.
Nella colonna Stato viene visualizzato lo stato attuale dei singoli componenti
hardware. Lo stato viene rappresentato con simboli. Lo stato fisico effettivo degli
ingressi e delle uscite binari vengono rappresentati anche dai simboli dei contatti
aperti o chiusi, lo stato dei diodi luminosi dal simbolo di un LED illuminato o spento.
La rispettiva condizione antivalente viene rappresentata nella colonna Nominale. La
visualizzazione avviene con testo in chiaro.
L'ultima colonna destra indica quali comandi o messaggi sono configurati sui singoli
componenti hardware.
240
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
Fig. 3-15
Modifica dello stato
operativo
Test degli ingressi e delle uscite — esempio
Per modificare lo stato operativo di un componente hardware cliccare sul relativo
bottone nella colonna Nominale.
Prima dell'effettuazione della prima modifica dello stato operativo viene richiesta la
password n. 6 (se attivata nella programmazione). Dopo l'immissione della password
corretta, viene eseguita la modifica dello stato. L'abilitazione per altre modifiche dello
stato rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo.
Test dei relè di
uscita
Test degli ingressi
binari
È possibile energizzare ogni singolo relè di uscita e controllare quindi il cablaggio tra
relè di uscita del 7UT612 e l'impianto senza dover generare le segnalazioni
assegnate al relè di uscita in questione. Appena si attiva il primo cambiamento di stato
per un relè qualsiasi, la funzionalità di tutti i relè viene disconnessa sul lato
dell'apparecchio e i relè sono azionabili solamente dalla funzione di test dell'hardware.
Ciò significa, ad esempio, che un comando che arriva da una funzione di controllo per
un relè di uscita non viene eseguito.
‰
Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai relè di uscita possano
essere effettuate senza pericoli (vedi sopra "PERICOLO").
‰
Testare ciascun relè di uscita tramite il corrispondente campo nominale della
finestra di dialogo.
‰
Terminare la procedura di test (vedi titolo a margine „Terminare la procedura"),
affinché non vengano attivate accidentalmente altre manovre nel corso di ulteriori
prove.
Per controllare il cablaggio tra l'impianto e gli ingressi binari del 7UT612, bisogna
generare o simulare i segnali che sono connessi all'apparecchio e verificarne l'effetto
nell'apparecchio stesso.
A questo scopo aprire nuovamente la finestra di dialogo Testare ingressi e
uscire dell'apparecchio, per vedere la posizione fisica degli ingressi binari.
L'immissione della password non è ancora necessaria.
‰
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Attivare nell'impianto ciascuna delle funzioni che sono origine per gli ingressi binari.
241
3 Montaggio e messa in servizio
‰
Controllare la reazione nella colonna Effettivo della finestra di dialogo. A questo
scopo bisogna attualizzare la finestra di dialogo. Nel titolo a margine più avanti
„Aggiornamento della visualizzazione" sono riportate le possibilità.
Se si desidera tuttavia controllare gli effetti di un ingresso binario senza effettuare
manovre reali nell'impianto, è possibile farlo attivando singoli ingressi binari con il test
dell'hardware. Appena viene attivato il primo cambio dello stato per un qualsiasi
ingresso binario ed è stata immessa la password n. 6, tutti gli ingressi binari vengono
separati dall'impianto ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione del test
dell'hardware.
‰
Terminare la procedura di test (vedi il titolo a margine „Terminare la procedura").
Test dei LED
È possibile controllare i LED in modo analogo agli altri elementi di ingresso e di uscita.
Appena si inizia il primo cambiamento di stato per un LED qualsiasi, la funzionalità di
tutti LED viene disconnessa sul lato dell'apparecchio e sono azionabili solamente
dalla funzione di test dell'hardware. Ciò significa ad esempio che non è possibile
attivare un LED da una funzione dell'apparecchio o azionando il tasto di reset dei LED.
Aggiornamento
della
visualizzazione
Durante l'apertura della finestra di dialogo Testare ingressi e uscite
dell'apparecchio vengono richiamati e visualizzati gli stati di servizio dei
componenti hardware attuali del momento. Un aggiornamento si ha:
− per il relativo componente hardware, se un comando di cambio in un altro stato
operativo è stato effettuato con successo,
− per tutte le componenti hardware cliccando il bottone Aggiornare,
− per tutti i componenti hardware attraverso aggiornamento ciclico (ciclo di 20
secondi) marcando l'opzione Aggiornamento ciclico.
Terminare
la procedura
3.3.4
Per concludere il test dell'hardware cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo si
chiude. In questo modo tutti i componenti hardware vengono riportati nello stato
operativo prescritto per le condizioni di utilizzo, l'apparecchio durante il primo breve
avviamento che segue non è pronto per l'esercizio.
Verifica della coerenza delle impostazioni
L'apparecchio 7UT612 controlla le impostazioni delle funzioni di protezione e i
rispettivi parametri di configurazione per verificarne la coerenza e segnala eventuali
impostazioni incoerenti. La protezione di terra ristretta, ad esempio, non può essere
utilizzata se non è assegnato un ingresso di misura per la corrente di centro stella tra
la terra e il centro stella dell'oggetto da proteggere.
Assicurarsi per mezzo di segnalazioni di servizio oppure di segnalazioni spontanee
che non siano presenti informazioni di incoerenza di questo tipo. La tabella 3-10
mostra queste segnalazioni.
242
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
Tabella 3-10 Segnalazioni di incoerenza
Messaggio
FNo.
Significato
cfr. par.
Err.1A/5Asbagl.
00192 Impostazione delle correnti nominali secondarie sul modulo di ingresso/
uscita A–I/O–3 incoerente
2.1.2
3.1.3.3
Diff.Fatt.Adatt
05620 Il fattore di adattamento per i trasformatori amperometrici della funzione di 2.1.2
protezione differenziale è troppo grande o troppo piccolo
2.2
T.Rist.fat.adat
05836 Il fattore di adattamento per i trasformatori amperometrici della funzione di 2.1.2
protezione di terra ristretta è troppo grande o troppo piccolo
REF Err CTstar
05830* Nessun ingresso di misura assegnato alla protezione terra ristretta
2.1.1
REF Not avail.
05835* Protezione terra ristretta non possibile nell'oggetto protetto configurato
2.1.1
O/C Ph. Not av.
01860* Protezione di massima corrente per correnti di fase non possibile
nell'oggetto protetto configurato
2.1.1
O/C 3I0 Not av.
01861* Protezione di massima corrente per corrente residua non possibile
nell'oggetto protetto configurato
2.1.1
I2 Not avail.
05172* Protezione di carico squilibrato non possibile nell'oggetto protetto
configurato
2.1.1
O/L No Th.meas.
01545* Manca rilevamento della temperatura per protezione di sovraccarico (da
Thermobox)
2.1.1
2.9.3
O/L Not avail.
01549* Protezione di sovraccarico non possibile nell'oggetto protetto configurato
2.1.1
BkrFail Not av.
01488* Protezione contro mancata apertura dell'interruttore non possibile
nell'oggetto protetto configurato
2.1.1
S.C.Sc.BI noSet
06864 Per la supervisione del circuito di scatto non è stato impostato il numero
corretto di ingressi binari
2.13.1.4
3.1.2
Config.guasto.
00311 Messaggio collettivo delle segnalazioni di guasto contrassegnate da „*“
Assicurarsi per mezzo di segnalazioni di servizio oppure di segnalazioni spontanee
che non siano presenti segnalazioni di guasto dell'apparecchio.
3.3.5
Prove della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore
Se l'apparecchio è dotato di protezione contro mancata apertura dell'interruttore e tale
protezione viene utilizzata, bisogna controllare praticamente il suo corretto
funzionamento sull'impianto.
A causa delle diverse possibilità di applicazione e delle possibili configurazioni
dell'impianto non è possibile fornire una descrizione dettagliata delle prove
necessarie. Vanno comunque tenute in considerazione le condizioni locali e gli
schemi dell'impianto e delle protezioni.
Prima di iniziare le prove si consiglia di isolare su entrambi i lati l'interruttore della
derivazione da verificare, vale a dire che i sezionatori della derivazione e della sbarra
devono essere aperti per poter manovrare l'interruttore senza pericolo.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
243
3 Montaggio e messa in servizio
Attenzione!
Anche quando si effettuano delle prove all'interruttore locale della derivazione è
possibile che un comando di scatto sia inviato agli interruttori della stessa sbarra o
sezione di sbarra. Pertanto è necessario disattivare innanzitutto lo scatto degli
interruttori adiacenti (sbarra collettrice), ad es., disinserendo le tensioni di comando
corrispondenti.
Le liste seguenti non hanno alcuna pretesa di completezza ma possono contenere
anche alcuni punti che, nel caso dell'applicazione attuale, devono essere trascurati.
Contatti ausiliari
dell'interruttore
Se dei contatti ausiliari dell'interruttore sono collegati all'apparecchio, essi formano
una parte importante della sicurezza della protezione contro la mancata apertura
dell'interruttore. Assicurarsi che sia stato verificato il corretto abbinamento (Par.
3.3.3). In particolare, i punti di misura (TA) per la protezione contro la mancata
apertura, l'interruttore da controllare e i suoi contatti ausiliari devono essere associati
allo stesso lato dell'oggetto da proteggere.
Condizioni esterne
di attivazione
Se la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore può essere attivata anche
da dispositivi di protezione esterni, è necessario controllare le condizione esterne di
attivazione.
Affinché la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore possa essere
avviata, almeno una corrente deve circolare attraverso la fase testata. Si può trattare
di una corrente secondaria indipendente dal carico.
‰
Attivazione mediante comando di scatto della protezione esterna:
Funzioni degli ingressi binari „>BrkFail extSRC“ (N.F 01431) (in segnalazioni di
spontanee o di guasto).
‰
Dopo l'attivazione deve comparire la segnalazione „BkrFail ext PU“ (N.F
01457) nelle segnalazioni spontanee o di guasto.
‰
Allo scadere del tempo 7005 (indirizzo Tempor-Scatto) viene generato un
comando di scatto della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore.
Sopprimere la corrente di prova.
Se l'avviamento è possibile senza corrente:
‰
chiudere l'interruttore da controllare con sezionatori aperti su entrambi i lati.
‰
Attivazione mediante comando di scatto della protezione esterna:
Funzioni degli ingressi binari „>BrkFail extSRC“ (N.F 01431) (in segnalazioni di
spontanee o di guasto).
‰
Dopo l'attivazione deve comparire la segnalazione „BkrFail ext PU“ (N.F
01457) nelle segnalazioni spontanee o di guasto.
‰
Allo scadere del tempo 7005 (indirizzo Tempor-Scatto) viene generato un
comando di scatto della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore.
Aprire di nuovo l'interruttore locale.
Scatto per sbarre
collettrici
244
Per il test sull'impianto è particolarmente importante che la ripartizione dei comandi di
scatto agli interruttori adiacenti in caso di mancata apertura dell'interruttore avvenga
correttamente.
7UT612 Manuale
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3.3 Messa in servizio
Vengono definiti interruttori adiacenti tutti gli interruttori che devono essere aperti in
caso di mancata apertura dell'interruttore affinché venga interrotta la corrente di
cortocircuito. Questi sono quindi gli interruttori tramite i quali viene alimentato il
guasto. Nel caso di un trasformatore, l'interruttore lato bassa tensione può essere
preso in considerazione quando dev'essere controllato l'interruttore del lato alta
tensione e viceversa.
Non è possibile definire una procedura generale di test dal momento che la definizione
degli interruttori adiacenti dipende in grande misura dalla struttura dell'impianto.
La logica di ripartizione sugli interruttori adiacenti dev'essere controllata in particolare
per le sbarre multiple. Qui bisogna verificare per ogni sezione di sbarra che, in caso
di mancata apertura dell'interruttore di linea considerato, venga effettuato solo lo
scatto di tutti gli interruttori collegati con la stessa sezione di sbarra.
Conclusione
3.3.6
Tutte le misure provvisorie prese per la prova devono essere annullate, ad es.,
posizioni particolari, comandi di scatto interrotti, modifiche dei valori di impostazione
oppure la disattivazione di singole funzioni di protezione.
Prova di corrente simmetrica sull'oggetto da proteggere
Se i dispositivi di prova secondari sono collegati all'apparecchio, essi devono essere
rimossi oppure il commutatore di prova (se esistente) dev'essere messo in posizione
di funzionamento.
Nota:
tenere conto del fatto che eventuali errori di collegamento provocano uno scatto.
È comunque possibile verificare tutti i valori di misura delle prove seguenti per mezzo
di un personal computer dotato di Web–Browser mediante l'„IBS–Tool“. Esso
permette di richiamare comodamente tutte le grandezze di misura con la
visualizzazione dei diagrammi vettoriali.
Se si vuole lavorare con l' „IBS–Tool", si prega di considerare anche gli aiuti offerti da
questo „IBS–tool". L'indirizzo IP necessario per il browser viene scelto in funzione
dell'interfaccia al quale il PC è collegato.
• Collegamento all' interfaccia operativa anteriore: Indirizzo IP 141.141.255.160
• Collegamento all' interfaccia di servizio posteriore: Indirizzo IP 141.143.255.160
le seguenti descrizioni si riferiscono alla lettura delle grandezze di misura mediante
DIGSI® 4.
Preparazione delle
prove di corrente
Le prove di corrente devono essere realizzate alla prima messa in servizio, in linea di
principio prima della prima messa in tensione, in modo che, alla prima sollecitazione
dell'oggetto da proteggere, la protezione differenziale sia attiva come protezione di
corto circuito. Se le prove di corrente sono possibili solo con oggetto di protezione
inserito (ad es., nel caso di trasformatori di rete, quando non è disponibile una fonte
di prova bassa tensione), una protezione di riserva esterna (ad es., una protezione di
massima corrente), dev'essere messa in servizio almeno al lato dell'alimentazione e
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
245
3 Montaggio e messa in servizio
deve agire sull'interruttore di questo stesso lato. I circuiti di scatto di altri dispositivi di
protezione (ad es., protezione Bucholz) devono ugualmente restare attivi.
La prova varia a seconda del caso di applicazione.
PERICOLO!
Le misure primarie vanno adottate solo per parti di impianto senza tensione e
collegate a terra! Anche parti senza tensione possono rappresentare un
pericolo mortale in seguito ad accoppiamento capacitivo di altre parti di
impianto!
Per trasformatori di rete e macchine asincrone viene effettuata preferibilmente una
prova di bassa tensione durante la quale l'oggetto protetto completamente isolato
dalla rete viene alimentato con corrente da una sorgente di prova a bassa tensione
(figura3-16). La corrente di prova viene generata dalla sorgente simmetrica di prova
tramite un ponte di cortocircuito in grado di condurre corrente di prova, montato
esternamente alla zona di protezione. La fonte della corrente di prova è collegata
normalmente al lato alta tensione, i ponti di cortocircuitaggio al lato bassa tensione.
M
400 V
3~
400 V
7UT612
3~
400 V
400 V
Fonte di prova
Fig. 3-16
7UT612
Fonte di prova
Struttura della prova con fonte di corrente a bassa tensione - esempi per trasformatore e motore
Per trasformatori elevatori di centrale e macchine sincrone le prove vengono
effettuate durante gli avviamenti di corrente, laddove la macchina stessa funge da
sorgente di corrente (figura 3-17). La corrente di prova viene generata da un ponte di
cortocircuito montato esternamente alla zona di protezione e in grado di condurre
brevemente corrente nominale del generatore.
G
7UT612
7UT612
7UT612
Fig. 3-17
246
Struttura della prova in una centrale con generatore come fonte di corrente - Esempio
7UT612 Manuale
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3.3 Messa in servizio
Nel caso di sbarre collettrici e linee corte per eseguire le prove si può utilizzare una
sorgente di prova a bassa tensione oppure la corrente di esercizio. Nell'ultimo caso
vanno osservate assolutamente le sopracitate indicazioni relative alla protezione di
riserva!
Nel caso di una protezione differenziale monofase per sbarre con più di due
derivazioni non è necessaria una prova di corrente simmetrica (che comunque è
ammissibile). La prova può essere eseguita anche con una corrente monofase. La
prova di corrente va eseguita però per ogni possibile percorso della corrente (ad es.
derivazione 1 contro derivazione 2, derivazione 1 contro derivazione 3, etc.). Leggere
prima le indicazioni al par. 3.3.8 su „Prove per la protezione per sbarre“ (pag. 255).
Esecuzione delle
prove di corrente
Per le prove di messa in esercizio è necessaria una corrente di flusso di almeno 2 %
della corrente nominale dell'apparecchio.
Prima della prova va effettuato il controllo visivo della correttezza dei collegamenti del
TA. La realizzazione dei controlli conformemente al par. 3.2.2 è quindi presupposta.
Con i valori di misura di esercizio messi a disposizione dall'apparecchio 7UT612 è
possibile una messa in esercizio rapida senza strumentazione esterna. Gli indici dei
valori misurati e visualizzati sono i seguenti:
Dopo i caratteri della formula (I, ϕ) segue l'indicazione della linea con L, poi viene
indicata la cifra del lato (quindi per esempio avvolgimento del trasformatore), ad
esempio
IL1S1 corrente in fase L1 al lato S 1.
La seguente procedura è stabilita per oggetti di protezione trifase. Nel caso di
trasformatori si suppone che il lato 1 sia il lato alta tensione del trasformatore.
‰
Inserire la corrente di prova ovvero portare a regime il generatore e eccitare alla
corrente di prova. Non deve intervenire nessun controllo dei valori di misura nel
7UT612. Qualora dovesse essere presente una segnalazione di guasto, si possono
verificare le eventuali cause nelle segnalazioni di servizio oppure nelle segnalazioni
spontanee (cfr. anche manuale del sistema SIPROTEC® 4, N. d'ordinazione E50417–
H1176–C151).
‰
Misurazione del valore con corrente di prova inserita:
Confrontare le correnti visualizzate dall'apparecchio sotto Valori di misura →
Secondario → Valori di esercizio secondario con quelle che fluiscono
realmente:
I L1S1 =
I L2S1 =
I L3S1 =
3I0S1 =
I L1S2 =
I L2S2 =
I L3S2 =
3I0S2 =
Nota: Il "Tool IBS" permette di richiamare comodamente tutte le grandezze di misura
con la visualizzazione dei diagrammi vettoriali (Fig. 3-18).
Se risultano delle differenze non spiegabili con tolleranze di misura, c'è un errore di
collegamento e un errore di prova:
‰
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Disattivare e collegare a terra la fonte di prova e l'oggetto protetto (ovvero
disattivare il generatore),
247
3 Montaggio e messa in servizio
‰
Controllare e correggere collegamenti e struttura di prova.
In presenza di una corrente 3I0, c'è un'inversione di polarità delle singole fasi sul
rispettivo lato:
− 3I0 ≈ corrente di fase ⇒ mancano una o due correnti di fase;
− 3I0 ≈ doppi della corrente di fase ⇒ inversione di polarità di una o due correnti di
fase;
‰
Ripetere la misurazione e ricontrollare i valori.
Secondary Values
Currents: Side 1
Currents: Side 2
+90°
±180°
+90°
0° ±180°
0°
–90°
–90°
IL1LS1 = 1.01 A,
IL2LS1 = 0.98 A,
IL3LS1 = 0.99 A,
Fig. 3-18
0.0 °
240.2 °
119.1 °
IL1LS2 =
IL2LS2 =
IL3LS2 =
0.99 A,
0.97 A,
0.98 A,
177.9 °
58.3 °
298.2 °
Grandezze di misura ai lati dell'oggetto da proteggere — esempio per correnti in circolo
‰
Misurazione dell'angolo per lato 1 con corrente di prova inserita:
Controllare gli angoli visualizzati dall'apparecchio sotto Valori di misura →
Secondario → Posizioni di fase per il lato 1. Tutti gli angoli si riferiscono a
I L1S1. Per un Counter-Clock devono quindi comparire circa i seguenti risultati:
ϕ L1S1 ≈ 0°
ϕ L2S1 ≈ 240°
ϕ L3S1 ≈ 120°
Se gli angoli non sono corretti, ci sono errori di polarità nel collegamento di singole
correnti di fase del lato 1.
248
‰
Disattivare e collegare a terra la fonte di prva e l'oggetto protetto (ovvero disattivare
il generatore),
‰
controllare e correggere collegamenti e struttura delle prove,
7UT612 Manuale
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3.3 Messa in servizio
‰
‰
ripetere le misurazioni e ricontrollare gli angoli.
Misurazione dell'angolo per lato 2 con corrente di prova inserita:
Controllare gli angoli visualizzati dall'apparecchio sotto Valori di misura →
Secondario → Posizioni di fase per il lato 2. Tutti gli angoli si riferiscono a
I L1S1.
Osservare inoltre che le correnti nell'oggetto di protezione vengono sempre definite
come positive: nel caso di una corrente di prova in circolo le correnti della stessa fase
al lato 2 sono spostate di 180° rispetto al lato 1. Eccezione: protezione differenziale
trasversale; per questa protezione le correnti delle linee corrispondenti devono avere
la stessa fase.
Per un Counter-Clock compaiono circa i seguenti risultati conformemente alla tabella
3-11:
Tabella 3-11 Visualizzione dell'angolo in funzione dell'oggetto protetto (trifase)
→
Motore/Sbarra/
↓ Angolo di fase
Linea
ϕ L1 S2
180°
ϕ L2 S2
60°
ϕ L3 S2
300°
1
Numero del gruppo di trasformazione del trasfromatore 1)
Generatore/
Oggetto protetto
0
1
3
4
5
6
180° 150° 120°
90°
60°
30°
0°
60°
330° 300° 270° 240° 210° 180° 150° 120°
30°
2
0°
300° 270° 240° 210° 180° 150° 120°
7
8
9
10
11
330° 300° 270° 240° 210°
90°
60°
30°
0°
90°
330°
) Gli angoli valgono se il lato alta tensione è definito come lato 1. Altrimenti vale 360° meno l'angolo indicato
Se gli angoli non sono corretti, ci sono errori di polarità oppure inversione di fase nel
collegamento del lato 2.
‰
Nel caso di scostamenti nelle singole fasi, è presente un errore di polarità nel
collegamento di queste correnti di fase oppure un'inversione di fase aciclica.
‰
Se tutti gli angoli presentano uno scostameto dello stesso valore, vi è un'inversione
ciclica delle tre fasi oppure una regolazione errata a livello trasformatori. In
quest'ultimo caso controllare l'adattamento dell'accoppiamento (par. 2.1.2, titolo al
margine Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“, pag. 21) agli indirizzi 242, 245
e 246.
‰
Se tutti gli angoli differiscono di 180°, la polarità di un gruppo di TA non è corretta.
Ciò può essere eliminato con verifiche ed eventuali correzioni dei relativi parametri
dell'impianto (cfr. par. 2.1.2 titolo al margine „Dati TA per 2 lati“, pag. 24):
Indirizzo 201 Ce.St.Lt.1->Ogg per il lato 1,
Indirizzo 206 Ce.St.Lt.2->Ogg per il lato 2.
Per la protezione per sbarre monofase cfr. par. 2.1.2 al titolo al margine
„Dati dei TA con protezione monofase per sbarre“.
In caso di errore di connessione:
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‰
Disattivare e collegare a terra la fonte di prova e l'oggetto protetto (ovvero
disattivare il generatore),
‰
controllare e correggere collegamenti e struttura delle prove,
‰
ripetere le misurazioni e ricontrollare gli angoli.
249
3 Montaggio e messa in servizio
A conclusione delle prove simmetriche vengono controllate le misure di grandezza
differenziali e di stabilizzazione. Anche se le misurazioni simmetriche effettuate fino a
questo punto dovrebbero aver evidenziato gli errori di collegamento, non si possono
tuttavia escludere errori di adattamento e di attribuzione del gruppo di trasformazione.
Misurazione delle
correnti
differenziali e di
stabilizzazione
Le correnti differenziali e di stabilizzazione si riferiscono in questi caso alla corrente
nominale dell'oggetto protetto. Di ciò si deve tener conto se esse vengono confrontate
con le correnti di prova.
‰
Leggere le correnti differenziali e di stabilizzazione sotto Valori di misura →
Percentuale → Valori di misura I-Diff; I-Stab.
Nel "Tool IBS“ vengono rappresentate graficamente in un diagramma della
caratteristica le correnti differenziali e di stabilizzazione. La fig. 3-19 mostra un
esempio.
Fig. 3-19
250
Correnti differenziali e di stabilizzazione - Esempio di grandezze di misura plausibili
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
‰
Le correnti differenziali IDiffL1, IDiffL2, IDiffL3 devono essere limitate, vale a dire che
devono avere un valore almeno inferiore alla corrente di prova in circolo.
‰
Le correnti di stabilizzazione IStabL1, IStabL2, IStabL3 corrsipondono al doppio delle
correnti di prova in circolo.
‰
Se sono presenti delle correnti differenziali dell'ordine di grandezza delle correnti di
stabilizzazione (circa il doppio delle correnti in circolo), vi è un'inversione di polarità
del TA oppure dei TA su un lato. Verificare di nuovo la polarità e correggerla dopo
aver cortocircuitato tutti i sei TA. Se sono state effettuate delle modifiche ai TA è
necessario eseguire di nuovo la verifica degli angoli.
‰
In presenza di correnti differenziali significative che sono sensibilmente uguali per
tutte le fasi, vi è probabilmente un adattamento errato dei valori di misura. Un
adattamento errato del gruppo di trasformazione a livello dei trasformatori può
essere escluso poiché esso sarebbe stato già rilevato durante le prove dell'angolo.
Controllare le impostazioni dell'apparecchio rilevanti per l'adattamento della
corrente. Si tratta, in particolare, dei dati dell'oggetto da proteggere (par. 2.1.2):
− Per tutti i tipi di trasformatori di potenza, indirizzi 240, 243 e 249 sotto „Dati
dell'oggetto nel caso di trasformatori“ (pag. 21) e indirizzi 202, 203, 207 e 208
sotto „Dati TA per 2 lati“ (pag. 24).
− Per generatori, motori, reattori, indirizzi 251 e 252 sotto „Dati per generatori,
motori e induttanze“ (pag. 23) e indirizzi 202, 203, 207 e 208 sotto „Dati TA
per 2 lati“ (pag. 24).
− Per misi-sbarre, indirizzo 265 sotto „Dati dell'oggetto in caso di sbarre di piccole
dimensioni, nodi, linee brevi“ (pag. 23) e indirizzi 202, 203, 207 e 208 sotto „Dati
TA per 2 lati“ (pag. 24).
− Per protezione monofase di sbarra, indirizzi 261 e 265 sotto „Dati oggetto per
sbarre collettrici con 7 derivazioni max.“ (pag. 24) e indirizzi 212 - 233 sotto „Dati
dei TA con protezione monofase per sbarre“ (pag. 26). Se sono utilizzati
trasformatori sommatori, errori di adattamento possono essere causati da
connessioni errate dei TA sommatori.
3.3.7
‰
Infine disattivare nuovamente sorgente di prova e oggetto protetto (e/o disattivare
generatore).
‰
Se per le prove sono stati modificati dei parametri, impostarli nuovamente sui valori
necessari per l'esercizio.
Controllo della corrente zero all'oggetto protetto
Le prove della corrente zero di seguito descritte sono necessarie solo sel il centro
stella di un avvolgimento o di un lato è collegato a terra per gli oggetti trifase da
proteggere, la corrente di centro stella è disponibile e arriva all'apparecchio tramite
l'ingresso di corrente I7.
La polarità del collegamento della corrente di terra è essenziale per la correzione della
corrente zero (Incremento della sensibilità dei guasti a terra ) e per la protezione terra
ristretta.
Non è necessaria una prova di polarità per I7 e/oI8 quando vengono rilevati solo
valori, ad es. per la protezione di massima corrente.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
251
3 Montaggio e messa in servizio
Nota:
tenere conto del fatto che eventuali errori di collegamento provocano uno scatto.
Preparazione delle
prove di corrente
zero
La misurazione della corrente zero è sempre effettuata dal lato il cui centro stella è
collegato a terra, nel caso di autotrasformatori dal lato alta tensione. Per i trasformatori
ci deve essere sempre un avvolgimento a triangolo (avvolgimento d o avvolgimento di
compensazione). L'avvolgimento non incluso nella prova rimane aperto, poiché
l'avvolgimento del triangolo genera da sé la bassa resistenza ohmica del circuito
amperometrico.
La prova varia a seconda del caso di applicazione. Le figure 3-20 - 3-24 riportano
esempi schematici della struttura di prova.
PERICOLO!
Le misure primarie vanno adottate solo per parti di impianto senza tensione e
collegate a terra! Anche parti senza tensione possono rappresentare un
pericolo mortale in seguito ad accoppiamento capacitivo di altre parti di
impianto!
di
~ Fonte
prova
7UT612
Fig. 3-20
252
Misurazione della corrente zero in un trasformatore stella-triangolo
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
~ Fonte di
prova
7UT612
Fig. 3-21
Misurazione della corrente zero in un trasformatore stella-stella con avvolgimento
di compensazione
Fonte di
~ prova
7UT612
Fig. 3-22
Misurazione della corrente zero in un avvolgimento a zig-zag
Fonte di
~ prova
7UT612
Fig. 3-23
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Misurazione della corrente zero in un avvolgimento a triangolo con centro stella
artificiale
253
3 Montaggio e messa in servizio
Fonte di
~ prova
7UT612
Fig. 3-24
Realizzazione delle
prove della
corrente zero
Misurazione della corrente zero in un trasformatore monofase collegato a terra su
un lato
Per le prove è necessaria una corrente zero di almeno il 2 % della corrente nominale
dell'apparecchio per ogni fase, vale a dire la corrente di prova è di almeno 6 %.
Prima della prova va effettuato il controllo visivo della correttezza dei collegamenti del
TA. La realizzazione dei controlli conformemente al par. 3.2.2 è quindi presupposta.
‰
‰
Inserire la corrente di prova
Misurazione del valore con corrente di prova inserita:
Confrontare le correnti visualizzate dall'apparecchio sotto Valori di misura →
Secondario → Valori di esercizio secondario con quelle che fluiscono
realmente:
− Tutte le correnti di fase del lato verificato corrispondono circa a 1/3 della corrente di
prova (nel caso di trasformatore monofase 1/2),
− 3I0 del lato verificato corrisponde alla corrente di prova,
− Le correnti di fase e la corrente zero al lato non verificato sono circa 0 nei
trasformatori,
− La corrente I7 corrisponde alla corrente di prova.
Eventuali scostamenti si possono avere solo con I7, poiché eventuali errori di
collegamento nelle correnti di fase dovrebbero essere già stati riconosciuti durante la
prova simmetrica. In caso di scostamenti in I7:
Disattivare e collegare a terra la fonte di prova e l'oggetto protetto (ovvero
disattivare il generatore),
‰
Controllare e correggere collegamenti e struttura di prova.
‰
Ripetere la misurazione e ricontrollare i valori.
Le correnti differenziali e di stabilizzazione si riferiscono in questi caso alla corrente
nominale dell'oggetto protetto. Di ciò si deve tener conto se esse vengono confrontate
con le correnti di prova.
Misurazione delle
correnti
differenziali e di
stabilizzazione
‰
‰
254
‰
Misurazione della corrente differenziale con corrente di prova inserita:
Leggere le correnti differenziali e di stabilizzazione sotto Valori di misura →
Percentuale → Valori di misura I-Diff; I-Stab.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
‰
La corrente differenziale della protezione terra ristretta IDiffEDS dev'essere limitata,
vale a dire che dev'essere almeno più bassa della corrente di prova.
‰
La corrente di stabilizzazione IStabEDS corrisponde al doppio della corrente di
prova.
‰
Se circola una corrente differenziale pari al doppio della corrente di prova, vi è
un'inversione di polarità del trasformatore amperometrico di centro stella
all'ingresso I7. Verificare di nuovo la polarità e confrontarla con l'impostazione
all'indirizzo 230 Terra TA I7 (cfr. anche par. 2.1.2, titolo al margine „Dati TA per
ingresso di corrente I7“, pag.28).
‰
Se circola una corrente differenziale pari al doppio della corrente di prova, vi è
un'inversione di polarità del trasformatore amperometrico di centro stella
all'ingresso I7. Controllare le impostazioni dell'apparecchio rilevanti per
l'adattamento della corrente. Si tratta, in particolare, dei dati dell'oggetto da
proteggere (par. 2.1.2):
− Indirizzi 241 e 244 titolo al margine Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“
(pag. 21) e
− Indirizzi 232, 233 titolo al margine Dati TA per ingresso di corrente I7“ (pag. 28).
‰
Controllare anche le correnti differenziali IDiffL1, IDiffL2, IDiffL3.
‰
Anche le correnti differenziali devono essere ridotte, vale a dire che devono essere
almeno più basse della corrente di prova. Se si generano correnti differenziali di un
certo rilievo, bisogna controllare le impostazioni dei centri stella dei trasformatori:
− il trattamento dei centri stella del trasformatore: Indirizzi 241
Centr.stel.lat1, 244 Centr.stel.lat2, par. 2.1.2 titolo al margine „Dati
dell'oggetto nel caso di trasformatori“ (pag. 21), e
− l'associazione del trasformatore di centro stella all'ingresso di corrente I7:
Indirizzo 108 I7-TA colleg., par. 2.1.1 titolo al margine „Particolarità“ (pag.
16).
‰
‰
‰
3.3.8
Per controllo: Anche le correnti di stabilizzazione della protezione IStabL1, IStabL2,
IStabL3 sono limitate. Un risultato tale dovrebbe essere garantito se tutte le prove
eseguite finora hanno avuto esito positivo.
Infine disattivare la fonte di prova e l'oggetto protetto.
Se per le prove sono stati modificati dei parametri, impostarli nuovamente sui valori
necessari per l'esercizio.
Prove per la protezione per sbarre
In generale
Nel caso di impiego come protezione monofase per sbarre con un apparecchio per
fase oppure con trasformatori sommatori sono applicabili in line di principio le stesse
prove descritte sopra per „Prova di corrente simmetrica sull'oggetto da proteggere“ al
par. 3.3.6. A questo scopo vanno fatte fatte quattro osservazioni fondamentali:
1. Le prove vengono spesso realizzate con correnti di esercizio oppure con
dispositivi di prova primari. Di conseguenza, le avvertenze sui pericoli riportati nel
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
255
3 Montaggio e messa in servizio
capitolo precedente e la necessità di una protezione di riserva sull'alimentazione
vanno rispettate scrupolosamente.
2. Le prove devono essere realizzate per ogni possibile passaggio di corrente
partendo dalla derivazione di alimentazione.
3. Se si utilizza un apparecchio per fase, le prove devono essere realizzate per ogni
fase. Alcune indicazioni complementari sono ancora applicabili per i trasformatori
convertitori.
4. Ogni prova è limitata a una coppia di corrente, vale a dire a una corrente di prova
in ingresso e in uscita. I dati relativi all'adattamento dei gruppi di trasformazione e
degli angoli (esclusa la comparazione degli angoli della corrente in circolo = 180°
nei lati testati) etc., sono irrilevanti.
Collegamento dei
trasformatori
convertitori
Esistono diverse possibilità di collegamento di trasformatori convertitori. Il
collegamento normale L1–L3–E conformemente alla fig. 3-25 viene ripreso come
base qui di seguito. Per il collegamento –L2–L3 vedere la fig. 3-26.
Vanno preferite le prove monofase poiché generano differenze più importanti a livello
delle correnti di misura e permettono di rilevare errori di collegamento nel percorso
della corrente di terra.
La corrente di misura leggibile nei valori di servizio corrisponde alla corrente di prova
solo nel caso di una prova simmetrica trifase. In tutti gli altri casi si hanno delle
differenze che sono elencate sotto forma di tabella nelle figure, come fattore della
corrente di prova.
IL1
MW
2
IM
IL3
1
3I0
3
L1 L2 L3
Fig. 3-25
MW
2
IL2
1
IL3
3
L1 L2 L3
256
Corrente di
misura
L1–L2–L3 (simm.)
L1–L2
L2–L3
L3–L1
L1–E
L2–E
L3–E
1,00
1,15
0,58
0,58
2,89
1,73
2,31
Collegamento di trasformatori convertitori L1–L3–E
IL1
Fig. 3-26
Corrente di prova
IM
Corrente di prova
Corrente di
misura
L1–L2–L3 (simm.)
L1–L2
L2–L3
L3–L1
L1–E
L2–E
L3–E
1,00
0,58
1,15
0,58
1,15
0,58
1,73
Collegamento di trasformatori convertitori L1–L2–L3
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
eventuali differenze non spiegabili mediante le tolleranze di misura possono essere
ugualmente causati da errori di collegamento del trasformatore convertitore oppure da
errori di adattamento sui trasformatori sommatori:
‰
Disattivare e collere a terra la sorgente di prova e l'oggetto protetto,
‰
Controllare e correggere collegamenti e struttura di prova.
‰
Ripetere la misurazione e ricontrollare i valori.
Gli angoli devono essere in tutti i casi di 180°.
Verificare le correnti differenziali e di stabilizzazione per ogni fase.
Se le prove primarie monofase non sono possibili e le prove possono essere eseguite
solo con le correnti di servizio simmetriche, le inversioni di polarità oppure gli errori
collegamento nel percorso della corrente di terra per i collegamenti dei trasformatori
convertitori –L3–E conformemente alla fig. 3-25 non vengono riconosciute per le
prove precedenti. In questo caso un'asimmetria dev'essere ottenuta mediante una
manipolazione al secondario.
A questo scopo il trasformatore amperometrico della fase L2 viene cortocircuitato al
secondario, come mostra la fig. 3-27.
PERICOLO!
Gli interventi sui trasformatori di misura richiedono le massime misure
precauzionali! Cortocircuitare i trasformatori amperometrici prima di
interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio!
IL1
MW
2
IM
IL3
1
3I0
3
L1 L2 L3
Fig. 3-27
Prova asimmetrica per collegamento di trasformatori convertitori L1–L3–E
La corrente di misura è pari a 2,65 volte il valore della corrente della prova simmetrica.
Queste prove devono essere eseguite per ogni trasformatore convertitore.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
257
3 Montaggio e messa in servizio
3.3.9
Prova dell'ingresso di corrente I8
Le prove dell'ingresso di corrente di misura I8 sono subordinate al tipo di impiego di
questo ingresso.
Va comunque verificato il fattore di adattamento per il valore (indirizzo 235, cfr. anche
par. 2.1.2 titolo al margine „Dati TA per ingresso di corrente I8“, pag. 28). Una prova
della polarità non è necessaria poiché in questo caso viene rilevato solo un valore
della corrente.
In caso di impiego come protezione ad alta impedenza, la corrente corrisponde a I8
alla corrente di guasto nell'oggetto protetto. In questo caso è importante rispettare le
polarità di tutti i TA che alimentano la resistenza, la cui corrente viene misurata in I8.
Come per le prove della protezione differenziale, anche in questo caso vengono
utilizzate le correnti in circolo. Ogni TA dev'essere compreso in una misurazione. La
corrente in I8 non dovrà superare in nessun caso la metà del valore della soglia di
intervento della protezione di massima corrente monofase.
3.3.10 Funzioni definibili dall'utente
Poiché l'apparecchio dispone di funzioni definibili dall'utente, in particoolare la logica
CFC, bisogna controllare anche le funzioni e le connessioni create.
Naturalmente non è possibile definire una procedura universale. La configurazione di
queste funzioni e le condizioni necessarie devono essere invece conosciute e
verificate. In particolare bisogna osservare eventuali condizioni di blocco dei mezzi di
commutazione (interruttore, sezionatore, conduttore di terra).
3.3.11 Prova della stabilità e definizione di una registrazione delle misure di test
Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori,
possono essere eseguite prove di inserzione durante la messa in esercizio. Il
comportamento della protezione viene successivamente analizzato a partire dalle
informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure eseguite durante i test.
Condizioni
preliminari
Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della
protezione, il dispositivo7UT612 consente di memorizzare anche i valori di misura
mediante il programma di servizio DIGSI® 4, attraverso le interfacce seriali e gli
ingressi binari. In quest'ultimo caso l'informazione ">Start val.di guasto" dovra
essere abbinato a un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad
es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto protetto.
Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento
della protezione), vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni di valori
di guasto, vale a dire che per ogni registrazione viene aperto un protocollo di guasto
con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Queste registrazioni
non vengono riportate nella memoria tampone dei guasti sul display in quanto non
rappresentano un guasto della rete.
258
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.3 Messa in servizio
Avviamento della
registrazione delle
misure di test
Per avviare una registrazione delle misure di testmediante il DIGSI® 4, selezionare la
funzione di comando Test sul lato sinistro della finestra. Cliccare due volte nella
visualizzazione di lista sulla voce Fault record di prova (cfr. fig. 3-28).
Fig. 3-28
Finestra della registrazione delle misure di test in DIGSI® 4 avviamento —
esempio
La registrazione viene avviata subito. Durante la registrazione viene visualizzato un
messaggio nella zona di sisnistra della riga di stato. Una barra di avanzamento
informa inoltre sull'avanzamento della procedura.
Per visualizzare e interpretare la registrazione è necessario il programma SIGRA
oppure il pogramma ComtradeViewer.
In particolar modo nel caso di trasformatori, sono informative le registrazioni
sincronizzate con lo scatto del trasformatore a vuoto. Poiché il picco di corrente
all'inserzione (corrente inrush) viene interpretato come un guasto alimentato da un
solo lato che non può tuttavia provocare uno scatto, l'efficacia della stabilizzazione
all'inserzione viene testata mediante più prove di inserzione.
Durante queste prove il comando di scatto dev'essere interrotto oppure dev'essere
fissata la Protezione differenziale su Prot.Diff. = Blocco Rele' (indirizzo
1201), in modo che il trasformatore non venga disinserito in caso di emissione di un
comando di scatto.
Poiché l'eccitazione della protezione differenziale non è stabilizzata, la corrente
all'inserzione avvierà automaticamente la registrazione dei valori di guasto qualora
essa sia sufficientemenente grande.
Sulla base dei valori di guasto registrati e delle componenti di armonica nella corrente
differenziale si possono trarre conclusioni in merito all'efficacia della stabilizzazione
inrush. È eventualmente possibile regolare a un valore più alto la stabilizzazione di
inserzione (= valore più passo della seconda armonica all'indirizzo 1261 2a
Armonica) quando le prove di inserzione provocano uno scatto oppure quando le
registrazioni oscilloperturbografiche mostrano che la componente della seconda
armonica nella corrente differenziale non supera il valore impostato (indirizzo 1261).
Un'ulteriore possibilità per aumentare la stabilità di inserzione è l'attivazione della
funzione di „blocco incrociato“ con una durata di attivazione maggiore (indirizzo
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
259
3 Montaggio e messa in servizio
1262A Bloc.Incr.2aArm) (per i dettagli cfr. anche par. 2.2.7 al titolo al margine
„Stabilizzazione con armoniche“, pag. 66).
Non dimenticare di attivare la protezione differenziale ON al termine delle prove
(indirizzo1201).
260
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3.4 Attivazione dell'apparecchio
3.4
Attivazione dell'apparecchio
Serrare fino in fondo le viti. Tutte le viti dei morsetti devono essere fissate - anche
quelle non utilizzate -.
Attenzione!
Non forzare!Le coppie di serraggio ammesse non devono essere superate, perché
ciò potrebbe danneggiare le filettature e i morsetti!
È necessario verificare nuovamente i valori di taratura in quanto essi
potrebbero essere stati modificati nel corso delle prove. In particolare si
raccomanda di controllare che tutte le funzioni siano programmate correttamente
(paragrafo 2, blocco di indirizzi 78) e che tutte le funzioni desiderate siano attivateON.
Assicurarsi che una copia dei valori impostati sia memorizzata sul PC.
L'orologio interno all'apparecchio dovrebbe essere controllato ed eventualmente
regolato/sincronizzato, qualora non venga sincronizzato automaticamente. Le
indicazioni in merito sono riportate nel manuale del sistema.
Le memorie tampone vengono eliminate nel MENUPRINCIPALE → Segnalazioni
→ Cancella/Crea, in modo che queste ultime contengano successivamente solo
informazioni relative agli eventi e agli stati reali. I contatori della statistica degli
interventi dell'interruttore vengono riportati ai valori iniziali mediante la stessa scelta.
I contatori dei valori di misura di esercizio (ad es. contatori di lavoro, se disponibili)
vengono azzerati sotto MENU PRINCIPALE → Valori di misura → Reset.
Azionare il tasto ESC (se necessario più volte) per ritornare al display base. Sul display
compare la videata base (ad es. la visualizzazione di valori di misura di esercizio).
Le visualizzazioni sul lato frontale dell'apparecchio vengono eliminate mediante il
tasto LED affinché queste possano fornire informazioni solo su eventi e stati reali.
Vengono resettati anche relè di uscita eventualmente memorizzati. Durante
l'azionamento del tasto LED i diodi luminosi parametrizzabili sul frontalino sono accesi,
cosicché viene effettuato anche un test dei diodi luminosi. Se i diodi indicano stati che
riguardano il momento attuale, rimangono ovviamente accesi.
Il LED verde "RUN" dev'essere acceso e il LED rosso "ERROR" deve essere spento.
Nel caso sia presente un commutatore di prova, questo deve essere sulla posizione
di esercizio.
L'apparecchio è ora pronto per il funzionamento.
„
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
261
3 Montaggio e messa in servizio
262
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4
Dati tecnici
Nel presente capitolo sono riportati i dati tecnici del dispositivo SIPROTEC® 7UT612
e delle sue singole funzioni, compresi i valori limite che non devono essere
assolutamente superati. Ai dati tecnici e funzionali per la configurazione massima
seguono i dati meccanici con i disegni quotati.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.1
Dati generali
264
4.2
Protezione differenziale
274
4.3
Protezione di terra ristretta
279
4.4
Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e
correnti omopolari
280
4.5
Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di
centro stella)
287
4.6
Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di
massima corrente
288
4.7
Protezione di massima corrente monofase
289
4.8
Protezione di carico squilibrato
290
4.9
Protezione di sovraccarico termico
291
4.10
Thermobox per protezione di sovraccarico
293
4.11
Protezione contro mancata apertura dell'interruttore
294
4.12
Accoppiamenti esterni
294
4.13
Autocontrollo
295
4.14
Funzioni supplementari
296
4.15
Dimensioni
298
263
4 Dati tecnici
4.1
Dati generali
4.1.1
Ingressi analogici
Ingressi di corrente
frequenza nominale
fN
50 Hz / 60 Hz / 162/3 Hz (impostabile)
Corrente nominale
IN
1 A o 5 A o 0,1 A
Consumo per ingresso I1 - I7
– con IN = 1 A
– con IN = 5 A
– con IN = 0,1 A
– per rilv. corrente sensibileI8 con 1 A
ca. 0,02 VA
ca. 0,2 VA
ca. 1 mVA
ca. 0,05 VA
Carico ammissibile percorso di corrente I1 - I7
– termico (effettivo)
100
30
4
– dinamico ((corrente impulsiva)
250
Requisiti del
trasformatore
amperometrico
(commutabile)
· IN
· IN
· IN
· IN
per 1 s
per 10 s
permanente
(semiperiodo)
Carico ammissibile ingresso per rilev. corr. sens. I8
– termico (effettivo)
300 A per 1 s
100 A per 10 s
15 A permamente
– dinamico (corrente impulsiva)
750 A (semiperiodo)
I kd max
n’ ≥ 4 ⋅ ------------------ per τ ≤ 100 ms
I N prim
Fattore di sovradimensionamento
PN + Pi
n' = n ⋅ ------------------P' + P i
I kd max
n’ ≥ 5 ⋅ -----------------I N prim
per τ > 100 ms
rapporto max. della corrente nominale
primaria del trasformatore amperometrico
rispetto alla corrente nominale dell'oggetto
4.1.2
Alimentazione ausiliaria
Tensione continua
Tensione ausiliaria tramite convertitore
Tensione continua nominale aux
UH–
Campi di lavoro ammissibili
24/48 V–
60/110/125 V– 110/125/220/250 V–
da 19 a 58 V– da 48 a 150 V–
da 88 a 300 V–
Tensione alternata sovrapposta,
picco–picco
≤15 % della tensione nom. ausiliaria
Assorbimento di potenza
– in condizioni di riposo
– in funzione
ca. 5 W
ca. 7 W
Tempo ammesso per buchi di tensione
≥50 ms con VH = 48 V e VH ≥ 110 V
corto circuito della tensione continua ausiliaria ≥20 ms con VH = 24 V e VH = 60 V
264
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.1 Dati generali
Tensione alternata
Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato
Tensione alternata ausiliaria nominale VH~
Campi di lavoro ammissibili
4.1.3
115/230 V~
92 - 265 V~
Assorbimento di potenza
– in condizioni di riposo
– in funzione
ca. 6,5 VA
ca. 8,5 VA
Tempo ammesso per
buchi di tensione/corto circuito
≥ 50 ms
Ingressi e uscite binarie
Ingressi binari
Numero
3 (parametrizzabili)
Campo tensione nominale
24 V– fino 250 V– in 2 campi, bipolare
Soglie di intervento
– per tensioni nominali
intercambiabili tramite ponti
24/48 V–
Vin≥ 19 V–
60/110/125 V– Vda ≤ 14 V–
– per tensioni nominali
110/125/
220/250 V–
Uan ≥ 88 V–
Uab ≤ 66 V–
Corrente necessaria per l'energizzazione,
in condizione di lavoro
ca. 1,8 mA
dipendente dalla tensione di comando
Relè di uscita
Tensione max. ammissibile
300 V–
Soppress. impulso ingresso
220 nF capacità di accoppiamento con
220 V un tempo di recupero >60 ms
relè di segnalazione/di scatto (cfr. anche schemi all'appendice A.2)
Numero
Potere di chiusura
4 con un contatto in chiusura 1
(a potenziale zero)
ON
OFF
Relé di allarme
Potere di chiusura
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
1000 W/VA
30 VA
40 W ohmico
25 W con L/R ≤ 50 ms
1 con 1 contatto NA oppure 1 contatto NA
(commutabili)
ON
OFF
1000 W/VA
30 VA
40 W ohmico
25 W con L/R ≤ 50 ms
Tensione di apertura
250 V
Corrente ammissibile per contatto
5 A permanente
30 A per 0,5 s
Corrente totale ammissibile
per contatti con conduttore comune
5 A permanente
30 A per 0,5 s
265
4 Dati tecnici
4.1.4
Interfacce di comunicazione
Interfaccia
operativa
Interfaccia di
servizio / modem
(selezionabile)
– Collegamento
lato frontale, non isolato, RS 232
Interfaccia a 9 poli DSUB
per collegamento a un PC
– comando
con DIGSI® 4
– Velocità di trasmissione
min. 4 800 Baud; max. 115200 Baud
Impostazione di consegna: 38400 Baud;
parità: 8E1
– Distanza di trasmissione
max. 1,5 km
RS232/RS485/LWL
trasferimento dati
in base alla variante ordinata
interfaccia a potenziale zero per
per comando con DIGSI® 4
oppure per collegamento a un Thermobox
RS232
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „C“
Interfaccia DSUB a 9 poli
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
cavo dati schermato
– tensione di prova
500 V; 50 Hz
– Velocità di trasmissione
min. 4800 Baud; max. 115200 Baud
Posizione originaria 38400 Baud
– Distanza di trasmissione
ca. 1,5 km
RS485
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „C“
Interfaccia DSUB a 9 poli
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
cavo dati schermato
– tensione di prova
500 V; 50 Hz
– Velocità di trasmissione
min. 4800 Baud; max. 115200 Baud
Posizione originaria 38400 Baud
– Distanza di trasmissione
ca. 1 km
Conduttore a fibre ottiche
– Collegamento conduttore a fibre ottichespina ST
per montaggio incassato
sul retro, luogo di installazione „C“
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– Lunghezza d'onda ottica
266
λ = 820 nm
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.1 Dati generali
– Classe laser 1 conformemente
a EN 60825–1/ –2
Interfaccia di
sistema
(selezionabile)
per impiego fibra di vetro 50/125 µm
oppure
fibra di vetro 62,5/125 µm
– Attenuazione di linea ammessa
max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
– Distanza di trasmissione
ca. 1,5 km
– Stato di riposo segnale
commutabile; alla spedizione"luce spenta"
RS232/RS485/LWL
interfaccia a potenziale zero per
Profibus RS485/Profibus a fibre ottiche trasferimento dati a un'unità centrale
in base alla variante ordinata
RS232
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „B“
Interfaccia DSUB a 9 poli
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– tensione di prova
500 V; 50 Hz
– Velocità di trasmissione
min. 4800 Bd; max. 38400 Bd
Posizione originaria 19200 Bd
– Distanza di trasmissione
ca. 1,5 km
RS485
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „B“
Interfaccia DSUB a 9 poli
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– Tensione di prova
500 V; 50 Hz
– Velocità di trasmissione
min. 4800 Baud; max. 38400 Baud
Posizione originaria 19200 Bd
– Distanza di trasmissione
ca. 1 km
Conduttore a fibre ottiche
– Collegamento conduttore a fibre ottichespina ST
per montaggio incassato
sul retro, luogo di installazione „B“
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– Lunghezza d'onda ottica
– Classe laser 1 conformemente
a EN 60825–1/ –2
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
λ = 820 nm
per impiego fibra di vetro 50/125 µm
oppure
fibra di vetro 62,5/125 µm
– Attenuazione di linea ammessa
max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
– Distanza di trasmissione
ca. 1,5 km
– Stato di riposo segnale
commutabile; alla spedizione"luce spenta"
267
4 Dati tecnici
Profibus RS485 (FMS e DP)
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „B“
Interfaccia DSUB a 9 poli
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– tensione di prova
500 V; 50 Hz
– Velocità di trasmissione
fino 1,5 MBd
– Distanza di trasmissione
1000 m con
500 m con
200 m con
≤ 93,75 kBd
≤ 187,5 kBd
≤ 1,5 MBd
Profibus LWL (FMS e DP)
– Collegamento conduttore a fibre ottichespina ST
anello semplice / anello doppio in base
all'ordine
per FMS; per DP solo anello doppio
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „B“
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– Velocità di trasmissione
consigliati:
fino a 1,5 MBd
> 500 kBd
– Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
– Classe laser 1 conformemente
a EN 60825–1/ –2
per impiego fibra di vetro 50/125 µm
oppure fibra di vetro 62,5/125 µm
– Attenuazione di linea ammessa
max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
– Distanza di trasmissione
ca. 1,5 km
DNP3.0 RS485
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „B“
Interfaccia DSUB a 9 poli
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– tensione di prova
500 V; 50 Hz
– Velocità di trasmissione
fino a 19200 Bd
– Distanza di trasmissione
ca. 1 km
DNP3.0 LWL
– Collegamento conduttore a fibre ottiche tipo spina ST trasmettitore/ricevitore
268
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „B“
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– Velocità di trasmissione
fino a 19200 Bd
– Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.1 Dati generali
– Classe laser 1 conformemente
a EN 60825–1/ –2
– Attenuazione di linea ammessa
– Distanza di trasmissione
per impiego fibra di vetro 50/125 µm
oppure
per impiego fibra di vetro 62,5/125 µm
max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
ca. 1,5 km
MODBUS RS485
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „B“
Interfaccia DSUB a 9 poli
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– tensione di prova
500 V; 50 Hz
– Velocità di trasmissione
fino a 19200 Bd
– Distanza di trasmissione
ca. 1 km
MODBUS LWL
– Collegamento conduttore a fibre ottiche tipospina ST trasmettitore/ricevitore
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
sul retro, luogo di installazione „B“
nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore
– Velocità di trasmissione
fino a 19200 Bd
– Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
– Classe laser 1 conformemente
a EN 60825–1/ –2
Interfaccia di
sincronizzazione
orologio
per impiego fibra di vetro 50/125 µm
oppure
per impiego fibra di vetro 62,5/125 µm
– Attenuazione di linea ammessa
– Distanza di trasmissione
max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
ca. 1,5 km
– Sincronizzazione orologio
DCF77/IRIG segnale B
– Collegamento
per montaggio incassato
per montaggio sporgente
– tensioni nominali di segnale
sul retro, luogo di installazione „A“
interfaccia DSUB a nove poli
nella doppia fila di morsetti nel
lato inferiore dell'alloggiamento
selezionabili 5 V, 12 V oppure 24 V
– livello del segnale e carichi:
Tensioni nominali di segnale di ingresso
12 V
24 V
6,0 V
15,8 V
31 V
1,0 V con IILow = 0,25
1,4 V con IILow = 0,25
1,9 V con IILow = 0,25 mA
mA
mA
5V
UIHigh
UILow
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
269
4 Dati tecnici
IIHigh
RI
4.1.5
4,5 mA - 9,4 mA
890 Ω con UI = 4 V
640 Ω Montaggio
sporgente UI = 6 V
4,5 mA - 9,3 mA
1930 Ω con UI = 8,7 V
1700 Ω Montaggio
sporgente UI = 15,8 V
4,5 mA - 8,7 mA
3780 Ω con UI = 17 V
3560 Ω Montaggio
sporgente UI = 31 V
Prove elettriche
Norme
Norme:
IEC 60255 (norme del prodotto)
ANSI/IEEE C37.90.0/.1/.2
DIN 57 435 parte 303
altre norme cfr. singole verifiche
Prove di
isolamento
Norme:
IEC 60255–5 e IEC 60870–2–1
– Prova ad alta tensione (prova di routine) 2,5 kV (eff); 50 Hz
tutti i circuiti eccetto tensione ausiliaria,
Ingressi binari e interfacce di
sincronizzazione oraria e di comunicazione
– Prova ad alta tensione (prova di routine)3,5 kVTensione ausiliarie e ingressi binari
– Prova ad alta tensione (prova di routine)500 V (eff); 50 Hz
solo interfacce isolate di
sincronizzazione oraria e di comunicazione
Prove di
compatibilità
elettromagnetica Immunità
(prove di tipo)
– Prova a impulso (prova di tipo)
tutti i circuito eccetto interfacce di
sincronizzazione oraria e
di comunicazione, classeIII
5 kV (picco); 1,2/50 µs; 0,5 J; 3 impulsi
positivi e 3 impulsi negativi a distanza di 5 s
Norme:
IEC 60255–6 e –22, (Norme del prodotto)
EN 50082–2 (standard generico)
DIN 57435 parte 303
– Prova ad alta frequenza
IEC 60255–22–1, classe III
e VDE 0435 Teil 303, classe III
2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs;
400 impulsi ogni s; durata della prova 2 s;
Ri = 200 Ω
– Scarica elettrostatica
IEC 60255–22–2 classe IV
e IEC 61000–4–2, classe IV
8 kV picco scarica per contatto; 15 kV picco
scarica atmosferica; entrambe le polarità;
150 pF; Ri = 330 Ω
– Esposizione a campo AF, non modulato10 V/m; da 27 MHz a 500 MHz
IEC 60255–22–3 (report) classe III
– Esposizione a campo AF, non modulato, 10 V/m; da 80 MHz a 1000 MHz;
ad ampiezza modulata
80 % AM; 1 kHz
IEC 61000–4–3, classe III
– Esposizione a campo AF,
a modulazione di impulsi
IEC 61000–4–3/ENV 50204, Kl. III
270
10 V/m; 900 MHz; frequenza di ripetizione
200 Hz;
durata di chiusura 50 %
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.1 Dati generali
– fast transient grandezze perturbatrici/ 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza Burst =
Burst IEC 60255–22–4
15 ms; ciclo di ripetizione 300 ms;
e IEC 61000–4–4, classe IV
entrambe le polarità;
Ri = 50 Ω; durata della prova 1 min
– Tensioni impulsive
(SURGE), IEC 61000–4–5
Classe di installazione 3
Tensione ausiliaria
Ingressi di misura, ingressi binari
e relè di uscita
Impulso: 1,2/50 µs
common mode:
diff. mode:
common mode:
diff. mode:
2 kV; 12 Ω; 9 µF
1 kV; 2 Ω; 18 µF
2 kV; 42 Ω; 0,5 µF
1 kV; 42 Ω; 0,5 µF
– Alta frequenza guidata,
modulata in ampiezza
IEC 61000–4–6, classe III
10 V; da 150 kHz a 80 MHz; 80 % AM;
1 kHz
– Campo magnetico a frequenza di
energia IEC 61000–4–8, classe IV
IEC 60255–6
30 A/m permanente; 300 A/m per 3 s;
50 Hz
0,5 mT; 50 Hz
– Oscillatory Surge Withstand Capability 2,5 kV fino 3 kV (valore piccot); da 1 MHz a
ANSI/IEEE C37.90.1
1,5 MHz; onda attenuata;
50 impulsi ogni s;
durata 2 s; Ri = da 150 Ω a 200 Ω
– Fast Transient Surge Withstand Cap. 4 kV fino a 5 kV; 10/150 ns; 50 impulsi a s;
ANSI/IEEE C37.90.1
entrambe le polarità; durata 2 s; Ri = 80 Ω
– Radiated Electromagnetic Interference 35 V/m; da 25 MHz a 1000 MHz
ANSI/IEEE Std C37.90.2
Prove di
compatibilità
elettromagnetica Emissioni (Prova di
tipo)
– Oscillazioni smorzate
IEC 60694, IEC 61000–4–12
2,5 kV (valore picco), polarità alternata
100 kHz, 1 MHz, 10 MHz e 50 MHz,
Ri = 200 Ω
Norma:
EN 50081–∗ (standard generico)
– Tensione di perturbazioni radio,
solo tensione ausilaria
IEC–CISPR 22
150 kHz fino a 30 MHz
classe di valore limite B
– Intensità di campo con perturbazione 30 MHz a 1000 MHz
radio da IEC–CISPR 22
classe di valore limite B
4.1.6
Prove di resistenza meccanica
Vibrazioni e
urti durante
l'esercizio
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Norme:
IEC 60255–21 e IEC 60068
– Vibrazioni
IEC 60255–21–1, classe 2
IEC 60068–2–6
sinusoidali
10 Hz - 60 Hz:
± 0,075 mm ampiezza;
60 Hz - 150 Hz:
1 g accelerazione
Variazione di frequenza1 ottava/min
20 cicli su 3 assi perpendicolari
– Urto
IEC 60255–21–2, classe 1
semi-sinusoidale
accelerazione 5 g, durata 11 ms,
271
4 Dati tecnici
IEC 60068–2–27
Vibrazioni ed urti
durante il trasporto
4.1.7
ogni 3 urti in entrambe le direzioni degli
3 assi
– Vibrazione con scosse telluriche
IEC 60255–21–3, classe 1
IEC 60068–3–3
sinusoidale
1 Hz fino a 8 Hz ± 3,5 mm ampiezza
(asse orizzontale)
1 Hz a 8 Hz:
± 1,5 mm ampiezza
(asse verticale)
8 Hz a 35 Hz:
1 g accelerazione
(asse orizzontale)
8 Hz a 35 Hz:
0,5 g accelerazione
(asse verticale)
Variazione di frequenza1 ottava/min
1 ciclo in 3 assi ortogonali
Norme:
IEC 60255–21 e IEC 60068
– Vibrazioni
IEC 60255–21–1, classe 2
IEC 60068–2–6
sinusoidali
5 Hz - 60 Hz:
± 7,5 mm ampiezza;
8 Hz - 150 Hz:
2 g accelerazione
Variazione di frequenza1 ottava/min
20 cicli su 3 assi perpendicolari
– Urto
IEC 60255–21–2, classe 1
IEC 60068–2–27
semi-sinusoidale
accelerazione 15 g, durata 11 ms,
je 3 urti in entrambe le direzioni degli
3 assi
– Urto costante
IEC 60255–21–2, classe 1
IEC 60068–2–29
semi-sinusoidale
accelerazione 10 g, durata 16 ms,
ogni 1000 urti in entrambe le direzioni dei
3 assi
Condizioni climatiche
Temperature
Norma:
IEC 60255–6
– temperatura ambiente ammissibile durante l'esercizio da–5 °C a +55 °C
– Temperature limite ammissibili
temporaneamente durante l'esercizio da–20 °C a +70 °C
Leggibilità del
display da +55 °C
event.disturbi
in stato di inattività, ovvero senza avviamento e senza
Segnalazioni
– Temperatura limite per l'immagazzinaggio da–25 °C a +55 °C
– Temperatura limite per il trasporto da –25 °C a +70 °C
Trasporto e immagazzinaggio con imballo standard di fabbrica!!
Umidità
272
grado di umidità ammissibile
media annuale ≤75 % di umidità relativa
dell'aria; 56 giorni all'anno fino a 93 % di
umidità relativa; condensazione non
ammessa!
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.1 Dati generali
Si consiglia di installare gli apparecchi in modo tale che non siano esposti alla luce
diretta del sole e non siano sottoposti a forti sbalzi di temperatura. Fenomeni questi
che possono provocare una rapida formazione di condensa.
4.1.8
Condizioni di impiego
La protezione è stata progettata per l'installazione in normali sale relè o impianti, in
modo da garantire un'adeguata compatibilità elettromagnetica (EMC) con
installazione effettuata a regola d'arte. Devono essere adottati inoltre i seguenti
accorgimenti:
• I contattori o relè installati nello stesso armadio o sullo stesso quadro delle
protezioni digitali devono essere dotati di idonei dispositivi di spegniarco.
• In impianti a 100 kV o di livello di tensione superiore si raccomanda l'impiego di
linee di allacciamento esterne con schermatura elettroconducibile e messa a terra
schermante su entrambi i lati. In impianti a media tensione, normalmente, non sono
necessari particolari accorgimenti.
• Non è consentito estrarre o inserire singole schede dalla custodia quando queste
sono sotto tensione. Se le schede sono fuori dalla custodia, alcuni componenti
possono danneggiarsi a causa delle scariche elettromagnetiche; con il frontalino
rimosso devono essere osservate le normative EGB (per Componenti Sottoposte a
pericolo di Sariche elettromagnetiche). Quando la custodia è montata a incasso
non esiste un siffatto pericolo.
4.1.9
Esecuzioni costruttive
Custodia
7XP20
Dimensioni
vedi disegni quotati, par. 4.15
Peso (dotazione massima) ca.
– montaggio sporgente
– Montaggio incassato
9,6 kg
5,1 kg
Tipo di protezione conforme a IEC 60529
– per il dispositivo
in montaggio sporgente
IP 51
in montaggio incassato
davanti
IP 51
dietro
IP 50
– per la protezione di persone
IP 2x con copertura chiusa
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
273
4 Dati tecnici
4.2
Protezione differenziale
4.2.1
Generalità
Valori di intervento
IDIFF>/INOgg
Corrente differenziale
0,05 fino a 2,00
(gradino 0,01)
Gradino di massima corrente IDIFF>>/INOgg 0,5 fino a 35,0
(gradino 0,1)
oppure ∞ (gradino disattivato)
Aumento della soglia di intervento all'inserzione
come fattore di IDIFF>
1,0 fino a 2,0
(gradino 0,1)
Stabilizzazione supplementare per guasti esterni
(ISTAB > valore impostato)Iguasto est./INOgg 2,00 fino a 15,00
(gradino 0,01)
Tempo di attivazione da
2 a 250 periodi
(gradino 1 Per.)
oppure ∞ (attivo fino alla ricaduta)
Caratteristica di reazione
cfr. fig. 4-1
Tolleranze (con parametri caratteristica preimpostati) Gradino
– IDIFF> e caratteristica
5 % del valore impostato Gradino
– IDIFF>>
5 % del valore impostato
Temporizzazione del gradino IDIFF> da
TI-DIFF>
Tempi di ritardo
0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
Temporizzazione del gradino IDIFF>> da 0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
TI-DIFF>>
oppure ∞ (senza scatto)
Tolleranza della sequenza
1 % del valore impostato ovvero 10 ms
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo
I
diff ----------------I
NOgg
Caratteristica di guasto Legenda:
10
Idiff
corrente differenziale = |I1 + I2 |
Istab corrente di stabilizzazione = |I1 | + |I2 |
INOgg corrente nominale dell'oggetto da proteggere
9
8
I–DIFF>>
7
6
Zona di scatto
Zona di blocco
1243
PENDENZA 2
5
4
1241
PENDENZA 1
3
2
Stabilizzazione supplementare
1
I–DIFF>
1
2
3
4
PUNTO BASE 1 PUNTO BASE 2
Fig. 4-1
274
5
6
7
8
9
10
11
Istab-IN Ogg
12
13
14
15
16
17
I
stab
-----------------I
NOgg
Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.2 Protezione differenziale
4.2.2
Trasformatori
Stabilizzazione con
armoniche
Rapporto di stabilizzazione Rush da
(2. armonica)
I2fN/IfN
10 % a 80 %
cfr. anche fig. 4-2
(gradino 1 %)
Stabilizzazione di altre (n-te) armoniche da10 % a 80 %
(facoltativamente 3. oppure 5.)InfN/IfN cfr. anche fig. 4-3
(gradino 1 %)
Funzione di blocco incrociato
attivabile e disattivabile
Tempo di attivazione max. per blocco da 2 a 1000 periodi
(gradino 1 Per.)
incrociato
oppure 0 (blocco incrociato disattivato)
oppure ∞ (attivo fino alla ricaduta)
Tempi propri
Tempi di intervento/tempo di ricaduta con alimentazione da un lato
Tempo di intervento per frequenza
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
con 1,5 · valore impostato IDIFF>
con 1,5 · valore impostato IDIFF>>
con 5 · valore impostato IDIFF>>
38 ms
25 ms
19 ms
35 ms
22 ms
17 ms
85 ms
55 ms
25 ms
Tempo di ricaduta, ca.
35 ms
30 ms
80 ms
Rapporto di ricaduta
ca. 0,7
Adattamento per
trasformatori
Adattamento gruppi di trasformazione
0 - 11 (× 30°)
Trattamento centro stella
collegato o non collegato a terra
(per ogni avvolgimento)
Campo di lavoro
Frequenza
Adattamento della frequenza nel campo 0,9 ≤ f/fN ≤ 1,1
Influsso di frequenze
cfr. fig. 4-4
(gradino 1)
IfN
INOgg
impostabile
ad es. IDIFF>>/INOgg = 10
10,0
5,0
Zona di
scatto
2,0
Zona di blocco
impostabile
ad es. 2. armonica 0 15 %
Legenda:
Idiff corrente differenziale
= |I1 + I2 |
INOgg corrente nominale
dell'oggetto protetto
IfN
corrente con frequenza
nominale
I2f
corrente con doppia
Frequenza
1,0
impostabile
ad es. IDIFF>/INOgg = 0,15
0,5
0,2
0,1
0
Fig. 4-2
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
I2f
IfN
Influenza di stabilizzazione della 2. armonica nella protezione differenziale del
trasformatore
275
4 Dati tecnici
IfN
INOgg
10,0
impostabile
ad es. IDIFFmax n.HM/INOgg = 5
Zona di scatto
5,0
impostabile
ad es. n-te armonica = 0 40 %
2,0
1,0
impostabile
ad es. IDIFF>/INOgg = 0,15
0,5
Zona di blocco
0,2
0,1
0
0,1
Fig. 4-3
0,2
0,3
0,4
0,5
Legenda:
Idiff corrente differenziale
= |I1 + I2 |
INOgg corrente nominale
dell'oggetto protetto
IfN
corrente con frequenza
nominale
Inf
corrente con frequenza
n (n = 3 oppure 4)
Ιnf
IfN
Influenza di stabilizzazione dell'armonica n-ten nella protezione differenziale del
trasformatore
IXf
INOgg
20,0
IDIFF>>/INOgg (impostabile)
Valore di taratura ad es. 5,0
10
5
3
2
Zona di blocco
Zona di blocco
Zona di scatto
1,0
Legenda:
Idiff
corrente differenziale = |I1 + I2 |
INOgg corrente nominale dell'oggetto
da proteggere
IXf
corrente con frequenza
nell'ambito del campo specificato
0,5
IDIFF>/INOgg (impostabile)
Valore di taratura ad es. 0,15
0,3
0,2
0,1
0
Fig. 4-4
276
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
f/fN
Influsso di frequenze nella protezione differenziale del trasformatore
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.2 Protezione differenziale
4.2.3
Generatori, motore, reattanze
Tempi propri
Tempi di intervento/tempo di ricaduta con alimentazione da un lato
Tempo di intervento per frequenza
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
con 1,5 · valore impostato IDIFF>
con 1,5 · valore impostato IDIFF>>
con 5 · valore impostato IDIFF>>
38 ms
25 ms
19 ms
35 ms
22 ms
17 ms
85 ms
55 ms
25 ms
Tempo di ricaduta, ca.
35 ms
30 ms
80 ms
Rapporto di ricaduta
ca. 0,7
Adattamento della frequenza nel campo 0,9 ≤ f/fN ≤ 1,1
Influsso di frequenze
cfr. fig. 4-5
Campo di lavoro
Frequenza
IXf
INOgg
1
Legenda:
corrente differenziale = |I1 + I2 |
Idiff
INOgg corrente nominale dell'oggetto
da proteggere
IXf
corrente con frequenza
nell'ambito del campo specificato
0,6
Zona di scatto
0,4
0,3
IDIFF>/INOgg (impostabile)
Valore di taratura ad es. 0,15
0,2
Zona di blocco
0,1
0
Fig. 4-5
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
f/fN
IInflusso di frequenze nella protezione differenziale per generatori /per motori e nella protezione per sbarre
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
277
4 Dati tecnici
4.2.4
Sbarre, nodi, linee corte
Supervisione della
corrente
differenziale
Supervisione stazionaria della corrente difefrenziale
ISuperv./INOgg da 0,15 a 0,80
(gradino 0,01)
Ritardo per blocco con
Corrente differenziale Tsuperv.
(gradino 1 s)
da 1 s a 10 s
Abilitazione allo
scatto
(gradino 0,01)
Abilitazione della corrente I>Abil/INOgg da 0,20 a 2,00
tramite corrente di derivazione
oppure 0 (abilitazione sempre autorizzata)
Tempi propri
Tempi di intervento/tempo di ricaduta con alimentazione da un lato
Tempo di intervento per frequenza
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
con 1,5 · valore impostato IDIFF>
con 1,5 · valore impostato IDIFF>>
con 5 · valore impostato IDIFF>>
25 ms
20 ms
19 ms
25 ms
19 ms
17 ms
50 ms
45 ms
35 ms
Tempo di ricaduta, ca.
30 ms
30 ms
70 ms
Rapporto di ricaduta
Campo di lavoro
Frequenza
278
ca. 0,7
Adattamento della frequenza nel campo 0,9 ≤ f/fN ≤ 1,1
influsso di frequenze
cfr. fig.4-5
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.3 Protezione di terra ristretta
4.3
Protezione di terra ristretta
Campo di
impostazione
Corrente differenziale
IEDS>/INOgg
0,05 fino a 2,00
Angolo limite
ϕEDS
110° (fisso)
Caratteristica di reazione
cfr. fig. 4-6
Tolleranza di intervento
5 % con I < 5 · IN
Temporizzazione
TEDS
(gradino 0,01)
da 0,00 s a 60,00 s
oppure ∞ (senza scatto)
Tolleranza della sequenza
(gradino 0,01 s)
1 % del valore impostato ovvero 10 ms
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo
Tempi propri
Tempo di intervento per frequenza
con 1,5 · valore impostato IEDS>, ca.
con 2,5 · valore impostato IEDS>, ca.
Tempo di ricaduta, ca.
Influsso di
frequenze
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
40 ms
37 ms
38 ms
32 ms
100 ms
80 ms
40 ms
40 ms
80 ms
Rapporto di ricaduta
ca. 0,7
Influsso di frequenze
1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN
Isc
IEDS>
4
Zona di scatto
3
2
Zona di blocco
1
-0,3
Fig. 4-6
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
-0,2
-0,1
0,0
0,1
0,2
3Io"
0,3
3Io'
Caratteristica di scatto della protezione di terra ristretta in funzione del rapporto
corrente omopolare-corrente di linea 3I0"/3I0' (entrambe le correnti in fase + o in
controfase –);
IEDS = valore impostato;
279
4 Dati tecnici
4.4
Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di
fase e correnti omopolari
Caratteristiche
Gradini indipendenti
(UMZ)
IPh>>, 3I0>>, IPh>, 3I0>
gradini dipendenti dalla corrente(AMZ) IP, 3I0P
(conformemente a IEC oppure a ANSI)può essere selezionata una caratteristica in
base alle fig. 4-7 - 4-9
Caratteristica utente alternativa con
caratteristica di scatto e di
di ricaduta specificabili
Caratteristiche di ricaduta (AMZ)
cfr. fig. 4-10 e 4-11
(conformemente a ANSI con Disk-Emulation)
Gradini di corrente
Gradini di massima corrente IPh>> da
TIPh>> da
0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
3I0>> da
0,05 A a 35,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
oppure ∞ (gradino disattivato)
T3I0>> da
0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
Gradini di massima corrente IPh> da
0,10 A a 35,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
oppure ∞ (gradino disattivato)
TIPh> da
0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
3I0> da
0,05 A a 35,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
oppure ∞ (gradino disattivato)
T3I0> da
0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
gradini dipendenti dalla corrente IP da
(IEC)
0,10 A a 4,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
TIP da
0,05 s a 3,20 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
3I0P da
0,05 A a 4,00 A 1)
T3IoP da
0,05 s a 3,20 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
gradini dipendenti dalla corrente IP da
(ANSI)
280
0,10 A a 35,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
oppure ∞ (gradino disattivato)
0,10 A a 4,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
(gradino 0,01 A)
DIP da
0,50 s a 15,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
3I0P da
0,05 A a 4,00 A 1)
D3I0P da
0,50 s a 15,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
(gradino 0,01 A)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
Tolleranze
nominale
per UMZ
correnti
3 % del valore impostato e 1 % corrente
tempi
1 % del valore impostato e 10 ms
Tolleranze
per AMZ
(IEC)
correnti
(ANSI)
tempi
intervento con 1,05 ≤ I/IP ≤ 1,15;
ovvero. 1,05 ≤ I/3I0P ≤ 1,15
5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz
5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz
per 2 ≤ I/IP ≤ 20
e TIP/s ≥ 1;
e 2 ≤ I/3I0P ≤ 20
e T3I0P/s ≥ 1
5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz
5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz
per 2 ≤ I/IP ≤ 20
e DIP/s ≥ 1;
e 2 ≤ I/3I0P ≤ 20
e D3I0P/s ≥ 1
tempi
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
1)
Tempi propri dei
gradini
indipendenti
indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
Tempo di intervento/di ricaduta/gradini di corrente di fase
Tempo di intervento per frequenza
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
senza stabilizzazione all'inserzione, min
senza stabilizzazione all'inserzione, tipico
20 ms
25 ms
18 ms
23 ms
30 ms
45 ms
con stabilizzazione all'inserzione, min
con stabilizzazione all'inserzione, tipico
40 ms
45 ms
35 ms
40 ms
85 ms
100 ms
Tempo di ricaduta, tipico
30 ms
30 ms
80 ms
Tempi di intervento/di ricaduta/gradini di corrente omopolare
Tempo di intervento per frequenza
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
senza stabilizzazione all'inserzione, min
senza stabilizzazione all'inserzione, tipico
40 ms
45 ms
35 ms
40 ms
100 ms
105 ms
con stabilizzazione all'inserzione, min
con stabilizzazione all'inserzione, tipico
40 ms
45 ms
35 ms
40 ms
100 ms
105 ms
Tempo di ricaduta, tipico
30 ms
30 ms
80 ms
Rapporti di ricaduta
Gradini di corrente
ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,5
Stabilizzazione
all'inserzione
Rapporto di stabilizzazione Rush da
(2. armonica)
I2fN/IfN
10 % a 45 %
Limite di lavoro inferiore
I > 0,2 A 1)
Mssima corrente per stabilizzazione da
0,30 A a25,00 A 1)
(gradino 1 %)
(gradino A)
Funzione di blocco incrociato tra le fasi attivabile e disattivabile
Tempo di attivazione max. per blocco incrociato da0,00 s a180 s (gradino 0,01 s)
1
Frequenza
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
Influsso di frequenze
1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN
281
4 Dati tecnici
100
100
t [s]
t [s]
30
30
20
20
Tp
10
10
3,2
5
5
1,6
3
2
1
0,5
Tp
3
3,2
0,8
2
0,4
1
1,6
0,2
0,5
0,8
0,3
0,4
0,3
0,2
0,1
0,1
0,05
0,2
0,2
0,1
0,05
1
2
3
5
7
10
20
1
I/Ip
0, 14
[s]
t = ------------------------------------ ⋅ T
p
0, 02
–1
(I ⁄ I )
p
Inverse
(Tipo A)
0,1
0,05
0,05
2
3
5
10
I/Ip
20
13, 5
t = ---------------------------- ⋅ T [s]
p
1
(I ⁄ I ) – 1
p
very inverse:
(Tipo B)
1000
100
t [s]
300
t [s]
20
200
10
100
5
50
3
30
Tp
2
20
3,2
10
1,6
5
0,8
1
Tp
3,2
0,5
1,6
0,3
3
0,2
0,8
0,1
1
2
extremely inverse:
(Tipo C)
t
Tp
I
Ip
3
5
10
I/Ip
0,1
0,05
0,5
1
20
80
t = ---------------------------- ⋅ T [s]
p
2
(I ⁄ I ) – 1
p
tempo di scatto
valore impostato fattore temporale
corrente di guasto
valore impostato della corrente
Fig. 4-7
282
0,1 0,2
0,05
0,2
1
0,4
0,05
0,4
2
2
3
5
7
10
20
I/Ip
long inverse:
non per protezione
di carico squilibrato
Nota:
120
t = ---------------------------- ⋅ T
p
1
(I ⁄ I ) – 1
p
[s]
con2/3 Hz tempo di scatto minimo 100 ms.
Per corrente omopolare va letto 3I0p invece di Ip e
T3I0p invece di Tp
per corrente di terra va letto IEp invece di Ipe TIEp
Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente e della protezione di carico squilibrato a
corrente dipendente, conformemente a IEC
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
100
500
t [s]
t [s]
200
30
100
20
50
10
30
20
5
10
D [s]
3
5
2
15
10
1
5
3
2
1
D [s]
0,5
2
15
0,5
0,3
10
0,3
0,2
5
0,2
1
0,1
0,5
0,1
0,05
1
2
3
5
0,5
10
2
1
I/Ip
1


5, 64 - + 0, 02434 ⋅ D
t =  --------------------------[s]


2
 ( I ⁄ Ip ) – 1

Extremely inverse
0,05
20
2
3
5
10
20
I/Ip
Inverse


8, 9341
- + 0, 17966 ⋅ D [s]
t =  ----------------------------------------

2, 0938
–1
 ( I ⁄ Ip )

100
100
t [s]
t [s]
50
30
20
20
10
10
5
5
D [s]
3
15
3
2
10
2
1
5
10
1
5
0,5
0,5
2
0,3
0,2
1
0,1
0,5
0,05
D [s]
15
0,3
2
0,2
1
0,1
0,5
0,05
1
2
3
5
10
1
20
I/Ip
Moderately inverse
t
D
I
Ip


0, 0103 - + 0, 0228 ⋅ D [s]
t =  ----------------------------------

0, 02
–1
 ( I ⁄ Ip )

tempo di scatto
valore impostato fattore temporale
corrente di guasto
valore impostato della corrente
Fig. 4-8
Very inverse
Nota:
2
3
5
10
20
I/Ip


3, 922 - + 0, 0982 ⋅ D [s]
t =  --------------------------

2
 ( I ⁄ Ip ) – 1

con2/3 Hz tempo di scatto minimo 100 ms.
Per corrente omopolare va letto 3I0p invece di Ip
Per corrente di terra va letto IEp invece di Ip
per carico squilibrato va letto I2p invece di Ip
Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente e della protezione di carico squilibrato a
corrente dipendente, conformemente a ANSI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
283
4 Dati tecnici
100
100
t [s]
t [s]
D [s]
50
15
30
10
20
20
10
10
5
2
5
5
3
D [s]
15
3
2
10
2
1
5
1
0,5
1
0,5
0,5
2
0,3
0,2
0,3
0,2
1
0,1
0,1
0,5
0,05
0,05
1
2
3
5
10
1
20
I/Ip


0
,
4797

t = ------------------------------------------ + 0, 21359 ⋅ D [s]


1, 5625
–1
 ( I ⁄ Ip )

Definite inverse
2
3
5
10
20
I/Ip
Long inverse
 5, 6143

t =  ------------------------ + 2, 18592 ⋅ D [s]
 ( I ⁄ Ip ) – 1

100
t [s]
50
30
20
t
D
I
Ip
10
5
tempo di scatto
fattore temporale impostabile
corrente di guasto
valore impostato della corrente
3
2
Nota:
1
D [s]
15
0,5
con 162/3 Hz tempo di scatto minimo 100 ms.
Per corrente omopolare va letto 3I0p
invece di Ip
Per corrente di terra va letto IEp invece di Ip
10
0,3
5
0,2
0,1
2
1
0,5
0,05
1
2
3
5
10
20
I/Ip
Short inverse
Fig. 4-9
284


0, 2663
- + 0, 03393 ⋅ D [s]
t =  ----------------------------------------

1, 2969
–1
 ( I ⁄ Ip )

Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente a corrente dipendente, conformemente a ANSI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari
500
500
t [s]
t [s] 200
100
D [s]
200
D [s]
15
15
100
10
50
5
10
50
5
30
30
20
20
2
10
1
5
0,5
2
10
1
5
3
0,5
3
2
2
1
1
0,5
0,5
0,3
0,2
0,3
0,2
0,1
0,1
0,05
0,05
0,05
0,1
0,2 0,3
0,5
1,0
0,05
0,1
I/Ip
Extremely inverse


5, 82
t =  ---------------------------- ⋅ D


2
 ( I ⁄ I p ) – 1
0,2 0,3
0,5
1,0
I/Ip
[s]


8, 8
t =  --------------------------------------------- ⋅ D [s]
2, 0938
– 1
 ( I ⁄ Ip )
Inverse
500
500
t [s] 200
t [s] 200
100
100
15
D [s]
50
10
30
D [s]
30
15
5
20
20
50
10
10
2
10
5
5
3
2
2
0,5
2
1
1
0,5
1
5
3
1
0,5
0,5
0,3
0,2
0,3
0,2
0,1
0,1
0,05
0,05
0,1
0,2 0,3
0,5
0,05
1,0
0,05
I/Ip
Moderately inverse
t
D
I
Ip
Fig. 4-10
0,2 0,3
0,5
1,0
I/Ip


0, 97
t =  ---------------------------- ⋅ D [s]
2
 ( I ⁄ I p ) – 1
Tempo di ricaduta
valore impostato fattore temporale
corrente disinserita
valore impostato della corrente
0,1
Very inverse
Nota:


4,32
t =  ---------------------------- ⋅ D


2
 ( I ⁄ I p ) – 1
[s]
Per corrente omopolare va letto 3I0p invece di Ip
Per corrente di terra va letto IEp invece di Ip
per carico squilibrato va letto I2p invece di Ip
Caratteristiche di ricaduta della protezione di massima corrente a corrente dipendente e della protezione di
carico squilibrato con Disk-Emulation, conformemente a ANSI/IEEE
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
285
4 Dati tecnici
500
500
t [s]
D [s]
15
t [s] 200
200
10
100
100
5
50
50
30
20
10
2
D [s]
30
15
20
1
10
10
0,5
5
5
5
3
3
2
2
2
1
1
1
0,5
0,5
0,5
0,3
0,3
0,2
0,2
0,1
0,1
0,05
0,05
0,05
0,1
0,2 0,3
0,5
0,05
1,0
0,1
0,2 0,3


1,0394
t =  --------------------------------------------- ⋅ D [s]


1, 5625
– 1
 ( I ⁄ Ip )
Definite inverse
0,5
1,0
I/Ip
I/Ip
Long inverse


12, 9
t =  ---------------------------- ⋅ D [s]


1
 ( I ⁄ I p ) – 1
500
t [s] 200
100
50
30
20
D [s]
t
D
I
Ip
15
10
10
5
5
3
2
2
1
1
0,5
Nota:
Tempo di ricaduta
fattore temporale impostabile
corrente disinserita
valore impostato della corrente
Per corrente omopolare va
letto 3I0p invece di Ip
Per corrente di terra va letto
IEp invece di Ip
0,5
0,3
0,2
0,1
0,05
0,05
0,1
0,2 0,3
0,5
1,0
I/Ip
Short inverse
Fig. 4-11
286


0, 831
t =  --------------------------------------------- ⋅ D [s]
1, 2969
– 1
 ( I ⁄ Ip )
Caratteristiche di ricaduta della protezione di massima corrente a corrente dipendente con Disk-Emulation,
conformemente a ANSI/IEEE
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella)
4.5
Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra
(corrente di centro stella)
Caratteristiche
gradini indipendenti
(UMZ)
IE>>, IE>
gradini dipendenti dalla corrente(AMZ) IEP
(conformemente a IEC oppure a ANSI)può essere selezionata una caratteristica in
base alla fig. 4-7 - 4-9
Caratteristica utente alternativa con
caratteristica di scatto e di
di ricaduta specificabili
Caratteristiche ri ricaduta (AMZ)
cfr. fig. 4-10 e 4-11
(conformemente a ANSI con Disk-Emulation)
Gradini di corrente
Gradino di massima corrente IE>> da
TIE>> da
Gradino di massima correnteIE> da
TIE> da
Gradino di corrente dipendente IEP da
(IEC)
TIEP da
Gradino di corrente dipendente IEP da
(ANSI)
Tolleranze per UMZ
0,05 A a 35,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
oppure ∞ (gradino disattivato)
0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
0,05 A a 35,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
oppure ∞ (gradino disattivato)
0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
0,05 A a 4,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
0,05 s a 3,20 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
0,05 A a 4,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
DIEP da
0,50 s a 15,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
correnti
3 % del valore impostato e 1 % corrente
nominale
1 % del valore impostato ovvero 10 ms
tempi
Tolleranze per AMZ
(IEC)
correnti
tempi
(ANSI)
tempi
intervento con 1,05 ≤ I/IEP ≤ 1,15
5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz
5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz
per 2 ≤ I/IEP ≤ 20
e TIP/s ≥ 1
5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz
5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz
per 2 ≤ I/IEP ≤ 20
e DIEP/s ≥ 1;
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
1
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
287
4 Dati tecnici
Tempi propri dei
gradini
indipendenti
Tempi di intervento/di ricaduta
Tempo di intervento per frequenza
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
senza stabilizzazione all'inserzione, min.
senza stabilizzazione all'inserzione, tipico
20 ms
25 ms
18 ms
23 ms
30 ms
45 ms
con stabilizzazione all'inserzione, min.
con stabilizzazione all'inserzione, tipico
40 ms
45 ms
35 ms
40 ms
85 ms
100 ms
Tempo di ricaduta, tipico
30 ms
30 ms
80 ms
Rapporti di ricaduta
Gradini di corrente
ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,5
Stabilizzazione
all'inserzione
Rapporto di stabilizzazione Rush da
(2. armonica)
I2fN/IfN
10 % a 45 %
Limite di lavoro inferiore
I > 0,2 A 1)
Mssima corrente per stabilizzazione da
0,30 A a25,00 A 1)
1)
Frequenza
4.6
(gradino 1 %)
(gradino A)
indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
Influsso di frequenze
1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN
Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione
di massima corrente
Controllo del tempo
Criterio di avviamento
ingresso binario del contatto ausiliario
dell'interruttore oppure criterio di corrente
Int. I>
(del rispettivo lato)
Pausa
TPAUSA da
Tempo di azione
TPAR. din. T.azione da 1 s a 21600 s (= 6 h) (gradino 1 s)
0 s a 21600 s (= 6 h)
(gradino 1 s)
Tempo di ricaduta rapida TdinPAR. RICda 1 s a 600 s (= 10 min)
(gradino 1 s)
oppure ∞ (ricaduta rapida inattiva)
Campi di
impostazione e
valori commutati
288
Parametri dinamici dei
avviamenti di correntee dei tempi
di ritardo ovvero moltiplicatori temporali
campi di impostazione e gradini degli
come nel caso di funzioni influenzate
7UT612 Manuale
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4.7 Protezione di massima corrente monofase
4.7
Protezione di massima corrente monofase
Gradini di corrente
Gradino di massima corrente I>>
TI>>
Gradino di massima corrente I>
Tolleranze
da 0,05 A a 35,00 A 1) (gradino 0,01 A)
da0,003 A a 1,500 A 2) (gradino 0,001 A)
oppure ∞ (gradino disattivato)
da 0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
da 0,05 A a 35,00 A 1) (gardino 0,01 A)
da 0,003 A a 1,500 A 2) (gradino 0,001 A)
oppure ∞ (gradino disattivato)
TI> da
0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
correnti
3 % del valore impostato e 1 % corrente
nominale con IN = 1 A oppure 5 A;
5 % del valore impostato ovvero 3 %
corrente nominale con IN = 0,1 A
tempi
1 % del valore impostato ovvero 10 ms
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi propri
1)
indicazioni secondarie ingresso di corrente „normale“ perIN = 1 A; per IN = 5 A le correnti
devono essere moltiplicate per 5.
2)
indicazioni secondarie per ingresso di misura „sensibile“ indipendentemente dalla corrente
nominale del dispositivo
Tempi di intervento/di ricaduta
Tempo di intervento per frequenza
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
minimo
tipico
20 ms
30 ms
18 ms
25 ms
35 ms
80 ms
Tempo di ricaduta, tipico
30 ms
27 ms
80 ms
Rapporti di ricaduta
Gradini di corrente
ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,5
Frequenza
Influsso di frequenze
1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
289
4 Dati tecnici
4.8
Protezione di carico squilibrato
Caratteristiche
gradini indipendenti
(UMZ)
gradini dipendenti dalla corrente(AMZ)
(conformemente a IEC oppure a ANSI)
I2>>, I2>
I2P
può essere selezionata una caratteristica in
base alla fig. 4-7 oppure 4-8
Caratteristiche ri ricaduta (AMZ)
cfr. fig. 4-10
(conformemente a ANSI con Disk-Emulation)
0,1 A a 4 A 1)
Campo di lavoro da
1
) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
Gradini di corrente
Gradino di massima corrente I2>>
TI2>>
Gradino di massima corrente I2>
TI2>
da 0,10 A a 3,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
da 0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
0,10 A bis 3,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
da 0,00 s a 60,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
Gradino di corrente dipendente (IEC) I2P da 0,10 A a 2,00 A 1)
TI2P
(gradino 0,01 A)
da 0,05 s a 3,20 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
Gradino di corrente dipendente (ANSI) I2P) da 0,10 A a 2,00 A 1)
Tolleranze per UMZ
(gradino0,01 A)
DI2P
da 0,50 s a 15,00 s
(gradino 0,01 s)
oppure ∞ (senza scatto)
correnti
3 % del valore impostato e 1 % corrente
nominale
1 % del valore impostato ovvero 10 ms
tempi
Tolleranze per AMZ
(IEC)
Ströme
tempi
(ANSI)
tempi
intervento con 1,05 ≤ I2/I2P ≤ 1,15
5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz
5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz
per 2 ≤ I2/I2P ≤ 20
e TIP/s ≥ 1;
5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz
5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz
per 2 ≤ I2/I2P ≤ 20
e DI2P/s ≥ 1
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
1)
Tempi propri dei
gradini
indipendenti
indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
Tempi di intervento/di ricaduta
Tempo di intervento per frequenza
50 Hz
60 Hz
162/3 Hz
minimo
tipico
50 ms
55 ms
45 ms
50 ms
100 ms
130 ms
Tempo di ricaduta, ca.
30 ms
30 ms
70 ms
Rapporti di ricaduta
Gradini di corrente
ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,5
Frequenza
Influsso di frequenze
1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN
290
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4.9 Protezione di sovraccarico termico
4.9
Protezione di sovraccarico termico
4.9.1
Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche
Campi di
impostazione
Fattore k conformemente a IEC 60255–8 da 0,10 a 4,00
Costante di tempo
τ
da 1,0 min a 999,9 min
Fattore di prolungamento in caso di inattività del motore Fattore
Kτ
da 1,0 a 10,0
(gradino 0,01)
(gradino 0,1 min)
(gradino 0,1)
Warning sovratemperaturaΘWarn/ΘSC
da 50 % a 100 % riferito alla
sovratemperatura discatto (gradino 1 %)
Gradino di corrente di allarmeIWarn
da 0,10 A a 4,00 A 1)
Soglia di scatto
Iavviam. motore
Avviamento di emergentaTavviam. emerg.
(gradino 0,01 A)
da 0,60 A a 10,00 A 1) (gradino 0,01 A)
oppure ∞ (senza soglia di scatto)
da 10 s a 15000 s (gradino 1 s)
1
) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con
tempo di reg. dopo un guasto
IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
Caratteristica di
scatto
cfr. fig.4-12
Caratteristica di scatto
per I/(k · IN) ≤ 8
I  2  I vor  2
 ------------ – ------------ k ⋅ I N
 k ⋅ I N
t = τ ⋅ ln -----------------------------------------------I 2
 ------------ –1
 k ⋅ I N
Le abbreviazioni hanno il significato seguente:t tempo di scatto
τ costante di tempo di riscaldamento
I corrente di carico
Iprecorrente di precarico
k fattore di impostazione conforme a
IEC 60255–8
Rapporti di ricaduta
Tolleranze
Θ/ΘSC
ricaduta con ΘWarn
Θ/ΘWarn
ca. 0,99
I/IWarn
ca. 0,97
per k · IN
secondo
2 %, e 10 mA 1);
classe 2 %
IEC 60 255–8
per tempo di scatto
1)
Influsso di
frequenze
per k · IN
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
3 % e 1 s per fN = 50/60 Hz
5 % e 1 s per fN = 16 2/3 Hz
per I/(k·IN) > 1,25
indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
nel campo 0,9 ≤ f/fN ≤ 1,1
1 % per fN = 50/60 Hz
3 % per fN = 16 2/3 Hz
291
4 Dati tecnici
100
100
t [min]
t [min]
50
50
Parametri:
Valore
costante di
tempo
30
30
τ [min]
20
20
1000
10
Parametri:
Valore
costante di
tempo
10
500
5
τ [min]
5
200
1000
3
3
2
2
100
500
1
1
50
200
0,5
0,5
20
0,3
0,2
100
0,3
0,2
10
50
0,1
0,1
5
20
1
0,05
1
2
3
4
5
2
6 7 8
1
0,05
10 12
1
2
5
2
3
4
10
5
6 7 8
I / (k·IN)
senza precarico:
con 90 % precarico:
I - 2
 ------------k ⋅ I 
N
t = τ ⋅ ln -------------------------------- [min]
2
I
 -------------- – 1
k ⋅ I 
N
Fig. 4-12
292
10 12
I / (k·IN)
I pre 
I - 2  ------------ -------------
–
k ⋅ I 
 k ⋅ I N
N
t = τ ⋅ ln --------------------------------------------------- [min]
I - 2
 ------------k ⋅ I  – 1
N
2
Caratteristiche di scatto della protezione di sovraccarico
7UT612 Manuale
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4.10 Thermobox per protezione di sovraccarico
4.9.2
Calcolo del punto caldo con determinazione della durata
Sensori di
temperatura
Numero di punti di misura
di 1 Thermobox (fino a 6 punti di misura)
oppure
di 2 Thermobox (fino a 12 punti di misura)
Per il calcolo del punto caldo è necessario il collegamento di un sensore di
temperatura.
Raffreddamento
Metodo di raffreddamento
ON (oil natural = a convezione)
OF (oil forced= circolazione forzata di olio)
OD (oil directed = flusso d'olio diretto)
Esponente dell'avvolgimento Y
1,6 - 2,0
Gradiente della temperatura di isolamento 22 - 29
Hgr
Valori limite di
segnalazione
4.10
(gradino 0,1)
(gradino 1)
Temperatura di warning punto caldo
da 98 °C a 140 °C
(gradino 1 °C)
oppure da 208 °F a 284 °F (gradino 1 °F)
Temperatura di allarme punto caldo
da 98 °C a 140 °C
(gradino 1 °C)
oppure da 208 °F a 284 °F (gradino 1 °F)
tasso di invecchiamento (warning)
da 0,125 a 128,000
(gradino 0,001)
tasso di invecchiamento (allarme)
da 0,125 a 128,000
(gradino 0,001)
Thermobox per protezione di sovraccarico
Sensori di
temperatura
Valori limite di
segnalazione
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Thermobox collegabili
1 oppure 2
Numero sensori di temperatura
per thermobox
max. 6
Tipo di misura
Pt 100 Ω oppure Ni 100 Ω oppure Ni 120 Ω
per ogni punto di misura:
Temperatura di warning (livello 1)
da –50 °C a 250 °C
(gradino 1 °C)
oppure da –58 °F a 482 °F (gradino 1 °F)
oppure ∞ (senza livello 1)
Temperatura di allarme (livello 2)
da –50 °C a 250 °C
(gradino 1 °C)
oppure da –58 °F a 482 °F (gradino 1 °F)
oppure ∞ (senza livello 2)
293
4 Dati tecnici
4.11
Protezione contro mancata apertura dell'interruttore
Supervisione
dell'interruttore
Supervisione del flusso di corrente
da 0,04 A a 1,00 A 1)
per illato selezionato
Rapporto di ricaduta
ca. 0,9 per I ≥ 0,25 A 1)
Tolleranza
5 % del valore impostato ovvero 0,01 A 1)
Controllo della posizione tramite
contatti ausiliari dell'interruttore
(gradino 0,01 A)
ingresso binario per contatto ausiliaro
interruttore
1
) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5.
Condizioni di
attivazione
per protezione di mancata apertura dell'interruttorescatto interno
esterno (tramite ingresso binario)
Tempi
Tempo di intervento
ca. 3 ms per grandezze di misura esistenti,
ca. 20 ms per attivazione delle grandezze
di misura
fN = 50/60 Hz
ca. 60 ms per attivazione delle grandzze di
misura
fN = 16 2/3 Hz
Tempo di ricaduta
≤ 30 ms con fN = 50/60 Hz,
≤ 90 ms con fN = 16 2/3 Hz
Tempo di ritardo
Tolleranza della sequenza
da 0,00 s a 60,00 s; ∞ (gradino 0,01 s)
1 % del valore impostato ovvero 10 ms
4.12
Accoppiamenti esterni
Ingressi binari per
scatto diretto
Numero
2
Tempo proprio
ca. 12,5 ms min.
ca. 25 ms tipico
Tempo di ricaduta
ca. 25 ms
Tempo di ritardo
Tolleranza della sequenza
da 0.00 s a 60,00 s
(gradino 0.01 s)
1 % del valore impostato ovvero 10 ms
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Segnalazioni del
trasformatore
294
Segnalazioni collegate
Allarme Buchholz
Buchholz caldaia
Buchholz scatto
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.13 Autocontrollo
4.13
Autocontrollo
Grandezze di
misura
Simmetria della corrente
(per ogni lato)
– FATT.SIMM. I
– LIM.SIMM.
|Imin | / |Imax | < FATT.SIMM. I
fino a quando Imax / IN > LIM.SIMM.I / IN
da 0,10 a 0,90
(gradino 0,01)
da 0,10 A a 1,00 A 1)
(gradino 0,01 A)
Sequenza di fase
IL1 prima di IL2 prima di IL3 con
"COUNTER-CLOCK"
IL1 prima di IL3 prima di IL2 con
"CLOCKWISE"
se |IL1|, |IL2|, |IL3| > 0,5 IN
1
Supervisione
circuito di scatto
7UT612 Manuale
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) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A i valori devono essere moltiplicati per 5.
Numero di circuiti controllati
1
Principio di funzionamento per ogni circuito con 1 oppure con 2 ingressi binari
295
4 Dati tecnici
4.14
Funzioni supplementari
Valori di misura di
servizio
Valori di misura di servizio per correnti
trifase (per ogni lato)
– tolleranza con IN = 1 A oppure 5 A
– tolleranza con IN = 0,1 A
IL1; IL2; IL3
in A primari e secondari in % IN
1 % del valore di misura oppure 1 % di IN
2 %del valore di misura oppure 2 % di IN
Valori di misura di servizio per correnti
trifase (per ogni lato)
– tolleranza
3I0; I1; I2
in A primari e secondari in % IN
2 % del valore di misura oppure. 2 % di IN
Valori di misura di servizio per correnti
monofase
– tolleranza
I1 - I7
in A primari e secondari in % IN
2 % del valore di misura oppure. 2 % di IN
Valori di misura di servizio per correnti
monofase
– tolleranza
I8
in A primari e mA secondari
1 % del valore di misura oppure 2 mA
angolo di fase correnti
trifase (per ogni lato)
– tolleranza
ϕ(IL1); ϕ(IL2); ϕ(IL3) in °
riferito a ϕ(IL1)
1° con corrente nominale
angolo di fase correnti
monofase
– tolleranza
ϕ(I1) fino a ϕ(I7) in °
riferito a ϕ(I1)
1° con corrente nominale
Valore di misura di servizio per frequenzaf
in Hz e % fN
– Campo
da 10 Hz a 75 Hz
– tolleranza
1 % nel campo fN ± 10 % con I=IN
Valore di misura di servizio per potenza S (potenza apparente)
con tensione nominale misurata
in kVA; MVA; GVA primari
Valore di misura di servizio per soglia termica ΘL1; ΘL2; ΘL3; Θres
(Protezione di sovraccarico
conformemente a IEC 60255–8)
riferita alla sovratemperatura di scatto ΘSC
Valore di misura di servizio per soglia termica ΘRTD1 - ΘRTD12
(Protezione di sovraccarico conformemente
a IEC 60354)
in °C oppure °F
Tasso di invecchiamento relativo,
riserva di carico
Valori di misura della Protezione differenziale IdiffL1; IdiffL2; IdiffL3;
IstabL1; IstabL2; IstabL3
in % della corrente nominale di esercizio
– Tolleranza (con preimpostazione)
2 % del valore di misura oppure 2 % IN
(50/60 Hz)
3 % del valore di misura oppure 3 % IN
(162/3 Hz)
Valori di misura della protezione differenziale di terra ristretta IdiffEDS; IstabEDS
in % della corrente nominale di esercizio
– Tolleranza (con preimpostazione)
2 % del valore di misura oppure 2 % IN
(50/60 Hz)
3 % del valore di misura oppure 3 % IN
(162/3 Hz)
296
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.14 Funzioni supplementari
Protocollo guasti
Registrazioni
oscilloperturbograf
iche
Statistiche
sincronizzazione e
batteria tampone
Memorizzazione delle segnalazioni
degli ultimi 8 eventi di guasto
Numero di eventi di guasto memorizzati max. 8
Tempo di memorizzazione
max. 5 s per guasto
ca. 5 s in totale
Campionamento a fN = 50 Hz
Campionamento a fN = 60 Hz
Campionamento a 162/3 Hz
1,67 ms
1,38 ms
5 ms
Numero di scatti generati dal
dispositivo
Somma delle correnti di scatto
separate per polo dell'interruttore e per lato
Conteggio delle ore di esercizio
Criterio
fino a 7 cifre decimali
Superamento di una soglia di corrente
impostabile (Interrut. L1 I>
oppure Interrut. L2 I>)
Risoluzione delle segnalazioni di esercizio 1 ms
Risoluzione delle segnalazioni di guasto 1 ms
Batteria tampone
Sincronizzazione
orologio
3 V/1 Ah, Tipo CR 1/2 AA
Tempo di autoscarica ca. 10 anni
Modi operativi:
Interno
IEC 60870–5–103
Segnale temporale IRIG B
Segnale temporale DCF77
Segnale temporale Box di sincr.
Impulso tramite ingresso binario
Funzioni definibili
dall'utente (CFC)
con max. 200 voci
Interno tramite RTC
esterno tramite interfaccia di sistema
(IEC 60870–5–103)
esterno tramite IRIG B
esterno tramite segnale temporaleDCF77
esterno tramite segnale temporale box
di sincr.
esterno con impulso tramite ingresso
binario
Tempi di elaborazione dei moduli funzionali:
Modulo, fabbisogno minimo
dal terzo ingresso ulteriore per
moduli generici per ogni ingresso
Collegamento con bordo dell'ingresso
Collegamento con bordo dell'ingresso
inoltre per ogni schema
5 TICKS
1 TICK
6 TICKS
7 TICKS
1 TICK
Numero max. di TICK nei livelli del ciclo:
MW_BEARB (elaborazione valore di misura) 1200 TICKS
PLC1_BEARB (elaborazione lenta PLC)
255 TICKS
PLC_BEARB (elaborazione PLC veloce)
90 TICKS
SFS_BEARB (Protezione contro errori di commutazione) 1000 TICKS
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
297
4 Dati tecnici
4.15
Dimensioni
Montaggio incassato o in armadio
29,5
172
34
29,5
Piano di montaggio
172
29 30
150
145
Piano di montaggio
F
2
244
266
244
266
R
C
2
Q
B
A
34
Vista laterale (con morsetti a vite)
Vista laterale (con morsetti a innesto)
Vista posteriore
146 +2
245
0,3
255,8 ±
+1
5 o M4
5,4
6
13,2
7,3
105 ±
131,5
Dimensioni in mm
0,5
± 0,3
Apertura per quadro elettrico
Fig. 4-13
298
Disegno quotato di un 7UT612 per montaggio incassato o in armadio
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
4.15 Dimensioni
Montaggio
sporgente
165
144
10,5
45
46
60
9
1
280
320
344
150
29,5
266
31
260
15
30
16
71
Vista frontale
Fig. 4-14
Dimensioni in mm
Vista laterale
Disegno quatoato di un 7UT612 per montaggio sporgente
Sonda termica
58
48
105
25
98
116
90
3
45
61,8
3
16,5
Vista laterale
3 blocchi (inseriti)
per dispositivo di fissaggio rapido
su sbarra standard
140
Vista frontale
Dimensioni in mm
Fig. 4-15
3 blocchi (disinseriti)
per fissaggio a parete
con viti
Foro del blocco 4,2 mm
Disegno quotato della sonda termica 7XV5662–∗AD10–0000
„
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
299
4 Dati tecnici
300
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A
Appendice
L'appendice serve in prima linea per essere consultata da utenti esperti. Essa
contiene i dati per l'ordinazione, gli schemi generali e di collegamento, le
preimpostazioni, così come le tabelle con tutti i parametri e le informazioni per la
configurazione massima dell'apparecchio.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.1
Dati di ordinazione e accessori
302
A.2
Schemi generali
307
A.3
Esempi di collegamento
309
A.4
Associazione delle funzioni di protezione agli oggetti da proteggere
320
A.5
Preimpostazioni
321
A.6
Funzioni dipendenti dal protocollo
323
A.7
Parametri
324
A.8
Liste di informazioni
344
A.9
Elenco dei valori di misura
365
301
A Appendice
A.1
Dati di ordinazione e accessori
7
Protezione differenziale
7UT612
Corrente nominale
IN = 1 A
IN = 5 A
_
8
9 10 11 12
_
13 14 15 16
A0
1
5
Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari)
DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario 17 V 2)
DC 60 V - 125 V 1), soglia ingresso binario 17 V 17 V 2)
DC 110 V - 250 V 1), AC 115 - 230 V, soglia ingresso binario 73 V 2)
Custodia/ numero ingressi e uscite binari
BI: Ingressi binari: Relè di uscita
Montaggio sporgente con dispositivi di serraggio sopra e sotto, 1/3 × 19", 3 IB, 4 UB, 1 contatto life
Montaggio sporgente con morsetti a innesto, 1/3 × 19", 3 IB, 4 UB, 1 contatto life
Montaggio sporgente con morsetti a vite, 1/3 × 19", 3 IB, 4 UB, 1 contatto life
2
4
5
B
D
E
Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazione della lingua
Paese DE, 50/60 Hz, 16 2/3 Hz, Lingua tedesca (lingua modificabile)
Internazionale, 50/60 Hz, 16 2/3 Hz, Lingua inglese, (lingua modificabile)
Paese US, 60/50 Hz, Lingua americana ((lingua modificabile)
Internazionale, 50/60 Hz, 16 2/3 Hz, Lingua spagnola, (lingua modificabile)
A
B
C
E
Interfaccia di sistema: Funzionalità e hardware (Porta B)
Senza interfacce di sistema
Protocollo IEC, elettrico RS232
Protocollo IEC, elettrico RS485
Protocollo IEC, ottico 820 nm, spina
Profibus FMS slave, elettrico RS485
Profibus FMS Slave, ottico, anello semplice, spina
Profibus FMS Slave, ottico, doppio anello, spina
ulteriori interfacce, cfr. dati supplementari L
0
1
2
3
4
5
6
9
+ L 0
Dati supplementari L
Profibus DP slave, RS485
Profibus DP Slave, ottico 820 nm, doppio anello, spina
Modbus, RS485
Modbus, ottico 820 nm, spina
DNP, RS485
DNP, ottico 820 nm, spina
A
B
D
E
G
H
DIGSI/Modem interfaccia / sonda termica (Porta C)
senza interfaccia DIGSI sul retro
DIGSI/Modem, elettrico RS232
DIGSI/Modem /sonda termica, elettrico RS485
DIGSI/Modem / sonda termica, ottico 820 nm, spina
1
2
0
1
2
3
) entrambe le zone della tensione ausilaria possono essere adattate mediante ponti ad innesto
) Le soglie IB possono essere adattate mediante ponti ad innesto
cfr. pag. A-3
302
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.1 Dati di ordinazione e accessori
7
Protezione differenziale
7UT612
_
Funzionalità
Misura
Valori di misura di base
Valori di misura di base, funzioni di monitoraggio trasformatore
collegamento a sonda termica/Hotspot, fattore di sovraccarico)
8
9 10 11 12
_
13 14 15 16
A0
1
4
Protezione differenziale + funzioni di base
Protezione differenziale trasformatore, generatore, motore, sbarra (87)
Protezione di sovraccarico conformemente a IEC per un avvolgimento (49)
Lock out (86)
Protezione di massima corrente a tempo definito fasi (50/51): I>, I>>, Ip (stabilizzazione inrush)
Protezione di massima corrente a tempo definito 3I0 (50N/51N): 3I0>, 3I0>>, 3I0p (stabilizzazione inrush)
Protezione di massima corrente a tempo definito terra (50G/51G): IE>, IE>>, IEp (stabilizzazione inrush)
A
Protezione differenziale + funzioni di base + funzioni supplementari
Restricted Earth Fault low impedance (87G)
Restricted Earth Fault high Impedance (87 G senza resistenza e varistore), UMZ monofase
Supervisione circuito di scatto (74TC)
Protezione contro i carichi squilibrati (46)
Protez. mancata apertura interr. (50BF)
Protezione sensibile di massima corrente a tempo definito/protezione cassone (64), UMZ monofase
B
Esempio di ordinazione 7UT6121–4EA91–1AA0 +L0A
Protezione differenziale
qui: Pos. 11 = 9 indica L0A, ovvero modello con interfaccia Profibus DP Slave, RS485
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
303
A Appendice
A.1.1
Accessori
Sonda termica;
Thermobox
Trasformatori di
adattamento/
Trasformatori
convertitori
Moduli interfaccia
Per max. 6 punti di misurazione temperatura (collegabili max. 2 dispositivi a 7UT612)
Denominazione
N. d'ordine
Sonda termica H = 24 - 60 V AC/DC
7XV5662–2AD10
Sonda termica, UH = 90 - 240 V AC/DC
7XV5662–5AD10
Per protezione per sbarra monofase
Denominazione
N. d'ordine
Trasformatori di adattamento/Trasformatori
convertitori IN = 1 A
4AM5120–3DA00–0AN2
Trasformatori di adattamento/Trasformatori
convertitori IN = 5 A
4AM5120–4DA00–0AN2
Moduli di sostituzione per interfacce
Denominazione
N. d'ordine
RS232
C53207–A351–D641–1
RS485
C53207–A351–D642–1
LWL 820 nm
C53207–A351–D643–1
Profibus FMS RS485
C53207–A351–D603–1
Profibus FMS anello doppio
C53207–A351–D606–1
Profibus FMS anello semplice
C53207–A351–D609–1
Profibus DP RS485
C53207–A351–D611–1
Profibus DP anello doppio
C53207–A351–D613–1
Modbus RS485
C53207–A351–D621–1
Modbus 820 nm
C53207–A351–D623–1
DNP 3.0 RS485
C53207–A351–D631–1
DNP 3.0 820 nm
C53207–A351–D633–1
Copertura per tipo di morsetto
N. d'ordine
Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente
12 poli
C73334–A1–C31–1
Coperture
Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 C73334–A1–C32–1
poli
304
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.1 Dati di ordinazione e accessori
Ponti di
collegamento
Ponticello di collegamento per tipo di morsetto
N. d'ordine
Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente
12 poli
C73334–A1–C34–1
Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 C73334–A1–C33–1
poli
Scatola del
connettore
Scatola del connettore
N. d'ordine
bipolare
C73334–A1–C35–1
tripolare
C73334–A1–C36–1
Denominazione
N. d'ordine
Barra di fissaggio
C73165–A63–C200–3
Batteria al litio 3 V/1 Ah, Tipo CR 1/2 AA
N. d'ordine
VARTA
6127 101 501
Barra di fissaggio
Batteria tampone
Linea interfaccia
Software operativo
DIGSI® 4
Per la comunicazione tra dispostivo SIPROTEC e PC ovvero laptop è necessaria un
cavo per interfaccia nonché il software operativo DIGSI® 4: Presupposto: MS–
WINDOWS 95 oppure MS–WINDOWS NT 4.
Linea interfaccia tra PC e SIPROTEC
N. d'ordine
Cavo con presa a 9 poli/connettore a 9 poli
7XV5100–4
Software di programmazione e comando per dispositivi SIPROTEC® 4
Software di comando protezione e software di
programmazione DIGSI® 4
N. d'ordine
DIGSI® 4, versione base con licenza per 10 calcolatori 7XS5400–0AA00
DIGSI® 4, versione completa con tutti i pacchetti di
opzioni
Programma grafico
di analisi SIGRA
Graphic Tools
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
7XS5402–0AA0
Software di visualizzazione grafica, analisi e valutazione di registrazioni di guasti.
(Pacchetto opzioni per versione completa DIGSI® 4)
Programma grafico di analisi SIGRA®
N. d'ordine
Versione completa con licenza per 10 calcolatori
7XS5410–0AA0
Software per la parametrizzazione supportata graficamente di diagrammi delle
caratteristiche e delle zone di dispositivi di protezione di massima corrente e
305
A Appendice
distanziometrici.
(Pacchetto opzioni per versione completa DIGSI® 4)
DIGSI REMOTE 4
SIMATIC CFC 4
Varistore
306
Graphic Tools 4
N. d'ordine
Versione completa con licenza per 10 calcolatori
7XS5430–0AA0
Software per telecomando di protezioni mediante modem (e, se necessario,
accoppiatore a stella) in DIGSI® 4 Lingua: Tedesco (pacchetto opzioni per versione
completa DIGSI® 4)
DIGSI REMOTE 4
N. d'ordine
Versione completa con licenza per 10 calcolatori
7XS5440–1AA0
Software per la parametrizzazione supportata graficamente di condizioni di
interblocco e creazione di funzioni ampliate
(Pacchetto opzioni per versione completa DIGSI® 4)
SIMATIC CFC 4
N. d'ordine
Versione completa con licenza per 10 calcolatori
7XS5450–0AA0
per la limitazione della tensione in protezione differenziale ad alta impedenza
Varistore
N. d'ordine
125 Veff; 600 A; 1S/S256
C53207–A401–D76–1
240 Veff; 600 A; 1S/S1088
C53207–A401–D77–1
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.2 Schemi generali
A.2
Schemi generali
A.2.1
Custodia per montaggio incassato o in armadio
7UT612∗–∗D/E
F14
F15
F16
F17
F18
IL1S1/I1
IL2S1/I2
IL3S1/I3
UB1
1 2
F6
3 2
UB2
F7
1 2
F8
3 2
I7
UB3
IL1S2/I4
UB4
F9
F10
F11
F12
F13
IL2S2/I5
IL3S2/I6
I8
IB1
IB2
IB3
F3
F4
F5
Contatto
life
Alimentazione
di corrente
(~)
+
F1
-
F2
Interfaccia di servizio/
Sonda termica
C
Interfaccia di sistema
B
Sincronizzazione
A
temporale
Occupazione Pin delle
interfacce cfr,. tabelle
3-8 e 3-9 par. 3.2.1
Q1
Q2
Q3
Q4
Q5
Q6
Q7
Q8
R1
R2
R3
R4
R5
R6
R7
R8
Interfaccia
operat. front.
Collegamento a terra
parte posteriore della
custodia
Fig. A-1
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Condensatori di protezione a
alle uscite dei relè,
Ceramica, 4,7 nF, 250 V
Schema generale 7UT612∗−∗D/E (montaggio incassato e in armadio)
307
A Appendice
A.2.2
Custodia per montaggio sporgente
7UT612∗–∗B
48
32
47
31
46
IL1S1/I1
IL2S1/I2
IL3S1/I3
UB1
1 2
39
3 2
UB2
54
1 2
38
3 2
I7
UB3
IL1S2/I4
UB4
53
35
50
34
49
IL2S2/I5
IL3S2/I6
I8
IB1
IB2
52
36
51
Contatto
life
+
Alimentazione (~)
di corrente
10
11
IB3
Morsetto
di messa a terra (16)
Sincronizzazione
temporale
2
17
3
18
4
19
1
Interfaccia di servizio/
Sonda termica
C
Interfaccia di sistema
B
Interfaccia
operat. front.
Collegamento a terra
Lato custoria
Fig. A-2
308
IN SYNC
IN 12 V
COM SYNC
COMMON
IN 5 V
IN 24 V
Schermo
Occupazione Pin
delle interfacce cfr,.
tabella 3-8 par.
3.2.1
15
30
14
29
13
28
12
27
9
24
8
23
7
22
6
21
Condensatori di protezione a
alle uscite dei relè,
Ceramica, 4,7 nF, 250 V
Schema generale 7UT612∗−∗B (montaggio sporgente)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.3 Esempi di collegamento
A.3
Esempi di collegamento
Lato 2
L1
L
K
K
L
Lato 1
L1
L2
L2
L3
L3
l
k
k
l
Montaggio sporgente
Montaggio incassato
9
R1
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
IL1S1
IL2S1
IL1S1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
7UT612
L1
Lato 2
L
K
K
L
L2
Lato 1
L1
L2
L3
L3
l
k
k
l
Montaggio sporgente
Montaggio incassato
9
R1
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
IL1S1
IL2S1
IL1S1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
7UT612
Fig. A-3
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Esempi di collegamento 7UT612 di un trasformatore trifase senza (in alto) oppure
con (in basso) centro stella collegato a terra
309
A Appendice
L1
Lato 2
L
K
K
L
L2
Lato 1
L1
L2
L3
L3
l
k
k
K
k
L
l
Montaggio sporgente
9
12
27
Montaggio incassato Q7
Q8
R1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
l
I7
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
IL1S1
IL2S1
IL1S1
7UT612
Fig. A-4
310
Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore trifase con TA
nell'alimentazione del centro stella
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.3 Esempi di collegamento
Lato 2
L1
L
K
K
L
L2
Lato 1
L1
L2
L3
L3
l
k
k
Montaggio sporgente
9
L
K
l
k
12
27
Montaggio incassato Q7
Q8
R1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
l
I7
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
IL1S1
IL2S1
IL1S1
7UT612
Fig. A-5
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore trifase con trasformatore di
terra e TA nell'alimentazione del centro stella
311
A Appendice
L1
Lato 2
L
K
L
K
Lato 1
L1
L2
L2
L3
l
L3
k
K
k
L
l
Montaggio sporgente
9
k
12
27
Montaggio incassato Q7
Q8
R1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
l
I7
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL1S1
IL2S2
IL2S1
IL3S2
IL1S1
7UT612
Fig. A-6
L1
Lato 2
Esempio di collegamento 7UT612 di un autotrasformatore con TA
nell'alimentazione del centro stella
L
Lato 1
K
K
L
L3
l
L1
L3
k
K
k
L
l
Montaggio sporgente
9
k
12
27
Montaggio incassato Q7
Q8
R1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
l
I7
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
IL1S1
IL2S1
IL1S1
7UT612
Fig. A-7
312
Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore monofase con TA
nell'alimentazione del centro stella
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.3 Esempi di collegamento
L1
Lato 2
L
K
K
L
k
L3
Lato 1
L1
l
L3
l
k
Montaggio sporgente
Montaggio incassato
9
R1
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
IL1S1
IL2S1
IL1S1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
7UT612
Fig. A-8
Lato 2
Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore monofase con un solo TA (a
destra)
L
K
K
L
Lato 1
L1
L2
L3
l
k
k
l
Montaggio sporgente
Montaggio incassato
9
R1
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
IL1S1
IL2S1
IL1S1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
7UT612
Fig. A-9
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Esempio di collegamento7UT612 per generatore o motore
313
A Appendice
"Lato 2"
L
"Lato 1"
L
K
L1
K
L2
l
l
k
k
L3
Montaggio sporgente
Montaggio incassato
9
R1
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
IL1S1
IL2S1
IL1S1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
7UT612
Fig. A-10
314
Esempio di collegamento 7UT612 come protezione differenziale trasversale per un generatore con due linee
per fase
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.3 Esempi di collegamento
Lato 2
L1
L
K
K
L
L2
Lato 1
L1
L2
L3
L3
l
k
k
K
k
L
l
Montaggio sporgente
12
27
Montaggio incassato Q7
Q8
9
R1
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
I7
IL1S1
IL2S1
IL1S1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
l
7UT612
Fig. A-11
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Esempio di collegamento 7UT612 di un'induttanza shunt collegata a terra con TA
nell'alimentazione del centro stella
315
A Appendice
K
L
L1
L2
L3
k
K
l
k
V
L
R
l
Montaggio sporgente
12
27
Montaggio incassato Q7
Q8
9
R1
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
I8
IL1S1
IL2S1
IL1S1
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
7UT612
Fig. A-12
316
Esempio do collegamento 7UT612 come protezione differenziale a alta
impedenza per un avvolgimento di trasformatore collegato a terra (viene
rappresentato il collegamento parziale per la protezione differenziale a alta
impedenza)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.3 Esempi di collegamento
L1
Lato 2
L
K
K
K
L
L
L2
Lato 1
L1
L2
L3
L3
l
k
k
K
k
L
l
K
k
L
l
Montaggio sporgente
9
k
l
V
R
12
27
6
21
Montaggio incassato Q7
Q8
R7
R8
R1
I7
24
R2
8
R3
23
R4
7
R5
22
R6
IL1S2
IL2S2
IL3S2
l
Q1
15
Q2
30
Q3
14
Q4
29
Q5
13
Q6
28
I8
IL1S1
IL2S1
IL1S1
7UT612
Fig. A-13
Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore trifase con TA nell'alimentazione del centro stella, con
ulteriore collegamento per prot. diff. a alta impedenza
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
317
A Appendice
Derivazione 1 Derivazione 2 Derivazione 3 Derivazione 4 Derivazione 5 Derivazione 6 Derivazione 7
L1
L2
L3
K
k
K
k
K
k
K
k
K
k
K
k
K
k
L
l
L
l
L
l
L
l
L
l
L
l
L
l
Montaggio sporgente
Montaggio incassato
15
Q1
30
Q2
14
Q3
29
Q4
13
Q5
28
Q6
I1
I2
I3
I4
I5
I6
I7
R1
9
R2
24
R3
8
R4
23
R5
7
R6
22
Q7
12
Q8
27
7UT612
Fig. A-14
318
Esempio di collegamento 7UT612 come protezione per sbarre monofase, rappresentata per L1
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.3 Esempi di collegamento
Derivazione 1
Derivazione 2
Derivazione 7
L1
L2
L3
K
l
L
L1
K
k
L2
L3
TC
l
L
E
L1
K
k
L2
L3
k
l
L
E
L1
TC
L2
L3
E
TC
Montaggio sporgente
Montaggio incassato
15
Q1
30
Q2
14
Q3
29
Q4
13
Q5
28
Q6
Derivazione 1
Derivazione 2
Derivazione 3
I1
I2
I3
I4
I5
I6
I7
R1
9
R2
24
R3
8
R4
23
R5
7
R6
22
Q7
12
Q8
27
Derivazione 4
Derivazione 5
Derivazione 6
Derivazione 7
7UT612
Fig. A-15
Esempio di collegamento 7UT612 come protezione per sbarre con collegamento tramite trasformatoriconvertitori esterni — Rappresentazione parziale per derivazioni 1, 2 e 7
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
319
A Appendice
A.4
Associazione delle funzioni di protezione agli oggetti da
proteggere
Non tutte le funzioni di protezione implementate nel 7UT612 sono adatte e utilizzabili
per tutti gli oggetti protetti. La tabella A-1 mostra le fuunzioni di protezione adatte ai
diversi oggetti da proteggere. Se un oggetto protetto è configurato (conformemente al
par. 2.1.1), possono essere impostate e utilizzate solo le funzioni di protezione valide
riportate nella tabella.
Tabella A-1
Impiego delle funzioni di protezione nei diversi oggetti da proteggere
Funzione di
protezione
Trasfomatore
Trasformator
a due
e monofase
avvolgimenti
Autotrasfor
matore
Generatore/
Sbarra, trifase
Motore
Sbarra,
monofase
Protezione
differenziale
X
X
X
X
X
X
Protezione di terra
ristretta
X
—
X
X
—
—
Protezione di massima
corrente a tempo fasi
X
X
X
X
X
—
Prot. di massima
corrente a tempo 3I0
X
—
X
X
X
—
Protezione di massima
corrente a tempo terra
X
X
X
X
X
X
Protezione di massima
corrente
monofase
X
X
X
X
X
X
Protezione contro i
carichi squilibrati
X
—
X
X
X
—
Protezione di
sovraccarico
IEC 60255–8
X
X
X
X
X
—
Protezione di
sovraccarico
IEC 60354
X
X
X
X
X
—
Prot. contro mancata
apertura interruttore
X
X
X
X
X
—
Supervisione dei valori
di misura
X
X
X
X
X
—
Supervisione circuito
di scatto
X
X
X
X
X
X
Accoppiamenti diretti 1
X
X
X
X
X
X
Accoppiamenti diretti 2
X
X
X
X
X
X
Valori di misura di
esercizio
X
X
X
X
X
X
Legenda:
320
X funzione utilizzabile
— funzione non utilizzabile
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.5 Preimpostazioni
A.5
Preimpostazioni
Ingressi binari
Tabella A-2
Ingressi binari preimpostati
Ingresso
binario
Abbreviazione
FNo.
Osservazioni
IB1
>Reset LED
00005
Reset LED,
H attivo
IB2
>Buchh. Scatto
00392
Protezione Bucholz segnalazione,
H attivo
IB3
—
—
senza preimpostazione
Uscite binarie
Tabella A-3
Relè di uscita preimpostati
Relè di
uscita
Abbreviazione
FNo.
Osservazioni
UB1
Relay Scatto
00511
Dispositivo (in gen.) comando di scatto,
non salvato
UB2
Avviam. relay
00501
Dispositivo (in generale) avviamento,
non salvato
UB3
>Buchh. Scatto
00392
Protezione Bucholz segnalazione,
non salvato
UB4
Err. Som.Allar.
Even.Som.Allar.
00140
00160
Segnalazioni di guasto e di allarme,
non salvato
LED
Tabella A-4
LED preimpostati
Diodi
luminosi
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Abbreviazione
FNo.
Osservazioni
LED1
Relay Scatto
00511
Dispositivo (in gen.) comando di scatto,
salvato
LED2
Avviam. relay
00501
Dispositivo (in generale) avviamento,
salvato
LED3
>Buchh. Scatto
00392
Protezione Bucholz segnalazione,
salvato
LED4
—
—
senza preimpostazione
LED5
—
—
senza preimpostazione
LED6
Err. Som.Allar.
Even.Som.Allar.
00140
00160
Segnalazioni di guasto e di allarme,
non salvato
LED7
Config.guasto
00311
Errore di configurazione oppure
parametrizzazione, non salvata
321
A Appendice
Schemi CFC
prefabbricati
7UT612 contiene fogli con schemi CFC. La fig. A-16 mostra uno schema che
trasforma l'informazione binaria „>Stop Tr.dati“ da segnalazione singola a
segnalazione singola interna. Come mostra la fig. A-17, viene realizzato un blocco
contro la richiusura dell'interruttore che blocca la chiusura dell'interruttore dopo lo
scatto del dispositivo fino all'annullamento manuale.
Blocco MM negatore
NEG
Negatore
: Disp. >Stop Tr.dati SP"
Fig. A-16
BO X1
PLC1_BEA
1/–
"OUT: Disp.Sblocc.TD IntSPE
Y BO
Schema CFC per blocco di trasmissione
COM
BOOL_TO_IC
PLC1_BEA
Bool verso Inte 6/–
OR
OR
OR–Gate
"IN: >QuitG-TRIP SP"
"IN: G-TRP SP"
PLC1_BEA
5/–
BO X1
BO X2
Y BO
0
0
0
W ORIGIN
W PROP
I TIMx100m
BO TRIG
W VAL
IE BO
"OUT: G-TRP Quit Int SP"
BOOL_TO_DI
BOOL_TO_DI_
0
0
Fig. A-17
322
PLC1_BEA
3/–
InterPos
SelInt
VAL
Y
parametrizzare
anche per relè di
scatto!
Schema CFC per blocco di richiusura
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Tramite protocollo; DCF77/ –
IRIG B; interfaccia;
Interfaccia;
Ingresso binario
tramite protocollo;
DCF77/IRIG B;
Interfaccia;
Ingresso binario
Tramite protocollo; DCF77/
IRIG B; interfaccia;
Interfaccia;
Ingresso binario
tramite
protocollo;
DCF77/IRIG B;
Interfaccia;
Ingresso binario
tramite protocollo;
DCF77/IRIG B;
Interfaccia;
Ingresso binario
sì
Sincronizzazione
temporale
Segnalazioni con
ind. orario
4800 - 38400
RS232
RS485
Fibre ottiche
Baudrate
Tipo
Sonda termica
7XV565
ciclicamente/evento
Modalità di trasmissione
RS485
Fibre ottiche
• Anello doppio
• Anello
semplice
• Anello doppio
fino a 1,5 MBaud
fino a 1,5 MBaud
ciclica
Asincrona
no
no
no
RS485
Fibre ottiche
ciclicamente/
evento
Asincrona
sì
sì
Asincrona
sì
sì
sì
Modalità fisica
• Blocco segnalazione
valore di misura
• Generazione di
segnalazioni di prova
Aiuti per la messa in
servizio
"Segnalazioni predefinite
dall'utente" nel CFC
"Segnalazioni predefinite
dall'utente" nel CFC
"Segnalazioni predefinite
dall'utente" nel CFC
sì
sì
RS485
Fibre ottiche
2400 - 19200
ciclicamente/evento
Asincrona
no
no
sì
no Solo tramite interfaccia
di servizio supplementare
RS485
Fibre ottiche
2400 - 19200
ciclica
Asincrona
no
no
no
no Solo tramite interfaccia
di servizio supplementare
sì
RS232
RS485
Fibre ottiche
2400 - 38400
–
–
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
Segnalazioni e
apparecchiature di
controllo definite
dall'utente
no Solo tramite interfaccia
di servizio supplementare
no Solo tramite interfaccia
di servizio supplementare
sì
sì
no Solo tramite interfaccia
di servizio supplementare
sì
no Solo tramite interfaccia
di servizio supplementare
no Solo tramite interfaccia
di servizio supplementare
sì
Impostazione protezione
da remoto
sì
sì
sì
Interfaccia di
servizio
supplementare
(opzionale)
sì
sì
Modbus ASCII/RTU
Registrazioni
perturbografiche
sì
DNP3.0
sì
sì
Profibus DP
Valori numerici
sì
Profibus FMS
sì
IEC 60870–5–103
A.6
Valori di misura di
esercizio
Funzione ⇓
Protocollo →
A.6 Funzioni dipendenti dal protocollo
Funzioni dipendenti dal protocollo
323
A Appendice
A.7
Parametri
Note:
In funzione del tipo e di variante ordinati alcuni indirizzi possono mancare o possono avere preimpostazioni
diverse.
Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale
secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per
le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche della trasformazione deo TA.
I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo con DIGSI® 4 alla voce „Altri
parametri“.
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
103
Camb. grp. opz.
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Opzione per cambio gruppo di
settaggio
105
Ogg.di Protez.
Trasformatore 3 fase
Trasformatore 1 fase
Autotrasformatore
Generatore/Motore
Sbarra 3 fase
Sbarra 1 fase
Trasformatore 3
fase
Oggetto Di Protezione
106
Numero dei Lati
2
2
Numero lati per Oggetto
multifase
107
Num. Terminali
3
4
5
6
7
7
Numero Terminali per Sbarra 1
Fase
108
I7-TA colleg.
Non utilizzato
Lato 1
Lato 2
Non utilizzato
I7-TA collegato a
112
Prot.Diff.
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Protezione differenziale
113
G.T.R.Protez.
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
Protrezione guasto a terra
ristretto
117
Avv ColdLoad
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Avviamento ColdLoad
120
DMT/IDMT Fase
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
DMT / IDMT Fase
121
DMT/IDMT PH. CH
Solo Tempo Definito
Curva IEC max corrente
Curva ANSI max corrente
Curva Avv. definita
dall'utente
Curva Reset definita
dall'utente
Solo Tempo
Definito
DMT / IDMT Caratteristica avv di
fase
324
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
Commenti
122
DMT/IDMT 3I0
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
DMT / IDMT 3I0
123
DMT/IDMT 3I0 CH
Solo Tempo Definito
Curva IEC max corrente
Curva ANSI max corrente
Curva Avv. definita
dall'utente
Curva Reset definita
dall'utente
Solo Tempo
Definito
DMT / IDMT 3I0 caratteristica
avviamento
124
DMT/IDMT Earth
Disabilitato
Unsensitive TA I7
Disabilitato
DMT / IDMT Terra
125
DMT/IDMT E CHR.
Solo Tempo Definito
Curva IEC max corrente
Curva ANSI max corrente
Curva Avv. definita
dall'utente
Curva Reset definita
dall'utente
Solo Tempo
Definito
DMT / IDMT Caratteristica avv di
terra
127
DMT 1FASE
Disabilitato
Unsensitive TA I7
Sensitive TA I8
Disabilitato
DMT 1Fase
140
Carico sqilibr.
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
Carico squilibrato (sequenza
negativa)
141
UNBAL. LOAD CHR Solo Tempo Definito
Curva IEC max corrente
Curva ANSI max corrente
Solo Tempo
Definito
Caratteristica carico squilibrato
142
Sovracar.Term.
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
Protezione di sovraccarico
termico
143
Therm.O/L CHR.
classical (secondo
IEC60255)
secondo IEC354
classical (secondo Caratteristica sovraccarico
IEC60255)
termico
170
Guasto Interr.
Disabilitato
Lato 1
Lato 2
Disabilitato
Protezione contro guasto
interruttore
181
Su.vis.Val.Mis.
Disabilitato
Abilitato
Abilitato
Supervisione Valori Misurati
182
SupVis Cir Scat
Disabilitato
Con 2 Ingressi Binari
Con 1 Ingresso Binario
Disabilitato
Supervisione circuito di scatto
186
Scat.Est.Funz.1
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Scatto esterno Funzione 1
187
Scat.Est.Funz.2
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Scatto esterno Funzione 2
190
Ing.Temp.Ext
Disabilitato
Porta C
Disabilitato
Ingresso temperatura esterna
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
325
A Appendice
Indir.
191
Indir.
Parametro
RTD Colleg.
Parametro
Opzioni Parametrizzazione
Parametrizzazion
e Base
6 RTD operazione semplice
6 RTD mezza operazione
doppia
12 RTD mezza operazione
doppia
6 RTD operazione
semplice
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Commenti
Tipo colleg. Ingr. temper.
esterrna
Parametrizzazione
Base
Commenti
201
Ce.St.Lt.1->Ogg
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA Lato1 in
dir.dell'ogget.
202
I prim TA L.1
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Corrente Primaria Stimata
TA Lato 1
203
I secon. TA L.1
Dati di Impianto 1A
1
5A
1A
Corrente Secondaria
Stimata TA Lato 1
206
Ce.St.Lt.2->Ogg
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA Lato2 in
dir.dell'ogget.
207
I prim TA L.2
Dati di Impianto 1..100000 A
1
2000 A
Corrente Primaria Stimata
TA Lato 2
208
I secon. TA L.2
Dati di Impianto 1A
1
5A
1A
Corrente Secondaria
Stimata TA Lato 2
211
Ce.St. I1->Sbar
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA I1 in
dir.della Sbarra
212
IN-Prim.TA I1
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Corrente Primaria TA I1
213
IN-Sec. TA I1
Dati di Impianto 1A
1
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I1
214
Ce.St. I2->Sbar
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA I2 in
dir.della Sbarra
215
IN-Prim.TA I2
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Corrente Primaria TA I2
216
IN-Sec. TA I2
Dati di Impianto 1A
1
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I2
217
Ce.St. I3->Sbar
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA I3 in
dir.della Sbarra
218
IN-Prim.TA I3
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Corrente Primaria TA I3
219
IN-Sec. TA I3
Dati di Impianto 1A
1
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I3
221
Ce.St. I4->Sbar
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA I4 in
dir.della Sbarra
326
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
222
IN-Prim.TA I4
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Corrente Primaria TA I4
223
IN-Sec. TA I4
Dati di Impianto 1A
1
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I4
224
Ce.St. I5->Sbar
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA I5 in
dir.della Sbarra
225
IN-Prim.TA I5
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Corrente Primaria TA I5
226
IN-Sec. TA I
Dati di Impianto 1A
1
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I5
227
Ce.St. I6->Sbar
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA I6 in
dir.della Sbarra
228
IN-Prim.TA I6
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Corrente Primaria TA I6
229
IN-Sec. TA I6
Dati di Impianto 1A
1
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I6
230
Terra TA I7
Dati di Impianto Morsetto Q7
1
Morsetto Q8
Morsetto Q7
Lato Messa aTerra TA I7
231
Ce.St. I7->Sbar
Dati di Impianto SI
1
NO
SI
CentroStella TA I7 in
dir.della Sbarra
232
IN-Prim.TA I7
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Corrente Primaria TA I7
233
IN-Sec. TA I7
Dati di Impianto 1A
1
5A
0.1A
1A
Corrente Secondaria TA I7
235
Factor I8
Dati di Impianto 1.0..300.0
1
60.0
Factor: Prim. Current over
Sek. Curr. I8
240
Tens.prim.lato1
Dati di Impianto 0.4..800.0 kV
1
110.0 kV
Tensione primaria lato 1
241
Centr.stel.lat1
Dati di Impianto Solidamente a terra
1
Isolato
Solidamente a terra
Centrostella del lato 1 e'
242
Gruppo L1
Dati di Impianto Y (Wye - stella)
1
D (Delta)
Z (Zig-Zag)
Y (Wye - stella)
Collegamento avvolgimenti
Lato 1
243
Tens.prim.lato2
Dati di Impianto 0.4..800.0 kV
1
11.0 kV
Tensione primaria lato 2
244
Centr.stel.lat2
Dati di Impianto Solidamente a terra
1
Isolato
Solidamente a terra
Centrostella del lato 2 e'
245
Gruppo L2
Dati di Impianto Y (Wye - stella)
1
D (Delta)
Z (Zig-Zag)
Y (Wye - stella)
Collegamento avvolgimenti
Lato 2
246
Grup.vet.lato1
Dati di Impianto 0..11
1
0
Gruppo vettoriale del lato 2
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
327
A Appendice
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
249
P.Appar.TRAFO
Dati di Impianto 0.20..5000.00 MVA
1
38.10 MVA
Potenza Apparente
Trasformatore
251
VN GEN/MOTOR
Dati di Impianto 0.4..800.0 kV
1
21.0 kV
Tensione Primaria
Generatore/Motore
252
P.N GEN/MOTOR
Dati di Impianto 0.20..5000.00 MVA
1
70.00 MVA
Potenza Apparente
Generatore
261
V.N SBARRA
Dati di Impianto 0.4..800.0 kV
1
110.0 kV
Tensione Primaria della
Sbarra
265
Max Scala I
Dati di Impianto 1..100000 A
1
200 A
Misure:max. scala di
corrente(100%)
266
Selezione Fase
Dati di Impianto Fase 1
1
Fase 2
Fase 3
Fase 1
Selezione Fase
270
Val Di Freq.
Dati di Impianto 50 Hz
1
60 Hz
16,7 Hz
50 Hz
Valore di frequenza
271
Sequenza Fase
Dati di Impianto L1 L2 L3
1
L1 L3 L2
L1 L2 L3
Sequenza fase
276
Unit. mis.temp.
Dati di Impianto Gradi Celsius
1
Gradi Fahrenheit
Gradi Celsius
Unità di misura
temperatura
280A
t.Min Com Scatt
Dati di Impianto 0.01..32.00 sec
1
0.15 sec
Durata minima comando di
scatto
283
Interrut. L1 I>
Dati di Impianto 0.04..1.00 A
1
0.04 A
Min. soglia corrente per CB
chiuso L1
284
Interrut. L2 I>
Dati di Impianto 0.04..1.00 A
1
0.04 A
Min. soglia corrente per CB
chiuso L2
285
Breaker I7 I>
Dati di Impianto 0.04..1.00 A
1
0.04 A
Soglia min. corrente I7 per
CB chiuso
302
Camb. grp sett
Cambio gruppo
Gruppo A
Gruppo B
Gruppo C
Gruppo D
Ingressi Binari
Protocollo
Gruppo A
Cambio ad altro gruppo di
settaggio
401
Regis Oscillo
Registrazioni
oscillografiche
guasto
Salvare con
Avviamento
Salvare con Scatto
Avvio con scatto
Salvare con
Avviamento
Registrazione
Oscilloperturbografia
403
Lun Max reg Osc
Registrazioni
oscillografiche
guasto
0.30..5.00 sec
1.00 sec
Lunghezza max
registrazione oscillo.
404
T reg.prim guas
Registrazioni
oscillografiche
guasto
0.05..0.50 sec
0.10 sec
Tempo di registrazione
prima del guasto
405
T reg.dopo guas
Registrazioni
oscillografiche
guasto
0.05..0.50 sec
0.10 sec
Tempo di registrazione
dopo fine guasto
328
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
406
T reg da In.Bin
Registrazioni
oscillografiche
guasto
0.10..5.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di registrazione da
ingr binario
1201
Prot.Diff.
Protezione
Differenziale
OFF
ON
Blocco rele' per
comando di scatto
OFF
Protezione differenziale
1205
Aum.car.Avv.
Protezione
Differenziale
OFF
ON
OFF
Aumento car.di scatto
durante avviamento
1206
Ins.res.2Armon.
Protezione
Differenziale
OFF
ON
ON
Inserz. con restriz. per I di 2
Armonica
1207
Restr.n.Arm
Protezione
Differenziale
OFF
3. Armonica
5. Armonica
OFF
Restrizione per I di (n-th)
Armonica
1208
Contr.I Diff.
Protezione
Differenziale
OFF
ON
ON
Controllo corrente
differenziale
1210
I> Corr.Guardia
Protezione
Differenziale
0.20..2.00 I/InO; 0
0.00 I/InO
I> per Corrente di Guardia
1211A Diff.mis.IE L.1
Protezione
Differenziale
NO
SI
NO
Prot.Diff. con misura I di
terra Lato1
1212A Diff.mis.IE L.2
Protezione
Differenziale
NO
SI
NO
Prot.Diff. con misura I di
terra Lato2
1221
Protezione
Differenziale
0.05..2.00 I/InO
0.20 I/InO
Avviamento Valore
Corrente Differenz.
1226A T I-DIFF>
Protezione
Differenziale
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I-DIFF> Tempo di ritardo
1231
Protezione
Differenziale
0.5..35.0 I/InO; ∞
7.5 I/InO
Avv.Valore max. Corrente
Differenz.
1236A T I-DIFF>>
Protezione
Differenziale
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I-DIFF>> Tempo di
ritardo
1241A PENDENZA 1
Protezione
Differenziale
0.10..0.50
0.25
Pendenza 1 della Caratter.
di Scatto
1242A Punto base 1
Protezione
Differenziale
0.00..2.00 I/InO
0.00 I/InO
Punto base per pendenza 1
della caratt.
1243A PENDENZA 2
Protezione
Differenziale
0.25..0.95
0.50
Pendenza 2 della Caratter.
di Scatto
1244A PUNTO BASE 2
Protezione
Differenziale
0.00..10.00 I/InO
2.50 I/InO
Punto Base per Pendenza
2 della Carat.
1251A Rest.I Avviam.
Protezione
Differenziale
0.00..2.00 I/InO
0.10 I/InO
Restriz.Corrente per rilev.
avviamento
1252A Fatt. Avviam.
Protezione
Differenziale
1.0..2.0
1.0
Fattore per aumento
Caratter.all'avviam.
1253
Protezione
Differenziale
0.0..180.0 sec
5.0 sec
Tempo d'avviamento max.
consentito
I-DIFF>
I-DIFF>>
T max. Avv.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
329
A Appendice
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
1256A I-Aggiu.Stabil.
Protezione
Differenziale
2.00..15.00 I/InO
4.00 I/InO
Avviam. per aggiunta di
stabilizzazione
1257A T-Aggiu.Stabil.
Protezione
Differenziale
2..250 Ciclo; ∞
15 Ciclo
Durata dell' aggiunta di
stabilizzazione
1261
Protezione
Differenziale
10..80 %
15 %
2a Armonica contenuta in IDIFF
1262A Bloc.Incr.2aArm
Protezione
Differenziale
2..1000 Ciclo; 0; ∞
3 Ciclo
Tempo per Blocco
Incrociato 2a Armonica
1271
Protezione
Differenziale
10..80 %
30 %
Valore di n-Armonica in I
DIFF.
1272A n-Arm.Bl.Inc.
Protezione
Differenziale
2..1000 Ciclo; 0; ∞
0 Ciclo
n-Armonica :Tempo per
Blocco Incrociato
1273A IDIFFmax n.arm
Protezione
Differenziale
0.5..20.0 I/InO
1.5 I/InO
Limite max I Diff per arm n.
nella stab.
1281
I-DIFF> MON.
Protezione
Differenziale
0.15..0.80 I/InO
0.20 I/InO
Valore
avviam.monitoraggio
corr.differ.
1282
T I-DIFF> MON.
Protezione
Differenziale
1..10 sec
2 sec
T I-DIFF> Monitoraggio
tempo di ritardo
1301
Prot. G.T.R.
Protezione
Terra Ristretta
OFF
ON
Blocco rele' per
comando di scatto
OFF
Protez.Guasto a Terra
Ristretto
1311
I-G.T.R.>
Protezione
Terra Ristretta
0.05..2.00 I/In
0.15 I/In
I>Guasto a Terra Ristretto
Avviamento
1312A T I-G.T.R.>
Protezione
Terra Ristretta
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I-Guas.Terra Ristr.
Tempo di Ritardo
1313A Pendenza
Protezione
Terra Ristretta
0.00..0.95
0.00
Pend. Caratter.I> Guasto a
Ter.Ristr.
1701
Avv ColdLoad
ColdLoadPikku
p
OFF
ON
OFF
Funzione avviamento
ColdLoad
1702
Avv CLP Fase
ColdLoadPikku
p
No Corrente
Contat. Breaker
No Corrente
Condiz. avv. CLP per O/C
fase
1703
Avv CLP 3I0
ColdLoadPikku
p
No Corrente
Contat. Breaker
No Corrente
Condiz. avv. CLP per O/C
3I0
1704
Avv CLP Terra
ColdLoadPikku
p
No Corrente
Contat. Breaker
No Corrente
Condiz. avv. CLP per O/C
terra
1711
CB Open Time
ColdLoadPikku
p
0..21600 sec
3600 sec
Tempo di apertura CB
1712
Active Time
ColdLoadPikku
p
1..21600 sec
3600 sec
Tempo attivo
1713
Tempo Stop
ColdLoadPikku
p
1..600 sec; ∞
600 sec
Tempo di Stop
330
2a Armonica
n-Armonica
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
2001
Max I di fase
Massima
Corrente di
Fase
ON
OFF
OFF
Massima corrente di fase
2002
InRushRest. Ph
Massima
Corrente di
Fase
ON
OFF
OFF
InRush Restrained O/C
Phase
2008A Chius. Manuale
Massima
Corrente di
Fase
I>> istantanea
I> istantanea
Ip istantanea
Inattivo
I>> istantanea
Chiusura manuale modo O/
C
2011
I>>
Massima
Corrente di
Fase
0.10..35.00 A; ∞
2.00 A
I>> avviamento
2012
T I>>
Massima
Corrente di
Fase
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I>> Tempo di ritardo
2013
I>
Massima
Corrente di
Fase
0.10..35.00 A; ∞
1.00 A
I> avviamento
2014
T I>
Massima
Corrente di
Fase
0.00..60.00 sec; ∞
0.50 sec
TI> tempo di ritardo
2021
Ip
Massima
Corrente di
Fase
0.10..4.00 A
1.00 A
Ip Avviamento
2022
T Ip
Massima
Corrente di
Fase
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T Ip Selezione Tempo
2023
Selez.Tempo: TD
Massima
Corrente di
Fase
0.50..15.00; ∞
5.00
Selezione Tempo: TD
2024
TOC Drop-Out
Massima
Corrente di
Fase
Istantaneo
Emulaz. Disco
Emulaz. Disco
TOC caratteristica di
ricaduta
2025
Curva IEC
Massima
Corrente di
Fase
Normalmente
inversa
Molto inversa
Estremamente
inversa
Long Inverse
Normalmente
inversa
Curva IEC
2026
Curva ANSI
Massima
Corrente di
Fase
Molto inversa
Molto inversa
Inversa
Brevemente inversa
Lungamente inversa
Moderatamente
inversa
Estremamente
Inversa
Definitivamente
inversa
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Curva ANSI
331
A Appendice
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
2031
I/Ip PU T/Tp
Massima
Corrente di
Fase
1.00..20.00 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Curva I/Ip - TI/TIp
avviamento
2032
MofPU Res T/Tp
Massima
Corrente di
Fase
0.05..0.95 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Multiple of Pickup <-> TI/
TIp
2041
2.ARM. Fase
Massima
Corrente di
Fase
10..45 %
15 %
Max corr. fase 2.Arm in %
della fond.
2042
I Max InRr.Fas.
Massima
Corrente di
Fase
0.30..25.00 A
7.50 A
Max corr. fase per Inr. Rest.
2043
CROSS BLK.Fase
Massima
Corrente di
Fase
NO
SI
NO
CROSS BLOCK O/C Fase
2044
T CROSS BLK.Fas Massima
Corrente di
Fase
0.00..180.00 sec
0.00 sec
CROSS BLOCK Time O/C
Fase
2111
I>>
Massima
Corrente di
Fase
0.10..35.00 A; ∞
10.00 A
I>> Avviamento
2112
T I>>
Massima
Corrente di
Fase
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T I>> Tempo di ritardo
2113
I>
Massima
Corrente di
Fase
0.10..35.00 A; ∞
2.00 A
I> avviamento
2114
T I>
Massima
Corrente di
Fase
0.00..60.00 sec; ∞
0.30 sec
T I> tempo di ritardo
2121
Ip
Massima
Corrente di
Fase
0.10..4.00 A
1.50 A
Ip avviamento
2122
T Ip
Massima
Corrente di
Fase
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T Ip Time Dial
2123
D Ip
Massima
Corrente di
Fase
0.50..15.00; ∞
5.00
D Ip Time Dial
2201
3I0 O/C
Massima
Corrente 3I0
ON
OFF
OFF
3I0 Time Overcurrent
2202
InRushRest. 3I0
Massima
Corrente 3I0
ON
OFF
OFF
InRush Restrained O/C 3I0
Massima
Corrente 3I0
3I0>> istantanea
3I0> istantanea
3I0p istantanea
Inattivo
3I0>> istantanea
O/C 3I0 Modo chiusura
manuale
2208A 3I0 MAN. CLOSE
332
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
2211
3I0>>
Massima
Corrente 3I0
0.05..35.00 A; ∞
0.50 A
3I0>> Avviamento
2212
T 3I0>>
Massima
Corrente 3I0
0.00..60.00 sec; ∞
0.10 sec
T 3I0>> Tempo ritardo
2213
3I0>
Massima
Corrente 3I0
0.05..35.00 A; ∞
0.20 A
3I0> Avviamento
2214
T 3I0>
Massima
Corrente 3I0
0.00..60.00 sec; ∞
0.50 sec
T 3I0> Tempo ritardo
2221
3I0p
Massima
Corrente 3I0
0.05..4.00 A
0.20 A
3I0p Avviamento
2222
T 3I0p
Massima
Corrente 3I0
0.05..3.20 sec; ∞
0.20 sec
T 3I0p Time Dial
2223
D 3I0p
Massima
Corrente 3I0
0.50..15.00; ∞
5.00
D 3I0p Time Dial
2224
TOC DROP-OUT
Massima
Corrente 3I0
Istantaneo
Emulaz. Disco
Emulaz. Disco
TOC Drop-out caratteristica
2225
Curva IEC
Massima
Corrente 3I0
Normalmente
inversa
Molto inversa
Estremamente
inversa
Long Inverse
Normalmente
inversa
Curva IEC
2226
Curva ANSI
Massima
Corrente 3I0
Molto inversa
Molto inversa
Inversa
Brevemente inversa
Lungamente inversa
Moderatamente
inversa
Estremamente
Inversa
Definitivamente
inversa
Curva ANSI
2231
I/I0p PU T/TI0p
Massima
Corrente 3I0
1.00..20.00 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Avv curva 3I0/3I0p - T3I0/
T3I0p
2232
MofPU ResT/TI0p
Massima
Corrente 3I0
0.05..0.95 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Multiple of Pickup <-> T3I0/
T3I0p
2241
2.ARM. 3I0
Massima
Corrente 3I0
10..45 %
15 %
Max corr. 3I0 2.Arm in %
della fond.
2242
I Max InRr. 3I0
Massima
Corrente 3I0
0.30..25.00 A
7.50 A
Max corr. 3I0 per Inr. Rest.
2311
3I0>>
Massima
Corrente 3I0
0.05..35.00 A; ∞
7.00 A
3I0>> Avviamento
2312
T 3I0>>
Massima
Corrente 3I0
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T 3I0>> Tempo Ritardo
2313
3I0>
Massima
Corrente 3I0
0.05..35.00 A; ∞
1.50 A
3I0> Avviamento
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
333
A Appendice
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
2314
T 3I0>
Massima
Corrente 3I0
0.00..60.00 sec; ∞
0.30 sec
T 3I0> Tempo Ritardo
2321
3I0p
Massima
Corrente 3I0
0.05..4.00 A
1.00 A
3I0p Avviamento
2322
T 3I0p
Massima
Corrente 3I0
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T 3I0p Time Dial
2323
D 3I0p
Massima
Corrente 3I0
0.50..15.00; ∞
5.00
D 3I0p Time Dial
2401
Max I di terra
Massima
Corrente di
Terra
ON
OFF
OFF
Massima corrente di terra
2402
InRushRestEarth
Massima
Corrente di
Terra
ON
OFF
OFF
InRush Restrained O/C
Terra
2408A IE Ch. Man.
Massima
Corrente di
Terra
IE>> istantanea
IE> istantanea
IEp istantanea
Inattivo
IE>> istantanea
Chiusura manuale modo O/
C IE
2411
IE>>
Massima
Corrente di
Terra
0.05..35.00 A; ∞
0.50 A
IE>> Avviamento
2412
T IE>>
Massima
Corrente di
Terra
0.00..60.00 sec; ∞
0.10 sec
T IE>> Tempo di ritardo
2413
IE>
Massima
Corrente di
Terra
0.05..35.00 A; ∞
0.20 A
IE> Avviamento
2414
T IE>
Massima
Corrente di
Terra
0.00..60.00 sec; ∞
0.50 sec
T IE> Tempo di ritardo
2421
IEp
Massima
Corrente di
Terra
0.05..4.00 A
0.20 A
IEp Avviamento
2422
T IEp
Massima
Corrente di
Terra
0.05..3.20 sec; ∞
0.20 sec
T IEp Time Dial
2423
D IEp
Massima
Corrente di
Terra
0.50..15.00; ∞
5.00
D IEp Time Dial
2424
TOC Drop-Out
Massima
Corrente di
Terra
Istantaneo
Emulaz. Disco
Emulaz. Disco
TOC caratteristica di
ricaduta
2425
Curva IEC
Massima
Corrente di
Terra
Normalmente
inversa
Molto inversa
Estremamente
inversa
Long Inverse
Normalmente
inversa
Curva IEC
334
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
2426
Curva Ansi
Massima
Corrente di
Terra
Molto inversa
Molto inversa
Inversa
Brevemente inversa
Lungamente inversa
Moderatamente
inversa
Estremamente
Inversa
Definitivamente
inversa
Curva ANSI
2431
I/IEp PU T/TEp
Massima
Corrente di
Terra
1.00..20.00 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Curva IE/IEp - TIE/TIEp
avviamento
2432
MofPU Res T/TEp
Massima
Corrente di
Terra
0.05..0.95 I/Ip; ∞
0.01..999.00 TI / TIp
Multiple of Pickup <-> TI/
TIEp
2441
2.ARM. Terra
Massima
Corrente di
Terra
10..45 %
15 %
Max corr. Terra 3.Arm in %
della fond.
2442
I Max InRr. E
Massima
Corrente di
Terra
0.30..25.00 A
7.50 A
Max corr. Terra per Inr.
Rest.
2511
IE>>
Massima
Corrente di
Terra
0.05..35.00 A; ∞
7.00 A
IE>> Avviamento
2512
T IE>>
Massima
Corrente di
Terra
0.00..60.00 sec; ∞
0.00 sec
T IE>> Tempo di ritardo
2513
IE>
Massima
Corrente di
Terra
0.05..35.00 A; ∞
1.50 A
IE> avviamento
2514
T IE>
Massima
Corrente di
Terra
0.00..60.00 sec; ∞
0.30 sec
T IE> tempo di ritardo
2521
IEp
Massima
Corrente di
Terra
0.05..4.00 A
1.00 A
IEp avviamento
2522
T IEp
Massima
Corrente di
Terra
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T IEp Time Dial
2523
D IEp
Massima
Corrente di
Terra
0.50..15.00; ∞
5.00
D IEp Time Dial
2701
1Fase O/C
Massima
corrente
Monofase
OFF
ON
OFF
1Fase O/C
2702
1Fase I>>
Massima
corrente
Monofase
0.05..35.00 A; ∞
0.50 A
1Fase I>> avviamento
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
335
A Appendice
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
2703
1Fase I>>
Massima
corrente
Monofase
0.003..1.500 A; ∞
0.300 A
1Fase I>> avviamento
2704
T 1Fase I>>
Massima
corrente
Monofase
0.00..60.00 sec; ∞
0.10 sec
T 1Fase I>> tempo di
ritardo
2705
1Fase I>
Massima
corrente
Monofase
0.05..35.00 A; ∞
0.20 A
1Fase I> avviamento
2706
1Fase I>
Massima
corrente
Monofase
0.003..1.500 A; ∞
0.100 A
1Fase I> avviamento
2707
T 1Fase I>
Massima
corrente
Monofase
0.00..60.00 sec; ∞
0.50 sec
T 1Fase I> tempo di ritardo
4001
CARICO
SQUILIBR
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
OFF
ON
OFF
CARICO SQUILIBRATO
4002
I2>
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
0.10..3.00 A; ∞
0.10 A
I2> Avviamento
4003
T I2>
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
0.00..60.00 sec; ∞
1.50 sec
T I2> Tempo di ritardo
4004
I2>>
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
0.10..3.00 A; ∞
0.50 A
I2>> Avviamento
4005
T I2>>
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
0.00..60.00 sec; ∞
1.50 sec
T I2>> Tempo di Ritardo
4006
Curva IEC
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
Normalmente
inversa
Molto inversa
Estremamente
inversa
Estremamente
inversa
Curva IEC
4007
Curva ANSI
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
Estremamente
Inversa
Inversa
Moderatamente
inversa
Molto inversa
Estremamente
Inversa
Curva ANSI
4008
I2p
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
0.10..2.00 A
0.90 A
I2p Avviamento
336
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
4009
D I2p
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
0.50..15.00; ∞
5.00
D I2p Time Dial
4010
T I2p
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
0.05..3.20 sec; ∞
0.50 sec
T I2p Time Dial
4011
I2p DROP-OUT
Carico
Squilibrato
(sequenza
Negativa)
Istantaneo
Emulaz. Disco
Istantaneo
I2p caratteristica di ricaduta
4201
Sovracaric Term
Sovraccarico
termico
OFF
ON
Solo Allarme
OFF
Protezione di sovracarico
termico
4202
Fattore K
Sovraccarico
termico
0.10..4.00
1.10
Fattore K
4203
Cost di Tempo
Sovraccarico
termico
1.0..999.9 min
100.0 min
Costante di tempo
4204
Θ Allarme
Sovraccarico
termico
50..100 %
90 %
Livello di allarme termico
4205
I Allarme
Sovraccarico
termico
0.10..4.00 A
1.00 A
Soglia di allarme
sovraccarico di corr.
4207A Kτ-FATTORE
Sovraccarico
termico
1.0..10.0
1.0
Kt-Fattore a Motore fermo
4208A T.D'EMMERGENZ
A
Sovraccarico
termico
10..15000 sec
100 sec
Tempo d'emmergenza
4209A I start Motore
Sovraccarico
termico
0.60..10.00 A; ∞
∞A
Val.corrente avviam. dello
Start motore
4221
OIL-DET. RTD
Sovraccarico
termico
1..6
1
Oil-Detector collegato alla
RTD
4222
HOT SPOT ST. 1
Sovraccarico
termico
98..140 °C
98 °C
Hot Spot Temperature
Stage 1 Pickup
4223
HOT SPOT ST. 1
Sovraccarico
termico
208..284 °F
208 °F
Hot Spot Temperature
Stage 1 Pickup
4224
HOT SPOT ST. 2
Sovraccarico
termico
98..140 °C
108 °C
Hot Spot Temperature
Stage 2 Pickup
4225
HOT SPOT ST. 2
Sovraccarico
termico
208..284 °F
226 °F
Hot Spot Temperature
Stage 2 Pickup
4226
AG. RATE ST. 1
Sovraccarico
termico
0.125..128.000
1.000
Aging Rate STAGE 1
Pikkup
4227
AG. RATE ST. 2
Sovraccarico
termico
0.125..128.000
2.000
Aging Rate STAGE 2
Pikkup
4231
METH. COOLING
Sovraccarico
termico
ON (Olio-Naturale)
OF (Olio-Forzato)
OD (Oil-Directed)
ON (Olio-Naturale)
Method of Cooling
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
337
A Appendice
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
4232
YWIND.EXPONENT
Sovraccarico
termico
1.6..2.0
1.6
Esponente avvolgimento Y
4233
HOT-SPOT GR
Sovraccarico
termico
22..29
22
Hot-spot to top-oil gradient
7001
Protezione MAI
Mancata
apertura
interruttore
OFF
ON
OFF
Protezione mancata
apertura interruttore
7004
Cont.Cont.Int.
Mancata
apertura
interruttore
OFF
ON
OFF
Controllo contatti
interruttore
7005
Tempor-Scatto
Mancata
apertura
interruttore
0.06..60.00 sec; ∞
0.25 sec
Temporizzatore-Scatto
7110
Disp.Guasto LED
Apparecchio
Indicato su display
ad ogni avviamento
Indicato su display
ad ogni scatto
Indicato su display
ad ogni avviamento
Guasto Display su LED/
LCD
7601
POTENZ.
CALCUL.
Misure
con V settato
con V misurata
con V settato
Calcolo della potenza
8101
BALANCE I
Supervisione
misure
ON
OFF
OFF
Supervisione squilibrio di
corrente
8102
Rotazione fase
Supervisione
misure
ON
OFF
OFF
Supervisione senso ciclico
8111
Con.eq.corr.L.1
Supervisione
misure
0.10..1.00 A
0.50 A
Controllo equilibrio corrente
Lato 1
8112
Fatt.equil.L.1
Supervisione
misure
0.10..0.90
0.50
Fatt.d'equilibrio per
contr.Corr. Lato 1
8121
Con.eq.corr.L.2
Supervisione
misure
0.10..1.00 A
0.50 A
Controllo equilibrio corrente
Lato 2
8122
Fatt.equil.L.2
Supervisione
misure
0.10..0.90
0.50
Fatt.d'equilibrio per
contr.Corr. Lato 2
8201
Superv.cir.scat
Supervisione
ON
circuito di scatto OFF
OFF
Supervisione circuito di
scatto
8601
Scatto ext.1
Funzione Scatto ON
esterno
OFF
OFF
Scatto esterno funzione 1
8602
T rit.sc.ext.1
Funzione Scatto 0.00..60.00 sec; ∞
esterno
1.00 sec
Tempo ritardo scatto
esterno 1
8701
Scatto ext.2
Funzione Scatto ON
esterno
OFF
OFF
Scatto esterno funzione 2
8702
T rit.sc.ext.2
Funzione Scatto 0.00..60.00 sec; ∞
esterno
1.00 sec
Tempo ritardo scatto
esterno 2
Thermobox
Pt 100 Ohm
RTD 1: Tipo
9011A RTD 1: Tipo
338
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
9012A RTD 1: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Olio
RTD 1: Locazione
9013
RTD 1 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 1: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9014
RTD 1 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 1: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9015
RTD 1 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 1: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9016
RTD 1 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 1: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9021A RTD 2: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 2: Tipo
9022A RTD 2: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 2: Locazione
9023
RTD 2 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 2: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9024
RTD 2 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 2: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9025
RTD 2 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 2: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9026
RTD 2 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 2: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9031A RTD 3: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 3: Tipo
9032A RTD 3: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 3: Locazione
9033
RTD 3 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 3: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9034
RTD 3 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 3: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9035
RTD 3 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 3: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9036
RTD 3 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 3: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
339
A Appendice
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
9041A RTD 4: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 4: Tipo
9042A RTD 4: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 4: Locazione
9043
RTD 4 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 4: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9044
RTD 4 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 4: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9045
RTD 4 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 4: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9046
RTD 4 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 4: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9051A RTD 5: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 5: Tipo
9052A RTD 5: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 5: Locazione
9053
RTD 5 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 5: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9054
RTD 5 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 5: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9055
RTD 5 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 5: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9056
RTD 5 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 5: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9061A RTD 6: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 6: Tipo
9062A RTD 6: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 6: Locazione
9063
RTD 6 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 6: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9064
RTD 6 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 6: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
340
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
9065
RTD 6 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 6: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9066
RTD 6 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 6: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9071A RTD 7: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 7: Tipo
9072A RTD 7: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 7: Locazione
9073
RTD 7 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 7: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9074
RTD 7 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 7: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9075
RTD 7 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 7: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9076
RTD 7 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 7: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9081A RTD 8: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 8: Tipo
9082A RTD 8: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 8: Locazione
9083
RTD 8 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 8: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9084
RTD 8 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 8: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9085
RTD 8 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 8: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9086
RTD 8 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 8: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9091A RTD 9: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 9: Tipo
9092A RTD 9: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 9: Locazione
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
341
A Appendice
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
9093
RTD 9 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 9: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9094
RTD 9 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 9: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9095
RTD 9 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 9: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9096
RTD 9 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 9: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9101A RTD 10: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 10: Tipo
9102A RTD 10: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 10: Locazione
9103
RTD10 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 10: Avviam. Livello 1
di Temperatura
9104
RTD10 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 10: Avviam. Livello 1
di Temperatura
9105
RTD10 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 10: Avviam. Livello 2
di Temperatura
9106
RTD10 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 10: Avviam. Livello 2
di Temperatura
9111A RTD 11: Tipo
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 11: Tipo
9112A RTD 11: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 11: Locazione
9113
RTD11 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 11: Avviam. Livello 1
di Temperatura
9114
RTD11 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 11: Avviam. Livello 1
di Temperatura
9115
RTD11 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 11: Avviam. Livello 2
di Temperatura
9116
RTD11 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 11: Avviam. Livello 2
di Temperatura
Thermobox
Non Connesso
Pt 100 Ohm
Ni 120 Ohm
Ni 100 Ohm
Non Connesso
RTD 12: Tipo
9121A RTD 12: Tipo
342
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.7 Parametri
Indir.
Parametro
Funzione
Opzioni
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Base
Commenti
9122A RTD 12: Locaz.
Thermobox
Olio
Ambiente
Avvolgimento
Supporto
Altro
Altro
RTD 12: Locazione
9123
RTD12 Livello 1
Thermobox
-50..250 °C; ∞
100 °C
RTD 12: Avviam. Livello 1
di Temperatura
9124
RTD12 Livello 1
Thermobox
-58..482 °F; ∞
212 °F
RTD 12: Avviam. Livello 1
di Temperatura
9125
RTD12 Livello 2
Thermobox
-50..250 °C; ∞
120 °C
RTD 12: Avviam. Livello 2
di Temperatura
9126
RTD12 Livello 2
Thermobox
-58..482 °F; ∞
248 °F
RTD 12: Avviam. Livello 2
di Temperatura
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
343
A Appendice
Configurabile nella
Matrice
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Unità Dati(ASDU)
135
48
1
LED BI
BO
135
49
1
GI
*
LED BI
BO
135
50
1
GI
*
*
LED BI
BO
135
51
1
GI
MS
*
*
LED BI
BO
135
52
1
GI
Apparecchio
MS
*
*
LED BI
BO
135
53
1
GI
00016 >Stop trasmissione dati (>Stop
Tr.dati)
Apparecchio
MS
*
*
LED BI
BO
135
54
1
GI
00051 Apparecchiatura Operativa e
protettiva (App. OK)
Apparecchio
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
81
1
GI
00052 Almeno una funzione protett. e' attiva
(ProtAttiva)
Apparecchio
IntS
ON
OF
F
*
LED
BO
176
18
1
GI
00055 >Reset Apparecchiatura (Reset
Apparec.)
Apparecchio
MU
*
*
LED
BO
176
4
5
00056 Avviamento iniziale
dell'apparecchiatura (Avv.Iniziale)
Apparecchio
MU
ON
*
LED
BO
176
5
5
00060 >Reset LED (Reset LED)
Apparecchio
MU_F
ON
*
LED
BO
176
19
1
00067 Riavviamento (Riavviamento)
Apparecchio
MU
ON
*
LED
BO
135
97
1
00068 Errore sincronizzazione orologio (Err.
sincr. ora)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
00069 Tempo risparmio luce (T risparm.luce)
Apparecchio
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
00070 Caricamento nuovo settaggio in corso
(Caric.settaggio)
Apparecchio
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
176
22
1
00071 Verifica nuovo Settaggio (verif
Settaggio)
Apparecchio
MU
*
*
LED
BO
00072 Cambio livello-2 (Camb. livello-2)
Apparecchio
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
MS_F
*
*
00004 Avvio registrazione
oscilloperturbograf. (>Registr.oscil.)
Registrazioni
oscillografiche
guasto
MS
*
*
00005 >Reset LED (>Reset LED)
Apparecchio
MS
*
00007 Scelta gruppo settaggio Bit 0
(>Grup.Set.Bit 0)
Cambio gruppo
MS
00008 Scelta gruppo settaggio Bit 1
(>Grup.Set.Bit 1)
Cambio gruppo
00015 Modo di test (Modo di test)
344
M
Uscite Binarie
BO
Apparecchio
Tasti Funzione
LED BI
00003 Sincronizzazione oraria interna
(>Syncr.Oraria)
Ingressi Binari
Tipo
Interrogazione Generale
Memoria-Registro
Blocco Comunicazione
Tipo
di
Inform
azione
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
Liste di informazioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
A.8
GI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Unità Dati(ASDU)
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
00110 Evento perso (Evento perso)
Supervisione
MU_F
ON
*
LED
BO
135
130
1
00113 Flag Persa (Flag Persa)
Supervisione
MU
ON
*
LED
BO
135
136
1
GI
00125 Dialogo ON (Dialogo ON)
Apparecchio
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
145
1
GI
00126 Protezione ON/OFF (via Porta di
Sistema) (ProtON/OFF)
Dati di Impianto 2
IntS
ON
OF
F
*
LED
BO
00140 Errore con un allarme generale (Err.
Som.Allar.)
Supervisione
MU
*
*
LED
BO
176
47
1
GI
00160 Evento sommatoria allarme
(Even.Som.Allar.)
Supervisione
MU
*
*
LED
BO
176
46
1
GI
00161 Avaria: supervisione corrente
generale (Avaria Superv.I)
Supervisione
misure
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
00163 Avaria: simmetria corrente (Avaria
Simm.I)
Supervisione
misure
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
183
1
GI
00175 Avaria: correnti di fase squilibrate (Av.
Ph. Seq. I)
Supervisione
misure
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
191
1
GI
00177 Avaria:batteria scarica (Avar.bat.
scar.)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
193
1
GI
00181 Errore.: convertitore A/D (Err. conv. A/ Supervisione
D)
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
178
1
GI
00183 Errore pannello 1 (Errore pann. 1)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
171
1
GI
00190 Errore pannello 0 (Errore pann. 0)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
210
1
GI
00191 Errore:offset (Errore:offset)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
00192 Errore:1A/5Aponticello diverso dal
sett. (Err.1A/5Asbagl.)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
169
1
GI
00193 Allarme:adattam. ingr.analog.non
valido (Alarm.adattam.)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
181
1
GI
00198 Errore: Comunicazione Modulo B (Err.
Modulo B)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
198
1
GI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
M
Uscite Binarie
Apparecchio
Tasti Funzione
00109 Frequenza fuori range (Frequ. o.o.r.)
Ingressi Binari
Tipo
Interrogazione Generale
Configurabile nella
Matrice
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
Memoria-Registro
Blocco Comunicazione
Tipo
di
Inform
azione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Funzione
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
345
A Appendice
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED
BO
135
199
1
GI
00264 Guasto: RTD-Box 1 (Gua: RTD-Box 1)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
208
1
GI
00265 Guasto: Sequenza Fase I Lato 1
(Gua: Seq.F I L1)
Supervisione
misure
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
00266 Guasto: Sequenza Fase I Lato 2
(Gua: Seq.F I L2)
Supervisione
misure
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
00267 Guasto: RTD-Box 2 (Gua: RTD-Box 2)
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
209
1
GI
00272 Set point Ore di operazione (SP. Op
Hours>)
Punti set.
(Statistica)
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
135
229
1
GI
00311 Guasto nella config. protezione
(Config.guasto)
Dati di Impianto 2
MU
ON
*
LED
BO
00356 >Segnale di chiusura manuale
(>Chius.Manuale)
Dati di Impianto 2
MS
*
*
LED BI
BO
150
6
1
GI
00390 >Soglia Allarme per gas in oil detector
(>Gas in olio)
Allarme esterno
Trasformatore
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
00391 >Soglia Allarme Protezione Buchholz
(>Buchh. Allarme)
Allarme esterno
Trasformatore
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
150
41
1
GI
00392 >Soglia Scatto Protezione Buchholz
(>Buchh. Scatto)
Allarme esterno
Trasformatore
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
150
42
1
GI
00393 >Supervisione Tank Buchh. protect.
(>Buchh. Tank)
Allarme esterno
Trasformatore
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
150
43
1
GI
00409 > Blocco conteggi Op (>BLOC Cont
Op)
Statistiche
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
00410 >INT aux. 3p Chiuso (per AR, CBTest) (>INT 3p Chiuso)
Dati di Impianto 2
MS
on
off
*
LED BI
BO
150
80
1
GI
00411 >INT aux. 3p Aperto (per AR, CBTest) (>INT 3p Aperto)
Dati di Impianto 2
MS
on
off
*
LED BI
BO
150
81
1
GI
00413 >CB2 aux. 3p Chiuso (>CB2 3p
Chiuso)
Dati di Impianto 2
MS
on
off
*
LED BI
BO
150
82
1
GI
00414 >CB2 aux. 3p Aperto (>CB2 3p
Aperto)
Dati di Impianto 2
MS
on
off
*
LED BI
BO
150
83
1
GI
00501 Avviamento Rele' (Avviam. relay)
Dati di Impianto 2
MU
*
ON
LED
BO
150
151
2
GI
346
M
Blocco Comunicazione
*
Uscite Binarie
ON
OF
F
Tasti Funzione
MU
Ingressi Binari
Supervisione
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
00199 Errore: Comunicazione Modulo C (Err.
Modulo C)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Supervisione
misure
MU
00572 Guasto:Spervis.Simmetria Corr. Lato
2 (Guasto Sim.I 2)
Supervisione
misure
00576 Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato
1 (IL1L1:)
2
GI
*
LED
BO
150
211
1
ON
OF
F
*
LED
BO
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
150
193
4
00577 Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato
1 (IL2L1:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
150
194
4
00578 Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato
1 (IL3L1:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
150
195
4
00579 Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato
2 (IL1L2:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
150
190
4
00580 Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato
2 (IL2L2:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
150
191
4
00581 Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato
2 (IL3L2:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
150
192
4
00582 Corrente guasto primaria I1 (I1:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
00583 Corrente guasto primaria I2 (I2:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
00584 Corrente guasto primaria I3 (I3:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
00585 Corrente guasto primaria I4 (I4:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
00586 Corrente guasto primaria I5 (I5:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
00587 Corrente guasto primaria I6 (I6:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
00588 Corrente guasto primaria I7 (I7:)
Dati di Impianto 2
AV
*
ON
OFF
01000 Numero di comandi scatto interruttore
(# scatto=)
Statistiche
AV
01020 Contatore ore di funzionamento (Ore
Fun.=)
Statistiche
AV
00545 Tempo da avviamento a ricaduta (T
Avviam.)
Dati di Impianto 2
AV
00546 Tempo da avviamento a scatto (T
Scatto)
Dati di Impianto 2
AV
00561 Segnale chiusura manuale rilevato
(Rilev.Chius.man)
Dati di Impianto 2
00571 Guasto:Spervis.Simmetria Corr. Lato
1 (Guasto Sim.I 1)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Blocco Comunicazione
161
M
Uscite Binarie
150
MU
Tasti Funzione
BO
Dati di Impianto 2
Ingressi Binari
LED
00511 Relay comando di scatto generale
(Relay Scatto)
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
Interrogazione Generale
ON
Unità Dati(ASDU)
MU
IEC 60870-5-103
Informazione-No
ON
Configurabile nella
Matrice
Tipo
*
Registro Guasti a Terra On/
Off
Funzione
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
347
A Appendice
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED BI
BO
166
103
1
GI
01431 >Mancata Apertura Avviata Ext
(>BrkFail extSRC)
Mancata apertura
interruttore
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
166
104
1
GI
01451 Manc.Apertura Inter. e' su OFF (MAI
OFF)
Mancata apertura
interruttore
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
166
151
1
GI
01452 Manc.Apertura Inter. e' BLOCCATA
(MAI bloccata)
Mancata apertura
interruttore
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
166
152
1
GI
01453 Manc.Apertura Inter. e' ATTIVA (MAI
attiva)
Mancata apertura
interruttore
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
166
153
1
GI
01456 Mancata Apertura Avv. (Interna)
(BkrFail int PU)
Mancata apertura
interruttore
MU
*
ON
OFF
LED
BO
166
156
2
GI
01457 Mancata Apertura Avv. (Esterna)
(BkrFail ext PU)
Mancata apertura
interruttore
MU
*
ON
OFF
LED
BO
166
157
2
GI
01471 Manc.Apertura Interruttore: Scatto
(MAI SCATTO)
Mancata apertura
interruttore
MU
*
ON
LED
BO
166
171
2
GI
01480 Mancata Apertura Scatto (Interna)
(BkrFail intTRIP)
Mancata apertura
interruttore
MU
*
ON
LED
BO
166
180
2
GI
01481 Mancata Apertura Scatto (Estarna)
(BkrFail extTRIP)
Mancata apertura
interruttore
MU
*
ON
LED
BO
166
181
2
GI
01488 Mancata Apertura non disponibile
(BkrFail Not av.)
Mancata apertura
interruttore
MU
ON
*
LED
BO
01503 >Blocco protez.sovrac.termico
(>BLOC.Sovr.Ter.)
Sovraccarico
termico
MS
*
*
LED BI
BO
167
3
1
GI
01507 >Sovracarico Avviam.Emergenza (>S/ Sovraccarico
C Avv.Emerg.)
termico
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
167
7
1
GI
01511 Protez.sovrac.termico disattiva
(Sovr.Ter.OFF)
Sovraccarico
termico
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
167
11
1
GI
01512 Protez.sovrac.termico bloccata
(Sovr.Ter.Blocc.)
Sovraccarico
termico
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
167
12
1
GI
01513 Protez.sovrac.termico attiva
(Sovr.Ter.Attivo)
Sovraccarico
termico
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
167
13
1
GI
01515 Sovracc.term.:allarme di corr.(I allarm)
(Sovr.Ter.I All.)
Sovraccarico
termico
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
167
15
1
GI
01516 Allarme sovr.term.:vicino scatto term.
(Sovr.Ter.Θ All.)
Sovraccarico
termico
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
167
16
1
GI
348
M
Blocco Comunicazione
*
Uscite Binarie
*
Tasti Funzione
MS
Ingressi Binari
Mancata apertura
interruttore
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
01403 >Blocco Manc. Apert.Interruttore
(>Blocco MAI)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
GI
LED
BO
167
21
2
GI
*
LED
BO
167
41
1
GI
ON
OF
F
*
LED
BO
167
42
2
GI
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
167
43
1
GI
Sovraccarico
termico
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
167
44
1
GI
01545 Sovrac. Termico No misura
temperatura (O/L No Th.meas.)
Sovraccarico
termico
MU
ON
*
LED
BO
01549 Sovrac. Termico Non Disponibile (O/L
Not avail.)
Sovraccarico
termico
MU
ON
*
LED
BO
01704 >BLOCK Max corrente di fase
(>BLKFase O/C)
Massima Corrente
di Fase
MS
*
*
LED BI
BO
01714 >BLOCK Max corrente di terra (>BLK
Terra O/C)
Massima Corrente
di Terra
MS
*
*
LED BI
BO
01721 >BLOCCO I>> (>BLOCCO I>>)
Massima Corrente
di Fase
MS
*
*
LED BI
BO
60
1
1
GI
01722 >BLOCCO I> (>BLOCCO I>)
Massima Corrente
di Fase
MS
*
*
LED BI
BO
60
2
1
GI
01723 >BLOCK Ip (>BLOCK Ip)
Massima Corrente
di Fase
MS
*
*
LED BI
BO
60
3
1
GI
01724 >BLOCK IE>> (>BLOCK IE>>)
Massima Corrente
di Terra
MS
*
*
LED BI
BO
60
4
1
GI
01725 >BLOCK IE> (>BLOCK IE>)
Massima Corrente
di Terra
MS
*
*
LED BI
BO
60
5
1
GI
01726 >BLOCK IEp (>BLOCK IEp)
Massima Corrente
di Terra
MS
*
*
LED BI
BO
60
6
1
GI
01730 >BLOCK Cold-Load-Pickup (>BLOCK
CLP)
ColdLoadPickup
MS
*
*
LED BI
BO
01731 >BLOCK Cold-Load-Pickup stop timer
(>BLK CLP stpTim)
ColdLoadPickup
MS
ON
OF
F
ON
OFF
LED BI
BO
60
243
1
GI
01741 >BLOCK max corrente 3I0 (>BLK 3I0
O/C)
Massima Corrente
3I0
MS
*
*
LED BI
BO
01742 >BLOCK max corrente 3I0>>
(>BLOCK 3I0>>)
Massima Corrente
3I0
MS
*
*
LED BI
BO
60
9
1
GI
*
01521 Sovrac.termico:comando di scatto
(Sovr.Ter.Scatto)
Sovraccarico
termico
MU
*
ON
OFF
01541 Sovrac. Termico hot spot Th. Allarme
(O/L ht.spot Al.)
Sovraccarico
termico
MU
ON
OF
F
01542 Sovrac. Termico hot spot Th. Scatto
(O/L h.spot TRIP)
Sovraccarico
termico
MU
01543 Sovrac. Termico aging rate Allarme
(O/L ag.rate Al.)
Sovraccarico
termico
01544 Sovrac. Termico aging rate Scatto (O/
L ag.rt. TRIP)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
M
Blocco Comunicazione
1
ON
OF
F
Uscite Binarie
17
MU
Tasti Funzione
167
Sovraccarico
termico
Ingressi Binari
BO
01517 Avviam.sovrac.term.prima dello scatto
(Sovr.Ter.Avv.)
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
LED
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
349
A Appendice
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED BI
BO
60
10
1
GI
01744 >BLOCK max corrente 3I0p (>BLOCK
3I0p)
Massima Corrente
3I0
MS
*
*
LED BI
BO
60
11
1
GI
01748 Max corrente 3I0 OFF (O/C 3I0 OFF)
Massima Corrente
3I0
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
60
151
1
GI
01749 Max corrente 3I0 Bloccata (O/C 3I0
BLK)
Massima Corrente
3I0
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
152
1
GI
01750 Max corrente 3I0 Attiva (O/C 3I0
ACTIVE)
Massima Corrente
3I0
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
60
153
1
GI
01751 Max corrente fase OFF (O/C Fase
OFF)
Massima Corrente
di Fase
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
60
21
1
GI
01752 Max corrente fase Bloccata (O/C Fase
BLK)
Massima Corrente
di Fase
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
22
1
GI
01753 Max corrente fase Attiva (O/C Fase
ACT)
Massima Corrente
di Fase
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
60
23
1
GI
01756 Max corrente di terra OFF (O/C Terra
OFF)
Massima Corrente
di Terra
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
60
26
1
GI
01757 Max corrente di terra Bloccata (O/C
Terra BLK)
Massima Corrente
di Terra
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
27
1
GI
01758 Max corrente di terra Attiva (O/C Terra
ACT)
Massima Corrente
di Terra
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
60
28
1
GI
01761 Max corrente avviata (Max corrente
PU)
Massima corrente
Generale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
69
2
GI
01762 Max corrente fase L1 avviata (O/C Ph
L1 PU)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
M
LED
BO
60
112
2
GI
01763 Max corrente fase L2 avviata (O/C Ph
L2 PU)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
M
LED
BO
60
113
2
GI
01764 Max corrente fase L3 avviata (O/C Ph
L3 PU)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
M
LED
BO
60
114
2
GI
01765 Max corrente di terra avviata (O/C
Terra PU)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
OFF
M
LED
BO
60
67
2
GI
01766 Max corrente 3I0 avviata (O/C 3I0 PU)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
OFF
M
LED
BO
60
154
2
GI
01791 Max corrente Scatto
(OvercurrentTRIP)
Massima corrente
Generale
MU
*
ON
M
LED
BO
60
68
2
GI
01800 I>> avviamento (I>> avviamen)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
75
2
GI
350
Blocco Comunicazione
*
Uscite Binarie
*
Tasti Funzione
MS
Ingressi Binari
Massima Corrente
3I0
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
01743 >BLOCK max corrente 3I0> (>BLOCK
3I0>)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED
BO
60
49
2
GI
01805 I>> Scatto (I>> TRIP)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
LED
BO
60
70
2
GI
01810 I> avviamento (I> avviamen)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
76
2
GI
01814 I> Time Out (I> Time Out)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
*
LED
BO
60
53
2
GI
01815 Max Corr. I> SCATTO (I> SCATTO)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
LED
BO
60
71
2
GI
01820 Ip avviamento (Ip avviamen)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
77
2
GI
01824 Ip Time Out (Ip Time Out)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
*
LED
BO
60
57
2
GI
01825 Ip Scatto (Ip TRIP)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
LED
BO
60
58
2
GI
01831 IE>> avviamento (IE>> avviamen)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
59
2
GI
01832 IE>> Time Out (IE>> Time Out)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
*
LED
BO
60
60
2
GI
01833 IE>> Scatto (IE>> TRIP)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
LED
BO
60
61
2
GI
01834 IE> avviamento (IE> avviamen)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
62
2
GI
01835 IE> Time Out (IE> Time Out)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
*
LED
BO
60
63
2
GI
01836 IE> Scatto (IE> TRIP)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
LED
BO
60
72
2
GI
01837 IEp avviamento (IEp avviamen)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
64
2
GI
01838 IEp TimeOut (IEp TimeOut)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
*
LED
BO
60
65
2
GI
01839 IEp Scatto (IEp TRIP)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
LED
BO
60
66
2
GI
01843 Cross blk: PhX blocked PhY (INRUSH
X-BLK)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
01851 I> BLOCCATA (I> BLOCCATA)
Massima Corrente
di Fase
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
105
1
GI
01852 I>> BLOCCATA (I>> BLOCCATA)
Massima Corrente
di Fase
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
106
1
GI
01853 IE> BLOCCATA (IE> BLOCCATA)
Massima Corrente
di Terra
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
107
1
GI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Blocco Comunicazione
*
Uscite Binarie
*
Tasti Funzione
MU
Ingressi Binari
Massima Corrente
di Fase
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
01804 I>> Time Out (I>> Time Out)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
351
A Appendice
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED
BO
60
108
1
GI
01855 Ip BLOCCATA (Ip BLOCCATA)
Massima Corrente
di Fase
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
109
1
GI
01856 IEp BLOCCATA (IEp BLOCCATA)
Massima Corrente
di Terra
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
110
1
GI
01857 3I0> BLOCCATA (3I0> BLOCCATA)
Massima Corrente
3I0
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
159
1
GI
01858 3I0>> BLOCCATA (3I0>>
BLOCCATA)
Massima Corrente
3I0
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
155
1
GI
01859 3I0p BLOCCATA (3I0p BLOCCATA)
Massima Corrente
3I0
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
163
1
GI
01860 Max corrente fase non disponibile (O/
C Ph. Not av.)
Massima Corrente
di Fase
MU
ON
*
LED
BO
01861 Max corrente 3I0 non disponibile (O/C
3I0 Not av.)
Massima Corrente
3I0
MU
ON
*
LED
BO
01901 3I0>> avviamento (3I0>> avviam)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
156
2
GI
01902 3I0>> Time Out (3I0>> Time Out)
Massima Corrente
3I0
MU
*
*
LED
BO
60
157
2
GI
01903 3I0>> Scatto (3I0>> TRIP)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
LED
BO
60
158
2
GI
01904 3I0> avviamento (3I0> avviam)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
160
2
GI
01905 3I0> Time Out (3I0> Time Out)
Massima Corrente
3I0
MU
*
*
LED
BO
60
161
2
GI
01906 3I0> Scatto (3I0> TRIP)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
LED
BO
60
162
2
GI
01907 3I0p avviamento (3I0p avviam)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
164
2
GI
01908 3I0p TimeOut (3I0p TimeOut)
Massima Corrente
3I0
MU
*
*
LED
BO
60
165
2
GI
01909 3I0p Scatto (3I0p TRIP)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
LED
BO
60
166
2
GI
01994 Cold-Load-Pickup switched OFF (CLP
OFF)
ColdLoadPickup
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
60
244
1
GI
01995 Cold-Load-Pickup BLOCCATA (CLP
BLOCCATA)
ColdLoadPickup
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
245
1
GI
352
Blocco Comunicazione
ON
OFF
Uscite Binarie
ON
OF
F
Tasti Funzione
MU
Ingressi Binari
Massima Corrente
di Terra
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
01854 IE>> BLOCCATA (IE>> BLOCCATA)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED
BO
60
246
1
GI
01998 Tarature dinam. max corrente fase
ATTIVA (I Dyn.set. ACT)
ColdLoadPickup
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
248
1
GI
01999 Tarature dinam. 3I0 ATTIVA (3I0
Dyn.set.ACT)
ColdLoadPickup
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
249
1
GI
02000 Tarature dinam. max corr. terra
ATTIVA (IE Dyn.set. ACT)
ColdLoadPickup
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
60
250
1
GI
04523 >BLOCCO Scatto Esterno 1
(>BLOCCO Ext.1)
Funzione Scatto
esterno
MS
*
*
LED BI
BO
04526 >Trigger Scatto Esterno 1
(>Scat.Ext.1)
Funzione Scatto
esterno
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
51
126
1
GI
04531 Scatto Esterno 1 e' su OFF (Ext.1
OFF)
Funzione Scatto
esterno
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
51
131
1
GI
04532 Scatto Esterno 1 e' BLOCCATO (Ext.1
BLOCCATO)
Funzione Scatto
esterno
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
51
132
1
GI
04533 Scatto Esterno 1 e' ATTIVO (Ext.1
ATTIVO)
Funzione Scatto
esterno
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
51
133
1
GI
04536 Scatto Esterno 1:Avv. Generale (Ext.1
AVVIATO)
Funzione Scatto
esterno
MU
*
ON
OFF
LED
BO
51
136
2
GI
04537 Scatto Esterno 1: Scatto Generale
(Ext.1 Scat.Gen.)
Funzione Scatto
esterno
MU
*
ON
LED
BO
51
137
2
GI
04543 >BLOCCO Scatto Esterno 2
(>BLOCCO Ext.2)
Funzione Scatto
esterno
MS
*
*
LED BI
BO
04546 >Trigger Scatto Esterno 2
(>Scat.Ext.2)
Funzione Scatto
esterno
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
51
146
1
GI
04551 Scatto Esterno 2 e' su OFF (Ext. 2
OFF)
Funzione Scatto
esterno
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
51
151
1
GI
04552 Scatto Esterno 2 e' BLOCCATO (Ext.2
BLOCCATO)
Funzione Scatto
esterno
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
51
152
1
GI
04553 Scatto Esterno 2 e' ATTIVO (Ext.2
ATTIVO)
Funzione Scatto
esterno
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
51
153
1
GI
04556 Scatto Esterno 2:Avv. Generale (Ext.2
AVVIATO)
Funzione Scatto
esterno
MU
*
ON
OFF
LED
BO
51
156
2
GI
04557 Scatto Esterno 2: Scatto Generale
(Ext.2 Scat.Gen.)
Funzione Scatto
esterno
MU
*
ON
LED
BO
51
157
2
GI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Blocco Comunicazione
*
Uscite Binarie
ON
OF
F
Tasti Funzione
MU
Ingressi Binari
ColdLoadPickup
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
01996 Cold-Load-Pickup is RUNNING (CLP
running)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
353
A Appendice
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED BI
BO
70
126
1
GI
05145 >Senso ciclico Invertito (>Sen.
cicl.Inv.)
Dati di Impianto 1
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
71
34
1
GI
05147 Rotazione Fasi L1L2L3 (Rot.Fasi
L1L2L3)
Dati di Impianto 1
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
70
128
1
GI
05148 Rotazione Fasi L1L3L2 (Rot.Fas.
L1L3L2)
Dati di Impianto 1
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
70
129
1
GI
05151 I2 e' su OFF (I2 e' su OFF)
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
70
131
1
GI
05152 I2 e' BLOCCATA (I2 e' BLOCCATA)
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
70
132
1
GI
05153 I2 e' ATTIVA (I2 e' ATTIVA)
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
70
133
1
GI
05159 I2>> Avviamento (I2>> Avviamento)
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
MU
*
ON
OFF
LED
BO
70
138
2
GI
05165 I2> Avviamento (I2> Avviamento)
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
MU
*
ON
OFF
LED
BO
70
150
2
GI
05166 I2p Avviamento (I2p Avviamento)
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
MU
*
ON
OFF
LED
BO
70
141
2
GI
05170 I2 Scatto (I2 TRIP)
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
MU
*
ON
LED
BO
70
149
2
GI
05172 I2 Non disponibile (I2 Not avail.)
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
MU
ON
*
LED
BO
05603 >BLOCCO Protezione Differenziale
(>BLOCCO Diff.)
Protezione
Differenziale
MS
*
*
LED BI
BO
05615
Protezione Differenziale e' su OFF
(Diff OFF)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
75
15
1
GI
05616
Protezione Differenziale e'
BLOCCATA (Diff.Bloccata)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
75
16
1
GI
05617
Protezione Differenziale e' ATTIVA
(Diff.Attiva)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
75
17
1
GI
05620 Diff: Fattore d'adatt. TA Sfavorevole
(Diff.Fatt.Adatt)
Protezione
Differenziale
MU
ON
*
LED
BO
354
M
Blocco Comunicazione
*
Uscite Binarie
*
Tasti Funzione
MS
Ingressi Binari
Carico Squilibrato
(sequenza
Negativa)
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
05143 >BLOCCO I2 (Carico Squilibrato)
(>BLOCCO I2)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
GI
ON
OFF
LED
BO
75
44
2
GI
*
ON
OFF
LED
BO
75
45
2
GI
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
46
2
GI
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
47
2
GI
05648 Diff.: Bloccata da n. Armonica L2 (Diff
n.Arm L2)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
48
2
GI
05649 Diff.: Bloccata da n. Armonica L3 (Diff
n.Arm L3)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
49
2
GI
05651 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L1
(Diff Bl.GuaExL1)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
51
2
GI
05652 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L2
(Diff Bl.GuaExL2)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
52
2
GI
05653 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L3
(Diff Bl.GuaExL3)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
53
2
GI
05657 Diff.: Bocco incrociato da 2a Armonica
(DiffBl.Incr.2Ar)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
05658 Diff.: Bocco incrociato da n. Armonica
(DiffBl.Incr.nAr)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
05662 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L1
(Blocco GuaTA L1)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
75
62
2
GI
05663 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L2
(Blocco GuaTA L2)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
75
63
2
GI
05664 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L3
(Blocco GuaTA L3)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
75
64
2
GI
05666 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L1
(Dif.Aum.Car. L1)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
05667 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L2
(Dif.Aum.Car. L2)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
05668 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L3
(Dif.Aum.Car. L3)
Protezione
Differenziale
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
05670 Diff.: Rilascio corrente per Scatto
(Diff.Rilascio-I)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
05671 SCATTO Protezione Differenziale
(Diff.SCATTO)
Protezione
Differenziale
MU
*
*
LED
BO
176
68
2
ON
OFF
05644 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L1 (Diff
2.Arm L1)
Protezione
Differenziale
MU
*
05645 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L2 (Diff
2.Arm L2)
Protezione
Differenziale
MU
05646 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L3 (Diff
2.Arm L3)
Protezione
Differenziale
05647 Diff.: Bloccata da n. Armonica L1 (Diff
n.Arm L1)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
M
Blocco Comunicazione
2
*
Uscite Binarie
31
MU
Tasti Funzione
75
Protezione
Differenziale
Ingressi Binari
BO
05631 Avviamento Protezione Differenziale
(Avviam.Diff.)
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
LED
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
355
A Appendice
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Unità Dati(ASDU)
MU
*
*
LED
BO
176
86
2
05673 Protezione Differenziale: SCATTO L2
(Diff.SCATTO L2)
Protezione
Differenziale
MU
*
*
LED
BO
176
87
2
05674 Protezione Differenziale: SCATTO L3
(Diff.SCATTO L3)
Protezione
Differenziale
MU
*
*
LED
BO
176
88
2
05681 Prot.Diff.:IDIFF> L1(senza T di Ritar.)
(Diff> L1)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
81
2
GI
05682 Prot.Diff.:IDIFF> L2(senza T di Ritar.)
(Diff> L2)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
82
2
GI
05683 Prot.Diff.:IDIFF> L3(senza T di Ritar.)
(Diff> L3)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
83
2
GI
05684 Prot.Diff.:IDIFF>> L1(senza T di
Ritar.) (Diff>> L1)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
84
2
GI
05685 Prot.Diff.:IDIFF>> L2(senza T di
Ritar.) (Diff>> L2)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
85
2
GI
05686 Prot.Diff.:IDIFF>> L3(senza T di
Ritar.) (Diff>> L3)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
OFF
LED
BO
75
86
2
GI
05691 Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF> (Diff>
SCATTO)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
M
LED
BO
75
91
2
GI
05692 Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF> (Diff>>
SCATTO)
Protezione
Differenziale
MU
*
ON
M
LED
BO
75
92
2
GI
05701 Diff.:Corrente in Fase L1 allo Scatto
(Diff L1:)
Protezione
Differenziale
AV
*
ON
OFF
75
101
4
05702 Diff.:Corrente in Fase L2 allo Scatto
(Diff L2:)
Protezione
Differenziale
AV
*
ON
OFF
75
102
4
05703 Diff.:Corrente in Fase L3 allo scatto
(Diff L3:)
Protezione
Differenziale
AV
*
ON
OFF
75
103
4
05704 Corr. Stabiliz. in Fase L1 allo Scatto
(Stab.L1:)
Protezione
Differenziale
AV
*
ON
OFF
75
104
4
05705 Corr. Stabiliz. in Fase L2 allo Scatto
(Stab.L2:)
Protezione
Differenziale
AV
*
ON
OFF
75
105
4
05706 Corr. Stabiliz. in Fase L3 allo Scatto
(Stab.L3:)
Protezione
Differenziale
AV
*
ON
OFF
75
106
4
05713 Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 1
(DiffTA-Lat1:)
Protezione
Differenziale
AV
ON
OF
F
05714 Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 2
(DiffTA-Lat2:)
Protezione
Differenziale
AV
ON
OF
F
05721 Fattore Adattamento TA I1 (K TA I1:)
Protezione
Differenziale
AV
ON
OF
F
356
Uscite Binarie
Protezione
Differenziale
Tasti Funzione
05672 Protezione Differenziale: SCATTO L1
(Diff.SCATTO L1)
Ingressi Binari
Tipo
Interrogazione Generale
Configurabile nella
Matrice
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
Memoria-Registro
Blocco Comunicazione
Tipo
di
Inform
azione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Funzione
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
Protezione
Differenziale
AV
ON
OF
F
05724 Fattore Adattamento TA I4 (K TA I4:)
Protezione
Differenziale
AV
ON
OF
F
05725 Fattore Adattamento TA I5 (K TA I5:)
Protezione
Differenziale
AV
ON
OF
F
05726 Fattore Adattamento TA I6 (K TA I6:)
Protezione
Differenziale
AV
ON
OF
F
05727 Fattore Adattamento TA I7 (K TA I7:)
Protezione
Differenziale
AV
ON
OF
F
05803 >BLOCCO Prot.GuastoTerra Ristretta
(>BLOC.Ter.Rist.)
Protezione Terra
Ristretta
MS
*
*
LED BI
BO
05811 GuastoTerra Ristretta e' su OFF
(Ter.Rist.OFF)
Protezione Terra
Ristretta
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
76
11
1
GI
05812 GuastoTerra Ristretta e' BLOCCATA
(T.Rist.BLOCCATA)
Protezione Terra
Ristretta
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
76
12
1
GI
05813 GuastoTerra Ristretta e' ATTIVA
(Ter.Rist.ATTIVA)
Protezione Terra
Ristretta
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
76
13
1
GI
05816 GuastoTerraRistretta Time delay
avviata (REF T start)
Protezione Terra
Ristretta
MU
*
ON
OFF
LED
BO
76
16
2
GI
05817 Prot.Terra Ristretta Avviata
(Ter.Rist.Avv.)
Protezione Terra
Ristretta
MU
*
ON
OFF
M
LED
BO
76
17
2
GI
05821 SCATTO Prot.Terra Ristretta
(Ter.Rist.SCATTO)
Protezione Terra
Ristretta
MU
*
ON
M
LED
BO
176
89
2
05826 REF: Valore D allo scatto (senza
Tdelay) (REF D:)
Protezione Terra
Ristretta
AV
*
ON
OFF
76
26
4
05827 REF: Valore S allo scatto (senza
Tdelay) (REF S:)
Protezione Terra
Ristretta
AV
*
ON
OFF
76
27
4
05830 REF err.: No centrostella TA (REF Err
CTstar)
Protezione Terra
Ristretta
MU
ON
*
05832 REF: Fattore adattativo avvolgimento
TA (REF TA:)
Protezione Terra
Ristretta
AV
ON
OF
F
05833 Terra Rist.:Fatt.Adattam.centrostella
TA (T.R. C.St.TA)
Protezione Terra
Ristretta
AV
ON
OF
F
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
LED
Blocco Comunicazione
05723 Fattore Adattamento TA I3 (K TA I3:)
Uscite Binarie
ON
OF
F
Tasti Funzione
AV
Ingressi Binari
Protezione
Differenziale
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
05722 Fattore Adattamento TA I2 (K TA I2:)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
BO
357
A Appendice
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED
BO
05836 Terra Rist.:Fatt. Adattam.Sfavorevole
TA (T.Rist.fat.adat)
Protezione Terra
Ristretta
MU
ON
*
LED
BO
05951 >BLOCCO Max corrente monofase
(>BLK 1Ph. O/C)
Massima corrente
Monofase
MS
*
*
LED BI
BO
05952 >BLOCCO Max corrente monofase I>
(>BLK 1Ph. I>)
Massima corrente
Monofase
MS
*
*
LED BI
BO
05953 >BLOCCO Max corrente monofase
I>> (>BLK 1Ph. I>>)
Massima corrente
Monofase
MS
*
*
LED BI
BO
05961 Max corrente monofase e' OFF (O/C
1Ph. OFF)
Massima corrente
Monofase
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
76
161
1
GI
05962 Max corrente monofase e'
BLOCCATA (O/C 1Ph. BLK)
Massima corrente
Monofase
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
76
162
1
GI
05963 Max corrente monofase e' ATTIVA (O/ Massima corrente
C 1Ph. ACT)
Monofase
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
76
163
1
GI
05966 Max corrente monofase I>
BLOCCATA (O/C 1Ph I> BLK)
Massima corrente
Monofase
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
76
166
1
GI
05967 Max corrente monofase I>>
BLOCCATA (O/C 1Ph I>> BLK)
Massima corrente
Monofase
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
76
167
1
GI
05971 Max corrente monofase avviata (O/C
1Ph PU)
Massima corrente
Monofase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
76
171
2
GI
05972 Max corrente monofase SCATTO (O/
C 1Ph TRIP)
Massima corrente
Monofase
MU
*
ON
LED
BO
76
172
2
GI
05974 Max corrente monofase I> avviata (O/
C 1Ph I> PU)
Massima corrente
Monofase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
76
174
2
GI
05975 Max corrente monofase I> SCATTO
(O/C 1Ph I> TRIP)
Massima corrente
Monofase
MU
*
ON
LED
BO
76
175
2
GI
05977 Max corrente monofase I>> avviata
(O/C 1Ph I>> PU)
Massima corrente
Monofase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
76
177
2
GI
05979 Max corrente monofase I>> SCATTO
(O/C1Ph I>> TRIP)
Massima corrente
Monofase
MU
*
ON
LED
BO
76
179
2
GI
05980 Max corrente monofase: I all'avviam.
(O/C 1Ph I:)
Massima corrente
Monofase
AV
*
ON
OFF
76
180
4
06851 >BLOCCO Supervisione Circuito di
Scatto (>BLOC.S.C.Scat.)
Supervisione
circuito di scatto
MS
*
*
LED BI
BO
06852 Supervis. circ.di scatto:Relay Scatto
(S:C.Scat.Rel.Sc)
Supervisione
circuito di scatto
MS
ON
OF
F
*
LED BI
BO
170
51
1
358
M
M
Blocco Comunicazione
*
Uscite Binarie
ON
Tasti Funzione
MU
Ingressi Binari
Protezione Terra
Ristretta
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
05835 REF err.: Non Disponibile (REF Not
avail.)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
GI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Interrogazione Generale
LED BI
BO
170
52
1
GI
06861 Supervis. circ.di scatto OFF (Sv.CirSc
OFF)
Supervisione
circuito di scatto
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
170
53
1
GI
06862 Supervis. circ.di scatto e' BLOCCATA
(S.C.Scat.Blocc.)
Supervisione
circuito di scatto
MU
ON
OF
F
ON
OFF
LED
BO
153
16
1
GI
06863 Supervis. circ.di scatto e' ATTIVA
(S.C.Scat.Attiv.)
Supervisione
circuito di scatto
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
153
17
1
GI
06864 Supervis. circ.di scatto Bin.Imp.no
Set. (S.C.Sc.BI noSet)
Supervisione
circuito di scatto
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
170
54
1
GI
06865 Supervis. circ.di scatto Guasto
(Sv.CirSc Guasto)
Supervisione
circuito di scatto
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
170
55
1
GI
07551 I> InRush avviamento (I> InRush PU)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
80
2
GI
07552 IE> InRush avviamento (IE> InRush
PU)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
81
2
GI
07553 Ip InRush avviamento (Ip InRush PU)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
82
2
GI
07554 IEp InRush avviamento (IEp InRush
PU)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
83
2
GI
07564 Earth InRush avviamento (Terra
InRush PU)
Massima Corrente
di Terra
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
88
2
GI
07565 Avviamento Fase L1 InRush (L1
InRush PU)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
89
2
GI
07566 Avviamento Fase L2 InRush (L2
InRush PU)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
90
2
GI
07567 Avviamento Fase L3 InRush (L3
InRush PU)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
91
2
GI
07568 Avviamento 3I0 InRush (3I0 InRush
PU)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
95
2
GI
07569 Avviamento 3I0> InRush (3I0> InRush
PU)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
96
2
GI
07570 Avviamento 3I0p InRush (3I0p InRush
PU)
Massima Corrente
3I0
MU
*
ON
OFF
LED
BO
60
97
2
GI
07571 >BLOCCO InRush max corrente di
fase (>BLK Ph.O/C Inr)
Massima Corrente
di Fase
MS
ON
OF
F
ON
OFF
LED BI
BO
60
98
1
GI
07572 >BLOCCO InRush max corrente 3I0
(>BLK 3I0O/C Inr)
Massima Corrente
3I0
MS
ON
OF
F
ON
OFF
LED BI
BO
60
99
1
GI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Blocco Comunicazione
*
Uscite Binarie
ON
OF
F
Tasti Funzione
MS
Ingressi Binari
Supervisione
circuito di scatto
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
06853 Supervis. circ.di scatto: Relay Interr.
(S:C.Scat.Rel.In)
Registro Eventi On/Off
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Funzione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Descrizioni
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
F.No.
359
A Appendice
ON
OFF
LED BI
BO
07581 Rilevamento InRush Fase 1 (L1
InRush det.)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
07582 Rilevamento InRush Fase 2 (L2
InRush det.)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
07583 Rilevamento InRush Fase 3 (L3
InRush det.)
Massima Corrente
di Fase
MU
*
ON
OFF
LED
BO
14101 Guasto:RTD (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14111 Guasto:RTD 1 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14112 RTD 1 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 1 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14113 RTD 1 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 1 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14121 Guasto:RTD 2 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14122 RTD 2 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 2 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14123 RTD 2 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 2 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14131 Guasto:RTD 3 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 3)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14132 RTD 3 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 3 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14133 RTD 3 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 3 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14141 Guasto:RTD 4 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 4)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14142 RTD 4 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 4 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14143 RTD 4 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 4 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
360
Interrogazione Generale
ON
OF
F
Unità Dati(ASDU)
MS
Informazione-No
Massima Corrente
di Terra
IEC 60870-5-103
Tipo
07573 >BLOCCO InRush max corrente di
terra (>BLK E O/C Inr)
Blocco Comunicazione
Uscite Binarie
Tasti Funzione
Configurabile nella
Matrice
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
Memoria-Registro
Ingressi Binari
Tipo
di
Inform
azione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Funzione
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
60
100
1
GI
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
14151 Guasto:RTD 5 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 5)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14152 RTD 5 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 5 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14153 RTD 5 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 5 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14161 Guasto:RTD 6 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 6)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14162 RTD 6 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 6 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14163 RTD 6 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 6 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14171 Guasto:RTD 7 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 7)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14172 RTD 7 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 7 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14173 RTD 7 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 7 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14181 Guasto:RTD 8 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 8)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14182 RTD 8 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 8 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14183 RTD 8 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 8 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14191 Guasto:RTD 9 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 9)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14192 RTD 9 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD 9 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14193 RTD 9 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD 9 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14201 Guasto:RTD 10 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 10)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Interrogazione Generale
Unità Dati(ASDU)
Informazione-No
IEC 60870-5-103
Tipo
Blocco Comunicazione
Uscite Binarie
Tasti Funzione
Configurabile nella
Matrice
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
Memoria-Registro
Ingressi Binari
Tipo
di
Inform
azione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Funzione
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
361
A Appendice
14202 RTD 10 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD10 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14203 RTD 10 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD10 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14211 Guasto:RTD 11 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 11)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14212 RTD 11 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD11 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14213 RTD 11 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD11 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14221 Guasto:RTD 12 (Filo Interrotto)
(Guasto:RTD 12)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14222 RTD 12 Avviamento livello
Temperatura 1 (RTD12 Avv.Liv.1)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
14223 RTD 12 Avviamento livello
Temperatura 2 (RTD12 Avv.Liv.2)
Thermobox
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
30607 Accumulazione di corr.interrotta L1
La.1 (ΣIL1L1:)
Statistiche
AV
30608 Accumulazione di corr.interrotta L2
La.1 (ΣIL2L1:)
Statistiche
AV
30609 Accumulazione di corr.interrotta L3
La.1 (ΣIL3L1:)
Statistiche
AV
30610 Accumulazione di corr.interrotta L1
La.2 (ΣIL1L2:)
Statistiche
AV
30611 Accumulazione di corr.interrotta L2
La.2 (ΣIL2L2:)
Statistiche
AV
30612 Accumulazione di corr.interrotta L3
La.2 (ΣIL3L2:)
Statistiche
AV
30620 Accumulazione di corr.interrotta I1
(ΣI1:)
Statistiche
AV
30621 Accumulazione di corr.interrotta I2
(ΣI2:)
Statistiche
AV
30622 Accumulazione di corr.interrotta I3
(ΣI3:)
Statistiche
AV
30623 Accumulazione di corr.interrotta I4
(ΣI4:)
Statistiche
AV
30624 Accumulazione di corr.interrotta I5
(ΣI5:)
Statistiche
AV
362
Interrogazione Generale
Unità Dati(ASDU)
Informazione-No
IEC 60870-5-103
Tipo
Blocco Comunicazione
Uscite Binarie
Tasti Funzione
Configurabile nella
Matrice
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
Memoria-Registro
Ingressi Binari
Tipo
di
Inform
azione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Funzione
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.8 Liste di informazioni
Tipo
di
Inform
azione
Memoria-Registro
Unità Dati(ASDU)
Interrogazione Generale
176
23
1
GI
LED
BO
176
24
1
GI
*
LED
BO
176
25
1
GI
ON
OF
F
*
LED
BO
176
26
1
GI
IntS
ON
OF
F
*
LED
101
86
1
GI
Autorizzazione
controllo
IntS
ON
OF
F
*
LED
Apparecchio
IntS
ON
OF
F
*
LED
176
21
1
GI
30626 Accumulazione di corr.interrotta I7
(ΣI7:)
Statistiche
AV
> Retroilluminazione accesa (>
R.ill.ON)
Apparecchio
MS
ON
OF
F
*
LED BI
>Quitt Blocco: Scatto Generale
(>QuitG-TRP)
Dati di Impianto 2
IntS
*
*
LED BI
Avvio registrazione guasto
(Av.Re.Guas)
Registrazioni
oscillografiche
guasto
IntS
ON
OF
F
*
Blocco: Scatto Generale (G-TRP Quit)
Dati di Impianto 2
IntS
*
Controllo AUTORIZZAZIONE
(Contr.Aut.)
Autorizzazione
controllo
IntS
Errore FMS FO 1 (Error FMS1)
Supervisione
Errore FMS FO 2 (Error FMS2)
M
Blocco Comunicazione
BO
AV
Uscite Binarie
GI
Statistiche
Tasti Funzione
1
Ingressi Binari
85
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
101
30625 Accumulazione di corr.interrotta I6
(ΣI6:)
BO
FK
BO
LED
BO
*
LED
BO
ON
OF
F
*
LED
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
Supervisione
MU
ON
OF
F
*
LED
BO
Errore sistema d'interfaccia
(ErrSis.Int)
Supervisione
IntS
ON
OF
F
*
LED
BO
Gruppo A (Gruppo A)
Cambio gruppo
IntS
ON
OF
F
*
LED
Gruppo B (Gruppo B)
Cambio gruppo
IntS
ON
OF
F
*
Gruppo C (Gruppo C)
Cambio gruppo
IntS
ON
OF
F
Gruppo D (Gruppo D)
Cambio gruppo
IntS
Modo di controllo LOCALE (Modo
Loc.)
Autorizzazione
controllo
Modo di controllo REMOTO
(ModoREMOTO)
Modo di test (Modo test)
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
IEC 60870-5-103
Informazione-No
Configurabile nella
Matrice
Tipo
Registro Guasti a Terra On/
Off
Funzione
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
BO
363
A Appendice
364
*
LED
BO
Sblocco Trasmissione Dati via
INGR.BIN. (Sblocc.TD)
Apparecchio
IntS
*
*
LED
BO
Sincronizzazione oraria (Sinc.orar.)
Apparecchio
IntS_F
*
*
LED
BO
Soglia valore 1 (Sogl.val.1)
Soglia-interruttore
IntS
ON
OF
F
*
LED
Stop trasmissione dati (StopTrDati)
Apparecchio
IntS
ON
OF
F
*
LED
FK
BO
BO
Interrogazione Generale
ON
OF
F
Unità Dati(ASDU)
IntS
Informazione-No
Apparecchio
IEC 60870-5-103
Tipo
Modo test Hardware (ModTest HW)
Blocco Comunicazione
Uscite Binarie
Tasti Funzione
Configurabile nella
Matrice
Segnato nell'Oscillo.
Registrazione
LED
Memoria-Registro
Ingressi Binari
Tipo
di
Inform
azione
Registro Guasti a Terra On/
Off
Funzione
Registro Scatti (Guasti) On/
Off
Descrizioni
Registro Eventi On/Off
F.No.
176
20
1
GI
CB
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.9 Elenco dei valori di misura
A.9
Elenco dei valori di misura
IEC 60870-5-103
Configurabile
nella Matrice
CD
DD
00645
S (Potenza Apparente) (S =)
Misure
CFC
CD
DD
00721
Misura Operat. Corrente L1 Lato 1: (IL1 L1=)
Misure
134
139
priv
9
1
CFC
CD
DD
00722
Misura Operat. Corrente L2 Lato 1: (IL2 L1=)
Misure
134
139
priv
9
5
CFC
CD
DD
00723
Misura Operat. Corrente L3 Lato 1: (IL3 L1=)
Misure
134
139
priv
9
3
CFC
CD
DD
00724
Misura Operat. Corrente L1 Lato 2: (IL1 L2=)
Misure
134
139
priv
9
2
CFC
CD
DD
00725
Misura Operat. Corrente L2 Lato 2: (IL2 L2=)
Misure
134
139
priv
9
6
CFC
CD
DD
00726
Misura Operat. Corrente L3 Lato 2: (IL3 L2=)
Misure
134
139
priv
9
4
CFC
CD
DD
00801
Aumento temperatura per Allarme e Scatto (Θ /Θ
scatto =)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
00802
Aumento temperatura per fase L1 (Θ /
ΘscattoL1=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
00803
Aumento temperatura per fase L2 (Θ /
ΘscattoL2=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
00804
Aumento temperatura per fase L3 (Θ /
ΘscattoL3=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
00888
Energia impulsiva Wp (attiva) (Wp(puls))
Conteggi
di Energia
CD
DD
00889
Energia impulsiva Wq (reattiva) (Wq(puls))
Conteggi
di Energia
CD
DD
01060
Hot spot temperatura leg 1 (Θ leg 1=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
01061
Hot spot temperatura leg 2 (Θ leg 2=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
01062
Hot spot temperatura leg 3 (Θ leg 3=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
01063
Aging Rate (Ag.Rate=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
01066
Livello warning carico inverso (ResWARN=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
01067
Livello allarme carico inverso (ResALARM=)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
01068
Temperatura del RTD1 (Θ RTD 1 =)
Misurazio
ne
Termica
CFC
CD
DD
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
134
146
priv
9
Posizione
CFC
Unità Dati(ASDU)
Misure
Compatibilità
Frequenza (Freq=)
Informazione-No
00644
Funzione tipo
Display Base
Funzione
Display Controllo
Descrizioni
CFC
F.No.
1
365
A Appendice
Posizione
CFC
Display Controllo
Display Base
Configurabile
nella Matrice
Unità Dati(ASDU)
IEC 60870-5-103
Compatibilità
Funzione
Informazione-No
Descrizioni
Funzione tipo
F.No.
01069
Temperatura del RTD2 (Θ RTD 2 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
2
CFC
CD
DD
01070
Temperatura del RTD3 (Θ RTD 3 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
3
CFC
CD
DD
01071
Temperatura del RTD4 (Θ RTD 4 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
4
CFC
CD
DD
01072
Temperatura del RTD5 (Θ RTD 5 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
5
CFC
CD
DD
01073
Temperatura del RTD6 (Θ RTD 6 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
6
CFC
CD
DD
01074
Temperatura del RTD7 (Θ RTD 7 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
7
CFC
CD
DD
01075
Temperatura del RTD8 (Θ RTD 8 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
8
CFC
CD
DD
01076
Temperatura del RTD9 (Θ RTD 9 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
9
CFC
CD
DD
01077
Temperatura del RTD10 (Θ RTD10 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
10
CFC
CD
DD
01078
Temperatura del RTD11 (Θ RTD11 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
11
CFC
CD
DD
01079
Temperatura del RTD12 (Θ RTD12 =)
Misurazio
ne
Termica
134
146
priv
9
12
CFC
CD
DD
07740
Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 1 (ϕIL1S1=)
Misure
CFC
CD
DD
07741
Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 1 (ϕIL2S1=)
Misure
CFC
CD
DD
07742
IDiffL1 (in I/InO) (IDiffL1=)
Misura
Differenzia
le e
Stabilizza
nte
CFC
CD
DD
07743
IDiffL2 (in I/InO) (IDiffL2=)
Misura
Differenzia
le e
Stabilizza
nte
CFC
CD
DD
07744
IDiffL3 (in I/InO) (IDiffL3=)
Misura
Differenzia
le e
Stabilizza
nte
CFC
CD
DD
07745
IStabL1 (in I/InO) (IStabL1=)
Misura
Differenzia
le e
Stabilizza
nte
CFC
CD
DD
366
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
A.9 Elenco dei valori di misura
IEC 60870-5-103
Configurabile
nella Matrice
CD
DD
07747
IStabL3 (in I/InO) (IStabL3=)
Misura
Differenzia
le e
Stabilizza
nte
CFC
CD
DD
07749
Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 1 (ϕIL3S1=)
Misure
CFC
CD
DD
07750
Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 2 (ϕIL1S2=)
Misure
CFC
CD
DD
07759
Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 2 (ϕIL2S2=)
Misure
CFC
CD
DD
07760
Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 2 (ϕIL3S2=)
Misure
CFC
CD
DD
30633
Angolo fase I1 (ϕI1=)
Misure
CFC
CD
DD
30634
Angolo fase I2 (ϕI2=)
Misure
CFC
CD
DD
30635
Angolo fase I3 (ϕI3=)
Misure
CFC
CD
DD
30636
Angolo fase I4 (ϕI4=)
Misure
CFC
CD
DD
30637
Angolo fase I5 (ϕI5=)
Misure
CFC
CD
DD
30638
Angolo fase I6 (ϕI6=)
Misure
CFC
CD
DD
30639
Angolo fase I7 (ϕI7=)
Misure
CFC
CD
DD
30640
3I0 (sequenza zero) lato 1 (3I0S1=)
Misure
CFC
CD
DD
30641
I1 (sequenza positiva) lato 1 (I1S1=)
Misure
CFC
CD
DD
30642
I2 (sequenza negativa) lato 1 (I2S1=)
Misure
CFC
CD
DD
30643
3I0 (sequenza zero) lato 2 (3I0S2=)
Misure
CFC
CD
DD
30644
I1 (sequenza positiva) lato 2 (I1S2=)
Misure
CFC
CD
DD
30645
I2 (sequenza negativa) lato 2 (I2S2=)
Misure
CFC
CD
DD
30646
Misura corrente I1 (I1=)
Misure
CFC
CD
DD
30647
Misura corrente I2 (I2=)
Misure
CFC
CD
DD
30648
Misura corrente I3 (I3=)
Misure
CFC
CD
DD
30649
Misura corrente I4 (I4=)
Misure
CFC
CD
DD
30650
Misura corrente I5 (I5=)
Misure
CFC
CD
DD
30651
Misura corrente I6 (I6=)
Misure
CFC
CD
DD
30652
Misura corrente I7 (I7=)
Misure
CFC
CD
DD
30653
Misura corrente I8 (I8=)
Misure
CFC
CD
DD
30654
I0-Diff T.Rist. (I/In oggetto [%]) (I0-Diff=)
Misura
Differenzia
le e
Stabilizza
nte
CFC
CD
DD
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Posizione
CFC
Unità Dati(ASDU)
Misura
Differenzia
le e
Stabilizza
nte
Compatibilità
IStabL2 (in I/InO) (IStabL2=)
Informazione-No
07746
Funzione tipo
Display Base
Funzione
Display Controllo
Descrizioni
CFC
F.No.
367
A Appendice
IEC 60870-5-103
Configurabile
nella Matrice
CD
DD
30656
Misura di Tensione (Umis.=)
Misure
CFC
CD
DD
CD
DD
Ore di funzionamento superiori a: (OpHour>)
Posizione
CFC
Unità Dati(ASDU)
Misura
Differenzia
le e
Stabilizza
nte
Compatibilità
I0-Stab T.Rist. (I/In oggetto [%]) (I0-Stab=)
Informazione-No
30655
Funzione tipo
Display Base
Funzione
Display Controllo
Descrizioni
CFC
F.No.
„
368
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Indice
A
A chi si rivolge il manuale i
Abilitazione della corrente per lo scatto 55, 60
Accessori 302
Accoppiamenti diretti 169, 292
Accoppiamenti esterni 169, 292
Adattamenti dell'hardware 217
Adattamento dell'hardware 217
Alimentazione ausiliaria 4, 262
Ambito di validità del manuale i
Assemblaggio dell'apparecchio 229
Attenzione (Definizione) ii
Aumento della soglia di intervento all'avviamento
40, 116
Autodiagnostica dell'hardware 172
Autotrasformatori 15, 49
Avviamento 40, 116, 143
Avviamento di emergenza 144, 151
Avviamento generale 183
Caratteristica di scatto
Protezione di carico squilibrato (ANSI) 281
Protezione di carico squilibrato (IEC) 280
Protezione di massima corrente (ANSI) 281,
282
Protezione di massima corrente (IEC) 280
Protezione di sovraccarico 290
protezione di terra ristretta 74, 277
Protezione differenziale 42, 272
Caratteristica tempo di ricaduta
definita dall'utente 16
Cautela (Definizione) ii
CFC 10, 295, 304
Chiusura manuale 85, 108
Coerenza delle impostazioni 179, 240
Commutazione di gruppi di impostazione 213
Commutazione dinamica della soglia di intervento
116, 286
Condizioni climatiche 270
Condizioni di impiego 271
Conferma del comando 207
Contatti ausiliari dell'interruttore 116, 165, 174,
214, 242
B
Barra di fissaggio 303
Batteria 172, 295, 303
Batteria tampone 172, 295, 303
Blocco della trasmissione 236
Blocco di richiusura 184
C
Calcolo del punto caldo 145, 291
Campi di applicazione 5
Campi di temperatura 270
Campionatura 173
Caratteristica definibile dall'utente 92, 98
Caratteristica del tempo di ricaduta
definita dall'utente 94
Protezione di carico squilibrato (ANSI) 283
Protezione di massima corrente (ANSI) 283,
284
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Controlli dei valori di misura 173
Controllo del software 173
Controllo della corrente differenziale 54, 60
Controllo della simmetria 173
Controllo delle funzioni protettive 183
Controllo delle grandezze di misura 173
Convenzioni tipografiche iii
Coperture 302
Copyright ii
Corrente di inserzione 39, 85, 108
Corrente rush 39, 85, 108
Correnti nominali 24, 25, 26, 28, 262
Correnti nominali, modifica 217, 223
Costante di tempo termica 142
D
Dati dei TA 24, 26, 27, 28, 128
Dati di impianto 1 20
Dati di impianto 2 33
Dati di ordinazione 300
DCF77 295
369
Indice
Dichiarazione di conformità i
DIGSI REMOTE 4 304
Dimensioni 296
Disk-Emulation 84, 107, 136
Display LCD 3
Dispositivo di scatto per pressione 169
Domande i
Durata del comando 28
Interfaccia di sistema 4, 265
Interfaccia modem 264
Interfaccia operativa 264
Interfaccia sincronizzazione orologio 4, 267
Interrogazione generale 190
Invecchiamento relativo 147
IRIG B 295
L
E
Elaborazione degli eventi 187
Elaborazione dei comandi 202
Elementi frontali 3
Elenco dei valori di misura 363
Equazione differenziale termica 142
Errore di configurazione 179, 240
Errore di parametrizzazione 179, 240
Esecuzioni costruttive 271
Esempi di collegamento 307
LED 3
Linea interfaccia 303
Linee 15, 23, 53, 276
Linee corte 15, 23, 53, 276
Liste di informazioni 342
Logica di avviamento 183
Logica di scatto 184
M
Generatori 15, 23, 51, 275
Graphic Tools 303
Gruppi di impostazione 32
Commutazione 213
Definizione 32
Messa in servizio 235
Messaggi collettivi 178
Misura della tensione 191
Misure di esercizio 191
Misure di servizio 294
Modello termico 142, 289
Moduli di memoria 172
Moduli interfaccia 225, 302
Montaggio 210
in armadio 211
nel quadro: 210
su telaio 211
sul quadro elettrico 212
Montaggio in armadio 211
Montaggio incassato 210
Montaggio sporgente 212
Montaggio su telaio 211
Motori 15, 23, 51, 275
I
N
IBS-Tool 194
Induttanze 15, 23, 51, 53
Induttanze shunt 15, 23, 53, 275
Induttori 275
Ingressi binari 3, 263
Interblocco retroattivo 87
Interblocco standard 205
Interfacce di comunicazione 264
Interfacce seriali 4
Interfaccia di comando 4
Interfaccia di servizio 4, 264
Nodi 15, 23, 276
Nomi di parametri iii
Nota (Definizione) ii
F
Frequenza nominale 20
Funzionamento di prova 236
Funzioni 7, 14
Funzioni definibili dall'utente 10, 295
Funzioni di controllo e supervisione 172, 293
Funzioni dipendenti dal protocollo 321
G
370
P
Parametri 322
Parole di segnalazione ii
Percorso del comando 203
Percorso di comando 203
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Indice
Pericolo (definizione) ii
Personale qualificato (Definizione) ii
Pezzi di ricambio 218
Ponticelli di collegamento 303
Possibilità di impostazione e insieme dei parametri
322
Preimpostazioni 319
Principio ad alta impedenza 124
Programma grafico di analisi SIGRA 303
Protez. mancata apertura interr. 164, 241, 292
Protezione AMZ 82, 106
Protezione cassone 126, 131
Protezione contro errori di commutazione 204
Protezione contro mancata apertura dell'interruttore
164, 241, 292
Protezione di carico squilibrato 134, 288
Protezione di massima corrente 79, 278
Commutazione dinamica della soglia di
intervento 116, 286
monofase 121, 287
per corrente di centro stella 104, 285
per corrente di terra 104, 285
per corrente omopolare 79, 278
per correnti di fase 79, 278
Protezione di massima corrente a tempo
dipendente 82, 106
Protezione di massima corrente a tempo
indipendente 79, 104
Protezione di massima corrente monofase 121, 287
Protezione di sovraccarico 142, 289
Protezione di sovraccarico termico 142, 289
Protezione di terra ristretta 277
Protezione differenziale 35, 272
per generatori 51, 275
per guasti a terra 69, 277
per induttanze 53
per induttanze shunt 53, 275
per induttori 51
per linee 53, 276
per motori 51, 275
per reattanze addizionali 51, 275
per sbarre 53, 55, 276
per sbarre di piccole dimensioni 53
per transformatori 45
per trasformatori 273
Protezione differenziale ad alta impedenza 123,
128
Protezione differenziale di terra ristretta 69
Protezione differenziale monofase 55
Protezione differenziale trasversale 52
Protezione sbarre collettrici 53, 55, 87
Protezione UMZ 79, 104
Prove CEM 268
Prove di isolamento 268
Prove di resistenza meccanica 269
Prove elettriche 268
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
R
Reattanze addizionali 15, 23, 51, 275
Reazione ai guasti 177
Registrazione delle misure di test 256
Registrazioni oscilloperturbografiche 195, 295
Relè di uscita 187, 263
Requisiti del trasformatore amperometrico 262
RTD 18, 155
S
Sbarre 15, 23, 24, 53, 55, 276
Sbarre di piccole dimensioni 15, 23, 53
Scatola del connettore 303
Scatto diretto 169, 292
Scatto esterno 169, 292
Scatto generale 184
Scatto rapido con guasti di intensità di corrente 39
Schemi generali 305
Segnalazioni del trasformatore 169, 292
Segnalazioni di esercizio 189
Segnalazioni di guasto 189, 295
Segnalazioni dipendenti dai comandi 185
Segnalazioni spontanee 183, 190
Segnali iii
Sequenza delle fasi 20, 174
Sequenza di fase 174
Sequenza di fasi 20
SIGRA 303
Simboli nei disegni iii
Simmetria della corrente 173
Sincronizzazione orologio 295
Slettività amperometrica 89
Smontaggio dell'apparecchio 218
Software di comando DIGSI® 4 303
Stabilizzazione
con armoniche 39, 85, 108
con resistenza 124
corrente 36
protezione di terra ristretta 72
Protezione differenziale 36
supplementare 38
Stabilizzazione all'inserzione 85, 108
Stabilizzazione della corrente 36
Stabilizzazione della resistenza 124
Stabilizzazione di inserzione 39
Stabilizzazione Rush 39, 85, 108
Stabilizzazione supplementare per guasti esterni 38
Stati di parametri iii
Statistica 185, 190, 295
Statistica degli scatti 185, 190
Stato dell'interruttore 28, 116
Struttura hardware 2
Supervisione circuito di scatto 174, 214
371
Indice
Supervisione sequenza di fase 174
Supervisone della tensione ausiliaria 172
T
Tastiera alfanumerica 3
Tastiera di navigazione 3
Tensione alternata 263
Tensione ausiliaria 262
Tensione ausiliria 217
Tensione continua 262
Thermobox 18, 155, 264, 291, 302
Tipi di comandi 202
Trasformatori 15, 21, 45, 273
Autotrasformatori 15, 49
con avvolgimenti separati 15
Trasformatori monofase 15, 49
Trasformatori convertitori 56
Trasformatori di terra 15, 47, 48, 53, 69
Trasformatori monofase 15, 49
Trasmissione di valori di misura 191
Trattamento del centro stella 21, 27, 45, 49, 50
U
Ulteriore supporto i
umidità ammissibile 271
Unità di temperatura 20
Uscite binarie 3, 187, 263
V
Valori di misura 191
Valori di misura della protezione differenziale 193
Valori di misura di esercizio 192
Valori di misura di servizio 294
Valori di misura termici 193
Valori di soglia 195
Valori limite termici 155
Varianti di collegamento 212
Vibrazioni e urti 269
Visualizzazione di valori di misura 191
W
Watchdog 173
„
372
7UT612 Manuale
C53000–G1172–C148–1
Correzioni
Spett.le
De
Siemens AG
Nome
Dept. PTD EA D SC22
D-13623 Berlin
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