Prefazione i Indice v Introduzione SIPROTEC Protezione differenziale 7UT612 V4.0 Funzioni Montaggio e messa in servizio Dati tecnici Appendice Manuale Indice C53000–G1172–C148–1 1 2 3 4 A Esclusione della responsabilità Copyright Abbiamo controllato il contenuto dello stampato circa la sua conformità con l'hardware e il software descritti. Ciononostante non si possono escludere divergenze, cosicché noi non possiamo assumerci nessuna responsabilità circa la completa conformità. Le indicazioni contenute in questo manuale vengono controllate costantemente e le necessarie correzioni sono contenute nelle edizioni successive. Siamo grati per eventuali suggerimenti tesi al miglioramento. Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche tecniche, anche senza preavviso. Versione dei documenti 4.00.06 Copyright © Siemens AG 2006. All rights reserved. La consegna e la riproduzione di questa documentazione, l'utilizzo e la comunicazione del rispettivo contenuto non sono consentiti, se non espressamente concesso. Ogni trasgressione comporta l'obbligo al risarcimento dei danni. Tutti i diritti riservati per la concessione di brevetti o la registrazione di modelli di utilità o disegni. Marchi registrati SIPROTEC, SINAUT, SICAM e DIGSI sono Marchi registrati della SIEMENS AG. Le altre denominazioni contenute in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo tramite terzi per i propri scopi Siemens Aktiengesellschaft No. libro C53000–G1172–C148-1 Prefazione Scopo del manuale Il presente manuale descrive le applicazioni, le funzioni, il montaggio e la messa in servizio dell'apparecchio. In particolare vengono riportate: • una descrizione delle funzioni dell'apparecchio e delle possibilità di impostazione → Capitolo 2; • Indicazioni per il montaggio e la messa in funzione→ Capitolo 3; • Un elenco delle caratteristiche tecniche → Capitolo 4; • e in appendice una sintesi dei dati più importanti per l'utente esperto. Le indicazioni generali per il comando e la parametrizzazione di apparecchi SIPROTEC® 4 sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176–C151). A chi si rivolge ingegneri delle protezioni, persone incaricate della parametrizzazione, controllo e manutenzione di dispositivi di protezione, automazione e comando, nonché personale addetto in impianti e centrali elettriche. Ambito di validità del manuale Il presente manuale è valido per: Protezione differenziale SIPROTEC® 7UT612; Versione Firmware 4.0. Indicazionidi conformità Questo prodotto è conforme alla Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee in merito all'armonizzazione delle leggi degli stati membri sulla compatibilità elettromagnetica (Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336/CE) e relativamente ai mezzi di esercizio elettrici, per l'impiego all'interno di determinati limiti di tensione (Direttiva sulla bassa tensione 73/23/EWG). La conformità è dimostrata dalle prove che sono state eseguite dalla Siemens AG in base all'articolo 10 della Direttiva del Consiglio in conformità alle norme generali EN 50081 e EN 50082 per la Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica e la norma EN 60255–6 per la Direttiva sulla bassa tensione. L'apparecchio è stato sviluppato e fabbricato secondo le norme sulla compatibilità elettromagnetica per l'impiego in campo industriale. L'apparecchio è conforme alle norme internazionali IEC 60255 e alle norme tedesche DIN 57435/Partel 303 (corrisp.. VDE 0435/Parte 303). Altre norme ANSI C37.90.* Ulteriore supporto Per domande relative al sistema SIPROTEC® 4 si prega di rivolgersi al vostro partner rivenditore Siemens. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 i Prefazione Corsi L'offerta personalizzata di corsi si trova sul nostro catalogo dei corsi oppure si può richiedere al nostro centro di addestramento di Norimberga. Indicazioni e avvertimenti Le indicazioni e gli avvertimenti contenuti in questo manuale vanno osservati per la vostra sicurezza e per garantire la durata dell'apparecchio. Vengono utilizzate le seguenti parole di segnalazione e definizioni standard: PERICOLO significa che si verificheranno incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Attenzione significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Cautela significa che si possono verificare incidenti con lesioni leggere o danni se non vengono prese le relative misure precauzionali. Ciò vale in particolare anche per danni esterni o interni all'apparecchio e danni che da ciò ne risultano. Nota è un'informazione importante sul prodotto o su una parte del manuale su cui si richiama particolarmente l'attenzione. Attenzione! Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molti componenti di queste ultime risultano essere sotto tensione. La mancata osservanza di tali norme può comportare gravi lesioni o danni materiali all'apparecchiatura. Soltanto personale qualificato può lavorare a questo apparecchio o in prossimità di esso. Esso deve avere familiarità con tutti gli avvertimenti e i lavori di manutenzione secondo il presente manuale e con tutte le normative di sicurezza. Un funzionamento sicuro e senza guasti del dispositivo presuppone un trasporto appropriato, un adeguato immagazzinaggio, un'installazione e montaggio da parte di personale qualificato e l'osservazione delle avvertenze e delle istruzioni del manuale. In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali sull'apparecchiatura. PERSONALE QUALIFICATO ai sensi di questo manuale e delle direttive di sicurezza sul prodotto stesso, è costituito da persone che hanno competenza dell'installazione, del montaggio, della messa in servizio e del funzionamento dell'apparecchio e che dispongono dunque di qualifiche adeguate, come ad es. • corso di formazione e istruzione o autorizzazione ad attivare e disattivare apparecchiature/sistemi, in conformità con gli standard di sicurezza in vigore, a provvedere al loro collegamento a terra e a contrassegnarli. • Corso di formazione o istruzione in accordo agli standard di sicurezza in materia di manutenzione e uso dell’attrezzatura di sicurezza appropriata. • Corso di pronto soccorso. ii 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Prefazione Convenzioni tipografiche e simboli Per contrassegnare termini che caratterizzano informazioni dell'apparecchio o per l'apparecchio nel testo vengono utilizzati i seguenti tipi di carattere: Nomi dei parametri Indicazioni per parametri di configurazione e di funzione che appaiono quali parole sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del PC (con DIGSI® 4) sono contrassegnate nel testo in grassetto (larghezza uniforme del carattere). Lo stesso vale per i titoli dei menu di selezione. Condizioni dei parametri Possibili impostazioni di parametri di testo, che come parole sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del PC (con DIGSI® 4) sono scritte in corsivo nel testo. Lo stesso vale per le opzioni nei menu di selezione. „Segnalazioni" Indicatori per informazioni emesse dall'apparecchio o che servono ad altri apparecchi o mezzi di commutazione sono scritti nel testo in caratteri con larghezza uniforme e messi inoltre tra virgolette. Nei disegni in cui la natura dell'informazione appaia chiaramente, le convenzioni di testo possono differire dalle convenzioni precedenti. I disegni utilizzano i seguenti simboli: Guasto a segnale di ingresso logico interno all'apparecchio Guasto a UL1–L2 segnale di uscita logico interno all'apparecchio segnale interno in entrata di una grandezza analogica FNo. >Abilitazion FNo. App. OFF segnale di ingresso binario esterno con numero funzione (Ingresso binario, segnalazione di entrata) segnale di uscita binario esterno con numero funzione (segnalazione dell'apparecchio) Indirizzo parametri Nomi dei parametri 1234 FUNZIONE ON Esempio di un parametro FUNZIONE con l'indirizzo 1234 e i possibili stati ON e OFF OFF Stati di parametri Inoltre vengono ampiamente utilizzati i segnali conformi alle norme IEC 60617–12 e IEC 60617-13 o da qui derivati. I simboli più frequenti sono i seguenti: grandezza di ingresso analogica ≥1 OR - Blocco logico & E - Blocco logico Inversione del segnale =1 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 OR esclusivo (antivalenza): uscita attiva, se solo uno degli ingressi è attivo iii Prefazione = Coincidenza: uscita attiva, se entrambi gli ingressi sono contemporan attivi o inattivi ≥1 Segnali di ingresso dinamici sopra con fronte positivo, sotto con fronte negativo Formazione di un segnale di uscita analogico composto da più segnali di ingresso analogici 2610 Iph>> Soglia di intervento con indirizzo e nome del parametro Iph> 2611 T Iph>> T 0 0 T Elemento temporizzatore (ritardo di reazione T, parametrizzabile) con indirizzo e nome del parametro Elemento temporizzatore (ritardo di ricaduta T, non parametrizzabile) Temporizzatore T per ingresso ad impulsi T S Q R Q Memoria statica (RS-Flipflop) con set (S), ingresso reset (R), uscita (Q) e uscita invertita (Q) iv 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Indice Prefazione.............................................................................................................................................. i Indice .................................................................................................................................................... v 1 2 Introduzione ......................................................................................................................................... 1 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo ............................................................................ 2 1.2 Campi di applicazione ............................................................................................................ 5 1.3 Caratteristiche ....................................................................................................................... 7 Funzioni .............................................................................................................................................. 13 2.1 In generale ........................................................................................................................... 14 2.1.1 Configurazione delle funzioni ............................................................................................... 14 2.1.2 2.1.2.1 2.1.2.2 Dati generali dell'impianto (Dati impianto 1) ......................................................................... 20 Parametri .............................................................................................................................. 29 Informazioni .......................................................................................................................... 31 2.1.3 2.1.3.1 2.1.3.2 Gruppi di impostazione......................................................................................................... 32 Parametri .............................................................................................................................. 32 Informazioni .......................................................................................................................... 33 2.1.4 2.1.4.1 Dati generali della protezione (Dati impianto 2).................................................................... 33 Informazioni .......................................................................................................................... 33 2.2 Protezione differenziale ........................................................................................................ 35 2.2.1 Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale ............................................. 35 2.2.2 Protezione differenziale per trasformatori............................................................................. 45 2.2.3 Protezione differenziale per generatori, motori e reattanze addizionali................................ 51 2.2.4 Protezione differenziale per induttanze shunt ...................................................................... 53 2.2.5 Protezione differenziale ´per sbarre di piccole dimensioni e per linee brevi......................... 53 2.2.6 Protezione differenziale monofase per sbarre...................................................................... 55 2.2.7 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................... 60 2.2.8 Parametri .............................................................................................................................. 65 2.2.9 Informazioni .......................................................................................................................... 66 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 v Indice vi 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta ............................................................................... 69 2.3.1 Descrizione della funzione.................................................................................................... 71 2.3.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................... 77 2.3.3 Parametri .............................................................................................................................. 78 2.3.4 Informazioni .......................................................................................................................... 78 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari . 79 2.4.1 2.4.1.1 2.4.1.2 2.4.1.3 2.4.1.4 2.4.1.5 2.4.1.6 Descrizione della funzione.................................................................................................... 79 Protezione di massima corrente a tempo indipendente (UMZ) ............................................ 79 Protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) ............................................... 82 Chiusura manuale................................................................................................................. 85 Commutazione dinamica della soglia di intervento............................................................... 85 Stabilizzazione all'inserzione ................................................................................................ 85 Protezione rapidaper sbarre mediante interblocco retroattivo .............................................. 87 2.4.2 2.4.2.1 2.4.2.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................... 88 Gradini di corrente di fase..................................................................................................... 88 Gradini di corrente omopolare .............................................................................................. 95 2.4.3 Parametri .............................................................................................................................. 99 2.4.4 Informazioni ........................................................................................................................ 101 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella).. 104 2.5.1 2.5.1.1 2.5.1.2 2.5.1.3 2.5.1.4 2.5.1.5 Descrizione della funzione.................................................................................................. 104 Protezione di massima corrente a tempo indipendente (UMZ) .......................................... 104 Protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) ............................................. 106 Chiusura manuale............................................................................................................... 108 Commutazione dinamica della soglia di intervento............................................................. 108 Stabilizzazione all'inserzione .............................................................................................. 108 2.5.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 109 2.5.3 Parametri ............................................................................................................................ 113 2.5.4 Informazioni ........................................................................................................................ 114 2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente .. 116 2.6.1 Descrizione della funzione.................................................................................................. 116 2.6.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 119 2.6.3 Parametri ............................................................................................................................ 119 2.6.4 Informazioni ........................................................................................................................ 120 2.7 Protezione di massima corrente monofase ........................................................................ 121 2.7.1 Descrizione della funzione.................................................................................................. 121 2.7.2 Protezione differenziale ad alta impedenza........................................................................ 123 2.7.3 Protezione cassone ............................................................................................................ 126 2.7.4 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 127 2.7.5 Parametri ............................................................................................................................ 132 2.7.6 Informazioni ........................................................................................................................ 132 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Indice 2.8 Protezione di carico squilibrato........................................................................................... 134 2.8.1 2.8.1.1 2.8.1.2 Descrizione della funzione.................................................................................................. 134 Gradini indipendenti (UMZ) ................................................................................................ 134 Gradino dipendente (AMZ) ................................................................................................. 135 2.8.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 137 2.8.3 Parametri ............................................................................................................................ 140 2.8.4 Informazioni ........................................................................................................................ 141 2.9 Protezione di sovraccarico termico..................................................................................... 142 2.9.1 Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche .................................. 142 2.9.2 Calcolo del punto caldo con determinazione dell'invecchiamento relativo......................... 145 2.9.3 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 148 2.9.4 Parametri ............................................................................................................................ 153 2.9.5 Informazioni ........................................................................................................................ 154 2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico ........................................................................ 155 2.10.1 Descrizione della funzione.................................................................................................. 155 2.10.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 155 2.10.3 Parametri ............................................................................................................................ 157 2.10.4 Informazioni ........................................................................................................................ 162 2.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore ......................................................... 164 2.11.1 Descrizione della funzione.................................................................................................. 164 2.11.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 167 2.11.3 Parametri ............................................................................................................................ 168 2.11.4 Informazioni ........................................................................................................................ 168 2.12 Accoppiamenti esterni ........................................................................................................ 169 2.12.1 Descrizione della funzione.................................................................................................. 169 2.12.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 170 2.12.3 Parametri ............................................................................................................................ 170 2.12.4 Informazioni ........................................................................................................................ 171 2.13 Autocontrollo ...................................................................................................................... 172 2.13.1 2.13.1.1 2.13.1.2 2.13.1.3 2.13.1.4 2.13.1.5 2.13.1.6 2.13.1.7 Descrizione della funzione.................................................................................................. 172 Controlli hardware .............................................................................................................. 172 Controllo del software......................................................................................................... 173 Controllo delle grandezze di misura ................................................................................... 173 Supervisione circuito di scatto ............................................................................................ 174 Reazione ai guasti .............................................................................................................. 177 Messaggi collettivi .............................................................................................................. 178 Errore di parametrizzazione ............................................................................................... 179 2.13.2 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 179 2.13.3 Parametri ............................................................................................................................ 180 2.13.4 Informazioni ........................................................................................................................ 181 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 vii Indice 2.14 Controllo delle funzioni protettive........................................................................................ 183 2.14.1 Logica di avviamento del dispositivo .................................................................................. 183 2.14.2 Diagramma della logica di scatto del dispositivo ................................................................ 184 2.14.3 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 185 2.14.4 Parametri ............................................................................................................................ 186 2.14.5 Informazioni ........................................................................................................................ 186 2.15 Funzioni supplementari....................................................................................................... 187 2.15.1 2.15.1.1 2.15.1.2 2.15.1.3 2.15.1.4 2.15.1.5 2.15.1.6 Elaborazione degli eventi.................................................................................................... 187 In generale.......................................................................................................................... 187 Segnalazioni di esercizio .................................................................................................... 189 Segnalazioni di guasto........................................................................................................ 189 Segnalazioni spontanee ..................................................................................................... 190 Interrogazione generale...................................................................................................... 190 Statistica degli scatti ........................................................................................................... 190 2.15.2 Misure di esercizio .............................................................................................................. 191 2.15.3 Registrazioni oscilloperturbografiche.................................................................................. 195 2.15.4 Indicazioni per l'impostazione............................................................................................. 196 2.15.5 Parametri ............................................................................................................................ 197 2.15.6 Informazioni ........................................................................................................................ 198 2.16 Elaborazione dei comandi .................................................................................................. 202 2.16.1 Tipi di comandi.................................................................................................................... 202 2.16.2 Percorso di comando.......................................................................................................... 203 2.16.3 Protezione contro errori di commutazione .......................................................................... 204 2.16.3.1 Collegamento con blocco/senza blocco............................................................................. 204 3 viii 2.16.4 Memorizzazione/acquisizione dei comandi........................................................................ 207 2.16.5 Informazioni ........................................................................................................................ 208 Montaggio e messa in servizio ....................................................................................................... 209 3.1 Montaggio e collegamento.................................................................................................. 210 3.1.1 Montaggio ........................................................................................................................... 210 3.1.2 Varianti di collegamento ..................................................................................................... 212 3.1.3 3.1.3.1 3.1.3.2 3.1.3.3 3.1.3.4 3.1.3.5 Adattamento dell'hardware ................................................................................................. 217 Generalità ........................................................................................................................... 217 Smontaggio dell'apparecchio.............................................................................................. 218 Interruttori su circuiti stampati............................................................................................. 221 Moduli interfaccia................................................................................................................ 225 Assemblaggio dell'apparecchio .......................................................................................... 229 3.2 Verifica dei collegamenti..................................................................................................... 230 3.2.1 Controllo del collegamento di trasmissione delle interfacce seriali..................................... 230 3.2.2 Controllo dei collegamenti .................................................................................................. 232 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Indice 4 3.3 Messa in servizio ................................................................................................................ 235 3.3.1 Funzionamento di prova e attivazione e disattivazione del blocco di trasmissione............ 236 3.3.2 Test interfaccia di sistema .................................................................................................. 236 3.3.3 Controllo degli stati di commutazione di uscite e ingressi binari ........................................ 238 3.3.4 Verifica della coerenza delle impostazioni.......................................................................... 240 3.3.5 Prove della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore ................................... 241 3.3.6 Prova di corrente simmetrica sull'oggetto da proteggere ................................................... 243 3.3.7 Controllo della corrente zero all'oggetto protetto................................................................ 249 3.3.8 Prove per la protezione per sbarre .................................................................................... 253 3.3.9 Prova dell'ingresso di corrente I8 ........................................................................................ 255 3.3.10 Funzioni definibili dall'utente............................................................................................... 256 3.3.11 Prova della stabilità e definizione di una registrazione delle misure di test........................ 256 3.4 Attivazione dell'apparecchio ............................................................................................... 259 Dati tecnici........................................................................................................................................ 261 4.1 Dati generali ....................................................................................................................... 262 4.1.1 Ingressi analogici................................................................................................................ 262 4.1.2 Alimentazione ausiliaria...................................................................................................... 262 4.1.3 Ingressi e uscite binarie...................................................................................................... 263 4.1.4 Interfacce di comunicazione ............................................................................................... 264 4.1.5 Prove elettriche .................................................................................................................. 268 4.1.6 Prove di resistenza meccanica........................................................................................... 269 4.1.7 Condizioni climatiche.......................................................................................................... 270 4.1.8 Condizioni di impiego ......................................................................................................... 271 4.1.9 Esecuzioni costruttive......................................................................................................... 271 4.2 Protezione differenziale ...................................................................................................... 272 4.2.1 Generalità ........................................................................................................................... 272 4.2.2 Trasformatori ...................................................................................................................... 273 4.2.3 Generatori, motore, reattanze ............................................................................................ 275 4.2.4 Sbarre, nodi, linee corte ..................................................................................................... 276 4.3 Protezione di terra ristretta ................................................................................................. 277 4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari278 4.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella).. 285 4.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente ... 286 4.7 Protezione di massima corrente monofase ........................................................................ 287 4.8 Protezione di carico squilibrato........................................................................................... 288 4.9 Protezione di sovraccarico termico..................................................................................... 289 4.9.1 Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche .................................. 289 4.9.2 Calcolo del punto caldo con determinazione della durata .................................................. 291 4.10 Thermobox per protezione di sovraccarico ........................................................................ 291 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 ix Indice A 4.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore.......................................................... 292 4.12 Accoppiamenti esterni ........................................................................................................ 292 4.13 Autocontrollo....................................................................................................................... 293 4.14 Funzioni supplementari....................................................................................................... 294 4.15 Dimensioni .......................................................................................................................... 296 Appendice......................................................................................................................................... 299 A.1 Dati di ordinazione e accessori .......................................................................................... 300 A.1.1 Accessori ............................................................................................................................ 302 A.2 Schemi generali .................................................................................................................. 305 A.2.1 Custodia per montaggio incassato o in armadio................................................................. 305 A.2.2 Custodia per montaggio sporgente..................................................................................... 306 A.3 Esempi di collegamento...................................................................................................... 307 A.4 Associazione delle funzioni di protezione agli oggetti da proteggere ................................. 318 A.5 Preimpostazioni .................................................................................................................. 319 A.6 Funzioni dipendenti dal protocollo ...................................................................................... 321 A.7 Parametri ............................................................................................................................ 322 A.8 Liste di informazioni ............................................................................................................ 342 A.9 Elenco dei valori di misura.................................................................................................. 363 Indice................................................................................................................................................. 367 x 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 1 Introduzione Nel presente capitolo viene presentato l'apparecchio SIPROTEC®. Vengono illustrati i campi di impiego, le caratteristiche e le funzioni implementate nella 7UT612. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo 2 1.2 Campi di applicazione 5 1.3 Caratteristiche 7 1 1 Introduzione 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo La protezione digitale SIPROTEC® 7UT612 è equipaggiata con un potente sistema a microprecessore. Pertanto tutte le operazioni, dal rilevamento delle grandezze di misura fino all'emissione dei comandi destinati agli interruttori, sono elaborate in modo del tutto digitale. La figura 1-1 illustra la struttura di base del dispositivo. Ingressi analogici Gli ingressi di misura (ME) trasformano le tensioni provenienti dai riduttori di misura e le adattano al livello interno di elaborazione. L'apparecchio dispone di 8 ingressi di corrente. Sono previsti rispettivamente 3 ingressi di corrente per le correnti di linea su entrambi i lati dell'oggetto protetto. Un ulteriore (I7) può essere utilizzato per una qualsiasi corrente, ad es., per la corrente di terra della messa a terra del centro stella di un avvolgimento del trasformatore. L'ingresso I8 è predisposto per una sensibilità molto elevata. Ciò consente, ad es., il rilevamento di basse correnti di cassone in trasformatori oppure (con resistore esterno) il rilevamento di una tensione (ad es. per metodo di misura ad alta impedenza). ME EV AD µC ∩ IL1S1 AV Error Run IL2S1 Relè di uscita Relè (parametrizzabile) IL1S1 IL1S2 LED sulla copertura (parametrizzabili) IL2S2 IL3S2 µC I7 # I8 Pannello operatore locale ESC ENTER 7 4 1 . 8 5 2 0 9 6 3 +/- Ingressi binari (parametrizzabili) SV VH Fig. 1-1 2 Tensione ausilaria Display sulla copertura Interfaccia operativa verso il PC Interfaccia di servizio PC/Modem/ Thermobox Interfaccia sistema Stazione centrale Cronosincronizzazione, ad es. DCF77 IRIG B Struttura hardware della protezione differenziale digitale Protezione differenziale7UT612 — esempio per un trasformatore a due avvolgimenti con i lati L1 e L2 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 1.1 Funzionamento dell'apparecchio completo Le grandezze analogiche vengono trasmesse al gruppo amplificatore di ingresso EV. L'amplificatore di ingresso (EV) assicura una terminazione ad alta resisitività delle grandezze d'ingresso e contiene filtri per il processamento dei valori di misura, che sono ottimizzati riguardo alla larghezza di banda e alla velocità di elaborazione. Il gruppo trasformatore analogico-digitale (AD) multiplexer comprende trasformatori analogico-digitali e moduli di memoria per il trasferimento dei dati al microprocessore. Sistema di microcomputer Nel sistema microcomputerizzato µC vengono elaborate, oltre al controllo delle grandezze di misura, le funzioni di protezione e di controllo propriamente dette. Si tratta in particolare di: − filtraggio e preparazione delle grandezze di misura, − controllo continuo delle grandezze di misura, − controllo delle condizioni di avviamento per le singole funzioni di protezione, − Valutazione delle grandezze di misura Trasformazione delle correnti in base al gruppo di trasformazione del trasformatore da proteggere (in caso di impiego di una protezione differenziale del trasformatore) e adattamento delle ampiezze di corrente, − Formazione di grandezze differenziali e di stabilizzazione, − Analisi della frequenza delle correnti di fase e grandezze di misura differenziali, − Calcolo dei valori effettivi delle correnti per il rilevamento del sovraccarico e correzione della sovratemperatura dell'oggetto di protezione. − interrogazione dei valori limite e delle sequenze temporali, − controllo di segnali per le funzioni logiche, − decisione relativamente ai comandi di scatto, − memorizzazione di segnalazioni, allarmi, guasti, dei valori di intervento per l'analisi dei guasti, − gestione del sistema operativo e delle sue funzioni, come ad es. memorizzazione dei dati, orologio in tempo reale, comunicazione, interfacce ecc. Le informazioni sono messe a disposizione dall'amplificatore d'uscita (AU). Ingressi e uscite binarie Segnali logici di ingresso/uscita sono portati dal/al microprocessore attraverso i moduli di ingresso/uscita. (ingressi e uscite). Da qui il sistema riceve informazioni provenienti dall'impianto (per es. reset a distanza) o da altri apparecchi (per es. comandi di blocco). Uscite sono soprattutto i comandi alle apparecchiature elettriche e i messaggi per la remotizzazione di eventi e di condizioni di stato importanti. Elementi frontali Visualizzazioni ottiche (LED) e un campo di visualizzazione (display LCD) sul fronte dell'apparecchio danno informazioni sul funzionamento dell'apparecchio e segnalano eventi, condizioni di stato e valori di misura. Tasti numerici e di controllo integrati permettono, in combinazione con il display a cristalli liquidi, la comunicazione con l'apparecchio in locale. Qui è possibile richiamare tutte le informazioni dell'apparecchio quali parametrizzazione e parametri di taratura, segnalazioni di esercizio e di guasto, valori di misura (vedi anche il manuale del sistema SIPROTEC® 4 ) e modificare i parametri di taratura (cfr. anche Cap. 2). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3 1 Introduzione Negli apparecchi con funzioni di comando, è possibile anche la conduzione dell'impianto a partire dal pannello frontale. Interfacce seriali Attraverso un interfaccia operatore posta sul fronte può essere attivata la comunicazione con un PC utillizzando il programma di parametrizzazione DIGSI® 4. In tal modo è possibile una facile gestione di tutte le funzioni dell'apparecchio. Tramite l'interfaccia di servizio si può comunicare in remoto con l'apparecchio servendosi di un PC e usando DIGSI® 4. Ciò è particolarmente adatto nel caso di una connessione fissa degli apparecchi al pc oppure di comando attraverso un modem. Tramite l'interfaccia seriale di sistema tutti i dati dell'apparecchio possono essere trasferiti a un'unita centrale o a un sistema di supervisione. A seconda del suo utilizzo, questa interfaccia può essere equipaggiata con diversi supporti fisici di teletrasmissione e di diversi protocolli. Un'ulteriore interfaccia è prevista per la sincronizzazione oraria dell'orologio interno attraverso fonti di sincronizzazione esterne. Ulteriori protocolli di comunicazione sono implementabili con moduli di interfaccia supplementari. L' interfaccia di serviziopuò essere utilizzata anche per il collegamento a un Thermobox per l'immissione di temperature esterne (per protezione di sovraccarico). Alimentazione ausiliaria 4 Un alimentatore provvede a fornire alle unità funzionali descritte della necessaria potenza ai diversi livelli di tensione. Buchi transitori della tensione ausiliaria di alimentazione che possono sopraggiungere in caso di cortocircuiti nel sistema di alimentazione possono essere coperti in generale da una memoria di tensione data da un condensatore (vedi anche dati tecnici, par. 4.1.2). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 1.2 Campi di applicazione 1.2 Campi di applicazione La Protezione differenziale SIPROTEC® 7UT612 digitale è una protezione selettiva di corto circuito per trasformatori di tutte le taglie, per macchine rotanti, per bobine di induttanza e le reattanze addizionali nonché per linee corte e microsbarre collettrici con derivazioni. Essa può essere utilizzata come apparecchio monofase anche per sbarre di piccole dimensioni con massimo sette derivazioni. Ogni singolo tipo di impiego è programmabile in modo da garantire un adattamento ottimale all'oggetto da proteggere. L'apparecchio può essere utilizzato anche con un collegamento bifase per applicazioni a 162/3 Hz. Uno dei principali vantaggi del principio della Protezione differenziale è lo scatto istantaneo per tutti i corto circuiti situati in un qualsiasi punto della zona da proteggere. I trasformatori amperometrici delimitano le estremità della zona da proteggere rispetto al resto della rete. Tale delimitazione ben definita dona al principio di protezione differenziale una selettività ideale. Quando viene utilizzata per proteggere un trasformatore, la 7UT612 viene collegata di regola ai trasformatori lato alta e bassa tensione del trasformatore di potenza. Le rotazioni di fase e il concatenamento delle correnti dovute all'accoppiamento degli avvolgimenti del trasformatore vengono corretti matematicamente nell'apparecchio. La messa a terra dei centri stella degli avvolgimenti del trasformatore può essere definita liberamente e viene presa in considerazione automaticamente. Utilizzata per proteggere un generatore o un motore, la 7UT612 sorveglia le correnti nel centro stella e nei morsetti della macchina. Lo stesso vale per le reattanze addizionali. È anche possibile proteggere cavi corti o microsbarre collettrici con due derivazioni. In questo contesto "corto" significa che le connessioni tra trasformatori amperometrici alle estremità della linea e l'apparecchio non rappresentano un carico troppo elevato per il TA. Con i trasformatori, i generatori, i motori o le bobine a induttanza con centro stella collegato a terra, la corrente tra il centro stella e la terra può essere misurata e utilizzata per una protezione di terra sensibile. Con i suio 7 ingressi di corrente standard l'apparecchio può essere utilizzato come protezione monofase di una sbarra collettrice per un massimo di 7 derivazioni. In questo caso per ogni fase viene utilizzata una 7UT612. Intercalando dei trasformatori convertitori (esterni) è ugualmente possibile realizzare la protezione di una sbarra collettrice per massimo 7 derivazioni con un apparecchio 7UT612. Un ulteriore ingresso di corrente di misura sensibile I8 può sorvegliare, ad es., nel caso di trasformatori o di bobine dotate di cassone isolata, la corrente di fuga tra la cassone e la terra e riconosere in questo modo anche guasti a terra altamente resistivi. Per i trasformatori (compresi gli autotrasformatori), i generatori o le bobine di induttanza è possibile realizzare una Protezione differenziale ad alta impedenza per i guasti a terra. In questo caso i TA (dello stesso tipo) alle estremità della zona da proteggere forniscono l'alimentazione a una resistenza (esterna) comune ad alta impedenza. La corrente che attraversa questa resistenza viene rilevata da un ingresso di corrente di misura sensibile I8 della 7UT612. Per tutti i tipi di oggetti da proteggere, l'apparecchio dispone di funzioni di protezione di massima di corrente di riserva, che possono agire su un lato qualsiasi. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 5 1 Introduzione Per tutti i tipi di macchine, una protezione di sovraccarico termico con modello termico può essere collegata sul un lato quasiasi. La temperatura del refrigerante può essere sorvegliata tramite sonde esterne (con l'ausilio di un Thermobox esterno). È quindi possibile calcolare e visualizzare la temperatura del punto caldo e del tasso di invecchiamento relativo. Una protezioen di carico squilibrato consente il rilevamento di correnti asimmetriche. Essa permette di diagnosticare i guasti di fase, i carichi asimmetrici e - soprattutto per le macchine elettriche - le componenti inverse e pericolose del sistema di corrente. Per i generatori e i trasformatori di corrente di trazione è disponibile un modello bifase di 162/3 Hz, che dispone di tutte le funzioni adattate a questa applicazione (Protezione differenziale, protezione contro guasti a terra, protezione di massima corrente tempodipendente, protezione di di sovraccarico). Una protezione contro la mancata apertura dell'interruttore sorveglia la reazione dell'interruttore dopo un comando di scatto. Questa protezione può essere attribuita a un qualsiasi lato dell'oggetto da proteggere. 6 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 1.3 Caratteristiche 1.3 Caratteristiche • Potente sistema a microprocessore a 32 bit; • processamento dei valori di misura completamente digitale e controllo degli stessi, dall'acquisizione e digitalizzazione dei valori di misura fino all'emissione del comando di scatto o di eventuali altri segnali configurati. • separazione completamente galvanica ed esente da guasti dei circuiti di elaborazione interni dai circuiti di misura, di controllo e di alimentazione dell'impianto per mezzo di linee per la trasmissione delle misure, di moduli di ingresso e uscita binari e di convertitori di tensione continua o alternata; • per trasformatori, generatori, motori, centri oppure sbarre collettrici di piccole dimensioni; • facile dialogo mediante un pannello di comando integrato o per mezzo di un personal computer collegato con installato software guidato a menu. Protezione differenziale trasformatore • Curva caratteristica di scatto con corrente stabilizzata • Stabilizzazione contro correnti di chiusura (inrush) con seconda armonica; • Stabilizzazione contro correnti di guasto transitorie e stazionarie, ad es., a causa di sovraeccitazione, con altre armoniche regolabili (terza o quinta armonica). • insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore amperometrico; • elevata stabilità anche con saturazione variabile del trasformatore di corrente; • Scatto rapido con guasti del trasformatore a corrente forte; • indipendente dal regime dei centri stella del trasformatore; • alta sensibilità ai guasti a terra durante il rilevamento della corrente di terra di un avvolgimento di un trasformatore collegato a terra: • adattamento integrato al gruppo di accoppiamento del trasformatore; • adattamento integrato al rapporto di trasformazione tenendo conto delle diverse correnti nominali del TA. Protezione differenziale generatore e motore • Curva caratteristica di scatto con corrente stabilizzata • alta sensibilità; • Brevi tempi di esecuzione del comando; • insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore amperometrico; • elevata stabilità anche con saturazione variabile del trasformatore di corrente; • indipendente dal regime del centro stella. Protezione differenziale centro/linea • Curva caratteristica di scatto con corrente stabilizzata; • brevi tempi di esecuzione del comando; • insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore amperometrico; • elevata stabilità anche con saturazione variabile del trasformatore di corrente; 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 7 1 Introduzione • Controllo del valore di misura con corrente di esercizio. Protezione sbarre collettrici • Protezione differenziale monofase per una sbarra collettrice con 7 derivazioni max.; • un apparecchio per fase oppure collegamento di un apparecchio tramite trasformatori convertitori; • curva caratteristica di scatto con corrente stabilizzata; • brevi tempi di esecuzione del comando; • insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore amperometrico; • elevata stabilità anche con saturazione variabile del trasformatore di corrente; • Controllo del valore di misura con corrente di esercizio. Protezione differenziale contro i guasti a terra • per avvolgimenti di trasformatori con centro stella collegato a terra, per generatori, motori, bobine di induttanza o bobine di messa a terra; • brevi tempi di esecuzione del comando; • alta sensibilità in caso di corto circuiti a terra nella zona da proteggere; • elevata stabilità in caso di corto circuiti a terra esterni mediante stabilizzazione con ampiezza e fase della corrente di terra circolante. Protezione differenziale a alta impedenza • acquisizione sensibile della corrente di guasto mediante una resistenza comune (esterna) di carico del TA: • brevi tempi di esecuzione del comando; • insensibile alle componenti di corrente continua e alla saturazione del trasformatore amperometrico; • estrema stabilità in caso di regolazione ottimale; • adatta per il rilevamento di guasti a terra in generatori collegati a terra, bobine a induttanza e trasformatori, in particolare autotrasformatori. • adatta per tutte le misurazioni della tensione (mediante la corrente di resistenza) secondo il principio di alta impedenza. Protezione cassone • per trasformatori o induttori dotati di cassone isolato o fissato a alta impedenza; • controllo della corrente circolante tra la cassone e la terra; • collegamento facoltativo a un ingresso di misura di corrente "normale" oppure a un ingresso di misura ad alta sensibilità (regolabile a partire da 3 mA). protezione di massima corrente tempo-dipendente per correnti di fase e corrente zero • Due gradini indipendenti corrente/tempo (UMZ) per ogni corrente di fase e la corrente omopolare tripla (somma delle correnti di fase) per un lato a scelta dell'oggetto da proteggere; • un gradino supplementare corrente/tempo dipendente dalla corrente (AMZ) per ogni corrente di fase e per la corrente omopolare tripla; • per la protezione AMZ, possibilità di selezione tra più caratteristiche secondo i diversi standard e una caratteristica specificata dall'utente; 8 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 1.3 Caratteristiche • i gradini possono essere combinati liberamente, possibilità di caratteristiche diverse per le correnti di fase e omopolari; • possibilità di blocco, per es. per interblocchi retroattivi con qualsiasi gradino; • possibile scatto immediato in caso di chiusura su un cortocircuito con qualsiasi gradino; • stabilizzazione della chiusura con seconda armonica; • commutazione dinamica dei parametri di protezione di massima corrente, ad es., in caso di avviamento a freddo dell'impianto. Protezione di massima corrente tempo-dipendente per corrente di terra • Due gradini indipendenti corrente/tempo (UMZ) per la corrente di terra (ingresso di corrente I7), ad es., correntre tra il centro stella e la messa a terra; • un gradino supplementare corrente/tempo dipendente dalla corrente (AMZ) per la corrente di terra; • per il gradino AMZ, possibilità di selezione tra più caratteristiche secondo i diversi standard e una caratteristica specificata dall'utente; • i tre gradini sono combinabili a piacere; • possibilità di blocco, per es. per interblocchi retroattivi con qualsiasi gradino; • possibile scatto immediato in caso di chiusura su un cortocircuito con qualsiasi gradino; • stabilizzazione della chiusura con seconda armonica; • commutazione dinamica dei parametri di protezione di massima corrente, ad es., in caso di avviamento a freddo dell'impianto. Protezione di massima corrente monofase • Due gradini indipendenti temporizzabili (UMZ) combinabili liberamente. • per il rilevamento di una quasiasi massima corrente monofase; • collegabile a scelta a un ingresso di corrente di terra (ingresso di corrente I7) oppure a un ingresso di corrente ad alta sensibilità (ingresso di corrente I8); • adatta per la misura di correnti deboli (ad es.,per la protezione di alta impedenza o per la protezione cassone isolato o fissato, v. sopra); • adatta per la misura di una quasiasi tensione mediante resistore esterno (ad es., per la protezione di alta impedenza, v. sopra); • possibilità di blocco per ogni gradino. Protezione contro i carichi squilibrati • Valutazione della componente inversa del sistema trifase in un lato qualsiasi dell'oggetto da proteggere; • due gradini indipendenti (UMZ) e un'altra caratteristica inversa (dipendente dalla corrente inversa, AMZ); • per il gradino AMZ, possibilità di selezione tra più caratteristiche secondo i diversi standard e una caratteristica specificata dall'utente; • i gradini sono combinabili a piacere; 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 9 1 Introduzione Protezione di sovraccarico termico • Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche legate alla corrente; • calcolo del valore effettivo; • impostabile in un quasiasi lato dell'oggetto da proteggere; • gradino di allarme termico regolabile; • gradino di allarme in corrente regolabile; • calcolo a scelta del punto caldo con determinazione della riserva di carico e tasso di invecchiamento secondo IEC 60354 (con sensori di temperatura esterni e Thermobox). Protezione contro la mancata apertura dell'interruttore • con controllo del flusso di corrente attraverso tutti i poli dell'interruttore di un lato quasiasi dell'oggetto da proteggere • possibilità di controllo della posizione dell'interruttore (quando i contatti ausiliari sono collegati); • possibilità di avviare il comando di scatto di tutte le funzioni di protezione integrate; • possibilità di avviare funzioni di scatto esterne. Scatto diretto esterno • Scatto dell'interruttore di un apparecchio esterno attraverso un ingresso binario; • integrazione di comandi esterni nel trattamento dello scatto e delle segnalazioni; • facoltativamente con o senza temporizzazione dello scatto. elaborazione di informazioni esterne • integrazione di informazioni esterne (segnalazioni definibili dall'utente) nel trattamento delle segnalazioni; • segnalazioni del trasformatore predefinite (prot. Bucholz, gasatura olio); • trasmissione al relè di uscita, LED, e tramite interfacce seriali ai dispositivi centrali di controllo e registrazione. Funzioni definibili dall'utente (CFC) • connessioni liberamente programmabili di segnali interni ed esterni per la realizzazione di funzioni logiche definibili dall'utente; • tutte funzioni logiche in uso; • ritardi e interrogazioni di valori limite. Messa in esercizio; funzionamento • Assistenza estesa per il funzionamento e la messa in esercizio; • visualizzazione di tutte le correnti di misura secondo il loro modulo e la loro fase; • visualizzazione delle correnti differenziali e di stabilizzazione calcolate; • strumenti integrati rappresentabili con un browser standard: rappresentazione grafica sullo schermo di un personal computer di diagrammi vettoriali di tutte le correnti alle estremità dell'oggetto da proteggere; • controllo del collegamento e della direzione, verifica dell'interfaccia. 10 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 1.3 Caratteristiche Funzioni di controllo e supervisione • Controllo dei circuiti di misura interni, dell'alimentazione a tensione ausiliaria come pure dell'hardware e del software con conseguente elevata affidabilità; • Controllo dei circuiti secondari dei convertitori di corrente attraverso controlli della simmetria; • verifica della coerenza delle impostazioni relativamente all'oggetto da proteggere e possibile attribuzione degli ingressi di misura: blocco della protezione differenziale in caso di regoazioni incoerenti, le quali potrebbero provocare un funzionamento errato del sistema Protezione differenziale; • possibile supervisione dei circuti di scatto; Altre funzioni • Orologio con batteria tampone, sincronizzabile attraverso un segnale di sincronizzazione (DCF77, IRIG B tramite ricevitore satellitare), tramite ingresso binario oppure interfaccia di sistema; • calcolo permanente e visualizzazione di valori di misura di esercizio sul display frontale, visualizzazione di valori di misura di tutti i terminali dell'oggetto da proteggere; • memoria di segnalazione per le ultime otto perturbazioni di rete (guasti nella rete), classificate secondo il tempo reale; • memorizzazione dei valori di guasto e trasmissione dei dati per una durata massima di ca. 5 s.; • Statistica degli scatti: conteggio dei comandi di scatto generati dall'apparecchio, come pure protocollo dei dati di cortocircuito e calcolo della somma delle correnti di cortocircuito interrotte; • possibile comunicazione con dispositivi di controllo e memorizzazione centrali attraverso interfacce seriali (in base al modello ordinato), a scelta attraverso linea dati modem o cavi a fibre ottiche; 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 11 1 Introduzione 12 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2 Funzioni Nel presente capitolo vengono illustrate le singole funzioni del dispositivo 7UT612 SIPROTEC®. Le possibilità di impostazione associate ad ogni funzione vengono descritte dettagliatamente. Il capitolo contiene anche le indicazioni relative alla determinazione dei valori di taratura e - se necessario - delle rispettive le formule. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale 14 2.2 Protezione differenziale 36 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta 71 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari 82 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) 107 2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente 119 2.7 Protezione di massima corrente monofase 124 2.8 Protezione di carico squilibrato 136 2.9 Protezione di sovraccarico termico 144 2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico 157 2.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore 166 2.12 Accoppiamenti esterni 171 2.13 Autocontrollo 174 2.14 Controllo delle funzioni protettive 185 2.15 Funzioni supplementari 189 2.16 Elaborazione dei comandi 204 13 2 Funzioni 2.1 In generale Pochi secondi dopo l'attivazione dell'apparecchio, compare sullo schermo il display base. Nel 7UT612 sono rappresentati i valori di misura. Per la configurazione (par. 2.1.1) utilizzare un personal computer equipaggiato con DIGSI® 4. Il procedimento è descritto dettagliatamente nel manuale del sistema SIPROTEC® 4, N. d'ordine E50417–H1176–C151. Per le modifiche è necessario immettere la parola d'accesso N. 7 (per record di parametri). Senza parola d'accesso si possono leggere le impostazioni, che non possono però essere né modificate né trasmesse all'apparecchio. I parametri funzionali, vale a dire le opzioni funzionali, i valori limite, etc., possono essere modificati attraverso il pannello di comando sul fronte dell'unità o attraverso l'interfaccia di comando o di servizio a partire da un personal computer equipaggiato con DIGSI® 4. È necessaria la parola d'accesso N. 5 (per parametri singoli). 2.1.1 Configurazione delle funzioni In generale L'apparecchio 7UT612 dispone di una serie di funzioni di protezione e di funzioni supplementari. La configurazione hardware e software viene definita in fase di ordinazione, in base alle esigenze specifiche. Le funzioni di comando possono essere adattate alle condizioni dell'impianto. Tramite la programmazione è anche possibile attivare o disattivare singole funzioni oppure modificare l'interazione delle funzioni. Le funzioni non utilizzate nel 7UT612 non vengono visualizzate. Esempio di configurazione delle funzioni: I dispositivi 7UT612 si utilizzano su sbarre collettrici e trasformatori. La protezione di sovraccarico dev'esserre impiegata solo per trasformatori. Nel caso di sbarre collettrici, questa funzione viene "disabilitata" mentre per i trasformatori dev'essere "abilitata". Le funzioni accessorie e di protezione disponibili possono essere programmate come abilitata o non abilitata. Per alcune funzioni, è possibile anche effettuare una selezione tra più alternative spiegate in seguito. Le funzioni programmate come non abilitato non vengono elaborate dall'unità 7UT612: non vengono emesse segnalazioni e i parametri di taratura corrispondenti (funzioni, valori di soglia) non vengono visualizzati durante la taratura. Nota: le funzioni e le preimpostazioni disponibili sono subordinate alla variante ordinata (i dettagli sono riportati nell'appendice A.1). Definizione della configurazione delle funzioni 14 I parametri di configurazione possono essere immessi per mezzo di un personal computer e del programma DIGSI® 4, tramite l'interfaccia di comando sul lato frontale del dispositivo oppure tramite l'interfaccia di servizio sul retro. Il procedimento è descritto nel manuale del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ord. E50417–H1176–C151, Par. 5.3). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale Ai fini della modifica dei parametri di programmazione si richiede l'immissione del codice N. 7 (per record di parametri). Senza codice è possibile soltanto la lettura ma non la modifica e la trasmissione delle impostazioni al dispositivo. Particolarità La maggior parte delle impostazioni si spiega automaticamente. Le particolarità vengono illustrate qui di seguito. L' Appendice A.4 riassume le funzioni di protezione adattate ai differenti oggetti da proteggere. Stabilire innanzitutto quale lato dell'oggetto dev'essere indicato come Lato 1 e quale lato come Lato 2. Questa selezione è libera. In caso di impiegio di più 7UT612, andrebbe effettuata una scelta unitaria in modo da facilitare anche la successiva associazione. Di seguito viene riportato un esempio consigliato per il Lato 1: − per trasformatori il lato di alta tensione, se però il lato di bassa tensione è un avvolgimento a stella collegato a terra, quest'ultimo va preferito come lato 1 (lato di riferimento); − per generatori il lato morsetti; − per motori e induttanze shunt il lato dell'alimentazione di corrente; − per reattanze addizionali, linee e sbarre collettrici non vi è un lato consigliato. La scelta del lato va osservata per alcune delle seguenti impostazioni di configurazione. Per utilizzare la commutazione di gruppi di impostazione, impostare l'indirizzo 103 Camb. grp. opz. su Abilitato. In questo caso, per le impostazioni delle funzioni, si possono impostare fino a quattro diversi gruppi di parametri funzionali che, durante l'esercizio, possono essere velocemente e comodamente commutati. Con l'impostazione Disabilitato è possibile impostare e utilizzare solo un gruppo di parametri funzionali. L'impostazione del Ogg.di Protez. (indirizzo 105) è importante per il corretto abbinamento dei parametri di impostazione e dei possibili ingressi, uscite e funzioni del dispositivo: − I trasformatori normali con avvolvimenti separati vengono impostati come Trasf.3 fase, indipendentemente dal gruppo di trasformazione e dalle condizioni di messa a terra dei centri stella. Ciò vale anche quando all'interno dell'area protetta si trova un trasformatore di terra (cfr. fig. 2-18, pag. 49). − Nel caso di autotrasformatori impostare Autotrasform.. Questa impostazione è valida anche per induttanze shunt, quando in entrambi i lati dei punti di collegamento sono installati dei trasformatori (cfr. fig.2-25 a destra, pag.55). − Con un Trasf.1 fase la fase centrale L2 rimane libera. Questa impostazione è particolarmente adatta per trasformatori monofase da 162/3 Hz. − Per generatori e motori il trattamento è lo stesso. L'impostazione Generat./ Motore vale anche per reattanze addizionali e induttante shunt, quando in entrambi i lati è installato un gruppo completo di TA. − Per l'impiego su sbarre di piccole dimensioni oppure nodi con due estremità, impostare Sbarra 3 fase. Questa impostazione vale anche per tratti di lineacorti, limitati anche da gruppi di TA, che devono essere protetti. In questo caso "corto" significa che le connessioni tra i trasformatori amperometrici alle estremità della linea e il dispositivo non rappresentano un carico troppo elevato per i TA. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 15 2 Funzioni − Se il dispositivo viene utilizzato come protezione per sbarre con fino a 7 derivazioni, come dispositivo monofase oppure trifase mediante trasformatori sommatori, è valida l'impostazione Sbarra 1 fase. In questi caso va comunicato al dispositivo anche il numero di derivazioni della sbarra collettrice, all'indirizzo 107 Num. Terminali. Sono ammesse fino a 7 derivazioni. L'ingresso di misura di corrente I7 serve, in generale, per determinare la corrente di centro stella. A questo scopo, va comunicato al dispositivo, all'indirizzo 108 I7-TA colleg., quale lato dell'oggetto da proteggere è associato a questa corrente. Nel caso di trasformatori, selezionare il lato, il cui centro stella è collegato a terra e del quale dev'essere misurata la corrente di centro stella. Nel caso di generatori e motori, il lato è quello rivolto verso il centro stella collegato terra. Per gli autotrasformatori può essere scelto un lato qualsiasi poiché vi è solo una corrente di centro stella per entrambi i lati. Se la corrente di centro stella non viene utilizzata per la protezione differenziale oppure per la protezione di terra ristretta, impostare Non utilizzato (preimpostazione). Se si utilizza la protezione di terra ristretta, essa dev'essere associata a un lato collegato a terra (indirizzo 113 G.T.R.Protez.), in caso contrario va impostata come Disabilitato. Nel caso di autotrasformatori il lato può essere scelto liberamente. Anche le funzioni della protezione di massima corrente devono essere associate a un lato dell'oggetto da proteggere: − Nel caso della protezione di massima corrente a tempo per fasi, il lato per la quale è valida questa protezione può essere selezionato all'indirizzo 120 DMT/IDMT Fase. Per i generatori viene normalmente selezionato il lato del centro stella, per i motori il lato dei morsetti. Nel caso di un'alimentazione da un lato si consiglia il lato di alimentazione. Spesso viene utilizzata per il lato di alimentazione una protezione di massima corrente separata. In questo caso la protezione interna di massima corrente del 7UT612 interviene sul lato di uscita. Essa è quindi una protezione di riserva per guasti al lato uscita. − All'indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH è possibile impostare il gruppo di caratteristiche applicabile per la protezione di massima corrente di fase. Se la protezione deve avere solo la funzione di protezione di massima corrente indipendente (UMZ), impostare Tempo Definito. Oltre alla protezione di massima corrente indipendente, è possibile programmare una protezione di massima corrente dipendente, che opera secondo una caratteristica IEC (TOC IEC), secondo una caratteristica ANSI (TOC ANSI) oppure in base a una caratteristica specificabile dall'utente. Nell'ultimo caso si può stabilire se specificare solo la caratteristica di scatto (User Defined PU) oppure quest'ultima e la caratteristica di ricaduta (User def. Reset). Le diverse caratteristiche sono rappresentate nei Dati tecnici. − Anche la protezione di massima corrente omopolare DMT/IDMT 3I0 può essere associata all'indirizzo 122 a un lato qualsiasi dell'oggetto da proteggere. Questo non dev'essere lo stesso lato scelto per la protezione di massima corrente di fase (indirizzo 120 sopra). Per le possibili caratteristiche vengono offerte le stesse possibilità della protezione di massima corrente di fase all'indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH. Per la protezione di massima corrente omopolare è comunque possibile impostare opzioni diverse da quelle previste per la protezione di massima corrente di fase. Questa funzione di protezione rileva costantemente la corrente somma 3I0 del lato controllato, che risulta dalla somma delle rispettive correnti di fase. − È disponibile anche un'ulteriore protezione di massima corrente di terra, indipendente dalla protezione di massima corrente omopolare sopra descritta. Questa protezione configurabile all'indirizzo 124 DMT/IDMT Earth, rileva la 16 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale corrente collegata all'ingresso di misura della corrente I7. Nella maggior parte dei casi si tratta della corrente di un centro stella collegato a terra (nel caso di trasformatori, generatori, motori oppure induttanze shunt). L'associazione a un determinato lato non è necessaria poiché questa protezione rileva sempre la corrente I7, indipendentemente dalla sua provenienza. Anche per questa protezione come per la protezione di massima corrente di fase, si può selezionare, all'indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR., un gruppo di caratteristiche indipendentemente dalla caratteristica qui selezionata. Per diversi tipi di impiego si può utilizzare una protezione di massima corrente indipendente monofase DMT 1FASE (indirizzo 127). Questa può rilevare la corrente di misura all'ingresso I7 (unsens. TA7) oppure all'ingresso I8 (sens. TA8). L'ultimo caso è particolarmente interessante poiché l'ingresso I8 può riconoscere correnti di valore molto basso (a partire da 3 mA all'ingresso). Questa protezione è particolarmente adatta, ad es., per la protezione di un cassone ad alta sensibilità (cfr. par. 2.7.3) oppure per una protezione differenziale a alta impedenza (cfr. par. 2.7.2). Non è subordinata a un lato o a un'applicazione specifica e può essere utilizzata liberamente. La protezione di carico squilibrato può essere predisposta all'indirizzo140 Carico sqilibr. per un lato dell'oggetto protetto, ovvero per controllare la presenza di un carico squilibrato sulle correnti che circolano in quest'ultimo. Le caratteristiche di scatto possono essere di nuovo indipendenti conformemente all'indirizzo 141 UNBAL. LOAD CHR (Tempo Definito) oppure possono funzionare secondo una caratteristica IEC (TOC IEC) oppure una caratteristica ANSI (TOC ANSI). Anche per la protezione di sovraccarico, all'indirizzo 142 Sovracar.Term., può essere selezionato il lato le cui correnti sono determinanti ai fini della determinazione del sovraccarico. Poiché la causa del sovraccarico è da ricercarsi al di fuori dell'oggetto protetto, la corrente di sovraccarico è una corrente in circolo e non deve avere necessariamente effetto sul lato alimentato. − Nel caso di trasformatori con regolazione della tensione, la protezione di sovraccarico viene posta al lato senza regolazione poiché solo in quest'ultimo vi è una relazione ben definita tra corrente nominale e potenza nominale. − Nel caso di generatori, la protezione di sovraccarico interviene normalmente sul lato del centro stella. − Nei motori e nelle induttanze shunt viene collegata ai TA dell'alimentazione. − Per reattanze addizionali e cavi corti non vi è un lato consigliato. − in generale, la protezione di sovraccarico non è necessaria nel caso di sbarre collettrici e di tratti di linee aeree poiché il calcolo di una sovratemperatura non è determinante a causa delle condizioni ambientali che subiscono notevoli variazioni (temperatura, venti). Il gradino di allarme di corrente può comunque indicare la presenza di un eventuale sovraccarico. All'indirizzo 143 Therm.O/L CHR. si può inoltre selezionare uno dei due metodi di rilevamento del sovraccarico: − Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche conformemente a IEC 60255–8 (classical), − Protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo con determinazione della durata conformemente a IEC 60354 (IEC354), Il primo si distingue per una manipolazione semplice e un numero ristretto di valori di taratura; il secondo richiede una conoscenza precisa dell'oggetto protetto, dell' ambiente circostante e del raffreddamento ed è adatto per trasformatori con termosonde integrate. Per informazioni più dettagliate vedere anche il par. 2.9. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 17 2 Funzioni Se si opta per una protezione di sovraccarico con il calcolo del punto caldo conformemente a IEC 60354 (indirizzo 143 Therm.O/L CHR. = IEC354), almeno unThermobox 7XV566 dev'esere collegato all'interfaccia di servizio per comunicare al dispositivo la temperatura del refrigerante. Questa interfaccia è impostabile all'indirizzo 190 Ing.Temp.Ext. Nel 7UT612 si tratta dell' Porta C (interfaccia di servizio). Il numero e il modo di trasmissione dei punti di misura (RTD = Resistance Temperature Detector) possono essere impostati all'indirizzo 191 RTD Colleg.: 6 RTD Semplice oppure 6 RTD M.O.D (con un Thermobox) oppure 12 RTD M.O.D. (con due Thermobox). Questa regolazione deve corrispondere a quella del Thermobox. Nota: Il punto di misura della temperatura determinante per il calcolo del punto caldo dev'essere sempre guidato dal primo thermobox! Per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore, si può stabilire il lato da controllare all'indirizzo 170 Guasto Interr.. Questo dev'essere un lato di alimentazione in caso di guasto. Per il controllo del circuito di scatto, all'indirizzo 182 SupVis Cir Scat, si può scegliere se il controllo deve esserre attivo con due (Con 2 Ingressi Binari) oppure con un solo ingresso binario (Con 1Ingressi Binario). Gli ingressi devono essere a potenziale zero. Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 103 Camb. grp. opz. Disabilitato Abilitato Disabilitato Opzione per cambio gruppo di settaggio 105 Ogg.di Protez. Trasformatore 3 fase Trasformatore 1 fase Autotrasformatore Generatore/Motore Sbarra 3 fase Sbarra 1 fase Trasformatore 3 fase Oggetto Di Protezione 106 Numero dei Lati 2 2 Numero lati per Oggetto multifase 107 Num. Terminali 3 4 5 6 7 7 Numero Terminali per Sbarra 1 Fase 108 I7-TA colleg. Non utilizzato Lato 1 Lato 2 Non utilizzato I7-TA collegato a 112 Prot.Diff. Disabilitato Abilitato Abilitato Protezione differenziale 113 G.T.R.Protez. Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato Protrezione guasto a terra ristretto 117 Avv ColdLoad Disabilitato Abilitato Disabilitato Avviamento ColdLoad 120 DMT/IDMT Fase Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato DMT / IDMT Fase 18 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 121 DMT/IDMT PH. CH Solo Tempo Definito Curva IEC max corrente Curva ANSI max corrente Curva Avv. definita dall'utente Curva Reset definita dall'utente Solo Tempo Definito DMT / IDMT Caratteristica avv di fase 122 DMT/IDMT 3I0 Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato DMT / IDMT 3I0 123 DMT/IDMT 3I0 CH Solo Tempo Definito Curva IEC max corrente Curva ANSI max corrente Curva Avv. definita dall'utente Curva Reset definita dall'utente Solo Tempo Definito DMT / IDMT 3I0 caratteristica avviamento 124 DMT/IDMT Earth Disabilitato Unsensitive TA I7 Disabilitato DMT / IDMT Terra 125 DMT/IDMT E CHR. Solo Tempo Definito Curva IEC max corrente Curva ANSI max corrente Curva Avv. definita dall'utente Curva Reset definita dall'utente Solo Tempo Definito DMT / IDMT Caratteristica avv di terra 127 DMT 1FASE Disabilitato Unsensitive TA I7 Sensitive TA I8 Disabilitato DMT 1Fase 140 Carico sqilibr. Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato Carico squilibrato (sequenza negativa) 141 UNBAL. LOAD CHR Solo Tempo Definito Curva IEC max corrente Curva ANSI max corrente Solo Tempo Definito Caratteristica carico squilibrato 142 Sovracar.Term. Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato Protezione di sovraccarico termico 143 Therm.O/L CHR. classical (secondo IEC60255) secondo IEC354 classical (secondo Caratteristica sovraccarico IEC60255) termico 170 Guasto Interr. Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato Protezione contro guasto interruttore 181 Su.vis.Val.Mis. Disabilitato Abilitato Abilitato Supervisione Valori Misurati 182 SupVis Cir Scat Disabilitato Con 2 Ingressi Binari Con 1 Ingresso Binario Disabilitato Supervisione circuito di scatto 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 19 2 Funzioni Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 186 Scat.Est.Funz.1 Disabilitato Abilitato Disabilitato Scatto esterno Funzione 1 187 Scat.Est.Funz.2 Disabilitato Abilitato Disabilitato Scatto esterno Funzione 2 190 Ing.Temp.Ext Disabilitato Porta C Disabilitato Ingresso temperatura esterna 191 RTD Colleg. 6 RTD operazione semplice 6 RTD mezza operazione doppia 12 RTD mezza operazione doppia 6 RTD operazione semplice Tipo colleg. Ingr. temper. esterrna 2.1.2 Dati generali dell'impianto (Dati impianto 1) In generale Il dispositivo necessita di alcuni dati della rete e dell'impianto per poter adattare le sue funzioni a questi dati in base dell'impiego previsto. Di questi fanno parte, ad es., i dati nominali dell'impianto e dei trasformatori, le polarità e il collegamento delle grandezze di misura, le caratteristiche dell'interruttore e altri dati. Esiste inoltre una serie di parametri funzionali che vengono assegnati assieme alle funzioni e non a una funzione concreta di protezione, di controllo o di supervisione. In generale, questi dati di impianto 1 possono essere modificati solo tramite un PC e DIGSI® 4 e vengono descritti in questo paragrafo. Frequenza nominale La frequenza nominale della rete viene impostata all'indirizzo 270 Val Di Freq.. Il valore preimpostato in fabbrica secondo il modello di apparecchio ordinato, deve essere modificato solo se l'apparecchio deve essere impiegato per un'altro campo di applicazione rispetto a quello per il quale è stato ordinato. Sequenza delle fasi All'indirizzo 271 Sequenza Fase è possibile modificare la preimpostazione (L1 L2 L3 per una sequenza di fase positiva) se l'impianto presenta una sequenza di fase negativa (L1 L3 L2). Questa impostazione non è rilevante nel caso di applicazioni monofase a 162/3 Hz. L1 L3 L1 L2 Senso ciclico diretto L1 L2 L3 Fig. 2-1 20 L2 L3 Senso ciclico inverso L1 L3 L2 Sequenza delle fasi 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale Unità di temperatura Le temperature collegate mediante i Thermobox possono essere visualizzate in Gradi Celsius oppure in Grad Fahrenheit. Ciò vale in particolar modo anche per l'indicazione della temperatura del punto caldo qualora si utilizzi la protezione di sovraccarico con il calcolo della temperatura del punto caldo. Impostare all'indirizzo 276 Unit. mis.temp. l'unità di temperatura desiderata. La modifica dell'unità di temperatura non provoca alcuna conversione automatica dei valori di taratura dipendenti da questa unità. I valori devono essere immessi nuovamente negli indirizzi validi corrispondenti. Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori I dati dei trasformatori sono necessari quando il dispositivo viene impiegato come protezione differenziale per trasformatori, ovvero quando, in fase di configurazione delle funzioni di protezione, (par. 2.1.1, titolo al margine „Particolarità“) alla voce Ogg.di Protez. (indirizzo 105) è stato impostato Trasf.3 fase o Autotrasform. oppure Trasf.1 fase. In altri casi queste impostazioni non sono accessibili. Quando si definisce l'avvolgimento 1, è necessario prestare attenzione alla selezione dei lati, come riportato sopra (par. 2.1.1, titolo al margine „Particolarità“). Il lato 1 rappresenta sempre l'avvolgimento di riferimento ed ha quindi fase di corrente 0° e nessuna indicazione del gruppo di commutazione. Di regola questo lato è l'avvolgimento di alta tensione del trasformatore. L'apparecchio necessita delle seguenti indicazioni: • la tensione nominale UN in kV (concatenata) all'indirizzo 240 Tens.prim.lato1. • il trattamento del centro stella all'indirizzo 241 Centr.stel.lat1: Solidam a terra oppure Isolato. Impostare anche Solidam a terra se il centro stella è collegato a terra mediante una limitazione della corrente di terra (a bassa res. ohmica) oppure tramite una bobina di Petersen (ad alto valore ohmico). • Impostare il tipo di trasformazione all'indirizzo 242 Gruppo L1. Questo è rappresentato normalmente dalla lettera maiuscola del gruppo di trasformazione. Se l'avvolgimento del trasformatore ha un campo di regolazione (presenza di un variatore di tensione), come VN dell'avvolgimento non viene utilizzata la tensione nominale effettiva ma la tensione corrispondente alla corrente media, corrispondente al relativo valore di tensione regolato. V max ⋅ V min 2 V N = 2 ⋅ ------------------------------- = -------------------------------V max + V min 1 1 ------------- + ----------V max V min dove Vmax e Vmin 3 % sono le tensioni ai limiti dell'intervallo di regolazione. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 21 2 Funzioni Esempio di calcolo: Trasformatore YNd5 35 MVA 110 kV/20 kV Avvolgimento Y con regolazione ±20 % Da qui risultano per l'avvolgimento regolato (110 kV): tensione max. Vmax = 132 kV tensione min. Vmin = 88 kV Tensione da impostare (indirizzo 240) 2 2 UN-PRI LATO 1 = -------------------------------- = ---------------------------------------- = 105,6 kV 1 1 1 1 ------------- + ---------------------------- + --------------V max V min 132 kV 88 kV Per la tensione nominale Tens.prim.lato2 (indirizzo 243), per il trattamento del centro stella Centr.stel.lat2 (indirizzo 244) e il tipo di trasformazione Gruppo L2 (indirizzo 245) sono valide le stesse regole dell'avvolgimento 1. All'indirizzo 246 Grup.vet.lato1 si può inoltre impostare l'indicazione del gruppo di trasformazione che indica lo spostamento di fase delle correnti rispetto all'avvolgimento diriferimento. Questo viene definito in multipli di 30° conformemente a IEC. Se l'avvolgimento di alta tensione è il lato di riferimento (lato 1), le indicazioni possono essere dedotte direttamente dal gruppo di trasformazione, ad es. 5 per il gruppo Yd5 oppure Dy5. Tutte le indicazioni dei gruppi di trasformazione sono impostabili da 0 a 11 (ad es. per Yy, Dd e Dz sono possibili solo numeri pari, per Yz e Dy solo numeri dispari). Se si selziona un altro avvolgimento come avvolgimento di riferimento, va osservato che la caratteristica del gruppo di trasformazione varia: Yd5 ad es., vista dal lato D diventa Dy7 (fig. 2-2). Nel caso di trasformatori viene impostato come P.Appar.TRAFO (indirizzo 249) direttamente la potenza nominale apparente primaria. La potenza dev'essere sempre indicata come valore primario anche quando il dispositivo viene parametrizzato in valori secondari. Dalla potenza di riferimento il dispositivo calcola la corrente nominale primaria del mezzo di produzione da proteggere. Questa è la base per tutti i valori relativi. 22 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale Avvolgimento 1 L1 L2 Avvolgimento 2 L3 L1 L2 vL2N L3 VL1N vL3N vL1N VL3N N VL2N N Yd5 Dy7 VL1N vL23 VL31 vL31 VL12 vL12 VL23 vL1N Avvolgimento 2 Fig. 2-2 Avvolgimento 1 Conversione dei gruppi di trasformazione con avvolgimento di bassa tensione come lato di riferimento — Esempio Dai dati nominali del trasformatore da proteggere, il dispositivo calcola anche automaticamente le formule di adattamento della corrente necessarie per le correnti nominali dellavvolgimento. Le correnti vengono convertite in modo che la sensibilità della protezione si riferisca sempre alla potenza nominale apparente del trasformatore. In generale, per l'adattamento del gruppo di trasformazione non sono necessari collegamenti né trasformazioni delle correnti nominali. Dati per generatori, motori e induttanze In caso di impiego del 7UT612 come protezione per generatori o motori, alla configurazione delle funzioni di protezione (cfr. par. 2.1.1, indirizzo 105) dev'essere impostato come Ogg.di Protez. = Generat./Motore. L'impostazione vale anche per reattanze addizionali e induttanze shunt, quando in entrambi i lati è installato un gruppo completo di TA. In altri casi queste impostazioni non sono accessibili. La tensione nominale della macchina (concatenata) viene impostata all'indirizzo 251 VN GEN/MOTOR. La potenza nominale apparente primaria viene impostata all'indirizzo 252 P.N GEN/ MOTOR. La potenza dev'essere sempre indicata come valore primario anche quando il dispositivo viene parametrizzato in valori secondari. Da questa potenza e dalla tensione nominale il dispositivo calcola la corrente nominale primaria dell'oggetto da proteggere. Questa è la base per tutti i valori relativi. Dati dell'oggetto in caso di sbarre di piccole dimensioni, nodi, linee brevi Questi dati sono necessari quando il dispositivo viene utilizzato come Protezione differenziale per sbarre di piccole dimensioni, nodi oppure per linee corte con due estremità. In questo caso, alla configurazione delle funzioni di protezione (cfr. par. 2.1.1, indirizzo 105) dev'essere impostato Ogg.di Protez. = Sbarra 3 fase. In altri casi queste impostazioni non sono accessibili. La tensione nominale (concatenata) 261 V.N SBARRA è necessaria per il calcolo dei valori di misura di esercizio; essa non ha nessun effetto sulle reali funzioni di protezione. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 23 2 Funzioni Poiché entrambi i lati oppure le derivazioni possono essere equipaggiati con TA con correnti nominali primarie differenti, viene definita, come corrente nominale dell'oggetto, una corrente nominale di servizio unitaria Max Scala I (indirizzo 265), che vale come riferiferimento per tutte le correnti. Le correnti vengono convertite in modo che le impostazioni della protezione si riferiscano sempre a questa corrente nominale di servizio. In genere, nel caso di TA diversi, si seleziona come corrente nominale di servizio la corrente nominale primaria con valore più alto. Dati oggetto per sbarre collettrici con 7 derivazioni max. I dati delle sbarre sono necessari quando il dispositivo viene impiegato come protezione differenziale monofase per sbarre con massimo 7 derivazioni. In questo caso, alla configurazione delle funzioni di protezione (cfr. par. 2.1.1, indirizzo 105) dev'essere impostato Ogg.di Protez. = Sbarra 1 fase. In altri casi queste impostazioni non sono accessibili. La tensione nominale (concatenata) 261 V.N SBARRA è necessaria per il calcolo dei valori di misura di esercizio; essa non ha nessun effetto sulle reali funzioni di protezione. Poiché le derivazioni di una sbarra possono essere equipaggiate con TA con correnti nominali primarie differenti, viene definita come corrente nominale della sbarra una corrente nominale di servizio unitaria Max Scala I (indirizzo 265), che vale come riferiferimento per tutte le correnti. Le correnti di derivazione vengono convertite in modo che le impostazioni della protezione si riferiscano sempre a questa corrente nominale di servizio. In generale non sono necessari mezzi di adattamento esterni. Nel caso di TA diversi si seleziona, in genere, come corrente nominale di servizio la corrente nominale primaria delle derivazioni con valore più alto. In caso di collegamento a trasformatori sommatori, questi vanno collegati tra i TA di ogni derivazione e gli ingressi del dispositivo. In questo caso, i trasformatori sommatori possono effettuare anche l'adattamento delle correnti. Impostare, anche in questo caso, come corrente nominale di servizio, la corrente nominale primaria delle derivazioni con valore più alto. L'adattamento delle singole corenti nominali delle derivazioni viene effettuato succesivamente. Se si impiega un dispositivo 7UT612 per ogni fase, vanno impostate, per tutti e tre i dispositivi, le stesse correnti e le stesse tensioni. Per identificare la fasi ai fini delle segnalazioni di guasto e dei valori di misura, dev'essere comunicato a ogni dispositivo a quale fase è associato. L'impostazione viene effettuata all'indirizzo 266 Selezione Fase. Dati TA per 2 lati Dai dati dell'oggetto sopra citati si ricavano chiaramente le correnti nominali di servizio primarie per l'oggetto da proteggere. I gruppi di TA ai lati dell'oggetto da proteggere si scostano, i generale, da questi e possono essere anche diversi. La polarità univoca delle correnti è inoltre essenziale pel il corretto funzionamento della Protezione differenziale. Il dispositivo deve quindi essere informato sui dati dei TA. Nel caso di due lati (tutte le applicazioni esclusa la protezione monofase di sbarre per max. 7 derivazioni) vengono immesse le correnti nominali dei TA e il loro lato secondario di centro stella. Indicare all'indirizzo 202 I prim TA L.1 la corrente nominale promaria dei TA del lato 1 dell'oggetto protetto, all'indirizzo 203 I secon. TA L.1 la corrente nominale secondaria. Prestare attenzione alla corretta definizione dei lati (cfr. par. 2.1.1 al punto „Particolarità“, pag. 15). Assicurarsi anche che le correnti nominali secondarie dei TA corrispondano all'impostazione della corrente nominale per questo lato nel dispositivo (cfr. anche par. 3.1.3.3, titolo al margine „Modulo di ingresso e di uscita A–I/O–3“. In caso contrario il dispositivo calcola solo dati primari errati che possono causare un cattivo funzionamento errato della Protezione differenziale. 24 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale La polarità dei TA viene stabilita anche mediante indicazione della posizione del centro stella dei gruppi di TA. Per il lato 1 dell'oggetto impostare all'indirizzo 201 Ce.St.Lt.1->Ogg se il centro stella dev'essere o no rivolto all'oggetto protetto. La figura 2-3 riporta alcuni esempi di questa impostazione. Lato 2 Lato 1 L1 L1 L2 L2 L3 L3 206 Ce.St.Lt.2->Ogg = NO 201 Ce.St.Lt.1->Ogg = SI Lato 2 Lato 1 L1 G L2 L3 206 Ce.St.Lt.2->Ogg = SI 201 Ce.St.Lt.1->Ogg = NO Lato 2 Lato 1 L1 M L2 L3 206 Ce.St.Lt.2->Ogg = SI Fig. 2-3 201 Ce.St.Lt.1->Ogg = SI Posizione dei centri stella dei TA — esempi Lo stesso vale per il lato 2 dell'oggetto protetto. Anche in questo caso vengono immesse la corrente nominaleI prim TA L.2 primaria (indirizzo 207), la corrente nominale secondaria I secon. TA L.2 (indirizzo 208) e la posizione del centro stella dei TA Ce.St.Lt.2->Ogg (indirizzo 206). I punti di vista sono gli stessi del lato 1. Una particolarità riguarda il collegamento del trasformatore amperometrico in caso di impiego come protezione differenziale trasversale per generatori oppure motori. In questo caso, in condizioni di funzionamento normale, tutte le correnti circolano all'interno dell'oggetto di protezione, vale a dire inversamente rispetto alle altre applicazioni. Per questo motivo è necessario impostare per un gruppo di trasformatori 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 25 2 Funzioni amperometrici una polarità "errata". Ai "lati" corrispondono le linee parziali degli avvolgimenti della macchina. La fig. 2-4 mostra un esempio. Anche se in entrambi i trasformatori amperometrici i centri stella sono rivolti verso l'oggetto di protezione, per il lato "2" viene impostato il contrario: Ce.St.Lt.2->Ogg = NO. "Lato 2" "Lato 1" L1 L2 L3 206 Ce.St.Lt.2->Ogg = NO Fig. 2-4 Dati dei TA con protezione monofase per sbarre 201 Ce.St.Lt.1->Ogg = SI Centri stella del trasformatore amperometrico nella protezione differenziale trasversale - Esempio I TA nelle derivazioni di una sbarra possono avere correnti nominali diverse. Per questo motivo è già stata stabilita al punto „Dati oggetto per sbarre collettrici con 7 derivazioni max.“ una corrente nominale di servizio unitaria. A quest'ultima devono essere adattate le correnti delle singole derivazioni. Per ogni derivazione immettere la corrente nominale primaria dei TA. A questo scopo sono richiesti solo i dati delle derivazioni indicate in fase di configurazione conformemente al par. 2.1.1 (indirizzo 107 Num. Terminali). Se le correnti nominali sono già state adattate con mezzi esterni (ad es. trasformatori di adattamento), indicare una corrente nominale unitaria (in generale la corrente nominale di esercizio dell'oggetto protetto), sulla quale sono calcolati i trasformatori di adattamento esterni. Lo stesso vale nel caso di impiego di trasformatori sommatori esterni. I parametri delle correnti nominali primarie sono i seguenti: Indirizzo 212 IN-Prim.TA I1 = corrente nominale primaria TA per derivazione 1, Indirizzo 215 IN-Prim.TA I2 = corrente nominale primaria TA per derivazione 2, Indirizzo 218 IN-Prim.TA I3 = corrente nominale primaria TA per derivazione 3, Indirizzo 222 IN-Prim.TA I4 = corrente nominale primaria TA per derivazione 4, Indirizzo 225 IN-Prim.TA I5 = corrente nominale primaria TA per derivazione 5, Indirizzo 228 IN-Prim.TA I6 = corrente nominale primaria TA per derivazione 6, Indirizzo 232 IN-Prim.TA I7 = corrente nominale primaria TA per derivazione 7. Per le correnti nominali secondarie prestare attenzione alla corrispondenza tra correnti nominali secondarie dei TA e correnti nominali del rispettivo ingresso di misura del dispositivo. Un adattamento delle correnti nominali secondarie può essere effettuato conformemente al par. 3.1.3.3 (titolo al margine „Modulo di ingresso e di uscita A–I/O–3“). 26 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale In caso di impiego di trasformatori sommatori, la corrente nominale al loro lato di uscita è pari a 100 mA. Per le correnti nominali secondarie dev'essere quindi impostato per tutte le derivazioni il valore unitario 0,1 A. I parametri delle correnti nominali secondarie sono i seguenti: Indirizzo 213 IN-Sec. TA I1 = corrente nominale secondaria per derivazione 1, Indirizzo 216 IN-Sec. TA I2 = corrente nominale secondaria per derivazione 2, Indirizzo 219 IN-Sec. TA I3 = corrente nominale secondaria per derivazione 3, Indirizzo 223 IN-Sec. TA I4 = corrente nominale secondaria per derivazione 4, Indirizzo 226 IN-Sec. TA I = corrente nominale secondaria per derivazione 5, Indirizzo 229 IN-Sec. TA I6 = corrente nominale secondaria per derivazione 6, Indirizzo 233 IN-Sec. TA I7 = corrente nominale secondaria per derivazione 7. La polarità dei TA viene stabilita anche mediante indicazione della posizione del centro stella dei gruppi di TA. Per ogni derivazione impostare all'indirizzo se il centro stella è rivolto o no alla sbarra. La fig. 2-5 mostra un esempio di 3 derivazioni, nel quale il centro stella del trasformatore è rivolto verso la sbarra nel caso della derivazione 1 e della derivazione 2 mentre non lo è nel caso della derivazione 3. Derivazione 1 Derivazione 2 Derivazione 3 L1 L2 L3 I3 I2 211 Ce.St. I1->Sbar = SI Fig. 2-5 214 Ce.St. I2->Sbar = NO 217 Ce.St. I3->Sbar = SI I1 7UT612 per L1 Posizione dei centri stella dei TA — esempi per la fase L1 di una sbarra con 3 derivazioni I parametri della polarità sono i seguenti: Indirizzo 211 Ce.St. I1->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra per derivazione 1, Indirizzo 214 Ce.St. I2->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra per derivazione 2, Indirizzo 217 Ce.St. I3->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra per derivazione 3, Indirizzo 221 Ce.St. I4->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra per derivazione 4, Indirizzo 224 Ce.St. I5->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra per derivazione 5, Indirizzo 227 Ce.St. I6->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra per derivazione 6, Indirizzo 231 Ce.St. I7->Sbar = centro stella trasformatore verso sbarra per derivazione 7. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 27 2 Funzioni Dati TA per ingresso di corrente I7 L'ingresso di misura di corrente I7 viene utilizzato di regola per rilevare la corrente di centro stella di un avvolgimento collegato a terra di un trasformatore, di un'induttanza shunt oppure di un generatore o di un motore. Tale rilevamento non è possibile solo nel caso della protezione monofase per sbarre poiché in questo caso l'ingresso I7 è riservato per una corrente di derivazione. L'ingresso I7 può essere utilizzato per la compensazione della corrente omopolare nella protezione differenziale del trasformatore e/o nella protezione di terra ristretta. Questo ingresso può essere elaborato in alternativa o ulteriormente anche dalla protezione di massima corrente di terra. Per l'adattamento del valore della corrente impostare all'indirizzo 232 IN-Prim.TA I7 la corrente nominale primaria del TA che alimenta questo ingresso di misura. La corrente nominale secondaria del TA regolata all'indirizzo 233 IN-Sec. TA I7, deve corrispondere alla corrente nominale del dispositivo per questo ingresso di misura. Per la polarità di questa corrente è determinante l'indirizzo 230 Terra TA I7. Qui viene impostato il morsetto del dispositivo al quale è collegato il lato del TA associato al dispersore del centro stella dell'avvolgimento interessato (quindi non al centro stella stesso). La figura 2-6 riporta due alternative sull'esempio di un avvolgimento di un trasformatore collegato a terra. IL1 IL2 IL3 K k Q8 I7 L l Q7 230 Terra TA I7 = Morsetto Q7 Fig. 2-6 L1 IL1 L2 IL2 L3 IL3 K k L l 7UT612 L1 L2 L3 Q7 7UT612 I7 Q8 230 Terra TA I7 = Morsetto Q8 Impostazione della polarità per l'ingresso di corrente I7 Nota: Nei dispositivi con custodia per montaggio sporgente corrisponde Morsetto Q7 → Morsetto custodia 12 Morsetto Q8 → Morsetto custodia 27 Dati TA per ingresso di corrente I8 28 L'ingresso di misura di corrente I8 è un ingresso particolarmente sensibile che consente di rilevare anche correnti di basso valore (a partire da 3 mA all'ingresso). Per poter indicare i valori primari anche per questo ingresso di misura (ad es. per l'impostazione in correnti primarie, per l'emissione di valori di misura primari), il fattore di trasformazione INprim/INsec del TA collegato, viene impostato all'indirizzo 235 Factor I8. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale Durata del comando All'indirizzo 280A viene impostata la durata minima del comando di scatto t.Min Com Scatt. Essa vale per tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Stato dell'interruttore Diverse funzioni di protezione e ausiliarie necessitano, ai fini di un loro funzionamento ottimale, di informazioni sulla posizione degli interrutori. Per l'interruttore del lato 1 dell'oggetto protetto, impostare all'indirizzo 283, una soglia di corrente Interrut. L1 I>, il cui valore non venga raggiunto quando l'interruttore è aperto. In questo caso l'impostazione può essere effettuata su un livello estremamente sensibile, a condizione che sia possibile escludere correnti parassite (ad es. per induzione) quando l'oggetto protetto è disinserito. In caso contrario è necessario incrementare tale valore in maniera adeguata. Di regola la preimpostazione di fabbrica è sufficiente. Per l'interruttore del lato 2 dell'oggetto protetto viene effettuata la stessa impostazione all'indirizzo 284 Interrut. L2 I>. 2.1.2.1 Parametri Nella lista seguente vengono riportati i campi di impostazione per gli indirizzi 283 285 e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria di IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA. Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 270 Val Di Freq. 50 Hz 60 Hz 16,7 Hz 50 Hz Valore di frequenza 271 Sequenza Fase L1 L2 L3 L1 L3 L2 L1 L2 L3 Sequenza fase 276 Unit. mis.temp. Gradi Celsius Gradi Fahrenheit Gradi Celsius Unità di misura temperatura 240 Tens.prim.lato1 0.4..800.0 kV 110.0 kV Tensione primaria lato 1 241 Centr.stel.lat1 Solidamente a terra Isolato Solidamente a terra Centrostella del lato 1 e' 242 Gruppo L1 Y (Wye - stella) D (Delta) Z (Zig-Zag) Y (Wye - stella) Collegamento avvolgimenti Lato 1 243 Tens.prim.lato2 0.4..800.0 kV 11.0 kV Tensione primaria lato 2 244 Centr.stel.lat2 Solidamente a terra Isolato Solidamente a terra Centrostella del lato 2 e' 245 Gruppo L2 Y (Wye - stella) D (Delta) Z (Zig-Zag) Y (Wye - stella) Collegamento avvolgimenti Lato 2 246 Grup.vet.lato1 0..11 0 Gruppo vettoriale del lato 2 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 29 2 Funzioni Indir. 30 Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 249 P.Appar.TRAFO 0.20..5000.00 MVA 38.10 MVA Potenza Apparente Trasformatore 251 VN GEN/MOTOR 0.4..800.0 kV 21.0 kV Tensione Primaria Generatore/ Motore 252 P.N GEN/MOTOR 0.20..5000.00 MVA 70.00 MVA Potenza Apparente Generatore 261 V.N SBARRA 0.4..800.0 kV 110.0 kV Tensione Primaria della Sbarra 265 Max Scala I 1..100000 A 200 A Misure:max. scala di corrente(100%) 266 Selezione Fase Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 1 Selezione Fase 201 Ce.St.Lt.1->Ogg SI NO SI CentroStella TA Lato1 in dir.dell'ogget. 202 I prim TA L.1 1..100000 A 200 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 1 203 I secon. TA L.1 1A 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 1 206 Ce.St.Lt.2->Ogg SI NO SI CentroStella TA Lato2 in dir.dell'ogget. 207 I prim TA L.2 1..100000 A 2000 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 2 208 I secon. TA L.2 1A 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 2 211 Ce.St. I1->Sbar SI NO SI CentroStella TA I1 in dir.della Sbarra 212 IN-Prim.TA I1 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I1 213 IN-Sec. TA I1 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I1 214 Ce.St. I2->Sbar SI NO SI CentroStella TA I2 in dir.della Sbarra 215 IN-Prim.TA I2 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I2 216 IN-Sec. TA I2 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I2 217 Ce.St. I3->Sbar SI NO SI CentroStella TA I3 in dir.della Sbarra 218 IN-Prim.TA I3 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I3 219 IN-Sec. TA I3 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I3 221 Ce.St. I4->Sbar SI NO SI CentroStella TA I4 in dir.della Sbarra 222 IN-Prim.TA I4 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I4 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 249 P.Appar.TRAFO 0.20..5000.00 MVA 38.10 MVA Potenza Apparente Trasformatore 251 VN GEN/MOTOR 0.4..800.0 kV 21.0 kV Tensione Primaria Generatore/ Motore 252 P.N GEN/MOTOR 0.20..5000.00 MVA 70.00 MVA Potenza Apparente Generatore 261 V.N SBARRA 0.4..800.0 kV 110.0 kV Tensione Primaria della Sbarra 265 Max Scala I 1..100000 A 200 A Misure:max. scala di corrente(100%) 266 Selezione Fase Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 1 Selezione Fase 201 Ce.St.Lt.1->Ogg SI NO SI CentroStella TA Lato1 in dir.dell'ogget. 202 I prim TA L.1 1..100000 A 200 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 1 203 I secon. TA L.1 1A 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 1 206 Ce.St.Lt.2->Ogg SI NO SI CentroStella TA Lato2 in dir.dell'ogget. 207 I prim TA L.2 1..100000 A 2000 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 2 208 I secon. TA L.2 1A 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 2 211 Ce.St. I1->Sbar SI NO SI CentroStella TA I1 in dir.della Sbarra 212 IN-Prim.TA I1 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I1 213 IN-Sec. TA I1 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I1 214 Ce.St. I2->Sbar SI NO SI CentroStella TA I2 in dir.della Sbarra 215 IN-Prim.TA I2 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I2 216 IN-Sec. TA I2 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I2 217 Ce.St. I3->Sbar SI NO SI CentroStella TA I3 in dir.della Sbarra 218 IN-Prim.TA I3 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I3 219 IN-Sec. TA I3 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I3 221 Ce.St. I4->Sbar SI NO SI CentroStella TA I4 in dir.della Sbarra 222 IN-Prim.TA I4 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I4 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 31 2 Funzioni Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 223 IN-Sec. TA I4 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I4 224 Ce.St. I5->Sbar SI NO SI CentroStella TA I5 in dir.della Sbarra 225 IN-Prim.TA I5 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I5 226 IN-Sec. TA I 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I5 227 Ce.St. I6->Sbar SI NO SI CentroStella TA I6 in dir.della Sbarra 228 IN-Prim.TA I6 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I6 229 IN-Sec. TA I6 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I6 230 Terra TA I7 Morsetto Q7 Morsetto Q8 Morsetto Q7 Lato Messa aTerra TA I7 231 Ce.St. I7->Sbar SI NO SI CentroStella TA I7 in dir.della Sbarra 232 IN-Prim.TA I7 1..100000 A 200 A Corrente Primaria TA I7 233 IN-Sec. TA I7 1A 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I7 235 Factor I8 1.0..300.0 60.0 Factor: Prim. Current over Sek. Curr. I8 280A t.Min Com Scatt 0.01..32.00 sec 0.15 sec Durata minima comando di scatto 283 Interrut. L1 I> 0.04..1.00 A 0.04 A Min. soglia corrente per CB chiuso L1 284 Interrut. L2 I> 0.04..1.00 A 0.04 A Min. soglia corrente per CB chiuso L2 285 Breaker I7 I> 0.04..1.00 A 0.04 A Soglia min. corrente I7 per CB chiuso 32 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale 2.1.2.2 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 05145 >Sen. cicl.Inv. >Senso ciclico Invertito 05147 Rot.Fasi L1L2L3 Rotazione Fasi L1L2L3 05148 Rot.Fas. L1L3L2 Rotazione Fasi L1L3L2 2.1.3 Gruppi di impostazione Scopo dei gruppi di impostazione Per l'impostazione delle funzioni del dispositivo si possono definire quattro diversi gruppi di parametri. Questi potranno essere attivati durante l'esercizio sul posto tramite il pannello operatore, da ingressi binari (se conformemente parametrizzati), tramite l'interfaccia di comando e di servizio con un personal computer, oppure dall'interfaccia di sistema. Un gruppo di impostazione comprende i valori parametrici di tutte le funzioni per le quali, in fase di configurazione (paragrafo 2.1.1), è stata selezionata l'impostazione Abilitato o un'altra opzione attiva. Il dispositivo 7UT612 supporta quattro gruppi di impostazione indipendenti gli uni dagli altri (gruppo da A a D) . Questi rappresentano una capacità funzionale identica, possono però contenere valori di impostazione differenti. I gruppi di impostazione servono a memorizzare le rispettive impostazioni funzionali per diversi casi di applicazione e a richiamarle velocemente in caso di bisogno. Tutti i gruppi di impostazione sono archiviati nell'apparecchio. Tuttavia, è sempre attivo un solo gruppo di impostazione. Se non si utilizza la funzione di cambio, è sufficiente impostare solo i parametri preimpostati del gruppo A. Se si vuole utilizzare la funzione di cambio, questa dovrà essere impostata, durante la configurazione delle funzioni, su Camb. grp. opz. = Abilitato (indirizzo Camb. grp. opz.). Per l'impostazione dei parametri funzionali si programmeranno, uno dopo l'altro, i gruppi di impostazione da A a D. Per copiare oppure riinizializzare i gruppi, per la procedura di commutazione da un gruppo all'altro consultare la Descrizione del sistema DIGSI® 4, N. d'ord. E50417-H1176-C151. Il paragrafo 3.1.2, al punto „Commutazione gruppi di impostazione“, mostra come intercambiare i gruppi di parametri dall'esterno mediante ingressi binari. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 33 2 Funzioni 2.1.3.1 Parametri Indir. 302 2.1.3.2 Parametro Camb. grp sett Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Ingressi Binari Protocollo Gruppo A Cambio ad altro gruppo di settaggio Informazioni F.No. Allarmi Commenti 00007 >Grup.Set.Bit 0 Scelta gruppo settaggio Bit 0 00008 >Grup.Set.Bit 1 Scelta gruppo settaggio Bit 1 2.1.4 Commenti Gruppo A Gruppo A Gruppo B Gruppo B Gruppo C Gruppo C Gruppo D Gruppo D Dati generali della protezione (Dati impianto 2) Per i dati generali di protezione (DATI IMPIANTO 2) non sono necessarie impostazioni. La seguente tabella mostra l'insieme delle informazioni. A seconda del tipo di esecuzione e dell'oggetto da proteggere impostato è disponibile solo una parte delle informazioni riportate. 34 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.1 In generale 2.1.4.1 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 00311 Config.guasto Guasto nella config. protezione 00356 >Chius.Manuale >Segnale di chiusura manuale 00561 Rilev.Chius.man Segnale chiusura manuale rilevato 00410 >INT 3p Chiuso >INT aux. 3p Chiuso (per AR, CB-Test) 00411 >INT 3p Aperto >INT aux. 3p Aperto (per AR, CB-Test) 00413 >CB2 3p Chiuso >CB2 aux. 3p Chiuso 00414 >CB2 3p Aperto >CB2 aux. 3p Aperto 00501 Avviam. relay Avviamento Rele' 00511 Relay Scatto Relay comando di scatto generale >QuitG-TRP >Quitt Blocco: Scatto Generale G-TRP Quit Blocco: Scatto Generale 00545 T Avviam. Tempo da avviamento a ricaduta 00546 T Scatto Tempo da avviamento a scatto 00126 ProtON/OFF Protezione ON/OFF (via Porta di Sistema) 00576 IL1L1: Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato 1 00577 IL2L1: Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato 1 00578 IL3L1: Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato 1 00579 IL1L2: Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato 2 00580 IL2L2: Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato 2 00581 IL3L2: Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato 2 00582 I1: Corrente guasto primaria I1 00583 I2: Corrente guasto primaria I2 00584 I3: Corrente guasto primaria I3 00585 I4: Corrente guasto primaria I4 00586 I5: Corrente guasto primaria I5 00587 I6: Corrente guasto primaria I6 00588 I7: Corrente guasto primaria I7 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 35 2 Funzioni 2.2 Protezione differenziale La Protezione differenziale costituisce la funzione principale del dispositivo. Essa funziona sul principio di comparazione della corrente. Il dispositivo 7UT612 è adatto per trasformatori, generatori, motori, induttori, linee brevi (in funzione degli ingressi di corrente possibili), centri (sbarre di piccole dimensioni). È possibile anche una protezione per un blocco generatore/trasformatore. Il 7UT612 può anche esser utilizzato come dispositivo monofase. In questo caso possono essere collegate fino a 7 estremità di un oggetto da proteggere, ovvero sbarre con massimo 7 derivazioni. Il campo di protezione viene limitato selettivamente dai trasformatori amperometrici. 2.2.1 Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale Il trattamento delle grandezze di misura dipende dall'impiego della Protezione differenziale. Nel presente capitolo si tratta della funzione della Protezione differenziale in generale, indipendentemente dal tipo di oggetto da proteggere. A tale proposito viene utilizzata una rappresentazione monofase. In seguito vengono illustrate le particolarità dei singoli oggetti di protezione. Principio di base con due lati La Protezione differenziale è basata su un confronto delle correnti. Viene sfruttato il principio che un oggetto da proteggere (fig. 2-7) conduce sempre, in condizioni normali di esercizio, la stessa corrente i (linea tratteggiata) ai due lati. Questa corrente entra nella zona interessata da un lato e riesce dall'altro. Una differenza di corrente indica con sicurezza la presenza di un guasto all'interno dell'oggetto protetto. Gli avvolgimenti secondari dei trasformatori T1 e T2 posti alle estremità dell'oggetto da proteggere, sono stati collegati (con lo stesso rapporto di trasformazione) in modo che risulti un circuito di corrente chiuso con la corrente secondaria I e che un misuratore M collegato trasversalmente rimanga senza corrente in condizioni normali di esercizio. i T1 i1 I i2 Oggetto da proteggere I1 i1 + i2 i I T2 I2 M I1 + I2 Fig. 2-7 36 Principio di base della Protezione differenziale per due lati (rappresentazione monofase) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale In caso di guasto nella zona delimitata dai trasformatori, il misuratore rileva, in modo proporzionale rispetto alla somma delle correnti di guasto che fluiscono nelle due estremità i1 + i2 una corrente I1 + I2. La semplice disposizione riportata nella fig. 2-7, consente alla protezione di lavorare in modo affidabile in presenza di un guasto nella zona da proteggere, nella quale scorre una corrente di guasto sufficiente per l'intervento del misuratore M. Principio di base con più lati Nel caso di oggetti da proteggere a tre o più estremità, il principio differenziale viene esteso affinché la somma di tutte le correnti che circolano nella zona da proteggere sia uguale a zero in condizioni normali di funzionamento, ma che sia uguale alla corrente di guasto in caso di corto circuito. (cfr. Fig. 2-8 come esempio per 4 estremità). Oggetto da proteggere T2 T1 I1 i1 Fig. 2-8 Stabilizzazione della corrente T3 I2 i2 T4 I3 i3 I4 M I1 + I2 + I3 + I4 i4 Principio di base della Protezione differenziale per quattro estremità (rappresentazione monofase) Quando un guasto esterno provoca il passaggio di una forte corrente nella zona protetta, la differenza nella caratteristica magnetica dei TA1 e TA2 (fig. 2-7), in condizioni di saturazione, può causare il passaggio di una corrente significativa attraverso l'elemento M. Tale reazione indesiderata della protezione viene evitata mediante una stabilizzazione. Nel caso di dispositivi di Protezione differenziale per oggetti protetti con due lati, viene utilizzata per la stabilizzazione la differenza delle corrente |I1 – I2| oppure anche la somma delle ampiezze |I1| + |I2|. Nella zona interessata delle caratteristiche di stabilizzazione entrambi i metodi sono uguali. Nel caso di oggetti protetti con più di due estremità, quali, ad es., trasformatori a avvolgimenti multipli e sbarre, può essere applicato solo il metodo della somma delle ampiezze. Per ragioni di uniformità questo metodo viene sempre utilizzato nel dispositivo 7UT612. Verrà pertanto definito: la corrente di scatto oppure la corrente differenziale Idiff = |I1 + I2| e la corrente di stabilizzazione Istab = |I1| + |I2| Idiff è derivata dalla componente fondamentale della corrente ed è quella che genera lo scatto, mentre Istab ha un effetto contrario. Per spiegare l'effetto si prenderanno in considerazione tre importanti condizioni di funzionamento con grandezze di misura adattate (fig. 2-9): 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 37 2 Funzioni i2 i1 T1 Oggetto da proteggere I1 I2 T2 M I1 Fig. 2-9 + I2 Definizioni della corrente a) Corrente di passaggio con funzionamento in assenza di guasti oppure con guasti esterni: I2 inverte la propria direzione ovvero cambia il segno, vale a dire I2 = –I1; inoltre |I2| = |I1| Idiff = |I1 + I2| = |I1 – I1| = 0 Istab = |I1| + |I2| = |I1| + |I1| = 2·|I1| Nessuno scatto (Idiff); la stabilizzazione (Istab) corrisponde al doppio della corrente in circolo. b) Corto circuito interno, alimentazione da entrambi i lati con, ad es., correnti uguali: Vale quindi I2 = I1; inoltre |I2| = |I1| Idiff = |I1 + I2| = |I1 + I1| = 2·|I1| Istab = |I1| + |I2| = |I1| + |I1| = 2·|I1| Valore di scatto (Idiff) e valore di stabilizzazione (Istab) sono uguali e corrispondono alla corrente di corto circuito totale. c) Corto circuito interno, alimentazione solo da un lato: in questo caso vale I2 = 0 Idiff = |I1 + I2| = |I1 + 0| = |I1| Istab = |I1| + |I2| = |I1| + 0 = |I1| Valore di scatto (Idiff) e valore di stabilizzazione (Istab) sono uguali e corrispondono alla corrente di corto circuito di un lato. In presenza di guasti interni si ha Idiff = Istab. Così, nel diagramma di scatto, la curva locale dei guasti interni è indicata da una retta con una pendenza di 45° (nella fig. 2-10 linea tratteggiata). 38 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale I diff ---------------10 I NObj Caratteristica di guasto 9 8 Zona di scatto 7 D 6 5 C Zona di blocco 4 3 2 Stabilizzazione supplementare aa 1 B A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Inizio della saturazione 10 11 12 13 14 15 16 17 18 I stab ---------------I NObj Fig. 2-10 Stabilizzazione supplementare per guasti esterni Caratteristica di scatto della Protezione differenziale con caratteristica di guasto. In caso di un corto circuito (nella zona da proteggere), la saturazione dei TA in presenza di correnti di corto circuito elevate e/o di lunghe costanti di tempo della rete non è assolutamente rilevante poiché l'alterazione del valore di misura influenza allo stesso modo la corrente differenziale e la corrente di stabilizzazione. La caratteristica di guasto a fig. 2-10 è valida in linea di principio anche in questo caso. Naturalmente la corrente secondaria del TA saturo deve almeno superare la soglia di interventoa della fig. 2-10). In presenza di un guasto esterno che provoca il passaggio di un'elevata corrente di corto circuito, si può simulare, mediante saturazione del trasformatore amperometrico (se i suoi valori nei punti di misura sono notevolmente differenti), una corrente differenziale di valore considerevole. Se il rapporto Idiff/Istab viene a trovarsi in un punto all'interno della zona di scatto (fig. 2-10), un comando di scatto verrebbe emesso se non fossero prese adeguate precauzioni. Il dispositivo 7UT612 dispone di un indicatore di saturazione, in grado di riconoscere tali condizioni e di adottare le rispettive misure di stabilizzazione. L'indicatore di saturazione valuta il comportamento dinamico della corrente differenziale e della corrente di stabilizzazione. La linea tratteggiata nella figura 2-10, mostra l'andamento istantaneo della corrente in presenza di un guasto esterno con saturazione del trasformatore di un lato. Subito dopo il verificarsi di un guasto (A) le correnti di corto circuito aumentano dapprima notevolmente e danno luogo a una corrente di stabilizazzione (2x corrente circolante). Una saturazione presente su un lato (B), genera una corrente differenziale e indebolisce la corrente di stabilizzazione, in modo che il punto di lavoro Idiff/Istab possa spostarsi nella zona di scatto (C). Al contrario, nel caso di un corto circuito interno, il punto di lavoro attraversa subito la caratteristica di guasto (D), poiché la corrente di stabilizzazione supera di poco la corrente differenziale. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 39 2 Funzioni La saturazione del trasformatore amperometrico, nel caso di un guasto esterno, è quindi caratterizzata, innanzitutto, dalla presenza di una forte corrente di stabilizzazione. L'indicatore di saturazione elabora i valori nel primo quarto di periodo. Se si riscontra la presenza di un guasto esterno, la Protezione differenziale viene bloccata per un tempo regolabile. Il blocco viene soppresso non appena viene stabilito che il punto di lavoro Idiff/Istab si trova permanentemente (vale a dire per almeno un periodo) all'interno della zona di scatto. Ciò consente di riconoscere rapidamente eventuali guasti successivi nella zona da proteggere anche al termine di un corto circuito esterno con saturazione del trasformatore amperometrico. Stabilizzazione con armoniche In particolare all'inserzione di trasformatori e induttanze Shunt si possono generare per breve tempo elevate correnti di magnetizzazione (correnti rush) che fluiscono e permangono nella zona da proteggere. Esse agiscono quindi come le correnti di guasto che fluiscono su un lato. Anche nel parallelo di trasformatori oppure nel caso di sovraeccitazione di un trasformatore a causa di alta tensione oppure di bassa frequenza, si possono generare correnti differenziali non desiderate. La corrente di inserzione può raggiungere un multiplo della corrente nominale ed è caratterizzata da un tenore relativamente alto della seconda armonica (frequenza nominale doppia), che viene a mancare quasi completamente nel caso di un corto circuito. Se il tenore della seconda armonica nella corrente differenziale supera quindi una soglia impostabile, lo scatto viene impedito. Per la stabilizzazione, oltre alla seconda armonica, può essere presa in considerazione nel dispositivo 7UT612 anche un'ulteriore armonica (impostabile). Vi è possibilità di selezione tra la terza e la quinta armonica. Una sovraeccitazione permanente di un trasformatore è caratterizzata da armoniche dispari. Per la stabilizzazione, in questo caso, sono adatte sia la terza che la quinta armonica. Poiché nei trasformatori viene spesso eliminata la terza armonica (ad es. avvolgimento a triangolo), in questo caso viene utilizzata prevalentemente la quinta armonica. Anche nei trasformatori di convertitori statici di corrente hanno un ruolo le armoniche con numero dispari, che sono invece assenti in caso di corto circuito interno. Le correnti differenzali vengono analizzate per determinare il contenuto delle loro armoniche. Per l'analisi della frequenza vengono utilizzati filtri digitali che eseguono un'analisi Fourier delle correnti differenziali. Non appena le componenti di armonica superano le soglie impostabili, ha luogo una stabilizzazione dell'analisi delle fasi interessate. Gli algoritmi filtro sono ottimizzati relativamente al loro comportamento transitorio. Ulteriori misure per la stabilizzazione durante condizioni dinamiche sono quindi superflue. Poiché la stabilizzazione all'inserzione opera individualmente per ogni fase, la protezione è attiva in modo ottimale quando, ad es. un trasformatore viene commutato su un guasto monofase, laddove eventualmente in un'altra fase esente da guasti scorre una corrente di inserzione. È comunque possibile impostare la protezione in modo che al superamento della componente di armonica ammissibile nella corrente di una fase, non venga stabilizzata solo questa fase con la corrente rush ma vengano bloccate anche le altre fasi del gradino differenziale. Questa cosiddetta funzione di "blocco incrociato" può essere limitata a un tempo determinato. 40 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale Scatto rapido con guasti di intensità di corrente Eventuali guasti interni ad alta corrente nella zona protetta, possono essere eliminati istantaneamente senza considerare le correnti di stabilizzazione quando è evidente dal valore di corrente che non si può trattare di un guasto esterno. Nel caso di oggetti da proteggere con impedenza in serie propria (trasformatore, generatore, induttori in serie) si può stabilire un valore di corrente che non può essere mai superato da una corrente di corto circuito in circolazione. Nel caso di un trasformatore questo valore è, ad es., il valore primario 1 ----------------------- ⋅ I NTrafo u . k Trafo La Protezione differenziale del 7UT612 dispone di un gradino di scatto rapido non stabilizzato. Questo gradino è attivo anche quando, ad es., anche in presenza di una seconda armonica (dovuta a una saturazione del trasformatore amperometrico a causa di una corrente continua nella corrente di corto circuito), la quale potrebbe vista dalla funzione di stabilizzazione all'inserzione come corrente di magnetizzazione. Lo scatto rapido lavora sia con la componente fondamentale della corrente differenziale, sia con valori istantanei. L'elaborazione dei valori istantanei garantisce uno scatto rapido anche quando la componente fondamentale è stata smorzata notevolmente mediante saturazione del trasformatore amperometrico. A causa del possibile spostamento della corrente al subentrare di un corto circuito, l'elaborazione dei valori istantanei opera a partire dal doppio valore impostato. Aumento della soglia di intervento all'avviamento L'aumento della soglia di intervento è particolarmente utile nel caso di motori. Diversamente dai trasformatori, la corrente di inserzione dei motori è una corrente in circolo. Le correnti differenziali possono però essere generate se i trasformatori amperometrici contengono una determinata magnetizzazione residua prima della messa in tensione. La magnetizzazione ha luogo a partire da differenti punti di lavoro della loro isteresi. Nonostante il loro valore basso, queste correnti differenziali possono avere un'influenza negativa nel caso di una regolazione sensibile della Protezione differenziale. Come ulteriore sicurezza, per prevenire funzioni indesiderate all'inserzione di un oggetto di protezione precedentemente privo di corrente, si può utilizzare la funzione di aumento della soglia di intervento all'avviamento. Quando la corrente di stabilizzazione di una fase scende al di sotto di un valore impostabile Rest.I Avviam. viene attivata la funzione di aumento della soglia di intervento. In condizioni normali di esercizio, il valore della corrente di stabilizzazione è due volte maggiore del valore della corrente in circolo. Il passaggio al di sotto di tale valore rappresenta quindi un criterio per rilevare che l'oggetto da proteggere non è energizzato. La soglia di intervento I-DIFF> E gli altri rami del gradino Idiff>; vengono pertanto aumentati di un fattore impostabile (cfr. fig. 2-11). Il ritorno della corrente di stabilizzazione è il riferimento per l'avviamento. Dopo un tempo impostabile T max. Avv., l'aumento della caratteristica viene annullato. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 41 2 Funzioni 10 I diff ------------I NObj 9 1231 8 I-DIFF>> Caratteristica di avviamento 7 Zona di scatto 6 Caratterisrica stazionaria 5 Ingrandimento del valore di intervento 4 3 Zona di blocco 2 1 1221 I-DIFF> 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 I stab ------------I NObj Fig. 2-11 Caratteristica di scatto Aumento della soglia di intervento del gradino all'avviamento La figura 2-12 illustra la caratteristica di scatto del 7UT612. Il ramo a della caratteristica rappresenta la soglia di sensibilità della Protezione differenziale (valore impostato I-DIFF>) e tiene conto delle correnti di disturbo costanti, quali, ad es., le correnti di magnetizzazione. Il ramo b tiene conto di errori proporzionali di corrente che derivano da errori di trasformazione dei TA o dei trasduttori di ingresso del dispositivo, da differenze di adattamento o dall'influenza del regolatore di tensione del trasformatore di potenza. Nelle zone ad alta corrente che possono provocare una saturazione dei trasformatori, il ramo c della caratteristica garantisce una maggiore stabilizzazione. 42 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale I diff --------------10 I NObj Caratteristica di guasto 9 1231 8 I–DIFF>> d 7 6 Zona di scatto 5 c 4 1243 PENDENZA 2 Zona di blocco 1241 PENDENZA 1 3 2 1 1221 I–DIFF> a 1 Stabilizzazione supplementare b 2 3 4 5 1244 PUNTO BASE 2 1242 PUNTO BASE 1 Fig. 2-12 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 1256 Istab-IN Ogg I stab ---------------I NObj Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale In presenza di correnti differenziali al di sopra del ramo d ha luogo uno scatto indipendentemente dalla corrente di stabilizzazione e dalla stabilizzazione di armonica (valore impostato I-DIFF>>). Questa è quindi la zona del "Scatto rapido con guasti di intensità di corrente". L'area della stabilizzazione supplementare è determinata dall'indicatore di saturazione (cfr. sotto , titolo al margine "Stabilizzazione supplementare per guasti esterni"). Le grandezze Idiff e Istab vengono classificate dalla Protezione differenziale nella caratteristica di stabilizzazione come riportato nella figura 2-12. Se da queste grandezze risulta un punto all'interno della zona di scatto, verrà emesso uno scatto. Avviamento, ricaduta Di regola, la Protezione differenziale non richiede un "avviamento" poiché l'identificazione del guasto e la condizione di scatto sono identiche. Come tutti i dispositivi SIPROTEC® anche la protezione 7UT612 dispone di un avviamento, che rappresenta un punto di partenza per una serie di attività successive. L'avviamento stabilisce l'inizio di un guasto. Ciò è necessario per la creazione di protocolli di guasto e per la registrazione dei valori di guasto. Anche le funzioni interne richedono il momento esatto del subentrare del guasto, anche nel caso di un guasto al di fuori della zona da proteggere, così, ad es, l'indicatore di saturazione che deve svolgere la propria funzione proprio in presenza di una corrente di corto circuito in circolo. Un avviamento viene riconosciuto non appena la componente fondamentale della corrente differenziale raggiunge il 70 % del valore impostato oppure quando la corrente di stabilizzazione arriva al '70 % nella zona della stabilizzazione supplementare (fig. 2-13). Anche l'intervento del gradino di scatto rapido per cortocircuiti ad alta corrente, genera un segnale di avviamento. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 43 2 Funzioni I diff ---------------I NObj Avviamento I–DIFF> Inizio della Add-on stabilization 0,7 · I–DIFF> 0,7 Fig. 2-13 Caratterisrica stazionaria Istab-IN Ogg I stab ---------------I NObj Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale Se una stabilizzazione viene avviata a causa di un'armonica di valore elevato, viene prima eseguita l'analisi delle armoniche (un periodo circa), per verificare, se necessario, le condizioni di stabilizzazione. In caso contrario, il comando di scatto viene emesso non appena sono soddisfatte le condizioni di scatto (zona di scatto nella figura 2-12). Per casi particolari, il comando di scatto può essere temporizzato. La figura 2-14 mostra il diagramma semplificato della logica di scatto. Viene riconosciuta una ricaduta quando, per due periodi nella grandezza differenziale, non è più presente un avviamento, vale a dire che la corrente differenziale è scesa sotto il <70 % del valore impostato e anche le ulteriori condizioni di avviamento non sono più soddisfatte. Se non viene emesso un comando di scatto, il guasto termina con la ricaduta. Se invece si era generato un comando di scatto, esso viene mantenuto per la durata minima del comando impostata nei dati generali del dispositivo per tutte le funzioni di protezione (cfr. anche par. 2.1.2 titolo al margine "Durata del comando", pag. 29). 44 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale FNo.05631 Avviam.Diff. FNo.05681...05683 & Caratteristica 1226 T I-DIFF> 1 ) 1) Diff 2.Arm L1 Diff 2.Arm L2 Diff 2.Arm L3 ≥1 FNo.05691 ≥1 Diff> SCATTO ≥1 Diff.SCATTO L1 ≥1 Diff.SCATTO L2 ≥1 Diff.SCATTO L3 FNo.05672 FNo.05673 FNo.05674 Diff n.Arm L1 Diff n.Arm L2 Diff n.Arm L3 Stabilizzazione di armoniche (3. o 5.) T 1) FNo.05647...0564 1) FNo.05644...05646 Stabilizzazione durante inserzione (2. armonica) Diff> L1 Diff> L2 Diff> L3 Diff Bl.GuaExL1 Diff Bl.GuaExL2 Diff Bl.GuaExL3 FNo.05651...05653 Stabilizzazione della saturazione (guasto esterno) FNo.05684...05686 & Scatto rapido T 2) ≥1 FNo.05670 FNo.05662...05664 2 Diff.Rilascio-I ) Blocco GuaTA L1 Blocco GuaTA L2 Blocco GuaTA L3 Controllo corr. diff. 2) Diff>> L1 Diff>> L2 Diff>> L3 1236 T I-DIFF>> 2) FNo.05692 ≥1 Diff>> SCATTO ≥1 Diff.SCATTO L1 Abilitazione di misura Abilitazione di misura L2 L3 Abilitazione di misura 1)solo 2)solo FNo.0567 con il trasformatore con la linea/Sbarra FNo.05616 FNo.05603 Diff.Bloccata >BLOCCO Diff. FNo.05617 & 1201Prot.Diff. ON “1” Fig. 2-14 ≥1 Diff.Attiva & Blocco Rele' OFF FNo.05615 Diff OFF Diagramma della logica di scatto nella Protezione differenziale 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 45 2 Funzioni 2.2.2 Protezione differenziale per trasformatori Adattamento delle grandezze di misura Nei trasformatori, le correnti misurate al lato secondario dei TA non sono in genere uguali ma vengono determinate dalla trasformazione e dal gruppo di trasformazione del trasformatore da proteggere e dalle correnti nominali dei TA. Per poter rendere confrontabili le correnti è necessaio dapprima un loro adattamento. Nel 7UT612 l'adattamento viene eseguito mediante calcolo. Mezzi di adattamento esterni sono quindi superflui. Le correnti digitalizzate vengono convertite rispettivamente nella corrente nominale del trasformatore. A questo proposito vengono immessi nella protezione i dati del trasformatore (potenza nominale apparente, tensioni nominali e correnti nominali primarie dei trasformatori amperometrici). Inserito il gruppo di trasformazione, il dispositivo è in grado di eseguire il confronto di corrente sulla base di regole prestabilite. La trasformazione delle correnti viene eseguita utilizzando matrici di coefficienti che riproducono il calcolo della differenza negli avvolgimenti dei trasformatori. Sono possibili tutti i gruppi di trasformazione (comprese le inversioni di fase). A questo scopo è determinante anche il trattamento del centro stella degli avvolgimenti del trasformatore. Centro stella del trasformatore non collegato a terra La figura 2-15 illustra un esempio del gruppo di trasformazione Yd5 senza messa a terra del centro stella. In alto sono rappresentati gli avvolgimenti, seguono i diagrammi vettoriali di correnti che fluiscono simmetricamente e in basso le equazioni matriciali. Queste sono in generale: ( Im ) = k ⋅ ( K ) ⋅ ( In ) con (Im) k (K) (In) – – – – Matrice delle correnti adattate IA, IB, IC, costante, Matrice di coefficiente, dipendente dal gruppo di trasformazione, Matrice delle correnti di fase IL1, IL2, IL3. Sul lato sinistro (triangolo) sono definite le correnti adattate IA, IB, IC dal calcolo della differenza delle correnti di fase IL1, IL2, IL3, sul lato destro (stella) sono riportate le correnti di fase uguali alle correnti degli avvogimenti (nella fig. non viene considerato l'adattamento del valore). 46 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale Avvolgimento 2 Avvolgimento 1 L1 L1 L2 L2 L3 L3 IL1 IL3 IA IL2 IA IL1 IL3 I A –1 0 1 1 -----⋅ 1 –1 0 IB = 3 IC 0 1 –1 Fig. 2-15 Centro stella trasformatore collegato a terra ⋅ I L1 I L2 I L3 IL2 I A 1 0 0 I L1 I B = 1 ⋅ 0 1 0 ⋅ I L2 0 0 1 I I C L3 Adattamento del gruppo di trasformazione sull'esempio di Yd5 (senza tenere conto dell'adattamento del valore) La figura 2-16 mostra un esempio per il gruppo di trasformazione YNd5 con centro stella collegato a terra sul lato Y. In questo caso le correnti omopolari (di sequenza zero) vengono eliminate. Sul lato sinistro della figura 2-16 le correnti omopolari sono eliminate automaticamente dalla differenza tra le correnti che si crea poichè in un trasformatore non possono esistere correnti omopolari al di fuori dell'avvolgimento del triangolo. Sul lato sinistro l'eliminazione della corrente omopolare risulta dall'equazione della matrice, ad es., 1 /3 · (2 IL1 – 1 IL2 – 1 IL3) = 1/3 · (3 IL1 – IL1 – IL2 – IL3) = 1/3 · (3 IL1 – 3 I0) = (IL1 – I0). Mediante l'eliminazione della corrente omopolare, le correnti di guasto che in seguito a una messa a terra nella zona protetta (centro stella trasformatore oppure trasformatore di terra) circolano nella rete attraverso i trasformatori amperometrici anche in presenza di corto circuiti, possono essere rese innocue senza particolari provvedimenti esterni. Nella fig. 2-17, a destra si genera una corrente omopolare in caso di guasto esterno, a sinistra tale corrente è assente. Un confronto delle correnti senza eliminazione della corrente omopolare avrebbe come conseguenza un risultato errato (corrente differenziale nonostante la presenza di un guasto esterno). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 47 2 Funzioni Avvolgimento 2 Avvolgimento 1 L1 L1 L2 L2 L3 L3 IL1 IL3 IA IL2 IA IL1 IL3 I A –1 0 1 1 -----⋅ 1 –1 0 IB = 3 IC 0 1 –1 Fig. 2-16 ⋅ I L1 I L2 I L3 I A 2 – 1 – 1 I L1 1 I B = --- ⋅ – 1 2 – 1 ⋅ I L2 3 –1 –1 2 I I C L3 Adattamento del gruppo di trasformazione sull'esempio di YNd5 (senza tenere conto dell'adattamento del valore) L1 L1 L2 L2 L3 L3 Fig. 2-17 IL2 Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con distribuzione di corrente. La fig. 2-18 mostra un esempio di corto circuito di terra su un lato del triangolo esterno alla zona protetta, quando all'interno di quest'ultima è installato un trasformatore di terra (induttore a zig-zag). Anch qui, a destra, si genera una corrente omopolare, a sinistra tale corrente è assente. Se il trasformatore di terra si trova al di fuori della zona protetta (TA tra trasformatore di potenza e trasformatore di terra), la corrente omopolare è insignificante poiché non scorre attraverso il punto di misura (TA). L'eliminazione della corrente omopolare presenta l'inconveniente di insensibilizzare la Protezione differenziale in caso di corto circuiti di terra nella zona protetta del lato collegato a terra (di un fattore 2/3, poiché la corrente omopolare rappresenta 1/3 della corrente di corto circuito). Per questa ragione tale corrente è superflua quando nella zona da proteggere il centro stella non è collegato a terra (cfr. fig. 2-15). 48 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale L1 L1 L2 L2 L3 L3 Fig. 2-18 Incremento della sensibilità dei guasti a terra Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con trasformatore di terra all'interno della zona da proteggere con distribuzione di corrente. La sensibilità di un avvolgimento collegato a terra può essere aumentata se la corrente di centro stella è a disposizione dell'avvolgimento ovvero se nell'alimentazione del centro stella è installato un trasformatore amperometrico, la cui corrente arriva al dispositivo (ingresso di misura I7). La figura 2-19 illustra un esempio di un trasformatore collegato a terra al lato della stella. Qui il coefficiente matriciale della corrente omopolare non viene ancora eliminato. Al contrario 1/3 della corrente di centro stella ISt viene aggiunto per ogni fase. L1 L1 L2 L2 L3 L3 ISt Fig. 2-19 IL3 Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con distribuzione di corrente. L' equazione matriciale per il lato collegato a terra è la seguente: I A 1 0 0 I L1 I B = 1 ⋅ 0 1 0 ⋅ I L2 0 0 1 I I C L3 I St +1 --- ⋅ I 3 St I St ISt corrisponde a –3I0 con corrente in circolo, viene però misurata nel centro stella dell'avvolgimento e non ai morsetti del trasformatore. Ciò ha come conseguenza che in presenza di un guasto a terra all'interno della zona del trasformatore, la corrente omopolare viene calcolata (da I0 = –1/3 ISt); nel caso di un guasto a terra al di fuori della suddetta zona, la corrente omopolare non viene considerata poiché la corrente omopolare misurata nei morsetti 3·I0 = (IL1 + IL2 + IL3) elimina la corrente di centro 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 49 2 Funzioni stella ISt. In questo modo viene garantita la massima sensibilità per guasti a terra interni mentre nel caso di guasti a terra esterni la corrente omopolare viene eliminata automaticamente. Una maggiore sensibilità per i guasti a terra nella zona protetta si può ottenere mendiante la Protezione differenziale di terra ristretta. Questa è descritta dettagliatamente al paragrafo 2.3. Particolarità degli autotrasformatori Negli autotrasformatori è previsto solo il gruppo di trasformazione Y(N)y0 (fig. 2-20). Una messa a terra del centro stella ha effetto su entrambi i lati della rete (alta tensione e bassa tensione). Nel caso di un corto circuito di terra ha luogo un collegamento tra i due lati della rete mediante la messa a terra comune del centro stella. La distribuzione delle correnti omopolari non è visibile e non può essre ricavata chiaramente dai dati del trasformatore. Per la determinazione dell valore e della distribuzione delle correnti omopolari è rilevante l'enventuale presenza di un avvolgimento di compensazione nel trasformatore. L1 L1 L2 L2 L3 Fig. 2-20 L3 Autotrasformatore con centro stella collegato a terra Per la Protezione differenziale la corrente omopolare dev'essere eliminata. Ciò significa che per entrambi i lati viene impiegata la matrice con l'eliminazione della corrente omopolare. La riduzione delle sensibilità verso i guasti a terra mediante eliminazione delle correnti omopolari non può essere compensata con l'aggiunta della corrente di centro stella. La corrente misurata nell'alimentazione del centro stella non può essere associata a una fase specifica né a un avvolgimento. Per ottenere una maggiore sensibilità per i guasti a terra, con l'ausilio della corrente di centro stella, si può utilizzare la Protezione differenziale di terra ristretta oppure la Protezione differenziale ad alta impedenza. Queste sono descritte ai paragrafi 2.3 e 2.7.2. 50 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale Particolarità dei trasformatori monofase I trasformatori monofase possono essere realizzati con una oppure due fasi per avvolgimento; nel secondo caso le fasi sono collocate su uno o su due nuclei. Per poter lavorare in tutti casi con un adattamento ottimale delle grandezze di misura devono essere utilizzati, per ogni avvolgimento, due ingressi di misura, anche quando è disponibile solo un TA. Le correnti devono essere collegate agli ingressi IL1 e IL3 e vengono indicate qui di seguito anche con IL1 e IL3. Nel caso di due fasi esse possono essre collegate in serie (corrisponde a un avvolgimento Y) oppure in parallelo (avvolgimento D). Lo spostamento di fase tra gli avvolgimenti può essere solo di 0° oppure di 180°. La fig. 2-21 mostra un esempio di un trasformatore monofase con due linee, dal quale si deduce anche la definizione delle direzioni della corrente. L1 L1 L3 L3 Fig. 2-21 Esempio di un trasformatore monofase con definizione della corrente Come nel caso di un trasformatore trifase, le correnti vengono adattate mediante matrici di coefficiente programmate. Queste sono in generale: ( Im ) = k ⋅ ( K ) ⋅ ( In ) con (Im) k (K) (In) – – – – Matrice delle correnti adattate IA, IC, costante, Matrice di coefficiente, Matrice delle correnti di fase IL1, IL3. Poiché lo spostamento delle fasi tra gli avvolgimenti può essere solo 0° oppure 180°, oltre all'adattamento del valore è rilevante solo il trattamento delle correnti omopolari. Se un „centro stella“ dell'avvolgimento interessato non è collegato a terra (a sinistra nella fig. 2-21), possono essere utilizzate direttamente le correnti di fase. Se, al contrario, un „centro stella“ è collegato a terra (a destra nella fig. 2-21), la corrente omopolare dev'essere eliminata mediante il calcolo della differenza. In questo modo le correnti di guasto che, in seguito a una messa a terra nella zona protetta, circolano nella rete attraverso i trasformatori amperometrici anche in presenza di corto circuiti, possono essere rese innocue senza particolari provvedimenti esterni. Le equazioni matriciali per l'avvolgimento destro e l'avvolgimento sinistro sono conformemente alla fig. 2-21. 1 0 I I A ⋅ L1 = 1⋅ 0 1 I I C L3 1 –1 I A 1 = --- ⋅ 2 –1 1 I C ⋅ I L1 I L3 L'eliminazione della corrente omopolare presenta l'inconveniente di insensibilizzare la Protezione differenziale in caso di corto circuiti di terra nella zona protetta (di un fattore 1 /2, poiché la corrente omopolare rappresenta 1/2 della corrente di corto circuito). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 51 2 Funzioni La protezione può anche essere resa sensibile per i guasti a terra nella zona protetta se la „corrente di centro stella" del trasformatore è disponibile; a questo scopo dev'essere installato un TA nell'alimentazione del "centro stella" del trasformatore (fig. 2-22). L1 L1 L3 L3 ISt Fig. 2-22 Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore monofase con distribuzione di corrente. Le equazioni matriciali in questo caso sono le seguenti: I A = 1 ⋅ 1 0 ⋅ I L1 I 0 1 I C L3 I A = 1 ⋅ 1 0 ⋅ I L1 I 0 1 I C L3 I +1 --- ⋅ St 2 I St In questo caso ISt è la corrente che fluisce nell'alimenatzione del „centro stella“ dell'avvolgimento collegato a terra. La corrente omopolare non viene subito eliminata. Al contrario, la metà della corrente di centro stella ISt viene aggiunta per ogni fase. Ciò ha come conseguenza che in presenza di un guasto a terra all'interno della zona del trasformatore, la corrente omopolare viene calcolata (da I0 = –1/2 · ISt), nel caso di un guasto a terra al di fuori della suddetta zona, la corrente omopolare non viene considerata poiché la corrente omopolare misurata nei morsetti 2·I0 = (IL1 + IL3) elimina la corrente di centro stella ISt. In questo modo viene garantita la massima sensibilità per guasti a terra interni mentre nel caso di guasti a terra esterni la corrente omopolare viene eliminata automaticamente. 52 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale 2.2.3 Protezione differenziale per generatori, motori e reattanze addizionali Adattamento delle grandezze di misura Per generatori, motori e reattanze addizionali valgono in linea di principio le stesse condizioni. La zona da proteggere viene limitata selettivamente dai trasformatori amperometrici in entrambi i lati dell'oggetto da proteggere. Nel caso di generatori e motori si tratta della zona tra trasformatori nell'alimentazione del centro stella e trasformatori al lato morsetti (fig. 2-23). Poiché nella Protezione differenziale la direzione della corrente nell'oggetto protetto viene definita positiva, risultano le definizioni riportate nella fig. 2-23. L1 L2 L3 Fig. 2-23 Definizione della direzione della corrente nella protezione differenziale longitudinale La Protezione differenziale nel 7UT612 riferisce tutte le correnti alla corrente nominale dell'oggetto da proteggere. A questo proposito vengono immessi nella protezione i dati nominali (potenza nominale apparente, tensione nominale e correnti nominali primarie dei trasformatori amperometrici). L'adattamento del grandezze di misura è limitato quindi ai fattori dei valori della corrente. Per l'impiego come protezione differenziale trasversale esiste una particolarità. Per questo caso, la definizione delle corenti di misura è rappresentata nella figura 2-24. Nella protezione differenziale trasversale la zona di protezione verso la rete è limitata dal parallelo delle rispettive linee. Una corrente differenziale circola sempre ed esclusivamente quando le correnti nelle linee parallele sono differenti. Questo fenomeno indica la presenza di una corrente di guasto in una linea. L1 L2 L3 Fig. 2-24 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Definizione della direzione della corrente nella protezione differenziale trasversale 53 2 Funzioni Poiché in questo caso, in condizioni di funzionamento normale, tutte le correnti fluiscono all'interno dell'oggetto di protezione, vale a dire inversamente rispetto alle altre applicazioni, viene impostata, per un gruppo di trasformatori amperometrici, la polarità "errata", come decritto al paragrafo 2.1.2 al punto „Dati TA per 2 lati“ (pag. 24). Trattamento del centro stella In caso di impiego del dispositivo come protezione per generatori o per motori la considerazione separata della corrente omopolare è superflua anche quando il centro stella della macchina è collegato a terra (a bassa o alta resistenza ohmica). In presenza di guasti esterni le correnti di fase in entrambi i punti di misura sono uguali. Nel caso di guasti interni tutte le correnti di corto circuito sono comprese completamente nel calcolo della corrente differenziale. Se il centro stella della macchina è collegato a terra (a bassa o alta resistenza ohmica), si può ottenere una sensibilità particolarmente elevata per guasti a terra nella zona protetta mediante la Protezione differenziale di terra ristretta oppure la Protezione differenziale ad alta impedenza. Queste sono descritte ai paragrafi 2.3 e 2.7.2. 2.2.4 Protezione differenziale per induttanze shunt Se nel caso di induttanze shunt sono disponibili dei TA per entrambi i lati della spira di ogni fase, vanno applicate le stesse condizioni delle reattanze addizionali (par. 2.2.3). I trasformatori amperometrici sono spesso presenti solo nelle linee di alimentazione e nel centro stella (fig. 2-25 a sinistra). In questo caso ha senso un confronto delle correnti omopolari. A questo scopo è adatta la Protezione differenziale di terra ristretta, descritta al par. 2.3. Se l'alimentazione degli induttori non dispone di TA ma sono installati trasformatori su entrambi i lati dei punti di collegamento (fig. 2-25 a destra), sono valide in linea di principio le stesse condizioni degli autotrasformatori. Una simile disposizione viene trattata quindi allo stesso modo di un autotrasformatore. Se un trasformatore di terra (induttori a zig-zag) si trova al di fuori della zona protetta, può avere - come nel caso di un'induttanza shunt - una propria zona da proteggere. La differenza rispetto all'induttanza shunt è che l'induttore a zig-zag per la corrente omopolare è a bassa resistenza ohmica. 54 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale L1 L1 L1 L1 L2 L2 L2 L2 L3 L3 L3 L3 ISt Fig. 2-25 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 ISt Definizione della direzione della corrente in un'induttanza shunt 55 2 Funzioni 2.2.5 Protezione differenziale ´per sbarre di piccole dimensioni e per linee brevi Per sbarre di piccole dimensioni oppure per centro neutro si intende un tratto di linea trifase continua, delimitata da un TA anche se, in questo caso non si tratta di un centro (nodo). Questi centri neutri possono essere derivazioni corte oppure sbarre di piccole dimensioni (fig. 2-26). Nel caso di trasformatori, la Protezione differenziale non può essere impiegata con questo modo operativo e bisogna ricorrere alla funzione di Protezione differenziale del trasformatore (cfr. par. 2.2.2). A causa della sua sensibilità insufficiente, questa protezione non può essere impiegata neanche per altre induttanze quali induttanze addizionali e induttanze shunt. Questo modo operativo è adeguato anche per linee brevi. In questo contesto "breve" significa che le connessioni tra trasformatori amperometrici alle estremità della linea e il dispositivo non rappresentano un carico troppo elevato per i TA. Le correnti trasversali capacitive indotte nei cavi non sono rilevanti poiché la Protezione differenziale di regola non è regolata a un livello molto sensibile per questa applicazione. Poiché nella Protezione differenziale la direzione della corrente nell'oggetto da proteggere viene definita positiva, risultano le definizioni riportate nella fig. 2-26 e 2-27. L1 L2 Sbarra L3 Fig. 2-26 Definizione della direzione della corrente in un "nodo“ (sbarra con 2 derivazioni) L1 L2 L3 Fig. 2-27 Definizione della direzione della corrente in linee corte La Protezione differenziale nel 7UT612 riferisce tutte le correnti alla corrente nominale dell'oggetto da proteggere. A questo scopo vengono immesse nel dispositivo la corrente nominale dell'oggetto da proteggere e le correnti nominali primarie dei TA. L'adattamento del grandezze di misura è limitato quindi a fattori per i valori della corrente. Se i gruppi di trasformatori alle estremità di un nodo hanno correnti nominali primarie diverse, non è necessario ricorrere a mezzi di adattamento esterni. 56 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale Controllo della corrente differenziale Mentre nel caso di trasformatori, induttori e macchine rotanti è richiesta normalmente un'impostazione sensibile della Protezione differenziale per poter rilevare guasti anche con correnti di terra deboli, le sbarre e le linee brevi si distinguono per correnti elevate di corto circuito ed è quindi possibile impostare una soglia di intervento più alta (superiore alla corrente nominale). In questo modo si possono controllare le correnti differenziali a un livello molto basso e si può rilevare un guasto nel circuito secondario dei TA, vale a dire nella zona normale della corrente di carico. Questo controllo opera selettivamente per singola fase. In condizioni di carico, la circolazione di una corrente differenziale della grandezza di una corrente di derivazione indica l'assenza della corrente secondaria ovvero un difetto nel circuito secondario del TA. Questo allarme è temporizzato. Contemporaneamente la Protezione differenziale viene bloccata per questa fase. Abilitazione della corrente per lo scatto 2.2.6 Nel caso di sbarre e di linee brevi, il comando di scatto viene emesso solo quando almeno una delle correnti in ingresso supera una soglia. Viene controllato il superamento di un valore regolabile delle tre correnti di fase di ogni lato dell'oggetto protetto. Lo scatto ha luogo solo quando almeno una corrente supera questo valore. Protezione differenziale monofase per sbarre Il dispositivo 7UT612 dispone, oltre all'ingresso di corrente sensibile I8 di 7 ingressi di corrente equivalenti. Ìn questo modo è possibile realizzare una Protezione differenziale monofase per sbarre con 7 derivazioni max. Sono previste due possibilità: 1. Per ogni fase viene utilizzato un 7UT612 (fig.2-28). Per tutte le derivazioni della sbarra, la corrente di ogni fase è collegata a un dispostivo 7UT612. 2. Le tre correnti di fase di ogni derivazione sono convertite in una corrente equivalente mediante un trasformatore convertitore (esterno) (fig.2-29). Le correnti miste che si generano in questo modo per ogni deviazione vengono collegate a un dispositivo. Collegamento per fase Nel caso di un collegamento per fase è necessario un dispositivo 7UT612 per ogni fase. La sensibilità è identica per tutti i tipi di guasto. La Protezione differenziale nel 7UT612 riferisce tutte le correnti alla corrente nominale dell'oggetto da proteggere. È quindi necessario definire una corrente nominale uniforme per la sbarra. Questa è impostata nel dispositivo come le correnti nominali primarie dei TA di tutte le derivazioni. L'adattamento del grandezze di misura nel dispositivo è limitati quindi a fattori per i valori della corrente. Se i TA delle derivazioni hanno correnti nominali primarie diverse, non è necessario ricorrere a mezzi di adattamento esterni. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 57 2 Funzioni Derivazione 1 Derivazione 2 Derivazione 7 L1 L2 L3 I1 I2 Fig. 2-28 7UT612 per L1 I7 Protezione per sbarre monofase, rappresentata per L1 Nel caso di un collegamento tramite trasformatori convertitori, è sufficiente un solo 7UT612 per la sbarra, poiché le tre correnti di fase di ogni derivazione sono sommate in un trasformatore convertitore per formare una corrente equivalente (fig. 2-29). La sensibilità verso i differenti tipi di guasto varia a seconda della conversione asimmetrica delle correnti di fase. Collegamento tramite trasformatori convertitori Anche in questo caso è necessario definire una corrente nominale uniforme per la sbarra. L'adattamento del valore può essere realizzato già mediante il collegamento degli avvolgimenti dei trasformatori convertitori. La corrente di uscita dei trasformatori convertitori, in genere, è pari a 100 mA nel caso di una corrente nominale simmetrica. Come corrente nominale dell'oggetto protetto vale qui INOgg = 100 mA. Derivazione 1 Derivazione 2 Derivazione 7 L1 L2 L3 L1 L2 L3 MV E L1 L2 L3 E L1 L2 L3 MV E MV I1 I7 7UT612 I2 Fig. 2-29 Protezione per sbarre con collegamento tramite trasformatori convertitori Vi sono diverse possibilità di collegamento dei trasformatori convertitori ai trasformatori amperometrici. Nel caso di una sbarra dev'essere utilizzata la stessa connessione su tutte le derivazioni. 58 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale Lo schema di collegamento illustrato a fig. 2-30 è quello più usato. I tre avvolgimenti di ingresso del trasformatore convertitore sono collegati a IL1, IL3 e IE. Questo collegamento può essere utilizzato in tutte le reti indipendentemente dal trattamento del centro stella del sistema. Esso si distingue per un'elevata sensibilità per le correnti di terra. IL1 MV 2 IM IL3 1 IE 3 L1 L2 L3 Fig. 2-30 Collegamento di trasformatori convertitori L1–L3–E Per guasti simmetrici trifase (IE = 0) risulta secondo la fig. 2-31 la valenza W = √3. Ciò significa che il flusso di di corrente (numero AW) del trasformatore convertitore ha un valore multiplo di √3 con una corrente alteranata monofase che attraversa l'avvolgimento che dispone del minor numero di spire (fattore 1). Con 1 × IN come corrente simmetrica trifase di corto circuito, la corrente monofase secondaria ha un valore IM = 100 mA. Tutti i valori impostati si riferiscono a questa corrente. IL3 IL1 60° 90° 2 · IL1 IM 30° IL3 Fig. 2-31 IL2 IM = 2 IL1 + IL3 =√3 · |I| Somma delle correnti nel trasformatore convertitore con un collegamento L1–L3–E Nel caso di un collegamento secondo la fig. 2-30 si ottengono per i diversi tipi di guasto le valenze di avvolgimento W e un rapporto di guasto simmetrico trifase conformemente alla tabella 2-1. Quest'ultima riporta anche le correnti di ingresso IM = 100 mA necessarie per ottenere una corrente secondaria I1. I valori impostati devono essere moltiplicati per questi fattori al fine di ottenere la soglia di intervento effettiva. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 59 2 Funzioni Tabella 2-1 Tipi di guasto e valenze di avvolgimento per collegamento L1–L3–E Guasto L1–L2–L3 (simm.) L1–L2 L2–L3 L3–L1 L1–E L2–E L3–E W W/√3 I1 per IM = 100 mA √3 1,00 1,15 0,58 0,58 2,89 1,73 2,31 1,00 · IN 0,87 · IN 1,73 · IN 1,73 · IN 0,35 · IN 0,58 · IN 0,43 · IN 2 1 1 5 3 4 Dalla tabella risulta che la Protezione differenziale è più sensibile ai guasti a terra o ai guasti a terra doppi che ai corto circuiti senza contatto a terra. Questa elevata sensibilità è dovuta al fatto che l'avvolgimento IE (cfr. fig. 2-30) del trasformatore di terra del trasformatore convertitore ha il maggior numero di spire e, di conseguenza, la corrente di terra entra con una valenza 3. Se la sensibilità alla corrente di terra non è richiesta, si può optare per il collegamento riportato a fig. 2-32. Ciò è consigliato, ad es., nelle reti collegate a terra con un impedenza omopolare particolarmente bassa nelle quali a corrente di guasto può essere più alta rispetto a quella di un corto circuito bifase. Con questo schema di collegamento, per i sette corto circuiti possibili nella rete messa a terra si ottengono i valori della tabella 2-2. IL1 MV 2 IM IL2 1 IL3 3 L1 L2 L3 Fig. 2-32 60 Collegamento di trasformatori convertitori L1–L2–L3 con sensibilità ridotta alla corrente di terra 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale IL1 60° IL2 2 · IL1 IM = 2 IL1 + IL2 + 3 IL3 =√3 · |I| 3 · IL3 IL3 IM IL2 Fig. 2-33 Tabella 2-2 Somma delle correnti nel trasformatore convertitore con un collegamento L1–L2–L3 Tipi di guasto e valenze di avvolgimento per collegamento L1–L2–L3 Guasto L1–L2–L3 (simm.) L1–L2 L2–L3 L3–L1 L1–E L2–E L3–E W W/√3 I1 per IM = 100 mA √3 1,00 0,58 1,15 0,58 1,15 0,58 1,73 1,00 · IN 1,73 · IN 0,87 · IN 1,73 · IN 0,87 · IN 1,73 · IN 0,58 · IN 1 2 1 2 1 3 Da un confronto con la tabella 2-1 risulta che la valenza W e di conseguenza la sensibilità, sono minori nel caso di corto circuiti di terra. La sollecitazione termica massima è contemporaneamente abbassata al 36 %, ovvero (1,73/2,89) 2. Le possibilità di collegamento descritte sono proposte a titolo di esempio. Un'inversione ciclica oppure aciclica dei collegamenti permette di privilegiare alcune fasi in caso di doppi guasti a terra (soprattutto in reti non collegate a terra). L'inserimento di un autotrasformatore nel circuito di corrente di terra consente anche di aumentare la sensibilità ai guasti a terra. I tipi 4AM5120 sono consigliati come trasformatori convertitori. Questi dispongono di diversi avvolgimenti di ingresso che consentono di convertire le correnti in un rapporto di 2:1:3 e di adattare, in condizioni particolari, delle correnti primarie diverse. La figura 2-34 mostra lo schema dell'avvolgimento. La corrente nominale di ingresso di tutti i trasformatori convertitori deve corrispondere alla corrente secondaria dei rispettivi trasformatori amperometrici principali. La corrente nominale lato uscita (= corrente di ingresso per 7UT612) è pari a IN = 0,1 A se la conversione è corretta. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 61 2 Funzioni A B 3 C D 6 E F 9 G H 18 J K 24 L M 36 N O 90 4AM5120–3DA00–0AN2 IN = 1 A 500 Y Z A B 1 C D 2 E F 3 G H 4 K J 6 L M 8 N O 12 4AM5120–4DA00–0AN2 IN = 5 A 500 Y Fig. 2-34 Controllo della corrente differenziale Z Schema dell'avvolgimento dei trasformatori convertitori di adattamento 4AM5120 Mentre nel caso di trasformatori, induttori e macchine rotanti è richiesta normalmente un'impostazione sensibile della Protezione differenziale per poter rilevare guasti anche con correnti di terra deboli, le sbarre e le linee brevi si distinguono per correnti di corto circuito ridotte ed è quindi possibile impostare una soglia di intervento più alta (superiore alla corrente nominale). In questo modo si possono controllare le correnti differenziali a un livello molto basso e si può rilevare un guasto nel circuito secondario dei TA, vale a dire nella zona normale della corrente di carico. In condizioni di carico, la circolazione di una corrente differenziale della grandezza di una corrente di derivazione indica l'assenza della corrente secondaria ovvero un difetto nel circuito secondario del TA. Questo allarme è temporizzato. Contemporaneamente la Protezione differenziale viene bloccata. Abilitazione della corrente per lo scatto 2.2.7 Nel caso di sbarre, il comando di scatto viene emesso solo quando almeno una delle correnti in ingresso supera una soglia. Viene controllato che le correnti di correnti di tutte le derivazioni non superino un valore impostabile. Lo scatto ha luogo solo quando almeno una corrente supera questo valore. Indicazioni per l'impostazione In generale La Protezione differenziale può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle protezioni (par. 2.1.1, indirizzo 112), Prot.Diff. = Abilitato. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabilitato. Inoltre, alla configurazione delle funzioni di protezione dev'essere impostato anche il tipo di oggetto protetto (indirizzo 105 Ogg.di Protez., cfr. par. 2.1.1). Nel dispositivo sono disponibili solo le impostazioni relative all'oggetto da proteggere, tutti le altre non vengono visualizzate. La Protezione differenziale può essere attivata all'indirizzo 1201 Prot.Diff. ON oppure OFF. Inoltre può essere bloccato il comando di scatto quando la funzione di protezione è attivata (Blocco Rele'). 62 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale Nota: Alla fornitura, la Protezione differenziale è regolata su OFF. Il motivo di ciò è che la protezione non può essere utilizzata senza aver prima impostato correttamente almeno il gruppo di trasformazione e i valori di adattamento. Senza queste impostazioni possono avere luogo reazioni impreviste del dispositivo (anche uno scatto)! Trattamento della corrente di centro stella Se, nel caso di un avvolgimento di Trasformatore collegato a terra, la corrente nel collegamento del centro stella, vale a dire tra centro stella e messa a terra, è disponibile, può essere considerato nei calcoli della Protezione differenziale (cfr. anche par. 2.2.2 sotto "Incremento della sensibilità dei guasti a terra “, pag. 49). In questo modo viene aumentata la sensibilità verso i guasti a terra. Agli indirizzi 1211A Diff.mis.IE L.1 per i lato 1 oppure 1212A Diff.mis.IE L.2 per il lato 2 si comunica al dispositivo se considerare anche la corrente di terra del centro stella collegato a terra. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Impostando SI la rispettiva corrente di terra viene tenuta in considerazione dalla Protezione differenziale. Questa impostazione è valida solo per trasformatori con due avvolgimenti separati ed è consigliata quando la rispettiva corrente di centro stella è veramente collegata al dispositivo (ingresso di corrente I7). Questo dev'essere impostato durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1, pag. 16) all'indirizzo 108. Inoltre, il centro stella del rispettivo lato dev'essere collegato a terra (par.2.1.2, titolo al margine „Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“, pag. 21, indirizzi 241 e 244). Controllo della corrente differenziale Con la protezione per sbarre può essere controllata la corrente differenziale (cfr. par. 2.2.5 e 2.2.6). All'indirizzo 1208 Contr.I Diff. si può ON e OFF questa funzione di controllo. La funzione di controllo è consigliata solo nel caso di una netta differenza tra le correnti parassite di esercizio risultanti da un guasto di corrente in un TA e le correnti parassite di guasto dovute a un corto circuito nell'oggetto protetto. La soglia di intervento I-DIFF> MON. (indirizzo 1281) dev'essere sufficientemente alta per evitare un'attivazione a causa di un guasto di trasformazione dei TA e un leggero errore di conversione tra i diversi TA. La soglia è riferita alla corrente nominale dell' oggetto protetto. La temporizzazione T I-DIFF> MON. (indirizzo 1282) è valida per la segnalazione e il blocco della Protezione differenziale; essa deve garantire che venga evitato un blocco in caso di corto circuito anche nel caso di corto circuiti esterni. Abituamente la temporizzazione è regolata su alcuni secondi. Abilitazione della corrente per lo scatto Nel caso di sbarre e di linee brevi, il comando di scatto viene emesso solo quando almeno una delle correnti in ingresso supera una soglia. La Protezione differenziale scatta solo quando almeno una delle correnti misurate supera la soglia I> Corr.Guardia (indirizzo 1210). La soglia è riferita alla corrente nominale dell' oggetto protetto. Se è impostato il valore 0 (preimpostazione) il criterio di abilitazione non viene utilizzato. Se si configura l'abilitazione (regolando il parametro su un valore > 0), la Protezione differenziale scatta solo in presenza di questo criterio di abilitazione. Ciò vale anche se il trattamento estremamente veloce del valore istantaneo ha già rilevato il guasto dopo alcuni millisecondi per correnti differenziali molto elevate (vedi paragrafo 2.2.1 titolo al margine Scatto rapido con guasti di intensità di corrente“). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 63 2 Funzioni Caratteristica della corrente differenziale I parametri della caratteristica di scatto vengono impostati agli indirizzi 1221 - 1256A. Il significato dei parametri è riportato nella fig. 2-35. I numeri riportati nei rami della caratteristica indicano gli indirizzi dei parametri. I-DIFF> (indirizzo 1221) è la soglia di intervento della corrente differenziale. Questa è la corrente totale che circola nella zona di protezione durante un corto circuito, indipendentemente dalla sua distribuzione sui lati dell'oggetto protetto. La soglia è riferita alla corrente nominale dell' oggetto protetto. Per i trasformatori, gli induttori, i generatori e i motori può essre selezionata un'impostazione sensibile (preimpostazione 0,2 · INOgg). Nel caso di linee e di sbarre, il valore dev'essere più alto (di regola superiore alla corrente nominale). Nel caso di una differenza notevole tra le correnti nominali dei TA e la corrente nominale dell'oggetto protetto si devono prevedere tolleranze di misura maggiori. Oltre alla soglia di intervento I-DIFF> è disponibile anche una seconda soglia. Al superamento di questa soglia I-DIFF>> (indirizzo 1231), viene emesso uno scatto (gradino di scatto rapido non stabilizzato), indipendentemente dalla grandezza della corrente di stabilizzazione e da un'eventuale stabilizzazione all'inserzione. Questo gradino dev'essere impostato su un valore più alto di I-DIFF>. Nel caso di oggetti da proteggere con impedenza in serie propria (trasformatore, generatore, reattanze addizionali) si può stabilire un valore di corrente che non può essere mai superato da una corrente di corto circuito. Nel caso di un trasformatore questo valore è, ad es., il valore primario: 1 ----------------------- ⋅ I NTrafo u . k Trafo I diff --------------10 I NObj 9 1231 8 I–DIFF>> 7 6 Zona di scatto 5 1243 PENDENZA 2 4 Zona di blocco 1241 PENDENZA 1 3 2 Stabilizzazione supplementare 1 1221 I–DIFF> 1 2 3 4 5 6 1244 PUNTO BASE 2 1242 1256 PUNTO BASE 1 Istab-IN Ogg Fig. 2-35 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 I stab --------------I NObj Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale La caratteristica di scatto è costituita da due ulteriori rami (fig. 2-35). Gli indirizzi 1242A Punto base 1 e 1241A PENDENZA 1 definiscono il primo ramo. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.Questo tiene conto delle correnti indirette proporzionali alla corrente. Si tratta prevalentemente di errori del rapporto di trasmissione dei trasformatori amperometrici principali e, nel caso di 64 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale trasformatori, di correnti differenziali presenti nelle posizioni finali del commutatore multiplo a causa di un eventuale campo di regolazione. La corrente indiretta proporzionale corrisponde al campo di regolazione nella misura in cui la tensione nominale è stata corretta, come indicato al par. 2.1.2, titolo al margine „Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“ (pag. 21). Il secondo ramo comporta una maggiore stabilizzazione in presenza di correnti elevate, nelle quali si può presentare una saturazione del trasformatore amperometrico. Il suo punto base viene impostato all'indirizzo 1244A PUNTO BASE 2 e si riferice alla corrente nominale dell'oggetto protetto. La pendenza viene impostata all'indirizzo 1243A PENDENZA 2. Con l'ausilio di questo ramo della caratterisitca si può influenzare la stabilità in caso di saturazione del trasformatore amperometrico. Una maggiore pendenza indica una maggiore stabilizzazione. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Tempi di ritardo In speciali casi di impego può risultare vantaggioso ritardare lo scatto della Protezione differenziale con un gradino di tempo supplementare. Il tempo di ritardo 1226A T IDIFF> viene avviato al rilevamento di un guasto interno nel trasformatore. 1236A T I-DIFF>> rappresenta il tempo di ritardo del gradino di scatto I-DIFF>>. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Il ritardo di ricaduta è accoppiato con la durata del comando di scatto min. valida per tutte le funzioni di protezione. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Aumento della soglia di intervento all'avviamento L'aumento della soglia di intervento all'avviamento serve a garantire una maggiore sicurezza per prevenire funzioni indesiderate all'inserzione di un oggetto protetto precedentemente privo di corrente. Questa funzione può essere 1205 oppure Aum.car.Avv. all'indirizzo ON OFF. Essa dev'essere attivata in particolare nel caso di motori oppure di un motore/trasformatore in caso di collegamento su sbarra (ON). La corrente di stabilizzazione Rest.I Avviam. (indirizzo 1251A) è il valore della corrente di stabilizzazione che non viene raggiunto prima di un avviamento (vale a dire in caso di inattività) dell'oggetto protetto. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.Va tenuto conto che il valore della corrente di stabilizzazione corrisponde al doppio valore di una corrente di esercizio in circolo. La preimpostazione 0,1 corrisponde quindi a 0,05 volte la corrente nominale dell'oggetto da proteggere. All'indirizzo 1252A Fatt. Avviam. viene definito di quale fattore dev'essere aumentata la soglia di intervento del gradino Idiff> all'avviamento. La caratteristica di questo gradino aumenta dello stesso valore mentre il gradino Idiff>> non viene influenzato. Nel caso di motori oppure di un motore/trasformatore con collegamento su sbarra si consiglia di impostare il valore su 2. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. L'aumento della soglia di intervento viene annullato allo scadere del tempo T max. Avv. (indirizzo 1253). Stabilizzazione supplementare 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Nell'ambito di correnti molto alte in circolo, in presenza di un corto circuito esterno, si attiva una stabilizzazione supplementare dinamica (fig. 2-35). Il valore iniziale viene impostato all'indirizzo 1256A I-Aggiu.Stabil.. Il valore è riferito alla corrente nominale dell' oggetto protetto. La pendenza è la stessa del ramo della caratteristica b (PENDENZA 1, indirizzo 1241A). Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Osservare che la corrente di stabilizzazione è la somma 65 2 Funzioni aritmetica delle correnti che circolano nell'oggetto protetto e il suo valore doppio rispetto alla corrente che circola. La durata massima della stabilizzazione supplementare dopo il rilevamento di un guasto esterno dev'essere impostata all'indirizzo 1257A T-Aggiu.Stabil. in multipli di un periodo. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. La stabilizzazione supplementare viene annullata automaticamente anche prima dello scadere del tempo impostato non appena l'indicatore rileva che il punto di lavoro Idiff/Istab è stazionario (vale a dire almeno su un periodo) all'interno della zona di scatto. Stabilizzazione con armoniche La stabilizzazione con armoniche può essere impostata solo in caso di impiego come protezione per trasformatore; ciò significa che l'Ogg.di Protez. (indirizzo 105) è un Trasf.3 fase oppure Autotrasform. oppure Trasf.1 fase. Qesta impostazione viene utilizzata anche per induttanze shunt quando in entrambi i lati dei punti di collegamento sono installati gruppi di trasformatori (ad es. come nella fig. 2-25 a destra). La stabilizzazione all'inserzione con la seconda armonica può essere attivata e disattivata all'indirizzo 1206 Ins.res.2Armon. OFF e ON. Essa si basa sulla valutazione della seconda armonica presente nella corrente di inserzione. Il rapporto tra seconda armonica e componente fondamentale 2a Armonica (indirizzo 1261) è impostato alla fornitura su I2fN/IfN = 15 %, che di regola può essere mantenuto senza essere modificato. Per poter eseguire una maggiore stabilizzazione in casi eccezionali con condizioni di inserzione particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore più basso. La stabilizzazione all'inserzione può essere ampliata con la funzione di "blocco incrociato". Ciò significa che al superamento della componente di armonica in una fase, vengono bloccate tutte e tre le fasi del gradino I-DIFF>. Il tempo successivo al superamento della soglia di corrente differenziale che si deve attivare per questo blocco incrociato, viene impostato all'indirizzo 1262A Bloc.Incr.2aArm. L'impostazione va eseguita in multipli di un periodo. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri.Il valore 0 (stato di fornitura) può far scattare la protezione quando il trasformatore viene chiuso in presenza di un guasto monofase, anche se in un'altra fase circola una corrente di inserzione. Con l'impostazione ∞ la funzione di „blocco incrociato“ è sempre attiva. Per la stabilizzazione, oltre alla seconda armonica, può essere presa in considerazione nel dispositivo 7UT612 anche un'ulteriore armonica (armonica nesima). Al'indirizzo 1207 Restr.n.Arm tale stabilizzazione può essere OFF oppure può essere selezionata l'armonica. Sono disponibili la 3. Armonica e la 5. Armonica. Una sovraeccitazione permanente di un trasformatore è caratterizzata da armoniche dispari. Per la stabilizzazione, in questo caso, sono adatte sia la terza che la quinta armonica. Poiché nei trasformatori viene spesso eliminata la terza armonica (ad es. avvolgimento a triangolo), nella maggior parte dei casi viene utilizzata la quinta armonica. Anche nei trasformatori di convertitori statici hanno un ruolo le armoniche con numero dispari, che sono invece assenti in caso di corto circuito interno. La percentuale di armonica che provoca il blocco della Protezione differenziale viene impostata all'indirizzo 1271 n-Armonica. In caso di impiego della quinta armonica come stabilizzazione di sovraeccitazione si imposta generalmente il 30 % (preimpostazione). 66 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale La stabilizzazione di armonica con l'armonica n-esima opera individualmente per ogni fase. Come per la stabilizzazione all'inserzione, è possibile impostare la protezione in modo che al superamento della componente di armonica ammissibile nella corrente di una sola fase vengano bloccate anche le altre fasi del gradino differenziale IDIFF> (cosiddetta funzione di "blocco incrociato"). Il tempo successivo al superamento della soglia di corrente differenziale che si deve attivare per questo blocco incrociato, viene impostato all'indirizzo 1272A n-Arm.Bl.Inc.. L'impostazione va eseguita in multipli di un periodo. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Con l'impostazione 0 (stato di fornitira) la funzione di „blocco incrociato“ non è attiva, con l'impostazione ∞ è sempre attiva. Se la corrente differenziale supera un multiplo della corrente nominale dell'oggetto, predefinito all'indirizzo 1273A IDIFFmax n.arm la stabilizzazione mediante l'armonica n-esima non ha più luogo. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. 2.2.8 Parametri Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri“. Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 1201 Prot.Diff. OFF ON Blocco rele' per comando di scatto OFF Protezione differenziale 1205 Aum.car.Avv. OFF ON OFF Aumento car.di scatto durante avviamento 1206 Ins.res.2Armon. OFF ON ON Inserz. con restriz. per I di 2 Armonica 1207 Restr.n.Arm OFF 3. Armonica 5. Armonica OFF Restrizione per I di (n-esima) Armonica 1208 Contr.I Diff. OFF ON ON Controllo corrente differenziale 1210 I> Corr.Guardia 0.20..2.00 I/InO; 0 0.00 I/InO I> per Corrente di Guardia 1211A Diff.mis.IE L.1 NO SI NO Prot.Diff. con misura I di terra Lato1 1212A Diff.mis.IE L.2 NO SI NO Prot.Diff. con misura I di terra Lato2 1221 I-DIFF> 0.05..2.00 I/InO 0.20 I/InO Avviamento Valore Corrente Differenz. 1226A T I-DIFF> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-DIFF> Tempo di ritardo 1231 I-DIFF>> 0.5..35.0 I/InO; ∞ 7.5 I/InO Avv.Valore max. Corrente Differenz. 1236A T I-DIFF>> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-DIFF>> Tempo di ritardo 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 67 2 Funzioni Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 1241A PENDENZA 1 0.10..0.50 0.25 Pendenza 1 della Caratter. di Scatto 1242A Punto base 1 0.00..2.00 I/InO 0.00 I/InO Punto base per pendenza 1 della caratt. 1243A PENDENZA 2 0.25..0.95 0.50 Pendenza 2 della Caratter. di Scatto 1244A PUNTO BASE 2 0.00..10.00 I/InO 2.50 I/InO Punto Base per Pendenza 2 della Caratter. di Scatto 1251A Rest.I Avviam. 0.00..2.00 I/InO 0.10 I/InO Restriz.Corrente per rilev. avviamento 1252A Fatt. Avviam. 1.0..2.0 1.0 Fattore per aumento Caratter.all'avviam. 1253 T max. Avv. 0.0..180.0 sec 5.0 sec Tempo d'avviamento max. consentito 1256A I-Aggiu.Stabil. 2.00..15.00 I/InO 4.00 I/InO Avviam. per aggiunta di stabilizzazione 1257A T-Aggiu.Stabil. 2..250 Ciclo; ∞ 15 Ciclo Durata dell' aggiunta di stabilizzazione 1261 2a Armonica 10..80 % 15 % 2a Armonica contenuta in I-DIFF 1262A Bloc.Incr.2aArm 2..1000 Ciclo; 0; ∞ 3 Ciclo Tempo per Blocco Incrociato 2a Armonica 1271 n-Armonica 10..80 % 30 % Valore di n-Armonica in I DIFF. 1272A n-Arm.Bl.Inc. 2..1000 Ciclo; 0; ∞ 0 Ciclo n-Armonica :Tempo per Blocco Incrociato 1273A IDIFFmax n.arm 0.5..20.0 I/InO 1.5 I/InO Limite max I Diff per arm n. nella stab. 1281 I-DIFF> MON. 0.15..0.80 I/InO 0.20 I/InO Valore avviam.monitoraggio corr.differ. 1282 T I-DIFF> MON. 1..10 sec 2 sec T I-DIFF> Monitoraggio tempo di ritardo 2.2.9 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 05603 >BLOCCO Diff. >BLOCCO Protezione Differenziale 05615 Diff OFF Protezione Differenziale e' su OFF 05616 Diff.Bloccata Protezione Differenziale e' BLOCCATA 05617 Diff.Attiva Protezione Differenziale e' ATTIVA 68 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.2 Protezione differenziale F.No. Allarmi Commenti 05620 Diff.Fatt.Adatt Diff: Fattore d'adatt. TA Sfavorevole 05713 DiffTA-Lat1: Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 1 05714 DiffTA-Lat2: Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 2 05721 K TA I1: Fattore Adattamento TA I1 05722 K TA I2: Fattore Adattamento TA I2 05723 K TA I3: Fattore Adattamento TA I3 05724 K TA I4: Fattore Adattamento TA I4 05725 K TA I5: Fattore Adattamento TA I5 05726 K TA I6: Fattore Adattamento TA I6 05727 K TA I7: Fattore Adattamento TA I7 05631 Avviam.Diff. Avviamento Protezione Differenziale 05644 Diff 2.Arm L1 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L1 05645 Diff 2.Arm L2 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L2 05646 Diff 2.Arm L3 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L3 05647 Diff n.Arm L1 Diff.: Bloccata da n. Armonica L1 05648 Diff n.Arm L2 Diff.: Bloccata da n. Armonica L2 05649 Diff n.Arm L3 Diff.: Bloccata da n. Armonica L3 05651 Diff Bl.GuaExL1 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L1 05652 Diff Bl.GuaExL2 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L2 05653 Diff Bl.GuaExL3 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L3 05657 DiffBl.Incr.2Ar Diff.: Blocco incrociato da 2a Armonica 05658 DiffBl.Incr.nAr Diff.: Blocco incrociato da n. Armonica 05662 Blocco GuaTA L1 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L1 05663 Blocco GuaTA L2 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L2 05664 Blocco GuaTA L3 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L3 05666 Dif.Aum.Car. L1 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L1 05667 Dif.Aum.Car. L2 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L2 05668 Dif.Aum.Car. L3 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L3 05670 Diff.Rilascio-I Diff.: Rilascio corrente per Scatto 05671 Diff.SCATTO SCATTO Protezione Differenziale 05672 Diff.SCATTO L1 Protezione Differenziale: SCATTO L1 05673 Diff.SCATTO L2 Protezione Differenziale: SCATTO L2 05674 Diff.SCATTO L3 Protezione Differenziale: SCATTO L3 05681 Diff> L1 Prot.Diff.:IDIFF> L1(senza T di Ritar.) 05682 Diff> L2 Prot.Diff.:IDIFF> L2(senza T di Ritar.) 05683 Diff> L3 Prot.Diff.:IDIFF> L3(senza T di Ritar.) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 69 2 Funzioni F.No. Allarmi Commenti 05684 Diff>> L1 Prot.Diff.:IDIFF>> L1(senza T di Ritar.) 05685 Diff>> L2 Prot.Diff.:IDIFF>> L2(senza T di Ritar.) 05686 Diff>> L3 Prot.Diff.:IDIFF>> L3(senza T di Ritar.) 05691 Diff> SCATTO Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF> 05692 Diff>> SCATTO Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF> 05701 Diff L1: Diff.:Corrente in Fase L1 allo Scatto 05702 Diff L2: Diff.:Corrente in Fase L2 allo Scatto 05703 Diff L3: Diff.:Corrente in Fase L3 allo scatto 05704 Stab.L1: Corr. Stabiliz. in Fase L1 allo Scatto 05705 Stab.L2: Corr. Stabiliz. in Fase L2 allo Scatto 05706 Stab.L3: Corr. Stabiliz. in Fase L3 allo Scatto 70 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta La protezione differenziale di terra ristretta rileva corto circuiti di terra in trasformatori e induttanze shunt, trasformatori di terra e macchine rotanti con centro stella collegato a terra, tramite resistenza ohmica di basso valore o tramite collegamento rigido. Questa protezione può essere impiegata anche per trasformatori con trasformatori di terra nella zona protetta. Presupposto è che vi sia un TA nell'alimentazione del centro stella, vale a dire tra centro stella e dispersore. Questo trasformatore di centro stella e i tre TA di fase delimitano la zona da proteggere. Le figura 2-36 - 2-40 riportano alcuni esempi. L1 L2 L2 IL2 L3 L3 3I0' = ISt IL3 ISt Fig. 2-36 L1 IL1 3I0" = IL1 + IL2 + IL3 7UT612 Protezione di terra ristretta in un avvolgimento a stella collegato a terra L1 L1 IL1 L2 L2 IL2 L3 L3 IL3 ISt Fig. 2-37 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3I0' = ISt 3I0" = IL1 + IL2 + IL3 7UT612 Protezione di terra ristretta in un avvolgimento a triangolo con centro stella artificiale collegato a terra (trasformatore di terra, induttore a zig-zag) 71 2 Funzioni L1 L2 L2 L3 L3 3I0" = IL1 + IL2 + IL3 L1 7UT612 3I0' = ISt ISt L1 L2 L3 Protezione di terra ristretta in un'induttanza shunt collegata a terra con gruppo di trasformatori nell'alimentazione IL1 IL1 IL2 IL2 IL3 IL3 IL1 + IL2 + IL3 Lato 1 ISt 3I0' = ISt Fig. 2-38 Fig. 2-39 72 L1 L2 L3 IL1 + IL2 + IL3 Lato 2 7UT612 Protezione di terra ristretta in un'induttanza shunt collegata a terra con 2 gruppi di trasformatori (da trattare come un autotrasformatore) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta L2 L3 IL1 IL2 IL3 L3 IL3 IL1 + IL2 + IL3 Lato 2 IL1 + IL2 + IL3 Lato 1 2.3.1 L2 IL2 ISt Fig. 2-40 L1 IL1 3I0' = ISt L1 7UT612 Protezione di terra ristretta in un autotrasformatore con centro stella collegato a terra Descrizione della funzione Principio di misura In condizioni normali di esercizio non scorre nessuna corrente ISt nell'alimentazione del centro stella. Anche la somma delle correnti di fase 3I0 = IL1 + IL2 + IL3 è pari a zero. In presenza di un corto circuito di terra nella zona protetta (fig. 2-41) scorre sempre una corrente di centro stella ISt; a seconda delle condizioni di mesa a terra della rete anche una corrente di terra, approssimativamente in fase con la corrente di centro stella, può alimentare il punto del guasto tramite TA di fase (freccia tratteggiata). In questo caso la direzione della corrente dell'oggetto protetto viene definita positiva. L1 L1 L2 L2 L3 L3 ISt Fig. 2-41 IL3 Esempio di corto circuito a terra nel trasformatore con distribuzione di corrente. Anche nel caso di un corto circuito al di fuori della zona protetta (fig. 2-42) scorre una corrente di centro stella ISt; attraverso i TA di fase deve però scorrere una corrente 3I0 dello stesso valore. Poiché la direzione della corrente nell'oggetto da proteggere viene definita positiva, questa corrente è in controfase con ISt. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 73 2 Funzioni L1 L1 L2 L2 L3 L3 ISt Fig. 2-42 –IL3 Esempio di corto circuito a terra al di fuori del trasformatore con distribuzione di corrente. Quando un guasto esterno fase-fase genera una forte corrente che scorre nella zona protetta, differenze nelle caratteristiche magnetiche dei TA di fase in condizioni di saturazione possono generare delle correnti significative che simulano una corrente di terra nella zona protetta. Per evitare scatti intempestivi vanno adottate le adeguate misure. La protezione di terra ristretta dispone inoltre di una funzione di stabilizzazione che si distingue notevolmente dai comuni metodi di stabilizzazione poiché tiene conto sia dei valori delle correnti sia della loro direzione (posizione di fase). Valutazione delle grandezze di misura La protezione di terra ristretta confronta la componente fondamentale della corrente del centro stella (3I0') con la componente fondamentale della somma delle correnti di fase (3I0"). Vale quindi (fig. 2-43): 3I0' = ISt 3I0" = IL1 + IL2 + IL3 La grandezza di scatto è in questo caso solo la corrente 3I0'. Nel caso di un corto circuito nella zona protetta questa corrente è sempre presente. L1 IL1 L2 IL2 L3 ISt Fig. 2-43 3I0' = ISt IL3 3I0" = IL1 + IL2 + IL3 7UT612 Principio della protezione di terra ristretta In presenza di corto circuito di terra esterno scorre anche una corrente omopolare attraverso i trasformatori amperometrici di fase. Questa ha, al lato primario, lo stesso valore della corrente di centro stello ed è in controfase con quest'ultima. Per la stabilizzazione vengono analizzati il valore delle correnti e la loro fase. Viene definito: 74 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta una corrente di scatto Ida = |3I0'| e la corrente di stabilizzazione Istab = k · (|3I0' – 3I0"| – |3I0' + 3I0"|) k rappresenta un fattore di stabilizzazione che verrà spiegato successivamente, innanzitutto si suppone che k = 1 Isc è la corrente che genera lo scatto, mentre Istab ha un effetto contrario. Per spiegare l'effetto si prenderanno in considerazione tre importanti condizioni di funzionamento con grandezze di misura adattate: a) Corrente di passaggio con guasto di terra esterno: 3I0" è in controfase e ha lo stesso valore di 3I0', ovvero 3I0" = –3I0' Ida = |3I0'| Istab = |3I0' + 3I0'| – |3I0' – 3I0'| = 2 · |3I0'| La grandezza di scatto Isc) ha lo stesso valore delle corrente di centro stella; la stabilizzazione Istab) è pari al doppio di questo valore. b) Corto circuito interno; alimentazione solo dalla messa a terra del centro stella: In questo caso vale 3I0" = 0 Isc = |3I0'| Istab = |3I0' – 0| – |3I0' + 0| = 0 La grandezza di scatto Isc) ha lo stesso valore delle corrente di centro stella; la stabilizzazione Istab) è zero, ovvero sensibilità assoluta nel caso di un corto circuito di terra interno. c) Corto circuito interno; alimentazione dalla messa a terra del centro stella e dalla rete con ad es. correnti di terra di uguale valore: In questo caso vale 3I0" = 3I0' Isc = |3I0'| Istab = |3I0' – 3I0'| – |3I0' + 3I0'| = –2 · |3I0'| La grandezza di scatto Isc) ha lo stesso valore delle corrente di centro stella; la stabilizzazione Istab) è negativa e viene quindi azzerata, ovvero sensibilità assoluta nel caso diun corto circuito di terra interno. Nel caso di un guasto interno non è quindi disponibile una stabilizzazione poiché la sua componente è nulla oppure addirittura negativa. Lo scatto viene provocato anche da correnti di corto circuito di terra molto basse. Al contrario, nel caso di un corto circuito di terra esterno si attiva una potente stabilizzazione. La fig. 2-44 mostra che la stabilizzazione di corto circuiti di terra esterni aumenta con l'aumentare della corrente omopolare trasmessa dai trasformatori amperometrici di fase (zona 3I0"/3I0' negativa). Nel rapporto di trasformazione ideale le correnti 3I0" e 3I0' sarebbero diametralmente opposte, vale a dire 3I0"/3I0' = –1. Se si dimensiona un TA di centro stella a una potenza minore rispotto a quella dei TA di fase (selezionando un fattore di sovraccorente più basso ovvero un carico minore), si evita ugualmente uno scatto nella zona di saturazione poiché in questo caso 3I0" (negativa) è proporzionalmente ancora più alto di 3I0'. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 75 2 Funzioni Isc IEDS> 4 Zona di scatto 3 2 Zona di blocco 1 -0,1 0,0 0,1 0,2 3Io" 0,3 3Io' -0,3 -0,2 Fig. 2-44 caratteristica di scatto della protezione di terra ristretta in funzione del rapporto corrente omopolare-corrente di linea 3I0"/3I0' (entrambe le correnti in fase + o in controfase –); IEDS> = valore impostato; Isc = corrente di scatto Negli esempi sopra citati si è supposto che in caso di corto circuito di terra esterno 3I0" e 3I0' sono in controfase, cosa che vale anche per grandezze primarie. Una saturazione dei trasformatori permette di simulare uno spostamento di fase tra la corrente di centro stella e la somma delle correnti di fase che indebolisce la grandezza di stabilizzazione. Se ϕ(3I0"; 3I0') = 90° la grandezza di stabilizzazione è nulla. Ciò corrisponde alla determinazione classica della direzione secondo il metodo delle somme e delle differenze (fig. 2-45). 76 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta +3I0" –3I0" 3I0' Istab per k = 1 3I0' + 3I0" 3I0' – 3 I0" Fig. 2-45 Diagramma vettoriale della grandezza di stabilizzazione in presenza di guasti estreni La grandezza di stabilizzazione può essere influenzata con un fattore k. Questo fattore è in rapporto con un angolo limite ϕlimite. L'angolo limite indica lo spostamento di fase tra 3I0" e 3I0' per il quale la soglia di intervento si avvicina a 3I0" = 3I0' con ∞ e non è quindi più possibile uno scatto. Nel dispositivo 7UT612 il fattore k = 2. Nell'esempio sopra citato a) la grandezza di stabilizzazione Istab si raddoppia di nuovo ed è quindi quattro volte maggiore della grandezza di scatto IScatto. L'angolo limite è uguale a ϕlimite = 110°. Ciò significa che per uno spostamento di fase ϕ(3I0"; 3I0') ≥ +110° non è più possibile uno scatto. La fig. 2-46 mostra le caratteristiche di scatto della protezione di terra ristretta in funzione dello spostamento di fase tra 3I0" e 3I0' con un rapporto di alimentazione costante I0"| = |3I0'|. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 77 2 Funzioni Isc IEDS> 4 Zona di scatto 3 2 Zona di blocco 1 120° Fig. 2-46 110° 100° 90° 80° 70° ϕ(3Io";3Io' Caratteristica di scatto della protezione di terra ristretta in funzione dell'angolo di fase tra 3I0" e 3I0' con 3I0" = 3I0' (180° = guasto esterno) La soglia di scatto può essere aumentata anche con una somma di correnti crescente. In questo caso la soglia di intervento è stabilizzata con la somma dei valori di tutte le correnti, vale a dire con Σ|I| = |IL1 | + |IL2 | + |IL3 | + |ISt | (fig. 2-47). La pendenza della caratteristica può essere impostata. Isc 1313 PENDENZA Σ|I| Fig. 2-47 78 Aumento della soglia di intervento 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta 1311 I-G.T.R.> 1313 Pendenza FNo.05817 Ter.Rist.Avv. IL1 IL1 IL1 REF T start 1312 T I–EDS> |IL1 | + |IL2 | + |IL3 | + |ISt | I7 FNo. 05816 & |3I0'| > k·(|3I0'–3I0"| – |3I0'+3I0"|) T FNo. 05821 0 Ter.Rist.SCATTO Abilitazione di misura FNo. 05812 FNo. 05803 >BLOC.Ter.Rist. FNo. 05813 & 1301 Prot. G.T.R. ON “1” Fig. 2-48 2.3.2 Blocco Rele' ≥1 Ter.Rist.ATTIVA & OFF FNo. 05811 Ter.Rist.OFF Diagramma logico della protezione di terra ristretta Indicazioni per l'impostazione Presupposto per il funzionamento del dispositivo come protezione di terra ristretta, è la programmazione su uno dei lati dell'oggetto da proteggere durante la programmazione delle funzioni dell'unità (par. 2.1.1) all'indirizzo 113 G.T.R.Protez.. Inoltre l'ingresso di misura della corrente I7 dev'essere associato allo stesso lato (indirizzo 108). La protezione di terra ristretta può essere programmata all'indirizzo 1301 Prot. G.T.R. come attiva (ON) o non attiva (OFF). Quando la funzione di protezione è attiva, il comando di scatto può anche essere bloccato (Blocco Rele'). Nota: Alla fornitura, la protezione di terra ristretta è regolata su OFF. Il motivo di ciò è che la protezione non può essere utilizzata senza aver prima impostato correttamente almeno la disposizione e la polarità dei trasformatori amperometrici. Senza queste impostazioni possono avere luogo reazioni impreviste del dispositivo (anche uno scatto)! Per la sensibilità della protezione è determinante l'impostazione I-G.T.R.> (indirizzo 1311). Si tratta della corrente di corto circuito che fluisce attraverso l'alimentazione del centro stella dell'oggetto protetto (trasformatore, generatore, motore, induttanza shunt). Una corrente di terra proveniente eventualmente dalla rete non interviene nella sensibilità. Il valore di corrente da impostare si riferisce alla corrente nominale del lato da proteggere. La soglia di intervento regolata può essere aumentata nella zona di scatto (stabilizzazione tramite la somma di tutti i valori di corrente), (impostazione all'indirizzo 1313A Pendenza). Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Il valore preimpostato 0 di regola è sufficiente. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 79 2 Funzioni In speciali casi di impego può essere vantaggioso ritardare il comando di scatto della protezione. A questo scopo si può impostare un ulteriore temporizzazione supplementare (indirizzo 1312A T I-G.T.R.>). Normalmente questo tempo viene fissato a 0. Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che non comprende il tempo di risposta (tempo di misura) della funzione di protezione. 2.3.3 Parametri Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri“. Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 1301 Prot. G.T.R. OFF ON Blocco rele' per comando di scatto OFF Protez.Guasto a Terra Ristretto 1311 I-G.T.R.> 0.05..2.00 I/In 0.15 I/In I>Guasto a Terra Ristretto Avviamento 1312A T I-G.T.R.> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-Guas.Terra Ristr. Tempo di Ritardo 1313A Pendenza 0.00..0.95 0.00 Pend. Caratter.I> Guasto a Ter.Ristr. 2.3.4 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 05803 >BLOC.Ter.Rist. >BLOCCO Prot.GuastoTerra Ristretta 05811 Ter.Rist.OFF GuastoTerra Ristretta e' su OFF 05812 T.Rist.BLOCCATA GuastoTerra Ristretta e' BLOCCATA 05813 Ter.Rist.ATTIVA GuastoTerra Ristretta e' ATTIVA 05836 T.Rist.fat.adat Terra Rist.:Fatt. Adattam.Sfavorevole TA 05832 REF TA: REF: Fattore adattativo avvolgimento TA 05833 T.R. C.St.TA Terra Rist.:Fatt.Adattam.centrostella TA 05817 Ter.Rist.Avv. Prot.Terra Ristretta Avviata 05816 REF T start GuastoTerraRistretta Time delay avviata 05821 Ter.Rist.SCATTO SCATTO Prot.Terra Ristretta 05826 REF D: REF: Valore D allo scatto (senza Tdelay) 05827 REF S: REF: Valore S allo scatto (senza Tdelay) 05830 REF Err CTstar REF err.: No centrostella TA 80 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.3 Protezione differenziale di terra ristretta F.No. 05835 REF Not avail. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Allarmi Commenti REF err.: Non Disponibile 81 2 Funzioni 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari In generale La protezione di massima corrente a tempo definito viene utilizzata come protezione di riserva della protezione di corto circuito dell'oggetto da proteggere o delle reti collegate in serie, quando eventuali guasti localizzati su queste ultime, non possono essere eliminati in tempo e l'oggetto di protezione potrebbe essere, in tal caso, in pericolo. Le indicazioni sul collegamento e i criteri di associazione sono riportati al par. 2.1.1 alla voce „Particolarità“ (pag. 16), dove agli indirizzi 120 - 123 sono già stati stabiliti il lato dell'oggetto da proteggere e il tipo di caratteristica. La protezione di massima corrente a tempo definito per correnti d fase si riferisce sempre alle tre correnti di fase del lato programmato dell'oggetto da proteggere. Per la protezione di massima corrente a tempo definito per la corrente omopolare viene sempre considerata la somma delle tre correnti di fase del lato programmato. In questo caso il lato delle correnti di fase può essere diverso da quello della corrente omopolare. Nel caso di Ogg.di Protez. = Sbarra 1 fase (indirizzo 105, cfr. par. 2.1.1) la protezione di massima corrente a tempo definito è fuori servizio. La protezione di massima corrente a tempo definito dispone di due gradini indipendenti (UMZ) e di un gradino dipendente (AMZ), sia per le correnti di fase che per la corrente omopolare; Il gradino dipendente dalla corrente (AMZ) può essere facoltativamente una caratteristica IEC oppure ANSI definibile dall'utente. 2.4.1 Descrizione della funzione 2.4.1.1 Protezione di massima corrente a tempo indipendente (UMZ) I gradini di massima corrente indipendente (UMZ) per correnti di fase e per la corrente omopolare tripla (somma delle correnti di fase) sono disponibili anche quando è stata configurata una caratteristica dipendente 2.1.1. Avviamento, Scatto Per le correnti di fase e per la corrente omopolare tripla sono possibili due gradini indipendenti. Per i gradini I>>, ogni corrente di fase e la corrente omopolare tripla (somma delle correnti di fase), viene confrontata singolarmente con le soglie di intervento comuni per ogni gradino I>> e 3I0>> e viene segnalato un eventuale superamento. Allo scadere dei rispettivi tempi di ritardo T I>> e T 3I0>> vengono emessi i comandi di scatto, disponibili separatamente per ogni gradino. Il valore di ricaduta è pari a 95 % circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN. La fig. 2-49 mostra il diagramma logico dei gradini di massima corrente I>> e 3I0>>. 82 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari 2008 Manual Close FASE non attivo I>> istantaneo Ip istantaneo „1“ I> istantaneo (cfr. fig. 2-54) & Manual Close 2011 I>> FNr 1762 ... 1764 IL1 IL2 IL3 O/C Ph L1 PU O/C Ph L2 PU O/C Ph L3 PU I>> & ≥1 2012 T I>> & T 0 ≥1 L1 ≥1 ≥1 I>> Time Out Abilitazione di misura Abilitazione di misura FNr 1721 FNr 1852 I>> BLOCCATA >BLOCCO I>> FNr 1704 FNr 1752 >BLKFase O/C O/C Fase BLK FNr 1753 ≥1 2001 U/AMZ. FASE O/C Fase ACT FNr 1751 OFF „1“ FNr 1805 I>> TRIP FNr 1804 Abilitazione di misura L2 L3 FNr 1800 I>> avviamen O/C Fase OFF ON 2208 Manual Close 3I0 non attivo 310>> istantaneo 3I0p istantaneo „1“ 310> istantaneo (cfr. fig. 2-54) Manual Close & 2211 3I0>> FNr 1766 3I0 O/C 3I0 PU I>> FNr 1901 & 3I0>> avviam 2212 T 3I0>> & ≥1 FNr 1903 3I0>> TRIP FNr 1902 3I0>> Time Out FNr 1857 3I0> BLOCCATA FNr 1741 FNr 1749 >BLK 3I0 O/C O/C 3I0 BLK 2201 U/AMZ 3I0 OFF Fig. 2-49 0 Abilitazione di misura FNr 1742 >BLOCK 3I0>> „1“ T ON ≥1 FNr 1750 O/C 3I0 ACTIVE FNr 1748 O/C 3I0 OFF Diagramma logico dei gradini di massima corrente I>> per correnti di fase e corrente omopolare 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 83 2 Funzioni Ogni corrente di fase e la corrente omopolare tripla (somma delle correnti di fase), viene confrontata con le soglie di intervento comuni per ogni gradino I> e 3I0> e viene segnalato un eventuale superamento. Se si utilizza la funzione di stabilizzazione all'inserzione (cfr. par. 2.4.1.5), viene prima eseguita un'analisi della frequenza (par. 2.4.1.5). Se viene rilevato un effetto Rush, la segnalazione di avviamento normale è sostituita dalla segnalazione corrispondente di effetto Rush. Allo scadere dei rispettivi tempi di ritardo T I> e T 3I0> viene emesso un comando di scatto se non è presente nessuna corrente Rush oppure se la stabilizzazione all'inserzione non è attiva. Se quest'ultima è attiva e viene rilevata anche una corrente rush non ha luogo uno scatto ma viene emessa una segnalazione allo scadere della temporizzazione. Per ogni gradino sono disponibili una segnalazione di scatto e una segnalazione della sequenza temporale. I valori di ricaduta corrispondono al 95 % circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN. La fig. 2-50 mostra il diagramma logico dei gradini di massima corrente I> per correnti di fase, la fig. 2-51 per le correnti omopolari. Le soglie di intervento di ogni gradino I> (fasi), 3I0> (corrente omopolare), I>> (fasi), 3I0>> (corrente omopolare) e i tempi di ritardo validi per questi gradini sono impostabili individualmente. 2008 Manual Close FASE non attivo I>> istantaneo Ip istantaneo „1“ I> istantaneo (cfr. fig. 2-54) & Manual Close ≥1 (cfr. fig. 2-56) Rush Blk L1 FNr 7551 I> InRush PU FNr 7565 ... 7567 & L1 InRush PU L2 InRush PU L3 InRush PU & O/C Ph L1 PU O/C Ph L2 PU O/C Ph L3 PU 2013 I> FNr 1762 ... 1764 IL1 IL2 IL3 I> & ≥1 ≥1 FNr 1810 I> avviamen T I> 2014 & T 0 & L1 ≥1 ≥1 L2 L3 ≥1 FNr 1815 I> SCATTO FNr 1814 I> Time Out Abilitazione di misura Abilitazione di misura Abilitazione di misura FNr 1722 FNr 1851 >BLOCCO I> I> BLOCCATA FNr 1704 FNr 1752 >BLKFase O/C 2001 U/AMZ. FASE O/C Fase BLK ≥1 OFF „1“ Fig. 2-50 84 ON FNr 1753 O/C Fase ACT FNr 1751 O/C Fase OFF Diagramma logico dei gradini di massima corrente I> per correnti di fase 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari 2208 Manual Close 3I0 non attivo 3I0>> istantaneo 3I0p istantaneo „1“ 3I0> istantaneo (cfr. fig. 2-54) Manual Close Rush Blk 3I0 & FNr 7569 3I0> InRush PU FNr 7568 & 3I0 InRush PU & O/C 3I0 PU 2213 3I0> FNr 1766 3I0 I> FNr 1904 & 3I0> avviam 2214 T 3I0> & T 0 & ≥1 FNr 1906 3I0> TRIP FNr 1905 3I0> Time Out Abilitazione di misura FNr 1743 FNr 1741 FNr 1749 >BLK 3I0 O/C O/C 3I0 BLK 2201 U/AMZ 3I0 ≥1 2.4.1.2 FNr 1750 O/C 3I0 ACTIVE FNr 1748 OFF „1“ Fig. 2-51 FNr 1857 3I0> BLOCCATA >BLOCK 3I0> O/C 3I0 OFF ON Diagramma logico dei gradini di massima corrente 3I0> per la corrente omopolare Protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) I gradini AMZ lavorano con una caratteristica a corrente dipendente secondo le norme IEC oppure ANSI oppure secondo una caratteristica specificata dall'utente. Le caratteristiche e le rispettive formule sono riportate nei dati tecnici (fig. 4-7 - 4-9 par. 4.4). In caso di programmazione di una delle caratteristiche a tempo inverso anche i gradini indipendenti I>> e I> possono essere attivi (cfr. par. 2.4.1.1). Avviamento, Scatto 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Ogni corrente di fase e la corrente omopolare tripla (somma delle correnti di fase) viene confrontata individualmente con il valore comune impostato Ip e 3I0p. Ogni superamento di corrente di 1,1 del valore impostato, viene segnalato selettivamente e provoca un avviamento. Se si utilizza la funzione di stabilizzazione all'inserzione (cfr. par. 2.4.1.5), viene prima eseguita un'analisi della frequenza (par. 2.4.1.5). Se viene rilevato un effetto Rush, la segnalazione di avviamento normale è sostituita dalla segnalazione corrispondente di effetto Inrush. Per l'avviamento viene considerato il valore effettivo delle componenti fondamentali. In caso di avviamento di un gradino Ip, si determina (mediante calcolo), partendo dalla corrente di guasto e in base alla caratteristica di scatto selezionata, il tempo di scatto e al trascorrere di questo tempo si emette un comando di scatto. Se la funzione di stabilizzazione all'inserzione è attiva e viene rilevata anche una corrente rush non ha luogo uno scatto ma viene emessa una segnalazione allo scadere della temporizzazione. 85 2 Funzioni La caratteristica della corrente omopolare 3I0p può essere selezionata indipendemente dalla caratteristica utilizzata per le correnti di fase. Le soglie di intervento dei gradini Ip (fasi) e 3I0p (corrente omopolare) e i moltiplicatori temporali validi per ogni gradino sono impostabili individualmente. La fig. 2-52 mostra il diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo dipendente, la fig.2-53 mostra il diagramma del gradino di corrente omopolare 3I0P. Ricaduta con caratteristiche IEC La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia il temporizzatore. Ricaduta con caratteristiche ANSI Nel caso delle caratteristiche ANSI vi è possibilità di selezionare se la ricaduta di un gradino deve avvenire subito dopo il passaggio al di sotto di una soglia oppure con una "disk-emulation". "Subito" significa che l'eccitazione ricade quando il valore passa al di sotto del 95 % circa di una soglia di intervento, e in caso di un nuovo avviamento, si riavvia il temporizzatore. 2008 Manual Close FASE non attivo I>> istantaneo Ip istantaneo „1“ I> istantaneo (cfr. fig. 2-54) Manual Close & ≥1 (cfr. fig. 2-56) Rush Blk L1 FNr 7553 Ip InRush PU FNr 7565 ... 7567 & L1 InRush PU L2 InRush PU L3 InRush PU & O/C Ph L1 PU O/C Ph L2 PU O/C Ph L3 PU 2021 Ip FNr 1762 ... 1764 IL1 IL2 IL3 1,1 Ip & ≥1 2025 CARATTERISTICA IEC ≥1 FNr 1820 Ip avviamen 2022 T Ip & t & I ≥1 ≥1 L1 ≥1 FNr 1825 Ip TRIP FNr 1824 Ip Time Out L2 L3 Abilitazione di misura FNr 1723 FNr 1704 FNr 1752 >BLKFase O/C 2001 U/AMZ. FASE OFF „1“ Fig. 2-52 86 ON FNr 1855 Ip BLOCCATA >BLOCK Ip O/C Fase BLK ≥1 FNr 1753 O/C Fase ACT FNr 1751 O/C Fase OFF Diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) per correnti di fase — esempio per caratteristica IEC 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari 2208 Manual Close 3I0 non attivo 3I0>> istantaneo „1“ 3I0p istantaneo 3I0> istantaneo (cfr. fig. 2-54) & FNr 7570 Manual Close 3I0p InRush PU Rush Blk 3I0 FNr 7568 & 3I0 InRush PU & O/C 3I0 PU 2221 3I0p FNr 1766 3I0 1,1·3I0p FNr 1907 & 3I0p avviam 2225 CARATTERISTICA IEC 2222 T 3I0> & t & I ≥1 FNr 1909 3I0p TRIP FNr 1908 3I0p TimeOut Abilitazione di misura FNr 1744 FNr 1741 FNr 1749 >BLK 3I0 O/C O/C 3I0 BLK 2201 U/AMZ 3I0 OFF „1“ Fig. 2-53 FNr 1859 3I0p BLOCCATA >BLOCK 3I0p ON ≥1 FNr 1750 O/C 3I0 ACTIVE FNr 1748 O/C 3I0 OFF Diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) per corrente omopolare — esempio per caratteristica IEC Se si utilizza la "disk-emulation" l'eliminazione della corrente avvia un processo di ricaduta (regressione del temporizzatore), che corrisponde al fenomeno di riposizionamento di un disco di Ferrari (da qui il nome "emulazione di disco“). Un vantaggio di questo tipo di funzionamento è rappresentato dalla considerazione dei guasti precedenti in seguito all'inerzia del disco di Ferrari e dall'adattamento dei valori di temporizzazione. La regressione della temporizzazione ha inizio quando si passa sotto il 90 % del valore impostato in funzione della curva di ricaduta della caratteristica selezionata. Nel campo tra il valore di ricaduta (95 % della soglia di intervento) e il 90 % del valore impostato, il disco viene considerato fermo (nessun movimento di rotazione del disco). Nel caso di un valore inferiore al 5 % del valore impostato, il processo di ricaduta ha termine, vale a dire che con un nuovo avviamento si riavvia il temporizzatore. La disk-emulation si rivela vantaggiosa se la selettività della protezione di massima corrente dev'essere coordinata con altri apparecchi della rete da un punto di vista elettromagnetico oppure induttivo. Caratteristiche definite dall'utente Se l'utente definisce la caratteristica di scatto, questa può essere determinata punto per punto. Possono essere introdotti fino a 20 punti di coordinate di corrente e di tempo. Da questi il dispositivo determina per approssimazione la caratteristica tramite un'interpolazione lineare. Anche la caratteristica di ricaduta può essere definita liberamente. Per la descrizione del funzionamento cfr. "Ricaduta con caratteristiche ANSI". Se l'utente non vuole definire una caratteristica di ricaduta specifica, la ricaduta ha luogo quando la corrente 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 87 2 Funzioni va al di sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia quindi il temporizzatore. 2.4.1.3 Chiusura manuale All'inserzione dell'interruttore su un elemento da proteggere che presenta un guasto, è richiesta generalmente una disinserzione possibilmente rapida dell'oggetto protetto. A questo scopo, la temporizzazione di un qualsiasi gradino di massima corrente può essere annullata mediante un impulso di chiusura manuale; ciò significa che il superamento di una soglia definita genera uno scatto istantaneo. Questo impulso viene mantenuto almeno 300 ms (fig. 2-54). A questo scopo, il comando di chiusura manuale tiene conto della parametrizzazione dell'indirizzo 2008A Chius. Manuale e dell'indirizzo 2208A 3I0 MAN. CLOSE per la reazione del dispositivo in caso di guasto. È inoltre possibile determinare con quale temporizzazione le soglie di intervento sono attive quando l'interruttore è azionato manualmente. FNo.00356 >Chius.Manuale FNo.00561 50 ms 0 Rilev.Chius.man 300 ms Manual Close Fig. 2-54 2.4.1.4 (interna) Gestione Manual Close Commutazione dinamica della soglia di intervento Può essere necessario rilevare dinamicamente le soglie di intervento della protezione di massima corrente quando alcuni elementi dell'impianto, dopo una lunga pausa senza tensione, presentano all'inserzione un maggiore assorbimento di potenza (ad es. impianti di climatizzazione, riscaldamento, motori). È anche possibile evitare un aumento globale delle soglie di intervento per tenere conto di simili condizioni di inserzione. La funzione di commutazione dinamica è uguale per tutti i gradini di massima corrente ed è descritta al par. 2.6. Le soglie di intervento commutabili propriamente dette possono essere determinate individualmente per ogni gradino della protezione di massima corrente. 88 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari 2.4.1.5 Stabilizzazione all'inserzione Quando si collega un trasformatore alla tensione si possono generare elevate correnti di inserzione (correnteRush). Queste correnti possono essere dei multipli della corrente nominale e possono circolare per una durata compresa tra alcune decine di millisecondi ed alcuni secondi. Sebbene attraverso il filtraggio delle correnti di misura venga valutata solo la componente fondamentale, con l'inserimento di trasformatori potrebbe aversi una funzione errata poiché anche nella corrente rush potrebbe essere presente una parte considerevole della componenente fondamentale. La protezione di massima corrente a tempo definito dispone di una funzione integrata di stabilizzazione all'inserzione. Questa impedisce l'avviamento „normale“ dei gradini I> e Ip (non I>>), nei gradini di fase e di corrente omopolare della protezione di massima corrente. Se viene rilevato un effetto Rush al di sopra di una soglia di intervento vengono generate segnalazioni di inserzione (rush) speciali che segnalano anche un guasto e la temporizzazione dello scatto associata. Se allo scadere della temporizzazione viene segnalata ancora una corrente rush, viene emessa una segnalazione, lo scatto viene però disabilitato. La corrente d'inserzione è caratterizzata da un tenore relativamente elevato della seconda armonica (doppia frequenza nominale) assente quasi del tutto in caso di cortocircuito. Se il tenore della seconda armonica nella corrente di una fase supera quindi una soglia impostabile, lo scatto in questa fase viene impedito. Lo stesso vale per corrente omopolare. La stabilizzazione all'inserzione ha un valore limite superiore: essa non è più attiva al superamento di un valore di corrente (impostabile) poiché in questo caso si può trattare solo di un corto circuito interno di forte intensità di corrente. Il limite inferiore rappresenta il limite di lavoro dei filtri di armonica (0,2 IN). La figura 2-55 mostra un diagramma logico semplificato. 2041 2.ARM. Fase fN IL1 IL2 IL3 & 2fN Eff. rush L1 Eff. rush L2 Eff. rush L3 FNr 07581 ... 07583 L1 L2 L3 I Max InRr.Fas. 2042 Abilitazione di misura Abilitazione di misura Abilitazione di misura L1 InRush det. L2 InRush det. L3 InRush det. FNo.07571 >BLK Ph.O/C Inr 2002 InRushRest. Ph ≥1 OFF „1“ Fig. 2-55 ON Diagramma logico della stabilizzazione all'inserzione - esempio per fasi Poiché la stabilizzazione all'inserzione opera individualmente per ogni fase, la protezione è attiva in modo ottimale quando un trasformatore viene commutato su un guasto monofase, laddove eventualmente in un'altra fase esente da guasti scorre una corrente di inserzione. È comunque possibile impostare la protezione in modo che al 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 89 2 Funzioni superamento della componente di armonica ammissibile nella corrente di una fase, non venga stabilizzata solo questa fase con la corrente rush ma vengano bloccate anche le altre fasi del gradino di massima corrente. Questa cosiddetta funzione di blocco incrociato può essere limitata a un determinato tempo. La figura 2-56 mostra il diagramma logico. Il blocco incrociato interessa solo le tre fasi; un blocco del gradino di corrente omopolare mediante l'effetto rush in una fase e viceversa non ha luogo. Eff. rush L1 Eff. rush L2 Eff. rush L3 T CROSSBL PHASE ≥1 Rush Blk L1 ≥1 Rush Blk L2 ≥1 Rush Blk L3 2044 CROSSBL. PHASE 2043 no „1“ Fig. 2-56 2.4.1.6 ≥1 T & FNo.01843 INRUSH X-BLK sì Diagramma logico della funzione di blocco incrociato per le correnti di fase Protezione rapidaper sbarre mediante interblocco retroattivo Esempio di applicazione Mediante gli ingressi binari è possibile bloccare un qualsiasi gradino di corrente. Mediante impostazione si definisce se l'ingresso deve funzionare in logica attiva (attivo con tensione) o in logica di riposo (attivo senza tensione). Ciò consente la realizzazione, ad esempio, di una protezione rapida per sbarre in reti a stella e in reti ad anello aperte in un punto, mediante "interblocco retroattivo". Questo principio viene impiegato, ad es., in reti di distribuzione nelle quali un trasformatore alimenta, a partire dalla rete di interconnessione, un tratto di sbarra con più uscite (fig. 2-57). La protezione di massima corrente è posta al lato bassa tensione. Il principio del blocco retroattivo si basa sul fatto che la protezione di massima corrente dell'alimentazione scatta dopo un breve tempo TI>>, indipendentemente dalle temporizzazioni impostate per ogni uscita, qualora l'avviamento non sia bloccato da una protezione di massima corrente di una delle uscite (fig. 2-57). È sempre la protezione più vicina al punto del guasto a scattare con il tempo più breve, poiché essa non può essere bloccata da una protezione a monte del guasto. Le soglie TI> e TIp agiscono come gradini di riserva. Le segnalazioni di avviamento generate dal relé di protezione al lato uscita vengono trasmesse come segnalazione di ingresso >BLOCCO I>>“ (per i gradini della corrente di fase e della corrente omoplare) su un ingresso binario del lato di alimentazione del dispositivo di protezione. 90 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Direzione di alimentazione Idiff I> I> T I>> t1 t1 OFF OFF OFF I> I>> T I> OFF „>I>> block“ 7UT612 OFF T I> T I>> t1 Punto del guasto : Tempo di scatto T I>> Punto del guasto : Tempo di scatto t1 tempo di riserva T I> Fig. 2-57 2.4.2 Protezione rapida per sbarre mediante interblocco retroattivo — principio Indicazioni per l'impostazione Durante la configurazione delle funzioni (par. 2.1.1, „Particolarità“, pag. 16) agli indirizzi 120 - 123 sono già stati stabiliti il lato dell'oggetto da proteggere e il tipo di caratteristica separatamente per gradini di corrente di fase e gradini di corrente omopolare. Qui sono disponibili solo le impostazioni valide per la selezione della rispettiva caratteristica. I gradini indipendenti I>>, 3I0>>, I> e 3I0> sono disponibili in tutti i casi. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 91 2 Funzioni 2.4.2.1 Gradini di corrente di fase In generale All'indirizzo 2001 Max I di fase la protetezione di massima corrente per correnti di fase può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). L'indirizzo 2008A Chius. Manuale stabilisce quale dei gradini di corrente di fase dev'essere attivo senza ritardo quando viene riconosciuta una chiusura manuale. Le impostazioni I>> istant. e I> istant. sono possibili indipendentemente dal tipo di caratteristica selezionata; Ip istant. è possibile solo se è stato programmato anche un gradino dipendente. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. In caso di impiego al lato di alimentazione di un trasformatore, selezionare un gradino più alto I>>, che non possa reagire mediante la corrente di inserzione a condizione che la funzione di insezione manuale non sia disattivata (Inattivo). All'indirizzo 2002 InRushRest. Ph si può scegliere se attivare o no la stabilizzazione all'inserzione (stabilizzazione rush con seconda armonica), per tutti i gradini di fase della protezione di massima corrente (eccetto >>). Selezionare ON, se la protezione di massima corrente è installata al lato di alimentazione di un trasformatore. In caso contrario l'impostazione può rimanere su OFF. Se per un motivo qualsiasi i gradini di fase devono essere regolati in modo molto sensibile, va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche). Gradini di massima corrente I>> Il gradino I>> (indirizzo 2011) produce assieme al gradino I> oppure Ip una caratteristica a due livelli. Se un gradino non viene utilizzato, impostare la soglia di intervento su ∞. Il gradino I>> funziona sempre con un ritardo definito. Se la protezione di massima corrente agisce al lato di alimentazione di un trasformatore, di una reattanza addizionale, di un motore oppure nel centro stella di un generatore, questo gradino può essere utilizzato per la selettività amperometrica. Esso verrà quindi regolato in modo da reagire per corto circuiti fino all'oggetto da proteggere ma non nel caso di una corrente di corto circuito circolante. Esempio: Trasformatore nell'alimentazione di una sbarra con i seguenti dati: Trasformatore YNd5 35 MVA 110 kV/20 kV uk = 15 % TA 200 A/5 A al lato 110 kV La protezione di massima corrente è attiva sul lato di 110 kV (=lato di alimentazione). La corrente di corto circuito trifase massima possibile, al lato di 20 kV, corrisponde al valore seguente in casi di tensione rigida al lato 110 kV: S NTrafo 1 1 1 35 MVA - = 1224,7 A I 3polmax = ----------------- ⋅ I NTrafo = ----------------- ⋅ ------------------- = ----------- ⋅ ----------------------------0,15 3 ⋅ 110 kV u kTrafo u kTrafo 3 ⋅ U N 92 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Con un fattore di sicurezza del 20 % il valore d'impostazione primario è il seguente: Valore d'impostazione I>> = 1,2 · 1224,7 A = 1450 A Se si effettua la parametrizzazione tramite PC e DIGSI® 4 in grandezze primarie questo valore può essere immesso subito. Per la parametrizzazione in grandezze secondarie, le correnti devono essere convertite sul lato secondario dei trasformatori di corrente. Valore secondario impostato: 1450 A Valore impostato V I>> = ------------------- ⋅ 5 A = 36,7 A 200 A vale a dire che in caso di correnti di cortocircuito superiori a 1450 A (primario) oppure a 36,7 A (secondario), è sicuro che un cortocircuito è presente nella zona del trasformatore. Esso può essere immediatamente eliminato dalla protezione di massime corrente. Elevati picchi di corrente all'inserzione (corrente Rush) vengono resi innocui mediante le temporizzazioni se la loro componente fondamentale (indirizzo 2012 T I>>) supera il valore impostato. La stabilizzazione all'inserzione non agise sui gradini I>>. In caso di impiego del principio dell'„interblocco retroattivo“ (par. 2.4.1.6, cfr. anche fig.2-57) vengono utilizzate le differenti soglie della protezione di massima corrente: Il gradino I>>, ad es., viene utilizzato con una breve temporizzazione di sicurezza T I>> (ad es. 50 ms) come protezione rapida di sbarra. Per eventuali guasti al lato uscita I>> è bloccato. Il gradino I> oppure Ip serve come protezione di riserva. Le soglie di intervento di entrambi i gradini (I> o Ip e I>>) sono identiche. La temporizzazione T I> e T Ip (caratteristica IEC) oppure Selez.Tempo: TD (caratteristica ANSI) viene impostata in modo da superare la temporizzazione delle uscite. Per la protezione contro i corto circuiti di un motore bisogna tenere conto de fatto che il valore I>> dev'essere inferiore alla corrente di corto circuito minima (bipolare) e superiore alla corrente di avviamento massima. Poiché la corrente di inserzione massima è di regola (anche in condizioni sfavorevoli) inferiore a 1,6 x la corrente nominale di avviamento, per il gradino di corto circuito I>> si ottiene l'impostazione seguente: 1,6 · IAvviamento < I>> < Ik2pol Un aumento della corrente di avviamento dovuto alla presenza di una sovratensione è già preso in considerazione nel fattore 1,6. Il gradino I>> può essere regolato senza ritardo (T I>> = 0.00 s), poiché nel motore — contrariamente al trasformatore — non ha luogo nessuna saturazione della reattanza parallela. Il tempo impostato T I>> è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono trasmessi nè la segnalazione di avviamento né lo scatto. Gradini di massima corrente I> 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Per l'impostazione del gradino di massima corrente I> (indirizzo 2013) è determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. L'avviamento per sovraccarico deve essere evitato, poiché, in questo modo operativo, la protezione funziona con tempi scatto particolarmente brevi come protezione contro i cortocircuiti e non come protezione contro il sovraccarico. Di conseguenza si imposterà per cavi oppure per sbarre un valore di circa 20 % e di circa il 40 % per motori e trasformatori, al di sopra del (sovra)carico massimo previsto. 93 2 Funzioni La temporizzazione da impostare (indirizzo 2014 T I>) risulta dallo schema di selettività stabilito per la rete. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione. Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento quest'ultimo però viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono trasmessi nè la segnalazione di avviamento né lo scatto. Gradini di massima corrente Ip per caratteristiche IEC Per i gradini dipendenti dalla corrente possono essere selezionate diverse caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 121). Per le caratteristiche IEC (indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH = TOC IEC), all'indirizzo 2025 Curva IEC sono disponibili i parametri: Norm. inversa (inverse, tipo A secondo IEC 60255–3), Molto inversa (very inverse, tipo B secondo IEC IEC 60255–3), Estrem. inversa (extremely inverse, tipo C secondo IECIEC 60255–3), e Long Inverse (longtime, tipo B secondo IEC IEC 60255–3). Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4, fig. 4-7). È necessario tenere conto del fatto che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. La ricaduta ha luogo quando il valore di avviamento si riduce a un valore minore del 95 %. Il valore iniziale viene impostato all'indirizzo 2021 Ip. Per l'impostazione è determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. L'avviamento per sovraccarico deve essere evitato, poiché, in questo modo operativo, la protezione funziona con tempi scatto particolarmente brevi come protezione contro i cortocircuiti e non come protezione contro il sovraccarico. Il rispettivo fattore di tempo è accessibile all'indirizzo 2022 T Ip. Questo fattore dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino Ip non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH = Tempo Definito. Gradini di massima corrente Ip per caratteristiche ANSI Per i gradini dipendenti dalla corrente possono essere selezionate diverse caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 121). Per le caratteristiche ANSI (indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH = TOC ANSI), all'indirizzo 2026 Curva ANSI sono disponibili i parametri: Definit.inversa, Estrem. Inversa, Inversa, Lung.iInversa, Moder. inversa, Brev. inversa e Molto inversa. 94 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.7, fig. 4-8 e 4-9). Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. Il valore della corrente viene impostato all'indirizzo 2021 Ip. Per l'impostazione è determinante, in primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. L'avviamento per sovraccarico deve essere evitato, poiché l'apparecchio in questo modo operativo funziona con tempi di comando molto brevi come protezione contro i cortocircuiti e non come protezione di sovraccarico. Il rispettivo fattore di tempo dev'essere impostato all'indirizzo 2023 Selez.Tempo: TD. Questo fattore dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino Ip non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) indirizzo 121 DMT/IDMT PH. CH = Tempo Definito. Se si imposta all'indirizzo 2024 TOC Drop-Out la Emulaz. Disco, la ricaduta ha luogo conformemente alla caratteristica di ricaduta come descritto al par. 2.4.1.2, alla voce „Ricaduta con caratteristiche ANSI“ (pag. 86). Commutazione dinamica della soglia di intervento Per ogni gradino è possibile definire un gruppo di parametri che possono essere commutati automaticamente durante l'esercizio. Questa commutazione dinamica è descritta al paragrafo 2.6 (pag. 119). Qui vengono impostati per i gradini valori alternativi, ovvero: − per la protezione di massima corrente di fase: indirizzo 2111 per la soglia di intervento I>>, indirizzo 2112 per il ritardo T I>>, indirizzo 2113 per la soglia di intervento I>, indirizzo 2114 per il ritardo T I>; − per la protezione di massima corrente di fase a tempi dipendenti (AMZ) secondo le caratteristiche IEC: indirizzo 2121 per la soglia di intervento Ip, indirizzo 2122 per fattore di tempo T Ip; − per la protezione di massima corrente di fase a tempi dipendenti (AMZ) secondo le caratteristiche ANSI: indirizzo 2121 per la soglia di intervento Ip, indirizzo 2123 per fattore di tempo D Ip. Caratteristiche definite dall'utente Per la protezione di massima corrente a tempo dipendente si può specificare anche una caratteristica di scatto e di ricaduta. A questo scopo, durante la parametrizzazione è disponibile sotto DIGSI® 4, una finestra di dialogo per l'immissione di fino a 20 coppie di valori della corrente e del tempo di scatto (fig. 2-58). La caratteristica immessa può essere rappresentata graficamente in DIGSI® 4, come mostra la fig. 2-58 a destra. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 95 2 Funzioni Fig. 2-58 Immissione di una caratteristica di scatto definita dall'utente con DIGSI® 4 — esempio Per poter definire una caratteristica di scatto, alla configurazione delle funzioni di protezione dev'essere impostata all'indirizzo 121 (par. 2.1.1) DMT/IDMT PH. CH l'opzione User Defined PU. Per stabilire anche la caratteristica di ricaduta impostare l'opzione User def. Reset. Le coppie di valori sono riferite ai valori impostati per la corrente e il tempo. Poiché i valori di corrente immessi vengono arrotondati per eccesso o per difetto prima dell'ulteriore elaborazione nel dispositivo, (cfr. tabella 2-3), si consiglia di utilizzare i valori di corrente preferenziali riportati nella presente tabella. . Tabella 2-3 Valori preferenziali delle correnti standardizzate per caratteristiche di scatto definite dall'utente I/Ip = 1 - 1,94 I/Ip = 2 - 4,75 I/Ip = 5 - 7,75 I/Ip = 8 - 20 1,00 1,50 2,00 3,50 5,00 6,50 8,00 15,00 1,06 1,56 2,25 3,75 5,25 6,75 9,00 16,00 1,13 1,63 2,50 4,00 5,50 7,00 10,00 17,00 1,19 1,69 2,75 4,25 5,75 7,25 11,00 18,00 1,25 1,75 3,00 4,50 6,00 7,50 12,00 19,00 1,31 1,81 3,25 4,75 6,25 7,75 13,00 20,00 1,38 1,88 1,44 1,94 14,00 Alla stato di fornitura tutti i valori di corrente sono fissati a ∞ . In questo modo vengono resi inutilizzabili e non può avere luogo né un avviamento né uno scatto tramite questa funzione di protezione. Per specificare una caratteristica di scatto osservare quanto di seguito riportato: − le coppie di valori devono essere introdotte in successione continua. Non è necessario introdurre le 20 coppie di valori; nella maggior parte dei casi sono sufficienti 10 coppie per definire una caratteristica precisa. Una coppia di valori non 96 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari utilizzata dev'essere indicata come "inutilizzata" introducendo per il valore limite „∞“! Prestare attenzione che le coppie di valori generino uva caratteristica continua e regolare. − Per le correnti utilizzare i valori della tabella 2-3 e introdurre a questo scopo i valori temporali corrispondenti. Eventuali valori divergenti I/Ip saranno corretti sul valore più prossimo. Questa correzione non verrà indicata. − Le correnti inferiori al più basso valore di corrente definito non prolungano il tempo di scatto. La caratteristica di eccitazione (cfr. fig. 2-59, a destra) scorre parallelamente all'asse della corrente fino al punto di correnteminimo della caratteristica. T/Tp punto caratteristica massimo punto caratteristica minimo Zona di scatto Zona di ricaduta punto caratteristica minimo punto caratteristica massimo 0,9 1,0 1,1 20 I/Ip Fig. 2-59 Impiego di una caratterisitca definita dall'utente — esempio − Le correnti al di sopra del più alto valore di corrente definito non riducono il tempo di scatto. La caratteristica di eccitazione (cfr. fig. 2-59, a destra) scorre parallelamente all'asse della corrente a partire dal punto di corrente massimo della caratteristica. Per specificare una caratteristica di ricaduta osservare quanto di seguito riportato: − Per le correnti utilizzare i valori della tabella 2-4 e introdurre a questo scopo i valori temporali corrispondenti. Eventuali valori divergenti I/Ip saranno corretti sul valore più prossimo. Questa correzione non verrà indicata. − Le correnti al di sopra del più alto valore di corrente definito non prolungano il tempo di ricaduta. La caratteristica di ricaduta (cfr. fig. 2-59, a sinistra) scorre parallelamente all'asse della corrente fino al punto di corrente massimo della caratteristica. − Le correnti inferiori al più basso valore di corrente definito non riducono il tempo di ricaduta. La caratteristica di ricaduta (cfr. fig. 2-59, a destra) scorre parallellamente all'asse della corrente a partire dal punto di corrente minimo della caratteristica. − Correnti inferiori a 0,05 · valore di corrente impostato provocano una ricaduta immediata. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 97 2 Funzioni . Tabella 2-4 Valori preferenziali delle correnti standardizzate per caratteristiche di ricaduta definite dall'utente I/Ip = 1 - 0,86 I/Ip = 0,84 - 0,67 I/Ip = 0,66 - 0,38 I/Ip = 0,34 - 0,00 1,00 0,93 0,84 0,75 0,66 0,53 0,34 0,16 0,99 0,92 0,83 0,73 0,64 0,50 0,31 0,13 0,98 0,91 0,81 0,72 0,63 0,47 0,28 0,09 0,97 0,90 0,80 0,70 0,61 0,44 0,25 0,06 0,96 0,89 0,78 0,69 0,59 0,41 0,22 0,03 0,95 0,88 0,77 0,67 0,56 0,38 0,19 0,00 0,94 0,86 Stabilizzazione all'inserzione Nelle impostazioni generali (pag. 92, „In generale“) all'indirizzo 2002 InRushRest. Ph è stata attivata (ON) oppure disattivata (OFF) la funzione di stabilizzazione all'inserzione. Questa funzione è necessaria in particolare per trasformatori quando la protezione di massima corrente è attiva sul lato di alimentazione. I parametri funzionali della stabilizzazione all'inserzione vengono definiti qui come "Inrush". Questa funzione si basa sulla valutazione della seconda armonica presente nella corrente di inserzione. Il rapporto tra seconda armonica e componente fondamentale 2.ARM. Fase (indirizzo 2041) è impostato alla fornitura su I2fN/IfN = 15 %, che di regola può essere mantenuto senza essere modificato. Per poter eseguire una maggiore stabilizzazione in casi eccezionali con condizioni di inserzione particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore più basso. Se la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 2042 I Max InRr.Fas., la stabilizzazione mediante la seconda armonica non ha più luogo. La stabilizzazione all'inserzione può essere ampliata con la funzione di "blocco incrociato". Ciò significa che al superamento della componente di armonica in una fase, vengono bloccate tutte e tre le fasi dei gradini I> e Ip. All'indirizzo 2043 CROSS BLK.Fase si può attivare (ON) oppure disattivare (OFF) la funzione di blocco incrociato.. Il tempo successivo al rilevamento di un effetto Rush, che si deve attivare per questo blocco incrociato, viene impostato all'indirizzo 2044 T CROSS BLK.Fas. 2.4.2.2 Gradini di corrente omopolare In generale All'indirizzo 2201 3I0 O/C può essere attivata (ON) o disattivata (OFF) la protetezione di massima corrente per correnti omopolari. L'indirizzo 2208A 3I0 MAN. CLOSE stabilisce quale dei gradini di corrente omopolare dev'essere attivo senza ritardo quando viene riconosciuta una chiusura manuale. Le impostazioni 3I0>> istant. e 3I0> istant. sono possibili indipendentemente dal tipo di caratteristica selezionata; 3I0p istant. è possibile solo se è stato programmato anche un gradino dipendente. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Per l'impostazione vale quanto già detto per i gradini di corrente di fase. All'indirizzo 2202 InRushRest. 3I0 si può scegliere se attivare o no la stabilizzazione all'inserzione (stabilizzazione rush con seconda armonica). 98 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Selezionare ON, se il gradino di corrente omopolare della protezione di massima corrente viene impiegato al lato di alimentazione di un trasformatore con centro stella collegato a terra. In caso contrario l'impostazione può rimanere su OFF. Se i gradini di corrente omopolare devono essere regolati in modo molto sensibile, va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche). Gradino di massima corrente 3I0>> Il gradino I0>> 3I0>> (indirizzo 2211) produce assieme al gradino I> oppore al gradino Ip una caratteristica a due livelli. Se un gradino non viene utilizzato, impostare la soglia di intervento su ∞. Il gradino 3I0>> funziona sempre con un ritardo definito. Se l'avvolgimento protetto non è collegato a terra, le correnti omopolari si possono presentare solo nel caso di un corto circuito di terra oppure di un doppio guasto a terra con un punto base interno. Di regola il gradino I0>> in questo caso non viene utilizzato. Il gradino I0>> può essere utilizzato, ad es., per la selettività amperometrica. Va comunque osservato che il sistema omopolare delle correnti è determinante. Nel caso di un trasformatore con avvolgimento separati i sistemi omopolari sono in generale separati (eccezione: messa a terra del centro stella su entrambi i lati). Anche le correnti di inserzione (Rush) sono possibili nel sistema omopolare solo se il centro stella dell'avvolgimento in questione è collegato a terra. Queste correnti vengono rese innocue mediante le temporizzazioni (indirizzo 2212 T 3I0>>) se la loro componente fondamentale supera il valore impostato. L'impiego del principio dell' „interblocco retroattivo“ (par. 2.4.1.6, cfr. anche fig.2-57) è indicato quando l'avvolgimento interessato è collegato a terra. In questo caso vengono sfruttate le differenti soglie della protezione di massima corrente: Il gradino 3I0>> ad es., viene utilizzato con una breve temporizzazione di sicurezza T 3I0>> (ad es. 50 ms) come protezione rapida di sbarra. Per eventuali guasti al lato uscita 3I0>> è bloccato. Il gradino 3I0> oppure 3I0p serve come protezione di riserva. Le soglie di intervento di entrambi i gradini (3I0> o 3I0p e 3I0>>) sono identiche. La temporizzazione T 3I0> e T 3I0p (caratteristica IEC) oppure D 3I0p (caratteristica ANSI) viene impostata in modo da superare la temporizzazione delle uscite. A questo proposito è determinante lo schema di selettività dei guasti a terra che consente nella maggior parte dei casi tempi di risposta più brevi. Il tempo impostato T 3I0>> è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono trasmessi né la segnalazione di avviamento né lo scatto. Gradino di massima corrente 3I0> Per l'impostazione del gradino di massima corrente 3I0> (indirizzo 2213) è determinante, in primo luogo, la minima corrente di corto circuito a terra possibile. La temporizzazione da impostare (parametro 2214 T 3I0>) risulta dallo schema di selettività stabilito per la rete, laddove per correnti di terra in una rete collegata a terra è possibile spesso uno schema di selettività separato con temporizzazioni più corte. Se i gradini di corrente omopolare devono essere regolati in modo molto sensibile, va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche). è consigliabile in questo caso una maggiore temporizzazione. Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 99 2 Funzioni viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono trasmessi né la segnalazione di avviamento né lo scatto. Gradino di massima corrente 3I0p per caratteristiche IEC Per il gradino dipendente dalla corrente possono essere selezionate diverse caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 123). Per le caratteristiche IEC (indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH = TOC IEC), all'indirizzo 2225 Curva IEC sono disponibili i parametri: Norm. inversa (inverse, tipo A secondo IEC 60255–3), Molto inversa (very inverse, tipo B secondo IEC IEC 60255–3), Estrem. inversa (extremely inverse, tipo C secondo IECIEC 60255–3), e Long Inverse (longtime, tipo B secondo IEC IEC 60255–3). Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4, fig. 4-7). Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. La ricaduta ha luogo quando il valore di avviamento di riduce a un valore minore del 95 %. Il valore della corrente viene impostato all'indirizzo 2221 3I0p. Per l'impostazione è determinante, in primo luogo, la minima corrente di corto circuito a terra possibile. Il rispettivo fattore di tempo è accessibile all'indirizzo 2222 T 3I0p. Questo dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete, laddove per correnti di terra in una rete collegata a terra è possibile spesso avere uno schema di selettività separato con temporizzazioni più corte. Se i gradini di corrente omopolare devono essere regolati in modo molto sensibile, va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche). è consigliabile in questo caso una maggiore temporizzazione. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino Ip non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH = Tempo Definito. Gradini di massima corrente 3I0p per caratteristiche ANSI Per i gradini dipendenti dalla corrente possono essere selezionate diverse caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 123). Per le caratteristiche ANSI (indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH = TOC ANSI), all'indirizzo 2226 Curva ANSI sono disponibili i parametri: Definit.inversa, Estrem. Inversa, Inversa, Lung.iInversa, Moder. inversa, Brev. inversa e Molto inversa. Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4, fig. 4-8 e 4-9). Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. 100 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Il valore della corrente viene impostato all'indirizzo 2221 3I0p. Per l'impostazione è determinante, in primo luogo, la minima corrente di corto circuito a terra possibile. Il rispettivo fattore di tempo dev'essere impostato all'indirizzo 2223 D 3I0p. Questo dev'essere coordinato con lo schema di selettività della rete, laddove per correnti di terra in una rete collegata a terra è possibile spesso avere uno schema di selettività separato con temporizzazioni più corte. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino 3I0p non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1), l'indirizzo 123 DMT/IDMT 3I0 CH = Tempo Definito. Se si imposta all'indirizzo 2224 TOC DROP-OUT la Emulaz. Disco, la ricaduta ha luogo conformemente alla caratteristica di ricaduta come descritto al par. 2.4.1.2, alla voce „Ricaduta con caratteristiche ANSI“ (pag. 86). Commutazione dinamica della soglia di intervento Per ogni gradino è possibile definire un gruppo di parametri che possono essere commutati automaticamente durante l'esercizio. Questa commutazione dinamica è descritta al paragrafo 2.6. Qui vengono impostati per i gradini valori alternativi, ovvero: − per la protezione di massima corrente 3I0: indirizzo 2311 per la soglia di intervento 3I0>>, indirizzo 2312 per il ritardo T 3I0>>, indirizzo 2313 per la soglia di intervento 3I0>, indirizzo 2314 per il ritardo T 3I0>; − per la protezione di massima corrente 3I0 secondo le caratteristiche IEC: indirizzo 2321 per la soglia di intervento 3I0p, indirizzo 2322 per fattore di tempo T 3I0p; − per la protezione di massima corrente 3I0 secondo le caratteristiche ANSI: indirizzo 2321 per la soglia di intervento 3I0p, indirizzo 2323 per fattore di tempo D 3I0p. Caratteristiche definite dall'utente Per la protezione di massima corrente a tempo dipendente si può specificare anche una caratteristica di scatto e di ricaduta. A questo scopo, durante la parametrizzazione è disponibile sotto DIGSI® 4, una finestra di dialogo per l'immissione di fino a 20 coppie di valori della corrente e del tempo di scatto (fig. 2-58, pag. 96). La procedura è la stessa di quella descritta per i gradini delle correnti di fase al par. 2.4.2.1, titolo al margine „Caratteristiche definite dall'utente“ (pag. 95). Per poter definire una caratteristica di scatto per la corrente omopolare, alla configurazione delle funzioni di protezione dev'essere impostata all'indirizzo 123 (par. 2.1.1) DMT/IDMT 3I0 CH l'opzione User Defined PU. Per stabilire anche la caratteristica di ricaduta impostare l'opzione User def. Reset. Stabilizzazione all'inserzione Nelle impostazioni generali (pag. 98, „In generale“) all'indirizzo 2202 InRushRest. 3I0 è stata attivata (ON) oppure disattivata (OFF) la funzione di stabilizzazione all'inserzione. Questa funzione è necessaria in particolare per trasformatori quando la protezione di massima corrente è attiva sul lato di alimentazione collegato a terra. I parametri funzionali della stabilizzazione all'inserzione vengono definiti qui come "Inrush". Questa funzione si basa sulla valutazione della seconda armonica presente nella corrente di inserzione. Il rapporto tra seconda armonica e componente fondamentale 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 101 2 Funzioni 2.ARM. 3I0 (indirizzo 2241) è impostato alla fornitura su I2fN/IfN = 15 %, che di regola può essere mantenuto senza essere modificato. Per poter eseguire una maggiore stabilizzazione in casi eccezionali con condizioni di inserzione particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore più basso. Se la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 2242 I Max InRr. 3I0, la stabilizzazione mediante la seconda armonica non ha più luogo. 2.4.3 Parametri Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA. Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri". Correnti di fase Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 2001 Max I di fase ON OFF OFF Massima corrente di fase 2002 InRushRest. Ph ON OFF OFF InRush Restrained O/C Phase 2008A Chius. Manuale I>> istantanea I> istantanea Ip istantanea Inattivo I>> istantanea Chiusura manuale modo O/C 2011 I>> 0.10..35.00 A; ∞ 2.00 A I>> avviamento 2012 T I>> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I>> Tempo di ritardo 2013 I> 0.10..35.00 A; ∞ 1.00 A I> avviamento 2014 T I> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.50 sec TI> tempo di ritardo 2111 I>> 0.10..35.00 A; ∞ 10.00 A I>> Avviamento 2112 T I>> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I>> Tempo di ritardo 2113 I> 0.10..35.00 A; ∞ 2.00 A I> avviamento 2114 T I> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.30 sec T I> tempo di ritardo 2021 Ip 0.10..4.00 A 1.00 A Ip Avviamento 2022 T Ip 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T Ip Selezione Tempo 2023 Selez.Tempo: TD 0.50..15.00; ∞ 5.00 Selezione Tempo: TD 2024 TOC Drop-Out Istantaneo Emulaz. Disco Emulaz. Disco TOC caratteristica di ricaduta 102 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 2025 Curva IEC Normalmente inversa Molto inversa Estremamente inversa Long Inverse Normalmente inversa Curva IEC 2026 Curva ANSI Molto inversa Inversa Brevemente inversa Lungamente inversa Moderatamente inversa Estremamente Inversa Definitivamente inversa Molto inversa Curva ANSI 2121 Ip 0.10..4.00 A 1.50 A Ip avviamento 2122 T Ip 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T Ip Time Dial 2123 D Ip 0.50..15.00; ∞ 5.00 D Ip Time Dial 2031 I/Ip PU T/Tp 1.00..20.00 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Curva I/Ip - TI/TIp avviamento 2032 MofPU Res T/Tp 0.05..0.95 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Multiple of Pickup <-> TI/TIp 2041 2.ARM. Fase 10..45 % 15 % Max corr. fase 2.Arm in % della fond. 2042 I Max InRr.Fas. 0.30..25.00 A 7.50 A Max corr. fase per Inr. Rest. 2043 CROSS BLK.Fase NO SI NO CROSS BLOCK O/C Fase 2044 T CROSS BLK.Fas 0.00..180.00 sec 0.00 sec CROSS BLOCK Time O/C Fase Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Corrente omopolare Indir. Parametro Commenti 2201 3I0 O/C ON OFF OFF 3I0 Time Overcurrent 2202 InRushRest. 3I0 ON OFF OFF InRush Restrained O/C 3I0 2208A 3I0 MAN. CLOSE 3I0>> istantanea 3I0> istantanea 3I0p istantanea Inattivo 3I0>> istantanea O/C 3I0 Modo chiusura manuale 2211 3I0>> 0.05..35.00 A; ∞ 0.50 A 3I0>> Avviamento 2212 T 3I0>> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.10 sec T 3I0>> Tempo ritardo 2213 3I0> 0.05..35.00 A; ∞ 0.20 A 3I0> Avviamento 2214 T 3I0> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.50 sec T 3I0> Tempo ritardo 2311 3I0>> 0.05..35.00 A; ∞ 7.00 A 3I0>> Avviamento 2312 T 3I0>> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T 3I0>> Tempo Ritardo 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 103 2 Funzioni Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 2313 3I0> 0.05..35.00 A; ∞ 1.50 A 3I0> Avviamento 2314 T 3I0> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.30 sec T 3I0> Tempo Ritardo 2221 3I0p 0.05..4.00 A 0.20 A 3I0p Avviamento 2222 T 3I0p 0.05..3.20 sec; ∞ 0.20 sec T 3I0p Time Dial 2223 D 3I0p 0.50..15.00; ∞ 5.00 D 3I0p Time Dial 2224 TOC DROP-OUT Istantaneo Emulaz. Disco Emulaz. Disco TOC Drop-out caratteristica 2225 Curva IEC Normalmente inversa Molto inversa Estremamente inversa Long Inverse Normalmente inversa Curva IEC 2226 Curva ANSI Molto inversa Inversa Brevemente inversa Lungamente inversa Moderatamente inversa Estremamente Inversa Definitivamente inversa Molto inversa Curva ANSI 2321 3I0p 0.05..4.00 A 1.00 A 3I0p Avviamento 2322 T 3I0p 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T 3I0p Time Dial 2323 D 3I0p 0.50..15.00; ∞ 5.00 D 3I0p Time Dial 2231 I/I0p PU T/TI0p 1.00..20.00 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Avv curva 3I0/3I0p - T3I0/T3I0p 2232 MofPU ResT/TI0p 0.05..0.95 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Multiple of Pickup <-> T3I0/ T3I0p 2241 2.ARM. 3I0 10..45 % 15 % Max corr. 3I0 2.Arm in % della fond. 2242 I Max InRr. 3I0 0.30..25.00 A 7.50 A Max corr. 3I0 per Inr. Rest. 2.4.4 Informazioni Generalità F.No. Allarmi Commenti 01761 Max corrente PU Max corrente avviata 01791 OvercurrentTRIP Max corrente Scatto 104 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Correnti di fase F.No. Allarmi Commenti 01704 >BLKFase O/C >BLOCK Max corrente di fase 07571 >BLK Ph.O/C Inr >BLOCCO InRush max corrente di fase 01751 O/C Fase OFF Max corrente fase OFF 01752 O/C Fase BLK Max corrente fase Bloccata 01753 O/C Fase ACT Max corrente fase Attiva 07581 L1 InRush det. Rilevamento InRush Fase 1 07582 L2 InRush det. Rilevamento InRush Fase 2 07583 L3 InRush det. Rilevamento InRush Fase 3 01843 INRUSH X-BLK Cross blk: PhX blocked PhY 01762 O/C Ph L1 PU Max corrente fase L1 avviata 01763 O/C Ph L2 PU Max corrente fase L2 avviata 01764 O/C Ph L3 PU Max corrente fase L3 avviata 07565 L1 InRush PU Avviamento Fase L1 InRush 07566 L2 InRush PU Avviamento Fase L2 InRush 07567 L3 InRush PU Avviamento Fase L3 InRush 01721 >BLOCCO I>> >BLOCCO I>> 01852 I>> BLOCCATA I>> BLOCCATA 01800 I>> avviamen I>> avviamento 01804 I>> Time Out I>> Time Out 01805 I>> TRIP I>> Scatto 01722 >BLOCCO I> >BLOCCO I> 01851 I> BLOCCATA I> BLOCCATA 01810 I> avviamen I> avviamento 07551 I> InRush PU I> InRush avviamento 01814 I> Time Out I> Time Out 01815 I> SCATTO Max Corr. I> SCATTO 01723 >BLOCK Ip >BLOCK Ip 01855 Ip BLOCCATA Ip BLOCCATA 01820 Ip avviamen Ip avviamento 07553 Ip InRush PU Ip InRush avviamento 01824 Ip Time Out Ip Time Out 01825 Ip TRIP Ip Scatto 01860 O/C Ph. Not av. Max corrente fase non disponibile 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 105 2 Funzioni Corrente omopolare F.No. Allarmi Commenti 01741 >BLK 3I0 O/C >BLOCK max corrente 3I0 07572 >BLK 3I0O/C Inr >BLOCCO InRush max corrente 3I0 01748 O/C 3I0 OFF Max corrente 3I0 OFF 01749 O/C 3I0 BLK Max corrente 3I0 Bloccata 01750 O/C 3I0 ACTIVE Max corrente 3I0 Attiva 01766 O/C 3I0 PU Max corrente 3I0 avviata 07568 3I0 InRush PU Avviamento 3I0 InRush 01742 >BLOCK 3I0>> >BLOCK max corrente 3I0>> 01858 3I0>> BLOCCATA 3I0>> BLOCCATA 01901 3I0>> avviam 3I0>> avviamento 01902 3I0>> Time Out 3I0>> Time Out 01903 3I0>> TRIP 3I0>> Scatto 01743 >BLOCK 3I0> >BLOCK max corrente 3I0> 01857 3I0> BLOCCATA 3I0> BLOCCATA 01904 3I0> avviam 3I0> avviamento 07569 3I0> InRush PU Avviamento 3I0> InRush 01905 3I0> Time Out 3I0> Time Out 01906 3I0> TRIP 3I0> Scatto 01744 >BLOCK 3I0p >BLOCK max corrente 3I0p 01859 3I0p BLOCCATA 3I0p BLOCCATA 01907 3I0p avviam 3I0p avviamento 07570 3I0p InRush PU Avviamento 3I0p InRush 01908 3I0p TimeOut 3I0p TimeOut 01909 3I0p TRIP 3I0p Scatto 01861 O/C 3I0 Not av. Max corrente 3I0 non disponibile 106 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) La protezione di massima corrente per corrente di terra è associata sempre all'ingresso di misura della corrente I7 del dispositivo. Questa protezione è adatta il linea di principio per qualsiasi applicazione. Essa viene impiegata principalmente per il rilevamento diretto di una corrente di terra tra il centro stella di un oggetto protetto e il suo dispersore (da qui la sua denominazione). La protezione può essere utilizzata parallelamente alla protezionendifferenziale contro i guasti a terra (par. 2.3). In questo caso funziona come protezione di riserva per guasti a terra, anche esterni all'oggetto protetto, nel quale non possono essere eliminati in tempo. La fig. 2-60 mostra un esempio. La protezione di massima corrente per corrente di terra dispone di due gradini indipendenti (UMZ) e di un gradino dipendente (AMZ); Il gradino dipendente dalla corrente (AMZ) può essere facoltativamente una caratteristica IEC oppure ANSI definibile dall'utente. L1 IL1 L2 IL2 L3 ISt I7 IL3 L1 L2 L3 Protezione differenziale contro i guasti a terra 7UT612 Protezione di massima corrente per corrente di terra Fig. 2-60 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Protezione di massima corrente come protezione di riserva per la protezione differenziale contro i guasti a terra 107 2 Funzioni 2.5.1 Descrizione della funzione 2.5.1.1 Protezione di massima corrente a tempo indipendente (UMZ) I gradini di massima corrente indipendente (UMZ) per la corrente di terra sono disponibili anche quando è stata configurata una caratteristica dipendente (par. 2.1.1, indirizzo 125). Avviamento, Scatto Per la corrente di terra sono disponibili due gradini indipendenti. Per il gradino IE>>, la corrente rilevata all'ingresso di misura I7 viene confrontata con la soglia di intervento IE>> e ne viene segnalato un eventuale superamento. Allo scadere del tempo di ritardo corrispondente T IE>> viene emesso un comando di scatto. Il valore di ricaduta è pari a 95 % circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN. La figura 2-61 mostra il diagramma logico del gradino di massima corrente IE>>. 2408 Manual Close TERRA non attivo IEp istantaneo IE> istantaneo „1“ IE>> istantaneo & Manual Close (cfr. fig. 2-54) 2411 IE>> FNr 1831 I7 IE>> avviamen I>> & 2412 T IE>> T & FNr 1833 ≥1 IE>> TRIP 0 FNr 1832 IE>> Time Out Abilitazione di misura FNr 1724 FNr 1854 >BLOCK IE>> IE>> BLOCCATA FNr 1757 FNr 1714 O/C Terra BLK >BLK Terra O/C 2401 U/AMZ. TERRA OFF „1“ Fig. 2-61 ON ≥1 FNr 1758 O/C Terra ACT FNr 1756 O/C Terra OFF Diagramma logico dei gradini di massima corrente IE>> per corrente di terra La corrente rilevata all'ingresso di misura della corrente I7 viene confrontata anche con il valore impostato IE> e viene segnalato un eventuale superamento. Se si utilizza la funzione di stabilizzazione all'inserzione (cfr. par. 2.5.1.5), viene prima eseguita un'analisi della frequenza (par. 2.5.1.5). Se viene rilevato un effetto Rush, la segnalazione di avviamento normale è sostituita dalla segnalazione corrispondente di effetto Inrush. Allo scadere del rispettivo tempo di ritardo T IE> se non è presente 108 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) nessuna corrente Rush oppure se la stabilizzazione all'inserzione non è attiva viene emesso un comando di scatto. Se la funzione di stabilizzazione all'inserzione è attiva e viene rilevata anche una corrente rush non ha luogo uno scatto ma viene emessa una segnalazione allo scadere della temporizzazione. Il valore di ricaduta è pari a 95 % circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN. La figura 2-62 mostra il diagramma logico del gradino di massima corrente IE>. le soglie di intervento di ogni gradino IE> e IE>> e i rispettivi tempi di ritardo sono impostabili individualmente. 2408 Manual Close TERRA non attivo IE>> istantaneo „1“ IEp istantaneo IE> istantaneo (cfr. fig. 2-54) Manual Close & FNr 7552 IE> InRush PU (cfr. fig. 2-64) Eff.Rush E FNr 7564 & Terra InRush PU & O/C Terra PU 2413 IE> FNr 1765 I7 I> FNr 1834 & IE> avviamen T IE> 2414 & T 0 & ≥1 FNr 1836 IE> TRIP FNr 1835 IE> Time Out Abilitazione di misura FNr 1725 FNr 1714 FNr 1757 >BLK Terra O/C O/C Terra BLK 2401 U/AMZ. TERRA ≥1 OFF „1“ Fig. 2-62 FNr 1853 IE> BLOCCATA >BLOCK IE> ON FNr 1758 O/C Terra ACT FNr 1756 O/C Terra OFF Diagramma logico del gradino di massima corrente IE> per corrente di terra 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 109 2 Funzioni 2.5.1.2 Protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) I gradini AMZ lavorano con una caratteristica a corrente dipendente secondo le norme IEC oppure ANSI oppure secondo una caratteristica specificata dall'utente. Le caratteristiche e le rispettive formule sono riportate nei dati tecnici (fig. 4-7 - 4-9 par. 4.4). In caso di programmazione di una delle caratteristiche a tempo inverso anche i gradini indipendenti IE>> e IE> possono essere attivi (cfr. par. 2.5.1.1). La corrente rilevata all'ingresso di misura della corrente I7 viene confrontata con il valore impostato IEp. Ogni superamento di corrente di 1,1 del valore impostato, viene segnalato e provoca un avviamento. Se si utilizza la funzione di stabilizzazione all'inserzione (cfr. par. 2.5.1.5), viene prima eseguita un'analisi della frequenza (par. 2.5.1.5). Se viene rilevato un effetto Rush, la segnalazione di avviamento normale è sostituita dalla segnalazione corrispondente di effetto Inrush. Per l'avviamento viene considerato il valore effettivo della componente fondamentale.. n caso di avviamento di un gradino IEp si determina (mediante calcolo), partendo dalla corrente di guasto e in base alla caratteristica di scatto selezionata, il tempo di scatto e al trascorrere di questo tempo si emette un comando di scatto. Se la funzione di stabilizzazione all'inserzione è attiva e viene rilevata anche una corrente rush non ha luogo uno scatto ma viene emessa una segnalazione allo scadere della temporizzazione. Avviamento, Scatto La fig. 2-63 illustra il diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo dipendente. 2408 Manual Close TERRA non attivo IE>> istantaneo „1“ IEp istantaneo IE> istantaneo (cfr. fig. 2-54) & Manual Close FNr 7554 IEp InRush PU (cfr. fig. 2-64) Eff.Rush E FNr 7564 & Terra InRush PU & O/C Terra PU 2421 IEp FNr 1765 I7 2425 CARATTERISTICA IEC 1,1I> FNr 1837 & IEp avviamen 2422 T IEp & t & I ≥1 FNr 1839 IEp TRIP FNr 1838 IEp TimeOut Abilitazione di misura FNr 1726 FNr 1714 FNr 1757 >BLK Terra O/C O/C Terra BLK 2401 U/AMZ. TERRA OFF „1“ Fig. 2-63 110 FNr 1856 IEp BLOCCATA >BLOCK IEp ON ≥1 FNr 1758 O/C Terra ACT FNr 1756 O/C Terra OFF Diagramma logico della protezione di massima corrente a tempo dipendente (AMZ) per corrente di terra — esempio per caratteristica IEC 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) Ricaduta con caratteristiche IEC La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia il temporizzatore. Ricaduta con caratteristiche ANSI Nel caso delle caratteristiche ANSI vi è possibilità di selezionare se la ricaduta del gradino deve avvenire subito dopo il passaggio al di sotto di una soglia oppure con una "disk-emulation". "Subito" significa che l'eccitazione ricade quando il valore passa al di sotto del 95 % circa di una soglia di intervento, e in caso di un nuovo avviamento, si riavvia il temporizzatore. Se si utilizza la "disk-emulation" l'eliminazione della corrente avvia un processo di ricaduta (regressione del temporizzatore), che corrisponde al fenomeno di riposizionamento di un disco di Ferrari (da qui il nome "emulazione di disco“). Un vantaggio di questo tipo di funzionamento è rappresentato dalla considerazione dei guasti precedenti in seguito ll'inerzia del disco di Ferrari e dall'adattamento dei valori di temporizzazione. La regressione della temporizzazione ha inizio quando si passa sotto il 90 % del valore impostato in funzione della curva di ricaduta della caratteristica selezionata. Nel campo tra il valore di ricaduta (95 % della soglia di intervento) e il 90 % del valore impostato, il disco viene considerato fermo (nessun movimento di rotazione del disco) Nel caso di un valore inferiore al 5 % del valore impostato il processo di ricaduta ha termine, vale a dire che con un nuovo avviamento si riavvia il temporizzatore. La disk-emulation si rivela vantaggiosa se la selettività della protezione di massima corrente dev'essere coordinata con altri apparecchi della rete da un punto di vista elettromagnetico oppure induttivo. Caratteristiche definite dall'utente Se l'utente definisce la caratteristica di scatto, questa può essere determinata punto per punto. Possono essere introdotti fino a 20 punti di coordinate di corrente e di tempo. Da questi il dispositivo determina per approssimazione la caratteristica tramite un'interpolazione lineare. Anche la caratteristica di ricaduta può essere definita liberamente. Per la descrizione del funzionamento cfr. "Ricaduta con caratteristiche ANSI". Se l'utente non vuole definire una caratteristica di ricaduta specifica, la ricaduta ha luogo quando la corrente va al di sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia quindi il temporizzatore. 2.5.1.3 Chiusura manuale All'inserzione dell'interruttore su un elemento da proteggere che presenta un guasto, è richiesta generalmente una disinserzione possibilmente rapida dell'oggetto protetto. A questo scopo, la temporizzazione di un qualsiasi gradino di massima corrente può essere annullata mediante un impulso di chiusura manuale; ciò significa che il superamento di una soglia definita genera uno scatto istantaneo. Questo impulso viene mantenuto almeno 300 ms (fig. 2-54, pag. 88). A questo scopo, il comando di chiusura manuale tiene conto della parametrizzazione dell'indirizzo 2408A IE Ch. Man. per la reazione del dispositivo in caso di guasto. È inoltre possibile determinare con quale temporizzazione le soglie di intervento sono attive quando l'interruttore è azionato manualmente. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 111 2 Funzioni 2.5.1.4 Commutazione dinamica della soglia di intervento Come per la protezione di massima corrente per le correnti di fase e per la corrente omopolare (par. 2.4) è possibile effettuare una commutazione dinamica della soglia di intervento anche per la protezione di massima corrente per la corrente di terra. La funzione di commutazione dinamica è uguale per tutti i gradini di massima corrente ed è descritta al par. 2.6. Le soglie di intervento commutabili propriamente dette possono essere determinate individualmente per ogni gradino della protezione di massima corrente. 2.5.1.5 Stabilizzazione all'inserzione Anche la protezione di massima corrente per corrente di terra dispone di una funzione di stabilizzazione all'inserzione che impedisce una risposta dei gradini IE> e IEp (non di IE>>) alla corrente di inserzione (Rush) di un trasformatore. Se il tenore della seconda armonica nella corrente di terra misurata supera una soglia impostabile, lo scatto viene impedito. La stabilizzazione all'inserzione ha un valore limite superiore: essa non è più attiva al superamento di un valore di corrente (impostabile) poiché in questo caso si può trattare solo di un corto circuito interno di forte intensità di corrente. Il limite inferiore rappresenta il limite di lavoro dei filtri di armonica (0,2 IN). La figura 2-64 mostra un diagramma logico semplificato. 2441 2.ARM. Terra fN IE & 2fN Eff. rush E E Abilitazione di misura I Max InRr. E FNo.07573 >BLK E O/C Inr 2402 InRushRestEarth 2442 ≥1 OFF „1“ Fig. 2-64 112 ON Diagramma logico della stabilizzazione all'inserzione 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) 2.5.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1, alla voce „Particolarità“, pag. 16) è stato definito il tipo di caratteristica all'indirizzo 125. Qui sono disponibili solo le impostazioni valide per la selezione della rispettiva caratteristica. I gradini indipendenti IE>> e IE> sono sempre disponibili. All'indirizzo 2401 Max I di terra la protezione di massima corrente per corrente di terra può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). L'indirizzo 2408A IE Ch. Man. stabilisce quale dei gradini di corrente di terra dev'essere attivo senza ritardo quando viene riconosciuta una chiusura manuale. Le impostazioni IE>> istant. e IE> istant. sono possibili indipendentemente dal tipo di caratteristica selezionata; IEp istant. è possibile solo se è stato programmato anche un gradino dipendente. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. In caso di impiego al lato di alimentazione di un trasformatore, selezionare un gradino più alto IE>>, che non possa reagire mediante la corrente di inserzione a condizione che la funzione di inserzione manuale non sia disattivata Inattivo. All'indirizzo 2402 InRushRestEarth si può scegliere se attivare o no la stabilizzazione all'inserzione (stabilizzazione rush con seconda armonica). Selezionare ON, se la protezione di massima corrente è installata al lato di alimentazione di un trasformatore collegato a terra. In caso contrario l'impostazione può rimanere su OFF. Gradini di massima corrente IE>> Il gradino IE>> (indirizzo 2411) produce assieme al gradino IE> oppure al gradino IEp una caratteristica a due livelli. Se la caratteristica non viene utilizzata, impostare la soglia di intervento su ∞. Il gradino IE>> funziona sempre con un ritardo definito. Queste impostazioni della corrente e del tempo non devono reagire in caso di manovra. Utilizzare questo gradino per realizzare una caratteristica a più livelli in combinazione con il gradino IE> e il gradino IEp. In una certa misura è possibile anche ottenere una selettività delle correnti come nel caso dei gradini corrispondenti della protezione di massima corrente per correnti di fase e correnti omopolari (par.2.4.2), ma bisogna tenere conto, in questo caso, delle grandezze del sistema omopolare. Nella maggior parte dei casi questo gradino funzione senza temporizzazione. All'indirizzo 2412 T IE>> si può comunque programmare una temporizzazione. Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono trasmessi nè la segnalazione di avviamento né lo scatto. Gradino di massima corrente IE> 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Il gradino di massima corrente IE> (indirizzo 2413) consente di rilevare corto circuiti di terra anche con piccole correnti di guasto. La corrente di centro stella proviene da un unico trasformatore amperometrico e non viene quindi influenzata da effetti di sommatoria risultanti da guasti di TA diversi, come accade invece per la corrente omopolare ottenuta dalla correnti di fase. Possono quindi essere definiti dei livelli molto sensibili. Va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche). Nel caso di un'impostazione troppo sensibile si consiglia di aumentare la temporizzazione se si utilizza la stabilizzazione all'inserzione. 113 2 Funzioni Poiché questo gradino reagisce anche in presenza di guasti di terra nella rete, è necessario coordinare la temporizzazione (indirizzo 2414 T IE>) con lo schema di selettività della rete per i guasti di terra. Poiché nei trasformatori con avvolgimenti separati i sistemi omopolari delle componenti connesse della rete sono isolati galvanicamente, si possono regolare, in linea di massima, tempi di scatto più brevi rispetto a quelli delle correnti di fase. Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di risposta interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se la soglia di intervento è regolata su ∞ non vengono trasmessi né la segnalazione di avviamento né lo scatto. Gradino di massima corrente IEp per caratteristiche IEC Per il gradino dipendente dalla corrente possono essere selezionate diverse caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 125). Per le caratteristiche IEC (indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR. = TOC IEC), all'indirizzo 2425 Curva IEC sono disponibili i parametri: Norm. inversa (inverse, tipo A secondo IEC 60255–3), Molto inversa (very inverse, tipo B secondo IEC IEC 60255–3), Estrem. inversa (extremely inverse, tipo C secondo IECIEC 60255–3), e Long Inverse (longtime, tipo B secondo IEC IEC 60255–3). Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4, fig. 4-7). Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. La ricaduta ha luogo quando il valore di avviamento si riduce a un valore minore del 95 %. Il gradino di massima corrente IEp (indirizzo 2421) consente di rilevare corto circuiti di terra anche con piccole correnti di guasto. La corrente di centro stella proviene da un unico trasformatore amperometrico e non viene quindi influenzata da effetti di sommatoria risultanti da guasti di TA diversi, come accade invece per la corrente omopolare ottenuta dalla correnti di fase. Possono quindi essere definiti dei livelli molto sensibili. Va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche). Nel caso di un'impostazione troppo sensibile si consiglia di aumentare la temporizzazione se si utilizza la stabilizzazione all'inserzione. Poiché questo gradino reagisce anche in presenza di guasti di terra nella rete, è necessario coordinare il fattore temporale (indirizzo 2422 T IEp) con lo schema di selettività della rete per i guasti di terra. Poiché nei trasformatori con avvolgimenti separati i sistemi omopolari delle componenti connesse della rete sono isolati galvanicamente, si possono regolare, in linea di massima, tempi di scatto più brevi rispetto a quelli delle correnti di fase. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino IEp non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1), l'indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR. = Tempo Definito. 114 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) Gradino di massima corrente IEp per caratteristiche ANSI Per i gradini dipendenti dalla corrente possono essere selezionate diverse caratteristiche, in funzione della configurazione (par. 2.1.1, indirizzo 125). Per le caratteristiche ANSI (indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR. = TOC ANSI), all'indirizzo 2426 Curva Ansi sono disponibili i parametri: Definit.inversa, Estrem. Inversa, Inversa, Lung.iInversa, Moder. inversa, Brev. inversa e Molto inversa. Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4, fig. 4-8 e 4-9). Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica di scatto AMZ, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di 1,1 del valore impostato. Il gradino di massima corrente IEp (indirizzo 2421) consente di rilevare corto circuiti di terra anche con piccole correnti di guasto. La corrente di centro stella proviene da un unico trasformatore amperometrico e non viene quindi influenzata da effetti di sommatoria risultanti da guasti di TA diversi, come accade invece per la corrente omopolare ottenuta dalla correnti di fase. Possono quindi essere definiti dei livelli molto sensibili. Va ricordato che la stabilizzazione all'inserzione può funzionare solo a partire dal 20 % della corrente nominale (limite di funzionamento inferiore del filtraggio di armoniche). Nel caso di un'impostazione troppo sensibile si consiglia di aumentare la temporizzazione se si utilizza la stabilizzazione all'inserzione. Poiché questo gradino reagisce anche in presenza di guasti di terra nella rete, è necessario coordinare il fattore temporale (indirizzo 2423 D IEp) con lo schema di selettività della rete per i guasti di terra. Poiché nei trasformatori con avvolgimenti separati i sistemi omopolari delle componenti connesse della rete sono isolati galvanicamente, si possono regolare, in linea di massima, tempi di scatto più brevi rispetto a quelli delle correnti di fase. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino IEp non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1), l'indirizzo 125 DMT/IDMT E CHR. = Tempo Definito. Se si imposta all'indirizzo 2424 TOC Drop-Out la Emulaz. Disco, la ricaduta ha luogo conformemente alla caratteristica di ricaduta come descritto al par. 2.5.1.2, alla voce „Ricaduta con caratteristiche ANSI“ (pag. 111). Commutazione dinamica della soglia di intervento Per ogni gradino è possibile definire un gruppo di parametri che possono essere commutati automaticamente durante l'esercizio. Questa commutazione dinamica è descritta al paragrafo 2.6. Qui vengono impostati per i gradini valori alternativi, ovvero: − per la protezione di massima corrente IE: indirizzo 2511 per la soglia di intervento IE>>, indirizzo 2512 per il ritardo T IE>>, indirizzo 2513 per la soglia di intervento IE>, indirizzo 2514 per il ritardo T IE>; 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 115 2 Funzioni − per la protezione di massima corrente IE secondo le caratteristiche IEC: indirizzo 2521 per la soglia di intervento IEp, indirizzo 2522 per fattore di tempo T IEp; − per la protezione di massima corrente IE secondo le caratteristiche ANSI: indirizzo 2521 per la soglia di intervento IEp, indirizzo 2523 per fattore di tempo D IEp. Caratteristiche definite dall'utente Per la protezione di massima corrente a tempo dipendente si può specificare anche una caratteristica di scatto e di ricaduta. A questo scopo, durante la parametrizzazione è disponibile sotto DIGSI® 4, una finestra di dialogo per l'immissione di fino a 20 coppie di valori della corrente e del tempo di scatto (fig. 2-58, pag. 96). La procedura è la stessa di quella descritta per i gradini delle correnti di fase al par. 2.4.2.1, titolo al margine "Caratteristiche definite dall'utente". Per poter definire una caratteristica di scatto per la corrente di terra, alla configurazione delle funzioni di protezione dev'essere impostata all'indirizzo 125 (par. 2.1.1) DMT/IDMT E CHR. l'opzione User Defined PU. Per stabilire anche la caratteristica di ricaduta impostare l'opzione User def. Reset. Stabilizzazione all'inserzione Nelle impostazioni generali (pag. 113, „In generale“) all'indirizzo 2402 InRushRestEarth è stata attivata (ON) oppure disattivata (OFF) la funzione di stabilizzazione all'inserzione. Questa funzione è consigliata nel caso di trasformatori quando a sul lato di alimentazione collegato a terra. I parametri funzionali della stabilizzazione all'inserzione vengono definiti qui come "Inrush". Questa funzione si basa sulla valutazione della seconda armonica presente nella corrente di inserzione. Il rapporto tra seconda armonica e componente fondamentale 2.ARM. Terra (indirizzo 2441) è impostato alla fornitura su I2fN/IfN = 15 %, che di regola può essere mantenuto senza essere modificato. Per poter eseguire una maggiore stabilizzazione in casi eccezionali con condizioni di inserzione particolarmente sfavorevoli, si può impostare un valore più basso. Se la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 2442 I Max InRr. E, la stabilizzazione mediante la seconda armonica non ha più luogo. 2.5.3 Parametri Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA. Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri". 116 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 2401 Max I di terra ON OFF OFF Massima corrente di terra 2402 InRushRestEarth ON OFF OFF InRush Restrained O/C Terra 2408A IE Ch. Man. IE>> istantanea IE> istantanea IEp istantanea Inattivo IE>> istantanea Chiusura manuale modo O/C IE 2411 IE>> 0.05..35.00 A; ∞ 0.50 A IE>> Avviamento 2412 T IE>> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.10 sec T IE>> Tempo di ritardo 2413 IE> 0.05..35.00 A; ∞ 0.20 A IE> Avviamento 2414 T IE> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.50 sec T IE> Tempo di ritardo 2511 IE>> 0.05..35.00 A; ∞ 7.00 A IE>> Avviamento 2512 T IE>> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T IE>> Tempo di ritardo 2513 IE> 0.05..35.00 A; ∞ 1.50 A IE> avviamento 2514 T IE> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.30 sec T IE> tempo di ritardo 2421 IEp 0.05..4.00 A 0.20 A IEp Avviamento 2422 T IEp 0.05..3.20 sec; ∞ 0.20 sec T IEp Time Dial 2423 D IEp 0.50..15.00; ∞ 5.00 D IEp Time Dial 2424 TOC Drop-Out Istantaneo Emulaz. Disco Emulaz. Disco TOC caratteristica di ricaduta 2425 Curva IEC Normalmente inversa Molto inversa Estremamente inversa Long Inverse Normalmente inversa Curva IEC 2426 Curva Ansi Molto inversa Inversa Brevemente inversa Lungamente inversa Moderatamente inversa Estremamente Inversa Definitivamente inversa Molto inversa Curva ANSI 2521 IEp 0.05..4.00 A 1.00 A IEp avviamento 2522 T IEp 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T IEp Time Dial 2523 D IEp 0.50..15.00; ∞ 5.00 D IEp Time Dial 2431 I/IEp PU T/TEp 1.00..20.00 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Curva IE/IEp - TIE/TIEp avviamento 2432 MofPU Res T/TEp 0.05..0.95 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Multiple of Pickup <-> TI/TIEp 2441 2.ARM. Terra 10..45 % 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 15 % Max corr. Terra 3.Arm in % della fond. 117 2 Funzioni Indir. Parametro 2442 I Max InRr. E 2.5.4 Informazioni F.No. Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base 0.30..25.00 A 7.50 A Allarmi Commenti Max corr. Terra per Inr. Rest. Commenti 01714 >BLK Terra O/C >BLOCK Max corrente di terra 07573 >BLK E O/C Inr >BLOCCO InRush max corrente di terra 01756 O/C Terra OFF Max corrente di terra OFF 01757 O/C Terra BLK Max corrente di terra Bloccata 01758 O/C Terra ACT Max corrente di terra Attiva 01765 O/C Terra PU Max corrente di terra avviata 07564 Terra InRush PU Earth InRush avviamento 01724 >BLOCK IE>> >BLOCK IE>> 01854 IE>> BLOCCATA IE>> BLOCCATA 01831 IE>> avviamen IE>> avviamento 01832 IE>> Time Out IE>> Time Out 01833 IE>> TRIP IE>> Scatto 01725 >BLOCK IE> >BLOCK IE> 01853 IE> BLOCCATA IE> BLOCCATA 01834 IE> avviamen IE> avviamento 07552 IE> InRush PU IE> InRush avviamento 01835 IE> Time Out IE> Time Out 01836 IE> TRIP IE> Scatto 01726 >BLOCK IEp >BLOCK IEp 01856 IEp BLOCCATA IEp BLOCCATA 01837 IEp avviamen IEp avviamento 07554 IEp InRush PU IEp InRush avviamento 01838 IEp TimeOut IEp TimeOut 01839 IEp TRIP IEp Scatto 118 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente 2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente Può essere necessario rilevare dinamicamente le soglie di intervento di una protezione di massima corrente quando alcuni elementi dell'impianto dopo una lunga pausa senza tensione presentano all'inserzione un maggiore assorbimento di potenza (ad es. impianti di climatizzazione, riscaldamento, motori). È anche possibile evitare un aumento globale delle soglie di intervento per tenere conto di simili condizioni di inserzione. Nota: La commutazione dinamica della soglia di intervento non dev'essere confusa con la possibilità di commutazione tra i quattro gruppi di parametri A - D; essa si aggiunge semplicemente a quest'ultima. La commutazione dinamica della soglia di intervento agisce sulle funzioni di protezione di massima corrente descritte ai capitoli 2.4 e 2.5. Per ogni gradino è possibile definire un gruppo di parametri che possono essere commutati dinamicamente. 2.6.1 Descrizione della funzione per rilevare lo stato di impianto fuori servizio sono disponibili due criteri: • La posizione dell'interruttore viene comunicata all'unità attraverso ingressi binari. • Viene utilizzato il superamento di una soglia di corrente regolabile. Uno di questi criteri può essere sempre selezionato per la protezione di massima corrente di fase (par. 2.4) e per la protezione di massima corrente omopolare (par. 2.4). Il dispositivo associa automaticamente il punto di misura di corrente oppure il contatto ausiliario dell'interruttore (per il criterio dell'interruttore) al lato dell'oggetto protetto. La protezione di massima corrente di terra (par. 2.5) consente solo il criterio dell'interruttore, se quest'ultimo è associato a un determinato lato dell'oggetto da proteggere (indirizzo 108, cfr. anche par. 2.1.1, titolo al margine „Particolarità“, pag. 16); in caso contrario viene applicato solo il criterio di corrente. Se viene constatata un'assenza di tensione nell'impianto con il criterio selezionato, la commutazione dinamica della soglia di intervento permette di attivare le soglie più alte dopo un tempo di interruzione parametrizzabile CB Open Time. La fig. 2-66 mostra il diagramma logico della commutazione dinamica della soglia di intervento. Alla messa in tensione dell'impianto (il dispositivo riceve l'informazione mediante un ingresso binario oppure dal superamento della soglia di corrente del lato al quale è associata la funzione della protezione di massima corrente) ha inizio una temporizzazione Active Time, allo scadere della quale vengono ristabiliti i valori normali. Questa temporizzazione può essere abbreviata se, all'inizio dell'avviamento, vale a dire con interruttore chiuso, i valori di corrente rimangono al di sotto di tutti i valori di soglia normali per un tempo regolabile Tempo Stop. La condizione iniziale del tempo di ricaduta rapida si rapporta alle differenti soglie di ricaduta di tutti i gradini di massima corrente. Se Tempo Stop è impostato su ∞ oppure l'ingresso binario 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 119 2 Funzioni „>BLK CLP stpTim“ è attivo, il confronto con i valori "normali" non viene eseguito, la funzione è inattiva e il tempo di ricaduta rapida eventualmente in corso viene azzerato. Se ha luogo un avvimento per massima corrente durante la temporizzazione Active Time, il guasto resta in corso con la soglie di intervento dinamiche fino alla ricaduta dell'eccitazione. Solo successivamente le soglie di intervento vengono ristabilite sulle soglie "normali". L'attivazione dell'ingresso binario ">BLOCK CLP“ genera una riinizializzazione di tutte le temporizzazioni in corso e ristabilisce immediatamente tutti i valori di soglia "normali". Se ha luogo un blocco durante un guasto con soglie di intervento dinamiche, le temporizzazioni della protezione di massima corrente vengono bloccate e riavviate, se necessario, con i loro tempi "normali". Interruttore chiuso aperto T INTERRUZIONE Indirizzo 1711 "Pausa" "Pausa" T dinPAR. ACTION Indirizzo 1712: "Action time" Commutazione dinamica della soglia di intervento attivo non attivo Possibile riduzione della commutazione dinamica tramite T dinPAR.RIC. T dinPAR. RIC. Indirizzo 1713: „T. di ricaduta rapido“ Limiti di avviamento "normali" Avviamento Zona di ricaduta fabbisogno di potenza maggiore dopo una lunga pausa senza tensione Fig. 2-65 120 Scatto se al termine del tempo di azione esiste ancora il bisogno di una maggiore potenza Sequenza temporale della commutazione dinamica della soglia di intervento 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente All'accensione e all'avviamento del dispositivo di protezione, la temporizzazione CB Open Time viene avviata con l'interruttore aperto e vengono utilizzate dapprima le soglie di intervento "normali". Se l'interruttore è chiuso la protezione funziona con le soglie "normali". La fig. 2-65 mostra le sequenze temporali, la fig. 2-66 il diagramma logico della commutazione dinamica della soglia di intervento. FNo. 1730 FNo. 1995 CLP BLOCCATA >BLOCK CLP FNo. 1996 1701 comm.din.par. ≥1 CLP running ON FNo. 1994 OFF „1“ >LS1 chiuso alloc. >LS1 aperto alloc. CLP OFF ≥1 & Abilitazione di misura FNr 410 >INT 3p Chiuso FNr 411 ≥1 >INT 3p Aperto 1711 T INTERRUZIONE & ≥1 Interruttore aperto T FNr 1998 0 I Dyn.set. ACT FNr 1999 1702 dinPAR.START Ph 3I0 Dyn.set.ACT Posizione Int. „1“ FNr 2000 Criterio di corrente & R & 283 LS Lato 1 I> Max di IL1, IL2, IE Dyn.set. ACT S Q Utilizzo dei parametri dinamici nelle funzioni della protezione di massima corrente IL3 Ι< 1712 T dinPAR.ATT. Avviamento T Superamento di una soglia dinamica della protezione di massima corrente (blocchi di indirizzi 20, 22 e 24) 1713 T dinPAR.RIC. Superamento di una soglia "normale" della protezione di massima corrente Avviamento 0 & T ≥1 0 FNo. 1731 >BLK CLP stpTim Fig. 2-66 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Diagramma logico della commutazione dinamica della soglia di intervento esempio di una protezione di massima corrente di fase, rappresentata per il lato 1 121 2 Funzioni 2.6.2 Indicazioni per l'impostazione In generale La commutazione dinamica della soglia di intervento è attiva solo se è stata impostata all'indirizzo 117 Avv ColdLoad = Abilitato in fase di programmazione. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabilitato. All'indirizzo 1701 Avv ColdLoad la funzione può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). Criteri di commutazione Per le funzioni di protezione che autorizzano una commutazione dinamica è possibile impostare i criteri di commutazione. Vi è possibilità di scelta tra criterio di corrente No Corrente e criterio dell'interruttore Contat. Breaker: indirizzo1702 Avv CLP Fase per protezione di massima corrente per correnti di fase, indirizzo1703 Avv CLP 3I0 per protezione di massima corrente omopolare. Con il criterio di corrente viene rilevato la corrente del lato al quale è associata la rispettiva funzione di protezione. Nel caso del criterio dell'interruttore, il contatto ausiliario dell'interruttore del rispettivo lato dev'essere portato al corrispondente ingresso binario del dispositivo e parametrizzato. La protezione di massima corrente di terra consente solo il criterio di corrente poiché non è associata a nessun interruttore (indirizzo 1704 Avv CLP Terra sempre = No Corrente). Gradini temporali Per i gradini temporali CB Open Time (indirizzo 1711), Active Time (indirizzo1712) e Tempo Stop (indirizzo 1713) in generale, non si possono fornire indicazioni vincolanti. Essi devono essere adattati alle condizioni locali e devono essere selezionati in modo da evitare disconnessioni nel caso di brevi sovraccarichi ammissibili mentre l'impianto viene portato a regime. Soglie di intervento alternative Le soglie di intervento alternative propriamente dette che devono essere attivate conformemente ai criteri di commutazione dinamica, sono state impostate per i singoli gradini della protezione di massima corrente. 2.6.3 Indir. Parametri Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 1701 Avv ColdLoad OFF ON OFF Funzione avviamento ColdLoad 1702 Avv CLP Fase No Corrente Contat. Breaker No Corrente Condiz. avv. CLP per O/C fase 1703 Avv CLP 3I0 No Corrente Contat. Breaker No Corrente Condiz. avv. CLP per O/C 3I0 1704 Avv CLP Terra No Corrente Contat. Breaker No Corrente Condiz. avv. CLP per O/C terra 1711 CB Open Time 0..21600 sec 3600 sec Tempo di apertura CB 122 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 1712 Active Time 1..21600 sec 3600 sec Tempo attivo 1713 Tempo Stop 1..600 sec; ∞ 600 sec Tempo di Stop 2.6.4 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 01730 >BLOCK CLP >BLOCK Cold-Load-Pickup 01731 >BLK CLP stpTim >BLOCK Cold-Load-Pickup stop timer 01994 CLP OFF Cold-Load-Pickup switched OFF 01995 CLP BLOCCATA Cold-Load-Pickup BLOCCATA 01996 CLP running Cold-Load-Pickup is RUNNING 01998 I Dyn.set. ACT Tarature dinam. max corrente fase ATTIVA 01999 3I0 Dyn.set.ACT Tarature dinam. 3I0 ATTIVA 02000 IE Dyn.set. ACT Tarature dinam. max corr. terra ATTIVA 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 123 2 Funzioni 2.7 Protezione di massima corrente monofase La protezione di massima corrente monofase può essere associata facoltativamente all'ingresso di misura di corrente I7 oppure I8 del dispositivo. Questa protezione è adatta in linea di principio per qualsiasi applicazione. Nel caso di collegamento all'ingresso I8 è possibile effettuare un'impostazione molto sensibile (a partire da 3 mA all'ingresso di misura di corrente del dispositivo). Gli esempi di applicazione sono una Protezione differenziale ad alta impedenza e una protezione cassone sensibile. Questi esempi di applicazione standard vengono trattati specificatamente nei seguenti paragrafi: Paragrafo 2.7.2 per la Protezione differenziale ad alta impedenza, paragrafo 2.7.3 per la Protezione cassone sensibile. La protezione di massima corrente monofase dispone di due gradini indipendenti temporizzabili (UMZ), combinabili liberamente. Se un gradino non viene utilizzato, impostarlo su ∞. 2.7.1 Descrizione della funzione La corrente da rilevare viene filtrata tramite algoritmi numerici. A causa della possibile alta sensibilità, è stato scelto un filtro a banda particolamente stretta. Per il gradino monofase I>> la corrente rilevata all'ingresso di misura configurato (I7 oppure I8) viene confrontata con la soglia di intervento 1Fase I>> e ne viene segnalato un eventuale superamento. Allo scadere del tempo di ritardo corrispondente T 1Fase I>> viene emesso un comando di scatto. Il valore di ricaduta è pari a 95 % circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN. Per il gradino monofase I>a corrente rilevata all'ingresso di misura configurato viene confrontata con la soglia di intervento 1Fase I> e ne viene segnalato un eventuale superamento. Allo scadere del tempo di ritardo corrispondente T 1Fase I> viene emesso un comando di scatto. Il valore di ricaduta è pari a 95 % circa della soglia di intervento per correnti I > 0,3 · IN. I due gradini formano insieme una protezione a due soglie conformemente alla fig. 2-67. 124 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.7 Protezione di massima corrente monofase t Scatto T I> T I>> I> Fig. 2-67 I>> I Caratteristica a due livelli della protezione di massima corrente monofase In presenza di correnti molto elevate si può escludere il filtro di corrente per ottenere un tempo di scatto più breve. Ciò ha luogo automaticamente tutte le volte che il valore istantaneo della corrente supera il valore impostato del gradino >>, almeno del fattore 2·√2. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 125 2 Funzioni La fig. 2-68 illustra il diagramma logico della protezione di massima corrente monofase. DMT 1FASE 127 2703 1Fase I>> non disponibile TI7 insens. T I8 sens. I7 I8 I>> FNr 5977 ≥ O/C 1Ph I>> PU 2704 T I>> 2·√2·I>> & T FNr 5979 0 Abilitazione di misura O/C1Ph I>> TRIP ≥1 FNr 5971 O/C 1Ph PU FNr 5967 FNr 5953 O/C 1Ph I>> BLK >BLK 1Ph. I>> FNr 5951 FNr 5962 O/C 1Ph. BLK >BLK 1Ph. O/C FNr 5963 2701 UMZ monofase ≥1 O/C 1Ph. ACT FNr 5961 OFF „1“ O/C 1Ph. OFF Abilitazione di misura ON FNr 5972 ≥1 2706 1Fase I> O/C 1Ph TRIP FNr 5974 O/C 1Ph I> PU I> 2707 T I> & T 0 FNr 5975 O/C 1Ph I> TRIP FNr 5952 FNr 5966 >BLK 1Ph. I> O/C 1Ph I> BLK Fig. 2-68 2.7.2 Diagramma logico della protezione di massima corrente monofase — esempio di rilevamento della corrente monofase all'ingresso di misura I8 Protezione differenziale ad alta impedenza Esempio di applicazione Nel caso del metodo ad alta impedenza, tutti i TA funzionano ai limiti della zona protetta parallelamente a una resistenza R comune, a relativamente alto valore ohmico, la cui tensione viene misurata. Nel dispositivo 7UT612 la tensione viene misurata mediante il rilevamento della corrente tramite la resistenza R (esterna) all'ingresso di misura di corrente sensibile I8. I TA devono essere dello stesso tipo e avere almeno un proprio nucleo per la Protezione differenziale ad alta impedenza. In particolare devono avere lo stesso rapporto di trasformazione e approssimativamente la stessa tensione di saturazione. Il principio ad alta impedenza è particolarmente adatto con il 7UT612 per rilevamento di guasti a terra in reti collegate a terra a trasformatori, generatori e induttanze shunt. 126 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.7 Protezione di massima corrente monofase La Protezione differenziale ad alta impedenza può essere utilizzata al posto della 2.3, descritta al par. Protezione differenziale di terra ristretta oppure assieme a quest'ultima. L'ingresso di misura di corrente sensibile I8 può essere utilizzato per la Protezione differenziale ad alta impedenza oppure per una Protezione cassone (par. 2.7.3). La figura 2-69 mostra a sinistra un esempio di applicazione per un avvolgimento di un trasformatore collegato a terra oppure di un motore/generatore, anch'essi collegati a terra. Nell'esempio di destra viene rappresentato un avvolgimento di un trasformatore non collegato a terra oppure un motore/generatore non collegati a terra laddove `si suppone la messa a terra della rete in un altro punto. L1 IL1 L2 IL2 L3 IL3 ISt IL1 IL2 IL3 L1 L2 L3 R R Fig. 2-69 Funzione del principio ad alta impedenza Protezione contro i guasti a terra secondo il principio ad alta impedenza Il principio ad alta impedenza verrà spiegato sulla base di un avvolgimento di un trasformatore collegato a terra (fig. 2-70). In condizioni normali non circolano correnti omopolari, vale a dire che nel centro stella del trasformatore ISt = 0 e nelle fasi 3I0 = IL1 + IL2 + IL3 = 0. In presenza di un guasto di terra esterno (a sinistra nella fig. 2-70), la cui corrente di corto circuito viene alimentata dal centro stella collegato a terra, nel centro stella del trasformatore e nelle fasi scorre la stessa corrente. Le rispettive correnti secondarie (con uguale rapporto di trasformazione di tutti i TA) sono collegate in serie. Nella resistenza R è presente solo una lieve tensione risultante dalle resistenze interne dei trasformatori e dai loro conduttori di collegamento. Quando un TA va parzialmente in saturazione, diventa per questo tempo a bassa resistenza ohmica e forma una derivazione a bassa resistenza ohmica verso la resistenza R ad alto valore ohmico. L'elevata resistenza ha quindi un effetto stabilizzante (cosiddetta stabilizzazione della resistenza). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 127 2 Funzioni L1 IL1 L2 IL2 Fig. 2-70 IL2 L3 IL3 ISt IL1 R IL3 ISt L1 L2 L3 R Principio della protezione contro i guasti a terra secondo il principio ad alta impedenza In presenza di un corto circuito di terra nella zona protetta (fig. 2-70 a destra) scorre in ogni caso una corrente di centro stella ISt. Il valore della corrente omopolare nelle correnti di fase dipende dalle condizioni di messa a terra del resto della rete. Una corrente secondaria corrispondente alla corrente di corto circuito totale cerca un percorso attraverso la resistenza R. Poiché quest'ultima è ad alto valore ohmico, si genera subito un elevata tensione, che provoca la saturazione dei TA. La tensione effettiva nella resistenza corrisponde quindi approssimativamente alla tensione di saturazione dei TA. principio ad alta impedenza la resistenza R viene dimensionata in modo da generare una tensione secondaria già in presenza della più bassa corrente di guasto a terra rilevabile, che corrisponde alla metà della tensione di saturazione dei TA (cfr. anche le indicazioni sul dimensionamento al par. 2.7.4). Protezione ad alta impedenza con 7UT612 Nel dispositivo 7UT612 viene utilizzato per la protezione ad alta impedenza l'ingresso di misura sensibile I8. Poiché si tratta di un ingresso di corrente, invece della tensione nella resistenza R viene rilevata la corrente tramite questa resistenza. La fig. 2-71 mostra lo schema di collegamento. Il dispositivo 7UT612 è in serie con la resistenza R e ne misura quindi la corrente. Il varistore V serve a limitare la tensione nel caso di un guasto interno. Esso elimina i picchi di tensione che si creano nel caso di saturazione dei trasformatori. Contemporaneamente ha luogo un livellamento della tensione senza una significativa riduzione del valore medio. 128 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.7 Protezione di massima corrente monofase L1 IL1 L2 IL2 ISt Fig. 2-71 V R I8 L3 IL3 7UT612 Schema di collegamento della protezione differenziale contro i guasti a terra secondo il principio ad alta impedenza Come misura preventiva contro le sovratensioni è importante anche effettuare il collegamento diretto del dispositivo al lato collegato a terra dei TA in modo da tenere lontana l'alta tensione della resistenza. La Protezione differenziale ad alta impedenza può essere utilizzata in modo analogo per generatori, motori e induttanze shunt. Negli autotrasfromatori i trasformatori lato alta tensione, lato bassa tensione e del centro stella devono essere collegati in parallelo. In linea di principio questa procedura è realizzabile per ogni oggetto da proteggere. Come protezione per sbarre, ad esempio, il dispositivo viene collegato al parallelo dei trasformatori di tutte le derivazioni tramite la resistenza. 2.7.3 Protezione cassone Esempio diapplicazione La Protezione cassone ha la funzione di rilevare i corto circuiti a massa — anche in caso di alta impedenza — tra una fase e il cassone di un trasformatore. A questo proposito il cassone viene isolato oppure viene installato contro terra secondo un dispositivo a alta impedenza (fig. 2-72). Il cassone viene collegato a terra mediante un cavo, la cui corrente viene condotta al dispositivo di protezione. In caso di collegamento a massa a livello del cassone, una corrente di guasto (corrente di cassone) scorre tramite il collegamento a terra fino alla terra della stazione. Questa corrente viene identificata dalla protezione del cassone come sovracorrente e genera, al superamento di una soglia di eccitazione (regolabile), lo scatto istantaneo oppure temporizzato di tutti i lati del trasformatore (primario e secondario). Per la Protezione cassone viene utilizzato normalmente l'ingresso di misura sensibile I8. Questo può essere utilizzato solo per la Protezione cassone oppure per una Protezione differenziale ad alta impedenza (par. 2.7.2). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 129 I8 2 Funzioni 7UT612 isolato Fig. 2-72 2.7.4 Protezione cassone (principio) Indicazioni per l'impostazione In generale All'indirizzo 2701 1Fase O/C si può attivare (ON) oppure disattivare (OFF) la protezione di massima corrente monofase. Le impostazioni sono adattate in funzione dell'applicazione. I campi di impostazione dipendono dall'ingresso di misura di corrente del dispositivo al quale è collegata la corrente da rilevare. Questo è stato definito durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1, „Particolarità“, pag. 17) all'indirizzo 127. In caso di configurazione DMT 1FASE = unsens. TA7 impostare la soglia di intervento per 1Fase I>> all'indirizzo 2702, la soglia di intervento per 1Fase I> all'indirizzo 2705. Se un gradino non viene utilizzato, impostarlo su ∞. In caso di configurazione DMT 1FASE = sens. TA8 impostare la soglia di intervento per 1Fase I>> all'indirizzo 2703, la soglia di intervento per 1Fase I> all'indirizzo 2706. Se un gradino non viene utilizzato, impostarlo su ∞. Se viene richiesta una temporizzazione per lo scatto, impostarla per il gradino I>> all'indirizzo 2704 T 1Fase I>>, per il gradino > all'indirizzo 2707 T 1Fase I>. Se non si vuole una temporizzazione, impostare il tempo su 0 s. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) dei gradini. La temporizzazione può essere anche impostata su ∞; in questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento quest'ultimo però viene comunque segnalato. Qui di seguito vengono riportate ulteriori spiegazioni per l'impiego come protezione ad alta impedenza oppure come protezione di cassone. 130 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.7 Protezione di massima corrente monofase Applicazione Protezione differenziale ad alta impedenza Per l'applicazione della Protezione differenziale a alta impedenza, la soglia di intervento per la protezione di massima corrente monofase è regolata nel dispositivo 7UT612 per il rilevamento della corrente sull'ingresso di misura I8. Durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1, alla voce „Particolarità“, pag. 17) è stato impostato all'indirizzo 127: DMT 1FASE = sens. TA8. Per il funzionamento completo della Protezione differenziale ad alta impedenza è necessario esaminare le interazioni tra le caratteristiche del TA, la resistenza esterna R e la tensione in quest'ultima. Informazioni più dettagliate a questo proposito sono riportate nelle tre seguenti sezioni. Dati TA per Protezione differenziale Tutti i trasformatori amperometrici interessati devono avere lo stesso rapporto di trasformazione e approssimativamente la stessa tensione di saturazione. Questo è normalmente il caso quando i trasformatori sono dello stesso tipo e presentano le stesse caratteristiche nominali. La tensione di saturazione può essere calcolata approssimativamente sulla base dei seguenti dati nominali: PN V S = R i + ------- ⋅ n ⋅ I N 2 I N con VS Ri Ri Ri n = = = = = tensione di saturazione resistenza interna del TA potenza nominale del TA corrente nominale secondaria del TA fattore di massima tensione nominale del TA Corrente nominale, potenza nominale e fattore di massima corrente sono indicati di regola sulla targhetta del trasformatore, ad es. Trasformatore amperometrico 800/5; 5P10; 30 VA Il trasformatore ha IN = 5 A (da 800/5) n = 10 (da 5P10) PN = 30 VA La resistenza interna è spesso indicata nel protocollo di prova del trasformatore. Se non è nota, può essere calcolata approssimativamente a partire da una misura della corrente continua nell'avvolgimento secondario. Esempio di calcolo: Trasformatore amperometrico 800/5; 5P10; 30 VA con Ri = 0,3 Ω PN 30 VA - ⋅ n ⋅ I N = 0,3 Ω + ---------------- ⋅ 10 ⋅ 5 A = 75 V V S = R i + ------ 2 2 I (5 A) N oppure Trasformatore amperometrico 800/1; 5P10; 30 VA con Ri = 5 Ω PN 30 VA U S = R i + ------- ⋅ n ⋅ I N = 5 Ω + ---------------- ⋅ 10 ⋅ 1 A = 350 V 2 2 I (1 A) N 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 131 2 Funzioni Oltre ai dati del trasformatore amperometrico, dev'essere nota anche la resistenza del cavo tra il trasformatore e il dispositivo 7UT612 nonché la lunghezza massima dei cavi. Osservazione della stabilità per la Protezione differenziale ad alta impedenza La condizione di stabilità parte dalla seguente ipotesi semplificata: in presenza di un guasto esterno un trasformatore amperometrico è totalmente saturato e gli altri trasmettono fedelmente le loro correnti (parziali). Questa situazione teorica è la più sfavorevole. Poiché, nella pratica, il trasformatore saturato fornisce ancora una corrente, viene automaticamente fornita una riserva di sicurezza. La figura 2-73 riporta un circuito equivalente di questa semplificazione. Qui, W1 e W2 vengono considerati come trasformatori ideali dotati di resistenze interne Ri1 e Ri2. Ra sono le resistenze dei cavi di alimentazione tra trasformatore e resistenza R; entrano due volte (cavi di andata e ritorno). Ra2 è la resistenza del cavo di alimentazione più lungo. W1 trasmette la corrente I1. W2 è saturato, come indica la linea di corto circuito tratteggiata. Il trasformatore con la sua saturazione rappresenta quindi una derivazione a bassa impedenza. Un ulteriore presupposto è R >> (2Ra2 + Ri2). Ri1 W1 Fig. 2-73 2Ra1 I1 2Ra2 R Ri2 W2 Circuito equivalente semplificato di una configurazione per la protezione differenziale ad alta impedenzaProtezione differenziale La tensione R e quindi VR ≈ I1 · (2Ra2 + Ri2 ) Si parte inoltre dal principio che la soglia di intervento del dispositivo 7UT612 equivale alla metà della tensione di saturazione del TA. In caso limite si ha quindi VR = VS/2 Ne risulta il limite di stabilità ISL, che è la corrente di passaggio fino alla quale la configurazione resta stabile: VS ⁄ 2 I SL = ------------------------------2 ⋅ R a2 + R i2 132 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.7 Protezione di massima corrente monofase Esempio di calcolo: per il trasformatore 5 A, come indicato sopra, con V S = 75 V e Ri = 0,3 Ω il cavo più lungo di 22 m con 4 mm2 di sezione; ciò corrisponde a Ra ≈ 0,1 Ω VS ⁄ 2 37,5 V I SL = -------------------------------- = -------------------------------------------- = 75 A 2 ⋅ R a2 + R i2 2 ⋅ 0,1 Ω + 0,3 Ω quindi 15 × corrente nominale oppure 12 kA primario. per il trasformatore 1 A, come indicato sopra, con V S = 350 V e Ri = 5 Ω il cavo più lungo di 107 m con 2,5 mm2 di sezione; ciò corrisponde a Ra ≈ 0,75 Ω VS ⁄ 2 175 V I SL = -------------------------------- = ------------------------------------------ = 27 A 2 ⋅ R a2 + R i2 2 ⋅ 0,75 Ω + 5 Ω quindi 27 × corrente nominale oppure 21,6 kA primario. Osservazione della sensibilità per la Protezione differenziale ad alta impedenza Come già accennato, la soglia di intervento della protezione ad alta impedenza deve corrispondere indicativamente alla metà della tensione di saturazione del TA. Da qui è possibile calcolare la resistenza R. Poiché il dispositivo misura la corrente che attraversa la resistenza, quest'ultima e l'ingresso di misura del dispositivo devono essere collegati in serie (cfr. anche fig. 271). Poiché la resistenza dev'essere inoltre di alto valore ohmico (condizione R >> 2Ra2 + Ri2 come sopra), la resistenza propria dell'ingresso di misura può essere trascurata. La resistenza si calcola quindi sulla base della corrente di intervento Ian e della metà della tensione di saturazione: VS ⁄ 2 R = ------------I an Esempio di calcolo: per il trasformatore 5 A come sopra soglia di intervento richiesta Ian = 0,1 A (corrisponde a 16 A primario) V S ⁄ 2 75 V ⁄ 2 R = -------------- = ------------------- = 375 Ω 0,1 A I an per il trasformatore 1 A come sopra soglia di intervento richiesta Ian = 0,05 A (corrisponde a 40 A primario) V S ⁄ 2 350 V ⁄ 2 R = -------------- = ----------------------- = 3500 Ω 0,05 A I an La potenza necessaria della resistenza risulta dalla potenza istantanea sulla base della tensione di saturazione e del valore della resistenza: 2 2 VS ( 75 V ) P R = ---------- = -------------------- = 15 W R 375 Ω per il trasformatore 5 A 2 2 VS ( 350 V ) P R = ---------- = ----------------------- = 35 W R 3500 Ω 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 per il trasformatore 1 A 133 2 Funzioni Poiché questa potenza non si presenta che brevemente durante un corto circuito a terra, la potenza nominale può essere ridotta di un fattore di 5 circa. Il varistore (cfr. anche fig. 2-71) dev'essere dimensionato in modo da restare ad alta impedenza fino alla tensione di saturazione, ad es. ca. 100 V per il trasformatore 5 A, ca. 500 V per il trasformatore 1 A.. La soglia di intervento (nell'esempio 0,1 A oppure 0,05 A) viene regolata nel dispositivo 7UT612 all'indirizzo 2706 1Fase I>. Il gradino I>> non viene utilizzato (indirizzo 2703 1Fase I>> = ∞). Il comando di scatto della protezione può essere temporizzato all'indirizzo 2707 T 1Fase I>. Normalmente questo tempo viene fissato a zero. Se più trasformatori amperometrici sono collegati in parallelo, come, ad es., nel caso di impiego come protezione per sbarre con tante derivazioni, le correnti di magnetizzazione dei convertitori montati in parallelo non sono più trascurabili. In questo caso è necessario calcolare la somma delle correnti di magnetizzazione per una "mezza" tensione di saturazione (corrisponde al valore impostato). Questa diminuisce la corrente nella resistenza R, provocando un rispettivo aumento della soglia di intervento effettiva. Applicazione come protezione di cassone Per l'applicazione della protezione cassone, la soglia di intervento per la protezione di massima corrente monofase è regolata nel dispositvo 7UT612 per il rilevamento della corrente sull'ingresso di misura I8. Durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1, alla voce „Particolarità“, pag. 17) è stato impostato all'indirizzo 127: DMT 1FASE = sens. TA8. La Protezione cassone è una protezione di massima corrente sensibile che sorveglia la corrente tra il cassone isolato di un trasformatore e la terra. Di conseguenza, la sua sensibilità viene impostata all'indirizzo 2706 1Fase I>. Il gradino I>> non viene utilizzato (indirizzo 2703 1Fase I>> = ∞). Il comando di scatto della protezione può essere temporizzato all'indirizzo 2707 T 1Fase I>. Normalmente questo tempo viene fissato a 0. 2.7.5 Parametri Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5, gli indirizzi 2703 e 2706 sono indipendenti dalla corrente nominale. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA. Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 2701 1Fase O/C OFF ON OFF 1Fase O/C 2702 1Fase I>> 0.05..35.00 A; ∞ 0.50 A 1Fase I>> avviamento 134 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.7 Protezione di massima corrente monofase Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 2703 1Fase I>> 0.003..1.500 A; ∞ 0.300 A 1Fase I>> avviamento 2704 T 1Fase I>> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.10 sec T 1Fase I>> tempo di ritardo 2705 1Fase I> 0.05..35.00 A; ∞ 0.20 A 1Fase I> avviamento 2706 1Fase I> 0.003..1.500 A; ∞ 0.100 A 1Fase I> avviamento 2707 T 1Fase I> 0.00..60.00 sec; ∞ 0.50 sec T 1Fase I> tempo di ritardo 2.7.6 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 05951 >BLK 1Ph. O/C >BLOCCO Max corrente monofase 05952 >BLK 1Ph. I> >BLOCCO Max corrente monofase I> 05953 >BLK 1Ph. I>> >BLOCCO Max corrente monofase I>> 05961 O/C 1Ph. OFF Max corrente monofase e' OFF 05962 O/C 1Ph. BLK Max corrente monofase e' BLOCCATA 05963 O/C 1Ph. ACT Max corrente monofase e' ATTIVA 05966 O/C 1Ph I> BLK Max corrente monofase I> BLOCCATA 05967 O/C 1Ph I>> BLK Max corrente monofase I>> BLOCCATA 05971 O/C 1Ph PU Max corrente monofase avviata 05972 O/C 1Ph TRIP Max corrente monofase SCATTO 05974 O/C 1Ph I> PU Max corrente monofase I> avviata 05975 O/C 1Ph I> TRIP Max corrente monofase I> SCATTO 05977 O/C 1Ph I>> PU Max corrente monofase I>> avviata 05979 O/C1Ph I>> TRIP Max corrente monofase I>> SCATTO 05980 O/C 1Ph I: Max corrente monofase: I all'avviam. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 135 2 Funzioni 2.8 Protezione di carico squilibrato In generale La protezione di carico squilibrato permette di rilevare i carichi asimmetrici di mezzi di esercizio elettrici. Questa funzione di protezione consente anche di rilevare eventuali interruzioni, corto circuiti oppure errori di collegamento dei trasformatori amperometrici. nonché cortocircuiti omopolari e bipolari, con corrente di guasto inferiore alla corrente di carico. La protezione di carico squilibrato è utile solo per oggetti di protezione trifase. Nel caso di Ogg.di Protez. = Sbarra 1 fase oppure Trasf.1 fase (indirizzo 105, cfr. par. 2.1.1) questa protezione è fuori servizio. Nei generatori e nei motori i carichi asimmetrici provocano un campo di rotazione inverso che agisce sul rotore con doppia frequenza. Sulla superficie del rotore sono indotte correnti parassite che conducono a un surriscaldamento locale nelle zone terminali del rotore. Questo si applica in particolare ai motori i cui fusibili sono montati in serie. Con un funzionamento monofase per lo scatto di un fusibile, il motore genera solo piccole coppie discontinue in modo che ci sia rapidamente un sovraccarico termico per una coppia costante della macchina. Il pericolo di un sovraccarico termico è inoltre reale quando il motore è alimentato con una tensione di rete asimmetrica. Anche piccoli squilibri della tensione conducono a correnti inverse di grande ampiezza a causa della reattanza indiretta. La protezione di carico squilibrato si riferisce sempre al lato configurato dell'oggetto protetto (cfr. par. 2.1.1, „Particolarità“, pag. 17, indirizzo 141). La protezione di carico squilibrato dispone di due gradini indipendenti (UMZ) e di un gradino dipendente (AMZ); Quest'ultimo può essere facoltativamente una caratteristica IEC oppure ANSI. 2.8.1 Descrizione della funzione Determinazione del carico squilibrato 136 La protezione di carico squilibrato del 7UT612 determina la prima armonica mediante filtraggio delle correnti di fase e la trascrive in componenti simmetriche. Ciò permette il calcolo della corrente inversa I2. Se la più importante delle tre correnti di fase corriponde almeno al 10 % della corrente nominale del dispositivo e tutte le correnti di fase sono inferiori di al quadruplo della corrente nominale del dispositivo, la corrente inversa può essere comparata con il valore impostato. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.8 Protezione di carico squilibrato 2.8.1.1 Gradini indipendenti (UMZ) La caratteristica indipendente è costituita da due gradini. Al raggiungimento di una prima soglia impostabile I2> viene emessa una segnalazione di avviamento e viene avviata una temporizzazione T I2>, al raggiungimento di un secondo gradino I2>> viene emessa un'ulteriore segnalazione e viene avviata la temporizzazione T I2>>. Allo scadere delle temporizzazioni viene emesso un comando di scatto (cfr. fig. 2-74). t Zona di scatto T I2 > T I2>> I2 > Fig. 2-74 2.8.1.2 I2>> I2/IN Caratteristiche di scatto della protezione di carico squilibrato indipendente Gradino dipendente (AMZ) Il gradino AMZ funziona con una caratteristica di scatto a corrente dipendente secondo le norme IEC oppure ANSI. Le caratteristiche e le rispettive formule sono riportate nei dati tecnici (fig. 4-7 - 4-8 par. 4.4). La caratteristica dipendente è sovrapposta ai gradini indipendenti I2>> e I2> (cfr. par. 2.8.1.1). Avviamento, Scatto La corrente inversa I2 viene confrontata con il valore impostato I2p. Se la corrente inversa supera di 1,1 volte il valore impostato, viene emessa una segnalazione, il tempo di scatto per questa corrente inversa viene calcolato in funzione della caratteristica selezionata e viene emesso un comando di scatto allo scadere di questo tempo. L'andamento qualitativo delle caratteristiche è rappresentato alla fig. 2-75. Questa figura mostra anche con una linea tratteggiata il gradino I2>> sovrapposto. Ricaduta con caratteristiche IEC La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di sotto di circa il 95 % della soglia di intervento. Un nuovo avviamento riavvia il temporizzatore. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 137 2 Funzioni t Zona di scatto gradino I2>> sovrapposto T I2>> I2p Fig. 2-75 Ricaduta con caratteristiche ANSI I2>> I2/IN Caratteristica di scatto dipendente della protezione di carico squilibrato Nel caso delle caratteristiche ANSI vi è possibilità di selezionare se la ricaduta del gradino deve avvenire subito dopo il passaggio al di sotto di una soglia oppure con una "disk-emulation". "Subito" significa che l'eccitazione ricade quando il valore passa al di sotto del 95 % circa di una soglia di intervento, e in caso di un nuovo avviamento, si riavvia il temporizzatore. Se si utilizza la "disk-emulation" l'eliminazione della corrente avvia un processo di ricaduta (regressione del temporizzatore), che corrisponde al fenomeno di riposizionamento di un disco di Ferrari (da qui il nome "emulazione di disco“). Un vantaggio di questo tipo di funzionamento è rappresentato dalla considerazione dei guasti precedenti in seguito all'inerzia del disco di Ferrari e dall'adattamento dei valori di temporizzazione. Questo tipo di funzionamento permette anche di stabilire una rappresentazione corretta del riscaldamento dell'oggetto da proteggere in caso di fluttuazioni importanti dei valori di carico squilibrato. La regressione della temporizzazione ha inizio quando si passa sotto il 90 % del valore impostato in funzione della curva di ricaduta della caratteristica selezionata. Nel campo tra il valore di ricaduta (95 % della soglia di intervento) e il 90 % del valore impostato, il disco viene considerato fermo (nessun movimento di rotazione del disco) Nel caso di un valore inferiore al 5 % del valore impostato il processo di ricaduta ha termine, vale a dire che con un nuovo avviamento si riavvia il temporizzatore. Logica La fig. 2-76 illustra il diagramma logico della protezione di carico squilibrato. È possibile bloccare la protezione mediante un ingresso binario. In questo caso gli avviamenti e le temporizzazioni vengono riinizializzati. Quando i criteri di funzionamento della protezione di carico squilibrato non vengono più rispettati (tutte le correnti di fase inferiori alla soglia 0,1 · IN oppure almeno una corrente di fase maggiore di 4 · IN) tutti gli avviamenti della protezione di carico squilibrato vengono riinizializzati. 138 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.8 Protezione di carico squilibrato FNr 5166 I2p Avviamento 4006 Curva IEC 141 SQUILIBRIO 4008 I2p 4010 T I2p UMZ senza AMZ t UMZ/AMZ:IEC I2 UMZ/AMZ:ANSI 1,1 I2p I2 FNr 5165 I2> Avviamento 4002 I2> 4003 T I2> T 0 I2> 4004 I2>> FNr 5170 ≥1 I2 TRIP 4005 T I2>> T 0 I2>> FNr 5159 I2>> Avviamento Abilitazione di misura FNr 5143 4001 CARICO SQUILIBR ON „1“ Fig. 2-76 2.8.2 OFF FNr 5152 I2 e' BLOCCATA >BLOCCO I2 ≥1 FNr 5153 I2 e' ATTIVA FNr 5151 I2 e' su OFF Diagramma logico della protezione di carico squilibrato — rappresentato per la caratteristica IEC Indicazioni per l'impostazione In generale Durante la configurazione delle funzioni (par. 2.1.1, „Particolarità“, pag. 17) all'indirizzo 140 è già stato stabilito il lato dell'oggetto da proteggere mentre all'indirizzo 141 è stato selezionato il tipo di caratteristica che deve essere disponibile. Qui sono disponibili solo le impostazioni valide per la selezione della rispettiva caratteristica. I gradini indipendenti I2>> e I2> sono disponibili in tutti i casi. La protezione di carico squilibrato è utile solo per oggetti di protezione trifase. Nel caso di Ogg.di Protez. = Sbarra 1 fase oppure Trasf.1 fase (indirizzo 105, cfr. par. 2.1.1) tutte le impostazioni seguenti non sono accessibili. All'indirizzo 4001 CARICO SQUILIBR la funzione può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). Caratteristica di scatto indipendente La caratteristica a due livelli consente di impostare il gradino superiore (indirizzo 4004 I2>>) con una temporizzazione breve (indirizzo 4005 T I2>>) e il gradino inferiore (indirizzo 4002 I2>) con una temporizzazione più lunga (indirizzo 4003 T I2>). Si Può anche utilizzare, ad es., il gradino I2> come gradino di allarme e il gradino I2>> come gradino di scatto. Un'impostazione di I2>> oltre il 60 % garantisce che non avrà luogo uno scatto con il gradino I2>> in caso di perdita di fase. In caso di alimentazione solo su due fasi con la corrente I, vale per la corrente inversa: 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 139 2 Funzioni 1 I 2 = ------- ⋅ I = 0, 58 ⋅ I 3 Con un carico squilibrato superiore al 60 % si può supporre la presenza di un corto circuito bipolare nella rete. La temporizzazione T I2>> deve essere quindi coordinata con lo schema di selettività della rete per corto circuiti di fase. Per le linee oppure per i cavi, la protezione di carico squilibrato può essere utilizzata per rilevare guasti asimmetrici a corrente debole, per i quali non vengono raggiunte le soglie di intervento della protezione di massima corrente. Laddove: − un guasto bipolare con la corrente I provoca una corrente inversa 1 I 2 = ------- ⋅ I = 0, 58 ⋅ I 3 − un guasto omopolare con la corrente I provoca una corrente inversa 1 I 2 = --- ⋅ I = 0, 33 ⋅ I 3 Con un carico squilibrato superiore al 60% si può supporre, di conseguenza, la presenza di un corto circuito bipolare. La temporizzazione T I2>> deve essere quindi coordinata con lo schema di selettività della rete per corto circuiti di fase. Per i trasformatori, la protezione di carico squilibrato può essere utilizzata come protezione sensibile al lato di alimentazione per il rilevamento di guasti omopolari e bipolari di debole intensità. è possibile anche rilevare guasti omopolari al lato bassa tensione che non generano una corrente omopolare al lato alta tensione (ad es., nel caso di un Gruppo di accoppiamento Dyn). Poiché un trasformatore trasmette delle correnti simmetriche tenendo conto dei suoi rapporti di trasformazione, le relazioni precedentemente menzionate per le linee nel caso di guasti omopolari e bipolari sono ugualmente valide: per un trasformatore, ad es., con i dati potenza apparente nominale tensione nominale primaria tensione nominale secondaria gruppi di collegamento SNT = 16 MVA VN = 110 kV VN = 20 kV Dyn5 sono state rilevate le seguenti correnti di guasto al lato bassa tensione: Se si definisce per il lato alta tensione I2> = 0,1 A, si scoprirà una corrente di guasto al lato bassa tensione di I = 3 · ü · I2> = 3 · 0,1 · 100 A = 165 A per il guasto omopolare e √3 · ü · 0,1 · 100 A = 95 A per il guasto bipolare. Ciò corrisponde al 36 % oppure al 20 % della corrente nominale del trasformatore. Poiché nell'esempio si tratta di un corto circuito allato bassa tensione, la temporizzazione T I2> dev'essere coordinata con i tempi dei dispositivi di protezione presenti nel sistema. Per i generatori e motori l'impostazione è determinata dallo squilibrio ammesso per l'oggetto da proteggere. È quindi utile impostare il gradino I2> sullo squilibrio sempre ammissibile e di utilizzarlo come gradino di allarme con una temporizzazione lunga. Il gradino I2>> viene quindi impostato per uno squilibrio di breve durata con il tempo ammesso. 140 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.8 Protezione di carico squilibrato Esempio: Motore IN Motore = 545A I2 dd prim / IN Motore = 0,11 permanente I2 max prim /IN Motore = 0,55 per Tmax = 1s Trasformatore ü amperometrico Valore impostato Valore impostato Ritardo I 2> I2>> TI2>> = 600A / 1A = 0,11 0,11 = 0,55 0,55 =1s · 545 · 545 · 545 · 545 A = 60 A primario oppure A · (1/600) = 0,10 A secondario A = 300 A primario oppure A · (1/600) = 0,50 A secondario Un migliore adattamento all'oggetto da proteggere si può ottenere con un gradino supplementare a tempo dipendente. Caratterisitica di scatto a tempo dipendente per caratteristiche IEC Una caratteristica di scatto a tempo dipendente rappresenta particolarmente bene il fenomeno di sovraccarico termico di una macchina, generato dallo squilibrio. Utilizzare la caratteristica che si adatta meglio alla curva di riscaldamento per carico squilibrato indicata dal costruttore della macchina. Per le caratteristiche IEC (indirizzo 141 UNBAL. LOAD CHR = TOC IEC, cfr. anche par. 2.1.1), all'indirizzo 4006 Curva IEC sono disponibili i parametri: Norm. inversa (inverse, tipo A secondo IEC 60255–3), Molto inversa (very inverse, tipo B secondo IEC 60255–3), Estrem. inversa (extremely inverse, tipo C secondo IEC 60255–3). Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4, fig. 4-7). Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica dipendente, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento avrà luogo con un carico squilibrato maggiore di 1,1 del valore impostato di I2p (indirizzo 4008). La ricaduta ha luogo quando il valore di avviamento di riduce a un valore minore del 95 %. Il rispettivo fattore di tempo è accessibile all'indirizzo 4010 T I2p. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino a tempo dipendente non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) all'indirizzo 141 UNBAL. LOAD CHR = Tempo Definito. I gradino a tempo dipendente menzionati nella sezione „Caratteristica di scatto indipendente“ possono essere anche utilizzati come gradini di allarme e di scatto. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 141 2 Funzioni Caratteristica di scatto a tempo dipendente per caratteristiche ANSI Una caratteristica di scatto a tempo dipendente rappresenta particolarmente bene il fenomeno di sovraccarico termico di una macchina, generato dallo squilibrio. Utilizzare la caratteristica che si adatta meglio alla curva di riscaldamento per carico squilibrato indicata dal costruttore della macchina. Per le caratteristiche ANSI (indirizzo 141 UNBAL. LOAD CHR = TOC ANSI), all'indirizzo 4007 Curva ANSI sono disponibili i parametri: Estrem. Inversa, Inversa, Moder. inversa e Molto inversa. Le caratteristiche e le rispettive formule sono rappresentate nei dati tecnici (par. 4.4, fig. 4-8). Osservare che, nel caso di selezione di una caratteristica dipendente, esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia di avviamento e il valore impostato. Ciò significa che un avviamento avrà luogo con un carico squilibrato maggiore di 1,1 del valore impostato di I2p (indirizzo 4008). Il rispettivo fattore di tempo è accessibile all'indirizzo 4009 D I2p. I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino a tempo dipendente non viene utilizzato, selezionare, durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) all'indirizzo 141 UNBAL. LOAD CHR = Tempo Definito. I gradini a tempo dipendente menzionati nella sezione „Caratteristica di scatto indipendente“ possono essere anche utilizzati come gradini di allarme e di scatto. Se si imposta all'indirizzo 4011 I2p DROP-OUT la Emulaz. Disco, la ricaduta ha luogo conformemente alla caratteristica di ricaduta come descritto al par. 2.8.1.2, alla voce „Ricaduta con caratteristiche ANSI“ (pag. 138). 142 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.8 Protezione di carico squilibrato 2.8.3 Parametri Nota: Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA. Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione 4001 CARICO SQUILIBR OFF ON 4002 I2> 4003 Parametrizzazion e Base Commenti OFF CARICO SQUILIBRATO 0.10..3.00 A; ∞ 0.10 A I2> Avviamento T I2> 0.00..60.00 sec; ∞ 1.50 sec T I2> Tempo di ritardo 4004 I2>> 0.10..3.00 A; ∞ 0.50 A I2>> Avviamento 4005 T I2>> 0.00..60.00 sec; ∞ 1.50 sec T I2>> Tempo di Ritardo 4006 Curva IEC Normalmente inversa Molto inversa Estremamente inversa Estremamente inversa Curva IEC 4007 Curva ANSI Estremamente Inversa Inversa Moderatamente inversa Molto inversa Estremamente Inversa Curva ANSI 4008 I2p 0.10..2.00 A 0.90 A I2p Avviamento 4009 D I2p 0.50..15.00; ∞ 5.00 D I2p Time Dial 4010 T I2p 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T I2p Time Dial 4011 I2p DROP-OUT Istantaneo Emulaz. Disco Istantaneo I2p caratteristica di ricaduta 2.8.4 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 05143 >BLOCCO I2 >BLOCCO I2 (Carico Squilibrato) 05151 I2 e' su OFF I2 e' su OFF 05152 I2 e' BLOCCATA I2 e' BLOCCATA 05153 I2 e' ATTIVA I2 e' ATTIVA 05159 I2>> Avviamento I2>> Avviamento 05165 I2> Avviamento I2> Avviamento 05166 I2p Avviamento I2p Avviamento 05170 I2 TRIP I2 Scatto 05172 I2 Not avail. I2 Non disponibile 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 143 2 Funzioni 2.9 Protezione di sovraccarico termico La protezione di sovraccarico permette di evitare un sovraccarico termico dell'oggetto da proteggere, in particolare di trasformatori, macchine rotanti, bobine di potenza e cavi. Nel caso del dispositivo 7UT612 sono possibili due metodi di rilevamento del sovraccarico: • Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche conformemente a IEC 60255–8, • Calcolo del punto caldo con determinazione del tasso di invecchiamento relativo conformemente a IEC 60354. Uno dei due metodi può essere selezionato. Il primo si distingue per una manipolazione semplice e un numero ristretto di valori di taratura; il secondo richiede una conoscenza dell'oggetto protetto, dell' ambiente circostante e del raffreddamento e richiede la temperatura del refrigerante mediante un thermobox collegato. 2.9.1 Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche Principio Nel dispositivo 7UT612, la protezione di sovraccarico termico può funzionare su uno dei lati dell'oggetto da proteggere (impostabile). Poiché la causa del sovraccarico è da ricercarsi al di fuori dell'oggetto protetto, la corrente di sovraccarico è una corrente in circolo. Il dispositivo calcola la sovratemperatura secondo un modello termico omogeneo derivato dalla seguente equazione differenziale 2 1 1 I dΘ ------------- + - ⋅ Θ = ------- ⋅ ----------------------- τ th k ⋅ I N Ogg dt τ th con Θ – surriscaldamento attuale riferito alla temperatura di surriscaldamento finale per un massimo di corrente di fase ammissibile k · IN Ogg τth – costante di tempo termica del riscaldamento k – fattore k che indica il rapporto tra la massima corrente ammissibile riferita alla corrente nominale dell'oggetto da proteggere I – corrente attuale effettiva IN Ogg– corrente nominale dell'oggetto da proteggere La funzione di protezione rappresenta in questo modo un modello termico dell'oggetto da proteggere (protezione di sovraccarico con funzione di memoria). La funzione prende in considerazione gli antecedenti in termini di sovraccarico, come anche l'emissione di calore nell'ambiente. La soluzione di questa equazione è, in regime stazionario, una funzione esponenziale, il cui asintoto rappresenta la temperatura limite Θfin. Il superamento di una prima soglia di temperatura Θallarme impostabile, che si trova al di sotto del surriscaldamento finale, provoca l'emissione di un allarme per permettere, ad es., all'operatore di effettuare una riduzione di carico. Una volta raggiunta la seconda soglia (temperatura limite = temperatura di scatto), l'oggetto protetto viene isolato dalla rete. È anche possibile regolare la protezione di sovraccarico su Solo Allarme. In questo caso, anche al raggiungimento della temperatura limite viene emessa solo una segnalazione. 144 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.9 Protezione di sovraccarico termico Il calcolo del surriscaldamento viene eseguito per ogni fase in una riproduzione termica proporzionale al quadrato della corrente di fase. Questo garantisce un trattamento dei valori effettivi e tiene anche conto delle influenze delle armoniche. Il riscaldamento calcolato per la fase con la corrente più alta viene utilizzato per la comparazione con i valori di soglia. La corrente termica massima ammissibile permanente Imax è descritta come multiplo della corrente nominale IN Ogg : Imax = k · IN Ogg IN Ogg è la corrente nominale dell'oggetto protetto: • Per i trasformatori, la corrente nominale dell'avvolgimento da proteggere è determinate e viene calcolata a partire dalla potenza nominale apparente e dalla tensione nominale impostate. L'avvolgimento non regolato è preso come base per trasformatori con regolazione di tensione. • Per generatori, motori e reattanze, è determinante la corrente nominale che viene calcolata dal dispositivo a partire dalla potenza nominale apparente e dalla tensione nominale impostate. • Per linee, nodi e sbarre la corrente nominale viene impostata direttamente. Oltre all'introduzione di questo fattore k, è necessario indicare la costante di tempo termica τth e la soglia di temperatura di allarme Θallarme. La protezione di sovraccarico possiede, oltre alla soglia di allarme termica, una soglia di corrente d'allarme Iallarme. Quest'ultima permette di segnalare con relativo anticipo una corrente di sovraccarico, anche se la temperatura limite calcolata non ha ancora raggiunto la temperatura di allarme o di scatto. La protezione di sovraccarico può essere bloccata attraverso un ingresso binario. In questo caso le riproduzioni termiche vengono azzerate. Costante di tempo di inattività delle macchine L'equazione differenziale sopra citata supponeva un raffreddamento costante che si traduce nella costante di temp τth = Rth · Cth (resistenza termica e capacità termica). In caso di inattività di una macchina autoventilata, questa costante può differire notevolmente dalla costante durante la marcia stazionaria (in questo caso la macchina è raffreddata mediante ventilazione, all'arresto solamente a convezione). In questi casi si deve quindi tenere in considerazione di due costanti di tempo durante l'impostazione. La protezione riconosce un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore di soglia Interrut. L1 I> oppure Interrut. L2 I> (lato di alimentazione, cfr. anche titolo al margine „Stato dell'interruttore“ al par. 2.1.2). Avviamento del motore All'avviamento di macchine elettriche, il riscaldamento calcolato dalla riproduzione termica può superare la soglia di temperatura d'allarme o di scatto. Per evitare un allarme o uno scatto provocati da questo superamento, la corrente di avviamento può essere rilevata e si può eliminare il riscaldamento da essa risultante. Ciò significa che durante il rilevamento della corrente di avviamento, il riscaldamento calcolato viene mantenuto costante. Avviamento di emergenza per macchine Se, per motivi di esercizio, non è richiesto un funzionamento della macchina oltre la temperatura massima ammissibile (avviamento d'emergenza), è possibile bloccare solo il comando di scatto generando un'informazione (">S/C Avv.Emerg.") mediante un ingresso binario. Poiché in seguito all'avviamento e alla ricaduta dell'ingresso binario il modello termico può avere superato la temperatura di scatto, la 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 145 2 Funzioni funzione di protezione prevede un tempo di registrazione dopo guasto (T.D'EMMERGENZA), che viene avviato con la disattivazione dell'ingresso binario e sopprime il comando di scatto. Solo allo scadere di questo tempo la protezione di sovraccarico può effettuare uno scatto. L'ingresso binario agisce solo sul comando di scatto, non ha effetto sul protocollo dei guasti e non riinizializza l'immagine termica. I ALLARME 4205 4202 FATTORE K 4203 COSTANTE DI TEMPO L3 L2 L1 I IL2 L3 IL1 ≥1 FNo.01515 & Sovr.Ter.I All. 4204 Q Allarme FNo.01516 1 2 dΘ 1 -------- + --- ⋅ Θ = --- ⋅ I τ dt τ Θ = cost Sovr.Ter.Q All. Θmax Θ=0 100 % (fisso) & I AVV. MOTORE 4209 FNo.01521 Sovr.Ter.Scatto 4207 FATTOREKt Kτ · τ CB Ready FNo.01517 & Sovr.Ter.Avv. FNo.01503 FNo.01512 >BLOC.Sovr.Ter. Sovr.Ter.Blocc. FNo.01513 4201 Prot.sovraccarico ≥1 ≥1 Sovr.Ter.Attivo FNo.01511 Sovr.Ter.OFF OFF ON „1“ Solo 4208 T.D'EMMERGENZA FNo.01507 0 T >S/C Avv.Emerg. Fig. 2-77 146 Diagramma logico della protezione di sovraccarico termico 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.9 Protezione di sovraccarico termico 2.9.2 Calcolo del punto caldo con determinazione dell'invecchiamento relativo Il calcolo del sovraccarico conformemente a IEC 60354 determina due valori importanti per la funzione di protezione: l'invecchiamento relativo e la temperatura nel punto caldo (hot spot) dell'oggetto protetto. Fino a 12 punti di misura della temperatura possono essere installati nell'oggetto da proteggere; questi misurano le temperature locali del fluido di raffreddamento tramite uno o due thermobox e una comunicazione seriale per la protezione di sovraccarico del 7UT612. Tramite questi punti di misura dev'essere definito un punto di misura, determinate per il calcolo della temperatura del punto caldo. Questo punto di misura si deve trovare sull'isolamento della spira interna superiore poiché è lì che si deve situare il punto più caldo dell'isolamento. L'invecchiamento relativo è acquisito ciclicamente e totalizzato in un valore globale di invecchiamento. Varianti di raffreddamento Il calcolo del punto caldo dipende dal tipo di raffreddamento. Un raffreddamento ad aria è sempre presente e viene distinto in • AN (Air Natural): convezione naturale e • AF (Air Forced): convezione forzata (mediante ventilazione) Se viene utilizzato anche un liquido di raffreddamento sono possibili le seguenti varianti • ON (Oil Natural = circolazione naturale di olio per convezione): Il refrigerante (olio) circola nella caldaia in base alle differenze di temperatura che si producono. A causa della convezione naturale, l'effetto refrigerante non è molto accentuato. La variante di raffreddamento è quasi completamente silenziosa. • OF (Oil Forced = circolazione forzata di olio): Il refrigerante (olio) circola nella caldaia in maniera forzata mediante una pompa dell'olio. Di conseguenza l'effetto refrigerante è maggiore rispetto a quello della variante ON. • OD (Oil Directed = circolazione di olio diretta): Il refirgerante (olio) circola nella caldaia in maniera forzata seguendo una traccia definita. In questo modo la circolazione dell'olio può essere rinforzata in punti particolarmente critici. L'effetto refrigerante è quindi particolarmente efficace e il gradiente di temperatura è minimo. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 147 2 Funzioni Le figure 2-78 - 2-80 mostrano alcuni esempi di varianti di raffreddamento. Raffreddamento ONAN Raffreddamento ONAF ∞ Fig. 2-78 ∞ Raffreddamento ON Oil Natural = circolazione naturale di olio per convezione) Raffreddamento OFAN Fig. 2-79 148 RaffreddamentoOF (Oil Forced = circolazione forzata di olio) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.9 Protezione di sovraccarico termico Raffreddamento OD Fig. 2-80 Calcolo del punto caldo (Hot spot) Raffreddamento OD Oil Directed = circolazione di olio diretta) Il punto caldo dell'oggetto protetto rappresenta un valore di stato importante. Il punto più caldo che é determinante per la durata di un trasformatore si situa abitualmente sotto l'isolamento della spira superiore. Generalmente la temperatura del liquido di raffreddamento aumenta dal basso verso l'alto. Il tipo di raffreddamento influenza però l'ampiezza del gradiente termico. La temperatura del punto caldo è formata da due componenti: la temperatura al punto più caldo del refrigerante (acquisita tramite il thermobox), la componente proveniente dall'aumento della temperatura della spira a causa del carico del trasformatore. Per registrare la temperatura nel punto più caldo si può utilizzare il thermobox 7XV566 che converte la temperatura del punto caldo in segnali digitali e li invia al dispositivo 7UT612 tramite l'interfaccia prevista per questo scopo. Un thermobox 7XV566 può registrare le temperature misurate in sei punti massimo nella caldaia del trasformatore. A un 7UT612 possono essere collegati due thermobox. Sulla base di questi dati e delle impostazioni delle caratteristiche di raffreddamento, il dispositivo calcola la temperatura del punto caldo. In caso di superamento di una soglia impostabile (temepratura di allarme) viene emessa una segnalazione e/o ha luogo uno scatto. Il calcolo del punto caldo viene realizzato secondo diverse equazioni in funzione del tipo di raffreddamento. Per il raffreddamento ON e il raffreddamento OF, si utilizza: Θ h = Θ o + H gr ⋅ k con Θh Θo Hgr k Y 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Y temperatura del punto caldo temperatura massima del fluido di raffreddamento (temperatura dell'olio) fattore del punto caldo rapporto di carico I/IN (misurato) esponente dell'avvolgimento 149 2 Funzioni Per il raffreddamento OD si utilizza: Θ h = Θ o + H gr ⋅ k Y Y per k ≤ 1 Y Θ h = Θ o + H gr ⋅ k + 0,15 ⋅ [ ( Θ o + H gr ⋅ k ) – 98 °C ] Calcolo dell'invecchiament o relativo per k > 1 La durata dell'isolamento di cellulosa si riferisce a una temperatura di 98 °C nelle immediate vicinanze dell'isolamento. L'esperienza ha mostrato che ogni aumento di 6 K provoca una riduzione di metà della durata. Ne risulta quindi per l'invecchiamento relativo V con una temperatura divergente di 98 °C Invecchiamento con Θ h ( Θ h – 98 ) ⁄ 6 - = 2 V = --------------------------------------------------------------------Invecchiamento con 98° C Il tasso di invecchiamento medio relativo L si ottiene a partire dal calcolo della media su un periodo definito da T1 a T2 T2 1 L = ------------------- ⋅ T2 – T1 ∫ V dt T1 Per un carico nominale costante, si ottiene L = 1. Valori superiori a 1 indicano un invecchiamento accelerato; ad es., se L = 2, la durata è ridotta di metà in rapporto alle condizioni di carico normali. Secondo CEI, l'invecchiamento è definito solo nel campo da 80 °C a 140 °C. Si tratta anche del campo di lavoro del calcolo dell'invecchiamento: le temperature inferiori a 80 °C non allungano l'invecchiamento teorico; i valori sopra i 140 °C non accorciano l'invecchiamento teorico. Il calcolo descritto dell'invecchiamento relativo si riferisce esclusivamente all'isolamento dell'avvolgimento ed non è quindi applicabile a altre cause di guasti. Risultati La temperatura del punto caldo è calcolata per l'avvolgimento che corrisponde al lato dell'oggetto protetto configurato per la protezione di sovraccarico (par. 2.1.1, indirizzo 142). Per fare questo, vengono utilizzate la corrente di questo lato e la temperatura del refrigerante misurata su un punto determinato. Sono previsti due valori di soglia impostabili che emettono una segnalazione e un allarme. Se la segnalazione di allarme è configurata sullo scatto, può essere utilizzata per lo scatto degli interruttori. Anche per il tasso di invecchiamento medio esiste una soglia parametrizzabile di segnalazione e di allarme. Tra i valori di misura di servizio si può leggere in qualsiasi momento lo stato delle seguenti informazioni: − la temperatura del punto caldo per ogni fase in °C oppure °F (in base all'impostazione), − il tasso di invecchiamento relativo (senza dimensioni), − la riserva di carico fino alla segnalazione in percentuale, − la riserva di carico fino all'allarme in percentuale, 150 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.9 Protezione di sovraccarico termico 2.9.3 Indicazioni per l'impostazione In generale La protezione di sovraccarico può agire su un qualsiasi lato dell'oggetto da proteggere; Poiché la causa del sovraccarico è da ricercarsi al di fuori dell'oggetto protetto, la corrente di sovraccarico è una corrente in circolo e non deve essere necessariamente rilevata sul lato alimentato. • Nel caso di trasformatori con regolazione della tensione, la protezione di sovraccarico viene posta al lato senza regolazione poiché solo in quest'ultimo vi è una relazione ben definita tra corrente nominale e potenza nominale. • Nel caso di generatori la protezione di sovraccarico interviene normalmente sul lato del centro stella. • Nei motori e nelle induttanze shunt viene collegata ai TA dell'alimentazione. • Per reattanze addizionali e cavi corti non vi è un lato consigliato. • In generale, la protezione di sovraccarico non è necessaria nel caso di sbarre collettrici e di tratti di linee aeree poiché il calcolo di una sovratemperatura non è determinante a causa delle condizioni ambientali che subiscono notevoli variazioni (temperatura, venti). Il gradino di allarme di corrente può comunque indicare la presenza di un eventuale sovraccarico. Durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) all'indirizzo 142 Sovracar.Term. è stato definito il lato dell'oggetto da proteggere sul quale deve funzionare le protezione di sovraccarico. Come descritto sopra, per il rilevamento del sovraccarico sono disponibili due diversi metodi. Durante la configurazione delle funzioni (par. 2.1.1) all'indirizzo 143 Therm.O/L CHR. è stato definito se la protezione di sovraccarico deve funzionare secondo il metodo "classico" della riproduzione termica (Therm.O/L CHR. = classical) oppure se dev'essere eseguito il calcolo del punto caldo conformemente a IEC 60354 (Therm.O/L CHR. = IEC354). Nell'ultimo caso dev'essere collegato almeno un Thermobox 7XV566, che segnala in modo digitale la temperatura del refrigerante al dispositivo. I dati necessari per il thermobox sono stati impostati all'indirizzo 191 RTD Colleg. (par. 2.1.1). All'indirizzo 4201 Sovracaric Term la protezione di sovraccarico può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). È anche possibile l'impostazione Solo Allarme. In quest'ultimo caso la funzione di protezione è attiva ma emette solo una segnalazione al raggiungimento delle condizioni di scatto, vale a dire che la funzione di uscita „Sovr.Ter.Scatto“ non è attiva. Fattore K Come corrente di base per il rilevamento del sovraccarico viene considerata la corrente nominale dell'oggetto da proteggere. Il fattore K viene impostato all'indirizzo 4202 Fattore K. Esso viene stabilito dal rapporto tra la corrente permanente termicamente ammissibile e questa corrente nominale: I max k = ------------I NObj La corrente permanente ammissibile è contemporaneamente la corrente nella quale la funzione e del riscaldamento ha i suoi asintoti. Nel caso del metodo della riproduzione termica non è necessario determinare una sovratemperatura di scatto poiché essa risulta automaticamente dalla sovratemperatura finale con k · INOgg. Nelle macchine elettriche la corrente permanente ammissibile è indicata, in generale, dal produttore. Se i dati non sono disponibili, selezionare per k, 1,1 volte la corrente nominale dell'oggetto protetto. Nel 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 151 2 Funzioni caso di cavi, questa corrente dipende dalla sezione, dal materiale isolante, dal tipo di cavo e dal tipo di posa e può essere dedotta dalle relative tabelle. Per il metodo che prevede il calcolo del punto caldo conformemente a IEC 60354 è consigliato k = 1, poiché tutti gli altri parametri si riferiscono alla corrente nominale dell'oggetto protetto. Costante di tempo τ per riproduzione termica La costante di tempo del riscaldamento τth per la riproduzione termica viene impostata all'indirizzo 4203 Cost di Tempo. Anche questa dev'essere indicata dal produttore. Assicurarsi che la costante di tempo sia impostata in minuti. Spesso sono disponibili altre indicazioni, secondo le quali si può determinare la costante di tempo: • corrente 1s τ th corre. ammiss. 1–s 2 1 -------- = ------ ⋅ ------------------------------------------------------ 60 corr. perm. ammiss. min • corrente ammissibile per un tempo di azione diverso da 1 s, ad es., per 0,5 s τ th 0,5 corre. ammiss 0,5–s 2 -------- = -------- ⋅ ------------------------------------------------------- 60 corr. perm. ammiss. min • tempo t6; tempo in secondi per il quale la corrente nominale (di un valore di sei volte maggiore) dell'oggetto protetto può scorrere τ th -------- = 0,6 ⋅ t 6 min Esempi: cavo con corr. perm. ammiss. corre. ammiss. 1–s 322 A 13,5 kA τ th 2 1 13500 A 2 1 -------- = ------ ⋅ ---------------------- = ------ ⋅ 42 = 29, 4 60 322 A 60 min valore impostato Cost di Tempo = 29,4 min • motore con tempo t6ammiss. 12 s τ th -------- = 0,6 ⋅ 12 s = 7,2 min valore impostato Cost di Tempo = 7,2 min La costante di tempo di riscaldamento impostata (Cost di Tempo) è valida nel caso di macchine rotanti per la macchina in funzione. Durante l'arresto graduale o in caso di inattività, la macchina si raffredda molto più lentamente; ciò vale in particolar modo per macchine autoventilate. Questo comportamento si prende in considerazione per un prolungamento delle costanti di tempo con l'ausilio del Kt-FATTORE (indirizzo 4207A) che si applica in caso di arresto della macchina. La protezione riconosce un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore di soglia Interrut. L1 I> piuttosto che Interrut. L2 I> (del lato associato alla 152 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.9 Protezione di sovraccarico termico protezione di sovraccarico, cfr. anche titolo al margine “Stato dell'interruttore” al par. 2.1.2). Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Se una distinzione delle costanti di tempo non è necessaria, come nel caso di cavi, trasformatori, reattanze, etc., il parametro Kt-FATTORE = 1 non viene modificato (preimpostazione). Livelli di allarme per riproduzione termica Con l'impostazione di un livello di allarme termico Q Allarme (inderizzo 4204) il dispositivo può produrre un allarme prima del raggiungimento della temperatura limite di scatto ed evitare così, ad es., un disinserimento mediante una riduzione di carico oppure una commutazione immediata. La percentuale si riferisce alla sovratemperatura di scatto. tenere conto del fatto che la sovratemperatura finale è proporzionale al quadrato della corrente. Esempio: fattore k k = 1,1 la sovratemperatura di allarme deve corrispondere alla sovratemperatura della corrente nominale dell'oggetto. 1 Θ allarrme = ----------- = 0,826 2 1,1 Valore impostato Q Allarme = 82 % (arrotondato per difetto, per ottenere con sicurezza un allarme con 1·INOgg ). Il livello di allarme di correnteI Allarme (indirizzo 4205) viene indicato in Ampere (primari oppure secondari) e deve corrispondere approssimativamente alla corrente permanente ammissibile k · INOgg. Esso può essere utilizzato al posto del livello di allarme termico. Quest'ultimo viene impostato al 100 % ed è quindi praticamente inattivo. Avviamento di emergenza per motori Il tempo successivo a un guasto da immettere all'indirizzo 4208A T.D'EMMERGENZA, deve assicurare che in seguito a un avviamento di emergenza e dopo la ricaduta dell'ingresso binario ">S/C Avv.Emerg.", il comando di scatto continui a rimanere bloccato fino a quando la riproduzione termica non sia scesa al di sotto della soglia di ricaduta. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. L'avviamento effettivo viene riconosciuto quando la corrente di avviamento 4209A impostata all'indirizzo I start Motore viene superata. Il valore dev'essere scelto al di sotto della corrente di avviamento effettiva indipendentemente dalle condizioni di carico e di tensione, con un motore in funzione, ma in modo da non essere raggiunto in caso un sovraccarico ammissibile di breve durata. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Nel caso di altri oggetti da proteggere lasciare l'impostazione su ∞; in questo caso la funzione di avviamento di emergenza non è attiva. Sensore di temperatura Per il calcolo del punto caldo conformemente a IEC 60354, devono essere comunicati al dispositivo i sensori di temperatura (RTD = Resistance Temperature Detector) con i quali dev'essere misurata la temperatura dell'olio, determinate per il calcolo del punto caldo e dell'invecchiamento. Con un Thermobox 7XV566 sono possibili fino a 6 sensori, con due Thermobox fino a 12.Impostare il numero del sensore di temperatura determinante all'indirizzo 4221 OIL-DET. RTD. I parametri dei sensori di temperatura vengono impostati separatamente, cfr. par. 2.10. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 153 2 Funzioni Gradini del punto caldo Per la temperatura del punto caldo sono disponibili due gradini di segnalazione. All'indirizzo 4222 HOT SPOT ST. 1 si può impostare in °C la temperatura del punto caldo che deve produrre un allarme, all'indirizzo 4224 HOT SPOT ST. 2, la rispettiva temperatura di allarme. Questa può essere utilizzata anche per lo scatto dell'interruttore se la segnalazione di uscita „O/L h.spot TRIP“ (FNr 01542) è configurata su un relè di scatto. Se durante la configurazione, è stato indicato all'indirizzo Adresse 276 Unit. mis.temp. = Grad Fahrenheit (par. 2.1.2, „Unità di temperatura“), i limiti della temperatura di avvertenza e di allarme devono essere indicati agli indirizzi4223 e 4225 in gradi Fahrenheit. Se si modifica l'unità di temperatura dopo aver immesso i limiti di temperatura all'Indirizzo 276, questi ultimi devono essere impostati di nuovo nei rispettivi indirizzi con la nuova unità di temperatura. Tasso di invecchiamento Anche per il tasso di invecchiamento L si possono impostare valori limite di avvertenza all'indirizzo 4226 AG. RATE ST. 1 e di allarme all'indirizzo 4227 AG. RATE ST. 2. I dati si riferiscono all'invecchiamento relativo, vale a dire che L = 1 viene raggiunto a 98 °C oppure 208 °F nel punto caldo. L > 1 corrisponde a un invecchiamento temporizzato, accelerato L < 1. Metodo di raffreddamento e dati di isolamento Il tipo di raffreddamento dev'essere idicato all'indirizzo 4231 METH. COOLING: ON = Oil Natural per raffreddamento naturale, OF = Oil Forced per flusso d'olio forzato oppure OD = Oil Directed per flusso d'olio diretto. Per le definizioni cfr. anche par. 2.9.2, titolo al margine "Varianti di raffreddamento“. Per il calcolo della temperatura del punto caldo, il dispositivo richiede l'esponente dell'avvolgimento Y e il gradiente della temperatura di isolamento Hgr, che vengono impostati all'indirizzo 4232 Y-WIND.EXPONENT e 4233 HOT-SPOT GR. Se i dati non sono disponibili si possono utilizzare i dati riportati nella IEC 60354. Un estratto della tabella relativa a questa norma con i dati rilevanti è riportato nella tabella 2-5. Tabella 2-5 Dati termici di trasformatori Trasformatori di distribuzione Tipo di raffreddamento: ONAN 154 Trasformatori medi e grandi ON.. OF.. OD.. Esponente dell'avvolgimento Y 1,6 1,8 1,8 2,0 Gradiente della temperatura di isolamento Hgr 23 26 22 29 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.9 Protezione di sovraccarico termico 2.9.4 Parametri Nota: Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA. Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri". Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 4201 Sovracaric Term OFF ON Solo Allarme OFF Protezione di sovracarico termico 4202 Fattore K 0.10..4.00 1.10 Fattore K 4203 Cost di Tempo 1.0..999.9 min 100.0 min Costante di tempo 4204 Θ Allarme 50..100 % 90 % Livello di allarme termico 4205 I Allarme 0.10..4.00 A 1.00 A Soglia di allarme sovraccarico di corr. 4207A Kτ-FATTORE 1.0..10.0 1.0 Kt-Fattore a Motore fermo 4208A T.D'EMMERGENZA 10..15000 sec 100 sec Tempo d'emmergenza 4209A I start Motore 0.60..10.00 A; ∞ ∞A Val.corrente avviam. dello Start motore 4221 OIL-DET. RTD 1..6 1 Oil-Detector collegato alla RTD 4222 HOT SPOT ST. 1 98..140 °C 98 °C Hot Spot Temperature Stage 1 Pickup 4223 HOT SPOT ST. 1 208..284 °F 208 °F Hot Spot Temperature Stage 1 Pickup 4224 HOT SPOT ST. 2 98..140 °C 108 °C Hot Spot Temperature Stage 2 Pickup 4225 HOT SPOT ST. 2 208..284 °F 226 °F Hot Spot Temperature Stage 2 Pickup 4226 AG. RATE ST. 1 0.125..128.000 1.000 Aging Rate STAGE 1 Pickup 4227 AG. RATE ST. 2 0.125..128.000 2.000 Aging Rate STAGE 2 Pickup 4231 METH. COOLING ON (Olio-Naturale) OF (Olio-Forzato) OD (Oil-Directed) ON (Olio-Naturale) Method of Cooling 4232 YWIND.EXPONENT 1.6..2.0 1.6 Esponente avvolgimento Y 4233 HOT-SPOT GR 22..29 22 Hot-spot to top-oil gradient 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 155 2 Funzioni 2.9.5 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 01503 >BLOC.Sovr.Ter. >Blocco protez.sovrac.termico 01507 >S/C Avv.Emerg. >Sovracarico Avviam.Emergenza 01511 Sovr.Ter.OFF Protez.sovrac.termico disattiva 01512 Sovr.Ter.Blocc. Protez.sovrac.termico bloccata 01513 Sovr.Ter.Attivo Protez.sovrac.termico attiva 01515 Sovr.Ter.I All. Sovracc.term.:allarme di corr.(I allarm) 01516 Sovr.Ter.Θ All. Allarme sovr.term.:vicino scatto term. 01517 Sovr.Ter.Avv. Avviam.sovrac.term.prima dello scatto 01521 Sovr.Ter.Scatto Sovrac.termico:comando di scatto 01541 O/L ht.spot Al. Sovrac. Termico hot spot Th. Allarme 01542 O/L h.spot TRIP Sovrac. Termico hot spot Th. Scatto 01543 O/L ag.rate Al. Sovrac. Termico aging rate Allarme 01544 O/L ag.rt. TRIP Sovrac. Termico aging rate Scatto 01545 O/L No Th.meas. Sovrac. Termico No misura temperatura 01549 O/L Not avail. Sovrac. Termico Non Disponibile 156 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico 2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico Per la protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo e determinazione del tasso di invecchiamento relativo, è necessaria la temperatura dell'olio del punto più caldo dell'avvolgimento (ad es. di un trasformatore). A questo scopo, dev'essere collegato almeno un sensore di temperatura tramite un Thermobox 7XV566. Un Thermobox può registrare un totale di sei temperature di diversi punti dell'oggetto protetto grazie a sensori di temperatura (RTD = Resistance Temperature Detector) e inviare le misure della temperatura alla protezione. È possibile collegare uno oppure due Thermobox 7XV566. 2.10.1 Descrizione della funzione Un Thermobox 7XV566 può contare fino a 6 punti di misura nell'oggetto da proteggere, come, per es. , nella caldaia di un trasformatore. Il thermobox rileva la temperatura del refrigerante di ogni punto di misura dalla resistività dei sensori di temperatura (Pt 100, Ni 100 oppure Ni 120), collegati tramite una linea a due oppure a tre fili, e la trasforma in valori digitali. Questi ultimi vengono messi a disposizione di un'interfaccia seriale RS485. All'interfaccia di servizio del dispositivo 7UT612 possono essere collegati uno o due thermobox, ed é quindi possibile registrare da 6 a 12 punti di misura. Per ogni punto di misura è possibile parametrizzare una temperatura di avvertenza (livello 1) e una temperatura di allarme (livello 2). Sul Thermobox stesso possono anche essere definite e segnalate tramite un relè di uscita delle soglie dei singoli punti di misura. Informazioni più dettagliate sono riportate nelle istruzioni per l'uso allegate al thermobox. 2.10.2 Indicazioni per l'impostazione Per RTD1 (sensore di temperatura per punto di misura 1) impostare all'indirizzo 9011A RTD 1: Tipo il tipo di sensore. Sono disponibili Pt 100 W, Ni 120 W e Ni 100 W. Se per RTD1 non esiste un punto di misura, impostare RTD 1: Tipo = Non Connesso. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. Il luogo di installazione dell'RTD1 viene definito all'indirizzo 9012A RTD 1: Locaz.. Sono disponibili Olio, Ambiente, Avvolgimento, Supporto e Altro. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI® in Altri parametri. È inoltre possibile configurare nel dispositivo 7UT612 una temperatura di avvertenza (livello 1) e una temperatura di allarme (livello 2). In funzione dell'Unità di temperatura selezionata nei dati impianto (par. 2.1.2 all'indirizzo 276 Unit. mis.temp., pag. 21), la temperatura di "warning" può essere impostata all'indirizzo 9013 RTD 1 Livello 1 in gradi Celsius (°C) oppure all'indirizzo 9014 RTD 1 Livello 1in gradi Fahrenheit (°F). La temperatura di allarme viene impostata all'indirizzo 9015 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 157 2 Funzioni RTD 1 Livello 2 in gradi Celsius (°C) oppure all'indirizzo 9016 RTD 1 Livello 2 in gradi Fahrenheit (°F). Allo stesso modo possono effettuare le regolazioni di tutti i sensori di temperatura collegati al primo Thermobox: per RTD2 indirizzo 9021A RTD 2: Tipo, indirizzo 9022A RTD 2: Locaz., indirizzo 9023 RTD 2 Livello 1 (°C) oppure 9024 RTD 2 Livello 1 (°F), indirizzo 9025 RTD 2 Livello 2 (°C) oppure 9026 RTD 2 Livello 2 (°F); per RTD3 indirizzo 9031A indirizzo 9032A indirizzo 9033 9034 indirizzo 9035 9036 RTD RTD RTD RTD RTD RTD 3: Tipo, 3: Locaz., 3 Livello 3 Livello 3 Livello 3 Livello per RTD4 indirizzo 9041A indirizzo 9042A indirizzo 9043 9044 indirizzo 9045 9046 RTD 4: Tipo, RTD 4: Locaz., RTD 4 Livello 1 (°C) oppure RTD 4 Livello 1 (°F), RTD 4 Livello 2 (°C) oppure RTD 4 Livello 2 (°F); 1 (°C) oppure 1 (°F), 2 (°C) oppure 2 (°F); per RTD5 indirizzo 9051A RTD 5: Tipo, indirizzo 9052A RTD 5: Locaz., indirizzo 9053 RTD 5 Livello 1 (°C) oppure 9054 RTD 5 Livello 1 (°F), indirizzo 9055 RTD 5 Livello 2 (°C) oppure 9056 RTD 5 Livello 2 (°F); per RTD6 indirizzo 9061A RTD 6: Tipo, indirizzo 9062A RTD 6: Locaz., indirizzo 9063 RTD 6 Livello 1 (°C) oppure 9064 RTD 6 Livello 1 (°F), indirizzo 9065 RTD 6 Livello 2 (°C) oppure 9066 RTD 6 Livello 2 (°F); Se sono collegati due Thetmobox., possono essere definiti i date per ulteriori sensori di temperatura: 158 per RTD7 indirizzo 9071A indirizzo 9072A indirizzo 9073 9074 indirizzo 9075 9076 RTD 7: Tipo, RTD 7: Locaz., RTD 7 Livello 1 (°C) oppure RTD 7 Livello 1 (°F), RTD 7 Livello 2 (°C) oppure RTD 7 Livello 2 (°F); per RTD8 indirizzo 9081A indirizzo 9082A indirizzo 9083 9084 indirizzo 9085 9086 RTD 8: Tipo, RTD 8: Locaz., RTD 8 Livello 1 (°C) oppure RTD 8 Livello 1 (°F), RTD 8 Livello 2 (°C) oppure RTD 8 Livello 2 (°F); 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico per RTD9 indirizzo 9091A indirizzo 9092A indirizzo 9093 9094 indirizzo 9095 9096 RTD 9: Tipo, RTD 9: Locaz., RTD 9 Livello 1 (°C) oppure RTD 9 Livello 1 (°F), RTD 9 Livello 2 (°C) oppure RTD 9 Livello 2 (°F); per RTD10indirizzo 9101A RTD 10: Tipo, indirizzo 9102A RTD 10: Locaz., indirizzo 9103 RTD10 Livello 1 (°C) oppure 9104 RTD10 Livello 1 (°F), indirizzo 9105 RTD10 Livello 2 (°C) oppure 9106 RTD10 Livello 2 (°F); per RTD11indirizzo 9111A RTD 11: Tipo, indirizzo 9112A RTD 11: Locaz., indirizzo 9113 RTD11 Livello 1 (°C) oppure 9114 RTD11 Livello 1 (°F), indirizzo 9115 RTD11 Livello 2 (°C) oppure 9116 RTD11 Livello 2 (°F); per RTD12indirizzo 9121A RTD 12: Tipo, indirizzo 9122A RTD 12: Locaz., indirizzo 9123 RTD12 Livello 1 (°C) oppure 9124 RTD12 Livello 1 (°F), indirizzo 9125 RTD12 Livello 2 (°C) oppure 9126 RTD12 Livello 2 (°F). 2.10.3 Parametri Nota: I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri". Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 9011A RTD 1: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Pt 100 Ohm RTD 1: Tipo 9012A RTD 1: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Olio RTD 1: Locazione 9013 RTD 1 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9014 RTD 1 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9015 RTD 1 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9016 RTD 1 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 159 2 Funzioni Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 9021A RTD 2: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 2: Tipo 9022A RTD 2: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 2: Locazione 9023 RTD 2 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9024 RTD 2 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9025 RTD 2 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9026 RTD 2 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9031A RTD 3: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 3: Tipo 9032A RTD 3: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 3: Locazione 9033 RTD 3 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9034 RTD 3 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9035 RTD 3 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9036 RTD 3 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9041A RTD 4: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 4: Tipo 9042A RTD 4: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 4: Locazione 9043 RTD 4 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9044 RTD 4 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 160 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 9045 RTD 4 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9046 RTD 4 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9051A RTD 5: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 5: Tipo 9052A RTD 5: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 5: Locazione 9053 RTD 5 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9054 RTD 5 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9055 RTD 5 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9056 RTD 5 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9061A RTD 6: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 6: Tipo 9062A RTD 6: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 6: Locazione 9063 RTD 6 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9064 RTD 6 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9065 RTD 6 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9066 RTD 6 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9071A RTD 7: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 7: Tipo 9072A RTD 7: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 7: Locazione 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 161 2 Funzioni Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 9073 RTD 7 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9074 RTD 7 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9075 RTD 7 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9076 RTD 7 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9081A RTD 8: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 8: Tipo 9082A RTD 8: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 8: Locazione 9083 RTD 8 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9084 RTD 8 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9085 RTD 8 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9086 RTD 8 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9091A RTD 9: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 9: Tipo 9092A RTD 9: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 9: Locazione 9093 RTD 9 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9094 RTD 9 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9095 RTD 9 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9096 RTD 9 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9101A RTD 10: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 10: Tipo 162 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 9102A RTD 10: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 10: Locazione 9103 RTD10 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9104 RTD10 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9105 RTD10 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9106 RTD10 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9111A RTD 11: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 11: Tipo 9112A RTD 11: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 11: Locazione 9113 RTD11 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9114 RTD11 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9115 RTD11 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9116 RTD11 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9121A RTD 12: Tipo Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 12: Tipo 9122A RTD 12: Locaz. Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 12: Locazione 9123 RTD12 Livello 1 -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9124 RTD12 Livello 1 -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9125 RTD12 Livello 2 -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9126 RTD12 Livello 2 -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 163 2 Funzioni 2.10.4 Informazioni Nota: Ulteriori segnalazioni sui valori limite dei singoli punti di misura sono disponibili nei thermobox per l'emissione tramite contatti di relè. F.No. Allarmi Commenti 14101 Guasto:RTD Guasto:RTD (Filo Interrotto) 14111 Guasto:RTD 1 Guasto:RTD 1 (Filo Interrotto) 14112 RTD 1 Avv.Liv.1 RTD 1 Avviamento livello Temperatura 1 14113 RTD 1 Avv.Liv.2 RTD 1 Avviamento livello Temperatura 2 14121 Guasto:RTD 2 Guasto:RTD 2 (Filo Interrotto) 14122 RTD 2 Avv.Liv.1 RTD 2 Avviamento livello Temperatura 1 14123 RTD 2 Avv.Liv.2 RTD 2 Avviamento livello Temperatura 2 14131 Guasto:RTD 3 Guasto:RTD 3 (Filo Interrotto) 14132 RTD 3 Avv.Liv.1 RTD 3 Avviamento livello Temperatura 1 14133 RTD 3 Avv.Liv.2 RTD 3 Avviamento livello Temperatura 2 14141 Guasto:RTD 4 Guasto:RTD 4 (Filo Interrotto) 14142 RTD 4 Avv.Liv.1 RTD 4 Avviamento livello Temperatura 1 14143 RTD 4 Avv.Liv.2 RTD 4 Avviamento livello Temperatura 2 14151 Guasto:RTD 5 Guasto:RTD 5 (Filo Interrotto) 14152 RTD 5 Avv.Liv.1 RTD 5 Avviamento livello Temperatura 1 14153 RTD 5 Avv.Liv.2 RTD 5 Avviamento livello Temperatura 2 14161 Guasto:RTD 6 Guasto:RTD 6 (Filo Interrotto) 14162 RTD 6 Avv.Liv.1 RTD 6 Avviamento livello Temperatura 1 14163 RTD 6 Avv.Liv.2 RTD 6 Avviamento livello Temperatura 2 14171 Guasto:RTD 7 Guasto:RTD 7 (Filo Interrotto) 14172 RTD 7 Avv.Liv.1 RTD 7 Avviamento livello Temperatura 1 14173 RTD 7 Avv.Liv.2 RTD 7 Avviamento livello Temperatura 2 14181 Guasto:RTD 8 Guasto:RTD 8 (Filo Interrotto) 14182 RTD 8 Avv.Liv.1 RTD 8 Avviamento livello Temperatura 1 14183 RTD 8 Avv.Liv.2 RTD 8 Avviamento livello Temperatura 2 14191 Guasto:RTD 9 Guasto:RTD 9 (Filo Interrotto) 14192 RTD 9 Avv.Liv.1 RTD 9 Avviamento livello Temperatura 1 14193 RTD 9 Avv.Liv.2 RTD 9 Avviamento livello Temperatura 2 14201 Guasto:RTD 10 Guasto:RTD 10 (Filo Interrotto) 14202 RTD10 Avv.Liv.1 RTD 10 Avviamento livello Temperatura 1 164 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.10 Thermobox per protezione di sovraccarico F.No. Allarmi Commenti 14203 RTD10 Avv.Liv.2 RTD 10 Avviamento livello Temperatura 2 14211 Guasto:RTD 11 Guasto:RTD 11 (Filo Interrotto) 14212 RTD11 Avv.Liv.1 RTD 11 Avviamento livello Temperatura 1 14213 RTD11 Avv.Liv.2 RTD 11 Avviamento livello Temperatura 2 14221 Guasto:RTD 12 Guasto:RTD 12 (Filo Interrotto) 14222 RTD12 Avv.Liv.1 RTD 12 Avviamento livello Temperatura 1 14223 RTD12 Avv.Liv.2 RTD 12 Avviamento livello Temperatura 2 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 165 2 Funzioni 2.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore 2.11.1 Descrizione della funzione In generale La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore MAI serve ad assicurare uno scatto di emergenza se l'interruttore non funziona nel caso di un comando di scatto del relè di protezione. Se, ad es., la Protezione differenziale oppure un altra protezione esterna di corto circuito di una derivazione emette un comando di scatto all'interruttore, questo comando viene segnalato contemporaneamente alla protezione contro la mancata apertura dell'interruttore (fig. 2-81). Viene quindi avviata una temporizzazione MAI-T. Questa dura fino a quando non è presente un comando di scatto della protezione e fino a quando la corrente non circola attraverso l'interruttore. Protezione contro mancata apertura dell'interruttore MAI Funzione di protezione (esterno) Interr.–I> Prot.diff. Fig. 2-81 Diff SCATTO ≥1 & MAI–T 0 MAI SCATTO 7UT612 Schema funzionale semplificato della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore con supervisione del flusso di corrente In caso di un funzionamento privo di guasti, l'interruttore disinserirà la corrente di guasto e interromperà in seguito il flusso di corrente. La soglia di supervisione di corrente ricade e impedisce il proseguimento della temporizzazione MAI–T. Se non viene eseguito l'ordine di scatto della protezione (mancata apertura dell'interruttore), la corrente continua a circolare e la temporizzazione arriva alla sua conclusione. La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore emette allora un comando di scatto per eliminare la corrente di guasto mediante lo scatto degli interruttori adiacenti. 166 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore Il tempo di ricaduta della protezione nella derivazione non gioca in questo caso alcun ruolo poiché la supervisione del flusso di corrente della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore riconosce automaticamente l'interruzione della corrente. É necessario prestare rigorosamente attenzione al fatto che il punto di misura della corrente e l'interruttore da controllare siano insieme. Entrambi si devono trovare al lato di alimentazione dell'oggetto protetto. Nella fig. 2-81 la corrente viene misurata al alto della sbarra del trasformatore (=alimentazione). Ciò significa che l'interruttore del lato della sbarra viene controllato. Gli interruttori adiacenti sono tutti quelli della sbarra rappresentata. Per i generatori, la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore è normalmente associata all'interruttore di rete; in tutti gli altri casi, il lato di alimentazione dev'essere quello determinante. Avviamento La fig. 2-82 illustra il diagramma logico della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore. La protezione può essere attivata da due diverse fonti: • funzioni interne del 7UT612, ad es., comando di scatto generato da funzioni di protezione oppure tramite CFC (funzioni logiche interne), • comandi di avviamento esterni, ad es., tramite ingresso binario. In entrambi i casi viene verificato se attraverso l'interruttore controllato scorre una corrente. Dev'essere inoltre controllata la posizione del contatto ausiliario dell'interruttore (impostabile). Il criterio di corrente viene soddisfatto quando almeno una delle tre correnti di fase oltrepassa una soglia parametrizzabile: Interrut. L1 I> oppure Interrut. L2 I>, a seconda del lato al quale è associata la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore, cfr. anche par. 2.1.2, titolo al margine „Stato dell'interruttore“ (pag. 29). La valutazione dei contatti ausiliari dell'interruttore ha luogo indipendentemente da quali contatti ausiliari sono a disposizione e da come sono configurati gli ingressi binari. Se vengono utilizzati sia un contatto NC che un contatto NA del contatto ausiliario dell'interruttore, può essere riconosciuta la posizione di guasto dell'interruttore. In questo caso è determinante solo il criterio di corrente per riconoscere l'interruttore aperto. L'avviamento può essere bloccato mediante un ingresso binario ">Blocco MAI“ (ad es. durante una controllo della protezione della derivazione). Temporizzazione e scatto Per ognuna delle due fonti di avviamento viene generata una segnalazione propria di avviamento. Tutte e due avviano una temporizzazione; l'impostazione di questi tempi è comune. Allo scadere della temporizzazione viene generato un comando di scatto. Questi comandi gestiscono, tramite una connessione OR, il comando "MAI SCATTO“, che genera lo scatto degli interruttori adiacenti, in modo che questi interrompano la corrente di guasto. Sono considerati interruttori adiacenti gli interruttori della sbarra collettrice oppure di un suo tratto, con i quali l'interruttore interessato è collegato. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 167 2 Funzioni 7004 Cont.cont.INT „1“ OFF ON Guasto & >CB progett. aperto & >CB progett. chiuso & & & FNr 411 >INT 3p Aperto = FNr 410 >INT 3p Chiuso ≥1 & & ≥1 & Fonte interna FNr 1456 BkrFail int PU Disp. OFF 7005 Tempor-Sacatto FNr 1480 T 0 BkrFail intTRIP & & LS lato 1 I> 283 Max di IL1, IL2 , IL3 Ι> Fonte esterna FNr 1457 BkrFail ext PU FNr 1431 >BrkFail extSRC 7005 Tempor-Scatto FNr 1481 T 0 BkrFail extTRIP & & LS lato 1 I> 283 Max di IL1, IL2, IL3 Ι> ≥1 FNo. 1403 >Blocco MAI 7001 MANC.APERT.INT „1“ Fig. 2-82 168 ON OFF FNr 1471 MAI SCATTO Abilitazione di misura FNo. 1452 MAI bloccata ≥1 ≥1 FNo. 1453 MAI attiva FNo. 1451 MAI OFF Logica della protezione di mancata apertura dell'interruttore, rappresentata per il lato 1 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore 2.11.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Durante la configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.1.1) all'indirizzo 170 Guasto Interr. è stato definito il lato dell'oggetto da proteggere sul quale deve funzionare la protezione di mancata apertura dell'interruttore. È necessario prestare attenzione al fatto che il punto di misura della corrente e l'interruttore da controllare siano insieme. Entrambi si devono trovare al lato di alimentazione dell'oggetto protetto. All'indirizzo 7001 Protezione MAI la protezione di mancata apertura dell'interruttore può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). Avviamento Per la supervisione del flusso di corrente è determinate il valore già impostato nei "dati impianto 1" (cfr. par.2.1.2 titolo al margine Stato dell'interruttore“, pag.29). In funzione del lato dell'oggetto protetto, il cui interruttore dev'essere controllato, l'indirizzo è 283) Interrut. L1 I> oppure 284 Interrut. L2 I>. Questo valore non viene raggiunto con sicurezza quando l'interruttore è aperto. Normalmente la protezione di mancata apertura dell'interruttore valuta sia il criterio del flusso di corrente, sia la posizione del contatto ausiliario dell'interruttore. Se quest'ultimo non dispone di contatti ausiliari, questi ultimi non possono essere neanche utilizzati. In questo caso impostare l'indirizzo 7004 Cont.Cont.Int. su NO. Tempo di ritardo Il tempo di ritardo da impostare deve tenere conto del tempo massimo di chiusura dell'interruttore, del tempo di ricaduta del rilevamento del flusso di corrente nonché di un margine di sicurezza che considera anche la dispersione del tempo di ritardo. La figura 2-83 illustra i cicli temporali sulla base di un esempio. Per il tempo di ricaduta vanno valutati 11/2 periodi. Il ritardo viene impostato all'indirizzo 7005 Tempor-Scatto. Comparsa di un guasto Tempo di isolamento del guasto normale Com. Prot. Tempo di scatto interruttore Zona di ricaduta Int. I> Sicurezza Avviamento Prot. mancata apertura interruttore Tempo di ritardo Tempor–Scatto Protez. mancata apertura interr. Tempo di scatto interruttore (adiacente) Tempo totale di isolamento del guasto in caso di mancata apertura dell'interruttore Fig. 2-83 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Esempio di sequenza temporale nel caso di trattamento normale del guasto e nel caso di mancata apertura dell'interruttore 169 2 Funzioni 2.11.3 Parametri Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 7001 Protezione MAI OFF ON OFF Protezione mancata apertura interruttore 7004 Cont.Cont.Int. OFF ON OFF Controllo contatti interruttore 7005 Tempor-Scatto 0.06..60.00 sec; ∞ 0.25 sec Temporizzatore-Scatto 2.11.4 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 01403 >Blocco MAI >Blocco Manc. Apert.Interruttore 01431 >BrkFail extSRC >Mancata Apertura Avviata Ext 01451 MAI OFF Manc.Apertura Inter. e' su OFF 01452 MAI bloccata Manc.Apertura Inter. e' BLOCCATA 01453 MAI attiva Manc.Apertura Inter. e' ATTIVA 01456 BkrFail int PU Mancata Apertura Avv. (Interna) 01457 BkrFail ext PU Mancata Apertura Avv. (Esterna) 01471 MAI SCATTO Manc.Apertura Interruttore: Scatto 01480 BkrFail intTRIP Mancata Apertura Scatto (Interna) 01481 BkrFail extTRIP Mancata Apertura Scatto (Estarna) 01488 BkrFail Not av. Mancata Apertura non disponibile 170 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.12 Accoppiamenti esterni 2.12 Accoppiamenti esterni 2.12.1 Descrizione della funzione Comandi accoppiati direttamente La Protezione differenziale 7UT612 digitale consente il collegamento di due segnali qualsiasi di dispositivi di protezione e di supervisone esterni mediante ingressi binari, i quali vengono quindi compresi nel trattamento interno delle funzioni di scatto e di segnalazione. Allo stesso modo dei segnali interni, questi segnali possono essere configurati per lo scatto, con una temporizzazione e possono anche essere bloccati singolarmente. Ciò consente il collegamento, ad es., di dispositivi di protezione meccanici (ad es., pressostati e protezione Buchholz). I comandi di scatto sono tutti accoppiati con la durata del comando di scatto min. impostata per tutte le funzioni di protezione. (par. 2.1.2, titolo al margine „Durata del comando“, pag. 29, indirizzo 280A). La fig. 2-84 illustra il diagramma logico di questi "accoppiamenti diretti". Questa logica esiste in 2 esemplari identici; i numeri di funzione dei messaggi si riferiscono allo scatto esterno 1. FNo.04536 Ext.1 AVVIATO 8602 T rit.sc.ext.1 FNo.04526 >Scat.Ext.1 T FNo.04537 Ext.1 Scat.Gen. FNo.04523 FNo.04532 >BLOCCO Ext.1 Ext.1 BLOCCATO Fig. 2-84 Segnalazioni del trasformatore & Diagramma logico degli accoppiamenti diretti — rappresentato per l'accoppiamento 1 Oltre agli accoppiamenti precedentemente descritti, è possibile anche l'accoppiamento, tramite ingresso binario, di informazioni tipiche di segnalazioni esterne dei trasformatori nel trattamento delle segnalazioni del 7UT612. In questo modo non è necessario definire segnalazioni dell'utente per questi scopi. Queste segnalazioni comprendono l'allarme Buchholz, i guasti della caldaia e la segnalazione di scatto nonché l'allarme di gasificazione dell'olio della caldaia. Segnale di blocco di guasti esterni Nel caso di trasformatori, vengono installati occasionalmente nella caldaia dispositivi di scatto per pressione (SPR = sudden pressure relay) che disattivano i trasformatore nel caso di un aumento brusco della pressione. Un tale aumento di pressione non può essere provocato solo da un guasto al trasformatore ma anche da alte correnti di corto circuito provenienti da un guasto esterno. I guasti esterni vengono rilevati molto rapidamente nel dispositivo 7UT612 (cfr. anche par. 2.2.1 titolo al margine „Stabilizzazione supplementare per guasti esterni“, pag. 39). Per mezzo della logica CFC si può generare un segnale di blocco del dispositivo di scatto per pressione. Un esempio di questa logica è rappresentato a fig. 2-85. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 171 2 Funzioni OR "IN: Diff est. err. L2 EM" OR OR–Gate "IN: Diff est. err. L1 EM" BO X1 BO X2 BO X3 PLC1_BEA 5/– "OUT: Blocco sens. di pressione E" Y BO "IN: Diff est. err. L3 EM" Fig. 2-85 Schema CFC per blocco del sensore di pressione in caso di guasti esterni 2.12.2 Indicazioni per l'impostazione In generale Gli accoppiamenti diretti possono essere attivi e accessibili solo se sono stati impostati durante la configurazione delle funzioni (par. 2.1.1) agli indirizzi 186 Scat.Est.Funz.1 e 187 Scat.Est.Funz.2, come Abilitato. Agli indirizzi 8601 Scatto ext.1 e 8701 Scatto ext.2 si possono attivare (ON) e disattivare (OFF) singolarmente le funzioni oppure bloccare solamente il comando di scatto (Blocco Rele'). Grazie alla temporizzazione si possono stabilizzare i segnali associati e aumentare il rapporto segnale-disturbo dinamico. Per l'accoppiamento 1 dev'essere utilizzato l'indirizzo 8602 T rit.sc.ext.1, per l'accoppiamento 2, l'indirizzo 8702 T rit.sc.ext.2. 2.12.3 Parametri Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 8601 Scatto ext.1 ON OFF OFF Scatto esterno funzione 1 8602 T rit.sc.ext.1 0.00..60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 1 8701 Scatto ext.2 ON OFF OFF Scatto esterno funzione 2 8702 T rit.sc.ext.2 0.00..60.00 sec; ∞ 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 2 172 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.12 Accoppiamenti esterni 2.12.4 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 04523 >BLOCCO Ext.1 >BLOCCO Scatto Esterno 1 04526 >Scat.Ext.1 >Trigger Scatto Esterno 1 04531 Ext.1 OFF Scatto Esterno 1 e' su OFF 04532 Ext.1 BLOCCATO Scatto Esterno 1 e' BLOCCATO 04533 Ext.1 ATTIVO Scatto Esterno 1 e' ATTIVO 04536 Ext.1 AVVIATO Scatto Esterno 1:Avv. Generale 04537 Ext.1 Scat.Gen. Scatto Esterno 1: Scatto Generale 04543 >BLOCCO Ext.2 >BLOCCO Scatto Esterno 2 04546 >Scat.Ext.2 >Trigger Scatto Esterno 2 04551 Ext. 2 OFF Scatto Esterno 2 e' su OFF 04552 Ext.2 BLOCCATO Scatto Esterno 2 e' BLOCCATO 04553 Ext.2 ATTIVO Scatto Esterno 2 e' ATTIVO 04556 Ext.2 AVVIATO Scatto Esterno 2:Avv. Generale 04557 Ext.2 Scat.Gen. Scatto Esterno 2: Scatto Generale F.No. Allarmi Commenti 00390 >Gas in olio >Soglia Allarme per gas in oil detector 00391 >Buchh. Allarme >Soglia Allarme Protezione Buchholz 00392 >Buchh. Scatto >Soglia Scatto Protezione Buchholz 00393 >Buchh. Tank >Supervisione Tank Buchh. protect. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 173 2 Funzioni 2.13 Autocontrollo Il dispositivo dispone di funzioni di supervisione che consentono di verificare continuamente sia l'hardware che il software; inoltre, viene verificata continuamente la plausibilità delle grandezze di misura in modo tale che anche i circuiti amperometrici vengano inclusi nel sistema di controllo e supervisione. Utilizzando gli ingressi binari adatti disponibili, è possibile realizzare una supervisione del circuito di scatto. 2.13.1 Descrizione della funzione 2.13.1.1 Controlli hardware L'unità viene monitorata in tutte le sue parti, dagli ingressi di misura fino ai relè di uscita. I circuiti di supervisione e il processore verificano l'hardware al fine di identificare eventuali guasti o anomalie. Tensioni ausilarie e di riferimento La tensione del processore di 5 V viene controllata dall'hardware poiché il processore non può più funzionare al di sotto di un valore minimo. In questo caso l'unità viene messa fuori servizio e il sistema del processore viene riavviato al ritorno della tensione. La mancanza oppure l'interruzione della tensione di alimentazione mettono l'unità fuori servizio; la segnalazione avviene attraverso il "contatto life" (facoltativamente come contatto di riposo oppure come contatto NA). Brevi interruzioni della tensione ausiliaria <50 ms non compromettono il funzionamento dell'apparecchio (cfr. anche par. 4.1.2 nei dati tecnici). Il processore controlla la tensione di offset dell'ADC (convertitore analogico/digitale). L'apparecchio è bloccato se sono rilevate deviazioni inaccettabili; i guasti permanenti sono segnalati (messaggio: „Err. conv. A/D“). Batteria tampone In caso di mancanza della tensione ausiliaria, la batteria tampone che garantisce il funzionamento ininterrotto dell'orologio interno e la memorizzazione di contatori e messaggi, viene controllata ciclicamente circa il suo stato di carica. Al passaggio al di sotto di una tensione minima ammissibile viene emessa la segnalazione "Avar.bat. scar.". Moduli di memoria Le memorie di lavoro (RAM) vengono testate all'avviamento del sistema. In presenza di un guasto l'avviamento viene interrotto e un LED lampeggia. Durante l'esercizio le memorie vengono confrontate con l'ausilio della loro checksum. Per la memoria di programma viene generata ciclicamente una chekcsum; essa viene poi confrontata con la checksum di programma memorizzata. Per la memoria dei valori assegnati viene formata ciclicamente la checksum e quindi confrontata con la nuova checksum calcolata durante ogni assegnazione di nuovi parametri. In presenza di un guasto il sistema del processore viene riavviato. 174 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.13 Autocontrollo Campionatura La campionatura viene controllata di continuo. In presenza di eventuali scostamenti che non si possono eliminare mediante una nuova sincronizzazione, la protezione si mette automaticamente fuori servizio e si accende il LED rosso "ERROR". Il relè "Apparecchio pronto" (contatto life) ricade e emette una segnalazione. 2.13.1.2 Controllo del software Watchdog Per un continuo monitoraggio delle sequenze del programma è stato previsto un sistema a tempo nell'hardware (watchdog di hardware) che, in caso di guasto del processore oppure di anomalie nel programma, resetta il sistema del processore. Un ulteriore watchdog di software assicura il rilevamento di anomalie nell'elaborazione dei programmi. Anche eventi di questo tipo determinano il reset del processore. Se un tale errore non viene eliminato con il riavviamento, il sistema effettua un ulteriore tentativo. Dopo tre tentativi falliti, il dispositivo si mette automaticamente fuori servizio entro 30 s e si accende il LED rosso "ERROR". Il relè "Apparecchio pronto" (contatto life) ricade e emette una segnalazione (facoltativamente come contatto di riposo o contatto NA). 2.13.1.3 Controllo delle grandezze di misura Eventuali interruzioni o corto circuiti nei circuiti secondari dei trasformatori amperometrici, come pure errori nei collegamenti (importante al momento dell'attivazione!) vengono rilevati e quindi segnalati dal dispositivo. A tale scopo il sistema esegue una verifica ciclica delle grandezze di misura fino a quando non compare un'anomalia. Simmetria della corrente Quando non sono presenti anomalie nella rete trifase, le correnti sono approssimativamente simmetriche. Tale simmetricità viene monitorata nel dispositivo, separatamente per ogni lato di un oggetto protetto trifase, attraverso un controllo di grandezza numerica. A questo scopo, la corrente di fase minore viene messa in relazione con la corrente di fase maggiore. Viene segnalata un'asimmetria quando (per lato 1) |Imin | / |Imax | < Fatt.equil.L.1 Con.eq.corr.L.1 / IN fino a quando Imax / IN > Imax è la maggiore delle tre correnti di fase e Imin la minore. Il fattore di simmetria Fatt.equil.L.1 è il termine di valutazione dell'asimmetria delle correnti di fase mentre il valore di soglia Con.eq.corr.L.1 rappresenta il limite inferiore del campo di lavoro di questa funzione di controllo (cfr. fig. 2-86). Entrambi i parametri sono impostabili. Il rapporto di ricaduta è il 95 % circa. Il controllo della simmetria viene eseguito per ogni lato dell'oggetto protetto. Per la protezione differenziale per sbarre collettrici, questa funzione non ha senso ed è messa fuori servizio. Il guasto viene segnalato per il rispettivo lato con „Guasto Sim.I 1“ (FNo 00571) oppure „Guasto Sim.I 2“ (FNo 00572). Anche la segnalazione „Avaria Simm.I“ (FNo 00163) viene visualizzata. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 175 2 Funzioni Imin IN Pendenza: FATT.SIMM.I "Guasto Isimm" LIM.SIMM.I Fig. 2-86 Sequenza di fase Imax IN Controllo della simmetria della corrente Per riconoscere eventuali collegamenti invertiti nei circuiti di corrente viene controllato il senso di rotazione delle correnti di fase mediante la sequenza di passaggi per lo zero (dello stesso segno) delle correnti, per ogni lato dell'oggetto protetto. Per la protezione differenziale per sbarre collettrice per il trasformatore monofase, questa funzione non ha senso ed è messa fuori servizio. Per la protezione di carico squilibrato è importante che la sequenza di fase sia una sequenza di fase in senso orario. Se l'oggetto protetto ha una sequenza di fase antioraria, questo dev'essere specificato durante la configurazione dei dati dell'impianto 1(par.2.1.2,„Sequenza delle fasi“). Il senso di rotazione viene verificato mediante controllo della sequenza delle fasi della corrente IL1 prima di IL2 prima di IL3 . Il controllo del sequenza di fase di corrente richiede una corrente minima di |IL1|, |IL2|, |IL3| > 0,5 IN. Se la sequenza di fase misurata non corrisponde alla sequenza di fase impostata viene emessa la segnalazione „Gua: Seq.F I L1“ (FNo 00265) oppure „Gua: Seq.F I L2“ (FNo 00266). Anche la segnalazione „Av. Ph. Seq. I“ (FNo 00175), viene visualizzata. 176 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.13 Autocontrollo 2.13.1.4 Supervisione circuito di scatto La Protezione differenziale 7UT612 dispone di una funzione integrata di supervisione del circuito di scatto. In funzione del numero di ingressi binari (senza conduttori comuni) disponibile, è possibile optare per una supervisione che utilizza un solo ingresso binario oppure per una che ne utilizza due. Se la configurazione degli ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo di supervisione selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una segnalazione ("S.C.Sc.BI noSet"). Supervisione con due ingressi binari Se si utilizzano due ingressi binari, questi devono essere collegati conformemente alla figura 2-87, ovvero in parallelo, sia al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, sia al contatto ausiliario dell'interruttore. Presupposto per l'impiego della funzione di supervisione del circuito di scatto, è che la tensione di comando dell'interruttore sia maggiore della somma delle cadute di tensione minima in entrambi gli ingressi binari (VSt > 2·VBImin). Poiché per ogni ingresso binario sono necessari 19 V, la supervisione è utilizzabile solo in presenza di una tensione superiore a 38 V (lato impianto). VSt L+ 7UT612 FNo. 6852 S:C.Scat.Rel.Sc VIB1 7UT612 FNo. 6853 S:C.Scat.Rel.In RC Legenda: INT RBint Cont. aus.1 V IB2 Cont.aus.2 RC — contatto relè di comando INT — interruttore RBint — bobina interruttore Cont.aus.1 — contatto ausiliario interruttore (contatto NA) Cont.aus.2 — contatto ausiliario interruttore (contatto NC) VSt VIB1 VIB2 — tensione di comando (tensione di scatto) — tensione di ingresso per primo ingresso binario — tensione di ingresso per secondo ingresso binario Nota: L'interruttore di potenza è rappresentato chiuso. L– Fig. 2-87 Principio della supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari In funzione dello stato di commutazione del relè di comando e dell'interruttore, gli ingressi binari sono attivi (condizione logica "H" nella tabella 2-6) oppure cortocircuitati (stato logico "L“). Entrambi gli ingressi binari possono essere diseccitati ("L"), con circuiti di scatto intatti, solo durante una breve fase transitoria (contatto del relè di comando chiuso ma interruttore non ancora aperto). Il persistere di questo stato è possibile solo in caso di un'interruzione oppure di un corto circuito del circuito di scatto così come in caso caduta della tensione della batteria ; pertanto questo stato viene utilizzato come criterio di supervisione. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 177 2 Funzioni Tabella 2-6 Stato degli ingressi binari in funzione del relè di contatto e dell'interruttore Nr. Relè di comando Interruttore Cont. aus. 1 Cont. aus. 2 IB 1 IB 2 1 aperto ON chiuso aperto H L 2 aperto OFF aperto chiuso H H 3 chiuso ON chiuso aperto L L 4 chiuso OFF aperto chiuso L H Gli stati di entrambi gli ingressi binari vengono verificati periodicamente. La verifica ha luogo approssimativamente ogni 500 ms. Se n = 3 verifiche consecutive rilevano un'anomalia viene emesso una segnalazione di guasto (cfr. fig. 2-88). Mediate queste ripetizioni di misurazione viene stabilito il tempo di ritardo e vengono evitate segnalazioni di guasto nel caso di brevi fasi transitorie. Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto. FNo. 6852 S:C.Scat.Rel.Sc FNo. 6853 S:C.Scat.Rel.In Fig. 2-88 Supervisione con un ingresso binario & T T FNo. 6865 Sv.CirSc Guasto T ca. 1-2s Diagramma logico della supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari L'ingresso binario viene collegato parallelamente al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, come riportato nella figura 2-89. Il contatto ausiliario dell'Interruttore è collegato in serie con una resistenza di alto valore ohmico. La tensione di comando dell'interruttore dev'essere regolata almeno al doppio del valore della caduta minima di tensione all'ingresso binario (VCom > 2·VBImin). Poiché per l'ingresso binario sono necessari 19 V, la supervisione è utilizzabile solo in presenza di una tensione superiore a 38 V (lato impianto). Le modalità di impostazione del resistore di riserva R sono riportate al par. 3.1.2, titolo al margine „Supervisione del circuito di scatto“ . 178 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.13 Autocontrollo VSt L+ 7UT612 FNo. 6852 S:C.Scat.Rel.Sc UIB 7UT612 RC Legenda: RC — contatto relè di comando INT — interruttore RBint — bobina interruttore Cont.aus.1—contatto ausiliario interruttore (contatto NA) Cont.aus.2—contatto ausiliario interruttore (contatto NC) R — Resistore di riserva R INT RBint Cont. aus.1 VR Cont.aus.2 VSt VIB VR — tensione di comando (tensione di scatto) — tensione di ingresso per ingresso binario — tensione nel resistore di riserva Nota: L'interruttore di potenza è rappresentato chiuso. L– Fig. 2-89 Principio della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario IN condizioni di esercizio normale, con contatto aperto del relè di comando e circuito di scatto intatto, l'ingresso binario è eccitato (stato logico "H") poiché il circuito di controllo è chiuso mediante il contatto ausiliario (con interruttore chiuso) oppure tramite la resistenza equivalente R. L'ingresso binario è cortocircuitato e, di conseguenza, diseccitato (stato logico "L") solo fino a quando il relè di comando è chiuso. Se l'ingresso è permanentemente diseccitato durante l'esercizio, si può presupporre la presenza di un'interruzione nel circuito di scatto oppure una caduta della tensione di comando (di scatto). Poiché la supervisione del circuito di scatto non è operativa in presenza di un guasto, il contatto chiuso del comando non genera nessun messaggio di guasto. Qualora anche i contatti di comando di altri dispositivi siano operativi parallelamente al circuito di scatto, la segnalazione di guasto dev'essere ritardata (cfr. anche fig. 2-90). Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto. FNo. 6852 S:C.Scat.Rel.Sc Guasto in corso Fig. 2-90 & T T FNo. 6865 Sv.CirSc Guasto ca. 300 s Diagramma logico della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario 2.13.1.5 Reazione ai guasti A seconda del guasto rilevato viene emessa una segnalazione, viene riavviato il sistema del processore oppure l'apparecchio viene messo fuori servizio. Dopo tre riavviamenti non riusciti la protezione si disattiva. Il relè "Apparecchio pronto" ricade e segnala un guasto all'apparecchio con il suo contatto di riposo. Il LED rosso "ERROR" sul lato frontale si accende (in presenza di tensione ausiliaria interna), e il LED verde "RUN" si spegne. In caso di caduta della tensione ausiliaria tutti i LED sono spenti. La 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 179 2 Funzioni tabella 2-7 mostra una sintesi delle funzioni di supervisione e delle reazioni ai guasti del dispositivo. Tabella 2-7 Sintesi delle reazioni ai guasti del dispositivo. Supervisione Possibili cause Caduta di tensione ausiliaria esterna (tensione ausiliaria) interno (convertitore) Apparecchio fuori servizio oppure ev. messaggio tutti i LED spenti AOK2 ricade Acquisizione dei valori misurati interna (convertitore oppure interruzione, campionatura) Protezione fuori servizio, segnalazione LED „ERROR“ „Err. conv. A/D“ AOK2 ricade interno (Offset) Protezione fuori servizio, segnalazione LED „ERROR“ „Errore:offset“ AOK2 ricade Hardware–Watchdog interno (guasto al processore) Apparecchio fuori servizio LED „ERROR“ AOK2 ricade Software–Watchdog interno (svolgimento del programma) tentativo di riavviamento 1) LED „ERROR“ AOK2 ricade Memoria di lavoro interno (RAM) tentativo di riavviamento 1), interruzione dell'avviamento Dispositivo fuori servizio LED lampeggia AOK2 ricade Memoria di programma interno (EPROM) tentativo di riavviamento 1) LED „ERROR“ AOK2 ricade Memoria parametri interno (EEPROM o RAM) tentativo di riavviamento 1) LED „ERROR“ AOK2 ricade 1 A/5 A/0,1 A– Impostazione Posizione ponti 1/5/0,1 A errata Segnalazioni Protezione fuori servizio „Err.1A/5Asbagl.“ LED „ERROR“ AOK2 ricade Dati di taratura interno (dispositivo non tarato) Segnalazione: impiego di valori di default „Alarm.adattam.“ come parametrizzato Batteria tampone interno (batteria tampone) Messaggio „Avar.bat. scar.“ come parametrizzato orologio sincronizzazione orario „Err. sincr. ora“ come parametrizzato Moduli Modulo non corrisponde a Segnalazioni MLFB Protezione fuori servizio „Errore pann. 0 ... 1“ e eventualm. „Err. conv. A/D“ AOK2 ricade „Gua: RTD-Box 1“ o „Gua: RTD-Box 2“ come parametrizzato collegamento thermobox numero di thermobox mancante o errato 1 Reazione ai guasti Messaggio protezione di sovraccarico fuori servizio; segnalazione Messaggio Emissione Dopo tre riavviamenti falliti, la protezione si disattiva. AOK = „Apparecchio Okay“ = relè "Apparecchio pronto" („contatto Life“) 2) 180 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.13 Autocontrollo Tabella 2-7 Sintesi delle reazioni ai guasti del dispositivo. Supervisione Possibili cause Reazione ai guasti Messaggio Emissione Simmetria della corrente esterno (impianto oppure TA Messaggio „Avaria Simm.I Sy“ con indicazione del lato (y = 1,2 = lato) „Avaria Simm.I“ come parametrizzato Sequenza di fase esterno (impianto oppure collegamento) Messaggio „anomal. fase I con indicazione del lato Sy“ come parametrizzato (y = 1,2 = lato) „Av. Ph. Seq. I“ Supervisione circuito di scatto 1 2 esterno (circuito di scatto oppure tensione di comando) Messaggio „Sv.CirSc Guasto“ come parametrizzato Dopo tre riavviamenti falliti, la protezione si disattiva. ) AOK = „Apparecchio Okay“ = relè "Apparecchio pronto" („contatto Life“) 2.13.1.6 Messaggi collettivi Determinate segnalazioni delle funzioni di supervisione sono riunite in messaggi collettivi. La tabella 2-8 mostra i messaggi collettivi e la loro composizione. Tabella 2-8 FNo. 00161 Messaggi collettivi Messaggio collettivo Denominazione Supervisione dei valori di misura I (Supervisioni dei valori di misura senza Influenza sulle funzioni di protezione) 00160 Messaggio collettivo di warning disturbi o errori di configurazione senza influenza sulle funzioni di protezione) Disturbo dei valori di misura (gravi errori di configurazione oppure dei valori di misura con blocco di tutte le funzioni di protezione) 00140 Messaggio collettivo di guasto (Problemi, che provocano il blocco parziale di funzioni di protezione) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 FNo. Composizione Significato 00571 00572 00265 00266 Guasto Sim.I 1 Guasto Sim.I 2 Gua: Seq.F I L1 Gua: Seq.F I L2 00161 00068 00177 00193 00198 00199 Avaria Superv.I Err. sincr. ora Avar.bat. scar. Alarm.adattam. Err. Modulo B Err. Modulo C 00181 00190 00183 00192 Err. conv. A/D Errore pann. 0 Errore pann. 1 Err.1A/5Asbagl. 00181 00191 00264 00267 Err. conv. A/D Errore:offset Gua: RTD-Box 1 Gua: RTD-Box 2 181 2 Funzioni 2.13.1.7 Errore di parametrizzazione Se le impostazioni dei parametri di configurazione e delle funzioni vengono eseguite secondo l'ordine indicato nel presente capitolo, non vi dovrebbero essere impostazioni incoerenti. È comunque possibile che successive modifiche di determinate impostazioni e/o effettuate durante la configurazione degli ingressi e delle uscite binarie nonché durante l'associazione degli ingressi di misura, possano generare incoerenze e compromettono lo svolgimento regolare delle funzioni di protezione e delle funzioni complementari. Il dispositivo 7UT612 controlla le impostazioni per verificarne la coerenza e segnala eventuali contraddizioni. La protezione di terra ristretta, ad esempio, non può essere utilizzata se non è assegnato un ingresso di misura per la corrente di centro stella tra la terra e il centro stella dell'oggetto da proteggere. Queste incoerenze sono indicate nelle segnalazioni di servizio e nelle segnalazioni spontanee. La tabella 3-10 al par. 3.3.4 (pag. 243) mostra una vista di insieme. 2.13.2 Indicazioni per l'impostazione La sensibilità della supervisione dei valori di misura può essere modificata. Le preimpostazioni di fabbrica si basano su valori empirici che risultano, nella maggior parte dei casi sufficienti. Se sono prevedibili (nel caso di applicazione specifico) asimmetrie delle correnti di esercizio particolarmente elevate, oppure se si riscontra l'avviamento sporadico di una funzione di supervisione durante l'esercizio, il livello di sensibilità dovrà essere diminuito. Supervisione dei valori di misura All'indirizzo 8101 BALANCE I la funzione di controllo della simmetria può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). All'indirizzo 8102 Rotazione fase la funzione di controllo delle sequenza di fasi può essere attivata (ON) o disattivata (OFF). L''indirizzo 8111 Con.eq.corr.L.1, determina, per la simmetria di corrente del lato 1, il limite di corrente oltre il quale è attivo il controllo della simmetria (cfr. anche fig. 2-86). L'indirizzo 8112 Fatt.equil.L.1 rappresenta il rispettivo fattore di simmetria, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria (fig. 2-86). L''indirizzo 8121 Con.eq.corr.L.2, determina, per la simmetria di corrente del lato 2, il limite di corrente oltre il quale è attivo il controllo della simmetria (cfr. anche fig. 2-86). L'indirizzo 8122 Fatt.equil.L.2 rappresenta il rispettivo fattore di simmetria, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria (fig. 2-86). Supervisione circuito di scatto Durante la configurazione, all'indirizzo 182 SupVis Cir Scat (par. 2.1.1) è stato impostato il numero di ingressi binari per ogni circuito di supervisione. Se la configurazione degli ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo di supervisione selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una segnalazione ("S.C.Sc.BI noSet"). All'indirizzo 8201 Superv.cir.scat, la supervisione del circuito di scatto può essere attivata (ON) oppure disattivata (OFF). 182 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.13 Autocontrollo 2.13.3 Parametri La lista seguente riporta i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche del rapporto di trasformazione dei TA. Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 8101 BALANCE I ON OFF OFF Supervisione squilibrio di corrente 8102 Rotazione fase ON OFF OFF Supervisione senso ciclico 8111 Con.eq.corr.L.1 0.10..1.00 A 0.50 A Controllo equilibrio corrente Lato 1 8112 Fatt.equil.L.1 0.10..0.90 0.50 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. Lato 1 8121 Con.eq.corr.L.2 0.10..1.00 A 0.50 A Controllo equilibrio corrente Lato 2 8122 Fatt.equil.L.2 0.10..0.90 0.50 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. Lato 2 Indir. 8201 Parametro Superv.cir.scat Opzioni Parametrizzazione ON OFF Parametrizzazio ne Base OFF Commenti Supervisione circuito di scatto 2.13.4 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 00161 Avaria Superv.I Avaria: supervisione corrente generale 00163 Avaria Simm.I Avaria: simmetria corrente 00571 Guasto Sim.I 1 Guasto:Spervis.Simmetria Corr. Lato 1 00572 Guasto Sim.I 2 Guasto:Spervis.Simmetria Corr. Lato 2 00175 Av. Ph. Seq. I Avaria: correnti di fase squilibrate 00265 Gua: Seq.F I L1 Guasto: Sequenza Fase I Lato 1 00266 Gua: Seq.F I L2 Guasto: Sequenza Fase I Lato 2 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 183 2 Funzioni F.No. Allarmi Commenti Error FMS1 Errore FMS FO 1 Error FMS2 Errore FMS FO 2 00110 Evento perso Evento perso 00113 Flag Persa Flag Persa 00140 Err. Som.Allar. Errore con un allarme generale 00181 Err. conv. A/D Errore.: convertitore A/D 00190 Errore pann. 0 Errore pannello 0 00183 Errore pann. 1 Errore pannello 1 00192 Err.1A/5Asbagl. Errore:1A/5Aponticello diverso dal sett. 00191 Errore:offset Errore:offset 00264 Gua: RTD-Box 1 Guasto: RTD-Box 1 00267 Gua: RTD-Box 2 Guasto: RTD-Box 2 00160 Even.Som.Allar. Evento sommatoria allarme 00193 Alarm.adattam. Allarme:adattam. ingr.analog.non valido 00177 Avar.bat. scar. Avaria:batteria scarica 00068 Err. sincr. ora Errore sincronizzazione orologio 00198 Err. Modulo B Errore: Comunicazione Modulo B 00199 Err. Modulo C Errore: Comunicazione Modulo C F.No. Allarmi Commenti 06851 >BLOC.S.C.Scat. >BLOCCO Supervisione Circuito di Scatto 06852 S:C.Scat.Rel.Sc Supervis. circ.di scatto:Relay Scatto 06853 S:C.Scat.Rel.In Supervis. circ.di scatto: Relay Interr. 06861 Sv.CirSc OFF Supervis. circ.di scatto OFF 06862 S.C.Scat.Blocc. Supervis. circ.di scatto e' BLOCCATA 06863 S.C.Scat.Attiv. Supervis. circ.di scatto e' ATTIVA 06864 S.C.Sc.BI noSet Supervis. circ.di scatto Bin.Imp.no Set. 06865 Sv.CirSc Guasto Supervis. circ.di scatto Guasto 184 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.14 Controllo delle funzioni protettive 2.14 Controllo delle funzioni protettive Il controllo delle funzioni protettive rappresenta la centrale di comando del dispositivo. Esso coordina l'esecuzione delle funzioni di protezione e delle funzioni supplementari e elabora le informazioni generate da queste funzioni e le informazioni provenienti dall'impianto. Di queste fanno parte • Identificazione dello stato delle posizioni dell'interruttore • Logica di avviamento, • Logica di scatto. 2.14.1 Logica di avviamento del dispositivo Avviamento generale I segnali di avviamento di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica OR e generano un avviamento generale del dispositivo. Questo viene segnalato con „Avviam. relay“. Quando non è più attiva alcuna funzione di protezione del dispositivo, l'„Avviam. relay“ viene resettato (la segnalazione "scompare“. L'avviamento generale è il presupposto di una serie di funzioni sequenziali interne ed esterne. Le seguenti funzioni interne sono controllate dall'avviamento generale: • Generazione di un protocollo di guasto: dall'inizio dell'avviamento generale fino alla ricaduta, tutte le segnalazioni di guasto vengono registrate in un protocollo di guasto. • Inizializzazione della memorizzazione dei dati di guasto: la memorizzazione e la messa a disposizione dei dati di guasto può essere anche condizionata dalla presenza di un comando di scatto. • Segnalazioni spontanee sul display: Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni di guasto che vengono visualizzate automaticamente sul display del dispositivo (cfr. sotto „Segnalazioni spontanee“). La visualizzazione può essere anche condizionata dalla presenza di un comando di scatto. Le funzioni esterne possono essere comandate, per es., da un contatto di uscita, ad es., • avviamento di altri dispositivi o apparecchi simili Segnalazioni spontanee Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni di guasto che vengono visualizzate automaticamente sul display del dispositivo in seguito a un avviamento generale o a un comando di scatto. Per il 7UT612si tratta di: • „Avviam. prot.“: avviamento di una funz. di protezione con indicazione della fase; • „Scatto prot.“: scatto di una funzione di protezione; • „T–ecc=“: dispositivo, intervallo di tempo tra avviamento generale e ricaduta del con indicazione del tempo in ms; 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 185 2 Funzioni • „T–OFF=“: intervallo di tempo tra avviamento generale e primo comando di scatto del dispositivo, con indicazione del tempo in ms. Va osservato che la protezione di sovraccarico termico non dispone di un avviamento paragonabile a quello delle altre funzioni di protezione. Il tempo T-Avv. viene avviato solo con il comando di scatto e viene quindi generato un protocollo di guasto. Solo la ricaduta della riproduzione termica della protezione di sovraccarico pone fine al guasto e, di conseguenza, al tempo T-avv. 2.14.2 Diagramma della logica di scatto del dispositivo Scatto generale I segnali di scatto di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica OR e generano il messaggio "Relay Scatto". Questo messaggio può essere parametrizzato come le singole segnalazioni di scatto su LED oppure su relè di uscita e può essere utilizzato come messaggio collettivo. Queste segnalazioni sono utilizzabili anche per l'emissione dei comandi destinati all'interruttore. Ricaduta del comando di scatto Un comando di scatto impartito una volta viene memorizzato separatamente per ogni lato (cfr. fig2-91). Contemporaneamente viene avviato un tempo minimo del comandi di scatto t.Min Com Scatt. Questo tempo deve assicurare che il comando di scatto dell'interruttore sia mantenuto per un tempo sufficientemente lungo quando la funzione di protezione che ha generato lo scatto ricade rapidamente oppure quando l'interruttore del lato di alimentazione è più rapido. I comandi di scatto possono essere disattivati solo quando l'ultima funzione di protezione è ricaduta (nessuna funzione avviata) E il tempo minimo del comando di scatto è scaduto. Un'ulteriore condizione per la ricaduta del comando di scatto è che l'interruttore che ha scattato sia aperto. La rispettiva corrente dev'essere caduta al di sotto di un valore corrispondente al valore impostato Interrut. L1 I> (indirizzo 283 per il lato 1) e Interrut. L2 I> (indirizzo 284 per il lato 2) con l'aggiunta del 10 % della corrente di guasto. Cfr. anche par. 2.1.2 titolo al margine „Stato dell'interruttore“, pag. 29). FNo.00511 Scatto S int. aperto ( di funzioni di protezione) & Q Relay Scatto R t.Min Com Scatt 280 T Fig. 2-91 Blocco di richiusura & Memorizzazione e ricaduta del comando di scatto Dopo lo scatto dell'interruttore a causa di una funzione di protezione, è spesso necessario impedire la richiusura fino a quando la causa dello scatto non è stata individuata. Con l'ausilio delle funzioni logiche (CFC) programmabili, è possibile realizzare questo blocco di richiusura. Allo stato di fornitura del 7UT612 è predefinita una logica CFC che memorizza il comando di scatto del dispositivo fino a quando esso non viene confermato manualmente. Questo modulo è rappresentato nell'appendice A.5, titolo 186 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.14 Controllo delle funzioni protettive al margine „Schemi CFC prefabbricati“ (pag. 322, fig. A-17). La segnalazione interna di uscita „G-TRP Quit“ dev'essere configurata anche sul relè di scatto il cui comando dev'essere mantenuto. La conferma può essere effettuata anche tramite l'ingresso binario „>QuitG-TRP“. Allo stato di fornitura, il comando di scatto memorizzato può essere convalidato tramite i tasti funzionali F4 sul lato frontale del dispositivo. Qualora la funzione di blocco della richiusura non sia richiesta, cancellare, nella matrice di configurazione, la connessione tra segnalazione singola interna "G-TRP Quit“ e fonte "CFC“. Segnalazioni dipendenti dai comandi La memorizzazione dei messaggi parametrizzati su LED locali e la messa a disposizione di segnalazioni spontanee possono essere condizionate (rese dipendenti) dall'emissione di un ordine di scatto del dispositivo. Tali segnalazioni non vengono emesse quando una o più funzioni di protezione sono scattate - in seguito alla presenza di un guasto - senza che il dispositivo 7UT612 abbia emesso un comando di scatto (nel caso, ad esempio, dell'eliminazione del guasto mediante un altro dispositivo al di fuori della zona di protezione). Le segnalazioni emesse interessano quindi solo i guasti presenti nell'oggetto protetto. La fig. 2-92 illustra il diagramma logico di questa funzione. 7110 VISUALIZZAZIONE DEL GUASTO con avviamento „1“ con comando di scatto & Disp. OFF Reset della memoria per LED, relè di uscita e segnalazioni spontanee Ricaduta dispositivo Fig. 2-92 Statistica degli scatti Diagramma logico delle segnalazioni dipendenti dai comandi I comandi di scatto generati dal dispositivo 7UT612 vengono contati. Inoltre, ad ogni comando di scatto la corrente disattivata per ciascun polo viene rilevata, segnalata nelle segnalazioni di guasto e sommata in un'apposita memoria. Le posizioni dei contatori e delle memorie sono protette contro la caduta di tensione. Esse possono essere regolate su zero o su un qualsiasi valore iniziale. Informazioni più dettagliate sono disponibili nel manuale del sistema SIPROTEC® 4, N. d'ordine E50417–H1176–C151. 2.14.3 Indicazioni per l'impostazione I parametri di taratura relativi alla logica di scatto del dispositivo, sono già stati impostati nei dati generali, al par. 2.1.2. L'indirizzo 7110 Disp.Guasto LED, stabilisce inoltre se le segnalazioni di guasto che sono configurate su LED locali, così come le segnalazioni spontanee visualizzate sul display locale in seguito a un guasto, devono essere memorizzate dopo ogni avviamento di una funzione di protezione Ind. con avv.) oppure solo quando viene emesso un comando di scatto (Ind. con scatto). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 187 2 Funzioni 2.14.4 Parametri Indir. 7110 Parametro Disp.Guasto LED Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti Indicato su display ad ogni avviamento Indicato su display ad ogni scatto Indicato su display Guasto Display su LED/LCD ad ogni avviamento 2.14.5 Informazioni F.No. Allarmi Commenti 00003 >Syncr.Oraria Sincronizzazione oraria interna 00005 >Reset LED >Reset LED 00060 Reset LED >Reset LED 00015 Modo di test Modo di test Modo test 00016 >Stop Tr.dati Modo di test >Stop trasmissione dati StopTrDati Stop trasmissione dati Sblocc.TD Sblocco Trasmissione Dati via INGR.BIN. > R.ill.ON > Retroilluminazione accesa 00051 App. OK Apparecchiatura Operativa e protettiva 00052 ProtAttiva Almeno una funzione protett. e' attiva 00055 Reset Apparec. >Reset Apparecchiatura 00056 Avv.Iniziale Avviamento iniziale dell'apparecchiatura 00067 Riavviamento Riavviamento 00069 T risparm.luce Tempo risparmio luce Sinc.orar. Sincronizzazione oraria 00070 Caric.settaggio Caricamento nuovo settaggio in corso 00071 verif Settaggio Verifica nuovo Settaggio 00072 Camb. livello-2 Cambio livello-2 00109 Frequ. o.o.r. Frequenza fuori range 00125 Dialogo ON Dialogo ON ModTest HW 188 Modo test Hardware 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.15 Funzioni supplementari 2.15 Funzioni supplementari Le funzioni accessorie della Protezione differenziale 7UT612 sono • elaborazione delle segnalazioni, • misure di esercizio, • memorizzazione dei dati di corto circuito per il rilevamento dei valori di guasto 2.15.1 Elaborazione degli eventi 2.15.1.1 In generale In seguito a un guasto nell'impianto, le informazioni relative alla risposta dell'unità e alla conoscenza delle grandezze misurate sono importanti ai fini di un'esatta analisi dell'evoluzione del guasto. A questo scopo l'apparecchio dispone, al suo interno, di una funzione di processamento degli eventi che opera in tre direzioni: Segnalazioni e uscite binarie (relè di uscita) Eventi importanti e condizioni di stato vengono indicati da appositi segnalatori ottici (LED) posti frontalmente. L'apparecchio, inoltre, comprende relè di uscita per la trasmissione a distanza di segnalazioni. La maggior parte delle segnalazioni e dei messaggi possono essere parametrizzati in maniera personalizzata, ovvero diversamente dalle impostazioni della casa produttrice. Nella descrizione del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176–C151) viene descritta dettagliatamente la procedura di parametrizzazione. Nell'appendice A.5 del presente manuale sono riportate le parametrizzazioni allo stato di consegna. I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no (parametrizzabili singolarmente). La memoria sono protette contro una caduta della tensione ausiliaria; essa può essere annullata − sul luogo azionando il tasto LED sull'unità, − a distanza mediante un ingresso binario parametrizzato, − tramite interfacce seriali, − automaticamente all'inizio di ogni nuovo avviamento. I messaggi di stato non dovrebbero essere memorizzati. Essi non possono essere resettati fino quando non è stata rimossa la causa determinante del segnale. Ciò interessa, ad esempio segnalazioni di funzioni di supervisione e simili. Un LED verde indica che il dispositivo è pronto ("RUN") e non è resettabile. Si spegne, invece, se manca la tensione ausiliaria oppure se l'autocontrollo del microprocessore riconosce un guasto. Se la tensione ausiliaria è presente, ma viene individuato un guasto interno si accende un LED rosso ("ERROR") e si blocca l'apparecchio. I relè di uscita e i LED del dispositivo possono essere controllati singolarmente mediante il DIGSI® 4 e, di conseguenza anche il corretto cablaggio dell'impianto (ad es., durante la fase di messa in esercizio). In una finestra di dialogo, ad es., ogni 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 189 2 Funzioni singolo relè di uscita, ad esempio, può essere eccitato per eseguire il controllo del cablaggio tra 7UT612 e impianto, senza dover generare i messaggi associati al relè in questione. Informazioni sul pannello operatore oppure su personal computer Eventi e condizioni di funzionamento possono essere richiamati sul pannello operatore posto sul fronte dell'apparecchio. Attraverso l'interfaccia operatore posta sul fronte oppure mediante l'interfaccia di servizio è possibile collegare, per esempio, un personal computer al quale inviare tutte le informazioni. In condizioni di esercizio normali, ovvero in assenza di guasti, il display di visualizzazione riporta informazioni di servizio selezionabili dall'utente (vista di insieme dei valori di misura). In caso di guasto in rete, vengono invece visualizzate sul display altre informazioni relative al guasto stesso (le cosiddette segnalazioni spontanee sul display). Dopo aver confermato le segnalazioni di guasto, il display visualizza nuovamente le informazioni di esercizio normale. L'operazione di conferma è identica a quella eseguita per resettare le segnalazioni LED (vedi sopra). L'unità dispone di più buffer di evento, per esempio per messaggi di servizio, segnalazioni di guasto, statistica degli scatti ecc., che sono protetti tramite batteria tampone da eventuali mancanze di tensione ausiliaria. Tali messaggi possono essere richiamati sul display di visualizzazione in qualsiasi momento tramite la tastiera di comando oppure trasmessi al personal computer attraverso l'interfaccia seriale. La lettura di segnalazioni di esercizio è descritta dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176–C151). Gli eventi possono essere anche selezionati utilizzando un PC con l'ausilio del programma di elaborazione DIGSI® 4, con il vantaggio che è disponibile uno schermo e una guida a menù. Inoltre i dati possono essere trasferiti su una stampante, per essere elaborati in altra sede. Trasferimento di informazioni a un'unità centrale Se il dispositivo dispone di un'interfaccia seriale di sistema, le informazioni memorizzate possono essere trasferite a un'unità centrale di controllo e memorizzate. Il trasferimento può essere eseguito mediante diversi protocolli. Con il DIGSI® 4 si può verificare la correttezza della trasmissione delle segnalazioni. È possibile anche intervenire sulle informazioni che vengono trasmesse all'unità centrale, durante l'esercizio oppure durante i controlli. Il protocollo IEC 60870–5–103 permette di specificare con la nota la nota "Modo test" che l'insieme delle segnalazioni e delle misure trasmesse all'unità di controllo sono generate nell'ambito delle prove sul posto della protezione e che non si tratta di segnalazioni di guasti reali. Durante la prova è anche possibile inibire la trasmissione di tutte le segnalazioni mediante l'interfaccia di sistema ("Blocco di trasmissione"). L'azione sulle informazioni trasmesse tramite interfaccia di sistema durante un funzionamento di prova ("Funzionamento di prova“ e "Blocco di trasmissione“) richiede una connessione tramite CFC, realizzata in ogni caso nel dispositivo allo stato di fornitura (cfr. appendice A.5 titolo al margine „Schemi CFC prefabbricati“, pag. 322, fig. A-16). Il procedimento per attivare e disattivare il funzionamento di prova e il blocco di trasmissione viene spiegato dettagliatamente nel manuale del sistema SIPROTEC® 4 E50417–H1176–C151. 190 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.15 Funzioni supplementari Ripartizione delle segnalazioni Le segnalazioni sono ripartite in base alla seguente classificazione: • Segnalazioni di esercizio; segnalazioni che possono essere generate durante il funzionamento del dispositivo: informazioni relative allo stato delle funzioni dell'apparecchio, dei dati di misura, dati dell'impianto, protocollo di comandi ecc. • Segnalazioni di guasto; segnalazioni degli ultimi 8 guasti in rete elaborati dal dispositivo. • Statistica degli interventi dell'interruttore; contatori dei comandi di scatto generato dal dispositivo, comandi di avviamento nonché valori delle correnti disattivate e correnti di corto circuito accumulate. La lista completa di tutte le funzioni di segnalazione e di uscita generabili con configurazione massima nell'apparecchio e del relativo numero di informazione (FNo) è riportata nell'Appendice. Per ciascuna segnalazione vengono anche indicate le possibilità di indirizzamento. Se in un tipo di protezione con dotazione minima alcune funzioni non sono disponibili oppure sono state disabilitate, le rispettive segnalazioni non possono essere visualizzate. 2.15.1.2 Segnalazioni di esercizio Per segnalazioni di esercizio si intendono quelle informazioni generate dall'unità durante il funzionamento oppure relative al funzionamento. Nel dispositivo vengono memorizzate fino a 200 segnalazioni di esercizio in ordine cronologico. Le nuove segnalazioni generate vengono aggiunte. Se la capacità massima di memoria è esaurita, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia. Le segnalazioni di esercizio sono automatiche e possono essere richiamate in qualsiasi momento sul display del dispositivo oppure di un PC collegato. I corto circuiti in rete vengono segnalati soltanto come „anomalie“ e contrassegnati con un numero di guasto progressivo. Le segnalazioni di guasto contengono informazioni dettagliate relativamente alla storia dell'anomalia, vedi paragrafo 2.15.1.3. 2.15.1.3 Segnalazioni di guasto Dopo un guasto è possibile, per esempio, richiamare informazioni importanti riguardanti la storia dell'evento, come l'eccitazione e lo scatto. L'inizio del guasto è indicato con il tempo assoluto dell'orologio interno. L'evoluzione del guasto viene rappresentata con un tempo relativo, riferito al momento in cui ha avuto luogo l'avviamento, in modo che anche il tempo mancante fino allo scatto e alla ricaduta del comando di scatto sia riconoscibile. La risoluzione delle indicazioni temporali è di 1 ms. Un guasto di rete ha inizio con rilevamento di un guasto mediante avviamento di una qualsiasi funzione di protezione e termina con la ricaduta dell'ultimo avviamento di una funzione di protezione. Se un guasto provoca la reazione di più funzioni di protezione, tutte le segnalazioni presenti tra l'avviamento della prima funzione di protezione e la ricaduta dell'ultima funzione di protezione sono considerate come facenti parte dello stesso guasto. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 191 2 Funzioni Segnalazioni spontanee In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un avviamento generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della protezione, come illustrato nella figura 2-93. Avv. prot. Scatto prot. T – Avv T-SCATTO Fig. 2-93 Segnalazioni richiamabili Ultima funzione di protezione in funzione; funzione di protezione che ha scattato per ultima; Tempo tra avviamento generale e ricaduta; Tempo tra avviamento generale e primo comando di scatto; Visualizzazione di segnalazioni spontanee sul display della protezione - esempio È possibile richiamare le segnalazioni relative agli ultimi otto guasti. Complessivamente possono essere memorizzate fino a 600 segnalazioni. In caso di più segnalazioni di guasto, viene sovrascritta nella memoria la segnalazione più vecchia. 2.15.1.4 Segnalazioni spontanee Le segnalazioni spontanee rappresentano il protocollo delle segnalazioni generate. Ogni nuova segnalazione compare subito senza dover attendere un aggiornamento. Questo é utile durante il comando, il controllo e la messa in esercizio. Le segnalazioni spontanee possono essere lette tramite DIGSI® 4. Ulteriori dettagli sono riportati nel manuale del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176– C151). 2.15.1.5 Interrogazione generale L'interrogazione generale che può essere consultata con l'ausilio di DIGSI® 4 offre la possibilità di richiedere informazioni sullo stato attuale del dispositivo SIPROTEC®. Tutte le segnalazioni soggette all'interrogazione generale vengono visualizzate con il loro valore attuale. 2.15.1.6 Statistica degli scatti Le segnalazioni relative alla statistica delle interruzioni sono contatori di scatto generati dal 7UT612 nonché valori delle correnti di corto circuito accumulate, interrotte dalle funzioni di protezione. I valori di misura indicati sono valori primari. Questi valori possono essere richiamati e visualizzati sul dispaly posto sul alto frontale del dispositivo mediante un'interfaccia di comando/di servizio, per mezzo di un personal computer, con il programma DIGSI® 4. 192 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.15 Funzioni supplementari I contatori e le memorie della statistica degli scatti vengono archiviati in maniera permanente nel dispositivo protetti dalla mancanza di tensione. I contatori possono essere regolati sullo zero oppure su un qualsiasi valore entro i limiti di impostazione. Per la lettura delle posizioni dei contatori e delle memorie non è richiesta l'immissione di un codice di accesso, mentre lo è per la cancellazione. Ulteriori dettagli sono riportati nel manuale del sistema SIPROTEC® 4 (N. d'ordine E50417–H1176–C151). 2.15.2 Misure di esercizio Visualizzazione e trasmissione di valori di misura I valori di esercizio e i valori numerici vengono ricavati al sistema del processore sullo sfondo. Questi valori possono essere richiamati e visualizzati sul display posto sul alto frontale del dispositivo mediante l'interfaccia di comando, per mezzo di un personal computer, con il programma DIGSI® 4. Il presupposto per una corretta visualizzazione dei valori primari e percentuali è la corretta immissione delle grandezze nominali dei trasformatori e dei mezzi di esercizio conformemente al paragrafo 2.1.2. La tabella 2-9 mostra una sintesi dei valori di misura di esercizio. A seconda del codice di ordinazione, del collegamento del dispositivo e delle funzioni di protezione programmate, è disponibile solo una parte dei valori elencati. L'emissione di una tensione di misura „Vmis“ presuppone che tale tensione sia collegata tramite un resistore addizionale esterno a un ingresso di corrente I7 oppure I8. Tramite una connessione definita dall'utente mediante CFC (modulo CFC "Life_Zero“) la corrente proporzionale alla tensione può essere misurata e visualizzata come tensione "Vmis“. Informazioni più dettagliate sono riportate nel manuale della logica CFC. La potenza apparente "S“ non è una grandezza misurata ma viene calcolata formalmente dalla tensione nominale impostata dell'oggetto protetto e dalle correnti U del lato 1: vale a dire S = -----N- ⋅ ( I L1S1 + I L2S1 + I L3S1 ) per applicazioni trifase e S 3 UN ⋅ ( I L1S1 + I L3S1 ) per trasformatore monofase. Se si utilizza la misura di tensione =----2 descritta nel paragrafo precedente, questa viene considerata per il calcolo della potenza apparente. Le posizioni di fase sono riportate in una tabella separata 2-10, i valori di misura termici nella tabella 2-11. Questi ultimi vengono visualizzati solo se la protezione di sovraccarico è configurata come Abilitato. Quali siano i valori di esercizio possibili dipende anche dal metodo selezionato del rilevamento del sovraccarico e, dal numero di sensori di temperatura collegati tramite i thermobox. Il calcolo dei valori di misura di esercizio viene effettuato anche durante un guasto con intervalli di 0,6 s ca. Le grandezze di misura si basano sempre sulle grandezze nominali dell'oggetto protetto (cfr. anche le rispettive note, i valori di misura delle sovratemperature si basano invece sulla temperatura di scatto. Per i gradi angolari e i gradi della temperatura non vi sono grandezze relative. Poiché l'ulteriore trattamento di queste grandezze (in CFC oppure per la trasmissione tramite interfacce) richiede grandezze senza dimensioni, sono stati scelti liberamente dei riferimenti, indicati nelle tabelle 210 e 2-11 alla voce „Conversione in %“. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 193 2 Funzioni Tabella 2-9 Valori di misura di servizio (valori primari, secondari, percentuali) Valori di misura primari secondari IL1S1; IL2S1; IL3S1 ) Correnti di fase del lato 1 A; kA A Corrente nominale di esercizio 1) 3I0S1 3) corrente omopolare tripla del lato 1 A; kA A Corrente nominale di esercizio 1) I1S1; I2S1 3) Componente diretta e inversa delle correnti del lato 1 A; kA A Corrente nominale di esercizio 1) IL1S2; IL2S2; IL3S2 3) Correnti di fase del lato 2 A; kA A Corrente nominale di esercizio 1) 3I0S2 3) corrente omopolare tripla del lato 2 A; kA A Corrente nominale di esercizio 1) I1S2; I2S2 3) Componente diretta e inversa delle correnti del lato 2 A; kA A Corrente nominale di esercizio 1) I7 3) Corrente all'ingresso di misura I7 A; kA A Corrente nominale di esercizio 1) I1 ... I7 4) Correnti agli ingressi di misura A; kA A Corrente nominale di esercizio 1) I8 Corrente all'ingresso di misura I8 A mA Corrente nominale di esercizio 1) 2) Vmis 5) Tensione dalla corrente in I7 oppure I8 V; kV; MV — — S 6) Potenza apparente kVA; MVA; GVA — — f Frequenza Hz Hz Frequenza nominale 3 % riferiti a 1) per trasformatori all'indirizzo 240, 243 e 249 (cfr. par. 2.1.2) IN = SN /(√3·UN);oppure. IN = SN / UN (monofase) per generatori/Motori/treattante all'indirizzo 251 e 252 (cfr. par. 2.1.2) IN = SN /(√3·UN); per sbarre collettrici e linee conformemente all'indirizzo 265 (cfr. par. 2.1.2) 2) con considerazione del fattore 235 Factor I8 (cfr. par. 2.1.2) 3 ) solo per oggetti trifase 4 ) solo per protezione per sbarra monofase 5 ) se configurato e connesso in CFC 6 )calcolato dalle correnti d fase e dalla tensione nominale e/o Vmis 194 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.15 Funzioni supplementari Tabella 2-10 Valori di misura di esercizio (posizioni di fase) Valori di misura Dimensione Conversione in % 5 ) ϕIL1S1; ϕIL2S1; ϕIL3S1 3) Angolo di fase delle correnti del lato S1, riferito a IL1S1 ° 0° = 0 % 360° = 100 % ϕIL1S2; ϕIL2S2; ϕIL3S2 3) Angolo di fase delle correnti del lato S2, riferito a IL1S1 ° 0° = 0 % 360° = 100 % ϕI1 ... ϕI7 4) Angolo di fase delle correnti negli ingressi di misura, riferito a I1 ° 0° = 0 % 360° = 100 % ϕI7 3) Angolo di fase della corrente I7 riferito a IL1S1 ° 0° = 0 % 360° = 100 % 3 ) solo per oggetti trifase 4 5 ) solo per protezione per sbarra monofase ) solo per CFC e interfacce Tabella 2-11 Valori di misura termici Valori di misura Dimensione ΘL1/ΘSC; ΘL2/ΘSC; ΘL3/ΘSC 1) valore termico di ogni fase, riferito al valore di scatto % Θ/ΘSC 1) valore termico risultante, riferito al valore di scatto % tasso invecch 2) 3) ResWARN tasso di invecchiamento relativo L 2) 3) senza dimensioni Riserva di carico K fino a avvertenza punto caldo % Riserva di carico K fino a allarme punto caldo % Θ Skl 1; Θ Skl 2; Θ Skl 3 2) 3) temperatura punto caldo per ogni fase °C oppure °F. Θ RDT 1 ... Θ RDT12 Temperatura misurata ai sensori di temperatura 1 - 12 °C oppure °F. ResALLARME 2) 3) 3) 1 ) solo protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche conformemente a IEC IEC 60255–8: indirizzo 143 Therm.O/L CHR. = classical (par. 2.1.1) 2 ) solo protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo conformemente a IEC IEC 60354: indirizzo 143 Therm.O/L CHR. = IEC354 (par. 2.1.1) 3) Conversione in % 5) 0 °C = 0 % 500 °C = 100 % 0 °F = 0 % 1000 °F = 100 % 5 ) solo per CFC e interfacce solo in caso di thermobox collegato (par. 2.10) Valori protezione differenziale 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Anche i valori differenziali e di stabilizzazione della Protezione differenziale e della protezione differenziale di terra ristretta conformemente alla tabella 2-12, possono essere letti. 195 2 Funzioni Tabella 2-12 Valori di misura della Protezione differenziale % riferiti a Valori di misura IDiffL1, IDiffL2, IDiffL3 Correnti differenziali calcolate delle tre fasi IStabL1, IStabL2, IStabL3 Correnti di stabilizzazione calcolate delle tre fasi Corrente nominale di esercizio 1 ) Corrente nominale di esercizio ) 1 IDiffEDS Corrente differenziale calcolata della protezione differenziale di terra ristretta Corrente nominale di esercizio 1 ) IStabEDS Corrente di stabilizzazione calcolata della protezione differenziale di terra ristretta Corrente nominale di esercizio 1 ) 1 ) per trasformatori all'indirizzo 240, 243 e 249 (cfr. par. 2.1.2) IN = SN /(√3·UN);oppure. IN = SN / UN (monofase); per generatori/Motori/treattante all'indirizzo 251 e 252 (cfr. par. 2.1.2) IN = SN /(√3·UN); per sbarre collettrici e linee conformemente all'indirizzo 265 (cfr. par. 2.1.2) IBS–Tool L'„IBS–Tool“ è uno strumento complesso di messa in esercizio e di osservazione che consente, con l'aiuto di un PC con Web-Browser, una chiara rappresentazione dei dati di misura più importanti della Protezione differenziale. Informazioni più dettagliate sono riportate nella guida in linea dell'ISB „IBS–Tool“. Questo strumento consente, ad es., la rappresentazione grafica su un PC delle correnti e dei loro angoli di fase per entrambi i lati di un oggetto da proteggere. Oltre ai diagrammi vettoriali delle grandezze vengono indicati anche valori numerici. La Fig.2-94 mostra un esempio. Possono essere rappresentate anche la grandezza delle correnti differenziali e di stabilizzazione e la loro posizione rispetto alla caratteristica di scatto impostata. 196 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.15 Funzioni supplementari Secondary Values Currents: Side 1 Currents: Side 2 +90° ±180° +90° 0° ±180° 0° –90° –90° IL1LS1 = 1.01 A, IL2LS1 = 0.98 A, IL3LS1 = 0,99 A, Fig. 2-94 0.0 ° 240.2 ° 119.1 ° IL1LS2 = IL2LS2 = IL3LS2 = 0,99 A, 0,97 A, 0.98 A, 177.9 ° 58.3 ° 298.2 ° Grandezze di misura ai lati dell'oggetto da proteggere — esempio per correnti in circolo Definizione di valori di soglia Il SIPROTEC® 7UT612 permette di definire valori di soglia applicabili alle grandezze di misura e di conteggio significative. Il passaggio al di sopra o al di sotto di una soglia provoca l'emissione di un allarme che viene visualizzato come segnalazione di esercizio. Come tutte le segnalazioni di esercizio , le soglie possono essere associate a LED e/o a relè di uscita e trasmesse mediante interfacce. Contrariamente alle vere funzioni di protezione (quali protezione di massima corrente e protezione di sovraccarico), questo programma di supervisione ha una minore priorità e può non reagire a cambiamenti rapidi delle grandezze di misura in caso di guasto con attivazione di funzioni di protezione. Inoltre, poiché un messaggio viene emesso solo quando una soglia è stata più volte superata, le supervisioni non possono reagire immediatamente prima di uno scatto della protezione. La definizione di ulteriori valori di soglia è possibile se per le rispettive grandezze di misura e di conteggio è stata eseguita la programmazione tramite CFC (cfr. Manuale del sistema SIPROTEC® 4 n. d'ordine E50417–H1176–C151). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 197 2 Funzioni 2.15.3 Registrazioni oscilloperturbografiche La Protezione differenziale 7UT612 dispone di una memoria oscilloperturbografica. I valori istantanei delle grandezze di misura iL1S1, iL2S1, iL3S1, iL1S2, iL2S2, iL3S2, 3i0S1, 3i0S2, i7, i8 nonché IdiffL1, IdiffL2, IdiffL3, IstabL1, IstabL2, IstabL3 vengono campionati su una griglia 12/3 ms (a 50 Hz) e archiviati in un registro a scorrimento (12 valori campionati per periodo). Nella protezione monofase per sbarre vengono utilizzate invece delle prime 6 correnti di fase, le correnti monofase i1 - i6, le correnti omopolari non hanno importanza. In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un intervallo di tempo tarabile, comunque non superiore a 5 secondi per ciascun evento di guasto. Vengono memorizzate fino a 8 segnalazioni di guasto. La capacità totale della memoria corrisponde a ca. 5 s. La memoria dei dati di guasto si aggiorna automaticamente ogni qualvolta si verifica un nuovo guasto e non è pertanto necessaria alcuna convalida. Le registrazioni oscillografiche possono essere startate automaticamente con l'avviamento della protezione oppure anche mediante ingresso binario, tramite l'interfaccia utente integrata, oppure dall'interfaccia seriale di comando e l'interfaccia seriale di servizio. Attraverso le interfacce i dati possono essere richiamati su un personal computer ed elaborati mediante il programma di elaborazione DIGSI® 4 e il programma grafico SIGRA 4. Quest'ultimo elabora graficamente i dati registrati durante un guasto e calcola dai valori di misura derivati ulteriori grandezze, quali potenza e valori effettivi. Le grandezze di misura possono essere rappresentate, a scelta, in grandezze primarie e secondarie. Inoltre, le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di tracce binarie (flag), ad es. "Avviamento", "Scatto". Se la protezione dispone di un'interfaccia di sistema seriale, i dati dei valori di guasto possono essere rilevati da un'unità. L'analisi viene effettuata in quest'ultima con l'ausilio di programmi idonei. Le grandezze di misura vengono riferite al loro valore massimo e vengono unificate sul valore nominale e preparate per la rappresentazione grafica. Inoltre, le segnalazioni sono rappresentate sotto forma di tracce binarie (flag), ad es., "Avviamento", "Scatto". La trasmissione ad un'unità centrale può essere eseguita automaticamente, in particolare dopo ogni avviamento della protezione oppure dopo uno scatto. 2.15.4 Indicazioni per l'impostazione Valori di misura Oltre ai valori misurati direttamente ai valori calcolati dalle correnti e dalle temperature, il dispositivo 7UT612 può anche indicare una tensione e una potenza apparente. La visualizzazione della tensione presuppone che all'ingresso di corrente I7 oppure I8 siano accoppiata una tensione tramite un resistore addizionale e sia realizzato un collegamento definito dall'utente tramite CFC (cfr. par. 2.15.2, „Visualizzazione e trasmissione di valori di misura“. Il calcolo della potenza apparente viene effettuato mediante questa tensione oppure mediante la tensione nominale del lato 1 dell'oggetto protetto e le correnti di questo 198 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.15 Funzioni supplementari lato. Nel primo caso impostare all'indirizzo 7601 POTENZ. CALCUL. = con V misurata, nel secondo con V settato. Registrazione oscilloperturbograf ica I parametri relativi alla registrazione oscilloperturbografica vengono impostati nel sottomenù Registrazione oscilloperturbografica del menù PARAMETRI. Per la memorizzazione dei dati di guasto viene effettuata una distinzione fra l'istante di riferimento e il criterio di memorizzazione (indirizzo 401 Regis Oscillo). Normalmente il punto di riferimento è l'avviamento del dispositivo, ovvero l'avviamento di una qualsiasi funzione di protezione viene associato all'istante 0. Il criterio di memorizzazione può essere sia l'avviamento del dispositivo (Salva con Avv.), sia lo scatto (Salva con Scatt). Lo scatto del dispositivo (Avvio con scatt) può anche essere scelto come punto di riferimento e rappresenta, in questo caso, anche il criterio di memorizzazione. Il tempo effettivo di memorizzazione comincia con il tempo totale T reg.prim guas (indirizzo 404) prima del punto di riferimento e termina allo scadere di un tempo successivo al guasto T reg.dopo guas (indirizzo 405), in seguito alla scomparsa del criterio di memorizzazione. Il tempo di memorizzazione massimo per ogni registrazione oscillografica Lun Max reg Osc viene impostato nell'indirizzo 403. Per ogni registrazione sono disponibili 5 s massimo per la memorizzazione. Complessivamente possono essere memorizzate fino a 8 registrazioni oscillografiche con un tempo totale di 5 s massimo. La memorizzazione dei dati di guasto può essere attivata anche mediante ingresso binario oppure mediante l'interfaccia di comando (comando dal pannello frontale) collegata a un PC. La registrazione è dinamica. L'indirizzo 406 T reg da In.Bin specifica la lunghezza della registrazione oscilloperturbografica del guasto (il limite superiore è fissato da Lun Max reg Osc, indirizzo 403). A questo tempo si aggiungono i tempi di registrazione di prima e dopo il guasto. Se il tempo è regolato sull'ingresso binario a ∞ , la memorizzazione dura fino a quando l'ingresso binario è attivato (staticamente), al più tardi però fino al limite massimo fissato in Lun Max reg Osc (indirizzo 403). 2.15.5 Parametri Valori di misura Indir. 7601 Parametro Opzioni Parametrizzazione POTENZ. CALCUL. con V settato con V misurata 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Parametrizzazion e Base con V settato Commenti Calcolo della potenza 199 2 Funzioni Registrazioni oscilloperturbografiche Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 401 Regis Oscillo Salvare con Avviamento Salvare con Scatto Avvio con scatto Salvare con Avviamento Registrazione Oscilloperturbografia 403 Lun Max reg Osc 0.30..5.00 sec 1.00 sec Lunghezza max registrazione oscillo. 404 T reg.prim guas 0.05..0.50 sec 0.10 sec Tempo di registrazione prima del guasto 405 T reg.dopo guas 0.05..0.50 sec 0.10 sec Tempo di registrazione dopo fine guasto 406 T reg da In.Bin 0.10..5.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di registrazione da ingr binario 2.15.6 Informazioni Statistica degli scatti F.No. Allarmi Commenti 00409 >BLOC Cont Op > Blocco conteggi Op 01020 Ore Fun.= Contatore ore di funzionamento 01000 # scatto= Numero di comandi scatto interruttore 30607 ΣIL1L1: Accumulazione di corr.interrotta L1 La.1 30608 ΣIL2L1: Accumulazione di corr.interrotta L2 La.1 30609 ΣIL3L1: Accumulazione di corr.interrotta L3 La.1 30610 ΣIL1L2: Accumulazione di corr.interrotta L1 La.2 30611 ΣIL2L2: Accumulazione di corr.interrotta L2 La.2 30612 ΣIL3L2: Accumulazione di corr.interrotta L3 La.2 30620 ΣI1: Accumulazione di corr.interrotta I1 30621 ΣI2: Accumulazione di corr.interrotta I2 30622 ΣI3: Accumulazione di corr.interrotta I3 30623 ΣI4: Accumulazione di corr.interrotta I4 30624 ΣI5: Accumulazione di corr.interrotta I5 30625 ΣI6: Accumulazione di corr.interrotta I6 30626 ΣI7: Accumulazione di corr.interrotta I7 200 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.15 Funzioni supplementari Valori di misura F.No. Allarmi Commenti 00721 IL1 L1= Misura Operat. Corrente L1 Lato 1: 00722 IL2 L1= Misura Operat. Corrente L2 Lato 1: 00723 IL3 L1= Misura Operat. Corrente L3 Lato 1: 30640 3I0S1= 3I0 (sequenza zero) lato 1 30641 I1S1= I1 (sequenza positiva) lato 1 30642 I2S1= I2 (sequenza negativa) lato 1 00724 IL1 L2= Misura Operat. Corrente L1 Lato 2: 00725 IL2 L2= Misura Operat. Corrente L2 Lato 2: 00726 IL3 L2= Misura Operat. Corrente L3 Lato 2: 30643 3I0S2= 3I0 (sequenza zero) lato 2 30644 I1S2= I1 (sequenza positiva) lato 2 30645 I2S2= I2 (sequenza negativa) lato 2 30646 I1= Misura corrente I1 30647 I2= Misura corrente I2 30648 I3= Misura corrente I3 30649 I4= Misura corrente I4 30650 I5= Misura corrente I5 30651 I6= Misura corrente I6 30652 I7= Misura corrente I7 30653 I8= Misura corrente I8 07740 ϕIL1S1= Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 1 07741 ϕIL2S1= Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 1 07749 ϕIL3S1= Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 1 07750 ϕIL1S2= Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 2 07759 ϕIL2S2= Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 2 07760 ϕIL3S2= Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 2 30633 ϕI1= Angolo fase I1 30634 ϕI2= Angolo fase I2 30635 ϕI3= Angolo fase I3 30636 ϕI4= Angolo fase I4 30637 ϕI5= Angolo fase I5 30638 ϕI6= Angolo fase I6 30639 ϕI7= Angolo fase I7 30656 Umis.= Misura di Tensione 00645 S = S (Potenza Apparente) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 201 2 Funzioni F.No. Allarmi 00644 Freq= Commenti Frequenza Valori termici F.No. Allarmi Commenti 00801 Θ /Θ scatto = Aumento temperatura per Allarme e Scatto 00802 Θ /ΘscattoL1= Aumento temperatura per fase L1 00803 Θ /ΘscattoL2= Aumento temperatura per fase L2 00804 Θ /ΘscattoL3= Aumento temperatura per fase L3 01060 Θ leg 1= Hot spot temperatura leg 1 01061 Θ leg 2= Hot spot temperatura leg 2 01062 Θ leg 3= Hot spot temperatura leg 3 01063 Ag.Rate= Aging Rate 01066 ResWARN= Livello warning carico inverso 01067 ResALARM= Livello allarme carico inverso 01068 Θ RTD 1 = Temperatura del RTD1 01069 Θ RTD 2 = Temperatura del RTD2 01070 Θ RTD 3 = Temperatura del RTD3 01071 Θ RTD 4 = Temperatura del RTD4 01072 Θ RTD 5 = Temperatura del RTD5 01073 Θ RTD 6 = Temperatura del RTD6 01074 Θ RTD 7 = Temperatura del RTD7 01075 Θ RTD 8 = Temperatura del RTD8 01076 Θ RTD 9 = Temperatura del RTD9 01077 Θ RTD10 = Temperatura del RTD10 01078 Θ RTD11 = Temperatura del RTD11 01079 Θ RTD12 = Temperatura del RTD12 202 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.15 Funzioni supplementari Valori Diff. FNo. Messaggio Spiegazione 07742 IDiffL1 = IDiffL1 (in I/InO) = 07743 IDiffL2 = IDiffL2 (in I/InO) = 07744 IDiffL3 = IDiffL3 (in I/InO) = 07745 IStabL1= IStabL1 (in I/InO) = 07746 IStabL2= IStabL2 (in I/InO) = 07747 IStabL3= IStabL3 (in I/InO) = 30654 IDiffEDS= IDiff EDS (in I/InO) 30655 IStabEDS= IStab EDS (in I/InO) Valori di soglia F.No. Allarmi 00272 SP. Op Hours> Commenti Set point Ore di operazione Registrazioni oscilloperturbograf iche F.No. Allarmi Commenti 00004 >Registr.oscil. Avvio registrazione oscilloperturbograf. 00203 Av.Re.Guas Avvio registrazione guasto Start reg. osc. Contatore impulsi F.No. Avviam. reg. oscillopert. (controllo flag) solo se configurato (CFC) Allarmi Commenti 00888 Wp(puls) Energia impulsiva Wp (attiva) 00889 Wq(puls) Energia impulsiva Wq (reattiva) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 203 2 Funzioni 2.16 Elaborazione dei comandi In generale Nel SIPROTEC® 7UT612 è integrata una funzione di elaborazione dei comandi che permette di comandare l'interruttore e altri organi di manovra dell'impianto. I comandi possono provenire da quattro fonti: • comando sul posto tramite pannello integrato nel dispositivo, • Comando tramite DIGSI® 4, • comando a distanza tramite unità centrale (ad es., SICAM®), • funzioni automatiche (ad es. mediante ingresso binario) Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato al numero di ingressi e uscite binari necessari e disponibili. Presupposto per le possibilità di comando è che rispettivi ingressi e uscite binari siano configurati e dispongano delle adeguate caratteristiche. Se sono necessarie determinate condizioni di interblocco per i comandi, gli interblocchi di campo possono essere archiviati mediante le funzioni logiche (CFC) definibili dall'utente. La configurazione degli ingressi e delle uscite, la realizzazione di funzioni logiche definite dall'utente e la procedura di attivazione di mezzi di esercizio sono descritte nel manuale del sistema SIPROTEC®, n. d'ordine E50417–H1176–C151. 2.16.1 Tipi di comandi Il dispositivo supporta i seguenti tipi di comando: Comandi di controllo Questi comprendono tutti i comandi che agiscono direttamente sugli organi di manovra dell'impianto e provocano una modifica di stato del processo: • comandi di commutazione di interruttori (non sincronizzati), sezionatori e dispersori, • Comandi a gradini, ad es. per aumentare oppure diminuire il gradino di regolazione dei trasformatori, • comandi di posizionamento con tempo parametrizzabile, ad es. per la regolazione di bobine E. Comandi interni del dispositivo Questi comandi non agiscono direttamente sulle uscite binarie. Essi servono a lanciare una funzione interna, a comunicare oppure a confermare un cambiamento di stato. • Comandi di "adattamento“ che permettono di fissare lo stato di oggetti accoppiati al processo , quali segnalazioni e stati di commutazione, ad es., in caso di mancanza di accoppiamento del processo . Un cambio di stato viene indicato nello stato dell'informazione e può essere visualizzato. • Comandi di controllo flag (per l'"impostazione") che permettono di fissare lo stato di oggetti interni, ad es., di cancellare / riinizializzare il livello di commutazione (remoto/locale), la commutazione di parametri, i blocchi di trasmissione e conteggi. 204 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.16 Elaborazione dei comandi • Comandi di conferma e resettaggio per il set/reset di memorie interne oppure di dati. • Comandi di stato di informazione per fissare/eliminare l'informazione supplementare " stato di informazione" di oggetti di processo quali: − Indicazione dello stato di blocco dell'interruttore − Blocco di un'uscita 2.16.2 Percorso di comando Meccanismi di sicurezza nel percorso di comando permettono di assicurare che un comando abbia luogo solo in seguito alla verifica di tutti i criteri prestabiliti dall'utente. Per ogni organo di manovra si possono programmare funzioni di interblocco. Infine viene controllata l'esecuzione del comando. La sequenza completa di un comando viene descritta brevemente qui di seguito. Controllo della richiesta di comando • Immissione del comando, ad es., mediante il comando integrato: − Verifica della password → diritto di accesso; − Verifica del modo di commutazione (bloccato/sbloccato) → selezione della caratteristica di sbloccaggio. • Verifiche dei comandi programmabili: − Attivazione modo; − Controllo della direzione di commutazione (confronto nominale - reale); − Protezione contro errori di commutazione, blocco di campo (logica tramite CFC) − Protezione contro errori di commutazione, blocco impianto (centralizzato tramite SICAM); − Blocco di comando doppio (blocco di manovre parallele); − Blocco con protezione (blocco di manovre mediante funzioni di protezione). • Verifiche dei comandi predefinite: − Controllo temporale (supervisione del tempo tra richiesta e elaborazione del comando): − Parametrizzazione in corso (durante la parametrizzazione un comando viene rifiutato oppure ritardato); − organo di manovra non presente come uscita (quando un organo di manovra è programmato ma non è associato a un'uscita binaria il comando viene rifiutato); − Blocco di uscita (se un blocco di uscita è stato programmato per un oggetto ed è attivo al momento dell'emissione del comando, quest'ultimo viene rifiutato); − Modulo errori hardware; − Comando per questo organo di manovra già attivo (per un organo di manovra può essere eseguito solo un comando in un determinato istante, blocco di doppio comando); 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 205 2 Funzioni − Controllo 1-di-n (per selezioni multiple quali relè, il dispositivo verifica se un comando è già stato lanciato per i rispettivi relè di uscita). Supervisione dell'esecuzione dei comandi − Interruzione di un comando in seguito a una richiesta di annullamento; − Supervisione del tempo di esecuzione (tempo di controllo segnalazione di conferma) 2.16.3 Protezione contro errori di commutazione Una protezione contro errori di commutazione può essere realizzata mediante la logica programmabile CFC. I controlli degli errori di commutazione in un impianto SICAM®/SIPROTEC® si distinguono di regola in: • interblocco impianto controllato nell'unità centrale (per sbarra collettrice), • interblocco impianto controllato nell'unità di zona (per derivazione). L'interblocco dell'impianto è supportato dalla riproduzione dei processo nell'unità centrale. L'interblocco zone è supportato dalla riproduzione dell'oggetto (conferme) nell'unità di zona. L'entità delle verifiche di interblocco viene stabilita mediante parametri e mediante la logica di interblocco. Gli apparecchi di manovra soggetti a un interblocco di impianto nell'unità centrale, vengono contrassegnati con un parametro nell'unità di zona (nella matrice di parametrizazzione). Per tutti i comandi si può stabilire se la commutazione deve essere effettuata con interblocco (normale) oppure senza interblocco (test): − per comandi sul posto con richiesta della password non parametrizzata, − per comandi automatici dell'elaborazione dei comandi CFC mediante caratteristiche di sbloccaggio, − per comandi locali/remoti mediante ulteriore comando di sbloccaggio tramite profibus. 2.16.3.1 Collegamento con blocco/senza blocco Nelle apparecchiature SIPROTEC® i controlli di comando vengono denominati comunemente "Interblocchi standard". Tali controlli possono essere attivati (controllo bloccato/controllo flag) oppure disattivati (sbloccati) mediante il DIGSI® 4. Per controllo sbloccato oppure non bloccato si intende ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di interblocco precedentemente configurate non vengono verificate. Per controllo bloccato si intende invece ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di interblocco precedentemente configurate vengono verificate 206 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.16 Elaborazione dei comandi nell'ambito del controllo di comando. Se una condizione non viene soddisfatta, il comando viene rifiutato con una segnalazione seguita dal segno meno (ad es. "CO–") e con una rispettiva risposta di comando. La tabella 2-13 riporta i tipi di comando possibili in un organo di manovra e le rispettive segnalazioni. Tabella 2-13 Tipi di comando e rispettive segnalazioni Tipo di comando Comando Causa Messaggi o Comando di processo Collegamento CO BF +/– Comando di adattamento Adattamento MT MT+/– Comando di stato informazione, inibizione dell'acquisizione Inibizione dell'acquisizione ES ST+/– *) Comando di stato informazione, blocco uscita Inibizione emissione AS ST+/– *) Comando di annullamento Annullamento AB AB+/– *) Queste seglazioni vengono visualizzate nel display del dispositivo nelle segnalazioni di servizio, in DIGSI® 4 nelle segnalazioni spontanee Il segno "più" nel messaggio indica una conferma del comando. Il risultato del comando è quello atteso, quindi positivo. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Il comando comando è stato rifiutato. La figura 2-95 mostra un esempio di messaggi relativi all'esecuzione di un comando e delle relative risposte in seguito a una manovra dell'interruttore con esito positivo. Il controllo dei blocchi può essere programmato separatamente per tutti gli apparecchi di manovra e i controlli flag. Altre azioni di controllo interne, quali sovrascritture manuali e annullamento, non vengono verificate e vengono realizzate indipendentemente dagli interblocchi. REGISTR. EVENTI --------------------19.06.01 11:52:05,625 Q0 CO+ CHIUS 19.06.01 11:52:06,134 Q0 RM+ CHIUS Fig. 2-95 Interblocco standard Esempio di segnalazione di esercizio dopo comandi dell'interruttore Q0 Gli interblocchi standard sono i controlli stabiliti durante la configurazione degli ingressi e delle uscite per ogni organo di manovra. La fig. 2-96 mostra un diagramma logico di queste condizioni di interblocco nel dispositivo. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 207 2 Funzioni . Comando con fonte di origine = LOCALE Autorizzazione controllo Apri/Chiudi Localizzazione & REMOTO1), & Locale DIGSI Modo di controllo AUTO Autorizzazione controllo (LOCALE/REMOTO) Remoto Autorizzazione controllo DIGSI DIGSI & & DIGSI & ≥1 & Remoto Modo di controllo LOCALE (sbloccato/bloccato) Commutazione non interbloccata & ≥1 Modo di controllo REMOTO (sbloccato/bloccato) già in pos. s/n Commutazione interbloccata & ≥1 Conferma apri/chiudi Blocco di protezione Ril. INT. CHIUSO già in pos. s/n Zona d'interbloccos/n Zona sist Interd s/n Blocco di prot. s/n Bloc. manov. doppia s/n Autor.contr. LOCALEs/n Autor.contr.REMOTOs/n Uscita di comando al relè ≥1 Ril. INT. APERTO Evento Stato 1) Fonte di origine REMOTO comprende fonte LOCALE. (Comando LOCALE tramite unità centrale nella stazione REMOTO tramite telecontrollo alla stazione centrale e dalla stazione centrale al dispositivo) Fig. 2-96 Interblocchi standard Le condizioni di interblocco programmate possono essere lette sul display del dispositivo. Esse sono contrassegnate da lettere, il cui significato è riportato nella tabella 2-14. Tabella 2-14 Identificazioni di sblocco Identificazione (abbreviazione) Visualizzazione sul display Attivazione modo SV S Controllo stazione Zona /sist,. interb. A Controllo zone FV F Interruttore già in pos. (cotr. pos. interruttore) SI I Blocco di protezione SB B Identificazioni di sblocco 208 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 2.16 Elaborazione dei comandi La figura 2-97 mostra un esempio di visualizzazione sul display delle condizioni di interblocco di tre apparecchiature di controllo. Le abbreviazioni utilizzate sono riportate nella tabella 2-14. Vengono visualizzate tutte le condizioni di interblocco parametrizzate (cfr. fig. 2-97). INTERBLOCCO 01/03 -------------------Q0 AP/Ch S – F I B Q1 AP/Ch S – F I B Q8 AP/Ch Fig. 2-97 Logica di abilitazione mediante CFC S – F I B Esempio di condizioni di interblocco programmate Per il controllo zone, la logica di abilitazione può essere sviluppata facendo uso della logica programmabile CFC. L'informazione "abilitazione" oppure "controllo zone" è messa a disposizione mediante le rispettive condizioni di interblocco (ad es. "Abilitazione SG ON" e "Abilitazione SG OFF" con le informazioni: ON / OFF). 2.16.4 Memorizzazione/acquisizione dei comandi Durante l'elaborazione dei comandi, le segnalazioni di comando e di processo vengono inviate, indipendentemente dall'ulteriore impiego e dal loro trattamento successivo, alla funzione di elaborazione messaggi. Ognuno di questi messaggi contiene un'informazione relativa alla sua origine. Se sono state rispettivamente impostate (configurate), queste segnalazioni vengono registrate nel protocollo delle segnalazioni di esercizio. Conferma del comando a livello del comando integrato Tutte le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE si convertono in una risposta di servizio e vengono visualizzate quindi sul display. Conferma dei comandi LOCALE/ REMOTO/DIGSI Le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE/REMOTO/DIGSI vengono trasmesse indipendentemente dalla configurazione (programmazione su interfaccia seriale). La conferma del comando non ha luogo mediante una risposta di servizio come per il comando locale ma tramite il protocollo normale dei comandi e delle segnalazioni. Supervisione delle segnalazioni L'elaborazione di comandi esegue per tutte le procedure di comando con segnalazione una supervisione del tempo. Parallelamente al comando viene avviato un tempo di supervisione (supervisione di durata comando), che controlla se l'organo di manovra ha raggiunto la posizione desiderata entro tale tempo. All'arrivo della segnalazione il tempo di supervisione viene fermato. Se non viene emessa nessuna segnalazione viene visualizzata la risposta di servizio "Com. fuori tempo" e la procedura viene interrotta. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 209 2 Funzioni Nelle segnalazioni di esercizio vengono protocollati anche i comandi e le loro segnalazioni. La conclusione normale di un comando ha luogo con l'arrivo della segnalazione (Disp. rit. OK) dell'organo di manovra interessato oppure con l'emissione di un messaggio alla conclusione del comando (nel caso di comandi senza segnalazione di processo). Il segno "più" nella segnalazione di risposta indica una conferma del comando. Il comando è stato concluso positivamente. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Emissione del comando/ eccitazione relè I tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di organi di manovra oppure per il posizionamento superiore/inferiore di gradini del trasformatore, vengono definiti durante la configurazione, cfr. Manuale del sistema SIPROTEC® 4, n. d'ordine E50417–H1176–C151. 2.16.5 Informazioni FNo. Messaggio Spiegazione Attiv. modo Attivazione modo Attiv.modoREM Modo di controllo REMOTO Attiv.modoLOCALE Modo di controllo LOCALE 210 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Montaggio e messa in servizio 3 Questo capitolo si rivolge a esperti addetti alla messa in servizio. Essi devono avere esperienza nella messa in servizio di dispositivi di protezione e di comando, avere conoscenza del funzionamento del generatore e delle regole e delle disposizioni in materia di sicurezza. È possibile che si rendano necessari alcuni adattamenti dell'hardware ai dati dell'impianto. Per le prove primarie l'oggetto da proteggere (linea, trasformatore, etc.) deve essere inserito e messo in servizio. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento 212 3.2 Verifica dei collegamenti 232 3.3 Messa in servizio 237 3.4 Attivazione dell'apparecchio 261 211 3 Montaggio e messa in servizio 3.1 Montaggio e collegamento Attenzione! La funzionalità e la sicurezza dell'apparecchio presuppongono un trasporto adeguato nonché operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale qualificato in conformità agli avvertimenti e alle indicazioni contenuti nel presente manuale. In particolare sono da osservare le prescrizioni generali per l'installazione e la sicurezza per il lavoro con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali). La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali sull'apparecchiatura. Condizioni preliminari 3.1.1 Montaggio Montaggio incassato 212 Il controllo dei dati dell'apparecchio è stato effettuato e ne è stata verificata la concordanza con i dati dell'impianto. Togliere le 4 coperture degli agnoli sul fronte dell'apparecchio. Si rendono così accessibili 4 fori longitudinali nell'angolare di fissaggio. Inserire l'apparecchio nell'apertura del quadro e fissare con 4 viti. Per le dimensioni vedi paragrafo 4.15, Fig. 4-13. Inserire nuovamente le 4 coperture. Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2. Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della scatola seguendo lo schema. Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, prima di inserire i fili, le viti devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di seraggio, raggi di curvatura e scarico di trazione secondo la descrizione del sistema (N.d'ordine E50417–H1176–C151). Le indicazioni sono contenute anche nelle Istruzioni brevi a corredo dell'apparecchio. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento Foro longitudinale SIPROTEC SIEMENS RUN ERROR MENU PRINCIPALE 7UT612 01/05 Segnalazioni valori di misura 1 2 MENU Segnalazioni F1 7 8 9 Valori di misura F2 4 5 6 F3 1 2 3 0 +/- Segnalazione di guasto F4 Fig. 3-1 Montaggio incassato su telaio e in armadio 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 ENTER ESC LED Montaggio incassato di un 7UT612 Per il montaggio di un apparecchio in un telaio o armadio servono 2 guide angolari. I codici per l'ordinazione sono riportati nel Appendice al par. A.1.1. Dapprima avvitare senza stringere le due guide angolari nel telaio o nell'armadio con rispettivamente 4 viti. Togliere le 4 coperture degli angoli sul fronte dell'apparecchio. Si rendono così accessibili 4 fori longitudinali nell'angolare di fissaggio. Fissare l'apparecchio alle guide angolari con 4 viti. Per le dimensioni vedi paragrafo 4.15, Fig. 4-13. Inserire nuovamente le 4 coperture. Stringere bene le 8 viti delle guide angolari nel telaio o armadio. Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2. Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della scatola seguendo lo schema. Nel caso di collegamenti filettati con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, prima di inserire i fili, le viti devono essere avvitate in modo tale che la testa della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo che la filettatura della vite entri nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di serraggio, raggi di curvatura e scarico di trazione secondo la descrizione del sistema (N.d'ordine E50417–H1176–C151). Le indicazioni sono contenute anche nelle Istruzioni brevi a corredo dell'apparecchio. 213 3 Montaggio e messa in servizio Barra di fissaggio SIPROTEC SIEMENS RUN ERROR MENU PRINCIPALE 7UT612 01/05 Segnalazioni Valori di misura 1 2 MENU ENTER ESC LED Segnalazioni F1 7 8 9 Valori di misura F2 4 5 6 Segnalazione di guasto F3 1 2 3 0 +/- F4 Barra di fissaggio Fig. 3-2 Montaggio sporgente 214 Montaggio di un 7UT612 su telaio o in armadio Fissare l'apparecchiatura sul quadro elettrico per mezzo di 4 viti. Per le dimensioni vedi paragrafo 4.15, Fig. 4-14. Collegare il morsetto di terra dell'apparecchiatura alla terra di protezione del quadro elettrico. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2. Predisporre una terra solida a bassa resistenza ohmica (sezione ≥ 2,5 mm2) sulla superficie di terra laterale con l'ausilio di almeno una vite M4. Effettuare i collegamenti seguendo lo schema tramite morsetti a vite, collegamenti a fibra ottica attraverso l'alloggiamento del pulpito. A questo scopo è assolutamente necessario tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di serraggio, raggi di curvatura e scarico di trazione secondo la descrizione del sistema (N.d'ordine E50417–H1176–C151). Le indicazioni sono contenute anche nelle Istruzioni brevi a corredo dell'apparecchio. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.2 Varianti di collegamento Gli schemi generali sono riportati nell'Appendice A.2. Esempi di collegamento per i TA sono riportati nell'Appendice A.3. È necessario verificare che le impostazioni dei parametri di configurazione (par.2.1.1) e dei dati dell'impianto (par. 2.1.2) corrispondano all'oggetto da proteggere e ai suoi collegamenti: Oggetto da proteggere L'impostazione dell'Ogg.di Protez. (indirizzo 105) deve corrispondere con quella dell'oggetto protetto. Un'impostazione scorretta può causare reazioni imprevedibili dell'apparecchio. Accertarsi che venga impostato per gli autotrasformatori Ogg.di Protez. = Autotrasform. e non Trasf.3 fase. Con un Trasf.1 fase la fase centrale L2 rimane libera. Correnti Il collegamento delle correnti dei trasformatori all'apparecchio va effettuato in funzione dell'impiego previsto. Nel caso di un collegamento trifase, ognuna delle tre correnti di fase è associata ai lati dell'oggetto protetto. Gli esempi di collegamento per i diversi oggetti sono riportati nell' Appendice A.3, fig. A-3 - A-6 e A-9 - A-13. Nel caso di un collegamento bifase di un trasformatore monofase la fase centrale (IL2) rimane libera. La fig. A-7 nell' Appendice A.3 riporta un esempio di collegamento. Se é presente un solo TA, le due fasi (IL1 e IL3) vengono comunque utilizzate come mostra la fig. A-8 sul lato destro. Nella protezione monofase per sbarre ogni ingresso di misura (eccetto I8) è associato a una derivazione della sbarra. La fig. A-14 nell'Appendice A.3 mostra un esempio per una fase; le altre devono essere collegate di conseguenza. Se l'apparecchio viene collegato a un trasformatore convertitore fare riferimento alla fig. A-15. In questo caso va notato che la corrente nominale di uscita dei trasformatori convertitori è normalmente 100 mA; gli ingressi si misura dell'apparecchio vanno quindi adattati di conseguenza (cfr. anche par. 3.1.3). Verificare l'associazione degli ingressi di corrente I7 e I8. I collegamenti dipendono anch'essi dall'impiego e vengono presi in considerazione in alcuni esempi (ad es. fig.A-4 -A-7 e A-11 - A-15). Controllare anche i dati nominali e i fattori di adattamento dei TA. Le associazioni delle funzioni di protezione ai lati devono essere coerenti. Ciò concerne in particolare la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore, il cui punto di misura (lato) deve coincidere con il lato dell'interruttore da sorvegliare. Ingressi e uscite binarie I collegamenti lato impianto si basano sulle possibilità di configurazione degli ingressi e delle uscite binari, ovvero sull'adattamento individuale all'impianto. La loro configurazione alla consegna dell'apparecchio è riportata nell'appendice A.5 nelle tabelle A-2 e A-3. Controllare anche che le strisce con le diciture sulla parte frontale corrispondano alle funzioni di segnalazione attribuite. Anche in questo caso è particolarmente importante che, se necessario, le conferme (contatti ausiliari) dell'interruttore da proteggere utilizzate per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore siano collegate agli ingressi binari adeguati corrispondenti al lato associato della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 215 3 Montaggio e messa in servizio Commutazione gruppi di impostazione Se la commutazione del gruppo di parametri viene effettuata attraverso ingressi binari, bisogna osservare le indicazioni seguenti: • Per il comando di quattro possibili gruppi di parametri devono essere disponibili due ingressi binari. Gli ingressi binari sono denominati con ">Param. Selec.1" e "Param. Selec.2“ e devono essere configurati su due ingressi binari fisici per poter comandare. • Per il comando di due gruppi di parametri è sufficiente un ingresso binario, ovvero l'ingresso ">Param. Selezione1", poiché l'ingresso binario non parametrizzato "Param. Selezione2" allora viene considerato come non comandato. • I segnali di comando devono essere presenti in modo permanente affinché il gruppo di impostazione selezionato rimanga attivo. L'associazione degli ingressi binari ai gruppi di impostazione A -D è riportata nella tabella 3-1, mentre la fig. 3-3 mostra un esempio di collegamento semplificato. In quest'ultimo si presuppone che gli ingressi binari siano parametrizzati come normalmente aperti ovvero con tensione attiva (H attiva). Tabella 3-1 Selezione dei parametri (commutazione dei gruppi di impostazione) mediante gli ingressi binari Ingresso binario >Param. Selez.1 >Param. Selez.2 risulta attivo no no Gruppo A sì no Gruppo B no sì Gruppo C sì sì Gruppo D no = ingresso non eccitato sì = ingresso eccitato Commutatore per gruppo di impostazione L+ A B C D L+ A B C D Fig. 3-3 Supervisione del circuito di scatto 216 7UT612 L– L– FNo. 7 >Param. Selez.1 FNo. 8 >Param. Selez.2 Schema di collegamento (esempio) per una commutazione di gruppi di impostazione mediante ingressi binari Assicurarsi che i due ingressi binari oppure un ingresso binario e una resistenza di riserva R siano collegati in serie. La soglia di intervento degli ingressi binari deve rimanere chiaramente al di sotto della metà del valore nominale della tensione continua di comando. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento Se vengono impiegati due ingressi binari per il controllo del circuito di scatto, questi ultimi devono essere a potenziale zero ovvero senza conduttori comuni. In caso di impiego di un ingresso binario bisogna inserire un resistore R di ricambio (cfr. fig. 3-4). Questo resistore R è integrato nel circuito del secondo contatto ausiliario dell'interruttore (Cont.aus.2). Il resistore dev'essere dimensionato in modo da consentire che la bobina dell'interruttore (BI) non sia più eccitata quando quest'ultimo è aperto (Cont. aus. 1 aperto e Cont. aus. 2 chiuso) e che l'ingresso binario (IB1) sia ancora eccitato quando il relè di comando è aperto. Vcontr. L+ 7UT612 FNo. 6852 S:C.Scat.Rel.Sc VIB 7UT612 RC Legenda: R INT BINT Aux.1 Aux.2 RC — INT — BINT— Aux.1 — Aux.2 — R — Contatto relè di comando Interruttore Bobina interruttore Contatto ausiliario interruttore (contatto NA) Contatto ausiliario interruttore (contatto NC) Resistore di riserva Vcontr. — tensione di comando (tensione di scatto) VIB — tensione di ingresso per ingresso binario L– Fig. 3-4 Supervisione comando di scatto con un ingresso binario — esempio per circuito di scatto 1 Da qui risultano, per il dimensionamento, un valore di soglia superiore Rmax e un valore di soglia inferiore Rmin, dai quali andrebbe selezionato come valore ottimale, il valore aritmetico medio R: R max + R min R = --------------------------------2 Per garantire la minima tensione per attivare l'ingresso binario, risulta per Rmax: V contr – V IBmin R max = --------------------------------------- – R BINT I IB (High) Affinché la bobina dell'interruttore (per il caso sopra citato) non resti eccitata, risulta per Rmin: V contr – V BINT (LOW) R min = R BINT ⋅ ----------------------------------------------------- V BINT (LOW) IIB (HIGH) Corrente costante con IB energizzato (= 1,7 mA) VIB min tensione minima di energizzazione per IB (=19 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V; = 73 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 110/125/220/250 V) Ucontr Tensione di comando per circuito di scatto RBint Resistenza ohmica della bobina interruttore VBint (LOW) Tensione massima nella bobina dell'interruttore che non provoca uno scatto Se risulta Rmax < Rmin, il calcolo dev'essere ripetuto con la successiva soglia più bassa VIB min che dev'essere realizzata nel dispositivo mediante uno o più ponti a innesto (cfr. par. 3.1.3). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 217 3 Montaggio e messa in servizio Per l'assorbimento di potenza della resistenza vale: V contr 2 2 P R = I ⋅ R = -------------------------- ⋅ R R + R BINT Esempio: IIB (HIGH) 1,7 mA (del SIPROTEC® 7UT612) VIB min 19 V con posizione di fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V (del dispositivo 7UT612) 73 V con posizione di fornitura per tensioni nominali 110/125/220 V (del dispositivo 7UT612) Vcontr 110 110 V (dell'impianto / circuito di scatto) RBint 500 Ω (dell'impianto / circuito di scatto) VBint (LOW) 2 110 V (dell'impianto / circuito di scatto) 110 V – 19 V R max = ---------------------------------- – 500 Ω 1,7 mA Rmax = 53 kΩ 110 V – 2 V R min = 500 Ω ⋅ ------------------------------ 2V Rmin = 27 kΩ R max + R min R = ------------------------------- = 40 kΩ 2 Viene selezionato il primo valore normale 39 kΩ; per la potenza vale: 2 110 V P R = ---------------------------------------- ⋅ 39 kΩ 39 kΩ + 0,5 kΩ PR ≥ 0,3 W Thermobox 218 Se la protezione di sovraccarico funziona tenendo conto della temperatura del refrigerante (protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo), uno o due Thermobox 7XV5662 possono essere collegati all'interfaccia di servizio (porta C). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.3 Adattamento dell'hardware 3.1.3.1 Generalità Un adattamento successivo dell'hardware alle condizioni dell'impianto può rendersi necessario ad esempio in relazione alla tensione di comando per ingressi binari o all'attualizzazione di interfacce di comunicazione. Se si effettuano addattamenti, tenere in ogni caso conto delle indicazioni riportate nei paragrafi 3.1.3.2 - 3.1.3.5. Alimentazione ausiliaria Esistono diversi campi di lavoro per la tensione ausiliaria (vedi dati di ordinazione nell'AppendiceA.1). Le versioni per DC 60/110/125 V e DC 110/125/220/250 V / AC 115/230 V possono essere adattate modificando dei ponti ad innesto. L'attribuzione di questi ai campi di lavoro della tensione nominale e la loro disposizione sul circuito stampato sono descritte successivamente al par. 3.1.3.3 al titolo al margine "Modulo processore A-CPU". Alla consegna dell'apparecchio tutti i ponti sono impostati correttamente secondo i dati di targa e non devono essere più modificati. Correnti nominali I trasduttori di ingresso dell'apparecchio sono trasduttori su una corrente nominale di 1 A o 5 A. La posizione dei ponti a innesto viene effettuata in fabbrica conforme alle indicazioni di targa per gli ingressi di corrente I1 - I7; I8 è indipendente dalla corrente nominale. Se i gruppi di TA ai lati dell'oggetto da proteggere e/o l'ingresso di corrente I7 hanno correnti nominali secondarie differenti è necessario un loro adattamento nell'apparecchio. Lo stesso vale anche per i TA delle diverse derivazioni delle sbarre nel caso di una protezione monofase di sbarre. Con quest'ultima protezione dotata di trasformatori sommatori interconnessi, le correnti nominali I1 - I7 sono generalmente di 100 mA. L'attribuzione dei ponti a innesto alla corrente nominale e il loro posizionamento sono descritti successivamente al par. 3.1.3.3 al titolo al margine "Modulo di ingresso e di uscita A–I/O–3". Se si apportano delle modifiche, non dimenticare di trasmetterle all'apparecchio: − per le applicazioni trifase e i trasformatori monofase, all'indirizzo 203 I secon. TA L.1 per il lato 1 e all'indirizzo 208 I secon. TA L.2 per il lato 2 nei dati dell'impianto (cfr. par. 2.1.2 al titolo al margine „Dati TA per 2 lati“, pag. 24). − per le applicazioni trifase e i trasformatori monofase, all'indirizzo 233 IN-Sec. TA I7 per l'ingresso di corrente I7 (cfr. par. 2.1.2 al titolo al margine „Dati TA per ingresso di corrente I7“, pag. 28). − per la protezione monofase di sbarre agli indirizzi 213 IN-Sec. TA I1 - 233 INSec. TA I7 (cfr. par. 2.1.2 al titolo al margine „Dati dei TA con protezione monofase per sbarre“, pag. 26). L'ingresso di misura della corrente I8 è — indipendentemente dalla corrente nominale dell'apparecchio — predisposto per una misura della corrente ad alta sensibilità (ca. 3 mA - 1,6 A). Tensione di comando per gli ingressi binari 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Alla consegna gli ingressi binari vengono impostati in modo tale da funzionare con una tensione dello stesso ordine di grandezza della tensione di alimentazione. In caso di valori nominali differenti della tensione di comando sul lato dell'impianto può rendersi necessaria la modifica della soglia di intervento degli ingressi binari. 219 3 Montaggio e messa in servizio Per modificare la soglia di intervento di un ingresso binario, bisogna cambiare ogni volta un ponte. L'attribuzione dei ponti a innesto agli ingressi binari e il loro posizionamento sono descritti successivamente al par. 3.1.3.3 al titolo al margine "Modulo processore A-CPU". Nota: Se vengono impiegati ingressi binari per la supervisione del circuito di scatto, si deve considerare che due ingressi binari (e/o un ingresso binario e un resistore) sono collegati in serie. Qui la soglia di intervento deve essere chiaramente al di sotto della metà della tensione di comando nominale. Tipo di contatto per i relè di uscita Sulla scheda del processore A-CPU ci sono due relè i cui contatti possono essere regolati a scelta come contatto NA o contatto NC. A questo scopo è sufficiente cambiare un ponte. L'attribuzione del ponte a innesto al tipo di contatto e il suo posizionamento sono descritti al par. 3.1.3.3 al titolo al margine „Modulo processore A-CPU“. Sostituzione di interfacce Le interfacce seriali sono intercambiabili. Nel presente capitolo 3.1.3.4 al titolo al margine „Sostituzione di moduli interfaccia “ viene descritto quali sono queste interfacce e come vanno sostituite. Terminazione di interfacce con bus Per garantire una trasmissione sicura dei dati, il bus RS485 dev'essere terminato al livello dell'ultimo apparecchio connesso (collegamento di resistenze di terminazione). A questo scopo sono previste delle resistenze di terminazione nel circuito stampato delle interfacce, che vengono attivate mediante ponti a innesto. La disposizione dei ponti sul modulo dellInterfaccia è descritta successivamente al par. 3.1.3.4 al titolo al margine "Interfaccia RS485". Pezzi di ricambio Pezzi di ricambio possono essere la batteria tampone, che in caso mancanza della tensione di alimentazione mantiene i dati caricati nella memoria RAM, e il fusibile dell'alimentazione di corrente interna. La loro disposizione fisica si ricava dalla figura 3-6 . I dati del fusibile sono impressi sul modulo accanto al fusibile. Per la sostituzione si prega di tenere conto delle indicazioni del manuale del sistema (N. d'ordine E50417–H1176–C151) alla voce "Manutenzione". 220 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.3.2 Smontaggio dell'apparecchio Attenzione! La premessa per i passi che seguono è che l'apparecchio non sia in stato operativo. A causa dei rischi legati a tensioni pericolose e a raggi laser, l'apparecchio non può essere collegato né a una tensione ausiliaria né a grandezze di misura o fibre ottiche! Se si effettuano lavori sui circuiti stampati quali controllo o permutazione di elementi di comando oppure sostituzione di moduli, procedere nel modo seguente: Attenzione! La conseguenza è che il codice di ordinazione (MLFB) e i valori nominali di targa non concordano più con l'apparecchio. Se in casi eccezionali una tale modifica dovesse essere necessaria, è indispensabile contrassegnare in questo senso l'apparecchio in modo chiaro e ben evidente. A questo scopo sono a disposizione etichette autoadesive che possono essere usate quale targa supplementare. Preparare la postazione di lavoro: Preparare un piano di appoggio adatto per componenti che possono danneggiarsi in seguito a scariche elettrostatiche. Sono inoltre necessari i seguenti utensili: − un cacciavite con larghezza utensile da 5 a 6 mm, − un cacciavite con intaglio a croce Pz misura 1, − una chiave a tubo con ampiezza 4,5 mm. Svitare le viti prigioniere sul lato posteriore del connettore DSUB al posto "A". Ciò non va fatto con il modello per montaggio sporgente. Se l'apparecchio accanto alle interfacce del posto "A" ha ulteriori interfacce ai posti "B" e/o "C", devono essere allentate le viti che si trovano rispettivamente in diagonale. Ciò non va fatto con il modello per montaggio sporgente. Togliere le coperture del frontalino dell'apparecchio e allentare le viti che diventano così accessibili. Togliere il frontalino e ribaltarlo lateralmente facendo attenzione. Attenzione! È indispensabile prevenire scariche elettrostatiche attraverso collegamenti dei componenti, i circuiti stampati e i connettori a spina toccando preventivamente le parti metalliche collegate a terra. Non inserire o estrarre i collegamenti interfaccia sotto tensione! 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 221 3 Montaggio e messa in servizio La disposizione dei moduli è riportata alla fig. 3-5. Allentare sul frontalino il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore A–CPU (n) e il frontalino. Staccare premendo i bloccaggi del connettore in alto e in basso in modo che il connettore a spina del cavo a nastro piatto venga premuto fuori. Allentare il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore A–CPU (n) e i moduli di ingresso/uscita A–I/O–3 (o). Estrarre i moduli e porli su un piano di appoggio adatto a componenti a rischio di scariche elettrostatiche (EGB). Per il modello per montaggio sporgente bisogna considerare che per tirare il modulo del processore C-CPU-2 è necessario usare un po' di forza per via dei connettori a spina. Controllare ed eventualmente modificare e/o rimuovere i ponti come sulle figure da 3-6 a 3-7 . 1 2 Modulo processore A-CPU Modulo di ingresso e di uscita A–I/O–3 Posizione 5 Posizione 19 1 IB1 a IB3 Fig. 3-5 222 2 Ingressi binari Vista frontale senza frontalino (semplificata e rimpicciolita) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento Interruttori su circuiti stampati Modulo processore A-CPU Il layout del circuito stampato per il modulo del processore A-CPU è riportato a fig. 3-6. La tensione nominale impostata dell'alimentatore integrato va controllata in base alla tabella 3-2, le tensioni di comando selezionate degli ingressi binari da IB1 a IB5 in base alla tabella 3-3 e il tipo di contatto delle uscite binarie UB1 e UB2 secondo la tabella 3-4. Fusibile X51 T 2,0H250V 3.1.3.3 3 21 F1 2 1 3 X41 2 1 3 X42 X53 1 2 3 X21 X23 2 X22 X52 L H 1 L H L H 4 3 Interfaccia operat. front. Legatura di cavi Sincronizzazione oraria (Porta A) – + Batteria G1 Fig. 3-6 Modulo processore A-CPU (senza moduli interfaccia) con rappresentazione dei ponti necessari per il controllo delle impostazioni 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 223 3 Montaggio e messa in servizio Tabella 3-2 Posizione dei ponti della tensione nominale dell'alimentatore inegrato sul modulo del processore A–CPU Tensione nominale Ponte da DC 24 fino a 48 V da DC 60 fino a 125V DC 110 - 250 V, AC 115 V - 230 V X51 non applicato 1–2 2–3 X52 non applicato 1–2 e 3–4 2–3 X53 non applicato 1–2 2–3 Tabella 3-3 Posizione dei ponti della tensione nominale delle soglie di tensione degli ingressi binari da IB1 a IB3 sul modulo del processore A–CPU Ingresso binario Ponte Soglia 17 V 1) Soglia 73 V 2) IB1 X21 1–2 2–3 IB2 X22 1–2 2–3 IB3 X23 1–2 2–3 1) Posizione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V Posizione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 a 220 V, da AC 115 a 230 V 2) Tabella 3-4 224 Posizione dei ponti per il tipo di contatto dei relè per UB1 e UB2 sul modulo del processore A–CPU posizione di riposo aperta Posizione di riposo chiusa Impostazione (contatto NA) (Contatto NC) di consegna per Ponte UB1 X41 1–2 2–3 1–2 UB2 X42 1–2 2–3 1–2 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento Modulo di ingresso e di uscita A–I/O–3 Il layout del circuito stampato per il modulo di ingresso/uscita A–I/O–3 è riportato in fig. 3-7. X65 0,1A 5A X66 0,1A 5A 1A 1A IL2S2 I5 IL1S2 I4 IL3S2 I6 I8 1A X67 0.1A 5A X61 0.1A 5A X62 0.1A 5A 1A 1A IL2S1 I2 indef 5A 5A 5A indef IL3S1 I3 I7 1A 1A 0.1A rated 1A current X70 I7 0.1A rated 1A current X69 side 2 0.1A rated 1A current X68 side 1 X64 0.1A 5A X63 0.1A 5A Fig. 3-7 IL1S1 I1 Modulo di ingresso / uscita A–I/O–3 con rappresentazione dei ponti necessari per il controllo delle impostazioni Le correnti nominali impostate dei trasformatori di corrente in ingresso vengono controllati sul modulo di ingresso/uscita A–I/O–3. Alla consegna tutti i ponti sono (X61 fino X70) sono impostati in modo unificato per una corrente nominale (conformemente al codice di ordinazione dell'apparecchio). È comunque possibile modificare le correnti nominali per ogni trasformatore di ingresso. A questo scopo è necessario cambiare i ponti accanto ai trasmettitori e gli ulteriori ponti da X68 a X70. La tabella 3-5 mostra l'abbinamento dei ponti agli ingressi di misura di corrente. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 225 3 Montaggio e messa in servizio • Nel caso di applicazioni trifase e di un trasformatore monofase: sono disponibili per ogni lato 3 ingressi di misura. I ponti appartenenti a un lato devono essere innestati con la stessa corrente nominale. Lo stesso vale anche per il ponte comune (X68 per lato 1 e X69 per lato 2). Per l'ingresso di misura I7 il ponte individuale e il ponte comune vengono innestati alla stessa corrente nominale. • Nel caso di protezione per sbarra monofase: ogni ingresso può essere impostato individualmente. Sole se gli ingressi di misura da I1 a I3 hanno la stessa corrente nominale, X68 va innestato alla stessa corrente nominale. Sole se gli ingressi di misura da I4 a I6 hanno la stessa corrente nominale, X69 va innestato alla stessa corrente nominale. Se all'interno dei gruppi di ingresso sono valide correnti nominali diverse il ponte comune va innestato su „indef“. Nel caso di trasformatori sommatori collegati in serie con un'uscita di 100 mA, i ponti di tutti gli ingressi di misura, compresi i ponti comuni vengono innestati a „0.1A“. Tabella 3-5 Associazione dei ponti per la corrente nominale agli ingressi di misura Applicazione 226 Ponte trifase monofase individuale comune IL1S1 I1 X61 IL2S1 I2 X62 IL3S1 I3 X63 IL1S2 I4 X65 IL2S2 I5 X66 IL3S2 I6 X67 I7 I7 X64 X70 I8 I8 — — X68 X69 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.3.4 Moduli interfaccia Sostituzione di moduli interfaccia I moduli interfaccia si trovano sul modulo del processore A–CPU. La figura 3-8 mostra il circuito stampato con la disposizione dei moduli. Posizione di montaggio (parte posteriore della custodia Fig. 3-8 Interfaccia di servizio/ Thermobox C Interfaccia di sistema B Modulo processore A–CPU con moduli interfaccia Si prega di osservare: • La sostituzione di un modulo interfaccia è possibile solamente su apparecchi a montaggio incassato. In apparecchi per montaggio sporgente la sostituzione può essere effettuata solo presso la nostra fabbrica. • Possono essere impiegati solo moduli interfaccia con i quali l'apparecchio è ordinabile in fabbrica in base al numero di ordinazione (vedi anche Appendice A.1). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 227 3 Montaggio e messa in servizio • Se necessario dev'essere garantita la terminazione di interfacce con capacità bus conformemente al titolo al margine „Interfaccia RS485“. Tabella 3-6 Moduli di sostituzione per interfacce nel montaggio incassato Interfaccia Posizione di montaggio Modulo di sostituzione RS232 RS485 LWL 820 nm Profibus FMS RS485 Profibus FMS anello semplice Profibus FMS anello doppio Interfaccia di sistema B Profibus DP RS485 Profibus DP anello doppio Modbus RS485 Modbus 820 nm DNP 3.0 RS485 DNP 3.0 820 nm RS232 Interfaccia di servizio/ Thermobox C RS485 LWL 820 nm I numeri di ordinazione dei moduli di sostituzione sono riportati nell'Appendice al paragrafoA.1.1. InterfacciaRS232 L'interfaccia RS232 può essere riconfigurata come mostra la fig. 3-10 in un'interfaccia RS485. La figura 3-8 mostra il circuito stampato dell'A–CPU con la disposizione dei moduli. La fig. 3-9 mostra la posizione dei ponti a innesto dell'interfaccia RS232 sul modulo interfaccia. In questo caso nono sono necessarie resistenze di terminazione. Le resistenze sono sempre disinserite. 228 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento 8X 1 2 3 X12 1 2 3 1 2 3 X3 X6 X7 X4 X5 1 2 3 X11 1 2 3 C53207A324-B180 Rappresentazione dei ponti allo stato di fornitura Fig. 3-9 1 2 3 X13 X10 1 2 3 Posizione dei ponti a innesto per la configurazione dell'interfaccia RS232 Con il ponte X11 viene attivato il comando del flusso che è importante per la comunicazione modem. In questo caso significano Posizione dei ponti 2–3: I segnali di comando del modem CTS (Clear-To-Send) secondo RS232 non sono a disposizione. Di solito il collegamento avviene tramite uno starcoupler o un convertitore FO. I segnali del modem non sono necessari perché il collegamento con gli apparecchi SIPROTEC® viene effettuato sempre in modalità half-duplex. Va usato il cavo di collegamento con il codice di ordinazione 7XV5100–4. Posizione dei ponti 1–2:I segnali del modem vengono messi a disposizione: per il collegamento diretto RS232 tra apparecchio e modem si può selezionare anche questa impostazione (opzionale). Si consiglia di usare i normali cavi di collegamento per modem RS232 (convertitore 9 poli a 25 poli). Tabella 3-7 Interfaccia RS485 Posizione dei ponti di CTS (comando flusso) sul modulo processore Ponte /CTS comandato da interfaccia RS232 /CTS attraverso /RTS X11 1–2 2–3 L'interfaccia RS485 può essere riconfigurata come mostra la fig. 3-9 in un'interfaccia RS232. Per interfacce inserite su bus, l'ultimo apparecchio deve avere una resistenza terminale inserita . Le resistenze terminali sono collocate sul modulo interfaccia, che is trova sul modulo del processore A–CPU. La figura 3-8 mostra il circuito stampato dell'A–CPU con la disposizione dei moduli. Il modulo per l'interfaccia RS485 è rappresentato a fig.3-10, quello per l'interfaccia Profibus a fig.3-11. Bisogna che entrambi i ponti di un modulo siano sempre inseriti nello stesso senso. Alla consegna i ponti sono inseriti in modo che le resistenze di terminazione siano disinserite. Eccezione: Se è previsto il collegamento di Thermobox 7XV566 all'interfaccia di servizio, le resistenze terminali sono inserite poiché questo è il caso normale per questa applicazione. Ciò interessa quindi solo la Porta C per apparecchi con codice di ordinazione 7UT612*–****2–4*** (pos.12 = 2; pos. 13 = 4). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 229 3 Montaggio e messa in servizio 8X X3 X6 X7 X4 X5 X4 disinserita 2–3 1–2 *) 2–3 1–2 *) 1 2 3 X10 1 2 3 1 2 3 *) Stato di fornitura (eccezione v. testo) X13 X3 inserita X12 1 2 3 1 2 3 X11 Resistenze terminali Ponte 1 2 3 1 2 3 C53207A324-B180 Fig. 3-10 Posizione dei ponti a innesto per la configurazione dell'interfaccia RS485 C53207-A322- 2 3 4 B100 B101 Resistenze terminali Ponte inserita disinserita X3 1–2 2–3 *) X4 1–2 2–3 *) X4 X3 3 2 1 3 2 1 *) Stato di fornitura (eccezione v. testo) Fig. 3-11 Posizione dei ponti a innesto per la configurazione dell'interfaccia Profibus La realizzazione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (ad es. sul modulo di collegamento, vedi figura 3-12). In questo caso le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo interfaccia RS485 o Profibus devono essere disinserite. +5 V 390 Ω A/A´ 220 Ω B/B´ 390 Ω Fig. 3-12 Terminazione esterna dell'interfaccia RS485 230 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.1 Montaggio e collegamento 3.1.3.5 Assemblaggio dell'apparecchio Le fasi di assemblaggio dell'apparecchio sono le seguenti: 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Introdurre con attenzione i moduli nella scatola. Le posizioni dove sono montati i moduli si ricavano dalla figura 3-5. Per i modelli a montaggio sporgente si consiglia di premere sugli angolari metallici dei moduli quando si inserisce il modulo del processore A–CPU per facilitare l'inserimento nei connettori. Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto dapprima sui moduli di ingresso/ uscita A–I/O–3 e poi sul modulo del processore A-CPU. Fare attenzione a non piegare le spine di connessione! Non forzare! Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra modulo del processore A-CPU e frontalino sul connettore del frontalino. Premere i bloccaggi dei connettori. Mettere il frontalino e fissarlo nuovamente alla custodia con le viti. Inserire nuovamente le coperture. Avvitare nuovamente le interfacce dell'apparecchio. Ciò non va fatto con il modello per montaggio sporgente. 231 3 Montaggio e messa in servizio 3.2 Verifica dei collegamenti 3.2.1 Controllo del collegamento di trasmissione delle interfacce seriali. RS232-LWL RS232 RS485 Le tabelle dei seguenti paragrafi mostrano le occupazioni Pin delle interfacce seriali dell'apparecchio e dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio. La posizione dei collegamenti si ricava dalla fig. 3-13. 5 9 P-Slave AME 6 1 Interfaccia operatore lato front. 1 6 1 6 9 5 9 5 Interfaccia seriale sul lato post. apparecchio Fig. 3-13 Interfaccia di sincronizzazione Interfaccia sul Lato post. apparecchio (Montaggio incassato) Connettori DSUB a 9 poli Interfaccia operativa Utilizzando il cavo di connessione consigliato (per la sigla di ordinazione vedi Appendice A.1) è assicurato automaticamente il corretto collegamento fisico tra l'apparecchio SIPROTEC® e il PC e/o il laptop. Interfaccia di sistema In caso di esecuzione con interfaccia seriale collegata a un'unità centrale è necessario controllare la linea di trasmissione dati. Particolarmente importante è il controllo visivo della disposizione dei canali di trasmissione e ricezione. Nell'interfaccia RS232 e nell'interfaccia a fibra ottica ogni collegamento è stabilito per una direzione di trasmissione. Per questa ragione l'uscita dei dati di un apparecchio deve essere collegata all'ingresso dei dati dell'altro apparecchio e viceversa. I cavi di dati hanno i collegamenti contrassegnati con riferimento a DIN 66020 e ISO 2110: − TxD uscita dati − RxD ingresso dati − RTS = richiesta di invio − CTS = abilitazione invio − GND potenziale di terra La schermatura dei cavi viene collegata a terra a entrambe le estremità. In ambiente ad alto carico di emc si può migliorare la resistenza alle interferenze conducendo il GND in una coppia di fili separati, schermati singolarmente. 232 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.2 Verifica dei collegamenti Tabella 3-8 Occupazione del connettore DSUB sulle diverse interfacce. N. Pin Interf. com. RS232 1 Profibus FMS Slave, RS485 Profibus DP Slave, RS485 Schermatura (con estremità collegata elettricamente) RS485 Modbus RS485 DNP3.0 RS485 2 RxD RxD — — — 3 TxD TxD A/A' (RxD/TxD–N) B/B' (RxD/TxD–P) A 4 — — — CNTR–A (TTL) RTS (livello TTL) 5 GND GND C/C' (GND) C/C' (GND) GND1 6 — — — +5 V (carico max. <100 mA) VCC1 7 RTS RTS —*) — — 8 CTS CTS B/B' (RxD/TxD–P) A/A' (RxD/TxD–N) B 9 — — — — — *) Il Pin 7 reca anche con funzionamento come interfaccia RS485 RS485 il segnale RTS con livello RS232. Pin 7 non può pertanto essere collegato! Terminazione L'interfaccia RS485 può essere inserita su bus per il funzionamento half-duplex con i segnali A/A' e B/B' e con il potenziale relativo comune C/C' (GND). Bisogna controllare che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no. I ponti per le resistenze di terminazione si trovano sul modulo interfaccia RS485 (vedi figura 3-10) o Profibus RS485 (vedi figura 3-11). La connessione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (fig.3-12). Se il bus viene ampliato, bisogna fare in modo che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no. Interfaccia di sincronizzazione orologio Possono essere elaborati a scelta segnali di sincronizzazione dell'orologio per 5 V, 12 V o 24 V, se questi vengono portati agli ingressi di cui alla tabella 3-9. Tabella 3-9 Occupazione del connettore DSUB della sincronizzazione dell'orologio N. Pin 1 Denominazione P24_TSIG Significato del segnale Ingresso 24 V 2 P5_TSIG Ingresso 5 V 3 M_TSIG Conduttore di ritorno 4 M_TSYNC*) Conduttore di ritorno*) 5 SCHERMO Potenziale di schermatura 6 — — 7 P12_TSIG Ingresso 12 V 8 P_TSYNC*) Ingresso 24 V*) 9 SCHERMO *) occupato, ma non utilizzabile 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Potenziale di schermatura 233 3 Montaggio e messa in servizio Fibre ottiche La trasmissione attraverso collegamento con fibra ottica è particolarmente insensibile alle interferenze elek elettromagnetiche e garantisce da sola una separazione galvanica del collegamento. I collegamenti di trasmissione e ricezione sono contrassegnati mediante i simboli per l'uscita di trasmissione e per l'ingresso di ricezione. Lo stato di riposo del segnale per il collegamento con fibra ottica è stato preimpostato con "Luce spenta". Se lo stato di riposo del segnale deve essere modificato, ciò avviene tramite il programma di comando DIGSI® 4, come riportato sulla descrizione del sistema SIPROTEC® (N.d'ordinazione E50417–H1176–C151). Attenzione! Radiazioni laser! Non guardare direttamente in direzione di elementi a fibre ottiche! Thermobox Nel caso in cui siano collegati uno o due Thermobox 7XV566 per tenere conto della temperatura dell'olio nel caso di una protezione di sovraccarico con calcolo del punto caldo, verificare questo collegamento nell'interfaccia di servizio (Porta C). Verificare anche la terminazione: Le resistenze di terminazione devono essere inserite nell'apparecchio 7UT612 (cfr. par. 3.1.3.4 al punto „Interfaccia RS485“. Le indicazioni per i 7XV566 sono riportate nelle istruzioni per l'uso allegate. Verificare i parametri di trasmissione nei thermobox. Oltre alla velocità di trasmissione e alla parità è importante anche il numero di bus. • Nel caso di collegamento di 1 Thermobox 7XV566: Num. bus = 0 con funzionamento simplex (da impostare nel 7XV566), Num. bus = 1 con funzionamento duplex (da impostare nel 7XV566), • Nel caso di collegamento di 2 Thermobox 7XV566: Num. bus = 1 per il primo Thermobox (da impostare nel 7XV566 per RTDda 1 a 6), Num. bus = 2 per il secondo Thermobox (da impostare nel 7XV566 per RTDda 7 a 12), 3.2.2 Controllo dei collegamenti Attenzione! I controlli di seguito descritti hanno luogo in presenza di tensioni pericolose. Essi devono pertanto essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato avente una conoscenza approfondita delle normative di sicurezza e delle misure di precauzione da rispettare. 234 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.2 Verifica dei collegamenti Attenzione! L'esercizio dell'apparecchio collegato a un dispositivo caricabatterie senza batteria collegata può comportare tensioni elevate non ammesse con conseguente distruzione dell'apparecchio. Per i valori limite vedi anche il paragrafo 4.1.2, Dati tecnici. Prima di mettere l'apparecchio in tensione per la prima volta è necessario che sia collocato almeno due ore prima nel locale di esercizio per raggiungere la stessa temperatura ed evitare l'umidità e la condensazione. Le prove di collegamento vengono eseguite sull'apparecchio a montaggio terminato con impiantio disinserito e collegato a terra. Esempi di collegamento per i TA sono riportati nell'Appendice A.3. Verificare anche gli schemi dell'impianto. Gli interruttori di protezione dell'alimentazione della tensione ausiliaria devono essere aperti. verificare la continuità dei circuiti di corrente secondo gli schemi di collegamento e dell'impianto: I trasformatori amperometrici sono collegati correttamente a terra? Le polarità dei collegamenti dei trasformatori amperometrici sono corrette? L'ordine delle fasi è correttamente rispettata? La polarità dell'ingresso di corrente I7 è corretta (se viene utilizzata)? La polarità dell'ingresso di corrente I8 è corretta (se viene utilizzata)? Se vengono utilizzati commutatori di prova per la prova secondaria dell'apparecchio, vanno controllate anche le loro funzioni, in particolare che in posizione "Prova" le linee secondarie del TA vengano cortocircuitate automaticamente. Verificare gli interruttori di cortocircuito dei connettori del circuito di corrente. Ciò può essere effettuato con un dispositivo di prova secondaria o con un dispositivo di prova della continuità. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Svitare la copertura frontale cfr. anche fig. 3-5). Allentare il cavo a nastro piatto dei moduli di ingresso/uscita A–I/O–3 ed estrarre il modulo in maniera tale che non ci sia alcun contatto con l'alloggiamento ad innesto della custodia. Verificare il passaggio al lato del collegamento per ogni coppia di collegamento della corrente. Inserire il modulo; applicare il cavo a nastro piatto prestando attenzione. Fare attenzione a non piegare le spine di connessione! Non forzare! Verificare di nuovo il passaggio al lato del collegamento per ogni coppia di collegamento della corrente. Rimettere il frontalino e fissarlo con le viti Collegare l'amperometro nella linea di alimentazione della tensione ausiliaria; campo da 2,5 A a 5 A circa. 235 3 Montaggio e messa in servizio 236 Chiudere l'interruttore per la tensione ausiliaria (protezione alimentazione), controllare il valore della tensione e, se necessario, la polarità sui morsetti della protezione o sui collegamenti del modulo di connessione. Il consumo di corrente dovrebbe corrispondere alla potenza assorbita a riposo dell'apparecchio. Movimenti transitori dell'indicatore dell'amperometro indicano solamente la carica dei condensatori tampone. Aprire l'interruttore per la tensione ausiliaria di alimentazione. Verificare i circuiti di scatto collegati con gli interruttori. Rimuovere l'amperometro; ripristinare il collegamento normale della tensione ausiliaria. Verificare i collegamenti di comando da e verso altre apparecchiature. Verificare i circuiti di segnale. Richiudere gli interruttori. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio 3.3 Messa in servizio Attenzione! Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molti componenti di queste ultime risultano essere sotto tensione. La mancata osservanza delle norme di sicurezza può provocare gravi ferite e danni alle cose e alle persone. Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia, delle misure di sicurezza e delle avvertenze contenute nel presente manuale. Soprattutto è da osservare: • Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento. • Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione ausiliaria e con le grandezze di misura o di prova. • Tensioni pericolose possono essere ancora presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è stata disinserita (condensatori carichi). • Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria per ottenere determinate condizioni iniziali bisogna attedere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria. • I valori limite riportati nei dati tecnici di questo manuale non devono essere mai superati, neanche durante le prove e la messa in servizio. Per verifiche con un dispositivo di prova per le grandezze secondarie occorre accertarsi che non siano attive altre grandezze di misura e che i comandi di scatto e di chiusura agli interruttori siano interrotti, se non diversamente indicato. PERICOLO! Cortocircuitare i collegamenti secondari dei TA prima di interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio! Se è presente un commutatore di prova che cortocircuita automaticamente le linee secondarie del trasformatore di corrente, è sufficiente metterlo in posizione di "prova", sempre che si siano verificati prima gli interruttori di cortocircuito. Per la messa in servizio bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte devono poter essere effettuare senza rischi. Non sono pertanto adatte per controlli di servizio. Attenzione! Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza della messa in servizio del sistema di protezione, del funzionameto degli impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra., etc.). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 237 3 Montaggio e messa in servizio 3.3.1 Funzionamento di prova e attivazione e disattivazione del blocco di trasmissione Se l'apparecchio è collegato a un dispositivo centrale di comando o di memorizzazione, è possibile influenzare, per alcuni dei protocolli offerti, le informazioni che devono essere trasmesse alla centrale di comando (vedi tabella "Funzioni dipendenti dal protocollo" nell'Appendice). Se è attivato il funzionamento di prova, i messaggi inviati alla centrale da un apparecchio SIPROTEC®4 vengono contrassegnati da un ulteriore bit di prova in modo da poter distinguere che non si tratta di una segnalazione di guasto reale. Inoltre attivando ilblocco della trasmissione è possibile stabilire che durante un funzionamento di prova non vengano trasmesse segnalazioni tramite l'interfaccia di sistema. Il procedimento per attivare e disattivare il funzionamento di prova viene spiegato nella descrizione del sistema (N. ord. E50417–H1176–C151). Si prega di tenere conto che per la configurazione dell'apparecchio con DIGSI® 4 il modo operativo Online è condizione per l'impiego di queste funzioni di prova. 3.3.2 Test interfaccia di sistema Osservazioni preliminari Se l'apparecchio dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con una centrale di controllo, tramite le funzioni operative di DIGSI® 4 è possibile verificare se le segnalazioni vengono trasmesse correttamente. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di prova durante l'esercizio "a caldo" . PERICOLO! Inviare e ricevere segnalazioni attraverso l'interfaccia di sistema tramite la funzione di prova è uno scambio di informazioni reali tra l'apparecchio SIPROTEC® e la centrale di comando. Dispositivi collegati, come ad esempio interruttori o sezionatori, possono essere in tal modo attivati! Nota: A conclusione della modalità di prova l'apparecchio effettuerà un primo avviamento. Con ciò vengono cancellate tutti i buffer di memoria. Se necessario, i buffer di memoria possono essere richiamati con DIGSI 4 prima dell'inizio dei test. Il test dell'interfaccia viene effettuato con DIGSI® 4 in modalità online: 238 Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando dell'apparecchio. Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni. Cliccare due volte sulla listaGenerare messaggi. Si apre la finestra di dialogo Generare messaggi (vedi la figura 3-14). 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio Struttura della finestra di dialogo Nella colonna Segnalazione vengono visualizzati i testi del display di tutte le segnalazioni trasferite nella matrice all'interfaccia del sistema. Nella colonna Stato NOMINALE viene stabilito un valore per le segnalazioni da testare. A seconda del tipo di segnalazione vengono qui proposti diversi campi di immissione (per esempio Segnalazione si genera / Segnalazione scompare). Cliccando su uno dei campi si può selezionare dalla lista il valore desiderato. Fig. 3-14 Modifica dello stato operativo Finestra di dialogo: Test interfaccia - esempio Azionando la prima volta uno dei tasti della colonna Azione viene richiesta la password n. 6 (per menu di prova hardware). Dopo la corretta immissione della password, le segnalazioni possono essere generate singolarmente. A questo scopo cliccare sul bottone Trasmettere all'interno della relativa riga. La segnalazione corrispondente viene generata e può essere letta sia nelle segnalazioni di servizio del SIPROTEC® che nella centrale di comando dell'impianto. L'abilitazione per altri test rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo. Test verso la centrale di comando Terminare la procedura 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Testare le possibilità proposte nella lista per tutte le informazioni che devono essere trasmesse alla centrale con Stato NOMINALE: Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai test possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra "PERICOLO"). Per la funzione da verificare cliccare su Trasmettere e controllare che l'informazione corrispondente arrivi alla centrale e che abbia eventualmente l'effetto atteso. Le informazioni che normalmente vengono generate attraverso ingressi binari (primo carattere „>") con questa procedura vengono ugualmente trasmesse alla centrale. La funzione degli ingressi binari viene testata separatamente. Per concludere la procedura di controllo dell'interfaccia sistema cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo viene chiusa, l'apparecchio durante il reset con riavviamento che segue è momentaneamente fuori servizio. 239 3 Montaggio e messa in servizio Test verso il comando 3.3.3 Le informazioni in direzione di comando devono essere emesse dalla centrale. Deve essere verificata la corretta reazione corrispondentemente al programma impostato. Controllo degli stati di commutazione di uscite e ingressi binari Osservazioni preliminari Le uscite e gli ingressi binari, i relè di uscita e i LED del SIPROTEC possono essere controllati singolarmente mediante il DIGSI® 4. Questa funzione permette, ad esempio, il controllo della correttezza del cablaggio dell'impianto nella fase della messa in servizio. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di questa possibilità di prova durante l'esercizio "a caldo" . PERICOLO! Una modifica degli stati di commutazione mediante la funzione di test provoca un cambiamento effettivo dello stato di funzionamento nell'apparecchio SIPROTEC®. Dispositivi collegati (ad es. interruttori o sezionatori), vengono in tal modo attivati! Nota:A conclusione del test dell'hardware, l'apparecchio effettuerà un primo avviamento. Con ciò vengono cancellate tutte le memorie tampone. Le memorie tampone dovrebbero eventualmente essere prima richiamate e salvate con DIGSI® 4. Il test dell'hardware viene effettuato con DIGSI® 4 in modalità online: Struttura della finestra di dialogo Aprire la directory Online cliccando due volte; appaiono le funzioni di comando dell'apparecchio. Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni. Doppio clic nella lista su Testare ingressi e uscite dell'apparecchio. Si apre la finestra di dialogo con lo stesso nome (vedi fig. 3-15). La finestra di dialogo è suddivisa in tre gruppi: IB per entrate binarie, UB per uscite binarie e LED per diodi luminosi. A ciascuno di guesti gruppi è attribuito a sinistra in un corrispondente bottone. Cliccando due volte su tali bottoni è possibile visualizzare e/o togliere dallo schermo le singole informazioni relative ai singoli gruppi. Nella colonna Stato viene visualizzato lo stato attuale dei singoli componenti hardware. Lo stato viene rappresentato con simboli. Lo stato fisico effettivo degli ingressi e delle uscite binari vengono rappresentati anche dai simboli dei contatti aperti o chiusi, lo stato dei diodi luminosi dal simbolo di un LED illuminato o spento. La rispettiva condizione antivalente viene rappresentata nella colonna Nominale. La visualizzazione avviene con testo in chiaro. L'ultima colonna destra indica quali comandi o messaggi sono configurati sui singoli componenti hardware. 240 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio Fig. 3-15 Modifica dello stato operativo Test degli ingressi e delle uscite — esempio Per modificare lo stato operativo di un componente hardware cliccare sul relativo bottone nella colonna Nominale. Prima dell'effettuazione della prima modifica dello stato operativo viene richiesta la password n. 6 (se attivata nella programmazione). Dopo l'immissione della password corretta, viene eseguita la modifica dello stato. L'abilitazione per altre modifiche dello stato rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo. Test dei relè di uscita Test degli ingressi binari È possibile energizzare ogni singolo relè di uscita e controllare quindi il cablaggio tra relè di uscita del 7UT612 e l'impianto senza dover generare le segnalazioni assegnate al relè di uscita in questione. Appena si attiva il primo cambiamento di stato per un relè qualsiasi, la funzionalità di tutti i relè viene disconnessa sul lato dell'apparecchio e i relè sono azionabili solamente dalla funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad esempio, che un comando che arriva da una funzione di controllo per un relè di uscita non viene eseguito. Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai relè di uscita possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra "PERICOLO"). Testare ciascun relè di uscita tramite il corrispondente campo nominale della finestra di dialogo. Terminare la procedura di test (vedi titolo a margine „Terminare la procedura"), affinché non vengano attivate accidentalmente altre manovre nel corso di ulteriori prove. Per controllare il cablaggio tra l'impianto e gli ingressi binari del 7UT612, bisogna generare o simulare i segnali che sono connessi all'apparecchio e verificarne l'effetto nell'apparecchio stesso. A questo scopo aprire nuovamente la finestra di dialogo Testare ingressi e uscire dell'apparecchio, per vedere la posizione fisica degli ingressi binari. L'immissione della password non è ancora necessaria. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Attivare nell'impianto ciascuna delle funzioni che sono origine per gli ingressi binari. 241 3 Montaggio e messa in servizio Controllare la reazione nella colonna Effettivo della finestra di dialogo. A questo scopo bisogna attualizzare la finestra di dialogo. Nel titolo a margine più avanti „Aggiornamento della visualizzazione" sono riportate le possibilità. Se si desidera tuttavia controllare gli effetti di un ingresso binario senza effettuare manovre reali nell'impianto, è possibile farlo attivando singoli ingressi binari con il test dell'hardware. Appena viene attivato il primo cambio dello stato per un qualsiasi ingresso binario ed è stata immessa la password n. 6, tutti gli ingressi binari vengono separati dall'impianto ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione del test dell'hardware. Terminare la procedura di test (vedi il titolo a margine „Terminare la procedura"). Test dei LED È possibile controllare i LED in modo analogo agli altri elementi di ingresso e di uscita. Appena si inizia il primo cambiamento di stato per un LED qualsiasi, la funzionalità di tutti LED viene disconnessa sul lato dell'apparecchio e sono azionabili solamente dalla funzione di test dell'hardware. Ciò significa ad esempio che non è possibile attivare un LED da una funzione dell'apparecchio o azionando il tasto di reset dei LED. Aggiornamento della visualizzazione Durante l'apertura della finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio vengono richiamati e visualizzati gli stati di servizio dei componenti hardware attuali del momento. Un aggiornamento si ha: − per il relativo componente hardware, se un comando di cambio in un altro stato operativo è stato effettuato con successo, − per tutte le componenti hardware cliccando il bottone Aggiornare, − per tutti i componenti hardware attraverso aggiornamento ciclico (ciclo di 20 secondi) marcando l'opzione Aggiornamento ciclico. Terminare la procedura 3.3.4 Per concludere il test dell'hardware cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo si chiude. In questo modo tutti i componenti hardware vengono riportati nello stato operativo prescritto per le condizioni di utilizzo, l'apparecchio durante il primo breve avviamento che segue non è pronto per l'esercizio. Verifica della coerenza delle impostazioni L'apparecchio 7UT612 controlla le impostazioni delle funzioni di protezione e i rispettivi parametri di configurazione per verificarne la coerenza e segnala eventuali impostazioni incoerenti. La protezione di terra ristretta, ad esempio, non può essere utilizzata se non è assegnato un ingresso di misura per la corrente di centro stella tra la terra e il centro stella dell'oggetto da proteggere. Assicurarsi per mezzo di segnalazioni di servizio oppure di segnalazioni spontanee che non siano presenti informazioni di incoerenza di questo tipo. La tabella 3-10 mostra queste segnalazioni. 242 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio Tabella 3-10 Segnalazioni di incoerenza Messaggio FNo. Significato cfr. par. Err.1A/5Asbagl. 00192 Impostazione delle correnti nominali secondarie sul modulo di ingresso/ uscita A–I/O–3 incoerente 2.1.2 3.1.3.3 Diff.Fatt.Adatt 05620 Il fattore di adattamento per i trasformatori amperometrici della funzione di 2.1.2 protezione differenziale è troppo grande o troppo piccolo 2.2 T.Rist.fat.adat 05836 Il fattore di adattamento per i trasformatori amperometrici della funzione di 2.1.2 protezione di terra ristretta è troppo grande o troppo piccolo REF Err CTstar 05830* Nessun ingresso di misura assegnato alla protezione terra ristretta 2.1.1 REF Not avail. 05835* Protezione terra ristretta non possibile nell'oggetto protetto configurato 2.1.1 O/C Ph. Not av. 01860* Protezione di massima corrente per correnti di fase non possibile nell'oggetto protetto configurato 2.1.1 O/C 3I0 Not av. 01861* Protezione di massima corrente per corrente residua non possibile nell'oggetto protetto configurato 2.1.1 I2 Not avail. 05172* Protezione di carico squilibrato non possibile nell'oggetto protetto configurato 2.1.1 O/L No Th.meas. 01545* Manca rilevamento della temperatura per protezione di sovraccarico (da Thermobox) 2.1.1 2.9.3 O/L Not avail. 01549* Protezione di sovraccarico non possibile nell'oggetto protetto configurato 2.1.1 BkrFail Not av. 01488* Protezione contro mancata apertura dell'interruttore non possibile nell'oggetto protetto configurato 2.1.1 S.C.Sc.BI noSet 06864 Per la supervisione del circuito di scatto non è stato impostato il numero corretto di ingressi binari 2.13.1.4 3.1.2 Config.guasto. 00311 Messaggio collettivo delle segnalazioni di guasto contrassegnate da „*“ Assicurarsi per mezzo di segnalazioni di servizio oppure di segnalazioni spontanee che non siano presenti segnalazioni di guasto dell'apparecchio. 3.3.5 Prove della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore Se l'apparecchio è dotato di protezione contro mancata apertura dell'interruttore e tale protezione viene utilizzata, bisogna controllare praticamente il suo corretto funzionamento sull'impianto. A causa delle diverse possibilità di applicazione e delle possibili configurazioni dell'impianto non è possibile fornire una descrizione dettagliata delle prove necessarie. Vanno comunque tenute in considerazione le condizioni locali e gli schemi dell'impianto e delle protezioni. Prima di iniziare le prove si consiglia di isolare su entrambi i lati l'interruttore della derivazione da verificare, vale a dire che i sezionatori della derivazione e della sbarra devono essere aperti per poter manovrare l'interruttore senza pericolo. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 243 3 Montaggio e messa in servizio Attenzione! Anche quando si effettuano delle prove all'interruttore locale della derivazione è possibile che un comando di scatto sia inviato agli interruttori della stessa sbarra o sezione di sbarra. Pertanto è necessario disattivare innanzitutto lo scatto degli interruttori adiacenti (sbarra collettrice), ad es., disinserendo le tensioni di comando corrispondenti. Le liste seguenti non hanno alcuna pretesa di completezza ma possono contenere anche alcuni punti che, nel caso dell'applicazione attuale, devono essere trascurati. Contatti ausiliari dell'interruttore Se dei contatti ausiliari dell'interruttore sono collegati all'apparecchio, essi formano una parte importante della sicurezza della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore. Assicurarsi che sia stato verificato il corretto abbinamento (Par. 3.3.3). In particolare, i punti di misura (TA) per la protezione contro la mancata apertura, l'interruttore da controllare e i suoi contatti ausiliari devono essere associati allo stesso lato dell'oggetto da proteggere. Condizioni esterne di attivazione Se la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore può essere attivata anche da dispositivi di protezione esterni, è necessario controllare le condizione esterne di attivazione. Affinché la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore possa essere avviata, almeno una corrente deve circolare attraverso la fase testata. Si può trattare di una corrente secondaria indipendente dal carico. Attivazione mediante comando di scatto della protezione esterna: Funzioni degli ingressi binari „>BrkFail extSRC“ (N.F 01431) (in segnalazioni di spontanee o di guasto). Dopo l'attivazione deve comparire la segnalazione „BkrFail ext PU“ (N.F 01457) nelle segnalazioni spontanee o di guasto. Allo scadere del tempo 7005 (indirizzo Tempor-Scatto) viene generato un comando di scatto della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore. Sopprimere la corrente di prova. Se l'avviamento è possibile senza corrente: chiudere l'interruttore da controllare con sezionatori aperti su entrambi i lati. Attivazione mediante comando di scatto della protezione esterna: Funzioni degli ingressi binari „>BrkFail extSRC“ (N.F 01431) (in segnalazioni di spontanee o di guasto). Dopo l'attivazione deve comparire la segnalazione „BkrFail ext PU“ (N.F 01457) nelle segnalazioni spontanee o di guasto. Allo scadere del tempo 7005 (indirizzo Tempor-Scatto) viene generato un comando di scatto della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore. Aprire di nuovo l'interruttore locale. Scatto per sbarre collettrici 244 Per il test sull'impianto è particolarmente importante che la ripartizione dei comandi di scatto agli interruttori adiacenti in caso di mancata apertura dell'interruttore avvenga correttamente. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio Vengono definiti interruttori adiacenti tutti gli interruttori che devono essere aperti in caso di mancata apertura dell'interruttore affinché venga interrotta la corrente di cortocircuito. Questi sono quindi gli interruttori tramite i quali viene alimentato il guasto. Nel caso di un trasformatore, l'interruttore lato bassa tensione può essere preso in considerazione quando dev'essere controllato l'interruttore del lato alta tensione e viceversa. Non è possibile definire una procedura generale di test dal momento che la definizione degli interruttori adiacenti dipende in grande misura dalla struttura dell'impianto. La logica di ripartizione sugli interruttori adiacenti dev'essere controllata in particolare per le sbarre multiple. Qui bisogna verificare per ogni sezione di sbarra che, in caso di mancata apertura dell'interruttore di linea considerato, venga effettuato solo lo scatto di tutti gli interruttori collegati con la stessa sezione di sbarra. Conclusione 3.3.6 Tutte le misure provvisorie prese per la prova devono essere annullate, ad es., posizioni particolari, comandi di scatto interrotti, modifiche dei valori di impostazione oppure la disattivazione di singole funzioni di protezione. Prova di corrente simmetrica sull'oggetto da proteggere Se i dispositivi di prova secondari sono collegati all'apparecchio, essi devono essere rimossi oppure il commutatore di prova (se esistente) dev'essere messo in posizione di funzionamento. Nota: tenere conto del fatto che eventuali errori di collegamento provocano uno scatto. È comunque possibile verificare tutti i valori di misura delle prove seguenti per mezzo di un personal computer dotato di Web–Browser mediante l'„IBS–Tool“. Esso permette di richiamare comodamente tutte le grandezze di misura con la visualizzazione dei diagrammi vettoriali. Se si vuole lavorare con l' „IBS–Tool", si prega di considerare anche gli aiuti offerti da questo „IBS–tool". L'indirizzo IP necessario per il browser viene scelto in funzione dell'interfaccia al quale il PC è collegato. • Collegamento all' interfaccia operativa anteriore: Indirizzo IP 141.141.255.160 • Collegamento all' interfaccia di servizio posteriore: Indirizzo IP 141.143.255.160 le seguenti descrizioni si riferiscono alla lettura delle grandezze di misura mediante DIGSI® 4. Preparazione delle prove di corrente Le prove di corrente devono essere realizzate alla prima messa in servizio, in linea di principio prima della prima messa in tensione, in modo che, alla prima sollecitazione dell'oggetto da proteggere, la protezione differenziale sia attiva come protezione di corto circuito. Se le prove di corrente sono possibili solo con oggetto di protezione inserito (ad es., nel caso di trasformatori di rete, quando non è disponibile una fonte di prova bassa tensione), una protezione di riserva esterna (ad es., una protezione di massima corrente), dev'essere messa in servizio almeno al lato dell'alimentazione e 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 245 3 Montaggio e messa in servizio deve agire sull'interruttore di questo stesso lato. I circuiti di scatto di altri dispositivi di protezione (ad es., protezione Bucholz) devono ugualmente restare attivi. La prova varia a seconda del caso di applicazione. PERICOLO! Le misure primarie vanno adottate solo per parti di impianto senza tensione e collegate a terra! Anche parti senza tensione possono rappresentare un pericolo mortale in seguito ad accoppiamento capacitivo di altre parti di impianto! Per trasformatori di rete e macchine asincrone viene effettuata preferibilmente una prova di bassa tensione durante la quale l'oggetto protetto completamente isolato dalla rete viene alimentato con corrente da una sorgente di prova a bassa tensione (figura3-16). La corrente di prova viene generata dalla sorgente simmetrica di prova tramite un ponte di cortocircuito in grado di condurre corrente di prova, montato esternamente alla zona di protezione. La fonte della corrente di prova è collegata normalmente al lato alta tensione, i ponti di cortocircuitaggio al lato bassa tensione. M 400 V 3~ 400 V 7UT612 3~ 400 V 400 V Fonte di prova Fig. 3-16 7UT612 Fonte di prova Struttura della prova con fonte di corrente a bassa tensione - esempi per trasformatore e motore Per trasformatori elevatori di centrale e macchine sincrone le prove vengono effettuate durante gli avviamenti di corrente, laddove la macchina stessa funge da sorgente di corrente (figura 3-17). La corrente di prova viene generata da un ponte di cortocircuito montato esternamente alla zona di protezione e in grado di condurre brevemente corrente nominale del generatore. G 7UT612 7UT612 7UT612 Fig. 3-17 246 Struttura della prova in una centrale con generatore come fonte di corrente - Esempio 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio Nel caso di sbarre collettrici e linee corte per eseguire le prove si può utilizzare una sorgente di prova a bassa tensione oppure la corrente di esercizio. Nell'ultimo caso vanno osservate assolutamente le sopracitate indicazioni relative alla protezione di riserva! Nel caso di una protezione differenziale monofase per sbarre con più di due derivazioni non è necessaria una prova di corrente simmetrica (che comunque è ammissibile). La prova può essere eseguita anche con una corrente monofase. La prova di corrente va eseguita però per ogni possibile percorso della corrente (ad es. derivazione 1 contro derivazione 2, derivazione 1 contro derivazione 3, etc.). Leggere prima le indicazioni al par. 3.3.8 su „Prove per la protezione per sbarre“ (pag. 255). Esecuzione delle prove di corrente Per le prove di messa in esercizio è necessaria una corrente di flusso di almeno 2 % della corrente nominale dell'apparecchio. Prima della prova va effettuato il controllo visivo della correttezza dei collegamenti del TA. La realizzazione dei controlli conformemente al par. 3.2.2 è quindi presupposta. Con i valori di misura di esercizio messi a disposizione dall'apparecchio 7UT612 è possibile una messa in esercizio rapida senza strumentazione esterna. Gli indici dei valori misurati e visualizzati sono i seguenti: Dopo i caratteri della formula (I, ϕ) segue l'indicazione della linea con L, poi viene indicata la cifra del lato (quindi per esempio avvolgimento del trasformatore), ad esempio IL1S1 corrente in fase L1 al lato S 1. La seguente procedura è stabilita per oggetti di protezione trifase. Nel caso di trasformatori si suppone che il lato 1 sia il lato alta tensione del trasformatore. Inserire la corrente di prova ovvero portare a regime il generatore e eccitare alla corrente di prova. Non deve intervenire nessun controllo dei valori di misura nel 7UT612. Qualora dovesse essere presente una segnalazione di guasto, si possono verificare le eventuali cause nelle segnalazioni di servizio oppure nelle segnalazioni spontanee (cfr. anche manuale del sistema SIPROTEC® 4, N. d'ordinazione E50417– H1176–C151). Misurazione del valore con corrente di prova inserita: Confrontare le correnti visualizzate dall'apparecchio sotto Valori di misura → Secondario → Valori di esercizio secondario con quelle che fluiscono realmente: I L1S1 = I L2S1 = I L3S1 = 3I0S1 = I L1S2 = I L2S2 = I L3S2 = 3I0S2 = Nota: Il "Tool IBS" permette di richiamare comodamente tutte le grandezze di misura con la visualizzazione dei diagrammi vettoriali (Fig. 3-18). Se risultano delle differenze non spiegabili con tolleranze di misura, c'è un errore di collegamento e un errore di prova: 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Disattivare e collegare a terra la fonte di prova e l'oggetto protetto (ovvero disattivare il generatore), 247 3 Montaggio e messa in servizio Controllare e correggere collegamenti e struttura di prova. In presenza di una corrente 3I0, c'è un'inversione di polarità delle singole fasi sul rispettivo lato: − 3I0 ≈ corrente di fase ⇒ mancano una o due correnti di fase; − 3I0 ≈ doppi della corrente di fase ⇒ inversione di polarità di una o due correnti di fase; Ripetere la misurazione e ricontrollare i valori. Secondary Values Currents: Side 1 Currents: Side 2 +90° ±180° +90° 0° ±180° 0° –90° –90° IL1LS1 = 1.01 A, IL2LS1 = 0.98 A, IL3LS1 = 0.99 A, Fig. 3-18 0.0 ° 240.2 ° 119.1 ° IL1LS2 = IL2LS2 = IL3LS2 = 0.99 A, 0.97 A, 0.98 A, 177.9 ° 58.3 ° 298.2 ° Grandezze di misura ai lati dell'oggetto da proteggere — esempio per correnti in circolo Misurazione dell'angolo per lato 1 con corrente di prova inserita: Controllare gli angoli visualizzati dall'apparecchio sotto Valori di misura → Secondario → Posizioni di fase per il lato 1. Tutti gli angoli si riferiscono a I L1S1. Per un Counter-Clock devono quindi comparire circa i seguenti risultati: ϕ L1S1 ≈ 0° ϕ L2S1 ≈ 240° ϕ L3S1 ≈ 120° Se gli angoli non sono corretti, ci sono errori di polarità nel collegamento di singole correnti di fase del lato 1. 248 Disattivare e collegare a terra la fonte di prva e l'oggetto protetto (ovvero disattivare il generatore), controllare e correggere collegamenti e struttura delle prove, 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio ripetere le misurazioni e ricontrollare gli angoli. Misurazione dell'angolo per lato 2 con corrente di prova inserita: Controllare gli angoli visualizzati dall'apparecchio sotto Valori di misura → Secondario → Posizioni di fase per il lato 2. Tutti gli angoli si riferiscono a I L1S1. Osservare inoltre che le correnti nell'oggetto di protezione vengono sempre definite come positive: nel caso di una corrente di prova in circolo le correnti della stessa fase al lato 2 sono spostate di 180° rispetto al lato 1. Eccezione: protezione differenziale trasversale; per questa protezione le correnti delle linee corrispondenti devono avere la stessa fase. Per un Counter-Clock compaiono circa i seguenti risultati conformemente alla tabella 3-11: Tabella 3-11 Visualizzione dell'angolo in funzione dell'oggetto protetto (trifase) → Motore/Sbarra/ ↓ Angolo di fase Linea ϕ L1 S2 180° ϕ L2 S2 60° ϕ L3 S2 300° 1 Numero del gruppo di trasformazione del trasfromatore 1) Generatore/ Oggetto protetto 0 1 3 4 5 6 180° 150° 120° 90° 60° 30° 0° 60° 330° 300° 270° 240° 210° 180° 150° 120° 30° 2 0° 300° 270° 240° 210° 180° 150° 120° 7 8 9 10 11 330° 300° 270° 240° 210° 90° 60° 30° 0° 90° 330° ) Gli angoli valgono se il lato alta tensione è definito come lato 1. Altrimenti vale 360° meno l'angolo indicato Se gli angoli non sono corretti, ci sono errori di polarità oppure inversione di fase nel collegamento del lato 2. Nel caso di scostamenti nelle singole fasi, è presente un errore di polarità nel collegamento di queste correnti di fase oppure un'inversione di fase aciclica. Se tutti gli angoli presentano uno scostameto dello stesso valore, vi è un'inversione ciclica delle tre fasi oppure una regolazione errata a livello trasformatori. In quest'ultimo caso controllare l'adattamento dell'accoppiamento (par. 2.1.2, titolo al margine Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“, pag. 21) agli indirizzi 242, 245 e 246. Se tutti gli angoli differiscono di 180°, la polarità di un gruppo di TA non è corretta. Ciò può essere eliminato con verifiche ed eventuali correzioni dei relativi parametri dell'impianto (cfr. par. 2.1.2 titolo al margine „Dati TA per 2 lati“, pag. 24): Indirizzo 201 Ce.St.Lt.1->Ogg per il lato 1, Indirizzo 206 Ce.St.Lt.2->Ogg per il lato 2. Per la protezione per sbarre monofase cfr. par. 2.1.2 al titolo al margine „Dati dei TA con protezione monofase per sbarre“. In caso di errore di connessione: 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Disattivare e collegare a terra la fonte di prova e l'oggetto protetto (ovvero disattivare il generatore), controllare e correggere collegamenti e struttura delle prove, ripetere le misurazioni e ricontrollare gli angoli. 249 3 Montaggio e messa in servizio A conclusione delle prove simmetriche vengono controllate le misure di grandezza differenziali e di stabilizzazione. Anche se le misurazioni simmetriche effettuate fino a questo punto dovrebbero aver evidenziato gli errori di collegamento, non si possono tuttavia escludere errori di adattamento e di attribuzione del gruppo di trasformazione. Misurazione delle correnti differenziali e di stabilizzazione Le correnti differenziali e di stabilizzazione si riferiscono in questi caso alla corrente nominale dell'oggetto protetto. Di ciò si deve tener conto se esse vengono confrontate con le correnti di prova. Leggere le correnti differenziali e di stabilizzazione sotto Valori di misura → Percentuale → Valori di misura I-Diff; I-Stab. Nel "Tool IBS“ vengono rappresentate graficamente in un diagramma della caratteristica le correnti differenziali e di stabilizzazione. La fig. 3-19 mostra un esempio. Fig. 3-19 250 Correnti differenziali e di stabilizzazione - Esempio di grandezze di misura plausibili 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio Le correnti differenziali IDiffL1, IDiffL2, IDiffL3 devono essere limitate, vale a dire che devono avere un valore almeno inferiore alla corrente di prova in circolo. Le correnti di stabilizzazione IStabL1, IStabL2, IStabL3 corrsipondono al doppio delle correnti di prova in circolo. Se sono presenti delle correnti differenziali dell'ordine di grandezza delle correnti di stabilizzazione (circa il doppio delle correnti in circolo), vi è un'inversione di polarità del TA oppure dei TA su un lato. Verificare di nuovo la polarità e correggerla dopo aver cortocircuitato tutti i sei TA. Se sono state effettuate delle modifiche ai TA è necessario eseguire di nuovo la verifica degli angoli. In presenza di correnti differenziali significative che sono sensibilmente uguali per tutte le fasi, vi è probabilmente un adattamento errato dei valori di misura. Un adattamento errato del gruppo di trasformazione a livello dei trasformatori può essere escluso poiché esso sarebbe stato già rilevato durante le prove dell'angolo. Controllare le impostazioni dell'apparecchio rilevanti per l'adattamento della corrente. Si tratta, in particolare, dei dati dell'oggetto da proteggere (par. 2.1.2): − Per tutti i tipi di trasformatori di potenza, indirizzi 240, 243 e 249 sotto „Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“ (pag. 21) e indirizzi 202, 203, 207 e 208 sotto „Dati TA per 2 lati“ (pag. 24). − Per generatori, motori, reattori, indirizzi 251 e 252 sotto „Dati per generatori, motori e induttanze“ (pag. 23) e indirizzi 202, 203, 207 e 208 sotto „Dati TA per 2 lati“ (pag. 24). − Per misi-sbarre, indirizzo 265 sotto „Dati dell'oggetto in caso di sbarre di piccole dimensioni, nodi, linee brevi“ (pag. 23) e indirizzi 202, 203, 207 e 208 sotto „Dati TA per 2 lati“ (pag. 24). − Per protezione monofase di sbarra, indirizzi 261 e 265 sotto „Dati oggetto per sbarre collettrici con 7 derivazioni max.“ (pag. 24) e indirizzi 212 - 233 sotto „Dati dei TA con protezione monofase per sbarre“ (pag. 26). Se sono utilizzati trasformatori sommatori, errori di adattamento possono essere causati da connessioni errate dei TA sommatori. 3.3.7 Infine disattivare nuovamente sorgente di prova e oggetto protetto (e/o disattivare generatore). Se per le prove sono stati modificati dei parametri, impostarli nuovamente sui valori necessari per l'esercizio. Controllo della corrente zero all'oggetto protetto Le prove della corrente zero di seguito descritte sono necessarie solo sel il centro stella di un avvolgimento o di un lato è collegato a terra per gli oggetti trifase da proteggere, la corrente di centro stella è disponibile e arriva all'apparecchio tramite l'ingresso di corrente I7. La polarità del collegamento della corrente di terra è essenziale per la correzione della corrente zero (Incremento della sensibilità dei guasti a terra ) e per la protezione terra ristretta. Non è necessaria una prova di polarità per I7 e/oI8 quando vengono rilevati solo valori, ad es. per la protezione di massima corrente. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 251 3 Montaggio e messa in servizio Nota: tenere conto del fatto che eventuali errori di collegamento provocano uno scatto. Preparazione delle prove di corrente zero La misurazione della corrente zero è sempre effettuata dal lato il cui centro stella è collegato a terra, nel caso di autotrasformatori dal lato alta tensione. Per i trasformatori ci deve essere sempre un avvolgimento a triangolo (avvolgimento d o avvolgimento di compensazione). L'avvolgimento non incluso nella prova rimane aperto, poiché l'avvolgimento del triangolo genera da sé la bassa resistenza ohmica del circuito amperometrico. La prova varia a seconda del caso di applicazione. Le figure 3-20 - 3-24 riportano esempi schematici della struttura di prova. PERICOLO! Le misure primarie vanno adottate solo per parti di impianto senza tensione e collegate a terra! Anche parti senza tensione possono rappresentare un pericolo mortale in seguito ad accoppiamento capacitivo di altre parti di impianto! di ~ Fonte prova 7UT612 Fig. 3-20 252 Misurazione della corrente zero in un trasformatore stella-triangolo 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio ~ Fonte di prova 7UT612 Fig. 3-21 Misurazione della corrente zero in un trasformatore stella-stella con avvolgimento di compensazione Fonte di ~ prova 7UT612 Fig. 3-22 Misurazione della corrente zero in un avvolgimento a zig-zag Fonte di ~ prova 7UT612 Fig. 3-23 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Misurazione della corrente zero in un avvolgimento a triangolo con centro stella artificiale 253 3 Montaggio e messa in servizio Fonte di ~ prova 7UT612 Fig. 3-24 Realizzazione delle prove della corrente zero Misurazione della corrente zero in un trasformatore monofase collegato a terra su un lato Per le prove è necessaria una corrente zero di almeno il 2 % della corrente nominale dell'apparecchio per ogni fase, vale a dire la corrente di prova è di almeno 6 %. Prima della prova va effettuato il controllo visivo della correttezza dei collegamenti del TA. La realizzazione dei controlli conformemente al par. 3.2.2 è quindi presupposta. Inserire la corrente di prova Misurazione del valore con corrente di prova inserita: Confrontare le correnti visualizzate dall'apparecchio sotto Valori di misura → Secondario → Valori di esercizio secondario con quelle che fluiscono realmente: − Tutte le correnti di fase del lato verificato corrispondono circa a 1/3 della corrente di prova (nel caso di trasformatore monofase 1/2), − 3I0 del lato verificato corrisponde alla corrente di prova, − Le correnti di fase e la corrente zero al lato non verificato sono circa 0 nei trasformatori, − La corrente I7 corrisponde alla corrente di prova. Eventuali scostamenti si possono avere solo con I7, poiché eventuali errori di collegamento nelle correnti di fase dovrebbero essere già stati riconosciuti durante la prova simmetrica. In caso di scostamenti in I7: Disattivare e collegare a terra la fonte di prova e l'oggetto protetto (ovvero disattivare il generatore), Controllare e correggere collegamenti e struttura di prova. Ripetere la misurazione e ricontrollare i valori. Le correnti differenziali e di stabilizzazione si riferiscono in questi caso alla corrente nominale dell'oggetto protetto. Di ciò si deve tener conto se esse vengono confrontate con le correnti di prova. Misurazione delle correnti differenziali e di stabilizzazione 254 Misurazione della corrente differenziale con corrente di prova inserita: Leggere le correnti differenziali e di stabilizzazione sotto Valori di misura → Percentuale → Valori di misura I-Diff; I-Stab. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio La corrente differenziale della protezione terra ristretta IDiffEDS dev'essere limitata, vale a dire che dev'essere almeno più bassa della corrente di prova. La corrente di stabilizzazione IStabEDS corrisponde al doppio della corrente di prova. Se circola una corrente differenziale pari al doppio della corrente di prova, vi è un'inversione di polarità del trasformatore amperometrico di centro stella all'ingresso I7. Verificare di nuovo la polarità e confrontarla con l'impostazione all'indirizzo 230 Terra TA I7 (cfr. anche par. 2.1.2, titolo al margine „Dati TA per ingresso di corrente I7“, pag.28). Se circola una corrente differenziale pari al doppio della corrente di prova, vi è un'inversione di polarità del trasformatore amperometrico di centro stella all'ingresso I7. Controllare le impostazioni dell'apparecchio rilevanti per l'adattamento della corrente. Si tratta, in particolare, dei dati dell'oggetto da proteggere (par. 2.1.2): − Indirizzi 241 e 244 titolo al margine Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“ (pag. 21) e − Indirizzi 232, 233 titolo al margine Dati TA per ingresso di corrente I7“ (pag. 28). Controllare anche le correnti differenziali IDiffL1, IDiffL2, IDiffL3. Anche le correnti differenziali devono essere ridotte, vale a dire che devono essere almeno più basse della corrente di prova. Se si generano correnti differenziali di un certo rilievo, bisogna controllare le impostazioni dei centri stella dei trasformatori: − il trattamento dei centri stella del trasformatore: Indirizzi 241 Centr.stel.lat1, 244 Centr.stel.lat2, par. 2.1.2 titolo al margine „Dati dell'oggetto nel caso di trasformatori“ (pag. 21), e − l'associazione del trasformatore di centro stella all'ingresso di corrente I7: Indirizzo 108 I7-TA colleg., par. 2.1.1 titolo al margine „Particolarità“ (pag. 16). 3.3.8 Per controllo: Anche le correnti di stabilizzazione della protezione IStabL1, IStabL2, IStabL3 sono limitate. Un risultato tale dovrebbe essere garantito se tutte le prove eseguite finora hanno avuto esito positivo. Infine disattivare la fonte di prova e l'oggetto protetto. Se per le prove sono stati modificati dei parametri, impostarli nuovamente sui valori necessari per l'esercizio. Prove per la protezione per sbarre In generale Nel caso di impiego come protezione monofase per sbarre con un apparecchio per fase oppure con trasformatori sommatori sono applicabili in line di principio le stesse prove descritte sopra per „Prova di corrente simmetrica sull'oggetto da proteggere“ al par. 3.3.6. A questo scopo vanno fatte fatte quattro osservazioni fondamentali: 1. Le prove vengono spesso realizzate con correnti di esercizio oppure con dispositivi di prova primari. Di conseguenza, le avvertenze sui pericoli riportati nel 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 255 3 Montaggio e messa in servizio capitolo precedente e la necessità di una protezione di riserva sull'alimentazione vanno rispettate scrupolosamente. 2. Le prove devono essere realizzate per ogni possibile passaggio di corrente partendo dalla derivazione di alimentazione. 3. Se si utilizza un apparecchio per fase, le prove devono essere realizzate per ogni fase. Alcune indicazioni complementari sono ancora applicabili per i trasformatori convertitori. 4. Ogni prova è limitata a una coppia di corrente, vale a dire a una corrente di prova in ingresso e in uscita. I dati relativi all'adattamento dei gruppi di trasformazione e degli angoli (esclusa la comparazione degli angoli della corrente in circolo = 180° nei lati testati) etc., sono irrilevanti. Collegamento dei trasformatori convertitori Esistono diverse possibilità di collegamento di trasformatori convertitori. Il collegamento normale L1–L3–E conformemente alla fig. 3-25 viene ripreso come base qui di seguito. Per il collegamento –L2–L3 vedere la fig. 3-26. Vanno preferite le prove monofase poiché generano differenze più importanti a livello delle correnti di misura e permettono di rilevare errori di collegamento nel percorso della corrente di terra. La corrente di misura leggibile nei valori di servizio corrisponde alla corrente di prova solo nel caso di una prova simmetrica trifase. In tutti gli altri casi si hanno delle differenze che sono elencate sotto forma di tabella nelle figure, come fattore della corrente di prova. IL1 MW 2 IM IL3 1 3I0 3 L1 L2 L3 Fig. 3-25 MW 2 IL2 1 IL3 3 L1 L2 L3 256 Corrente di misura L1–L2–L3 (simm.) L1–L2 L2–L3 L3–L1 L1–E L2–E L3–E 1,00 1,15 0,58 0,58 2,89 1,73 2,31 Collegamento di trasformatori convertitori L1–L3–E IL1 Fig. 3-26 Corrente di prova IM Corrente di prova Corrente di misura L1–L2–L3 (simm.) L1–L2 L2–L3 L3–L1 L1–E L2–E L3–E 1,00 0,58 1,15 0,58 1,15 0,58 1,73 Collegamento di trasformatori convertitori L1–L2–L3 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio eventuali differenze non spiegabili mediante le tolleranze di misura possono essere ugualmente causati da errori di collegamento del trasformatore convertitore oppure da errori di adattamento sui trasformatori sommatori: Disattivare e collere a terra la sorgente di prova e l'oggetto protetto, Controllare e correggere collegamenti e struttura di prova. Ripetere la misurazione e ricontrollare i valori. Gli angoli devono essere in tutti i casi di 180°. Verificare le correnti differenziali e di stabilizzazione per ogni fase. Se le prove primarie monofase non sono possibili e le prove possono essere eseguite solo con le correnti di servizio simmetriche, le inversioni di polarità oppure gli errori collegamento nel percorso della corrente di terra per i collegamenti dei trasformatori convertitori –L3–E conformemente alla fig. 3-25 non vengono riconosciute per le prove precedenti. In questo caso un'asimmetria dev'essere ottenuta mediante una manipolazione al secondario. A questo scopo il trasformatore amperometrico della fase L2 viene cortocircuitato al secondario, come mostra la fig. 3-27. PERICOLO! Gli interventi sui trasformatori di misura richiedono le massime misure precauzionali! Cortocircuitare i trasformatori amperometrici prima di interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio! IL1 MW 2 IM IL3 1 3I0 3 L1 L2 L3 Fig. 3-27 Prova asimmetrica per collegamento di trasformatori convertitori L1–L3–E La corrente di misura è pari a 2,65 volte il valore della corrente della prova simmetrica. Queste prove devono essere eseguite per ogni trasformatore convertitore. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 257 3 Montaggio e messa in servizio 3.3.9 Prova dell'ingresso di corrente I8 Le prove dell'ingresso di corrente di misura I8 sono subordinate al tipo di impiego di questo ingresso. Va comunque verificato il fattore di adattamento per il valore (indirizzo 235, cfr. anche par. 2.1.2 titolo al margine „Dati TA per ingresso di corrente I8“, pag. 28). Una prova della polarità non è necessaria poiché in questo caso viene rilevato solo un valore della corrente. In caso di impiego come protezione ad alta impedenza, la corrente corrisponde a I8 alla corrente di guasto nell'oggetto protetto. In questo caso è importante rispettare le polarità di tutti i TA che alimentano la resistenza, la cui corrente viene misurata in I8. Come per le prove della protezione differenziale, anche in questo caso vengono utilizzate le correnti in circolo. Ogni TA dev'essere compreso in una misurazione. La corrente in I8 non dovrà superare in nessun caso la metà del valore della soglia di intervento della protezione di massima corrente monofase. 3.3.10 Funzioni definibili dall'utente Poiché l'apparecchio dispone di funzioni definibili dall'utente, in particoolare la logica CFC, bisogna controllare anche le funzioni e le connessioni create. Naturalmente non è possibile definire una procedura universale. La configurazione di queste funzioni e le condizioni necessarie devono essere invece conosciute e verificate. In particolare bisogna osservare eventuali condizioni di blocco dei mezzi di commutazione (interruttore, sezionatore, conduttore di terra). 3.3.11 Prova della stabilità e definizione di una registrazione delle misure di test Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori, possono essere eseguite prove di inserzione durante la messa in esercizio. Il comportamento della protezione viene successivamente analizzato a partire dalle informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure eseguite durante i test. Condizioni preliminari Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della protezione, il dispositivo7UT612 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di servizio DIGSI® 4, attraverso le interfacce seriali e gli ingressi binari. In quest'ultimo caso l'informazione ">Start val.di guasto" dovra essere abbinato a un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto protetto. Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione), vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni di valori di guasto, vale a dire che per ogni registrazione viene aperto un protocollo di guasto con numero proprio per assicurare una corretta assegnazione. Queste registrazioni non vengono riportate nella memoria tampone dei guasti sul display in quanto non rappresentano un guasto della rete. 258 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.3 Messa in servizio Avviamento della registrazione delle misure di test Per avviare una registrazione delle misure di testmediante il DIGSI® 4, selezionare la funzione di comando Test sul lato sinistro della finestra. Cliccare due volte nella visualizzazione di lista sulla voce Fault record di prova (cfr. fig. 3-28). Fig. 3-28 Finestra della registrazione delle misure di test in DIGSI® 4 avviamento — esempio La registrazione viene avviata subito. Durante la registrazione viene visualizzato un messaggio nella zona di sisnistra della riga di stato. Una barra di avanzamento informa inoltre sull'avanzamento della procedura. Per visualizzare e interpretare la registrazione è necessario il programma SIGRA oppure il pogramma ComtradeViewer. In particolar modo nel caso di trasformatori, sono informative le registrazioni sincronizzate con lo scatto del trasformatore a vuoto. Poiché il picco di corrente all'inserzione (corrente inrush) viene interpretato come un guasto alimentato da un solo lato che non può tuttavia provocare uno scatto, l'efficacia della stabilizzazione all'inserzione viene testata mediante più prove di inserzione. Durante queste prove il comando di scatto dev'essere interrotto oppure dev'essere fissata la Protezione differenziale su Prot.Diff. = Blocco Rele' (indirizzo 1201), in modo che il trasformatore non venga disinserito in caso di emissione di un comando di scatto. Poiché l'eccitazione della protezione differenziale non è stabilizzata, la corrente all'inserzione avvierà automaticamente la registrazione dei valori di guasto qualora essa sia sufficientemenente grande. Sulla base dei valori di guasto registrati e delle componenti di armonica nella corrente differenziale si possono trarre conclusioni in merito all'efficacia della stabilizzazione inrush. È eventualmente possibile regolare a un valore più alto la stabilizzazione di inserzione (= valore più passo della seconda armonica all'indirizzo 1261 2a Armonica) quando le prove di inserzione provocano uno scatto oppure quando le registrazioni oscilloperturbografiche mostrano che la componente della seconda armonica nella corrente differenziale non supera il valore impostato (indirizzo 1261). Un'ulteriore possibilità per aumentare la stabilità di inserzione è l'attivazione della funzione di „blocco incrociato“ con una durata di attivazione maggiore (indirizzo 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 259 3 Montaggio e messa in servizio 1262A Bloc.Incr.2aArm) (per i dettagli cfr. anche par. 2.2.7 al titolo al margine „Stabilizzazione con armoniche“, pag. 66). Non dimenticare di attivare la protezione differenziale ON al termine delle prove (indirizzo1201). 260 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3.4 Attivazione dell'apparecchio 3.4 Attivazione dell'apparecchio Serrare fino in fondo le viti. Tutte le viti dei morsetti devono essere fissate - anche quelle non utilizzate -. Attenzione! Non forzare!Le coppie di serraggio ammesse non devono essere superate, perché ciò potrebbe danneggiare le filettature e i morsetti! È necessario verificare nuovamente i valori di taratura in quanto essi potrebbero essere stati modificati nel corso delle prove. In particolare si raccomanda di controllare che tutte le funzioni siano programmate correttamente (paragrafo 2, blocco di indirizzi 78) e che tutte le funzioni desiderate siano attivateON. Assicurarsi che una copia dei valori impostati sia memorizzata sul PC. L'orologio interno all'apparecchio dovrebbe essere controllato ed eventualmente regolato/sincronizzato, qualora non venga sincronizzato automaticamente. Le indicazioni in merito sono riportate nel manuale del sistema. Le memorie tampone vengono eliminate nel MENUPRINCIPALE → Segnalazioni → Cancella/Crea, in modo che queste ultime contengano successivamente solo informazioni relative agli eventi e agli stati reali. I contatori della statistica degli interventi dell'interruttore vengono riportati ai valori iniziali mediante la stessa scelta. I contatori dei valori di misura di esercizio (ad es. contatori di lavoro, se disponibili) vengono azzerati sotto MENU PRINCIPALE → Valori di misura → Reset. Azionare il tasto ESC (se necessario più volte) per ritornare al display base. Sul display compare la videata base (ad es. la visualizzazione di valori di misura di esercizio). Le visualizzazioni sul lato frontale dell'apparecchio vengono eliminate mediante il tasto LED affinché queste possano fornire informazioni solo su eventi e stati reali. Vengono resettati anche relè di uscita eventualmente memorizzati. Durante l'azionamento del tasto LED i diodi luminosi parametrizzabili sul frontalino sono accesi, cosicché viene effettuato anche un test dei diodi luminosi. Se i diodi indicano stati che riguardano il momento attuale, rimangono ovviamente accesi. Il LED verde "RUN" dev'essere acceso e il LED rosso "ERROR" deve essere spento. Nel caso sia presente un commutatore di prova, questo deve essere sulla posizione di esercizio. L'apparecchio è ora pronto per il funzionamento. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 261 3 Montaggio e messa in servizio 262 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4 Dati tecnici Nel presente capitolo sono riportati i dati tecnici del dispositivo SIPROTEC® 7UT612 e delle sue singole funzioni, compresi i valori limite che non devono essere assolutamente superati. Ai dati tecnici e funzionali per la configurazione massima seguono i dati meccanici con i disegni quotati. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.1 Dati generali 264 4.2 Protezione differenziale 274 4.3 Protezione di terra ristretta 279 4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari 280 4.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) 287 4.6 Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente 288 4.7 Protezione di massima corrente monofase 289 4.8 Protezione di carico squilibrato 290 4.9 Protezione di sovraccarico termico 291 4.10 Thermobox per protezione di sovraccarico 293 4.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore 294 4.12 Accoppiamenti esterni 294 4.13 Autocontrollo 295 4.14 Funzioni supplementari 296 4.15 Dimensioni 298 263 4 Dati tecnici 4.1 Dati generali 4.1.1 Ingressi analogici Ingressi di corrente frequenza nominale fN 50 Hz / 60 Hz / 162/3 Hz (impostabile) Corrente nominale IN 1 A o 5 A o 0,1 A Consumo per ingresso I1 - I7 – con IN = 1 A – con IN = 5 A – con IN = 0,1 A – per rilv. corrente sensibileI8 con 1 A ca. 0,02 VA ca. 0,2 VA ca. 1 mVA ca. 0,05 VA Carico ammissibile percorso di corrente I1 - I7 – termico (effettivo) 100 30 4 – dinamico ((corrente impulsiva) 250 Requisiti del trasformatore amperometrico (commutabile) · IN · IN · IN · IN per 1 s per 10 s permanente (semiperiodo) Carico ammissibile ingresso per rilev. corr. sens. I8 – termico (effettivo) 300 A per 1 s 100 A per 10 s 15 A permamente – dinamico (corrente impulsiva) 750 A (semiperiodo) I kd max n’ ≥ 4 ⋅ ------------------ per τ ≤ 100 ms I N prim Fattore di sovradimensionamento PN + Pi n' = n ⋅ ------------------P' + P i I kd max n’ ≥ 5 ⋅ -----------------I N prim per τ > 100 ms rapporto max. della corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico rispetto alla corrente nominale dell'oggetto 4.1.2 Alimentazione ausiliaria Tensione continua Tensione ausiliaria tramite convertitore Tensione continua nominale aux UH– Campi di lavoro ammissibili 24/48 V– 60/110/125 V– 110/125/220/250 V– da 19 a 58 V– da 48 a 150 V– da 88 a 300 V– Tensione alternata sovrapposta, picco–picco ≤15 % della tensione nom. ausiliaria Assorbimento di potenza – in condizioni di riposo – in funzione ca. 5 W ca. 7 W Tempo ammesso per buchi di tensione ≥50 ms con VH = 48 V e VH ≥ 110 V corto circuito della tensione continua ausiliaria ≥20 ms con VH = 24 V e VH = 60 V 264 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.1 Dati generali Tensione alternata Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato Tensione alternata ausiliaria nominale VH~ Campi di lavoro ammissibili 4.1.3 115/230 V~ 92 - 265 V~ Assorbimento di potenza – in condizioni di riposo – in funzione ca. 6,5 VA ca. 8,5 VA Tempo ammesso per buchi di tensione/corto circuito ≥ 50 ms Ingressi e uscite binarie Ingressi binari Numero 3 (parametrizzabili) Campo tensione nominale 24 V– fino 250 V– in 2 campi, bipolare Soglie di intervento – per tensioni nominali intercambiabili tramite ponti 24/48 V– Vin≥ 19 V– 60/110/125 V– Vda ≤ 14 V– – per tensioni nominali 110/125/ 220/250 V– Uan ≥ 88 V– Uab ≤ 66 V– Corrente necessaria per l'energizzazione, in condizione di lavoro ca. 1,8 mA dipendente dalla tensione di comando Relè di uscita Tensione max. ammissibile 300 V– Soppress. impulso ingresso 220 nF capacità di accoppiamento con 220 V un tempo di recupero >60 ms relè di segnalazione/di scatto (cfr. anche schemi all'appendice A.2) Numero Potere di chiusura 4 con un contatto in chiusura 1 (a potenziale zero) ON OFF Relé di allarme Potere di chiusura 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 1000 W/VA 30 VA 40 W ohmico 25 W con L/R ≤ 50 ms 1 con 1 contatto NA oppure 1 contatto NA (commutabili) ON OFF 1000 W/VA 30 VA 40 W ohmico 25 W con L/R ≤ 50 ms Tensione di apertura 250 V Corrente ammissibile per contatto 5 A permanente 30 A per 0,5 s Corrente totale ammissibile per contatti con conduttore comune 5 A permanente 30 A per 0,5 s 265 4 Dati tecnici 4.1.4 Interfacce di comunicazione Interfaccia operativa Interfaccia di servizio / modem (selezionabile) – Collegamento lato frontale, non isolato, RS 232 Interfaccia a 9 poli DSUB per collegamento a un PC – comando con DIGSI® 4 – Velocità di trasmissione min. 4 800 Baud; max. 115200 Baud Impostazione di consegna: 38400 Baud; parità: 8E1 – Distanza di trasmissione max. 1,5 km RS232/RS485/LWL trasferimento dati in base alla variante ordinata interfaccia a potenziale zero per per comando con DIGSI® 4 oppure per collegamento a un Thermobox RS232 – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „C“ Interfaccia DSUB a 9 poli nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore cavo dati schermato – tensione di prova 500 V; 50 Hz – Velocità di trasmissione min. 4800 Baud; max. 115200 Baud Posizione originaria 38400 Baud – Distanza di trasmissione ca. 1,5 km RS485 – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „C“ Interfaccia DSUB a 9 poli nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore cavo dati schermato – tensione di prova 500 V; 50 Hz – Velocità di trasmissione min. 4800 Baud; max. 115200 Baud Posizione originaria 38400 Baud – Distanza di trasmissione ca. 1 km Conduttore a fibre ottiche – Collegamento conduttore a fibre ottichespina ST per montaggio incassato sul retro, luogo di installazione „C“ per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – Lunghezza d'onda ottica 266 λ = 820 nm 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.1 Dati generali – Classe laser 1 conformemente a EN 60825–1/ –2 Interfaccia di sistema (selezionabile) per impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure fibra di vetro 62,5/125 µm – Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm – Distanza di trasmissione ca. 1,5 km – Stato di riposo segnale commutabile; alla spedizione"luce spenta" RS232/RS485/LWL interfaccia a potenziale zero per Profibus RS485/Profibus a fibre ottiche trasferimento dati a un'unità centrale in base alla variante ordinata RS232 – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „B“ Interfaccia DSUB a 9 poli nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – tensione di prova 500 V; 50 Hz – Velocità di trasmissione min. 4800 Bd; max. 38400 Bd Posizione originaria 19200 Bd – Distanza di trasmissione ca. 1,5 km RS485 – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „B“ Interfaccia DSUB a 9 poli nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – Tensione di prova 500 V; 50 Hz – Velocità di trasmissione min. 4800 Baud; max. 38400 Baud Posizione originaria 19200 Bd – Distanza di trasmissione ca. 1 km Conduttore a fibre ottiche – Collegamento conduttore a fibre ottichespina ST per montaggio incassato sul retro, luogo di installazione „B“ per montaggio sporgente nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – Lunghezza d'onda ottica – Classe laser 1 conformemente a EN 60825–1/ –2 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 λ = 820 nm per impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure fibra di vetro 62,5/125 µm – Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm – Distanza di trasmissione ca. 1,5 km – Stato di riposo segnale commutabile; alla spedizione"luce spenta" 267 4 Dati tecnici Profibus RS485 (FMS e DP) – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „B“ Interfaccia DSUB a 9 poli nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – tensione di prova 500 V; 50 Hz – Velocità di trasmissione fino 1,5 MBd – Distanza di trasmissione 1000 m con 500 m con 200 m con ≤ 93,75 kBd ≤ 187,5 kBd ≤ 1,5 MBd Profibus LWL (FMS e DP) – Collegamento conduttore a fibre ottichespina ST anello semplice / anello doppio in base all'ordine per FMS; per DP solo anello doppio – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „B“ nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – Velocità di trasmissione consigliati: fino a 1,5 MBd > 500 kBd – Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm – Classe laser 1 conformemente a EN 60825–1/ –2 per impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure fibra di vetro 62,5/125 µm – Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm – Distanza di trasmissione ca. 1,5 km DNP3.0 RS485 – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „B“ Interfaccia DSUB a 9 poli nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – tensione di prova 500 V; 50 Hz – Velocità di trasmissione fino a 19200 Bd – Distanza di trasmissione ca. 1 km DNP3.0 LWL – Collegamento conduttore a fibre ottiche tipo spina ST trasmettitore/ricevitore 268 – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „B“ nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – Velocità di trasmissione fino a 19200 Bd – Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.1 Dati generali – Classe laser 1 conformemente a EN 60825–1/ –2 – Attenuazione di linea ammessa – Distanza di trasmissione per impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure per impiego fibra di vetro 62,5/125 µm max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm ca. 1,5 km MODBUS RS485 – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „B“ Interfaccia DSUB a 9 poli nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – tensione di prova 500 V; 50 Hz – Velocità di trasmissione fino a 19200 Bd – Distanza di trasmissione ca. 1 km MODBUS LWL – Collegamento conduttore a fibre ottiche tipospina ST trasmettitore/ricevitore – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente sul retro, luogo di installazione „B“ nell'alloggiamento del pulpito, lato inferiore – Velocità di trasmissione fino a 19200 Bd – Lunghezza d'onda ottica λ = 820 nm – Classe laser 1 conformemente a EN 60825–1/ –2 Interfaccia di sincronizzazione orologio per impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure per impiego fibra di vetro 62,5/125 µm – Attenuazione di linea ammessa – Distanza di trasmissione max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm ca. 1,5 km – Sincronizzazione orologio DCF77/IRIG segnale B – Collegamento per montaggio incassato per montaggio sporgente – tensioni nominali di segnale sul retro, luogo di installazione „A“ interfaccia DSUB a nove poli nella doppia fila di morsetti nel lato inferiore dell'alloggiamento selezionabili 5 V, 12 V oppure 24 V – livello del segnale e carichi: Tensioni nominali di segnale di ingresso 12 V 24 V 6,0 V 15,8 V 31 V 1,0 V con IILow = 0,25 1,4 V con IILow = 0,25 1,9 V con IILow = 0,25 mA mA mA 5V UIHigh UILow 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 269 4 Dati tecnici IIHigh RI 4.1.5 4,5 mA - 9,4 mA 890 Ω con UI = 4 V 640 Ω Montaggio sporgente UI = 6 V 4,5 mA - 9,3 mA 1930 Ω con UI = 8,7 V 1700 Ω Montaggio sporgente UI = 15,8 V 4,5 mA - 8,7 mA 3780 Ω con UI = 17 V 3560 Ω Montaggio sporgente UI = 31 V Prove elettriche Norme Norme: IEC 60255 (norme del prodotto) ANSI/IEEE C37.90.0/.1/.2 DIN 57 435 parte 303 altre norme cfr. singole verifiche Prove di isolamento Norme: IEC 60255–5 e IEC 60870–2–1 – Prova ad alta tensione (prova di routine) 2,5 kV (eff); 50 Hz tutti i circuiti eccetto tensione ausiliaria, Ingressi binari e interfacce di sincronizzazione oraria e di comunicazione – Prova ad alta tensione (prova di routine)3,5 kVTensione ausiliarie e ingressi binari – Prova ad alta tensione (prova di routine)500 V (eff); 50 Hz solo interfacce isolate di sincronizzazione oraria e di comunicazione Prove di compatibilità elettromagnetica Immunità (prove di tipo) – Prova a impulso (prova di tipo) tutti i circuito eccetto interfacce di sincronizzazione oraria e di comunicazione, classeIII 5 kV (picco); 1,2/50 µs; 0,5 J; 3 impulsi positivi e 3 impulsi negativi a distanza di 5 s Norme: IEC 60255–6 e –22, (Norme del prodotto) EN 50082–2 (standard generico) DIN 57435 parte 303 – Prova ad alta frequenza IEC 60255–22–1, classe III e VDE 0435 Teil 303, classe III 2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi ogni s; durata della prova 2 s; Ri = 200 Ω – Scarica elettrostatica IEC 60255–22–2 classe IV e IEC 61000–4–2, classe IV 8 kV picco scarica per contatto; 15 kV picco scarica atmosferica; entrambe le polarità; 150 pF; Ri = 330 Ω – Esposizione a campo AF, non modulato10 V/m; da 27 MHz a 500 MHz IEC 60255–22–3 (report) classe III – Esposizione a campo AF, non modulato, 10 V/m; da 80 MHz a 1000 MHz; ad ampiezza modulata 80 % AM; 1 kHz IEC 61000–4–3, classe III – Esposizione a campo AF, a modulazione di impulsi IEC 61000–4–3/ENV 50204, Kl. III 270 10 V/m; 900 MHz; frequenza di ripetizione 200 Hz; durata di chiusura 50 % 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.1 Dati generali – fast transient grandezze perturbatrici/ 4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza Burst = Burst IEC 60255–22–4 15 ms; ciclo di ripetizione 300 ms; e IEC 61000–4–4, classe IV entrambe le polarità; Ri = 50 Ω; durata della prova 1 min – Tensioni impulsive (SURGE), IEC 61000–4–5 Classe di installazione 3 Tensione ausiliaria Ingressi di misura, ingressi binari e relè di uscita Impulso: 1,2/50 µs common mode: diff. mode: common mode: diff. mode: 2 kV; 12 Ω; 9 µF 1 kV; 2 Ω; 18 µF 2 kV; 42 Ω; 0,5 µF 1 kV; 42 Ω; 0,5 µF – Alta frequenza guidata, modulata in ampiezza IEC 61000–4–6, classe III 10 V; da 150 kHz a 80 MHz; 80 % AM; 1 kHz – Campo magnetico a frequenza di energia IEC 61000–4–8, classe IV IEC 60255–6 30 A/m permanente; 300 A/m per 3 s; 50 Hz 0,5 mT; 50 Hz – Oscillatory Surge Withstand Capability 2,5 kV fino 3 kV (valore piccot); da 1 MHz a ANSI/IEEE C37.90.1 1,5 MHz; onda attenuata; 50 impulsi ogni s; durata 2 s; Ri = da 150 Ω a 200 Ω – Fast Transient Surge Withstand Cap. 4 kV fino a 5 kV; 10/150 ns; 50 impulsi a s; ANSI/IEEE C37.90.1 entrambe le polarità; durata 2 s; Ri = 80 Ω – Radiated Electromagnetic Interference 35 V/m; da 25 MHz a 1000 MHz ANSI/IEEE Std C37.90.2 Prove di compatibilità elettromagnetica Emissioni (Prova di tipo) – Oscillazioni smorzate IEC 60694, IEC 61000–4–12 2,5 kV (valore picco), polarità alternata 100 kHz, 1 MHz, 10 MHz e 50 MHz, Ri = 200 Ω Norma: EN 50081–∗ (standard generico) – Tensione di perturbazioni radio, solo tensione ausilaria IEC–CISPR 22 150 kHz fino a 30 MHz classe di valore limite B – Intensità di campo con perturbazione 30 MHz a 1000 MHz radio da IEC–CISPR 22 classe di valore limite B 4.1.6 Prove di resistenza meccanica Vibrazioni e urti durante l'esercizio 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Norme: IEC 60255–21 e IEC 60068 – Vibrazioni IEC 60255–21–1, classe 2 IEC 60068–2–6 sinusoidali 10 Hz - 60 Hz: ± 0,075 mm ampiezza; 60 Hz - 150 Hz: 1 g accelerazione Variazione di frequenza1 ottava/min 20 cicli su 3 assi perpendicolari – Urto IEC 60255–21–2, classe 1 semi-sinusoidale accelerazione 5 g, durata 11 ms, 271 4 Dati tecnici IEC 60068–2–27 Vibrazioni ed urti durante il trasporto 4.1.7 ogni 3 urti in entrambe le direzioni degli 3 assi – Vibrazione con scosse telluriche IEC 60255–21–3, classe 1 IEC 60068–3–3 sinusoidale 1 Hz fino a 8 Hz ± 3,5 mm ampiezza (asse orizzontale) 1 Hz a 8 Hz: ± 1,5 mm ampiezza (asse verticale) 8 Hz a 35 Hz: 1 g accelerazione (asse orizzontale) 8 Hz a 35 Hz: 0,5 g accelerazione (asse verticale) Variazione di frequenza1 ottava/min 1 ciclo in 3 assi ortogonali Norme: IEC 60255–21 e IEC 60068 – Vibrazioni IEC 60255–21–1, classe 2 IEC 60068–2–6 sinusoidali 5 Hz - 60 Hz: ± 7,5 mm ampiezza; 8 Hz - 150 Hz: 2 g accelerazione Variazione di frequenza1 ottava/min 20 cicli su 3 assi perpendicolari – Urto IEC 60255–21–2, classe 1 IEC 60068–2–27 semi-sinusoidale accelerazione 15 g, durata 11 ms, je 3 urti in entrambe le direzioni degli 3 assi – Urto costante IEC 60255–21–2, classe 1 IEC 60068–2–29 semi-sinusoidale accelerazione 10 g, durata 16 ms, ogni 1000 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi Condizioni climatiche Temperature Norma: IEC 60255–6 – temperatura ambiente ammissibile durante l'esercizio da–5 °C a +55 °C – Temperature limite ammissibili temporaneamente durante l'esercizio da–20 °C a +70 °C Leggibilità del display da +55 °C event.disturbi in stato di inattività, ovvero senza avviamento e senza Segnalazioni – Temperatura limite per l'immagazzinaggio da–25 °C a +55 °C – Temperatura limite per il trasporto da –25 °C a +70 °C Trasporto e immagazzinaggio con imballo standard di fabbrica!! Umidità 272 grado di umidità ammissibile media annuale ≤75 % di umidità relativa dell'aria; 56 giorni all'anno fino a 93 % di umidità relativa; condensazione non ammessa! 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.1 Dati generali Si consiglia di installare gli apparecchi in modo tale che non siano esposti alla luce diretta del sole e non siano sottoposti a forti sbalzi di temperatura. Fenomeni questi che possono provocare una rapida formazione di condensa. 4.1.8 Condizioni di impiego La protezione è stata progettata per l'installazione in normali sale relè o impianti, in modo da garantire un'adeguata compatibilità elettromagnetica (EMC) con installazione effettuata a regola d'arte. Devono essere adottati inoltre i seguenti accorgimenti: • I contattori o relè installati nello stesso armadio o sullo stesso quadro delle protezioni digitali devono essere dotati di idonei dispositivi di spegniarco. • In impianti a 100 kV o di livello di tensione superiore si raccomanda l'impiego di linee di allacciamento esterne con schermatura elettroconducibile e messa a terra schermante su entrambi i lati. In impianti a media tensione, normalmente, non sono necessari particolari accorgimenti. • Non è consentito estrarre o inserire singole schede dalla custodia quando queste sono sotto tensione. Se le schede sono fuori dalla custodia, alcuni componenti possono danneggiarsi a causa delle scariche elettromagnetiche; con il frontalino rimosso devono essere osservate le normative EGB (per Componenti Sottoposte a pericolo di Sariche elettromagnetiche). Quando la custodia è montata a incasso non esiste un siffatto pericolo. 4.1.9 Esecuzioni costruttive Custodia 7XP20 Dimensioni vedi disegni quotati, par. 4.15 Peso (dotazione massima) ca. – montaggio sporgente – Montaggio incassato 9,6 kg 5,1 kg Tipo di protezione conforme a IEC 60529 – per il dispositivo in montaggio sporgente IP 51 in montaggio incassato davanti IP 51 dietro IP 50 – per la protezione di persone IP 2x con copertura chiusa 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 273 4 Dati tecnici 4.2 Protezione differenziale 4.2.1 Generalità Valori di intervento IDIFF>/INOgg Corrente differenziale 0,05 fino a 2,00 (gradino 0,01) Gradino di massima corrente IDIFF>>/INOgg 0,5 fino a 35,0 (gradino 0,1) oppure ∞ (gradino disattivato) Aumento della soglia di intervento all'inserzione come fattore di IDIFF> 1,0 fino a 2,0 (gradino 0,1) Stabilizzazione supplementare per guasti esterni (ISTAB > valore impostato)Iguasto est./INOgg 2,00 fino a 15,00 (gradino 0,01) Tempo di attivazione da 2 a 250 periodi (gradino 1 Per.) oppure ∞ (attivo fino alla ricaduta) Caratteristica di reazione cfr. fig. 4-1 Tolleranze (con parametri caratteristica preimpostati) Gradino – IDIFF> e caratteristica 5 % del valore impostato Gradino – IDIFF>> 5 % del valore impostato Temporizzazione del gradino IDIFF> da TI-DIFF> Tempi di ritardo 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) Temporizzazione del gradino IDIFF>> da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) TI-DIFF>> oppure ∞ (senza scatto) Tolleranza della sequenza 1 % del valore impostato ovvero 10 ms I tempi impostati sono solo tempi di ritardo I diff ----------------I NOgg Caratteristica di guasto Legenda: 10 Idiff corrente differenziale = |I1 + I2 | Istab corrente di stabilizzazione = |I1 | + |I2 | INOgg corrente nominale dell'oggetto da proteggere 9 8 I–DIFF>> 7 6 Zona di scatto Zona di blocco 1243 PENDENZA 2 5 4 1241 PENDENZA 1 3 2 Stabilizzazione supplementare 1 I–DIFF> 1 2 3 4 PUNTO BASE 1 PUNTO BASE 2 Fig. 4-1 274 5 6 7 8 9 10 11 Istab-IN Ogg 12 13 14 15 16 17 I stab -----------------I NOgg Descrizione del funzionamento della Protezione differenziale 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.2 Protezione differenziale 4.2.2 Trasformatori Stabilizzazione con armoniche Rapporto di stabilizzazione Rush da (2. armonica) I2fN/IfN 10 % a 80 % cfr. anche fig. 4-2 (gradino 1 %) Stabilizzazione di altre (n-te) armoniche da10 % a 80 % (facoltativamente 3. oppure 5.)InfN/IfN cfr. anche fig. 4-3 (gradino 1 %) Funzione di blocco incrociato attivabile e disattivabile Tempo di attivazione max. per blocco da 2 a 1000 periodi (gradino 1 Per.) incrociato oppure 0 (blocco incrociato disattivato) oppure ∞ (attivo fino alla ricaduta) Tempi propri Tempi di intervento/tempo di ricaduta con alimentazione da un lato Tempo di intervento per frequenza 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz con 1,5 · valore impostato IDIFF> con 1,5 · valore impostato IDIFF>> con 5 · valore impostato IDIFF>> 38 ms 25 ms 19 ms 35 ms 22 ms 17 ms 85 ms 55 ms 25 ms Tempo di ricaduta, ca. 35 ms 30 ms 80 ms Rapporto di ricaduta ca. 0,7 Adattamento per trasformatori Adattamento gruppi di trasformazione 0 - 11 (× 30°) Trattamento centro stella collegato o non collegato a terra (per ogni avvolgimento) Campo di lavoro Frequenza Adattamento della frequenza nel campo 0,9 ≤ f/fN ≤ 1,1 Influsso di frequenze cfr. fig. 4-4 (gradino 1) IfN INOgg impostabile ad es. IDIFF>>/INOgg = 10 10,0 5,0 Zona di scatto 2,0 Zona di blocco impostabile ad es. 2. armonica 0 15 % Legenda: Idiff corrente differenziale = |I1 + I2 | INOgg corrente nominale dell'oggetto protetto IfN corrente con frequenza nominale I2f corrente con doppia Frequenza 1,0 impostabile ad es. IDIFF>/INOgg = 0,15 0,5 0,2 0,1 0 Fig. 4-2 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 I2f IfN Influenza di stabilizzazione della 2. armonica nella protezione differenziale del trasformatore 275 4 Dati tecnici IfN INOgg 10,0 impostabile ad es. IDIFFmax n.HM/INOgg = 5 Zona di scatto 5,0 impostabile ad es. n-te armonica = 0 40 % 2,0 1,0 impostabile ad es. IDIFF>/INOgg = 0,15 0,5 Zona di blocco 0,2 0,1 0 0,1 Fig. 4-3 0,2 0,3 0,4 0,5 Legenda: Idiff corrente differenziale = |I1 + I2 | INOgg corrente nominale dell'oggetto protetto IfN corrente con frequenza nominale Inf corrente con frequenza n (n = 3 oppure 4) Ιnf IfN Influenza di stabilizzazione dell'armonica n-ten nella protezione differenziale del trasformatore IXf INOgg 20,0 IDIFF>>/INOgg (impostabile) Valore di taratura ad es. 5,0 10 5 3 2 Zona di blocco Zona di blocco Zona di scatto 1,0 Legenda: Idiff corrente differenziale = |I1 + I2 | INOgg corrente nominale dell'oggetto da proteggere IXf corrente con frequenza nell'ambito del campo specificato 0,5 IDIFF>/INOgg (impostabile) Valore di taratura ad es. 0,15 0,3 0,2 0,1 0 Fig. 4-4 276 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 f/fN Influsso di frequenze nella protezione differenziale del trasformatore 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.2 Protezione differenziale 4.2.3 Generatori, motore, reattanze Tempi propri Tempi di intervento/tempo di ricaduta con alimentazione da un lato Tempo di intervento per frequenza 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz con 1,5 · valore impostato IDIFF> con 1,5 · valore impostato IDIFF>> con 5 · valore impostato IDIFF>> 38 ms 25 ms 19 ms 35 ms 22 ms 17 ms 85 ms 55 ms 25 ms Tempo di ricaduta, ca. 35 ms 30 ms 80 ms Rapporto di ricaduta ca. 0,7 Adattamento della frequenza nel campo 0,9 ≤ f/fN ≤ 1,1 Influsso di frequenze cfr. fig. 4-5 Campo di lavoro Frequenza IXf INOgg 1 Legenda: corrente differenziale = |I1 + I2 | Idiff INOgg corrente nominale dell'oggetto da proteggere IXf corrente con frequenza nell'ambito del campo specificato 0,6 Zona di scatto 0,4 0,3 IDIFF>/INOgg (impostabile) Valore di taratura ad es. 0,15 0,2 Zona di blocco 0,1 0 Fig. 4-5 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 f/fN IInflusso di frequenze nella protezione differenziale per generatori /per motori e nella protezione per sbarre 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 277 4 Dati tecnici 4.2.4 Sbarre, nodi, linee corte Supervisione della corrente differenziale Supervisione stazionaria della corrente difefrenziale ISuperv./INOgg da 0,15 a 0,80 (gradino 0,01) Ritardo per blocco con Corrente differenziale Tsuperv. (gradino 1 s) da 1 s a 10 s Abilitazione allo scatto (gradino 0,01) Abilitazione della corrente I>Abil/INOgg da 0,20 a 2,00 tramite corrente di derivazione oppure 0 (abilitazione sempre autorizzata) Tempi propri Tempi di intervento/tempo di ricaduta con alimentazione da un lato Tempo di intervento per frequenza 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz con 1,5 · valore impostato IDIFF> con 1,5 · valore impostato IDIFF>> con 5 · valore impostato IDIFF>> 25 ms 20 ms 19 ms 25 ms 19 ms 17 ms 50 ms 45 ms 35 ms Tempo di ricaduta, ca. 30 ms 30 ms 70 ms Rapporto di ricaduta Campo di lavoro Frequenza 278 ca. 0,7 Adattamento della frequenza nel campo 0,9 ≤ f/fN ≤ 1,1 influsso di frequenze cfr. fig.4-5 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.3 Protezione di terra ristretta 4.3 Protezione di terra ristretta Campo di impostazione Corrente differenziale IEDS>/INOgg 0,05 fino a 2,00 Angolo limite ϕEDS 110° (fisso) Caratteristica di reazione cfr. fig. 4-6 Tolleranza di intervento 5 % con I < 5 · IN Temporizzazione TEDS (gradino 0,01) da 0,00 s a 60,00 s oppure ∞ (senza scatto) Tolleranza della sequenza (gradino 0,01 s) 1 % del valore impostato ovvero 10 ms I tempi impostati sono solo tempi di ritardo Tempi propri Tempo di intervento per frequenza con 1,5 · valore impostato IEDS>, ca. con 2,5 · valore impostato IEDS>, ca. Tempo di ricaduta, ca. Influsso di frequenze 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz 40 ms 37 ms 38 ms 32 ms 100 ms 80 ms 40 ms 40 ms 80 ms Rapporto di ricaduta ca. 0,7 Influsso di frequenze 1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN Isc IEDS> 4 Zona di scatto 3 2 Zona di blocco 1 -0,3 Fig. 4-6 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 -0,2 -0,1 0,0 0,1 0,2 3Io" 0,3 3Io' Caratteristica di scatto della protezione di terra ristretta in funzione del rapporto corrente omopolare-corrente di linea 3I0"/3I0' (entrambe le correnti in fase + o in controfase –); IEDS = valore impostato; 279 4 Dati tecnici 4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Caratteristiche Gradini indipendenti (UMZ) IPh>>, 3I0>>, IPh>, 3I0> gradini dipendenti dalla corrente(AMZ) IP, 3I0P (conformemente a IEC oppure a ANSI)può essere selezionata una caratteristica in base alle fig. 4-7 - 4-9 Caratteristica utente alternativa con caratteristica di scatto e di di ricaduta specificabili Caratteristiche di ricaduta (AMZ) cfr. fig. 4-10 e 4-11 (conformemente a ANSI con Disk-Emulation) Gradini di corrente Gradini di massima corrente IPh>> da TIPh>> da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) 3I0>> da 0,05 A a 35,00 A 1) (gradino 0,01 A) oppure ∞ (gradino disattivato) T3I0>> da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) Gradini di massima corrente IPh> da 0,10 A a 35,00 A 1) (gradino 0,01 A) oppure ∞ (gradino disattivato) TIPh> da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) 3I0> da 0,05 A a 35,00 A 1) (gradino 0,01 A) oppure ∞ (gradino disattivato) T3I0> da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) gradini dipendenti dalla corrente IP da (IEC) 0,10 A a 4,00 A 1) (gradino 0,01 A) TIP da 0,05 s a 3,20 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) 3I0P da 0,05 A a 4,00 A 1) T3IoP da 0,05 s a 3,20 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) gradini dipendenti dalla corrente IP da (ANSI) 280 0,10 A a 35,00 A 1) (gradino 0,01 A) oppure ∞ (gradino disattivato) 0,10 A a 4,00 A 1) (gradino 0,01 A) (gradino 0,01 A) DIP da 0,50 s a 15,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) 3I0P da 0,05 A a 4,00 A 1) D3I0P da 0,50 s a 15,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) (gradino 0,01 A) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari Tolleranze nominale per UMZ correnti 3 % del valore impostato e 1 % corrente tempi 1 % del valore impostato e 10 ms Tolleranze per AMZ (IEC) correnti (ANSI) tempi intervento con 1,05 ≤ I/IP ≤ 1,15; ovvero. 1,05 ≤ I/3I0P ≤ 1,15 5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz 5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz per 2 ≤ I/IP ≤ 20 e TIP/s ≥ 1; e 2 ≤ I/3I0P ≤ 20 e T3I0P/s ≥ 1 5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz 5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz per 2 ≤ I/IP ≤ 20 e DIP/s ≥ 1; e 2 ≤ I/3I0P ≤ 20 e D3I0P/s ≥ 1 tempi I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. 1) Tempi propri dei gradini indipendenti indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. Tempo di intervento/di ricaduta/gradini di corrente di fase Tempo di intervento per frequenza 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz senza stabilizzazione all'inserzione, min senza stabilizzazione all'inserzione, tipico 20 ms 25 ms 18 ms 23 ms 30 ms 45 ms con stabilizzazione all'inserzione, min con stabilizzazione all'inserzione, tipico 40 ms 45 ms 35 ms 40 ms 85 ms 100 ms Tempo di ricaduta, tipico 30 ms 30 ms 80 ms Tempi di intervento/di ricaduta/gradini di corrente omopolare Tempo di intervento per frequenza 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz senza stabilizzazione all'inserzione, min senza stabilizzazione all'inserzione, tipico 40 ms 45 ms 35 ms 40 ms 100 ms 105 ms con stabilizzazione all'inserzione, min con stabilizzazione all'inserzione, tipico 40 ms 45 ms 35 ms 40 ms 100 ms 105 ms Tempo di ricaduta, tipico 30 ms 30 ms 80 ms Rapporti di ricaduta Gradini di corrente ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,5 Stabilizzazione all'inserzione Rapporto di stabilizzazione Rush da (2. armonica) I2fN/IfN 10 % a 45 % Limite di lavoro inferiore I > 0,2 A 1) Mssima corrente per stabilizzazione da 0,30 A a25,00 A 1) (gradino 1 %) (gradino A) Funzione di blocco incrociato tra le fasi attivabile e disattivabile Tempo di attivazione max. per blocco incrociato da0,00 s a180 s (gradino 0,01 s) 1 Frequenza 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 ) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. Influsso di frequenze 1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN 281 4 Dati tecnici 100 100 t [s] t [s] 30 30 20 20 Tp 10 10 3,2 5 5 1,6 3 2 1 0,5 Tp 3 3,2 0,8 2 0,4 1 1,6 0,2 0,5 0,8 0,3 0,4 0,3 0,2 0,1 0,1 0,05 0,2 0,2 0,1 0,05 1 2 3 5 7 10 20 1 I/Ip 0, 14 [s] t = ------------------------------------ ⋅ T p 0, 02 –1 (I ⁄ I ) p Inverse (Tipo A) 0,1 0,05 0,05 2 3 5 10 I/Ip 20 13, 5 t = ---------------------------- ⋅ T [s] p 1 (I ⁄ I ) – 1 p very inverse: (Tipo B) 1000 100 t [s] 300 t [s] 20 200 10 100 5 50 3 30 Tp 2 20 3,2 10 1,6 5 0,8 1 Tp 3,2 0,5 1,6 0,3 3 0,2 0,8 0,1 1 2 extremely inverse: (Tipo C) t Tp I Ip 3 5 10 I/Ip 0,1 0,05 0,5 1 20 80 t = ---------------------------- ⋅ T [s] p 2 (I ⁄ I ) – 1 p tempo di scatto valore impostato fattore temporale corrente di guasto valore impostato della corrente Fig. 4-7 282 0,1 0,2 0,05 0,2 1 0,4 0,05 0,4 2 2 3 5 7 10 20 I/Ip long inverse: non per protezione di carico squilibrato Nota: 120 t = ---------------------------- ⋅ T p 1 (I ⁄ I ) – 1 p [s] con2/3 Hz tempo di scatto minimo 100 ms. Per corrente omopolare va letto 3I0p invece di Ip e T3I0p invece di Tp per corrente di terra va letto IEp invece di Ipe TIEp Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente e della protezione di carico squilibrato a corrente dipendente, conformemente a IEC 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari 100 500 t [s] t [s] 200 30 100 20 50 10 30 20 5 10 D [s] 3 5 2 15 10 1 5 3 2 1 D [s] 0,5 2 15 0,5 0,3 10 0,3 0,2 5 0,2 1 0,1 0,5 0,1 0,05 1 2 3 5 0,5 10 2 1 I/Ip 1 5, 64 - + 0, 02434 ⋅ D t = --------------------------[s] 2 ( I ⁄ Ip ) – 1 Extremely inverse 0,05 20 2 3 5 10 20 I/Ip Inverse 8, 9341 - + 0, 17966 ⋅ D [s] t = ---------------------------------------- 2, 0938 –1 ( I ⁄ Ip ) 100 100 t [s] t [s] 50 30 20 20 10 10 5 5 D [s] 3 15 3 2 10 2 1 5 10 1 5 0,5 0,5 2 0,3 0,2 1 0,1 0,5 0,05 D [s] 15 0,3 2 0,2 1 0,1 0,5 0,05 1 2 3 5 10 1 20 I/Ip Moderately inverse t D I Ip 0, 0103 - + 0, 0228 ⋅ D [s] t = ---------------------------------- 0, 02 –1 ( I ⁄ Ip ) tempo di scatto valore impostato fattore temporale corrente di guasto valore impostato della corrente Fig. 4-8 Very inverse Nota: 2 3 5 10 20 I/Ip 3, 922 - + 0, 0982 ⋅ D [s] t = -------------------------- 2 ( I ⁄ Ip ) – 1 con2/3 Hz tempo di scatto minimo 100 ms. Per corrente omopolare va letto 3I0p invece di Ip Per corrente di terra va letto IEp invece di Ip per carico squilibrato va letto I2p invece di Ip Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente e della protezione di carico squilibrato a corrente dipendente, conformemente a ANSI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 283 4 Dati tecnici 100 100 t [s] t [s] D [s] 50 15 30 10 20 20 10 10 5 2 5 5 3 D [s] 15 3 2 10 2 1 5 1 0,5 1 0,5 0,5 2 0,3 0,2 0,3 0,2 1 0,1 0,1 0,5 0,05 0,05 1 2 3 5 10 1 20 I/Ip 0 , 4797 t = ------------------------------------------ + 0, 21359 ⋅ D [s] 1, 5625 –1 ( I ⁄ Ip ) Definite inverse 2 3 5 10 20 I/Ip Long inverse 5, 6143 t = ------------------------ + 2, 18592 ⋅ D [s] ( I ⁄ Ip ) – 1 100 t [s] 50 30 20 t D I Ip 10 5 tempo di scatto fattore temporale impostabile corrente di guasto valore impostato della corrente 3 2 Nota: 1 D [s] 15 0,5 con 162/3 Hz tempo di scatto minimo 100 ms. Per corrente omopolare va letto 3I0p invece di Ip Per corrente di terra va letto IEp invece di Ip 10 0,3 5 0,2 0,1 2 1 0,5 0,05 1 2 3 5 10 20 I/Ip Short inverse Fig. 4-9 284 0, 2663 - + 0, 03393 ⋅ D [s] t = ---------------------------------------- 1, 2969 –1 ( I ⁄ Ip ) Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente a corrente dipendente, conformemente a ANSI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.4 Protezione di massima corrente a tempo definito per correnti di fase e correnti omopolari 500 500 t [s] t [s] 200 100 D [s] 200 D [s] 15 15 100 10 50 5 10 50 5 30 30 20 20 2 10 1 5 0,5 2 10 1 5 3 0,5 3 2 2 1 1 0,5 0,5 0,3 0,2 0,3 0,2 0,1 0,1 0,05 0,05 0,05 0,1 0,2 0,3 0,5 1,0 0,05 0,1 I/Ip Extremely inverse 5, 82 t = ---------------------------- ⋅ D 2 ( I ⁄ I p ) – 1 0,2 0,3 0,5 1,0 I/Ip [s] 8, 8 t = --------------------------------------------- ⋅ D [s] 2, 0938 – 1 ( I ⁄ Ip ) Inverse 500 500 t [s] 200 t [s] 200 100 100 15 D [s] 50 10 30 D [s] 30 15 5 20 20 50 10 10 2 10 5 5 3 2 2 0,5 2 1 1 0,5 1 5 3 1 0,5 0,5 0,3 0,2 0,3 0,2 0,1 0,1 0,05 0,05 0,1 0,2 0,3 0,5 0,05 1,0 0,05 I/Ip Moderately inverse t D I Ip Fig. 4-10 0,2 0,3 0,5 1,0 I/Ip 0, 97 t = ---------------------------- ⋅ D [s] 2 ( I ⁄ I p ) – 1 Tempo di ricaduta valore impostato fattore temporale corrente disinserita valore impostato della corrente 0,1 Very inverse Nota: 4,32 t = ---------------------------- ⋅ D 2 ( I ⁄ I p ) – 1 [s] Per corrente omopolare va letto 3I0p invece di Ip Per corrente di terra va letto IEp invece di Ip per carico squilibrato va letto I2p invece di Ip Caratteristiche di ricaduta della protezione di massima corrente a corrente dipendente e della protezione di carico squilibrato con Disk-Emulation, conformemente a ANSI/IEEE 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 285 4 Dati tecnici 500 500 t [s] D [s] 15 t [s] 200 200 10 100 100 5 50 50 30 20 10 2 D [s] 30 15 20 1 10 10 0,5 5 5 5 3 3 2 2 2 1 1 1 0,5 0,5 0,5 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,05 0,05 0,05 0,1 0,2 0,3 0,5 0,05 1,0 0,1 0,2 0,3 1,0394 t = --------------------------------------------- ⋅ D [s] 1, 5625 – 1 ( I ⁄ Ip ) Definite inverse 0,5 1,0 I/Ip I/Ip Long inverse 12, 9 t = ---------------------------- ⋅ D [s] 1 ( I ⁄ I p ) – 1 500 t [s] 200 100 50 30 20 D [s] t D I Ip 15 10 10 5 5 3 2 2 1 1 0,5 Nota: Tempo di ricaduta fattore temporale impostabile corrente disinserita valore impostato della corrente Per corrente omopolare va letto 3I0p invece di Ip Per corrente di terra va letto IEp invece di Ip 0,5 0,3 0,2 0,1 0,05 0,05 0,1 0,2 0,3 0,5 1,0 I/Ip Short inverse Fig. 4-11 286 0, 831 t = --------------------------------------------- ⋅ D [s] 1, 2969 – 1 ( I ⁄ Ip ) Caratteristiche di ricaduta della protezione di massima corrente a corrente dipendente con Disk-Emulation, conformemente a ANSI/IEEE 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) 4.5 Protezione di massima corrente a tempo per corrente di terra (corrente di centro stella) Caratteristiche gradini indipendenti (UMZ) IE>>, IE> gradini dipendenti dalla corrente(AMZ) IEP (conformemente a IEC oppure a ANSI)può essere selezionata una caratteristica in base alla fig. 4-7 - 4-9 Caratteristica utente alternativa con caratteristica di scatto e di di ricaduta specificabili Caratteristiche ri ricaduta (AMZ) cfr. fig. 4-10 e 4-11 (conformemente a ANSI con Disk-Emulation) Gradini di corrente Gradino di massima corrente IE>> da TIE>> da Gradino di massima correnteIE> da TIE> da Gradino di corrente dipendente IEP da (IEC) TIEP da Gradino di corrente dipendente IEP da (ANSI) Tolleranze per UMZ 0,05 A a 35,00 A 1) (gradino 0,01 A) oppure ∞ (gradino disattivato) 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) 0,05 A a 35,00 A 1) (gradino 0,01 A) oppure ∞ (gradino disattivato) 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) 0,05 A a 4,00 A 1) (gradino 0,01 A) 0,05 s a 3,20 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) 0,05 A a 4,00 A 1) (gradino 0,01 A) DIEP da 0,50 s a 15,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) correnti 3 % del valore impostato e 1 % corrente nominale 1 % del valore impostato ovvero 10 ms tempi Tolleranze per AMZ (IEC) correnti tempi (ANSI) tempi intervento con 1,05 ≤ I/IEP ≤ 1,15 5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz 5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz per 2 ≤ I/IEP ≤ 20 e TIP/s ≥ 1 5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz 5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz per 2 ≤ I/IEP ≤ 20 e DIEP/s ≥ 1; I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. 1 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 ) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. 287 4 Dati tecnici Tempi propri dei gradini indipendenti Tempi di intervento/di ricaduta Tempo di intervento per frequenza 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz senza stabilizzazione all'inserzione, min. senza stabilizzazione all'inserzione, tipico 20 ms 25 ms 18 ms 23 ms 30 ms 45 ms con stabilizzazione all'inserzione, min. con stabilizzazione all'inserzione, tipico 40 ms 45 ms 35 ms 40 ms 85 ms 100 ms Tempo di ricaduta, tipico 30 ms 30 ms 80 ms Rapporti di ricaduta Gradini di corrente ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,5 Stabilizzazione all'inserzione Rapporto di stabilizzazione Rush da (2. armonica) I2fN/IfN 10 % a 45 % Limite di lavoro inferiore I > 0,2 A 1) Mssima corrente per stabilizzazione da 0,30 A a25,00 A 1) 1) Frequenza 4.6 (gradino 1 %) (gradino A) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. Influsso di frequenze 1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN Commutazione dinamica della soglia di intervento per protezione di massima corrente Controllo del tempo Criterio di avviamento ingresso binario del contatto ausiliario dell'interruttore oppure criterio di corrente Int. I> (del rispettivo lato) Pausa TPAUSA da Tempo di azione TPAR. din. T.azione da 1 s a 21600 s (= 6 h) (gradino 1 s) 0 s a 21600 s (= 6 h) (gradino 1 s) Tempo di ricaduta rapida TdinPAR. RICda 1 s a 600 s (= 10 min) (gradino 1 s) oppure ∞ (ricaduta rapida inattiva) Campi di impostazione e valori commutati 288 Parametri dinamici dei avviamenti di correntee dei tempi di ritardo ovvero moltiplicatori temporali campi di impostazione e gradini degli come nel caso di funzioni influenzate 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.7 Protezione di massima corrente monofase 4.7 Protezione di massima corrente monofase Gradini di corrente Gradino di massima corrente I>> TI>> Gradino di massima corrente I> Tolleranze da 0,05 A a 35,00 A 1) (gradino 0,01 A) da0,003 A a 1,500 A 2) (gradino 0,001 A) oppure ∞ (gradino disattivato) da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) da 0,05 A a 35,00 A 1) (gardino 0,01 A) da 0,003 A a 1,500 A 2) (gradino 0,001 A) oppure ∞ (gradino disattivato) TI> da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) correnti 3 % del valore impostato e 1 % corrente nominale con IN = 1 A oppure 5 A; 5 % del valore impostato ovvero 3 % corrente nominale con IN = 0,1 A tempi 1 % del valore impostato ovvero 10 ms I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Tempi propri 1) indicazioni secondarie ingresso di corrente „normale“ perIN = 1 A; per IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. 2) indicazioni secondarie per ingresso di misura „sensibile“ indipendentemente dalla corrente nominale del dispositivo Tempi di intervento/di ricaduta Tempo di intervento per frequenza 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz minimo tipico 20 ms 30 ms 18 ms 25 ms 35 ms 80 ms Tempo di ricaduta, tipico 30 ms 27 ms 80 ms Rapporti di ricaduta Gradini di corrente ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,5 Frequenza Influsso di frequenze 1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 289 4 Dati tecnici 4.8 Protezione di carico squilibrato Caratteristiche gradini indipendenti (UMZ) gradini dipendenti dalla corrente(AMZ) (conformemente a IEC oppure a ANSI) I2>>, I2> I2P può essere selezionata una caratteristica in base alla fig. 4-7 oppure 4-8 Caratteristiche ri ricaduta (AMZ) cfr. fig. 4-10 (conformemente a ANSI con Disk-Emulation) 0,1 A a 4 A 1) Campo di lavoro da 1 ) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. Gradini di corrente Gradino di massima corrente I2>> TI2>> Gradino di massima corrente I2> TI2> da 0,10 A a 3,00 A 1) (gradino 0,01 A) da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) 0,10 A bis 3,00 A 1) (gradino 0,01 A) da 0,00 s a 60,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) Gradino di corrente dipendente (IEC) I2P da 0,10 A a 2,00 A 1) TI2P (gradino 0,01 A) da 0,05 s a 3,20 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) Gradino di corrente dipendente (ANSI) I2P) da 0,10 A a 2,00 A 1) Tolleranze per UMZ (gradino0,01 A) DI2P da 0,50 s a 15,00 s (gradino 0,01 s) oppure ∞ (senza scatto) correnti 3 % del valore impostato e 1 % corrente nominale 1 % del valore impostato ovvero 10 ms tempi Tolleranze per AMZ (IEC) Ströme tempi (ANSI) tempi intervento con 1,05 ≤ I2/I2P ≤ 1,15 5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz 5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz per 2 ≤ I2/I2P ≤ 20 e TIP/s ≥ 1; 5 % ± 15 ms con fN = 50/60 Hz 5 % ± 45 ms con fN = 162/3 Hz per 2 ≤ I2/I2P ≤ 20 e DI2P/s ≥ 1 I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. 1) Tempi propri dei gradini indipendenti indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. Tempi di intervento/di ricaduta Tempo di intervento per frequenza 50 Hz 60 Hz 162/3 Hz minimo tipico 50 ms 55 ms 45 ms 50 ms 100 ms 130 ms Tempo di ricaduta, ca. 30 ms 30 ms 70 ms Rapporti di ricaduta Gradini di corrente ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,5 Frequenza Influsso di frequenze 1 % nel campo da 0,9 a 1,1 fN 290 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.9 Protezione di sovraccarico termico 4.9 Protezione di sovraccarico termico 4.9.1 Protezione di sovraccarico con riproduzione delle perdite termiche Campi di impostazione Fattore k conformemente a IEC 60255–8 da 0,10 a 4,00 Costante di tempo τ da 1,0 min a 999,9 min Fattore di prolungamento in caso di inattività del motore Fattore Kτ da 1,0 a 10,0 (gradino 0,01) (gradino 0,1 min) (gradino 0,1) Warning sovratemperaturaΘWarn/ΘSC da 50 % a 100 % riferito alla sovratemperatura discatto (gradino 1 %) Gradino di corrente di allarmeIWarn da 0,10 A a 4,00 A 1) Soglia di scatto Iavviam. motore Avviamento di emergentaTavviam. emerg. (gradino 0,01 A) da 0,60 A a 10,00 A 1) (gradino 0,01 A) oppure ∞ (senza soglia di scatto) da 10 s a 15000 s (gradino 1 s) 1 ) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con tempo di reg. dopo un guasto IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. Caratteristica di scatto cfr. fig.4-12 Caratteristica di scatto per I/(k · IN) ≤ 8 I 2 I vor 2 ------------ – ------------ k ⋅ I N k ⋅ I N t = τ ⋅ ln -----------------------------------------------I 2 ------------ –1 k ⋅ I N Le abbreviazioni hanno il significato seguente:t tempo di scatto τ costante di tempo di riscaldamento I corrente di carico Iprecorrente di precarico k fattore di impostazione conforme a IEC 60255–8 Rapporti di ricaduta Tolleranze Θ/ΘSC ricaduta con ΘWarn Θ/ΘWarn ca. 0,99 I/IWarn ca. 0,97 per k · IN secondo 2 %, e 10 mA 1); classe 2 % IEC 60 255–8 per tempo di scatto 1) Influsso di frequenze per k · IN 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 3 % e 1 s per fN = 50/60 Hz 5 % e 1 s per fN = 16 2/3 Hz per I/(k·IN) > 1,25 indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. nel campo 0,9 ≤ f/fN ≤ 1,1 1 % per fN = 50/60 Hz 3 % per fN = 16 2/3 Hz 291 4 Dati tecnici 100 100 t [min] t [min] 50 50 Parametri: Valore costante di tempo 30 30 τ [min] 20 20 1000 10 Parametri: Valore costante di tempo 10 500 5 τ [min] 5 200 1000 3 3 2 2 100 500 1 1 50 200 0,5 0,5 20 0,3 0,2 100 0,3 0,2 10 50 0,1 0,1 5 20 1 0,05 1 2 3 4 5 2 6 7 8 1 0,05 10 12 1 2 5 2 3 4 10 5 6 7 8 I / (k·IN) senza precarico: con 90 % precarico: I - 2 ------------k ⋅ I N t = τ ⋅ ln -------------------------------- [min] 2 I -------------- – 1 k ⋅ I N Fig. 4-12 292 10 12 I / (k·IN) I pre I - 2 ------------ ------------- – k ⋅ I k ⋅ I N N t = τ ⋅ ln --------------------------------------------------- [min] I - 2 ------------k ⋅ I – 1 N 2 Caratteristiche di scatto della protezione di sovraccarico 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.10 Thermobox per protezione di sovraccarico 4.9.2 Calcolo del punto caldo con determinazione della durata Sensori di temperatura Numero di punti di misura di 1 Thermobox (fino a 6 punti di misura) oppure di 2 Thermobox (fino a 12 punti di misura) Per il calcolo del punto caldo è necessario il collegamento di un sensore di temperatura. Raffreddamento Metodo di raffreddamento ON (oil natural = a convezione) OF (oil forced= circolazione forzata di olio) OD (oil directed = flusso d'olio diretto) Esponente dell'avvolgimento Y 1,6 - 2,0 Gradiente della temperatura di isolamento 22 - 29 Hgr Valori limite di segnalazione 4.10 (gradino 0,1) (gradino 1) Temperatura di warning punto caldo da 98 °C a 140 °C (gradino 1 °C) oppure da 208 °F a 284 °F (gradino 1 °F) Temperatura di allarme punto caldo da 98 °C a 140 °C (gradino 1 °C) oppure da 208 °F a 284 °F (gradino 1 °F) tasso di invecchiamento (warning) da 0,125 a 128,000 (gradino 0,001) tasso di invecchiamento (allarme) da 0,125 a 128,000 (gradino 0,001) Thermobox per protezione di sovraccarico Sensori di temperatura Valori limite di segnalazione 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Thermobox collegabili 1 oppure 2 Numero sensori di temperatura per thermobox max. 6 Tipo di misura Pt 100 Ω oppure Ni 100 Ω oppure Ni 120 Ω per ogni punto di misura: Temperatura di warning (livello 1) da –50 °C a 250 °C (gradino 1 °C) oppure da –58 °F a 482 °F (gradino 1 °F) oppure ∞ (senza livello 1) Temperatura di allarme (livello 2) da –50 °C a 250 °C (gradino 1 °C) oppure da –58 °F a 482 °F (gradino 1 °F) oppure ∞ (senza livello 2) 293 4 Dati tecnici 4.11 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore Supervisione dell'interruttore Supervisione del flusso di corrente da 0,04 A a 1,00 A 1) per illato selezionato Rapporto di ricaduta ca. 0,9 per I ≥ 0,25 A 1) Tolleranza 5 % del valore impostato ovvero 0,01 A 1) Controllo della posizione tramite contatti ausiliari dell'interruttore (gradino 0,01 A) ingresso binario per contatto ausiliaro interruttore 1 ) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A le correnti devono essere moltiplicate per 5. Condizioni di attivazione per protezione di mancata apertura dell'interruttorescatto interno esterno (tramite ingresso binario) Tempi Tempo di intervento ca. 3 ms per grandezze di misura esistenti, ca. 20 ms per attivazione delle grandezze di misura fN = 50/60 Hz ca. 60 ms per attivazione delle grandzze di misura fN = 16 2/3 Hz Tempo di ricaduta ≤ 30 ms con fN = 50/60 Hz, ≤ 90 ms con fN = 16 2/3 Hz Tempo di ritardo Tolleranza della sequenza da 0,00 s a 60,00 s; ∞ (gradino 0,01 s) 1 % del valore impostato ovvero 10 ms 4.12 Accoppiamenti esterni Ingressi binari per scatto diretto Numero 2 Tempo proprio ca. 12,5 ms min. ca. 25 ms tipico Tempo di ricaduta ca. 25 ms Tempo di ritardo Tolleranza della sequenza da 0.00 s a 60,00 s (gradino 0.01 s) 1 % del valore impostato ovvero 10 ms I tempi impostati sono solo tempi di ritardo. Segnalazioni del trasformatore 294 Segnalazioni collegate Allarme Buchholz Buchholz caldaia Buchholz scatto 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.13 Autocontrollo 4.13 Autocontrollo Grandezze di misura Simmetria della corrente (per ogni lato) – FATT.SIMM. I – LIM.SIMM. |Imin | / |Imax | < FATT.SIMM. I fino a quando Imax / IN > LIM.SIMM.I / IN da 0,10 a 0,90 (gradino 0,01) da 0,10 A a 1,00 A 1) (gradino 0,01 A) Sequenza di fase IL1 prima di IL2 prima di IL3 con "COUNTER-CLOCK" IL1 prima di IL3 prima di IL2 con "CLOCKWISE" se |IL1|, |IL2|, |IL3| > 0,5 IN 1 Supervisione circuito di scatto 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 ) indicazioni secondarie per IN = 1 A; con IN = 5 A i valori devono essere moltiplicati per 5. Numero di circuiti controllati 1 Principio di funzionamento per ogni circuito con 1 oppure con 2 ingressi binari 295 4 Dati tecnici 4.14 Funzioni supplementari Valori di misura di servizio Valori di misura di servizio per correnti trifase (per ogni lato) – tolleranza con IN = 1 A oppure 5 A – tolleranza con IN = 0,1 A IL1; IL2; IL3 in A primari e secondari in % IN 1 % del valore di misura oppure 1 % di IN 2 %del valore di misura oppure 2 % di IN Valori di misura di servizio per correnti trifase (per ogni lato) – tolleranza 3I0; I1; I2 in A primari e secondari in % IN 2 % del valore di misura oppure. 2 % di IN Valori di misura di servizio per correnti monofase – tolleranza I1 - I7 in A primari e secondari in % IN 2 % del valore di misura oppure. 2 % di IN Valori di misura di servizio per correnti monofase – tolleranza I8 in A primari e mA secondari 1 % del valore di misura oppure 2 mA angolo di fase correnti trifase (per ogni lato) – tolleranza ϕ(IL1); ϕ(IL2); ϕ(IL3) in ° riferito a ϕ(IL1) 1° con corrente nominale angolo di fase correnti monofase – tolleranza ϕ(I1) fino a ϕ(I7) in ° riferito a ϕ(I1) 1° con corrente nominale Valore di misura di servizio per frequenzaf in Hz e % fN – Campo da 10 Hz a 75 Hz – tolleranza 1 % nel campo fN ± 10 % con I=IN Valore di misura di servizio per potenza S (potenza apparente) con tensione nominale misurata in kVA; MVA; GVA primari Valore di misura di servizio per soglia termica ΘL1; ΘL2; ΘL3; Θres (Protezione di sovraccarico conformemente a IEC 60255–8) riferita alla sovratemperatura di scatto ΘSC Valore di misura di servizio per soglia termica ΘRTD1 - ΘRTD12 (Protezione di sovraccarico conformemente a IEC 60354) in °C oppure °F Tasso di invecchiamento relativo, riserva di carico Valori di misura della Protezione differenziale IdiffL1; IdiffL2; IdiffL3; IstabL1; IstabL2; IstabL3 in % della corrente nominale di esercizio – Tolleranza (con preimpostazione) 2 % del valore di misura oppure 2 % IN (50/60 Hz) 3 % del valore di misura oppure 3 % IN (162/3 Hz) Valori di misura della protezione differenziale di terra ristretta IdiffEDS; IstabEDS in % della corrente nominale di esercizio – Tolleranza (con preimpostazione) 2 % del valore di misura oppure 2 % IN (50/60 Hz) 3 % del valore di misura oppure 3 % IN (162/3 Hz) 296 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.14 Funzioni supplementari Protocollo guasti Registrazioni oscilloperturbograf iche Statistiche sincronizzazione e batteria tampone Memorizzazione delle segnalazioni degli ultimi 8 eventi di guasto Numero di eventi di guasto memorizzati max. 8 Tempo di memorizzazione max. 5 s per guasto ca. 5 s in totale Campionamento a fN = 50 Hz Campionamento a fN = 60 Hz Campionamento a 162/3 Hz 1,67 ms 1,38 ms 5 ms Numero di scatti generati dal dispositivo Somma delle correnti di scatto separate per polo dell'interruttore e per lato Conteggio delle ore di esercizio Criterio fino a 7 cifre decimali Superamento di una soglia di corrente impostabile (Interrut. L1 I> oppure Interrut. L2 I>) Risoluzione delle segnalazioni di esercizio 1 ms Risoluzione delle segnalazioni di guasto 1 ms Batteria tampone Sincronizzazione orologio 3 V/1 Ah, Tipo CR 1/2 AA Tempo di autoscarica ca. 10 anni Modi operativi: Interno IEC 60870–5–103 Segnale temporale IRIG B Segnale temporale DCF77 Segnale temporale Box di sincr. Impulso tramite ingresso binario Funzioni definibili dall'utente (CFC) con max. 200 voci Interno tramite RTC esterno tramite interfaccia di sistema (IEC 60870–5–103) esterno tramite IRIG B esterno tramite segnale temporaleDCF77 esterno tramite segnale temporale box di sincr. esterno con impulso tramite ingresso binario Tempi di elaborazione dei moduli funzionali: Modulo, fabbisogno minimo dal terzo ingresso ulteriore per moduli generici per ogni ingresso Collegamento con bordo dell'ingresso Collegamento con bordo dell'ingresso inoltre per ogni schema 5 TICKS 1 TICK 6 TICKS 7 TICKS 1 TICK Numero max. di TICK nei livelli del ciclo: MW_BEARB (elaborazione valore di misura) 1200 TICKS PLC1_BEARB (elaborazione lenta PLC) 255 TICKS PLC_BEARB (elaborazione PLC veloce) 90 TICKS SFS_BEARB (Protezione contro errori di commutazione) 1000 TICKS 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 297 4 Dati tecnici 4.15 Dimensioni Montaggio incassato o in armadio 29,5 172 34 29,5 Piano di montaggio 172 29 30 150 145 Piano di montaggio F 2 244 266 244 266 R C 2 Q B A 34 Vista laterale (con morsetti a vite) Vista laterale (con morsetti a innesto) Vista posteriore 146 +2 245 0,3 255,8 ± +1 5 o M4 5,4 6 13,2 7,3 105 ± 131,5 Dimensioni in mm 0,5 ± 0,3 Apertura per quadro elettrico Fig. 4-13 298 Disegno quotato di un 7UT612 per montaggio incassato o in armadio 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 4.15 Dimensioni Montaggio sporgente 165 144 10,5 45 46 60 9 1 280 320 344 150 29,5 266 31 260 15 30 16 71 Vista frontale Fig. 4-14 Dimensioni in mm Vista laterale Disegno quatoato di un 7UT612 per montaggio sporgente Sonda termica 58 48 105 25 98 116 90 3 45 61,8 3 16,5 Vista laterale 3 blocchi (inseriti) per dispositivo di fissaggio rapido su sbarra standard 140 Vista frontale Dimensioni in mm Fig. 4-15 3 blocchi (disinseriti) per fissaggio a parete con viti Foro del blocco 4,2 mm Disegno quotato della sonda termica 7XV5662–∗AD10–0000 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 299 4 Dati tecnici 300 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A Appendice L'appendice serve in prima linea per essere consultata da utenti esperti. Essa contiene i dati per l'ordinazione, gli schemi generali e di collegamento, le preimpostazioni, così come le tabelle con tutti i parametri e le informazioni per la configurazione massima dell'apparecchio. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.1 Dati di ordinazione e accessori 302 A.2 Schemi generali 307 A.3 Esempi di collegamento 309 A.4 Associazione delle funzioni di protezione agli oggetti da proteggere 320 A.5 Preimpostazioni 321 A.6 Funzioni dipendenti dal protocollo 323 A.7 Parametri 324 A.8 Liste di informazioni 344 A.9 Elenco dei valori di misura 365 301 A Appendice A.1 Dati di ordinazione e accessori 7 Protezione differenziale 7UT612 Corrente nominale IN = 1 A IN = 5 A _ 8 9 10 11 12 _ 13 14 15 16 A0 1 5 Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari) DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario 17 V 2) DC 60 V - 125 V 1), soglia ingresso binario 17 V 17 V 2) DC 110 V - 250 V 1), AC 115 - 230 V, soglia ingresso binario 73 V 2) Custodia/ numero ingressi e uscite binari BI: Ingressi binari: Relè di uscita Montaggio sporgente con dispositivi di serraggio sopra e sotto, 1/3 × 19", 3 IB, 4 UB, 1 contatto life Montaggio sporgente con morsetti a innesto, 1/3 × 19", 3 IB, 4 UB, 1 contatto life Montaggio sporgente con morsetti a vite, 1/3 × 19", 3 IB, 4 UB, 1 contatto life 2 4 5 B D E Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazione della lingua Paese DE, 50/60 Hz, 16 2/3 Hz, Lingua tedesca (lingua modificabile) Internazionale, 50/60 Hz, 16 2/3 Hz, Lingua inglese, (lingua modificabile) Paese US, 60/50 Hz, Lingua americana ((lingua modificabile) Internazionale, 50/60 Hz, 16 2/3 Hz, Lingua spagnola, (lingua modificabile) A B C E Interfaccia di sistema: Funzionalità e hardware (Porta B) Senza interfacce di sistema Protocollo IEC, elettrico RS232 Protocollo IEC, elettrico RS485 Protocollo IEC, ottico 820 nm, spina Profibus FMS slave, elettrico RS485 Profibus FMS Slave, ottico, anello semplice, spina Profibus FMS Slave, ottico, doppio anello, spina ulteriori interfacce, cfr. dati supplementari L 0 1 2 3 4 5 6 9 + L 0 Dati supplementari L Profibus DP slave, RS485 Profibus DP Slave, ottico 820 nm, doppio anello, spina Modbus, RS485 Modbus, ottico 820 nm, spina DNP, RS485 DNP, ottico 820 nm, spina A B D E G H DIGSI/Modem interfaccia / sonda termica (Porta C) senza interfaccia DIGSI sul retro DIGSI/Modem, elettrico RS232 DIGSI/Modem /sonda termica, elettrico RS485 DIGSI/Modem / sonda termica, ottico 820 nm, spina 1 2 0 1 2 3 ) entrambe le zone della tensione ausilaria possono essere adattate mediante ponti ad innesto ) Le soglie IB possono essere adattate mediante ponti ad innesto cfr. pag. A-3 302 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.1 Dati di ordinazione e accessori 7 Protezione differenziale 7UT612 _ Funzionalità Misura Valori di misura di base Valori di misura di base, funzioni di monitoraggio trasformatore collegamento a sonda termica/Hotspot, fattore di sovraccarico) 8 9 10 11 12 _ 13 14 15 16 A0 1 4 Protezione differenziale + funzioni di base Protezione differenziale trasformatore, generatore, motore, sbarra (87) Protezione di sovraccarico conformemente a IEC per un avvolgimento (49) Lock out (86) Protezione di massima corrente a tempo definito fasi (50/51): I>, I>>, Ip (stabilizzazione inrush) Protezione di massima corrente a tempo definito 3I0 (50N/51N): 3I0>, 3I0>>, 3I0p (stabilizzazione inrush) Protezione di massima corrente a tempo definito terra (50G/51G): IE>, IE>>, IEp (stabilizzazione inrush) A Protezione differenziale + funzioni di base + funzioni supplementari Restricted Earth Fault low impedance (87G) Restricted Earth Fault high Impedance (87 G senza resistenza e varistore), UMZ monofase Supervisione circuito di scatto (74TC) Protezione contro i carichi squilibrati (46) Protez. mancata apertura interr. (50BF) Protezione sensibile di massima corrente a tempo definito/protezione cassone (64), UMZ monofase B Esempio di ordinazione 7UT6121–4EA91–1AA0 +L0A Protezione differenziale qui: Pos. 11 = 9 indica L0A, ovvero modello con interfaccia Profibus DP Slave, RS485 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 303 A Appendice A.1.1 Accessori Sonda termica; Thermobox Trasformatori di adattamento/ Trasformatori convertitori Moduli interfaccia Per max. 6 punti di misurazione temperatura (collegabili max. 2 dispositivi a 7UT612) Denominazione N. d'ordine Sonda termica H = 24 - 60 V AC/DC 7XV5662–2AD10 Sonda termica, UH = 90 - 240 V AC/DC 7XV5662–5AD10 Per protezione per sbarra monofase Denominazione N. d'ordine Trasformatori di adattamento/Trasformatori convertitori IN = 1 A 4AM5120–3DA00–0AN2 Trasformatori di adattamento/Trasformatori convertitori IN = 5 A 4AM5120–4DA00–0AN2 Moduli di sostituzione per interfacce Denominazione N. d'ordine RS232 C53207–A351–D641–1 RS485 C53207–A351–D642–1 LWL 820 nm C53207–A351–D643–1 Profibus FMS RS485 C53207–A351–D603–1 Profibus FMS anello doppio C53207–A351–D606–1 Profibus FMS anello semplice C53207–A351–D609–1 Profibus DP RS485 C53207–A351–D611–1 Profibus DP anello doppio C53207–A351–D613–1 Modbus RS485 C53207–A351–D621–1 Modbus 820 nm C53207–A351–D623–1 DNP 3.0 RS485 C53207–A351–D631–1 DNP 3.0 820 nm C53207–A351–D633–1 Copertura per tipo di morsetto N. d'ordine Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12 poli C73334–A1–C31–1 Coperture Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 C73334–A1–C32–1 poli 304 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.1 Dati di ordinazione e accessori Ponti di collegamento Ponticello di collegamento per tipo di morsetto N. d'ordine Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12 poli C73334–A1–C34–1 Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 C73334–A1–C33–1 poli Scatola del connettore Scatola del connettore N. d'ordine bipolare C73334–A1–C35–1 tripolare C73334–A1–C36–1 Denominazione N. d'ordine Barra di fissaggio C73165–A63–C200–3 Batteria al litio 3 V/1 Ah, Tipo CR 1/2 AA N. d'ordine VARTA 6127 101 501 Barra di fissaggio Batteria tampone Linea interfaccia Software operativo DIGSI® 4 Per la comunicazione tra dispostivo SIPROTEC e PC ovvero laptop è necessaria un cavo per interfaccia nonché il software operativo DIGSI® 4: Presupposto: MS– WINDOWS 95 oppure MS–WINDOWS NT 4. Linea interfaccia tra PC e SIPROTEC N. d'ordine Cavo con presa a 9 poli/connettore a 9 poli 7XV5100–4 Software di programmazione e comando per dispositivi SIPROTEC® 4 Software di comando protezione e software di programmazione DIGSI® 4 N. d'ordine DIGSI® 4, versione base con licenza per 10 calcolatori 7XS5400–0AA00 DIGSI® 4, versione completa con tutti i pacchetti di opzioni Programma grafico di analisi SIGRA Graphic Tools 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 7XS5402–0AA0 Software di visualizzazione grafica, analisi e valutazione di registrazioni di guasti. (Pacchetto opzioni per versione completa DIGSI® 4) Programma grafico di analisi SIGRA® N. d'ordine Versione completa con licenza per 10 calcolatori 7XS5410–0AA0 Software per la parametrizzazione supportata graficamente di diagrammi delle caratteristiche e delle zone di dispositivi di protezione di massima corrente e 305 A Appendice distanziometrici. (Pacchetto opzioni per versione completa DIGSI® 4) DIGSI REMOTE 4 SIMATIC CFC 4 Varistore 306 Graphic Tools 4 N. d'ordine Versione completa con licenza per 10 calcolatori 7XS5430–0AA0 Software per telecomando di protezioni mediante modem (e, se necessario, accoppiatore a stella) in DIGSI® 4 Lingua: Tedesco (pacchetto opzioni per versione completa DIGSI® 4) DIGSI REMOTE 4 N. d'ordine Versione completa con licenza per 10 calcolatori 7XS5440–1AA0 Software per la parametrizzazione supportata graficamente di condizioni di interblocco e creazione di funzioni ampliate (Pacchetto opzioni per versione completa DIGSI® 4) SIMATIC CFC 4 N. d'ordine Versione completa con licenza per 10 calcolatori 7XS5450–0AA0 per la limitazione della tensione in protezione differenziale ad alta impedenza Varistore N. d'ordine 125 Veff; 600 A; 1S/S256 C53207–A401–D76–1 240 Veff; 600 A; 1S/S1088 C53207–A401–D77–1 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.2 Schemi generali A.2 Schemi generali A.2.1 Custodia per montaggio incassato o in armadio 7UT612∗–∗D/E F14 F15 F16 F17 F18 IL1S1/I1 IL2S1/I2 IL3S1/I3 UB1 1 2 F6 3 2 UB2 F7 1 2 F8 3 2 I7 UB3 IL1S2/I4 UB4 F9 F10 F11 F12 F13 IL2S2/I5 IL3S2/I6 I8 IB1 IB2 IB3 F3 F4 F5 Contatto life Alimentazione di corrente (~) + F1 - F2 Interfaccia di servizio/ Sonda termica C Interfaccia di sistema B Sincronizzazione A temporale Occupazione Pin delle interfacce cfr,. tabelle 3-8 e 3-9 par. 3.2.1 Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 Interfaccia operat. front. Collegamento a terra parte posteriore della custodia Fig. A-1 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Condensatori di protezione a alle uscite dei relè, Ceramica, 4,7 nF, 250 V Schema generale 7UT612∗−∗D/E (montaggio incassato e in armadio) 307 A Appendice A.2.2 Custodia per montaggio sporgente 7UT612∗–∗B 48 32 47 31 46 IL1S1/I1 IL2S1/I2 IL3S1/I3 UB1 1 2 39 3 2 UB2 54 1 2 38 3 2 I7 UB3 IL1S2/I4 UB4 53 35 50 34 49 IL2S2/I5 IL3S2/I6 I8 IB1 IB2 52 36 51 Contatto life + Alimentazione (~) di corrente 10 11 IB3 Morsetto di messa a terra (16) Sincronizzazione temporale 2 17 3 18 4 19 1 Interfaccia di servizio/ Sonda termica C Interfaccia di sistema B Interfaccia operat. front. Collegamento a terra Lato custoria Fig. A-2 308 IN SYNC IN 12 V COM SYNC COMMON IN 5 V IN 24 V Schermo Occupazione Pin delle interfacce cfr,. tabella 3-8 par. 3.2.1 15 30 14 29 13 28 12 27 9 24 8 23 7 22 6 21 Condensatori di protezione a alle uscite dei relè, Ceramica, 4,7 nF, 250 V Schema generale 7UT612∗−∗B (montaggio sporgente) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.3 Esempi di collegamento A.3 Esempi di collegamento Lato 2 L1 L K K L Lato 1 L1 L2 L2 L3 L3 l k k l Montaggio sporgente Montaggio incassato 9 R1 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 IL1S1 IL2S1 IL1S1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 7UT612 L1 Lato 2 L K K L L2 Lato 1 L1 L2 L3 L3 l k k l Montaggio sporgente Montaggio incassato 9 R1 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 IL1S1 IL2S1 IL1S1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 7UT612 Fig. A-3 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Esempi di collegamento 7UT612 di un trasformatore trifase senza (in alto) oppure con (in basso) centro stella collegato a terra 309 A Appendice L1 Lato 2 L K K L L2 Lato 1 L1 L2 L3 L3 l k k K k L l Montaggio sporgente 9 12 27 Montaggio incassato Q7 Q8 R1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 l I7 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 IL1S1 IL2S1 IL1S1 7UT612 Fig. A-4 310 Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore trifase con TA nell'alimentazione del centro stella 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.3 Esempi di collegamento Lato 2 L1 L K K L L2 Lato 1 L1 L2 L3 L3 l k k Montaggio sporgente 9 L K l k 12 27 Montaggio incassato Q7 Q8 R1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 l I7 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 IL1S1 IL2S1 IL1S1 7UT612 Fig. A-5 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore trifase con trasformatore di terra e TA nell'alimentazione del centro stella 311 A Appendice L1 Lato 2 L K L K Lato 1 L1 L2 L2 L3 l L3 k K k L l Montaggio sporgente 9 k 12 27 Montaggio incassato Q7 Q8 R1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 l I7 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL1S1 IL2S2 IL2S1 IL3S2 IL1S1 7UT612 Fig. A-6 L1 Lato 2 Esempio di collegamento 7UT612 di un autotrasformatore con TA nell'alimentazione del centro stella L Lato 1 K K L L3 l L1 L3 k K k L l Montaggio sporgente 9 k 12 27 Montaggio incassato Q7 Q8 R1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 l I7 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 IL1S1 IL2S1 IL1S1 7UT612 Fig. A-7 312 Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore monofase con TA nell'alimentazione del centro stella 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.3 Esempi di collegamento L1 Lato 2 L K K L k L3 Lato 1 L1 l L3 l k Montaggio sporgente Montaggio incassato 9 R1 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 IL1S1 IL2S1 IL1S1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 7UT612 Fig. A-8 Lato 2 Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore monofase con un solo TA (a destra) L K K L Lato 1 L1 L2 L3 l k k l Montaggio sporgente Montaggio incassato 9 R1 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 IL1S1 IL2S1 IL1S1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 7UT612 Fig. A-9 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Esempio di collegamento7UT612 per generatore o motore 313 A Appendice "Lato 2" L "Lato 1" L K L1 K L2 l l k k L3 Montaggio sporgente Montaggio incassato 9 R1 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 IL1S1 IL2S1 IL1S1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 7UT612 Fig. A-10 314 Esempio di collegamento 7UT612 come protezione differenziale trasversale per un generatore con due linee per fase 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.3 Esempi di collegamento Lato 2 L1 L K K L L2 Lato 1 L1 L2 L3 L3 l k k K k L l Montaggio sporgente 12 27 Montaggio incassato Q7 Q8 9 R1 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 I7 IL1S1 IL2S1 IL1S1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 l 7UT612 Fig. A-11 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Esempio di collegamento 7UT612 di un'induttanza shunt collegata a terra con TA nell'alimentazione del centro stella 315 A Appendice K L L1 L2 L3 k K l k V L R l Montaggio sporgente 12 27 Montaggio incassato Q7 Q8 9 R1 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 I8 IL1S1 IL2S1 IL1S1 Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 7UT612 Fig. A-12 316 Esempio do collegamento 7UT612 come protezione differenziale a alta impedenza per un avvolgimento di trasformatore collegato a terra (viene rappresentato il collegamento parziale per la protezione differenziale a alta impedenza) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.3 Esempi di collegamento L1 Lato 2 L K K K L L L2 Lato 1 L1 L2 L3 L3 l k k K k L l K k L l Montaggio sporgente 9 k l V R 12 27 6 21 Montaggio incassato Q7 Q8 R7 R8 R1 I7 24 R2 8 R3 23 R4 7 R5 22 R6 IL1S2 IL2S2 IL3S2 l Q1 15 Q2 30 Q3 14 Q4 29 Q5 13 Q6 28 I8 IL1S1 IL2S1 IL1S1 7UT612 Fig. A-13 Esempio di collegamento 7UT612 di un trasformatore trifase con TA nell'alimentazione del centro stella, con ulteriore collegamento per prot. diff. a alta impedenza 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 317 A Appendice Derivazione 1 Derivazione 2 Derivazione 3 Derivazione 4 Derivazione 5 Derivazione 6 Derivazione 7 L1 L2 L3 K k K k K k K k K k K k K k L l L l L l L l L l L l L l Montaggio sporgente Montaggio incassato 15 Q1 30 Q2 14 Q3 29 Q4 13 Q5 28 Q6 I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 R1 9 R2 24 R3 8 R4 23 R5 7 R6 22 Q7 12 Q8 27 7UT612 Fig. A-14 318 Esempio di collegamento 7UT612 come protezione per sbarre monofase, rappresentata per L1 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.3 Esempi di collegamento Derivazione 1 Derivazione 2 Derivazione 7 L1 L2 L3 K l L L1 K k L2 L3 TC l L E L1 K k L2 L3 k l L E L1 TC L2 L3 E TC Montaggio sporgente Montaggio incassato 15 Q1 30 Q2 14 Q3 29 Q4 13 Q5 28 Q6 Derivazione 1 Derivazione 2 Derivazione 3 I1 I2 I3 I4 I5 I6 I7 R1 9 R2 24 R3 8 R4 23 R5 7 R6 22 Q7 12 Q8 27 Derivazione 4 Derivazione 5 Derivazione 6 Derivazione 7 7UT612 Fig. A-15 Esempio di collegamento 7UT612 come protezione per sbarre con collegamento tramite trasformatoriconvertitori esterni — Rappresentazione parziale per derivazioni 1, 2 e 7 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 319 A Appendice A.4 Associazione delle funzioni di protezione agli oggetti da proteggere Non tutte le funzioni di protezione implementate nel 7UT612 sono adatte e utilizzabili per tutti gli oggetti protetti. La tabella A-1 mostra le fuunzioni di protezione adatte ai diversi oggetti da proteggere. Se un oggetto protetto è configurato (conformemente al par. 2.1.1), possono essere impostate e utilizzate solo le funzioni di protezione valide riportate nella tabella. Tabella A-1 Impiego delle funzioni di protezione nei diversi oggetti da proteggere Funzione di protezione Trasfomatore Trasformator a due e monofase avvolgimenti Autotrasfor matore Generatore/ Sbarra, trifase Motore Sbarra, monofase Protezione differenziale X X X X X X Protezione di terra ristretta X — X X — — Protezione di massima corrente a tempo fasi X X X X X — Prot. di massima corrente a tempo 3I0 X — X X X — Protezione di massima corrente a tempo terra X X X X X X Protezione di massima corrente monofase X X X X X X Protezione contro i carichi squilibrati X — X X X — Protezione di sovraccarico IEC 60255–8 X X X X X — Protezione di sovraccarico IEC 60354 X X X X X — Prot. contro mancata apertura interruttore X X X X X — Supervisione dei valori di misura X X X X X — Supervisione circuito di scatto X X X X X X Accoppiamenti diretti 1 X X X X X X Accoppiamenti diretti 2 X X X X X X Valori di misura di esercizio X X X X X X Legenda: 320 X funzione utilizzabile — funzione non utilizzabile 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.5 Preimpostazioni A.5 Preimpostazioni Ingressi binari Tabella A-2 Ingressi binari preimpostati Ingresso binario Abbreviazione FNo. Osservazioni IB1 >Reset LED 00005 Reset LED, H attivo IB2 >Buchh. Scatto 00392 Protezione Bucholz segnalazione, H attivo IB3 — — senza preimpostazione Uscite binarie Tabella A-3 Relè di uscita preimpostati Relè di uscita Abbreviazione FNo. Osservazioni UB1 Relay Scatto 00511 Dispositivo (in gen.) comando di scatto, non salvato UB2 Avviam. relay 00501 Dispositivo (in generale) avviamento, non salvato UB3 >Buchh. Scatto 00392 Protezione Bucholz segnalazione, non salvato UB4 Err. Som.Allar. Even.Som.Allar. 00140 00160 Segnalazioni di guasto e di allarme, non salvato LED Tabella A-4 LED preimpostati Diodi luminosi 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Abbreviazione FNo. Osservazioni LED1 Relay Scatto 00511 Dispositivo (in gen.) comando di scatto, salvato LED2 Avviam. relay 00501 Dispositivo (in generale) avviamento, salvato LED3 >Buchh. Scatto 00392 Protezione Bucholz segnalazione, salvato LED4 — — senza preimpostazione LED5 — — senza preimpostazione LED6 Err. Som.Allar. Even.Som.Allar. 00140 00160 Segnalazioni di guasto e di allarme, non salvato LED7 Config.guasto 00311 Errore di configurazione oppure parametrizzazione, non salvata 321 A Appendice Schemi CFC prefabbricati 7UT612 contiene fogli con schemi CFC. La fig. A-16 mostra uno schema che trasforma l'informazione binaria „>Stop Tr.dati“ da segnalazione singola a segnalazione singola interna. Come mostra la fig. A-17, viene realizzato un blocco contro la richiusura dell'interruttore che blocca la chiusura dell'interruttore dopo lo scatto del dispositivo fino all'annullamento manuale. Blocco MM negatore NEG Negatore : Disp. >Stop Tr.dati SP" Fig. A-16 BO X1 PLC1_BEA 1/– "OUT: Disp.Sblocc.TD IntSPE Y BO Schema CFC per blocco di trasmissione COM BOOL_TO_IC PLC1_BEA Bool verso Inte 6/– OR OR OR–Gate "IN: >QuitG-TRIP SP" "IN: G-TRP SP" PLC1_BEA 5/– BO X1 BO X2 Y BO 0 0 0 W ORIGIN W PROP I TIMx100m BO TRIG W VAL IE BO "OUT: G-TRP Quit Int SP" BOOL_TO_DI BOOL_TO_DI_ 0 0 Fig. A-17 322 PLC1_BEA 3/– InterPos SelInt VAL Y parametrizzare anche per relè di scatto! Schema CFC per blocco di richiusura 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Tramite protocollo; DCF77/ – IRIG B; interfaccia; Interfaccia; Ingresso binario tramite protocollo; DCF77/IRIG B; Interfaccia; Ingresso binario Tramite protocollo; DCF77/ IRIG B; interfaccia; Interfaccia; Ingresso binario tramite protocollo; DCF77/IRIG B; Interfaccia; Ingresso binario tramite protocollo; DCF77/IRIG B; Interfaccia; Ingresso binario sì Sincronizzazione temporale Segnalazioni con ind. orario 4800 - 38400 RS232 RS485 Fibre ottiche Baudrate Tipo Sonda termica 7XV565 ciclicamente/evento Modalità di trasmissione RS485 Fibre ottiche • Anello doppio • Anello semplice • Anello doppio fino a 1,5 MBaud fino a 1,5 MBaud ciclica Asincrona no no no RS485 Fibre ottiche ciclicamente/ evento Asincrona sì sì Asincrona sì sì sì Modalità fisica • Blocco segnalazione valore di misura • Generazione di segnalazioni di prova Aiuti per la messa in servizio "Segnalazioni predefinite dall'utente" nel CFC "Segnalazioni predefinite dall'utente" nel CFC "Segnalazioni predefinite dall'utente" nel CFC sì sì RS485 Fibre ottiche 2400 - 19200 ciclicamente/evento Asincrona no no sì no Solo tramite interfaccia di servizio supplementare RS485 Fibre ottiche 2400 - 19200 ciclica Asincrona no no no no Solo tramite interfaccia di servizio supplementare sì RS232 RS485 Fibre ottiche 2400 - 38400 – – sì sì sì sì sì sì sì Segnalazioni e apparecchiature di controllo definite dall'utente no Solo tramite interfaccia di servizio supplementare no Solo tramite interfaccia di servizio supplementare sì sì no Solo tramite interfaccia di servizio supplementare sì no Solo tramite interfaccia di servizio supplementare no Solo tramite interfaccia di servizio supplementare sì Impostazione protezione da remoto sì sì sì Interfaccia di servizio supplementare (opzionale) sì sì Modbus ASCII/RTU Registrazioni perturbografiche sì DNP3.0 sì sì Profibus DP Valori numerici sì Profibus FMS sì IEC 60870–5–103 A.6 Valori di misura di esercizio Funzione ⇓ Protocollo → A.6 Funzioni dipendenti dal protocollo Funzioni dipendenti dal protocollo 323 A Appendice A.7 Parametri Note: In funzione del tipo e di variante ordinati alcuni indirizzi possono mancare o possono avere preimpostazioni diverse. Nella lista seguente vengono riportati i campi di regolazione e le preimpostazioni per una corrente nominale secondaria IN = 1 A. Nel caso di una corrente secondaria di IN = 5 A questi valori vanno moltiplicati per 5. Per le impostazioni in valori primari va tenuto conto anche della trasformazione deo TA. I parametri il cui indirizzo è seguito da una „A“ possono essere modificati solo con DIGSI® 4 alla voce „Altri parametri“. Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 103 Camb. grp. opz. Disabilitato Abilitato Disabilitato Opzione per cambio gruppo di settaggio 105 Ogg.di Protez. Trasformatore 3 fase Trasformatore 1 fase Autotrasformatore Generatore/Motore Sbarra 3 fase Sbarra 1 fase Trasformatore 3 fase Oggetto Di Protezione 106 Numero dei Lati 2 2 Numero lati per Oggetto multifase 107 Num. Terminali 3 4 5 6 7 7 Numero Terminali per Sbarra 1 Fase 108 I7-TA colleg. Non utilizzato Lato 1 Lato 2 Non utilizzato I7-TA collegato a 112 Prot.Diff. Disabilitato Abilitato Abilitato Protezione differenziale 113 G.T.R.Protez. Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato Protrezione guasto a terra ristretto 117 Avv ColdLoad Disabilitato Abilitato Disabilitato Avviamento ColdLoad 120 DMT/IDMT Fase Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato DMT / IDMT Fase 121 DMT/IDMT PH. CH Solo Tempo Definito Curva IEC max corrente Curva ANSI max corrente Curva Avv. definita dall'utente Curva Reset definita dall'utente Solo Tempo Definito DMT / IDMT Caratteristica avv di fase 324 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base Commenti 122 DMT/IDMT 3I0 Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato DMT / IDMT 3I0 123 DMT/IDMT 3I0 CH Solo Tempo Definito Curva IEC max corrente Curva ANSI max corrente Curva Avv. definita dall'utente Curva Reset definita dall'utente Solo Tempo Definito DMT / IDMT 3I0 caratteristica avviamento 124 DMT/IDMT Earth Disabilitato Unsensitive TA I7 Disabilitato DMT / IDMT Terra 125 DMT/IDMT E CHR. Solo Tempo Definito Curva IEC max corrente Curva ANSI max corrente Curva Avv. definita dall'utente Curva Reset definita dall'utente Solo Tempo Definito DMT / IDMT Caratteristica avv di terra 127 DMT 1FASE Disabilitato Unsensitive TA I7 Sensitive TA I8 Disabilitato DMT 1Fase 140 Carico sqilibr. Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato Carico squilibrato (sequenza negativa) 141 UNBAL. LOAD CHR Solo Tempo Definito Curva IEC max corrente Curva ANSI max corrente Solo Tempo Definito Caratteristica carico squilibrato 142 Sovracar.Term. Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato Protezione di sovraccarico termico 143 Therm.O/L CHR. classical (secondo IEC60255) secondo IEC354 classical (secondo Caratteristica sovraccarico IEC60255) termico 170 Guasto Interr. Disabilitato Lato 1 Lato 2 Disabilitato Protezione contro guasto interruttore 181 Su.vis.Val.Mis. Disabilitato Abilitato Abilitato Supervisione Valori Misurati 182 SupVis Cir Scat Disabilitato Con 2 Ingressi Binari Con 1 Ingresso Binario Disabilitato Supervisione circuito di scatto 186 Scat.Est.Funz.1 Disabilitato Abilitato Disabilitato Scatto esterno Funzione 1 187 Scat.Est.Funz.2 Disabilitato Abilitato Disabilitato Scatto esterno Funzione 2 190 Ing.Temp.Ext Disabilitato Porta C Disabilitato Ingresso temperatura esterna 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 325 A Appendice Indir. 191 Indir. Parametro RTD Colleg. Parametro Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazion e Base 6 RTD operazione semplice 6 RTD mezza operazione doppia 12 RTD mezza operazione doppia 6 RTD operazione semplice Funzione Opzioni Parametrizzazione Commenti Tipo colleg. Ingr. temper. esterrna Parametrizzazione Base Commenti 201 Ce.St.Lt.1->Ogg Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA Lato1 in dir.dell'ogget. 202 I prim TA L.1 Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 1 203 I secon. TA L.1 Dati di Impianto 1A 1 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 1 206 Ce.St.Lt.2->Ogg Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA Lato2 in dir.dell'ogget. 207 I prim TA L.2 Dati di Impianto 1..100000 A 1 2000 A Corrente Primaria Stimata TA Lato 2 208 I secon. TA L.2 Dati di Impianto 1A 1 5A 1A Corrente Secondaria Stimata TA Lato 2 211 Ce.St. I1->Sbar Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA I1 in dir.della Sbarra 212 IN-Prim.TA I1 Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Corrente Primaria TA I1 213 IN-Sec. TA I1 Dati di Impianto 1A 1 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I1 214 Ce.St. I2->Sbar Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA I2 in dir.della Sbarra 215 IN-Prim.TA I2 Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Corrente Primaria TA I2 216 IN-Sec. TA I2 Dati di Impianto 1A 1 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I2 217 Ce.St. I3->Sbar Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA I3 in dir.della Sbarra 218 IN-Prim.TA I3 Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Corrente Primaria TA I3 219 IN-Sec. TA I3 Dati di Impianto 1A 1 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I3 221 Ce.St. I4->Sbar Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA I4 in dir.della Sbarra 326 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 222 IN-Prim.TA I4 Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Corrente Primaria TA I4 223 IN-Sec. TA I4 Dati di Impianto 1A 1 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I4 224 Ce.St. I5->Sbar Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA I5 in dir.della Sbarra 225 IN-Prim.TA I5 Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Corrente Primaria TA I5 226 IN-Sec. TA I Dati di Impianto 1A 1 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I5 227 Ce.St. I6->Sbar Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA I6 in dir.della Sbarra 228 IN-Prim.TA I6 Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Corrente Primaria TA I6 229 IN-Sec. TA I6 Dati di Impianto 1A 1 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I6 230 Terra TA I7 Dati di Impianto Morsetto Q7 1 Morsetto Q8 Morsetto Q7 Lato Messa aTerra TA I7 231 Ce.St. I7->Sbar Dati di Impianto SI 1 NO SI CentroStella TA I7 in dir.della Sbarra 232 IN-Prim.TA I7 Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Corrente Primaria TA I7 233 IN-Sec. TA I7 Dati di Impianto 1A 1 5A 0.1A 1A Corrente Secondaria TA I7 235 Factor I8 Dati di Impianto 1.0..300.0 1 60.0 Factor: Prim. Current over Sek. Curr. I8 240 Tens.prim.lato1 Dati di Impianto 0.4..800.0 kV 1 110.0 kV Tensione primaria lato 1 241 Centr.stel.lat1 Dati di Impianto Solidamente a terra 1 Isolato Solidamente a terra Centrostella del lato 1 e' 242 Gruppo L1 Dati di Impianto Y (Wye - stella) 1 D (Delta) Z (Zig-Zag) Y (Wye - stella) Collegamento avvolgimenti Lato 1 243 Tens.prim.lato2 Dati di Impianto 0.4..800.0 kV 1 11.0 kV Tensione primaria lato 2 244 Centr.stel.lat2 Dati di Impianto Solidamente a terra 1 Isolato Solidamente a terra Centrostella del lato 2 e' 245 Gruppo L2 Dati di Impianto Y (Wye - stella) 1 D (Delta) Z (Zig-Zag) Y (Wye - stella) Collegamento avvolgimenti Lato 2 246 Grup.vet.lato1 Dati di Impianto 0..11 1 0 Gruppo vettoriale del lato 2 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 327 A Appendice Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 249 P.Appar.TRAFO Dati di Impianto 0.20..5000.00 MVA 1 38.10 MVA Potenza Apparente Trasformatore 251 VN GEN/MOTOR Dati di Impianto 0.4..800.0 kV 1 21.0 kV Tensione Primaria Generatore/Motore 252 P.N GEN/MOTOR Dati di Impianto 0.20..5000.00 MVA 1 70.00 MVA Potenza Apparente Generatore 261 V.N SBARRA Dati di Impianto 0.4..800.0 kV 1 110.0 kV Tensione Primaria della Sbarra 265 Max Scala I Dati di Impianto 1..100000 A 1 200 A Misure:max. scala di corrente(100%) 266 Selezione Fase Dati di Impianto Fase 1 1 Fase 2 Fase 3 Fase 1 Selezione Fase 270 Val Di Freq. Dati di Impianto 50 Hz 1 60 Hz 16,7 Hz 50 Hz Valore di frequenza 271 Sequenza Fase Dati di Impianto L1 L2 L3 1 L1 L3 L2 L1 L2 L3 Sequenza fase 276 Unit. mis.temp. Dati di Impianto Gradi Celsius 1 Gradi Fahrenheit Gradi Celsius Unità di misura temperatura 280A t.Min Com Scatt Dati di Impianto 0.01..32.00 sec 1 0.15 sec Durata minima comando di scatto 283 Interrut. L1 I> Dati di Impianto 0.04..1.00 A 1 0.04 A Min. soglia corrente per CB chiuso L1 284 Interrut. L2 I> Dati di Impianto 0.04..1.00 A 1 0.04 A Min. soglia corrente per CB chiuso L2 285 Breaker I7 I> Dati di Impianto 0.04..1.00 A 1 0.04 A Soglia min. corrente I7 per CB chiuso 302 Camb. grp sett Cambio gruppo Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Ingressi Binari Protocollo Gruppo A Cambio ad altro gruppo di settaggio 401 Regis Oscillo Registrazioni oscillografiche guasto Salvare con Avviamento Salvare con Scatto Avvio con scatto Salvare con Avviamento Registrazione Oscilloperturbografia 403 Lun Max reg Osc Registrazioni oscillografiche guasto 0.30..5.00 sec 1.00 sec Lunghezza max registrazione oscillo. 404 T reg.prim guas Registrazioni oscillografiche guasto 0.05..0.50 sec 0.10 sec Tempo di registrazione prima del guasto 405 T reg.dopo guas Registrazioni oscillografiche guasto 0.05..0.50 sec 0.10 sec Tempo di registrazione dopo fine guasto 328 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 406 T reg da In.Bin Registrazioni oscillografiche guasto 0.10..5.00 sec; ∞ 0.50 sec Tempo di registrazione da ingr binario 1201 Prot.Diff. Protezione Differenziale OFF ON Blocco rele' per comando di scatto OFF Protezione differenziale 1205 Aum.car.Avv. Protezione Differenziale OFF ON OFF Aumento car.di scatto durante avviamento 1206 Ins.res.2Armon. Protezione Differenziale OFF ON ON Inserz. con restriz. per I di 2 Armonica 1207 Restr.n.Arm Protezione Differenziale OFF 3. Armonica 5. Armonica OFF Restrizione per I di (n-th) Armonica 1208 Contr.I Diff. Protezione Differenziale OFF ON ON Controllo corrente differenziale 1210 I> Corr.Guardia Protezione Differenziale 0.20..2.00 I/InO; 0 0.00 I/InO I> per Corrente di Guardia 1211A Diff.mis.IE L.1 Protezione Differenziale NO SI NO Prot.Diff. con misura I di terra Lato1 1212A Diff.mis.IE L.2 Protezione Differenziale NO SI NO Prot.Diff. con misura I di terra Lato2 1221 Protezione Differenziale 0.05..2.00 I/InO 0.20 I/InO Avviamento Valore Corrente Differenz. 1226A T I-DIFF> Protezione Differenziale 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-DIFF> Tempo di ritardo 1231 Protezione Differenziale 0.5..35.0 I/InO; ∞ 7.5 I/InO Avv.Valore max. Corrente Differenz. 1236A T I-DIFF>> Protezione Differenziale 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-DIFF>> Tempo di ritardo 1241A PENDENZA 1 Protezione Differenziale 0.10..0.50 0.25 Pendenza 1 della Caratter. di Scatto 1242A Punto base 1 Protezione Differenziale 0.00..2.00 I/InO 0.00 I/InO Punto base per pendenza 1 della caratt. 1243A PENDENZA 2 Protezione Differenziale 0.25..0.95 0.50 Pendenza 2 della Caratter. di Scatto 1244A PUNTO BASE 2 Protezione Differenziale 0.00..10.00 I/InO 2.50 I/InO Punto Base per Pendenza 2 della Carat. 1251A Rest.I Avviam. Protezione Differenziale 0.00..2.00 I/InO 0.10 I/InO Restriz.Corrente per rilev. avviamento 1252A Fatt. Avviam. Protezione Differenziale 1.0..2.0 1.0 Fattore per aumento Caratter.all'avviam. 1253 Protezione Differenziale 0.0..180.0 sec 5.0 sec Tempo d'avviamento max. consentito I-DIFF> I-DIFF>> T max. Avv. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 329 A Appendice Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 1256A I-Aggiu.Stabil. Protezione Differenziale 2.00..15.00 I/InO 4.00 I/InO Avviam. per aggiunta di stabilizzazione 1257A T-Aggiu.Stabil. Protezione Differenziale 2..250 Ciclo; ∞ 15 Ciclo Durata dell' aggiunta di stabilizzazione 1261 Protezione Differenziale 10..80 % 15 % 2a Armonica contenuta in IDIFF 1262A Bloc.Incr.2aArm Protezione Differenziale 2..1000 Ciclo; 0; ∞ 3 Ciclo Tempo per Blocco Incrociato 2a Armonica 1271 Protezione Differenziale 10..80 % 30 % Valore di n-Armonica in I DIFF. 1272A n-Arm.Bl.Inc. Protezione Differenziale 2..1000 Ciclo; 0; ∞ 0 Ciclo n-Armonica :Tempo per Blocco Incrociato 1273A IDIFFmax n.arm Protezione Differenziale 0.5..20.0 I/InO 1.5 I/InO Limite max I Diff per arm n. nella stab. 1281 I-DIFF> MON. Protezione Differenziale 0.15..0.80 I/InO 0.20 I/InO Valore avviam.monitoraggio corr.differ. 1282 T I-DIFF> MON. Protezione Differenziale 1..10 sec 2 sec T I-DIFF> Monitoraggio tempo di ritardo 1301 Prot. G.T.R. Protezione Terra Ristretta OFF ON Blocco rele' per comando di scatto OFF Protez.Guasto a Terra Ristretto 1311 I-G.T.R.> Protezione Terra Ristretta 0.05..2.00 I/In 0.15 I/In I>Guasto a Terra Ristretto Avviamento 1312A T I-G.T.R.> Protezione Terra Ristretta 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I-Guas.Terra Ristr. Tempo di Ritardo 1313A Pendenza Protezione Terra Ristretta 0.00..0.95 0.00 Pend. Caratter.I> Guasto a Ter.Ristr. 1701 Avv ColdLoad ColdLoadPikku p OFF ON OFF Funzione avviamento ColdLoad 1702 Avv CLP Fase ColdLoadPikku p No Corrente Contat. Breaker No Corrente Condiz. avv. CLP per O/C fase 1703 Avv CLP 3I0 ColdLoadPikku p No Corrente Contat. Breaker No Corrente Condiz. avv. CLP per O/C 3I0 1704 Avv CLP Terra ColdLoadPikku p No Corrente Contat. Breaker No Corrente Condiz. avv. CLP per O/C terra 1711 CB Open Time ColdLoadPikku p 0..21600 sec 3600 sec Tempo di apertura CB 1712 Active Time ColdLoadPikku p 1..21600 sec 3600 sec Tempo attivo 1713 Tempo Stop ColdLoadPikku p 1..600 sec; ∞ 600 sec Tempo di Stop 330 2a Armonica n-Armonica 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 2001 Max I di fase Massima Corrente di Fase ON OFF OFF Massima corrente di fase 2002 InRushRest. Ph Massima Corrente di Fase ON OFF OFF InRush Restrained O/C Phase 2008A Chius. Manuale Massima Corrente di Fase I>> istantanea I> istantanea Ip istantanea Inattivo I>> istantanea Chiusura manuale modo O/ C 2011 I>> Massima Corrente di Fase 0.10..35.00 A; ∞ 2.00 A I>> avviamento 2012 T I>> Massima Corrente di Fase 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I>> Tempo di ritardo 2013 I> Massima Corrente di Fase 0.10..35.00 A; ∞ 1.00 A I> avviamento 2014 T I> Massima Corrente di Fase 0.00..60.00 sec; ∞ 0.50 sec TI> tempo di ritardo 2021 Ip Massima Corrente di Fase 0.10..4.00 A 1.00 A Ip Avviamento 2022 T Ip Massima Corrente di Fase 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T Ip Selezione Tempo 2023 Selez.Tempo: TD Massima Corrente di Fase 0.50..15.00; ∞ 5.00 Selezione Tempo: TD 2024 TOC Drop-Out Massima Corrente di Fase Istantaneo Emulaz. Disco Emulaz. Disco TOC caratteristica di ricaduta 2025 Curva IEC Massima Corrente di Fase Normalmente inversa Molto inversa Estremamente inversa Long Inverse Normalmente inversa Curva IEC 2026 Curva ANSI Massima Corrente di Fase Molto inversa Molto inversa Inversa Brevemente inversa Lungamente inversa Moderatamente inversa Estremamente Inversa Definitivamente inversa 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Curva ANSI 331 A Appendice Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 2031 I/Ip PU T/Tp Massima Corrente di Fase 1.00..20.00 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Curva I/Ip - TI/TIp avviamento 2032 MofPU Res T/Tp Massima Corrente di Fase 0.05..0.95 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Multiple of Pickup <-> TI/ TIp 2041 2.ARM. Fase Massima Corrente di Fase 10..45 % 15 % Max corr. fase 2.Arm in % della fond. 2042 I Max InRr.Fas. Massima Corrente di Fase 0.30..25.00 A 7.50 A Max corr. fase per Inr. Rest. 2043 CROSS BLK.Fase Massima Corrente di Fase NO SI NO CROSS BLOCK O/C Fase 2044 T CROSS BLK.Fas Massima Corrente di Fase 0.00..180.00 sec 0.00 sec CROSS BLOCK Time O/C Fase 2111 I>> Massima Corrente di Fase 0.10..35.00 A; ∞ 10.00 A I>> Avviamento 2112 T I>> Massima Corrente di Fase 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T I>> Tempo di ritardo 2113 I> Massima Corrente di Fase 0.10..35.00 A; ∞ 2.00 A I> avviamento 2114 T I> Massima Corrente di Fase 0.00..60.00 sec; ∞ 0.30 sec T I> tempo di ritardo 2121 Ip Massima Corrente di Fase 0.10..4.00 A 1.50 A Ip avviamento 2122 T Ip Massima Corrente di Fase 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T Ip Time Dial 2123 D Ip Massima Corrente di Fase 0.50..15.00; ∞ 5.00 D Ip Time Dial 2201 3I0 O/C Massima Corrente 3I0 ON OFF OFF 3I0 Time Overcurrent 2202 InRushRest. 3I0 Massima Corrente 3I0 ON OFF OFF InRush Restrained O/C 3I0 Massima Corrente 3I0 3I0>> istantanea 3I0> istantanea 3I0p istantanea Inattivo 3I0>> istantanea O/C 3I0 Modo chiusura manuale 2208A 3I0 MAN. CLOSE 332 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 2211 3I0>> Massima Corrente 3I0 0.05..35.00 A; ∞ 0.50 A 3I0>> Avviamento 2212 T 3I0>> Massima Corrente 3I0 0.00..60.00 sec; ∞ 0.10 sec T 3I0>> Tempo ritardo 2213 3I0> Massima Corrente 3I0 0.05..35.00 A; ∞ 0.20 A 3I0> Avviamento 2214 T 3I0> Massima Corrente 3I0 0.00..60.00 sec; ∞ 0.50 sec T 3I0> Tempo ritardo 2221 3I0p Massima Corrente 3I0 0.05..4.00 A 0.20 A 3I0p Avviamento 2222 T 3I0p Massima Corrente 3I0 0.05..3.20 sec; ∞ 0.20 sec T 3I0p Time Dial 2223 D 3I0p Massima Corrente 3I0 0.50..15.00; ∞ 5.00 D 3I0p Time Dial 2224 TOC DROP-OUT Massima Corrente 3I0 Istantaneo Emulaz. Disco Emulaz. Disco TOC Drop-out caratteristica 2225 Curva IEC Massima Corrente 3I0 Normalmente inversa Molto inversa Estremamente inversa Long Inverse Normalmente inversa Curva IEC 2226 Curva ANSI Massima Corrente 3I0 Molto inversa Molto inversa Inversa Brevemente inversa Lungamente inversa Moderatamente inversa Estremamente Inversa Definitivamente inversa Curva ANSI 2231 I/I0p PU T/TI0p Massima Corrente 3I0 1.00..20.00 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Avv curva 3I0/3I0p - T3I0/ T3I0p 2232 MofPU ResT/TI0p Massima Corrente 3I0 0.05..0.95 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Multiple of Pickup <-> T3I0/ T3I0p 2241 2.ARM. 3I0 Massima Corrente 3I0 10..45 % 15 % Max corr. 3I0 2.Arm in % della fond. 2242 I Max InRr. 3I0 Massima Corrente 3I0 0.30..25.00 A 7.50 A Max corr. 3I0 per Inr. Rest. 2311 3I0>> Massima Corrente 3I0 0.05..35.00 A; ∞ 7.00 A 3I0>> Avviamento 2312 T 3I0>> Massima Corrente 3I0 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T 3I0>> Tempo Ritardo 2313 3I0> Massima Corrente 3I0 0.05..35.00 A; ∞ 1.50 A 3I0> Avviamento 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 333 A Appendice Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 2314 T 3I0> Massima Corrente 3I0 0.00..60.00 sec; ∞ 0.30 sec T 3I0> Tempo Ritardo 2321 3I0p Massima Corrente 3I0 0.05..4.00 A 1.00 A 3I0p Avviamento 2322 T 3I0p Massima Corrente 3I0 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T 3I0p Time Dial 2323 D 3I0p Massima Corrente 3I0 0.50..15.00; ∞ 5.00 D 3I0p Time Dial 2401 Max I di terra Massima Corrente di Terra ON OFF OFF Massima corrente di terra 2402 InRushRestEarth Massima Corrente di Terra ON OFF OFF InRush Restrained O/C Terra 2408A IE Ch. Man. Massima Corrente di Terra IE>> istantanea IE> istantanea IEp istantanea Inattivo IE>> istantanea Chiusura manuale modo O/ C IE 2411 IE>> Massima Corrente di Terra 0.05..35.00 A; ∞ 0.50 A IE>> Avviamento 2412 T IE>> Massima Corrente di Terra 0.00..60.00 sec; ∞ 0.10 sec T IE>> Tempo di ritardo 2413 IE> Massima Corrente di Terra 0.05..35.00 A; ∞ 0.20 A IE> Avviamento 2414 T IE> Massima Corrente di Terra 0.00..60.00 sec; ∞ 0.50 sec T IE> Tempo di ritardo 2421 IEp Massima Corrente di Terra 0.05..4.00 A 0.20 A IEp Avviamento 2422 T IEp Massima Corrente di Terra 0.05..3.20 sec; ∞ 0.20 sec T IEp Time Dial 2423 D IEp Massima Corrente di Terra 0.50..15.00; ∞ 5.00 D IEp Time Dial 2424 TOC Drop-Out Massima Corrente di Terra Istantaneo Emulaz. Disco Emulaz. Disco TOC caratteristica di ricaduta 2425 Curva IEC Massima Corrente di Terra Normalmente inversa Molto inversa Estremamente inversa Long Inverse Normalmente inversa Curva IEC 334 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 2426 Curva Ansi Massima Corrente di Terra Molto inversa Molto inversa Inversa Brevemente inversa Lungamente inversa Moderatamente inversa Estremamente Inversa Definitivamente inversa Curva ANSI 2431 I/IEp PU T/TEp Massima Corrente di Terra 1.00..20.00 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Curva IE/IEp - TIE/TIEp avviamento 2432 MofPU Res T/TEp Massima Corrente di Terra 0.05..0.95 I/Ip; ∞ 0.01..999.00 TI / TIp Multiple of Pickup <-> TI/ TIEp 2441 2.ARM. Terra Massima Corrente di Terra 10..45 % 15 % Max corr. Terra 3.Arm in % della fond. 2442 I Max InRr. E Massima Corrente di Terra 0.30..25.00 A 7.50 A Max corr. Terra per Inr. Rest. 2511 IE>> Massima Corrente di Terra 0.05..35.00 A; ∞ 7.00 A IE>> Avviamento 2512 T IE>> Massima Corrente di Terra 0.00..60.00 sec; ∞ 0.00 sec T IE>> Tempo di ritardo 2513 IE> Massima Corrente di Terra 0.05..35.00 A; ∞ 1.50 A IE> avviamento 2514 T IE> Massima Corrente di Terra 0.00..60.00 sec; ∞ 0.30 sec T IE> tempo di ritardo 2521 IEp Massima Corrente di Terra 0.05..4.00 A 1.00 A IEp avviamento 2522 T IEp Massima Corrente di Terra 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T IEp Time Dial 2523 D IEp Massima Corrente di Terra 0.50..15.00; ∞ 5.00 D IEp Time Dial 2701 1Fase O/C Massima corrente Monofase OFF ON OFF 1Fase O/C 2702 1Fase I>> Massima corrente Monofase 0.05..35.00 A; ∞ 0.50 A 1Fase I>> avviamento 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 335 A Appendice Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 2703 1Fase I>> Massima corrente Monofase 0.003..1.500 A; ∞ 0.300 A 1Fase I>> avviamento 2704 T 1Fase I>> Massima corrente Monofase 0.00..60.00 sec; ∞ 0.10 sec T 1Fase I>> tempo di ritardo 2705 1Fase I> Massima corrente Monofase 0.05..35.00 A; ∞ 0.20 A 1Fase I> avviamento 2706 1Fase I> Massima corrente Monofase 0.003..1.500 A; ∞ 0.100 A 1Fase I> avviamento 2707 T 1Fase I> Massima corrente Monofase 0.00..60.00 sec; ∞ 0.50 sec T 1Fase I> tempo di ritardo 4001 CARICO SQUILIBR Carico Squilibrato (sequenza Negativa) OFF ON OFF CARICO SQUILIBRATO 4002 I2> Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 0.10..3.00 A; ∞ 0.10 A I2> Avviamento 4003 T I2> Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 0.00..60.00 sec; ∞ 1.50 sec T I2> Tempo di ritardo 4004 I2>> Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 0.10..3.00 A; ∞ 0.50 A I2>> Avviamento 4005 T I2>> Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 0.00..60.00 sec; ∞ 1.50 sec T I2>> Tempo di Ritardo 4006 Curva IEC Carico Squilibrato (sequenza Negativa) Normalmente inversa Molto inversa Estremamente inversa Estremamente inversa Curva IEC 4007 Curva ANSI Carico Squilibrato (sequenza Negativa) Estremamente Inversa Inversa Moderatamente inversa Molto inversa Estremamente Inversa Curva ANSI 4008 I2p Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 0.10..2.00 A 0.90 A I2p Avviamento 336 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 4009 D I2p Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 0.50..15.00; ∞ 5.00 D I2p Time Dial 4010 T I2p Carico Squilibrato (sequenza Negativa) 0.05..3.20 sec; ∞ 0.50 sec T I2p Time Dial 4011 I2p DROP-OUT Carico Squilibrato (sequenza Negativa) Istantaneo Emulaz. Disco Istantaneo I2p caratteristica di ricaduta 4201 Sovracaric Term Sovraccarico termico OFF ON Solo Allarme OFF Protezione di sovracarico termico 4202 Fattore K Sovraccarico termico 0.10..4.00 1.10 Fattore K 4203 Cost di Tempo Sovraccarico termico 1.0..999.9 min 100.0 min Costante di tempo 4204 Θ Allarme Sovraccarico termico 50..100 % 90 % Livello di allarme termico 4205 I Allarme Sovraccarico termico 0.10..4.00 A 1.00 A Soglia di allarme sovraccarico di corr. 4207A Kτ-FATTORE Sovraccarico termico 1.0..10.0 1.0 Kt-Fattore a Motore fermo 4208A T.D'EMMERGENZ A Sovraccarico termico 10..15000 sec 100 sec Tempo d'emmergenza 4209A I start Motore Sovraccarico termico 0.60..10.00 A; ∞ ∞A Val.corrente avviam. dello Start motore 4221 OIL-DET. RTD Sovraccarico termico 1..6 1 Oil-Detector collegato alla RTD 4222 HOT SPOT ST. 1 Sovraccarico termico 98..140 °C 98 °C Hot Spot Temperature Stage 1 Pickup 4223 HOT SPOT ST. 1 Sovraccarico termico 208..284 °F 208 °F Hot Spot Temperature Stage 1 Pickup 4224 HOT SPOT ST. 2 Sovraccarico termico 98..140 °C 108 °C Hot Spot Temperature Stage 2 Pickup 4225 HOT SPOT ST. 2 Sovraccarico termico 208..284 °F 226 °F Hot Spot Temperature Stage 2 Pickup 4226 AG. RATE ST. 1 Sovraccarico termico 0.125..128.000 1.000 Aging Rate STAGE 1 Pikkup 4227 AG. RATE ST. 2 Sovraccarico termico 0.125..128.000 2.000 Aging Rate STAGE 2 Pikkup 4231 METH. COOLING Sovraccarico termico ON (Olio-Naturale) OF (Olio-Forzato) OD (Oil-Directed) ON (Olio-Naturale) Method of Cooling 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 337 A Appendice Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 4232 YWIND.EXPONENT Sovraccarico termico 1.6..2.0 1.6 Esponente avvolgimento Y 4233 HOT-SPOT GR Sovraccarico termico 22..29 22 Hot-spot to top-oil gradient 7001 Protezione MAI Mancata apertura interruttore OFF ON OFF Protezione mancata apertura interruttore 7004 Cont.Cont.Int. Mancata apertura interruttore OFF ON OFF Controllo contatti interruttore 7005 Tempor-Scatto Mancata apertura interruttore 0.06..60.00 sec; ∞ 0.25 sec Temporizzatore-Scatto 7110 Disp.Guasto LED Apparecchio Indicato su display ad ogni avviamento Indicato su display ad ogni scatto Indicato su display ad ogni avviamento Guasto Display su LED/ LCD 7601 POTENZ. CALCUL. Misure con V settato con V misurata con V settato Calcolo della potenza 8101 BALANCE I Supervisione misure ON OFF OFF Supervisione squilibrio di corrente 8102 Rotazione fase Supervisione misure ON OFF OFF Supervisione senso ciclico 8111 Con.eq.corr.L.1 Supervisione misure 0.10..1.00 A 0.50 A Controllo equilibrio corrente Lato 1 8112 Fatt.equil.L.1 Supervisione misure 0.10..0.90 0.50 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. Lato 1 8121 Con.eq.corr.L.2 Supervisione misure 0.10..1.00 A 0.50 A Controllo equilibrio corrente Lato 2 8122 Fatt.equil.L.2 Supervisione misure 0.10..0.90 0.50 Fatt.d'equilibrio per contr.Corr. Lato 2 8201 Superv.cir.scat Supervisione ON circuito di scatto OFF OFF Supervisione circuito di scatto 8601 Scatto ext.1 Funzione Scatto ON esterno OFF OFF Scatto esterno funzione 1 8602 T rit.sc.ext.1 Funzione Scatto 0.00..60.00 sec; ∞ esterno 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 1 8701 Scatto ext.2 Funzione Scatto ON esterno OFF OFF Scatto esterno funzione 2 8702 T rit.sc.ext.2 Funzione Scatto 0.00..60.00 sec; ∞ esterno 1.00 sec Tempo ritardo scatto esterno 2 Thermobox Pt 100 Ohm RTD 1: Tipo 9011A RTD 1: Tipo 338 Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 9012A RTD 1: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Olio RTD 1: Locazione 9013 RTD 1 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9014 RTD 1 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9015 RTD 1 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9016 RTD 1 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9021A RTD 2: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 2: Tipo 9022A RTD 2: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 2: Locazione 9023 RTD 2 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9024 RTD 2 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9025 RTD 2 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9026 RTD 2 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9031A RTD 3: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 3: Tipo 9032A RTD 3: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 3: Locazione 9033 RTD 3 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9034 RTD 3 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9035 RTD 3 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9036 RTD 3 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 339 A Appendice Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 9041A RTD 4: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 4: Tipo 9042A RTD 4: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 4: Locazione 9043 RTD 4 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9044 RTD 4 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9045 RTD 4 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9046 RTD 4 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9051A RTD 5: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 5: Tipo 9052A RTD 5: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 5: Locazione 9053 RTD 5 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9054 RTD 5 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9055 RTD 5 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9056 RTD 5 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9061A RTD 6: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 6: Tipo 9062A RTD 6: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 6: Locazione 9063 RTD 6 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9064 RTD 6 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura 340 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 9065 RTD 6 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9066 RTD 6 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9071A RTD 7: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 7: Tipo 9072A RTD 7: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 7: Locazione 9073 RTD 7 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9074 RTD 7 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9075 RTD 7 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9076 RTD 7 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9081A RTD 8: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 8: Tipo 9082A RTD 8: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 8: Locazione 9083 RTD 8 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9084 RTD 8 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9085 RTD 8 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9086 RTD 8 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9091A RTD 9: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 9: Tipo 9092A RTD 9: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 9: Locazione 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 341 A Appendice Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 9093 RTD 9 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9094 RTD 9 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9095 RTD 9 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9096 RTD 9 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9101A RTD 10: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 10: Tipo 9102A RTD 10: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 10: Locazione 9103 RTD10 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9104 RTD10 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 10: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9105 RTD10 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9106 RTD10 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 10: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9111A RTD 11: Tipo Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 11: Tipo 9112A RTD 11: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 11: Locazione 9113 RTD11 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9114 RTD11 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9115 RTD11 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9116 RTD11 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura Thermobox Non Connesso Pt 100 Ohm Ni 120 Ohm Ni 100 Ohm Non Connesso RTD 12: Tipo 9121A RTD 12: Tipo 342 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.7 Parametri Indir. Parametro Funzione Opzioni Parametrizzazione Parametrizzazione Base Commenti 9122A RTD 12: Locaz. Thermobox Olio Ambiente Avvolgimento Supporto Altro Altro RTD 12: Locazione 9123 RTD12 Livello 1 Thermobox -50..250 °C; ∞ 100 °C RTD 12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9124 RTD12 Livello 1 Thermobox -58..482 °F; ∞ 212 °F RTD 12: Avviam. Livello 1 di Temperatura 9125 RTD12 Livello 2 Thermobox -50..250 °C; ∞ 120 °C RTD 12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 9126 RTD12 Livello 2 Thermobox -58..482 °F; ∞ 248 °F RTD 12: Avviam. Livello 2 di Temperatura 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 343 A Appendice Configurabile nella Matrice IEC 60870-5-103 Informazione-No Unità Dati(ASDU) 135 48 1 LED BI BO 135 49 1 GI * LED BI BO 135 50 1 GI * * LED BI BO 135 51 1 GI MS * * LED BI BO 135 52 1 GI Apparecchio MS * * LED BI BO 135 53 1 GI 00016 >Stop trasmissione dati (>Stop Tr.dati) Apparecchio MS * * LED BI BO 135 54 1 GI 00051 Apparecchiatura Operativa e protettiva (App. OK) Apparecchio MU ON OF F * LED BO 135 81 1 GI 00052 Almeno una funzione protett. e' attiva (ProtAttiva) Apparecchio IntS ON OF F * LED BO 176 18 1 GI 00055 >Reset Apparecchiatura (Reset Apparec.) Apparecchio MU * * LED BO 176 4 5 00056 Avviamento iniziale dell'apparecchiatura (Avv.Iniziale) Apparecchio MU ON * LED BO 176 5 5 00060 >Reset LED (Reset LED) Apparecchio MU_F ON * LED BO 176 19 1 00067 Riavviamento (Riavviamento) Apparecchio MU ON * LED BO 135 97 1 00068 Errore sincronizzazione orologio (Err. sincr. ora) Supervisione MU ON OF F * LED BO 00069 Tempo risparmio luce (T risparm.luce) Apparecchio MU ON OF F * LED BO 00070 Caricamento nuovo settaggio in corso (Caric.settaggio) Apparecchio MU ON OF F * LED BO 176 22 1 00071 Verifica nuovo Settaggio (verif Settaggio) Apparecchio MU * * LED BO 00072 Cambio livello-2 (Camb. livello-2) Apparecchio MU ON OF F * LED BO MS_F * * 00004 Avvio registrazione oscilloperturbograf. (>Registr.oscil.) Registrazioni oscillografiche guasto MS * * 00005 >Reset LED (>Reset LED) Apparecchio MS * 00007 Scelta gruppo settaggio Bit 0 (>Grup.Set.Bit 0) Cambio gruppo MS 00008 Scelta gruppo settaggio Bit 1 (>Grup.Set.Bit 1) Cambio gruppo 00015 Modo di test (Modo di test) 344 M Uscite Binarie BO Apparecchio Tasti Funzione LED BI 00003 Sincronizzazione oraria interna (>Syncr.Oraria) Ingressi Binari Tipo Interrogazione Generale Memoria-Registro Blocco Comunicazione Tipo di Inform azione Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. Liste di informazioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off A.8 GI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni IEC 60870-5-103 Informazione-No Unità Dati(ASDU) MU ON OF F * LED BO 00110 Evento perso (Evento perso) Supervisione MU_F ON * LED BO 135 130 1 00113 Flag Persa (Flag Persa) Supervisione MU ON * LED BO 135 136 1 GI 00125 Dialogo ON (Dialogo ON) Apparecchio MU ON OF F * LED BO 135 145 1 GI 00126 Protezione ON/OFF (via Porta di Sistema) (ProtON/OFF) Dati di Impianto 2 IntS ON OF F * LED BO 00140 Errore con un allarme generale (Err. Som.Allar.) Supervisione MU * * LED BO 176 47 1 GI 00160 Evento sommatoria allarme (Even.Som.Allar.) Supervisione MU * * LED BO 176 46 1 GI 00161 Avaria: supervisione corrente generale (Avaria Superv.I) Supervisione misure MU ON OF F * LED BO 00163 Avaria: simmetria corrente (Avaria Simm.I) Supervisione misure MU ON OF F * LED BO 135 183 1 GI 00175 Avaria: correnti di fase squilibrate (Av. Ph. Seq. I) Supervisione misure MU ON OF F * LED BO 135 191 1 GI 00177 Avaria:batteria scarica (Avar.bat. scar.) Supervisione MU ON OF F * LED BO 135 193 1 GI 00181 Errore.: convertitore A/D (Err. conv. A/ Supervisione D) MU ON OF F * LED BO 135 178 1 GI 00183 Errore pannello 1 (Errore pann. 1) Supervisione MU ON OF F * LED BO 135 171 1 GI 00190 Errore pannello 0 (Errore pann. 0) Supervisione MU ON OF F * LED BO 135 210 1 GI 00191 Errore:offset (Errore:offset) Supervisione MU ON OF F * LED BO 00192 Errore:1A/5Aponticello diverso dal sett. (Err.1A/5Asbagl.) Supervisione MU ON OF F * LED BO 135 169 1 GI 00193 Allarme:adattam. ingr.analog.non valido (Alarm.adattam.) Supervisione MU ON OF F * LED BO 135 181 1 GI 00198 Errore: Comunicazione Modulo B (Err. Modulo B) Supervisione MU ON OF F * LED BO 135 198 1 GI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 M Uscite Binarie Apparecchio Tasti Funzione 00109 Frequenza fuori range (Frequ. o.o.r.) Ingressi Binari Tipo Interrogazione Generale Configurabile nella Matrice Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED Memoria-Registro Blocco Comunicazione Tipo di Inform azione Registro Guasti a Terra On/ Off Funzione Registro Scatti (Guasti) On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. 345 A Appendice Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BO 135 199 1 GI 00264 Guasto: RTD-Box 1 (Gua: RTD-Box 1) Supervisione MU ON OF F * LED BO 135 208 1 GI 00265 Guasto: Sequenza Fase I Lato 1 (Gua: Seq.F I L1) Supervisione misure MU ON OF F * LED BO 00266 Guasto: Sequenza Fase I Lato 2 (Gua: Seq.F I L2) Supervisione misure MU ON OF F * LED BO 00267 Guasto: RTD-Box 2 (Gua: RTD-Box 2) Supervisione MU ON OF F * LED BO 135 209 1 GI 00272 Set point Ore di operazione (SP. Op Hours>) Punti set. (Statistica) MU ON OF F * LED BO 135 229 1 GI 00311 Guasto nella config. protezione (Config.guasto) Dati di Impianto 2 MU ON * LED BO 00356 >Segnale di chiusura manuale (>Chius.Manuale) Dati di Impianto 2 MS * * LED BI BO 150 6 1 GI 00390 >Soglia Allarme per gas in oil detector (>Gas in olio) Allarme esterno Trasformatore MS ON OF F * LED BI BO 00391 >Soglia Allarme Protezione Buchholz (>Buchh. Allarme) Allarme esterno Trasformatore MS ON OF F * LED BI BO 150 41 1 GI 00392 >Soglia Scatto Protezione Buchholz (>Buchh. Scatto) Allarme esterno Trasformatore MS ON OF F * LED BI BO 150 42 1 GI 00393 >Supervisione Tank Buchh. protect. (>Buchh. Tank) Allarme esterno Trasformatore MS ON OF F * LED BI BO 150 43 1 GI 00409 > Blocco conteggi Op (>BLOC Cont Op) Statistiche MS ON OF F * LED BI BO 00410 >INT aux. 3p Chiuso (per AR, CBTest) (>INT 3p Chiuso) Dati di Impianto 2 MS on off * LED BI BO 150 80 1 GI 00411 >INT aux. 3p Aperto (per AR, CBTest) (>INT 3p Aperto) Dati di Impianto 2 MS on off * LED BI BO 150 81 1 GI 00413 >CB2 aux. 3p Chiuso (>CB2 3p Chiuso) Dati di Impianto 2 MS on off * LED BI BO 150 82 1 GI 00414 >CB2 aux. 3p Aperto (>CB2 3p Aperto) Dati di Impianto 2 MS on off * LED BI BO 150 83 1 GI 00501 Avviamento Rele' (Avviam. relay) Dati di Impianto 2 MU * ON LED BO 150 151 2 GI 346 M Blocco Comunicazione * Uscite Binarie ON OF F Tasti Funzione MU Ingressi Binari Supervisione Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 00199 Errore: Comunicazione Modulo C (Err. Modulo C) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni Tipo di Inform azione Memoria-Registro Supervisione misure MU 00572 Guasto:Spervis.Simmetria Corr. Lato 2 (Guasto Sim.I 2) Supervisione misure 00576 Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato 1 (IL1L1:) 2 GI * LED BO 150 211 1 ON OF F * LED BO MU ON OF F * LED BO Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 150 193 4 00577 Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato 1 (IL2L1:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 150 194 4 00578 Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato 1 (IL3L1:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 150 195 4 00579 Corrente Primaria di Guasto IL 1 Lato 2 (IL1L2:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 150 190 4 00580 Corrente Primaria di Guasto IL 2 Lato 2 (IL2L2:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 150 191 4 00581 Corrente Primaria di Guasto IL 3 Lato 2 (IL3L2:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 150 192 4 00582 Corrente guasto primaria I1 (I1:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 00583 Corrente guasto primaria I2 (I2:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 00584 Corrente guasto primaria I3 (I3:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 00585 Corrente guasto primaria I4 (I4:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 00586 Corrente guasto primaria I5 (I5:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 00587 Corrente guasto primaria I6 (I6:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 00588 Corrente guasto primaria I7 (I7:) Dati di Impianto 2 AV * ON OFF 01000 Numero di comandi scatto interruttore (# scatto=) Statistiche AV 01020 Contatore ore di funzionamento (Ore Fun.=) Statistiche AV 00545 Tempo da avviamento a ricaduta (T Avviam.) Dati di Impianto 2 AV 00546 Tempo da avviamento a scatto (T Scatto) Dati di Impianto 2 AV 00561 Segnale chiusura manuale rilevato (Rilev.Chius.man) Dati di Impianto 2 00571 Guasto:Spervis.Simmetria Corr. Lato 1 (Guasto Sim.I 1) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Blocco Comunicazione 161 M Uscite Binarie 150 MU Tasti Funzione BO Dati di Impianto 2 Ingressi Binari LED 00511 Relay comando di scatto generale (Relay Scatto) Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED Interrogazione Generale ON Unità Dati(ASDU) MU IEC 60870-5-103 Informazione-No ON Configurabile nella Matrice Tipo * Registro Guasti a Terra On/ Off Funzione Registro Scatti (Guasti) On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. 347 A Appendice Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BI BO 166 103 1 GI 01431 >Mancata Apertura Avviata Ext (>BrkFail extSRC) Mancata apertura interruttore MS ON OF F * LED BI BO 166 104 1 GI 01451 Manc.Apertura Inter. e' su OFF (MAI OFF) Mancata apertura interruttore MU ON OF F * LED BO 166 151 1 GI 01452 Manc.Apertura Inter. e' BLOCCATA (MAI bloccata) Mancata apertura interruttore MU ON OF F ON OFF LED BO 166 152 1 GI 01453 Manc.Apertura Inter. e' ATTIVA (MAI attiva) Mancata apertura interruttore MU ON OF F * LED BO 166 153 1 GI 01456 Mancata Apertura Avv. (Interna) (BkrFail int PU) Mancata apertura interruttore MU * ON OFF LED BO 166 156 2 GI 01457 Mancata Apertura Avv. (Esterna) (BkrFail ext PU) Mancata apertura interruttore MU * ON OFF LED BO 166 157 2 GI 01471 Manc.Apertura Interruttore: Scatto (MAI SCATTO) Mancata apertura interruttore MU * ON LED BO 166 171 2 GI 01480 Mancata Apertura Scatto (Interna) (BkrFail intTRIP) Mancata apertura interruttore MU * ON LED BO 166 180 2 GI 01481 Mancata Apertura Scatto (Estarna) (BkrFail extTRIP) Mancata apertura interruttore MU * ON LED BO 166 181 2 GI 01488 Mancata Apertura non disponibile (BkrFail Not av.) Mancata apertura interruttore MU ON * LED BO 01503 >Blocco protez.sovrac.termico (>BLOC.Sovr.Ter.) Sovraccarico termico MS * * LED BI BO 167 3 1 GI 01507 >Sovracarico Avviam.Emergenza (>S/ Sovraccarico C Avv.Emerg.) termico MS ON OF F * LED BI BO 167 7 1 GI 01511 Protez.sovrac.termico disattiva (Sovr.Ter.OFF) Sovraccarico termico MU ON OF F * LED BO 167 11 1 GI 01512 Protez.sovrac.termico bloccata (Sovr.Ter.Blocc.) Sovraccarico termico MU ON OF F ON OFF LED BO 167 12 1 GI 01513 Protez.sovrac.termico attiva (Sovr.Ter.Attivo) Sovraccarico termico MU ON OF F * LED BO 167 13 1 GI 01515 Sovracc.term.:allarme di corr.(I allarm) (Sovr.Ter.I All.) Sovraccarico termico MU ON OF F * LED BO 167 15 1 GI 01516 Allarme sovr.term.:vicino scatto term. (Sovr.Ter.Θ All.) Sovraccarico termico MU ON OF F * LED BO 167 16 1 GI 348 M Blocco Comunicazione * Uscite Binarie * Tasti Funzione MS Ingressi Binari Mancata apertura interruttore Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 01403 >Blocco Manc. Apert.Interruttore (>Blocco MAI) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale GI LED BO 167 21 2 GI * LED BO 167 41 1 GI ON OF F * LED BO 167 42 2 GI MU ON OF F * LED BO 167 43 1 GI Sovraccarico termico MU ON OF F * LED BO 167 44 1 GI 01545 Sovrac. Termico No misura temperatura (O/L No Th.meas.) Sovraccarico termico MU ON * LED BO 01549 Sovrac. Termico Non Disponibile (O/L Not avail.) Sovraccarico termico MU ON * LED BO 01704 >BLOCK Max corrente di fase (>BLKFase O/C) Massima Corrente di Fase MS * * LED BI BO 01714 >BLOCK Max corrente di terra (>BLK Terra O/C) Massima Corrente di Terra MS * * LED BI BO 01721 >BLOCCO I>> (>BLOCCO I>>) Massima Corrente di Fase MS * * LED BI BO 60 1 1 GI 01722 >BLOCCO I> (>BLOCCO I>) Massima Corrente di Fase MS * * LED BI BO 60 2 1 GI 01723 >BLOCK Ip (>BLOCK Ip) Massima Corrente di Fase MS * * LED BI BO 60 3 1 GI 01724 >BLOCK IE>> (>BLOCK IE>>) Massima Corrente di Terra MS * * LED BI BO 60 4 1 GI 01725 >BLOCK IE> (>BLOCK IE>) Massima Corrente di Terra MS * * LED BI BO 60 5 1 GI 01726 >BLOCK IEp (>BLOCK IEp) Massima Corrente di Terra MS * * LED BI BO 60 6 1 GI 01730 >BLOCK Cold-Load-Pickup (>BLOCK CLP) ColdLoadPickup MS * * LED BI BO 01731 >BLOCK Cold-Load-Pickup stop timer (>BLK CLP stpTim) ColdLoadPickup MS ON OF F ON OFF LED BI BO 60 243 1 GI 01741 >BLOCK max corrente 3I0 (>BLK 3I0 O/C) Massima Corrente 3I0 MS * * LED BI BO 01742 >BLOCK max corrente 3I0>> (>BLOCK 3I0>>) Massima Corrente 3I0 MS * * LED BI BO 60 9 1 GI * 01521 Sovrac.termico:comando di scatto (Sovr.Ter.Scatto) Sovraccarico termico MU * ON OFF 01541 Sovrac. Termico hot spot Th. Allarme (O/L ht.spot Al.) Sovraccarico termico MU ON OF F 01542 Sovrac. Termico hot spot Th. Scatto (O/L h.spot TRIP) Sovraccarico termico MU 01543 Sovrac. Termico aging rate Allarme (O/L ag.rate Al.) Sovraccarico termico 01544 Sovrac. Termico aging rate Scatto (O/ L ag.rt. TRIP) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 M Blocco Comunicazione 1 ON OF F Uscite Binarie 17 MU Tasti Funzione 167 Sovraccarico termico Ingressi Binari BO 01517 Avviam.sovrac.term.prima dello scatto (Sovr.Ter.Avv.) Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED LED Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 349 A Appendice Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BI BO 60 10 1 GI 01744 >BLOCK max corrente 3I0p (>BLOCK 3I0p) Massima Corrente 3I0 MS * * LED BI BO 60 11 1 GI 01748 Max corrente 3I0 OFF (O/C 3I0 OFF) Massima Corrente 3I0 MU ON OF F * LED BO 60 151 1 GI 01749 Max corrente 3I0 Bloccata (O/C 3I0 BLK) Massima Corrente 3I0 MU ON OF F ON OFF LED BO 60 152 1 GI 01750 Max corrente 3I0 Attiva (O/C 3I0 ACTIVE) Massima Corrente 3I0 MU ON OF F * LED BO 60 153 1 GI 01751 Max corrente fase OFF (O/C Fase OFF) Massima Corrente di Fase MU ON OF F * LED BO 60 21 1 GI 01752 Max corrente fase Bloccata (O/C Fase BLK) Massima Corrente di Fase MU ON OF F ON OFF LED BO 60 22 1 GI 01753 Max corrente fase Attiva (O/C Fase ACT) Massima Corrente di Fase MU ON OF F * LED BO 60 23 1 GI 01756 Max corrente di terra OFF (O/C Terra OFF) Massima Corrente di Terra MU ON OF F * LED BO 60 26 1 GI 01757 Max corrente di terra Bloccata (O/C Terra BLK) Massima Corrente di Terra MU ON OF F ON OFF LED BO 60 27 1 GI 01758 Max corrente di terra Attiva (O/C Terra ACT) Massima Corrente di Terra MU ON OF F * LED BO 60 28 1 GI 01761 Max corrente avviata (Max corrente PU) Massima corrente Generale MU * ON OFF LED BO 60 69 2 GI 01762 Max corrente fase L1 avviata (O/C Ph L1 PU) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF M LED BO 60 112 2 GI 01763 Max corrente fase L2 avviata (O/C Ph L2 PU) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF M LED BO 60 113 2 GI 01764 Max corrente fase L3 avviata (O/C Ph L3 PU) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF M LED BO 60 114 2 GI 01765 Max corrente di terra avviata (O/C Terra PU) Massima Corrente di Terra MU * ON OFF M LED BO 60 67 2 GI 01766 Max corrente 3I0 avviata (O/C 3I0 PU) Massima Corrente 3I0 MU * ON OFF M LED BO 60 154 2 GI 01791 Max corrente Scatto (OvercurrentTRIP) Massima corrente Generale MU * ON M LED BO 60 68 2 GI 01800 I>> avviamento (I>> avviamen) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 60 75 2 GI 350 Blocco Comunicazione * Uscite Binarie * Tasti Funzione MS Ingressi Binari Massima Corrente 3I0 Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 01743 >BLOCK max corrente 3I0> (>BLOCK 3I0>) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BO 60 49 2 GI 01805 I>> Scatto (I>> TRIP) Massima Corrente di Fase MU * ON LED BO 60 70 2 GI 01810 I> avviamento (I> avviamen) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 60 76 2 GI 01814 I> Time Out (I> Time Out) Massima Corrente di Fase MU * * LED BO 60 53 2 GI 01815 Max Corr. I> SCATTO (I> SCATTO) Massima Corrente di Fase MU * ON LED BO 60 71 2 GI 01820 Ip avviamento (Ip avviamen) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 60 77 2 GI 01824 Ip Time Out (Ip Time Out) Massima Corrente di Fase MU * * LED BO 60 57 2 GI 01825 Ip Scatto (Ip TRIP) Massima Corrente di Fase MU * ON LED BO 60 58 2 GI 01831 IE>> avviamento (IE>> avviamen) Massima Corrente di Terra MU * ON OFF LED BO 60 59 2 GI 01832 IE>> Time Out (IE>> Time Out) Massima Corrente di Terra MU * * LED BO 60 60 2 GI 01833 IE>> Scatto (IE>> TRIP) Massima Corrente di Terra MU * ON LED BO 60 61 2 GI 01834 IE> avviamento (IE> avviamen) Massima Corrente di Terra MU * ON OFF LED BO 60 62 2 GI 01835 IE> Time Out (IE> Time Out) Massima Corrente di Terra MU * * LED BO 60 63 2 GI 01836 IE> Scatto (IE> TRIP) Massima Corrente di Terra MU * ON LED BO 60 72 2 GI 01837 IEp avviamento (IEp avviamen) Massima Corrente di Terra MU * ON OFF LED BO 60 64 2 GI 01838 IEp TimeOut (IEp TimeOut) Massima Corrente di Terra MU * * LED BO 60 65 2 GI 01839 IEp Scatto (IEp TRIP) Massima Corrente di Terra MU * ON LED BO 60 66 2 GI 01843 Cross blk: PhX blocked PhY (INRUSH X-BLK) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 01851 I> BLOCCATA (I> BLOCCATA) Massima Corrente di Fase MU ON OF F ON OFF LED BO 60 105 1 GI 01852 I>> BLOCCATA (I>> BLOCCATA) Massima Corrente di Fase MU ON OF F ON OFF LED BO 60 106 1 GI 01853 IE> BLOCCATA (IE> BLOCCATA) Massima Corrente di Terra MU ON OF F ON OFF LED BO 60 107 1 GI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Blocco Comunicazione * Uscite Binarie * Tasti Funzione MU Ingressi Binari Massima Corrente di Fase Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 01804 I>> Time Out (I>> Time Out) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 351 A Appendice Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BO 60 108 1 GI 01855 Ip BLOCCATA (Ip BLOCCATA) Massima Corrente di Fase MU ON OF F ON OFF LED BO 60 109 1 GI 01856 IEp BLOCCATA (IEp BLOCCATA) Massima Corrente di Terra MU ON OF F ON OFF LED BO 60 110 1 GI 01857 3I0> BLOCCATA (3I0> BLOCCATA) Massima Corrente 3I0 MU ON OF F ON OFF LED BO 60 159 1 GI 01858 3I0>> BLOCCATA (3I0>> BLOCCATA) Massima Corrente 3I0 MU ON OF F ON OFF LED BO 60 155 1 GI 01859 3I0p BLOCCATA (3I0p BLOCCATA) Massima Corrente 3I0 MU ON OF F ON OFF LED BO 60 163 1 GI 01860 Max corrente fase non disponibile (O/ C Ph. Not av.) Massima Corrente di Fase MU ON * LED BO 01861 Max corrente 3I0 non disponibile (O/C 3I0 Not av.) Massima Corrente 3I0 MU ON * LED BO 01901 3I0>> avviamento (3I0>> avviam) Massima Corrente 3I0 MU * ON OFF LED BO 60 156 2 GI 01902 3I0>> Time Out (3I0>> Time Out) Massima Corrente 3I0 MU * * LED BO 60 157 2 GI 01903 3I0>> Scatto (3I0>> TRIP) Massima Corrente 3I0 MU * ON LED BO 60 158 2 GI 01904 3I0> avviamento (3I0> avviam) Massima Corrente 3I0 MU * ON OFF LED BO 60 160 2 GI 01905 3I0> Time Out (3I0> Time Out) Massima Corrente 3I0 MU * * LED BO 60 161 2 GI 01906 3I0> Scatto (3I0> TRIP) Massima Corrente 3I0 MU * ON LED BO 60 162 2 GI 01907 3I0p avviamento (3I0p avviam) Massima Corrente 3I0 MU * ON OFF LED BO 60 164 2 GI 01908 3I0p TimeOut (3I0p TimeOut) Massima Corrente 3I0 MU * * LED BO 60 165 2 GI 01909 3I0p Scatto (3I0p TRIP) Massima Corrente 3I0 MU * ON LED BO 60 166 2 GI 01994 Cold-Load-Pickup switched OFF (CLP OFF) ColdLoadPickup MU ON OF F * LED BO 60 244 1 GI 01995 Cold-Load-Pickup BLOCCATA (CLP BLOCCATA) ColdLoadPickup MU ON OF F ON OFF LED BO 60 245 1 GI 352 Blocco Comunicazione ON OFF Uscite Binarie ON OF F Tasti Funzione MU Ingressi Binari Massima Corrente di Terra Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 01854 IE>> BLOCCATA (IE>> BLOCCATA) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BO 60 246 1 GI 01998 Tarature dinam. max corrente fase ATTIVA (I Dyn.set. ACT) ColdLoadPickup MU ON OF F ON OFF LED BO 60 248 1 GI 01999 Tarature dinam. 3I0 ATTIVA (3I0 Dyn.set.ACT) ColdLoadPickup MU ON OF F ON OFF LED BO 60 249 1 GI 02000 Tarature dinam. max corr. terra ATTIVA (IE Dyn.set. ACT) ColdLoadPickup MU ON OF F ON OFF LED BO 60 250 1 GI 04523 >BLOCCO Scatto Esterno 1 (>BLOCCO Ext.1) Funzione Scatto esterno MS * * LED BI BO 04526 >Trigger Scatto Esterno 1 (>Scat.Ext.1) Funzione Scatto esterno MS ON OF F * LED BI BO 51 126 1 GI 04531 Scatto Esterno 1 e' su OFF (Ext.1 OFF) Funzione Scatto esterno MU ON OF F * LED BO 51 131 1 GI 04532 Scatto Esterno 1 e' BLOCCATO (Ext.1 BLOCCATO) Funzione Scatto esterno MU ON OF F ON OFF LED BO 51 132 1 GI 04533 Scatto Esterno 1 e' ATTIVO (Ext.1 ATTIVO) Funzione Scatto esterno MU ON OF F * LED BO 51 133 1 GI 04536 Scatto Esterno 1:Avv. Generale (Ext.1 AVVIATO) Funzione Scatto esterno MU * ON OFF LED BO 51 136 2 GI 04537 Scatto Esterno 1: Scatto Generale (Ext.1 Scat.Gen.) Funzione Scatto esterno MU * ON LED BO 51 137 2 GI 04543 >BLOCCO Scatto Esterno 2 (>BLOCCO Ext.2) Funzione Scatto esterno MS * * LED BI BO 04546 >Trigger Scatto Esterno 2 (>Scat.Ext.2) Funzione Scatto esterno MS ON OF F * LED BI BO 51 146 1 GI 04551 Scatto Esterno 2 e' su OFF (Ext. 2 OFF) Funzione Scatto esterno MU ON OF F * LED BO 51 151 1 GI 04552 Scatto Esterno 2 e' BLOCCATO (Ext.2 BLOCCATO) Funzione Scatto esterno MU ON OF F ON OFF LED BO 51 152 1 GI 04553 Scatto Esterno 2 e' ATTIVO (Ext.2 ATTIVO) Funzione Scatto esterno MU ON OF F * LED BO 51 153 1 GI 04556 Scatto Esterno 2:Avv. Generale (Ext.2 AVVIATO) Funzione Scatto esterno MU * ON OFF LED BO 51 156 2 GI 04557 Scatto Esterno 2: Scatto Generale (Ext.2 Scat.Gen.) Funzione Scatto esterno MU * ON LED BO 51 157 2 GI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Blocco Comunicazione * Uscite Binarie ON OF F Tasti Funzione MU Ingressi Binari ColdLoadPickup Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 01996 Cold-Load-Pickup is RUNNING (CLP running) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 353 A Appendice Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BI BO 70 126 1 GI 05145 >Senso ciclico Invertito (>Sen. cicl.Inv.) Dati di Impianto 1 MS ON OF F * LED BI BO 71 34 1 GI 05147 Rotazione Fasi L1L2L3 (Rot.Fasi L1L2L3) Dati di Impianto 1 MU ON OF F * LED BO 70 128 1 GI 05148 Rotazione Fasi L1L3L2 (Rot.Fas. L1L3L2) Dati di Impianto 1 MU ON OF F * LED BO 70 129 1 GI 05151 I2 e' su OFF (I2 e' su OFF) Carico Squilibrato (sequenza Negativa) MU ON OF F * LED BO 70 131 1 GI 05152 I2 e' BLOCCATA (I2 e' BLOCCATA) Carico Squilibrato (sequenza Negativa) MU ON OF F ON OFF LED BO 70 132 1 GI 05153 I2 e' ATTIVA (I2 e' ATTIVA) Carico Squilibrato (sequenza Negativa) MU ON OF F * LED BO 70 133 1 GI 05159 I2>> Avviamento (I2>> Avviamento) Carico Squilibrato (sequenza Negativa) MU * ON OFF LED BO 70 138 2 GI 05165 I2> Avviamento (I2> Avviamento) Carico Squilibrato (sequenza Negativa) MU * ON OFF LED BO 70 150 2 GI 05166 I2p Avviamento (I2p Avviamento) Carico Squilibrato (sequenza Negativa) MU * ON OFF LED BO 70 141 2 GI 05170 I2 Scatto (I2 TRIP) Carico Squilibrato (sequenza Negativa) MU * ON LED BO 70 149 2 GI 05172 I2 Non disponibile (I2 Not avail.) Carico Squilibrato (sequenza Negativa) MU ON * LED BO 05603 >BLOCCO Protezione Differenziale (>BLOCCO Diff.) Protezione Differenziale MS * * LED BI BO 05615 Protezione Differenziale e' su OFF (Diff OFF) Protezione Differenziale MU ON OF F * LED BO 75 15 1 GI 05616 Protezione Differenziale e' BLOCCATA (Diff.Bloccata) Protezione Differenziale MU ON OF F ON OFF LED BO 75 16 1 GI 05617 Protezione Differenziale e' ATTIVA (Diff.Attiva) Protezione Differenziale MU ON OF F * LED BO 75 17 1 GI 05620 Diff: Fattore d'adatt. TA Sfavorevole (Diff.Fatt.Adatt) Protezione Differenziale MU ON * LED BO 354 M Blocco Comunicazione * Uscite Binarie * Tasti Funzione MS Ingressi Binari Carico Squilibrato (sequenza Negativa) Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 05143 >BLOCCO I2 (Carico Squilibrato) (>BLOCCO I2) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale GI ON OFF LED BO 75 44 2 GI * ON OFF LED BO 75 45 2 GI MU * ON OFF LED BO 75 46 2 GI Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 47 2 GI 05648 Diff.: Bloccata da n. Armonica L2 (Diff n.Arm L2) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 48 2 GI 05649 Diff.: Bloccata da n. Armonica L3 (Diff n.Arm L3) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 49 2 GI 05651 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L1 (Diff Bl.GuaExL1) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 51 2 GI 05652 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L2 (Diff Bl.GuaExL2) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 52 2 GI 05653 Prot Diff.: Bloccata da Guasto Ext. L3 (Diff Bl.GuaExL3) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 53 2 GI 05657 Diff.: Bocco incrociato da 2a Armonica (DiffBl.Incr.2Ar) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 05658 Diff.: Bocco incrociato da n. Armonica (DiffBl.Incr.nAr) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 05662 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L1 (Blocco GuaTA L1) Protezione Differenziale MU ON OF F ON OFF LED BO 75 62 2 GI 05663 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L2 (Blocco GuaTA L2) Protezione Differenziale MU ON OF F ON OFF LED BO 75 63 2 GI 05664 Prot Diff.: Bloccata da guasto TA L3 (Blocco GuaTA L3) Protezione Differenziale MU ON OF F ON OFF LED BO 75 64 2 GI 05666 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L1 (Dif.Aum.Car. L1) Protezione Differenziale MU ON OF F ON OFF LED BO 05667 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L2 (Dif.Aum.Car. L2) Protezione Differenziale MU ON OF F ON OFF LED BO 05668 Diff.:Aumento della Caratt. Fase L3 (Dif.Aum.Car. L3) Protezione Differenziale MU ON OF F ON OFF LED BO 05670 Diff.: Rilascio corrente per Scatto (Diff.Rilascio-I) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 05671 SCATTO Protezione Differenziale (Diff.SCATTO) Protezione Differenziale MU * * LED BO 176 68 2 ON OFF 05644 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L1 (Diff 2.Arm L1) Protezione Differenziale MU * 05645 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L2 (Diff 2.Arm L2) Protezione Differenziale MU 05646 Diff.: Bloccata da 2a Armonica L3 (Diff 2.Arm L3) Protezione Differenziale 05647 Diff.: Bloccata da n. Armonica L1 (Diff n.Arm L1) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 M Blocco Comunicazione 2 * Uscite Binarie 31 MU Tasti Funzione 75 Protezione Differenziale Ingressi Binari BO 05631 Avviamento Protezione Differenziale (Avviam.Diff.) Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED LED Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 355 A Appendice IEC 60870-5-103 Informazione-No Unità Dati(ASDU) MU * * LED BO 176 86 2 05673 Protezione Differenziale: SCATTO L2 (Diff.SCATTO L2) Protezione Differenziale MU * * LED BO 176 87 2 05674 Protezione Differenziale: SCATTO L3 (Diff.SCATTO L3) Protezione Differenziale MU * * LED BO 176 88 2 05681 Prot.Diff.:IDIFF> L1(senza T di Ritar.) (Diff> L1) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 81 2 GI 05682 Prot.Diff.:IDIFF> L2(senza T di Ritar.) (Diff> L2) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 82 2 GI 05683 Prot.Diff.:IDIFF> L3(senza T di Ritar.) (Diff> L3) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 83 2 GI 05684 Prot.Diff.:IDIFF>> L1(senza T di Ritar.) (Diff>> L1) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 84 2 GI 05685 Prot.Diff.:IDIFF>> L2(senza T di Ritar.) (Diff>> L2) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 85 2 GI 05686 Prot.Diff.:IDIFF>> L3(senza T di Ritar.) (Diff>> L3) Protezione Differenziale MU * ON OFF LED BO 75 86 2 GI 05691 Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF> (Diff> SCATTO) Protezione Differenziale MU * ON M LED BO 75 91 2 GI 05692 Prot.Diff.: SCATTO da IDIFF> (Diff>> SCATTO) Protezione Differenziale MU * ON M LED BO 75 92 2 GI 05701 Diff.:Corrente in Fase L1 allo Scatto (Diff L1:) Protezione Differenziale AV * ON OFF 75 101 4 05702 Diff.:Corrente in Fase L2 allo Scatto (Diff L2:) Protezione Differenziale AV * ON OFF 75 102 4 05703 Diff.:Corrente in Fase L3 allo scatto (Diff L3:) Protezione Differenziale AV * ON OFF 75 103 4 05704 Corr. Stabiliz. in Fase L1 allo Scatto (Stab.L1:) Protezione Differenziale AV * ON OFF 75 104 4 05705 Corr. Stabiliz. in Fase L2 allo Scatto (Stab.L2:) Protezione Differenziale AV * ON OFF 75 105 4 05706 Corr. Stabiliz. in Fase L3 allo Scatto (Stab.L3:) Protezione Differenziale AV * ON OFF 75 106 4 05713 Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 1 (DiffTA-Lat1:) Protezione Differenziale AV ON OF F 05714 Prot. Diff.: Fattore Adattam. TA lato 2 (DiffTA-Lat2:) Protezione Differenziale AV ON OF F 05721 Fattore Adattamento TA I1 (K TA I1:) Protezione Differenziale AV ON OF F 356 Uscite Binarie Protezione Differenziale Tasti Funzione 05672 Protezione Differenziale: SCATTO L1 (Diff.SCATTO L1) Ingressi Binari Tipo Interrogazione Generale Configurabile nella Matrice Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED Memoria-Registro Blocco Comunicazione Tipo di Inform azione Registro Guasti a Terra On/ Off Funzione Registro Scatti (Guasti) On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale Protezione Differenziale AV ON OF F 05724 Fattore Adattamento TA I4 (K TA I4:) Protezione Differenziale AV ON OF F 05725 Fattore Adattamento TA I5 (K TA I5:) Protezione Differenziale AV ON OF F 05726 Fattore Adattamento TA I6 (K TA I6:) Protezione Differenziale AV ON OF F 05727 Fattore Adattamento TA I7 (K TA I7:) Protezione Differenziale AV ON OF F 05803 >BLOCCO Prot.GuastoTerra Ristretta (>BLOC.Ter.Rist.) Protezione Terra Ristretta MS * * LED BI BO 05811 GuastoTerra Ristretta e' su OFF (Ter.Rist.OFF) Protezione Terra Ristretta MU ON OF F * LED BO 76 11 1 GI 05812 GuastoTerra Ristretta e' BLOCCATA (T.Rist.BLOCCATA) Protezione Terra Ristretta MU ON OF F ON OFF LED BO 76 12 1 GI 05813 GuastoTerra Ristretta e' ATTIVA (Ter.Rist.ATTIVA) Protezione Terra Ristretta MU ON OF F * LED BO 76 13 1 GI 05816 GuastoTerraRistretta Time delay avviata (REF T start) Protezione Terra Ristretta MU * ON OFF LED BO 76 16 2 GI 05817 Prot.Terra Ristretta Avviata (Ter.Rist.Avv.) Protezione Terra Ristretta MU * ON OFF M LED BO 76 17 2 GI 05821 SCATTO Prot.Terra Ristretta (Ter.Rist.SCATTO) Protezione Terra Ristretta MU * ON M LED BO 176 89 2 05826 REF: Valore D allo scatto (senza Tdelay) (REF D:) Protezione Terra Ristretta AV * ON OFF 76 26 4 05827 REF: Valore S allo scatto (senza Tdelay) (REF S:) Protezione Terra Ristretta AV * ON OFF 76 27 4 05830 REF err.: No centrostella TA (REF Err CTstar) Protezione Terra Ristretta MU ON * 05832 REF: Fattore adattativo avvolgimento TA (REF TA:) Protezione Terra Ristretta AV ON OF F 05833 Terra Rist.:Fatt.Adattam.centrostella TA (T.R. C.St.TA) Protezione Terra Ristretta AV ON OF F 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 LED Blocco Comunicazione 05723 Fattore Adattamento TA I3 (K TA I3:) Uscite Binarie ON OF F Tasti Funzione AV Ingressi Binari Protezione Differenziale Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 05722 Fattore Adattamento TA I2 (K TA I2:) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. BO 357 A Appendice Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BO 05836 Terra Rist.:Fatt. Adattam.Sfavorevole TA (T.Rist.fat.adat) Protezione Terra Ristretta MU ON * LED BO 05951 >BLOCCO Max corrente monofase (>BLK 1Ph. O/C) Massima corrente Monofase MS * * LED BI BO 05952 >BLOCCO Max corrente monofase I> (>BLK 1Ph. I>) Massima corrente Monofase MS * * LED BI BO 05953 >BLOCCO Max corrente monofase I>> (>BLK 1Ph. I>>) Massima corrente Monofase MS * * LED BI BO 05961 Max corrente monofase e' OFF (O/C 1Ph. OFF) Massima corrente Monofase MU ON OF F * LED BO 76 161 1 GI 05962 Max corrente monofase e' BLOCCATA (O/C 1Ph. BLK) Massima corrente Monofase MU ON OF F ON OFF LED BO 76 162 1 GI 05963 Max corrente monofase e' ATTIVA (O/ Massima corrente C 1Ph. ACT) Monofase MU ON OF F * LED BO 76 163 1 GI 05966 Max corrente monofase I> BLOCCATA (O/C 1Ph I> BLK) Massima corrente Monofase MU ON OF F ON OFF LED BO 76 166 1 GI 05967 Max corrente monofase I>> BLOCCATA (O/C 1Ph I>> BLK) Massima corrente Monofase MU ON OF F ON OFF LED BO 76 167 1 GI 05971 Max corrente monofase avviata (O/C 1Ph PU) Massima corrente Monofase MU * ON OFF LED BO 76 171 2 GI 05972 Max corrente monofase SCATTO (O/ C 1Ph TRIP) Massima corrente Monofase MU * ON LED BO 76 172 2 GI 05974 Max corrente monofase I> avviata (O/ C 1Ph I> PU) Massima corrente Monofase MU * ON OFF LED BO 76 174 2 GI 05975 Max corrente monofase I> SCATTO (O/C 1Ph I> TRIP) Massima corrente Monofase MU * ON LED BO 76 175 2 GI 05977 Max corrente monofase I>> avviata (O/C 1Ph I>> PU) Massima corrente Monofase MU * ON OFF LED BO 76 177 2 GI 05979 Max corrente monofase I>> SCATTO (O/C1Ph I>> TRIP) Massima corrente Monofase MU * ON LED BO 76 179 2 GI 05980 Max corrente monofase: I all'avviam. (O/C 1Ph I:) Massima corrente Monofase AV * ON OFF 76 180 4 06851 >BLOCCO Supervisione Circuito di Scatto (>BLOC.S.C.Scat.) Supervisione circuito di scatto MS * * LED BI BO 06852 Supervis. circ.di scatto:Relay Scatto (S:C.Scat.Rel.Sc) Supervisione circuito di scatto MS ON OF F * LED BI BO 170 51 1 358 M M Blocco Comunicazione * Uscite Binarie ON Tasti Funzione MU Ingressi Binari Protezione Terra Ristretta Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 05835 REF err.: Non Disponibile (REF Not avail.) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. GI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni Tipo di Inform azione Memoria-Registro Interrogazione Generale LED BI BO 170 52 1 GI 06861 Supervis. circ.di scatto OFF (Sv.CirSc OFF) Supervisione circuito di scatto MU ON OF F * LED BO 170 53 1 GI 06862 Supervis. circ.di scatto e' BLOCCATA (S.C.Scat.Blocc.) Supervisione circuito di scatto MU ON OF F ON OFF LED BO 153 16 1 GI 06863 Supervis. circ.di scatto e' ATTIVA (S.C.Scat.Attiv.) Supervisione circuito di scatto MU ON OF F * LED BO 153 17 1 GI 06864 Supervis. circ.di scatto Bin.Imp.no Set. (S.C.Sc.BI noSet) Supervisione circuito di scatto MU ON OF F * LED BO 170 54 1 GI 06865 Supervis. circ.di scatto Guasto (Sv.CirSc Guasto) Supervisione circuito di scatto MU ON OF F * LED BO 170 55 1 GI 07551 I> InRush avviamento (I> InRush PU) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 60 80 2 GI 07552 IE> InRush avviamento (IE> InRush PU) Massima Corrente di Terra MU * ON OFF LED BO 60 81 2 GI 07553 Ip InRush avviamento (Ip InRush PU) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 60 82 2 GI 07554 IEp InRush avviamento (IEp InRush PU) Massima Corrente di Terra MU * ON OFF LED BO 60 83 2 GI 07564 Earth InRush avviamento (Terra InRush PU) Massima Corrente di Terra MU * ON OFF LED BO 60 88 2 GI 07565 Avviamento Fase L1 InRush (L1 InRush PU) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 60 89 2 GI 07566 Avviamento Fase L2 InRush (L2 InRush PU) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 60 90 2 GI 07567 Avviamento Fase L3 InRush (L3 InRush PU) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 60 91 2 GI 07568 Avviamento 3I0 InRush (3I0 InRush PU) Massima Corrente 3I0 MU * ON OFF LED BO 60 95 2 GI 07569 Avviamento 3I0> InRush (3I0> InRush PU) Massima Corrente 3I0 MU * ON OFF LED BO 60 96 2 GI 07570 Avviamento 3I0p InRush (3I0p InRush PU) Massima Corrente 3I0 MU * ON OFF LED BO 60 97 2 GI 07571 >BLOCCO InRush max corrente di fase (>BLK Ph.O/C Inr) Massima Corrente di Fase MS ON OF F ON OFF LED BI BO 60 98 1 GI 07572 >BLOCCO InRush max corrente 3I0 (>BLK 3I0O/C Inr) Massima Corrente 3I0 MS ON OF F ON OFF LED BI BO 60 99 1 GI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Blocco Comunicazione * Uscite Binarie ON OF F Tasti Funzione MS Ingressi Binari Supervisione circuito di scatto Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 06853 Supervis. circ.di scatto: Relay Interr. (S:C.Scat.Rel.In) Registro Eventi On/Off Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Funzione Registro Guasti a Terra On/ Off Descrizioni Registro Scatti (Guasti) On/ Off F.No. 359 A Appendice ON OFF LED BI BO 07581 Rilevamento InRush Fase 1 (L1 InRush det.) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 07582 Rilevamento InRush Fase 2 (L2 InRush det.) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 07583 Rilevamento InRush Fase 3 (L3 InRush det.) Massima Corrente di Fase MU * ON OFF LED BO 14101 Guasto:RTD (Filo Interrotto) (Guasto:RTD) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14111 Guasto:RTD 1 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14112 RTD 1 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 1 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14113 RTD 1 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 1 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14121 Guasto:RTD 2 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14122 RTD 2 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 2 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14123 RTD 2 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 2 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14131 Guasto:RTD 3 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 3) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14132 RTD 3 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 3 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14133 RTD 3 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 3 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14141 Guasto:RTD 4 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 4) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14142 RTD 4 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 4 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14143 RTD 4 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 4 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 360 Interrogazione Generale ON OF F Unità Dati(ASDU) MS Informazione-No Massima Corrente di Terra IEC 60870-5-103 Tipo 07573 >BLOCCO InRush max corrente di terra (>BLK E O/C Inr) Blocco Comunicazione Uscite Binarie Tasti Funzione Configurabile nella Matrice Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED Memoria-Registro Ingressi Binari Tipo di Inform azione Registro Guasti a Terra On/ Off Funzione Registro Scatti (Guasti) On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. 60 100 1 GI 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni 14151 Guasto:RTD 5 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 5) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14152 RTD 5 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 5 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14153 RTD 5 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 5 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14161 Guasto:RTD 6 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 6) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14162 RTD 6 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 6 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14163 RTD 6 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 6 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14171 Guasto:RTD 7 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 7) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14172 RTD 7 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 7 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14173 RTD 7 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 7 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14181 Guasto:RTD 8 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 8) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14182 RTD 8 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 8 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14183 RTD 8 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 8 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14191 Guasto:RTD 9 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 9) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14192 RTD 9 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD 9 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14193 RTD 9 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 9 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14201 Guasto:RTD 10 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 10) Thermobox MU ON OF F * LED BO 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Interrogazione Generale Unità Dati(ASDU) Informazione-No IEC 60870-5-103 Tipo Blocco Comunicazione Uscite Binarie Tasti Funzione Configurabile nella Matrice Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED Memoria-Registro Ingressi Binari Tipo di Inform azione Registro Guasti a Terra On/ Off Funzione Registro Scatti (Guasti) On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. 361 A Appendice 14202 RTD 10 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD10 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14203 RTD 10 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD10 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14211 Guasto:RTD 11 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 11) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14212 RTD 11 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD11 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14213 RTD 11 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD11 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14221 Guasto:RTD 12 (Filo Interrotto) (Guasto:RTD 12) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14222 RTD 12 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD12 Avv.Liv.1) Thermobox MU ON OF F * LED BO 14223 RTD 12 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD12 Avv.Liv.2) Thermobox MU ON OF F * LED BO 30607 Accumulazione di corr.interrotta L1 La.1 (ΣIL1L1:) Statistiche AV 30608 Accumulazione di corr.interrotta L2 La.1 (ΣIL2L1:) Statistiche AV 30609 Accumulazione di corr.interrotta L3 La.1 (ΣIL3L1:) Statistiche AV 30610 Accumulazione di corr.interrotta L1 La.2 (ΣIL1L2:) Statistiche AV 30611 Accumulazione di corr.interrotta L2 La.2 (ΣIL2L2:) Statistiche AV 30612 Accumulazione di corr.interrotta L3 La.2 (ΣIL3L2:) Statistiche AV 30620 Accumulazione di corr.interrotta I1 (ΣI1:) Statistiche AV 30621 Accumulazione di corr.interrotta I2 (ΣI2:) Statistiche AV 30622 Accumulazione di corr.interrotta I3 (ΣI3:) Statistiche AV 30623 Accumulazione di corr.interrotta I4 (ΣI4:) Statistiche AV 30624 Accumulazione di corr.interrotta I5 (ΣI5:) Statistiche AV 362 Interrogazione Generale Unità Dati(ASDU) Informazione-No IEC 60870-5-103 Tipo Blocco Comunicazione Uscite Binarie Tasti Funzione Configurabile nella Matrice Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED Memoria-Registro Ingressi Binari Tipo di Inform azione Registro Guasti a Terra On/ Off Funzione Registro Scatti (Guasti) On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.8 Liste di informazioni Tipo di Inform azione Memoria-Registro Unità Dati(ASDU) Interrogazione Generale 176 23 1 GI LED BO 176 24 1 GI * LED BO 176 25 1 GI ON OF F * LED BO 176 26 1 GI IntS ON OF F * LED 101 86 1 GI Autorizzazione controllo IntS ON OF F * LED Apparecchio IntS ON OF F * LED 176 21 1 GI 30626 Accumulazione di corr.interrotta I7 (ΣI7:) Statistiche AV > Retroilluminazione accesa (> R.ill.ON) Apparecchio MS ON OF F * LED BI >Quitt Blocco: Scatto Generale (>QuitG-TRP) Dati di Impianto 2 IntS * * LED BI Avvio registrazione guasto (Av.Re.Guas) Registrazioni oscillografiche guasto IntS ON OF F * Blocco: Scatto Generale (G-TRP Quit) Dati di Impianto 2 IntS * Controllo AUTORIZZAZIONE (Contr.Aut.) Autorizzazione controllo IntS Errore FMS FO 1 (Error FMS1) Supervisione Errore FMS FO 2 (Error FMS2) M Blocco Comunicazione BO AV Uscite Binarie GI Statistiche Tasti Funzione 1 Ingressi Binari 85 Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED 101 30625 Accumulazione di corr.interrotta I6 (ΣI6:) BO FK BO LED BO * LED BO ON OF F * LED MU ON OF F * LED BO Supervisione MU ON OF F * LED BO Errore sistema d'interfaccia (ErrSis.Int) Supervisione IntS ON OF F * LED BO Gruppo A (Gruppo A) Cambio gruppo IntS ON OF F * LED Gruppo B (Gruppo B) Cambio gruppo IntS ON OF F * Gruppo C (Gruppo C) Cambio gruppo IntS ON OF F Gruppo D (Gruppo D) Cambio gruppo IntS Modo di controllo LOCALE (Modo Loc.) Autorizzazione controllo Modo di controllo REMOTO (ModoREMOTO) Modo di test (Modo test) 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 IEC 60870-5-103 Informazione-No Configurabile nella Matrice Tipo Registro Guasti a Terra On/ Off Funzione Registro Scatti (Guasti) On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. BO 363 A Appendice 364 * LED BO Sblocco Trasmissione Dati via INGR.BIN. (Sblocc.TD) Apparecchio IntS * * LED BO Sincronizzazione oraria (Sinc.orar.) Apparecchio IntS_F * * LED BO Soglia valore 1 (Sogl.val.1) Soglia-interruttore IntS ON OF F * LED Stop trasmissione dati (StopTrDati) Apparecchio IntS ON OF F * LED FK BO BO Interrogazione Generale ON OF F Unità Dati(ASDU) IntS Informazione-No Apparecchio IEC 60870-5-103 Tipo Modo test Hardware (ModTest HW) Blocco Comunicazione Uscite Binarie Tasti Funzione Configurabile nella Matrice Segnato nell'Oscillo. Registrazione LED Memoria-Registro Ingressi Binari Tipo di Inform azione Registro Guasti a Terra On/ Off Funzione Registro Scatti (Guasti) On/ Off Descrizioni Registro Eventi On/Off F.No. 176 20 1 GI CB 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.9 Elenco dei valori di misura A.9 Elenco dei valori di misura IEC 60870-5-103 Configurabile nella Matrice CD DD 00645 S (Potenza Apparente) (S =) Misure CFC CD DD 00721 Misura Operat. Corrente L1 Lato 1: (IL1 L1=) Misure 134 139 priv 9 1 CFC CD DD 00722 Misura Operat. Corrente L2 Lato 1: (IL2 L1=) Misure 134 139 priv 9 5 CFC CD DD 00723 Misura Operat. Corrente L3 Lato 1: (IL3 L1=) Misure 134 139 priv 9 3 CFC CD DD 00724 Misura Operat. Corrente L1 Lato 2: (IL1 L2=) Misure 134 139 priv 9 2 CFC CD DD 00725 Misura Operat. Corrente L2 Lato 2: (IL2 L2=) Misure 134 139 priv 9 6 CFC CD DD 00726 Misura Operat. Corrente L3 Lato 2: (IL3 L2=) Misure 134 139 priv 9 4 CFC CD DD 00801 Aumento temperatura per Allarme e Scatto (Θ /Θ scatto =) Misurazio ne Termica CFC CD DD 00802 Aumento temperatura per fase L1 (Θ / ΘscattoL1=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 00803 Aumento temperatura per fase L2 (Θ / ΘscattoL2=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 00804 Aumento temperatura per fase L3 (Θ / ΘscattoL3=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 00888 Energia impulsiva Wp (attiva) (Wp(puls)) Conteggi di Energia CD DD 00889 Energia impulsiva Wq (reattiva) (Wq(puls)) Conteggi di Energia CD DD 01060 Hot spot temperatura leg 1 (Θ leg 1=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 01061 Hot spot temperatura leg 2 (Θ leg 2=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 01062 Hot spot temperatura leg 3 (Θ leg 3=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 01063 Aging Rate (Ag.Rate=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 01066 Livello warning carico inverso (ResWARN=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 01067 Livello allarme carico inverso (ResALARM=) Misurazio ne Termica CFC CD DD 01068 Temperatura del RTD1 (Θ RTD 1 =) Misurazio ne Termica CFC CD DD 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 134 146 priv 9 Posizione CFC Unità Dati(ASDU) Misure Compatibilità Frequenza (Freq=) Informazione-No 00644 Funzione tipo Display Base Funzione Display Controllo Descrizioni CFC F.No. 1 365 A Appendice Posizione CFC Display Controllo Display Base Configurabile nella Matrice Unità Dati(ASDU) IEC 60870-5-103 Compatibilità Funzione Informazione-No Descrizioni Funzione tipo F.No. 01069 Temperatura del RTD2 (Θ RTD 2 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 2 CFC CD DD 01070 Temperatura del RTD3 (Θ RTD 3 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 3 CFC CD DD 01071 Temperatura del RTD4 (Θ RTD 4 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 4 CFC CD DD 01072 Temperatura del RTD5 (Θ RTD 5 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 5 CFC CD DD 01073 Temperatura del RTD6 (Θ RTD 6 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 6 CFC CD DD 01074 Temperatura del RTD7 (Θ RTD 7 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 7 CFC CD DD 01075 Temperatura del RTD8 (Θ RTD 8 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 8 CFC CD DD 01076 Temperatura del RTD9 (Θ RTD 9 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 9 CFC CD DD 01077 Temperatura del RTD10 (Θ RTD10 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 10 CFC CD DD 01078 Temperatura del RTD11 (Θ RTD11 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 11 CFC CD DD 01079 Temperatura del RTD12 (Θ RTD12 =) Misurazio ne Termica 134 146 priv 9 12 CFC CD DD 07740 Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 1 (ϕIL1S1=) Misure CFC CD DD 07741 Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 1 (ϕIL2S1=) Misure CFC CD DD 07742 IDiffL1 (in I/InO) (IDiffL1=) Misura Differenzia le e Stabilizza nte CFC CD DD 07743 IDiffL2 (in I/InO) (IDiffL2=) Misura Differenzia le e Stabilizza nte CFC CD DD 07744 IDiffL3 (in I/InO) (IDiffL3=) Misura Differenzia le e Stabilizza nte CFC CD DD 07745 IStabL1 (in I/InO) (IStabL1=) Misura Differenzia le e Stabilizza nte CFC CD DD 366 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 A.9 Elenco dei valori di misura IEC 60870-5-103 Configurabile nella Matrice CD DD 07747 IStabL3 (in I/InO) (IStabL3=) Misura Differenzia le e Stabilizza nte CFC CD DD 07749 Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 1 (ϕIL3S1=) Misure CFC CD DD 07750 Angolo di Fase in Fase IL1 Lato 2 (ϕIL1S2=) Misure CFC CD DD 07759 Angolo di Fase in Fase IL2 Lato 2 (ϕIL2S2=) Misure CFC CD DD 07760 Angolo di Fase in Fase IL3 Lato 2 (ϕIL3S2=) Misure CFC CD DD 30633 Angolo fase I1 (ϕI1=) Misure CFC CD DD 30634 Angolo fase I2 (ϕI2=) Misure CFC CD DD 30635 Angolo fase I3 (ϕI3=) Misure CFC CD DD 30636 Angolo fase I4 (ϕI4=) Misure CFC CD DD 30637 Angolo fase I5 (ϕI5=) Misure CFC CD DD 30638 Angolo fase I6 (ϕI6=) Misure CFC CD DD 30639 Angolo fase I7 (ϕI7=) Misure CFC CD DD 30640 3I0 (sequenza zero) lato 1 (3I0S1=) Misure CFC CD DD 30641 I1 (sequenza positiva) lato 1 (I1S1=) Misure CFC CD DD 30642 I2 (sequenza negativa) lato 1 (I2S1=) Misure CFC CD DD 30643 3I0 (sequenza zero) lato 2 (3I0S2=) Misure CFC CD DD 30644 I1 (sequenza positiva) lato 2 (I1S2=) Misure CFC CD DD 30645 I2 (sequenza negativa) lato 2 (I2S2=) Misure CFC CD DD 30646 Misura corrente I1 (I1=) Misure CFC CD DD 30647 Misura corrente I2 (I2=) Misure CFC CD DD 30648 Misura corrente I3 (I3=) Misure CFC CD DD 30649 Misura corrente I4 (I4=) Misure CFC CD DD 30650 Misura corrente I5 (I5=) Misure CFC CD DD 30651 Misura corrente I6 (I6=) Misure CFC CD DD 30652 Misura corrente I7 (I7=) Misure CFC CD DD 30653 Misura corrente I8 (I8=) Misure CFC CD DD 30654 I0-Diff T.Rist. (I/In oggetto [%]) (I0-Diff=) Misura Differenzia le e Stabilizza nte CFC CD DD 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Posizione CFC Unità Dati(ASDU) Misura Differenzia le e Stabilizza nte Compatibilità IStabL2 (in I/InO) (IStabL2=) Informazione-No 07746 Funzione tipo Display Base Funzione Display Controllo Descrizioni CFC F.No. 367 A Appendice IEC 60870-5-103 Configurabile nella Matrice CD DD 30656 Misura di Tensione (Umis.=) Misure CFC CD DD CD DD Ore di funzionamento superiori a: (OpHour>) Posizione CFC Unità Dati(ASDU) Misura Differenzia le e Stabilizza nte Compatibilità I0-Stab T.Rist. (I/In oggetto [%]) (I0-Stab=) Informazione-No 30655 Funzione tipo Display Base Funzione Display Controllo Descrizioni CFC F.No. 368 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Indice A A chi si rivolge il manuale i Abilitazione della corrente per lo scatto 55, 60 Accessori 302 Accoppiamenti diretti 169, 292 Accoppiamenti esterni 169, 292 Adattamenti dell'hardware 217 Adattamento dell'hardware 217 Alimentazione ausiliaria 4, 262 Ambito di validità del manuale i Assemblaggio dell'apparecchio 229 Attenzione (Definizione) ii Aumento della soglia di intervento all'avviamento 40, 116 Autodiagnostica dell'hardware 172 Autotrasformatori 15, 49 Avviamento 40, 116, 143 Avviamento di emergenza 144, 151 Avviamento generale 183 Caratteristica di scatto Protezione di carico squilibrato (ANSI) 281 Protezione di carico squilibrato (IEC) 280 Protezione di massima corrente (ANSI) 281, 282 Protezione di massima corrente (IEC) 280 Protezione di sovraccarico 290 protezione di terra ristretta 74, 277 Protezione differenziale 42, 272 Caratteristica tempo di ricaduta definita dall'utente 16 Cautela (Definizione) ii CFC 10, 295, 304 Chiusura manuale 85, 108 Coerenza delle impostazioni 179, 240 Commutazione di gruppi di impostazione 213 Commutazione dinamica della soglia di intervento 116, 286 Condizioni climatiche 270 Condizioni di impiego 271 Conferma del comando 207 Contatti ausiliari dell'interruttore 116, 165, 174, 214, 242 B Barra di fissaggio 303 Batteria 172, 295, 303 Batteria tampone 172, 295, 303 Blocco della trasmissione 236 Blocco di richiusura 184 C Calcolo del punto caldo 145, 291 Campi di applicazione 5 Campi di temperatura 270 Campionatura 173 Caratteristica definibile dall'utente 92, 98 Caratteristica del tempo di ricaduta definita dall'utente 94 Protezione di carico squilibrato (ANSI) 283 Protezione di massima corrente (ANSI) 283, 284 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Controlli dei valori di misura 173 Controllo del software 173 Controllo della corrente differenziale 54, 60 Controllo della simmetria 173 Controllo delle funzioni protettive 183 Controllo delle grandezze di misura 173 Convenzioni tipografiche iii Coperture 302 Copyright ii Corrente di inserzione 39, 85, 108 Corrente rush 39, 85, 108 Correnti nominali 24, 25, 26, 28, 262 Correnti nominali, modifica 217, 223 Costante di tempo termica 142 D Dati dei TA 24, 26, 27, 28, 128 Dati di impianto 1 20 Dati di impianto 2 33 Dati di ordinazione 300 DCF77 295 369 Indice Dichiarazione di conformità i DIGSI REMOTE 4 304 Dimensioni 296 Disk-Emulation 84, 107, 136 Display LCD 3 Dispositivo di scatto per pressione 169 Domande i Durata del comando 28 Interfaccia di sistema 4, 265 Interfaccia modem 264 Interfaccia operativa 264 Interfaccia sincronizzazione orologio 4, 267 Interrogazione generale 190 Invecchiamento relativo 147 IRIG B 295 L E Elaborazione degli eventi 187 Elaborazione dei comandi 202 Elementi frontali 3 Elenco dei valori di misura 363 Equazione differenziale termica 142 Errore di configurazione 179, 240 Errore di parametrizzazione 179, 240 Esecuzioni costruttive 271 Esempi di collegamento 307 LED 3 Linea interfaccia 303 Linee 15, 23, 53, 276 Linee corte 15, 23, 53, 276 Liste di informazioni 342 Logica di avviamento 183 Logica di scatto 184 M Generatori 15, 23, 51, 275 Graphic Tools 303 Gruppi di impostazione 32 Commutazione 213 Definizione 32 Messa in servizio 235 Messaggi collettivi 178 Misura della tensione 191 Misure di esercizio 191 Misure di servizio 294 Modello termico 142, 289 Moduli di memoria 172 Moduli interfaccia 225, 302 Montaggio 210 in armadio 211 nel quadro: 210 su telaio 211 sul quadro elettrico 212 Montaggio in armadio 211 Montaggio incassato 210 Montaggio sporgente 212 Montaggio su telaio 211 Motori 15, 23, 51, 275 I N IBS-Tool 194 Induttanze 15, 23, 51, 53 Induttanze shunt 15, 23, 53, 275 Induttori 275 Ingressi binari 3, 263 Interblocco retroattivo 87 Interblocco standard 205 Interfacce di comunicazione 264 Interfacce seriali 4 Interfaccia di comando 4 Interfaccia di servizio 4, 264 Nodi 15, 23, 276 Nomi di parametri iii Nota (Definizione) ii F Frequenza nominale 20 Funzionamento di prova 236 Funzioni 7, 14 Funzioni definibili dall'utente 10, 295 Funzioni di controllo e supervisione 172, 293 Funzioni dipendenti dal protocollo 321 G 370 P Parametri 322 Parole di segnalazione ii Percorso del comando 203 Percorso di comando 203 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Indice Pericolo (definizione) ii Personale qualificato (Definizione) ii Pezzi di ricambio 218 Ponticelli di collegamento 303 Possibilità di impostazione e insieme dei parametri 322 Preimpostazioni 319 Principio ad alta impedenza 124 Programma grafico di analisi SIGRA 303 Protez. mancata apertura interr. 164, 241, 292 Protezione AMZ 82, 106 Protezione cassone 126, 131 Protezione contro errori di commutazione 204 Protezione contro mancata apertura dell'interruttore 164, 241, 292 Protezione di carico squilibrato 134, 288 Protezione di massima corrente 79, 278 Commutazione dinamica della soglia di intervento 116, 286 monofase 121, 287 per corrente di centro stella 104, 285 per corrente di terra 104, 285 per corrente omopolare 79, 278 per correnti di fase 79, 278 Protezione di massima corrente a tempo dipendente 82, 106 Protezione di massima corrente a tempo indipendente 79, 104 Protezione di massima corrente monofase 121, 287 Protezione di sovraccarico 142, 289 Protezione di sovraccarico termico 142, 289 Protezione di terra ristretta 277 Protezione differenziale 35, 272 per generatori 51, 275 per guasti a terra 69, 277 per induttanze 53 per induttanze shunt 53, 275 per induttori 51 per linee 53, 276 per motori 51, 275 per reattanze addizionali 51, 275 per sbarre 53, 55, 276 per sbarre di piccole dimensioni 53 per transformatori 45 per trasformatori 273 Protezione differenziale ad alta impedenza 123, 128 Protezione differenziale di terra ristretta 69 Protezione differenziale monofase 55 Protezione differenziale trasversale 52 Protezione sbarre collettrici 53, 55, 87 Protezione UMZ 79, 104 Prove CEM 268 Prove di isolamento 268 Prove di resistenza meccanica 269 Prove elettriche 268 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 R Reattanze addizionali 15, 23, 51, 275 Reazione ai guasti 177 Registrazione delle misure di test 256 Registrazioni oscilloperturbografiche 195, 295 Relè di uscita 187, 263 Requisiti del trasformatore amperometrico 262 RTD 18, 155 S Sbarre 15, 23, 24, 53, 55, 276 Sbarre di piccole dimensioni 15, 23, 53 Scatola del connettore 303 Scatto diretto 169, 292 Scatto esterno 169, 292 Scatto generale 184 Scatto rapido con guasti di intensità di corrente 39 Schemi generali 305 Segnalazioni del trasformatore 169, 292 Segnalazioni di esercizio 189 Segnalazioni di guasto 189, 295 Segnalazioni dipendenti dai comandi 185 Segnalazioni spontanee 183, 190 Segnali iii Sequenza delle fasi 20, 174 Sequenza di fase 174 Sequenza di fasi 20 SIGRA 303 Simboli nei disegni iii Simmetria della corrente 173 Sincronizzazione orologio 295 Slettività amperometrica 89 Smontaggio dell'apparecchio 218 Software di comando DIGSI® 4 303 Stabilizzazione con armoniche 39, 85, 108 con resistenza 124 corrente 36 protezione di terra ristretta 72 Protezione differenziale 36 supplementare 38 Stabilizzazione all'inserzione 85, 108 Stabilizzazione della corrente 36 Stabilizzazione della resistenza 124 Stabilizzazione di inserzione 39 Stabilizzazione Rush 39, 85, 108 Stabilizzazione supplementare per guasti esterni 38 Stati di parametri iii Statistica 185, 190, 295 Statistica degli scatti 185, 190 Stato dell'interruttore 28, 116 Struttura hardware 2 Supervisione circuito di scatto 174, 214 371 Indice Supervisione sequenza di fase 174 Supervisone della tensione ausiliaria 172 T Tastiera alfanumerica 3 Tastiera di navigazione 3 Tensione alternata 263 Tensione ausiliaria 262 Tensione ausiliria 217 Tensione continua 262 Thermobox 18, 155, 264, 291, 302 Tipi di comandi 202 Trasformatori 15, 21, 45, 273 Autotrasformatori 15, 49 con avvolgimenti separati 15 Trasformatori monofase 15, 49 Trasformatori convertitori 56 Trasformatori di terra 15, 47, 48, 53, 69 Trasformatori monofase 15, 49 Trasmissione di valori di misura 191 Trattamento del centro stella 21, 27, 45, 49, 50 U Ulteriore supporto i umidità ammissibile 271 Unità di temperatura 20 Uscite binarie 3, 187, 263 V Valori di misura 191 Valori di misura della protezione differenziale 193 Valori di misura di esercizio 192 Valori di misura di servizio 294 Valori di misura termici 193 Valori di soglia 195 Valori limite termici 155 Varianti di collegamento 212 Vibrazioni e urti 269 Visualizzazione di valori di misura 191 W Watchdog 173 372 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Correzioni Spett.le De Siemens AG Nome Dept. PTD EA D SC22 D-13623 Berlin Gentile lettrice, gentile lettore, qualora abbia riscontrato, nel leggere il presente manuale, eventuali errori di stampa nonostante l'estrema cura impiegata nella sua redazione, La preghiamo di informarci di tali errori utilizzando il presente modulo prestampato. Le saremo altresì grati Correzioni/Proposte 7UT612 Manuale C53000–G1172–C148–1 Società / Ufficio Indirizzo: Telefono: Fax: Ci riserviamo il diritto di modifiche tecniche. La riproduzione o la trasmissione di questo documento come pure l'utilizzo e la divulgazionedel suo contenuto non sono consentiti senza preventiva autorizzazione. Ogni trasgressione comporta l'obbligo al risarcimento dei danni. Tutti i diritti riservati per la concessione di brevetti SIEMENS AKTIENGESELLSCHAFT N. d'ordine: C53000–G1172–C148–1