Intervista a EMANUELE, tutor di accoglienza e orientamento 2013 presso la Vicepresidenza della SCUOLA DI LETTERE E BENI CULTURALI Sono Emanuele, ho 29 anni; La ricerca sempre di nuovi stimoli mi ha portato ad iscrivermi alla magistrale in Antropologia culturale ed etnologia a Bologna; ho conseguito la laurea a Marzo ed attualmente sto lavorando per una società di Risorse Umane. La città di Bologna e l’Università mi ha dato tanto; ho trovato un ambiente dinamico e multiculturale che mi ha permesso di crescere a livello umano e professionale. Cosa ti ha spinto a voler fare il tutor? Fare il tutor della scuola di lettere per me è stata una bellissima esperienza di vita, che mi ha fatto maturare sia a livello umano che professionale. Questa scelta è maturata dalla voglia di stare a contatto con gli studenti, di confrontarmi con loro, sulle loro necessità, e sulla base della mia esperienza fornire loro un supporto sia morale che tecnico nel loro percorso di studio. Dopotutto sono stato anche io una matricola… Quali caratteristiche pensi dovrebbe avere un tutor? A mio avviso il tutor deve essere disponibile all’ascolto, paziente e deve dare sicurezza alle matricole disorientate, le qualità più importante per me sono l’empatia, l’entusiasmo e il saper coinvolgere e integrare i giovani studenti nella vita universitaria ed extra universitaria. Descrivici la tua esperienza: o quali attività hai svolto? Tutte le attività che ho svolto mettevano in primo piano lo studente; mi sono occupato dell’organizzazione degli open day dove insieme ai responsabili dei corsi di laurea abbiamo trattato una serie di temi importanti con le matricole (immatricolazione, tasse, contributi e agevolazioni, biblioteche e sale studio, presentazione del corso di studi ecc..). Ho svolto un attività di sportello, dove ricevevo gli studenti e fornivo loro una serie di informazioni legate sia all’ambito universitario (tasse-immatricolazioni ecc..) che extra universitaria (ad es. informazioni sui siti dove cercare alloggi, copisterie dove stampare libri, biblioteche dove prendere in prestito libri, associazioni culturali, centri sportivi e cosi via). In piena collaborazione con l’ufficio orientamento ho svolto anche un attività di consulenza rivolta agli studenti che erano indecisi sul percorso di studio da intraprendere. o cosa ti chiedevano più spesso gli studenti? Gli studenti chiedevano informazioni sulle scadenze delle domande di iscrizione, contributi e agevolazioni; altra domanda frequenti erano gli OFA e il calendario lezioni. Molti ragazzi hanno avuto difficoltà nel ricevere informazioni sugli OFA, in quanto ci sono stati problemi di organizzazione e di comunicazione da parte dei responsabili che si occupavano di questo servizio. Il calendario delle lezioni era inguardabile e di difficile lettura (anche per me!). Cosa ti ha lasciato questa esperienza? Per descrivere cosa mi ha lasciato questa esperienza servirebbe un papiro chilometrico, ma sarò breve. Fare il tutor della scuola di lettere per me è stata una bellissima esperienza, che mi ha fatto maturare sia a livello umano che professionale. Ho conosciuto e collaborato con gente fantastica con cui ho creato un bellissimo rapporto di amicizia e di stima. Gente che mi ha dato tanto e che mi ha fatto sentire importante. La cosa bella di questa esperienza è vedere i ragazzi che ti fermano in mezzo alla strada e ti salutano e ti ringraziano per i consigli che gli hai dato. Daresti qualche consiglio ai futuri tutor? E alle future matricole? Alle matricole di non farsi accompagnare dai genitori, perché noi tutor non li lasciamo allo sbaraglio e li supportiamo sempre. Ai Tutor di essere pazienti perché molti ragazzi si presenteranno più volte per chiedere le stesse informazioni. Altra cosa importante da consigliare ai futuri tutor di non essere assistenzialisti ma rendere la matricola indipendente.