LA RAGADE ANALE E’ una soluzione di continuo longitudinale o ellittica, acuta o cronica, del canale anale (tra linea dentata e margine anale). Si presenta come una ulcerazione longitudinale, ellittica, situata nella parte bassa del canale anale, distalmente alla linea dentata. La localizzazione è - mediana posteriore nel 90% dei casi - mediana anteriore nel 25% delle donne e nell’8% dei maschi Ne può esser interessata qualunque età, in genere viene più facilmente riscontrata nei giovani o negli adulti di media età. Può essere: - acuta : semplice lacerazione dell’anoderma - cronica: sintomi da almeno 8-12 settimane, può esser associata edema e/o fibrosi, si possono riscontrare: • “emorroide sentinella” o “marisca” al margine inferiore della ragade • papilla ipertrofica prossimale alla ragade nel canale anale Talora possono intravedersi le fibre dello SAI sul fondo della ragade FISIOPATOLOGIA L’esatta etiologia della ragade anale non è mai stata individuata ma più fattori sono stati presi in considerazione: il trauma , la configurazione anatomica, le disfunzioni dello sfintere interno e l’ischemia locale. La maggior parte dei pazienti con ragade anale riferisce una storia di passaggi di boli fecali duri. Occasionalmente tra le cause traumatiche possono esser riportate l’esecuzione di un clistere, o di una anoscopia, il parto spontaneo o rapporti sessuali anali. Anche la diarrea può esser causa, per irritazione chimica, della formazione di una ragade. Uno spasmo o iper-reattività dello sfintere interno giocherebbe un ruolo nella genesi della ragade anale. Frequentemente i pazienti con ragade anale presentano ipertono sfinterico. Più recentemente è stato dimostrato un minore flusso di sangue a livello dell’anoderma della commissura posteriore rispetto alle altre aree del canale anale, con una correlazione diretta tra l’ aumento della pressione del canale anale ed la riduzione del flusso vascolare all’anoderma del canale anale in sede posteriore. SINTOMI Il paziente con una ragade anale in genere si presenta con un dolore anale : il dolore si associa al passaggio del bolo fecale, ma persiste anche dopo la defecazione. Può esser presente ematochezia: la ragade anale è la causa più comune di sanguinamento doloroso. La ragade anale è la più comune causa di sanguinamento rettale nei bimbi. Per la paura del dolore i pazienti tendono a rinviare la defecazione. DIAGNOSI Nella maggior parte dei casi, una anamnesi accurate ed una ispezione con “delicata” divaricazione dei glutei è tutto ciò che occorre per confermare la diagnosi. La ragade acuta appare come una semplice lacerazione mucosa. La ragade cronica è associata alla presenza prossimamente di una papilla ipertrofica e distalmente di una marisca (detta anche comunemente “emorroide sentinella” o skin-tag degli AA. Anglosassoni): i bordi della lesione sono in genere ispessiti ed alla sua base sono visibili le fibre del muscolo sfintere interno. La diagnosi differenziale di una ragade anale deve essere posta con le altre cause di ulcerazione del canale anale quali: le malattie infiammatorie intestinali (Rettocolite ulcerosa e Morbo di Crohn), sifilide, tubercolosi, leucemia, cancro ed infezione da HIV: è importante sospettare di queste soprattutto allorquando la localizzazione della ragade sia laterale, o presenti aspetti insoliti o persista malgrado un corretto trattamento. Sospettare l’atipia per la sede laterale, dolore assente o scarso, molteplicità. E’ possibile la fistolizzazione a partenza dalla ragade. In genere si tratta di fistole superficiali (sottocutaneo-mucose) o fistole transfinteriche basse TRATTAMENTO MEDICO Un tentativo conservativo dovrebbe essere sempre tentato prima di un approccio chirurgico. Vanno considerati: - la regolarizzazione dell’alvo (35 g di fibre/die, 2 l di acqua al dì, attività fisica) - la accurata igiene locale - il ricorso a semicupi caldi - l’ autodilatazione anale (DILATAN ®) - l’utilizzo di creme a base di nitroglicerina o di nifedipina l’utilizzo della tossina botulinica L’utilizzo di questi ultimi prodotti è stato suggerito da • possibili sequele sulla funzione sfinterica da sfinterotomia chirurgica • ricerca di “sfinterotomia chimica” - riduzione ipertono sfinterico - senza creare danno permanente sfinterico Lo SAI è un muscolo liscio. L’ossido nitrico è il neurotrasmettitore predominante, non adrenergico, non colinergico: il suo rilascio provoca rilasciamento dello SAI. Nitrati esogeni rilasciano NO in vivo e sono stati usati come donatori di NO. Si è riscontrata riduzione della pressione anale con crema alla nitroglicerina 0,2% (Loder et Al. 1994, Guillemot et Al. 1993) TRC : guarigione nel 46-70% con applicazione di GTN 0,2% due volte al dì per 4-8 settimane. La sfinterotomia chimica con GTN può esser provata come trattamento iniziale in pazienti con ragade anale . come effetto collaterale importante è stata riportata la cefalea (72% vs. 27 % placebo Carapeti et al. 1999 Nifedipina in crema al 2% è stata re utilizzata con una buona percentuale di successo. La crema alla nifedipina è applicata localmente come la crema all’isosorbide dinidrato con una percentuale di successo sovrapponibile(nel 67% dopo 8 settimane), ma con una percentuale inferiore di effetti collaterali. Il razionale di questi farmaci è basato sul loro effetto nel diminuire lo spasmo del muscolo e nell’incrementare il flusso sanguigno locale, che sono i principali responsabili delle ragadi anali. E’ stata utilizzata anche la tossina botulinica con una percentuale di successo che va dal 43% al 96 % ed una tasso di incontinenza fino al 18% . La tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum agisce inibendo il rilascio dell’acetilcolina alle membrane presinaptiche, con il risultato del blocco della neurotrasmissione : in tal modo il meccanismo di spasmo e contrazione del muscolo sono diminuiti o eliminati. L’iniezione intrasfinterica di 20-25 unità viene effettuata in due punti ai lati della ragade. Il maggiore punto a sfavore è rappresentato dai costi (> 200,00 €): inoltre dopo circa 1 mese il prodotto è metabolizzato e la sua azione si riduce fino a scomparire. Possibile la formazione di ematoma locale o comparsa di dolore post-trattamento “Botox probably has a role in the treatment of chronic anal fissure but is limited to patients who have failed chemical sphincterotomy and have controindication to sphincterotomy (i.e. are unfit for anaesthesia or evidence of a sphincter defect on ultrasound)”( Keighey M.R.B. e Coll. 2008). CHIRURGICO La Divulsione anale una volta utilizzata per il trattamento della ragade è stata abbandonata per i danni riscontrati sullo SAI , per di più con la caratteristica della molteplicità: mè stato dimostrato dalla endosonografia che la divulsione anale produce una traumatica ed incontrollata frammentazione dello sfintere anale interno. Le tecniche utilizzate sono: 1) Sfinterotomia interna laterale. E’ la tecnica di scelta per il trattamento chirurgico della ragade anale. Può esser effettuata : - con tecnica chiusa - con tecnica aperta La percentuale di successo è del 95% circa con un tasso di incontinenza minore fino al 15%. E’ controindicata nei pazienti con ipotonia sfinterico. 2) Anal advancement flap: tecnica che porta del tessuto sano nella sede della ragade (che può esser escissa). Descritte varie metodiche (V-Y, House-flap, Diamond-flap a seconda della forma del flap). E’ stata anche descritta la Escissione della ragade associata o meno a sfinterotomia posteriore (tecnica di Arnaus-Parnaud). Essa prevede l’asportazione sottomucosa della ragade, la eventuale sfinterotomia calibrata posteriore e l’anoplastica mucosa (scollamento della mucosa rettale prossimale alla lesione e sua sutura allo sfintere interno) per ridurre il rischio della “key hole deformity” del versante posteriore anale, responsabile secondo alcuni degli inconvenienti post-operatori. Ha il vantaggio di asportare il tessuto patologico della ragade e gli annessi esuberanti. E’ inoltre proponibile nei casi di canale anale corto con normotono dello sfintere interno, soprattutto nel caso di pazienti di sesso femminile. SITUAZIONI SPECIALI Ipotonia sfinterica Si tratta di un gruppo di pazienti comprendente anche soggetti con alterata continenza e recidiva di ragade postsfinterotomia. Va esclusa la presenza di altre condizioni patologiche. E’ consigliabile eseguire una valutazione funzionale mediante Ecografia anale e Manometria Anorettale. In questi casi è controindicata la esecuzione di sfinterotomia interna. E’ stato proposto il ricorso alla tecnica dell’ “anal flap” o della metodica di Arnous Parnaud. M. Crohn La guarigione della ragade avviene nel 60,8% dei casi durante il trattamento medico della malattia (Sweeney et Al. 1988). La chirurgia nel M. di Crohn deve esser improntata alla CAUTELA. Ciò sia perche può causare incontinenza peggiorata dal carattere delle feci, sia per le possibili complicanze con esito, talora, in proctectomia. Il trattamento iniziale della ragade in M. Crohn deve esser volto a controllare la diarrea. Da valutare eventuale valutazione in anestesia BIBLIOGRAFIA Beck D.E., Wexner S.D. Anorectal surgery Saunders 1998 Keighley M.R.B, Williams N.S. Surgery of the colon, rectum and anus Saunders 2008 Perry W.B. e Coll. Practice parameters for the management of anal fissures (3rd editino) Dis Colon Rectum 2010; 53, 1110 Wolff B.G., e Coll. The ASCRS Textbook of colon and rectal surgery Springer 2007 * ASCRS American Society of Colon and Rectal Surgeons