Oncogenesi: tra Scienza e Clinica Medica WORKSHOP Frascati, 10‐11 giugno 2010 Centro Ricerche ENEA Pain relief induced by Muscular Acoustic Modulator (MAM® device) for the treatment of the post cancer pain syndrome S Mandolesi, D Mandolesi, F Ciciarello Cardiovascular Department, La Sapienza University of Rome, Italy Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno (International Association for the Study of Pain IASP‐ 1986) Il dolore è fisiologico quando : • rappresenta un segnale d’allarme di una lesione tissutale, • è un sintomo vitale, • è un sistema di difesa, • è essenziale per evitare un danno. (dolore acuto) Il dolore diventa patologico quando: • si automantiene, perdendo il significato iniziale e diventando a sua volta una malattia sindrome dolorosa. (dolore cronico ) (Mannion & Woolf, The Clinical Journal of Pain, 2000 • “Acuto”: è un dolore nocicettivo, di breve durata in cui solitamente il rapporto di causa/ effetto è evidente: nel dolore acuto, per effetto di una causa esterna o interna, si ha una fisiologica attivazione dei nocicettori. Si ha, in genere, un danno tissutale; il dolore scompare con la riparazione del danno. • “Cronico“: è un dolore associato a profonde modificazioni della personalità e dello stile di vita del paziente che costituiscono fattori di mantenimento indipendenti dall'azione dei nocicettori. Il presupposto che ha incentivato lo sviluppo dell’apparecchio MAM è stata l’ipotesi che la causa del dolore fosse prevalentemente muscolare nella maggior parte dei soggetti con dolore cronico. • il muscolo funziona al suo interno come una radio rice‐trasmittente • riceve i segnali meccanici che originano al suo interno attraverso il sistema dei fusi neuro‐ muscolari • li trasforma in segnali elettrici che invia al midollo spinale • il quale li elabora e li rinvia al muscolo determinandone una modificazione del tono. Fibra muscolare fuso neuro-muscolare Meccanismo d’azione MAM Fibre a sacco Recettori dinamici Fibre a catena Recettori statici FIBRE EFFERENTI FIBRE AFFERENTI FUSO NEURO-MUSCOLARE Fascio talamo corticale 3° neurone Vie sensitive‐motorie Homunculus di Pelfield Fascio spino talamico 2° neurone Radice Posteriore afferente sensitiva 1° neurone Fuso neuromuscolare Fibre propriocettive e nocicettive I° motoneurone piramidale Radice anteriore efferente motoria II° motoneurone Placca neuro-motoria Fibra muscolare Il dolore è generato dal blocco di questa funzione “blocco del fuso‐neuromuscolare” Blocco del fuso neuro‐muscolare Silenzio Elettrico Contrattura muscolare che determina la percezione del dolore Possiamo considerare che il muscolo abbia quattro tipologie di contrazione: 1. la contrazione fisiologica (no dolore) 2. la contrattura evocabile (no dolore) 3. la contrattura percepita (dolore !!! ) 4. il crampo/spasmo (dolore !!!) Queste tipologie si differenziano per la quantità e la modalità di attivazione delle fibre di un muscolo • • • • 1. 2. 3. 4. 5. La contrattura muscolare determina: una riduzione della resistenza al lavoro (attività aerobica) una riduzione della forza muscolare (attività anaerobica) Sintomi clinici : Stanchezza Parestesie Bruciore D O L O R E !!!!!!!!!!!!!!!!!! Impotenza funzionale MAM ® Modulatore Acustico Muscolare È una macchina che genera un treno di onde, modulato in frequenza e potenza Il particolare messaggio emesso da queste onde attraversa i tessuti e sblocca la contrattura muscolare ed ottiene quasi istantaneamente una rimodulazione dell’attività contrattile muscolare con risoluzione consensuale del dolore. EFFETTI DELL’APPARECCHIO MAM Risoluzione della Contrattura riattivazione del fuso neuro muscolare Riduzione dell’Ischemia locale riattivazione del drenaggio e della ossigenazione delle fibre muscolari che erano in contrattura Riduzione dei mediatori chimici locali ( Sostanza P,Bradichinina, Istamina, Serotonina, Prostaglandine) effetto cleaning Riduzione della sofferenza cellulare Riduzione dell’ Edema Riduzione del Dolore La visita preliminare prima di essere sottoposta al Trattamento MAM la persona deve essere visitata da un medico !! La visita preliminare Per decidere se il dolore di cui si soffre è suscettibile di trattamento con Modulatore Acustico Muscolare MAM ® con buone probabilità di successo la visita preliminare va eseguita da un medico per la sua capacità di fare diagnosi differenziali con patologie maggiori quali forme reumatiche, neoplasie, flebotrombosi, linfedemi, insufficienze renali, epatiche, cardiache, neuropatie, arteriopatie, sindromi neuro‐psichiatriche, neurochirurgiche, ortopediche, posturologiche etc... Punti cardine della visita preliminare MAM 1. L’esame obiettivo dell’apparato muscolo scheletrico che permette di evidenziare le contratture muscolari percepite come dolorose e quelle evocabili (non percepite dal soggetto) 2. La realizzazione di una accurata Mappa Miofunzionale MAM con simboli specifici confrontabile nel tempo. 3. La sintetica valutazione posturale del soggetto metodica di compressione del muscolo: metodica di pressione sfioramento del muscolo Mappa Miofunzionale La Mappa Mio‐funzionale permette: 1. di trasferire al terapista con precisione quali sono le sedi su cui praticare il trattamento MAM. 2. di monitorizzare il soggetto nel corso del ciclo di trattamento 3. valutare rapidamente, con un colpo d’occhio, le variazioni della sintomatologia iniziale 4. rilevare i punti che necessitano ancora di trattamento MAM L’applicazione • Ogni applicazione MAM dura su ogni punto da trattare, 16 secondi in tutto • La seduta dura in media 30 minuti • La sonda cilindrica dell’apparecchio viene posizionata sulla cute senza alcun mezzo di contatto quale , olio, acqua gel etc.. Popliteo Il Trattamento MAM • la prima seduta MAM è un vero test predittivo, se il dolore alla fine della seduta si riduce o scompare il trattamento sarà efficace • Il ciclo di trattamento MAM consiste mediamente in quattro sedute • le sedute si eseguono a distanza di una settimana l’una dall’altra Alcune delle patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM ® Qui di seguito potete leggere un elenco di alcune delle più frequenti patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM ®. • Dolori che non rispondono alla terapia con Farmaci, ci riferiamo a quei dolori che sono refrattari alla terapia con i comuni antinfiammatori, gli analgesici, i miorilassanti, ed il cortisone i così detti dolori “no responder”. Alcune delle patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM ® Dolori non regrediti dopo trattamento chirurgico anche se correttamente eseguito per esempio interventi per ernie del disco, di protesi di anca o ginocchio, agli interventi sulla spalla o le ginocchia tradizionali o per via artroscopica etc. Alcune delle patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM ® • Dolori che hanno eseguito vari cicli di riabilitazione post chirurgica, cicli di fisioterapia e massoterapia senza risultati significativi. • Dolori dopo traumi sportivi quali pubalgie, o di gruppi muscolari profondi quali, ileo‐psoas , otturatori, piriformi, poplitei che hanno bloccato ripetutamente gli atleti nella loro carriera e sono diventati infine persistenti al punto da impedirne l’attività. Alcune delle patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM ® • Dolori da artrosi del tratto cervicale, dorsale, lombare, degli arti superiori ed inferiori ben noti ai soggetti più anziani al punto da invalidarli sino a renderli non più autosufficienti. Mi riferisco a quelle persone sofferenti, anche di giovani, che ormai sono convinte che per loro non ci sia più nulla da fare e sono rassegnati ad una esistenza di dolore nel silenzio. • Dolori da periartrite scapolo omerale oggi ribattezzata della cuffia dei rotatori che hanno scarsi risultati con le comuni terapie e sono frequentemente inviati all’intervento. Alcune delle patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM ® • L’epicondilite radiale è uno dei dolori più invalidanti per chi lavora in quanto colpisce il gomito del braccio dominante impedendone le più comuni attività lavorative e di vita. • Dolori muscolari da squilibrio posturale, sono quelli che originano a distanza dal punto doloroso per blocchi dei movimenti articolari che attraverso le catene cinetiche mio‐fasciali si manifestano in aree lontane al blocco medesimo. Alcune delle patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM ® • Cefalee che molto spesso sono muscolo tensive. La diagnosi delle contratture a livello del capo necessita di una visita accurata e la realizzazione di una mappa miofunzionale MAM che permetta una terapia più selettiva possibile; abbiamo visto scomparire cefalee che duravano da molti anni. • Dolori psicosomatici, possono essere considerati in misura maggiore o minore tutti i dolori che sono da noi trattati, l’effetto del trattamento MAM determina una afferenza somato‐psichica con riequilibrio in molti casi delle tensioni emotive caratteristiche del soggetto. Alcune delle patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM ® • Dolori ginecologici legati al ciclo mestruale ed al rapporto sessuale (dispareunia) • Dolori post‐operatori che se attenuati o risolti possono velocizzare notevolmente il recupero funzionale potenziando notevolmente la fisioterapia riabilitativa. Alcune delle patologie dolorose trattabili con la Metodica MAM • Dolori degli arti inferiori in soggetti con insufficienza venosa cronica (varici) ed in quelli con arteriopatia cronica obliterante associati a senso di peso, sindrome degli arti senza riposo, bruciori e crampi. • Dolori nei soggetti in terapia anticoagulante • Dolori in soggetti in emodialisi • In genere sono particolarmente sensibili alla Metodica MAM ® tutti quei dolori in cui non è presente una infiammazione dei tessuti Media dei muscoli in contrattura alla prima seduta 23,8 100% Media dei muscoli in contrattura alla 4° seduta 6,3 26% Table 1 Dolore a fine trattamento Dolore prima del trattamento Sollievo ottenuto sul dolore a fine trattamento • • • • • • Considerazioni finali sull’effetto del ciclo di quattro sedute MAM sulla Qualità di Vita rilevate con il questionario FS12 Ostacolo al lavoro dal 47% allo 0 % Limitazione dell’attività fisica dal 78% al 18% Riduzione della capacità lavorativa dal 82% al 29% Ridotta capacità lavorativa da componente emotiva dal 65% al 6% Effetto depressivo significativo dal 48% al 0% Assenza di energia dal 47% al 0% La presenza di dolore in pazienti con tumore varia dal 30% to 85% in relazione al tipo di tumore ed al grado di malattia. Comunque spesso i pazienti guariti dal cancro soffrono di dolori per lungo tempo anche dopo la fine dei trattamenti. Sindrome algica post cancer • Queste sindromi meno conosciute e con poche possibilità terapeutiche vengono correlate a danni delle fibre nervose conseguenti sia al cancro che ai trattamenti medico‐chirurgici attuati. • Per queste sindromi algiche non esistono linee guida per il trattamento del dolore o riabilitativo. • Molti di questi soggetti non più seguiti dai centri di terapia del dolore, perché dopo il primo periodo post operatorio rientrano spesso nelle loro sedi abituali lontane dal centro oncologico, presentano alcuni problemi terapeutici: • Non possono assumere farmaci analgesici per periodi protratti • Molti di loro sono refrattari ai trattamenti farmacologici o ne sono intolleranti • Spesso si rassegnano convinti che non ci siano più possibilità terapeutiche • La terapia usuale in queste sindromi frequentemente non è efficace sia per la particolare noxa patogenetica, sia per gli effetti collaterali dei trattamenti e pertanto non controllabile solo dal trattamento farmacologico • L’apparecchio MAM essendo non invasivo e di immediato effetto è oggetto di un progetto di ricerca sui soggetti affetti da sindrome algica post mastectomia in corso presso l’IRCCS oncologico di Bari. I cui risultati preliminari sono incoraggianti. • • • • • • • • • • • • Mandolesi S. Modulatore Acustico Muscolare MAM: risultati preliminari nel dolore somatico. Atti XXII Congresso nazionale SIDE Società Italiana di Dermo Estetica ‐ Chirurgia Estetica – Medicina del Benessere – Medicina Sportiva CONI‐Formia 6‐7 Settembre 2005 Mandolesi S. Modulatore Acustico Muscolare MAM: risultati preliminari nel dolore muscolo‐scheletrico, Master di Chirurgia e medicina Estetica Università di San Marino Giugno 2006 Mandolesi S. et All. MAM (Modulatore Acustico Muscolare) Primi risultati nel dolore somatico; Il Massofisioterapista Settembre 2006 Mandolesi S. et All XI Congresso nazionale del Collegio Italiano di Flebologia (CIF) “Il Modulatore Acustico Muscolare (MAM) per il trattamento, non farmacologico del dolore muscolo tensivo in Flebologia: ipotesi sul meccanismo di azione”; Atti del congresso 2007. Mandolesi S. et All Il MAM( Modulatore Acustico Muscolare ) nella terapia del dolore flebologico. XXIX Congresso nazionale SIAPAV . Minerva Cardioangiologica 2007; 55 suppl.1 al N 6): 167,68 Mandolesi S. et All Policlinico Gemelli Roma La Casa In Fondo Al Mare Studi di fisiopatologia per la sicurezza nelle attività subacquee, Le contratture muscolari patologiche;.Atti 7 aprile 2008 Mandolesi S. et All Università degli Studi di Cassino, Studi di fisiopatologia per la sicurezza nelle attività subacquee, Le Contratture muscolari Mappa mio‐funzionale MAM; Atti 19 aprile 2008. Mandolesi S. Il trattamento non farmacologico del dolore con metodica MAM Muscular Acoustic Modulator ; Università di San Marino Dipartimento di Studi Biomedici Master di Medicina e Chirurgia Estetica, Aprile 2008 Mandolesi S, Mandolesi D. Diagnosi differenziale del dolore ischemico e muscolare con il MAM (Modulatore Acustico Muscolare) Atti III Congresso Nazionale Federdolore/IV INS Venezia, Mestre Maggio 2008 Mandolesi S, Belloni A. Il Dolore e la “Mappa Mio‐Funzionale”: esperienze cliniche e ricerca mediante trattamenti fisici e non farmacologici (M.A.M.) Atti I ° Congresso Nazionale di Medicina Osteopatia Giugno 2008 Mandolesi S, Proposta di una nuova metodologia diagnostico‐terapeutica per il trattamento, non farmacologico, del dolore muscolo tensivo in Flebologia: il MAM (Muscular Acoustic Modulator), Atti del XXXVI Congresso SIMFER Novembre 2008 S Mandolesi, D Mandolesi and F Ciciarello Chronic muscular Pain treatment with Muscular Acoustic Modulator Device in elderly, BMC Geriatrics 2010, 10(Suppl 1):A111doi:10.1186/1471‐2318‐10‐S1‐A111 Grazie per l’attenzione