a. s. 2015-16 CLASSE 3A Insegnante: Baggieri Disciplina: Storia PROGRAMMA SVOLTO Il corso di Storia si è articolato nei seguenti punti: 1. Breve ripasso e inquadramento dei riferimenti storici fondamentali relativi al medioevo fino al XIII secolo. Concetto di media aetas e problema della periodizzazione. Le forme del potere e la sua legittimazione: poteri signorili e vassallaggio; il concetto di restauratio imperii dagli imperatori sassoni alla Bolla d'oro di Carlo IV. Il confronto tra i due poteri universalistici del medioevo: papato e impero; la concezione teocratica sostenuta da Gregorio VII, Innocenzo III e Bonifacio VIII e l'opposta tesi della piena indipendenza del potere statale dalla Chiesa (Federico Barbarossa, Ockham, Marsilio da Padova). 2. Economia e società nel basso medioevo. La rinascita dopo il Mille (ripresa economicodemografica, innovazioni tecniche; Università, comuni, repubbliche marinare, crociate come espressione di tale rinascita). La crisi del Trecento: inversione di tendenza nel trend di crescita economica e demografica rispetto ai secoli XI-XIII; le carestie e la peste nera; le cause e le motivazioni dei contemporanei. Rivolte contadine e urbane. Tratti caratterizzanti delle jacqueries. I movimenti ereticali del XIV-XV secolo: Wycliff e Huss e ragioni del parziale successo del movimento hussita in Boemia. 3. Consolidamento delle monarchie territoriali (riferimenti a Spagna, Francia ed Inghilterra). La frammentazione regionale dell’Italia: l’affermazione delle signorie e la politica dell’equilibrio. La pace di Lodi e la Lega italica. Il Rinascimento: la laicizzazione della cultura, il ritorno alla classicità, il passaggio da una visione teocentrica ad una antropocentrica. Diffusione della stampa. La caduta di Costantinopoli. 4. Il Cinquecento: l’edificazione dello stato moderno territorialmente compatto e centralizzato con esercito permanente e funzionari retribuiti, diffusione delle armi da fuoco, decadenza della nobiltà feudale e dei castelli, l'emergere di un ceto di funzionari (nobiltà di toga) e della dimensione nazionale. Il progetto universalistico di Carlo V d'Asburgo e le cause del suo fallimento. Le scoperte geografiche e l’espansione coloniale. I due primi imperi coloniali europei: la talassocrazia portoghese e l’impero americano della Spagna. Le cause della debolezza delle civiltà pre-colombiane rispetto agli europei e i motivi del crollo demografico delle popolazioni indie nel corso del Cinquecento. Il punto di vista di Sepùlveda, Las Casas e Montaigne. Etnocentrismo e cosmopolitismo. La società europea nel Cinquecento: concetto di atlantizzazione, la rivoluzione dei prezzi. Braudel e il concetto di “tradimento della borghesia”. 5. La Riforma: cause e conseguenze; gli eventi fondamentali dalle 95 tesi di Wittenberg, a Worms, alla rivolta dei cavalieri, alla guerra dei contadini fino alla pace di Augusta. Differenziazioni interne al campo della Riforma (Lutero, Calvino, Zwingli, anabattismo). Caratteri fondamentali della teologia luterana (in particolare sola gratia, sola fide, sola Scriptura). Cenni sulle interpretazioni storiografiche della Riforma. La Controriforma. Motivazioni e obiettivi del Concilio di Trento: ridefinizione teologico-dottrinale e ricompattamento organizzativo. 6. L'Europa del secondo Cinquecento fra tolleranza e guerre di religione: Filippo II e l'egemonia spagnola, la rivoluzione nei Paesi Bassi e l'Inghilterra di Elisabetta. Il declino spagnolo e la nascita dell’impero coloniale olandese. 7. L'Italia nel Seicento: l'egemonia spagnola, stagnazione economica e chiusura oligarchica; sperequazione sociale e crescita del latifondo; aumento della pressione fiscale; la rivolta di Masaniello. 8. La Guerra dei Trent'anni: motivazioni fondamentali (ricattolicizzazione della Germania e restauratio imperii nel senso di un disegno complessivo teso a restaurare la pienezza del potere centrale); le quattro fasi e assetto europeo emerso dalla paci di Westfalia. Testo adottato: V. Castronovo, Nel segno dei tempi; La Nuova Italia, vol. 1 TEMATICHE DI CITTADINANZA Il programma di Educazione civica viene svolto in stretta integrazione e intreccio con quanto sviluppato nell'ambito di storia e filosofia. Sono stati valorizzati alcuni nuclei concettuali di maggiore rilevanza e attualità quali i seguenti: - La concezione del potere nel medioevo: i due grandi poteri universalistici del medioevo e il dualismo papato / impero (in particolare: la lotta per le investiture, la Sicut universitatis conditor e la Unam sanctam, la teorizzazione dell'indipendenza del potere temporale e la figura di Guglielmo di Ockham); i poteri locali (curtis, sistema vassallatico-beneficiario, signoria territoriale). - Le scoperte geografiche e il rapporto fra europei e popoli non europei. Lettura di un brano da Todorov tratto da La conquista dell'America. Il problema dell''altro', cosmopolitismo, colonialismo, etnocentrismo. - Caratteri fondamentali dello stato moderno. L'esposizione del programma è stata svolta essenzialmente attraverso lezioni frontali e lettura in classe di passi dal Manuale, utilizzo della Lim, utile in particolare per la visualizzazione geopolitica del contesto storico. In merito al controllo dei livelli di apprendimento, si è avuta costante verifica attraverso interrogazioni orali, esercitazioni scritte con domande aperte e prove semistrutturate. Nella valutazione si sono tenuti presenti - oltre a quelli di cui si trova indicazione nel P.O.F. soprattutto i seguenti criteri: - comprensione della domanda - aderenza all’argomento; - informazione - possesso delle nozioni fondamentali - possesso della terminologia propria della disciplina; - capacità di cogliere le idee centrali, stabilire relazioni (spaziali, temporali, logiche) e di orientarsi con sufficiente scioltezza nell'ambito della disciplina con riferimenti anche ad autori e tematiche pregresse; - rielaborazione personale - creatività, esemplificazione, utilizzazione di esperienze in ambiti diversi; - interesse, impegno, partecipazione, interventi. Sono stati, inoltre, svolti: un modulo per complessive 6 ore sui principi costituzionali e le altre fonti del diritto del lavoro a cura della prof.ssa F. Mariantoni, articolato nei seguenti punti: I principi costituzionali del diritto del lavoro, in particolare presenti nel Titolo I e Titolo III (rapporti economici) della I Parte della nostra Costituzione. Art.1,4,35,34,35,36,37,38,40 Cost. Cenni di legislazione sociale, il Codice civile, leggi speciali. Particolarmente la L.300/1970 Il rapporto di lavoro subordinato, il rapporto di lavoro autonomo Concetto di obbligazione di “fare”, gli elementi del contratto di lavoro,gli obblighi delle parti L’interruzione del rapporto di lavoro: recesso, giusta causa, giustificato motivo. Un modulo per complessive 6 ore di geografia economica a cura del prof. E. R. Antonelli, articolato in tre incontri di due ore ciascuno: 1° incontro:introduzione storico-semantica della nozione di lavoro nella tradizione europea 2° incontro: presentazione di alcuni concetti fondamentali per accedere autonomamente alla consultazione delle banche dati (nazionali, regionali, locali) relative al mercato del lavoro (disoccupazione, popolazione attiva, inflazione, curva di Phillips) 3° incontro: rudimenti di storia e geografia economica del Piemonte. Torino, 3 giugno 2016 L’Insegnante