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Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche
REGIONE MARCHE
n. 32 - agosto 2013
ARPA MARCHE AL FESTIVAL ADRIATICO MEDITERRANEO Si è aperta sabato 24 agosto ad Ancona la se ma edizione di “Adria co Mediterraneo”, il fes val dedicato quest’anno alla riflessione sulle culture, le musiche e le lingue del mare. ARPA Marche è presente con un proprio spazio esposi vo all’interno della Mostra “La vita nei nostri mari”, alles ta presso la Mole Vanvitelliana e dedicata in par colar modo a conoscere e capire la biodiversità marina in un percorso che si dispiega a raverso il patrimonio biologico del mare, le relazioni uomo-mare e le espressioni divulga ve che ne contrassegnano l’essenza e la storia. In tale cornice ARPAM presenta, oltre a materiale informa vo sull’organizzazione e le competenze dell’Agenzia, una serie di poster esplica vi sugli aspe della propria a vità più dire amente lega all’ambiente marino, che vanno dalla programmazione e ges one del servizio di monitoraggio delle acque alla presentazione dell’applica vo dedicato alla messa in rete “in tempo reale” delle no zie sulla balneazione. Tra i materiali espos è da segnalare il volume “Atlante fotografico del Mesozooplancton marino cos ero della Regione Marche”, prezioso strumento per la classificazione di questo organismo e quindi per il monitoraggio e la ricerca ambientale di alto livello scien fico. La mostra è visitabile fino al 31 agosto con orario18.00 - 23.00. ARPAM - Agenzia
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OPUSCOLO INFORMATIVO PER GLI OPERATORI Realizzato dal Servizio Prevenzione e Protezione di ARPAM l’opuscolo informa vo “Suggerimen per prevenire ed affrontare morsi e punture di inse ed animali nelle a vità in esterno degli operatori ARPAM”. L’opuscolo consultabile e scaricabile dal sito www.arpa.marche.it rappresenta un u le strumento informa vo per prevenire ed affrontare quelle che possono essere “fas diose disavventure” verificabili dagli operatori ARPAM ma non necessariamente solo da loro, nelle frequen a vità in esterno. LA MEDUSA CASSIOPEA STAR DELL’ESTATE NEL LITORALE MARCHIGIANO A orno alla metà del mese di agosto 2013 il litorale marchigiano, in par colare quello ricompreso tra le province di Pesaro e Ancona, è stato interessato dalla a tra cospicua presenza di una par colare specie di medusa, che ha raccolto a orno a sé la curiosità dei bagnan . La Cassiopea medi‐
terranea [Cotylorhiza tuberculata (M
, 1778)] è una scifomedusa della famiglia Cepheidae, par colarmente comune nel mar Mediterraneo. Questa specie, che raggiunge i 30 cen metri di diametro, presenta un cara eris co ombrello a forma di disco, a margine picamente frastagliato, di colore giallo o talvolta verdastro per la presenta di zooxantelle, ed ha tentacoli cor e molto numerosi, terminan con un bo one apicale di colore dal blu al viola. In prossimità dei tentacoli, inoltre, è pica la presenza di piccoli avano delle specie Trachurus trachurus, Seriola dumerili, Caranx ronchus, Sarpa salpa, e Boops boops, che se ne servono come rifugio. A dispe o delle sue grandi dimensioni, questa specie può dirsi completamente innocua; non è infa ur cante, e soltanto i sogge più sensibili possono incorrere in piccoli disagi a conta o con i tentacoli. PRESENZA DI SCHIUME NELLE ACQUE MARINE ANTISTANTI IL LITORALE PESARESE Lungo la costa pesarese a par re dal mese di giugno sono sta segnala diversi fenomeni di presenza di schiume biancastre nelle acque marino cos ere. La schiuma si addensa più visibilmente in prossimità delle barriere frangiflu dove i fenomeni di moto ondoso ne accrescono la consistenza; occasionalmente è stata riscontrata in prossimità della ba gia, mentre sulla superficie dello specchio acqueo appare so o forma di piccole chiazze bianche di consistenza spumosa dovuta alla presenza di micro-bolle d’aria. I sopralluoghi, i prelievi e le analisi effe uate dal Dipar mento ARPAM di Pesaro, Servizio Acque, hanno permesso di escludere la presenza di sostanze tensioa ve di origine antropica; le analisi microbiologiche hanno evidenziato assenza di contaminazione ba eriologica e le acque di balneazione interessate sono risultate conformi ai limi impos dalla norma va vigente (D.Lgs.116/08) per i parametri Escherichia coli ed Enterococchi fecali. L’analisi quali-quan ta va del fitoplancton ha evidenziato elevate concentrazioni di diatomee, ascrivibili ai generi Chaetoceros, Pseudonitzschia e Thalassionema, a conferma chele abbondan piogge che hanno cara erizzato i mesi di maggio e giugno, hanno contribuito a creare una condizione di eutrofia delle acque marine a causa dell’aumento degli appor fluviali. Le indagini condo e lasciano pertanto presumere una correlazione causa-effe o tra gli even di fioriture algali che si sono verifica ripetutamente nei mesi di aprile, maggio e giugno e la formazione di schiume dovute probabilmente a fenomeni di decomposizione del fitoplancton e a processi di degradazione organica. Il fenomeno pertanto non presenta implicazioni dal punto di vista igienico-sanitario e la balneabilità delle acque interessate dal fenomeno non risulta compromessa. ARPAM - Agenzia
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CHIAZZA NERA ALLA FOCE DEL FIUME CHIENTI L’ARPAM è intervenuta in data in data 07.08.2013 in seguito a numerose segnalazioni che evidenziavano la presenza di una significa va macchia nera alla foce del fiume Chien e in mare. Dalle prime verifiche si evidenzia una fuoriuscita di digestato liquido da una centrale agricola a biomasse (situata in Case e d’Ete), confluita nel fiume Chien e poi nel mare an stante. “Si tra a di materiale di colore scuro ad alta concentrazione organica”, afferma Gianni Corva a Dire ore del Diparmento Provinciale ARPAM di Macerata. In effe i risulta delle analisi chimiche hanno confermato questa previsione mentre quelli delle analisi microbiologiche hanno evidenziato la presenza di un significa vo numero di clostridi. Anche questo dato era in un certo senso a eso visto che la centrale da cui ha avuto origine l’incidente opera la diges one anaerobica a par re di biomasse vegetali il che porta generalmente ad un aumento della concentrazione delle varie specie di clostridi originariamente presen . La presenza di tali microrganismi, intesi come forma di resistenza ba erica potenzialmente pericolosa, richiede e richiederà una par colare a enzione rispe o alla valutazione della balneabilità della zona interessata” Di quanto accaduto l’ARPAM ha tempes vamente informato le autorità competen . DI COSA PARLIAMO QUANDO CI RIFERIAMO AL BENESSERE? Il conce o di benessere cambia secondo tempi, luoghi e culture e risulta spesso difficile definirlo univocamente. Tu avia, giungere a un accordo sulle sue dimensioni più importan può perme ere indagini sempre più u li e puntuali ed indicare possibili priorità per la governance della salute pubblica. Con queste premesse l’ISTAT ed il CNEL hanno pubblicato per la prima volta in Italia, nello scorso mese di marzo, il “Rapporto sul benessere equo e sostenibile (BES)”, un insieme condiviso di indicatori u li a definire lo stato e il progresso del nostro Paese. Il SEA/OEA, facendo proprie le riflessioni e le conclusioni che hanno portato alla stesura ed alla pubblicazione di tale rapporto, ha ritenuto di elaborarne due brevi “focus” interamente dedi‐
ca alla Regione Marche, con i quali si è provveduto ad estrapolare dal rapporto nazionale gli indicatori riferi alle sfere “Ambiente” (Parte Prima)e “Salute” (Parte Seconda), comparando i da riferi alla Regione Marche con le medie nazionali (Italia) e, ove disponibili, di ripar zione geografica (Centro Italia). Nel documento riferito agli indicatori rela vi alla “Salute” (Parte Seconda), il SEA/OEA ha inoltre provveduto a s lare un puntuale commento sulla situazione regionale, così come rappresentata quan ta vamente dai da estra dal rapporto. Dall’esame dei da arriva la conferma di un trend sostanzialmente posi vo per mol degli indicatori analizza , mentre sedentarietà, obesità, abuso di fumo e alcol, specie nei giovani, si configurano come eviden cri cità cui occorre prestare sin d’ora una par colare a enzione. documento integrale “AMBIENTE” ‐
documento integrale “SALUTE”
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