RELAZIONE DESCRITTIVA DN78BS82 A0-Concept Quando abbiamo letto il bando di concorso subito abbiamo deciso di partecipare con quell’entusiasmo e quell’impegno che caratterizza la lunga e difficile strada d tutti coloro che hanno la fortuna di progettare e quindi di creare spazi destinati all’uomo. Il tema del concorso è complesso e affascinante, ha toccato la sensibilità degli autori che sono stati chiamati a creare uno spazio di vita per piccoli fruitori con particolari esigenze. L’estate e l’autunno sono stati trascorsi nel cercare di proporre una “casa”, un luogo felice dove i protagonisti del nostro progetto potessero vivere serenamente e allegramente in compagnia delle loro famiglie e di altri bambini. L’esperienza della “Casa di Oz” è stata basilare per cercare di tradurre e di riproporre in volumi e spazi, la gioia e la serenità che si vive in quella realtà. Si, giusto, ma da dove partire? Come deve essere una casa per l’accoglienza dove vivono bambini con forti problematiche di salute? Bene, ma non si è inteso progettare una struttura per bambini malati e con forti problematiche. Questo assioma è diventato la guida del progetto. I bambini, hanno il diritto di essere sereni e felici almeno in questo luogo. Ecco il concetto di luogo, di uno spazio protetto, di un’oasi felice dove trascorre le giornate nel gioco, nel divertimento, grazie alla struttura di accoglienza e ai volontari che si occupano e si prodigano per il benessere di questi piccoli ospiti. No, non sono ospiti, ma protagonisti e “proprietari” legittimi dello spazio Wonderland. D’accordo, ma come sarà la nostra casa di accoglienza? Anche il titolo del concorso Wonderlad, ci ha suggerito quello che non dovevamo progettare. Ci siamo liberati dal concetto di stereotipato di casa, dal concetto di luogo per l’accoglienza, dalla stupidità degli schemi funzionali e quindi in un operazione di progettazione per sottrazione è nato il progetto. I protagonisti di questo concorso devono essere i bambini, che pur nelle loro difficoltà so-no portatori sani di meraviglia, di gioia e di curiosità e pensano in modo diretto, semplice e adorano il gioco. Queste suggestioni ci hanno portato a progettare un gioco a grande scala, un grande volume composto da tante parti organizzate quasi casualmente, come se la costruzione nascesse dall’aggregazione spontanea di forme semplici archetipe, il cilindro, il parallelepipedo, il cubo. Dal momento che chi scrive, da bambino passava il proprio tempo a costruire forme con oggetti di legno e adorava un gioco chiamato “shanghai”, ecco, un volume simile al famoso gioco, sarà il progetto della casa di accoglienza Wonderlad! Tutte le riflessioni son confluite in questo progetto volutamente non compatto, la tecnologia attuale (come l’uso di strutture in legno) ci permette di superare qualsiasi problema legati al risparmio energetico o alle problematiche sismiche e quindi la creazione di un volume articolato per parti che volutamente si aprono verso il luogo protetto e sicuro. La casa progettata diventa un’istituzione alla gioia di vivere per questi bambini e per le loro famiglie, dove il rivestimento esterno in legno in doghe e l’uso continuo di pannelli di faggio micro- lamellare all’interno, creano un ambiente caldo dove la presenza del giardino d’inverno e delle aperture verso l’esterno, creano un gioco continuo di visuali verso gli ambienti esterni che riproducono altre “stanze”, spazi di vita diversificati e allegri. Il nostro progetto, si articola in due corpi di fabbrica, la casa di accoglienza e lo spazio polifunzionale, legati dall’uso coerente di materiali, ma allo stesso tempo divisi da una pensilina di vetro entrambi confinati in uno spazio esterno ludico e ben organizzato. A1-Inquadramento generale Il tema in oggetto conduce al progetto di una struttura complessa e articolata in due corpi di fabbrica, destinati rispettivamente all’accoglienza e allo spazio polifunzionale, oltre che alla proget-tazione dello spazio esterno di pertinenza, sorta di cerniera compositiva di tutto il nostro masterplan. L’area oggetto di intervento è rappresentata al Catasto Terreni del Comune di Catania nel foglio di mappa n. 70 con mappale n. 475, il tutto esteso per una superficie complessiva di mq.12.000 in un’area periferica di risulta caratterizzata da forti dislivelli orografici e delimitata, a nord,, da un parcheggio scambiatore, già per definizione uno spazio triste ed anonimo, e, a sud, da parti di periferia della città. Per fortuna l’area di intervento si caratterizza per la presenza di vegetazione ed ampi spazi a verde. Secondo le specifiche del bando di concorso dovevano essere rispettati i seguenti parametri tecnici: -distacchi dai confini = ml 10.00 -volume minimo realizzabile: Fabbricato per accoglienza >2500mc Spazio polifunzionale >1000 mc A2- Relazione architettonica con riferimento ai materiali Il progetto prevede la costruzione di un edificio per l’accoglienza e di un fabbricato destinato a spazio polifunzionale entrambi ad unico piano fuori terra accessibili da via F. Paladino, posta a quota più tre (3) metri rispetto al marciapiede degli edifici progettati. Il dislivello esistente è superato tramite l’uso sia di una rampa pedonale, sorta di passeggiata 1 architettonica, che dall’ingresso al lotto conduce al complesso progettato, sia di una rampa carrabile a servizio dell’area a parcheggio posta ad est del lotto. Le aree esterne del lotto, assolvono a tutte le funzioni come da richiesta del bando. In particolare il complesso progettato si articola in: 1-Fabbricato destinato alla residenza e all’accoglienza caratterizzato da: -realizzazione, sul lato est, dove è ubicato l’accesso principale, di spazio destinato ad accoglienza-reception-uffici e disimpegno con funzione di distribuzione per l’accesso sia alla zona giorno, sia alla zona notte che ai servizi igienici comuni mentre, sul lato sud, è prevista la zona giorno composta da ambienti necessari e utili allo svolgimento di tutte quelle funzioni tipiche di chi “abita” questo edificio, zona caratterizzata dalla presenza del vano soggiorno-pranzo con annessa cucina dispensa e ripostiglio. La cucina è inoltre provvista di accesso esterno. La zona pranzo è separata da quella del soggiorno dalla presenza di un giardino d’inverno, sorta di spazio inatteso, che tramite ampie aperture mette in comunicazione gli ambienti tra di loro e con lo spazio esterno. Procedendo verso nord, oltrepassata la zona cucina, sono ubicati ambienti specifici per attività legate all’accoglienza e alla didattica, quali la biblioteca, la sala lettura, il laboratorio/stanza dei giochi, ma anche attività specialistiche come lo spazio autonomia debitamente progettato per i portatori di handicap. Completano questa parte di edificio i servizi igienici comuni e la sala riunioni posta in questa zona per permettere ai bambini di poter interagire anche visivamente con chi si occupa della aspetti amministrativi/manageriali del complesso. Verso ovest, oltrepassato il laboratorio didattico si entra nella parte più privata, caratterizzata da ambienti più intimi e privati come le sei (6) residenze espandibili, oltre agli spazi di tipo collettivo come la sala soft, la stanza della quiete, la nursery, ma anche la zona lavanderia, luogo utile per la conoscenza delle famiglie. Le sei residenze, ciascuna della superficie utile di mq 36,67, complete di accesso indipendente, sono espandibili in quantità grazie alla possibilità di inserire, nella corte interna tra le due ali del fabbricato destinate alla residenza, sia per ampliamento del piano terra sia per rialzamento mediante un collegamento verticale esterno tale configurare l’edificio in questa parte a due piani fuori terra. Ogni appartamento è composto da ingresso, soggiorno con zona pranzo, angolo cottura, camera matrimoniale oltre bagno completo. Gli arredi previsti, nello spazio di soggiorno, hanno la possibilità di trasformarlo in una camera provvisoria. -realizzazione su copertura piana di impianti per il risparmio energetico quali pannelli solari fotovoltaici, pannelli solari termici oltre i volumi tecnici dei cavedi L’edificio presenta un rivestimento esterno realizzato con doghe di legno colorato montate in orizzontale su listellatura lignea. Questo tipo di finitura conferisce all’edificio un carattere di forte visibilità e distinzione e rafforza il concetto di edificio come un unico oggetto, sorta di prodotto di design, un prototipo realizzato secondo le più recenti tecnologie di stampanti 3d. Se l’esterno si caratterizza per l’uso del legno a doghe, l’interno è una sorta di ambiente accogliente reso caldo e familiare grazie all’uso del legno di faggio micro lamellare, utilizzato per la parte strutturale quali travi principali e secondarie, per le tamponature e per gli impalcati. L’uso del legno all’esterno segna anche il sistema per l’oscuramento, mediante l’uso di persiane in legno a doghe verticali, sorta di “lastre” mobili per mezzo di un sistema di scorrimento esterno su binari in acciaio corten che segna, come una sorta di cornice, tutti i fronti esterni permettendo la variabilità degli stessi. Completa il sistema degli infissi l’uso di porte finestre con telaio in legno lamellare e specchiature con vetri basso emissivi. 2) Spazio polifunzionale caratterizzato da: -realizzazione di ambiente unico, suddiviso in due zone ben distinte, caratterizzate, la prima, da ingresso-foyer, reception e spazi di servizi e, la seconda, zona polifunzionale, dalla presenza di un palco e da tribune di tipo telescopiche. L’idea progettuale è quella di creare uno spazio unico a tutta altezza ritmato da una serie di travi in legno di faggio micro lamellare con tamponatura portante sempre in faggio, un open space atto a divenire a seconda delle esigenze, teatro, spazio gioco e/o laboratorio di danza/ artistico, una sorta di piazza chiusa dove tutte le attività sono permesse. Anche qui è previsto l’uso degli stessi materiali utilizzati per l’edificio sia all’esterno che all’interno. Il teatro, elemento di conclusione dello “shanghai” e segno urbano di questa nuova architettura, si mostra alla città e ne crea una parte diventando luogo di incontro, di aggregazione con le sua forma geometrica regolare ma che trova, nella modellazione curva di alcuni fronti, un gioco inatteso di ombre e luci ed invitano a scoprire questo mondo Wonderlad. -realizzazione su copertura piana di impianti per il risparmio energetico quali pannelli solari fotovoltaici pannelli solari termici oltre i volumi tecnici dei cavedi 3) Aree esterne: Lo spazio esterno diventa lo spazio ordinatore di tutto questo articolato progetto dove, ad esempio, zone più funzionali come i parcheggi, previsti in numero di 80 posti auto come da richiesta del bando, sono schermati da elementi semplici quali pali in legno e /acciaio a cui sono ancorati cavi di acciaio portanti arbusti rampicanti (vite, ecc.), mentre altre zone esterne, più complesse, fanno bella mostra di se come ad esempio il giardino di tipo sensoriale, ubicato all’interno delle zone ricreative in contesto protetto, ripropone in scala ridotta il volume del costruito oppure lo spazio destinato agli orti dove i bambini imparano ad amare i frutti, doni della terra. Tutte le funzioni previste dal bando sono state proposte in chiave contemporanea e gaia come, il sistema di illuminazione con corpi illuminanti a forma di sfera. Secondo i progettisti, una attenta progettazione degli spazi esterni deve considerare anche le alberature esistenti e la conformazione planimetrica. In questo progetto le alberature esistenti sono state mantenute e i vari dislivelli e salti di 2 quote altimetriche sono parte integrante della progettazione e diventano elementi concorrenziali alla buona riuscita del progetto. B- Scelte funzionali La scelta funzionale prevede la distribuzione all’interno dell’edificio destinato all’accoglienza e residenza, di ambienti aventi funzione specifica che trovano nel percorso orizzontale di distribuzione l’elemento generatore dell’articolazione interna. L’ambiente interno all’edifico, si caratterizza dalla presenza del giardino d’inverno sorta di bucatura nata dalla sottrazione al volume compatto di questa parte del fabbricato dove sono gli ambienti di vita (soggiorno e pranzo) di un volume secondario, dove grazie al sistema delle aperture sui fronti si determinano giochi continui di rimando visivo dall’interno verso l’esterno e viceversa. Qui il concetto di inatteso architettonico trova la sua più chiara enunciazione. Lo spazio seppur ad un unico piano, ha funzioni diverse ben distinte anche in altezza, mai in commistione tra loro. C- Scelte costruttive e impiantistiche La struttura in elevazione sarà costituita da pannelli portanti multistrato in legno lamellare a strati incrociati tipo “XLAM”. Si prevedono pannelli a cinque strati con spessore totale di 12cm per le pareti perimetrali e interne portanti. La copertura sarà realizzata in travi e doppio tavolato di 3 cm di spessore incrociato in micro lamellare di faggio. Nel corpo principale saranno poste delle travi in legno lamellare. Le travi avranno tutte le dimensione 15x35 cm e verrà variato il passo dei solai ed appoggiate sulle strutture perimetrali ad esclusione del corpo dell'edificio di maggiore luce dove verrà inserita un ulteriore orditura di travi posizionate a “V” in modo di creare un caratteristico disegno architettonico. Le fondazioni saranno realizzate mediante una maglia di travi rovesce disposte sotto le strutture portanti su cui verrà appoggiato un solaio di tipo predalles. La tipologia strutturale del fabbricato, molto leggera e di facile esecuzione è pensata per ottimizzare il comportamento in fase sismica. Le fondazioni a maglia di travi rovesce assicurano una distribuzione omogenea dell'azione sismica e tutelano la sovrastruttura da qualsiasi assestamento differenziale. La sovrastruttura, di peso molto modesto, si configura come una struttura a pannelli portanti con copertura piana rigida grazie alla capacità del doppio tavolato di trasferire i carichi orizzontali. I pannelli delle pareti portanti in legno saranno fissati alle fondazioni in c.a. mediante staffe angolari, tasselli meccanici per in calcestruzzo e chiodi ad aderenza migliorata o viti per legno autofilettanti. Le strutture in elevazione saranno tutte collegate tra loro mediante ferramenta specifica per collegamenti legno-legno con viti e chiodi ad aderenza migliorata. Il tutto al fine di garantire un comportamento scatolare come richiesto dalle più recenti normative in materia di azioni sismiche. Sopra la parte strutturale degli impalcati sono previsti sistemi tecnologici di isolamento termico e acustico, oltre massetto alleggerito porta impianti. I tamponamenti esterni tipo a sandwich sono composti dai seguenti strati, dall’esterno verso l’interno: finitura doghe di legno montate in orizzontale su listellature e controlistellatura, camera d’aria, isolamento termico come da calcolo energetico e parete portante in legno di faggio micro lamellare lasciato a vista su cui sono ancorati e lasciati a vista tutti gli impianti. Per una migliore comprensione si rimanda alla tavola n.3 allegata. Gli impianti per il riscaldamento e il raffrescamento previsti saranno del tipo a pannelli radianti a pavimento. Si prevede l’uso del sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) per migliore la qualità indoor degli ambiente. L’energia necessaria è prevista realizzata da fonte rinnovabile costituita da pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento per mezzo di pompa di calore geotermica alimentata da pannelli solari fotovoltaici per la produzioni di energia elettrica. Gli impianti saranno ubicati in locale tecnico ubicato nei pressi della zona a verde a quota +2.00 rispetto al piano del marciapiede del fabbricato. Le caratteristiche costruttive ed impiantistiche assolvono a quanto dettato dalle nome vigenti sia in materia di sicurezza statica-sismica, sia in materia di isolamento termicoacustico che di risparmio energetico. D- Valore energetico ed ambientale Un accorto bilanciamento fra le strategie energetiche, la progettazione bioclimatica ed impiantistica e le tecniche costruttive consentiranno di raggiungere sia il comfort interno che un livello di consumo, in configurazione di riscaldamento invernale ed estivo, di molto inferiore alla media degli edifici similari esistenti in Italia. Le chiusure opache saranno iperisolate e a tenuta d’aria, mentre gli infissi, ad elevata resistenza termica, saranno dotati di schermature solari intelligenti ed integrate all’architettura in facciata, che consentiranno di regolare l’ingresso della radiazione solare diretta a seconda della stagione. L’impiego delle tecniche costruttive innovative, caratterizzate dalla accurata scelta dei componenti, velocizzeranno i tempi costruttivi, limitando l’impegno energetico nelle fasi di cantiere oltre a garantire che l’energia incorporata nell’edificio sia minimizzata in caso di futuro smantellamento e eventuale riciclaggio dei paramenti edilizi. La strategia impiantistica, decisamente innovativa ma basata, comunque, su elementi correntemente disponibili sul mercato, prevede una ventilazione meccanica controllata per fornire il necessario ricambio 3 d’aria igienico interno, mentre la produzione di calore avverrà mediante un impianto basato sulle pompe di calore oltre all’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. L’energia prodotta da un impianto centralizzato garantirà anche la produzione di acqua calda sanitaria, evitando completamente un impianto di combustione di tipo tradizionale. Ad integrazione della produzione di energia sono previsti l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di ACS, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, serbatoi di accumulo di acqua piovana, verde di pertinenza per evitare fenomeni di isola di calore e sistemi di ventilazione naturale, servizi alla persona con aree attrezzate per i bambini, aree destinate a posteggio bici e aree destinate a raccolta differenziata dei rifiuti. E- Progetto energetico: Standard Passive House Le Case Passive non sono edifici genericamente definiti come "edifici a basso consumo energetico", essi di fatto sono definiti secondo criteri scientificamente analizzati e verificati numericamente. Un Edificio Passivo è caratterizzato da due aspetti vincolanti. Uno degli aspetti riguarda il criterio energetico dell'edificio, l'altro riguarda il comfort. In un Edificio o Casa Passiva entrambi gli aspetti devono essere verificati; in altre parole una Casa Passiva è un edificio che coniuga prestazione energetica e comfort nel rispetto dell’ambiente. Una Casa Passiva è un edificio che è definito scientificamente e rispetta dei parametri ben precisi, riassumibili nei seguenti criteri: indice del fabbisogno energetico per riscaldamento ≤ 15 kWh/m²a indice del fabbisogno energetico per raffrescamento sensibile ≤ 15 kWh/m²a temperatura superficiale interna minima involucro fuoriterra ≥ 17,0°C temperatura superficiale interna minima del pavimento ≥ 18,5°C temperatura superficiale interna massima ≤ 29,0°C frequenza di ore surriscaldate ≤ 10% tenuta aria ≤ 0,64 h-1 rendimento effettivo impianto di ventilazione ≥ 75 con consumo elettrico ventole ≤ 0,45 Wh/m³ Gli obiettivi energetici della proposta progettuale passiva conseguiranno la certificazione CasaClima Gold Nature. F- descrizione SUN (superficie utile netta) dei vani: Di seguito si riporta la superficie utile netta di tutti gli ambienti e spazi che compongono l’edificio, dove per SUN si intende la superficie utile al netto di murature perimetrali e tramezzi. Gli sguinci di porte e finestre e le soglie di passaggio da un vano all’altro sono convenzionalmente considerate parti delle murature perimetrali e dei tramezzi interni. piano destinazione Edificio Spazio polifunzionale U Ingresso/disimpegni mq 227,59 mq 46,88 uffici mq 22,69 bagni mq 17,77 mq 12,75 Spazio autonomia mq 76,28 nursery mq 13,25 lavanderia mq 12,00 Cucina e dispensa mq 25,71 Pranzo/soggiorno mq 122,22 salottino mq 9,73 Laboratorio/stanza giochi mq 51,97 Sala studio mq 14,90 biblioteca mq 30,45 Sala soft mq 10,91 Sala riunioni mq 14,50 Stanza delle quiete mq 10,75 n.6 Residenze notturne mq 220,00 Spazio polifunzionale mq 162,4 In sintesi: Edificio Spazio polifunzionale U mq 880,72 mq 222,00 I progettisti 4