Il Seminario Internazionale La conservazione dei Beni Culturali in

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SPECIALE
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emina
Il Seminario Internazionale
La conservazione dei Beni
Culturali in zona sismica
Recenti sviluppi della normativa tecnica
Castel Valer il 15 Settembre si è
A
delle caratteristiche dei materiali, esistenti e
Architecture & Civil Engineering - University of
tenuto il Seminario Internazionale
di nuovo apporto, e degli effetti, strutturali e
Bath – UK), dal Prof. Paulo Lourenço
“La conservazione dei Beni Culturali
non, che ogni nuovo intervento comporta
(Department of Civil Engineering University of
in zona sismica. Recenti sviluppi della norma-
sull’esistente.
Minho – Portugal), dal Prof. Pere Roca
tiva tecnica”.
Il Seminario, prima azione del Comitato
(Department of Building Engineering -
Durante il Seminario si sono analizzati gli
Scientifico della Collana Reficere, è stato tenu-
Universitat Politècnica de Catalunya, Barcelona
aspetti principali della salvaguardia dei Beni
to dal Prof. Claudio Modena (Dipartimento di
– Spain) e dal Prof. Miha Tomaževič (Slovenia
Culturali in zona sismica, con particolare rife-
Ingegneria Strutturale - Università di Padova),
National Building and Civil Engineering
rimento alla recente pubblicazione della
dalla Prof.ssa Dina D'Ayala (Department of
Institute (ZAG) – Slovenia).
bozza di normativa tecnica italiana collegata
con l’ordinanza P.C.M. 3274/2003 e successive modifiche ed integrazioni.
Il Seminario Internazionale ha fornito uno
stato dell’arte aggiornato, in campo nazionale e
internazionale, su un tema di grande attualità.
Questa normativa tecnica, e gli studi operativi ad essa collegati per l’analisi e la valutazione della sicurezza delle costruzioni storiche
vincolate e per eseguire interventi atti a conservarne e possibilmente aumentarne il livello, hanno subito in Italia profonde evoluzioni.
Concettualmente, quello che viene sempre
più richiesto è di indagare ed analizzare con
strumenti sempre più raffinati ed affidabili le
tecniche scientifiche, maturate dopo gli eventi sismici, ed il comportamento strutturale
degli edifici storici per ridurre al minimo le
incertezze che spesso sono la vera giustificazione di interventi altrimenti non necessari.
La scelta del “minimo intervento” con il
minor impatto possibile sul valore storico e
artistico dell’edificio deve ricevere ulteriore
sostegno nella approfondita conoscenza
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rio
i relatori
Analisi di vulnerabilità
sismica degli edifici storici
PROF. DINA D’AYALA
Dipartimento di Architettura e Ingegneria
Civile, Università di Bath - UK
Membro della ICOMOS-UK
attuale Presidente del Comitato Nazionale
ISCARSAH.
La presentazione ha illustrato un metodo per
derivate, una volta identificate le tipologie
Modellazione del
comportamento strutturale
di edifici storici sotto azioni sismiche
PROF. PAULO B. LOURENÇO
Università di Minho,
Dipartimento di Ingegneria,
Guimarães - Portugal
La valutazione della vulnerabilità degli edifici
entro un campione, le curve di fragilità per
In generale, l’approccio verso la rappresen-
storici è solitamente effettuata servendosi di
ciascuna di esse, e come sia possibile ottene-
tazione numerica del comportamento si-
approcci basati sulla capacità, e la predizione
re curve predittive di danno cumulativo per
smico della muratura può focalizzarsi su un
delle perdite è ottenuta applicando distribu-
campioni per cui manchi un’indagine diretta
micro-modello di ogni sua componente
zioni normali o lognormali per livelli attesi
dei dati relativi ai danni. Infine è stato mostra-
individuale, vale a dire unità (mattone, bloc-
d’intensità macrosismica o accelerazioni di
to come l’approccio ai meccanismi di collas-
co) e malta, o su un macro-modello della
picco del suolo (PGA).
so possa essere utilizzato per derivare scena-
muratura come un insieme. Si osserva che
Numerosi autori hanno delineato il limite di
ri di danno sia in termini di accelerazione di
si possono adottare diversi livelli di raffina-
tale approccio.
spettro che di spostamento di spettro.
tezza per creare modelli strutturali.
correlare l’analisi della vulnerabilità sismica
servendosi di un approccio di meccanismo di
collasso ai danni osservati in sito.
I vari aspetti della procedura sono sottolineati con l’applicazione ad un caso reale, col
quale viene illustrato come possano essere
www.tassullo.it
L’intervento ha preso in esame modelli analitici che utilizzino modelli di componenti
strutturali (approccio con macro-modelli),
modelli strutturali continui agli elementi finiti (approccio con macro-modelli) e modelli
strutturali discontinui (approccio con
micro-modelli). Sono stati discussi i vantaggi e
gli svantaggi di questi diversi approcci. Infine
sono stati presentati due casi studio riguardanti l’applicazione dell’analisi numerica a
costruzioni emblematiche: il primo relativo ad
una chiesa nel Nord del Portogallo, mentre il
secondo ad un minareto a New Delhi in India.
Raccomandazioni internazionali
dell’ICOMOS per la
conservazione e il restauro strutturale del patrimonio architettonico
PROF. PERE ROCA
Politecnico della Catalogna,
Dipartimento di Ingegneria
delle Costruzioni, Barcellona - Spagna
Le disposizioni ICOMOS/ISCARSAH forniscono una gamma di principi e linee guida per
l’analisi e il restauro di strutture storiche, delineate nella Carta di Venezia. Secondo le Disposizioni, la conservazione deve poggiare su
un’approfondita conoscenza della storia, dei
problemi strutturali e delle necessità di intervento. Le Disposizioni riconoscono tre diverse fasi nello studio delle costruzioni storiche:
la diagnosi, la valutazione della sicurezza e la
pianificazione dell’intervento. In ognuna di tali
fasi, forniscono concetti e linee guida che mirano ad aiutare l’analista a giungere a conclusioni derivate scientificamente sulle reali condizioni dell’edificio, la sua sicurezza strutturale
e le riparazioni o i consolidamenti necessari.
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La complessità e le difficoltà insite nel restau-
alle più moderne città, svolgendo un ruolo di
ro strutturale hanno recentemente portato
connessione tra passato e presente.
l’International Scientific Committee for the
Alla base dei danni causati agli edifici storici,
Analysis and Restoration of Structures of
vi sono una inadeguata integrità strutturale,
Architectural Heritage (ISCARSAH) della
un inadeguato layout strutturale e un ina-
ICOMOS a stilare una serie di direttive per
deguato sistema di fondamenta.
l’analisi e il restauro di strutture storiche
Negli ultimi decenni sono state sviluppate e
(Recommendations for the Analysis and
verificate sperimentalmente delle misure tec-
Restoration of Historical Structures)(ISCAR-
niche per migliorare la resistenza sismica dei
SAH, 2001). Questi principi sono stati ufficialmente adottati dalla ICOMOS nel 2003.
L’enfasi viene posta sulle principali difficoltà
che possono essere affrontate dagli analisti e
dai progettisti nel tentativo di mettere in pratica i principi di restauro, e sul modo in cui le
direttive possono essere utilizzate per far
fronte a tali difficoltà. Lo studio di edifici antichi e il piano di qualsiasi intervento devono
beni culturali, scoprendo che queste strutture possono essere rafforzate fino al grado
richiesto dalla nuova costruzione/edilizia.
Tuttavia, poiché i metodi applicati devono
essere compatibili con i requisiti di restauro e
conservazione dei beni culturali, la scelta dei
metodi e la loro efficacia è limitata. Per questo motivo, è stata suggerita una riduzione dei
essere portati avanti seguendo procedure
carichi sismici di design negli specifici casi di
adeguatamente supportate da valutazione e
riabilitazione sismica su larga scala.
metodologia scientifica. Il ragionamento
La scelta di metodi per l’adeguamento sismi-
scientifico deve comprendere sia concetti
co dipende da numerosi criteri: i costi di
teorici che prove sperimentali. Le precedenti
intervento, la disponibilità di metodi e di
esperienze, derivanti da una conoscenza
mano d’opera, il controllo di qualità e molti
scientificamente acquisita, devono essere
altri. Oltre alla determinazione del rischio
prese in considerazione e integrate nel pro-
sismico, la procedura di adeguamento sismico
cedimento che porta alla diagnosi e alla pia-
degli edifici storici deve comprendere una
nificazione degli interventi
valutazione strutturale, un’analisi dell’edificio,
la scelta del metodo adeguato, la riprogettazione sismica e l’attuazione dei lavori.
La riduzione della vulnerabilità
sismica degli edifici storici
in muratura
PROF. MIHA TOMAŽEVIČ
Slovenian National Building
and Civil Engineering Institute (ZAG),
Ljubljana - Slovenia
Sulla base dell’analisi dell’osservazione del
Gli edifici situati in ambienti urbani vecchi e
parametrici della resistenza sismica degli
rurali rappresentano un patrimonio culturale
edifici storici ha portato ad una proposta
architettonico di grande importanza storica,
per la riduzione dei carichi sismici di proget-
che contribuisce ad offrire un valore aggiunto
to nel caso di riprogettazione.
danno da terremoto e dei risultati sperimentali è stato determinato un livello
accettabile di danno da considerare nella
valutazione dei parametri della prestazione
sismica. La relazione tra danno osservato,
ricerca sperimentale e i risultati degli studi
Coffee break e momenti del Seminario Internazionale.
www.tassullo.it
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