COMUNE DI BARI
TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
Mese Shakespeariano a Bari
Stagione teatrale di Bari 2016/17
Teatro Abeliano
1 novembre ore 21.00
Badatea
AMLETO
di William Shakespeare
regia NICOLA VALENZANO
Con Daniele Ciavarella, Annamaria Vivacqua, Saverio Desiderato, Tano D’Amore, Barbara Grilli, Vincenzo
Marco Desario, Maurizio Della Villa, Nicola Marino, Nicola Moschetti, Francesco Loiacono
costumi Dimitar Dimitrov
trucco e parrucco Giusy Laghetti
“Essere o non essere” è sicuramente una delle pagine più celebri della letteratura di tutti i tempi “Nel
periodo elisabettiano, infatti, si assiste ad una vera e propria rivoluzione del teatro, nella struttura, negli
allestimenti degli spettacoli, nei copioni e persino nelle messe in scena. Nasce una nuova drammaturgia ed
un allestimento tecnico delle scene, più sobrio, ma carico di energie evocative, che vede il pubblico
partecipe, attivo. Da qui la scelta registica di Nicola Valenzano, che ha realizzato un vero e proprio
spettacolo itinerante sfruttando tutti gli spazi del Teatro Abeliano, dagli spazi antistanti l’ingresso al foyer,
dal palco alla platea, in dove gli spettatori, guidati da un “pifferaio magico” che per l’occasione suonerà il
sax, saranno parte integrante della tragedia condividendo con gli attori ogni emozione, ogni evento a
cominciare dal brindisi iniziale del re Claudio, momento in cui verrà distribuito ai convenuti un calice di
prosecco.E’ previsto un dress code anche per gli spettatori: abito elegante.
PRIMA NAZIONALE
AncheCinema Royal
da martedì 8 a sabato 12 novembre ore 21.00
domenica 13 novembre ore 18.00
Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
DIGNITÀ AUTONOME di PROSTITUZIONE
Un sogno di quasi inverno in un “teatro di poesia”
edizione speciale dedicata a William Shakespeare
uno spettacolo di LUCIANO MELCHIONNA
dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna
[cast in definizione]
costumi Milla
luci Salvatore Palladino, Gianni Caccia
audio Luigi Di Martino
assistenti alla regia Sara Esposito, Agostino Pannone
regia LUCIANO MELCHIONNA
in collaborazione con Fondazione Teatro di Napoli
Dignità Autonome di Prostituzione è un format-spettacolo assolutamente innovativo: in Italia
ha dimostrato che il Teatro è ancora vivo e pulsante con le 40 edizioni, 387 repliche, oltre
374.000 spettatori/clienti. È la prima “Casa chiusa dell’Arte” dove gli attori - come cortigiane adescano e si lasciano adescare dai clienti/spettatori che, muniti del denaro locale, contrattano
il prezzo delle singole prestazioni con una “Strana Famiglia” tenutaria della Casa. Conclusa la
trattativa, il 'cliente' - uno, due o piccoli e grandi gruppi - si apparta, con l’attore scelto, in un
luogo deputato dove fruirà di una o più 'Pillole del Piacere': monologhi o performance del
teatro classico e contemporaneo, atti ad emozionare, far riflettere e divertire lo spettatore, in
'uno stupore nuovamente sollecitato’. “Mi paghi prima. E anche dopo, se ti è piaciuto.”
Per l’appuntamento di Bari un’edizione speciale interamente dedicata all’opera di Shakespeare.
Teatro Showville
8 novembre ore 21.00
9 novembre ore 10.00
Soc. Coop. ALI
THOMAS MORE
L’opera inedita di William Shakespeare
Evento in occasione delle celebrazioni dell’anniversario di William Shakespeare 1616-2016
drammaturgia Giampiero Pizzol e Otello Cenci
regia OTELLO CENCI
con Giampiero Bartolini, Andrea Carabelli, Giampiero Pizzol, Andrea Soffiantini e Isotta Ravaioli
realizzazione scene Officinateatro Srl
costumi Sartoria Liana Creazioni burattini La Ghironda Domus Coop
Shakespeare scrive di suo pugno questa sconosciuta e misteriosa opera dedicata a Thomas More, Con un
Amleto o un Enrico, William ha guadagnato bene, con un Thomas More rischia di perdere non solo gli
incassi ma la vita. Dunque, se un’azione costa tanto, deve valere tanto. Che cosa spinge il bardo a voler
mettere in svcena una storia tanto recente (accaduta poco più di 40 anni prima) e scomoda (Thomas ci
aveva rimesso la testa e altrettanto rischiava William)? In una notte di prove, discussioni, slanci e rinunce,
incontreremo il vero William Shakespeare alle prese con il grande dilemma: Essere o non essere Thomas
More?
Teatro Palazzo
11-12 novembre ore 21.00
Versiliadanza - Small Theatre/NCA
SDD SHAKESPEARE DEAD DREAMS
ideazione, regia, suono e costumi VAHAN BADALYAN coreografia Angela Torriani Evangelisti
interpreti Arsen Khachatryan, Leonardo Diana, Angela Torriani Evangelisti
video Vahram Manukyan
scene Vahan Badalyan in collaborazione con Narek Minassyan
disegno luci Vahan Badalyan in collaborazione con Gabriele Termine
in collaborazione con Small Theatre/NCA
Vahan Badalyan e Angela Torriani Evangelisti presentano, dopo il successo di 7th Sense arrivato alla 50ma
replica, la nuova co-produzione italo-armena tra Versiliadanza e lo Small Theatre. SDD si ispira a quattro
capolavori di William Shakespeare: Amleto, Otello, Macbeth e Re Lear. Il regista armeno Vahan Badalyan
in collaborazione con la coreografa italiana Angela Torriani Evangelisti presenta uno spettacolo che vuole
essere una galleria di personaggi Shakespeariani attraverso i linguaggi del teatro e della danza. SDD è un
viaggio polifonico e surreale nei quattro drammi di Shakespeare e gioca tra vari parallelismi delle figure
principali. La composizione dei diversi quadri esalta la tavolozza dei colori intensi della natura umana e
della sua affettività, appassionatamente e algidamente portate in scena da Arsen Khachatryan, Leonardo
Diana e Angela Torriani Evangelisti. I colori tenui e pastello si sviluppano gradualmente nel tessuto
scarlatto della disperazione, delle decisioni fatali, della passione e della morte.
Teatro Forma
16 novembre ore 11.00 e 21.00
Cosmasola
TO HEAR WITH EYES
Il Suono dei Sonetti con Radiodervish e Teatro Simurgh
di William Shakespeare
regia FIORE ZULLI
assistente regista Carla Robertson
con Fiore Zulli (attore, cantante), Carla Robertson (attrice, cantante), Nabil Salameh (cantante), Michele
Lobaccaro (musicista), Alessandro Pipino (musicista)
I sonetti di Shakespeare sono essenzialmente musica, e la lingua inglese è lo strumento di questa musica.
Il processo di traduzione unito alla sua puntuale verifica nel lavoro di gruppo tra attori e i musicisti del
Radiodervish ha creato una maggiore apertura nella percezione dei significati. Così l’italiano e l’inglese si
fanno eco parlando con forme e suoni diversi, ma esprimendo empiricamente la stessa immagine, lo
stesso mistero. La musica e l’azione teatrale diventano quindi un modo efficace e coinvolgente di
avvicinare alla Poesia un pubblico più ampio e diversificato, favorendo una più probabile comprensione del
suo senso profondo in rapporto alla vita.
AncheCinema Royal
16 novembre ore 21.00
17 novembre ore 10.00
Aletheia Teatro
SE TU AVESSI PARLATO ….. EMILIA
liberamente tratto dall’Otello di Shakespeare
testo e regia MARINELLA ANACLERIO
con Carla Guido, Cristian Pizzuto
musiche scritte ed eseguite da Christian Pizzuto
scene Marta Marrone,
costumi Marinella Anaclerio,
luci Giuseppe Calabrò
Una donna in punta di piedi avanza, è Emilia, moglie di Iago che, sopravvissuta alla strage, viene dal
passato a raccontarci com’è veramente andata.
Il passato la tormenta e parlare lenisce il rimpianto per ciò che non ha fatto quando poteva.
Insieme a lei scopriamo dettagli della celebre storia del Moro di Venezia che quasi sempre sfuggono, come
del resto in tanti fatti di cronaca.
Sì Otello ha ucciso, ma quanto Emilia stessa avrebbe potuto fare perché la tragedia non si consumasse…?
Un lavoro dedicato allo scottante tema della violenza sulle donne che prova a guardare gli eventi da un
punto di vista femminile non solo di vittima ma anche di complice più o meno consapevole del carnefice di
turno.”
ESCLUSIVA REGIONALE
Teatro Palazzo
giovedì 17 e venerdì 18 novembre ore 21.00
Spitfire Company
VLADIMIR MACBETIN
basato su Macbeth di Shakespeare
Concept, adattamento e regia di PETR BOHÁČ
con Jiří Štrébl Jindřiška Křivánková, Klára Alexová, Tereza Havlíčková, Lukáš Šimon, Marek Menšík
Musiche Matouš Hekela
luci Karel Šimek, Martin Špetlík
scene e costumi Lucia Škandíková
Proiezioni Eva Chudomelová, Miřenka Čechová, Petr Boháč
fotografia Michal Jančovský
Produzione Spitfire Company, Tereza Havlíčková, Barbora Repická
Coordinamento Ludmila Vacková
Co-produzione Bezhlavi z.s. e Palác Akropolis
Spettacolo in ceco con sovratitoli in italiano
Saggio teatrale sulla manipolazione e ironia. L’opera più breve di Shakespeare, il Macbeth, nel
contesto della storia di Putin.
Che succede se il Macbeth, la più breve opera di Shakespeare, viene vista come la storia di un
tiranno solitario che sta provando a scappare nel momento della sua sconfitta? Si sente in
colpa? Può ammettere che il suo gioco di potere e vita sono alla fine= Vladimir Macbetin sta
aspettando, come i personaggi di Beckett, il suo ultimo salvataggio. È stato abbandonato
nell’atrio dell’aeroporto. Solo nella sua pazzia. Pazzo nella sua solitudine. Il Macbeth
shakespeariano è il registro per prototipi di uomini che hanno deciso di essere soli nel
raggiungere il potere assoluto.
Macbeth + Vladimir Putin = Vladimir Macbetin
Che succede quando due personaggi diventano uno? Che succede quando guardiamo al
governo di Vladimir Putin attraverso l’opera ultra conosciuta del bardo, piena di omicidi,
intrighi e fato tragico? Che tragedia è nascosta nel destino di Vladimir Putin= Possiamo trovare
delle risposte nei temi dell’alienazione, manipolazione, separazione, paura, sospetto e
ideologia.
Teatro Forma
19 novembre ore 10.30 e 21.00
Compagnia Tiberio Fiorilli
MACBETH y dona Macbeth
con Alfredo Vasco e Rachele Viggiano
e con Luca Amoruso, Giuseppe Antonacci, Giordano Cozzoli, Silvia Cuccovillo, Ivan Dell’Edera, Fabio
Giacobbe, Carlotta Rinaldi, Nunzio Sorrenti
adattamento e regia ALFREDO VASCO
Nella sua sinistra e terrificante grandiosità il “Macbeth” deve essere considerato uno dei massimi
capolavori di Shakespeare. E’ incentrato sul tema dell’uomo e l’ossessione del Potere. Macbeth che
consegna la sua anima alla dannazione ed al peccato pur di soddisfare la sua ossessione.
Macbeth e la sua diabolica compagna, lady Macbeth. Abbiamo ambientato la vicenda nel Sud America
degli anni settanta. Si pensi al Cile di Pinochet e all’Argentina di Videla. Shakespeare è senza tempo.
Abbiamo scelto la suggestione del Sud America perché quelle vicende ci hanno particolarmente colpito.
Efferatezze. Uccisione del legittimo detentore del Potere. Crudeltà senza limiti.
AncheCinema Royal
20 novembre ore 18.15
Associazione Musicale Diapason / Rocco Capri Chiumarulo
SUONANDO SHAKESPEARE
di William Shakespare, Johann Sebastian Bach, Benjamin Britten, John Dowland, Vito Palumbo
regia ROCCO CAPRI CHIUMARULO
assistente alla regia Angela Teresa Consoli
con Rocco Capri Chiumarulo, Anna Garofalo, Nicola Fiorino, Angela Teresa Consoli
Lo spettacolo verte sulla selezione di alcuni Sonetti di Shakespeare, la cui lettura è alternata all’esecuzione
di brani per il violoncello. A lungo considerati come confessioni private del poeta, i Sonetti affrontano temi
cari alla celebrazione della donna amata, alla condizione umana e alla sensualità. La durezza della lingua
dei Sonetti, aspra e dissonante, costituisce un forte elemento di singolarità della poesia di Shakespeare
rispetto a quella dei poeti elisabettiani, suoi contemporanei, ed è per questo assimilabile alla sensibilità
contemporanea. Il vero tema dello spettacolo è l’interazione tra voce e musica sull’indagine della
sensibilità contemporanea, vissuta come inquietudine.
Teatro Purgatorio
22 novembre 2016 ore 10.00 e 21.00
Breathing Art Company
TUTTE LE DONNE DI WILLIAM
coreografie e regia SIMONA DE TULLIO
assistente alle coreografie Ilaria Lacriola
con Ilaria Lacriola, Rita Giannuzzi, Giovanna Lasciarrea, Roberta Chiarelli, Maria Shurkahl
musiche Ivan Iusco
“Abbiamo voluto far parlare i corpi delle donne, raccontare l’amore, gridare la passione, sperimentare,
giocare con le danzatrici, ricercare un linguaggio nuovo per far parlare di William, il nostro William. La
danza, i corpi…i corpi, l’amore…l’amore e la morte. Desdemona, Ofelia, Lady Macbeth e Giulietta ci
raccontano le loro storie, le nostre storie. I corpi si ribellano alla violenza, l’ordine viene distrutto
dall’eccesso di amore, amore viziato per la donna. Il lavoro coreografico incalza fino alla sua stessa
distruzione, la partitura si perde e rimangono esseri umani, solo corpi soli.”
Casa di Pulcinella
25-26 novembre 2016 ore 21.00
Cantieri Teatrali Koreja / Compagnia Capone Cosentino
FARSA NERA
di Valentina Capone e Andrea Cosentino
regia VALENTINA CAPONE E ANDREA COSENTINO
assistente alla regia Carlo Maria Fabrizi
con Valentina Capone, Andrea Cosentino
Da “la Tragedia Scozzese” all’attuale cronaca nera, resta un ricordo che si incastra nelle interviste, nelle
confessioni, nelle intercettazioni ambientali e telefoniche la cui dovizia di particolari è inversamente
proporzionale alla capacità di illuminare quella porzione di male che fa parte di noi.
Oggi non abbiamo più grandi Poeti ad interpretare il significato di queste tragedie; siamo passati dalle
parole di Shakespeare ai fatti riportati ogni giorno sulle prime pagine, che, con il vocabolario limitato e
l’inutile quantità di dettagli che li accompagnano, ci distraggono da noi, da una sincera analisi di quella
porzione di Male che, naturalmente, fa parte di noi.
E la nostalgia della poesia Shakesperiana fa da sottofondo doloroso in una scrittura immersa nel
contemporaneo.
AncheCinema Royal
27 novembre ore 21.00
Resextensa
SHAKESPEARE IN DREAM – L’ISOLA MAGICA
di Selene Favuzzi
coreografia ELISA BARUCCHIERI
con Elisa Barucchieri, Lucia della Guardia, Nico Gattullo, Francesco Lucarelli, Mariangela Massarelli, Paolo
Proietti
L'Uomo, il piccolo essere colmo di emozioni, passioni e fragilità, ha, in effetti, bisogno del magico: aiuta a
sopportare, aiuta a comprendere, aiuta a dare senso e importanza alla vita.
Shakespeare ricorre a personaggi magici in varie delle sue opere. Essi appaiono come forze straordinarie
che spingono avanti gli eventi. Il non concreto è guida per ogni essere umano: aiuta a comprendere il
mistero della vita nelle sue mille sfaccettature dolorose e gioiose, è punto di riferimento, preghiera,
supplica, scaramanzia ed esorcismo per gli avvenimenti di quotidiano vivere e per i momenti di
straordinaria emozione. Lo spettacolo è rappresentato in doppia lingua, giocando tra la parola poetica di
Shakespeare e la potenza e immediatezza della lingua madre del pubblico.
Cinema Teatro Splendor
29 novembre 2016 ore 21.00
Teatro delle Bambole
FALSE HAMLET
Opera teatrale in Fa maggiore
liberamente ispirata ad “Amleto” di William Shakespeare
drammaturgia Andrea Cramarossa
con Isabella Careccia, Federico Gobbi
costumi Silvia Cramarossa
sguardo tecnico Nicola Santamato
regia ANDREA CRAMAROSSA
“False Hamlet”, come destreggiarsi nella finzione, come percepire la realtà. Forse. L’imperatore del dubbio
vive la sua perenne incertezza dell’esistere, frastornato dalle richieste dell’essere. Amleto ed Ofelia si
ritrovano faccia a faccia in una stanza, una zona franca, dove si dicono tutto quello che pensano l’uno
dell’altra. Il testo è originale ed è ispirato a “Amleto”, Atto III, Scena I; alcuni frammenti del testo
originario, faranno da contraltare alla spudorata finzione della realtà, fino a non comprendere più dove sia
il testo del bardo e la sua rappresentazione e dove la finzione vera e propria, in una traduzione che più
della parola riguarda l’anima. Nella drammaturgia, verranno proposti passaggi in lingua inglese e in lingua
francese; una scelta che deriva dall’esigenza del viaggio e dello spostamento semantico della falsità
proposta.
AncheCinema Royal
29 novembre ore 21.00
Canone Inverso / Charioteer Theatre
THE MERRY WIVES OF WINDSORILLIAM
di Laura Pasetti
idea scenica e regia LAURA PASETTI
assistente alla regia LISA CAPACCIOLI
musiche originali di ROBERTO ANDREONI
con Laura Faoro, Maria Calvo, Firmina Adorno
in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Tre vedove si incontrano all’anniversario della morte del loro amato: la moglie, e sappiamo per certo che
l’ha avuta; l’amante, e, anche se non lo sappiamo, possiamo sospettare che la fedeltà non fosse una delle
sue doti; un personaggio, anzi il personaggio femminile per eccellenza, diventato l’emblema della sua
drammaturgia: Giulietta. Il caso le fa incontrare in un momento tragico: stanno piangendo l’amore
perduto e vogliono suicidarsi. Ma la vicenda prende una strana piega quando scoprono che non è solo il
dolore ad accomunarle: è anche l’uomo che hanno perso, lo stesso, William! Il dolore si trasforma in
rabbia, la disperazione in complicità, compiendo un percorso di consolazione, alternando riso e pianto, in
un susseguirsi di quadri comico-surreali.
AncheCinema Royal
30 novembre ore 21.00
AltraDanza
DA "I SONETTI" A "FRAMMENTI DI UN DISCORSO
AMOROSO"
con Sabrina Speranza, Vera Sticchi, Serena Pantaleo, Antonio Mitaritonna, Donato Barile, Emanuele
Cappelli
musiche Davide Viterbo, Autori Vari
costumi Michele Napoletano
luci, coreografie e regia DOMENICO IANNONE
Uno studio approfondito del drammaturgo inglese, è stata la chiave con la quale Domenico Iannone,
coreografo, ha potuto creare il balletto "Frammenti di un discorso amoroso". L' amore in letteratura e
l'interpretazione del romanticismo, non ha una datazione temporale. Spesso, molto spesso, l'amore è
coinvolto in passione totalitaria, assoluta, cieca. Balletto di letteratura-coreografica, in scena rappresenta
la chiave proprio degli estremi degli amori potenti, la forza degli amori incompresi e fortemente desiderati.
Non ricambiati, non con la stessa intensità con la quale, inspiegabilmente ognuno di noi, ama.
ESCLUSIVA REGIONALE
Teatro Palazzo
lunedì 5 e martedì 6 dicembre 2016 ore 21.00
Fortebraccio Teatro
Roberto Latini
AMLETO + DIE FORTINBRASMASCHINE
di e con Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci e tecnica Max Mugnai
drammaturgia Roberto Latini, Barbara Weigel
regia ROBERTO LATINI
In collaborazione con L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, ATER – Circuito Regionale Multidisciplinare,
Fondazione Orizzonti d’Arte
Amleto + Die Fortinbrasmaschine è la riscrittura di una riscrittura. Alla fine degli anni ‘70 Heiner Müller
componeva un testo che era liberamente ispirato all’Amleto di Shakespeare.
Oggi, tentiamo una scrittura scenica liberamente ispirata a Die Hamletmaschine di Heiner Müller.
Lo facciamo tornando a Shakespeare, ad Amleto, con gli occhi di Fortebraccio, con l’architettura di Müller,
su un palcoscenico sospeso tra l’essere e il sembrare.
Intitoliamo a Fortebraccio il nostro sguardo sul contemporaneo, la caccia all’inquietudine nel fondo
profondo del nostro centro, per riscriverci, in un momento fondamentale del nostro percorso.
Ci siamo permessi il lusso del confine e abbiamo prodotto da quel centro una deriva.
Una derivazione, forse; alla quale riferirci nel tempo, o che probabilmente è il frutto maturo di un tempo
che già da tempo è il nostro spazio.
Di Heiner Müller conserviamo la struttura, la divisione per capitoli o ambienti e componiamo un
meccanismo, un dispositivo scenico, una giostrina su cui far salire tragedia e commedia insieme.
Die Hamletmaschine è modello e ispirazione: Album di Famiglia; L’Europa delle donne; Scherzo; Pest a
Buda Battaglia per la Groenlandia; Nell’attesa selvaggia, Dentro la orribile armatura, Millenni.
Ci accostiamo alla potenza della sua intenzione trattandolo come un classico del nostro tempo.
La riflessione metateatrale e quindi culturale e quindi politica che ci ha sempre interessato, la capacità del
teatro di rivolgersi a se stesso, alla sua funzione, alla sua natura, per potersi proporre in forme mutabili,
mobili, è la voce dalla quale vorremmo parlare i nostri suoni.
L’Amleto è una tragedia di orfani, protagonisti e antagonisti di un tempo in cui i padri vengono a
mancare. Anche "Die Hamletmaschine”, ormai, da figlio è diventato padre.
Questo ha a che fare con la nostra generazione, da Pasolini in poi, con la distanza che misura condizione
e divenire, con il vuoto e la sua stessa sensazione.
Siamo Fortebraccio, figlio, straniero, estraneo e sopravvissuto e arrivando in scena quando il resto è
silenzio, domandiamo: “Where is this sight?”