LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch LuganoInScena 2016/2017 Focus William Shakespeare Il più grande drammaturgo di tutti i tempi, dopo 400 anni dalla sua scomparsa riesce ancora a sorprenderci per l’attualità dei suoi testi, per la capacità e la profondità di scavo nell’essere umano. Tragedie, commedie, drammi storici, tre appuntamenti per ricordare, parola del Bardo, che il teatro è il grande palcoscenico del mondo. COME VI PIACE di William Shakespeare, regia di Leo Muscato MACBETH di William Shakespeare, regia di Franco Branciaroli GIULIO CESARE. PEZZI STACCATI intervento drammatico su William Shakespeare ideazione e regia di Romeo Castellucci 1/4 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch COME VI PIACE di William Shakespeare traduzione e adattamento di Leo Muscato regia di Leo Muscato con (in ordine alfabetico): Eugenio Allegri, Matteo Baiardi, Giulio Baraldi, Dario Buccino, Vittorio Camarota, Michele Di Mauro, Marco Gobetti, Mariangela Granelli, Daniele Marmi, Silvia Giulia Mendola, Laura Pozone e Beatrice Vecchione scene Federica Parolini costumi Vera Pierantoni Giua luci Alessandro Verazzi musiche originali Dario Buccino consulenza sonora Gup Alcaro assistente alla regia Alessandra De Angelis assistente scenografa Eleonora De Leo produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese Ma 29.11.2016 ore 20:30 Me 30.11.2016 ore 20:30 Sala Teatro “Come vi piace” (As You Like It) è una fra le commedie più amate e allestite in tutto il mondo, forse perché è fra le più poetiche e divertenti che William Shakespeare abbia scritto. Eppure in Italia è fra le meno rappresentate, forse a causa di un certo pregiudizio letterario che l’ha relegata al genere pastorale. Invece qui Shakespeare riesce a creare un luogo in cui tutto può accadere, e dove l’ilarità prende il sopravvento su ogni cosa. Ed è a partire da questo presupposto che il regista Leo Muscato ha realizzato la propria versione della commedia, un omaggio al drammaturgo inglese a 400 anni dalla morte. L’opera inizia con dei fatti che sembrano preludere a tutt’altro: due fratelli si picchiano a sangue per questioni di soldi ed eredità; uno di loro inizia anche a tramare per la morte dell’altro. Un Duca amato da tutti viene spodestato e messo al bando da un suo fratello tiranno e usurpatore. A Corte, adesso, ci si diverte con combattimenti durante i quali un lottatore spezza le ossa ai suoi avversari, riducendoli in fin di vita. Per gli oppressi, la sola speranza di salvezza è la fuga: scappare a qualunque costo e il più rapidamente possibile. Sembrerebbero premesse per una tragedia, ma improvvisamente, l’azione prende una piega completamente diversa, perché chi fugge, approda nella Foresta di Arden. E qui inizia la meraviglia. Arden è un luogo leggendario, uno spazio al di fuori del mondo, qualcosa di più dell’ambiente nel quale si svolge la più mozartiana delle commedie di Shakespeare. È il miglior luogo in cui intrattenersi in Shakespeare. È uno spazio della fantasia, dove ogni cosa allude a un mondo alla rovescia, dove tutto è arbitrario, e molto spesso, contraddittorio. Si ha la sensazione che lì dentro sia tutto plausibile, compreso avere una pecora come amica del cuore. Ma dietro un’apparente spensieratezza, si nascondono tematiche che rendono quest’opera una fra le più politiche che Shakespeare ci abbia regalato. E Shakespeare, attraverso le parole di Jaques, sembra un attivista delle politiche ambientali ante litteram: “Cacciando gli animali, voi esercitate gli stessi soprusi e provocate danni maggiori di quelli causati dal vostro malvagio fratello che vi ha spodestato con la forza”. 2/4 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch MACBETH di William Shakespeare traduzione di Agostino Lombardo regia di Franco Branciaroli con Franco Branciaroli e Valentina Violo e con (in ordine alfabetico) Tommaso Cardarelli Enzo Curcurù, Stefano Moretti, Fulvio Pepe, Livio Remuzzi e Giovanni Battista Storti scene Margherita Palli costumi Gianluca Sbicca luci Gigi Saccomandi produzione CTB Centro Teatrale Bresciano – Teatro de Gli Incamminati Ma 06.12.2016 ore 20:30 Me 07.12.2015 ore 20:30 Sala Teatro Il “Macbeth”– afferma il regista Franco Branciaroli – inizia da un mondo esterno in guerra, dove caratteristiche come efferatezza e sete di sangue, al pari del coraggio, sono ritenute virtù, in quanto preservano il mondo interno della corte, una società patriarcale civilizzata regolata da leggi divine. La violenza che si applica all’esterno non vale per l’interno, altrimenti tutto salta e tra il dentro e il fuori non c’è più differenza, tutto diventa guerra. Macbeth a un certo punto sceglie di portare la violenza all’interno e a questo si somma il fatto che anche la Lady, la sua parte femminile, si snatura e prende caratteristiche maschili: allora il caos è totale. Macbeth viene infatti “sedotto” all’ambizione dalle streghe, che storicamente rappresentano la minaccia al mondo patriarcale, e indotto all’assassinio da sua moglie, che viola il suo ruolo sociale di donna agendo come agirebbe un uomo. Al caos generato da donne che sono uomini (ovvero da una natura femminile perversa) solo un “non nato di donna” potrà porre fine. Ma il dramma è ancora più complesso e tremendo: Macbeth, uccidendo il re, simbolo del padre e del divino, uccide la sua stessa umanità ed entra in una dimensione di solitudine dove perde tutto, amore, ragione, sonno, scopo di vivere. In più, la sua vittoria è sterile perché non ha eredi, e questa sua rinuncia alla sua umanità servirà solo a passare il trono al figlio di un altro. Il “Macbeth” è la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali. Intorno all’inquietante parabola di seduzione dell’anima al male pulsa l’enigmatico cuore di questa tragedia. Con il sostegno della Clinica Luganese 3/4 LuganoInScena Piazza Bernardino Luini 2 6901 Lugano T +41 (0)58 866 42 73 [email protected] www.luganoinscena.ch GIULIO CESARE. PEZZI STACCATI intervento drammatico su William Shakespeare ideazione e regia di Romeo Castellucci con Dalmazio Masini, Sergio Scarlatella e Gianni Plazzi assistenza alla messa in scena Silvano Voltolina tecnica Andrea Melega produzione Socìetas Raffaello Sanzio in collaborazione con il Festival Cinergia Me 25.01.2017 ore 19:00, ore 21:00 Gi 26.01.2017 ore 19:00, ore 21:00 Sala Teatro Un vero dramma della voce alle prese con il potere retorico della parola, che invera il conflitto tra padri e figli, tra nuclei opposti e il processo che se ne genera. “Tornare a Giulio Cesare, spettacolo della Socìetas Raffaello Sanzio andato in scena per la prima volta nel 1997, non significa assecondare la nostalgia o la seduzione dell’autocitazione. I discorsi di “…vskij” e Marco Antonio si fronteggiano ora come due nuclei vivi. Sono pezzi staccati come qualcosa che si riferisce a un tutto ma che, al contempo, lo supera in funzione. […]. Da un lato il personaggio di “…vskij” – allusione a uno dei padri fondatori del teatro occidentale – inserisce una telecamera endoscopica nella propria cavità nasale fino alla glottide, proiettandone l’immagine su uno schermo circolare: visualizza così il viaggio a ritroso della voce fino alla soglia delle corde vocali, come a mostrare la carne della parola. Dall’altro, un attore laringectomizzato pronuncia l’orazione funebre di Marco Antonio per Giulio Cesare: il picco retorico del dramma si rinnova in una foniatria sgolata, la sola capace di sopportare il discorso, perché letteralmente parlata da una “ferita”.” (Piersandra Di Matteo, teorico di teatro contemporaneo) 4/4