',3$57,0(172)81=,21$/(0$7(512,1)$17,/( 5HVSRQVDELOH'U*HUDUGR&LWUR 8)),&,23(5,/&225',1$0(172 263('$/(7(55,725,2 33$ 3HUFRUVL3HGLDWULFL$]LHQGDOL ³'DOOH/LQHH*XLGDDOO¶LQWHJUD]LRQH2VSHGDOH7HUULWRULR´ ,3HUFRUVLGL1HRQDWRORJLD /DGLPLVVLRQHSUHFRFHSURWHWWDGHOQHRQDWR $8725, - Dr. Diodato Maiorino Pediatria Ospedale Nocera Inferiore - Dr. Norberto Nosari Pediatria Ospedale Nocera Inferiore - Dr.ssa Giuseppa Sessa Pediatria di Libera Scelta – Nocera Inferiore - Dr. Vincenzo Stile Pediatria di Libera Scelta – Nocera Inferiore 5()(5(17(6&,(17,),&2 - Dott. Gerardo Citro Pediatria Ospedale Nocera Inferiore &225',1$725( - Dr. Antonio Fasolino Pediatria di libera scelta – Castel S. Giorgio 1 6LWXD]LRQHDWWXDOHGHOOD$6/6$ I nati nelle U. O. di Pediatria dei P. O. di Cava de’ Tirreni, di Sarno, di Scafati e di Nocera I nferiore vengono in genere dimessi dopo la terza giornata di vita compiuta e dopo aver praticato gli screenings neonatali. E’ talvolta previsto, in casi particolari, il rientro in ospedale per un controllo clinico. &DPELDPHQWLGDLQGXUUH • Riorganizzazione della assistenza neonatale nei punti-nascita • Organizzazione del rooming-in al fine di incentivare l’allattamento al seno • Corsi di preparazione alla nascita per le gestanti e primo contatto col pediatra di famiglia già durante il corso (primi consigli e nozioni di puericultura) • Corsi di formazione neonatologica ed incontri programmati tra operatori ospedalieri e territoriali al fine di promuovere la cultura dell’approccio al neonato. ,QGLFDWRULGLTXDOLWj • Riduzione del numero dei rientri in ospedale nelle prime 2 settimane di vita • Riduzione del rapporto dei ricoveri tra i neonati dimessi prima o dopo 72 ore di vita • Aumento del numero degli allattati al seno in rapporto al numero dei nati dimessi prima e dopo 72 ore di vita • Diminuzione del numero degli accessi al pronto soccorso e delle richieste di consulenza pediatrica territoriale per problemi gestionali banali del neonato. 352*5$00$'(//($77,9,7$ Per dimissione precoce si intende la dimissione del neonato dal nido prima di 48-72 ore di vita. A tal fine è necessario selezionare i casi e contemplare una organizzazione sanitaria che preveda l’assistenza post-ospedaliera del neonato e della puerpera. La comparsa di complicanze deve essere tenuta presente per tutta la prima settimana di vita. 3UHVHOH]LRQHGHOODSXHUSHUD La preselezione delle puerpere è effettuata dalla coordinatrice del Servizio di Dimissione Precoce/ Protetta (DP/ P) o comunque dall’ostetrica del Sevizio. L’ostetrica coordinatrice del servizio DP/ P consulta il ginecologo responsabile per identificare le puerpere che possono essere dimesse precocemente ed usufruire della dimissione precoce. ,GHQWLILFD]LRQHGHOOHSXHUSHUH • • • • • • • • residenza nell’ASL SA1 anamnesi patologica negativa gravidanza fisiologica P. A. ≤ 135/ 80 mm Hg Hb ≥ 9,5 mg/ ml a 36, 38 sett. di gestazione oppure ≥ 8,5 mg/ ml da prelievo eseguito in puerperio assenza di incompatibilità materno fetale del sistema ABO e fattore Rh parto eutocico tra la 38a e la 42a settimana di gravidanza secondamento fisiologico 2 • • • • perdita ematica ≤ 500 ml minzione spontanea entro 4 ore dal parto assenza di lacerazioni complicate particolare attenzione nei casi di: manovra di Kristeller eseguita durante il periodo espulsivo pregressi interventi chirurgici sulla mammella. 3UHVHOH]LRQHGHOQHRQDWR A seguito della segnalazione da parte dell’ostetrica della ammissibilità della puerpera al Servizio di DP/ P, il neonatologo valuta l’ammissibilità del neonato secondo i seguenti criteri di ammissione: • • • • • • nato a termine fra la 38a e la 42a settimana di gestazione liquido amniotico limpido o tinto posteriormente o tinto solo nel periodo espulsivo Apgar: a 1’ ≥ 7; a 5’ ≥ 9 obiettività generale alla nascita nella norma peso alla nascita appropriato all’età gestazionale (curve dei percentili della SIN–RIP 1999) anamnesi familiare negativa per morte neonatale e valutazione dei fattori di rischio familiari 'LPLVVLRQHGHOODSXHUSHUDHGHOQHRQDWR Qualora risultino soddisfatti i requisiti materni e neonatali previsti, il ginecologo e il neonatologo in accordo propongono alla puerpera la dimissione precoce, che potrà avvenire tra le 36 e le 48 ore dal parto. &RQWUROORGHOODSXHUSHUDDOODGLPLVVLRQH • • • • • • Pressione arteriosa, frequenza cardiaca e temperatura nella norma involuzione uterina (dalla linea ombelicale trasversa, utero contratto) lochiazioni scarse, di tipo siero-ematico eventuale sutura episiotomica minzione spontanea mammelle: turgide, secrezione di colostro presente. &RQWUROORGHOQHRQDWRDOODGLPLVVLRQH Il • • • neonato può essere dimesso con la madre quando sono soddisfatti i seguenti criteri: obiettività generale nella norma alvo (emissione di meconio) e diuresi regolare adeguata alimentazione: se il neonato è allattato al seno si richiede che personale qualificato abbia osservato almeno due poppate e verificato la corretta posizione e la validità della suzione • normalità delle indagini ematochimiche eseguite [ (gruppo Rh, test di Coombs, eventualmente ematocrito e bilirubina totale, glicemia (se macrosoma)] • assenza di infezioni in atto e/ o di malformazioni evidenti. 3 0RGDOLWjGHOODGLPLVVLRQHSUHFRFHSURWHWWD La coordinatrice/ ostetrica che ha effettuato la preselezione, prima della dimissione scrive su un apposito registro il nominativo, il domicilio e il numero telefonico della puerpera, le consegna un opuscolo informativo contenente anche il recapito telefonico dell’ostetricia e della neonatologia da utilizzare in caso di urgenza e prende accordi per la prima visita da effettuarsi tra la terza e la sesta giornata dal parto con il ginecologo ed il neonatologo addetto al servizio. Il neonatologo, in occasione del controllo ambulatoriale, provvederà allo screening neonatale ed affiderà il prosieguo delle cure al pediatra di famiglia. (YHQWXDOHULHQWURLQ2VSHGDOH Qualora il ginecologo o il neonatologo ravvisino la necessità di ricovero in ospedale rispettivamente della madre o del neonato per il riscontro di nuove problematiche, viene offerta la possibilità di mantenere anche in questa occasione il contatto madre-neonato. Pertanto, in caso di patologia materna, la puerpera sarà ricoverata presso il reparto di puerperio e il neonato sarà accolto al Nido oppure, in caso di patologia neonatale, il piccolo sarà ricoverato in Patologia Neonatale. 5XRORGHOSHGLDWUDGLIDPLJOLD Le principali problematiche insorgono dopo la dimissione entro le prime 2 settimane di vita e consistono principalmente in: Difficoltà dell’accrescimento e dell’alimentazione Itteri Infezioni Disturbi metabolici (ipoglicemia, ipocalcemia) Cardiopatie congenite Gli VFUHHQLQJQHRQDWDOL, da praticarsi preferibilmente dopo le 72 ore di vita, verranno effettuati al primo controllo ospedaliero. 'LIILFROWjGLDFFUHVFLPHQWRHGLDOLPHQWD]LRQH Oscillazioni fisiologiche del peso nei primi giorni di vita (calo fisiologico non oltre il 10% del peso alla nascita) Recupero completo del calo con ritorno al peso della nascita entro il 10° giorno Inutilità nella routine della doppia pesata Pesata settimanale. In caso di difficoltà di alimentazione è opportuno: Promuovere l’allattamento materno Spiegare l’importanza di attaccare il neonato al seno “a richiesta” Verificare che il neonato bagni almeno sei pannolini nelle 24 ore di urine o di feci. Attenzione a: 4 Calo ponderale > del 10% Mancato inizio della risalita del peso entro 3-4 giorni Mancata ripresa del peso alla nascita entro 2 settimane Insufficiente emissione di urine e di feci Pianto frequente ed inconsolabile In caso di eccessivo calo di peso: cosa fare? Proporre poppate molto frequenti in attesa della montata lattea Evitare l’uso del succhiotto Somministrare eventualmente piccole dosi di latte artificiale, magari con il cucchiaino Evitare la somministrazione di altri liquidi (soprattutto se zuccherati). Questi provvedimenti tendono ad evitare la riduzione della fame e quindi della suzione valida e dell’aumento del riassorbimento epatico della bilirubina, con conseguente ittero, che è la causa più frequente di riammissione in ospedale (51%) - Pediatrics 1998; 101:32. ,WWHUR Seguire le eventuali indicazioni contenute nel libretto di dimissione del neonato per successivi controlli dell’ittero. Porre particolare attenzione sugli: • itteri emolitici • itteri persistenti oltre le 2 settimane di vita • itteri accompagnati da altra sintomatologia. In tali casi concordare l’invio del neonato presso l’ambulatorio ospedaliero per gli accertamenti del caso. ,QIH]LRQL Il quadro clinico può essere aspecifico e talvolta molto sfumato. I segni più suggestivi possono essere: • cambiamenti di umore • scarsa perfusione periferica • segni di difficoltà respiratoria • difficoltà nell’alimentazione • alterazioni della vigilanza, della motilità e del tono muscolare • persistenza dell’ittero. In tali casi concordare l’invio del neonato presso l’ambulatorio ospedaliero per gli accertamenti del caso. 'LVWXUELPHWDEROLFL Da sospettare in caso di: z alterazioni della motricità (tremori, clonie, ipotonia e ipertonie) 5 z alterazioni del comportamento (scarsa reattività generale, pianto flebile o eccessivamente acuto, scarsa mimica, inconsolabilità). &DUGLRSDWLHFRQJHQLWH Le forme che non dipendono in modo critico dalla pervietà dei circuiti fetali sono tollerate, o addirittura mute, alla nascita. E’ il caso delle comunicazioni fra cuore sinistro e cuore destro oppure delle comunicazioni a livello dei grossi vasi. Segni di esordio di cardiopatia nel neonato possono essere: • • • cianosi affaticamento e sudorazione abbondante durante il pasto soffio (segno incostante). Segni di scompenso cardiaco (aggravamento della cardiopatia): tachicardia (100-160 b/ minuto) e tachipnea (40-60 r/minuto) pallore ritmo di galoppo polsi di ampiezza ridotta oliguria - edemi rara e tardiva l’epatomegalia cianosi (tardiva e correlata all’edema polmonare) In tali casi concordare l’invio del neonato presso l’ambulatorio ospedaliero per gli accertamenti del caso. &XUDGHOPRQFRQHRPEHOLFDOH Il pediatra di famiglia deve porre particolare attenzione a: secrezione purulenta: l’omfalite (arrossamento, edema, secrezione purulenta) rafforzamento dell’igiene del cordone associata ad un trattamento antibiotico per via generale (amoxicillina + acido clavulanico) e locale (neomicina-bacitracina). Prima di iniziare il trattamento antibiotico raccogliere un tampone ombelicale. sanguinamento: poche gocce di secrezione sanguinolenta sono normali per qualche giorno. Se il sanguinamento è abbondante o persistente può essere la spia di un deficit coagulativo. arrossamento e/o edema cutaneo: può essere il primo segno di una omfalite ed è necessario perciò rafforzare le norme igieniche ed instaurare un trattamento antibiotico locale (neomicina-bacitracina). ritardo nella caduta del cordone ombelicale (> 30 giorni): può essere la spia di una patologia sottostante (granuloma, persistenza dell’uraco, deficit di alfa-16 antitripsina, ecc.) e si deve perciò richiedere una ecografia ed inviare il bambino presso l’ambulatorio ospedaliero. )$7725,&+(5,'8&212,5,6&+,',',0,66,21(35(&2&( Oculata scelta dei neonati da dimettere precocemente Dimissione non precoce per i neonati a rischi sociale e/ o familiare senza un servizio territoriale che li assista Dimissione del neonato con scheda neonatologica allegata al libretto sanitario che ne riporti i rischi eventuali Iscrizione sanitaria con il PdF prima della dimissione “Conoscenza” della pediatria di famiglia già dal corso di preparazione alla nascita Adeguata formazione professionale Percorsi concordati e sanciti da appositi accordi integrativi regionali o aziendali Disponibilità dei Colleghi a prendersi carico del processo. 3(5&26758,5(819(523(5&2562,16,(0(« Promuovere la cultura dell’approccio al neonato Fare formazione anche al Pediatra di Famiglia sulla neonatologia Organizzare sistematici momenti di incontro fra le neonatologie e le strutture territoriali Codificare in precisi accordi le “regole” del processo Incentivare i Pediatri di Famiglia ad occuparsi del problema Non fare ciò che non si è concordato tutti insieme. Affinchè la dimissione non sia precoce ma “protetta”… 7 Bibliografia 1. Anne M. Marbella, Veerappa K. Chetty, and Peter M. Layde - Neonatal Hospital Lengths of Stay, Readmissions, and Charges - Pediatrics 1998; 101: 32-36 2. Firmino F. Rubaltelli, Paolo Becherucci - La dimissione precoce del neonato: dall’ospedale al pediatra di famiglia (relazione 8º Convegno Pediatrico: Congresso Nazionale di Pediatria Pratica - Firenze 7-8 Novembre 2003 3. Chalmer I et al eds. Effective care in pregnancy and childbirth. 2nd ed.Oxford: Oxford University Press; 1990 4. Terzian E, Regalia A. Nè arte nè scienza: stereotipi ed ambiguità dei modelli di assistenza ostetrica. I n: Sbisà M ed. Come sapere il parto. Torino: Rosenberg & Sellier, 1992. p.81-116 5. Coordinamento regionale del Lazio per una nuova coscienza del parto e della nascita (a cura di). Il puerperio. Consigli utili. Roma; 1996 6. Comune di Roma e Coordinamento regionale Lazio per una nuova coscienza del parto e della nascita (a cura di). Progetto pilota di assistenza domiciliare al puerperio. Relazione finale. Roma; 1995 $6/6$±1HRQDWRORJLD /DGLPLVVLRQHSUHFRFHSURWHWWDGHOQHRQDWR 8