che iniziano precocemente la loro differenziazione e che rappresentano due future trachee. L a fig. 3 mostra, ad un ingrandimento maggiore di quello della fig. 2 , un tratto della corteccia, del cambio e del tessuto di cicatrizzazione della pianta, che ha funzionato da soggetto nell'innesto riprodotto nella fig. 2 , a destra della zona dove sono comparsi i noduli di tessuto lignificato, cioè nel tratto che non ha ancora raggiunto il legno della marza. Si vede che la zona cambiale ha perduto il suo caratteristico aspetto, dovuto alla forma dei suoi elementi, schiacciati in senso radiale. Il diametro radiale delle cellule cambiali si è espanso, sì che i due diametri trasversali sono ora su per giù uguali. Dalla corteccia secondaria si passa al tessuto cicatriziale, senza che colpisca la nostra attenzione il fatto che esiste ancora una zona di cambio. Ciò potrebbe farci 'pensare che il cambio si è esaurito tutto nella formazione del tessuto di cicatrizzazione e che anche le sue iniziali si sono definitivamente differenziate, ciò che del resto avviene nel normale innesto a corona, ove il cambio si distacca dal suo cribro per rimanere attaccato al legno ( P A O N I 1935). Ma nell'innesto a becco di luccio questo non avviene, giacché il cambio ricomincia normalmente a funzionare, dopo che il tessuto di cicatrizzazione ha preso connessione col legno della marza. Dobbiamo così concludere che una zona cambiale esiste ancora, ma che essa ha perduto le sue peculiari caratteristiche morfologiche : questo fatto è dovuto soprattutto alla circostanza che, venendo a mancare al cambio la pressione radiale in seguito al distacco del legno, i suoi elementi si sono espansi radialmente. Il tessuto parenchimatoide di cicatrizzazione, quale si vede nella fig. 3, è uniforme e in esso troviamo soltanto la traccia distinta dei raggi, che mantengono, almeno fino ad un certo punto, le loro caratteristiche, sia nella zona cambiale, sia nella zona cicatriziale. Quello che invece è riprodotto nella fig. 4 presenta nella sua parte più vicina alla corteccia, cioè nella sua parte più giovane, alcuni noduli di tessuto legnoso. T a l i noduli sono interposti tra raggio e raggio, e cominciano a comparire quando il tessuto cicatriziale prende connessione col legno già differenziato, ed in corrispondenza del luogo di tale connessione (fig. 2 ) ; già da M E S S E R I (1935) e da P A C I N I (1935) è stato messo in evidenza come il legno già differenziato funzioni da organizzatore del legno nuovo. I primi elementi che si differenziano nel legno eteroxilo sono, come abbiamo già veduto e come è particolarmente evidente nel legno di primavera del gelso, le trachee. Nel gelso, gli elementi che dovranno divenire trachee in un primo tempo aumentano straordinariamente il loro volume, poi lignificano le loro pareti, su cui le punteggiature areolate