LA BANCA CHE VORREI La banca che noi tutti vorremmo è una banca che si trovi al servizio dei giovani , del territorio e di tutta la popolazione. Sarebbe utile che la banca si trovasse a fianco dei giovani che vogliono iniziare, intraprendere, un’ attività sperimentandosi nel mondo del lavoro. Ad esempio ci possono essere persone che aprono un’ attività ,però non avendo abbastanza soldi devono rinunciare ai propri progetti. Appunto qui noi vorremmo che entrasse in azione la banca prestando il denaro alle persone, per far sì che l’economia del paese si possa riprendere dopo la lunga crisi che sta colpendo il nostro Stato in particolare. Poi ci sono alcuni ragazzi che non trovando un lavoro stabile, decidono di inventarselo. Se avessero un aiuto dalla banca attraverso dei finanziamenti potrebbero iniziare la loro attività. Inoltre ci sono anche delle persone che avendo una famiglia decidono di comprarsi una casa. Ma la maggior parte delle persone non hanno abbastanza denaro per poter comprare l’ abitazione con i propri soldi ,quindi sono costretti a chiedere un prestito, che si chiama mutuo. Però delle volte ci sono giovani che non avendo abbastanza denaro, non viene loro concesso il prestito perché secondo la banca non si possono permettere per tutti i mesi di pagare il debito. Noi vorremmo che in questo campo la banca fosse più sensibile alle persone oneste e bisognose e che non negasse loro il denaro per poter permettere di realizzare i loro sogni e i loro progetti. Infine ci sono anche delle persone più anziane che non lavorando ricevono una pensione che a volte non basta per mantenersi o per affrontare spese impreviste. La banca quindi deve aiutare queste persone dando loro dei finanziamenti con degli interessi bassi in modo da non fare spendere troppo denaro alle persone. In conclusione la banca potrebbe aiutare i piccoli comuni donando un po’ di denaro per far costruire dei luoghi di ritrovo, così che possano sentirsi meno soli. Infine secondo noi la banca è molto importante sul nostro territorio. Lavoro svolto da: ALESSIO BARCHIESI, RICCARDO FAVA, NICO e LUCA PEVERIERI. Classe IIB Scuola Secondaria I° “Don Pino Puglisi” Monsano – IC Gioachino Rossini