Sant`Agata sul Santerno: Giorno della Memoria, un

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Sant’Agata sul Santerno: Giorno della Memoria, un melograno
per Giorgio Perlasca
Giovedì 26 Gennaio 2017
La pianta è stata messa a dimora nel parco delle scuole a ricordo del "giusto" Giorgio
Perlasca
Un momento della piantumazione
Giovedì 26 gennaio gli studenti e gli insegnanti della scuola media “Giovanni Pascoli” di Sant'Agata sul Santerno hanno
piantato un melograno nel giardino della scuola, in ricordo di Giorgio Perlasca. Gli studenti hanno mantenuto così fede alla
promessa fatta al figlio di Giorgio, Franco Perlasca, venuto a Sant’Agata lo scorso anno per condividere la testimonianza del
padre.
All’evento erano presenti il vicesindaco Lilia Borghi e l’assessore comunale al Patrimonio e Ambiente Elisa Sgaravato. A
commemorare questo evento è stata posta una targa che ha spinto i ragazzi a chiedersi come si sarebbero comportati loro al
posto di Giorgio Perlasca: nell'inverno del 1944, nel corso della Seconda guerra mondiale, fingendosi console generale
spagnolo, Perlasca salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah.
Sulla targa è scritto “In memoria di Giorgio Perlasca "Il Giusto"/Tu cosa avresti fatto al mio posto?".
In Israele gli è stata dedicata una foresta, in cui sono stati piantati 10.000 alberi, a simboleggiare le vite degli ebrei da lui
salvati in Ungheria. In Italia su iniziativa del figlio Franco, è stata istituita la Fondazione Giorgio Perlasca. La scelta del
melograno è collegata al fatto che il frutto della pianta, ma anche i suoi semi e il suo fiore, sono quasi sempre associati nelle
civiltà antiche alla fertilità e alla fecondità.
Nell’antico Egitto questo frutto simboleggiava ricchezza e abbondanza, ma soprattutto fertilità e discendenza numerosa. La
pianta di melograno adornava i giardini più belli appartenenti alla nobiltà o ai più ricchi egiziani ed era tenuta in grande
considerazione anche perché non temeva la siccità. Il suo frutto era usato nelle cerimonie funebri e simboleggiava il
nutrimento per i defunti. Nella simbologia ebraica questo frutto è simbolo di onestà e di correttezza perché secondo la
tradizione ebraica la melagrana contiene al suo interno 613 semi che rappresentano le 613 prescrizioni scritte nella Torah
osservando le quali si ha la certezza di tenere un comportamento saggio ed equo. Nel cristianesimo la melagrana, a causa
del colore rosso vermiglio dei suoi semi e soprattutto del suo succo, è simbolo del sangue versato da Cristo e dai martiri,
quindi del martirio. Gli antichi in questa dualità volevano indicare che i due aspetti, la nascita e la morte, l’abbondanza e la
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penuria, sono strettamente collegati e non vi può essere l’uno senza l’altro.
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