Algeria, peggiora la situazione dei cristiani

Algeria, peggiora la situazione dei cristiani
La situazione per i cristiani in Algeria peggiora progressivamente. Un lento declino che preoccupa
Porte Aperte, la missione evangelica impegnata a soccorrere i cristiani nel mondo.
Nel suo più recente notiziario Porte Aperte afferma: «Dal 2006 in poi registriamo l'approvazione di
leggi visibilmente discriminatorie, frutto di malsani accordi tra le autorità e le ali più estremiste
dell’islam».
Durante lo scorso ramadan è stata eseguita una serie di arresti mirati nei
confronti della comunità cristiana. Porte Aperte ha notizia di due cristiani
algerini: Salem Fellak e Hocine Hocini, due lavoratori nel settore edile che sono
stati arrestati dalle autorità locali per il semplice fatto che nella loro pausa
pranzo stavano mangiando durante il periodo di ramadan. Alcuni poliziotti li hanno visti mentre
stavano consumando il loro pranzo all'interno di un'abitazione privata e inizialmente li hanno
redarguiti verbalmente per il fatto di non rispettare il digiuno imposto dal ramadan; accortisi poi
che si trattava di cristiani, li hanno genericamente accusati di insultare l'islam, arrestati e
interrogati per ore ammonendoli e minacciandoli in vari modi.
L'incidente ha avuto luogo ad Ain El-Hammam, una cittadina della provincia di Tizi Ouzou a circa
centocinquanta chilometri dalla capitale. Tizi Ouzou è una parte di Kabylie, un'area dell'Algeria
dove la chiesa evangelica locale è cresciuta notevolmente godendo di una discreta libertà in
passato.
La costituzione algerina prevede il diritto dei cittadini di praticare la loro fede, nonostante dichiari
che l'islam è la religione di stato e proibisca comportamenti in contrasto con la moralità islamica
(anche evangelizzare i musulmani è proibito). Salem Fellak e Hocine Hocini, i due cristiani
arrestati, sono stati assolti dalla corte di Ain El-Hammam poichè non esiste nessuna legge in
Algeria che potesse trattenerli.