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Pubblicato il 24 Maggio 2017
Il Teatro Comunale Claudio Abbado sarà aperto anche durante i lavori antisismici
Ferrara presenta la nuova Stagione di Prosa
servizio di Athos Tromboni
FERRARA - È stata presentata oggi la stagione di prosa 2017/18 del Teatro Comunale Claudio
Abbado, dieci titoli "più uno". Alla conferenza stampa sono intervenuti Roberta Ziosi (presidente del
teatro), Marino Pedroni (direttore artistico), Massimo Maisto (vicesindaco e assessore alla Cultura) e
Horacio Czertok del Teatro Nucleo, regista, animatore e responsabile dello spettacolo "più uno"
realizzato nell'ambito del programma voluto dal Coordinamento Regionale Emilia Romagna Teatro
Carcere.
Nel suo intervento di saluto, la Ziosi ha ricordato che la prossima stagione coinciderà in parte con i
lavori di messa in sicurezza post-sisma del Teatro Comunale Claudio Abbado «... non perché adesso
non siamo in sicurezza, ma saranno fatti lavori per rendere ancora più sicuro il teatro, per dargli cioè
una struttura antisismica»: i lavori dureranno un anno, secondo le previsioni, ma prima dell'inizio della nuova stagione
saranno disponibili sia la sala grande (platea e palchi) sia il palcoscenico; per il Ridotto ci saranno invece tempi più lunghi.
Nel suo commento a commiato della
riunione, il vicesindaco Maisto ci ha tenuto
a ringraziare tutta la città, associazionismo,
persone singole, operatori economici, che
hanno consentito la raccolta di 400 mila
euro destinati proprio alla ristrutturazione
antisismica del complesso di Rotonda
Foschini-Corso Martiri della Libertà. Maisto
si
è
detto
anche
soddisfatto
dell'incremento del pubblico della prosa
nella passata stagione, sia per quanto
riguarda il cartellone principale, sia la
rassegna del Teatro Ragazzi fatta in
collaborazione con le scuole.
Marino Pedroni ha poi illustrato il bel
cartellone
della
prosa
2017/18
commentando anche lui come «... la
stagione di prosa - da sempre - sia attesa
dal pubblico della città con particolare
interesse e che di anno in anno dimostra
di sapere attrarre un numero via via più
consistente di spettatori: un migliaio in più i biglietti serali della passata edizione e un centinaio in più gli abbonamenti ...»
dicendosi fiducioso che anche nella prossima stagione il pubblico ferrarese risponderà positivamente.
Intervenendo nel merito degli spettacoli proposti, il direttore ha detto che da tempo il cartellone della prosa non
appariva a un primo sguardo così omogeneo: da Shakespeare a Feydeau, da Palazzeschi a Dürrenmatt, da Michele Serra a
Umberto Eco, la stagione è un omaggio alla inesauribile capacità del teatro di rinnovarsi per avvicinarsi alla sensibilità
contemporanea, e nello stesso tempo alla capacità di raccogliere, partendo da forme artistiche “altre” - prima fra tutte la
forma del romanzo -, preziose occasioni per quella riflessione “condivisa” che solo nel rapporto tra artisti sulla scena e
pubblico in sala si può concretizzare.
La stagione 2017-2018 del Teatro di Ferrara presenta, da questo punto di vista, una proposta di grande interesse, basata
sulla sapienza di registi e interpreti eccellenti che, tassello dopo tassello, sapranno «... arricchire la quotidianità di ogni
spettatore di un divertimento inaspettato o di impreviste fonti di conoscenza.»
Primo appuntamento del cartellone è Lacci (26-29 ottobre 2017), in cui si rinnova il sodalizio tra Domenico Starnone e Silvio
Orlando. Dopo il successo ottenuto con La scuola, l’autore rielabora per la scena un suo recente romanzo di successo in cui
la vita di coppia si snoda - grottesca e malinconica - in un susseguirsi di tradimenti e complicità.
Un processo analogo è quello che ispira Father and Son (12-14 gennaio 2018), scritto da Michele Serra a partire da suoi
romanzi Gli sdraiati e Breviario comico. Lo spettacolo, che mette in scena il complesso rapporto che si instaura fra padri e
figli, è costruito attorno ad un interprete di carisma come Claudio Bisio, accompagnato in scena da due musicisti.
Il tema della riscrittura ritorna con Sorelle Materassi (16-18 febbraio), testo di Ugo Chiti ispirato all’opera di Aldo Palazzeschi,
che vede protagoniste assolute tre “prime donne” come Milena Vukotic, Lucia Poli e Marilù Prati, e in Il nome della rosa di
Umberto Eco (8-11 marzo), per la prima volta portato sulle scene grazie all’adattamento che ne ha fatto Stefano Massini. Lo
spettacolo, frutto di una produzione che vede affiancati i Teatri Stabili di Torino e Genova, si avvale di un cast ricco di nomi
importanti: ricordiamo tra tutti, Eugenio Allegri, Renato Carpentieri e Luca Lazzareschi.
In questo ventaglio di proposte si inseriscono ancora sia la giocosa e acuta rivisitazione di Feydeau che fa la giovane
compagnia Il Mulino di Amleto in L’alb ergo del lib ero scamb io (19-21 gennaio), sia le riletture di Shakespeare condotte da
registi di differenti generazioni: Giorgio Barberio Corsetti (Re Lear dal 26 al 28 gennaio) e Jurij Ferrini (Misura per misura
dal 12 al 15 aprile), entrambi mossi dall’idea della centralità del teatro nella formazione dell’esperienza.
Un discorso a parte va dedicato a Play Strindb erg (17-19 novembre 2017) dove il testo di Strindberg, Danza macab ra, si
rinnova nella forza della scrittura di Dürrenmatt (traduzione di Luciano Codignola). Attori di qualità indiscutibile come Maria
Paiato, Maurizio Donadoni e Franco Castellano danno vita ai tre protagonisti del triangolo amoroso, mentre la regia è affidata
a Franco Però.
Non si sottrae all’esigenza di confrontarsi con linguaggi diversi neppure la nuova drammaturgia. Valerio Binasco porta in
scena il bel testo del giovane Igor Esposito, Come stelle nel b uio ( 15-17 dicembre) affidando il ruolo delle due sorelle in
perenne conflitto a Isabella Ferrari (per la prima volta ospite del Teatro Comunale di Ferrara) e Iaia Forte.
Marco Martinelli ed Ermanna Montanari con il Teatro delle Albe presentano Va’ pensiero (23-25 marzo): riflessione su ciò
che è rimasto nel nostro paese delle speranze risorgimentali.
Anche nella nuova stagione non viene meno l’impegno del Teatro Comunale di Ferrara nel proporre al pubblico occasioni di
incontro e approfondimento con progetti realizzati anche in collaborazione con associazioni culturali della città. Oltre agli
incontri con gli artisti ospiti in programma nel corso della stagione e al progetto di attività formative per gli studenti delle
scuole superiori realizzato dalla Biblioteca del Teatro, vanno in questa direzione gli appuntamenti a cura degli Amici della
Biblioteca Ariostea e del Centro Documentazione Donna, che saranno presentati in autunno.
Al termine della stagione sarà infine riservato uno spazio significativo all’esperienza laboratoriale condotta dal regista
Horacio Czertok nell’ambito del progetto regionale Stanze di Teatro Carcere. L’11 maggio 2018 sul palcoscenico del Teatro
Comunale, i detenuti attori del Carcere Circondariale di Ferrara presenteranno Ascesa e caduta degli Ub u , spettacolo
prodotto dal Teatro Nucleo, frutto del progetto formativo di promozione, produzione e ricerca teatrale curato dal
Coordinamento Teatro Carcere della Regione Emilia Romagna nel biennio 2016/2018.
Abbonamenti in vendita dal 24 maggio al 23 giugno - info: www.teatrocomunaleferrara.it
Crediti fotografici: Ufficio stampa Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
Nella miniatura in alto: l'attrice Maria Paiato, ferrarese, protagonista del secondo titolo in cartellone ( Play Strindberg)
Sotto in sequenza: il vicesindaco Massimo Maisto, il direttore Marino Pedroni e la presidente Roberta Ziosi; più sotto, Silvio Orlando cui è affidata l'apertura
della stagione (Lacci) e Claudio Bisio personaggio di richiamo con il suo spettacolo (Father and son )
Al centro: gli attori del Mulino di Amleto che metteranno in scena un classico di Georges Feydeau: L'albergo del libero scambio
In fondo: uno degli spettacolo più attesi, Sorelle Materassi, con Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati