Villa curriculum

annuncio pubblicitario
Curriculum vitae del Dott. Paolo Vezzoni
DATI PERSONALI
Nome Cognome :
Data di nascita:
Luogo di nascita:
Cittadinanza:
Residenza:
Stato civile:
Paolo Vezzoni
14.11.1950
Milano
Italiana
Via Moro 22, 22090 Segrate
Coniugato con due figli
CURRICULUM STUDIORUM
1968: Diploma di maturità classica,
1974: laurea in Medicina e Chirurgia, Università Statale di Milano (vedi dichiarazione
sostitutiva di certificazione)
1977: specializzazione in Endocrinologia presso l’Università di Pavia (vedi
dichiarazione sostitutiva di certificazione)
1980: specializzazione in Oncologia presso l’Università di Genova (vedi dichiarazione
sostitutiva di certificazione)
CURRICULUM LAVORATIVO
1976-1986: Borsista e contrattista presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e
l’Istituto San Raffaele di Milano.
1987 ad oggi: Ricercatore di ruolo del CNR, Capo dell’Unità Operativa “Genoma
Umano” dell’Istituto di Tecnologie Biomediche (I.T.B.), del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (C.N.R.), Segrate (Milano). Come tale è stato responsabile di numerose
ricerche nell’ambito dell’ITB.
1988-1995: vice coordinatore Progetto Genoma Umano, coordinatore Renato Dulbecco
2001 ad oggi: Responsabile della Sezione “Genoma Umano” dell’ITB, sede di Segrate
(v. allegato 22).
2005-2009: responsabile di commessa CNR “Modelli animali per applicazioni
terapeutiche”
2007 ad oggi: responsabile scientifico del Laboratorio Biotecnologie Mediche
dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano
INCARICHI RELATIVI ALL’ATTIVITA’ SCIENTIFICA
Vice coordinatore del Progetto Genoma Umano del CNR (Coordinatore: Renato
Dulbecco). (v. allegato 1)
Membro della Commissione del CNR Relativa al Programma Nazionale della ricerca
(PNR), Programma strategico “Post Genoma”. Provvedimento del 25.6.2001. (allegato
2).
Capo Sezione “Genoma Umano” dell’I.T.B dal 2001. (allegato 3).
Membro della Commissione di Studio per la Terapia Genica istituita con D.M.
18/10/1993 dal Centro Studi del Ministero della Sanità (allegato 4).
Membro della Commissione di valutazione dei programmi presentati nell’ambito del
Bando Pubblico Laboratori Tecnologici Biomedici della Regione Sardegna (allegato 5)
Membro del Comitato Etico dell’IRCCS “La nostra Famiglia” di Ponte Lambro (CO)
dal 2003 al 2005, recentemente rinnovato fino al 2008 (v. allegato 6).
FINANZIAMENTI OTTENUTI PER PROGETTI DI RICERCA
Il dr Vezzoni ha ottenuto numerosi finanziamenti per progetti scientifici di tipo
competitivo, di cui i più rilevanti vengono qui elencati:
1. Finanziamenti dal 1987 al 1995 prima nell’ambito del Progetto Strategico CNR
“Genoma Umano”, poi nell’ambito del Progetto Finalizzato CNR “Ingegneria
Genetica” nell’ambito del sottoprogetto Genoma Umano. (inseriti nell’allegato 1)
2. Contratto CEE “Sequence tagged site map of the Xq24-qter region” assegnato il
14.6.1991, di cui il dr Vezzoni è responsabile scientifico. Contract number GENOCT91-0019 (vedi dichiarazione sostitutiva di certificazione).
3. Contratto CEE “Conservation of transgenic animal genotype via cryopreservation of
embryos and gametes: a way to reduce animal suffering” conferito il 10.12.1992, di cui
il dr Vezzoni è responsabile scientifico. Contract ref: B92/B4-3040/012646 (vedi
dichiarazione sostitutiva di certificazione)
4. Contratto CEE “Endocrine disrupting ability of environmental pollutants (EDAEP)”
assegnato il 7.4.1998, di cui il dr Vezzoni è responsabile scientifico. Contract number
ENV4-CT97-0581 (allegato 7)
5. Finanziamento ricevuto nell’ambito del Bando Cariplo 2002 dalla Fondazione
Cariplo, per il progetto “Analisi genomica per la prevenzione e la diagnosi precoce delle
malattie ossee”. (allegato 8).
6. Finanziamento ricevuto dalla Compagnia di San Paolo nel 2002, per il progetto
“Identificazione mediante profilo di espressione genica di nuovi bersagli
immunobiologici e farmacologici per la terapia del melanoma e del neuroblastoma”.
(allegato 9)
7. Finanziamento concesso dal Comitato Telethon nel 1991 per il Progetto
“Identification of probes associated to the Emery-Dreifuss muscular distrophy locus”.
(vedi dichiarazione sostitutiva di certificazione)
8. Finanziamento concesso dal Comitato Telethon nel 1992 per il Progetto
“Identification of probes associated to the Emery-Dreifuss muscular distrophy locus”,
secondo anno. (vedi dichiarazione sostitutiva di certificazione)
9. Finanziamento concesso dal Comitato Telethon nel 1994 per il Progetto
“Identification of the gene responsible for Emery-Dreifuss muscular distrophy
(EDMD): further analysis of filamin gene and its homolog on chromosome 7”. (vedi
dichiarazione sostitutiva di certificazione)
10. Documentazione relativa al finanziamento concesso dal Comitato Telethon nel 1998
per il Progetto “Human multipotent neural stem cells: cellular and genetical
investigation of a novel tool for the treatment of neurodegenerative hereditary
disorders”. (vedi dichiarazione sostitutiva di certificazione)
11. Finanziamento ricevuto come Coordinatore e titolare di Unità Operative del
Progetto FIRB, bando 2001. (allegato 10)
12. Finanziamento ricevuto nel 2003 nell’ambito del Progetto nazionale sulle Cellule
Staminali come titolare della proposta “Stem cell transplantation in utero: a preclinical
model for treatment of malignant osteopetrosis”. (allegato 11)
13. Finanziamento ricevuto nel 2003 nell’ambito del Progetto nazionale sulle Cellule
Staminali per la proposta “Pig stem cells for cell therapy in a large animal model”, in
collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. (allegato 12)
14. Finanziamento ricevuto tramite l’Ospedale Maggiore di Milano nell’ambito della
ricerca Finalizzata 2001 “Isolamento, espansione e caratterizzazione di cellule staminali
a scopo di trapianto e riparazione tissutale”. (vedi dichiarazione sostitutiva di
certificazione)
15. Finanziamento ricevuto nel 1998 e 1999 nell’ambito del P.F. Biotecnologie per il
progetto “Metodologie innovative per lo studio di inquinanti ambientali: uso di cellule
ed organismi ingegnerizzati per lo studio ed il monitoraggio di agenti chimici e fisici di
grande impatto ambientale (pesticidi ad attività simil-estrogenica, composti inorganici e
campi elettromagnetici)” (vedi dichiarazione sostitutiva di certificazione)
16. Finanziamento CNR ricevuto nell’ambito del progetto MIUR “Genomica
Funzionale”, Sottoprogetto 2
17. Finanziamento ottenuto nell’ambito del P.F. Biotecnologie e Biostrumentazione dal
1989 al 1991 per il progetto “Sviluppo di strumentazione per la determinazione
automatica della sequenza di nucleotidi su frammenti di DNA” (allegato 13)
18. Finanziamento ottenuto nel 2005 dalla European Science Foundation per il Progetto
EUROSTELL (vedi allegato 14)
19. Finanziamento ottenuto nel 2006 tramite bando N.O.B.E.L. da parte della
Fondazione Cariplo. (vedi allegato 15)
19. Finanziamento FIRB Internazionale ottenuto nel 2006 per collaborazione con la dr.
A Rao, Harvard University. (vedi allegato 16)
ATTIVITA’ DIDATTICA E FORMAZIONE
Organizzatore del corso FEBS Terapia Genica nel 1997 a Venezia
Partecipazione come docente a numerosi progetti di formazione finanziati da vari
Ministeri della Ricerca (Progetti finanziati a Tecnogen, a Biosearch Italia e a Newron).
Formazione di numerosi borsisti, assegnisti e dottorandi
AFFILIAZIONI A SOCIETA’ SCIENTIFICHE
Human Genome Organization (Hugo)
European Calcified Tissue Society
COLLABORAZIONI CON ALTRI ISTITUTI SCIENTIFICI
Il dr Vezzoni ha avuto e ha in corso numerose collaborazioni, come risulta anche dalle
pubblicazioni elencate nella lista completa allegata a questo curriculum. Tra queste le
più rilevanti sono:
Dr Patricia Cortes, Mount Sinai Hospital, New York
Prof. Michel Nussenzweig, Rockefeller University, New York
Prof. Mauno Vinihen, University of Tampere, Finland
Prof Hans Ochs,University of Washington, Seattle
Dr Mario Abinun, Childrens Bone Marrow Transplantation Unit, Newcastle General
Hospital
Prof Ander Fasth, Head Pediatric Immunology, Göteborg, Sweden
Prof LD Notarangelo, Spedali Civili, Brescia
Prof Alberto Ugazio, Ospedale Bambin Gesù, Roma
Dr Paul Ochard, University Hospital, Minneapolis, Minnesota
Dr Jan. Mattson, Astra Zeneca, Sweden
Prof Stuart Ralston, University of Edinburgh, UK
Dr Myep Helfrich, University of Aberdeen, UK
Dr Anjana Rao, Harvard University, Cambridge, MA
Dr.ssa Maria Grazia Bassi, IRCCS Medea, Bosisio Parini, Italia
BREVETTI
Brevetto n° MI97A001972. “Animali transgenici per lo studio di agenti tossici chimici,
fisici o biologici”. Depositato il 28.8.1997. Esteso successivamente all’estero. (vedi
dichiarazione sostitutiva di certificazione)
Brevetto n° TO2002A00729. “Cellule di mammifero non umano geneticamente
modificate, procedimento per la loro produzione e utilizzo in test di tossicità”.
Depositato il 14.8.2002. Esteso successivamente all’estero. (vedi dichiarazione
sostitutiva di certificazione)
Brevetto “Genetic markers for bone mass” by University of Aberdeen” (allegato 17)
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
Il dr Vezzoni è autore di oltre 130 pubblicazioni su riviste internazionali citate in
PUBMED, di cui viene fornita più avanti la lista completa. Inoltre ha pubblicato
insieme al prof Dulbecco e in collaborazione con la rivista Le Scienze, due dossier, su
clonazione e genoma umano rispettivamente. E’ autore infine di tre libri su argomenti di
etica e filosofia della biologia.
LIBRI
Il dr Vezzoni è autore di quattro libri:
“Biotecnologie della vita quotidiana”, Laterza, 2000. (Vincitore 1° Premio Letterario
Serono per la Saggistica)
“Intersezioni. Questioni biologiche di rilevanza filosofica”, McGrawHill, 2000
“Si può clonare un essere umano?”, Laterza, 2003.
“Il futuro e il passato dell’uomo”, Bruno Mondatori, 2006
Ha inoltre curato, insieme al prof Dulbecco, per “Le Scienze” il dossier “Il Progetto
Genoma Umano”, Le Scienze, Quaderni n. 100 D, 1998 e un supplemento specifico
sulla clonazione: Dulbecco R, Raineri P, Vezzoni P, Lucchini F, Brovedani E, Fariello
R. Clonazione: problemi etici e prospettive scientifiche. Le Scienze, suppl, maggio
1997
Il dr Vezzoni, insieme a G Boniolo, è autore del capitolo “Genetic Influences on Moral
Capacity: what genetic mutants can teach us”. In: “Evolutionary ethics and
contemporary biology”. Boniolo G, de Anna G (eds). Cambridge University Press, 2006
Ha curato per l’Enciclopedia Treccani la voce “Biotecnologie”
RISULTATI SCIENTIFICI OTTENUTI CHE DOCUMENTANO LA
CAPACITA’ ACQUISITA DAL CANDIDATO NEL DETERMINARE
AVANZAMENTI DI PARTICOLARE ORIGINALITA’.
Qui sotto vengono elencati i risultati scientifici ottenuti dal dr P. Vezzoni. Essi hanno
portato a notevoli avanzamenti nel settore della genomica, come dimostrato dall’alto
livello delle pubblicazioni citate che documentano l’originalità del lavoro svolto (il
numero della referenza si riferisce alla lista completa delle pubblicazioni del dr Vezzoni
che è parte integrante del presente curriculum).
1. Identificazione di tappe fondamentali nella differenziazione linfocitaria tramite
lo studio delle immunodeficienze primitive
Il dr Vezzoni ha lavorato fin dall’inizio della sua attività presso il CNR nell’ambito del
Progetto Genoma Umano diretto dal prof R. Dulbecco. Dopo aver partecipato a
numerosi lavori di mappaggio e sequenziamento della regione Xq24, che costituiva
inizialmente il focus degli sforzi del Progetto italiano, il dr Vezzoni si è dedicato allo
studio del ruolo di geni coinvolti nella patogenesi delle immunodeficienze primitive. La
caratterizzazione genetica di tale malattie è stata accompagnata, anche dalla
caratterizzazione biochimica della funzione dei loro prodotti genici, permettendo così
una delucidazione dei meccanismi patogenetici che portano all’instaurarsi della
patologia. Il suo lavoro ha portato all’identificazione di tre geni responsabili di gravi
immunodeficienze.
1A. Identificazione del gene responsabile della Piastrinopenia pure legata al
cromosoma X (58)
Questa malattia era stata mappata sul cromosoma X, in stretta vicinanza della malattia
di Wiskott-Aldrich (WAS). La piastrinopenia pura X-linked (XP), a differenza della
WAS, che è caratterizzata da infezioni da agenti opportunisti ed ha un decorso letale, è
una piastrinopenia pura con piastrine caratteristicamente piccole ed è caratterizzata da
diatesi emorragica. La XP, solitamente è associata ad una buona prognosi e in alcuni
casi puo’ regredire durante la vita adulta.
Analizzando pazienti affetti da piastrinopenia pura, abbiamo dimostrato che il gene
responsabile per la forma grave di WAS era alterato, dimostrando così come due
malattie a diverso andamento clinico siano in realtà prodotte da alterazioni a carico
dello stesso gene. Abbiamo quindi dimostrato che WAS e XP altro non sono che forme
alleliche di una stessa forma patologica. Le differenze nel quadro clinico tra XP e WAS
sono da attribuire a mutazioni che alterano la proteina in maniera differente,
danneggiandone la funzione in maniera più grave nei pazienti WAS e in modo più
leggero nei pazienti affetti da XP. Questo risultato è importante perchè dimostra come
alterazioni dello stesso gene possono avere effetti molto diversi sulla funzione della
proteina. Per questa malattia e’ stato, quindi possibile fare una diretta correlazione fra
mutazione che colpisce il gene e fenotipo della malattia.
1B. Identificazione di JAK3 come gene responsabile della forma autosomica
dell’Immunodeficienza combinata grave (SCID) (62).
Un altro risultato importante ottenuto dal gruppo del dr Vezzoni è stato l'identificazione
del gene responsabile per la forma autosomica recessiva della SCID. Tale gene codifica
per un enzima con attività chinasica, denominata JAK3, che ha un ruolo fondamentale
nella trasmissione di segnali rilasciati dal legame di recettori specifici alle rispettive
citochine, sostanze che sono di importanza fondamentale per la normale
differenziazione del linfocita. La scoperta del ruolo di JAK3 nella SCID T-B+ è stata la
prima dimostrazione in vivo del ruolo del sistema Jak/STAT nella differenziazione
cellulare. L’attivazione di JAK3 determina la fosforilazione di diversi substrati
citoplasmatici, quali ad esempio fattori di trasduzione nucleari conosciuti come STAT.
Queste proteine una volta attivate raggiungono il nucleo dove accendono l’espressione
di alcuni geni importanti per il differenziamento cellulare. Un'alterazione di JAK3
impedisce la trasmissione del segnale nel linfocita e ne impedisce la differenziazione. Il
paziente pertanto non possiede linfociti T, i quali sono fondamentali anche per il
corretto funzionamento dei linfociti B. L’assenza di linfociti T e la presenza di linfociti
B, questi ultimi incapaci di espletare le proprie funzioni, determinano la gravità della
malattia, rendendo i malati suscettibili ai numerosi processi infettivi anche ad opera di
germi opportunisti. In pratica, la malattia è molto simile all'AIDS, rappresentandone una
forma non infettiva, ma congenita, e molto più rapida nel decorso. I pazienti, se non
adeguatamente trattati, vanno incontro a morte assai precocemente.
Il gruppo del dr Vezzoni ha analizzato diversi pazienti affetti da SCID T-B+,
eseguendone la caratterizzazione genetica e biochimica. Dal punto di vista genetico, la
maggior parte delle mutazioni sembrano cadere in una regione della proteina avente
omologia con la regione chinasica, ma la cui funzione non e’ ancora completamente
nota. La disponibilità di alcune linee cellulari ottenute da questi pazienti ha permesso
studi funzionali sulla via di segnale Jak-STAT innescata dalla stimolazione con
citochine, quali IL2 e IL4. L’analisi della via di fosforilazione Jak-Stat ha evidenziato
un alterato pattern fosforilativo non solo a carico di JAK3, ma anche una diminuzione
sino ad una completa assenza di fosforilazione della STAT5. Tale analisi ha
sottolineato, quindi, l’importanza della zona colpita da mutazione nell’attivita’ chinasica
della proteina, aiutando quindi a chiarificarne la funzione (76, 81, 87)
E’ stato inoltre eseguita la struttura esone-introne così da poter mettere a punto la
tecnica di SSCP su pazienti affetti da malattia e su eventuali portatori.
Infine l’analisi di monociti ottenuti da un paziente con difetto di JAK3 ha dimostrato
come questa proteina, nonostante sia espressa nella linea mielomonicitaria, non sia
indispensabile per la normale differenziazione dei monociti e il loro funzionamento
(69).
L'identificazione del gene consente ora la diagnosi precoce di questa malattia, anche a
livello di indagine prenatale ed è il prerequisito per una eventuale terapia genica e
potrebbe consentire progressi anche nello studio dell'AIDS.
1C. Identificazione del gene responsabile per la Sindrome di Omenn (84)
La sindrome di Omenn, e’ una condizione rara ad ereditarietà autosomica recessiva, che
esordisce nei primi anni di vita con i sintomi tipici della SCID (particolarmente gravi
sono diarrea e la distrofia) associati a eritrodermia, epatosplenomegalia ed eosinofilia
con elevati livelli serici di IgE. Nonostante la reazione linfonodale e la presenza di un
variabile numero di linfociti T in circolo, questi pazienti sono immunodeficienti e vanno
facilmente incontro a infezioni da agenti opportunisti. E’ una malattia severa, la cui
unica terapia e’ il trapianto di midollo. La presenza di linfociti T attivati in circolo e la
loro mancata risposta ai mitogeni e la contemporanea assenza dei linfociti B circolanti,
ha suggerito un possibile difetto nell’attivazione e/o regolazione dei linfociti T.
Il dr Vezzoni ha dimostrato, utilizzando l’approccio del gene candidato, che la causa
primaria di questa malattia è un difetto a carico di 2 geni coinvolti nelle prime fasi del
processo di ricombinazione delle regioni V(D)J e cioè nel riarrangiamento del TCR e
delle catene pesanti e leggere delle Ig, essenziali nella differenziazione dei linfociti T e
B.
In particolare sono stati presi in considerazione i geni coinvolti in tale processo e
analizzati nei pazienti affetti da Sindrome di Omenn. Dati della letteratura indicavano
come l’interruzione nel topo dei geni Rag1 e Rag2, coinvolti nelle prime fasi di
riarrangiamento del TCR e delle Ig, determinasse un blocco maturativo dei linfociti T e
B. La forma SCID caratterizzata dalla completa assenza di T e B presente nell’uomo, e’
stata recentemente dimostrata essere determinata da mutazioni “non-senso” a carico di
questi due geni. Nella sindrome di Omenn, abbiamo dimostrato un dato inatteso, cioe’
che mutazioni missenso a carico di questi geni sono responsabili di una forma
patologica completamente diversa da quella descritta nel topo e nell’uomo.
I dati genetici e quelli biochimici hanno permesso di dimostrare come alterazioni a
carico di queste due proteine possano determinare una parziale attività del processo di
ricombinazione fra le regioni V(D)J. La diminuzione dell’efficienza di questo processo
comporta la possibilità di alcuni cloni di linfociti T di espandersi o a livello timico o alla
periferia in seguito ad una stimolazione antigenica, spiegando così la oligoclonalità
presente in questi pazienti e la presenza di elevate IgE ircolanti. La analisi del repertorio
ottenuto da un timo di un paziente affetto ha permesso di elucidare meglio i meccanismi
implicati nella determinazione della oligoclonalita’ che sembrerebbe essere presente
gia’ a livello di questo organo e poi subire una successiva espansione clonale e
selezione determinata dall’incontro con l’antigene a livello periferico (96).
L’analisi genetica ha permesso di evidenziare alcune regioni della proteina che
appaiono essere preferenzialmente colpite dalle mutazioni. In particolare sono
specificatamente colpite la regione di Rag1 che riconosce e lega le sequenze segnale di
ricombinazione (RSS) e che interagisce con la proteina Rag2.
In collaborazione con il gruppo diretto dalla dr E. Spanopolou (Mount Sinai Hospital e
Rockefeller University, New York), sono stati eseguiti studi sull’attività biochimica di
questi mutanti. Tale analisi hanno permesso di chiarire la funzione di alcuni domini
presenti nella proteina, consentendo un ulteriore approfondimento sulla funzione di
questi 2 geni ed avendo un immediato confronto tra il modelli in vitro e quello in vivo.
Di particolare interesse e’ stata la analisi di mutanti di Rag2 individuati in pazienti
Omenn e T-B- SCID utilizzando un modello strutturale ricavato dall’analisi della
sequenza nucleotidica (102).
Di peculiare interesse è anche la determinazione di una nuova attività dei geni Rag
caratterizzata dalla capacita’ di intervenire non solo nel riconoscimento delle sequenze
segnale, ma anche nella successiva modificazione degli intermedi di ricombinazione del
processo VDJ (97). Inoltre è stato anche possibile studiare il ruolo in vivo del dominio
N-terminale di Rag1, talora ritenuto erroneamente dispensabile (106).
In uno studio coordinato dal gruppo di ricerca del dr Vezzoni che ha visto coinvolte
importanti Istituzioni di tutto il mondo, è stato possibile descrivere lo spettro completo
dei difetti determinati da mutazioni nei geni Rag. In particolare, e’ stata identificata un
nuovo sottogruppo, da noi denominato Leaky SCID o Leaky Omenn, che presenta
caratteristiche cliniche particolari e difetti molecolari caratteristici. (108). L’esecuzione
della diagnosi prenatale (98) ha poi consentito l’esecuzione da parte del gruppo del prof
Ugazio del primo trapianto in utero eseguito in Europa su un paziente affetto, appunto,
da Ssindrome di Omenn.
2. Identificazione dei geni responsabile della Osteopetrosi maligna infantile (101,
114, 125, 146, 149)
Recentemente il dr Vezzoni si è occupato dell’identificazione di geni coinvolti nella
patogenesi di una malattia ereditaria infantile, denominata Osteopetrosi maligna
infantile autosomica recessiva(arOP), caratterizzata da gravi malformazioni ossee che
portano alla sostituzione del midollo osseo, con conseguente gravissima pancitopenia
secondaria, e compressione dei nervi cranici risultante in cecità e sordità. I bambini
affetti da questa malattia vanno incontro a morte durante il primo anno di vita se non
vengono rapidamente trapiantati. La ricerca del dr Vezzoni ha permesso di identificare
il gene responsabile di questa malattia in oltre la metà dei pazienti (101). Tale gene
codifica per la subunità di una pompa protonica (TIRCG1). Attualmente sono in corso
esperimenti per meglio identificare la funzione biochimica e la individuazione di altri
geni coinvolti nella patogenesi della AOP TIRCG1 indipendente (114). Recentemente il
gruppo del dr Vezzoni si è occupato della caratterizzazione di mutazioni del gene Clcn7
responsabile di una seconda forma di osteopetrosi infantile e della forma adulta
dominante (125). Nel 2007, continuando in questa linea di ricerca, il gruppo del dr
Vezzoni ha identificato il gene responsabile della prima forma (MIM 259710) (146) e
nel 2008 il gene responsabile per la seconda forma di osteopetrosi da assenza di
osteoclasti (MIM 612301) (149).
3. Identificazione del gene responsabile per la forma X-linked della sindrome di
Cornelia de Lange (CdLS) (123, 129, 133, 137, 139).
Nel 1933, la pediatra olandese Cornelia de Lange descrisse alcuni bambini affetti
da una nuova sindrome malformativa che da lei prese il nome, caratterizzata da un
insieme di sintomi, tra cui predominavano alterazione della simmetria facciale, ritardo
mentale e anomalie alle dita delle mani. La frequenza di questa patologia è di circa un
caso su 10.000 nati e la sua base è genetica, cioè dovuta ad un’alterazione del DNA
presente nei malati fin dalla nascita. Era noto da tempo che in questa sindrome la
gravità dei sintomi può variare da paziente a paziente, il che faceva supporre il
coinvolgimento di più di un gene. Infatti, un gene responsabile di circa il 50% dei
pazienti è stato identificato nel 2004; nonostante ciò, la causa genetica rimaneva
sconosciuta in più della metà dei pazienti.
Nel nostro recente lavoro (139), facendo seguito a nostri precedenti studi sul ruolo del
gene SMC1 che codifica per una catena del complesso della coesina, coinvolto nel
mantenimento della coesione tra cromatidi fratelli e nella stabilità genomica (123, 129,
133, 137) abbiamo potuto dimostrare che questo gene è coinvolto nella patogenesi di un
tipo di CdLS, quello legato al cromosoma X. La scoperta, pubblicata su Nature
Genetics, consentirà di effettuare una diagnosi precisa della malattia, rendendo possibile
anche la diagnosi prenatale. E’ anche possibile che questa ricerca possa far comprendere
la patogenesi della malattia. I due geni sinora implicati fanno parte di un complesso
molecolare che presiede alla replicazione fedele del DNA (denominato coesina in
quanto tiene insieme le catene del DNA che si sono appena replicate), ma come
esattamente un loro difetto possa causare gli specifici sintomi della Cornelia de Lange
non è purtroppo ancora noto.
4. Terapia genica del cancro: modello transgenici (42, 61, 71, 80, 83, 94, 99, 109,
120, 124, 143, 148, 152)
Si può infine segnalare che il gruppo diretto dal dr Vezzoni ha svolto un’importante
attività nel campo della terapia genica delle forme tumorali. Tra i risultati ottenuti
bisogna citare la produzione di una linea di topi transgenici per un oncogene implicato
nella patogenesi del carcinoma mammario, il Neu. In tale linea le neoplasie della
ghiandola mammaria insorgono spontaneamente nel 100% degli animali. Questa linea
di topi rappresenta pertanto un buon modello di studio di tumore in quanto è molto
vicino alla realtà clinica umana. Per tale motivo questa linea è stata poi utilizzata per
valutare l'effetto di nuovi approcci terapeutici basati sulla terapia genica. Bisogna
sottolineare che il gruppo del dr Vezzoni per primo al mondo ha pensato di utilizzare
animali transgenici per testare terapie antitumorali innovative, un approccio che oggi
viene sempre più utilizzato. Questa attività ha datop origine e numerose pubblicazioni
(42, 61, 71, 80, 83, 94, 99, 109, 120, 124).
Inoltre, usando le tecnologie transgeniche, è stato intrapreso uno studio, sulla sicurezza
della terapia genica. L'attuale uso di vettori virali in terapia umana, potrebbe in alcuni
casi provocare un'inappropriata regolazione del gene trasferito. Questo in numerosi casi
potrebbe non avere alcuna conseguenza, ma soprattutto nei casi in cui il gene sia dotato
di azione attivante sulla proliferazione cellulare, come si verifica ad esempio in
numerose immunodeficienze primitive, un'eccessiva o sregolata espressione potrebbe
portare alla crescita incontrollata di alcune popolazioni linfocitarie, con conseguente
trasformazione neoplastica o con insorgenza di problemi di autoimmunità. Si è pertanto
attivato un protocollo di transgenesi in cui il gene del CD40L, responsabile della
sindrome da IperIgM e quindi candidato potenziale per tentativi di terapia genica, è
stato posto sotto il controllo di sequenze regolatrici di un virus umano, HTLV-I, che
dovrebbero causarne l'espressione in maniera incontrollata. Abbiamo notato la
comparsa di linfomi in alcuni di questi animali, il che fa pensare che sia necessario
assicurarsi che il transgene sia regolato in maniera strettamente controllata (104). Questi
studi, purtroppo, sono diventati di attualità, in seguito alla comparsa di due casi di
leucemia in pazienti trattati con terapia genica.
5. Modelli di animali transgenici per lo studio di composti tossici (78, 128; due
brevetti internazionali)
Il gruppo del dr. Vezzoni ha indagato il problema dell’identificazione di composti
chimici e fisici pericolosi per la salute umana. La società richiede un controllo molto
preciso su questi composti potenzialmente dannosi. Tuttavia la dimostrazione che un
composto non è tossico è un compito molto difficile e che richiede sforzi e costi
notevoli. Il gruppo ha inizialmente descritto una linea transgenica per un gene reporter,
l'ormone della crescita umano (hGH), sotto il controllo delle sequenze regolatrici della
proteina da shock termico (hsp70). Nel sangue di questi topi, alti livelli di espressione
vengono indotti non solo in seguito ad esposizione al calore, ma anche in seguito alla
somministrazione di composti inorganici quali l'arsenico e il cadmio (ref 78).
Continuando tale ricerca, il gruppo ha incrociato il topo transgenico hsp70 con un altro
topo transgenico per l'oncogene c-met troncato, che immortalizza gli epatociti senza
trasformarli in senso neoplastico, permettendo così di mantenere tutto il set di enzimi
caratteristico dell'epatocita maturo. Da questi topi sarà possibile ottenere epatociti
immortalizzati che verranno utilizzati in studi tossicologici senza dover ricorrere ad
epatociti primari che richiedono per la loro produzione il sacrificio continuo di animali
(128). La produzione di test in vitro che sostituiscano almeno in parte l’uso di animali è
infatti molto sentita sia dalle ditte farmaceutiche che dall’opinione pubblica.
Tale ricerca ha dato origine a due brevetti che possono essere di interesse commerciale,
tanto che una proposta basata su di essi è stata selezionata positivamente dal comitato
Bioniziativa, patrocinato dall’Assobiotec lombarda (luglio 2004).
Paolo Vezzoni
Pubblicazioni
1. Garcia Puche J, Canevari S, Fossati G, Della Porta G, Vezzoni P. Complementdependent serum cytotoxicity of cancer patients studied by 51 Cr release assay on
human cancer lines. Tumori, 63:97-108, 1977
2. Vezzoni P, Clemente P, Gennari L. Adenocarcinoma of the large intestine in young
adults. Tumori, 63:565-573, 1977
3. Canevari S, Fossati G, Vezzoni P, Biguzzi S, Garcia Puche J, Della Porta G
Antibody binding to membrane of cultured melanoma by sera of melanoma patients.
Tumori, 65: 51-64, 1979
4. Vezzoni P, Balestrazzi A, Bignami P, Concolino F, Gennari L, Veronesi U. Axillary
lymphonode metastases from occult carcinoma of the breast. Tumori, 65:87-91,
1979
5. Fossati G, Canevari S, Pierotti MA, Vezzoni P, Della Porta G, Vaglini M. Delayed
cutaneous hypersensitivity reactions to extracts of breast cancer and melanoma
tissue in cancer patients. J Natl Cancer Inst, 62: 1381-1385, 1979.
6. Della Porta G, Canevari S, Della Torre G, Fossati G, Pierotti MA, Vezzoni P,
Vaglini M
Skin test for delayed hypersensitivity to cancer extracts in
cancer patients. In: Current trends in tumor immunology (eds: Ferrone S et
al). Garland STPM Press, New York, 1979.
7. Di Fronzo G, Vezzoni P, Bertuzzi A, Ronchi E, Veronese S, Terno G. I recettori
endocrini nella pianificazione terapeutica delle neoplasie. In: Progressi diagnostici
in oncologia (eds: Veronesi U et al). CEA, Milano, 1980
8. Di Fronzo G, Ronchi E, Bertuzzi A, P. Vezzoni, Pizzocaro G. Estrogen receptor in
renal carcinoma. Eur. Urol. 6: 307-311, 1980
9. Vezzoni P, Campagnari F, Di Fronzo G, Clerici L. La terminal deossinucleotidil
transferasi (TdT) in oncologia. Arg Oncol, 1: 327-336, 1980
10. Vezzoni P, Ronchi E, Bertuzzi A, Di Fronzo G. Importanza pratica della misura dei
recettori ormonali nella terapia medica dei tumori: aspetti clinici e di laboratorio.
Chem Oncol, 4: 65-82, 1980
11. Pizzocaro G, Valente G, Cataldo I, Vezzoni P, Di Fronzo G. Estrogen receptors
and MPA treatment in metastatic renal carcinoma. A preliminary report. Tumori,
66: 739-742, 1980.
12. Bombardieri E, Vezzoni P, Campagnari F, Di Fronzo G, Clerici L, Villa ML,
Garotta G, Buraggi GL. Terminal deoxynucleotidyl transferase (TdT) in the study
of lymphoproliferative diseases. In: Hemolymphopoiesis: normal and pathological
cell differentiation (eds: Gavosto et al). Editrice Esculapio, Bologna, 1981
13. Vezzoni P, Campagnari F, Di Fronzo G, Clerici L. Terminal deoxynucletidyl
transferase in human lymphomas: possible existence of forms with high and low
molecular weights. Br J Cancer, 43: 312-319, 1981
14. Campagnari F, Clerici L, Bombardieri E, Vezzoni P, Di Fronzo G, Villa ML,
Buraggi GL. Studies on terminal deoxynucletidyl transferase in immunobiology
and leukemia (eds Bertazzoni U and Bollum FJ). Plenum Publishing Corporation,
New York, 1982
15. Vezzoni P, Giardini R, Rilke F, Lombardi L, Lucchini R, Vezzoni MA, Clerici L.
Multienzymatic analysis of human malignant lymphomas. Cancer, 54: 489-499,
1984
16. Vezzoni MA, Lucchini R, Giardini R, Murone M, Ranieri M, Vezzoni P. Lactate
dehydrogenase levels in extracts of human lymphomas. Tumori, 69: 279-282, 1983
17. Lucchini R, Vezzoni P, Giardini R, Clerici L. Poly(A) polymerase distribution in
normal and malignant lymphoid cells. Tumori, 70: 141-146, 1984
18. Vezzoni P, Fiacchino F, Clerici L, Sghirlanzoni A, Cerrato D, Peluchetti D,
Lucchini R, Ranieri M, Cornelio F. Studies on terminal deoxybucleotidyl
transferase and adenosine deaminase in myasthenic thymus. J. Neuroimmunol, 6:
427-433, 1984
19. Vezzoni P, Giardini R, Lucchini R. Specificity of terminal deoxynucleotidyl
transferase in non-Hodgkin's lymphomas. Am J Clin Pathol, 82: 128-129, 1984
20. Vezzoni P, Giardini R, Ranieri M, Pozzi MR, Lucchini R, Vezzoni MA, Clerici L,
Besana C, Rugarli C, Rilke F. Relation between enzymatic activities and the degree
of malignancy of human lymphomas. Eur J Cancer Clin Oncol, 21: 945-950, 1985
21. Vezzoni P, Giardini R, Lucchini R, Lombardi L, Vezzoni MA, Besana C, Clerici L.
Adenosine deaminase and terminal deoxynucleotidyl transferase in human
lymphomas: an aid to the diagnosis and subclassification of lymphoblastic
lymphoma. Am J Hematol, 19: 219-228, 1985
22. Arosio P, Levi S, Gabri E, Santambrogio P, Renoldi I, Cozzi A, Vezzoni P
Caratteristiche delle isoferritine umane. Ligand Quarterly, 4: 17-26, 1985
23. Spinazzé S, Vezzoni MA, Murone M, Banfi E, Giardini R, Stangalini A, Clerici L,
Scanni A, Vezzoni P. Alkaline phosphatase and gamma glutamyl transpeptidase in
human lymphomas. Tumori, 72:71-74, 1986
24. Vezzoni P, Levi S, Gabri E, Pozzi MR, Spinazzè S, Arosio P. Ferritins in malignant
and non-malignant lymphoid cells. Br J Haematol, 62: 105-110, 1986
25. Cairo G, Vezzoni P, Bardella L, Schiaffonati L, Rappocciolo E, Levi S, Arosio P,
Bernelli-Zazzera A. Regulation of ferritin synthesis in malignant and non malignant
lymphoid cells. Biochem Biophys Res Commun, 139: 652-657, 1986
26. Vezzoni P, Cairo G, Pozzi MR, Bardella L, Schiaffonati L, Giardini R, Rilke F,
Delia D, Biunno I. The contribution of molecular biology in the diagnosis of human
lymphomas. Diagnostic Immunol 4: 247-252, 1986
27. Villa A, Cairo G, Besana C, Vezzoni P. Biologia molecolare delle malattie
linfoproliferative umane. I. Geni delle immunoglobuline e del recettore per
l'antigene dei linfociti. I. Arg Oncol 8: 47-68, 1987
28. Villa A, Cairo G, Pozzi MR, Schiaffonati L, Bardella L, Lucchini R, Delia D,
Besana C, Biunno I, Vezzoni P. Lack of TdT and immunoglobulin and T-cell
receptor gene rearrangements in Hodgkin's disease. Int J Biol Markers 2: 65-70,
1987
29. Crosti F, Ciboddo GF, Barbieri MC, Inversi F, Pavoni D, Quarenghi S, Navone S,
Vezzoni P, Rugarli C. Evidence for adenosine deaminase lymphocyte system
impairment in aging. Boll Sieroterapico 4: 282-288, 1987
30. Villa A, Pozzi MR, Cairo G, Biunno I, Vezzoni P. Biologia molecolare delle
malattie linfoproliferative umane. II. Traslocazioni cromosomiche e oncogeni. Arg
Oncol 9: 1-15, 1988
31. Villa A, Cairo G, Biunno I, Sacco MG, Besana C, Schiaffonati L, Giardini R, Rilke
F, Vezzoni P. Specificity of the rearrangements of the T-cell receptor gamma gene
in human lymphomas. Tumori 74: 257-260, 1988
32. Villa A, Sacco MG, Cairo G, Biunno I, Mathieu-Mahul D, Larsen J, Vezzoni P. An
analysis in human lymphomas of a J region involved in a c-myc/J translocation;
relationship with TCR alpha, beta, and gamma rearrangements. Biochem Biophis
Res Commun 154: 550-558, 1988
33. Berti E, Alessi E, Caputo R, Gianotti R, Delia D, Vezzoni P. Reticulohistiocytoma
of the dorsum. J Am Acad Dermatol 19: 259-272, 1988
34. Vezzoni P, Pozzi MR, Villa A. The rise of a microparadigm in oncology. Biology
and Philosophy 4:57-67, 1989
35. Patrosso MC, Villa A, Biunno I, Lazzari B, Redolfi E, Manoni M, De Bellis GL,
Nanpin Hu, Lucchini F, Sacco MG, Frattini A, Mostardini M, Susani L, Strina D,
Zucchi I, Milanesi L, Luzzana M, Forabosco A, Toniolo D, Maraldi N, D'Urso M,
Tocchini-Valentini G, Vezzoni P, Dulbecco R. Il Progetto Genoma Umano.
Minerva Biotecnol 2: 28-33, 1990
36. Cattoretti G, Villa A, Vezzoni P, Giardini R, Lombardi L, Rilke F. Malignant
Histiocytosis - A phenotypic and genotypic investigation. Am J Pathol 136: 10091018, 1990
37. De Bellis G, Manoni M, Pergolizzi R, Vezzoni P, Luzzana M. Primer design in
fluorescent DNA sequencing. Nucleic Acid Res 18: 4951-4952, 1990
38. Gelfi C, Canali A, Righetti PG, Vezzoni P, Smith C, Mellon M, Jain T, Shorr R.
DNA sequencing in Hydrolink matrices: extension of reading ability to 600
nucleotides. Electrophoresis 11: 595-600, 1990
39. Manoni M, Tribioli C, Lazzari B, De Bellis G, Patrosso C, Pergolizzi R, Pellegrini
M, Maestrini E, Rivella S, Vezzoni P, Toniolo D. The nucleotide sequence of a
CpG island demonstrates the presence of the first exon of the gene encoding the
human lysosomal membrane protein lamp2 and assigns the gene to Xq24.
Genomics 9:551-554,1991
40. Patrosso MC, Frattini A, Susani L, Vezzoni P, Villa A. Fidelity of a YAC clone in
the region of human MCF-2 gene. Biochem Biophys Res Comm 16: 877-883,
1991
41. Tribioli C, Tamanini F, Patrosso C, Milanesi L, Villa A, Pergolizzi R, Maestrini E,
Rivella S, Bione S, Mancini M, Vezzoni P, Toniolo D. Methylation and sequence
analysis around EagI sites: identification of 28 new CpG islands in Xq24-q28.
Nucleic Acid Res 4: 727-733, 1992
42. Lucchini F, Sacco MG, Hu Nanpin, Villa A, Brown J, Cesano L, Mangiarini L,
Rindi G, Kindl S, Sessa F, Vezzoni P and Clerici L. Early and multifocal tumors in
breast, salivary, harderian and epididymal tissues developed in MMTV-Neu
transgenic mice. Cancer Letters 64:203-209, 1992
43. Villa A, Patrosso MC, Biunno I, Frattini AL, Repetto M, Mostardini M, Evans G,
Susani L, Strina D, Redolfi E, Lazzari B, Pellegrini M and Vezzoni P. Isolation of a
Zinc Finger motif (ZNF75) mapping on chromosome Xq26. Genomics 13:12311236, 1992
44. Ferlini A, Fini S, Salvi F, Patrosso MC, Vezzoni P and Forabosco A. Molecular
strategies in genetic diagnosis of transthyretin-related hereditary amyloidosis. Faseb
J 6:2864-2866, 1992
45. Maestrini E, Patrosso MC, Mancini M, Rivella S, Rocchi M, Repetto M, Villa A,
Frattini A, Zoppè M, Vezzoni P, Toniolo D. Mapping of two genes encoding
isoforms of the actin binding protein ABP-280, a dystrophin like protein, to Xq28
and to chromosome 7. Hum Mol Gen 2:761-766, 1993
46. Frattini A, Zucchi I, Villa A, Patrosso MC, Repetto M, Susani L, Strina D, Redolfi
E, Vezzoni P, Romano G, Palmieri G, Esposito T, D'Urso M. Type 2 vasopressin
receptor gene, the gene responsible for nephrogenic diabetes insipidus, maps to
Xq28 close to the L1CAM gene. Biochem Biophys Res Comm 3:864-871, 1993
47. Villa A, Zucchi I, Pilia G, Strina D, Susani L, Morali F, Patrosso MC, Frattini A,
Lucchini F, Repetto M, Sacco MG, Zoppè M, Vezzoni P. ZNF 75: isolation of a
cDNA clone of the Krab zinc finger gene subfamily mapped in YACs 1 Mb
telomeric of HPRT. Genomics 18: 223-229, 1993
48. Mulder L, Sacco MG, Mangiarini L, Brown J, Collotta A, Villa A, De Giovanni A,
Vezzoni P, Clerici P. Preimplatantion embryo sexing by polymerase chain reaction
amplification of the sry gene on single mouse blastomeres. Genet Anal Applic
Techn 10:147-149, 1993
49. Villa A, Strina D, Macchi P, Patrosso MC, Vezzoni P, Tovo PA, Giliani S, Ugazio
AG, Notarangelo LD. C to T mutation causing premature termination of CD40
ligand at amino acid 221 in a patient affected by hyper IgM syndrome. Human
Mutation 3:73-75, 1994
50. Villa A, Notarangelo LD, DiSanto JP, Macchi PP, Strina D, Frattini A, Lucchini F,
Patrosso MC, Giliani S, Mantuano E, Agosti S, Nocera G, Kroczek RA, Fischer A,
Ugazio AG, G de St Basile, Vezzoni P. Organization of the human CD40L gene:
implications for molecular defects in X-linked hyper-IgM syndrome and prenatal
diagnosis. Proc Natl Acad Sci USA 91:2110-2114, 1994
51. Patrosso MC, Repetto M, Villa A, Milanesi L, Frattini A, Faranda S, Mancini M,
Maestrini E, Toniolo D, Vezzoni P. The exon-intron organization of the human Xlinked gene (FLN1) encoding ABP280. Genomics 21:71-76, 1994
52. Pilia G, Porta G, Padayaciiee M, Malcom S, Zucchi I, Villa A, Macchi P, Vezzoni
P, Schlessinger D. Human CD40L gene maps between DXS144E and DXS300 in
Xq26. Genomics 22:249-251, 1994
53. Ferlini A, MC Patrosso, M Repetto, A Frattini, A Villa, P Vezzoni, S Fini, F Salvi,
A Forabosco. A new mutation (TTR Ala-47) in the transthyretin gene associated
with hereditary amyloidosis. Human Mutation 4:61-64, 1994
54. Frattini A, Faranda S, Redolfi E, Zucchi I, Villa A, Patrosso MC, Strina D, Susani
L, Vezzoni P. Genomic organization of the human VP16 accessory protein (HCF),
a housekeeping gene mapping to Xq28. Genomics 23:30-35, 1994
55. Di Bacco A, Susani L, Villa A, Strina D, Frattini A, Vezzoni P, Zucchi I. Rapid
isolation of cDNA clones by aliquot testing via PCR amplification. PCR Methods
Applic 4:126-128, 1994
56. Ferlini A, Patrosso MC, Guidetti D, Merlini L, Uncini A, Ragno M, Plasmati R, Fini
S, Repetto M, Vezzoni P, Forabosco A. Androgen receptor gene (CAG)n repeat
analysis in the differential diagnosis between Kennedy disease and other
motoneuron diseases. Am J Med Genet, 55:105-111, 1995
57. Faranda A, Frattini A, Vezzoni P. The human gene encoding renin-binding protein
and host cell factor are closely linked and transcribed in the same direction. Gene
155:237-239, 1995
58. Villa A, Notarangelo L, Macchi P, Mantuano E, Cavagni G, Brugnoni D, Strina D,
Patrosso MC, Ramenghi U, Sacco MG, Ugazio A , Vezzoni P. X-linked
thrombocytopenia and Wiskott-Aldrich syndrome are allelic diseases with mutations
in the Wasp gene. Nature Genet 9:414-417, 1995
59. Macchi P, Villa A, Strina D, Sacco MG, Morali F, Brugnoni D, Giliani S, Mantuano
E, Fasth A, Andersson B, Zegers BJM, Cavagni G, Reznick I, Levy J, Zan-Bar I,
Porat Y, Air˜ P, Plebani A, Vezzoni P, Notarangelo G. Characterization of nine
novel mutations in the CD40 ligand gene in patients with X-linked Hyper IgM
syndrome of various ancestry. Am J Hum Genet 56:898-906, 1995
60. Macchi P, Notarangelo L, Giliani S, Strina D, Repetto M, Sacco MG, Vezzoni P,
Villa A. The genomic organization of the human transcription factor 3 (TFE3) gene.
Genomics 28:491-494, 1995
61. Sacco MG, Mangiarini L, Villa A, Macchi P, Barbieri, Sacchi MC, Monteggia E,
Fasolo V, Vezzoni P, Clerici L. Local regression of breast tumors following
intrammary ganciclovir administration in double transgenic mice expressing neu
oncogene and herpes simplex virus thymidine kinase. Gene Therapy 2:493-497,
1995
62. Macchi P, Villa A, Giliani S, Sacco MG, Frattini A, Porta F, Ugazio A, Johnston J,
Candotti F, O' Shea J, Vezzoni P, Notarangelo G. Mutations of JAK3 gene in
patients with autosomal severe combined immunodeficiency (SCID).
Nature
377:65-68, 1995
63. Memo M, Vezzoni P, Spano PF. New frontiers in molecular oncology/ from
oncogenes to novel challenges in cancer therapy. Mol Med Today 1:212-213, 1995
64. Ferlini A, Salvi F, Uncini A, El-Chami J, Winter P, Altland K, Repetto M, Littardi
M, Campoleoni A, Vezzoni P, Patrosso MC. Homozigosity and heterozygosity for
the transthyretin Leu64 mutation: clinical, biochemical and molecular findings.
Clinical Genetics 49:10-14, 1996.
65. Frattini A, Chatterjee A, Faranda S, Sacco MG, Villa A, Herman GE, Vezzoni P.
The Chromosome localization and the HCF repeats of the Human Host Cell Factor
Gene are conserved in the Mouse Homologue. Genomics, 32:277-280, 1996
66. Villa A, Strina D, Frattini A, Faranda S, Macchi P, Bozzi F, Susani L, Arcidiacono
N, Rocchi M, Vezzoni P. The ZNF75 zinc finger gene subfamily: isolation and
mapping of the four members in humans and great apes. Genomics, 35:312-320,
1996
67. Zoppè M, Frattini A, Faranda S, and P Vezzoni. The complete sequence of the host
cell factor 1 (HCFC1) gene and its promoter: a role for YY1 transcription factor in
the regulation of its expression. Genomics, 34:85-91, 1996
68. Faranda S, Frattini A, Zucchi I, Patrosso C, Milanesi L, Montagna C, Vezzoni P.
Characterization and fine localization of two new genes in Xq28 using the genomic
sequence/EST database screening approach. Genomics, 34:323-327, 1996
69. Villa A, Sironi M, Macchi P, Matteucci C, Notarangelo L, Vezzoni P, Mantovani A.
Monocyte function in SCID patient with a donor splice site mutation in the JAK3
gene. Blood, 88:817-823, 1996
70. Frattini A, Faranda S, Vezzoni P. Computer gene mapping by EagI-based STSs.
Genomics, 38: 87-91, 1996
71. Sacco MG, Benedetti S, Duflot-Dancer A, Mesnil M, Bagnasco L, Strina D, Fasolo
V, Villa A, Macchi P, Faranda S, Vezzoni P, Finocchiaro G. Partial regression, yet
incomplete eradication of mammary tumors in transgenic mice by retroviralmediated HSV-TK transfer in vivo. Gene Therapy, 3:1151-1156, 1996
72. Bozzi A, Bertuzzi S, Strina D, Giannetto C, Vezzoni P, Villa A. The exon-intron
structure of human LHX1 gene. Biochem Biophys Res Comm, 229:494-497, 1996
73. Notarangelo LD, Villa A, Candotti F, Giliani S, Mella P, Brugnoni D, Macchi P,
Badolato R, Schumacher RF, Mazzolari E, Pennacchio M, Porta F, Ugazio AG,
O'Shea JJ, Vezzoni P. Severe combined immune deficiency due to defects of the
JAK3 tyrosine kinase. Progr Immunodef 6:61-68, 1996
74. Albarosa R, Finocchiaro G, Chiariello E, Russo G, Susani L, Vezzoni P, Zucchi I.
Construction of a 5-Mb YAC contig from the putative 10q25 tumor suppressor
region for glioblastomas. Genomics 41:345-349, 1997
75. Frattini A, Faranda S, Bagnasco L, Patrosso C, Nulli P, Zucchi I, Vezzoni P.
Identification of a new member (ZNF183) of the RING finger gene family in Xq2425. Gene 192:291-298, 1997
76. Candotti F, Oakes SA, Johnston JA, Giliani S, Schumacher RF, Mella P, Fiorini M,
Ugazio AG, Badolato R, Notarangelo LD, Bozzi F, Macchi P, Strina D, Vezzoni P,
Blaese MR, O'Shea JJ, Villa A. Structural and functional basis for JAK3-deficient
severe combined immunodeficiency. Blood 90:3996-4003, 1997
77. Frattini A, Faranda S, Zucchi I, Vezzoni P. A low-copy repeat in Xq26 represents a
novel putatively prenylated protein gene and its pseudogenes. Genomics 46: 167169, 1997
78. Sacco MG, Zecca L, Bagnasco L, Chiesa G, Parolini C, Bromley P, Mira Catò E,
Roncucci R, Clerici L, Vezzoni P. A transgenic mouse model for the detection of
cellular stress induced by toxic inorganic compounds. Nature Biotech 15:13921397, 1997
79. Dulbecco R, Raineri P, Vezzoni P, Lucchini F, Brovedani E, Fariello R.
Clonazione: problemi etici e prospettive scientifiche. Le Scienze, suppl, maggio
1997
80. Sacco MG, Gribaldo L, Barbieri O, Turchi G, Zucchi I, Collotta A, Bagnasco L,
Barone D, Montagna C, Villa A, Marafante E and Vezzoni P. Establishment and
characterization of a new mammary adenocarcinoma cell line derived from MMTV
neu transgenic mice. Breast Cancer Res Treat, 47: 171-180, 1998
81. Brugnoni D, Notarangelo LD, Sottini A, Airò P, Pennacchio M, Mazzolari E,
Signorini S, Candotti F, Villa A, Mella P, Vezzoni P, Cattaneo R, Ugazio AG,
Imberti L. Development of autologous, oligoclonal, poorly functioning T
lymphocytes in a patient with autosomal recessive severe combined
immunodeficiency due to defects of the Jak3 tyrosine kinase. Blood 91:949-955,
1998
82. Zucchi I, Montagna C, Susani L, Vezzoni P, and Dulbecco R. The rat gene
homologous to the human gene 9-27 is involved in the development of the
mammary gland. Proc. Natl. Acad. Sci. USA. 95: 1079-1084, 1998
83. Sacco MG, Barbieri O, Piccini D, Zoppé M, Zucchi I, Frattini A, Villa A and
Vezzoni P. In vitro and in vivo antisense-mediated growth inhibition of a mammary
adenocarcinoma from MMTV-neu transgenic mice. Gene Therapy, 5:388-393, 1998
84. Villa A, Santagata S, Bozzi F, Giliani S, Frattini A, Imberti L, Benerini Gatta L,
Ochs HD, Schwarz K, Notarangelo L, Vezzoni P and Spanopoulou E. Partial V(D)J
recombination activity leads to Omenn syndrome. Cell 93: 885-896, 1998
85. Patrosso MC, Salvi F, De Grandis D, Vezzoni P, Jacobson DR and Ferlini A. Novel
Transthyretin missense mutation (Thr34) in an Italian family with hereditary
amyloidosis. Am. J. Med. Gen. 77:135-138, 1998
86. Frattini A, Faranda S, Redolfi E, Allavena P, Vezzoni P. Identification and genomic
organization of a gene coding for a new member of the cell adhesion molecule
family mapping to Xq25. Gene 214:1-6, 1998
87. Bozzi P, Lefranc G, Villa A, Badolato R, Schumacher RF, Khalil G, Loiselet J,
Bresciani S, O’Shea JJ, Vezzoni P, Notarangelo LD, Candotti F. Molecular and
biochemical characterization of JAK3 deficiency in a patient with severe combined
immunodeficiency over 20 years after bone marrow transplantation: implications for
treatment. Brit. J. Haemat 102:1363-1366, 1998
88. Sacco MG, Zecca L, Chiesa G, Mira Catò E, Vezzoni P. Animali transgenici per lo
studio della tossicità di agenti fisici e chimici. BioTec marzo 1998 p 29-37, 1998
89. Redolfi E, Montagna C, Mumm S, Affer M, Susani L, Reinbold R, Hol F, Vezzoni
P, Cimino M, Zucchi I. Identification of Cxorf1, a novel intronless gene in Xq27.3,
expressed in human hippocampus. DNA Cell Biol, 17:1009-1016, 1998
90. Dulbecco R. Vezzoni P, “Il progetto Genoma Umano”. Le Scienze, QuaderniDossier, marzo 1998
91. Schwarz K, Notarangelo LD, Spanopoulou E, Vezzoni P, Villa A. Recombination
defects. In Primary Immunodeficiencies Diseases, Ochs H, Smith ECI, Puck J (eds)
pp 155-166, Oxford University Press, New York-Oxford, 1999
92. Zucchi I, Jones J, Affer M, Montagna C, Redolfi E, Susani L, Vezzoni P, Parvari R,
Whyte P.M. and Mumm S. Transcription map of Xq27: candidate genes for several
X-Linked diseases. Genomics, 57:209-218, 1999
93. Redolfi E, Pizzuti A, Di Bacco A, Susani L, Affer M, Montagna C, Reinbold RA,
Mumm S, Vezzoni P. and Zucchi I. Mapping of MYCL2 processed gene to Xq2223 and identification of an additional L-MYC related sequence in Xq27.2 FEBS
Letters, 446:273-277, 1999
94. Sacco MG, Benedetti S, Mira Catò E, Caniatti M, Ceruti R, Scanziani E, Pirola B,
Villa A, Finocchiaro G and Vezzoni P. Retroviral-mediated IL-4 gene therapy in
spontaneous adenocarcinomas from MMTV-neu transgenic mice. Gene Therapy,
6:1893-1897, 1999
95. Zucchi I, Montagna C, Susani L, Affer M, Zanotti S, Redolfi E, Vezzoni P and
Dulbecco R. Genetic dissection of dome formation: identification of two genes with
opposing action. Proc. Natl. Acad. Sci. USA. 96:13776-13770, 1999
96. Signorini S, Imberti L, Pirovano S, Villa A, Facchetti F, Ungari M, Bozzi F,
Albertini A, Ugazio AG, Vezzoni P, Notarangelo LD. Intrathymic restriction and
peripheral expansion of the T-cell repertoire in Omenn syndrome. Blood 94:346878, 1999.
97. Santagata S, Besmer E, Villa A, Bozzi F, Allingham JS, Sobacchi C, Hainford DB,
Vezzoni P, Nussenzweig MC, Pan ZQ, Cortes P. The RAG1/RAG2 Complex
Constitutes a 3’Flap Endonuclease: Implications for junctional diversity in V(D)J
and transpositional recombination. Mol Cell. 4:1-20, 1999
98. Villa A, Bozzi F, Sobacchi C, Strina D, Fasth A, Pasic S, Notarangelo LD, Vezzoni
P. Prenatal diagnosis of RAG-deficient Omenn syndrome. Prenatal Diagnosis,
20:56-59, 2000.
99. Sacco MG, Caniatti M, Mira Catò E, Frattini A, Chiesa G, Ceruti R, Adorni F,
Zecca L, Scanziani E and Vezzoni P. Liposome-delivered angiostatin strongly
inhibits tumor growth and metastatization in a transgenic model of spontaneous
breast cancer. Cancer Res 60:2660-2665, 2000
100.Albertazzi E, Zanchetta D, Barbier P, Faranda S, Frattini A, Vezzoni P, Procaccio
M, Bettinelli A, Guzzi F, Parenti M, Chini B. Nephrogenic diabetes insipidus:
functional analysis of new AVPR2Mutations identified in italian families. J Am
Soc Nephrol. 11:1033-43, 2000
101.Frattini F, Orchard PJ, Sobacchi C, Giliani S, Abinun M,. Mattsson JP, Keeling DJ,
Andersson AK, Wallbrandt P, Zecca L, Notarangelo LD, Vezzoni P and Villa A.
Defects in the TCIRG1-encoded 116kD subunit of the vacuolar proton pump are
responsible for a subset of human autosomal recessive osteopetrosis. Nature Genet,
25:343-346, 2000
102.Gomez CA, Ptaszek LM, Villa A, Bozzi A, Sobacchi C, Brooks EG, Notarangelo
LD, Spanopoulou E, Pan ZQ, Vezzoni P, Cortes P and Santagata S. Mutations in
conserved regions of the predicted RAG2 kelch repeats block initiation of V(D)J
recombination and result in primary immunodeficiencies. Mol Cell Biol, 20: 56535664, 2000.
103.Hol FA, Schepens MT, van Beersum SE, Redolfi E, Affer M, Vezzoni P, Hamel
BC, Karnes PS, Mariman EC, Zucchi I. Identification and Characterization of an
Xq26-q27 Duplication in a family with spina bifida and panhypopituitarism
suggests the involvement of two distinct genes. Genomics. 69:174-181, 2000
104.Sacco MG, Ungari M, Mira Catò E, Villa A, Strina D, Notarangelo LD, Jonkers J,
Zecca L, Facchetti F, Vezzoni P. Lymphoid abnormalities in CD40L transgenic
mice suggest the need for tight regulation in gene therapy approaches to Hyper IgM
syndrome. Cancer Gene Therapy, 7:1299-1206, 2000
105.Santagata S, Villa A, Sobacchi C, Cortes P, Vezzoni P. The genetic and
biochemical basis of Omenn syndrome. Immunol Rev, 178:64-74, 2000
106.Santagata S, Gomez CA, Sobacchi C, Bozzi F, Abinun M, Pasic S, Cortes P, Vezzoni
P, Villa A. N-terminal RAG1 frameshift mutations in Omenn syndrome: internal
methionine usage leads to partial V(D)J recombination activity and reveals a
fundamental role in vivo for the N-terminal domains. Proc Natl Acad Sci USA,
97:14572-14577, 2000
107.Vihinen M, Arredondo-Vega FX, Casanova JL, Etzioni A, Giliani S, Hammarstrom
L, Hershfield MS, Heyworth PG, Hsu AP, Lahdesmaki A, Lappalainen I,
Notarangelo LD, Puck JM, Reith W, Roos D, Schumacher RF, Schwarz K, Vezzoni
P, Villa A, Valiaho J, Smith CI. Primary immunodeficiency mutation databases.
Adv Genet. 43:103-188, 2001.
108.Villa A, Sobacchi C, Notarangelo LD, Bozzi F, Abinun M, Abrahamsen TG,
Arkwright PD, Baniyash M, Brooks EG, Conley ME, Cortes P, Duse M, Fasth A,
Filipovich AM, Infante AJ, Jones A, Mazzolari E, Muller SM, Pasic S, Rechavi G,
Sacco MG, Santagata S, Schroeder ML, Seger R, Strina D, Ugazio U, Väliaho J,
Vihinen M, Vogler LB, Ochs H, Vezzoni P, Friedrich W, Schwarz K. V(D)J
recombination defects in lymphocytes due to RAG mutations: a severe
immunodeficiency with a spectrum of clinical presentations. Blood, 97: 81-88, 2001
109.Sacco MG, Mira Catò E, Ceruti R, Soldati S, Indraccolo S, Caniatti M ^, Scanziani
E, Vezzoni P. Systemic gene therapy with anti-angiogenic factors inhibits
spontaneous breast tumor growth and metastatization in MMTVneu transgenic
mice. Gene Therapy, 8:67-70, 2001
110.Zecca L, Gallorini M, Schunemann V, Trautwein AX, Gerlach M, Riederer P,
Vezzoni P, Tampellini D. Iron, neuromelanin and ferritin content in the substantia
nigra of normal subjects at different ages: consequences for iron storage and
neurodegenerative processes. J Neurochem. 76:1766-1773, 2001.
111.Zucchi I, Bini L, Valaperta R, Ginestra A, Albani D, Susani L, Sanchez JC,
Liberatori S, Magi B, Raggiaschi R, Hochstrasser DF, Pallini V, Vezzoni P,
Dulbecco R. Proteomic dissection of dome formation in a mammary cell line: role
of tropomyosin-5b and maspin. Proc. Natl. Acad. Sci. USA., 98:5608-5613, 2001
112. Mir SS, Richter BWM, Eiben LJ, Lewis J, Frattini A, Tian L, Frank S, Youle RJ,
Nelson DL, Notarangelo LD, Vezzoni P, Fearnhead HO and Duckett CS. ILP-2, a
novel inhibitor of apoptosis protein that specifically targets the APAF-1:caspase-9
holoenzyme. Mol Cell Biol, 21:4292-4301, 2001
113.Rodolfo M, Mira Catò E, Soldati S, Ceruti R, Asioli M, Scanziani E, Vezzoni P,
Parmiani G, Sacco MG. Human melanoma xenograft growth is suppressed by
systemic angiostatin gene therapy. Cancer Gene Therapy, 8:491-496,2001
114.Sobacchi C, Frattini A, Orchard P, Porras O, Tezcan I, Andolina M, Babul-Hirji R,
Baric I, Canham N, Chitayat D, Dupuis-Girod S, Ellis I, Etzioni A, Fasth A, Fisher
A, Gerritsen B, Gulino V, Horwitz E, Klamroth V, Lanino E, Mirolo M, Musio A,
Matthijs G, Nonomaya S, Notarangelo LD, Ochs HD, Superti Furga A, Valiaho J,
van Hove JLK, Vihinen M, Vujic D, Vezzoni P, Villa A. The mutational spectrum
of human malignant autosomal recessive osteopetrosis. Hum Mol Genet 10: 17671773, 2001
115.Villa A, Sobacchi C, Vezzoni P. Recombination activating gene and its defects.
Curr Op Allergy Clin Immunol, 1:491-495, 2001.
116.Villa A, Sobacchi C, Vezzoni P. Omenn syndrome in the context of other B cell-
negative severe combined immunodeficiencies. Isr Med Assoc J. 4:218-221, 2002.
117.Musio A, Mariani T, Vezzoni P, Frattini A. Heterogeneous gene distribution
reflects human genome complexity as detected at the cytogenetic level. Cancer
Genet Cytogenet. 134:168-171, 2002
118.Zucchi I, Bini L, Albani D, Valaperta R, Liberatori S, Raggiaschi R, Montagna C,
Susani L, Barbieri O, Pallini V, Vezzoni P, Dulbecco R. Dome formation in cell
cultures as expression of an early stage of lactogenic differentiation of the mammary
gland. Proc Natl Acad Sci U S A. 99:8660-8665, 2002
119.Musio A, Zambroni D, Vezzoni P, Mariani T. Chromosomes, genes and cancer
breakpoints Cancer Genet Cytogenet. 138:1-2, 2002
120.Sacco MG, Soldati S, Mira Cato E, Cattaneo L, Pratesi G, Scanziani E, Vezzoni P.
Combined effects on tumor growth and metastasis by anti-estrogenic and
antiangiogenic therapies in MMTV-neu mice. Gene Ther. 9:1338-1341, 2002
121.Taranta A, Migliaccio S, Recchia I, Caniglia M, Luciani M, De Rossi G, DionisiVici C, Pinto RM, Francalanci P, Boldrini R, Lanino E, Dini G, Morreale G,
Ralston SH, Villa A, Vezzoni P, Del Principe D, Cassiani F, Palumbo G, Teti A.
Genotype-Phenotype Relationship in Human ATP6i-Dependent Autosomal
Recessive Osteopetrosis. Am J Pathol. 162:57-68, 2003
122. Bruder E, Stallmach T, Peier K, Superti-Furga, Vezzoni P. Osteoclast morphology
in autosomal recessive malignant osteopetrosis due to a TCIRG1 gene mutation.
Pediatric Pathol Mol Med 22:3-9, 2003
123.Musio A, Montagna C, Zambroni D, Indino E, Barbieri O, Citti L, Villa A, Ried T,
Vezzoni P. Inhibition of BUB1 results in genomic instability and anchorageindependent growth of normal human fibroblasts. Cancer Res, 63:2855-2863, 2003
124.Sacco MG, Soldati S, Indraccolo S, Cato EM, Cattaneo L, Scanziani E, Vezzoni P.
Combined antiestrogen, antiangiogenic and anti-invasion therapy inhibits primary
and metastatic tumor growth in the MMTVneu model of breast cancer. Gene Ther.
10:1903-1909, 2003
125.Frattini A, Pangrazio A, Susani L, Sobacchi C, Mirolo M, Abinun M, Andolina M,
Flanagan A, Horwitz EM, Mihci E, Notarangelo LD, Ramenghi U, Teti A, Van
Hove J, Vujic D, Young T, Albertini A, Orchard PJ, Vezzoni P, Villa A. Chloride
channel ClCN7 mutations are responsible for severe recessive, dominant, and
intermediate osteopetrosis. J Bone Miner Res. 18:1740-1747, 2003
126. Zucchi I, Prinetti A, Scotti M, Valsecchi V, Valaperta R, Mento E, Reinbold R,
Vezzoni P, Sonnino S, Albertini A, Dulbecco R. Association of rat8 with Fyn
protein kinase via lipid rafts is required for rat mammary cell differentiation in vitro.
Proc Natl Acad Sci U S A. 101:1880-1885, 2004
127.Sobacchi C, Vezzoni P, Reid DM, McGuigan FE, Frattini A, Mirolo M, Albhaga
OM, Musio A, Villa A, Ralston SH. Association between a polymorphism affecting
an AP1 binding site in the promoter of the TCIRG1 gene and bone mass in women.
Calcif Tissue Int. 74:35-41, 2004
128.Sacco MG, Amicone L, Mira Cato E, Filippini D, Vezzoni P, Tripodi M.Cell-based
assay for the detection of chemically induced cellular stress by immortalized
untransformed transgenic hepatocytes. BMC Biotechnol. 4:5, 2004
129.Musio A, Mariani T, Montagna C, Zambroni D, Ascoli C, Ried T, Vezzoni P.
Recapitulation of the Roberts syndrome cellular phenotype by inhibition of
INCENP, ZWINT-1 and ZW10 genes. Gene 331:33-40, 2004
130.Susani L, Pangrazio A, Sobacchi C, Taranta A, Mortier G, Savarirayan R, Villa A,
Orchard P, Vezzoni P, Albertini A, Frattini A, Pagani F. TCIRG1-dependent
recessive osteopetrosis: Mutation analysis, functional identification of the splicing
defects, and in vitro rescue by U1 snRNA. Hum Mutat. 24:225-235, 2004.
131.Sacco MG, Vezzoni P. Response to Gribaldo and Hartung: immortalized
untransformed transgenic hepatocytes - an alternative model for toxicology? Trends
Biotech 22:615-616, 2004
132.Zucchi I, Mento E, Kuznetsov VA, Scotti M, Valsecchi V, Simionati B, Vicinanza
E, Valle G, Pilotti S, Reinbold R, Vezzoni P, Albertini A, Dulbecco R. Gene
expression profiles of epithelial cells microscopically isolated from a breast-invasive
ductal carcinoma and a nodal metastasis. Proc Natl Acad Sci U S A. 101:1814718152, 2004.
133.Musio A, Montagna C, Mariani T, Tilenni M, Focarelli ML, Brait L, Indino E,
Benedetti PA, Chessa L, Albertini A, Ried T, Vezzoni P. SMC1 involvement in
fragile site expression. Hum Mol Genet. 14:525-533, 2005
134.Musio A, Marrella V, Sobacchi C, Rucci F, Fariselli L, Giliani S, Lanzi G,
Notarangelo LD, Delia D, Colombo R, Vezzoni P, Villa A. Damaging-agent
sensitivity of Artemis-deficient cell lines. Eur J Immunol. 35:1250-1256, 2005
135.Frattini A, Blair HC, Sacco MG, Cerisoli F, Faggioli F, Mira Catò E, Pancrazio A,
Musio A, Rucci F, Sobacchi C, Sharrow AC, Kalla SE, Buzzone MG, Colombo R,
Magli MC, Vezzoni P, Villa A. Rescue of ATPa3-deficient Murine Malignant
Osteopetrosis by Hematopoietic Stem Cell Transplantation In Utero. Proc Natl Acad
Sci USA, 102:14629-14634, 2005
136.Pettersson U, Albagha OM, Mirolo M, Taranta A, Frattini A, McGuigan FE,
Vezzoni P, Teti A, Van Hul W, Reid DM, Villa A, Ralston SH. Polymorphisms of
the CLCN7 Gene Are Associated With BMD in Women. J Bone Miner Res.
20:1960-1967, 2005.
137.Focarelli L, Montagna C, Colombo R, Ried T, Vezzoni P, Musio A. SMC1
inhibition results in FRA3B expression but has no effect on its delayed replication.
Mut Res, 595:23-28, 2006
138.Forsyth NR, Musio A, Vezzoni P, A. Simpson HRW, Noble BS, McWhir J.
Physiologic oxygen enhances human embryonic stem cell clonal recovery and
reduces chromosomal abnormalities. Cloning Stem Cells. 8:16-23, 2006
139.Musio A, Selicorni A, Focarelli ML, Gervasini C, Milani D, Russo S, Vezzoni P,
Larizza L. X-linked Cornelia de Lange syndrome owing to SMC1L1 mutations. Nat
Genet. 38:528-530, 2006
140.Pangrazio A, Poliani PL, Megarbane A, Lefranc G, Lanino E, Di Rocco M, Rucci
F, Lucchini F, Ravanini M, Facchetti F, Abinun M, Vezzoni P, Villa A, Frattini A.
Mutations in OSTM1 (Grey Lethal) Define a Particularly Severe Form of
Autosomal Recessive Osteopetrosis With Neural Involvement. J Bone Miner Res.
21:1098-1105, 2006
141.Rucci F, Cattaneo L, Marrella V, Sacco MG, Sobacchi C, Lucchini F, Nicola S,
Bella SD, Villa ML, Imberti L, Gentili F, Montagna C, Tiveron C, Tatangelo L,
Facchetti F, Vezzoni P, Villa A. Tissue-specific sensitivity to AID expression in
transgenic mouse models. Gene. 377:150-158, 2006.
142.Sobacchi C, Marrella V, Rucci F, Vezzoni P, Villa A. RAG-dependent primary
immunodeficiencies. Hum Mutat. 27:1174-1184.2006
143. Sacco MG, Faggioli F, Soldati S, Gribaldo L, Collotta A, Pariselli F, Malerba I,
Musio A, Montagna C, Cato EM, Vezzoni P. Establishment and characterization of
new mammary adenocarcinoma cell lines derived from double transgenic mice
expressing GFP and neu oncogene. Cell Prolif. 39:611-622, 2006.
144.Villa A, Vezzoni P, Frattini A. Osteopetroses and immunodeficiencies in humans.
Curr Opin Allergy Clin Immunol. 6:421-427, 2006
145.Marrella V, Poliani PL, Casati A, Rucci F, Frascoli L, Gougeon ML, Lemercier B,
Bosticardo M, Ravanini M, Battaglia M, Roncarolo MG, Cavazzana-Calvo M,
Facchetti F, Notarangelo LD, Vezzoni P, Grassi F, Villa A. A hypomorphic R229Q
Rag2 mouse mutant recapitulates human Omenn syndrome. J Clin Invest. 117:12601269, 2007.
146.Sobacchi C, Frattini A, Guerrini MM, Abinun M, Pangrazio A, Susani L, Bredius
R, Mancini G, Cant A, Bishop N, Grabowski P, Del Fattore A, Messina C, Errigo G,
Coxon FP, Scott DI, Teti A, Rogers MJ, Vezzoni P, Villa A, Helfrich MH.
Osteoclast-poor human osteopetrosis due to mutations in the gene encoding
RANKL. Nat Genet. 39:960-962, 2007
147.Frattini A, Vezzoni P, Villa A, Sobacchi C. The Dissection of Human Autosomal
Recessive Osteopetrosis Identifies an Osteoclast-Poor Form due to RANKL
Deficiency. Cell Cycle. 6:3027-3033, 2007.
148.Faggioli F, Soldati S, Scanziani E, Catò EM, Adorni F, Vezzoni P, Noonan DM,
Sacco MG. Effects of IL-12 gene therapy on spontaneous transgenic and
transplanted breast tumors. Breast Cancer Res Treat. 110:223–226, 2008
149.Guerrini MM, Sobacchi C, Cassani B, Abinun M, Kilic SS, Pangrazio A, Moratto
D, Mazzolari E, Clayton-Smith J, Orchard P, Coxon FP, Helfrich MH, Crockett JC,
Mellis D, Vellodi A, Tezcan I, Notarangelo LD, Rogers MJ, Vezzoni P, Villa A,
Frattini A. Human osteoclast-poor osteopetrosis with hypogammaglobulinemia due
to TNFRSF11A (RANK) mutations. Am J Hum Genet, 83:64-76, 2008
150.Chiesa G, Rigamonti E, Lovati MR, Disconzi E, Soldati S, Sacco MG, Catò EM,
Patton V, Scanziani E, Vezzoni P, Arnoldi A, Locati D, Sirtori CR. Reduced
mammary tumor progression in a transgenic mouse model fed an isoflavone-poor
soy protein concentrate. Mol Nutr Food Res. 52:1121-1129, 2008.
151.Faggioli F, Susani L, Sacco MG, Montagna C, Vezzoni P. Cell fusion is a
physiological process in Mouse liver. Hepatology, 48:1655-1664, 2008
152.Xue Y, Religa P, Cao R, Hansen AJ, Lucchini F, Jones B, Wu Y, Zhu Z, Pytowski
B, Liang Y, Zhong W, Vezzoni P, Rozell B, Cao Y. Anti-VEGF agents confer
survival advantages to tumor-bearing mice by improving cancer-associated systemic
syndrome. Proc Natl Acad Sci U S A. 105:18513-18518, 2008
153.Revenkova E, Focarelli ML, Susani L, Paulis M, Bassi MT, Mannini L, Frattini A,
Delia D, Krantz I, Vezzoni P, Jessberger R, Musio A. Cornelia de Lange syndrome
mutations in SMC1A or SMC3 affect binding to DNA. Hum Mol Genet. 18:418427, 2009
154.Tondelli B, Blair HC, Guerrini M, Patrene KD, Cassani B, Vezzoni P, Lucchini F.
Fetal liver cells transplanted in utero rescue the osteopetrotic phenotype in the oc/oc
mouse. Am J Pathol. 174:727-735, 2009.
155.Panaroni C, Gioia R, Lupi A, Besio R, Goldstein SA, Kreider J, Leikin S, Vera JC,
Mertz EL, Perilli E, Baruffaldi F, Villa I, Farina A, Casasco M, Cetta G, Rossi A,
Frattini A, Marini JC, Vezzoni P, Forlino A. In utero transplantation of adult bone
marrow decreases perinatal lethality and rescues the bone phenotype in the knock-in
murine model for classical, dominant osteogenesis imperfecta. Blood. 114:459-468,
2009
156.Blair HC, Yaroslavskiy BB, Robinson LJ, Mapara MY, Pangrazio A, Guo L, Chen
K, Vezzoni P, Tolar J, Orchard PJ. Osteopetrosis with micro-lacunar resorption
because of defective integrin organization. Lab Invest. 89:1007-1017, 2009
157.Pangrazio A, Pusch M, Caldana E, Frattini A, Lanino E, Tamhankar PM, Phadke S,
Gonzalez Meneses Lopez A, Orchard P, Mihci E, Abinun M, Wright M, Vettenranta
K, Bariæ I, Melis D, Tezcan I, Baumann C, Locatelli F, Zecca M, Horwitz E, Ben
Mansour LS, Van Roij M, Vezzoni P, Villa A, Sobacchi C. Molecular and clinical
heterogeneity in CLCN7-dependent osteopetrosis: report of 20 novel mutations.
Hum Mutat 31:E1071-1080, 2010.
158.Cassani B, Poliani PL, Moratto D, Sobacchi C, Marrella V, Imperatori L, Vairo D,
Plebani A, Giliani S, Vezzoni P, Facchetti F, Porta F, Notarangelo LD, Villa A,
Badolato R. Defect of regulatory T cells in patients with Omenn syndrome. J
Allergy Clin Immunol. 125:209-216, 2010
159.Couëdel C, Roman C, Jones A, Vezzoni P, Villa A, Cortes P. Analysis of mutations
from SCID and Omenn syndrome patients reveals the central role of the Rag2 PHD
domain in regulating V(D)J recombination. J Clin Invest. 120:1337-1344, 2010
160.Cassani B, Poliani PL, Marrella V, Schena F, Sauer AV, Ravanini M, Strina D,
Busse CE, Regenass S, Wardemann H, Martini A, Facchetti F, van der Burg M,
Rolink AG, Vezzoni P, Grassi F, Traggiai E, Villa A. Homeostatic expansion of
autoreactive immunoglobulin-secreting cells in the Rag2 mouse model of Omenn
syndrome. J Exp Med. 207:1525-1540, 2010.
Pubblicazioni su argomenti etici, sociali e filosofici
1. Dulbecco R, Raineri P, Vezzoni P, Lucchini F, Brovedani E, Fariello R.
Clonazione: problemi etici e prospettive scientifiche. Le Scienze, suppl,
maggio 1997
2. Dulbecco R. Vezzoni P, “Il progetto Genoma Umano”. Le Scienze,
Quaderni-Dossier, marzo 1998
3. A. Bazzi, P. Vezzoni. “Biotecnologie della vita quotidiana”, Laterza,
2000
4. P. Vezzoni. “Intersezioni. Questioni biologiche di rilevanza filosofica”,
McGrawHill, 2000
5. P. Vezzoni. “Si può clonare un essere umano”, Laterza, 2003;
6. P. Vezzoni. “Il futuro e il passato dell’uomo”, Bruno Mondadori, 2006.
7. A Albertini, P. Vezzoni. “Biotecnologie”. In “Enciclopedia del
Novecento”, Enciclopedia Italiana Treccani, 2004
8. P. Vezzoni., Boniolo G. “Genetic Influences on Moral Capacity: what
genetic mutants can teach us”. In: “Evolutionary ethics and
contemporary biology”. Boniolo G, de Anna G (eds). Cambridge
University Press, 2006
9. P. Vezzoni. “Geni, evoluzione e malattie”. Le Scienze, dicembre 2007
10. P. Vezzoni. “Biotecnologie”. Enciclopedia della Scienza e della
Tecnica, Enciclopedia Italiana Treccani, 2008, in corso di stampa
Scarica