nido abbattuto - LA ROCCA DI STAGGIA

cortile interno
NIDO
“Faccio come certi uccelli che rifanno il nido tra i rami ancora verdi di un albero abbattuto.”
Le prigioni degli altri, Adriano Sofri
ABBATTUTO
Installazione di Francesco
Bruni
Di fronte alla perdita, alla distruzione,
l’ostinazione condivisa da uomini e volatili
ad abitare l’albero abbattuto, cosa nasconde
o svela ?
È negazione cieca della realtà, pacificato far finta,
disarmante dis-adattamento, diritto di urlare
il proprio desiderio negato: riavere contro
il destino ciò che si è perduto ?
L’ostinazione a ricostruire sulle macerie è
accantonare una risposta istintiva di sopravvivenza
altrove, per scegliere consapevolmente la strada
della memoria.
Tenere con la propria presenza vivo il ricordo di ciò
che si ama e si è perduto è gesto ribelle che spesso
si paga con la vita.
Faced with loss, destruction,
what does the obstinacy shared by men and birds
in inhabiting the felled tree, hide
or reveal?
Is it blind denial of reality, peaceful pretence,
disarming dis-adaptation, entitlement to cry out
the denied desire to regain, despite
destiny, that which has been lost?
The obstinacy to rebuild on the rubble is to set
aside an instinctive answer of survival elsewhere,
to purposely choose the path of the memory.
Using your presence to keep the memory of what
you love and have lost alive is a rebellious gesture
often paid for with your life.
“I do the same as certain birds, which rebuild their nest among the still green branches of a felled tree.”
Le prigioni degli altri (The Prisons of Others), Adriano Sofri
FELLED NEST
NIDO STELLA
cortile interno
Uomini e volatili si ostinano a ricostruire il nido sull’albero abbattuto
STELLA NIDO
Installazione di Francesco
Bruni
Men and birds insist on building their nests in felled tree
Il nido, la notte, è astro, posato su un ramo,
aspettando il ritorno.
Abbattuto è l’albero, distrutto è il nido, toccante
è il desiderio del luogo vissuto che luminoso ci
abita dentro.
Ad ogni passo sono lanterna, uomo o volatile
traccio il cammino della memoria, ferita lucente
si stringe in cerchio a vegliare il ricordo.
Nel buio s’innalza ostinato lo sguardo,
preghiera silente, pare urlo lanciato contro
il silenzio assordante della volta celeste.
Qui e ora, non rinuncia a ciò che ha perduto, chi
per sempre ama.
Commozione di stella rompe la fissità del cielo,
per farsi scia cadente di desiderio accolto.
Cometa d’inverno festeggia su groviglio di rami
spezzati, natività d’un rifugio precario.
Poi l’intreccio affettivo si fa trama di luce
e il nido diventa stella, e la stella nido.
The nest, by night, is a star, settled on a branch,
awaiting the return.
Felled is the tree, destroyed is the nest, touching
is the desire of the place experienced that,
luminous, lives within us.
With every step, I am a lantern, man or bird I trace
the path of the memory, shining wound, closing a
circle to watch over the memory.
In the darkness, the eyes rise, unrelenting,
quiet prayer, seemingly a scream launched against
the deafening silence of the celestial ceiling. Here
and now, those who love forever do not forego
what has been lost.
Star-like emotion breaks into the stillness of the
sky, creating the falling streak of desire accepted.
Winter comet, it celebrates on a mass of broken
branches, nativity of a precarious shelter.
Then the entwined affections become textured
light and the nest becomes star, and the star
nest.
STAR NEST NEST STAR