Asacol supposte 500mg - Zambon

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Non comune (≥1/1.000 a ≤1/100)
Molto rare (≤1/10.000)
Patologie renali e urinarie
Molto rare (≤1/10.000)
Epigastralgia, diarrea ematica,
crampi e dolori addominali
Pancreatite
Nefrite interstiziale, sindrome nefrosica
e insufficienza renale
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto rare (≤1/10.000)
Polmonite eosinofila, polmonite
interstiziale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto rare (≤1/10.000)
Iperpiressia
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti
indesiderati.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se nota la comparsa di un
qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il
medico o il farmacista.
SCADENZA E CONSERVAZIONE - Conservare a temperatura non superiore a 30°C.
Non usare il prodotto se la confezione presenta segni visibili di deterioramento.
Non usare il prodotto oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro
correttamente conservato.
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.
Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo
aiuterà a proteggere l’ambiente.
COMPOSIZIONE - ASACOL 500 mg supposte - Ogni supposta contiene:
Principio attivo:
Mesalazina (acido 5-aminosalicilico, 5-ASA): 500 mg
Eccipienti: Gliceridi semisintetici solidi (con lecitina vegetale).
FORMA FARMACEUTICA E CONFEZIONE - Supposte.
10 supposte da 500 mg*
20 supposte da 500 mg.
*Confezione non in commercio
TITOLARE A.I.C. - GIULIANI S.p.A., via Palagi n 2, 20129 Milano.
CONCESSIONARIO ESCLUSIVO PER LA VENDITA IN ITALIA: ZAMBON ITALIA S.r.l.
PRODUTTORE E CONTROLLORE FINALE - COSMO S.p.A., via C. Colombo 1, 20020
Lainate Milano e LAMP SAN PROSPERO S.p.A., via della Pace 251A, 41030 S. Prospero (MO).
Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco
Maggio 2011
Cod. 2620250/7 - Rev. 140122
SUPPOSTE
500mg
MESALAZINA
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA - Acido aminosalicilico ed analoghi
INDICAZIONI TERAPEUTICHE - Colite ulcerosa nella localizzazione a livello rettale.
Trattamento delle fasi attive della malattia e prevenzione delle recidive. Nella fase
attiva di grado severo è consigliabile l’associazione con trattamento cortisonico.
CONTROINDICAZIONI - Ipersensibilità al principio attivo, a sostanze strettamente
correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli eccipienti (in particolare
verso i salicilati).
Nefropatie gravi. Ulcera gastrica e duodenale. Diatesi emorragica. Non
somministrare nelle ultime settimane di gravidanza e durante l’allattamento (vedi
anche sezione “Gravidanza ed allattamento”). Non somministrare nei bambini di
età inferiore ai 2 anni.
PRECAUZIONI PER L’USO - Prima di iniziare il trattamento con ASACOL il paziente
deve essere sottoposto alle indagini cliniche necessarie per precisare la diagnosi e
le indicazioni terapeutiche.
Nei pazienti con ridotta funzionalità renale ed epatica il prodotto va usato con
cautela. Sono stati segnalati casi di insufficienza renale, incluse nefropatia a
lesioni minime, e nefrite interstiziale acuta/cronica in associazione a preparazioni
contenenti Mesalazina e profarmaci di Mesalazina. Nei pazienti con disfunzione
renale nota, occorre valutare il rapporto rischi-benefici del trattamento con
Mesalazina ed esercitare cautela in questi pazienti. Si raccomanda una scrupolosa
valutazione della funzione renale per tutti i pazienti prima di iniziare la terapia, e
periodicamente in corso di trattamento, specialmente nei pazienti con precedenti
patologie renali.
INTERAZIONI
Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo o recentemente si è assunto
qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di Mesalazina e sulfaniluree di
cui può essere potenziato l’effetto ipoglicemizzante. Si raccomanda cautela
nell’uso concomitante di Mesalazina con cumarinici, metotressato, probenecid,
sulfinpirazone, spironolattone, furosemide e rifampicina in quanto non si possono
escludere interazioni.
Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di Mesalazina ed agenti di cui è
nota la tossicità renale, inclusi i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) ed
azatioprina, poiché questi farmaci possono aumentare il rischio di reazioni avverse
a carico dei reni. Nei pazienti trattati con azatioprina oppure 6-mercaptopurina,
si raccomanda cautela nell’uso concomitante di Mesalazina, poiché potrebbe
aumentare il rischio di discrasie ematiche (vedi anche sezioni “Avvertenze speciali”
e “Effetti indesiderati”).
È possibile il potenziamento di effetti indesiderati dei corticosteroidi a livello gastrico.
AVVERTENZE SPECIALI - A seguito di trattamento con Mesalazina, sono stati segnalati
rari casi di discrasie ematiche gravi. Nel caso in cui il paziente sviluppasse emorragie
di non chiara eziologia, ematomi, porpora, anemia, febbre oppure laringite,
dovranno essere condotte indagini ematologiche. Nel caso di sospetto di discrasia
ematica, il trattamento dovrà essere interrotto (vedi anche sezioni “Interazioni” e
“Effetti indesiderati”).
Sono state segnalate rare reazioni di ipersensibilità cardiaca indotte da Mesalazina
(miocardite e pericardite). Occorre usare cautela nel prescrivere questo farmaco a
pazienti con patologie che predispongono a miocardite o pericardite.
La Mesalazina è stata associata a una sindrome di intolleranza acuta che potrebbe
essere difficilmente distinguibile da una recidiva di malattia infiammatoria intestinale.
Nonostante non sia ancora stabilita l’esatta frequenza, tali casi si sono verificati nel
3% dei pazienti nell’ambito di studi clinici controllati condotti su Mesalazina oppure
Sulfasalazina. Fra i sintomi sono inclusi crampi, dolore addominale acuto e diarrea
con sangue, talvolta febbre, cefalea ed eritema. Nel caso di sospetta sindrome
da intolleranza acuta, è necessario interrompere il trattamento immediatamente.
Sono stati segnalati casi di aumenti dei livelli degli enzimi epatici nei pazienti trattati
con preparazioni contenenti Mesalazina.
Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia
dopo la sospensione dell’assunzione del farmaco, sia durante un trattamento di
mantenimento inadeguato.
L’eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilità comporta l’immediata
interruzione del trattamento (vedi anche sezione “Effetti indesiderati”).
Gravidanza
Non sono stati effettuati studi adeguati e ben controllati con Mesalazina nelle
donne in stato di gravidanza. Poiché è noto che la mesalazina attraversa la
barriera placentare, in caso di gravidanza accertata o presunta, somministrare
solo in caso di effettiva necessità e sotto stretto controllo del Medico. Comunque
l’uso andrà evitato nelle ultime settimane di gravidanza (vedi anche sezione
“Controindicazioni”).
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Allattamento
Data la limitata esperienza acquisita su donne in allattamento trattate con
Mesalazina, l’uso andrà evitato durante l’allattamento (vedi anche sezione
“Controindicazioni”).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non vi sono evidenze che ASACOL possa compromettere la capacità di guidare
veicoli o di usare macchinari.
DOSE, MODO E TEMPO Di SOMMINISTRAZIONE - La posologia va adattata al singolo
paziente in base all’estensione ed alla gravità della malattia. Lo schema posologico
indicativo, modificabile secondo le prescrizioni del Medico, è il seguente:
Adulti: in media 3 supposte da 500 mg al giorno, divise in 2-3 somministrazioni per
via rettale.
Bambini oltre i 2 anni: dosi proporzionalmente ridotte a giudizio del Medico. Esiste
poca esperienza e solo una limitata documentazione sugli effetti nei bambini.
Modo di somministrazione - Per ottenere un miglior effetto terapeutico è importante
che la supposta venga trattenuta per almeno 30 minuti, meglio se trattenuta per più
lunghi periodi (ad esempio per tutta la notte).
Durata del trattamento - La durata del trattamento per le fasi attive è mediamente
di 4-6 settimane e può variare, a giudizio del Medico, secondo le condizioni del
paziente e l’evoluzione della malattia.
Nei trattamenti a lungo termine per prevenire le recidive, il dosaggio quotidiano e la
durata del trattamento debbono essere stabiliti dal Medico secondo le condizioni
del paziente o l’evoluzione della malattia.
SOVRADOSAGGIO - Non sono noti casi di sovradosaggio a seguito di somministrazioni
rettali.
In caso di assunzione accidentale di una dose eccessiva del medicinale avvertire
immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
EFFETTI INDESIDERATI - Come tutti i medicinali, anche questo può causare effetti
indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati rilevati negli studi di tollerabilità generale sono stati
generalmente lievi e non hanno mostrato un aumento d’incidenza dipendente
dalla dose. Sono stati segnalati disturbi gastrointestinali (nausea, epigastralgia,
diarrea e dolori addominali) e cefalea.
L’insorgenza di reazioni di ipersensibilità (eruzioni cutanee, prurito) o di episodi di
intolleranza intestinale acuta con dolore addominale, diarrea ematica, crampi,
cefalea, febbre e rash, richiede la sospensione del trattamento.
Esistono inoltre sporadiche segnalazioni di: leucopenia, neutropenia,
trombocitopenia, anemia aplastica, pancreatite, epatite, nefrite interstiziale,
sindrome nefrosica e insufficienza renale, pericardite, miocardite, polmonite
eosinofila e polmonite interstiziale. La tabella seguente riassume le classi di eventi
descritti:
Patologie cardiache
Molto rare (≤1/10.000)
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto rare (≤1/10.000)
Pericardite, miocardite
Leucopenia, neutropenia,
trombocitopenia, anemia aplastica
Patologie del sistema nervoso
Comune (≥1/100 a ≤1/10)
Cefalea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune (≥1/100 a ≤1/10)
Rash ed altre eruzioni cutanee non
specifiche
Non comune (≥1/1.000 a ≤1/100)
Prurito
Patologie epatobiliari
Molto rare (≤1/10.000)
Epatite
Patologie gastrointestinali
Comune (≥1/100 a ≤1/10)
Nausea, diarrea
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