CAMOMILLA
PREPARAZIONI
Infuso: un cucchiaio di fiori essiccati in una tazza d'acqua
bollente. Lasciare un'ora, filtrare e usare secondo necessità.
Olio essenziale: si acquista in erboristeria o in farmacia.
Oleolito: si ottiene facendo macerare i capolini nell'olio.
LINGUAGGIO DEI FIORI: è considerata la pianta
emblema della resistenza alle difficoltà. Un vecchio
proverbio consiglia di affrontare la vita "come fa un tappeto
di camomilla, che più è calpestato e più si propaga". In
questo è simile alla margherita, alla quale rassomiglia, che
ha il significato di pazienza.
ANEDDOTI E CREDENZE: gli egiziani avevano dedicato
la camomilla al Sole. In un antico manoscritto anglosassone,
il Lacnunga, era iscritta tra le nove piante sacre ed era
considerata la più potente.
Camomilla
Luogo di origine e diffusione – La Camomilla cresce
spontaneamente in Europa, Asia e America settentrionale.
È curioso il fatto che non se ne conosca l'origine. Non è
ricordata né dagli autori antichi e neppure dai medievali.
Nel 1500 fu segnalata a Londra come erba infestante.
Descrizione – È una pianta annua alta più di mezzo metro,
caratterizzata da fusto eretto o ascendente e da foglie
sessili, appuntite e divergenti.
Coltivazione – Cresce nelle zone soleggiate della pianura
e della collina, nei campi di frumento, nei luoghi incolti e
ai bordi dei viottoli, nelle zone submontane fino al mare.
Tempo di fioritura – Maggio – Luglio.
Parti usate - Capolini e foglie da maggio all'inizio
d'agosto nelle zone calde; giugno luglio nelle zone più
fresche.
Nome scientifico
Matricaria chamomilla
Famiglia
Compositae
Nome comune
Matricaria, camomilla comune,
camomilla tedesca
Uso terapeutico – Con i fiori, chiamati capolini, raccolti
quando non sono troppo schiusi e con gambo corto, si
preparano tisane, infusi e vari tipi di estratti. L’azione
terapeutica è dovuta alla presenza di un olio essenziale,
l’azulene, di un principio amaro, l’acido anemico, e di un
glucoside. Tali principi attivi svolgono una azione sedativa
nei casi di ipereccitabilità nervosa, antispasmodica nei
disturbi dell’apparato gastro-intestinale ed emmenagoga
nei casi di amenorrea dipendente da turbe nervosa.