CAMOMILLA, CAPOMILLA, CAPUMILLA
Matricaria camomilla L. (Compositae)
Il vocabolo generico Matricaria deriva dal latino matrix-matricis, che significa
madre, utero, in relazione alle virtù curative, specifiche sugli organi genitali
femminili. L’epiteto camomilla trae origine dal greco Khamaimelon, da Khamai,
piccolo e da melon ossia mela, alludendo all’odore di alcune piante appartenenti a
questo genere, che ricordano la fragranza di questo frutto.
Si tratta di pianta erbacea annuale, con radice a fittone e fusto eretto, ramificato,
alto 20-60 cm. Le foglie sono alterne, bipennatosette, divise in sottili lacine, lineari e
filamentose. I fiori sono raccolti in infiorescenza a capolino, portati su un ricettacolo
fornito di involucro bratteale, cavo all’interno e nudo, privo cioè di squame e palee. I
fiori sono di due tipi: quelli del raggio (periferici) sono bianchi, zigoformi e ligulati,
mentre quelli del disco (centrali) sono gialli, attinomorfi e tubulosi. Il frutto è un
achenio privo di pappo.
Questa pianta è comune nei luoghi erbosi, lungo le strade e nei seminati, dal
mare al piano submontano. Fiorisce da maggio a giugno. La semina si esegue a
fine agosto in terreni di vario tipo. I capolini si raccolgono in più volte, tra maggio e
giugno.
USI DELLA PIANTA
La camomilla è una delle piante medicinali di più largo consumo nelle varie
farmacopee.L’infuso ottenuto dai capolini viene assunto oralmente come
spasmolitico, come sfiammante dell’apparato gastrointestinale e come blando
lassativo; è altresì usato per conciliare il sonno e per sedare l’irrequietezza,
specialmente nei bambini.L’infuso, adoperato sotto forma di suffumigi o di impacchi
decongestiona gli occhi arrossati o stanchi, mentre in caso di flogosi del cavo orofaringeo è usato a mo’ di collutorio.
E’ altresì impiegato per fare lavande, impacchi o irrigazioni vaginali in casi di flogosi
agli organi genitali femminili.
Trova applicazione come antiflogistico e spasmodico del tratto gastrointestinale,
azione attribuita al sinergismo positivo tra i componenti del suo olio essenziale ed il
gruppo dei flavonoidi.
L’impiego come calmante e come euipnico è stato di recente rivalutato e
riproposto.
Tra le altre proprietà ricordiamo quella antiallergica, relazionata alla presenza di
azuleni e quella batteriostatica, importante nella cura delle dismicrobie intestinali,
dovuta al bisabololo contenuto nell’olio essenziale.