SELETTORE CAVO MT/BT IN UN FASCIO DI CAVI

Acea Distribuzione S.p.A.
Specifica Tecnica
Pianificazione Operativa
DAS26
Progetti Speciali e Sviluppo Tecnologico
Unificazione Impianti e Materiali
Edizione 1, Luglio 2013
SELETTORE CAVO MT/BT IN UN FASCIO DI CAVI
(immagine puramente dimostrativa)
Elaborato da
Resp. Unificazione Imp. & Mat.
Resp. Progetti Spec. e Sviluppo Tecnol.
Paolo Boldrini
Roberto Bevilacqua
Attilio Cipollone
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SOMMARIO
1
OGGETTO..........................................................................................................3
2
NORME DI RIFERIMENTO ...........................................................................3
3
CARATTERISTICHE GENERALI ................................................................4
4
CARATTERISTICHE ELETTRICHE E COSTRUTTIVE .........................4
5
DOCUMENTAZIONE ......................................................................................5
6
MARCATURE....................................................................................................5
7
PROVE ................................................................................................................6
7.1
Prove di tipo ............................................................................................................ 6
7.2
Prove di accettazione .............................................................................................. 7
8
CONFEZIONAMENTO E IMBALLAGGIO .................................................7
9
COLLAUDO .......................................................................................................8
10 GARANZIA ........................................................................................................9
11 SMALTIMENTO A FINE VITA OPERATIVA .............................................9
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1 OGGETTO
La presente specifica tecnica ha per oggetto i dispositivi per il rilevamento e
l’individuazione, in modo univoco, di un cavo MT o BT da selezionare all’interno di un
fascio di cavi adiacenti tra loro, ai fini della Prevenzione del Rischio Elettrico (PRE).
La specifica stabilisce le caratteristiche tecniche nominali, i requisiti per la costruzione
e le prove, nonché le regole per il collaudo e le garanzie.
2 NORME DI RIFERIMENTO
Le leggi e le norme sotto riportate si intendono comprensive di successivi
aggiornamenti e varianti, e quindi nel testo in vigore alla data dell'ordine. I riferimenti alla
medesima normativa, citati nel seguito della presente specifica, sono suscettibili di
conseguenti modifiche, in congruità a tali aggiornamenti e varianti.
a) Norma CEI 11-27 “Lavori su impianti elettrici”;
b) Norma CEI 11-48 (EN 50110-1) “Esercizio degli impianti elettrici”;
c) Norma CEI 66-5 (EN 61010-1) “Prescrizioni di sicurezza per apparecchi
elettrici di misura, controllo e per utilizzo in laboratorio - Parte 1:
Prescrizioni generali”;
d) Norma CEI 66-9 (CEI EN 61187) “Apparecchi di misura elettrici ed elettronici
- Documentazione”;
e) Norma CEI 70-1 (EN 60529) “Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)”;
f) Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’art. 1 della legge 3-82007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro”, come modificato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
“Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n.
81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
g) Direttiva 2004/108/CE “Compatibilità Elettromagnetica”;
h) Direttiva 2006/95/CE “(Bassa Tensione) Materiale elettrico destinato ad
essere adoperato entro taluni limiti di tensione”;
i) D. Lgs.vo n. 151 del 25 Luglio 2005 “Attuazione delle direttive 2002/95/CE,
2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze
pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo
smaltimento dei rifiuti”.
Qualora le norme richiamate fossero abrogate, tutte, in parte o modificate, i
riferimenti sono da intendersi alla normativa pro-tempore vigente.
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3 CARATTERISTICHE GENERALI
Il dispositivo in oggetto sarà costituito generalmente da:
• Generatore di impulsi da inviare nel cavo da selezionare;
• Apparato per la rilevazione del campo elettromagnetico e della direzione delle
correnti indotte (pinza o toroide di selezione con apparecchio indicatore da
applicare sui cavi).
Il generatore di impulsi va posizionato in una delle due cabine secondarie alle quali
fa capo il cavo MT o BT da individuare. In ogni caso, questi dispositivi vanno utilizzati
solo dopo aver eseguito tutte le operazioni necessarie, previste dalla procedura P.R.E. di
Acea Distribuzione, per la messa fuori servizio e il collegamento a terra dei terminali del
cavo presso la cabina secondaria affacciante.
La corrente immessa sul cavo da individuare provoca un campo magnetico rilevabile
con l’ausilio della pinza/toroide di selezione e del connesso apparecchio indicatore. Tale
apparecchio indicatore, visualizzando l’intensità della corrente e la direzione del flusso di
impulsi, consente di identificare il cavo con sicurezza.
L’impiego della pinza/toroide e dell’apparecchio indicatore consente di rilevare
l’intensità e il verso degli impulsi stabilendo se il cavo in prova è quello sul quale è stato
collegato il generatore (cavo corretto) ovvero un altro cavo che è interessato da impulsi di
ritorno verso il generatore.
I suddetti dispositivi devono fornire l’indicazione sicura della tensione di misura e
della concordanza di fase. Questa indicazione può essere di tipo visivo e/o acustico.
4 CARATTERISTICHE ELETTRICHE E COSTRUTTIVE
Il dispositivo deve essere costruito per consentire l’identificazione di cavi sia BT sia
MT, a conduttore unico o multipolari.
Le principali caratteristiche elettriche e costruttive dell’apparato generatore e del
ricevitore sono le seguenti:
Generatore di impulsi
- Tensione di impulso
≥ 25 V
- Corrente di impulso
≥ 30 A
- Frequenza degli impulsi
15 ÷ 30 / min.
- Alimentazione di rete
230 V - 50 Hz
- Alimentazione interna
batteria ricaricabile 12/18 V DC
con indicatore di carica
- Tempo di funzionamento c/batteria
≥ 2,5 h
- Temperatura di esercizio
-10 °C ÷ +50 °C
- Grado di protezione
IP 5X
- Grado di isolamento elettrico
classe II
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Apparato di rilevazione/ricezione
- Sensibilità
- Alimentazione
-
Durata della carica batteria
Temperatura di esercizio
Grado di protezione
Grado di isolamento elettrico
Tipologia della sonda induttiva
- Diametro interno/apertura sonda
regolazione a gradini, con
min. 5 gradini
batterie a secco/ricaricabili
con indicatore di carica
≥ 30 h
-10 °C ÷ +50 °C
IP 5X
classe II
pinza amperometrica rigida
o flessibile, con freccia direzionale
≥ 100 mm
5 DOCUMENTAZIONE
Il Concorrente deve presentare la seguente documentazione, redatta in lingua
italiana, ad “Acea S.p.A. - Acquisti e Logistica - Materiali e Servizi Elettrici”, secondo le
modalità e le tempistiche previste dal bando di gara:
a) schemi elettrici dei componenti;
b) descrizione delle caratteristiche costruttive e dimensionali (compreso il peso);
c) specifiche tecniche dei componenti e relative omologazioni secondo la pos. 5.4
della norma CEI 66-5 e la norma CEI 66-9;
d) marcatura ENEC in corso di validità (da riportare sui singoli componenti
elettrici);
e) schede di manutenzione, secondo la pos. 5.4 della norma CEI 66-5 e la norma
CEI 66-9.
A giudizio insindacabile di Acea Distribuzione, una diversa procedura può essere
concordata nel caso in cui il Concorrente abbia già fornito, e Acea Distribuzione accettato,
apparecchiature della tipologia di cui in oggetto. E’ compito del Concorrente contattare gli
uffici tecnici di Acea Distribuzione e, se del caso, richiedere l’attuazione della diversa
procedura di cui sopra.
6 MARCATURE
Ciascun apparecchio, sia generatore sia ricevitore, deve riportare, in modo chiaro e
indelebile, le seguenti marcature o etichettature:
a) marchio o nome del Fornitore;
b) tensione e frequenza nominali di esercizio;
c) simbolo di isolamento in Classe II;
d) marcatura CE;
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e) grado di protezione IP;
f) quant’altro previsto alla pos. 5.1 della norma CEI 66-5.
7 PROVE
In conformità alle norme elencate al precedente cap. 2, le prove in argomento
vengono avviate, presso lo stabilimento del Fornitore o presso un laboratorio concordato
con Acea Distribuzione, alla presenza di un collaudatore della medesima, previo accordi e
comunicazione scritta, secondo quanto previsto nell’ordine di acquisto, di disponibilità
della sala prove per prototipo o lotto di fornitura approntato, della data, della durata e del
luogo (o dei luoghi) previsto(i) reso(i) disponibile(i) per l’esecuzione delle stesse prove.
Tutte le prove ed esperimenti, eseguiti in fabbrica o presso altri laboratori, sono
compiuti a spese del Fornitore; queste spese comprendono anche il costo dei materiali e
pezzi impiegati che si rendessero inservibili, e ciò sia nel caso di accettazione sia di rifiuto
della fornitura. Dalle predette spese sono escluse quelle inerenti al collaudatore Acea
Distribuzione, che rimangono a carico di quest'ultima.
Le partite rifiutate devono essere sostituite o adeguate, per essere nuovamente
sottoposte alle prove prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque entro un periodo
non superiore ad 1/3 dell'originario termine di consegna stabilito, ferma restando
l'applicazione delle penali per ritardo. Ulteriori prove con esito negativo danno luogo al
rifiuto della fornitura.
Acea Distribuzione stessa può soprassedere, a proprio insindacabile giudizio,
all’effettuazione delle prove di tipo e/o speciali nel caso che il Fornitore sia in grado di
esibire idonea certificazione rilasciata da Organismi riconosciuti nell’ambito dello SEE
(Spazio Economico Europeo) compresi tra quelli indicati nel Decreto del Ministero
dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 13-6-’89 (G.U. del 24-7-’89),
aggiornato da successive disposizioni, oppure riconosciuti presso ACCREDIA (Ente
Italiano di Accreditamento) e nell’ambito dello SEE dall’EA (European cooperation for
Accreditation).
Qualora, peraltro, Acea Distribuzione ritenesse di dover richiedere l’esecuzione delle
prove di tipo anche in presenza di tali certificazioni, le prove sono a carico di Acea
Distribuzione stessa nel caso di esito favorevole e del Fornitore nel caso di esito non
favorevole, con conseguente rifiuto della fornitura.
Si dà facoltà al Fornitore di richiedere una prova di appello consistente nella
ripetizione, con esito favorevole, della prova risultata negativa, da eseguirsi su una
campionatura doppia di quella esaminata.
7.1 Prove di tipo
Dopo il nulla osta da parte di Acea Distribuzione sono effettuate sugli esemplari
approntati tutte le prove e verifiche previste dalle norme CEI 66-5 e 70-1 .
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7.2 Prove di accettazione
Le seguenti prove vanno eseguite, presso gli stabilimenti del Fornitore, a discrezione
del collaudatore di Acea Distribuzione, con una numerosità del campione pari al 20% delle
unità di ciascun lotto e, comunque, su un numero minimo di 3 e massimo di 10 apparecchi.
a) Esame a vista
Consiste nel verificare che ciascun apparecchio sia completo degli accessori e
delle marcature previste nella presente specifica tecnica e che non presenti
difetti che possano nuocere al suo corretto utilizzo e/o funzionalità;
b) Verifica dimensionale
Consiste nel verificare che le dimensioni dei componenti siano conformi a
quanto dichiarato dal Fornitore e richiamato alla pos. 5 della presente specifica
tecnica.
c) Verifica del circuito di terra e prove di tensione
Da eseguire secondo l’allegato F della norma CEI 66-5.
d) Verifica del grado di protezione IP
La prova va effettuata, secondo le modalità previste dalla Norma CEI 70-1, su
esemplari nuovi e puliti, con tutte le parti collocate e montate conformemente
alle indicazioni del Fornitore.
8 CONFEZIONAMENTO E IMBALLAGGIO
Lo strumento deve essere fornito completo di :
• valigetta metallica o materiale sintetico antiurto per trasporto, dotata di
maniglia, predisposta con vani per l'alloggiamento del trasmettitore, del
ricevitore, della sonda, dei cavi di collegamento e degli accessori in
dotazione;
• cinghia di trasporto del ricevitore;
• cavo di alimentazione da rete;
• cavo di collegamento alla fase del cavo da verificare; cavi di collegamento
della sonda al ricevitore;
• cavi di collegamento ai dispersori di terra;
• dispersori di terra;
• manuale di istruzioni per l'uso, secondo le norme CEI 66-5 e 66-9, redatto in
lingua italiana.
Ogni singolo apparecchio, inoltre, deve essere confezionato in una scatola di cartone
ondulato di robustezza tale da permettere la sovrapposizione di almeno n. 4 involucri. La
scatola deve riportare, con carattere non inferiore a 50 mm, il nome del Fornitore, tipo
dell’apparecchio, il periodo di fabbricazione (mese e anno) e la matricola SAP Acea
2506030.
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Le singole confezioni devono essere stipate su pallet, con cartello indicante il codice
Acea del materiale e il quantitativo contenuto. Il materiale in consegna non deve eccedere i
limiti costituiti dal pallet A4-800×1200 mm e successivi aggiornamenti, carico utile
nominale 1000 kg, secondo UNI 9150-1 (1988) e UNI 9150-2 (1989), e non deve superare
l’altezza complessiva di 1100 mm. Il materiale, se consegnato su pallet, deve essere
protetto da pioggia e polvere, mediante l’applicazione di una pellicola impermeabile
trasparente.
9 COLLAUDO
Il collaudo di tutti gli apparecchi, che abbiano superato le prove di accettazione,
viene effettuato presso Acea Distribuzione e la redazione del certificato di collaudo
avviene entro 30 (trenta) giorni solari dalla data di consegna delle apparecchiature, di tutti i
documenti tecnici (schemi elettrici, istruzioni per la manutenzione e l’esercizio, ecc.) e
delle certificazioni richieste dalla vigente normativa italiana (ISPESL, ASL, ecc.).
Le operazioni di collaudo riguardano un campione di apparecchi pari al 10% (dieci
per cento) del lotto di fornitura (numero di apparecchi dello stesso tipo) e in ogni caso non
meno di 2 unità, e consistono nella ripetizione delle prove di cui al precedente p. 7.2.
Della data di inizio delle operazioni di collaudo è dato formale avviso al Fornitore
che può presenziare con un proprio rappresentante.
Qualora nel collaudo anche un solo esemplare del campione risultasse non
rispondente alle prescrizioni d’ordine, l’intero lotto deve, a giudizio insindacabile di Acea
Distribuzione, previo eventuale adeguamento, essere sottoposto alla ripetizione delle prove
che hanno dato esito negativo, a totale carico del Fornitore.
Il materiale che, sottoposto a collaudo, non soddisfi pienamente alle condizioni
stabilite, viene rifiutato; tuttavia Acea Distribuzione, a suo insindacabile giudizio e a tutte
spese del Fornitore, può accordare al Fornitore stesso l’esame in contraddittorio del
materiale rifiutato.
Il ritiro delle partite rifiutate deve farsi a cura e spese del Fornitore, senz’altro avviso
o provvedimento qualsiasi, nel termine di 15 (quindici) giorni solari dalla data della lettera
di rifiuto. In caso diverso, le partite stesse sono rispedite in porto assegnato all’indirizzo
del Fornitore.
Le partite rifiutate devono essere sostituite o eventualmente adeguate, per essere
nuovamente sottoposte alle prove prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque
entro un periodo non superiore ad ⅓ dell'originario termine di consegna stabilito, ferma
restando l'applicazione delle penali per ritardo.
Ulteriori prove con esito negativo danno luogo al rifiuto della fornitura.
In caso di divergenza rispetto alle operazioni di collaudo, il Fornitore può richiedere
l’arbitrato o all’atto dell’ultimazione delle operazioni cui abbia presenziato o entro 15
giorni dalla notifica dei risultati.
Peraltro, se non si addivenisse di comune accordo all’attribuzione dell’incarico per
l’arbitrato entro un mese dall’ultimazione del collaudo, Acea Distribuzione ha la facoltà di
rivolgersi al Presidente della Federazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica,
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Automazione, Informatica e Telecomunicazioni (AEIT) per la nomina di un collaudatore,
il cui giudizio è accettato dalle due parti senza riserva alcuna, a tutti gli effetti della
fornitura.
La richiesta di arbitrato interrompe i termini contrattuali e le conseguenze
economiche sono a carico della parte soccombente, non esclusi i danni per la mancata
disponibilità della fornitura.
10 GARANZIA
Il Fornitore degli apparecchi in oggetto è l’unico garante nei confronti di Acea
Distribuzione contro tutti i difetti del materiale e di costruzione oltre che,
indipendentemente dai collaudi effettuati, per la piena rispondenza alla Specifica Tecnica
di Acea Distribuzione stessa.
La garanzia prevede qualsiasi riparazione o sostituzione gratuita, trasporti compresi,
nel più breve tempo possibile, ma comunque entro 3 mesi dalla notifica al Fornitore, degli
apparecchi e/o loro componenti:
− per un periodo di 24 mesi dall’inizio dell’utilizzo, ma non oltre 30 mesi dalla data di
fine collaudo presso Acea Distribuzione con esito favorevole, nei casi di difetti
riscontrati;
− per un periodo di 5 anni dalla data di fine collaudo presso Acea Distribuzione con
esito favorevole, nei casi di non rispondenza alla Specifica Tecnica di Acea
Distribuzione accertata successivamente al collaudo.
Il periodo di sospensione dall’utilizzo dovuto a difetti di materiale e di costruzione
prolunga la durata della garanzia del tempo intercorrente tra la notifica del guasto e la
riconsegna del/degli esemplare/i da parte del Fornitore.
Per tutti gli apparecchi che, in regime di garanzia, siano state sostituiti, riparati o
comunque influenzati da tali operazioni, gli obblighi di garanzia nei casi di difetti
riscontrati si estendono di ulteriori 12 mesi, a partire dalla data di ultimazione della
sostituzione o della riparazione.
Il Fornitore deve garantire, con espressa dichiarazione allegata all’offerta, la
disponibilità e la fornitura di componenti di ricambio dei prodotti forniti per un periodo
non inferiore a 5 anni dalla data di uscita di produzione dei prodotti stessi.
11 SMALTIMENTO A FINE VITA OPERATIVA
Il Fornitore deve comunicare per iscritto ad “Acea Distribuzione S.p.A. - Qualità e
Sicurezza”, prima della comunicazione di approntamento al collaudo, le modalità di
smaltimento e/o riciclo degli apparecchi e/o delle loro parti, oggetto della presente
specifica, una volta che siano giunti a fine vita operativa.
Il Fornitore deve, per quanto possibile, prevedere materiali per i quali sia fattibile il
riciclo, mediante recupero e riutilizzo, piuttosto che lo smaltimento a discarica; deve
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comunque preferibilmente utilizzare, laddove possibile, materiali per i quali sia elevato il
grado di biodegradabilità. Quanto sopra deve essere previsto in conformità alle leggi,
regolamenti e norme vigenti in materia di salvaguardia ambientale.
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