La finestra di Capri Vorrei che tu, venissi con me una sera d`autunno

La finestra di Capri
(ad Axel Munthe)
Vorrei che tu,
venissi con me una sera d’autunno,
prima che la notte discende sui colori del giardino
e stretti assieme, dietro i vetri, io e te
guardare l’orizzonte solitario
e quasi malinconico
che c’invita a rivivere
momenti indelebili
nel cuore di chi l’amor conosce.
Passeggiare con te,
per gli stessi sentieri fatati,
con passi timidi, sospesi tra torri
e volatili presi d’amore e cinguettii briosi.
Guardare entrambi il segreto che ci avvolge
e con sorrisi fiduciosi affidare al vento
antiche favole di re senza nome
e amanti misteriosi
mai passati sotto quegli alberi incantati
che dicono con voce umana,
e poi…
camminare ancora
nella notte verso un riflesso lontano,
lontano e addormentarci sotto le stelle,
cullati dal mare.
Dietro ai vetri, io e te
in quella sera d’autunno
ci ameremo come mai fin d’ora,
e con la tua testa appoggiata sul mio cuore
mi perderei nell’infinito amor dell’anima tua.
Salvatore Monetti