25-Vaccini Immunologia

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Università degli Studi di Perugia
FACOLTÀ DI FARMACIA
- CORSO DI IGIENE E SANITA’ PUBBLICA -
Prevenzione primaria delle malattie
infettive: i vaccini (1)
Prof. Silvano Monarca
Indice
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La storia delle vaccinazioni
Le basi immunologiche delle vaccinazioni
L’immunità di gregge
Le classi di vaccini
Vaccini coniugati e vaccini ricombinanti
I costituenti dei vaccini
Vaccini, Oms: ogni anno salvano
circa 3 milioni di persone
• In trecento anni di storia i vaccini hanno fatto molta
strada, e oggi sono tre milioni le persone che ogni
anno devono la vita a un’iniezione, ma ancora
molto lavoro si deve aggiungere a quello fatto dai
vari Jenner e Pasteur di tutto il mondo per riuscire
a debellare anche le malattie che sarebbero
prevenibili. Lo ricorda l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, che anche quest’anno ha lanciato in
contemporanea in tutto il mondo, Europa
compresa, la “Settimana dell’immunizzazione”.
Settimana mondiale delle vaccinazioni
21-28 aprile 2012
109 milioni di bambini vaccinati con il DTP nel
2010
2-3 milioni di morti evitate con la vaccinazione
19.3 milioni di bambini non vaccinati nel 2010
7 ragioni per vaccinarsi
1.I vaccini salvano vite
2.I vaccini sono un diritto
3.Le epidemie sono una minaccia seria
4.Le malattie infettive ancora uccidono
5.I vaccini sono efficaci
6.Le vaccinazioni efficaci e sicure dipendono dalla
qualità del servizio sanitario
Prevenzione primaria delle malattie infettive
La prevenzione primaria mira ad impedire l’insorgenza di nuovi casi di
malattia nelle persone sane con i seguenti sistemi:
Per evitare il contagio
• impedire il contatto tra il microrganismo e ospite recettivo, agendo
su:
le sorgenti e i serbatoi di microrganismi patogeni
l’ambiente
Per evitare l’infezione
• impedire la moltiplicazione nell’organismo dell’ospite, rendendolo non
recettivo (vaccinazioni)
• La vaccinazione è una misura di prevenzione primaria, avendo come
scopo quello di conferire ad un individuo sano e suscettibile ad una
data malattia infettiva, una protezione immunitaria attiva nei
confronti dell'agente causale della malattia stessa.
Storia delle vaccinazioni
Lady Montague
• Lady Montague
osservò la
variolizzazione in
Turchia e tentò di
introdurla in
Inghilterra all’inizio
del XVII secolo.
http://people.musc.edu/~boacklrj/Vaccines/Vaccines.ppt#14
Storia delle vaccinazioni
Edward Jenner (1749 - 1823)
14 maggio 1796 - Edward Jenner
innesta nel braccio di un bambino
di 8 anni, James Phipps, un po’ di
pus prelevato da una lattaia, Sarah
Nelmes,malata di vaiuolo vaccino.
1889 - La vaccinazione è resa
obbligatoria in Italia
16 ottobre 1975 - Ultimo caso di vaiuolo
umano nel mondo (Maow Maalin).
1978 - Sospensione dell’obbligatorietà
della vaccinazione in Italia
1980 - Dichiarazione ufficiale dell’OMS
sull’eradicazione del vaiolo nel mondo.
Louis Pasteur (1822 -1895)
1862-1877 - Pasteur dimostra
che la generazione spontanea
è una chimera
1877 - Pasteur scopre la causa
della febbre puerperale
1880 - Lo scienziato francese
mette a punto metodi per
l’attenuazione dei microbi
1885 - Pasteur esegue la prima
vaccinazione contro la rabbia.
Gustave Ramon
Gustave Ramon era un veterinario che lavorava
in un Istituto Provinciale francese.
Egli aveva approfondito i suoi studi sulla
formalina per la conservazione del latte.
Nel 1911, Ramon venne convocato all’Istituto
Pasteur e assegnato al reparto dove erano
prodotti sieri antitossici
Grazie alle sue conoscenze sull’attività della
formalina a varie concentrazioni e temperature,
Ramon trovò l’esatta combinazione delle
due variabili per inattivare la tossina tetanica
mantenendone nel contempo
l’attività antigenica.
Le basi per un vaccino antitetanico e
antidifterico erano ormai saldamente
individuate.
TETANO
 1890 - Behring conduce
studi sulle antitossine
 1917 - Vallèe e Bazy
eseguono prove con
vaccino inattivato con Iodio
e Cloro
 1923 - Gustave Ramon con
formalina e calore ottiene
l’anatossina tetanica
 1933 - Ramon e Zoller
ottengono eccellenti risultati
con 2 dosi di vaccino
distanziate di 3 settimane
Immunizzazione
L’immunizzazione viene suddivisa in:
1) immunizzazione passiva (sieroterapia o sieroprofilassi)
Impiego di un anticorpo preformato, anche appartenente ad
una specie diversa, in un soggetto a rischio di avere, o che
abbia in atto, una malattia infettiva
2) immunizzazione attiva
Si basa sulla somministrazione di parte o di tutto un agente
infettivo al quale sia stato tolto ogni effetto patogeno ed al
quale sia stata mantenuta la completa capacità antigenica
3) immunizzazione adottiva
Si presenta quando un soggetto riceve un trapianto di midollo
osseo ed acquisisce anticorpi specifici uguali a quelli
presentati dal donatore
Profilassi specifica delle infezioni
IMMUNOPROFILASSI
Passiva
Sieri immuni
e
immunoglobuline
Attiva
Vaccini
*
*Escherichia coli enterotossico inattivato
27 diseases are now vaccine
preventable
Disease
Smallpox
Rabies
Typhoid
Cholera
Plague
Diphtheria
Pertussis
Tetanus
Tuberculosis
Influenza
Yellow fever
Poliomyelitis
Measles
Mumps
Year
Disease
Year
1798
1885
1896
1896
1897
1923
1926
1927
1927
1945
1953
1955
1963
1967
Rubella
Anthrax
Meningitis
Pneumococcus pneumonia
Adenovirus
Hepatitis B
H. influenzae type b
Japanese encephalitis
Hepatitis A
Varicella
Lyme disease
Rotavirus
Human papillomavirus
1969
1970
1975
1977
1980
1981
1985
1992
1995
1995
1998
1998
2006
Adapted from CDC MMWR April 2, 1999; 48(12): 243-8
Cronistoria dell’obbligo vaccinale in Italia
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1888: obbligo per il vaiolo
1939: obbligo per la difterite
1966: obbligo per poliomielite
1968: obbligo per tetano e difterite
1977: sospensione dell’obbligo contro il
vaiolo
1981: abolizione dell’obbligo per il vaiolo
1991: obbligo contro epatite B
OBIETTIVI DI UN INTERVENTO
DI VACCINAZIONE
• ERADICAZIONE
… malattia e agente eziologico sono stati
permanentemente e completamente eliminati nel
pianeta (es. vaiolo)
• ELIMINAZIONE
… in una certa area geografica la malattia è
scomparsa perché si è ridotta la circolazione
dell’agente (es. Europa polio-free)
• CONTENIMENTO o CONTROLLO
… la malattia si è ridotta come frequenza fino a non
costituire un problema primario (es. influenza)
Il vaccino ideale
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•
Produce una immunità per
tutta la vita
E’ protettivo nei confronti di
tutte le varianti dei microrganismi
Previene la trasmissione delle malattie
Induce rapidamente immunità
Porta alla costituzione di memoria
immunologica di lunga durata
E’ efficace nei confronti di tutti i soggetti
(bambini e anziani)
Richiede poche vaccinazioni
Non ha bisogno di essere iniettato
E’ stabile, poco costoso ed efficace
23
Immunizzazione
Immunizzazione passiva
Immunizzazione attiva
Difesa immediata
Risposta primaria:
dopo qualche giorno dalla
vaccinazione (IgM)
Risposta secondaria:
se il contatto con l’antigene
persiste o se si verifica un
secondo contatto (IgG)
Durata breve ( 2-4 mesi)
Memoria immunologica
DIFESE ANTIMICROBICHE:

BARRIERE NATURALI (cute, muco, acidità gastrica)
DIFESE IMMUNITARIE INNATE NON ANTIGENE-SPECIFICHE (cellule NK,
interferone, febbre, macrofagi)
DIFESE IMMUNITARIE ADATTATIVE ANTIGENE-SPECIFICHE (anticorpi,
linfociti T)
PRINCIPALI
BARRIERE
FISIOLOGICHE
DELLA RISPOSTA
IMMUNITARIA
INNATA
IMMUNITA’
• Stato di resistenza di un organismo animale
ad un particolare microrganismo o virus
patogeno
Cellule linfoidi e sistema reticolo-endoteliale
• IMMUNITA’ INNATA (aspecifica e sempre presente )
• IMMUNITA’ ADATTATIVA (all’infezione), o
acquisita o specifica:
-Immunità umorale (Ag-specifica)
-Immunità cellulo-mediata (Ag-specifica)
UN MICRORGANISMO PUO’ ESSERE ELIMINATO
MEDIANTE UNA INIZIALE RISPOSTA
IMMUNITARIA INNATA (O NATURALE) E UNA
SUCCESSIVA RISPOSTA IMMUNITARIA
ACQUISITA (O ADATTATIVA)
La risposta immunitaria
innata è mediata da:
• Fagociti (neutrofili, monociti e
macrofagi)
• Cellule che rilasciano mediatori
dell’infiammazione (basofili, mastociti ed
eosinofili)
• Cellule natural killer (NK)
• Proteine del complemento
• Proteine di fase acuta
• Citochine
La risposta immunitaria
adattativa (o acquisita o
specifica):
•
•
•
•
A differenza di quella innata, si acquisisce in
seguito all’esposizione ad uno specifico Ag e
include:
Cellule presentanti l’antigene (APC) quali
macrofagi e cellule dendritiche
proliferazione di linfociti B Ag-specifici
Proliferazione di linfociti T Ag-specifici
Produzione di anticorpi, linfociti T citotossici
(CTLs) e citochine
IMMUNITA’ ADATTATIVA o ACQUISITA
LA RISPOSTA IMMUNITARIA ADATTATIVA AI MICRORGANISMI
EXTRACELLULARI (batteri e tossine batteriche)
COMPONENTI CELLULARI DELLA RISPOSTA
IMMUNITARIA
Funzioni del sistema
immunitario
• Specificità di risposta
• Memoria
• Tolleranza
Specificità di risposta
• Il sistema immunitario ha il compito di
riconoscere le macromolecole estranee
(proteine e polisaccaridi) e di attivare
nei confronti di ciascun antigene una
risposta specifica che si estrinseca con
la produzione di Ab o con l’attivazione di
particolari popolazioni di linfociti o con
ambedue le risposte.
Memoria immunologica
• Consiste nel fatto che una volta che il
SI ha reagito con un determinato Ag, la
risposta nei confronti dello stesso Ag
che si ripresenti nell’organismo anche
dopo molto tempo (anni) è molto più
rapida ed intensa rispetto alla risposta
primaria.
Tolleranza
• Il SI di un organismo animale è incapace
di attivarsi nei confronti dei potenziali
Ag dell’organismo stesso, essendo di
norma in grado di distinguere le
macromolecole proprie (self) da quelle
estranee (non-self).
Le citochine
• Si tratta di sostanze solubili di natura polipeptidica o
glicoproteica
• Sono prodotte principalmente da linfociti B, T e
cellule APC ( macrofagi e DCs) ma anche da cellule non
appartenenti al SI
• Funzione immunoregolatrice: attraverso il legame a
specifici recettori espressi sulla superficie cellulare
regolano e coordinano la risposta immunitaria
Citochine:principali attività biologiche
LE CITOCHINE NEL SISTEMA IMMUNITARIO
Meccanismi immunologici dei vaccini
Risposta immunologica
La risposta umorale esercita un
ruolo fondamentale nella
neutralizzazione dei virus e delle
tossine batteriche e nel prevenire
l’adesione di microrganismi
extracellulari ai recettori sulle
cellule ospiti, mentre l’immunità
cellulare è necessaria per eliminare i
patogeni intracellulari
Risposta umorale
Nella risposta umorale vengono prodotte 5
classi di anticorpi: IgM, IgG , IgA , IgD
, IgE.
Alcune caratteristiche e ruolo delle classi Ig nella difesa dell'ospite
IgM : ca 5% caratteristici della risposta primaria; nel siero sono sotto forma
pentamerica; fissano efficacemente le proteine del complemento, agglutinazione
di batteri, opsonine.
IgD : <1% espresse come immunoglobuline di membrana
IgG : 85% indicano (anche) riesposizione all’antigene; nel siero sono in forma
monomerica; antitossine, opsonine, fissano efficacemente il complemento;
neutralizzazione dei virus nel sangue; possono attraversare la barriera
placentare (protezione del feto e del neonato); sono suddivise in sottotipi.
IgE : mediano le risposte allergiche (ipersensibilità di tipo I) e asmatiche,
antiparassitarie (induzione della degranulazione dei mastociti e opsonizzante per
gli eosinofili).
IgA: 10-15% dimeriche; si trovano in elevata concentrazione nelle secrezioni
mucose, prevengono l'adesione batterica alle membrane mucose, antivirali,
antitossine.
Risposta primaria
• Prima infezione o vaccinazione primaria
• Fase di latenza di 10 – 15 giorni
• Titolo non elevato
• Declino piuttosto rapido
• Ac con affinità minore
• Prodotte molte cellule della memoria
• Prodotte prima Ig M poi Ig G quindi Ig A
Risposta secondaria
• Reinfezione, dose di rinforzo, vaccinazione di
richiamo
• Eventi proliferativi iniziano da cellule
linfocitarie già sensibilizzate (cellule della
memoria)
• Elevata quantità di Ac prodotti per unità di
tempo
• Incremento svelabile nel sangue dopo 2-5 gg
• Prodotte subito Ig G
• Maggiore affinità per l’Ag
Risposta primaria e secondaria
CINETICA DELLE RISPOSTE IMMUNITARIE
UMORALI PRIMARIE E SECONDARIE
Immunità specifica umorale
• Nella difesa specifica umorale il ruolo fondamentale spetta agli
anticorpi che sono prodotti dalle plasmacellule delle cellule derivate
dalle cellule clone che a loro volta sono cellule derivate dai linfociti B.
• Il processo di difesa umorale inizia quando un linfocita rileva un
agente esterno grazie al suo recettore specifico, ossia che rileva uno
ed un solo corpo esterno, (ci sono vari gruppi di linfociti B che hanno
diversi recettori) e inizia la produzione di cellule clone che in parte
saranno destinate alla memoria immunologica e in parte andranno
a formare le plasmacellule, che poi produrranno gli anticorpi che si
legheranno al corpo esterno bloccando i suoi siti attivi facilitando la
fagocitosi da parte dei macrofagi.
•
•
Immunità cellulare
È svolta dai linfociti T citotossici, che distruggono un virus che ha già
infettato una cellula. La cellula T citotossica si attacca alla cellula bersaglio,
rilasciando perforina che forma canali sulla membrana plasmatica della
cellula bersaglio (infettata). La perforina è conservata in vescicole secretorie
insieme all’ enzima proteasi. Le vescicole si svuotano per esocitosi locale
nel punto di contatto con il bersaglio, una proteasi granzina B attiva le
caspasi di proteasi portando all'apoptosi (morte cellulare selettiva)
FUNZIONI EFFETTRICI DEGLI ANTICORPI
Neutralizzazione di microbi e tossine bloccando il loro
legame alle cellule.
Attivazione della via classica del complemento da parte
delle IgM e delle IgG.
Opsonizzazione dei microbi come stimolo per la fagocitosi.
Citotossicità cellulare anticorpo-dipendente mediata da
cellule NK
Immunità neonatale mediata da IgG materne che
attraversano la placenta e l’epitelio intestinale nel circolo
del feto e del neonato
Ipersensibilità mediata da IgE.
Immunità delle mucose mediata dalla secrezione di IgA
Effetti delle Vaccinazioni
• Protezione diretta del soggetto dalla
malattia corrispondente al vaccino usato.
• La durata dell’immunità varia da 1 anno
(vaccino anti-influenzale) a 10-20 anni e
oltre (vaccini vivi attenuati contro
morbillo, parotite, rosolia e polio)
• Protezione indiretta dei soggetti che
vengono a contatto con il vaccinato in
quanto quest'ultimo non colonizza e non
diffonde agli altri i microrganismi patogeni
verso cui é stato vaccinato.
Immunità di gregge (Herd immunity)
Perché un agente infettivo persista all’interno di una popolazione
dando malattie infettive sporadiche o epidemie, è necessario che
la densità di individui suscettibili superi un valore critico
L’immunità di gregge può essere considerata come l’immunità o la
resistenza collettiva ad un determinato patogeno da parte di una
comunità o di una popolazione umana o animale
Molte energie sono spese per individuare la proporzione di persone
immuni necessarie per l’eliminazione dell’agente infettivo dalla
popolazione, anche se il controllo di una malattia dipende da
numerosi altri fattori, tra i quali:
• natura della popolazione
• tipo di infezione
• potenza del vaccino
• grado di cultura sanitaria della popolazione
• funzionalità dei servizi
Immunità di gregge
 Le campagne vaccinali di massa (obbligatorie) hanno permesso
di eliminare malattie pericolose e invalidanti come il vaiolo e la
poliomielite.
 Queste campagne hanno permesso, inoltre, di raggiungere
l’immunità di gregge: una certa percentuale di individui vaccinati
protegge dall’infezione anche gli individui non vaccinati
 L’immunità di gregge è un bene pubblico da mantenere
Tasso critico di copertura vaccinale nella popolazione
Malattia
Copertura vaccinale della popolazione
Morbillo
92-95%
Pertosse
92-95%
Parotite
90-92%
Rosolia
85-87%
Difterite
80-85%
Poliomielite
80-85%
Classi di vaccini
• Vaccini interi uccisi: influenza, Salk, epatite A, rabbia,
pertosse intero
• Vaccini vivi attenuati: BCG, MPR, Sabin, febbre gialla,
varicella, Ty2
• Vaccini con componenti purificati: influenza a sub-unità o
split, pertosse acellulare, anatossina difterica e tetanica,
vaccini anti Hib, pneumococco e meningococco
• Vaccini coniugati: Haemophilus influenzae tipo b,
meningococco, pneumococco
• Reverse vaccinology: meningococco gruppo B, in corso di
studio
• Vaccini a DNA: contro tutti gli agenti infettivi; non ancora in
commercio
• Vaccini da piante, geneticamente modificate: non ancora in
commercio
Vaccini a virus o batteri inattivati
Costituiti da virus o batteri uccisi con mezzi fisici (calore, raggi
UV) o chimici (formolo, fenolo, acetone, betapropiolattone, ecc.)
Generalmente, i trattamenti di inattivazione portano a
modificazioni nella struttura antigenica dei microrganismi, che
causano una minore immunogenicità di questi vaccini rispetto ai
viventi attenuati.
Questo è dimostrato dalla necessità di due o tre somministrazioni
nella fase iniziale della vaccinazione e dalla necessità di dosi di
richiamo (booster) per mantenere un’adeguata copertura
anticorpale nel tempo.
Es. di vaccini a microrganismi uccisi:
-antipolio secondo Salk
-antirabbico
-antinfluenzale
-antipertosse
-anticolerico
-antitifico
-antiepatite A
- antiantrace
- antiencefalite
• calore: causa estesa
denaturazione delle proteine,
alterando struttura antigeni =
induzione anticorpi bassa
affinità;
• formaldeide: assieme all’uso di
altri agenti alchilanti è la tecnica
che ha maggior successo;
• beta-propionolattone
• raggi U.V .
• Possono essere somministrati in
soggetti a rischio, in quanto non
possono causare infezione
• Sono facilmente conservabili anche
in condizioni ambientali
sfavorevoli, tipiche delle regioni del
terzo mondo
• Sono di facile allestimento e di
costo contenuto
• Difficile contaminazione durante la
produzione
• Non idonei per virus con genoma infettante (es.
Herpes simplex);
• Spesso conferiscono immunità breve e
scarsamente protettiva e richiedono frequenti
dosi di richiamo (specialmente antibatterici);
• Inducono solo IgM e IgG ma non IgA;
• Determinano attivazione della sola risposta di
tipo B, senza quella cellulo-mediata (risposta T)
che è essenziale nell’immunità antivirale.
• Maggior frequenza effetti collaterali
• Necessità di adiuvanti nella formulazione
• Somministrabili solo per via parenterale
Vaccini a virus o batteri vivi attenuati
Costituiti da virus o batteri che mantengono la capacità di
moltiplicarsi nel soggetto vaccinato, stimolano le sue difese
immunitaria senza provocare malattia
Tecniche per l'attenuazione:
passaggi seriali su particolari terreni colturali, o, relativamente
ai virus, su determinati animali da laboratorio o particolari
linee cellulari.
Elevata immunogenicità (sono in grado di stimolare una risposta
immune altamente protettiva anche con un'unica somministrazione).
Es. di vaccini a microrganismi vivi attenuati:
-antipolio secondo Sabin
-varicella
-morbillo
-febbre gialla
-parotite
-rosolia
-BCG (bacillo di Calmette e Guerin contro la tubercolosi)
-antitifico Ty 21a
• Isolamento di mutanti
naturalmente attenuati.
(Instabilità genetica e
possibile emergenza di
mutanti revertanti)
• Coltivazione per la
selezione di mutanti a
ridotta virulenza. (Instabilità
genetica e possibile
emergenza di mutanti
revertanti)
• Creazione di mutazioni
specifiche o delezioni di
geni indispensabili per la
virulenza mediante
tecniche di ingegneria
genetica. (Revertanti
improbabili)
Isolamento di virus patogeno
da paziente e crescita su
colture di cellule umane
Il virus acquista mutazioni che
permettono una replicazione
migliore nelle cellule di scimmia
La progenie virale è utilizzata
per infettare colture cellulari di
scimmia
Il virus non è più in grado di
replicare nelle cellule umane
(attenuato)
SVILUPPO DI CEPPI VIVI ATTENUATI
Vaccini virali attenuati
• Nei soggetti immunocompromessi
possono comportarsi come germi
opportunisti
• Occasionalmente mutazioni spontanee
possono riconferire al virus la capacità
di crescere bene in cellule umane
(il ceppo tipo 3 del vaccino Sabin differisce in solo 10
su 7429 nucleotidi dal virus selvaggio)
Vaccini vivi vs inattivati
Proprietà
Vivo attenuato
Inattivato (ucciso)
Via di
somministrazione
Naturale o no
Parenterale
Dose di virus
bassa
alta
Somministrazione
singola
multiple
Adiuvante
no
sì
Immunità
duratura
breve
Risposta anticorpale
IgG, IgA
IgG
Risposta cellulare
buona
scarsa
Labilità al calore
sì
no
Interferenza
occasionale
no
Retromutazione
rara
assente
POLIO INATTIVATO (SALK) e POLIO ATTENUATO (SABIN)
Jonas Salk
introduced
the
Hillary
inactivated Koprowsky
vaccine
and Albert
Sabin
introduced
the
attenuated
oral vaccine
• Attenuated vaccine induces local and systemic immunity and replaces the
wild virus with a non-pathogenic strain thus inducing herd immunity.
• There is a small risk of inducing poliomyelitis with the attenuated vaccine;
such risk is almost non-existent with the inactivated vaccine.
Vaccini frazionati
Anatossine
o tossoidi
Corynebacterium diphteriae
Bambini
Clostridium tetani
Bambini, adulti
Polisaccaridi
Neisseria meningitidis
Bambini
Streptococcus pneumoniae
Bambini
Haemophilus influenzae B
Bambini
Bordetella pertussis acellulare
Bambini
Epatite B (ricombinante)
Influenza
HPV 16-18
Bambini
Soggetti a rischio
Adolescenti
Subunità
Meno reattogeni, ma sufficientemente immunogeni
Vaccini costituiti da antigeni purificati
Costituiti dai soli antigeni di superficie (subunità dei microrganismi)
Vaccino
Antinfluenzale
Antigene
Emoagglutinina, neuramminidasi
Antimeningococco
Polisaccaridi capsulari
Antipneumococco
Polisaccaridi capsulari
Antiepatite B
Anti Haemophilus influenzae b
Antitifico
HBsAg
Polisaccaridi capsulari
Antigene Vi
Anatossine (tossoidi)
Vaccini preparati utilizzando esotossine inattivate
I batteri vengono fatti crescere in un adeguato mezzo di coltura
quindi allontanati (filtrazione o centrifugazione)
Il terreno privo di batteri viene trattato per l'inattivazione
[trattamento combinato di mezzi fisici (temperatura) e chimici
(formaldeide, ß-propiolattone, etc.)] e la purificazione della
tossina.
Dal trattamento si ottengono delle tossine modificate nella loro
struttura (anatossine) che hanno perso il loro potere tossico, ma
che hanno invece mantenuto più o meno integre le caratteristiche
antigeniche.
Es. di anatossine:
-antidifterica
-antitetanica
Vaccini coniugati
Alcuni batteri come lo pneumococco, il meningococco e
l’Hemophylus (che provocano polmoniti e meningiti), sono
dotati di una capsula polisaccaridica poco immunogena,
specialmente per bambini di età inferiore ai 2 anni.
Sono stati preparati vaccini costituiti dalla coniugazione
del polisaccaride con una proteina di supporto.
In questo modo è stata aumentata fortemente la
produzione di anticorpi anche nei lattanti.
Attualmente vaccini coniugati sono disponibili per
proteggere dalla meningite da pneumococco,
meningococco e Hemophylus.
I vaccini costituiti da polisaccaridi “nudi”
presentano diversi inconvenienti:
• sono timo-indipendenti e non stimolano le cellule
T, indispensabili per una buona risposta immunitaria
• la risposta immunitaria è solo di tipo IgM, inizia dopo
i due anni e ha una durata di solo qualche anno
• non stimolano le cellule della memoria e quindi non
rispondono ai richiami, né naturali né vaccinali
La coniugazione del polisaccaride della
capsula con una proteina di trasporto
determina
• una risposta immune cellula T dipendente,
anche in soggetti di 2-3 mesi
• l’induzione della memoria immunologica, con
la possibilità di reazione anamnestica anche a
distanza di anni
Vaccini “coniugati” contro lo pneumococco
• Il
nuovo vaccino coniugato a 7
polisaccaridi è immunogeno anche per i
bambini di pochi mesi
• Il
vaccino contiene i polisaccaridi dei
tipi 4, 6B, 9V, 14, 18C, 19F, 23 F
Subunità (DNA ricombinante):
antiepatite B
Proteine purificate prodotte usando geni clonati
DNA-ricombinante
Vecchio e nuovo vaccino anti-HBV
Plasma-derivato
DNA-ricombinante
S. cerevisiae
1) fermentazione
2) estrazione
3) purificazione
1) plasmaferesi
2) HBsAg concentrazione
3) purificazione
4) inattivazione
Vantaggi dell’impiego del vaccino DNA-R:
•Mancanza di effetti collaterali
•Effettiva protezione
•Non utilizzo di sangue infetto
•Puro
•Costo limitato
S. cerevisiae
Vaccini a DNA ricombinante
Una volta individuato il segmento della proteina batterica o virale
che agisce da antigene, viene isolato il frammento di DNA che lo
codifica lo si clona all'interno di un microrganismo non patogeno
per ottenere quantità ragguardevoli.
L’attuale vaccino contro l’epatite B è un vaccino a DNA
ricombinante
• Il gene codificante per l'HbsAg è stato prima espresso in E.
coli, poi inserito in un plasmide che funge da vettore e trasferito
in Saccharomyces cerevisiae.
• Il saccaromicete con DNA chimerico è in grado di produrre,
liberandole nel mezzo di coltura, anche le proteine strutturali
dell'HBV, ovvero l'HbsAg, che vengono utilizzate per la
produzione del vaccino.
• La scelta è caduta sul S. cerevisiae in quanto questo micete non
produce sostanze tossiche e non è patogeno (è da millenni
utilizzato per la fermentazione del vino e della birra)
Costituenti dei vaccini (1)
Antigene immunizzante
Liquido di sospensione
acqua distillata sterile
soluzione fisiologica sterile
Conservanti
etilmercurio-tiosalicilato (Tiomersal)  è risultato essere la
causa prima di sensibilizzazioni di tipo ritardato in seguito a
somministrazione di vaccini contenenti etilmercurio-tiosalicilato
Attualmente molti vaccini non hanno il Tiomersal
Stabilizzanti
gelatina
albumina umana (<10mg/fiala)
Antibiotici
Neomicina, kanamicina, streptomicina
Vaccini e mercurio
• L' Agenzia Europea per i medicinali
(The European Agency for the
Evalutation of Medicinal Products EMEA) , nel Giugno 2000, ha
raccomandato alle ditte produttrici di
vaccini di attuare un piano d'azione per
eliminare i conservanti contenenti
mercurio, principalmente il tiomersal,
dai vaccini.
Esposizione precoce al Tiomersale ed effetti
neuropsicologici nei bambini di età compresa tra 7 e
10 anni: deboli associazioni
•
E’ stato ipotizzato che la precoce esposizione al Tiomersale, un
preservativo contenente Mercurio, impiegato nei vaccini e nelle
immunoglobuline, sia associata a deficit neuropsicologici nei
bambini.
Uno studio ha arruolato 1047 bambini di età compresa tra 7 e 10
anni, che sono stati sottoposti a test standardizzati, per la
valutazione di 42 outcome neuropsichiatrici. Lo studio non ha
evidenziato un’associazione causale tra esposizione precoce
al Mercurio contenuto nei vaccini e nelle immunoglobuline, e
deficit nelle funzioni neuropsicologiche dei bambini di età
compresa tra 7 e 10 anni.
N Engl J Med 2007; 357: 1281-1292
•
Costituenti del vaccino (2)
Adiuvanti
• sostanze aggiunte al vaccino per aumentarne l’immunogenicità
attraverso l’attivazione e/o il prolungamento dell’effetto
stimolante
• sono indispensabili per vaccini costituiti da anatossine (difterica e
tetanica) o da peptidi ottenuti con la tecnica del DNA
ricombinante (es. HBsAg)
• Queste sostanze agiscono fondamentalmente favorendo la
presentazione degli antigeni al sistema immunitario, mediante il
sequestro degli antigeni vaccinali e la successiva liberazione in
modo lento e prolungato, e producendo una leggera infiammazione
che attiva l'attrazione delle cellule presentatrici e quindi
favorisce la chemiotassi.
ESEMPI:
• Adiuvante di Freund - emulsione di acqua ed olio
• Alluminio (idrossido o fosfato)
• Emulsioni idrolipidiche (squalene)
la sostanza immunogena viene incorporata all’interno di
microsfere liposomiche; si ottiene lo stesso livello di anticorpi
somministrando quantità di antigene 50-80 volte inferiori
Adiuvante MF59
• L’adiuvante contenuto nel vaccino dell’influenza
suina Focetria (MF59) è già stato usato in Italia e nel
mondo fin dal 1997; da fonti EMEA è ritenuto sicuro.
Questo adiuvante contiene: SQUALENE,
polisorbato, sorbin trioleato.
• Secondo alcune correnti di pensiero che corrono sul
web, tale adiuvante sarebbe causa di malattie
immunitarie e di malattie rare, come la sindrome di
Guillain-Barrè.
• L’OMS nega qualsiasi rapporto fra i casi di sindrome
di Guillain-Barrè insorti nel 1976 negli USA e la
campagna vaccinale dell’epoca.
Adiuvante AS03
• E’ contenuto nel vaccino pandemico Pandemrix.
Anche questo è base di squalene, ma contiene
anche altre sostanze, come il TIOMERSALE.
• Il Tiomersale non è un adiuvante, ma un
composto antimicrobico con funzioni di
conservante; studi epidemiologici non hanno
mostrato alcuna relazione fra vaccini con
tiomersale e disturbi del neurosviluppo, tra cui
l’autismo. Quello del Tiomersale è un falso
problema; assumiamo molto più mercurio
mangiando pesce
Influenza A, si apre anche la corsa
agli adiuvanti
• MF59 is a sub-micron oil-in-water emulsion of a
squalene, polyoxyethylene sorbitan monooleate
(TweenTM 80) and sorbitan trioleate. Squalene is a
natural organic compound originally obtained from
shark liver oil and a biochemical precursor to steroids.
The MF59 adjuvant was developed by Chiron Corp., a
company acquired by Novartis. MF59 is approved in
Europe and is found in several vaccines, such as an
influenza vaccine manufactured by Novartis.
• GlaxoSmithKline (GSK) holds the contract to supply
Canada’s pandemic H1N1 vaccine – a vaccine
containing an unlicensed additive, specifically the AS03
squalene based adjuvant. AS03 is designed to stimulate
a dramatically increased immune response which
results in less vaccine antigen being required in each
vaccine dose.
Modalità di somministrazione
•Numero delle dosi:1 sola (antiparotite, antirosolia) o
più dosi “di rinforzo” o “di richiamo” (effetto booster)
(antiepatite B, antipolio), ev. richiami (antitetanica
ogni 10 anni)
•Associati (nella stessa seduta) vs. combinati (nello
stesso preparato)
•Vie di somministrazione: per os (antitifica, OPV Sabin per la poliomielite) o per via parenterale (la
maggior parte)
•Con o senza adiuvanti come Al(OH)3 o carrier
proteici (vaccino coniugato) per potenziarne
l’immunogenicità
•La durata dell’immunità varia
da 1 anno
(vaccino anti-influenzale) a 10-20 anni e oltre (vaccini
vivi attenuati contro morbillo, parotite, rosolia e polio)
La via di somministrazione
• Via percutanea: era usata per la
vaccinazione antivaiolosa
• Via intradermica: iniezione con siringa ad
ago sottile nello spessore del derma. Per
BCG, vaccinico anticolerico, antirabbico,
antitifico
• Via sottocutanea: per morbillo, parotite,
rosolia
• Via intramuscolare: per DTP,….
• Via orale: per la vaccinazione antipolio
secondo Sabin e antitifica con vaccino vivo
attenuato (Ty21A)
• Via inalatoria: è in fase di sperimentazione
Vaccini mucosali
• I vaccini mucosali si chiamano cosi' perche' vengono
somministrati direttamente per via mucosale, ad esempio per
via orale o via nasale. La vaccinazione mucosale offre
numerosi vantaggi:
• induce anticorpi di tipo IgA
• per le proprietà intrinseche del sistema immunitario
l'immunizzazione in un sito mucosale (ad esempio la mucosa
nasale) può indurre la secrezione di IgA in distretti mucosali
distanti (ad esempio la mucosa del sistema genito-urinario)
• stimola in modo molto efficiente anche una risposta sistemica
(attivazione di linfociti T sia di tipo helper (CD4) che di tipo
citotossico (CD8).
• facilmente somministrabile
Via intradermica
Via nasale
Nuove tecnologie senza aghi:
nanopatch
• “The current focus is to develop needle-free delivery
systems for infl uenza, HPV, and HIV vaccines.
Nanopatch is a skin patch with thousands of tiny
projections that are too small to see but that are
effective nanoneedles, dry-coated with
biomolecules.When the skin patch is applied, these
nanoneedles penetrate the outer layer of skin
painlessly, allowing the biomolecules to dissolve in
tissue fluid and to reach the target cells in the
substrata, just below the skin surface”
Nanopatch
Vaccini combinati
Si parla di vaccini combinati (polivalenti) quando nella stessa fiala
(o fiala-siringa) siano presenti antigeni diversi.
L’impiego dei vaccini combinati permette di somministrare in un’unica
iniezione più vaccini semplificando il protocollo vaccinale e
migliorando l’adesione delle famiglie a vaccinazioni consigliate ma
non obbligatorie.
L’impiego di questi vaccini combinati ha dimostrato la stessa
efficacia e sicurezza dei singoli vaccini somministrati
separatamente.
Vantaggi dei vaccini combinati (o polivalenti)
• Minor numero di visite preparatorie
• Minori disagi per i bambino e per la famiglia
• Maggiore accettabilità
• Maggiore copertura
• Minori costi di gestione (distribuzione e somministrazione)
Esempi di vaccini combinati (o polivalenti)
Nome commerciale
Vaccini
PENTAVAC
antidifterico, antitetanico, antipertossico
acellulare, antipolio inattivato e antiHaemophilus influenzae di tipo b
HEXAVAC
antidifterico, antitetanico, antipertossico
acellulare, antipolio inattivato, antiepatite
b ricombinante e Haemophilus influenzae di
tipo b
INFANTIX PENTA
antidifterico, antitetanico, antipertossico
acellulare, antiepatite B ricombinante,
antipoliomelitico inattivato
PRIORIX 1F
morbillo, rosolia, parotite
LIOF+1SIRSOLVC/AG
Vaccino Rotavirus in esavalente
primaria
• Il vaccino pentavalente contro i rotavirus è sicuro ed efficace se
somministrato con un ciclo vaccinale primario esavalente
contenente diphtheria, tetano, pertosse acellulare,
epatite B, polio inattivato ed Haemophilus
influenzae di tipo b: si tratta di antigeni somministrati di
routine ai bambini nell'ambito dei programmi di vaccinazione
infantile. E' stato dimostrato inoltre che la risposta immune a
ciascuno degli antigeni del vaccino esavalente non risulta
inferiore con la concomitante somministrazione del vaccino
contro i rotavirus, il che supporta la somministrazione dei due
vaccini allo stesso tempo, dato che comunque essa risulta ben
tollerata. (Pediatr Infect Dis J 2009; 28: 177-81)
Effetti indesiderati dei vaccini
I vaccini, pur correttamente preparati, controllati e somministrati,
come tutti i farmaci possono essere responsabili di effetti
indesiderati.
Tali effetti nella maggior parte dei casi sono di lieve entità e
durata (arrossamento e dolore nel punto di iniezione, malessere
generale, febbricola); solo in rarissimi casi possono essere gravi e
rappresentare pericolo per la vita (convulsioni febbrili, shock
anafilattico).
Non sempre è dimostrata la correlazione causa-effetto tra le
vaccinazioni e gli effetti indesiderati.
Il Ministero della Salute effettua la sorveglianza degli eventi
avversi alle vaccinazioni segnalati dai medici vaccinatori,
compilando un’apposita scheda.
Effetti indesiderati dei vaccini
Indotti dal vaccino: eventi legati alle caratteristiche intrinseche di vaccino
prodotto correttamente
• lievi e comuni (reazioni locali, febbre, irritabilità)
• moderatamente gravi e non comuni (shock/collasso, manifestazioni
cutanee)
• gravi o rare (poliomielite paralitica, encefalopatia/encefalite)
Indotti da errori nel programma di somministrazione
• morte da sepsi
• ascesso
• linfadenite suppurativa
• reazioni locali gravi
Casuali
• encefalopatia/encefalite
• SIDS (Sudden Infant Death Syndrome)
Definizione di caso
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Manifestazioni ipersensibilità immediata
Episodio di ipotonia-iporesponsività
Shock anafilattico
Convulsioni
Encefalopatia
Encefalite
Meningite
Pianto persistente
Paralisi acuta
Sindrome di Guillain-Barrè ( paralisi
flaccida ad inizio acuto)
Esempi specifici di reazioni avverse alle vaccinazioni
Vaccino
Reazioni avverse alla vaccinazione
Tasso nei vaccinati
Pertosse
Convulsioni
1 in 12500*
MPR
Convulsioni
1 in 3000
MPR
Trombocitopenia idiopatica
1 in 29000
BMJ VOLUME 320 22 JANUARY 2000
ALLERGIE GRAVI A COMPONENTI VACCINALI
I componenti vaccinali possono causare reazioni allergiche in soggetti
predisposti. Queste reazioni possono essere locali o sistemiche e
possono includere reazioni anafilattiche o simil-anafilattiche da lievi a
gravi (ad es. orticaria generalizzata, broncospasmo, edema della bocca
e della gola, difficoltà respiratorie, ipotensione e shock).
Reazioni allergiche possono essere causate da:
• antigeni vaccinali (timerosal)
• proteine animali (uovo in influenza e febbre gialla;gelatina in morbillo e
parotite)
• agenti antimicrobici (neomicina)
• conservanti
• sostanze stabilizzanti
• altri componenti
Controindicazioni
Vi sono alcune situazioni che possono controindicare la vaccinazione
controindicazioni temporanee
si tratta di situazioni transitorie che escludono la
vaccinazione solo per il periodo di tempo cui sono
presenti:
– malattie acute con febbre di grado elevato
– vaccinazioni con virus viventi (quali MPR e OPV) se
nei 30 giorni precedenti è stato somministrato un
altro vaccino a virus viventi
– terapia, in corso, con farmaci che agiscono sul
sistema immunitario o con cortisonici ad alte dosi.
controindicazioni definitive
è opportuno che al bambino non vengano somministrati alcuni
vaccini quando:
– ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni
– è affetto da malattie neurologiche in evoluzione
– è affetto da malattie congenite del sistema immunitario
– è allergico alle proteine dell'uovo (se il vaccino ne
contiene)
– è allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e
neomicina (se il vaccino ne contiene)
Se il bambino è affetto da malattie quali leucemie, tumori,
AIDS, la situazione va valutata caso per caso.
Controindicazioni alle vaccinazioni
A tutti i vaccini
Malattie acute febbrili (rimandare)
Reazione severa a precedenti somministrazioni o a costituenti del vaccino
Pertosse
Disturbi neurologici evolutivi: questi bambini dovrebbero sempre essere seguiti dal
pediatra ed i vaccini dovrebbero essere somministrati una volta che la condizione si
è stabilizzata
Tutti i vaccini vivi
Gravidanza
Immunosoppressione: questi bambini dovrebbero sempre essere seguiti dal pediatra
BCG
Precedente BCG con cicatrice
Test tubercolinico positivo
BMJ VOLUME 320 22 JANUARY 2000
Rimborso record per vaccino
sbagliato
Il tribunale di Lodi ha condannato una Asl a
pagare 1.250.000 euro per danni biologici e
morali, piu' 150.000 per le terapie, a un bambino
di 7 anni, colpito da tetraparesi spastica dopo la
somministrazione del vaccino pentavalente
all'eta' di 11 mesi. Poiche' la vaccinazione fu
fatta mentre il bambino aveva la febbre, il
tribunale l'ha considerata una negligenza
medica e ha costretto l'Asl a un rimborso record.
La sicurezza dei vaccini
Si basa su alcuni parametri fondamentali:
– I vaccini vengono autorizzati dal Ministero della Salute dopo aver
superato gli studi di efficacia, di sicurezza e di tollerabilità.
–
– I vaccini sono prodotti in officine farmaceutiche, autorizzate e
ispezionate periodicamente, e preparati e controllati secondo
metodiche di fabbricazione validate a livello internazionale.
– I vaccini sono sottoposti a controllo di Stato prima
dell'immissione in commercio ed a controlli successivi ogni qual
volta sia necessario.
– I vaccini devono essere somministrati da personale qualificato nel
rispetto delle norme di buona pratica (uso di vaccini conservati in
modo appropriato, utilizzazione di materiale per iniezione sterile,
rispetto delle vie e delle sedi di inoculazione prescritte) e dopo
una attenta valutazione delle eventuali controindicazioni definitive
o temporanee.
Necessario sorvegliare i biologici
• Gli agenti biologici rappresentano una classe di farmaci
relativamente nuova, ed alcuni di essi stanno aiutando a
rivoluzionare la terapia oncologica, ma i problemi di sicurezza
ad essi associati spesso non vengono identificati finché il
farmaco non viene approvato dalle agenzie preposte ed è stato
messo sul mercato, il che indica la necessità di miglioramenti
nel sistema di sorveglianza post-marketing. E' universalmente
accettato che la conoscenza di un nuovo farmaco è incompleta
al momento dell'approvazione, soprattutto per quanto riguarda i
profili di sicurezza, per via di diverse ragioni, fra cui i limiti
derivanti dalle dimensioni dei campioni ed il design degli studi
clinici randomizzati: di conseguenza, si avranno sempre effetti
collaterali inattesi nella fase post-marketing. Il monitoraggio
proattivo dei rischi identificati e potenziali in questo senso è la
strada da battere. (JAMA. 2008; 300: 1887-96 e 1939-41)
Fasi di sperimentazione clinica di un vaccino
Fase
Dimensioni
Studi
10-15 soggetti
di fase I
Caratteristiche
Volontari adulti
sani
Obiettivi
• Reattogenicità locale
e sistemica
• Immunogenicità di tipo
umorale e cellulare
Studi
Alcune centinaia Popolazione verso • Dose risposta
di fase II di soggetti
la quale è rivolto il • Schedula di immunizzavaccino
•
•
•
•
zione
Definizione del profilo
di tollerabilità
Caratterizzazione delle
risposte immunitarie
Confronto con vaccini
registrati
Interferenza con altri
vaccini
Fasi di sperimentazione clinica di un vaccino
Fase
Studi
di fase
III
Studi
di fase IV
Dimensioni
Da alcune centinaia a molte migliaia di soggetti
Oltre 10000
soggetti
Caratteristiche
Obiettivi
Popolazione verso • Dimostrazione dell’efficacia clinica
la quale è rivolto
• Consistenza clinica
il vaccino
(costanza di effetto
tra i vari lotti)
• Studi “a ponte” (se
necessari in popolazioni
diverse etnicamente)
• Conferma della
tollerabilità
Popolazione verso •
la quale è rivolto
il vaccino e
“popolazione aperta” •
Valutazione degli eventi
avversi non comuni
(<1:1000)
Conferma dell’efficacia
Sequenza per la validazione di un nuovo vaccino
Fase 1
sicurezza e immugenicità nei soggetti sani?
SI
Fase 2
NO
SI
Fase 3
NO
Sicurezza e immunogenicità nella popolazione bersaglio?
Sicuro e protettivo per la popolazione bersaglio?
SI
Introdotto nella
pratica vaccinale
SI
Fase 3b
Il costo è giustificato
dall’efficacia del vaccino?
Fase 4
E’ ancora sicuro e protettivo nella pratica
corrente?
SI
NO
NO
NO
Flusso delle segnalazioni e notifiche di eventi avversi a
vaccinazioni
Medico vaccinatore
Evento grave
o decesso;
segnalazione immdiata
Indagine in corso
Servizio d’Igiene pubblica
immediata se gravi
mensile se non gravi
Regione
immediata se gravi
mensile se non gravi
Ministero della Sanità
Dipartimento di Prevenzione
Fonte: De Stefano D.: Corso sui metodi epidemiologici per la valutazione delle vaccinazioni,
ISS,Roma 5-9 ottobre 1998.
EFFICACIA: Riduzione della letalità e dell’incidenza
delle malattie dopo l’introduzione delle
vaccinazioni
Ultimi anni prima della
vaccinazione
Anno
casi
Difterite
Tetano
Morti
1939
1960
Dopo la vaccinazione
N° di
Anno
di casi
Morti
N°
2133
47061
1996
0
12
32
+
1996
0
8
Pertosse
1956
92
92410
1996
Meningite da
Hib
1991
22
417
1996
0
38
Morbillo
1967
99
460407
1996
0
5613
Tubercolosi
1952
10590
48093
1996
420
5859
Rosolia
congenita
1971
162
1996
-
21
-
2
2387
BMJ VOLUME 320 22 JANUARY 2000
Efficacia dei vaccini utilizzati
routinariamente
Difterite: 87% - 96%
Tetano: > 90%
Pertosse: 35% - 96%
Studi recenti hanno dimostrato che il vaccino contro la pertosse utilizzato
attualmente nel Regno Unito ha un’efficacia superiore al 90%
Haemophilus influenzae di tipo b (vaccino coniugato): 94% - 100%
Il vaccino coniugato al tossoide difterico (non utilizzato nel Regno Unito o
negli Stati Uniti) potrebbe avere una minore efficacia in alcune popolazioni
Polio orale: 90% - 100%
Il vaccino antipolio orale sembra essere meno immunogeno nei paesi in via di
sviluppo
Morbillo: 90% - 95%
Parotite: 90% - 98%
Il vaccino con ceppo virale Rubini ha minor efficacia, infatti uno studio
collettivo ha dimostrato che esso non è dotato di efficacia protettiva
Rosolia: > 95%
BCG (Bacillo di Calmette-Guerin): 0% - 80%
Negli scolari inglesi è stata valutata un’efficacia di circa l’80%, mentre uno
studio condotto sugli scolari della Georgia negli Stati Uniti non ha mostrato
Obiezioni dei genitori alle vaccinazioni e
risposte a tali obiezioni
La malattia non è grave
Il morbillo può uccidere bambini sani
La malattia è rara
Malattie come il morbillo, la difterite e la polio sono diffuse in popolazioni non
vaccinate e si diffondono facilmente in tutto il mondo
Il vaccino non è efficace
Prima della loro immissione in commercio tutti i vaccini vengono sottoposti a studi
rigorosi che ne dimostrano l’efficacia
Il vaccino non è sicuro
Prima della loro immissione in commercio tutti i vaccini vengono testati per
accertarne la sicurezza, dopodichè vengono monitorati continuamente
Altri metodi di prevenzione delle malattie, come l’omeopatia, sono migliori delle
vaccinazioni
La Facoltà di Omeopatia sostiene l’uso dei vaccini tradizionali. Non vi sono
dimostrazioni che i vaccini omeopatici conferiscano protezione a lungo o breve
termine
BMJ VOLUME 320 22 JANUARY 2000
E’ meglio contrarre la malattia o essere vaccinati?
E’ sicuramente preferibile immunizzarsi attraverso la vaccinazione. Le
malattie prevenibili con vaccinazione possono causare la morte o
complicanze con danni permanenti come paralisi da poliomielite, danni
epatici o cancro del fegato dopo infezione da virus dell’epatite B,
ritardi mentali dopo meningite causata da parecchi batteri (Hib,
pneumococco e meningococco). Inoltre morbillo, pertosse, meningite da
Hib possono causare danni cerebrali. Anche la rosolia contratta in
gravidanza può essere causa di gravi difetti congeniti al nascituro.
L’immunità acquisita tramite vaccinazione conferisce protezione nei
confronti della malattia in modo simile all’immunità acquisita dopo
infezione naturale. E’ vero che, a volte una sola infezione naturale è in
grado di stimolare l’immunità per tutta la vita mentre per acquisire una
immunità ottimale tramite vaccinazione, può essere necessaria la
somministrazione di più dosi di vaccino nel corso di più mesi.
In alcuni casi però solo la vaccinazione è in grado di conferire, o
conferisce una immunità migliore dell’infezione naturale (vedi, ad
esempio il tetano e le infezioni da Hib).
http://www.levaccinazioni.it/informagente/domande/generale.asp
Risultati dalle analisi dei costi/benefici di
alcune vaccinazioni
Malattia
Benefici
Costi
Pertosse
3-11
1
Morbillo
4-12
1
Parotite
2-7
1
Rosolia
6-20
1
Poliomielite
60
1
Epatite B
10-13
1
Legame vaccini-autismo basato su
dati falsi
•
Il principale studio che ha collegato le vaccinazioni all'autismo era una
«frode deliberata». Lo definisce così il British Medical Journal, che pubblica
una ricerca fatta dal giornalista investigativo Brian Deer sull'articolo
utilizzato dai gruppi contrari alle vaccinazioni, pubblicato originariamente nel
1998 dalla rivista The Lancet prima di essere ritirato, nel febbraio 2010. Lo
studio originale, che ha come prima firma quella del medico britannico
Andrew Wakefield, presentava 11 casi di bambini che avevano
apparentemente contratto una sindrome che causava autismo e
infiammazioni al tratto digerente dopo l'iniezione di un vaccino trivalente
contro morbillo, parotite e rosolia. Lo studio aveva dato vita a diverse cause
contro l'azienda produttrice del vaccino, in cui lo stesso Wakefield era stato
chiamato come perito di parte. Nella sua ricerca Deer ha intervistato i
genitori dei bambini, confrontando le loro dichiarazioni con le cartelle
cliniche presentate da Wakefield e scoprendo diverse incongruenze: la
principale è che in almeno 5 degli 11 casi i sintomi erano stati riportati dai
genitori prima della vaccinazione. «La ricerca era una frode deliberata da
parte di Wakefield» scrive il Bmj in un editoriale «e anche tutti gli altri studi
del suo gruppo andrebbero analizzati per essere ritirati. Questo dovrebbe
chiudere la porta a tutte le affermazioni su un legame tra vaccinazioni e
autismo che ci sono state negli anni successivi».Genn2011
•
Madonna Litta, Leonardo
da Vinci et al 1490 ca,
Pietroburgo, Ermitage
“I vaccini sono una ricchezza
per le Nazioni, un risparmio
per la Sanità e per le
famiglie,
eliminano
sofferenze in primis ai
bambini con vantaggi a tutta
la popolazione ”.
Rolf Zinckermagel,
immunologo, Premio Nobel
1996 per la Medicina
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