Università degli Studi di Perugia FACOLTÀ DI FARMACIA - CORSO DI IGIENE E SANITA’ PUBBLICA - Prevenzione primaria delle malattie infettive: i vaccini (1) Prof. Silvano Monarca Indice • • • • • • La storia delle vaccinazioni Le basi immunologiche delle vaccinazioni L’immunità di gregge Le classi di vaccini Vaccini coniugati e vaccini ricombinanti I costituenti dei vaccini Vaccini, Oms: ogni anno salvano circa 3 milioni di persone • In trecento anni di storia i vaccini hanno fatto molta strada, e oggi sono tre milioni le persone che ogni anno devono la vita a un’iniezione, ma ancora molto lavoro si deve aggiungere a quello fatto dai vari Jenner e Pasteur di tutto il mondo per riuscire a debellare anche le malattie che sarebbero prevenibili. Lo ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che anche quest’anno ha lanciato in contemporanea in tutto il mondo, Europa compresa, la “Settimana dell’immunizzazione”. Settimana mondiale delle vaccinazioni 21-28 aprile 2012 109 milioni di bambini vaccinati con il DTP nel 2010 2-3 milioni di morti evitate con la vaccinazione 19.3 milioni di bambini non vaccinati nel 2010 7 ragioni per vaccinarsi 1.I vaccini salvano vite 2.I vaccini sono un diritto 3.Le epidemie sono una minaccia seria 4.Le malattie infettive ancora uccidono 5.I vaccini sono efficaci 6.Le vaccinazioni efficaci e sicure dipendono dalla qualità del servizio sanitario Prevenzione primaria delle malattie infettive La prevenzione primaria mira ad impedire l’insorgenza di nuovi casi di malattia nelle persone sane con i seguenti sistemi: Per evitare il contagio • impedire il contatto tra il microrganismo e ospite recettivo, agendo su: le sorgenti e i serbatoi di microrganismi patogeni l’ambiente Per evitare l’infezione • impedire la moltiplicazione nell’organismo dell’ospite, rendendolo non recettivo (vaccinazioni) • La vaccinazione è una misura di prevenzione primaria, avendo come scopo quello di conferire ad un individuo sano e suscettibile ad una data malattia infettiva, una protezione immunitaria attiva nei confronti dell'agente causale della malattia stessa. Storia delle vaccinazioni Lady Montague • Lady Montague osservò la variolizzazione in Turchia e tentò di introdurla in Inghilterra all’inizio del XVII secolo. http://people.musc.edu/~boacklrj/Vaccines/Vaccines.ppt#14 Storia delle vaccinazioni Edward Jenner (1749 - 1823) 14 maggio 1796 - Edward Jenner innesta nel braccio di un bambino di 8 anni, James Phipps, un po’ di pus prelevato da una lattaia, Sarah Nelmes,malata di vaiuolo vaccino. 1889 - La vaccinazione è resa obbligatoria in Italia 16 ottobre 1975 - Ultimo caso di vaiuolo umano nel mondo (Maow Maalin). 1978 - Sospensione dell’obbligatorietà della vaccinazione in Italia 1980 - Dichiarazione ufficiale dell’OMS sull’eradicazione del vaiolo nel mondo. Louis Pasteur (1822 -1895) 1862-1877 - Pasteur dimostra che la generazione spontanea è una chimera 1877 - Pasteur scopre la causa della febbre puerperale 1880 - Lo scienziato francese mette a punto metodi per l’attenuazione dei microbi 1885 - Pasteur esegue la prima vaccinazione contro la rabbia. Gustave Ramon Gustave Ramon era un veterinario che lavorava in un Istituto Provinciale francese. Egli aveva approfondito i suoi studi sulla formalina per la conservazione del latte. Nel 1911, Ramon venne convocato all’Istituto Pasteur e assegnato al reparto dove erano prodotti sieri antitossici Grazie alle sue conoscenze sull’attività della formalina a varie concentrazioni e temperature, Ramon trovò l’esatta combinazione delle due variabili per inattivare la tossina tetanica mantenendone nel contempo l’attività antigenica. Le basi per un vaccino antitetanico e antidifterico erano ormai saldamente individuate. TETANO 1890 - Behring conduce studi sulle antitossine 1917 - Vallèe e Bazy eseguono prove con vaccino inattivato con Iodio e Cloro 1923 - Gustave Ramon con formalina e calore ottiene l’anatossina tetanica 1933 - Ramon e Zoller ottengono eccellenti risultati con 2 dosi di vaccino distanziate di 3 settimane Immunizzazione L’immunizzazione viene suddivisa in: 1) immunizzazione passiva (sieroterapia o sieroprofilassi) Impiego di un anticorpo preformato, anche appartenente ad una specie diversa, in un soggetto a rischio di avere, o che abbia in atto, una malattia infettiva 2) immunizzazione attiva Si basa sulla somministrazione di parte o di tutto un agente infettivo al quale sia stato tolto ogni effetto patogeno ed al quale sia stata mantenuta la completa capacità antigenica 3) immunizzazione adottiva Si presenta quando un soggetto riceve un trapianto di midollo osseo ed acquisisce anticorpi specifici uguali a quelli presentati dal donatore Profilassi specifica delle infezioni IMMUNOPROFILASSI Passiva Sieri immuni e immunoglobuline Attiva Vaccini * *Escherichia coli enterotossico inattivato 27 diseases are now vaccine preventable Disease Smallpox Rabies Typhoid Cholera Plague Diphtheria Pertussis Tetanus Tuberculosis Influenza Yellow fever Poliomyelitis Measles Mumps Year Disease Year 1798 1885 1896 1896 1897 1923 1926 1927 1927 1945 1953 1955 1963 1967 Rubella Anthrax Meningitis Pneumococcus pneumonia Adenovirus Hepatitis B H. influenzae type b Japanese encephalitis Hepatitis A Varicella Lyme disease Rotavirus Human papillomavirus 1969 1970 1975 1977 1980 1981 1985 1992 1995 1995 1998 1998 2006 Adapted from CDC MMWR April 2, 1999; 48(12): 243-8 Cronistoria dell’obbligo vaccinale in Italia • • • • • • • 1888: obbligo per il vaiolo 1939: obbligo per la difterite 1966: obbligo per poliomielite 1968: obbligo per tetano e difterite 1977: sospensione dell’obbligo contro il vaiolo 1981: abolizione dell’obbligo per il vaiolo 1991: obbligo contro epatite B OBIETTIVI DI UN INTERVENTO DI VACCINAZIONE • ERADICAZIONE … malattia e agente eziologico sono stati permanentemente e completamente eliminati nel pianeta (es. vaiolo) • ELIMINAZIONE … in una certa area geografica la malattia è scomparsa perché si è ridotta la circolazione dell’agente (es. Europa polio-free) • CONTENIMENTO o CONTROLLO … la malattia si è ridotta come frequenza fino a non costituire un problema primario (es. influenza) Il vaccino ideale • • • • • • • • • Produce una immunità per tutta la vita E’ protettivo nei confronti di tutte le varianti dei microrganismi Previene la trasmissione delle malattie Induce rapidamente immunità Porta alla costituzione di memoria immunologica di lunga durata E’ efficace nei confronti di tutti i soggetti (bambini e anziani) Richiede poche vaccinazioni Non ha bisogno di essere iniettato E’ stabile, poco costoso ed efficace 23 Immunizzazione Immunizzazione passiva Immunizzazione attiva Difesa immediata Risposta primaria: dopo qualche giorno dalla vaccinazione (IgM) Risposta secondaria: se il contatto con l’antigene persiste o se si verifica un secondo contatto (IgG) Durata breve ( 2-4 mesi) Memoria immunologica DIFESE ANTIMICROBICHE: BARRIERE NATURALI (cute, muco, acidità gastrica) DIFESE IMMUNITARIE INNATE NON ANTIGENE-SPECIFICHE (cellule NK, interferone, febbre, macrofagi) DIFESE IMMUNITARIE ADATTATIVE ANTIGENE-SPECIFICHE (anticorpi, linfociti T) PRINCIPALI BARRIERE FISIOLOGICHE DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA INNATA IMMUNITA’ • Stato di resistenza di un organismo animale ad un particolare microrganismo o virus patogeno Cellule linfoidi e sistema reticolo-endoteliale • IMMUNITA’ INNATA (aspecifica e sempre presente ) • IMMUNITA’ ADATTATIVA (all’infezione), o acquisita o specifica: -Immunità umorale (Ag-specifica) -Immunità cellulo-mediata (Ag-specifica) UN MICRORGANISMO PUO’ ESSERE ELIMINATO MEDIANTE UNA INIZIALE RISPOSTA IMMUNITARIA INNATA (O NATURALE) E UNA SUCCESSIVA RISPOSTA IMMUNITARIA ACQUISITA (O ADATTATIVA) La risposta immunitaria innata è mediata da: • Fagociti (neutrofili, monociti e macrofagi) • Cellule che rilasciano mediatori dell’infiammazione (basofili, mastociti ed eosinofili) • Cellule natural killer (NK) • Proteine del complemento • Proteine di fase acuta • Citochine La risposta immunitaria adattativa (o acquisita o specifica): • • • • A differenza di quella innata, si acquisisce in seguito all’esposizione ad uno specifico Ag e include: Cellule presentanti l’antigene (APC) quali macrofagi e cellule dendritiche proliferazione di linfociti B Ag-specifici Proliferazione di linfociti T Ag-specifici Produzione di anticorpi, linfociti T citotossici (CTLs) e citochine IMMUNITA’ ADATTATIVA o ACQUISITA LA RISPOSTA IMMUNITARIA ADATTATIVA AI MICRORGANISMI EXTRACELLULARI (batteri e tossine batteriche) COMPONENTI CELLULARI DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA Funzioni del sistema immunitario • Specificità di risposta • Memoria • Tolleranza Specificità di risposta • Il sistema immunitario ha il compito di riconoscere le macromolecole estranee (proteine e polisaccaridi) e di attivare nei confronti di ciascun antigene una risposta specifica che si estrinseca con la produzione di Ab o con l’attivazione di particolari popolazioni di linfociti o con ambedue le risposte. Memoria immunologica • Consiste nel fatto che una volta che il SI ha reagito con un determinato Ag, la risposta nei confronti dello stesso Ag che si ripresenti nell’organismo anche dopo molto tempo (anni) è molto più rapida ed intensa rispetto alla risposta primaria. Tolleranza • Il SI di un organismo animale è incapace di attivarsi nei confronti dei potenziali Ag dell’organismo stesso, essendo di norma in grado di distinguere le macromolecole proprie (self) da quelle estranee (non-self). Le citochine • Si tratta di sostanze solubili di natura polipeptidica o glicoproteica • Sono prodotte principalmente da linfociti B, T e cellule APC ( macrofagi e DCs) ma anche da cellule non appartenenti al SI • Funzione immunoregolatrice: attraverso il legame a specifici recettori espressi sulla superficie cellulare regolano e coordinano la risposta immunitaria Citochine:principali attività biologiche LE CITOCHINE NEL SISTEMA IMMUNITARIO Meccanismi immunologici dei vaccini Risposta immunologica La risposta umorale esercita un ruolo fondamentale nella neutralizzazione dei virus e delle tossine batteriche e nel prevenire l’adesione di microrganismi extracellulari ai recettori sulle cellule ospiti, mentre l’immunità cellulare è necessaria per eliminare i patogeni intracellulari Risposta umorale Nella risposta umorale vengono prodotte 5 classi di anticorpi: IgM, IgG , IgA , IgD , IgE. Alcune caratteristiche e ruolo delle classi Ig nella difesa dell'ospite IgM : ca 5% caratteristici della risposta primaria; nel siero sono sotto forma pentamerica; fissano efficacemente le proteine del complemento, agglutinazione di batteri, opsonine. IgD : <1% espresse come immunoglobuline di membrana IgG : 85% indicano (anche) riesposizione all’antigene; nel siero sono in forma monomerica; antitossine, opsonine, fissano efficacemente il complemento; neutralizzazione dei virus nel sangue; possono attraversare la barriera placentare (protezione del feto e del neonato); sono suddivise in sottotipi. IgE : mediano le risposte allergiche (ipersensibilità di tipo I) e asmatiche, antiparassitarie (induzione della degranulazione dei mastociti e opsonizzante per gli eosinofili). IgA: 10-15% dimeriche; si trovano in elevata concentrazione nelle secrezioni mucose, prevengono l'adesione batterica alle membrane mucose, antivirali, antitossine. Risposta primaria • Prima infezione o vaccinazione primaria • Fase di latenza di 10 – 15 giorni • Titolo non elevato • Declino piuttosto rapido • Ac con affinità minore • Prodotte molte cellule della memoria • Prodotte prima Ig M poi Ig G quindi Ig A Risposta secondaria • Reinfezione, dose di rinforzo, vaccinazione di richiamo • Eventi proliferativi iniziano da cellule linfocitarie già sensibilizzate (cellule della memoria) • Elevata quantità di Ac prodotti per unità di tempo • Incremento svelabile nel sangue dopo 2-5 gg • Prodotte subito Ig G • Maggiore affinità per l’Ag Risposta primaria e secondaria CINETICA DELLE RISPOSTE IMMUNITARIE UMORALI PRIMARIE E SECONDARIE Immunità specifica umorale • Nella difesa specifica umorale il ruolo fondamentale spetta agli anticorpi che sono prodotti dalle plasmacellule delle cellule derivate dalle cellule clone che a loro volta sono cellule derivate dai linfociti B. • Il processo di difesa umorale inizia quando un linfocita rileva un agente esterno grazie al suo recettore specifico, ossia che rileva uno ed un solo corpo esterno, (ci sono vari gruppi di linfociti B che hanno diversi recettori) e inizia la produzione di cellule clone che in parte saranno destinate alla memoria immunologica e in parte andranno a formare le plasmacellule, che poi produrranno gli anticorpi che si legheranno al corpo esterno bloccando i suoi siti attivi facilitando la fagocitosi da parte dei macrofagi. • • Immunità cellulare È svolta dai linfociti T citotossici, che distruggono un virus che ha già infettato una cellula. La cellula T citotossica si attacca alla cellula bersaglio, rilasciando perforina che forma canali sulla membrana plasmatica della cellula bersaglio (infettata). La perforina è conservata in vescicole secretorie insieme all’ enzima proteasi. Le vescicole si svuotano per esocitosi locale nel punto di contatto con il bersaglio, una proteasi granzina B attiva le caspasi di proteasi portando all'apoptosi (morte cellulare selettiva) FUNZIONI EFFETTRICI DEGLI ANTICORPI Neutralizzazione di microbi e tossine bloccando il loro legame alle cellule. Attivazione della via classica del complemento da parte delle IgM e delle IgG. Opsonizzazione dei microbi come stimolo per la fagocitosi. Citotossicità cellulare anticorpo-dipendente mediata da cellule NK Immunità neonatale mediata da IgG materne che attraversano la placenta e l’epitelio intestinale nel circolo del feto e del neonato Ipersensibilità mediata da IgE. Immunità delle mucose mediata dalla secrezione di IgA Effetti delle Vaccinazioni • Protezione diretta del soggetto dalla malattia corrispondente al vaccino usato. • La durata dell’immunità varia da 1 anno (vaccino anti-influenzale) a 10-20 anni e oltre (vaccini vivi attenuati contro morbillo, parotite, rosolia e polio) • Protezione indiretta dei soggetti che vengono a contatto con il vaccinato in quanto quest'ultimo non colonizza e non diffonde agli altri i microrganismi patogeni verso cui é stato vaccinato. Immunità di gregge (Herd immunity) Perché un agente infettivo persista all’interno di una popolazione dando malattie infettive sporadiche o epidemie, è necessario che la densità di individui suscettibili superi un valore critico L’immunità di gregge può essere considerata come l’immunità o la resistenza collettiva ad un determinato patogeno da parte di una comunità o di una popolazione umana o animale Molte energie sono spese per individuare la proporzione di persone immuni necessarie per l’eliminazione dell’agente infettivo dalla popolazione, anche se il controllo di una malattia dipende da numerosi altri fattori, tra i quali: • natura della popolazione • tipo di infezione • potenza del vaccino • grado di cultura sanitaria della popolazione • funzionalità dei servizi Immunità di gregge Le campagne vaccinali di massa (obbligatorie) hanno permesso di eliminare malattie pericolose e invalidanti come il vaiolo e la poliomielite. Queste campagne hanno permesso, inoltre, di raggiungere l’immunità di gregge: una certa percentuale di individui vaccinati protegge dall’infezione anche gli individui non vaccinati L’immunità di gregge è un bene pubblico da mantenere Tasso critico di copertura vaccinale nella popolazione Malattia Copertura vaccinale della popolazione Morbillo 92-95% Pertosse 92-95% Parotite 90-92% Rosolia 85-87% Difterite 80-85% Poliomielite 80-85% Classi di vaccini • Vaccini interi uccisi: influenza, Salk, epatite A, rabbia, pertosse intero • Vaccini vivi attenuati: BCG, MPR, Sabin, febbre gialla, varicella, Ty2 • Vaccini con componenti purificati: influenza a sub-unità o split, pertosse acellulare, anatossina difterica e tetanica, vaccini anti Hib, pneumococco e meningococco • Vaccini coniugati: Haemophilus influenzae tipo b, meningococco, pneumococco • Reverse vaccinology: meningococco gruppo B, in corso di studio • Vaccini a DNA: contro tutti gli agenti infettivi; non ancora in commercio • Vaccini da piante, geneticamente modificate: non ancora in commercio Vaccini a virus o batteri inattivati Costituiti da virus o batteri uccisi con mezzi fisici (calore, raggi UV) o chimici (formolo, fenolo, acetone, betapropiolattone, ecc.) Generalmente, i trattamenti di inattivazione portano a modificazioni nella struttura antigenica dei microrganismi, che causano una minore immunogenicità di questi vaccini rispetto ai viventi attenuati. Questo è dimostrato dalla necessità di due o tre somministrazioni nella fase iniziale della vaccinazione e dalla necessità di dosi di richiamo (booster) per mantenere un’adeguata copertura anticorpale nel tempo. Es. di vaccini a microrganismi uccisi: -antipolio secondo Salk -antirabbico -antinfluenzale -antipertosse -anticolerico -antitifico -antiepatite A - antiantrace - antiencefalite • calore: causa estesa denaturazione delle proteine, alterando struttura antigeni = induzione anticorpi bassa affinità; • formaldeide: assieme all’uso di altri agenti alchilanti è la tecnica che ha maggior successo; • beta-propionolattone • raggi U.V . • Possono essere somministrati in soggetti a rischio, in quanto non possono causare infezione • Sono facilmente conservabili anche in condizioni ambientali sfavorevoli, tipiche delle regioni del terzo mondo • Sono di facile allestimento e di costo contenuto • Difficile contaminazione durante la produzione • Non idonei per virus con genoma infettante (es. Herpes simplex); • Spesso conferiscono immunità breve e scarsamente protettiva e richiedono frequenti dosi di richiamo (specialmente antibatterici); • Inducono solo IgM e IgG ma non IgA; • Determinano attivazione della sola risposta di tipo B, senza quella cellulo-mediata (risposta T) che è essenziale nell’immunità antivirale. • Maggior frequenza effetti collaterali • Necessità di adiuvanti nella formulazione • Somministrabili solo per via parenterale Vaccini a virus o batteri vivi attenuati Costituiti da virus o batteri che mantengono la capacità di moltiplicarsi nel soggetto vaccinato, stimolano le sue difese immunitaria senza provocare malattia Tecniche per l'attenuazione: passaggi seriali su particolari terreni colturali, o, relativamente ai virus, su determinati animali da laboratorio o particolari linee cellulari. Elevata immunogenicità (sono in grado di stimolare una risposta immune altamente protettiva anche con un'unica somministrazione). Es. di vaccini a microrganismi vivi attenuati: -antipolio secondo Sabin -varicella -morbillo -febbre gialla -parotite -rosolia -BCG (bacillo di Calmette e Guerin contro la tubercolosi) -antitifico Ty 21a • Isolamento di mutanti naturalmente attenuati. (Instabilità genetica e possibile emergenza di mutanti revertanti) • Coltivazione per la selezione di mutanti a ridotta virulenza. (Instabilità genetica e possibile emergenza di mutanti revertanti) • Creazione di mutazioni specifiche o delezioni di geni indispensabili per la virulenza mediante tecniche di ingegneria genetica. (Revertanti improbabili) Isolamento di virus patogeno da paziente e crescita su colture di cellule umane Il virus acquista mutazioni che permettono una replicazione migliore nelle cellule di scimmia La progenie virale è utilizzata per infettare colture cellulari di scimmia Il virus non è più in grado di replicare nelle cellule umane (attenuato) SVILUPPO DI CEPPI VIVI ATTENUATI Vaccini virali attenuati • Nei soggetti immunocompromessi possono comportarsi come germi opportunisti • Occasionalmente mutazioni spontanee possono riconferire al virus la capacità di crescere bene in cellule umane (il ceppo tipo 3 del vaccino Sabin differisce in solo 10 su 7429 nucleotidi dal virus selvaggio) Vaccini vivi vs inattivati Proprietà Vivo attenuato Inattivato (ucciso) Via di somministrazione Naturale o no Parenterale Dose di virus bassa alta Somministrazione singola multiple Adiuvante no sì Immunità duratura breve Risposta anticorpale IgG, IgA IgG Risposta cellulare buona scarsa Labilità al calore sì no Interferenza occasionale no Retromutazione rara assente POLIO INATTIVATO (SALK) e POLIO ATTENUATO (SABIN) Jonas Salk introduced the Hillary inactivated Koprowsky vaccine and Albert Sabin introduced the attenuated oral vaccine • Attenuated vaccine induces local and systemic immunity and replaces the wild virus with a non-pathogenic strain thus inducing herd immunity. • There is a small risk of inducing poliomyelitis with the attenuated vaccine; such risk is almost non-existent with the inactivated vaccine. Vaccini frazionati Anatossine o tossoidi Corynebacterium diphteriae Bambini Clostridium tetani Bambini, adulti Polisaccaridi Neisseria meningitidis Bambini Streptococcus pneumoniae Bambini Haemophilus influenzae B Bambini Bordetella pertussis acellulare Bambini Epatite B (ricombinante) Influenza HPV 16-18 Bambini Soggetti a rischio Adolescenti Subunità Meno reattogeni, ma sufficientemente immunogeni Vaccini costituiti da antigeni purificati Costituiti dai soli antigeni di superficie (subunità dei microrganismi) Vaccino Antinfluenzale Antigene Emoagglutinina, neuramminidasi Antimeningococco Polisaccaridi capsulari Antipneumococco Polisaccaridi capsulari Antiepatite B Anti Haemophilus influenzae b Antitifico HBsAg Polisaccaridi capsulari Antigene Vi Anatossine (tossoidi) Vaccini preparati utilizzando esotossine inattivate I batteri vengono fatti crescere in un adeguato mezzo di coltura quindi allontanati (filtrazione o centrifugazione) Il terreno privo di batteri viene trattato per l'inattivazione [trattamento combinato di mezzi fisici (temperatura) e chimici (formaldeide, ß-propiolattone, etc.)] e la purificazione della tossina. Dal trattamento si ottengono delle tossine modificate nella loro struttura (anatossine) che hanno perso il loro potere tossico, ma che hanno invece mantenuto più o meno integre le caratteristiche antigeniche. Es. di anatossine: -antidifterica -antitetanica Vaccini coniugati Alcuni batteri come lo pneumococco, il meningococco e l’Hemophylus (che provocano polmoniti e meningiti), sono dotati di una capsula polisaccaridica poco immunogena, specialmente per bambini di età inferiore ai 2 anni. Sono stati preparati vaccini costituiti dalla coniugazione del polisaccaride con una proteina di supporto. In questo modo è stata aumentata fortemente la produzione di anticorpi anche nei lattanti. Attualmente vaccini coniugati sono disponibili per proteggere dalla meningite da pneumococco, meningococco e Hemophylus. I vaccini costituiti da polisaccaridi “nudi” presentano diversi inconvenienti: • sono timo-indipendenti e non stimolano le cellule T, indispensabili per una buona risposta immunitaria • la risposta immunitaria è solo di tipo IgM, inizia dopo i due anni e ha una durata di solo qualche anno • non stimolano le cellule della memoria e quindi non rispondono ai richiami, né naturali né vaccinali La coniugazione del polisaccaride della capsula con una proteina di trasporto determina • una risposta immune cellula T dipendente, anche in soggetti di 2-3 mesi • l’induzione della memoria immunologica, con la possibilità di reazione anamnestica anche a distanza di anni Vaccini “coniugati” contro lo pneumococco • Il nuovo vaccino coniugato a 7 polisaccaridi è immunogeno anche per i bambini di pochi mesi • Il vaccino contiene i polisaccaridi dei tipi 4, 6B, 9V, 14, 18C, 19F, 23 F Subunità (DNA ricombinante): antiepatite B Proteine purificate prodotte usando geni clonati DNA-ricombinante Vecchio e nuovo vaccino anti-HBV Plasma-derivato DNA-ricombinante S. cerevisiae 1) fermentazione 2) estrazione 3) purificazione 1) plasmaferesi 2) HBsAg concentrazione 3) purificazione 4) inattivazione Vantaggi dell’impiego del vaccino DNA-R: •Mancanza di effetti collaterali •Effettiva protezione •Non utilizzo di sangue infetto •Puro •Costo limitato S. cerevisiae Vaccini a DNA ricombinante Una volta individuato il segmento della proteina batterica o virale che agisce da antigene, viene isolato il frammento di DNA che lo codifica lo si clona all'interno di un microrganismo non patogeno per ottenere quantità ragguardevoli. L’attuale vaccino contro l’epatite B è un vaccino a DNA ricombinante • Il gene codificante per l'HbsAg è stato prima espresso in E. coli, poi inserito in un plasmide che funge da vettore e trasferito in Saccharomyces cerevisiae. • Il saccaromicete con DNA chimerico è in grado di produrre, liberandole nel mezzo di coltura, anche le proteine strutturali dell'HBV, ovvero l'HbsAg, che vengono utilizzate per la produzione del vaccino. • La scelta è caduta sul S. cerevisiae in quanto questo micete non produce sostanze tossiche e non è patogeno (è da millenni utilizzato per la fermentazione del vino e della birra) Costituenti dei vaccini (1) Antigene immunizzante Liquido di sospensione acqua distillata sterile soluzione fisiologica sterile Conservanti etilmercurio-tiosalicilato (Tiomersal) è risultato essere la causa prima di sensibilizzazioni di tipo ritardato in seguito a somministrazione di vaccini contenenti etilmercurio-tiosalicilato Attualmente molti vaccini non hanno il Tiomersal Stabilizzanti gelatina albumina umana (<10mg/fiala) Antibiotici Neomicina, kanamicina, streptomicina Vaccini e mercurio • L' Agenzia Europea per i medicinali (The European Agency for the Evalutation of Medicinal Products EMEA) , nel Giugno 2000, ha raccomandato alle ditte produttrici di vaccini di attuare un piano d'azione per eliminare i conservanti contenenti mercurio, principalmente il tiomersal, dai vaccini. Esposizione precoce al Tiomersale ed effetti neuropsicologici nei bambini di età compresa tra 7 e 10 anni: deboli associazioni • E’ stato ipotizzato che la precoce esposizione al Tiomersale, un preservativo contenente Mercurio, impiegato nei vaccini e nelle immunoglobuline, sia associata a deficit neuropsicologici nei bambini. Uno studio ha arruolato 1047 bambini di età compresa tra 7 e 10 anni, che sono stati sottoposti a test standardizzati, per la valutazione di 42 outcome neuropsichiatrici. Lo studio non ha evidenziato un’associazione causale tra esposizione precoce al Mercurio contenuto nei vaccini e nelle immunoglobuline, e deficit nelle funzioni neuropsicologiche dei bambini di età compresa tra 7 e 10 anni. N Engl J Med 2007; 357: 1281-1292 • Costituenti del vaccino (2) Adiuvanti • sostanze aggiunte al vaccino per aumentarne l’immunogenicità attraverso l’attivazione e/o il prolungamento dell’effetto stimolante • sono indispensabili per vaccini costituiti da anatossine (difterica e tetanica) o da peptidi ottenuti con la tecnica del DNA ricombinante (es. HBsAg) • Queste sostanze agiscono fondamentalmente favorendo la presentazione degli antigeni al sistema immunitario, mediante il sequestro degli antigeni vaccinali e la successiva liberazione in modo lento e prolungato, e producendo una leggera infiammazione che attiva l'attrazione delle cellule presentatrici e quindi favorisce la chemiotassi. ESEMPI: • Adiuvante di Freund - emulsione di acqua ed olio • Alluminio (idrossido o fosfato) • Emulsioni idrolipidiche (squalene) la sostanza immunogena viene incorporata all’interno di microsfere liposomiche; si ottiene lo stesso livello di anticorpi somministrando quantità di antigene 50-80 volte inferiori Adiuvante MF59 • L’adiuvante contenuto nel vaccino dell’influenza suina Focetria (MF59) è già stato usato in Italia e nel mondo fin dal 1997; da fonti EMEA è ritenuto sicuro. Questo adiuvante contiene: SQUALENE, polisorbato, sorbin trioleato. • Secondo alcune correnti di pensiero che corrono sul web, tale adiuvante sarebbe causa di malattie immunitarie e di malattie rare, come la sindrome di Guillain-Barrè. • L’OMS nega qualsiasi rapporto fra i casi di sindrome di Guillain-Barrè insorti nel 1976 negli USA e la campagna vaccinale dell’epoca. Adiuvante AS03 • E’ contenuto nel vaccino pandemico Pandemrix. Anche questo è base di squalene, ma contiene anche altre sostanze, come il TIOMERSALE. • Il Tiomersale non è un adiuvante, ma un composto antimicrobico con funzioni di conservante; studi epidemiologici non hanno mostrato alcuna relazione fra vaccini con tiomersale e disturbi del neurosviluppo, tra cui l’autismo. Quello del Tiomersale è un falso problema; assumiamo molto più mercurio mangiando pesce Influenza A, si apre anche la corsa agli adiuvanti • MF59 is a sub-micron oil-in-water emulsion of a squalene, polyoxyethylene sorbitan monooleate (TweenTM 80) and sorbitan trioleate. Squalene is a natural organic compound originally obtained from shark liver oil and a biochemical precursor to steroids. The MF59 adjuvant was developed by Chiron Corp., a company acquired by Novartis. MF59 is approved in Europe and is found in several vaccines, such as an influenza vaccine manufactured by Novartis. • GlaxoSmithKline (GSK) holds the contract to supply Canada’s pandemic H1N1 vaccine – a vaccine containing an unlicensed additive, specifically the AS03 squalene based adjuvant. AS03 is designed to stimulate a dramatically increased immune response which results in less vaccine antigen being required in each vaccine dose. Modalità di somministrazione •Numero delle dosi:1 sola (antiparotite, antirosolia) o più dosi “di rinforzo” o “di richiamo” (effetto booster) (antiepatite B, antipolio), ev. richiami (antitetanica ogni 10 anni) •Associati (nella stessa seduta) vs. combinati (nello stesso preparato) •Vie di somministrazione: per os (antitifica, OPV Sabin per la poliomielite) o per via parenterale (la maggior parte) •Con o senza adiuvanti come Al(OH)3 o carrier proteici (vaccino coniugato) per potenziarne l’immunogenicità •La durata dell’immunità varia da 1 anno (vaccino anti-influenzale) a 10-20 anni e oltre (vaccini vivi attenuati contro morbillo, parotite, rosolia e polio) La via di somministrazione • Via percutanea: era usata per la vaccinazione antivaiolosa • Via intradermica: iniezione con siringa ad ago sottile nello spessore del derma. Per BCG, vaccinico anticolerico, antirabbico, antitifico • Via sottocutanea: per morbillo, parotite, rosolia • Via intramuscolare: per DTP,…. • Via orale: per la vaccinazione antipolio secondo Sabin e antitifica con vaccino vivo attenuato (Ty21A) • Via inalatoria: è in fase di sperimentazione Vaccini mucosali • I vaccini mucosali si chiamano cosi' perche' vengono somministrati direttamente per via mucosale, ad esempio per via orale o via nasale. La vaccinazione mucosale offre numerosi vantaggi: • induce anticorpi di tipo IgA • per le proprietà intrinseche del sistema immunitario l'immunizzazione in un sito mucosale (ad esempio la mucosa nasale) può indurre la secrezione di IgA in distretti mucosali distanti (ad esempio la mucosa del sistema genito-urinario) • stimola in modo molto efficiente anche una risposta sistemica (attivazione di linfociti T sia di tipo helper (CD4) che di tipo citotossico (CD8). • facilmente somministrabile Via intradermica Via nasale Nuove tecnologie senza aghi: nanopatch • “The current focus is to develop needle-free delivery systems for infl uenza, HPV, and HIV vaccines. Nanopatch is a skin patch with thousands of tiny projections that are too small to see but that are effective nanoneedles, dry-coated with biomolecules.When the skin patch is applied, these nanoneedles penetrate the outer layer of skin painlessly, allowing the biomolecules to dissolve in tissue fluid and to reach the target cells in the substrata, just below the skin surface” Nanopatch Vaccini combinati Si parla di vaccini combinati (polivalenti) quando nella stessa fiala (o fiala-siringa) siano presenti antigeni diversi. L’impiego dei vaccini combinati permette di somministrare in un’unica iniezione più vaccini semplificando il protocollo vaccinale e migliorando l’adesione delle famiglie a vaccinazioni consigliate ma non obbligatorie. L’impiego di questi vaccini combinati ha dimostrato la stessa efficacia e sicurezza dei singoli vaccini somministrati separatamente. Vantaggi dei vaccini combinati (o polivalenti) • Minor numero di visite preparatorie • Minori disagi per i bambino e per la famiglia • Maggiore accettabilità • Maggiore copertura • Minori costi di gestione (distribuzione e somministrazione) Esempi di vaccini combinati (o polivalenti) Nome commerciale Vaccini PENTAVAC antidifterico, antitetanico, antipertossico acellulare, antipolio inattivato e antiHaemophilus influenzae di tipo b HEXAVAC antidifterico, antitetanico, antipertossico acellulare, antipolio inattivato, antiepatite b ricombinante e Haemophilus influenzae di tipo b INFANTIX PENTA antidifterico, antitetanico, antipertossico acellulare, antiepatite B ricombinante, antipoliomelitico inattivato PRIORIX 1F morbillo, rosolia, parotite LIOF+1SIRSOLVC/AG Vaccino Rotavirus in esavalente primaria • Il vaccino pentavalente contro i rotavirus è sicuro ed efficace se somministrato con un ciclo vaccinale primario esavalente contenente diphtheria, tetano, pertosse acellulare, epatite B, polio inattivato ed Haemophilus influenzae di tipo b: si tratta di antigeni somministrati di routine ai bambini nell'ambito dei programmi di vaccinazione infantile. E' stato dimostrato inoltre che la risposta immune a ciascuno degli antigeni del vaccino esavalente non risulta inferiore con la concomitante somministrazione del vaccino contro i rotavirus, il che supporta la somministrazione dei due vaccini allo stesso tempo, dato che comunque essa risulta ben tollerata. (Pediatr Infect Dis J 2009; 28: 177-81) Effetti indesiderati dei vaccini I vaccini, pur correttamente preparati, controllati e somministrati, come tutti i farmaci possono essere responsabili di effetti indesiderati. Tali effetti nella maggior parte dei casi sono di lieve entità e durata (arrossamento e dolore nel punto di iniezione, malessere generale, febbricola); solo in rarissimi casi possono essere gravi e rappresentare pericolo per la vita (convulsioni febbrili, shock anafilattico). Non sempre è dimostrata la correlazione causa-effetto tra le vaccinazioni e gli effetti indesiderati. Il Ministero della Salute effettua la sorveglianza degli eventi avversi alle vaccinazioni segnalati dai medici vaccinatori, compilando un’apposita scheda. Effetti indesiderati dei vaccini Indotti dal vaccino: eventi legati alle caratteristiche intrinseche di vaccino prodotto correttamente • lievi e comuni (reazioni locali, febbre, irritabilità) • moderatamente gravi e non comuni (shock/collasso, manifestazioni cutanee) • gravi o rare (poliomielite paralitica, encefalopatia/encefalite) Indotti da errori nel programma di somministrazione • morte da sepsi • ascesso • linfadenite suppurativa • reazioni locali gravi Casuali • encefalopatia/encefalite • SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) Definizione di caso • • • • • • • • • • Manifestazioni ipersensibilità immediata Episodio di ipotonia-iporesponsività Shock anafilattico Convulsioni Encefalopatia Encefalite Meningite Pianto persistente Paralisi acuta Sindrome di Guillain-Barrè ( paralisi flaccida ad inizio acuto) Esempi specifici di reazioni avverse alle vaccinazioni Vaccino Reazioni avverse alla vaccinazione Tasso nei vaccinati Pertosse Convulsioni 1 in 12500* MPR Convulsioni 1 in 3000 MPR Trombocitopenia idiopatica 1 in 29000 BMJ VOLUME 320 22 JANUARY 2000 ALLERGIE GRAVI A COMPONENTI VACCINALI I componenti vaccinali possono causare reazioni allergiche in soggetti predisposti. Queste reazioni possono essere locali o sistemiche e possono includere reazioni anafilattiche o simil-anafilattiche da lievi a gravi (ad es. orticaria generalizzata, broncospasmo, edema della bocca e della gola, difficoltà respiratorie, ipotensione e shock). Reazioni allergiche possono essere causate da: • antigeni vaccinali (timerosal) • proteine animali (uovo in influenza e febbre gialla;gelatina in morbillo e parotite) • agenti antimicrobici (neomicina) • conservanti • sostanze stabilizzanti • altri componenti Controindicazioni Vi sono alcune situazioni che possono controindicare la vaccinazione controindicazioni temporanee si tratta di situazioni transitorie che escludono la vaccinazione solo per il periodo di tempo cui sono presenti: – malattie acute con febbre di grado elevato – vaccinazioni con virus viventi (quali MPR e OPV) se nei 30 giorni precedenti è stato somministrato un altro vaccino a virus viventi – terapia, in corso, con farmaci che agiscono sul sistema immunitario o con cortisonici ad alte dosi. controindicazioni definitive è opportuno che al bambino non vengano somministrati alcuni vaccini quando: – ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni – è affetto da malattie neurologiche in evoluzione – è affetto da malattie congenite del sistema immunitario – è allergico alle proteine dell'uovo (se il vaccino ne contiene) – è allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e neomicina (se il vaccino ne contiene) Se il bambino è affetto da malattie quali leucemie, tumori, AIDS, la situazione va valutata caso per caso. Controindicazioni alle vaccinazioni A tutti i vaccini Malattie acute febbrili (rimandare) Reazione severa a precedenti somministrazioni o a costituenti del vaccino Pertosse Disturbi neurologici evolutivi: questi bambini dovrebbero sempre essere seguiti dal pediatra ed i vaccini dovrebbero essere somministrati una volta che la condizione si è stabilizzata Tutti i vaccini vivi Gravidanza Immunosoppressione: questi bambini dovrebbero sempre essere seguiti dal pediatra BCG Precedente BCG con cicatrice Test tubercolinico positivo BMJ VOLUME 320 22 JANUARY 2000 Rimborso record per vaccino sbagliato Il tribunale di Lodi ha condannato una Asl a pagare 1.250.000 euro per danni biologici e morali, piu' 150.000 per le terapie, a un bambino di 7 anni, colpito da tetraparesi spastica dopo la somministrazione del vaccino pentavalente all'eta' di 11 mesi. Poiche' la vaccinazione fu fatta mentre il bambino aveva la febbre, il tribunale l'ha considerata una negligenza medica e ha costretto l'Asl a un rimborso record. La sicurezza dei vaccini Si basa su alcuni parametri fondamentali: – I vaccini vengono autorizzati dal Ministero della Salute dopo aver superato gli studi di efficacia, di sicurezza e di tollerabilità. – – I vaccini sono prodotti in officine farmaceutiche, autorizzate e ispezionate periodicamente, e preparati e controllati secondo metodiche di fabbricazione validate a livello internazionale. – I vaccini sono sottoposti a controllo di Stato prima dell'immissione in commercio ed a controlli successivi ogni qual volta sia necessario. – I vaccini devono essere somministrati da personale qualificato nel rispetto delle norme di buona pratica (uso di vaccini conservati in modo appropriato, utilizzazione di materiale per iniezione sterile, rispetto delle vie e delle sedi di inoculazione prescritte) e dopo una attenta valutazione delle eventuali controindicazioni definitive o temporanee. Necessario sorvegliare i biologici • Gli agenti biologici rappresentano una classe di farmaci relativamente nuova, ed alcuni di essi stanno aiutando a rivoluzionare la terapia oncologica, ma i problemi di sicurezza ad essi associati spesso non vengono identificati finché il farmaco non viene approvato dalle agenzie preposte ed è stato messo sul mercato, il che indica la necessità di miglioramenti nel sistema di sorveglianza post-marketing. E' universalmente accettato che la conoscenza di un nuovo farmaco è incompleta al momento dell'approvazione, soprattutto per quanto riguarda i profili di sicurezza, per via di diverse ragioni, fra cui i limiti derivanti dalle dimensioni dei campioni ed il design degli studi clinici randomizzati: di conseguenza, si avranno sempre effetti collaterali inattesi nella fase post-marketing. Il monitoraggio proattivo dei rischi identificati e potenziali in questo senso è la strada da battere. (JAMA. 2008; 300: 1887-96 e 1939-41) Fasi di sperimentazione clinica di un vaccino Fase Dimensioni Studi 10-15 soggetti di fase I Caratteristiche Volontari adulti sani Obiettivi • Reattogenicità locale e sistemica • Immunogenicità di tipo umorale e cellulare Studi Alcune centinaia Popolazione verso • Dose risposta di fase II di soggetti la quale è rivolto il • Schedula di immunizzavaccino • • • • zione Definizione del profilo di tollerabilità Caratterizzazione delle risposte immunitarie Confronto con vaccini registrati Interferenza con altri vaccini Fasi di sperimentazione clinica di un vaccino Fase Studi di fase III Studi di fase IV Dimensioni Da alcune centinaia a molte migliaia di soggetti Oltre 10000 soggetti Caratteristiche Obiettivi Popolazione verso • Dimostrazione dell’efficacia clinica la quale è rivolto • Consistenza clinica il vaccino (costanza di effetto tra i vari lotti) • Studi “a ponte” (se necessari in popolazioni diverse etnicamente) • Conferma della tollerabilità Popolazione verso • la quale è rivolto il vaccino e “popolazione aperta” • Valutazione degli eventi avversi non comuni (<1:1000) Conferma dell’efficacia Sequenza per la validazione di un nuovo vaccino Fase 1 sicurezza e immugenicità nei soggetti sani? SI Fase 2 NO SI Fase 3 NO Sicurezza e immunogenicità nella popolazione bersaglio? Sicuro e protettivo per la popolazione bersaglio? SI Introdotto nella pratica vaccinale SI Fase 3b Il costo è giustificato dall’efficacia del vaccino? Fase 4 E’ ancora sicuro e protettivo nella pratica corrente? SI NO NO NO Flusso delle segnalazioni e notifiche di eventi avversi a vaccinazioni Medico vaccinatore Evento grave o decesso; segnalazione immdiata Indagine in corso Servizio d’Igiene pubblica immediata se gravi mensile se non gravi Regione immediata se gravi mensile se non gravi Ministero della Sanità Dipartimento di Prevenzione Fonte: De Stefano D.: Corso sui metodi epidemiologici per la valutazione delle vaccinazioni, ISS,Roma 5-9 ottobre 1998. EFFICACIA: Riduzione della letalità e dell’incidenza delle malattie dopo l’introduzione delle vaccinazioni Ultimi anni prima della vaccinazione Anno casi Difterite Tetano Morti 1939 1960 Dopo la vaccinazione N° di Anno di casi Morti N° 2133 47061 1996 0 12 32 + 1996 0 8 Pertosse 1956 92 92410 1996 Meningite da Hib 1991 22 417 1996 0 38 Morbillo 1967 99 460407 1996 0 5613 Tubercolosi 1952 10590 48093 1996 420 5859 Rosolia congenita 1971 162 1996 - 21 - 2 2387 BMJ VOLUME 320 22 JANUARY 2000 Efficacia dei vaccini utilizzati routinariamente Difterite: 87% - 96% Tetano: > 90% Pertosse: 35% - 96% Studi recenti hanno dimostrato che il vaccino contro la pertosse utilizzato attualmente nel Regno Unito ha un’efficacia superiore al 90% Haemophilus influenzae di tipo b (vaccino coniugato): 94% - 100% Il vaccino coniugato al tossoide difterico (non utilizzato nel Regno Unito o negli Stati Uniti) potrebbe avere una minore efficacia in alcune popolazioni Polio orale: 90% - 100% Il vaccino antipolio orale sembra essere meno immunogeno nei paesi in via di sviluppo Morbillo: 90% - 95% Parotite: 90% - 98% Il vaccino con ceppo virale Rubini ha minor efficacia, infatti uno studio collettivo ha dimostrato che esso non è dotato di efficacia protettiva Rosolia: > 95% BCG (Bacillo di Calmette-Guerin): 0% - 80% Negli scolari inglesi è stata valutata un’efficacia di circa l’80%, mentre uno studio condotto sugli scolari della Georgia negli Stati Uniti non ha mostrato Obiezioni dei genitori alle vaccinazioni e risposte a tali obiezioni La malattia non è grave Il morbillo può uccidere bambini sani La malattia è rara Malattie come il morbillo, la difterite e la polio sono diffuse in popolazioni non vaccinate e si diffondono facilmente in tutto il mondo Il vaccino non è efficace Prima della loro immissione in commercio tutti i vaccini vengono sottoposti a studi rigorosi che ne dimostrano l’efficacia Il vaccino non è sicuro Prima della loro immissione in commercio tutti i vaccini vengono testati per accertarne la sicurezza, dopodichè vengono monitorati continuamente Altri metodi di prevenzione delle malattie, come l’omeopatia, sono migliori delle vaccinazioni La Facoltà di Omeopatia sostiene l’uso dei vaccini tradizionali. Non vi sono dimostrazioni che i vaccini omeopatici conferiscano protezione a lungo o breve termine BMJ VOLUME 320 22 JANUARY 2000 E’ meglio contrarre la malattia o essere vaccinati? E’ sicuramente preferibile immunizzarsi attraverso la vaccinazione. Le malattie prevenibili con vaccinazione possono causare la morte o complicanze con danni permanenti come paralisi da poliomielite, danni epatici o cancro del fegato dopo infezione da virus dell’epatite B, ritardi mentali dopo meningite causata da parecchi batteri (Hib, pneumococco e meningococco). Inoltre morbillo, pertosse, meningite da Hib possono causare danni cerebrali. Anche la rosolia contratta in gravidanza può essere causa di gravi difetti congeniti al nascituro. L’immunità acquisita tramite vaccinazione conferisce protezione nei confronti della malattia in modo simile all’immunità acquisita dopo infezione naturale. E’ vero che, a volte una sola infezione naturale è in grado di stimolare l’immunità per tutta la vita mentre per acquisire una immunità ottimale tramite vaccinazione, può essere necessaria la somministrazione di più dosi di vaccino nel corso di più mesi. In alcuni casi però solo la vaccinazione è in grado di conferire, o conferisce una immunità migliore dell’infezione naturale (vedi, ad esempio il tetano e le infezioni da Hib). http://www.levaccinazioni.it/informagente/domande/generale.asp Risultati dalle analisi dei costi/benefici di alcune vaccinazioni Malattia Benefici Costi Pertosse 3-11 1 Morbillo 4-12 1 Parotite 2-7 1 Rosolia 6-20 1 Poliomielite 60 1 Epatite B 10-13 1 Legame vaccini-autismo basato su dati falsi • Il principale studio che ha collegato le vaccinazioni all'autismo era una «frode deliberata». Lo definisce così il British Medical Journal, che pubblica una ricerca fatta dal giornalista investigativo Brian Deer sull'articolo utilizzato dai gruppi contrari alle vaccinazioni, pubblicato originariamente nel 1998 dalla rivista The Lancet prima di essere ritirato, nel febbraio 2010. Lo studio originale, che ha come prima firma quella del medico britannico Andrew Wakefield, presentava 11 casi di bambini che avevano apparentemente contratto una sindrome che causava autismo e infiammazioni al tratto digerente dopo l'iniezione di un vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia. Lo studio aveva dato vita a diverse cause contro l'azienda produttrice del vaccino, in cui lo stesso Wakefield era stato chiamato come perito di parte. Nella sua ricerca Deer ha intervistato i genitori dei bambini, confrontando le loro dichiarazioni con le cartelle cliniche presentate da Wakefield e scoprendo diverse incongruenze: la principale è che in almeno 5 degli 11 casi i sintomi erano stati riportati dai genitori prima della vaccinazione. «La ricerca era una frode deliberata da parte di Wakefield» scrive il Bmj in un editoriale «e anche tutti gli altri studi del suo gruppo andrebbero analizzati per essere ritirati. Questo dovrebbe chiudere la porta a tutte le affermazioni su un legame tra vaccinazioni e autismo che ci sono state negli anni successivi».Genn2011 • Madonna Litta, Leonardo da Vinci et al 1490 ca, Pietroburgo, Ermitage “I vaccini sono una ricchezza per le Nazioni, un risparmio per la Sanità e per le famiglie, eliminano sofferenze in primis ai bambini con vantaggi a tutta la popolazione ”. Rolf Zinckermagel, immunologo, Premio Nobel 1996 per la Medicina