CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI DEI CENTRI DI CONTROLLO DELLA FAUNA SELVATICA 14 GIUGNO 2005 Dr. Francesco MARUCCI Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale 1 Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale -regno Animale -phylum Cordati -classe Mammiferi -sottoclasse Placentati -superordine Ungulati -ordine Artiodattili Dr. Francesco MARUCCI -subphylum Vertebrati 2 Regione Piemonte -sottordine Non Ruminanti 5 Azienda Sanitaria Locale -famiglia Suidi -genere Sus -specie scrofa ---------------CINGHIALE -sottordine Ruminanti Dr. Francesco MARUCCI -famiglia Bovidi -sottofamiglia Caprini -genere Capra -specie ibex ---------------STAMBECCO -genere Rupicapra -specie rupicapra --CAMOSCIO -sottofamiglia Ovini -genere Ovis -specie musimon ----------MUFLONE -famiglia Cervidi -genere Cervus -specie elaphus --------CERVO -genere Dama -specie dama -------------DAINO -genere Capreolus -specie capreolus -CAPRIOLO 3 Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale Dr. Francesco MARUCCI UNGULATI: Animali che camminano appoggiando le punte delle dita per tale motivo presentano unghie particolarmente modificate. •L’unghia (zoccolo) avvolge la III falange del dito che la porta (anche se è poco sviluppata è comunque completata da cuscinetti plantari). •La clavicola è sempre assente (animali corridori). 4 Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale Dr. Francesco MARUCCI •Il cranio si distingue generalmente in quanto lo splancnocranio si presenta allungato ed il neurocranio ridotto; l’osso frontale risulta modificato in funzione delle corna o dei palchi; l’osso lacrimale è ben sviluppato sul davanti dell’orbita partecipando alla formazione della fossa per la ghiandola lacrimale; le branche ascendenti della mandibola sono ben sviluppate; la forma dei condili, appiattita e allungata trasversalmente, ne permette pure movimenti laterali. 5 5 Azienda Sanitaria Locale Dr. Francesco MARUCCI •La formula dentale iniziale è: I 3/3; C 1/1; P 4/4; M 3/3; ma spesso si ha o riduzione del numero dei denti (I, C, P) o questi sono più sviluppati per la crescita continua (I per gli elefanti; C per i suidi). •Lo stomaco si presenta voluminoso e spesso suddiviso in 3 o 4 sacchi (ruminanti) e l’intestino assai lungo; il cieco è ben sviluppato e le ghiandole salivari ed il fegato sono assai voluminose. •Il pene è protrattile no Os penis; i testicoli sono contenuti nello scroto. L’utero è bipartito. Regione Piemonte 6 Regione Piemonte 5 ARTIODATTILI: animali che presentano numero pari di dita. Il 1° dito è assente. •Il 3° dito ed il 4° possono essere unici o comunque sono i più sviluppati. •Il 2° dito ed il 5°, quando presenti, sono piccoli, rudimentali, posizionati in prossimità della epifisi distale dell’osso cannone e vengono chiamati “speroni”. Nei suidi sono ancora ben sviluppati e vengono chiamati “guardie”. •I metacarpi 3° e 4° e i metatarsi 3° e 4° possono fondersi in un unico osso (osso cannone). Dr. Francesco MARUCCI Azienda Sanitaria Locale 7 Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale •NON RUMINANTI: •Metatarsi e metacarpi 3° e 4° sempre separati. •Metatarsi e metacarpi 3° e 4° sempre saldati (osso cannone). •Incisivi superiori sempre assenti. •Presenza di corna o palchi. Dr. Francesco MARUCCI •RUMINANTI: 8 Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale telemetacarpale plesiometacarpale Alces Rangifer Capreolus Cervus Dama Dr. Francesco MARUCCI I metacarpi 2° e 5° sono conservati in parte e possono essere localizzati vicino all’epifisi prossimale dell’osso cannone (plesiometacarpale) o a quella distale (telemetacarpale). 9 Regione Piemonte 5 BOVIDI o CAVICORNI: Presentano corna in genere sia il maschio che la femmina, ma esiste uno spiccato dimorfismo sessuale. Il corno è formato da una guaina cornea che ricopre la cavicchia ossea del frontale. La crescita è continua, con rallentamento e stasi in inverno (solchi annuali). Dall’osservazione delle corna è possibile quindi, valutare l’età dell’animale. I metacarpi 2° e 5° sono atrofizzati. Dr. Francesco MARUCCI Azienda Sanitaria Locale 10 Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale Dr. Francesco MARUCCI CERVIDI o PLENICORNI: Presentano palchi solo i maschi, che annualmente cadono e si rinnovano. Sono costituiti da osso pieno che origina dallo stelo osseo (estroflessione) del frontale, per attiva moltiplicazione degli osteoblasti della zona germinativa, con deposizione di fibre connettivali e sali di calcio. Il velluto che ricopre i palchi in formazione è costituito da epidermide con peli molto fitti, gh. sebacee ed odoripare, e derma ricco di vasi e nervi. A sviluppo ultimato, il velluto si atrofizza e l’animale favorisce la sua caduta fregando le stanghe su alberelli. 11 BRUCATORI: selettori di alimenti concentrati. Si nutrono di apici fogliari, gemme, ecc.; non sono consumatori di fibra. CAPRIOLO, ALCE. Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale PASCOLATORI: Sono in grado di utilizzare le parti fibrose (cellulosa) delle piante. La loro razione è costituita da circa il 70% di graminacee. MUFLONE, BISONTE. Dr. Francesco MARUCCI INTERMEDI: Specie molto adattabili, opportunisti di tipo intermedio. CERVO, CAMOSCIO, STAMBECCO 12 Regione Piemonte 5 ZOCCOLO: Muraglia: lamina molto dura e resistente. Solea: consistenza meno compatta della muraglia; in alcuni animali è di consistenza gommosa (camoscio e stambecco); si presenta concava. Cuscinetto plantare o Fettone: consistenza meno dura della muraglia; si presenta convesso. Fessura infraungueale: varia di dimensioni in base alla specie considerata e nella stessa specie in base allo stato funzionale. Particolarità: zoccoli anteriori più grossi zoccoli posteriori più piccoli zoccolo del 4° dito- più grossa zoccolo del 3° dito- più piccola Dr. Francesco MARUCCI Azienda Sanitaria Locale 13 Regione Piemonte PELO GH. SEBACEA MUSCOLO ERETTORE DEL PELO 5 Azienda Sanitaria Locale PELI NORMALI O DI GIARRA PELI DEL SOTTOPELO O DI BORRA (peli lanosi che hanno funzione di isolamento termico) SETOLE PELI AL LAGO SANGUIGNO o VIBRISSE Dr. Francesco MARUCCI MUTE in primavera ed in autunno; interessano la giarra, la borra e in modo minore le setole (criniera del cervo). MUTA PRIMAVERILE più evidente: i peli cadono a ciocche (fattore meccanico per sfregamento); MANTELLO PRIMAVERILE colore vivace, rossiccio. MUTA INVERNALE meno evidente: i peli cadono uno a uno; MANTELLO INVERNALE colore scuro grigio-bruno14 nero. Regione Piemonte 5 SMALTO (3) CEMENTO (5) DENTINA (2) A B C FESSURA O INFUNDIBOLO (1) CORONA (A) COLLETTO (B) RADICE (C) POLPA DEL DENTE (4) DENTI DA LATTE DENTI DEFINITIVI DENTI A CRESCITA CONTINUA Dr. Francesco MARUCCI Azienda Sanitaria Locale 15 Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale Dr. Francesco MARUCCI O. SOMATOTROPO (somatomedine) azione favorente la crescita del trofeo (azione su osteoblasti e fibrociti), prima in lunghezza e poi in larghezza nella ½ inferiore del trofeo. TRIIODOTIRONINA (T3) e TIROXINA (T4) azione favorente la crescita del trofeo potenziando l’azione dell’O. somatotropo. PARATORMONE agisce sui processi di mineralizzazione. CALCITONINA agisce sui processi di mineralizzazione. O. CORTICOSURRENALICI (CORTISOLO, CORTICOSTERONE) sintesi proteica e formazione di tessuto connettivale. TESTOSTERONE agisce a favore del trofismo e della calcificazione delle stanghe, provocando quindi un rallentamento e poi un arresto della crescita lineare dei palchi, per scomparsa delle cellule nella zona germinativa. 16 Regione Piemonte 5 Azienda Sanitaria Locale CASTRAZIONE: -dopo crescita degli steli Ö crescita disordinata e continua, senza ossificazione (trofeo a parrucca). Dr. Francesco MARUCCI -prima della crescita degli steli Ö assenza dei palchi; 17