ENRICO VIII e LA CHIESA ANGLICANA Enrico VIII (1491-1547), nato a Greenwich. secondo figlio di Enrico VII ed Elisabetta di York, ebbe un educazione accurata e vivi interessi umanistici. Erede al trono, dopo la morte del fratello Arturo, il 22 aprile del 1509 diventa Re d’Inghilterra Sposa, per volere del Consiglio privato e con la dispensa di papa Giulio II, Caterina d'Aragona, vedova del fratello Arturo. Nel 1511, rompendo il lungo isolamento inglese, Enrico si unì alla Lega santa di Giulio II e di Ferdinando il Cattolico contro Luigi XII di Francia. Wolsey, cardinale e uomo politico favorito di Enrico, ottenne dal parlamento i fondi, ma la campagna di Guascogna fu disastrosa, l’anno successivo fu compensata dalla vittoria di Enrico a Guinegatte; l’inizio del dominio di Wolsey che dominerà fino alla sua morte, come Lord Cancelliere, la politica estera e interna del paese come Lord Cancelliere; egli mirava al consolidamento del potere monarchico attraverso una progressiva centralizzazione burocratica e lo scioglimento del parlamento, ma soprattutto si impegna in una complessa azione diplomatica che, legando il papato all'Inghilterra, ne affermi l'egemonia (la supremazia) sulla Francia e la Spagna in lotta. La pace con la Francia fu siglata con: - il matrimonio tra Maria,sorella di Enrico, e il re di Francia Luigi XII; - dopo l’incoronazione imperiale di Carlo V, il figlio Francesco I sposa la figlia di Enrico, l’alleanza di Gravelines Carlo Carlo V spostava l'ago della bilancia verso gli Spagnoli e infatti poco dopo nel 1523 iniziò la guerra contro la Francia. La mancanza di denaro e la mancata concessione di fondi da parte del parlamento portò nel 1524 al ritiro dalla lotta da parte dell’Inghilterra, la successiva vittoria a Pavia di Carlo V portò alla disfatta della diplomazia di Wolsey. Segui la pace con la Francia e il Papa, cade Wolsey e anche la sua politica religiosa, si attirò contro il parlamento antipapale e il clero. Enrico chiese il divorzio da Caterina per sposare Anna Bolena ( sperando in un possibile nascituro maschio), Wolsey cerco di impedirlo facendosi aiutare da un amico del pontefice; Enrico non accettò ciò, convocò il parlamento e si sbarazzò di Wolsey, in seguito attacco il clero e il Papa, sostituì i funzionari ecclesiastici con altri secolari , estese a tutto il clero l’accusa s’aver violato lo Statute of Praemunire, che poneva il divieto ai cittadini inglesi di sottoporsi alla sovranità papale, e lo costrinse a riconoscere in lui il capo della Chiesa inglese; nel 1533 l'Act of Appeals vietava ogni appello a Roma. Th. Cranmer, fu nominato arcivescovo di Canterbury, con il compito di edificare la Chiesa anglicana. Proprio Th. Cranmer proclamò l’annullamento del primo matrimonio di Enrico VIII ed a incoronare Anna Bolena: il 7 settembre nasceva Elisabetta. L'atto di successione poneva la corona sul capo di Elisabetta, e lo stesso anno l'atto di supremazia negava la supremazia ecclesiastica di Enrico, che completò la separazione della Chiesa inglese da Roma. Nel luglio 1533, Clemente aveva scomunicato Enrico, il quale, appoggiato dal parlamento e dalla nazione, reagì giustiziando fra gli altri Tommaso Moro e il vescovo Fisher e avviando la soppressione dei monasteri. L'incameramento dei beni ecclesiastici favorì l'ascesa dei proprietari più ricchi e dinamici, sostenuti dai riformatori luterani già attivi in Inghilterra, Enrico pose Th. Cromwell come segretario del re Enrico si era lasciato persuadere da Th. Cromwell a introdurre la Riforma e a stabilire alleanze coi protestanti di Germania, ma di fronte al pericolo di organismi religiosi che sfuggissero al suo controllo s'irrigidì nell'opposizione, appoggiandosi al parlamento, e nel 1539 faceva approvare il Six Articles Act Nel frattempo Enrico perseguiva la sua politica matrimoniale: preoccupato della stabilità dinastica, non garantita appieno da un'erede femminile, nel 1536 fece giustiziare Anna, accusata di adulterio, e sposa Jane Seymour; il 12 ottobre nasce Edoardo, ma dieci giorni dopo la madre morì. Nel gennaio 1540 Cromwell, indusse Enrico a sposare Anna di Clèves; ma ella fu subito ripudiata e Cromwell condannato e giustiziato. La caduta del ministro segna l'apice del dispotismo di Enrico, che sposa Caterina Howard, sostenuta a corte dal vescovo Gardiner capo del partito cattolico. Due anni dopo, però, anche lei verrà giustiziata, nel luglio del 1542 sposa la sesta e ultima moglie, Caterina Parr e il distacco del partito "cattolico" sembra farsi più accentuato. I successori della famiglia Tudor saranno : - Edoardo VI - Maria I - Elisabetta I La Chiesa Anglicana La Chiesa d'Inghilterra si stacco da quella cattolica quando Enrico VIII fece approvare dal Parlamento nel 1533 una serie di misure che rompevano le relazioni con la Santa Sede e sottomettevano il clero alla corona. La chiesa Anglicana è essenzialmente pluralista, la dottrina è nei “Trentanove articoli di religione”. La sede principale ha sede a Canterbury, altra sede a cui fanno capo le diocesi è York, l’arcivescovo di Canterbury ha un primato d’onore su tutta la comunione anglicana ed il Papa non ha alcuna giurisdizione ecclesiastica, il governatore supremo è il Sovrano inglese. La Chiesa Anglicana d'Inghilterra ammonta a circa 25.000.000 di fedeli Dal novembre 1992 ha dato la possibilità alle donne di essere ordinate al ministro sacerdotale. L’Anglicanesimo La parola anglicano ha avuto origine da una frase latina risalente al 1246 che significa chiesa inglese. L’origine risale dalla convinzione di un indipendenza dalla Chiesa Cattolica di Roma, il re si proclamò Capo Supremo della Chiesa Anglicana, che venne modificato in Governatore Supremo della Chiesa Anglicana, tutt’oggi questo titolo viene detenuto dal Sovrano Inglese. Le riforme all’interno della Chiesa d’Inghilterra sono state adattate al culto anglicano da Thomas Cranmer con la scrittura e pubblicazione Book of Common Prayer e i Trentanove articoli di religione.