1 Data: 17/03/2009 Revisione: 0 prodotto: FKO pagine totali: 07 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA 1.1 Identificatore del prodotto, nome commerciale: DURAFIX 1.2 Usi pertinenti pertinenti identificati della sostanza/della miscela e usi sconsigliati Per saldare materiali di alluminio, leghe di alluminio, zinco, metalli a basso punto di fusione 1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Responsabile dell’immissione sul mercato della U.E. Nome : ALLOYS ITALIA srl Indirizzo : Via Schiavetti, 9- Zona Industr. 34074 MONFALCONE (GO) ITALY N° telefono : +39 0481 710701 N° fax : +39 0481 483004 Persona competente responsabile della scheda di dati di sicurezza: E-mail : [email protected] 1.4 Numero telefonico di emergenza Centro Antiveleni Ospedale Niguarda tel. 02 66101029 2 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI 2.1 Classificazione della miscela NB: Le informazioni contenute nelle Schede di Sicurezza soddisfano i criteri del OSHA Hazard Communication Standard (29 CFR 1910.1200). Tuttavia l'uso di questo termine non implica necessariamente l'esistenza di eventuali pericoli Miscele: classificazione secondo il Regolamento 1272/2008/CE: non ci sono pericoli chimici da questi gradi di lega in forma solida Secondo la Direttiva Europea 67/548/CEE, e successive modifiche: non ci sono pericoli chimici da questi gradi di lega in forma solida 2.2 Elementi dell’etichetta Per la miscela indicare: - classificazione secondo la direttiva 1999/45/CE: nessuno - simboli di pericolo: nessuno - frasi di rischio: nessuno 2.3 Altri pericoli Nessuno 3 COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI 3.1 Sostanze n.a. ALLOYS ITALIA srl Centro Antiveleni Ospedale Niguarda tel. 02 66101029 2 Data: 17/03/2009 Revisione: 0 prodotto: FKO pagine totali: 07 3.1 Miscele Nome sostanza EC CAS Annex I Index Zinco** 231-175-3 7440-66-6 030-001-01-9 Alluminio** 231-072-3 7429-90-5 013-002-00-1 Rame* 231-159-6 7440-50-8 N.D Magnesio** 231-104-6 7439-95-4 012-002-00-9 Polvere Fumo Polvere Fumo Polvere Fumo Polvere e Fumo OSHA PEL ACGIH-TLV 8-Hr TWA 8-Hr TWA mg/m3 10 10 5 5 15 10 10 5 1 1 0.1 0.2 10 10 * Questo componente, tossico, rende il prodotto soggetto ai requisiti di cui alla Sezione 313 del Titolo III del “Superfund Amendments and Reauthorization Act of 1986 and 40 CFR Part 372”. La soglia sotto la quale non vengono richiesti rapporti di distribuzione è di 25.000 libbre. ** Questo componente va riportato solo se sotto forma di polvere o fumo. 4 INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso Informazione generale consultare un medico. Mostrare questa scheda di sicurezza al medico curante Vie di esposizione: Se inalato se viene respirato, trasportare la persona all'aria fresca. In caso di arresto della respirazione, procedere con la respirazione artificiale Consultare un medico In caso di contatto con la pelle lavare con sapone e molta acqua. Consultare un medico In caso di contatto con gli occhi sciacquare accuratamente ed abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti e rivolgersi ad un medico 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Leggermente irritante per la pelle, gli occhi e le vie respiratorie. In caso di inalazione. I fumi e le polveri di rame irritano naso e gola. Se viene inalato troppo fumo, esso causerà un gusto dolce o metallico in bocca. Un’alta concentrazione dei fumi può causare febbre da fumo metallico, che ricorda il raffreddore. Inalare quantità eccessive di polvere e fumo di rame per un lungo lasso di tempo causa anemia. La polvere può causare anche irritazione a pelle ed occhi dopo breve esposizione 4.3 Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali Vedi 4.1 5 MISURE ANTINCENDIO 5.1 Mezzi di estinzione Informazioni generali: come per ogni incendio, indossare un autorespiratore autonomo a domanda di pressione, approvato da MSHA/NIOSH (o equivalente), ed equipaggiamento protettivo completo Mezzi di estinzione idonei: forme solide e massive non sono combustibili in condizioni normali. Utilizzare metodi anti-incendio che siano appropriate per circoscrivere il fuoco 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Non inalare i gas prodotti dall’esplosione e dalla combustione. La combustione produce fumo pesante 5.3 Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi Impiegare apparecchiature respiratorie adeguate. Raccogliere separatamente l’acqua contaminata utilizzata per estinguere l’incendio. Non scaricarla nella rete fognaria. Se fattibile sotto il profilo della sicurezza, spostare dall’area di immediato pericolo i contenitori non danneggiati ALLOYS ITALIA srl Centro Antiveleni Ospedale Niguarda tel. 02 66101029 3 Data: 17/03/2009 Revisione: 0 prodotto: FKO pagine totali: 07 6 MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE 6.1 Precauzioni, dispositivi di protezione individuale e procedure di emergenza - Indossare i dispositivi di protezione individuale. - Spostare le persone in luogo sicuro. - Consultare le misure protettive esposte al punto 7 e 8 6.2 Precauzioni ambientali Impedire la penetrazione nel suolo/sottosuolo. Impedire il deflusso nelle acque superficiali o nella rete fognaria. Trattenere l’acqua di lavaggio contaminata ed eliminarla. In caso di fuga di gas o penetrazione in corsi d’acqua, suolo o sistema fognario informare le autorità responsabili. Materiale idoneo alla raccolta: materiale assorbente, organico, sabbia 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica Lavare con abbondante acqua 6.4 Riferimento ad altre sezioni Vedi anche paragrafo 8 e 13 7 MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura Evitare il contatto con la pelle e gli occhi, l’inalazione di vapori e nebbie. Non utilizzare contenitori vuoti prima che siano stati puliti. Prima delle operazioni di trasferimento assicurarsi che nei contenitori non vi siano materiali incompatibili residui. Gli indumenti contaminati devono essere sostituiti prima di accedere alle aree da pranzo. Durante il lavoro non mangiare né bere. Si rimanda anche al paragrafo 8 per i dispositivi di protezione raccomandati 7.2 Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità Non sono necessarie particolari precauzioni per materiali in massa. Immagazzinare il materiale lontano da altri materiali incompatibili e tenere polveri e frammenti lontani da potenziali sorgenti d’ignizione 7.3 Usi finali specifici Nessun uso particolare 8 CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1 Parametri di controllo Valori limite per l’ esposizione professionale: zinco in polvere (stabilizzata) - Index: 030-002-00-7, CAS: 7440-66-6, EC No: 231-175-3 TLV TWA - TLV STEL- VLE 8h- VLE short: Nessuno 8.2 Controlli dell’esposizione Controlli tecnici adeguati: I locali dove la sostanza viene stoccata/manipolata devono essere adeguatamente aerati, freschi ed asciutti. Tenere lontano da cibo, bevande e foraggi. Togliere immediatamente gli abiti contaminati. Lavarsi le mani prima dell'intervallo o a lavoro terminato. Custodire separatamente l'equipaggiamento protettivo Misure di protezione individuale, quali dispositivi di protezione individuale: Protezione respiratoria Qualora la valutazione del rischio preveda la necessità di respiratori a ventilazione assistita, utilizzare una maschera a pieno facciale con filtri combinati di tipo ABEK (EN 14387) come supporto alle misure tecniche. Se il respiratore costituisce il solo mezzo di protezione, utilizzare un sistema ventilato a pieno facciale. Utilizzare respiratori e componenti testati e approvati dai competenti organismi di normazione, quali il NIODH (USA) il CEN (UE) Protezione delle mani I guanti di protezione selezionati devono soddisfare le esigenze della direttiva UE 89/686/CEE e gli standard EN 374 che ne derivano. Manipolare con guanti ALLOYS ITALIA srl Centro Antiveleni Ospedale Niguarda tel. 02 66101029 4 Data: 17/03/2009 Revisione: 0 prodotto: FKO pagine totali: 07 Protezione degli occhi Occhiali di sicurezza con protezione laterale conformemente alla norma EN166 Protezione della pelle e del corpo Scegliere un tipo di protezione fisica in funzione dell'ammontare di concentrazione di sostanze pericolose al posto di lavoro Misure di igiene Evitare il contatto con la pelle, con gli occhi e con gli indumenti. Lavarsi le mani prima delle pause e subito dopo aver maneggiato il prodotto 9 PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali - Aspetto: Odore: pH: Punto di fusione/punto di congelamento: Punto di ebollizione iniziale: Punto di infiammabilità: Tasso di evaporazione scarsamente volatile: Limite superiore/inferiore di infiammabilità o di esplosività: - Densità di vapore: - Densità di vapore: - Densità relativa: - Solubilità completa: - Coefficiente di ripartizione: n ottanolo/acqua: - Temperatura di autoaccensione: - Temperatura di decomposizione: Solido - argento, metallo bianco bluastro Inodore N.A 387 °C 1314 °C N.A N.D N.A N.A N.A N.A insolubili N.A N.A N.A 9.2 Altre informazioni N.D. 10 STABILITÀ E REATTIVITÀ 10.1 Reattività Stabile in condizioni normali 10.2 Stabilità chimica Stabile in condizioni normali 10.3 Possibilità di reazioni pericolose Nessuna 10.4 Condizioni da evitare Il metallo fuso può reagire violentemente con l’acqua. Evitare il contatto di materiale frammentato con sorgenti di calore, ossidanti, acidi, alcali, litio allo stato fuso e composti alogentati 10.5 Materiali incompatibili Nessuna in particolare 10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi Nessuno 11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici Limiti di esposizione permessi e valori di soglia limite: vedere sezione 2 Vie di assorbimento: - inalazione: si - epidermica: si - ingestione: si ALLOYS ITALIA srl Centro Antiveleni Ospedale Niguarda tel. 02 66101029 5 Data: 17/03/2009 Revisione: 0 prodotto: FKO pagine totali: 07 Effetti della sovraesposizione: Alluminio Polveri fini e fumi di alluminio costituiscono un basso rischio per la salute se inalati e sono normalmente trattati come polveri irritanti nelle operazioni comuni (ad es. tornitura, taglio e fresatura). La Guida all’Igiene AIHA riporta la tossicità per ingestione come “non prevista”. L’esposizione cronica può causare fibrosi polmonare, caratterizzata da difficoltà di respirazione, tosse, fiato corto, affanno ed altre difficoltà respiratorie. L’alluminio è stato correlato al morbo di Alzheimer Rame Fusione, fresatura e taglio del rame possono produrre esposizione a fumi o polveri ed il respirare questi fumi o polveri può costituire un significativo potenziale pericolo per la salute. I fumi di rame possono causare febbre da fumo metallico con sintomi simili a quelli del raffreddore e scolorimento di pelle e capelli. Mentre non si sono rilevate dermatiti industriali, sono state riportate cheratinizzazioni delle mani e delle piante dei piedi. Inoltre, sistematicamente, polveri e fumi di rame sono causa di irritazioni delle vie respiratorie superiori, accompagnate da gusto metallico in bocca e nausea. Un avvelenamento cronico può determinare la malattia di Wilson, caratterizzata dal danneggiamento delle cellule del sangue, del cervello, dei reni, del fegato e del pancreas. I sintomi includono debolezza, anemia, dolore addominale ed ingiallimento della pelle. Zinco Lo zinco ha una tossicità relativamente bassa, ma l’inalazione di fumi può causare febbre da fumi metallici. L’insorgenza dei sintomi può risultare ritardata di 4-12 ore ed include irritazione del naso, di bocca e gola, tosse, dolore di stomaco, mal di testa, nausea, vomito, gusto metallico, brividi, febbre, dolori muscolari ed articolari, sete, bronchiti o polmoniti e colore bluastro della pelle. Questi sintomi scompaiono in 24-48 ore e non lasciano effetti permanenti. 12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE 12.1 Tossicità Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico 12.2 Persistenza e degradabilità Nessuno 12.3 Potenziale di bioaccumulo N.A 12.4 Mobilità nel suolo N.A 12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB Elenco delle sostanze contenute pericolose per l'ambiente e relativa classificazione: 30% - 40% zinco in polvere (stabilizzata) N.67/548/CEE: 030-002-00-7 CAS: 7440-66-6 EC: 231-175-3 R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. Sostanze vPvB: Nessuna - Sostanze PBT: Nessuna 12.6 Altri effetti avversi Nessuno 13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13.1 Metodo di trattamento dei rifiuti Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali 14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO Non sono materiali pericolosi per spedizioni DOT 14.1 Numero ONU Merci non pericolose ALLOYS ITALIA srl Centro Antiveleni Ospedale Niguarda tel. 02 66101029 6 Data: 17/03/2009 Revisione: 0 prodotto: FKO pagine totali: 07 14.2 Nome di spedizione dell’ONU Merci non pericolose 14.3 Classi di pericolo connesso al trasporto adr/rid/adn: Merci non pericolose codice imdg: Merci non pericolose iata/icao: Merci non pericolose 14.4 Gruppo di imballaggio Merci non pericolose 14.5 Pericoli per l’ambiente ADR/RID-Pericoli per l’ambiente: NO Marine pollutant: NO 14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori Rischio sussidiario: -Codice EMS: --ADR/RID-Numero di pericolo: -14.7 Trasporto alla rinfusa secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC trasporto alla rinfusa: -Nome tecnico: N.A. Ship Type: N.A. Annex II: SI/NO 15 INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE 15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza - Direttiva 67/548/CEE (Classificazione, Imballaggio e Etichettatura delle sostanze pericolose) e modifiche; - Direttiva 99/45/CE (Classificazione, Imballaggio e Etichettatura dei preparati pericolosi) e modifiche; - Regolamento n°. 1907/2006/CE (Reach); - Regolamento n°. 1272/2008/CE (CLP); - Regolamento n°. 790/2009/CE (recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e ATP del regolamento n°. 1272/2008/CE); - D.Lgs 81/2008 (Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) e modifiche e Direttiva 2009/161/UE; successive successive scientifico, successive 15.2 Valutazione della sicurezza chimica N.D. 16 ALTRE INFORMAZIONI I dati e le informazioni sono redatti al meglio delle nostre conoscenze alla data sopraindicata. Il loro carattere è però informativo e non costituiscono garanzia. Non si assicura che tutte le possibili misure di sicurezza siano contenute nella presente scheda. L’utilizzatore deve assicurarsi della idoneità e completezza delle informazioni, in relazione al particolare uso che ne deve fare. Bibliografia ESIS – European chemical Substances Information System - Joint Research Centre, Commission of the European Communities. SIRA- Sistema informative regionale ambientale della Toscana IUCLID DATASET – Substance ID 7440-66-6 Creation date: 19 Feb 2000 IUCLID DATASET – Substance ID 7429-90-5 Creation date: 19 Feb 2000 International Occupational Safety and Health Information Centre (CIS) Progetto dell’International Programme on Chemical Safety (IPCS) ALLOYS ITALIA srl Centro Antiveleni Ospedale Niguarda tel. 02 66101029 7 Data: 17/03/2009 Revisione: 0 prodotto: FKO pagine totali: 07 Acronimi ADN: Accord européen relative au transport international des marchandises dangereuses par voies de navigation intérieures (accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose per vie navigabili interne) ADR: Accord européen relative au transport international des marchandises dangereuses par route (accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada) ACGIH: American Conference of Governmental Industrial Hygienists CL 50: Lethal Concentration 50 (Concentrazione Letale per il 50% degli Individui) CLP: Classification, Labelling and Packaging (Classificazione, Etichettatura e Imballaggio) CSR: Rapporto sulla Sicurezza Chimica (Chemical Safety Report) DL 50: Lethal Dose 50 (Dose Letale per il 50% degli Individui) DNEL: Derived no effect level (Livello derivato senza effetto) IARC: International Agency for Research on Cancer (Ente Internazionale per la Ricerca sul Cancro) IATA: International Air Transport Association (Associazione Internazionale del Trasporto Aereo) ICAO: International Civil Aviation Organization (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile) Codice IMDG: International Maritime Dangerous Goods code (Codice sul Regolamento del Trasporto Marittimo) PBT: Persistent, bioaccumulative and toxic (sostanze persistenti bioaccumulabili e tossiche) PNEC: Predicted no effect concentration (Concentrazione prevedibile priva di effetti) RID: Règlement concernent le transport International ferroviaire des marchandises Dangereuses (Regolamento concernente il trasporto Internazionale ferroviario delle merci Pericolose) STEL: short term exposure limit (limite di esposizione a breve termine) TLV: threshold limit value (soglia di valore limite) TWA: Time Weighted Average (media ponderata nel tempo) UE: Unione Europea vPvB: Very persistent very bioaccumulative (sostanze molto persistenti e molto bioaccumulabili) La presente scheda è stata rivista in tutte le sue sezioni in conformità del Regolamento 453/2010/UE Decodifica: N.D. = Non disponibile N.A. = Non applicabile (oppure T.I.= Tecnicamente impossibile) […] = Riferimento bibliografico ALLOYS ITALIA srl Centro Antiveleni Ospedale Niguarda tel. 02 66101029