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1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA
1.1 Identificatore del prodotto, nome commerciale:
DURAFIX
1.2 Usi pertinenti pertinenti identificati della sostanza/della miscela e usi sconsigliati
Per saldare materiali di alluminio, leghe di alluminio, zinco, metalli a basso punto di fusione
1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
Responsabile dell’immissione sul mercato della U.E.
Nome
: ALLOYS ITALIA srl
Indirizzo
: Via Schiavetti, 9- Zona Industr. 34074 MONFALCONE (GO) ITALY
N° telefono
: +39 0481 710701
N° fax
: +39 0481 483004
Persona competente responsabile della scheda di dati di sicurezza:
E-mail
: [email protected]
1.4 Numero telefonico di emergenza
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2 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 Classificazione della miscela
NB: Le informazioni contenute nelle Schede di Sicurezza soddisfano i criteri del OSHA Hazard Communication
Standard (29 CFR 1910.1200). Tuttavia l'uso di questo termine non implica necessariamente l'esistenza di
eventuali pericoli
Miscele:
classificazione secondo il Regolamento 1272/2008/CE:
non ci sono pericoli chimici da questi gradi di lega in forma solida
Secondo la Direttiva Europea 67/548/CEE, e successive modifiche:
non ci sono pericoli chimici da questi gradi di lega in forma solida
2.2 Elementi dell’etichetta
Per la miscela indicare:
- classificazione secondo la direttiva 1999/45/CE:
nessuno
- simboli di pericolo:
nessuno
- frasi di rischio:
nessuno
2.3 Altri pericoli
Nessuno
3 COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
3.1 Sostanze
n.a.
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3.1 Miscele
Nome
sostanza
EC
CAS
Annex I Index
Zinco**
231-175-3
7440-66-6
030-001-01-9
Alluminio**
231-072-3
7429-90-5
013-002-00-1
Rame*
231-159-6
7440-50-8
N.D
Magnesio**
231-104-6
7439-95-4
012-002-00-9
Polvere
Fumo
Polvere
Fumo
Polvere
Fumo
Polvere e Fumo
OSHA PEL
ACGIH-TLV
8-Hr TWA
8-Hr TWA
mg/m3
10
10
5
5
15
10
10
5
1
1
0.1
0.2
10
10
* Questo componente, tossico, rende il prodotto soggetto ai requisiti di cui alla Sezione 313 del Titolo III del “Superfund Amendments and Reauthorization Act
of 1986 and 40 CFR Part 372”. La soglia sotto la quale non vengono richiesti rapporti di distribuzione è di 25.000 libbre.
** Questo componente va riportato solo se sotto forma di polvere o fumo.
4 INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO
4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso
Informazione generale
consultare un medico. Mostrare questa scheda di sicurezza al medico curante
Vie di esposizione:
Se inalato
se viene respirato, trasportare la persona all'aria fresca. In caso di arresto della respirazione, procedere con la
respirazione artificiale Consultare un medico
In caso di contatto con la pelle
lavare con sapone e molta acqua. Consultare un medico
In caso di contatto con gli occhi
sciacquare accuratamente ed abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti e rivolgersi ad un medico
4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati
Leggermente irritante per la pelle, gli occhi e le vie respiratorie. In caso di inalazione. I fumi e le polveri di rame
irritano naso e gola. Se viene inalato troppo fumo, esso causerà un gusto dolce o metallico in bocca. Un’alta
concentrazione dei fumi può causare febbre da fumo metallico, che ricorda il raffreddore. Inalare quantità
eccessive di polvere e fumo di rame per un lungo lasso di tempo causa anemia. La polvere può causare anche
irritazione a pelle ed occhi dopo breve esposizione
4.3 Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali
Vedi 4.1
5 MISURE ANTINCENDIO
5.1 Mezzi di estinzione
Informazioni generali:
come per ogni incendio, indossare un autorespiratore autonomo a domanda di pressione, approvato da
MSHA/NIOSH (o equivalente), ed equipaggiamento protettivo completo
Mezzi di estinzione idonei:
forme solide e massive non sono combustibili in condizioni normali. Utilizzare metodi anti-incendio che siano
appropriate per circoscrivere il fuoco
5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
Non inalare i gas prodotti dall’esplosione e dalla combustione. La combustione produce fumo pesante
5.3 Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
Impiegare apparecchiature respiratorie adeguate. Raccogliere separatamente l’acqua contaminata utilizzata per
estinguere l’incendio. Non scaricarla nella rete fognaria. Se fattibile sotto il profilo della sicurezza, spostare
dall’area di immediato pericolo i contenitori non danneggiati
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6 MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
6.1 Precauzioni, dispositivi di protezione individuale e procedure di emergenza
- Indossare i dispositivi di protezione individuale.
- Spostare le persone in luogo sicuro.
- Consultare le misure protettive esposte al punto 7 e 8
6.2 Precauzioni ambientali
Impedire la penetrazione nel suolo/sottosuolo. Impedire il deflusso nelle acque superficiali o nella rete fognaria.
Trattenere l’acqua di lavaggio contaminata ed eliminarla. In caso di fuga di gas o penetrazione in corsi d’acqua,
suolo o sistema fognario informare le autorità responsabili. Materiale idoneo alla raccolta: materiale assorbente,
organico, sabbia
6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Lavare con abbondante acqua
6.4 Riferimento ad altre sezioni
Vedi anche paragrafo 8 e 13
7 MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura
Evitare il contatto con la pelle e gli occhi, l’inalazione di vapori e nebbie. Non utilizzare contenitori vuoti prima
che siano stati puliti. Prima delle operazioni di trasferimento assicurarsi che nei contenitori non vi siano
materiali incompatibili residui. Gli indumenti contaminati devono essere sostituiti prima di accedere alle aree da
pranzo. Durante il lavoro non mangiare né bere. Si rimanda anche al paragrafo 8 per i dispositivi di protezione
raccomandati
7.2 Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Non sono necessarie particolari precauzioni per materiali in massa. Immagazzinare il materiale lontano da altri
materiali incompatibili e tenere polveri e frammenti lontani da potenziali sorgenti d’ignizione
7.3 Usi finali specifici
Nessun uso particolare
8 CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1 Parametri di controllo
Valori limite per l’ esposizione professionale:
zinco in polvere (stabilizzata) - Index: 030-002-00-7, CAS: 7440-66-6, EC No: 231-175-3
TLV TWA - TLV STEL- VLE 8h- VLE short: Nessuno
8.2 Controlli dell’esposizione
Controlli tecnici adeguati:
I locali dove la sostanza viene stoccata/manipolata devono essere adeguatamente aerati, freschi ed asciutti.
Tenere lontano da cibo, bevande e foraggi. Togliere immediatamente gli abiti contaminati. Lavarsi le mani
prima dell'intervallo o a lavoro terminato. Custodire separatamente l'equipaggiamento protettivo
Misure di protezione individuale, quali dispositivi di protezione individuale:
Protezione respiratoria
Qualora la valutazione del rischio preveda la necessità di respiratori a ventilazione assistita, utilizzare una
maschera a pieno facciale con filtri combinati di tipo ABEK (EN 14387) come supporto alle misure tecniche. Se il
respiratore costituisce il solo mezzo di protezione, utilizzare un sistema ventilato a pieno facciale. Utilizzare
respiratori e componenti testati e approvati dai competenti organismi di normazione, quali il NIODH (USA) il
CEN (UE)
Protezione delle mani
I guanti di protezione selezionati devono soddisfare le esigenze della direttiva UE 89/686/CEE e gli standard EN
374 che ne derivano. Manipolare con guanti
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Protezione degli occhi
Occhiali di sicurezza con protezione laterale conformemente alla norma EN166
Protezione della pelle e del corpo
Scegliere un tipo di protezione fisica in funzione dell'ammontare di concentrazione di sostanze pericolose al
posto di lavoro
Misure di igiene
Evitare il contatto con la pelle, con gli occhi e con gli indumenti. Lavarsi le mani prima delle pause e subito dopo
aver maneggiato il prodotto
9 PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
-
Aspetto:
Odore:
pH:
Punto di fusione/punto di congelamento:
Punto di ebollizione iniziale:
Punto di infiammabilità:
Tasso di evaporazione scarsamente volatile:
Limite superiore/inferiore
di infiammabilità o di esplosività:
- Densità di vapore:
- Densità di vapore:
- Densità relativa:
- Solubilità completa:
- Coefficiente di ripartizione: n ottanolo/acqua:
- Temperatura di autoaccensione:
- Temperatura di decomposizione:
Solido - argento, metallo bianco bluastro
Inodore
N.A
387 °C
1314 °C
N.A
N.D
N.A
N.A
N.A
N.A
insolubili
N.A
N.A
N.A
9.2 Altre informazioni
N.D.
10 STABILITÀ E REATTIVITÀ
10.1 Reattività
Stabile in condizioni normali
10.2 Stabilità chimica
Stabile in condizioni normali
10.3 Possibilità di reazioni pericolose
Nessuna
10.4 Condizioni da evitare
Il metallo fuso può reagire violentemente con l’acqua. Evitare il contatto di materiale frammentato con sorgenti
di calore, ossidanti, acidi, alcali, litio allo stato fuso e composti alogentati
10.5 Materiali incompatibili
Nessuna in particolare
10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi
Nessuno
11 INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici
Limiti di esposizione permessi e valori di soglia limite: vedere sezione 2
Vie di assorbimento:
- inalazione: si
- epidermica: si
- ingestione: si
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Effetti della sovraesposizione:
Alluminio
Polveri fini e fumi di alluminio costituiscono un basso rischio per la salute se inalati e sono normalmente trattati
come polveri irritanti nelle operazioni comuni (ad es. tornitura, taglio e fresatura). La Guida all’Igiene AIHA
riporta la tossicità per ingestione come “non prevista”. L’esposizione cronica può causare fibrosi polmonare,
caratterizzata da difficoltà di respirazione, tosse, fiato corto, affanno ed altre difficoltà respiratorie. L’alluminio è
stato correlato al morbo di Alzheimer
Rame
Fusione, fresatura e taglio del rame possono produrre esposizione a fumi o polveri ed il respirare questi fumi o
polveri può costituire un significativo potenziale pericolo per la salute. I fumi di rame possono causare febbre da
fumo metallico con sintomi simili a quelli del raffreddore e scolorimento di pelle e capelli. Mentre non si sono
rilevate dermatiti industriali, sono state riportate cheratinizzazioni delle mani e delle piante dei piedi. Inoltre,
sistematicamente, polveri e fumi di rame sono causa di irritazioni delle vie respiratorie superiori, accompagnate
da gusto metallico in bocca e nausea. Un avvelenamento cronico può determinare la malattia di Wilson,
caratterizzata dal danneggiamento delle cellule del sangue, del cervello, dei reni, del fegato e del pancreas. I
sintomi includono debolezza, anemia, dolore addominale ed ingiallimento della pelle.
Zinco
Lo zinco ha una tossicità relativamente bassa, ma l’inalazione di fumi può causare febbre da fumi metallici.
L’insorgenza dei sintomi può risultare ritardata di 4-12 ore ed include irritazione del naso, di bocca e gola,
tosse, dolore di stomaco, mal di testa, nausea, vomito, gusto metallico, brividi, febbre, dolori muscolari ed
articolari, sete, bronchiti o polmoniti e colore bluastro della pelle. Questi sintomi scompaiono in 24-48 ore e non
lasciano effetti permanenti.
12 INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1 Tossicità
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. Altamente
tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico
12.2 Persistenza e degradabilità
Nessuno
12.3 Potenziale di bioaccumulo
N.A
12.4 Mobilità nel suolo
N.A
12.5 Risultati della valutazione PBT e vPvB
Elenco delle sostanze contenute pericolose per l'ambiente e relativa classificazione:
30% - 40% zinco in polvere (stabilizzata)
N.67/548/CEE: 030-002-00-7 CAS: 7440-66-6 EC: 231-175-3
R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per
l'ambiente acquatico.
Sostanze vPvB: Nessuna - Sostanze PBT: Nessuna
12.6 Altri effetti avversi
Nessuno
13 CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1 Metodo di trattamento dei rifiuti
Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali
14 INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Non sono materiali pericolosi per spedizioni DOT
14.1 Numero ONU
Merci non pericolose
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14.2 Nome di spedizione dell’ONU
Merci non pericolose
14.3 Classi di pericolo connesso al trasporto
adr/rid/adn: Merci non pericolose
codice imdg: Merci non pericolose
iata/icao: Merci non pericolose
14.4 Gruppo di imballaggio
Merci non pericolose
14.5 Pericoli per l’ambiente
ADR/RID-Pericoli per l’ambiente: NO
Marine pollutant: NO
14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori
Rischio sussidiario: -Codice EMS: --ADR/RID-Numero di pericolo: -14.7 Trasporto alla rinfusa secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC
trasporto alla rinfusa: -Nome tecnico: N.A.
Ship Type: N.A.
Annex II: SI/NO
15 INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza
- Direttiva 67/548/CEE (Classificazione, Imballaggio e Etichettatura delle sostanze pericolose) e
modifiche;
- Direttiva 99/45/CE (Classificazione, Imballaggio e Etichettatura dei preparati pericolosi) e
modifiche;
- Regolamento n°. 1907/2006/CE (Reach);
- Regolamento n°. 1272/2008/CE (CLP);
- Regolamento n°. 790/2009/CE (recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e
ATP del regolamento n°. 1272/2008/CE);
- D.Lgs 81/2008 (Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) e
modifiche e Direttiva 2009/161/UE;
successive
successive
scientifico,
successive
15.2 Valutazione della sicurezza chimica
N.D.
16 ALTRE INFORMAZIONI
I dati e le informazioni sono redatti al meglio delle nostre conoscenze alla data sopraindicata. Il loro carattere è
però informativo e non costituiscono garanzia. Non si assicura che tutte le possibili misure di sicurezza siano
contenute nella presente scheda. L’utilizzatore deve assicurarsi della idoneità e completezza delle informazioni,
in relazione al particolare uso che ne deve fare.
Bibliografia
ESIS – European chemical Substances Information System - Joint Research Centre, Commission of the
European Communities.
SIRA- Sistema informative regionale ambientale della Toscana
IUCLID DATASET – Substance ID 7440-66-6 Creation date: 19 Feb 2000
IUCLID DATASET – Substance ID 7429-90-5 Creation date: 19 Feb 2000
International Occupational Safety and Health Information Centre (CIS)
Progetto dell’International Programme on Chemical Safety (IPCS)
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Acronimi
ADN: Accord européen relative au transport international des marchandises dangereuses par voies de
navigation intérieures (accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose per vie
navigabili interne)
ADR: Accord européen relative au transport international des marchandises dangereuses par route (accordo
europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada)
ACGIH: American Conference of Governmental Industrial Hygienists
CL 50: Lethal Concentration 50 (Concentrazione Letale per il 50% degli Individui)
CLP: Classification, Labelling and Packaging (Classificazione, Etichettatura e Imballaggio)
CSR: Rapporto sulla Sicurezza Chimica (Chemical Safety Report)
DL 50: Lethal Dose 50 (Dose Letale per il 50% degli Individui)
DNEL: Derived no effect level (Livello derivato senza effetto)
IARC: International Agency for Research on Cancer (Ente Internazionale per la Ricerca sul Cancro)
IATA: International Air Transport Association (Associazione Internazionale del Trasporto Aereo)
ICAO: International Civil Aviation Organization (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile)
Codice IMDG: International Maritime Dangerous Goods code (Codice sul Regolamento del Trasporto Marittimo)
PBT: Persistent, bioaccumulative and toxic (sostanze persistenti bioaccumulabili e tossiche)
PNEC: Predicted no effect concentration (Concentrazione prevedibile priva di effetti)
RID: Règlement concernent le transport International ferroviaire des marchandises
Dangereuses (Regolamento concernente il trasporto Internazionale ferroviario delle merci Pericolose)
STEL: short term exposure limit (limite di esposizione a breve termine)
TLV: threshold limit value (soglia di valore limite)
TWA: Time Weighted Average (media ponderata nel tempo)
UE: Unione Europea
vPvB: Very persistent very bioaccumulative (sostanze molto persistenti e molto bioaccumulabili)
La presente scheda è stata rivista in tutte le sue sezioni in conformità del Regolamento 453/2010/UE
Decodifica:
N.D. = Non disponibile
N.A. = Non applicabile (oppure T.I.= Tecnicamente impossibile)
[…] = Riferimento bibliografico
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