TS 119
Il fenomeno della mobilità umana
Fabio Baggio
STORIA DELLE MIGRAZIONI: DALL’ETÀ MODERNA A
QUELLA CONTEMPORANEA
L’età moderna
•  XVI-XVIII secoli: epoca
di conquiste,
controversie religiose,
costituzione di nazioni
e rivoluzioni
•  Migrazioni forzate di schiavi verso
l’Europa e verso le colonie
•  Flussi massicci di colonizzatori, migranti
e esiliati verso il nuovo continente alla
ricerca della ricchezza, di nuove
opportunità e tolleranza
L’età moderna
•  XV secolo: naviganti portoghesi e spagnoli
raggiungono le coste africane e le isole
▫  Impero di Mali: commercio dall’interno verso le
coste (oro, avorio, etc.), fino alla fine del 1300
▫  Impero di Songhai: commercio fluviale d’avorio
e pelli di animali dal 1400
▫  Impero di Kanem (lago Chad): relazioni
commerciali con l’Egitto
▫  Vasco de Gama: circumnavigazione dell’Africa
(1497), arrivo in India ed inizio del commercio
delle spezie
L’Impero di Kanem
L’Impero di Songhai
Il viaggio di Vasco de Gama
L’età moderna
•  Cristoforo Colombo: viaggi in America ed
inizio della conquista del “Nuovo Mondo”
▫  12 ottobre 1492: primo viaggio di Colombo e
arrivo a “Española”
▫  L’attrattiva del Nuovo Mondo: migrano
conquistatori, politici, commercianti e missionari
▫  La “Leggenda Bianca” e la “Leggenda Nera”
▫  Il patronato dei Re Cattolici di Spagna e del Re di
Portogallo:
–  Conversione obbligatoria e di massa degli indigeni, ma
dubbi sulla loro natura umana
–  Il “Consejo de Indias”, Bartolomé de Las Casas y José de
Anquieta
El viaje de Vasco de Gama
L’età moderna
•  Flussi migratori europei verso l’America
▫  In due secoli (XVI-XVII) emigrano tra 200.000 e
250.000 spagnoli
▫  Alla fine del secolo XVI si calcolano più di
200.000 portoghesi in Brasile
•  Impatto economico-sociale
▫  Il mito dell’oro americano (El Dorado), le miniere
▫  Lo sviluppo dell’agricoltura (piantagioni)
▫  Schiavitù e popolazione meticcia
•  Le “riduzioni” gesuitiche e francescane
L’età moderna
•  Il commercio di schiavi africani
▫  Il commercio comincia nel 1400; monopolio
assoluto di spagnoli e portoghesi fino al 1500
▫  Dal XVII al XIX secolo è monopolio di compagnie
francesi, olandesi e inglesi
▫  Piantagioni e miniere in America: bisogno di
mano d’opera forte, numerosa e a basso costo:
indigeni americani non sono adatti o vengono
decimati (guerra o alcool)
▫  Fino all’abolizione della schiavitù (XIX secolo),
tra 9,5 y 12 milioni di schiavi africani vengono
portati nelle Americhe
L’età moderna
•  La deportazione dei “moriscos”
▫  I moriscos: discendenti di mussulmani convertiti
obbligatoriamente al cristianesimo (400.000 alla
fine del secolo XV), ma fedeli alle tradizioni
islamiche
▫  A Valencia, Aragona e Castiglia: una comunità
separata che gestisce enormi ricchezze
▫  Nel 1609: Filippo III ordina l’espulsione di
325.000 moriscos; le loro terre e case vengono
date a cristiani
▫  A Valencia e Aragona: spopolamento delle
campagne, diminuzione degli introiti e
stagnazione delle attività artigianali
L’età moderna
•  Controversie religiose e migrazioni forzate
(XVI secolo)
▫  Martin Lutero (1483-1546) come iniziatore, ma
utilizzato politicamente dai principi tedeschi
contro Carlo V
▫  Nel 1555, la “Pace di Augusta”, il principio Cuius
regio, eius et religio e migrazioni forzate
▫  Ulrich Zwingli (1484-1531) a Zurigo, accettazione
del Protestantesimo o persecuzione e esilio
▫  Jean Calvin (1509-1568): riforma a Ginevra e
espulsione dei dissidenti
L’età moderna
•  XVI secolo: riforma luterana in Danimarca,
Norvegia, Islanda e Svezia. Molti cattolici costretti
all’esilio
•  Regno Unito: Enrico VIII, Eduardo VI, Maria
Tudor, Elisabetta I: due secoli di persecuzioni e esili
•  XVI secolo, in Francia trionfa il cattolicesimo
(Enrico IV) e persecuzioni contro gli Ugonotti: 8
guerre di religione e migrazioni di massa
•  XVII secolo, i “Puritani” e la loro migrazione verso
l’America del Nord (Pilgrim Fathers, 1620)
•  Il mito della libertà religiosa in America del Nord e
migrazioni di cattolici e protestanti
•  L’annessione dell’Irlanda al Regno Unito (1603),
migrazione di famiglie britanniche, il patriottismo
irlandese, le carestie e l’esodo in Nord America
L’età moderna
•  Dal XV al XVII secolo: l’Islam avanza in Europa
orientale e Soliman il Magnifico (Ottomani) arriva
fino a Bagdad e annette l’Armenia, ma perde il
Mediterraneo (Lepanto, 1571)
•  I Mongoli sotto il re Babor conquistano il
Turchistan e il nord dell’India
•  Dal secolo XV, nasce la Russia unificata che con
Ivan III se converte nella protettrice della Chiesa
ortodossa
•  A metà del secolo XVII, gli olandesi fondano Città
del Capo: popolamento del territorio e meticci
L’età moderna
•  Il secolo XVIII: nuove colonizzazioni
▫  In Europa, le guerre religiose e quelle tra Francia
e Regno Unito frenano l’espansione coloniale
▫  Olanda rimane al margine e può espandersi in
Asia, facendo concorrenza a Regno Unito e
Portogallo per il controllo delle isole delle spezie
▫  Il Regno Unito consolida il suo dominio
commerciale in India
▫  Nel 1776: indipendenza degli Stati Uniti e nuovi
flussi immigratori
▫  L’impero Cinese della dinastia Quing e
l’incorporazione del Tibet e del Vietnam
L’età contemporanea
•  Secoli XIX e XX: le migrazioni di massa
▫  Avvenimenti preparatori
–  La rivoluzione scientifica
–  La rivoluzione culturale (illuminismo)
–  La rivoluzione industriale
–  La rivoluzione politica (rivoluzione francese)
–  L’epoca napoleonica
–  Il Congresso di Vienna (1815)
–  Altre rivoluzioni e il socialismo
–  Nuovo impeto colonialista
L’età contemporanea
•  Migrazioni europee verso le Americhe:
quattro periodi principali
▫  Dal 1800 al 1870: principalmente dal Nord
Europa
▫  Dal 1870 al 1914: principalmente dal Sud Europa
▫  Dal 1918 al 1940: migrazioni limitate o
controllate
▫  Dal 1945 al 1970: lasciando le rovine dell’Europa
•  Altre migrazioni verso le Americhe
▫  Immigrazione di giapponesi nel Brasile e Perù
▫  Immigrazione cinese negli Stati Uniti
L’età contemporanea
•  I numeri dell’esodo verso le Americhe
▫  Tra 1815 e il 1914, oltre 60 milioni di europei
emigrano nelle Americhe come coloni
▫  Tra il 1820 e il 1924 arrivano negli Stati Uniti 36
milioni di immigrati
▫  Tra il 1831 e il 1924 emigrano verso il Canada 6,6
milioni di persone
▫  Tra il 1857 e il 1926 emigrano verso l’Argentina
5,7 milioni di persone
▫  Tra il 1820 e il 1970 emigrano verso il Brasile 5,6
milioni di persone
L’età contemporanea
•  Fattori di espulsione e d’attrazione
▫  Espulsione
–  Demografici: aumento della popolazione
–  Politici: espansione coloniale, dissidenza, conflitti
religiosi, guerre, esilio
–  Economici: disoccupazione, scarsa possibilità di
mobilità sociale, interessi delle compagnie di
navigazione
▫  Attrazione
–  Demografici: popolamento del territorio
–  Politici: garanzia di libertà/tolleranza, colonizzazione
–  Economici: sviluppo dell’agricoltura e dell’industria,
interessi delle compagnie di colonizzazione
L’età contemporanea
•  Colonizzazione del Nord Africa
▫  Secolo XIX: modernizzazione delle città e
processi di urbanizzazione
▫  Nel Magreb francese: migrazioni dalla Francia,
particolarmente verso Algeria e Tunisia
•  L’Impero Britannico
▫  Alla fine del secolo XIX, tutta la costa orientale
dell’Africa, eccetto Tanzania e Namibia
•  Antropologia ed esplorazioni
▫  Spedizioni e esplorazioni, sopratutto da parte di
Francia e Regno Unito
L’età contemporanea
•  Avvenimenti significativi
▫  Canale di Suez (1862) e migrazioni europee in
Egitto per i lavori
▫  Egitto, da stato indipendente, diventa
protettorato britannico nel 1882: commercio e
migrazioni
▫  Conferenza di Berlino (1884-85): due questioni
–  La sovranità territoriale dei paesi che potevano
vantare il diritto di occupare i territori africani
all’interno
–  L’ “Impero coloniale continuo”, con la formazione e
possesso di grandi concentrazioni coloniali (Francia,
Portogallo e Regno Unito)
L’età contemporanea
•  I numeri del fenomeno
▫  Solo stime per la maggior parte dei paesi africani
nel secolo XIX (mancano dati affidabili)
▫  Migrazioni fluide tra paesi confinanti per ragioni
di lavoro e sopravvivenza
▫  Migrazioni verso le nuove città e spostamento
degli indigeni a causa dell’avanzamento dei
colonizzatori
▫  Numeri approssimativi nel caso del Sud Africa:
immigrazione di inglesi e olandesi, da 70.000
abitanti nel 1850 a 6.000.000 nel 1914
L’età contemporanea
•  Migrazioni africane nel secolo XX
▫  Migrazioni tra paesi confinanti per ragioni di
lavoro e sopravvivenza
▫  Migrazioni verso i paesi colonizzatori per ragioni
di studio e lavoro (con e senza schemi migratori)
▫  Dagli anni 50, esodo dalle campagne che
aumenta la popolazione urbana de 20 a 400
milioni di abitanti in 50 anni
▫  Spostamento di popolazioni intere per conflitti
interni o rivalità etniche o tribali
▫  Fenomeno dei “rifugiati” a partire dalla
Convenzione del 1951
Planisfero disegnato dal P. Matteo Ricci nel 1601
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Australia nel secolo XIX
▫  Terra australe raggiunta dalla spedizione di
James Cook nel 1770; vivono circa 350.000
aborigeni
▫  Australia come grande colonia penale per il
Regno Unito fino al 1840, poi immigrazione di
persone “libere”
▫  Nel 1851 si contano poco più di 211.000 coloni
europei in Australia; nel 1891 sono già più di tre
milioni
▫  Lavoro delle agenzie di emigrazione europee e
degli schemi di popolamento del territorio
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Nuova Zelanda nel secolo XIX
▫  Nella Nuova Zelanda, agli inizi del secolo, si
contando 100.000 Maori e 100 marinai e
commercianti britannici
▫  Tra il 1840 e 1852 arrivano 8.000 immigranti
francesi, tedeschi e inglesi attraverso viaggi
organizzati in Europa
▫  Nel 1870 la popolazione di origine europea
raggiunte le 250.000 persone
▫  Tra il 1870 e il 1885 si raddoppia la popolazione
grazie all’immigrazione del nord Europa, ma poi
depressione e limite all’immigrazione
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Australia nel secolo XX
▫  Nel 1901 nasce la Federazione Australiana che
conta 3.773.801 abitanti (gli aborigeni non
vengono contati fino al 1971)
▫  Il 77,2% era nato in Australia e il 22,8% era nato
all’estero:
▫  Politica immigratoria che privilegia i “bianchi
europei” (White Policy fino agli anni ‘70)
▫  Dopo la II Guerra Mondiale, oltre 2 milioni di
immigrati in 20 anni
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Nuova Zelanda nel secolo XX
▫  Nei primi 15 anni del XX secolo la popolazione in
Nuova Zelanda cresce di 120.000 persone, poi
freno all’immigrazione
▫  Dopo la II Guerra Mondiale: immigrazione
assistita sull’esempio dell’Australia; in 30 anni
oltre 100.000 persone entrano in Nuova Zelanda
▫  Inizialmente si preferiscono gli europei
occidentali, ma dal 1970 si apre anche
all’immigrazione dall’Asia
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Asia nel secolo XIX
▫  A partire dal 1870, 20 milioni di lavoratori cinesi
ed indiani si trasferiscono in Birmania, Ceylon e
Asia meridionale (e Africa orientale e
meridionale)
▫  Tra il 1868 ed il 1930, oltre 750.000 giapponesi
emigrano negli Stati Uniti, in Brasile ed in Perù
▫  Tra il 1891 ed il 1914, oltre un milione di russi e
ucraini si insediano in Kazakhstan, ma sono
molti di più i contadini russi che prima della
rivoluzione comunista si spostano nei territori
asiatici (incentivi migratori di Alessandro III)
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Asia nel secolo XX
▫  Dopo la I Guerra Mondiale, in seguito ad un
accordo tra Grecia e Turchia, centinaia di
migliaia di turchi si spostano in Asia Minore, e
altrettanti greci tornano in patria
▫  Nel 1919 ha inizio l’interminabile diaspora degli
Armeni, i quali dalla Turchia si disperdono in
varie parti del mondo
▫  Nell’Unione Sovietica del 1937-1938 Stalin
obbliga ad emigrare dai confini all’interno della
URSS cittadini sovietici di etnia coreana (170.000
persone) e giapponese
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Asia durante la II Guerra
Mondiale
▫  Tra il 1939 ed il 1942, migliaia di profughi
polacchi, ebrei, finlandesi, lettoni e lituani
vengono deportati in Siberia
▫  Durante la II Guerra Mondiale, nell’Asia
sovietica e masse enormi di civili sono costrette
allo spostamento in tutta Europa
▫  Nei paesi interessati al conflitto mondiale:
movimento di truppe, prigionieri di guerra e
profughi
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Asia dopo la II Guerra
Mondiale
▫  Divisioni interne agli stati: Pakistan (1947),
Corea (1953), Malesia (1957), Singapore (1959),
Bangladesh (1971) e movimenti migratori
▫  Negli anni ’70, il boom del petrolio e
l’emigrazione verso gli stati della penisola
arabica, particolarmente dalla Corea, Filippine
e India
▫  Conflitti politici e religiosi: profughi e rifugiati
dai paesi del Medio Oriente
L’età contemporanea
•  Migrazioni in Europa nel secolo XIX
▫  Movimenti interni per dissidenza politica,
conflitti religiosi e guerre (moti indipendentisti)
▫  Immigrazione dalle colonie asiatiche e africane
per studio o lavoro
▫  Nella seconda metà del secolo: crescita
industriale e movimenti migratori dal sud
Europa verso il nord Europa
▫  I flussi migratori continuano nonostante
l’aumento delle emigrazione transoceanica fino
allo scoppio della I Guerra Mondiale
L’età contemporanea
•  L’Europa dopo la I Guerra Mondiale
▫  Stop a tutte le migrazioni durante la I Guerra
Mondiale
▫  Il Trattato di Versailles (1919) mette in
movimento ingenti gruppi di profughi ed apolidi
▫  Migliaia di cittadini polacchi ed italiani emigrano
in Francia, chiamati a contribuire alla
ricostruzione del paese
▫  Dalla Spagna, dal Portogallo e dall’Italia molti si
spostano in Belgio e Lussemburgo per lavorare
nelle miniere
L’età contemporanea
•  L’Europa dei totalitarismi
▫  Dopo la rivoluzione del 1917 migliaia di russi
dissidenti emigrano in Europa (e nelle
Americhe)
▫  La consolidazione dei nuovi regimi totalitari in
Russia, Germania, Italia e Spagna, a partire dagli
anni ’20, causa l’esilio o la fuga di migliaia di non
simpatizzanti ed oppositori in Europa (e in altri
continenti)
▫  Deportazione forzata e prigionia di Ebrei, zingari
e cattolici (campi di concentramento)
▫  II Guerra Mondiale: movimento di truppe,
prigionieri di guerra e civili (30 milioni)
L’età contemporanea
•  Dopo la II Guerra Mondiale
▫  Dagli anni ‘50 Germania, Svizzera, Francia,
Belgio, Gran Bretagna, Lussemburgo importano
mano d’opera straniera sino agli anni ’70
–  Dai paesi europei meno sviluppati (in particolare
Italia e Spagna)
–  Dalle ex colonie: dal Magreb (Francia) e dai paesi
del Commonwealth (Regno Unito)
▫  Tra il 1949 ed il 1968 fuga di dissidenti dai
regimi comunisti europei
▫  L’esperienza dei lavoratori ospiti turchi in
Germania dal 1961 (lavoro temporaneo)