SSPSS
Modulo di lavoro
ML 2- 01
30.07.03
Programma di insegnamento disciplinare
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Anno scolastico: 2014-15
Materia: Seminario di scienze
umane
Curricolo: SSPSS, indirizzo
sociale
Anno: II
Ore di lezione settimanali: 2
Ore di lezioni annuali: ca. 68
1. Obiettivi generali
Le trasformazioni economico-sociali degli ultimi decenni ci pongono di fronte a grandi
mutamenti culturali che incidono anche nel nostro immediato quotidiano. La
globalizzazione, le migrazioni, le crisi e i conflitti su larga scala rendono necessaria una
riflessione sulle relazioni fra differenti popolazioni e culture. Questo tema, che riguarda la
società nel suo complesso, coinvolge particolarmente la scuola sia per la presenza di
studenti che provengono da paesi diversi, sia perché essa deve preparare i giovani a
vivere ed operare in una realtà sempre più interculturale.
Il corso interdisciplinare di scienze umane intende fornire l’occasione per una approfondita
riflessione sulle dinamiche sociali e culturali legate alle migrazioni, utilizzando gli strumenti
provenienti dalle discipline linguistiche, storiche, economiche, geografiche,antropologiche.
Obiettivo fondamentale del corso è approfondire la conoscenza e stimolare la pratica della
propria cultura in relazione a quella degli altri con la disponibilità a stabilire interazioni,
scambi, confronti.
Si tratta di orientare una riflessione sulla identità di ciascuno intesa come plurale e
multiforme, nutrita da molteplici appartenenze: nazionali, locali, familiari, di genere,
linguistiche, culturali, ecc. e nel riconoscimento di sé e degli altri far emergere nuove idee
di collettività e di cittadinanza.
Si intende pure stimolare la disponibilità ad un dialogo che permetta l’incontro di
soggettività diverse favorendone l’arricchimento reciproco.
Gli studenti sono portati a prendere coscienza che educarsi in prospettiva interculturale
non significa perdere la propria identità, smarrirsi nell’altro, ma comprendere che l’altro,
con la sua differenza, costituisce un’occasione di crescita.
Perché questo avvenga il corso presuppone l’accettazione di alcuni punti fermi:
la necessità di individuare alcuni valori universali riferiti alla società attuale globalizzata;
la centralità dell’individuo, e non delle culture considerate in maniera rigida e immobile nel
tempo; una concezione plurale dell’identità personale nel suo costituirsi durante tutta la
vita.
In questo contesto diventa importante lo sviluppo di un “etnocentrismo critico”, cioè un
atteggiamento che consente di discernere aspetti positivi e negativi della cultura di
appartenenza e si accompagna all’apertura verso la cultura altra. Un atteggiamento
responsabile e consapevole che concepisce la differenza dell’altro come un’occasione per
la realizzazione della propria autenticità umana.
Questi obiettivi si inseriscono nel contesto delle Scienze umane insegnate alla SSPSS e
ne approfondiscono determinati aspetti.
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2. Obiettivi fondamentali
Partendo dai presupposti indicati in precedenza, alcuni obiettivi specifici prendono in
considerazione tre livelli (di conoscenza, di competenza, di consapevolezzaatteggiamento). Tali piani non vanno comunque interpretati in modo separato, ma sono
strettamente intrecciati nella pratica quotidiana dell’insegnamento e del percorso formativo
dello studente.
Conoscenze
Conoscere avvenimenti e sviluppi essenziali dei temi trattati.
Conoscere a grandi linee le diverse prospettive con cui può essere esaminato un tema: i
meccanismi politici, sociali ed economici e i conflitti che ne derivano; i fenomeni culturali,
le mentalità e i modi di vita; l’influenza delle religioni, delle scienze, delle tecniche e
dell’arte nello sviluppo delle società umane.
Capacità
Sviluppare la capacità di mettersi in relazione con gli altri, con le loro differenze, affinché vi
possa essere la comunicazione e lo scambio responsabile.
Essere in grado di sviluppare una riflessione sulla sensibilità interculturale come processo
non necessariamente spontaneo o naturale.
Imparare a riconoscere le somiglianze nelle differenze culturali.
Essere in grado di analizzare in parte i fenomeni che caratterizzano le società
multiculturali, di percepirne la complessità, le implicazioni, le sfide che rappresentano per
le generazioni future.
Saper riconoscere la presenza di pregiudizi e stereotipi sia nella propria che in altre
culture.
Saper utilizzare documenti scritti e video; saper prendere appunti, utilizzarli e rielaborarli;
riuscire a esprimere le proprie opinioni e saperle argomentare, oralmente e per iscritto.
Saper presentare in classe i contenuti di un testo o di un filmato (dimostrando capacità di
sintesi e di analisi, uso di una terminologia adeguata, padronanza di indicatori e concetti
relativi alle scienze umane).
Sapersi procurare delle informazioni in modo autonomo e riuscire almeno in parte ad
analizzarle in modo critico.
Riuscire a distinguere un fatto da un’interpretazione.
Essere in grado di arricchire le proprie conoscenze e le proprie competenze anche dopo
l’esperienza scolastica.
Atteggiamenti
Praticare un atteggiamento aperto, caratterizzato da capacità d’ascolto, riflessione critica,
immaginazione; essere disposti a mettersi in gioco.
Essere coscienti del fatto che tutta la comunicazione, anche tra persone vicine, è
intercomunicazione e traduzione.
Essere coscienti che i linguaggi sono molto diversi, la comunicazione si costruisce, le
verità sono relative, i significati si producono socialmente.
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Praticare l’autocritica per meglio apprezzare le altre e gli altri e per sperimentare la
diversità.
Interrogarsi sul come le passioni e le emozioni intervengono nel discorso, lo modificano o
ne sono modificate/censurate.
Diventare coscienti del ruolo della comunicazione non verbale.
Essere consapevoli della propria tradizione storica e culturale nell’ottica di una
partecipazione attiva alla vita in una società multietnica.
Essere educati al rispetto dell’ambiente e alla pace.
Prendere coscienza dei problemi legati ad un’equa ripartizione delle risorse (solidarietà).
3. Contenuti
I temi del corso sono i vecchi ed nuovi processi migratori, considerati nella loro globalità
quali fatti insieme economici, politici, storici, geografici e culturali. Processi migratori che
implicano l’evoluzione delle culture e delle relazioni fra gruppi ed individui ed hanno
concorso alla realizzazione delle attuali società multietniche.
L’analisi è fatta sia a scala mondiale che regionale, con un’attenzione particolare alla
situazione svizzera.
I vari aspetti elencati di seguito sono tutti interrelati e concorrono a dare all’allievo una
visione complessiva della realtà.
Aspetto storico-geografico
L’evoluzione dalle migrazioni antiche a quelle dell’ epoca moderna.
Le relazioni fra grandi scoperte geografiche, colonizzazione e flussi internazionali di
cittadini esclusi dalla loro patria dal mutare dei processi produttivi.
Il riorientamento geografico dei flussi migratori avvenuto dopo il secondo conflitto
mondiale.
Gi attuali flussi migratori in relazione al fenomeno della globalizzazione.
Aspetto politico-economico
I movimenti migratori internazionali odierni come conseguenza di una complessa
serie di processi economici e geopolitici, in un contesto di globalizzazione.
L’importanza economica delle migrazioni.
I concetti di immigrazione legale e clandestina e di asilo politico.
Differenza fra il concetto civico e quello etnico di cittadinanza.
In Svizzera: la legislazione relativa agli stranieri (differenza fra politica degli stranieri e
politica d’asilo), il ruolo dei lavoratori stranieri nell’economia e loro posizione nella
stratificazione sociale, le politiche di integrazione, altri temi d’attualità svizzera.
Aspetto culturale-sociale
La cultura non è da intendere come statica, ma per sua natura tende a modificarsi nel
tempo. La cultura è il prodotto di cambiamenti sociali e li produce.
Le migrazioni sono state e sono tuttora uno dei fattori che contrubuiscono a trasformare le
culture.
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I processi di discriminazione, emarginazione ed esclusione di individui e di gruppi dalla vita
sociale comunitaria: esempi del passato e del presente.
Le principali culture presenti sul nostro territorio.
La convivenza di popolazioni di origini diverse nei paesi occidentali, con particolare
riferimento alla Svizzera attuale.
Dal concetto di assimilazione a quello di integrazione.
4.
Metodologia di lavoro
In questo corso si ricorre a metodi orientati in senso interdisciplinare e diversificati a
dipendenza dell’argomento trattato.
Occorre favorire la diversità dei metodi di insegnamento e l’uso degli attuali strumenti di
comunicazione. Vengono sviluppati sia lo scambio di idee e il lavoro in gruppo, sia la
riflessione, il lavoro e lo studio individuali.
Si farà ricorso ad un ampio ventaglio di metodi, fra cui ad esempio :
- lezioni frontali dialogate;
- analisi di documenti, lettura di testi, elaborazione di riassunti schematici,
- visione o ascolto di documentari, visione critica di opere cinematografiche o teatrali;
- analisi e costruzione di grafici, tabelle, dati espressi in forma statistica;
- riflessione collettiva su concetti chiave;
- lavoro a gruppi;
- elaborazione della propria biografia o di quella della propria famiglia;
5. Valutazione
Nel corso dell’anno scolastico il docente adotta le strategie più adatte al carattere della
classe in cui opera per raggiungere gli obiettivi di conoscenza, di competenza, sociali e di
consapevolezza personale previsti dal programma.
Nel primo anno per ogni semestre si propongono almeno tre prove di valutazione di
carattere diverso (lavori scritti, prove orali, lavori a gruppi o individuali, ecc.). In generale
per una valutazione ci si basa sul grado di assimilazione di alcuni concetti di base, sullo
svolgimento corretto delle consegne, sulla disponibilità alla interrelazione, sul
coinvolgimento personale e la partecipazione attiva, sull’acquisizione degli obiettivi definiti
dal programma.
.
26 agosto 2011, in
Chiara Lepori
Data
Sigla e/o firma*
vigore 2014-15.
Antonella Trabattoni
Distribuzione
Nome o sigla
* se il documento viene elaborato solo in forma digitale, basta la sigla