Camera dei Deputati – 5-04789 - Interrogazione a risposta in Commissione
presentata dall’On. Mura (PD) il 20 febbraio 2015.
MURA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. — Per
sapere – premesso che:
il settore delle telecomunicazioni in Italia vive una situazione di grande difficoltà e rischia di
essere smantellato a causa di una serie di fattori, tra i quali la delocalizzazione delle aziende,
la contrazione dei ricavi, il ricorso alle gare al massimo ribasso e i cambi di appalto;
il fatturato del settore è di circa 30 miliardi di euro, mentre i lavoratori impiegati sono circa
150 mila;
nel 2013 del settore delle telecomunicazioni ha rappresentato il 2,2 per cento del prodotto
interno lordo italiano, il 2,05 per cento della spesa delle famiglie e il 5,8 per cento degli
investimenti complessivi. Nello stesso anno la perdita complessiva in termini di fatturato delle
aziende che operano nel comparto delle telecomunicazioni è stato di 5,4 miliardi di euro
rispetto al 2012, pari ad un calo del 9 per cento;
in particolare, i comparti che compongono il settore della comunicazione hanno registrato una
riduzione nel valore pari nelle telecomunicazioni a –11 per cento con un calo dei ricavi nella
rete fissa del 7,43 per cento e nella rete mobile del 13,87 per cento;
i dati del 2014 non sono ancora disponibili, ma le previsioni indicano una tendenza negativa
che preoccupa gli analisti;
a questa situazione fa eco un'immancabile flessione dell'occupazione nel settore: molti servizi
delle telecomunicazioni, infatti, sono stati delocalizzati all'estero e hanno causato, come
evidenziano numerosi rapporti, un alto numero di licenziamenti nel nostro Paese;
altro effetto della delocalizzazione è la messa a rischio della sicurezza dei dati, poiché il loro
trattamento all'estero impedisce l'applicazione della legge italiana in materia di protezione dei
dati sensibili;
la cessione dei servizi, se non addirittura del controllo, di aziende italiane che operano nel
settore delle telecomunicazioni pone seri problemi di sicurezza nazionale: attraverso le reti
passano infatti tutte le comunicazioni dei cittadini italiani e anche quelle più riservate;
il cosiddetto «decreto sviluppo» prevede la tutela dei dati sensibili dei clienti e il Governo è
impegnato affinché la sicurezza dei cittadini e degli utenti non venga pregiudicata da
ristrutturazioni aziendali che potrebbero rendere vulnerabili le proprie reti e i propri dati;
l'autorità garante per la protezione dei dati personali ha più volte raccomandato alle società
telefoniche e internet provider di assicurare la massima protezione dei dati personali, dettando
regole stringenti per impedire che le violazioni dei database possano comportare la perdita,
distruzione o diffusione indebita di dati;
l'Italia continua a perdere competitività nel computo delle telecomunicazioni: sulla banda larga,
ad esempio, avanza a un ritmo inferiore a quello della media Unione europea;
l'Italia è infatti ultima nell'Unione europea per quanto riguarda la diffusione di quella da 30Mps
e della copertura delle reti d'accesso di nuova generazione: il loro progresso è più lento di
quello del resto del continente europeo –:
quali iniziative azioni intendano adottare per rilanciare il settore delle telecomunicazioni che
rischia di essere smantellato a causa di una serie di fattori, tra i quali la delocalizzazione delle
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aziende, la contrazione dei ricavi, la mancanza di investimenti e la scarsa innovazione
tecnologica;
quali iniziative intendano assumere per frenare l'eccessiva delocalizzazione dei servizi delle
telecomunicazioni che hanno determinato un vero e proprio collasso nel settore occupazionale,
con molti lavoratori licenziati, in cassa integrazione o sotto contratto di solidarietà;
quali iniziative urgenti, anche normative, intendano adottare per assicurare la protezione dei
dati personali dei clienti italiani, trattati all'estero a seguito dei processi di ristrutturazione e
delocalizzazione aziendale;
se non ritengano opportuno promuovere nuove regole per impedire che le eventuali violazioni
dei database all'estero possano comportare perdita, distruzione o diffusione indebita di dati;
quali iniziative urgenti intendano adottare nel settore della banda larga, visto che l'Italia è
ultima nell'Unione europea nella diffusione della banda da 30Mps e nella copertura delle reti
d'accesso di nuova generazione. (5-04789)
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