SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI (Decreto Ministero dell’Università 31/07/2003) Via P. S. Mancini, 2 – 00196 – Roma TESI DI DIPLOMA DI MEDIATORE LINGUISTICO (Curriculum Interprete e Traduttore) Equipollente ai Diplomi di Laurea rilasciati dalle Università al termine dei Corsi afferenti alla classe delle LAUREE UNIVERSITARIE IN SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA La traduzione musicale RELATORI: prof.ssa Adriana Bisirri CORRELATORI: prof. Alfredo Rocca prof. Wolfram Kraus prof.ssa Claudia Piemonte CANDIDATA: Mariella Rondini ANNO ACCADEMICO 2014/2015 ~2~ Sommario INTRODUZIONE 5 1. STORIA DELLA TRADUZIONE MUSICALE 7 2. STUDI SULLA TRADUZIONE MUSICALE 9 3. ANALISI SOCIO-SEMIOTICA 18 3.1 CANZONI A CONFRONTO: ANALISI SOCIO-SEMIOTICA E MUSICALE 20 4. APPROCCIO PRATICO ALLA TRADUZIONE MUSICALE 4.1 PRIMO APPROCCIO ALLA TRADUZIONE 4.2 LA TEORIA DELLO SKOPOS 30 4.3 OSSERVAZIONI 33 4.4 IL PRINCIPIO PENTATHLON 40 4.4.1 Cantabilità 41 4.3.2 Senso 43 4.3.3 Naturalezza 44 4.3.4 Ritmo 46 4.3.5 Rime 49 CONCLUSIONI 27 28 50 ENGLISH SECTION 53 INTRODUCTION 55 1. STUDIES ON SONG TRANSLATION 56 2. SOCIO-SEMIOTIC ANALYSIS 61 2.1 COMPARISON BETWEEN SONGS: SOCIO-SEMIOTIC AND MUSICAL ANALYSIS. 3. A PRACTICAL APPROACH TO SONG TRANSLATION 70 3.1 First approach to music- linked translation 71 3.2 The Skopos Theory 73 3.3 The Pentathlon Principle 76 CONCLUSION 85 EINLEITUNG 89 1. 2. STUDIEN ÜBER DIE MUSIKALISCHE ÜBERSETZUNG SOZIO-SEMIOTISCHE ANALYSE 97 3.1 Erste Annäherung an die Musik-Übersetzung 3.2 Die Skopostheorie 102 3.2 Pentathlon- Prinzip 105 RINGRAZIAMENTI BIBLIOGRAFIA 110 113 ~3~ 91 100 63 ~4~ Introduzione Nonostante la musica sia una parte integrante e fondamentale delle nostre vite, la traduzione musicale è ancora oggi un campo trascurato dagli studiosi. Dopotutto, la musica non è più solo uno svago, ma anche un importante mezzo di comunicazione di massa e un prodotto in grado di rispecchiare non solo gli usi e i costumi di una determinata cultura, ma anche i desideri di una società. Come parte delle nostre vite, inoltre ci segue ovunque andiamo: mezzi di trasporto, bar, locali, ristoranti, negozi. Riusciamo a seguirla anche sotto forma visiva, attraverso la televisione o andando a concerti. Quello della traduzione musicale è uno strano fenomeno, perché quasi non se ne parla, nonostante la grande quantità di cover presenti in ogni cultura. Anche le canzoni dei musical subiscono un processo di traduzione e riadattamento prima di essere mandate in onda in un altro paese. Allora perché è cosi difficile trovare qualche studioso della traduzione che se ne occupi? La risposta, in realtà, non è poi così difficile: la traduzione musicale non è una traduzione vera e propria. ~5~ Comprende una gamma molto più ampia di fattori da tenere in considerazione. Non si tratta solamente di fattori legati al ritmo, al tempo, all‟intonazione, alle forzature all‟interno di un testo o dello schema metrico; si tratta di fattori sociali e culturali, soprattutto se la canzone che andremo a tradurre è una canzone popolare. Qui vorrei fare una piccola digressione sui termini “pop” e “popolare”. Quando si pensa alla musica popolare, non si deve commettere l‟errore di pensare alla musica etnica o folkloristica, bensì all‟accezione inglese dell‟espressione “popular music”, che contraddistingue tutti quei generi e le correnti nati all‟interno dell‟epoca dell‟industria musicale. Si parla di tutta quella musica, che spazia dall‟underground al mainstream, rivolta a un pubblico di massa eterogeneo. La musica “pop”, quindi è un sottogenere della musica popolare, proprio come il rock. Per il resto della mia tesi continuerò, quindi, a riferirmi alla musica popolare rivolta a un pubblico di massa, perché prodotta da etichette musicali. ~6~ 1. Storia della traduzione musicale La traduzione musicale era un fenomeno molto in voga negli anni ‟60 e ‟70, soprattutto in Italia. Agli inizi degli anni ‟60 iniziavano ad apparire i primi gruppi rock, come i Beatles e i Kinks, e soprattutto iniziò a diffondersi la musica beat. Questa musica proveniva quasi tutta dalla vicina Inghilterra o dagli Stati Uniti, ma in Italia l‟inglese era capito da pochissime persone, anche se era uno dei paesi in cui venivano venduti più 45 giri. Erano proprio gli stessi discografici che premevano gli artisti a esportare la propria musica in Italia e a cantarla in italiano. Molti artisti italiani iniziarono quindi a tradurre canzoni straniere, anche se spesso, per avere maggiore presa sul pubblico, i testi venivano stravolti e completamente riscritti per i gusti degli abitanti del bel paese. Ci sono molti esempi celebri, come Scende la pioggia1 di Gianni Morandi, cover dell‟altrettanto famosa Elenore2 dei Turtles. Anche Adriano Celentano ha completamente stravolto un grande della musica, Ben E. King, traducendo la celeberrima Stand by me3, con Pregherò4. Anche se la cover che ha segnato un‟intera generazione è stata Sognando California 5 1 Scende la pioggia/Il cigno bianco (1968) – RCA Italiana, PM 3476 The Turtles present the battle of the bands (1968) – White Whale Records 3 Stand by me (1961) – Atco Records 4 Pregherò (prima parte)/ Pasticcio in Paradiso (1962) – Clan, ACC 24005 5 Sognando la California/ Dolce di giorno (1966) – Dischi Records, SRL 10425 2 ~7~ rifatta dai Dik Dik. Questa canzone è la traduzione di uno dei brani anni ‟60 più famosi al mondo: California Dreamin6 dei The Mamas and The Papas. Questo fenomeno, però, non si è arrestato dopo gli anni ‟70, infatti, ancora oggi possiamo trovare delle traduzioni, più o meno fedeli, di canzoni internazionali. Alcuni dei più famosi artisti italiani hanno tradotto e riadattato brani stranieri, come ad esempio Luciano Ligabue (A che ora è la fine del mondo 7, cover di It’s the end of the world as we know it8, dei R.E.M.) o Vasco Rossi (Ad ogni costo9, cover di Creep10, dei Radiohead). Altri artisti, invece, hanno deciso di portare il loro successo all‟estero (spesso nei paesi sudamericani o spagnoli), facendo uscire versioni tradotte dei loro singoli o dei loro album, come nel caso di Tiziano Ferro (che ha fatto uscire una versione spagnola di ogni suo album in studio) e Laura Pausini. Anche se questa tendenza è stata anticipata di molti anni già da Raffaella Carrà, che fece uscire molti album in Spagna durante tutta la sua carriera. 6 If you can believe your eyes and ears (1965) – Dunhill Records A che ora è la fine del mondo? (1994) – WEA Italiana 8 Document (1987) – I.R.S. Records 9 Tracks 2 – Inediti & Rarità (2009) - EMI 10 Pablo Honey (1993) - Parlophone 7 ~8~ 2. Studi sulla traduzione musicale Come già affermato in precedenza, lo studio della traduzione di brani musicali è sempre stato un campo molto trascurato dagli studiosi ed i motivi sono molteplici. All‟inizio era molto difficile studiare questo fenomeno, perché negli anni ‟50 e „60 spesso le canzoni uscivano quasi tutte simultaneamente e non era facile capire chi fosse il vero autore di un determinato brano o quale fosse la versione originale. Emblematico è il caso della canzone The House of the Rising Sun, la cui versione più famosa è quella degli Animals, nonostante l‟origine ancora oggi rimanga sconosciuta. Oltre a questi problemi tecnici, ci sono anche problemi linguistici e sociali. Quali sono i cambiamenti che rendono una canzone una vera e propria hit? Quali aspetti bisogna migliorare per far avere successo ad una canzone anche in un altro paese? Ma soprattutto, come spiegare questi cambiamenti sia della parte musicale che della parte testuale? Oltretutto, c‟è sempre chi non se ne occupa perché pensa che la musica popolare sia banale. Ma se ci si fossilizza solamente sulla cosiddetta “musica alta”, tutto ciò che ci si troverà ad affrontare saranno solamente problemi linguistici su come tradurre giochi di parole e metafore. Analizzare e studiare a fondo la musica popolare, non è ~9~ interessante solamente dal punto di vista linguistico, o musicale, ma anche da un punto di vista sociologico, perché per rispondere alle domande che ci siamo posti in precedenza, dobbiamo cercare di avere un approccio interdisciplinare, in cui la linguistica, la sociologia e la semiotica giocano insieme un ruolo fondamentale. Quando parliamo di traduzione di canzoni popolari, dobbiamo sempre tenere a mente il concetto di “traduzione bricolage”, introdotto da Dick Hebdige nel suo libro Subculture11. Questo termine va ad indicare le molteplici sfaccettature che la figura del traduttore deve prendere in considerazione quando decide di affrontare la traduzione di una canzone; il source text non è più l‟unica fonte a cui si deve attingere, bensì bisogna conoscere e saper sfruttare la musica, lo stile vocale del cantante, gli strumenti musicali, oltre ai valori culturali, le ideologie, ecc. Il traduttore dovrà farsi carico di tutti questi aspetti, tutti egualmente importanti, per poi far sì che il risultato sia un nuovo sistema unico e di successo. Una delle prime a parlare della traduzione della musica popolare è stata la Haupt nella sua tesi di dottorato sugli aspetti linguistici e stilistici della canzone popolare in Germania. Nella sua tesi, la Haupt afferma che ci sono due tipi di traduzione: la prima che tende a cambiare 11 Hebdige, Dick, Subculture: the meaning of style, London, Routledge, 1979 ~ 10 ~ completamente il testo originale; la seconda, invece, che cerca di essere il più fedele possibile all‟originale, apportando cambiamenti solo dove la musica lo impone ed è strettamente necessario. Questa sua tesi, però, non viene approfondita e lascia l‟impressione che questo genere di cambiamenti sia completamente arbitrario, mentre non è affatto cosi, perché tutti i cambiamenti apportati ad un testo devono essere ben studiati e ponderati. Chi prova ad approfondire la distinzione in categorie è Hans Christopher Worbs, nel suo studio sullo Schlager tedesco12. Analizzando la grande discordanza tra testo e messaggio musicale delle canzoni che vengono tradotte, Worbs conclude che ci sono due possibili motivi per cui tutto ciò avviene: il primo riguarda il cantante; il pubblico si aspetta un certo tipo di performance da un cantante che già conosce, insomma, si aspetta che sia coerente con il suo stile. Quindi si può affermare che la traduzione di una canzone dipenda dal background del cantante che sceglie di farla propria. Il secondo motivo, invece, riguarda la mentalità specifica di un paese, il che vale a dire che la traduzione di una canzone dipende anche dal background socio culturale del paese. Queste ipotesi 12 Lo schlager (letteralmente battito o colpo, usato anche per intendere una canzonetta di successo) è un genere di musica popolare diffuso prevalentemente nell'Europa Centrale e Settentrionale, in particolar modo in Austria e in Germania. ~ 11 ~ sono molto valide, anche se ad oggi non sono state pienamente supportate. Un altro studio è stato effettuato dalla Stolting, ma il suo studio è molto simile a quello della Haupt, tranne per il fatto che non prende il considerazione le canzoni in cui avvengono i maggiori cambiamenti e inoltre si ferma solo ad analizzare il linguaggio, non prendendo minimamente in considerazione gli aspetti non verbali della performance. Ci sono pochi esempi di studi che prendono in considerazione anche l‟aspetto non verbale. Uno è quello di Pamies Betràn, che vede la traduzione di canzoni come un transfer culturale e analizza delle strategie per tradurre degli elementi linguistici specifici di una cultura. Un altro è lo studio di Steinacher, che considera la parte verbale di una canzone “flessibile”, rendendola solamente un mezzo per comunicare uno specifico messaggio artistico che può essere analizzato solamente insieme alla sua controparte non verbale. La cosa che manca in tutte queste ricerche, però, è uno studio socio-semiotico; viene dato per scontato che i significati delle canzoni e delle rispettive traduzioni siano di interesse puramente linguistico, mentre per capire a pieno i cambiamenti che portano alla stesura finale di una canzone bisogna allargare l‟attenzione e studiare anche il contesto ~ 12 ~ sociale e culturale in cui una determinata canzone, piuttosto che un‟altra, ha successo. Com‟è possibile affrontare una traduzione tenendo conto della semiotica e della cultura di arrivo? Un approccio socio- semiotico è stato sviluppato da Itamar Even-Zohar, Gideon Toury e Theo Hermans. L‟idea di base di questo studio è quella di vedere la traduzione come una serie di testi interdipendenti, racchiusi all‟interno di vari sottosistemi che vanno a formare un polisistema più complesso. Sembra difficile? In realtà non lo è affatto. Ciò che succede, in pratica, è che secondo questo sistema le traduzioni presentano determinate caratteristiche che sono il risultato delle interrelazioni che corrono con gli altri testi che si trovano nello stesso sistema. Quindi, le traduzioni, sia che se ne osservi la funzione o il prodotto, possono essere studiate solamente in maniera relazionale. Le caratteristiche individuali e distintive di una traduzione in un determinato periodo o genere possono essere determinate solamente nel contesto di queste relazioni. È solamente grazie al contesto della società in cui si trova che un‟opera ottiene il suo valore. Il sistema di Even-Zohar è un sistema binario, perché si basa tutto su un centro e su un periferia. Nel centro, possiamo trovare disposte in maniera ordinata tutte le opere più prestigiose, con i rispettivi generi ~ 13 ~ letterari. Nella periferia, invece, ci sono tutti i tipi di letteratura più bassa, organizzati in maniera meno precisa. Questa divisione tra centro e periferia, porta ad altre due suddivisioni naturali, che determinano le dinamiche dello stesso sistema, tra prodotti ritenuti più illustri ed altri ritenuti meno importanti. Anche se l‟importanza di una determinata opera o di un certo genere non è certo un fattore oggettivo, anzi, si tratta di una qualità attribuita dalle istituzioni, dai gruppi di studiosi, dagli esperti, insomma, dalle persone; quindi, questa opposizione deve essere osservata dal punto di vista sociale. Ma cosa rende importante un‟opera? La sua funzione. E qui nasce un‟altra suddivisione all‟interno di questo sistema : l‟opera ha una funzione primaria o secondaria? Cioè, ha una funzione innovativa o conservatrice all‟interno del sistema in cui si trova? Questo studio è stato possibile perché nella nostra società la letteratura è considerata come un artefatto che costituisce un sistema con un‟evoluzione sistematica. Se analizzassimo anche la musica con gli stessi parametri , potremmo notare come la musica popolare si trovi proprio nella periferia di questo sistema, perché considerata da tutti non importante e con una funzione sicuramente non innovativa perché destinata ad accontentare le richieste di un pubblico di massa. ~ 14 ~ La teoria di Even-Zohar, arrivata a questo punto non è più capace di fornirci risposte, anche se ci ha fornito una specie di struttura su cui basare i nostri ragionamenti. Qui, entra in gioco l‟innovativa concezione di Lambert sulla stesura di mappe che rappresentano gli utilizzi delle diverse lingue in una determinata società. Il suo studio sulla traduzione dei mass media si basa soprattutto sulla traduzione degli audiovisivi, ma è applicabile anche al mondo della musica. Se tracciassimo una mappa , noteremmo che la produzione e la distribuzione della musica popolare è in mano ad una concentrazione di poche major che riescono a raggiungere il pubblico di tutto il mondo. La cartografia ci aiuta a tracciare degli schemi che ci fanno capire che ciò che viene distribuito e importato non è più una semplice canzone, ma un pacchetto contenente anche un certo tipo di cultura, di linguaggio e di valori. Se studiato attraverso la sociologia e la relazione tra paesi, ci si accorgerà che la nazione che importa più di quanto esporta sarà in una posizione di svantaggio rispetto a quella le cui esportazioni sono maggiori. Oltre ad essere un problema di traduzione, quindi, diventa anche una problema politico ed ideologico, perché un paese abituato ad una maggiore influenza straniera sarà più semplice da accontentare, perché assuefatto in qualche modo alla cultura che gli viene esportata. Mentre un paese abituato ad ascoltare sempre la propria musica, farà più fatica a capire ~ 15 ~ quella degli altri; dovrà quindi essere svolto un lavoro maggiore per fargliela comprendere. Ciò che Lambert non prende in considerazione, però, è che la musica è un oggetto che passa attraverso dei processi di mediazione, che devono essere presi in considerazione quando si traduce. Negus ed Hennion riconoscono tre differenti tipi di mediazione: A. AZIONE INTERMEDIARIA: riguarda i processi e le interazioni che avvengono tra la produzione e il consumo della musica popolare da parte del pubblico. Comprende tutti gli interventi degli addetti al settore. I vari interventi non possono essere concepiti come neutrali, ma hanno una funzione di controllo. B. TRASMISSIONE: riguarda l‟impatto della tecnologia sulla produzione, la distribuzione e il consumo della musica. Soprattutto come gli strumenti ed i video musicali influenzano la creazione e la ricezione del testo scritto. C. RELAZIONI SOCIALI: riguarda soprattutto le ideologie e di come potrebbero privilegiare alcuni interessi a discapito di altri. ~ 16 ~ Tutto ciò non deve far pensare che solo questo sia l‟aspetto che conta, ovviamente anche l‟aspetto linguistico del testo è importante. Non significa che la mediazione sia l‟unico processo che serve per scrivere e tradurre un brano, ma è parte integrante del processo che quel brano percorrerà prima di arrivare alla sua naturale destinazione. I vari testi delle canzoni popolari sono inevitabilmente legati tra loro attraverso tutto ciò che caratterizza il mondo della musica. I vari stili associati ai generi musicali, i videoclip, le copertine dei CD, i diversi media che trasmettono la musica, queste sono tutte cose che influenzano sia i consumatori che gli artisti e sono parte integrante delle scelte che vengono compiute ogni giorno in relazione a che album comprare o al tipo di brano che si intende scrivere. ~ 17 ~ 3. Analisi socio-semiotica Ancora rimane da affrontare un ultimo problema. Quale ruolo svolge la musica nel processo di traduzione socio-culturale? Sappiamo bene che la musica ha un potere evocativo e associativo per chi la ascolta. Ma questo potere sarà lo stesso anche in due lingue diverse? Il problema con la musica popolare moderna è che viene ormai percepita come mancante di originalità, vuota. Il suo unico scopo è quello di piacere ad un pubblico sempre più ampio solo per essere venduta. Va a risvegliare in chi la ascolta delle emozioni già esistenti e piuttosto comuni; non lascia spazio all‟individualità dell‟artista o del fruitore, perché il suo unico scopo è quello di essere apprezzata dalla maggioranza. Proprio questa sua mancanza di originalità, però, la rende cosi profondamente legata alla società, perché il testo perde di importanza, il messaggio che l‟artista cerca di trasmettere perde di valore e ciò che conta è che sia adatta al target a cui è indirizzata. Viene, quindi, costruita ad hoc. Lo stesso termine popolare indica la sua stretta relazione con il pubblico. La musica commerciale è talmente legata alla società, che addirittura ne determina gli stessi valori. Come già detto in precedenza, i cambiamenti che vengono apportati ad un testo durante il ~ 18 ~ processo di traduzione non possono essere arbitrari, e non possono esserlo proprio perché sono dettati dai valori socio-culturali che determinano anche lo stesso transfer culturale. La musica popolare, essendo cresciuta inseparabilmente con l‟industrializzazione della società e della tecnologia, è prodotta con il solo scopo di essere venduta alle masse e non può quindi essere analizzata secondo parametri che riguardano solamente il suo aspetto musicale. Quest‟ultimo è secondario e se si continua a prendere solamente quest‟aspetto in considerazione, l‟ambito della traduzione musicale non fiorirà mai, perché mancano le basi per creare dei mezzi analitici appropriati. Chi riesce ad includere anche l‟aspetto semiotico, è lo studioso Philip Tagg, che oltre a prendere in considerazione i soliti fattori quali ritmo e schema metrico, amplia la ricerca anche ad altri aspetti, come il timbro, la strumentazione, la tonalità, l‟armonia, l‟accentuazione, la relazione tra voce e strumenti e gli aspetti dinamici, acustici e meccanici di una canzone. Utilizzando le linee guida da lui gettate possiamo passare ad analizzare un source text ed un target text e cercare di capire perché uno ha avuto più successo dell‟altro, a seconda del percorso di integrazione culturale che ha effettuato. ~ 19 ~ 3.1 Canzoni a confronto: analisi sociosemiotica e musicale La traduzione che mi andrò ad analizzare è quella di una delle canzoni più famose al mondo: My way13, di Frank Sinatra. Si tratta di uno dei brani con più cover al mondo, ma molti non sanno che la versione di Sinatra, quella più celebre, è essa stessa una cover di una canzone francese intitolata Comme d’habitude14, cantata da Claude François. La versione definitiva è stata composta da Jacques Revaux e Claude François, che ha anche scritto il testo insieme a Gilles Thibaut. All‟inizio la canzone era stata scritta in inglese e si intitolava For me, ma venne rifiutata dagli artisti a cui era stata proposta perché ritenuta poco originale. Così Revaux decise di proporla a François, che ne cambiò in parte il testo e vi inserì il tema della coppia in crisi, basandosi sulla sua esperienza personale con la cantante francese France Gall. La canzone venne registrata e pubblicata nel 1967 e fu un grande successo in Francia, entrando immediatamente nell‟hit parade. Prima che Paul Anka decidesse di tradurla in inglese e di farla diventare il successo che tutti noi oggi conosciamo, Claude François ne incise anche una versione in 13 14 My way (1969) – Reprise Records Comme d’habitude (1967) – Disques Flèches, Philips ~ 20 ~ italiano, come si usava fare a quel tempo, ma questa versione non ebbe mai successo e uscì infatti come lato B del 45 giri Se torni tu. Lo stesso anno, il cantante e compositore Paul Anka si trovava in Francia, dove ascoltò la canzone alla radio. Come lui stesso ammise molti anni dopo, la canzone non gli piaceva molto, ma aveva quel quid in più che lo convinse a dirigersi a Parigi per comprare i diritti per l‟adattamento del brano in inglese. Una volta tornato in America, Anka rivoltò completamente il testo della canzone, cucendolo perfettamente attorno alla figura del suo amico Frank Sinatra. Non si trattava più di una canzone che racconta un amore finito, ma la storia di un uomo che non ha rimpianti per la sua vita, perché ha sempre vissuto a modo suo. Esistono più di 2.000 versioni di questa canzone, in tutte le lingue del mondo, ma quella più famosa rimane sempre quella di Sinatra, questo perché unisce il background dell‟artista a quello socio-culturale dell‟America di quegli anni. Passiamo ora ad analizzare i due testi. ~ 21 ~ VERSIONE FRANCESE – CLAUDE FRANḈOIS Je me lève et je te bouscule Tu n'te réveilles pas, comme d'habitude Sur toi je remonte le drap J'ai peur que tu aies froid, comme d'habitude Ma main caresse tes cheveux Presque malgré moi, comme d'habitude Mais toi tu me tournes le dos Comme d'habitude Alors, je m'habille très vite Je sors de la chambre, comme d'habitude Tout seul, je bois mon café Je suis en retard, comme d'habitude Sans bruit, je quitte la maison Tout est gris dehors, comme d'habitude J'ai froid, je relève mon col Comme d'habitude Comme d'habitude, toute la journée Je vais jouer a faire semblant Comme d'habitude je vais sourire Comme d'habitude je vais même rire Comme d'habitude enfin je vais vivre Comme d'habitude Et puis, le jour s'en ira Moi je reviendrai, comme d'habitude Toi, tu seras sortie, pas encore rentrée Comme d'habitude Tout seul, j'irai me coucher Dans ce grand lit froid, comme d'habitude Mes larmes, je les cacherai Comme d'habitude Mais comme d'habitude, même la nuit Je vais jouer a faire semblant Comme d'habitude, tu rentreras Comme d'habitude, je t'attendrai Comme d'habitude, tu me souriras Comme d'habitude Comme d'habitude, tu te déshabilleras ~ 22 ~ Oui comme d'habitude, tu te coucheras Oui comme d'habitude, on s'embrassera Comme d'habitude Comme d'habitude, on fera semblant Comme d'habitude, on fera l'amour Oui comme d'habitude, on fera semblant Comme d'habitude Come si può notare, il titolo della canzone, che significa “come al solito”, è anche il leitmotiv del testo, che non presenta né rime né una struttura regolare. Non ci sono dei veri versi, né tantomeno un vero ritornello, bensì una struttura che gli somiglia. La canzone è chiaramente autobiografica, come si evince già dalla prima parola (Io), cantata a cappella. L‟intensità della voce è dolce, ma in contrapposizione con la gioia della strumentazione: la chitarra, lo xilofono e la batteria lo rendono quasi un brano gioioso. La melodia nei versi è abbastanza semplice, sale per poi riscendere, senza mai raggiungere note alte. Tutto, però, cambia durante il ritornello: si aggiungono gli ottoni e il crescendo musicale accompagna la voce verso l‟inevitabile acuto. Tutto ciò serve a distinguere le due tematiche principali, diverse nei versi e nel ritornello. Nei versi descrive la sua solitudine che prova quando si trova con la sua compagna, mentre nel ritornello ciò che avviene nella sua vita sociale. Anche se il “come al solito”, ripetuto così tante volte crea quasi un distacco da questo contrasto, perché durante tutta la canzone il protagonista si lamenta di questa sua lenta, monotona vita che sembra ~ 23 ~ non farlo più vivere, al punto in cui deve portare una maschera non solo con gli altri, ma anche con se stesso. Il ritornello, però, con la sua struttura armonica movimentata, il crescendo e la curva melodica ascendente assomiglia più ad un grido di aiuto, di disperazione, di ribellione. Questo, in parte, si spiega anche con la storia che c‟è dietro alla canzone, perché a scrivere il ritornello è stato lo stesso Claude François, che aveva appena rotto con France Gall, sua compagna con cui aveva una relazione da tre anni. Questo testo è completamente diverso da quello della versione di Sinatra, che è stata scritta apposta per il suo personaggio, ma non direttamente da lui. VERSIONE AMERICANA – FRANK SINATRA And now, the end is near; And so I face the final curtain. My friend, I'll say it clear, I'll state my case, of which I'm certain I've lived a life that's full. I've traveled each and ev'ry highway; But more, much more than this, I did it my way. Regrets, I've had a few; But then again, too few to mention. I did what I had to do And saw it through without exemption. I planned each charted course; Each careful step along the byway, But more, much more than this, I did it my way. ~ 24 ~ Yes, there were times, I'm sure you knew When I bit off more than I could chew But through it all, when there was doubt I ate it up and spit it out. I faced it all and I stood tall And did it my way I've loved, I've laughed and cried I've had my fill; my share of boozing. And now, as tears subside I find it all so amusing. To think I did all that; And may I say - not in a shy way, No, oh no not me, I did it my way. For what is a man, what has he got? If not himself, then he has naught To say the things he truly feels And not the words of one who kneels The record shows I took the blows And did it my way Come si nota già da una prima lettura, il significato del testo è completamente differente e il suo successo è dovuto proprio a questo fatto. Questa canzone ha avuto così tanto successo, e continua ancora ad averne, proprio perché è stata cantata dal cantante giusto, al momento giusto. Parla di un uomo che si è fatto da solo, e Frank Sinatra incarna il mito del sogno americano. La canzone si apre con una frase che potrebbe far pensare alla fine della vita di uomo (And now the end is near), ma in realtà Paul Anka la scrisse perché Sinatra aveva deciso di lasciare il ~ 25 ~ mondo della musica, ormai i suoi brani facevano fatica ad entrare in classifica ed essere un Crooner non attirava più molto il pubblico, dopotutto quelli sono gli anni del boom dei Beatles. Quindi, il testo parla dello stesso Sinatra che sa che la fine della sua carriera sta per arrivare, ma non ha alcun rimpianto, perché sa che ha fatto tutto a modo suo. Sinatra la cantò esattamente come ci si aspettava da lui, ma tutto questo solamente grazie al testo di Paul Anka, che si mise nei suoi panni e cercò di fargli cantare delle parole che fossero credibili, con un linguaggio anche un po‟ forte, volendo (I ate it up and spit it out). La melodia anche è stata cambiata, i versi presentano delle rime e la strumentazione non da più un senso di gioia. Il ritornello, con quel crescendo funziona meglio con le celebri parole I did it my way, che gli donano quasi un‟aria da inno generazionale, piuttosto che un grido di disperazione. La cultura americana si basa sul mito del cosiddetto self-made man e questa canzone ne incarna a pieno lo spirito. Il suo successo è dovuto al fatto che a cantarla sia stato proprio Frank Sinatra, che le ha consegnato un ulteriore significato emotivo. Inoltre incarna perfettamente anche lo spirito evocativo della musica popolare, risvegliando in milioni di persone in tutto il mondo quella voglia di rivalsa, nonostante tutti gli errori che si sono commessi e quella capacità di dire che, nonostante tutto, ce la si è fatta da soli. ~ 26 ~ 4. Approccio pratico alla traduzione musicale Nei capitoli precedenti abbiamo osservato come un approccio socio- semiotico sia importante al fine di trasformare una semplice traduzione in una hit memorabile. Ma quali sono gli aspetti pratici della traduzione musicale? Come si fa a far sì che la propria traduzione sia cantabile una volta terminata? Un altro compito del traduttore, oltre a quello di far sì che la canzone sia adatta al pubblico della target language, è quello di riconoscere lo scopo pragmatico di una traduzione musicale, ovvero che questa canzone sia orecchiabile, verosimile, e soprattutto cantabile. ~ 27 ~ 4.1 Primo approccio alla traduzione Un metodo molto utile nella traduzione musicale è quello elaborato dal professor Alfredo Rocca (traduttore, musicista e docente presso la SSML Gregorio VII di Roma, nonché uno dei pochi in Italia che si occupa di questo campo), ma non ancora codificato in un libro. Questo metodo, che è stato illustrato durante il corso di traduzione, si rivolgeva a studenti senza alcuna esperienza nella traduzione musicale, e si articola in tre “step”: Il primo step consiste nella traduzione semantica del testo, così da avere chiaro il significato di ogni singolo verso (e quindi anche dell‟intero brano); il secondo step, più complesso, prevede il conteggio delle sillabe dei versi del testo di partenza e l‟identificazione degli accenti in ogni verso; il terzo passaggio, tenendo conto della traduzione semantica, del numero di sillabe, degli accenti dei versi e delle rime, consiste nell‟elaborazione creativa di soluzioni traduttive cantabili nella lingua di arrivo. ~ 28 ~ Questo metodo prevede la creazione di una tabella composta da tre colonne (vedi schema sotto); la prima contiene il testo originale ed il numero delle sillabe, la seconda la traduzione semantica e la terza la versione cantabile. Grazie a questo schema è possibile avere sempre “sotto controllo” il testo originale, evitando quindi di superare quel confine sottile tra traduzione di un brano ed il suo “rifacimento” in un‟altra lingua. Per ottenere risultati accettabili, ovviamente, è necessaria molta pratica. Si tratta infatti di un metodo di tipo induttivo che, invece di essere rivolto agli addetti ai lavori, mira a permettere a ogni aspirante traduttore di elaborare le proprie “regole di lavoro” in modo creativo. TESTO ORIGINALE TRADUZIONE SEMANTICA ~ 29 ~ TRADUZIONE CANTABILE 4.2 La teoria dello Skopos Hans J. Vermeer, linguista tedesco nonché studioso nel campo della traduzione, afferma che la traduzione ha dei riceventi e degli scopi specifici in determinate situazioni e nel suo famoso libro Towards a general theory of translational action: Skopos theory explained15, scritto a quattro mani con Katharin Reiβ, getta le fondamenta per una delle teorie più rilevanti nel campo della traduzione degli ultimi anni: la Teoria dello Skopos. Questa, è una teoria generale, ma iperculturale, ovvero applicabile virtualmente a tutte le culture. La sua mente di funzionalista lo ha portato a pensare al fatto che ogni traduzione ha bisogno di uno scopo e che ogni traduttore deve portare a termine il suo lavoro con questo scopo ben fissato in mente. Lo scopo può essere anche più di uno, ma l‟importante è che sia ben chiarito quando il lavoro viene commissionato al traduttore, che, assumendo il ruolo di esperto di un determinato campo a cui ci si affida, provvederà a svolgere tutto il lavoro e a decidere quale ruolo il source text gioca nello svolgimento del suo lavoro. Lo skopos è quasi sempre funzionale ai bisogni e alle aspettative del pubblico. 15 Vermeer, Hans J., Grundlegung einer allgemeinen Translationstheorie. Tübingen, Niemeyer, 1984. ~ 30 ~ La teoria dello skopos permette al traduttore di lavorare con libertà e di prendersi le proprie responsabilità per l‟approccio scelto. Il source text non è più sacro, ma solo un punto di partenza per raggiungere un obiettivo, un fine. Il fine della traduzione non è più deducibile dal source text, ma dipende dalle aspettative e dai bisogni del pubblico. In pratica, il modo in cui il target text deve essere percepito regola quale strategia di traduzione è la più favorevole. Esistono tre tipi scopi generali, fondamentali: A. Lo scopo generale B. Lo scopo comunicativo C. Lo scopo strategico Nel caso della traduzione musicale, quello interessa è lo scopo strategico, ovvero quello che si pone l‟eterna domanda: in questo caso è più adatta una traduzione letterale o una più libera? Visto che un altro skopos della traduzione musicale è quello della cantabilità, la traduzione sarà più libera, perché deve sottostare a più criteri. In altre parole, la strategia di traduzione viene determinata dalla funzione che si intende dare al target text, che potrebbe anche non essere la stessa del source text. Ovvero, siccome il target text è un testo crossculturale, potrebbe assumere un significato socio-linguistico differente in ~ 31 ~ un differente contesto socio-culturale; rendendo cosi l‟obiettivo di avere un unico testo perfetto inutile, perché per un solo source text ci possono essere molti altri target text, tutti ugualmente validi a seconda del loro skopos. Questo concetto è applicabile soprattutto alla canzone, dove un brano originale può avere più di una cover e tutte possono avere lo stesso successo, perché quest‟ultimo viene determinato oltre che dalle regole sociali, anche dalla sua cantabilità, lo skopos massimo. ~ 32 ~ 4.3 Osservazioni Lo skopos della cantabilità è uno dei più temibili nel campo della traduzione, perché ci sono molti limiti imposti dalla musica del source text, con tutti i suoi aspetti complessi, come il ritmo. Inoltre, nella musica popolare sono spesso presenti anche delle rime, che sono quasi una parte fondamentale della musica di questo genere. In pratica, il compito del traduttore è quello di dare l‟illusione che la musica sia stata creata apposta per il target text, invece che per adattare le scelte linguistiche del source text. C‟è anche da prendere in considerazione la cultura d‟arrivo della canzone, il pubblico che la ascolterà, le loro capacità di comprenderla e la loro situazione in un polisistema culturale completamente diverso. Date tutte queste incognite da risolvere, sarebbe imprudente scegliere uno skopos di fedeltà massima all‟autore del testo. È molto più saggio, invece, scegliere un approccio che permetta di fare un buon lavoro e che quindi lasci maggiori libertà per quanto riguarda il target text. ~ 33 ~ Visto che l‟obiettivo di una canzone è quello di essere cantata con una musica già esistente, ad un pubblico che conosce la lingua d‟arrivo, che ascolterà la canzone per un periodo molto breve (due o tre minuti), ci si aspetta che porre l‟accento sull‟importanza di alcuni aspetti, piuttosto che altri, aiuterà il traduttore ad organizzare meglio il lavoro e dare la priorità a cosa è davvero importante e a cosa invece è sacrificabile. La canzone è un complesso sistema che unisce due dei più complicati codici esistenti: la musica e la parola. Quando si va a tradurre non si tratta più di una semplice azione linguistica, perché la musica con il suo potere evocativo, funge da messaggio non verbale; ed è per questo motivo che, anche chi non conosce l‟inglese, può comunque affermare di aver afferrato il concetto della canzone. Tutto ciò sarà ancora più vero per quelle canzoni che vengono definite musico-centriche, dove il messaggio musicale è quello più importante, rispetto alla controparte logo-centrica, dove ciò che conta è il testo. Solitamente, uno dei due codici precede l‟altro. Non è difficile che il source text sia stato scritto prima che la musica venisse ancora composta. Se ci si pensa bene, in questo caso, si può parlare di un atto di traduzione anche da parte del compositore, che ha cercato di tradurre in musica le parole di una canzone, per fare in modo che il messaggio non ~ 34 ~ venisse trasmesso solamente tramite la parola, ma anche grazie alle note. Il compito del compositore è quello di trovare una melodia che centri il messaggio che lo scrittore vuole mandare e che riesca anche ad ampliarlo. Ovviamente il traduttore dovrà lavorare attenendosi sia al lavoro dello scrittore, che a quello del compositore. In pratica dovrà trovare in un‟altra lingua e con nuove parole un messaggio simile a quello del source text che vada bene anche con una musica pre-esistente. L‟unica consolazione, è appunto che questo lavoro, nel caso in cui lo scrittore e il compositore sono diversi, è già stato affrontato da colui che ha fatto gli arrangiamenti, che a sua volta ha già fornito una sua interpretazione del source text. Questa è una delle grandi differenze che la traduzione musicale ha con un campo molto affine, quello della traduzione poetica. Nella traduzione poetica, se un poesia è mal tradotta si nota subito e molti traduttori sono stati tacciati di aver rovinato delle vere e proprie opere d‟arte. Mentre per quanto riguarda la traduzione musicale, il traduttore è, in un certo senso, coadiuvato dal compositore che ha già effettuato un lavoro simile al suo in precedenza e, inoltre, anche da un buon performer; se un cantante ha una forte presenza scenica e una personalità molto spiccata, gli errori presenti nel target text passeranno in secondo piano, perché il pubblico avrà un terzo codice da ~ 35 ~ cui attingere: il linguaggio del corpo del performer. Quindi, il target text, in una situazione ideale, gode di tanti aiuti che lo rendono migliore. Ovviamente, la traduzione musicale non è una scienza esatta. Ci vuole molto esercizio per riuscire ad entrare nel meccanismo e per riuscire a lottare contro le idiosincrasie della target language. Per questo motivo, anche chi ha scelto e sceglie di intraprendere questo percorso, raramente affronta il problema in saggi o scrive tesi sul come farlo. Non esiste una guida che imponga delle regole su come tradurre una canzone, né tantomeno un unico metodo. Molti ricorrono a vari escamotage per raggiungere il proprio skopos, non solo la parafrasi e la trasposizione, ma anche l‟omissione di alcune parti, l‟adattamento culturale, le equivalenze stilistiche, la soppressione di versi troppo difficili, l‟aggiunta di parole a causa di problemi ritmici o il rimpiazzo di rime con assonanze e consonanze. Il traduttore Andrew Kelly è uno dei pochi che si è prefissato dei punti che aiutano a capire con quale spirito bisogna affrontare la traduzione. 1. Rispettare il ritmo, 2. Capire e rispettare il significato, 3. Rispettare lo stile, 4. Rispettare le rime, ~ 36 ~ 5. Rispettare il suono, 6. Rispettare le proprie scelte di pubblico prefissato, 7. Rispettare l‟originale. Tutti questi punti sono ciò a cui un traduttore dovrebbe ambire per riuscire a svolgere la perfetta traduzione. La cosa buona è che per riuscire a rispettarli, Kelly non dà alla parola rispettare una connotazione rigida, bensì una abbastanza flessibile, così da riuscire a raggiungere lo skopos che ci si era prefissati senza troppi problemi. Altri consigli arrivano invece da Richard Dyer Bennet, che ha tradotto in inglese l‟opera di Schubert Die schöne Müllerin. Più che consigli, Bennett offre quattro differenti skopos per una traduzione: 1. Il target text deve essere cantabile, 2. La musica deve sembrare cucita addosso al target text, anche se è stata composta per il source text, 3. Lo schema metrico dell‟originale deve essere mantenuto, perché dà forma alle frasi, 4. Il traduttore deve prendersi delle libertà con il significato originale nel caso in cui i tre punti precedenti non possano essere raggiunti altrimenti. ~ 37 ~ La prima linea guida è quasi ovvia. Ogni canzone, per principio, deve essere cantabile, altrimenti qualsiasi altra sua caratteristica è inutile. Il secondo punto assume che ci sia una stretta relazione tra musica e testo; una relazione talmente stretta che deve essere preservata anche in un‟eventuale traduzione. Il terzo punto, invece, non è applicabile a tutte le canzoni, perché lo schema metrico e delle rime può essere conservato in alcune traduzioni, mentre in altre deve essere per forza di cose modificato, anche se la rima è sempre un buon modo per dare forma ad un testo. Se ci si pensa, quando si recita, le rime sono uno degli effetti che colpisce di più l‟ascoltatore, ma per quanto riguarda le canzoni non è così, delle parole in rima possono avere anche dieci secondi di distanza l‟una dall‟altra in una canzone, e ciò diminuisce il loro impatto sul pubblico. Oltretutto, il loro effetto verrebbe sottomesso anche dalla melodia e dall‟armonia in una canzone. Il quarto punto, invece, fa capire che tutti i punti precedenti sono molto importanti e che per rispettarli ci si possono prendere anche delle piccole libertà semantiche. Alla fine, questo compito non sarebbe possibile senza prendersi alcune libertà. Non bisogna, quindi, chiudersi nella rigidità del rispetto delle regole che possono essere applicate ad altri campi, ma non a questo. Ogni tanto lasciare la finestra aperta a delle nuove libertà, può portare un po‟ di aria fresca. Basta pensare alle ripetizioni presenti in un ~ 38 ~ testo in inglese, dove sono molto comuni. Un traduttore che segue rigidamente le regole e si avvale di una strategia che dà troppa importanza al source text, lo tradurrebbe sempre con le stesse parole, non effettuando variazioni. Questo non è sbagliato, ma in italiano il testo diventa troppo statico e le ripetizioni andrebbero evitate, se possibile. Quindi, un traduttore più flessibile, libero di prendersi le proprie piccole libertà, potrebbe decidere di trovare delle soluzioni alternative. La ricchezza semantica guadagnata dal target text sarà sicuramente maggiore della perdita di una ripetizione strutturale. ~ 39 ~ 4.4 Il Principio Pentathlon Low è uno degli studiosi che più ha contribuito alla ricerca sulla traduzione musicale. Il suo contributo maggiore alla causa è stato proprio il Principio Pentathlon, un approccio alla traduzione che ha come base la teoria dello skopos. Viene chiamato Principio Pentathlon perché si basa sull‟equilibrio dei cinque diversi aspetti che devono venire presi in considerazione quando si effettua una traduzione musicale: la cantabilità, il senso, la naturalezza, il ritmo e le rime. Il nome è una metafora, che paragona i pentatleti ai traduttori. Nel pentathlon gli atleti devono concorrere in cinque diverse competizioni sportive e devono riuscire ad ottimizzare il loro punteggio medio, per questo motivo spesso decidono di arrivare secondi o addirittura terzi in un singolo evento per poter mantenere la concentrazione e, soprattutto, le energie per le altre gare. La loro qualità principale, come quella di un traduttore, deve essere la flessibilità. Così come i pentatleti, anche il traduttore deve competere in cinque “categorie” differenti e deve riuscire ad ottenere un buon risultato totale, senza concentrarsi troppo su solamente uno degli aspetti o tralasciandone altri che potrebbero sembrare meno importanti. Peter Low ~ 40 ~ suddivide anche i primi quattro aspetti in “doveri del traduttore”. La cantabilità è il dovere del traduttore al cantante, il senso all‟autore del testo, la naturalezza al pubblico, mentre il ritmo al compositore. Per quanto riguarda le rime, invece, le tratta come un caso speciale. 4.4.1 Cantabilità Sebbene anche secondo Low si tratti di un criterio quasi ovvio, merita sicuramente la prima posizione in questo campo, perché rappresenta lo skopos primario della traduzione. Anche perché il cantante, o chi per lui commissiona la traduzione di una canzone, vuole un prodotto usabile, da poter vendere. Perciò il target text deve funzionare bene con la musica, e deve poter essere compreso anche ad una velocità più sostenuta, perché il pubblico che lo ascolterà non avrà il tempo di riflettere sulle parole. Ciò significa che deve andare a braccetto con la musica, se si ha una canzone più lenta, con una melodia triste, il testo non potrà essere allegro. Alcune canzoni cercano di far emozionare il pubblico, altre invece vogliono semplicemente far divertire. Anche una persona non esperta di musica riesce a capire se una canzone è cantabile o meno: basta far coincidere gli accenti linguistici ~ 41 ~ con quelli musicali, perché una canzone con gli accenti sbagliati non può mai essere suonata in modo soddisfacente. 16 In italiano ci sono molti “trucchi” per riuscire a far coincidere gli accenti, come la doppia accentazione di parole sdrucciole o semisdrucciole, utilizzabili in metrica sia come sdrucciole che come piane. Spesso, le frasi musicali terminano con l‟accento sull‟ultima nota e i traduttori sono costretti ad usare un monosillabo, o una parola tronca. Un esempio di come poter risolvere questo problema ce lo da Mogol, che però appartenendo ad una vecchia generazione di traduttori stravolge il significato del testo, a favore della cantabilità. The thunder cracks against the night La notte cade su di noi The dark explodes with yellow light la pioggia cade su di noi The railroad sign is flashing bright la gente non sorride più The people stare but I don‟t care vediamo un mondo vecchio che My flesh is cold against the bone ci sta crollando addosso ormai And Cheryl‟s going home. ma che colpa abbiamo noi? (Bob Lind, Cheryl‟s going home, 1966) (The Rokes, Che colpa abbiamo noi?, 1966) L‟accento obbligato in ultima sede mette i traduttori di fronte ad una scelta obbligata, quella che negli scacchi si chiama Zugzwang, e che in linguistica viene definita, più semplicemente, mossa obbligata. Per riempire quella casella bisogna ricorrere a un ristretto novero di 16 Il cantautore. Guida per gli aspiranti alla carriera di autori- cantanti di musica leggera. 1964. ~ 42 ~ soluzioni. Oltre alle soluzioni presentate sopra, spesso si ricorre anche all‟utilizzo di alcune voci del passato remoto, del futuro e del condizionale. I primi due, però, sono molto arcaici, quello più ambito è sicuramente il futuro, sfruttato non solo dai traduttori verso l‟italiano, ma anche dagli stessi cantautori. Un altro aspetto della cantabilità è l‟evidenziazione di determinate parole nel source text per alcuni fini musicali, per esempio potrebbero essere segnate fortissimo, o semplicemente cantate in falsetto. In questo caso, il compositore gli sta dando un‟importanza particolare, e dovrebbero, idealmente, essere tradotte nello stesso posto, altrimenti si potrebbe perdere il focus del verso, facendo cadere l‟evidenziazione su di un‟altra parola. 4.3.2 Senso Quando si traducono dei testi informativi, il senso è l‟aspetto più importante della traduzione. Quando si passa alla traduzione musicale, ~ 43 ~ però, le sue varie sfaccettature ci impongono dei piccoli cambiamenti che serviranno a rendere la canzone più cantabile. Il significato non viene completamente accantonato, rimane sempre un aspetto molto importante; ma la definizione di accuratezza non è la stessa rispetto alle altre traduzioni, perché tende ad allentarsi un po‟. Infatti, una parola può essere rimpiazzata con un suo sinonimo, una metafora con un‟altra che svolga più o meno la stessa funzione in quel contesto. Ciò succede perché questo è un campo in cui la conta sillabica è molto importante per rientrare nel ritmo del source text ed è meglio sostituire una parola, piuttosto che cambiare la melodia della canzone. Il senso, però, si trova al secondo posto nella classifica immaginaria di Low, perché molti, come era solito accadere in passato, continuano a stravolgere completamente il senso di una canzone, rimpiazzando il source text con un target text completamente diverso, che si adatta semplicemente alla musica già esistente. Ma in questo caso stiamo parlando di traduzioni e tradurre significa riportare il senso di un testo in un‟altra lingua. 4.3.3 Naturalezza ~ 44 ~ Questo aspetto include altri aspetti della target language, quali registro e ordine delle parole. Viene associato da Low come il dovere del traduttore verso il pubblico. L‟autore decide di mettere la naturalezza al terzo posto di questa classifica, perché pensa che molti testi da lui presi in analisi siano privi di un ordine logico di parole, il che porta a pensare che sia impossibile fare una buona traduzione musicale. Questa considerazione riporta all‟eterno dibattito: è giusto che si nasconda al pubblico che un testo è stato tradotto? In realtà, il traduttore di canzoni non dovrebbe porsi queste domande, perché la musica è un campo particolare e un testo di una canzone si gioca tutte le sue carte durante il primo ascolto. Ciò fa sì che la naturalezza della lingua sia di primaria importanza. Un‟eventuale innaturalezza, con un conseguente spostamento di parole per far trasparire solamente la precisione semantica, richiederebbe uno sforzo maggiore da parte del pubblico. Il target text non dovrebbe essere tradotto, a meno che non possa essere capito ad un primo ascolto. Per le canzoni, il tempo di comprensione non può essere allungato quanto e come si vuole, come accade per la poesia, in cui una persona può fermarsi e cercare di capire meglio il testo. Non si devono evitare a tutti i costi gli spostamenti di parole all‟interno della frase, ma sarebbe meglio restringerli a quando sono strettamente necessari, per evitare di appesantire il target text. ~ 45 ~ 4.3.4 Ritmo In una canzone, la musica ha il suo ritmo specifico, che determina il ritmo con cui il source text verrà cantato. Il dovere del traduttore al compositore è quello di portare rispetto alla sua creazione, rispettandolo quando si va a tradurre. Molti studiosi, tra cui troviamo Eugene Nida e Frits Noske, pensano che la difficoltà del far combaciare il ritmo, sia solo un problema di conteggio delle sillabe; ad esempio un verso di otto sillabe deve essere tradotto con un altro verso di otto sillabe. Questo obiettivo è sicuramente il più auspicabile, ma impone troppa rigidità al traduttore. I compositori del „900 erano soliti apportare piccoli cambiamenti al ritmo di alcuni versi, dopotutto anche gli stesi compositori moderni spesso apportano delle modifiche al ritmo per far combaciare al meglio la musica con il testo. Anche secondo il Principio Pentathlon una identica conta sillabica significherebbe la perfezione, ma non se la naturalezza del testo ne dovesse risentire. Quindi, un traduttore flessibile può scendere a compromessi e decidere di aggiungere o sottrarre una sillaba, a seconda ~ 46 ~ del caso. Un buon momento per apportare un cambiamento del genere potrebbe essere un pezzo più recitato che cantato, dove il cantante riuscirebbe a giostrarsi meglio e a mascherare una modifica con la sua presenza scenica. Secondo Low, invece, sarebbe meglio aggiungere una sillaba in un melisma17, mentre il miglior posto per sottrarre una sillaba sarebbe su una nota ripetuta, perché questi metodi alterano il ritmo senza però disturbare la melodia. Anche i cambiamenti di melodia, però, sono effettuabili. È sempre meglio cambiare leggermente un po‟ di melodia, piuttosto che avere una frase con un ordine innaturale delle parole. Non si tratta di cambiare totalmente la melodia, ma di rispettare la canzone in generale, modificando leggermente l‟aspetto più sacrificabile in una determinata situazione di impaccio. In alcuni casi, il target text potrebbe anche mancare alcune sillabe, o perché il source text usa molte parole corte, o perché una prima bozza del target text è molto concisa. Allora, il traduttore deve decidere se è meglio aggiungere una parola, o una frase, che sia sempre in linea con il 17 Nella musica vocale, viene detto melisma quel tipo di ornamentazione melodica che consiste nel caricare su di una sola sillaba un gruppo di note ad altezze diverse. La vocale della sillaba viene spalmata sulle varie note, cantata modulando l‟intonazione ma senza interrompere l‟emissione vocale. ~ 47 ~ senso del testo, o semplicemente tagliare alcune note dallo spartito. L‟opzione migliore, ovviamente, è sempre la prima, per rispetto verso il compositore dell‟opera e perché una parola, se aggiunta con giudizio, non cambia il senso del testo. La parola aggiunta deve sempre essere ben studiata e non deve dare l‟impressione di essere un‟aggiunta. Questo può succedere con gli aggettivi: invece di usarne solamente uno, se ne possono usare due molto simili tra loro di significato, in modo che il testo della canzone non venga modificato. In ogni caso, la conta sillabica in sé, non è un metodo molto accurato per misurare il ritmo di una canzone, perché non è come lo schema metrico delle poesie. Bisogna sempre tenere a mente che il testo deve essere cantato e si deve prestare attenzione anche alla lunghezza delle note, che possono variare da una croma ad una semi-breve. Il compito del traduttore non è quello di creare una copia perfette del source text nella target language, ma di creare un target text che vada bene per la musica che si ha e che, soprattutto, rispetti lo skopos di essere cantabile. Per questo motivo, il consiglio di Low è di stare attenti alla lunghezza delle vocali, senza però dimenticare l‟importanza delle consonanti, che sono molto importanti nella canzone italiana. ~ 48 ~ 4.3.5 Rime Questo è lo scoglio che rende la traduzione musicale il mostro nero delle traduzioni. In realtà succede solamente perché molti traduttori danno fin troppa importanza alle rime. Il Principio Pentathlon funziona molto bene per quanto riguarda questo aspetto, perché si oppone alla rigidità di pensiero ed è a favore di una maggiore flessibilità. Nel caso in cui le rime possono essere eliminate senza alcune ripercussione sul target text, molti traduttori fanno bene ad eliminarle completamente, perché non sono una parte importante, non danno forma al testo, come invece afferma Richard Dyer- Bennet; ci pensa il ritmo a dare forma alla canzone. Ovviamente, ci sono casi in cui questo tipo di approccio non funziona, e qui appare in soccorso il Principio Pentathlon, che offre al traduttore di riuscire a mantenere tutte le rime che ritiene giusto, senza però imporre come modello lo schema del source text. ~ 49 ~ Conclusioni Nella mia tesi ho cercato di elencare le caratteristiche della cultura popolare e delle comunicazioni di massa che influenzano notevolmente la musica popolare e la sua traduzione. I concetti di mediazione ed approccio semiotico si sono provati utili per analizzare in maniera più approfondita i cambiamenti che avvengono durante il processo di traduzione. Questi studi non si concentrano più solo sull‟aspetto linguistico della traduzione, ma includono anche la sua componente sociale, anche se ancora non è abbastanza per poter sviluppare dei metodi adatti. La semiotica permette di fare una valutazione delle interazioni e dell‟interdipendenza dei vari elementi che compongono la traduzione di tipo musicale e potrebbe fornirci un migliore apprendimento di quale siano il suo ruolo e la sua influenza nel mondo della musica. Le canzoni popolari sono sicuramente una sfida per chiunque decide di addentrarsi in questo campo, ma non scordiamoci che con nuove teorie pratiche, come quella dello skopos e il Principio Pentathlon, si può facilitare questo immenso compito. La flessibilità che questi due approcci concedono, permette al traduttore di lavorare secondo i suoi principi e di riuscire a fare un buon lavoro generale, senza ~ 50 ~ che si preoccupi troppo di ottenere l‟eccellenza in ogni singolo campo che va a comporre il processo di traduzione. ~ 51 ~ ~ 52 ~ English Section ~ 53 ~ ~ 54 ~ Introduction Even if music is an important part of our everyday lives, it has largely been neglected by academics in translation studies. Music is not just a hobby, but also a powerful mass media that is able not only to influence costumes and practices, but also the wishes of a community. We can‟t live without listening to music, it follows us everywhere we go: shops, restaurants, pubs, clubs, railways and underground stations. It‟s part of our daily lives also under visual form, in TV and concerts, for example. Song translation is seldom taught and there aren‟t as many studies as for the other translation fields, even though there are numerous translations available. Why it is so hard to find a study on song translation, then? The answer to this question is not too hard to find: song translation is not a real translation. It includes a wide range of other factors as well. Translations do not have to take into consideration only the aspects of rhythm, time, tone or rhyme, but social and cultural aspects as well, especially if what is to be translate is a pop song. ~ 55 ~ 1. Studies on Song Translation The few studies we have at hand give relatively little attention on song translation itself. And, most of all, what is missing is a sociosemiotic research; what is taken for granted is that song meanings, and translations, are only important at a linguistic level. To better understand the changes that occur in the process of translation one needs to widen the perspective and study the social and cultural context in which a given song, or its translation, is successful. Then, how is it possible to deal with a translation taking into account both semiotics and the target culture? A socio- semiotic approach has been developed by Itamar Even- Zohar, Gideon Toury and Theo Hermans. The basic idea behind their study is that one has to see translation as a series of interdependent texts, enclosed in many subsystems that form a more complex polysystem. Sounds difficult? It is not! In this framework, translations show characteristics that are the result of the interrelations taking place between the other texts found in this system. So, translations, whether one observes the function or the product, can only be studied in a relational manner; that is, the individual and distinctive characteristics of a translation in a specific genre or at a ~ 56 ~ specific time in history, can only be determined in the context of these relations. It is only thanks to the cultural background that a work gains its value. Even- Zohar‟s approach is similar to a binary system, because it is based primarily on two things: a center and a periphery. At the centre, we can find the most prestigious works of art and genres. In the periphery, however, one can find the forms of the so-called “low” literature and everything is far less organized than the centre. This division between centre and periphery, leads to another two subdivisions that determine the opposition between canonized and noncanonized products. The importance of a specific work or of a specific genre is not objective, because it is something bestowed by institutions, scholars, experts, therefore by people; so this opposition has to be observed by a social point of view. But what makes a work important? Its function. And here one can observe another subdivision: this work has a primary or secondary function? That is to say, this work has an innovative or conservative function within the system? This study has been made possible, because in our society literature is considered as an artifact that represents a system with a systemic evolution. If one decides to analyse music with such parameters, one ~ 57 ~ could see that pop music belongs to the periphery of this system, because it is not considered important by everyone and its function is not exactly innovative, because it just wants to be sold to the masses. At this point, Evan Zohar‟s theory is not able to give us other answers, even though it offers us a sort of framework on which we can ground further reasoning. Here, the innovative concept of Lambert comes into play: the design of maps of mass communication that represent the uses of the different languages in the society. His study on mass media translation is mostly based on audiovisual, but it is also relevant for song translating. If one were to sketch a map, one would see that the production and distribution of pop music is in the hands of a few majors that can reach the audience all over the globe. Cartography helps us draw schemes that help us understand that what is distributed or imported is not a simple song anymore, but a package containing a certain kind of culture, language and values. If we apply sociology and take into account relationships between countries as well, it can be showed that the country that buys more than it sells, is disadvantaged compared to the country that sells more than it buys. In this sense, it is not anymore just a matter of translation, but also an ideological and political issue, because ~ 58 ~ it will be easier to accommodate a country that is more used to a foreign influence, since it will be accustomed to the source language and source culture. Meanwhile, it will be harder for the people of a country who only listens to its own music, in its own language, to fully understand the message the author of the song in the source language wants to convey. What Lambert does not take into consideration is that music is an object that goes through a mediation process, that is what one must take into account when translating. Negus and Hennion acknowledge three kinds of mediation: 1. INTERMEDIARY ACTION : it concerns the interaction between production and consumption of pop music from the audience. It concerns all the interventions of institutions and persons responsible for the production, distribution and consumption of music. The various interventions cannot be perceived as neutral, but function as gatekeeping. 2. TRANSMISSION: it concerns the impact technology has on music production, distribution and consumption. Most of all on how the instruments and the video clips influence the creation and reception of the text. ~ 59 ~ 3. SOCIAL RELATIONSHIPS: it concerns above all the ideologies and how those could privilege some interests rather than others. All of the above, does not imply that that is the only aspect that matters, because also the linguistic aspect is important in a translation. It does not mean that mediation is the only process needed to translate a song, but it is part of the process that the same song undergoes before getting to its destination. Popular songs lyrics are inevitably linked to one another through the characteristics of the music world. Music styles, music genres, music videos, CD covers, mass media, these are the things that influence both consumers and artists and are part of the mental process that induces us to buy or write a song. ~ 60 ~ 2. Socio-semiotic analysis At this point, one last question needs answering. What is the role that music plays in the socio- cultural process of translation? We know for sure that music has an evocative and associative power for those who listen. But, is this power the same both in the target and source language? The issue with modern, popular music is that it is perceived as lacking originality, meaning. Its only purpose is appealing to people, just to be sold. It exists only to meet existing emotional needs; it does not leave any room for the singer and addressees‟ personality. Nevertheless, being devoid of any originality is what makes it so fit to our society, because the written text and the message that the artist is trying to convey lose importance. What really matters is that it is suitable for the addressees. The word “popular” itself underlines its link with the public. Pop music is so tied to society, that it determines the values shared. As I previously said, the changes brought to the target text, during the process of translation cannot be arbitrary, and they cannot be, because they are imposed by socio-cultural values that determine the cultural transfer. ~ 61 ~ Pop music has grown side by side with technological development and is produced with the purpose to be sold and cannot be analysed taking into account only its musical aspect. The musical aspect is of secondary importance and if one keeps considering only this aspect to be relevant, then the field of song translation will never bloom, because what is lacking is the basis needed to create suitable analytic tools. The scholar Philip Tagg was able to include also the semiotic factor in his research. He did not observe only rhythm or rhymes, but also tempo, instrumentation, harmony, accentuation, mechanical, acoustical and dynamic aspects. Using these guidelines provided by Tagg, we can move onto analysing a song translated into another language and we can try to understand why the target text was more successful than the source text. ~ 62 ~ 2.1 Comparison between songs: sociosemiotic and musical analysis. The translation I would like to analyse is one of the greatest songs of the last century: My way, sung by Frank Sinatra. It is one of the most covered songs, but many do not know that Sinatra‟s version is a cover itself. The original song was Comme d’habitude, sung by the French artist Claude François. The definite version of the song was composed by Jacques Revaux and Claude François, who also wrote part of the lyrics together with Gilles Thibaut. The song was originally written in English and was called For me, but it was rejected by every singer it was proposed to. Revaux decided to give it to Claude François, then, who accepted to sing it, but only if he could rewrite part of the lyrics. So he introduced the theme of the struggling lovers, taking inspiration from his relationship with the French actress France Gall. The song was recorder and published in 1967 and immediately became a huge hit in France. Claude François even decided to sing an Italian version of the song, which was not exactly successful and only came out as a B side of Se torni tu. ~ 63 ~ That same year, the singer and composer Paul Anka was in France on holiday and heard the song on the radio. As he later confirmed, at first he did not think the song was any good, but had something to it that made him go to Paris and buy the rights for an American adaptation. Once back in America, Anka completely changed the source lyrics, trying to rewrite it so that it would be perfect for his dear friend Frank Sinatra. When he was done, the song was no more about a struggling couple, but about a man who has no regrets, because he has always lived life his way. Today, more than 2.000 covers of this song have been recorded all over the world, but the most famous is still the Frank Sinatra one. But why? FRENCH VERSION – CLAUDE FRANḈOIS Je me lève et je te bouscule Tu n'te réveilles pas, comme d'habitude Sur toi je remonte le drap J'ai peur que tu aies froid, comme d'habitude Ma main caresse tes cheveux Presque malgré moi, comme d'habitude Mais toi tu me tournes le dos Comme d'habitude Alors, je m'habille très vite Je sors de la chambre, comme d'habitude Tout seul, je bois mon café ~ 64 ~ Je suis en retard, comme d'habitude Sans bruit, je quitte la maison Tout est gris dehors, comme d'habitude J'ai froid, je relève mon col Comme d'habitude Comme d'habitude, toute la journée Je vais jouer a faire semblant Comme d'habitude je vais sourire Comme d'habitude je vais même rire Comme d'habitude enfin je vais vivre Comme d'habitude Et puis, le jour s'en ira Moi je reviendrai, comme d'habitude Toi, tu seras sortie, pas encore rentrée Comme d'habitude Tout seul, j'irai me coucher Dans ce grand lit froid, comme d'habitude Mes larmes, je les cacherai Comme d'habitude Mais comme d'habitude, même la nuit Je vais jouer a faire semblant Comme d'habitude, tu rentreras Comme d'habitude, je t'attendrai Comme d'habitude, tu me souriras Comme d'habitude Comme d'habitude, tu te déshabilleras Oui comme d'habitude, tu te coucheras Oui comme d'habitude, on s'embrassera Comme d'habitude Comme d'habitude, on fera semblant Comme d'habitude, on fera l'amour Oui comme d'habitude, on fera semblant Comme d'habitude As one can see, the title of the song, which means “as usual”, is also the leitmotiv of the original lyrics, which does not have rhymes or a regular structure. There is not a real refrain and there is not any verse ~ 65 ~ structure, just something that vaguely looks like it. The song is autobiographical, as one can understand from the first word “I”, sung a capella. The voice is sweet, but in opposition against the joy of the instrumentation: the rhythm of the guitar, the xylophone and the drum makes it more joyful than it should be. The tune during the verses is quite simple, it rises just to go back down again, without reaching high notes. Everything changes during what we can call the refrain: the brass come into play and the crescendo accompanies the voice toward the inevitable high note. All this creates a distinction between refrain and verses. In the verses he describes the loneliness he feels when he‟s with the woman he loves; in the refrain what happens in his social life, when he‟s out. The repetition of as usual creates a sort of detachment , because the singer complains throughout all the song about his slow, lonely, life to the point that he has to wear a mask not only with the others, but also with himself. The refrain, though, looks like a cry for help. This can be, in part, explained with the story behind the song, because it was Claude François who wrote the refrain, inspired by his story with the French actress France Gall, with whom he had split up after three years of relationship. The source text is completely different from the Anka/Sinatra version, because that song was written for him, but not by him. ~ 66 ~ AMERICAN VERSION – FRANK SINATRA And now, the end is near; And so I face the final curtain. My friend, I'll say it clear, I'll state my case, of which I'm certain I've lived a life that's full. I've traveled each and ev'ry highway; But more, much more than this, I did it my way. Regrets, I've had a few; But then again, too few to mention. I did what I had to do And saw it through without exemption. I planned each charted course; Each careful step along the byway, But more, much more than this, I did it my way. Yes, there were times, I'm sure you knew When I bit off more than I could chew But through it all, when there was doubt I ate it up and spit it out. I faced it all and I stood tall And did it my way I've loved, I've laughed and cried I've had my fill; my share of boozing. And now, as tears subside I find it all so amusing. To think I did all that; And may I say - not in a shy way, No, oh no not me, I did it my way. For what is a man, what has he got? If not himself, then he has naught To say the things he truly feels And not the words of one who kneels The record shows I took the blows And did it my way ~ 67 ~ The meaning of the target text is completely different and that is why it is so successful. This song is so famous, because it was sung by the right singer, at the right time. It talks about a self-made man and Sinatra is also the perfect American dream man. The song opens with a line that could leave people wondering if it is about a man who is going to die (and now the end is near), but Paul Anka wrote that because Sinatra wanted to retire from his singing career, because his songs had a hard time making it into the hit parade and being a crooner was not so striking as before. The target text is about Sinatra himself who, while seeing that the end of his career is near, has no regrets because he has always done things just how he wanted. He sings in a way that is expected from him, but only thanks to Paul Anka, who tried to get in his shoes to write suitable words, even using a stronger language ( I ate it up and spit it out). The melody as well was changed, the verses have some rhyming and the instrumentation is no more joyful, but suitable for the text. The ~ 68 ~ crescendo in the refrain works better with the phrase “I did it my way”, which makes it a kind of hymn, rather than a cry for help. The American dream is based on the culture of the self-made man and this song embodies that spirit. His success is also due to the fact that Sinatra sung it. Moreover, it embodies also the evocative spirit of popular music, reawakening in millions of people that feeling of payback towards all the mistakes we have always made, because, in spite of all, we have all done it our way. ~ 69 ~ 3. A practical approach to song translation In the previous chapters we have seen how a socio- semiotic approach is vital to transform a simple translation into a hit. But what are the practical aspects of song translation? How can one make his/her translation singable once finished? Another task the translator has to carry out is that his/her translation must be singable in the target language. ~ 70 ~ 3.1 First approach to music- linked translation Alfredo Rocca (translator, musician ,professor at the SSML Gregorio VII of Rome and one of the few Italians who works in this field) has elaborated another method for song-translation which is very practical and particularly useful for the “beginners”. This method, that has not been codified in a book yet, is divided in three steps: 1. The first step consists in a semantic translation of the source 2. The second step is more complex. It consists in the counting text; of syllables of the source text and in the recognition of accents. 3. The third one, taking into consideration the number of syllables, the musical and lexical stresses and rhymes, consists in the elaboration of a text in the target language that can be sung. This method includes also the use of a table, composed by three columns. In the first one the translator can insert the source text and then the number of syllables next to each line. In the second column the ~ 71 ~ translator can write the semantic translation whereas, in the third one, the singable target text. Obtaining good results, of course, takes time and a lot of practice. This method is effectively based on an inductive approach to translation. It does not establish a set of a priori rules, on the contrary it allows every “beginner” to follow his/her rules. Here is an example: SOURCE TEXT SEMANTIC TRANSLATION ~ 72 ~ TARGET TEXT 3.2 The Skopos Theory Hans J. Vermeer, german linguist and scholar in the field of translation, says that translation has precise addressees and purposes in certain situations and in his most famous book Groundwork for a general theory of translation, written with Katharin Reiss, he lays the foundations for one of the most relevant theories in the field of translation: the Skopos theory. This is a general but hypercultural theory. This means that also if it can be perceived as less accurate than a specific theory, it is not, because it is applicable to virtually every language or society. His functionalist mind made him think about the fact that every translation needs a purpose and every translator must carry out his tasks keeping this purpose in his mind. There can be more than one purpose and they have to be cleared out when the employer gives the translator his/her job. The Skopos is usually functional to the needs and wishes of the addressees. The skopos theory allows the translator to work freely and to take his/ her own responsibility when it comes to the chosen approach. The ~ 73 ~ source text is not sacred anymore, because it is just a starting point to reach a final goal, a purpose. The goal of the translation is not deducible by the source text, but it depends on the need and wishes of the addressees. The way in which the target text has to be perceived, regulates which translation strategy is suitable. There are three types of general purposes: A. The general purpose B. The communicative purpose C. The strategic purpose When one is doing a song translation, then, what one should follow is the strategic purpose, that is to say the one that asks the question: should my translation be more literal or more free? Since the Skopos of a song is to be sung, then the translation will have to be more free, because it has to go through many changes. The strategy of a translation is determined by the function one wants to give to the target text, that might be different from the source text. That is to say the target text might have a different socio- linguistic meaning in a different socio- cultural background; this way a unique and perfect target text cannot exist, because for just one source text there can ~ 74 ~ be many other target texts and they can be all valid, because what is different is their skopos. This concept is valid especially for song translation, where the source song can have many covers and they can all be famous hits, because what is different is to whom is addressed to. ~ 75 ~ 3.3 The Pentathlon Principle Peter Low has largely contributed to the research in the field of song translation with his Pentathlon Principle, a skopos- based approach to song translating. It is called Pentathlon Principle because the idea behind it is to find the balance among the five different criteria taken into account when translating a song: singability, sense, naturalness, rhythm and rhyme. The name Pentathlon is a metaphor that makes a comparison between athletes and translators. Olympic pentathletes have to compete in five different events and to do so they must optimise their average score; for this reason sometimes they decide to arrive second or third in one or two events in order to preserve energy and not to lose their focus. Their main quality is flexibility, just like a translator. Just like the pentathletes, a translator has to “compete” in five different categories and has to achieve a good overall score, without focusing too much on just on criteria. Peter Low divides the first 4 aspects into the translator‟s duties. Singability is the translator‟s duty to the singer, sense to the author of the source text, naturalness to the ~ 76 ~ audience, while rhythm to the composer. Rhyme, instead, is a special criteria that doesn‟t belong in a translator‟s duties. 3.3.1 Singability According to Peter Low, even if this is pretty taken for granted, it surely deserves the first place, because it is the first and only skopos of a translation. A singer, or who has employed the translator, wants a song that can be used, that can be sung, so that he/she can sell records and make money. So, the target text has to work well with music and has to be understood at a faster speed, because those who will listen to it will not have the time to meditate on every word, since it is a song. This means that it should go hand in hand with the music, because if, for example, the song is a ballad and has sweet melody, the target text cannot be about teenage angst. Some songs try to move the addressees, others just want people to have fun. Even a tone deaf person knows if a song is singable or not: all one has to do is to make the linguistic accents coincide with the musical accents, because a song with wrong accents can never be sung. ~ 77 ~ In Italian there are many tricks to make this happen, like the double accentuation of proparoxytone and semi- proparoxytone words, that can be used both as proparoxytones and paroxytones. Often, a verse ends with the accent on the last note and translators are forced to use monosyllabic or an oxytone word. Mogol give us an example of how one can solve this problem, but being part o fan old generation of song translators, he alters the meaning of the song in favor of the singability. The thunder cracks against the night La notte cade su di noi The dark explodes with yellow light la pioggia cade su di noi The railroad sign is flashing bright la gente non sorride più The people stare but I don’t care vediamo un mondo vecchio che My flesh is cold against the bone ci sta crollando addosso ormai And Cheryl’s going home. ma che colpa abbiamo noi? (Bob Lind, Cheryl’s going home, 1966) (The Rokes, Che colpa abbiamo noi?, 1966) The musical accent on the last word puts a translator in front of an inevitable choice, the one called Zugzwang in chess, and that in linguistics is simply called “obligated move”. To fill that space, one has to turn to a limited group of solutions. Besides the ones presented above, there are others that use the remote past, the future and conditional. The first two are very archaic, the future is the best choice amongst those. ~ 78 ~ Another aspect is the highlighting of particular words in the source text for musical means, for example, they could be marked fortissimo or simply be high pitched. In this case, the author is giving those words a special prominence and they should be, ideally, be translated at the exact same spot, in order not to lose the focus of the whole verse. 3.2.2. Sense When translating an informative text, sense is of paramount importance. But when a translator is working on a song translation, the many aspects he/she has to take into consideration, make the translator decide that maybe there might be need of a couple of changes, for the song to make sense. Meaning is not completely abandoned, but is always an important factor; but the definition of accuracy is not the same in song tanslations, because it tends to have more flexibility. For example, a word can be replaced with a synonym, and a metaphor with a similar one. This happens because this is a field in which syllable count is vital in order to ~ 79 ~ respect the rhythm of the source text. It is better to change a word than the rythym of a song. Nevertheless, sense ranks second in this imaginary classification, because the old habit of completely changing the source text with a brand new target text still has not vanished. 3.3.2 Naturalness This aspect includes other aspects of the target language, such as register and word- order. Low associated it with the translator‟s duty to the audience. He decided to put it in the third place of this imaginary classification, because he thinks that many texts lack logic and a correct word order, giving the idea that it is impossible to produce a good translation of a song. This consideration brings us to the eternal debate: is it right to let people know that a text is translated? Actually, translators should not ask themselves this kind of questions, because music is untypical and a song text must communicate everything on first encounter. That‟s why ~ 80 ~ naturalness is so important. Unnaturalness would require a bigger effort from the audience to try to understand the song. The target text should not exist, if people cannot understand it on a first encounter. Unlike poetry, the time to understand a song cannot be extended, the listener cannot pause and re-read. One should not always avoid changing the word order in a verse, but should do so only when it is necessary. 3.3.3 Rhythm The rhythm of a song determines the way the source text of the song is sung. The translator‟s duty to the composer, is to respect his/her creation when translating. Many scholars like Eugene Nida and Frits Noske think that the main problem with rhythm is syllable count; for example, a verse of eight syllables must be translated into another eight syllable verse. This purpose is desirable, but forces rigidity on the translator. In the 20th century, many composers used to make small changes to the rhythm of some verses, in order to fit the text, modern composers do the same. ~ 81 ~ According to the PP an identical syllable count would mean perfection, but not if naturalness pays the price. So, a flexible translator can make compromises and decide whether one should add or remove a syllable. A good place to make such a change can be a recited verse, rather than a sung one, so that the singer could mask it during the performance. According to Low, though, it is better to add a syllable during a melisma, while the best moment to remove one would be on a repeated note, because this way the translator would alter the rhythm without changing the melody. A translator can choose to alter the melody as well, though. It is always better to slightly change the melody, rather than having an unnatural word- order. In some cases, the target text could lack some syllables, because the source text uses many short words, or because the draft of the target text is concise. Then, the translator has to decide whether it is better to add a word, or a short phrase, that is always in line with the rest of the text, or simply drop a few notes. The best option, in line with the translator‟s duties, is to add a word. The added word always has to be consistent with the text and does not have to be perceived by the audience as added ~ 82 ~ later. For this reason is always better to add an adjective: it does not change the meaning, but only strengthens the noun and one can simply use synonyms to avoid any mistake. Anyway, syllable count is not a wrong method, but it is not very accurate either, because one has to keep in mind that a song has to be sung and one needs to pay attention also to how long a note is. The task of the translator, is not to create a perfect copy of the source text in the target language, but to create a target text that fits the music and that, above all, respects the singability skopos. For this reason, Peter Low‟s advice is to pay attention to the length of the vowels, without forgetting the importance of the consonants, which are really important for Italian songs. ~ 83 ~ 3.3.4 Rhyme This is the part where everyone gets frightened. Actually, one should not be scared of rhymes, because they are not so important as everyone thinks. The pentathlon principle works really well, because it stands in the way of rigidity and promotes flexibility. When rhymes can be eliminated from the target text without any problem or repercussion, one could just drop them, without any consequence, because they do not shape the text. Rhythm gives shape to a song. Obviously, there are some cases where this type of approach does not work, but here comes the Pentathlon Principle that tells the translator to keep in the target text every rhyme he/she can, without having the rhyme scheme of the source text as a model. ~ 84 ~ Conclusion In my dissertation I have tried to list the characteristic of popular culture and mass media that influence popular music and its translation in a big way. The concepts of mediation and semiotic have proven to be useful to better under stand the changes that occur during the translation process. Some of the studies I have quoted and discussed do not focus only on the linguistic aspect of translation, but include also its social component, even if up until now this has not been enough to develop suitable translating methods. Semtioc allowed me to value the interactions and the interdependance of the many aspects that form what is musical translation. Semiotic could also give us a better understanding on which it plays exactly in this fields. Popular song translation is a challenge for everyone, but let‟s not forget that with new theories and, studies, e.g. the Skopos Theory and the Pentathlon Principle, our shoulders can be a little bit lighter, because flexibility takes a huge weight off the translators‟ shoulders. The translator will not have to think to do its best under every aspect, because that is impossible, he/she only ha sto gain the best overall score possible. ~ 85 ~ ~ 86 ~ Deutsche Abteilung ~ 87 ~ ~ 88 ~ Einleitung Obwohl Musik ein wesentlicher Bestandteil unseres Lebens ist, stellt die musikalische Wissenschaftlern Übersetzung noch immer einen von vernachlässigten Bereich dar. Immerhin ist Musik nicht nur lediglich ein Zeitvertreib, sondern auch ein wichtiges Mittel der Massenkommunikation und ein Produkt, das nicht nur die Sitten und Gebräuche einer bestimmten Kultur, sondern auch die Wünsche der jeweiligen Gesellschaft wiederspiegelt. Sie ist Teil unseres Lebens und begleitet uns, wo auch immer wir uns befinden: an Bord von Transportmitteln, in Bars, Clubs, Restaurants, Geschäften. Wir können ihr auch in visueller Form folgen, etwa durch das Fernsehen oder indem wir Konzertveranstaltungen beiwohnen. Die Übersetzung von Musik ist ein eigenartiges Phänomen, weil fast nicht darüber gesprochen wird, trotz der großen Menge an Übersetzungen; man denke nur an die Übersetzung von Musicals, die für das Publikum in anderssprachigen Ländern angepasst werden. Warum ist es also so schwer, einige Experten der Übersetzung zu finden, die sich damit befassen? Die Antwort ist eigentlich gar nicht so schwer: denn die musikalische Übersetzung ist keine Übersetzung im ~ 89 ~ eigentlichen Sinne. Sie enthält eine viel breitere Palette von zu berücksichtigenden Faktoren . Es handelt sich nicht nur um Faktoren wie Rhythmus, Tempo, Stimme oder metrischen Schema; es kommen soziale und kulturelle Faktoren hinzu, vor allem, wenn man den Song in ein beliebtes Lied übersetzen will. ~ 90 ~ 1. Studien über die musikalische Übersetzung Das, was jedoch in all dieser Forschung fehlt, ist eine semiotische Sozialstudie; selbstverständlich ist, dass die Bedeutung der Lieder und ihre Übersetzungen von rein sprachlichem Interesse sind, während in vollem Umfang endgültigen jene Version Änderungen zu verstehen sind, die zur der eines die Songs führen. Dies steigert Aufmerksamkeit. Doch auch der soziale und kulturelle Zusammenhang, in dem ein bestimmtes Lied entsteht, hat mehr Relevanz als im Falle von anderen Musikstücken . Wie ist es möglich, sich mit der Übersetzung unter Berücksichtigung der Semiotik und der Zielkultur zu beschäftigen? Ein sozio-semiotischer Ansatz wurde von Itamar Even-Zohar, Gideon Toury und Theo Hermans entwickelt. Die Grundidee dieser Studie ist, die Übersetzung als eine Reihe von voneinander abhängigen Texten zu betrachten, innerhalb der verschiedenen Teilsysteme eingeschlossen werden, die zu einem Mehrfach-System mit komplexeren Formen führt. Erscheint dies schwierig? Eigentlich gar nicht. Was passiert, ist, dass die Übersetzungen bestimmte Merkmale in diesem System einnehmen, die ~ 91 ~ das Ergebnis der wechselseitigen Beziehungen sind, die wir mit anderen Texten in demselben System erleben. Scheint auch dies schwierig zu sein? So können Übersetzungen unabhängig von der Tatsache, ob sie die Funktion oder das Produkt betreffen, lediglich in einer relationalen Weise untersucht werden. Individuelle Besonderheiten der Übersetzung in einem bestimmten Zeitraum oder Genre können nur im Rahmen dieser Beziehungen bestimmt werden. Nur dank des Kontextes entsteht ein Werk, das einen bestimmten Wert erhält. Das sogenannte Even-Zohar-System ist ein binäres System, das gänzlich auf einer Mitte und einer Peripherie beruht. In der Mitte können wir in einer geordneten Art und Weise all die bekanntesten Werke finden, die je nach ihren jeweiligen Genres angeordnet sind . Diese Aufteilung zwischen Zentrum und Peripherie führt zu zwei weiteren natürlichen Unterteilungen, welche die Dynamik des gleichen Systems bestimmen. Dies unter Beachtung der bedeutendsten Produkte oder indem andere als unwichtiger angesehen werden. Obwohl die Bedeutung einer bestimmten Arbeit oder irgendeine Art sicherlich kein objektiver Faktor ist, ist es in der Tat der Qualität von Institutionen zuzuschreiben , Gruppen von Wissenschaftlern, Experten, kurz gesagt, den Menschen; diese Opposition sollte aus sozialer Sicht beobachtet werden. Doch was macht eine Arbeit wichtig? Ihre Funktion. Und hier ~ 92 ~ erscheint eine weitere Unterteilung in diesem System: hat die Arbeit eine primäre oder sekundäre Funktion? Das heißt: hat sie eine konservative oder innovative Funktion innerhalb des Systems, in dem sie ausgeführt wird? Diese Studie wurde möglich, weil in unserer Gesellschaft Literatur als Artefakt betrachtet wird, die ein System mit systematischer Evolution darstellt. Wenn wir Musik mit den gleichen Parametern analysieren, so können wir feststellen, wie die sogenannte populäre Musik tatsächlich am Rande dieses Systems liegt, weil sie nicht als bedeutend angesehen wird; gleichzeitig als nicht innovativ, da sie dazu bestimmt ist, die Anforderungen eines Massenpublikums zu befriedigen. An diesem Punkt ist die Even-Zohar-Theorie nicht mehr in der Lage, Antworten zu geben, auch wenn sie uns eine gewisse Art von Struktur zur Verfügung gestellt hat, auf der sich unsere Argumentation stützen. Nunmehr kommt das innovative Konzept von Lambert bei der Niederschrift von Karten ins Spiel, welches die Verwendung verschiedener Sprachen in einer bestimmten Gesellschaft darstellt. Seine Studie über Übersetzung im Bereich der Medien basiert vor allem auf der Grundlage der Übersetzung von audiovisuellen Beiträgen, gilt jedoch auch für die Welt der Musik. Wenn wir eine Karte verfolgen, würden wir ~ 93 ~ feststellen, dass sich die Produktion und der Vertrieb von Unterhaltungsmusik in den Händen weniger Großkonzerne befindet, die das Publikum auf der ganzen Welt erreichen können. Die Kartografie hilft uns, die Muster zu verfolgen. Dieses Muster verdeutlicht uns, dass das, was importiert und verteilt wird, nicht mehr nur ein einfaches Lied ist, sondern ein Paket, das auch eine bestimmte Art von Kultur, Sprache und Werten enthält. Wenn man mittels der Soziologie die Beziehungen zwischen den Ländern untersucht , erkennt man, dass die Nation, die mehr exportiert als importiert, im Vergleich zu einem Land, dessen Exporte nicht so umfangreich sind, benachteiligt ist. Und es wird nicht nur ein Übersetzungsproblem sein, denn es kommt noch ein politisches und ideologisches Problem hinzu. Denn einem Land, welches mehr an ausländische Einflüsse gewöhnt ist, wird es leichter fallen, die eigene Kultur, von der es anhängt, seinerseits zu exportieren. Während ein Land, welches immer daran gewöhnt ist, nur die eigene Musik zu hören, es sicherlich schwieriger hat, die ausländische Musik zu verstehen. Es muss mehr getan werden, um Musik überall verständlich zu machen. Lambert ist jedoch nicht der Ansicht, dass Musik ein Objekt über das Mediationsverfahren hinaus ist, das im Falle einer Übersetzung in Betracht gezogen werden muss. Negus und Hennion unterscheiden drei verschiedene Arten von Vermittlung: ~ 94 ~ „ACTION-VERMITTLER“: bezieht sich auf die Prozesse und Wechselwirkungen, die zwischen der Produktion und dem Konsum der Unterhaltungsmusik aus dem Publikum bezogen werden. Es enthält alle Beiträge aus dem Bereich Handel. Die verschiedenen Operationen können nicht als neutral angesehen werden, haben jedoch durchaus eine Steuerfunktion. ÜBERTRAGUNG: bezieht sich auf die Auswirkungen der Technologie auf die Produktion, Verteilung und Konsum von Musik. In erster Linie, wie Mittel und Musikvideos Einfluss auf die Entstehung und Aufnahme des geschriebenen Textes haben. SOZIALE BEZIEHUNGEN: betrifft vor allem Ideologien, und wie diese einige Interessen auf Kosten der anderen begünstigen können. All dies soll nicht bedeuten, dass dies der einzige wichtige Aspekt des Textes ist. Es bedeutet weiterhin nicht, dass die Vermittlung der einzige Prozess ist, der verwendet wird, um ein Lied zu schreiben und es zu übersetzen. Doch ist es ein wesentlicher Bestandteil des Prozesses, der das Lied erfährt, bevor es sein natürliches Ziel erreicht. Die unterschiedlichen Texte der populären Songs sind miteinander verbunden durch all das, was die Welt der Musik charakterisiert. Die verschiedenen Arten der musikalischen Genres miteinander verbinden, ~ 95 ~ Musikvideos , CD-Covers, verschiedene Medien, welche die Musik übertragen. Das alles sind Dinge, die sowohl die Konsumenten als auch die jeweiligen Künstler beeinflussen und somit Teil jener Entscheidungen, die jeden Tag in Bezug hinsichtlich des Erwerbs von Tonträgern oder des Verfassens eines Musikstücks gemacht werden. ~ 96 ~ 2. Sozio-semiotische Analyse Es muss jedoch noch ein Problem behandelt werden . Welche Rolle spielt die Musik im soziokulturellen Übersetzungsprozess ? Wir wissen, dass Musik eine eindrucksvolle und assoziative Kraft auf den Hörer hat. Aber wird gerade diese Kraft die gleiche in zwei verschiedenen Sprachen sein? Das Problem der moderneren Unterhaltungsmusik ist, dass sie ohne Originalität wahrgenommen wird. Ihr einziger Zweck ist es, einem breiteren Publikum zu gefallen, mit dem einzigen Ziel, gut verkauft zu werden. Es geht darum, im Hörer schon bestehende Emotionen zu wecken, und dies möglichst häufig; der Künstler hat keine persönliche Individualität, weil der Zweck der Musik von so vielen Menschen wie möglich wahrzunehmen ist. Allerdings ist seine mangelnde Originalität für die Menschen von Nachteil, weil der Text seine Bedeutung verliert, sodass die Botschaft, die der Künstler zu vermitteln versucht, an Wert verliert und dass der einzigste Zweck jener ist, für das Ziel geeignet zu sein, an die er gerichtet ist. Das Musikgeschäft ist somit an die Gesellschaft gebunden, die tatsächlich die gleichen Werte bestimmt. ~ 97 ~ Die Änderungen, die in einem Text während des Übersetzungsprozesses erfolgen, können nicht willkürlich sein, weil sie von sozio-kulturellen Werten bestimmt werden, die den gleichen Kulturtransfer steuern. Unterhaltungsmusik , die mit der Industrialisierung der Gesellschaft und der einhergehenden Technologie untrennbar verbunden ist, wird mit dem einzigen Zweck produziert , an die Massen verkauft zu werden und kann daher nicht mit Parametern untersucht werden, die nur ihren musikalischen Aspekt betreffen. Letzterer ist zweitrangig und nur, wenn Sie auch weiterhin diesen Aspekt berücksichtigen, wird fortentwickeln, weil sich die musikalische Übersetzung ihr die Grundlage fehlen, um nie die geeigneten Analysemittel zu schaffen. Philip Tagg ist ein Gelehrter, der es geschafft hat, die Semiotik in seine Studie aufzunehmen. Er berücksichtigt zusätzlich die üblichen Faktoren wie Rhythmus und Reimschema; die Untersuchung erstreckt sich auch auf andere Aspekte, wie zum Beispiel die Klangfarbe , Instrumentierung, Tonalität, Harmonie, welche die Beziehung zwischen der Stimme mit den Instrumenten und den dynamischen, akustischen und mechanischen Faktoren eines Songs herstellt. ~ 98 ~ 3. Praktischer Ansatz für die musikalische Übersetzung In den vorangegangenen Kapiteln haben wir einen soziosemiotischen Ansatz als wichtig angesehen, um aus einer einfachen Übersetzung einen denkwürdigen Erfolg zu machen. Doch welches sind die praktischen Aspekte der musikalischen Übersetzung? Wie stellt Sie sicher, dass Ihre Übersetzung singbar wird, wenn sie einmal vollendet ist? Eine weitere, zusätzliche Aufgabe des Übersetzers ist es , dafür zu sorgen, dass der Song für die Öffentlichkeit in der jeweiligen Zielsprache angemessen ist. Daran ist der pragmatische Zweck einer musikalischen Übersetzung zu erkennen, sonst wird dieser Song eingängig und wahrscheinlich vor allem singbar sein. ~ 99 ~ 3.1 Erste Annäherung an die MusikÜbersetzung Eine sehr nützliche Methode in der musikalischen Übersetzung wird von Professor Alfredo Rocca entwickelt (Übersetzer, Musiker und Dozent an der SSML Gregorio VII in Rom, und einer der wenigen Experten in Italien, der sich mit diesem Bereich beschäftigt), jedoch noch nicht in einem Buch richtungsweisend beschrieben ist. Diese Methode, die während des Übersetzungskurses gezeigt wurde, richtet sich an Studenten ohne Erfahrung in der musikalischen Übersetzung und ist in drei "Schritte" unterteilt: • Der erste Schritt besteht aus der semantischen Übersetzung des Textes, um eine klare Bedeutung der einzelnen Vers zu erhalten (und somit auch des gesamten Songs); • Der zweite Schritt ist komplexer und bestimmt die Anzahl der Silben der Verse des Ausgangstextes und der Identifizierung der Akzente in jeder Zeile; • Der dritte Schritt erfolgt unter Berücksichtigung der semantischen Übersetzung, der Anzahl der Silben, der Akzente der Verse und Reime ~ 100 ~ und ist durch die Entwicklung der Übersetzung als kreative Lösungen in der Zielsprache singbar . Dieses Verfahren beinhaltet die Erzeugung einer Tabelle aus drei Spalten; die erste enthält den Originaltext und die Anzahl der Silben, die zweite die semantische Übersetzung und die dritte die singbare Version. Dank dieser Maßnahme ist es möglich, die Sie immer eine "Kontrolle" bezüglich des ursprünglichen Text haben können, sodass eine dünne Linie zwischen der Übersetzung einer Passage und ihre "Verjüngungskur" in einer anderen Sprache gezogen werden kann. Um eine akzeptables Ergebnisse zu erhalten, ist natürlich viel Übung erforderlich. Es ist in der Tat eine induktive Methode, die nicht etwa an Fachleute gerichtet ist, sondern jedem angehenden Übersetzer ermöglichen soll, seine eigenen "Arbeitsregeln " auf kreative Weise zu entwickeln. ~ 101 ~ 3.2 Die Skopostheorie Hans J. Vermeer ist ein deutscher Sprachwissenschaftler und bekannter Erforscher auf dem Gebiet der Übersetzung. Er behauptet, dass die Übersetzung einen Empfänger hat sowie spezifische Zwecke in bestimmten Situationen erfüllt. In seinem berühmten Buch Grundlegung einer allgemeinen Translationstheorie , das er zusammen mit Katharin Reiss geschrieben hat, legt den Grundstein für eine der wichtigsten Theorien im Bereich der Übersetzung der letzten Jahre: die sogenannte Skopostheorie. Diese ist eine allgemeine Theorie, und gilt also praktisch für alle Kulturen. Sein funktionsorientierter Geist führte ihn dazu, über den Tatbestand nachzudenken, dass jede Übersetzung einen Zweck haben muss und dass sie jeder Übersetzer vor Augen haben muss, um seine Arbeit mit diesen etablierten Zielen zu vervollständigen. Diese müssen schriftlich festgehalten werden , wenn die Auftraggeber einer Übersetzung sich an den Übersetzer wenden, der als Experte in seinem Fach gilt, auf den man sich verlassen kann. Letzterer wird dann die gesamte Arbeit ausführen und gleichzeitig auch entscheiden, welche Rolle der Quellentext bei dieser Leistung spielt. Skopos ist fast immer ~ 102 ~ funktional auf die Bedürfnisse und Erwartungen der Öffentlichkeit orientiert. Diese Theorie kann der Übersetzer dahingehend nutzen, um mit großer Freiheit und Verantwortung für die gewählten Ansätze zu arbeiten. Die Skopostheorie ist nicht etwas Heiliges, sondern lediglich nur ein Ausgangspunkt , um ein bestimmtes Ziel zu erreichen. Der Zweck der Übersetzung ist nicht mehr abhängig von der ST, sondern von den Erwartungen und Bedürfnissen des Endabnehmers . In der Praxis müssen in der Art und Weise der TT die Regeln der Übersetzungsstrategie wahrgenommen werden, die als die günstigsten gelten. Es gibt drei allgemeine Zweck-Typen: - Der allgemeine Zweck - Der kommunikative Zweck - Der strategische Zweck Im Falle der musikalischen Übersetzung ist das wichtigste das strategische Ziel: Hierbei kommt die Frage auf, ob es in diesem Fall besser sei, eine wortwörtliche Übersetzung zu erarbeiten oder eine, die ungebundener an den Quellentext ist? Im Falle einer musikalischen Übersetzung, die auch auf eine Singbarkeit in der Zielsprache abzielt, ~ 103 ~ wird folglich die Übersetzung freier sein, denn sie muss zahlreichen Kriterien entsprechen. Das Übersetzungsstrategie wird durch die Funktion bestimmt, die Sie beabsichtigt, der TT zu verleihen, die nicht gezwungenermaßen die gleiche wie die der ST sein muss. Das heißt, da die TT ein kulturübergreifender Text ist, kann sie eine andere soziolinguistische Bedeutung in einem unterschiedlichen soziokulturellen Zusammenhang einnehmen; wodurch das Ziel erreicht wird, einen einzigen, nicht notwendigerweise perfekten Text zu haben. Denn für eine einzige ST nur kann es viele andere TT geben, die alle gleichermaßen gültig sind . Dieses Konzept ist besonders auf einen Song anzuwenden, wobei dieser in der Originalversion mehr als eine Abdeckung haben kann, doch alle Varianten den gleichen Erfolg erreichen können, weil dieser nicht nur durch soziale Regeln bestimmt wird, sondern auch durch seine maximale Singbarkeit, wenn man so will, den Skopos Maximum. ~ 104 ~ 3.2 Pentathlon- Prinzip Peter Low ist einer der Wissenschaftler, die am meisten dazu beigetragen haben, die Forschung über die musikalische Übersetzung voranzutreiben. Zu seinen wichtigsten Beiträgen für diese Branche gehört sicherlich das sogenannte Pentathlon-Prinzip, ein Ansatz zur Übersetzung, der auf der Theorie des Skopos basiert. Das Prinzip wird so genannt, weil es sich auf die Ausgeglichenheit fünf verschiedener Aspekte stützt, die berücksichtigt werden müssen, wenn eine musikalische Übersetzung erfolgt : Singbarkeit, Bedeutung, Natürlichkeit, Rhythmus und Reim. Der Name ist eine Metapher, um Fünfkämpfer mit einem Übersetzer zu vergleichen. Im Mehrkampf müssen die Athleten in fünf verschiedenen sportlichen Disziplinen antreten und in der Lage sein, ihre durchschnittliche Punktzahl zu optimieren. Aus diesem Grunde entscheiden sie oft, in einem jeweiligen Wettkampf Zweiter oder Dritter zu werden, um vor allem die Konzentration und ihre Energien für andere Disziplinen zu bewahren. Ihre Haupteigenschaft, wie auch die der Übersetzer, muss die Flexibilität sein. Auch die Übersetzer müssen sich wie Pentathleten in fünf verschiedenen Disziplinen messen. Sie müssen ein gutes Gesamtergebnis ~ 105 ~ erhalten, ohne sich übermäßig auf nur einen Aspekt zu konzentrieren und hierbei einen anderen zu vernachlässigen, der ihren unwichtiger erscheint. Peter Löw unterteilt die ersten vier Aspekte in "des Übersetzers Pflichten." Die Singbarkeit als die Pflicht des Übersetzers gegenüber des Interpreten , die Bedeutung gegenüber des Textverfassers, die Natürlichkeit gegenüber der Öffentlichkeit, während sich der Rhythmus mit dem Komponisten befasst. Was den Reim betrifft, so wird dieser als Sonderfall behandelt . ~ 106 ~ Schlussfolgerungen In meiner vorliegenden Ausarbeitung habe ich versucht, die Eigenschaften der populären Kultur und Massenkommunikation aufzulisten, die wesentlich sowohl die populäre Musik als auch deren Übersetzung beeinflussen. Die Vermittlungskonzepte und der semiotischen Ansatz haben sich in vertiefender Art und Weise mit der Analyse der Veränderungen befasst, die während des Übersetzungsprozesses auftreten. Die erfolgten Studien konzentrieren sich nicht nur auf die Sprache der Übersetzung, sondern enthalten auch die soziale Komponente, obwohl es immer noch nicht ausreichend ist, um geeignete Methoden zu entwickeln. Die Semiotik ermöglicht eine Beurteilung der Wechselwirkung und der gegenseitigen Abhängigkeit der verschiedenen Elemente, welche die Art der musikalischen Übersetzung bilden und ein besseres Erlernen bieten könnte, was seine Rolle und seinen Einfluss in der Musikwelt stärkt. Volkslieder sind auf jeden Fall eine Herausforderung für alle, die beschlieβen, sich mit diesem Themenbereich zu befassen. Doch dürfen wir hierbei nicht vergessen, dass mit der Hilfe von neuen Theorien, wie die Skopostheorie und das Pentathlon-Prinzip, diese gewaltige Aufgabe erleichtert werden ~ 107 ~ kann. Die Flexibilität, die diese beiden Ansätze gewähren, ermöglicht es dem Übersetzer, gemäβ seinen Grundsätzen zu arbeiten und eine gute allgemeine Arbeit zu leisten, ohne sich besonders über die Exzellenz in allen Bereichen kümmern zu müssen, die den Übersetzungsprozess charakterisiert. ~ 108 ~ ~ 109 ~ Ringraziamenti Ci tengo molto a ringraziare tutti i Professori che mi hanno sostenuta durante questi tre intensi anni di studio e in questi mesi di scrittura della tesi. In particolar modo vorrei ringraziare la direttrice, nonché mia relatrice, Professoressa Adriana Bisirri, e gli altri correlatori: il Professor Alfredo Rocca, il Professor Wolfram Kraus e la Professoressa Claudia Piemonte. Il grazie più grande va di sicuro alla mia famiglia; le mie sorelle, Carlotta e Giorgia, che mi hanno sempre spronata e incitata a fare di meglio e i miei genitori, Monica e Stefano, senza il cui amore e supporto non sarei mai arrivata dove sono oggi. Inoltre, ci tengo in particolar modo a ringraziare altre due persone che ho conosciuto durante questi tre anni e che porterò per sempre nella mia vita. Grazie Stephanie, mia migliore amica, per tutti i consigli sinceri e per la tua bontà. Per me ci sei sempre, nonostante la distanza. E grazie Marco, la mia distrazione preferita. Fai di me una persona migliore ogni giorno che condividiamo insieme. ~ 110 ~ Infine grazie a tutti coloro che condividono con me dei ricordi e che hanno contribuito a dare forma al mio pensiero e alla mia personalità, in un modo o nell‟altro. ~ 111 ~ ~ 112 ~ Bibliografia Even-Zohar, Itamar. 1990. Poetics Today 11/1. 1997 Factors and Dependencies in Culture: A revised outline for polysystem culture research 24/1: 15-34 Haupt, Else. 1957. Stil- und sprachkundliche Untersuchungen zum deutschen Schlager. Non pubblicato. Tesi PhD. Università di Monaco. Hebdige, Dick. 1979. Subculture: the meaning of Style. London and New York: Routledge. Hennion, Antoine. 1993. 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