Dinamica ♦ Studia le cause del moto ♦ Problema fondamentale: determinare il moto note le cause (forze) agenti ♦ per ora, dinamica del punto materiale. Forze Legge d’inerzia (1a legge “di Newton”) In assenza di cause esterne un corpo persevera nel suo stato di quiete o di moto uniforme Sperimentalmente è una estrapolazione ad un caso ideale senza attrito. [Buona approssimazione per corpi celesti e particelle (sub)atomiche] superfici scabre superfici levigate sup. ancor più levigate tende a risalire allo stesso livello L’argomento di Galileo: piani inclinati 1a Legge “di Newton” (Legge d’inerzia) r Se il moto non è rettilineo uniforme ( a ≠ 0 ) allora deve agire una forza. Esempi: Moto rettilineo non uniforme Caduta dei gravi: |a|=g=9.8m/s2 v a Moto non rettilineo v2 aN = ≠0 R Difficoltà: moto e quiete sono sempre relativi: dipendono dal sistema di riferimento Un sistema di riferimento in cui vale la legge d’inerzia si dice Sistema Inerziale Esiste? Come si sa che un sistema è inerziale? Se sappiamo che un corpo non è soggetto a forze e osserviamo a=0 (es. nello spazio interstellare) Come sappiamo che non agiscono forze? • Sistema solidale con la distribuzione di massa “media” dell’universo In pratica si utilizza la radiazione cosmica di fondo. fondo vS = 369 ± 2 km / s • Anche la Terra può andar bene in pratica (moti limitati nel tempo e nello spazio, accelerazioni >> ω2RT=0.034 m/s2 ....) Enunciazione alternativa della 1a Legge: Esiste almeno un sistema inerziale inoltre un sistema in moto rettilineo uniforme rispetto ad un sist. inerziale è inerziale (v. moti relativi) Forza Serve una definizione preliminare operativa di Forza • ∆x • ∆x’ Si può prendere il peso di un certo corpo come campione di forza Una molla consente di confrontare le forze F = F0 2 oggetti identici: ∆x’=2∆x ∆x ∆x0 per una molla ideale. Comunque basta calibrare Modulo o intensità di una forza qualsiasi. Dinamometro F La forza è una grandezza vettoriale (Non è una grandezza fondamentale. La definizione S.I. si vedrà più avanti) Nota: non esistono forze in astratto: ogni forza è dovuta a interazione fra sistemi fisici se su un corpo agisce una forza, dev’esserci un altro corpo che agisce su di esso. Massa Applicazione di una forza costante ad un corpo libero (su piano orizzontale privo di attrito). Oss. sperimentale: moto uniformemente accelerato dinamometro F F F1 F = 2 = ... = N = m a1 a2 aN piano senza attrito massa inerziale del corpo la massa è una costante che dipende solo dal corpo B A F F F1 F = 2 = ... = N = m A a A1 a A 2 a AN Forze applicate ad A F F1 F = 2 = ... = N = m B a B1 a B 2 a BN Forze applicate a B F F1 F2 = = ... = N = mA+ B = mA + mB Forze applicate ad A+B a1 a2 aN La massa è una grandezza scalare >0. Additiva. Grandezza fondamentale. Dall’unità di massa si costruisce anche l’unità di forza. Una forza di 1N imprime a=1m/s2 a m=1kg [m ] = kg [F ] = kg m =N 2 s 2aa Legge di Newton r F = ma Dalle esperienze precedenti risulta: Legge fondamentale della dinamica m Legge vettoriale. F a: direzione e verso di F F: forza totale o risultante FTOT=R F1 F1 F2 F2 r r R = ma ⎧ F X = ma X ⎪ ⎨ F Y = ma Y ⎪ ⎩ F Z = ma Z a1=F1/m aTOT=R/m a2=F2/m r r F r r r F a = 1 + 2 = a1 + a 2 m m 2aa Legge di Newton Equazione del moto r dv F =m dt F =m r d 2r nota F(t) o F(r) (più condizioni iniziali) si può ricavare v(t) o r(t) dt 2 E’ il problema generale della dinamica. Strategia per la risoluzione dei problemi: individuare le forze agenti e applicare la 2a legge. Nota la legge oraria r(t), v(t) per il punto materiale di massa m consente di ricavare la forza totale agente sulla Misura dinamica della forza v2 r r r a = aT + aC con aC = R r r r F = FT + FC ⇒ v R FC Es: in un moto circolare uniforme la forza totale è “centripeta” v2 FC = maC = m R Esempi di misura dinamica della forza spinta portanza Un aereo di massa m decolla con velocità costante. Determinare la forza totale agente peso resistenza aria r r v = cost ⇒ a = 0 r r FTOT = ma = 0 Un’auto di massa m ha accelerazione a. Quanto vale la forza totale agente sull’auto? Un aereo si muove con moto circolare uniforme su una circonferenza di raggio R. Detta v la velocità in modulo, determinare la risultante delle forze agenti. r r r a = aT + a C v2 aC = = ω2R r r r R ⇒ FTOT = FC = maC aT = 0 FTOT v2 =m R Formulazione integrale della 2a legge di Newton: Teorema dell’impulso r r dv F =m dt r r ⇒ Fdt = mdv ⇒ Impulso della forza t2 r r ∫ Fdt = ∫ mdv t2 t1 r I = t2 ∫ t1 [I ] = Ns = kg m s r r F dt = m ∆ v t1 r r p = mv quantità di moto [ p ] = kg m = Ns s r dpr F= dt Esempio. Moto 1D con forza costante. r r I = ∆p Ft = m(v − v0 ) cioè F v = v0 + t = v0 + at m Limitazioni della 2a Legge della dinamica. sistema inerziale v << c La legge vale per forze “reali” solo in un sistema inerziale. Come si vedrà, si può estendere la legge ad un sistema non inerziale a patto di includere le “forze apparenti”. La formulazione vale solo per “velocità non relativistiche” In Meccanica Relativistica: m = m 1− 0 v c 2 r p = 2 Con questi cambiamenti, la 2a Legge resta valida nella forma: λ << D r m 0v 1− v c 2 m0: massa a riposo 2 r dp F = dt La legge descrive il moto di corpi macroscopici. Cessa di valere nel limite a livello atomico-molecolare dove si deve usare la meccanica quantistica. 3aa Legge di Newton (di azione e reazione) Le forze sono dovute a interazione mutua fra sistemi fisici. fisici Esistono sempre in coppia. Le forze della coppia sono fra loro opposte A e dirette lungo la congiungente (*) zattere si muovono FA FB B zattera immobile r r F A = FB A FA B A FA FB B FB Terra Luna Nota: il fatto che FA+FB=0 non significa che non vi siano accelerazioni, anzi. FA e FB agiscono su corpi diversi (*) non sempre vero: v. forza magnetica fra cariche in movimento. Si suppone vero in questo corso 3aa Legge della Dinamica Esempi Locomozione terrestre forza esercitata sul pavimento Locomozione in un fluido forza agente sulla persona aereo o nave ad elica .... forza agente sull’auto forza agente sull’aereo forza esercitata sull’aria elica Moto a reazione non è necessario un mezzo esterno forza esercitata sul fondo stradale Interazioni fondamentali Tutte le forze sono riconducibili a 4 interazioni fondamentali Gravitazionali Interazione fra masse. Attrattiva, raggio d’azione infinito Domina la dinamica celeste. Forza peso ecc. Elettromagnetiche Interazioni fra cariche elettriche. Attrattiva o repulsiva, raggio infinito. Domina interazioni atomiche/molecolari ecc. Forti Interazione fra quark. Molto complessa. Corto raggio (<10-15 m) Domina struttura e interazioni nucleari, dinamica stellare, primi istanti dell’universo Deboli Interazione fra ‘cariche deboli’. Decadimento beta. Importante nella dinamica stellare. Tutte le forze nell’esperienza comune hanno natura gravitazionale o elettromagnetica. Classificazione “pratica” delle forze che saranno trattate nel corso 678 Forze a distanza Forze di “contatto” 67 Forza elastica Attrito dinamico Attrito viscoso/ resistenza del mezzo Forza muscolare, .... Reazione normale Tensione di una fune/filo Attrito statico 67 678 Forza gravitazionale (f. peso) Forza elettrostatica Forza elettromagnetica Forza di Lorentz Reazioni vincolari Tutte le forze di “contatto” sono, in ultima analisi, di natura elettromagnetica. Nota: le reazioni vincolari sono le forze più difficili da trattare: si possono ricavare solo analizzando il sistema fisico caso per caso. Applicazioni. 2° Principio della Dinamica Equilibrio di un punto materiale (FTOT=0) Caso di 2 forze: F1 F2 ⎧ F 2 X = − F1 X ⎪⎪ ⎨ F 2 Y = − F 1Y ⎪ ⎪⎩ F 2 Z = − F 1 Z Forze opposte Caso di 3 forze: F1 ⎧ F1 X + F 2 X + F 3 X = 0 ⎪⎪ ⎨ F 1Y + F 2 Y + F 3 Y = 0 ⎪ ⎪⎩ F 1 Z + F 2 Z + F 3 Z = 0 F3 F2 Forze sullo stesso piano T N P P Forza gravitazionale o Forza peso Tutti i corpi, in un medesimo luogo, cadono con la stessa accelerazione (nel vuoto) che sulla Terra vale in media g = 9 .80665 m s 2 L’indipendenza dell’accelerazione di gravità dalla natura dei corpi è verificata con alta precisione (il primo fu Newton) e vale anche per l’antimateria. g r r r r Quindi deve agire una Forza peso (o Peso) F = m a = m g = P forza proporzionale alla massa: la massa di un corpo si può misurare dal suo peso (bilancia) Dovuto all’interazione fra masse: in pratica fra la massa del corpo e quella della Terra. g • • • • varia leggermente con la latitudine (9.780m/s2 all’equatore, 9.832m/s2 ai poli) e con l’altezza (a 10km diminuisce del 0.3%, -10% a 345km) praticamente campo uniforme (devia di 0.5’ alla distanza di 1km) altre deviazioni locali dovute alla non sfericità della terra Ovviamente può essere molto diversa su altri pianeti. Reazione Normale Forza di contatto. Reazione vincolare. Piano orizzontale. In questo caso: r r r N + P = ma = 0 N N = P = mg P N Piano inclinato liscio (cioè senza attrito: per definizione “che esercita solo forze normali alla superficie”) PP PN = mg cosθ PN PP = mg sinθ P F N ⎧⎪mgsinθ = max ⎧⎪ax = g sinθ ⇒⎨ ⎨ ⎪⎩N − mgcosθ = may = 0 ⎪⎩N = mgcosθ N N? Sensazione di peso. Misura di una bilancia. P P Reaz. Normale in sistema accelerato. Distacco Forze di Attrito radente. Attrito statico. N AS Forza di contatto. Reazione vincolare. Il corpo non si muove se F<Flim F Flim = µ S mg = µ S N costante adimensionale dipende dalle superfici a contatto mg Questa reazione del piano è detta attrito statico ed è AS = -F Flim = µ S (mg + F0 ) = µ S N AS non dipende dalla superficie d’appoggio F0 N N F AS AS mg se F ≤ Flim = µS N equilibrio Riassumendo: se F > Flim il corpo scivola F mg r r AS = − F AS ≤ µ S N Forze di Attrito radente. Attrito statico. Piano inclinato scabro y N PP AS PN x P componente x componente y Il blocco inizialmente in quiete rimane in equilibrio? La strategia è la seguente: si suppone equilibrio in questa ipotesi si calcola AS si verifica se è soddisfatta la condizione di equilibrio • se sì, il problema è risolto • se no, il corpo scivola [usare attrito dinamico (v.)] ⎧mg sin θ − AS = max = 0 ⎧ As = mg sin θ ⇒⎨ ⎨ − = = N mg cos θ ma 0 y ⎩ N = mg cos θ ⎩ possibile purché AS ≤ µ S N ⇒ tan θ ≤ µ S Condizione di equilibrio Forze di attrito radente. Attrito dinamico. Forza di contatto. Reazione vincolare Che succede se il corpo scivola sulla superficie (ad es. se la forza applicata ha intensità sufficiente per muovere il corpo) ? N AD AD = µ D N F Anche in movimento agisce una forza che si oppone al moto: l’attrito dinamico. mg direzione e verso: opposto al moto (cioè alla velocità) Note: • l’attrito dinamico ha modulo, proporzionale ad N • µ D ≤ µ S in genere Fisicamente, l’attrito radente è un fenomeno complesso: interazioni a livello microscopico (es. nanosaldature al contatto). Le formule date rappresentano una schematizzazione del problema. Tensione di un filo / fune ideale Forza di contatto. Reazione vincolare. Filo/fune ideale: solo forze lungo il filo (in trazione) • è perfettamente flessibile • è inestensibile • ha massa trascurabile stessa v, a degli estremi (nella direzione del filo) stessa tensione (in modulo) in ogni punto Se la fune è in equilibrio: T F T T T F la fune esercita agli estremi una forza opposta a quella applicata. F T L’elemento di fune è soggetto a forze opposte ai suoi estremi Tensione di un filo / fune ideale In pratica, su ogni sezione della fune agiscono forze opposte Queste conclusioni valgono anche se il filo non è in equilibrio poiché la massa è trascurabile ( Tsx m≅0 ) r r r T dx + T sx = m a ≅ 0 elemento di filo Tdx ⇒ T dx = T sx = T Tensione di un filo / fune ideale T2 T1 Se la puleggia è senza attrito: Senza attrito, T ha lo stesso modulo in ogni tratto di fune. r r T1 = T 2 T T T F P Tratti di filo distinti. Qui le tensioni differiscono. Nell’esempio: T3 m3 T1 T2 m2 piano liscio m1 ⎧T3 = m3a ⎪ ⎨T2 − T3 = m2 a ⎪T − T = m a 1 ⎩1 2 ⎧T3 = m3 a ⎪ ⎨T2 = (m2 + m3 ) a ⎪T = (m + m + m ) a 1 2 3 ⎩1 Forza elastica Forza di richiamo proporzionale allo spostamento rispetto ad un punto O r r F = − k∆x costante elastica della molla [k]=N/m Tipicamente è la forza esercitata da un corpo deformato, per deformazioni piccole e reversibili. Deformazione elastica. In genere lo spostamento ∆x si indica con x (si pone l’origine all’estremo libero, asse x nel verso della molla) Es. molla con estremo fisso. lo F = − k∆x = − kx O P ∆x = l − l o (legge di Hooke) dal momento che la molla è orientata come l’asse x asse X ∆x Tratteremo solo molle ideali: • per cui vale sempre F= -kx • di massa trascurabile Esempi di forza centripeta v v R + FC e R Forza elettrostatica Forza gravitazionale FN FN R P P Attrito statico AS AS Curva inclinata. Attrito statico e reazione normale l T R Pendolo conico. Tensione del filo P θ Forza elastica. Moto armonico Equazione del moto armonico ⎧ F = −k∆x = −kx ⎪ ⎨ d 2x ⎪m 2 = −kx ⎩ dt la soluzione generale si può scrivere posto ω= k m d 2x ⎛k⎞ 2 = − ⎜ ⎟ x = −ω x 2 dt ⎝m⎠ x( t ) = A cos( ω t + ϕ ) Le costanti si determinano dalle condizioni iniziali. Ad es. ⎧⎪x( 0 ) = x0 ⎨ ⎪⎩v( 0 ) = 0 ⇒ x( t ) = x0 cosω t ⎧⎪x( 0 ) = 0 ⎨ ⎪⎩v( 0 ) = v0 ⇒ x( t ) = v0 ω sin ω t il moto armonico è molto importante: è il moto caratteristico delle piccole oscillazioni intorno alla posizione di equilibrio. Pendolo semplice. d 2θ ml = − mg sin θ 2 se θ<<1 rad dt d 2θ ⎛g⎞ 2 = − sin θ ≅ − ω θ ⎜ ⎟ 2 dt ⎝l⎠ θ mgsinθ Moto tangente ma T = FT mgcosθ posto ω = g l T = 2π l g in questa approssimazione il periodo non dipende dall’ampiezza delle oscillazioni. Moto radiale v2 T − mg cos θ = ma N = m l v2 T = mg cos θ + m l la tensione dipende dalla velocità