ww ww w.m Matematica Discreta (elementi) – E-O atap CdL Informatica p.u 17 dicembre 2003 nim ib.i Marina Cazzola ([email protected]) t/$s i Applicazioni Dipartimento di Matematica e m $ Università di Milano–Bicocca ma rina / w.m atap Grafi p.u nim ib.i t/$s im $m arin did a/d /md is03 / Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 1 dis0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 3 Avvertenze Notazione un insieme A, la notazione P ( A ) indica l’insieme ww Dato delle parti di A, cioè l’insieme i cui elementi sono tutti e w . soli m i sottoinsiemi di A. ata Utilizziamo p lapnotazione P n ( A) per indicare l’insieme i . u n cui elementi sono tutti imeisoli i sottoinsiemi di ordine n di A. b.it /$si In particolare con P 2 ( A ) indichiamo ml’insieme i cui elementi sono tutte e sole le coppie { a, $ b}m con a, b ∈ A. ar n Osserviamo che, essendo sottoinsiemi di A, le icoppie a/d id/m { a, b} e {b, a} coincidono. Si parla perciò di coppie non fotocopie sono distribuite solo come indicazione ww Queste degli argomenti svolti a lezione e NON sostituiscono in w.m alcun modo il libro di testo: aA.tFacchini, app “Algebra e matematica discreta”, .unDecibel–Zanichelli imi b.it l’effettivo svolgimento degli Al libro di testo si rimanda per /$si errori contenuti in argomenti (e per la rettifica di eventuali m queste pagine). $m arin a/d id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 2 id/m dis0 ordinate. 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 4 dis0 Il problema dei ponti di Königsberg Grafi ww Definizione – Un grafo semplice G consiste di ww w.mun insieme finito non vuoto V (G) di elementi che chiameremo atap vertici di G di un sottoinsieme p.u L(G) di P 2(V (G)) di elementi nimlati di G. che chiameremo ib.i Quindi un lato di G è una coppia t/$s(non ordinata) {a, b} di vertici distinti di G. im $m arin Esempio – Possiamo definire il grafo G definendo a/d V ( G ) = { a, b, c, d, e} id/m w.m atap p.u dis0 L( G ) = {{ a, b} , { a, c} , {b, c} , {b, d} , {d, e}} 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 5 Diagramma di un grafo Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 6 nim ib.i t/$s È possibile fare una passeggiata partendo da un punto della città e ritornandovi dopo aver percorso esattamente una volta ogni ponte? im $m arin a/d id/m dis0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 7 Il problema dei ponti di Königsberg ww La pianta di Königsberg con i suoi ponti w.m atap p.u nim ib.i che assomiglia molto ad è schematizzabile da qualcosa t/$s un grafo im $m arin a/d id/m può essere rappresentato da un diagramma ww Un grafo il diagramma di Eulero-Venn dell’insieme w.msideidisegna vertici di atap G si disegna p.una linea a congiungere il vertice x con il vertice y seuensoltanto imi se la coppia {x, y} è un lato di G b.it /$si da più di un Un grafo può essere rappresentato m $c diagramma a e ma a c rina e d /did b d /m b Königsberg era attraversata dal fiume Pregel. Parte della città era situata sulle due sponde del fiume e parte su due isole. Le zone della città erano collegate da sette ponti in questo modo dis0 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 8 dis0 Il problema dei ponti di Königsberg Il diagramma ww ww Definizione – Un multigrafo G = (V, L, φ) consiste di w.mUn insieme finito V di elementi detti vertici di G atinsieme Un app finito L di elementi detti lati di G Un’applicazione .un φ : L → P 2(V ) im Nell’esempio dei ponti diib Königsberg, .it/$ si ha V ( G ) = { a, b, c, d} sim $m L ( G ) = { l1 , l2 , l3 , l4 , l5 , l6 , l7 } ar n φ è l’applicazione definita ponendo: l1 7→ {ia, ba}, /did l2 7→ { a, b}, l3 7→ {b, c}, l4 7→ {b, c}, /m a w.m atap Multigrafi b p.u nim ibc .i d t/$s corrisponde al diagramma di un grafo? V ( G ) =??? im $m arin Poniamo V ( G ) = { a, b, c, d} a/d L( G ) =??? Dovremmo porre L( G ) = {{ a, b} , { a, b} , {b, c} , {b, c} , { a, d} , {b, d} , {c, d}} id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 9 dis0 l5 7→ { a, d }, 3/ l6 7→ {b, d}, l7 7→ {c, d} Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 11 Multigrafi un modo per distinguere le due occorrenze di ww Occorre a, b} (e di {b, c}) { w.m atap a lp 1 . l2 uni l5 ml6ib d b l3 l4 l7 .it/$ sim c Scriviamo $m arin V ( G ) = { a, b, c, d} a/d L ( G ) = { l1 , l2 , l3 , l4 , l5 , l6 , l7 } id È lecito? Multigrafi Un grafo semplice può essere pensato come un multigrafo a c ww w.m atap e b d p . V ( G ) = { a,ub, d, e} nc,im ibc}.i, {b, c} , {b, d} , {d, e}} L( G ) = {{ a, b} , { a, t/$s ponendo φ : L( G ) → P 2 (V ( G )) è definita im φ : { a, b} 7→ { a, b} φ : { a, c} 7→ $ a, c} {m φ : {b, c} 7→ {b, c} φ : {b, d} 7→ {b, da } ri na/ φ : {d, e} 7→ {d, e} did /md Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 10 dis0 is03 / Nel seguito perciò spesso con la parola “grafo” intenderemo un “multigrafo”. /md Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 12 is0 Isomorfismo di (multi)grafi (Multi)Grafi Dato un (multi)grafo G = (V ( G ), L( G ), φ). Definizione – Due (multi)grafi G1 e G2 sono isomorfi se ww Se l ∈ L(G) è un lato e φ(l ) = {v, w}, allora diremo che l è un lato da v a w, ovvero diremo che l unisce v a w. w .maanche che v e w sono gli estremi di l. Diremo ta v e w di G si dicono adiacenti se esiste un Due vertici p p. lato da v a w. uni m si dicono adiacenti se Analogamente due lati liebm .i a hanno un estremo in comune.t/$ sim $m l5 l1 l2 l6 è un lato da b a d (o da d a b) l6 d arin b i vertici a e b sono adiacenti a / l7 dli3d l4 i lati l1 e l5 sono adiacenti /md c d e c sono gli estremi di l7 ww esiste una applicazione biunivoca w.m atap f : V (G1) → V (G2) tale che per ogni p.ucoppia di vertici a, b ∈ V (G1) il numero di lati in L( G1 ) chenunisce im a a b è uguale al numero di lati in L( G2 ) che unisce f ( ai)ba f (b). .it/$ sim con le Esercizio – Confrontare questa definizione $mdi grafi” definizioni del libro di testo di “isomorfismo arin (p. 109) e “isomorfismo di multigrafi” (p. 113). Sono a/d equivalenti? id (Suggerimento: per quel che riguarda i multigrafi, si veda /m is03 ex. 12.1, parte (b), p. 113) / Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 13 Esempi Grado di un vertice Dato un (multi)grafo G = (V ( G ), L( G ), φ). ww Definizione – Dato a ∈ V (G), diremo grado di a il w .madei lati in L(G) che hanno a come estremo. numero tap con d(a) il grado del vertice a. Indicheremo p.u nim a d( a ) = 3 ib.i l5 l1 l2 t/$s d( b ) = 5 im d $mll6 l b l d( c ) = 3 7ar 3 inac 4 d( d ) = 3 /did Definizione – Un vertice a ∈ V ( G ) è detto isolato se d ( a ) = 0. dis0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 15 Si considerino i due seguenti (multi)grafi l a ww c b w.m G1 p G2 atap r m q f e n d Ove i due diagrammi stanno ad indicare che p.u nim ib.i V ( G1 ) = { a, b, c, d, e, f } e L( G1 ) = {{ a, d} , { a, e} , { a, f } , {b, d} , {b, e} , {b, f } , {c, d} , {c, e} , {c, f }} t/$s im $m V ( G2 ) = {l, m, n, p, q, r } e L( G2 ) = {{l, p} , {l, q} , {l, r } , {m, p} , {m, q} , {m, r } , {n, p} , {n, q} , {n, r }} arin a/d L’applicazione f : V ( G1 ) → V ( G2 ) definita ponendo /md Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 14 a 7→ l is03 / b 7→ m c 7→ n d 7→ p e 7→ q è un isomorfismo di (multi)grafi. f 7→ r id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 16 dis0 Esercizi Esercizi Stabilire se le seguenti coppie di (multi)grafi sono Stabilire se le seguenti coppie di (multi)grafi sono ww costituite o meno da (multi)grafi isomorfi w.m a 3 7 1 atap b c ep.u f 6 2 4 d nim ib.i g t/$s 5 2 N 1 imJ $ 5 6 m M ari L 7 8 Q na/ O did 3 4 P ww costituite o meno da (multi)grafi isomorfi w.m l L atap p.um o M nim O ib.i N n t/$s iAm a $m a d /md K c is03 a l p m o n B ib.i c d E t/$Ds C iLm $Mm arin P O N C /did /md is0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 19 ww seguente w .ma Proposizione – Il numero dei lati di G è dato da tap p.u| L(G)| = 1 ∑ d(v) nim 2 v∈V(G) ib.i t/$s im il numero dei Dimostrazione – È sufficiente contare “mezzi lati”, numero che indichiamo con$M ma ogni lato ha due “mezzi lati”, quindi M = r2i|n L( G )| a/d id ogni vertice v appartiene esattamente a d(v) “mezzi A p.ub nim rina Dato un (multi)grafo G = (V ( G ), L( G ), φ), si ha la Stabilire se le seguenti coppie di (multi)grafi sono costituite o meno da (multi)grafi isomorfi ae tap B Numero dei lati di un (multi)grafo Esercizi w.m D / Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 17 ww b a/d id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 18 dis0 3/ lati”, quindi M = ∑v∈V (G) d(v) /md Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 20 is0 Esempio Cammini a ww Osserviamo il grafo w.m d atap l5 ✂ l1 ✂ l2 ✂ l6 ✂ b Dato un (multi)grafo G = (V ( G ), L( G ), φ) Possiamo pensare di tagliare l4 l3 ✂ l7 ✂ ✂ i lati del grafo c evidenziando così i “mezzi lati”. Ritroviamo in questo modo l’idea che sta alla base della dimostrazione appena conclusa. p.u nim ib.i t/$s im $m arin Esercizio – Secondo la nostra definizione di grafo, l’insieme V ( G ) è finito (mentre non è così per il libro di testo). Confrontare la proposizione appena dimostrata con quella riportata nel libro di testo (Lemma 12.3, p. 109). a/d id/m dis0 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 21 Grafi is0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 23 Cammini Dato un cammino l1 , l2 , . . . , lk , l’intero k è detta la ww lunghezza w.m del cammino. Un cammino anche essere vuoto. Diremo allora che ataphapuò il cammino lunghezza 0 (zero), ovvero che è il p.u cammino nullo. nim Dato un qualsiasi verticeib v ∈ V ( G ) diremo che il . cammino nullo “va da v a v”.it/$ sim $m nullo) Un circuito è un cammino (diverso dal cammino arinv. da un qualunque vertice v a quello stesso vertice a/d id/m ww Definizione – Un grafo è detto regolare di grado d se tutti i suoi vertici hanno grado d. w .ma ta–pQuanti lati ha un grafo regolare di grado d Esercizio p con n vertici? .un imi b.it /$siè detto completo se Definizione – Un grafo (semplice) m$ tutti i suoi vertici sono a due a due adiacenti. m risolo Osserviamo che per ogni n ≥ 1 esiste uno eaun na/ grafo semplice completo. did /m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 22 ww Definizione – Un cammino in G è una successione di w lati.m distinti l1 , l2 , . . . , lk di L( G ) tale che si abbia una atap di vertici (non necessariamente distinti) successione a v0 , v1 , . . . , v k p in.u V ( G ) con (per ogni i, 1 ≤ i ≤ k) nim l5 l1 l2 φ(li )ib = { v i −1 , v i } .it/$ l6 b sim d l1 , l2 , l4 , l7 è un cammino in G $m l7 l3 l4 la successione dei vertici è b, a, b, c, a dr ina c /did l5 , l6 , l7 non è un cammino in G /md Diciamo anche che l1 , l2 , . . . , lk è un cammino da v0 a vk . dis0 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 24 dis0 Connessione Cammini Euleriani Dato un (multi)grafo G = (V ( G ), L( G ), φ) ww Dato un (multi)grafo G = (V ( G ), L( G ), φ) w Definizione – Il grafo G è connesso se per ogni coppia .ma v, w ∈ V (G) esiste un cammino da v a w. di vertici tap p.u In V ( G ) possiamondefinire imi una relazione di equivalenza b. esite un cammino v∼w se e solo se it/$ dasvim aw $m di Esercizio – Mostrare che ∼ è una relazione arin equivalenza. a/d id Definizione – Le classi di equivalenza di ∼ sono dette /m componenti connesse di G. dis0 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 25 Esempio a ww Consideriamo il seguente grafo w.m atap d a ∼ a, a ∼ e, a ∼ f , e ∼ f , . . . [ a]∼ = [e]∼ = [ f ]∼ = { a, e, f } p.u nim ib.i b c e f Il grafo non è connesso. im $m arin a/d Ogni grafo è l’unione delle sue componenti connesse (nel senso che l’insieme dei vertici V ( G ) è l’unione insiemistica delle componenti connesse di G). id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 26 is0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 27 Teorema di Eulero d ∼ d, d ∼ b, d ∼ c, . . . [d]∼ = [b]∼ = [c]∼ = {d, b, c} t/$s ww Definizione – Un cammino l1, l2, . . . , lk in G è detto un w cammino .ma euleriano se L(G) = {l1, l2, . . . , lk } tap un cammino euleriano è un cammino che In altre parole p.usola volta per ogni lato di G. passa una e una nim ib.i se il cammino euleriano è Si parla di circuito euleriano t/$s un circuito. a im $m l5 l1 l2 La soluzione del problema dei ponti ariln6 di Königsberg equivale a d a/d b determinare un circuito euleriano l3idl4 l7 nel grafo che rappresenta /md i ponti della città c dis0 3/ ww Si ha la seguente risposta (Eulero, 1736) Teorema – Sia G un multigrafo privo di vertici isolati. w .mGa ha un circuito euleriano se e solo se è connesso Allora tapvertici hanno grado pari. e tutti i suoi p.u nim a Dal momento che il grafo ibdei.i ponti di l5 l1 l2 Königsberg ha vertici di gradot/dispari, $ sim d non è possibile fare una passeggiata $m ll6 l b l che, dopo aver percorso tutti i ponti arin7 3 4 della città una e una sola volta, a/d c ci riporti al punto di partenza. id/m d Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 28 is0 Principio di induzione (seconda forma) Esami ww Questioni burocratiche ww più presto (febbraio 2004??) sarà obbligatorio w.mAliscriversi agli esami via SIFA per poter sostenere a l’esame tap p.u sarà indispensabile iscriversi In particolare nim all’esame giusto! ib i 9.30, si terranno Il 20 di gennaio 2004, .ore t/$s iper il secondo compitino (solo ha passato il m chi $m primo) arin di un “pre-appello”, cioè un esame completo a/d recupero id/m Attenzione non iscriversi all’esame da “12 crediti” Sia P(n) un predicato che ha come universo l’insieme dei numeri interi Z. Allora w.m∃n0 ∈ Z (P(n0)) a∀nta>pn0 ∀m(n0 ≤ m < n) P(m) → P(n)) p P(n)) ∴ ∀ n ≥ n0.(u nim ib.i un intero n0 tale che Se è possibile determinare t/$s P(n0 ) sia vera im e se, per ogni fissato n > n0 , supponendo $m che P(m) ardimostrare sia vera per ogni n0 ≤ m < n è possibile ina che P(n) è vera /did allora è possibile dedurre che per qualunque assegnato /m dis0 n ≥ n0 la proposizione P(n) è vera. 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 29 Principio di induzione ww Induzione Sia P(n) un predicato che ha come universo l’insieme dei numeri interi Z. Allora vale la seguente regola di deduzione w.m atap ww ∃n0 ∈ Z ( P(n0 )) Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 30 In altre parole, mettendo a confronto le due forme dell’induzione w.mSia per la prima che per la seconda forma si verifica unacaso tap base, cioè si verifica che P(n0) sia vera per pn.0uopportuno un intero nimè, se n > n0, L’ipotesi induttiva ib.i (I forma) che P(n − 1) sia vera t/$s im che P(m) sia vera per ogni m con n0 ≤ m < n $m (II forma) arin che Assumendo vera l’ipotesi induttiva, si dimostra a/d P(n) è vera id/m p∀.un > n0 (P(n − 1) → P(n)) n n0 (P(n)) ∴ ∀ n ≥im ib.i t/$uns intero n0 tale che Se è possibile determinare im P(n0 ) sia vera $m e se per ogni fissato n > n0 è possibile a dimostrare ri che l’implicazione P(n − 1) → P(n) è vera na/ di allora è possibile dedurre che per qualunque assegnato d/m n ≥ n0 la proposizione P(n) è vera. dis0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 31 dis0 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 32 dis0 Induzione ww Teorema di Eulero Si può dimostrare che le due forme dell’induzione sono equivalenti ww w.m atap Partendo dal vertice v0 percorriamo il circuito (tenendo conto di come i lati percorsi contribuiscano al calcolo del grado dei vertici) w.m atap Teorema – La prima forma dell’induzione è valida se e solo se la seconda forma dell’induzione è valida. p.u seguendo il lato l1 andiamo da v0 a v1 il grado di v0 è 1, il grado di v1 è 1 p.u nim (Si veda ad esempio Childs, Algebra, un’introduzione concreta, ETS ed., p. 11.) ib.i t/$s che un’altra versione Può essere sorprendente osservare im dell’induzione è la seguente $m arintero Principio del buon ordinamento – Sia n0 un ina in qualunque. Un qualunque insieme di interi contenuto /did {z | z ≥ n0 } ammette minimo. ib.i t/$s im $m arin a/d Continuando così ci accorgiamo che i vertici “iniziali” e “finali” (come v0 e v2 ) se sono distinti hanno grado dispari, mentre i vertici “di passaggio” (come v1 ) hanno grado pari. /md (Childs, p. 14) nim seguendo l2 andiamo da v1 a v2 potrebbe succedere che v2 = v0 , in tal caso il grado di v0 è 2, il grado di v1 è 2 se invece v2 è un vertice “nuovo”, il grado di v0 è 1, il grado di v1 è 2 e il grado di v2 è 1 is03 / Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 33 Esempio Siamo a questo punto in grado di dare cenni della dimostrazione del teorema di Eulero. Il grafo in figura ammette il circuito euleriano ww Teorema – Sia G un multigrafo privo di vertici isolati. w .mGa ha un circuito euleriano se e solo se è connesso Allora tapvertici hanno grado pari. e tutti i suoi p.u che G sia un grafo privo di vertici Assumiamo perciò nim isolati. ib Questo significa che il grafo.iha t/$almeno due vertici e che ogni vertice è estremo almeno di sun imlato. $m Per mostrare la prima parte del teorema supponiamo arin che esista un circuito euleriano l1 , l2 , . . . , lk . a/d Questo equivale a supporre che esista una successione id di vertici v , v , v , . . . , v (non necessariamente distinti) /m 0 1 2 k Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 34 dis0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 35 Teorema di Eulero tale che li congiunga vi−1 a vi . id/m ww l1 , l2 , l5 , l7 , l3 , l4 , l6 w.mpartiamo dal vertice a e seguendo atap l1 arriviamo a b d d( a)p= 1, d(b) = 1 .un imi da b a a seguendo l2 andiamo b.2it d ( a ) = 2, d ( b ) = /$ seguendo l5 andiamo da a asdim d ( a ) = 3, d ( b ) = 2, d ( d ) = 1 ... dis0 3/ a l5 l1 l2 l6 b l7 l3 l4 c $m arin d ( a ) = 3, d ( b ) = 2, d ( d ) = 2, d ( c ) = 1 d ( a ) = 3, d ( b ) = 3, d ( d ) = 2, d ( c ) = 2 a/d id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 36 dis0 Esempio Teorema di Eulero di percorre l’ultimo lato del circuito, il conto dei ww Prima gradi dei vertici è w.m d(aa) = 3, d(b) = 4, d(d) = 2, d(c) = 3 tapinfine l otteniamo che i gradi dei vertici Percorrendo p.u 6 nim sono d( a) = 4, d(b) = 4i,bd.(id) = 2, d(c) = 4 t/$s im pari. Cioè tutti i vertici del grafo hanno grado $m arin a/d id ww Mostriamo ora il viceversa. Sia G connesso e tutti i suoi vertici abbiano grado pari. w .ma tapper induzione sul numero dei lati di G e Procediamo p.ucostruire un circuito euleriano mostriamo come nim In altre parole consideriamo ib.iil predicato se G è connesso con nt/lati tutti i suoi vertici $seiallora hanno grado pari, m$ G ammette un circuito euleriano ma rina e procediamo per induzione su n. /did /md /md is03 / Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 37 Teorema di Eulero ww Teorema di Eulero Tornando alla dimostrazione del teorema, per concludere la prima parte della dimostrazione resta da mostrare che il grafo è connesso. ww w.m atap nim ib.i atap p.u Abbiamo osservato che, essendo G privo di vertici isolati, ogni vertice di G appartiene ad almeno un lato. Questo significa che ogni vertice di G è nella “lista” v0 , v1 , . . . , v k . t/$s im Esempio – $m arin id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 38 nim ib.i t/$s 1 · im v0 $m a · 2 a/d Due qualsiasi vertici vm e vn della lista v0 , v1 , . . . , vk sono connessi dal cammino formato da lm , lm+1 , . . . , ln−1 , ln (questo se m ≤ n, altrimenti . . . ). Partiamo da un qualunque vertice del grafo, che chiamiamo v0 . Il fatto che tutti i vertici hanno grado pari, significa che percorrendo i lati del grafo, senza ripetizioni, prima o poi ritroverò v0 . Infatti ogni volta che si “entra” in uno dei vertici (diversi da v0 ), essendo il grado del vertice pari, avrò un lato in “uscita” dal vertice. w.m Occorre cioè mostrare che data una qualunque coppia di vertici, questi sono uniti da un cammino. p.u is0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 39 dis0 · 3 4 3/ 8 · 5 · 7 6 rina · /did /md Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 40 is0 Teorema di Eulero Base dell’induzione questo punto cancelliamo dal grafo tutti i lati già ww Apercorsi w.m e applichiamo l’induzione a quello che resta Esempio ata–p v0 · · p.u nim i · b.it/· · $sim · ma a ATTENZIONE: non possiamo applicare$ l’induzione quello che resta, perché nelle ipotesi abbiamorche inail /did grafo deve essere connesso. ww Manca la verifica ∃n0 ∈ Z (P(n0)) Qual è il minimo numero di lati per cui l’enunciato del w .ma ha senso? teorema tap p.udi lati, il teorema è vero? Per tale numero nim Il caso da considerare èiun del tipo b.igrafo t / $· sim · $m per il quale il teorema è vero. arin a/d id Possiamo però applicare l’ipotesi induttiva ad ogni componente connessa del grafo dei “resti”. /md /md is03 / Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 41 Esempio Teorema di Eulero momento che ogni componenete connessa di quel ww Dal che resta ha un numero di lati strettamente minore di n, w per.m ipotesi induttiva in ogni componente connessa atatrovare possiamo pp. un circuito euleriano. Ma allora è possibile uni costruire un circuito euleriano su mibil primo circuito da v0 a v0 con tutto G mettendo assieme quello ottenuto in ogni componente .it/$ connessa. a si1m v Esempio – · · $0m b arin 2 8 a/d c 3 7 id/m · · · · 4 5 d 6 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 42 is0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 43 dis0 ancora una volta l’enunciato del teorema di ww Ricordiamo Eulero w.m Teorema – Sia G un multigrafo privo di vertici isolati. a t a Allora G hapun circuito euleriano se e solo se è connesso p.u hanno grado pari. e tutti i suoi vertici nim È possibile cheib un.igrafo non connesso t/$seuleriano? ammetta un circuito im $m a b V ( G ) = { a, b, c, d, e} arin a/d id/m c e d 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 44 dis0 Corollario ww Il teorema di Eulero ha il seguente corollario Corollario – Sia G un (multi)grafo privo di vertici isolati. w .mGa ha un cammino euleriano se e solo se è Allora taepha zero o due vertici di grado dispari. connesso p.u nche Osserviamo perciò dei ponti di Königsberg imiil grafo non ammette neppure un cammino b.it euleriano. /$si m$ ma rina /did /m ww w.m atap Reticoli e anelli p.u nim ib.i t/$s im arin a/d dis0 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 45 id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 47 Cammini Hamiltoniani dis0 Reticoli e anelli ww Riprendiamo l’esercizio w.m(P (X), ∪, ∩) è un anello? È dotato di unità? (Pa(tX a)p, ∩p, ∪) è un anello? È dotato di unità? Per dotare P ( X.u ) della nimstruttura di anello dobbiamo definire le operazioni in ialtro b.itmodo il ruolo dell’operazione di /“somma” $sim è giocato dalla differenza simmetrica $m A △ B = { x | ( x ∈ A) ⊕ ( x ∈ a Br)} in il ruolo dell’operazione di “prodotto” è giocato a/d id considerare anche una sorta di problema duale ww Sidelpuò problema dei cammini euleriani. w.m atap hamiltoniano in un grafo G è un cammino Un cammino che passa una p.euuna sola volta per ogni vertice di G nim Il problema si rivela però ibpiù.icomplesso: non abbiamo un analogo del teorema di Eulero. t/$s im condizioni (In genere abbiamo teoremi che danno sufficienti per l’esistenza di un cammino$hamiltoniano.) ma rin Esercizio – In tutti gli esempi di grafi visti provare a a/d id/m costruire cammini euleriani e cammini hamiltoniani. Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 46 $m dall’intersezione dis0 3/ (P ( X ), △, ∩) è un anello con unità. /md Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 48 is0 Reticoli e anelli Anelli ww La costruzione appena vista vale in un qualsiasi reticolo di Boole. Sia ( L, ∧, ∨) un reticolo di Boole, se indichiamo con a′ il complemento di a, allora possiamo definire due operazioni in L ww Concludiamo con un ultimo esempio di anello Sia A l’insieme costituito da tabelle di questo tipo (dove a, b, c, d sono numeri interi) w.m w.m atap atap p.u n ∨ ( a′ ∧ b ) a + b = ( a ∧ b′i)m ib.i t/$s a·b = a∧b im Allora ( L, +, ·) è un anello con unità. p.u nim a b c d In A possiamo definire una “somma” e un “prodotto” in questa maniera $m arin a/d id/m dis0 3/ Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 49 a1 c1 ib.i t/$ s im a 1 b1 a b a + a 2 b1 + b2 + 2 2 = 1 c1 d1 c2 d2 c1 + c2 d1 + d2 $m arin a/d id/m b1 a 2 b2 a 1 · a 2 + b1 · c 2 a 1 · b2 + b1 · d 2 · = d1 c2 d2 c 1 · a 2 + d 1 · c 2 c 1 · b2 + d 1 · d 2 dis0 Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 51 Anelli ww ww Esercizio – Verificare che ( A, +, ·) è un anello con unità la “tabella” w.m atap w.m atap Anelli p.u nim ib.i t/$s p.u im nim 1 0 0 1 ib.i Il prodotto non è commutativo, come si vede moltiplicando, ad esempio le due “tabelle” $m arin a/d id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 50 1 0 0 0 t/$s i0m7 $ 5 0 m arin a/d dis0 Per determinarne gli elementi invertibili (rispetto al prodotto) seguite “Matematica Discreta (complementi)” 3/ id/m Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 52 dis0