Consumo e classi sociali: dalla teoria al caso della classe

Francesca Locatelli matr. 48470
Titolo: “Consumo e classi sociali: dalla teoria al caso della classe media”
Relatore: Anna Carola Freschi
Anno Accademico: 2009/2010
RIASSUNTO DELLA TESI
Tutti i giorni ognuno di noi compie un atto di consumo: dal cibo, all’acqua per il sostentamento, all’
acquisto di un abito piuttosto che un testo scolastico o un’auto nuova; con esso non entriamo solo in
possesso di quel determinato bene che tanto desideravamo, ma bensì esprimiamo noi stessi, le
nostre qualità e anche la nostra condizione sociale, poiché il consumo è un atto dotato di senso
sociale.
Con questa tesi vorrei mettere in luce proprio questa caratteristica intrinseca del consumo,
concentrandomi su una relazione particolare, ossia sul rapporto che esiste tra consumo e classi
sociali. Per far questo sono partita da un’analisi dei principali contributi della sociologia economica
sul fenomeno sociale del consumo.
Molti classici della sociologia si sono concentrati sullo studio dei consumi come elementi
socialmente e simbolicamente discriminanti: fra questi Veblen, con la sua teoria della classe agiata ,
e Sombart che ha approfondito il concetto di lusso nell’era capitalistica come mezzo di
ostentazione.
Il consumo è visto anche come forma di esclusione sociale, barriera che limita l’utilizzo di certi
beni da parte di alcuni soggetti: ne è un caso la moda. Il sociologo che più di tutti ha concentrato i
suoi studi sul consumo come elemento di distinzione sociale è sicuramente Bourdieu. Secondo
questo importante sociologo i gusti, le preferenze, gli stili di vita sono raffigurati tramite l’habitus a
cui un soggetto appartiene; è una sorta di classe sociale che racchiude anche i modi di consumo
dell’individuo. Tutte queste teorie sono fondamentali per l’analisi empirica che si è sviluppata nella
letteratura contemporanea, con una serie di ricerche empiriche mirate a verificare la relazione fra
classi e consumi. In questo lavoro abbiamo in particolare visto due esempi di ricerca: lo studio dei
consumi culturali e musicali e l’analisi del consumo dei beni durevoli.
Un aspetto particolare della relazione fra stratificazione e consumi è lo stile di consumo delle classi
medie: come componente rilevante delle società capitalistiche è importante considerare come si
siano trasformati i consumi di questo gruppo sociale.
Come sono oggi i consumi del ceto medio? È ancora presente una sorta di distinzione tra i consumi
di un gruppo e quelli di un altro? Osservando i dati pubblicati sui consumi delle famiglie italiane si
può tutt’oggi riscontrare questa relazione, non solo a livello generale, ma anche a livello di
macroaree territoriali: nella parte finale della tesi cercherò di approfondire empiricamente il profilo
dei consumi delle classi medie confrontando le diverse zone del paese.
Per ultimo ho analizzato un particolare tipo di consumi (i consumi alimentari) confrontando la
provincia di Bergamo con quella di Milano grazie ai dati messimi a disposizione da un’associazione
per la tutela dei consumatori (ADICONSUM).