Arte
IV Colonna: “Iniziato Egizio”
In questa parte compare un Sacerdote Egizio di formazione rosso-violetto che siede su seggio azzurro cristallino
in forma di due triangoli intersecantisi di colore bluvioletto. Sopra di lui gli ispiratori, un Angelo rosa coperto
da un Angelo di Fuoco.
Margarita Woloschin
In questa sezione, che rappresenta il motivo egizio, parimenti non si deve semplicemente pensare ad un’età culturale
del passato, ma al modo in cui l’Epoca egizia viene ricapitolata
nella nostra.
Il Faraone Iniziato era già stato dipinto dalla Signora Woloschin, che si era basata sullo schizzo del Dr. Steiner
nel colore bruno della pelle caratteristico della razza
camitica e paludato nel manto rosso magenta dei
re sacerdoti. Rudolf Steiner lasciò il quadro immutato, ottenendo soltanto una maggiore armonia del tutto con l’aggiunta di alcune velature di colore. Il Faraone è seduto in modo rigido sul terzo trono, il cui schienale ha la forma di una stella a sei
punte. Questa figura, nella sua forma
severa, con i suoi simboli cultuali
costituiti dalla barba artificiale e
dalla doppia corona, presenta
contorni molto netti per via del
colore blu che fa da sfondo al
trono. Due Entità delle Gerarchie ispiratrici si librano sopra di
lui: l’uno è uno Spirito del Popolo (Arcangelo), l’altro è uno
Spirito del Tempo (Archai), dipinti rispettivamente in brunorosso e magenta. Si può immaginare che questi Esseri abbiano
ispirato al Faraone, nelle forme
cultuali delle leggende di Iside
e Osiride, il segreto del Cristo
Cosmico. Dopo il Mistero del
Golgotha, questo culto fluí nella Messa Cattolica.
Daniel van Bemmelen
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L’Archetipo – Gennaio 2010
III Colonna: “Iniziato Germanico”
In questo motivo si vedono in alto due
figure gigantesche alate rivolte l’una verso
l’altra. Sono Lucifero, di color rosso, e
Arimane, di colore blu.
In basso l’Iniziato Germanico innalza
con la mano un Bambino luminoso.
Fra gli angeli oppositori e l’Iniziato
compaiono due piccoli centauri.
Margarita Woloschin
Questo tema ci mostra come la cultura europea si sia sviluppata dal principio di Iniziazione
persiano. Nell’antica Epoca persiana, Zaratustra poteva ancora dirigere l’attenzione degli uomini sul contrasto
fra le Entità della Luce, che si avvicinavano ad essi dall’alto, sotto la direzione del Dio del Sole Ahura Mazdao, e le
Entità della Tenebra che agivano su di loro dal regno subterrestre sotto la guida di Arimane. Nel corso delle età successive, questo puro principio dell’Iniziazione subí un cambiamento, essendo
giunto il momento in cui gli esseri umani dovettero sperimentare
in maniera piú interiore il fatto che gli Esseri fisici luciferici si avvicinavano a loro dal Regno della Luce. Ciò è molto evidente nell’antica
mitologia germanica dove si descrive come il dio Wotan dovesse soffrire la presenza di “Lucifero-Loki”; come Baldur, il Dio Solare della
Luce, fosse trucidato dal cieco Hodur e come, in occasione di ciò, gli
Dei subissero una caduta a causa degli esseri arimanici simboleggiati dai
Giganti, dal lupo Fenzis (oscurità) e dal serpente Mitgard. È in questo
senso che il Dr. Steiner dipinse l’immagine di Lucifero e Arimane uno
accanto all’altro a rappresentare la dualità dei Persiani. Sotto questo
dipinto è rappresentato l’Iniziato Germanico che deve trovare lo stato
di equilibrio fra queste due forze opposte. Questa è la ragione della
tragicità nella espressione del suo volto e il motivo per cui, come
Cristoforo, porta un bambino sulla mano, poiché, come dice Steiner:
«Ciò che fluisce nell’uomo per essere stato ispirato dal principio
della dualità non potrebbe essere tollerato, ci distruggerebbe interiormente, se non dirigessimo costantemente lo sguardo all’elemento ringiovanente della fanciullezza».
L’Iniziato Germanico, ritto davanti al secondo trono, non è paludato in vesti regali ma appare rivestito di
un indumento marrone, simile a pelliccia. Sugli schizzi non vi è traccia del bambino, che venne ad essere inserito nel corso dell’esecuzione del dipinto vero e proprio. In uno degli schizzi a pastello, Lucifero è rappresentato sulla sinistra in rosso e Arimane sulla destra in blu, separati da un’onda verde come nei colori dell’arcobaleno. Ciò definisce l’aspetto terrestre. Ma nella Cupola piccola l’aspetto celeste di questi due avversari
è stato ribaltato in maniera che Arimane è a sinistra e Lucifero è a destra senza la mediazione del verde.
Lo spostamento di una curva della fronte nella testa rossa di Lucifero ha veramente privato Arimane della
propria fronte, cosicché la porzione occipitale di quest’ultimo appare indurita fino a diventare cornea e la sua
testa blu-nera proietta un’ombra ingrandita alle sue spalle. Sotto queste due teste, Steiner dipinse due centauri,
uno maschio in blu, e uno femmina in rosso. Riusciamo a comprendere perché lo fece se consideriamo il momento storico durante il quale egli si occupò di quest’opera pittorica. Aveva visto attraverso la situazione storica che a causa dei 14 punti del Trattato di Versailles, uno spirito arimanico interveniva nella storia mondiale.
Questo trattato, come Steiner fece notare, ebbe un effetto distruttivo per il mondo, in quanto creava degli Stati
su una base politica astratta . «A motivo di ciò – Rudolf Steiner disse – mi sono preso la libertà di immortalare
il Signore e la Signora Wilson in queste due figure».
Daniel van Bemmelen
Ricerca testi e immagini a cura di Andrea Giuliani. Traduzione di Francesco Zaccheo et Al. (2. continua).
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