La Divina Commedia

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Follo
Giuliano
06/11/2006
cl.3 t
La Divina Commedia
Lucifero
Le Origini
Nell’Apocalisse si narra che Lucifero fosse la
prima e la più nobile delle creature, l’eletto da
Dio tra tutti gli altri angeli, che superava per
bellezza e per scienza. A causa della sua
superbia, per voler essere uguale al creatore, si
ribellò alla volontà divina insieme ad altri angeli,
e per questo fu scacciato con essi dall’Empireo.
Precipitando crearono la voragine dell'Inferno,
nella quale furono imprigionati per l’eternità.
Dante dice di lui:
S'el fu sì bel com'elli è ora brutto,
e contra 'l suo fattor alzò le ciglia,
ben dee da lui procedere ogne lutto.1
(Inferno XXXIV, 34-36)
Da dove deriva il nome Lucifero
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Lucifero è il nome storicamente attribuito al pianeta Venere come stella del mattino, ovvero quando sorge
all'alba verso est poco prima del sorgere del Sole. In quanto anticipatore della luce solare, il pianeta venne
chiamato Lucifero, dal latino portatore di luce.
Fu Pitagora ad identificare nel pianeta Venere sia Lucifero, la stella del mattino, che Vespero, la stella
della sera.
Tra i popoli dell'antichità la stella del mattino venne associata con la divinità di Astaroth in Siria, che
corrisponde alla divinità greca di Afrodite e alla latina Venere, ne è il motivo la grande fascino della sua
luce di stella del mattino che personificava la divinità della bellezza. Il pianeta Venere venne riconosciuto
come divinità da molti popoli, tra cui anche i Maya del Messico; gli indù adoravano Savitar, che può
identificarsi con la stella del mattino o la luce dell'alba o il sole sorgente, ed era associato alla bellezza e
alla conoscenza; nello gnosticismo Lucifero era il portatore della sophia (sapienza).
Lucifero secondo Dante
Lucifero è "la creatura ch'ebbe il bel sembiante" il più
bello degli angeli, prima che si ribellasse al suo Creatore,
trascendendo, con folle superbia, i limiti della propria
natura. Lucifero è, dunque,... 'l primo superbo,che
...,per non aspettar lume, cadde acerbo.
Egli, la più bella delle creature, per non aver consentito
che fosse la grazia divina a segnare la sua perfezione,
rimase tragicamente imperfetto, divenendo sommo, sì,
ma nel male.
Per la sua ribellione a Dio Lucifero venne precipitato giù
dai cieli e si conficcò al centro della terra.
La caduta di Lucifero, che aveva provocato la voragine
profonda dell'Inferno e, di conseguenza, l'innalzarsi del
monte del Purgatorio, poichè le terre, per non venire in
contatto con il corpo dell'angelo ribelle, si erano ritirate
ed erano emerse nell'emisfero opposto, è uno degli
esempi di superbia punita scolpiti sul pavimento della
prima Cornice del Purgatorio.
Vedea colui che fu nobil creato
più ch'altra creatura, giù dal cielo
folgoreggiando scendere ...
Dante rifugge dalle più comuni rappresentazioni pittoriche, che forzavano l'aspetto orribile o grottesco
dell'immagine di Lucifero: la figura dantesca rimane immobile e silenziosa nella sua regalità negativa
(annunciata e riconosciuta come tale dal primo versetto dell'inno che Venanzio Fortunato compose nel VI
sec. in occasione dell'arrivo di una reliquia della Croce), pietrificato nel suo compito di torturare in eterno i
tre sommi traditori, cioè Giuda, Cassio e Bruto, incurante della presenza di Dante e Virgilio.
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