“ L’intelligenza non ha genere”
Sviluppo del cervello e differenze
sessuali.
Sintesi tratta dagli intervento curato della prof.ssa Palmarelli per il progetto
“Differenze di genere “.
.Nella specie umana la differenziazione sessuale inizia dopo la sesta settimana
di gestazione
. Fino a quel momento il feto è bisessuale ed evolve verso la sua definizione
attraverso un procedimento che interessa il sistema neuroendocrino a partire dal sesso
genetico ( XX e XY ).
Il programma di base è predisposto per costruire una femmina. L’embrione
geneticamente maschio,per potersi sviluppare come tale, deve sopprimere il
programma di base,attivando un processo di defemminilizzazione neuroendocrina e
quindi introdurre al suo posto un programma di mascolinizzazione.
Questo si realizza anticipando il programma femminile e facendo maturare
rapidamente i testicoli sotto l’azione di un gene presente sul cromosoma Y,scoperto
nel 1990, chiamato SRY, responsabile dello sviluppo di questi ultimi.
Durante la gravidanza e sotto l’influenza degli ormoni prodotti sia dal feto che
dalla madre avviene anche la differenziazione sessuale del cervello,che riguarda
soprattutto l’ipotalamo e l’ipofisi, entrambi coinvolti nella regolazione di molti
sistemi ormonali dell’organismo.
L’effetto più evidente delle differenze ipotalamiche tra uomo e donna sta nel tipo di
produzione di quegli ormoni che a loro volta regolano la secrezione degli ormoni
sessuali da parte di testicoli e ovaie. Mentre nell’uomo questa produzione è regolare e
continua,infatti, nella donna è ciclica.
Non è escluso inoltre che differenze sulla natura dell’ipotalamo possano
provocare anche differenze comportamentali in età adulta e che la diversa azione
degli ormoni sessuali nei due sessi durante lo sviluppo embrionale ,porti anche ad
altre differenze nell’architettura cerebrale.
Il cervello femminile infatti è leggermente più piccolo e simmetrico di quello
maschile, mentre presenta uno sviluppo maggiore della regione centrale che mette in
comunicazione i due emisferi creando un collegamento diretto tra sfera emozionale e
razionalità.
Il cervello è dunque in grado di controllare la concentrazione di ormoni sessuali
secreti e riversati nel sangue, mutandola sulla base di induzioni esterne o anche
attivando processi per la loro produzione e trasformazione
Ne risulta un funzionamento complesso e integrato delle funzioni sessuali, dalla
periferia gonadi) al centro (cervello) e viceversa che evidenzia il fatto che le
differenze tra i sessi sono il risultato dell’integrazione costante fra geni , ormoni
e ambiente, senza nessuna prevalenza degli uni sugli altri.
Dagli studi compiuti per evidenziare differenze tra i sessi a livello cerebrale è stato
evidenziato che il cervello maschile è più grande in quanto contiene più liquido
cefalo-rachidiano, così che con l’avanzare dell’età il cervello degli uomini “si
restringe” più rapidamte; inoltre esso contiene più “materia bianca”, cioè un numero
più elevato di prolungamenti delle cellule nervose (assoni) che collegano distanti
regioni cerebrali facilitando il trasferimento di informazioni; infine solo una regione
dell’ipotalamo è più grande di circa il 5% nei maschi dove sembra risiedere
un’attività di eccitazione sessuale più elevata rispetto alle femmine.
Esaminando i risultati di alcuni esperimenti si è visto che effettivamente la
capacità verbale di comunicazione è normalmente più rapida e completa nel
genere femminile, in quanto la loro natura consente una migliore integrazione tra
pensiero ed emotività, sensibilizzando e potenziando i processi di
intuizione,stemperando la rigidità sequenziale del pensiero maschile favorita dallo
sviluppo più organizzato della “materia bianca”.
Negli ultimi anni ,grazie ad alcune nuove tecnologie (PET e fMRI),inizialmente
utilizzate per evidenziare danni cerebrali, è stato possibile migliorare la comprensione
delle differenze biologiche tra i sessi,per quanto concerne attività, struttura e
biochimica del cervello, potendo così aggiungere nuovi dati.
Risulta per esempio che nel genere femminile è più attiva la sezione del lobo
frontale del cervello la quale sovrintende al comportamento e alla valutazione
critica, il che garantirebbe alla donna una maggiore capacità di adattamento
all’ambiente socio- economico . In un’epoca di più ampia comunicabilità
tecnologica
le donne diventano sempre più capaci di potenziare la loro capacità naturale
che favorisce l’ utilizzazione simmetrica dei due emisferi cerebrali nella
comunicazione verbale.
Per continuare sulle differenze morfologiche e comportamentali uomo/donna:
http/www.focus.it/fileflash/sf/diff-sex.pdf