il progetto preliminare

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BERNARD TSCHUMI ARCHITECTS
ANIMA
IL PROGETTO PRELIMINARE
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BERNARD TSCHUMI ARCHITECTS
ANIMA
IL PROGETTO PRELIMINARE
Un progetto commissionato da:
Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno
Comune di Grottammare
CONTENUTI
1. Comunicato stampa ............................................................................................................ 3
2. ANIMA secondo Bernard Tschumi Architects ...................................................................... 5
3. Crediti e dati del progetto .................................................................................................... 6
4. Profili biografici ................................................................................................................... 7
5. Immagini per la stampa ....................................................................................................... 8
ufficio stampa Image MEDIA AGENCY
contatto stampa
Paola Giaconia
[email protected]
mobile: +39 348 3620 750
1. COMUNICATO STAMPA: 20 FEBBRAIO 2013
ACCOGLIENZA, SPETTACOLO, CULTURA TROVANO SPAZIO IN ANIMA,
IL NUOVO PROGETTO DI BERNARD TSCHUMI PER GROTTAMMARE
La prima opera di Bernard Tschumi in Italia sarà realizzata a Grottammare, in provincia di
Ascoli Piceno, per accogliere e incentivare le più ampie espressioni della creatività e della
cultura. Il progetto preliminare mette in evidenza le sorprendenti qualità di uno spazio
flessibile che si manifesta al visitatore come una struttura permeabile e ricettiva.
Presentata il 20 febbraio 2013 a Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, ANIMA è la prima
opera dell’architetto Bernard Tschumi in Italia. Commissionata dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Ascoli Piceno e dal Comune di Grottammare, l’opera nasce con l’obiettivo di
favorire l’identificazione del territorio e connotare la sua immagine attraverso la realizzazione di
un polo pubblico, di attrazione per le più eterogenee manifestazioni della cultura. Il progetto, la
cui ultimazione è prevista per il 2016, costituisce un futuro punto di riferimento, un generatore
di idee per il territorio, inteso sia nella sua dimensione fisica sia nel suo potenziale creativo.
Compresa in una zona a margine del tessuto urbano fra il mare e le colline, a metà della dorsale
autostradale adriatica dalla quale è ben visibile e immediatamente raggiungibile dall’uscita di
Grottammare, la nuova opera è caratterizzata da un’elevata flessibilità; i suoi spazi, infatti, sono
configurabili in funzione degli eventi.
La scelta di affidare l’incarico a Bernard Tschumi si deve alla sua grande esperienza nella
progettazione di spazi per la cultura. Il nome dell’opera, ANIMA, nasce da una consultazione
pubblica come acronimo: A come Arte, N come Natura, I come Idee, M come Musica, A come
Azione. Sono le “cinque anime” del progetto, che l’architetto ha interpretato come un’identità
in divenire. L’opera sarà un catalizzatore di interessi, interazioni, sinergie, voluto da una
committenza che guarda all’architettura come a un processo piuttosto che a un prodotto
concluso. Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli
Piceno, e Luigi Merli, sindaco del Comune di Grottammare hanno affermato che “la scelta
alla base di questa nuova opera esprime la volontà di sostenere e incrementare lo sviluppo
economico della comunità, favorendo il processo di identificazione e la conoscenza del territorio,
presupposti per il miglioramento qualitativo e quantitativo dei flussi turistici.”
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Incontro, accoglienza e accumulazione delle culture. La vocazione di ANIMA è accogliere
e ospitare le più varie espressioni della cultura del territorio, a partire da quelle artistiche,
gastronomiche, ambientali. L’obiettivo è promuoverne l’incontro, l’interazione, lo scambio
attraverso attività diffuse: spettacoli, mostre, conferenze, laboratori che raccontino il territorio
attraverso le sue tradizioni e le sue prospettive per il futuro. Il progetto configura in questo senso
uno spazio dinamico, in costante movimento e in evoluzione, che mai si esaurisce nella sua
portata culturale. Polo di eccellenza della creatività e delle risorse del luogo, ANIMA incoraggia
l’associazionismo e la produttività locali aprendosi verso il territorio paesaggistico e umano,
creativo e turistico, dei saperi e delle sperimentazioni.
Un quadrato perfetto, un involucro permeabile. La superficie sulla quale l’opera si colloca
coincide pressappoco con quella del piccolo centro medievale di Grottammare, poco più di 7.000
metri quadrati. Il progetto si accosta al cuore storico della cittadina non solo nelle dimensioni:
esso richiama, sia all’esterno sia all’interno, il concetto di urbs. All’esterno ANIMA si presenta
come un corpo compatto, un quadrato perfetto che, se per certi versi allude a un’idea di chiusura
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e di protezione, si infrange e dimostra da subito un’elevata permeabilità. Una riflessione sul tema
della facciata è, infatti, alla base della ricerca che ha portato Bernard Tschumi a una soluzione
informale per le grandi pareti verticali che contornano l’edificio e che trova la sua più forte
espressione in corrispondenza della parete sud, attraverso la quale si accede al complesso.
Visto dall’esterno il volume si mostra come un oggetto ben riconoscibile che esiste in funzione
delle risorse presenti nelle vicinanze e che si identifica in una struttura permeabile e ricettiva.
Il sistema dei cortili, la grande sala principale. Una volta entrati nel corpo quadrangolare ci
si trova immersi in uno spazio scomposto, in parte interno e in parte esterno. La complessità
di tale spazio è determinata dalla rotazione di un grande volume parallelepipedo che occupa
l’area centrale dell’edificio e che contiene la sala principale, con 1.500 posti a sedere, flessibile
e configurabile in base alle variabili esigenze di capienza. La rotazione di questo volume
determina un sistema di quattro ampi cortili, verso ciascuno dei quali la sala principale ha la
possibilità di aprirsi definendo un sistema fluido e dinamico di percorsi fisici e visivi. Inoltre, un
articolato sistema di rampe permette di muoversi all’interno di questo ambiente eterogeneo
e mobile, osservandolo da prospettive e altezze continuamente variabili. Adiacenti alla sala
principale e ad essi spettacolarmente collegati attraverso una molteplicità di percorsi in quota
sono disposti i laboratori, gli uffici, il caffè-ristorante, gli spazi accessori.
Nel descrivere il progetto Bernard Tschumi ha affermato: “È possibile progettare una facciata
senza fare ricorso a una composizione formale? È possibile fare in modo che non sia né astratta
né figurativa ma, per così dire, senza forma? La motivazione che ci ha spinto a sollevare queste
domande è di natura sia economica sia culturale: in un’epoca di crisi economica, indulgere
in geometrie formali prodotte da complesse curve volumetriche non ci è sembrata una scelta
responsabile. L’epoca del cosiddetto ‘iconismo’ sembra terminata, insieme alle figure scultoree
arbitrarie del passato recente, spesso prodotte senza considerazione per il contesto, il contenuto
e il budget.” Con la presentazione del progetto preliminare, il team di professionisti, coordinato
dall’architetto Alfonso Giancotti, si avvia all’elaborazione dei livelli successivi della progettazione
di ANIMA, la cui costruzione comincerà tra un anno, all’inizio del 2014.
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2. ANIMA SECONDO BERNARD TSCHUMI ARCHITECTS
“Le facciate sono un’invenzione relativamente recente. Per centinaia d’anni e fino al
Rinascimento italiano l’immagine esterna degli edifici è stata generalmente dettata dalle
caratteristiche costruttive della pietra, dei mattoni o del legno. Il Rinascimento, attraverso la
separazione dell’aspetto murario esteriore da un trattamento superficiale applicato, ha permesso
la realizzazione di composizioni formali e di ordini classici. Nel ventesimo secolo le moderne
tecniche di costruzione e gli importanti cambiamenti culturali ha portato a una sensibilità,
modernista, pur conservando le nozioni compositive ereditate dal Rinascimento. Una reazione
postmoderna ai principi modernisti ha quindi testimoniato un ritorno alle connotazioni storiciste
premoderne, come mostrato nell’esposizione della “Strada Novissima” alla Biennale di Venezia
del 1980. Il Postmodernismo ha avuto una vita breve, dato che il tardo ventesimo secolo ha
visto un rifiuto delle facciate formali e la loro sostituzione con il concetto di involucro, con il
quale si è abbandonata la distinzione tra pareti verticali e copertura orizzontale. Dal Parc de la
Villette in avanti, buona parte del lavoro di Bernard Tschumi Architects è stato caratterizzato da
una ricerca sugli involucri, attraverso un’ampia varietà di materiali e un’indagine sia sulla forma
sia sul contesto. Per ANIMA, Bernard Tschumi ha deciso di provare a valutare la possibilità di
reindirizzare il problema della facciata come semplice piano verticale, stavolta senza le tecniche
di composizione formale usate nella progettazione dal Rinascimento in avanti.
È possibile progettare una facciata senza fare ricorso a una composizione formale? È
possibile fare in modo che non sia né astratta né figurativa ma, per così dire, senza forma?
La motivazione che ci ha spinto a sollevare queste domande è di natura sia economica sia
culturale: in un’epoca di crisi economica, indulgere nella produzione di geometrie formali dedotte
da complessi volumi curvi non ci è sembrata una scelta responsabile. L’epoca del cosiddetto
“iconismo” sembra terminata, insieme alle arbitrarie figure scultoree del passato recente,
spesso prodotte senza considerazione per il contesto, il contenuto e il budget. Allo stesso modo,
i discorsi che in alcuni circoli architettonici hanno invocato la necessità di una “autonomia”
dell’architettura, radicati nelle costanti della storia, ci sono sembrati obsoleti nel momento in
cui l’obiettivo del progetto ANIMA era il dialogo con altre discipline, dall’arte alla letteratura, alla
musica. Non a caso abbiamo esaminato il lavoro di Vedova, Burri, Manzoni, Fontana e perfino
Fazzini, un artista nato e attivo a Grottammare. Ciascun artista ci ha aiutati a comprendere una
specifica condizione italiana, differente da quella che può essere praticata a Shanghai, Dubai o
Mumbai.
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Per ANIMA, piuttosto che aggiungere una nuova autonoma e iconica figura scultorea, abbiamo
deciso di indagare interazione, semplicità e sobrietà. Abbiamo capito che l’organizzazione
interna degli spazi (il concetto del cortile) era socialmente e culturalmente importante, ma che
l’immagine esterna del progetto era altrettanto significativa. Per questo abbiamo concepito
una semplice pianta quadrata con quattro facciate equivalenti e, come copertura, una quinta
facciata. Ciascuna facciata ha un suo vocabolario così da permettere di affrontare temi come
la protezione dal sole, l’illuminazione naturale, la ventilazione e al tempo stesso proiettare una
forte identità sul mondo esterno. In breve, l’interno del nostro progetto è una esplorazione della
sensibilità e della cultura contemporanee. Più che formale, ANIMA è un progetto intellettuale e
sociale che può riassumersi come la risposta alla domanda: come può, un edificio, essere allo
stesso tempo astratto e figurativo, semplice ma non semplicistico, economico senza essere da
poco, il tutto conferendo una forte identità locale e un impegno globale?”
Bernard Tschumi Architects
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3. CREDITI E DATI DEL PROGETTO
committenti
Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno
Comune di Grottammare
responsabile unico del procedimento
Marco Marcucci - Comune di Grottammare
progetto architettonico
Bernard Tschumi - BTA Bernard Tschumi Architects (New York)
coordinamento generale
Alfonso Giancotti / Studio Associato di Architettura Elia-Giancotti (Roma)
strutture
Michele Tiberi / CAED International Srl (Roma)
progetto scenico, acustico, illuminotenico e multimediale
Enrico Moretti / BIOBYTE Srl (Milano)
impianti elettrici
Alessandro Federici / Studio Tecnico ing. Alessandro Federici (Ascoli Piceno)
impianti meccanici e idraulici
Giuseppe Puglia / Studio Tecnico ing. Giuseppe Puglia (Ascoli Piceno)
coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione
Fabio Giannini / Studio di consulenza e progettazione ing. Fabio Giannini (Comunanza, AP)
geologo e geotecnico
Vittorio Marucci / Studio Associato di Geologia e Geotecnica Marucci (Ascoli Piceno)
topografo
Antonio Morganti / Studio Tecnico Associato Morganti (Spinetoli, AP)
responsabile per la comunicazione
Marco Brizzi / Image MEDIA AGENCY (Firenze)
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programma
Polo culturale
dimensioni
Superficie del lotto: 9.225 mq
Superficie dell’edificio: 7.190 mq
Superficie coperta: 6.150 mq
Altezza massima: 30 m
cronologia
Progetto: 2012-2014
Inizio lavori: 2014
Termine lavori (previsto): 2016
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4. PROFILI BIOGRAFICI
BERNARD TSCHUMI, PROGETTISTA.
Bernard Tschumi è uno dei più noti
architetti del nostro tempo. Dopo una
lunga stagione dedicata agli studi e alle
riflessioni teoriche sull’architettura, nel 1983
ha richiamato l’attenzione internazionale
sulla sua innovativa attività progettuale
attraverso il concorso internazionale per il
Parc de la Villette a Parigi, che lo ha visto
vincitore. Nel 1988 ha fondato lo studio
Bernard Tschumi Architects (BTA) a New
York e nel 2002 ha aperto Bernard Tschumi
urbanistes Architectes (BTuA) a Parigi per la
progettazione esecutiva dei progetti francesi
di BTA. Laureatosi presso l’ETH di Zurigo,
Tschumi ha insegnato all’Architectural
Association School of Architecture di Londra,
alla Princeton University e alla Cooper Union
for the Advancement of Science and Art di
New York. È stato preside della Graduate School of Architecture, Planning and Preservation
alla Columbia University di New York dal 1988 al 2003, dove attualmente insegna. Fra i suoi
progetti più recenti: il Museo dell’Acropoli di Atene (2009), il Centro Culturale di Bordeaux Cenon
(2010), il Museo e Parco Archeologico di Alésia (2012). Membro del Royal Institute of British
Architects di Londra, del College of Fellows dell’American Institute of Architects di Washington,
del Collège International de Philosophie e dell’Académie d’Architecture di Parigi, dalla quale
ha ricevuto il riconoscimento di ufficiale nella Légion d’Honneur e nell’Ordre des Arts et des
Lettres. Tschumi ha ricevuto, fra l’altro, il Grand Prix National d’Architecture nel 1996 oltre
a diversi premi dell’American Institute of Architects e del National Endowment for the Arts. I
numerosi libri di Tschumi includono la serie di quattro volumi Event-Cities (The MIT Press, 1994,
2001, 2005, 2010); The Manhattan Transcripts (St. Martin’s Press / Academy Editions, 1981 e
1995); Architecture and Disjunction (The MIT Press, 1996). La sua pubblicazione più recente
è Architecture Concepts: Red is Not a Color (Rizzoli, 2012). Fra i volumi su Bernard Tschumi:
Tschumi di Giovanni Damiani (Thames & Hudson, versione inglese; Skira, versione italiana,
2003) e Tschumi on Architecture: Conversations with Enrique Walker (The Monacelli Press,
2006).
www.tschumi.com
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ALFONSO GIANCOTTI, COORDINATORE DEL PROGETTO. Alfonso Giancotti ha studiato
presso l’École Nationale Supérieure d’Architecture de Paris La Villette e a Roma presso la
Facoltà di Architettura de “La Sapienza”, dove si è laureato nel 1994. Docente di Progettazione
Architettonica presso “La Sapienza”, è stato allievo e collaboratore di Maurizio Sacripanti. Dal
1995 svolge attività professionale e di ricerca nel settore della progettazione architettonica
finalizzata alla pubblicazione di volumi e articoli per le riviste di architettura. Dal 2000 al 2002
lavora come responsabile architettonico in sede di esecuzione del Nuovo Auditorium di Roma,
su progetto di Renzo Piano. Nel 2004 fonda lo studio NOOS con l’obiettivo di approfondire e
qualificare il rapporto tra attività professionale e attività di ricerca. Nel 2009 fonda, insieme a
Barbara Elia, lo Studio Associato di Architettura Elia Giancotti. Fra le opere realizzate fino ad
oggi, ci sono il Polo Didattico delle Arti Visive di Ceccano, il polo Didattico e il Centro Sportivo
di Roma, la Sede del Centro Internazionale di Astrofisica Relativistica a Pescara. Fra le sue
pubblicazioni, Tanto al metro quadro (Prospettive Edizioni, 2008), dedicato alla sua produzione
architettonica, con saggi di Michele Costanzo e Federico De Matteis.
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5. IMMAGINI PER LA STAMPA
Image # 41300-RE001
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo Culturale ANIMA a Grottammare. Vista d’insieme.
Dimensioni: 9 MB - 5999px × 3956px (formato JPG)
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Image # 41300-RE002
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo Culturale ANIMA a Grottammare. Vista d’insieme.
Dimensioni: 1,4 MB - 3600px × 2400px (formato JPG)
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Image # 41300-SK103
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo Culturale ANIMA a Grottammare. Impianto generale: la sala
principale e le quattro corti (schizzo di Bernard Tschumi).
Dimensioni: 790 KB - 2438px × 3229px (formato JPG)
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Image # 41300-SK104
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo Culturale ANIMA a Grottammare. La sala principale (schizzo di
Bernard Tschumi).
Dimensioni: 425 KB - 1650px × 1364px (formato JPG)
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Image # 41300-SK101
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo
Culturale ANIMA a Grottammare. La corte est con i
percorsi in quota (schizzo di Bernard Tschumi).
Dimensioni: 646 KB - 1659px × 2821px (formato JPG)
Image # 41300-SK102
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo
Culturale ANIMA a Grottammare. La facciata (schizzi di
Bernard Tschumi).
Dimensioni: 884 KB - 2317px × 3178px (formato JPG)
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Image # 41300-DW006
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo Culturale ANIMA a Grottammare. Diagrammi.
Dimensioni: 836 KB (formato PDF)
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Image # 41300-DW008
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo Culturale ANIMA a Grottammare. Planimetria generale.
Dimensioni: 987 KB (formato PDF)
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Image # 41300-DW000
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo
Culturale ANIMA a Grottammare. Pianta livello 0 - quota
+19m.
Dimensioni: 442 KB (formato PDF)
Image # 41300-DW001
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo
Culturale ANIMA a Grottammare. Pianta livello 1 - quota
+23m.
Dimensioni: 301 KB (formato PDF)
Image # 41300-DW002
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo
Culturale ANIMA a Grottammare. Pianta livello 2 - quota
+27,50m.
Dimensioni: 239 KB (formato PDF)
Image # 41300-DW003
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo
Culturale ANIMA a Grottammare. Pianta livello 3 - quota
+32m.
Dimensioni: 187 KB (formato PDF)
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Image # 41300-DW004
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo
Culturale ANIMA a Grottammare. Pianta livello 4 - quota
+36,50m / + 38.25m.
Dimensioni: 191 KB (formato PDF)
Image # 41300-DW005
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo
Culturale ANIMA a Grottammare. Pianta livello 5 - quota
+41,83m.
Dimensioni: 88 KB (formato PDF)
Image # 41300-DW007
Didascalia: Bernard Tschumi Archiects, Nuovo Polo Culturale ANIMA a Grottammare. Sezioni.
Dimensioni: 478 KB (formato PDF)
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UFFICIO STAMPA
Per maggiori informazioni, per ricevere le immagini in alta risoluzione, per concordare interviste,
si invita a contattare:
Paola Giaconia
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via Venti Settembre 84
50129 Firenze
[email protected]
ufficio +39 055 4684 187
mobile +39 348 3620 750
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