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11 Maggio 2014
Stop Soprintendenza ad 'Anima' archistar Tschumi
In bilico il progetto del nuovo contenitore culturale di Grottammare
11 MAGGIO 2014
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“Anima’” il segno di Tschumi nelle Marche
La storia
Si preannuncia un nuovo caso Colle dell'infinito nelle Marche, dove la
Soprintendenza per Beni architettonici e paesaggistici delle Marche ha
anticipato nei giorni scorsi un parere negativo al progetto 'Anima'
dell'archistar franco svizzera Bernard Tschumi, il nuovo contenitore
culturale progettato sulle colline di Grottammare. Il parere e' motivato con il
fatto che l'opera coprirebbe alcuni ulivi e siepi.
"La Soprintendenza ha seguito il percorso di progettazione dell'opera
attraverso l'architetto Miriam Pompei e questo il soprintendente Stefano
Gizzi evidentemente non lo sa, ma per nostra fortuna lo provano i
documenti, nel caso non bastassero i testimoni e l'architetto Pompei in
primis - attaccano il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini e il
presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno
Vincenzo Marini Marini -. Nel merito dell'iter, inoltre, va ricordato che il
predecessore di Gizzi, Cozzolino, si era gia' espresso sia sulla
pianificazione urbanistica dell'area che sulla questione degli edifici rurali.
Da questo parere si era dato l'avvio piu' di due anni fa all'iter
amministrativo che riguardava l'accordo di programma prima e la
progettazione di Anima".
Piergallini e Marini Marini ricordano infine che "Gizzi, nella sua lettera del 6
marzo 2014, affermava di preferire ad Anima lo studio (Schematic Design
Phase) che la Soprintendenza ha discusso con Tschumi stesso il 20
febbraio 2013 e che, come chiunque puo' ben vedere, e' decisamente piu'
impattante di Anima e di certo copre un maggior numero di siepi e olivi".
Tschumi, alla sua prima opera in Italia, ha legato tra l'altro il suo nome al
Parc della Villette a Parigi e al museo dell'Acropoli di Atene. La superficie
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di 'Anima' coincide pressappoco con quella del piccolo centro medievale,
poco piu' di 7.000 mq, per un costo di circa 18 milioni.
La politica
"Inutile parlare di rilancio economico del nostro territorio se consentiamo
che esso venga privato di una simile opportunita', una vera boccata
d'ossigeno in tempi molto difficili". Il parlamentare Luciano Agostini (Pd)
interviene sulle polemiche generate dal parere negativo della
Soprintendenza per Beni architettonici e paesaggistici delle Marche al
Progetto Anima, il contenitore culturale che Comune di Grottammare e
Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli hanno affidato all'architetto
Bernard Tschumi.
"Non puo' essere cancellato con un colpo di spugna, perche' troppe
sarebbero le perdite: oltre due anni di lavoro, 25 milioni di euro di
investimento privato per un'opera pubblica, un monumento dell'architettura
contemporanea che potrebbe diventare un simbolo del Piceno e della
Regione Marche" ha detto il parlamentare, che sul tema rivolge un appello
al mondo della politica e al Piceno in generale affinche' si mobiliti per far si'
che il progetto Anima prenda invece corpo a Grottammare.
Insieme ad altri deputati, Agostini fa sapere che sta lavorando per
informare del caso direttamente il ministero, "affinche' questo possa
trovare una soluzione che permetta di realizzare questa importante opera".
A Grottammare e' intanto in preparazione un consiglio comunale aperto
dedicato al progetto Anima e al no della Soprintendenza, motivato dal fatto
che la struttura coprirebbe alcune siepi e ulivi.
Lo studio Bernard Tschumi Architects
"Ho rispettato con attenzione tutti i regolamenti insistenti sull'area". Lo ha
affermato l'architettoBernard Tschumi in merito alle polemiche suscitate
dal "no" della Soprintendenza per Beni architettonici e paesaggistici delle
Marche al Progetto 'Anima', da lui curato, un contenitore culturale che
dovrebbe sorgere a Grottammare, ma che e' stato bocciato perche'
coprirebbe alcune siepi ed alcune piante di ulivo. A riportare il commento
dell'archistar sono i promotori del progetto, Comune di Grottammare e
Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli. Tschumi sta peraltro
presentando 'Anima' all'interno della sua grande mostra al Centre
Pompidou di Parigi, riscuotendo "molto apprezzamento".
Lo studio Bernard Tschumi Architects e' "preoccupato per i recenti sviluppi
relativi alle autorizzazioni amministrative. Ci teniamo a far presente afferma l'architetto, secondo quanto riportato dai promotori - che sono stati
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rispettati con attenzione tutti i regolamenti insistenti sull'area, dal piano
urbanistico fino alle indicazioni sulle volumetrie che definiscono la
posizione e l'altezza dell'edificio.
In nessun momento durante i diversi incontri, dei quali tre pubblici, e' stato
mai sollevato il problema del posizionamento e dell'altezza dell'edificio. Tra
l'altro, la natura stessa della struttura (a partire dai 1.500 posti
dell'auditorium) non permetterebbe un suo ridimensionamento. Siamo
disponibili a discutere tutte le possibili opzioni e raccogliere ogni
suggerimento".
Il Comune di Grottammare
L'ufficio tecnico del Comune di Grottammare ha inviato alla
Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici le controdeduzioni ai
rilievi contenuti nel preavviso di diniego al nulla osta per la realizzazione di
'Anima', il contenitore culturale progettato dall'archistar Bernard Tschumi. Il
parere della Soprintendenza e' motivato dal fatto che l'opera coprirebbe
ulivi e siepi.
Nel documento i tecnici del Comune sottolineano che "non si tratta di un
paesaggio bucolico-agreste ma di un'area urbanizzata, circondata da
arterie stradali strategiche. Anima - aggiungono - e' un'opera di interesse
pubblico che si trova all'interno di uno spazio gia' pianificato e per il quale
sono previsti lotti di destinazione commerciale-direzionale, artigianatoservizi e turistico-ricettivo". I tecnici evidenziano anche che il Piano
paesistico ambientale regionale "non riconosce alcun valore di interesse al
paesaggio" e che Anima rispetta l'altezza media (24,5 m) di edifici con le
sue stesse funzioni. "L'oggetto del nulla osta su cui deve esprimersi la
Soprintendenza oggi riguarda l'opera di Tschumi e non la questione
urbanistica che e' stata assentita e approvata in passato dando vita a un
iter composto da 31 passaggi dal febbraio 2010 a oggi", ha detto il sindaco
Enrico Piergallini in una conferenza stampa. Iter che "rappresenta oltre 4
anni di lavoro, ricettivo anche di pareri dell'autorita' paesaggistica, e che
non intendiamo assolutamente buttare via. Le prescrizioni della
Soprintendenza - ha concluso - non sono accettabili perche' avvengono al
31/o passaggio, il giorno prima della scadenza del rilascio del nulla osta,
compromettendo tutto un lavoro partito da condizioni assentite dalla
stessa".
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