SaltinAria - 16 novembre 2014

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16/11/2014
Il Principio dell'Incertezza - Teatro Libero (Milano)
Scritto da Daniela Cohen Domenica, 16 Novembre 2014
Sono al Teatro Libero dopo una lunga coda in strada per il biglietto. Tutti vogliono vedere uno
spettacolo insolito e particolare, "Il Principio dell’Incertezza", in scena dal 4 all’11 novembre,
scritto, diretto e interpretato da Andrea Brunello, un uomo alto, dinoccolato vestito di scuro, con
occhiali da sole in platea a passeggiare timidamente e sul palco Enrico Merlin, chitarrista e amico,
che intrattiene il pubblico con musica elettrica molto soft muovendosi piano tra due pannelli su cui
si spande un blu cobalto assai piacevole a vedersi. Andrea Brunello continua a camminare
facendo rumore con le monetine che si comprende tiene in tasca in gran quantità e si fermerà solo
a teatro esaurito, porte chiuse e luci che s’abbassano. Ora è certo che giocherellava con delle
monetine, ne ha una in mano e la lancia in alto, lasciandola cadere, lo fa ancora e ancora, tante
monetine a terra. E comincia a chiedere “Testa o croce?”. Poi si avvicina a un scatola colorata
poggiata su un sedile e ne tira fuori un nastro giallo che mette attorno al collo ed emerge la risata
di un bimbo, mentre cambiano i colori sui fondali.
Produzione Arditodesìo | Teatro Portland presenta
IL PRINCIPIO DELL’INCERTEZZA
Ispirato a Richard Feynman e dedicato ai nostri figli
di Andrea Brunello, Ph.D.
Con Andrea Brunello e Enrico Merlin
musiche originali composte, realizzate ed eseguite da Enrico Merlin
regia di Andrea Brunello e Michela Marelli
luci e supporto tecnico di Andrea Lucchi
disegni di Salvatore Crisà
Spettacolo prodotto in collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche
del Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Trento
Vedremo un gran bello spettacolo, per quanto a realizzarlo e interpretarlo sia un attore che
possiede un dottorato di ricerca in fisica, motivo per cui il tutto è davvero convincente, ben
spiegato e affascinante. Insomma, si tratta di una specie di lezione di meccanica quantistica,
operazione obiettivamente impossibile a teatro ma che Brunello, amante di molte sfide, mette in
scena per dimostrare il suo amore per il metodo scientifico e per l’universo, anzi per gli universi…
Ufficio Stampa Teatro Libero - tel. 02 45497296 – [email protected]
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"Il principio dell’incertezza" è ispirato a Richard Feynman ed è dedicato ai nostri figli, afferma
l’autore, che ha prodotto il tutto grazie alla collaborazione del laboratorio di Comunicazione delle
Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Trento, che ha fatto nascere
un progetto chiamato Jet Propulsion Theatre (JPT). Andrea raccoglie le monetine sparse a terra e
le guarda: “Ieri le teste hanno superato le croci” dice seriamente. “Bisogna ricordare che secondo
la teoria delle probabilità dovrei trovare su 100 lanci una cinquantina di teste e una cinquantina di
croci. Ma se dopo un milione di lanci dovessi contare il 40% di croci e il 60% di teste? Ma non
dovrebbe esserci una probabilità su due?”
Il nostro protagonista unico si toglie gli occhiali da sole e indossa un paio di occhialoni dalla
montatura pesante, da prof. “Sono qui per parlarvi di meccanica quantistica. Forse non ve ne
intendete di fisica o di matematica ma, se anche non capite tutto quello che dirò, rilassatevi e
divertitevi. Parlerò di fisica quantica e delle sue conseguenze; io non sono soltanto un
insegnante ma anche uno scienziato”. Il pubblico è già completamente avvinto dalle sue parole e
dai suoi movimenti. “Non bisogna confondere la filosofia con la scienza. Prendete Aristotele,
che era un filosofo: lui credeva che l’universo fosso composto da 55 sfere incapsulate l’una dentro
l’altra e con al centro la Terra ma questa non era scienza, è metafisica”.
Ora l’argomentazione si sposta su come noi possiamo provare le stesse emozioni di specie
non umane, addirittura specie che consideriamo inferiori, come gli insetti. “Per esempio, ma chi ce
lo dice che le api non vedano i colori dei fiori come li vediamo noi e che, prima di tuffarsi per
succhiarne il polline, non vadano in estasi e dicano ‘bellissimooooooo!!!!’ esattamente come
facciamo noi? Capite, ci sono 100 miliardi di galassie, con 100 miliardi di stelle per galassia, 10
pianeti per stella in media e un totale di… il totale è superiore a tutti i granelli di sabbia sulla terra,
un 1 seguito da 23 zeri…”.
Ci crediamo subito quando Andrea afferma di amare la fisica, perché “il mondo è come un
orologio, con ruote e molle, e la forza gravitazionale, e quella di attrazione e repulsione: la forza di
gravità tiene la Terra attorno al Sole, come tutte le galassie sono dove sono perché si attraggono,
muovendosi”. Il nostro imprevisto Pigmalione disegna formule luminose sugli schermi
colorati per dimostrare anche con grafici quanto dice, ribadendo che le due forze più
importanti del nostro mondo fisico, elettromagnetica e gravitazionale, hanno la medesima formula
anche se la prima è 42 volte più potente. Beh, uno spettacolo così non si può raccontare per filo e
per segno, si può solo invitare chi ne è attratto a cedere e andare a vederselo appena possibile,
per ascoltare dal vivo come funziona l’esperimento dei proiettili a confronto con le onde d’acqua,
dai risultati simmetrici escluso che le oscillazioni delle onde si sommano creando ‘interferenze’ che
nell’altro grafico non avvengono, a meno che… Brunello chiama ‘capacità astrattiva’ quel tipo
di intelligenza intuitiva che permette di comprendere perfino la teoria delle stringhe, che
presume l’esistenza di 26 dimensioni arrotolate le uno dentro le altre…
“A volte la verità ti arriva in faccia ma tu non te ne accorgi. La natura è semplice”. Le sue
spiegazioni ragionate ci permetteranno di capire perché l’elettrone si muove come un proiettile, ma
forma il grafico di interferenze proprio delle onde: perché l’elettrone può cambiare a seconda che
resti al buio o sia alla luce per permettere a noi di osservarlo. La luce cambia i risultati… l’elettrone
sa quando lo guardiamo e ciò in risposta al principio di indeterminazione. "Io lo chiamo Il Principio
dell’Incertezza, perché la Certezza non è cosa di questo mondo. E’ la probabilità. La natura vive
di probabilità e nessuno saprà dove e come si muovono gli elettroni!”. Uscendo da questo piccolo
teatro dove gli spettatori hanno donato un lunghissimo applauso alla sbalorditiva lezione, ci siamo
convinti che la meccanica quantistica faccia parte anche delle nostra vita, come dice Andrea.
Un successo meritato per la produzione Arditodesio e il Teatro Portland.
Ufficio Stampa Teatro Libero - tel. 02 45497296 – [email protected]
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16/11/2014
Teatro Libero - via Savona 10, Milano
Per informazioni e prenotazioni: telefono 02/8323126, mail [email protected]
Orario spettacoli: dal lunedì al sabato ore 21, domenica ore 16
Biglietti: intero € 21, under 26/over 60 € 15, allievi scuola Teatri Possibili con tessera associativa €
10, altre scuole di teatro € 13
Articolo di: Daniela Cohen
Grazie a: Serena Grossi, Ufficio stampa Compagnia Arditodesio
Sul web: www.teatrolibero.it - www.arditodesio.org
Ufficio Stampa Teatro Libero - tel. 02 45497296 – [email protected]
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