UFFICIO STAMPA CAMPAGNA ANTINFLUENZALE 2016-2017 E VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA A partire da lunedì 7 novembre sarà possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale che sarà somministrata dai medici di medicina generale alla popolazione con età maggiore di 65 anni e ai soggetti appartenenti ai gruppi a rischio (questi ultimi potranno fare riferimento anche al proprio distretto). Per tutti gli altri sarà possibile vaccinarsi presso il proprio distretto di appartenenza che organizzerà le sedute vaccinali. Come previsto dal calendario vaccinale, sarà possibile inoltre effettuare presso il proprio distretto la vaccinazione antipneumococcica con vaccino coniugato 13-valente per tutti i soggetti nati nel 1950 e per i soggetti, di qualsiasi età, a maggior rischio di contrarre la malattia invasiva da pneumococco (ad esempio le persone a cui è stata asportata la milza). Tale vaccino offre un’elevata efficacia protettiva e una protezione di più lunga durata rispetto ai vaccini usati in precedenza per questa malattia, e può essere somministrato sia contemporaneamente all’antiinfluenzale che in qualunque altro periodo dell’anno. L’influenza rappresenta un importante problema di sanità pubblica per il notevole numero di casi che si verificano annualmente durante la stagione invernale, periodo in cui, in tutta Europa, si presenta in forma epidemica. Nella maggior parte dei casi il suo decorso presenta sintomi aspecifici quali febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea e malessere generale. Una persona infetta può trasmettere il virus influenzale anche prima della comparsa dei sintomi e fino a 5 -7 giorni dopo l’esordio della malattia. Tale trasmissione è possibile anche con sintomatologia lieve o addirittura assente. In base alle informazioni sui ceppi virali circolanti provenienti da 140 laboratori nel mondo e all’andamento delle sindromi simil influenzali a livello globale, l’Organizzazione mondiale della Sanità indica ogni anno la composizione del vaccino anti-influenzale. Per l'emisfero settentrionale nella stagione 20162017 la composizione è la seguente: - antigene analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1)pdm09; - antigene analogo al ceppo A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2); antigene B/Victoria). analogo al ceppo B/Brisbane/60/2008 (lineaggio Il vaccino per la stagione 2016/2017 conterrà, pertanto, una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 e una variante di tipo B. Il Ministero della Salute ha autorizzato anche un nuovo vaccino quadrivalente che contiene un ceppo in più di tip B (B/Phuket/3073/2013 – lineaggio B/Yamagata), rispetto al trivalente, perché negli ultimi anni i 2 ceppi di tipo B hanno co-circolato in proporzioni variabili nelle diverse stagioni e nei diversi paesi. In Veneto nella passata stagione sono stati segnalati dal sistema di sorveglianza, che copre circa il 2% della popolazione, 9.171 casi (700 casi in meno rispetto alla precedente stagione); in 1 caso su 2 si trattava di ragazzi sotto i 15 anni. In base a tali dati si stima che molte più persone (circa 380.000 nella sola Regione Veneto) abbiano contratto la malattia. Nella passata stagione, sempre in Veneto, sono stati segnalati inoltre 35 ricoveri (13 casi gravi e complicati di influenza, per i quali è stato necessario il ricovero in terapia intensiva), di cui 4 decessi. Tali eventi sono risultati in netta diminuzione rispetto all’anno precedente (186) a dimostrazione dell’importanza di incentivare la vaccinazione. La vaccinazione rappresenta lo strumento di prevenzione più efficace ed è pertanto raccomandata a tutte le persone ad alto rischio di complicanze o che hanno contatti frequenti o assistono tali persone. Per i soggetti ad alto rischio la vaccinazione è offerta gratuitamente. Essi sono persone affette da alcune malattie (ad esempio malattie croniche dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, diabete mellito e altre malattie del metabolismo) per le quali contrarre l’influenza comporta un alto rischio di complicanze anche gravi. La vaccinazione è offerta gratuitamente tra gli altri anche a soggetti di età pari o superiore a 65 anni; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel II e III trimestre di gravidanza; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; medici e personale sanitario di assistenza; soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. Anche quest’anno la campagna di vaccinazione antinfluenzale è abbinata all’offerta attiva della vitamina D per i nati negli anni dal 1935 al 1941. Si tratta di due fiale da assumere oralmente, a distanza di due mesi l’una dall’altra. Per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, oltre alla vaccinazione, si ricorda l’importanza di alcune misure di prevenzione tra cui lavare le mani e coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, utilizzando preferibilmente fazzoletti monouso. Gli obiettivi della campagna vaccinale antinfluenzale per la stagione 20152016 sono quelli di diminuire il rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte, nonché i costi sociali connessi con morbosità e mortalità.