La Gluconeogenesi La gluconeogenesi è la sintesi di glucosio da precursori non saccaridici Questo processo utilizza il piruvato ed i composti a 3 o 4 atomi di carbonio ad esso correlati ed avviene in tutti gli animali, piante, funghi e microrganismi con le stesse reazioni enzimatiche Per il cervello ed il sistema nevoso dell’uomo, come per gli eritrociti, i testicoli, la parte midollare del rene ed i tessuti embrionali, il glucosio ematico è l’unica o la principale sostanza nutriente Il solo cervello consuma circa 120 grammi di glucosio al giorno, più della metà di tutto quello immagazzinato come glicogeno nei muscoli e nel fegato I mammiferi non possono convertire gli acidi grassi in glucosio, poiché la reazione della piruvato deidrogenasi è irreversibile e le cellule non possono convertire l’acetil-CoA in piruvato Le piante, il lievito e molti batteri possono farlo, tramite la via del gliossilato La glicolisi e la gluconeogenesi sono regolate in modo reciproco, sia mediante un controllo allosterico che mediante modificazione covalente (fosforilazione) La gluconeogenesi e la glicolisi non sono vie metaboliche identiche percorse in direzioni opposte Solo sette delle dieci reazioni enzimatiche della gluconeogenesi sono tappe della glicolisi in direzione opposta (DG vicino a zero in vivo) Tre reazioni della glicolisi sono irreversibili in vivo (DG fortemente negativo) e, quindi, non possono essere utilizzate nella gluconeogenesi: 1) Conversione del glucosio in glucosio 6-fosfato (esochinasi) 2) Fosforilazione del fruttosio 6-fosfato a fruttosio 1,6-bisfosfato (PFK-1) 3) Conversione del PEP in piruvato (piruvato chinasi) Queste tre reazioni nella gluconeogenesi sono catalizzate da enzimi diversi, che rendono anche la sintesi del glucosio irreversibile nelle condizioni cellulari Glicolisi versus Gluconeogenesi Prima “deviazione” Conversione del piruvato in fosfoenolpiruvato (PEP), che avviene in due tappe esoergoniche, una mitocondriale e l’altra citosolica Per passare dal mitocondrio al citosol, l’ossalacetato deve essere ridotto a malato dalla malato deidrogenasi (a spese del NADH), per poi essere riconvertito in ossalacetato da una malato deidrogenasi citosolica (con produzione di NADH) Sintesi del PEP da piruvato in due tappe esoergoniche La compartimentalizzazione della piruvato carbossilasi Seconda “deviazione” Conversione del fruttosio 1,6-bisfosfato in fruttosio 6-fosfato, catalizzata dalla fruttosio 1,6-bisfosfatasi (FBPasi-1) La FBPasi-1 richiede Mg2+ per promuovere l’idrolisi del gruppo fosforico sull’atomo C-1 (non il suo trasferimento all’ADP!) Glicolisi versus Gluconeogenesi Terza “deviazione” Conversione del glucosio 6-fosfato in glucosio, catalizzata dalla glucosio 6-fosfatasi L’enzima richiede Mg2+ per promuovere l’idrolisi di un estere fosforico Esso si trova nel lume del reticolo endoplasmatico degli epatociti e delle cellule renali ed epiteliali dell’intestino tenue, ma non è presente negli altri tessuti che, quindi, non possono rifornire di glucosio il sangue Se la glucosio 6-fosfatasi fosse presente in tutti i tessuti, idrolizzerebbe il glucosio 6-fosfato necessario per la glicolisi La Glucosio-6-fosfatasi La gluconeogenesi è energeticamente dispendiosa, ma essenziale La somma delle reazioni biosintetiche che dal piruvato portano al glucosio libero è: 2Piruvato + 4ATP + 2GTP + 2NADH + 2H+ + 4H2O → Glucosio + 4ADP + 2GDP + 6Pi + 2NAD+ Glucosio + 2ADP + 2NAD+ + 2Pi → 2Piruvato + 2ATP + 2NADH + 2H+ + 2H2O In vivo, sia la glicolisi che la gluconeogenesi sono processi irreversibili (DG = -63 kJ/mole e -16 kJ/mole, rispettivamente) Il ciclo di Cori I principali meccanismi di regolazione della glicolisi e della gluconeogenesi L’inibizione della fruttosio-1,6-bisfosfatasi La sintesi e la degradazione del fruttosio-2,6-bisfosfato La biosintesi del glicogeno La reazione della glicogeno sintasi L’attività dell’enzima ramificante Amilo-(1,41,6)-transglicosilasi Il glicogeno e l’amido endogeni vengono degradati per fosforolisi La glicogeno fosforilasi negli animali e l’amido fosforilasi nelle piante catalizzano l’attacco da parte del Pi di legami glicosidici (α1→ 4), fino a che non si avvicinano ad un legame (α1→ 6). Qui è necessario un enzima deramificante, che rimuove la ramificazione e consente alle fosforilasi di riprendere la loro attività Il glucosio 1-fosfato prodotto dalle fosforilasi viene convertito reversibilmente in glucosio 6-fosfato dalla fosfoglucomutasi, un enzima che condivide il meccanismo d’azione già visto per la fosfoglicerato mutasi Il glucosio 6-fosfato può entrare nella via glicolitica La degradazione dell’amido e del glicogeno Le α-amilasi salivari e pancreatiche generano maltosio, maltotriosio ed oligosaccaridi denominati “destrine limite” Demolizione del glicogeno intracellulare ad opera della glicogeno fosforilasi L’attività della glicogeno fosforilasi è regolata allostericamente Il meccanismo della modificazione covalente e della regolazione allosterica Il meccanismo della modificazione covalente e della regolazione allosterica Il meccanismo della modificazione covalente e