APPROFONDIAMO IL GENERE
IL TEATRO
Teatri del mondo
A partire dalla Grecia classica gli edifici teatrali hanno avuto una
particolare architettura che serviva a rendere possibile la fruizione
dello spettacolo. Gli edifici, tuttavia, non sono solo muri e stucchi,
ma rispecchiano il senso che gli uomini delle diverse epoche hanno
sentito nell’andare a teatro: dalla dimensione religiosa che era
presente nella Grecia antica, a quella filosofica del Rinascimento,
a quella borghese dell’Ottocento e del Novecento. E voi? Quale senso
attribuite all’andare a teatro?
Il teatro di Epidauro
Costruito da Policleto il Giovane all’interno del santuario
dedicato al dio della medicina Asclepio, il teatro di Epidauro
conserva tutt’oggi la sua struttura classica. La gradinata in
pietra locale è addossata a un pendio naturale; in basso si
apre l’orchestra, ovvero una zona circolare in cui si muoveva
il coro. Non è sicuro se esistesse un palco su cui recitavano
gli attori. Al centro dell’orchestra si trovava l’altare del dio
Dioniso, cui erano dedicati gli spettacoli teatrali. Il teatro di
Epidauro, come quasi tutti i teatri greci e latini, si segnala per
l’acustica perfetta, benché sia a cielo aperto.
ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010
I teatri italiani rinascimentali
L’intensa attività teatrale in Italia dal Quattrocento in poi è
documentata dalla presenza di numerosi edifici, spesso
ancora in attività. Questi teatri sono coperti e legati alla
cultura delle corti.
L’Olimpico di Vicenza, progettato da Andrea Palladio, è
considerato uno dei capolavori dell’arte rinascimentale ed è
incluso tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Di pregio è
soprattutto l’interno, con una gradinata per gli spettatori,
come nei teatri classici, ma anche una loggia. La scena è
costruita secondo un illusionismo prospettico molto raffinato.
Il teatro Farnese di Parma si ispira all’Olimpico e fu fatto
costruire da Ranuccio I, duca di Parma e di Piacenza, nel
Palazzo della Pilota. Presenta la gradinata a U che sarà tipica
di molti teatri successivi, capace di ospitare circa 3000
spettatori; l’ampio palcoscenico misura 40 metri di
lunghezza. Il teatro fu costruito in legno di abete rosso,
ricoperto di stucco e poi dipinto per simulare il marmo.
I teatri italiani del Settecento e dell’Ottocento
Il teatro San Carlo di Napoli, inaugurato nel 1737 da Carlo I di
Borbone, divenne ben presto uno dei principali teatri europei per
la magnificenza della struttura e il prestigio delle rappresentazioni.
Dopo un incendio, venne ricostruito dall’architetto Antonio
Niccolini e riaperto nel 1816. Il teatro venne più volte modificato.
L’interno, caratterizzato da sfarzose decorazioni in legno dorato e
stucchi, presenta sei ordini di palchi e un palco reale sormontato
dalla corona del Regno delle due Sicilie.
Il teatro alla Scala di Milano fu fatto costruire dall’imperatrice
Maria Teresa d’Austria dopo la distruzione del precedente
teatro Regio Ducale. L’interno presenta la forma a U, con
quattro ordini di palchi e due loggioni. Il teatro fu inaugurato il
3 agosto 1778, con un’opera del compositore Antonio Salieri.
L’edificio subì modifiche e rimaneggiamenti durante i secoli e il
suo interno, oggi, risulta diverso da quello settecentesco.
Fra i principali teatri dell’Ottocento ricordiamo anche il Carlo
Felice di Genova, voluto dai Savoia. Distrutto quasi
completamente dai bombardamenti della Seconda guerra
mondiale, il teatro è stato recentemente ricostruito secondo
l’originario progetto dell’architetto Carlo Barabino. Sulla
facciata meridionale, che dà sulla principale piazza della città,
piazza de Ferrari, si apre un porticato con colonne, mentre
l’interno si segnala per i particolari palchetti che fingono i
piccoli balconi delle case genovesi.
L’Opéra di Parigi
È uno dei più imponenti teatri del mondo, costruito tra il
1861 e il 1875 per volontà di Napoleone III, su progetto di
Charles Garnier. La facciata è divisa in due ordini, ad arcate
in basso, a loggia su colonne in alto. L’interno si impone per
la maestosità degli ambienti e la preziosità dei materiali di
costruzione. Nonostante l’ampiezza dell’edificio, il teatro
ospita solo poco più di 2000 posti, in quanto gran parte
degli spazi sono occupati da sale, dal foyer, dalla biblioteca.
Tra i simboli dell’architettura moderna del Novecento,
s’impone il Sidney Opera House per la sua struttura
avveniristica. Il disegno del progetto è dell’architetto danese
Jörn Utzon, che ha creato un edificio esterno leggero ed
elegante, caratterizzato da coperture a conchiglia, la più
alta delle quali misura 67 metri. L’effetto risulta molto
suggestivo, in quanto il teatro si affaccia sul mare della baia
di Sidney. L’edificio, che comprende diversi teatri, sale per
conferenze, una gradinata per le proiezioni all’aperto, un
ristorante, è considerato un capolavoro dell’architettura.
L’edificio è stato inaugurato nel 1973 dalla regina Elisabetta II
ed è uno dei centri di rappresentazioni artistiche più attivi del mondo.
• Svolgi una ricerca sul principale edificio teatrale della tua città (o della città più vicina al luogo
dove vivi) cercando: quando è stato costruito e inaugurato; chi lo ha voluto; chi lo ha progettato; quali spettacoli e altre attività ospita.
ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010
Il teatro dell’Opera di Sidney