I delegati al 21° Congresso della FISASCAT

Il 22° Congresso della FISASCAT- CISL di Bologna, sentita la relazione del
Segretario generale a nome della Segreteria, la fa propria assieme ai contributi
emersi dal dibattito ed esprime quanto segue ai fini di delineare gli ambiti dell’azione
sindacale per il prossimo mandato, anche al fine di orientare gli obiettivi politici della
CISL tutta:
- Condivide la necessità di riportare al centro della discussione politica la questione
del Lavoro, con particolare attenzione e sensibilità ai diritti negati a una fetta sempre
più ampia di Lavoratori e al bisogno di una modernizzazione del sistema di
protezione sociale in grado di fronteggiare le nuove situazioni di rischio;
- Richiede un impegno forte e incisivo della Cisl affinché si arrivi, finalmente, in
tempi rapidi, a una riforma equa e strutturale del sistema degli ammortizzatori sociali
del Paese.
- Impegna la CISL a garantire in maniera cogente, nell’applicazione del nuovo
modello contrattuale, il consolidamento, l’estensione e la qualificazione della
contrattazione di secondo livello, conditio sine qua non affinché la riforma produca
gli effetti positivi che da tale modello le Lavoratrici e i Lavoratori si attendono.
La sola leva degli incentivi fiscali e contributivi e la previsione nei CCNL di importi
sostanzialmente sostitutivi della contrattazione di secondo livello (ERG), potrebbero
condannare gli esclusi a rimanere tali.
- Per evitare ciò, si richiede un impegno della Cisl affinché la legislazione di sostegno
alla riforma contrattuale preveda una rilevante contribuzione e/o tassazione
aggiuntiva sull’ ERG, a totale carico delle imprese, le cui risorse siano destinate alla
detassazione completa del solo salario aggiuntivo di secondo livello frutto
esclusivamente di accordi sindacali.
Impegna inoltre la FISASCAT e la CISL affinché i futuri CCNL stabiliscano che
l’ERG spetti anche a quei lavoratori che godono già di trattamenti salariali aggiuntivi
di tipo individuale o collettivo, concessi unilateralmente dal datore di lavoro, come ad
esempio, superminimi individuali o salario variabile non contrattato.
- Preso atto che il modello contrattuale sono le regole del gioco che, in quanto tali,
per definizione, non possono essere riconosciute che da tutti i soggetti in campo, pena
l’ingovernabilità e la confusione nelle relazioni sindacali e in tutti i luoghi di lavoro,
ritiene indispensabile la ripresa di un percorso unitario confederale.
- Lancia un appello in tal senso a tutta la Fisascat e a tutta la CISL perché, pur
consapevole di quanto questo percorso sia oggi difficile e complesso anche a causa di
una Cgil più protesa a un atteggiamento di mera opposizione politica che di tutela dei
Lavoratori, ritiene la strada dell’unità di azione del Sindacato confederale l’unica
strada percorribile per affrontare il futuro e le sfide che ci aspettano nell’interesse di
tutto il mondo del lavoro.
- Esprime la necessità che la contrattazione rimanga il centro dell’azione del
Sindacato che deve continuare ad essere “ produttore” di contratti come beni
collettivi per la difesa dei diritti dell’occupazione, per la costruzione di nuove tutele,
per un salario equo e dignitoso e per la redistribuzione della ricchezza prodotta dalle
imprese.
Ritiene che le decisioni che riguardano obiettivi strategici, quali la riforma dei
modelli contrattuali o le politiche di welfare o le relazioni con le altre organizzazioni
sindacali, debbano essere assunte a seguito di un processo di confronto interno che
porti ad una condivisione il più ampia possibile, anche attraverso la massima
valorizzazione degli Iscritti.
-
Considera maturi i tempi affinché il Sindacato si impegni a concretizzare
attraverso ammortizzatori sociali forti, percorsi formativi, riduzione dei rapporti di
lavoro atipici, condizioni che diano garanzie e certezze ai giovani oggi destabilizzati
da un’ampia e prolungata precarietà che ha tolto a loro, e quindi a tutto il Paese, la
speranza del futuro.
-
- Vuole sensibilizzare ancora una volta la Fisascat e la Cisl tutta sul problema
degli appalti: la tendenza non è ormai solo quella del massimo ribasso, ma sempre più
spesso dell’assegnazione ben oltre la soglia di anomalia, con la conseguenza di
passaggi di appalto tra aziende che applicano CCNL diversi che non riconoscono il
contratto nazionale di origine.
- Chiede alla CISL un deciso impegno nei confronti del Governo affinché
l’annoso e gravoso problema dell’evasione fiscale venga affrontato in modo forte,
condizione fondamentale per la realizzazione di un buon welfare e di una
redistribuzione soddisfacente della ricchezza del Paese
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
Bologna, 4 febbraio 2009