Il 22° Congresso della FISASCAT- CISL di Bologna, sentita la relazione del Segretario generale a nome della Segreteria, la fa propria assieme ai contributi emersi dal dibattito ed esprime quanto segue ai fini di delineare gli ambiti dell’azione sindacale per il prossimo mandato, anche al fine di orientare gli obiettivi politici della CISL tutta: - Condivide la necessità di riportare al centro della discussione politica la questione del Lavoro, con particolare attenzione e sensibilità ai diritti negati a una fetta sempre più ampia di Lavoratori e al bisogno di una modernizzazione del sistema di protezione sociale in grado di fronteggiare le nuove situazioni di rischio; - Richiede un impegno forte e incisivo della Cisl affinché si arrivi, finalmente, in tempi rapidi, a una riforma equa e strutturale del sistema degli ammortizzatori sociali del Paese. - Impegna la CISL a garantire in maniera cogente, nell’applicazione del nuovo modello contrattuale, il consolidamento, l’estensione e la qualificazione della contrattazione di secondo livello, conditio sine qua non affinché la riforma produca gli effetti positivi che da tale modello le Lavoratrici e i Lavoratori si attendono. La sola leva degli incentivi fiscali e contributivi e la previsione nei CCNL di importi sostanzialmente sostitutivi della contrattazione di secondo livello (ERG), potrebbero condannare gli esclusi a rimanere tali. - Per evitare ciò, si richiede un impegno della Cisl affinché la legislazione di sostegno alla riforma contrattuale preveda una rilevante contribuzione e/o tassazione aggiuntiva sull’ ERG, a totale carico delle imprese, le cui risorse siano destinate alla detassazione completa del solo salario aggiuntivo di secondo livello frutto esclusivamente di accordi sindacali. Impegna inoltre la FISASCAT e la CISL affinché i futuri CCNL stabiliscano che l’ERG spetti anche a quei lavoratori che godono già di trattamenti salariali aggiuntivi di tipo individuale o collettivo, concessi unilateralmente dal datore di lavoro, come ad esempio, superminimi individuali o salario variabile non contrattato. - Preso atto che il modello contrattuale sono le regole del gioco che, in quanto tali, per definizione, non possono essere riconosciute che da tutti i soggetti in campo, pena l’ingovernabilità e la confusione nelle relazioni sindacali e in tutti i luoghi di lavoro, ritiene indispensabile la ripresa di un percorso unitario confederale. - Lancia un appello in tal senso a tutta la Fisascat e a tutta la CISL perché, pur consapevole di quanto questo percorso sia oggi difficile e complesso anche a causa di una Cgil più protesa a un atteggiamento di mera opposizione politica che di tutela dei Lavoratori, ritiene la strada dell’unità di azione del Sindacato confederale l’unica strada percorribile per affrontare il futuro e le sfide che ci aspettano nell’interesse di tutto il mondo del lavoro. - Esprime la necessità che la contrattazione rimanga il centro dell’azione del Sindacato che deve continuare ad essere “ produttore” di contratti come beni collettivi per la difesa dei diritti dell’occupazione, per la costruzione di nuove tutele, per un salario equo e dignitoso e per la redistribuzione della ricchezza prodotta dalle imprese. Ritiene che le decisioni che riguardano obiettivi strategici, quali la riforma dei modelli contrattuali o le politiche di welfare o le relazioni con le altre organizzazioni sindacali, debbano essere assunte a seguito di un processo di confronto interno che porti ad una condivisione il più ampia possibile, anche attraverso la massima valorizzazione degli Iscritti. - Considera maturi i tempi affinché il Sindacato si impegni a concretizzare attraverso ammortizzatori sociali forti, percorsi formativi, riduzione dei rapporti di lavoro atipici, condizioni che diano garanzie e certezze ai giovani oggi destabilizzati da un’ampia e prolungata precarietà che ha tolto a loro, e quindi a tutto il Paese, la speranza del futuro. - - Vuole sensibilizzare ancora una volta la Fisascat e la Cisl tutta sul problema degli appalti: la tendenza non è ormai solo quella del massimo ribasso, ma sempre più spesso dell’assegnazione ben oltre la soglia di anomalia, con la conseguenza di passaggi di appalto tra aziende che applicano CCNL diversi che non riconoscono il contratto nazionale di origine. - Chiede alla CISL un deciso impegno nei confronti del Governo affinché l’annoso e gravoso problema dell’evasione fiscale venga affrontato in modo forte, condizione fondamentale per la realizzazione di un buon welfare e di una redistribuzione soddisfacente della ricchezza del Paese APPROVATO ALL’UNANIMITA’ Bologna, 4 febbraio 2009