La stratigrafia del Quaternario - 2
Abbiamo visto come per vari motivi le unità della stratigrafia
classica, ma anche le unità morfologiche, pedologiche
NON
siano del tutto adatte al rilevamento del Quaternario,
Negli ultimi anni nuovi criteri e metodi
per definire i depositi quaternari
continentali:
Unità Allostratigrafiche e UBSU
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PROBLEMATICHE
Frammentarietà degli ambienti deposizionali
Complessità dei rapporti stratigrafici
Forte variabilità di facies (verticale e laterale)
Frequenti discontinuità stratigrafiche (non continuità della sedimentazione)
Frequente presenza di superfici erosive, di vario rango
Monotonia/ripetitività dei depositi e delle facies
Limitate possibilità di datazioni (biocronologiche e geocronometriche)
Scarsità e labilità degli affioramenti (cause naturali ed antropiche)
CARATTERI PECULIARI
Attualismo (criterio di lettura per genesi depositi/forme) Attenzione: non è
“banale”!
Morfologia (associazione forma – deposito) Attenzione: non sempre
univoca!
Scansione cronologica molto dettagliata degli eventi
Presenza di pedogenesi (suoli)
Influenza della Tettonica recente
paleomagnetismo...
2015-2016Possibili dati derivanti da: palinologia,
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Cicli erosione deposizione
legati ad avanzate / ritiri dei ghiacci  Variazioni del livello del mare
Sul fondovalle: alluvioni, depositi lacustri,
depositi fluvio-glaciali,
più a monte depositi glaciali, cordoni
morenici.
Sui versanti: detriti di falda, conoidi
alluvionali.
MA TUTTO CONTENUTO DENTRO due
superfici di erosione e/o suoli
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Depositi TUTTI composto da till. E l’età di queste tre morene ?
1 più antico di 2, più antico di 3 per quota ?
Forse, probabile, ma non sicuro perché la quota non è l’unico elemento
Importante anche lo sviluppo, lo spessore dei suoli / paleosuoli che
dividono le tre morene
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?
Quindi corpi sedimentari (morene, dep. glacio-fluviali, spesso
con litologia simili o quasi uguale,.ecc, ecc) separati da
paleosuoli o superfici di erosione. L’intensità/spessore
del paleosuolo aiuta a capire quanto è antico
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Scarpata in riva sin. F. Tagliamento presso Cimano, nell’Anfiteatro morenico
Varie litologie ma una chiara superficie di erosione che
divide la parte superiore da quella inferiore della scarpata
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Foto di G. Monegato, luogo sconosciuto, ma sicuramente FVG
Stesso tema: superficie di erosione che separa due litologie
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UNITA’ ALLOSTRATIGRAFICHE
North American Stratigraphic Code, 1983
Commissione Italiana di Stratigrafia, Gruppo di Lavoro per il Quaternario, 1989
Definizione:
corpo di rocce sedimentarie cartografabile, definito ed identificato sulla
base di discontinuità (erosione o mancata sedimentazione) che lo
delimitano.
UNITA’ STRATIGRAFICHE A LIMITI INCONFORMI
(Unconformity – Bounded Stratigraphic Units; UBSU)
International Subcommission on Stratigraphic Classification, 1987, Commissione per la Cartografia Geologica
e Geomorfologica, 1992
corpo di rocce limitato a tetto ed a letto da discontinuità (erosionali o
deposizionali) nella successione stratigrafica specificatamente indicate,
significative e dimostrabili, preferibilmente di estensione regionale o
interregionale. .I criteri diagnostici utilizzati per stabilire e riconoscere queste unità
stratigrafiche sono le due discontinuità che le delimitano. Le unità possono includere
poche o molte altre unità stratigrafiche (litostratigrafiche, bio, magneto,
cronostratifiche, ecc.) sia in successione verticale che laterale
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Quindi due classificazioni diverse tutte e due legate a discontinuità:
superfici di erosione e/o palesuoli. Dentro…di tutto
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Definizione Unità allostratigrafica
"an allostratigraphic unit is a mappable
stratiform body of sedimentary rock that is
defined and identified on the basis of its
bounding discontinuities. ... Boundaries of
allostratigraphic units are laterally
traceable discontinuities." (North American
Commission Stratigraphic Nomenclature,
1983)
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Definizione UBSU: unità a limiti inconformi
(Unconformity-bounded Stratigraphic Units).
Corpo roccioso delimitato alla base e alla sommità da superfici di
discontinuità specificatamente designate, significative e
dimostrabili (visibili e identificabili), aventi preferibilmente
estensione regionale o interregionale. I criteri diagnostici utilizzati
per stabilire e riconoscere queste unità stratigrafiche sono le due
discontinuità che le delimitano. Le unità possono includere poche
o molte altre unità stratigrafiche (litostratigrafiche, biostratigrafiche,
magnetostratigrafiche, cronostratigrafiche, ecc.) sia in successione
verticale che laterale.
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Discontinuità……
Secondo qualche Autore unità di sintesi…poco adatte ad essere
utilizzate in campagna
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Unità utilizzate nella cartografia CARG
Unita allostratigrafiche
Unita a limiti inconformi (UBSU)
Allogruppo
Supersintema
Alloformazione
allomembro
=
Sintema
subsintema
Quindi l’enfasi, l’accento viene posto sul limiti erosivi, sulle superfici di
erosione che separano le formazioni, più che sul loro contenuto.
Apparentemente le due unità sembrano uguali
Anche se i geologi quaternaristi hanno litigato a lungo su quale adottare…
Il servizio geologico nazionale (ora ISPRA) ha deciso, per la nuova carta
geologica d’Italia scala 1.50.000 di adottare le UBSU, ma se vi capita di
leggere bibliografia milanese – lombarda troverete le alloformazioni
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USBU / allostratigrafia
• Quindi due unità diverse tutte e due legate
a discontinuita: superfici di erosione e/o
palesuoli
• Da notare che nel concetto di sequenza le
discontinuità erano legate ai grandi cicli di
regressione –trasgressione. Quindi concetti
applicabili a formazioni pre-Quternarie
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Tipi di discontinuità
• Discordanza stratigrafia con lacuna
sedimentaria e/o sup di erosione: variazioni
del livello di base  livello del mare  clima
• Discordanza angolare: tettonica e
neotettonica
• Paleosuoli, che comunque implicano una
pausa nella sedimentazione, un equilibrio tra
sedimentazone ed erosione
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Differenze tra USBU e allostratigrafche….
Unità
a LIMITI INCONFORMI
Unità
ALLOSTRATIGRAFICHE:
- sono applicabili ad ogni tipo di
roccia;
possono includere ogni altro tipo di
unità stratigrafica (litostratigrafica,
biostratigrafica, cronostratigrafica,
magnetostratigrafica, ecc.);
le discontinuità delimitanti devono
essere identificabili;
le discontinuità devono essere
preferibilmente di estensione
sono applicabili solo a rocce
sedimentarie;
le discontinuità delimitanti devono
essere tracciabili lateralmente;
le discontinuità possono avere
un’estensione locale e non
necessariamente regionale o
interregionale;
non possono includere altri tipi di
unità stratigrafiche (ad eccezione di
informali facies tessiturali), ma
possono essere lateralmente contigue
con unità litostratigrafiche.
regionale o interregionale.
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Differenze fondamentali
• L’estensione areale della discontinuità. Ampia,
regionale per le USBU, più limitata per le
alloformazioni
• In particolare le gerarchie tra alloformazioni devono
tenere conto di grado di discordanza angolare,
ampiezza del tempo compreso nello iato (spessore
palesuolo), estensione geografica
• Discontinuità visibili, identificabile per le USBU;
tracciabili (interpolabili ?) per le allostratigrafiche
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• In Italia progetto CARG (Cartografia Geologia
ufficiala al 50.000) sono state adottate le USBU,
interpretando la frase…. le discontinuità devono
essere preferibilmente di estensione regionale o
interregionale…in modo..flessibile.
• Il Servizio geologico infatti consiglia le USBU con queste
avvertenze:
• - che le UBSU siano utilizzate anche quando le superfici di
discontinuità non siano perfettamente e ovunque seguibili sul
terreno, ma identificabili almeno nell’area di definizione e di
estensione laterale dell’unità; “la differenza tra identificabile e
tracciabile è minima
• - che le discontinuità non debbano essere necessariamente
di estensione regionale o interregionale, ma anche locale.
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USBU
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granulometrie
Form. su base litologica
NB qui la discordanza non è riconosocibile
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Ma è tracciabile, nel senso di interpolabile
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• Sintemi: validi per un solo bacino di
alimentazione
• Unita UBSU. Sono unità di sintesi…vado i
campagna, rilevo unità litostratigrafiche solo
dopo, al momento di costruire la carta, passo
alle unità UBSU a riconoscere le superfici di
discontinuità, a individuare sintemi
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La specificità delle problematiche stratigrafiche implicite nello
studio delle formazioni superficiali in aree di catena montuosa
hanno indotto gli operatori del Progetto CARG a scegliere come
unità di riferimento le “unità allostratigrafiche”, come le più adeguate
per effettuare l’analisi stratigrafica dei depositi continentali.
L’approccio allostratigrafico nel rilevamento delle formazioni
superficiali in una vallata alpina impone tuttavia alcune cautele nella
correlazione stratigrafica, poiché corpi sedimentari contigui sono
separati da superfici limite raramente visibili sul terreno.
La facies, la petrografia dei clasti e il grado di alterazione dei
sedimenti consentono di effettuare confronti e differenziazioni fra i
diversi lembi di depositi, ma l’individuazione delle principali
discontinuità può avvenire solo se si analizza nel contempo l’assetto
e quindi l’evoluzione geomorfologica dell’area studiata
Dalla presentazione di un incontro sulla cartografia del Quaternario, Torino, 2000
Ma sono scelte di cartografia regionale..non nazionale
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Legenda Venturini 2009 ? Carta 1:25.000
Morene, alluvioni, detriti: NON usa né UBSU né alloformazioni
unità morfologiche e deposizionali
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Foglio 50.000
Bardonecchia
Piemonte
Alloformazioni
Foglio 50.000 Maniago (FVG)
Unita UBSU: sintemi
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Depositi glaciali, fluvioglaciali, alluvionali, detriti di falda..
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