Irlanda 2013, prima parte
Scritto da Cooperativa Fedro
Mercoledì 19 Giugno 2013 18:47
Il giro di boa dei quindici anni, festeggiati alla grande lo scorso anno, ha fatto un gran bene ad
Irlanda in Musica. La rassegna di musica celtica con cui Bobbio celebra il legame tra la
Valtrebbia e l'Isola di Smeraldo, sta per tornare con l'energia di sempre e più voglia di far festa
che mai.
La manifestazione, organizzata dal Comune di Bobbio con la direzione artistica di Fedro ed il
prezioso supporto della
Provincia di Piacenza
, giunge quest'anno alla sua sedicesima edizione. Come da tradizione, Irlanda in Musica
prevede due week end di musica dal vivo: i concerti live avranno, e come potrebbe essere
diversamente, la magica quinta della Basilica di San Colombano, situata nell'omonima piazza.
Anche per questa sedicesima edizione, inoltre, la formula classica della kermesse, che
prevedeva quattro serate, si arricchisce di un ulteriore momento conclusivo: il festival si aprirà
venerdì 5 luglio, continuerà sabato 6 e proseguirà poi nel week successivo, dal venerdì alla
domenica.
Quanto al cartellone musicale, Irlanda in Musica, che negli anni si è costruita la reputazione di
festival d'eccellenza, grazie alla qualità indiscussa delle decine di ospiti che si sono susseguiti
sul palco di Piazza San Colombano, anche quest'anno sarà all'insegna dell'ottima musica.
Da Bobbio sono passati artisti irlandesi, scozzesi e inglesi, ma anche spagnoli o italiani, in
qualche modo collegati con la musica celtica e con le sonorità folk che tanto hanno in comune
con i ritmi della tradizione appenninica. Questo multiculturalismo, tanto apprezzato in passato
perché ha in sé una comunanza d'intenti, verrà riproposto anche quest'anno.
Ad oggi sono stati annunciati gli ospiti che prenderanno parte al primo week end di Irlanda in
Musica e già ad un primo colpo d'occhio l'intento di portare a Bobbio la musica e la cultura
celtica, da qualunque paese del mondo esse provengano, è stato rispettato. Due concerti,
quattro nazioni: venerdì 5 luglio, in apertura si esibiranno Hevia, il “principe delle Asturie” ed
i
ve
neti Sonohra
, sabato 6 invece sarà la volta dei
Flook formazione anglo-irlandese
.
L'esordio di questa sedicesima edizione non sarà dunque in sordina, nella serata di apertura
andrà infatti in scena un doppio live davvero innovativo... o meglio, più che di un doppio live, a
dire il vero, sarebbe opportuno parlare di un “triplo live”. In prima serata infatti saliranno sul
palco i Sonohra, in seguito la scena sarà tutta per la cornamusa di Hevia, ed infine il musicista
asturiano ed il duo veneto porteranno on stage il loro progetto comune.
Hevia, che torna a Bobbio per la seconda volta, è il fautore di un rinnovato amore per la musica
e la cultura celtica in Spagna. Grazie all'uso della tecnologia, che gli ha permesso di
assemblare una gaita, ovvero una cornamusa, elettronica, e alla capacità di far coesistere la
musica tradizionale ed il pop moderno, il musicista asturiano ha conquistato il grande pubblico.
Moltissimi i riconoscimenti ed i premi che gli sono stati conferiti, tutti i suoi album, di cui esistono
doppie versioni in asturiano ed inglese, sono stati un successo.Parlando del lavoro di Hevia,
non si può certo evitare di citare il celeberrimo tune di
Busindre Reel, brano tratto
dall'album Tierra de Nadie – No Man's Land, che è stato utilizzato come colonna sonora di uno
spot pubblicitario ed attorno al quale è nata la curiosità per la musica del gaitero spagnolo
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anche nei non appassionati del genere.
La gaita di Hevia, unica ed inconfondibile, è diventata richiestissima: non si contano i featuring
ad album di artisti pop e rock e le collaborazioni, non ultima quella che ha portato il musicista
asturiano nel nostro paese, per lavorare ad un progetto, ancora in divenire, con i Sonohra, duo
di fratelli veneti rivelazione di San Remo 2008.
Dopo che il successo sanremese li ha travolti, Luca e Diego Fainello, che già suonavano dal
vivo da anni, hanno iniziato il loro primo tour ufficiale ottenendo sempre un grande successo di
pubblico, documentato dal loro primo DVD live registrato nell’ultima tappa con un
concerto-evento allo storico Teatro Romano della loro città intitolato “Sweet Home Verona”.
La maggior parte del 2009 è stata dedicata alla promozione nell’America Latina. Il promo tour
ha toccato la Florida, la Colombia, l’Argentina, il Messico e il Brasile. Nella loro prima
esperienza nel continente americano i Sonohra sono stati decretati “Artista Revelacion”
all'edizione 2009 de "Los Premios MTV Latin American", evento tenutosi contemporaneamente
a Los Angeles, Buenos Aires, Bogotà e Città del Messico.
A settembre dello stesso anno Luca e Diego si sono recati a Londra per la registrazione del loro
secondo album, Metà, realizzata interamente nello studio 3 degli Abbey Road Studios.
Nel novembre 2010 è uscito poi l’EP A place for us che contiene le versioni in inglese di alcune
delle loro maggiori hit e un brano inedito, There’s a place for us, colonna sonora del film de “Le
Cronache di Narnia 3 – Il viaggio del veliero”.
Nel 2012, poi, l'uscita dell’album La Storia Parte da Qui, che contiene anche la bellissima Si
Chiama Libertà, in cui, accanto alle chitarre dei Sonohra, si sente anche la gaita di Hevia.
Sabato 6 sarà poi la volta di un altro concerto molto atteso: quello dei Flook guidati da Sarah
Allen
.
La band anglo-irlandese si sarebbe già dovuta esibire lo scorso anno sul palco di Piazza San
Colombano, ma all'ultimo minuto, a causa di un problema logistico, lo spettacolo è saltato.
Quest'anno i Flook si faranno certamente perdonare dai tantissimi fans che lo scorso anno sono
stati delusi!
I Flook si sono formati nel 1995, inizialmente erano un trio di flautisti, di cui già faceva parte
Sarah, poi, dopo i primi anni, la formazione ha preso le sembianze che ha ancora oggi.
Nel 2008 l'attività della band ha subito uno stop, dopo oltre tredici anni di attività, centinaia di
concerti e milioni di miglia sulle strade di tutti i paesi che li hanno ospitati, i musicisti hanno
deciso di prendersi una pausa. Il fatto che la band abbia lasciato intendere che questa pausa
sarebbe anche potuta non finire mai ha creato non poco sconcerto.
Finalmente, intorno alle metà dello scorso anno, i Flook sono tornati ad esibirsi dal vivo: la
formazione di quattro elementi a capo dei quali sta l'immancabile Sarah Allen è stata accolta
con calore ed entusiasmo dai moltissimi fans, decisamente sollevati! Insieme ai flauti di Sarah,
che si esibirà anche all'accordion, l'organetto diatonico della musica irlandese tradizionale, sul
palco di Piazza San Colombano saliranno anche Ed Boyd, chitarra e bouzouki, John Joe Kelly,
bodhran e mandolino, e Brian Finnegan, fischietti. I Flook si sono fatti spazio nel già affollato panorama della band di musica celtica tradizionale
grazie alla tecnica brillante e ad un connubio di richiami alla tradizione e coraggiosa inventiva.
Dopo aver pubblica Flook, un album dal vivo, nel 1997, loro primo lavoro ufficiale, Sarah e
compagni si sono riuniti in studio, dando vita a Flatfish, che esce nel 1999. Tre anni dopo è
stata la volta di Rubai, che si è aggiudicato una nomination come miglior album folk del 2002
secondo la BBC. Rubai è stato forse l'album della consacrazione del Flook, che sono stati
universalmente riconosciuti come fenomeno emergente grazie alle loro caratteristiche di
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innovazione. Nel 2005 è uscio il terzo album della band, Haven, e l'anno successivo alla band è
stato conferito il premio come folk band dell’anno ai BBC Radio 2 Folk Awards.
Quello che i Flook promettono di portare a Bobbio è un live indimenticabile: gli appassionati di
musica celtica non lo perderanno di certo, ma la band di Sarah Allan saprà conquistare anche
un pubblico di neofiti: se gli album da studio vantano premi e riconoscimenti, è dal vivo che
questa band da il massimo di sé mettendo in piedi uno spettacolo ad altissima velocità tutto da
ballare!
3/3