Traumatologia dello sport nel calcio PATOLOGIA PATOLOGIA MUSCOLO-TENDINEA MUSCOLO-TENDINEA Terapie Terapie fisiokinesiterapiche fisiokinesiterapiche www.fisiokinesiterapia.biz TRAUMI MUSCOLARI TRAUMA DIRETTO CONTUSIONE TRAUMA INDIRETTO 1. CONTRATTURA 2. STIRAMENTO 3. STRAPPO DI PRIMO GRADO 4. STRAPPO DI SECONDO GRADO 5. STRAPPO DI TERZO GRADO CONTUSIONE: TRATTAMENTO Valutazione sul campo-RICE Bendaggio elastico Fisioterapia: US pulsati a bassa frequenza TENS e LASER (non ad alta potenza) Massaggio linfatico A seguire protocollo paragonabile a quello delle lesioni da trauma indiretto, a seconda della gravità della contusione Tempi indicativi di recupero Contusione lieve 0-2 giorni Contusione moderata 5-10 giorni Contusione severa 15-20 giorni CONTRATTURA: TRATTAMENTO Fisioterapia: impacchi caldo umidi US, ipertermia massaggio stretching Condizionamento aerobico Tempi indicativi di recupero 2-4 giorni STIRAMENTO: TRATTAMENTO Nel dubbio trattarlo inizialmente come uno strappo 1° Fisioterapia: TENS ed US pulsati LASER Massaggio (non in sede di maggior dolore) Stretching (sotto soglia di dolore) Crioterapia dopo 5 gg: Massaggio decontratturante Stretching e PNF Esercizio aerobico dal 10° giorno: trofismo muscolare Tempo indicativo di recupero 12-15 giorni STRAPPO: TRATTAMENTO Immediatamente: RICE con bendaggio Riposo per 2-5 gg dal 2° g.: TENS, ionoforesi, linfodrenaggio LASER bassa pot. Stretching (sotto soglia del dolore) dopo 5-6 g.: EMS, US, LASER anche alta pot. dal 10° g.: massaggio trasv. prof. stretching da passivo ad attivo, PNF dal 12° g.: recupero forza (eccentrica), condizionamento aerobico dal 24° g.: isocinetica e resist. elastica LE LESIONI NELL’ATLETA TRAUMA Reazione Reazione infiammatoria infiammatoria Iperemia Iperemia Essudazione Essudazione Release Release di di leucociti leucociti Asportazione Asportazione delle delle cellule cellule morte morte Distruzione Distruzione di di tessuti tessuti Release Release di di enzimi enzimi Rottura Rottura di di fibrille fibrille con con ilil movimento movimento Disposizione Disposizione caotica caotica delle delle fibrille fibrille Aderenze Aderenze Crescita Crescita di di fibroblasti fibroblasti RIPOSO Formazione Formazione di di fibrille fibrille MOVIMENTO Movimento Movimento fisiologico fisiologico Massaggio Massaggio Trasversale Trasversale Profondo Profondo Rigenerazione Rigenerazione fisiologica fisiologica di di fibrille fibrille Cicatrice Cicatrice mobile mobile G. G. Ridulfo Ridulfo GUARIGIONE GESTIONE ATLETA INFORTUNATO MEDICO FISIOTERAPISTA FISIOTERAPISTA PREP. ATLETICO TECNICO INFORTUNATI PREPARATORE ATLETICO FISIOTERAPISTA PREPAR. INFORTUNATI ATLETICO “SANI” INFORTUNIO FASE ACUTA PERIODO DI RECUPERO GUARIGIONE CONDIZIONATA LAVORO ATLETICO FASE 1: PALESTRA inizio corsa lenta - lavoro aerobico FASE 2: PALESTRA + CAMPO lavoro a S4 - inizio allunghi (anaerobico (anaerobico lattacido) lattacido) FASE 3: CAMPO + PALESTRA esercizi specifici - scatti lavoro anaerobico alattacido TEMPI INDICATIVI DI RECUPERO (salvo complicanze) Strappo di 1° grado Strappo di 2° grado Strappo di 3° grado 20-30 giorni 30-45 giorni oltre 45 giorni CONCLUSIONI La diagnosi tempestiva di lesione muscolare è fondamentale per un corretto trattamento e deve essere guidata da precisi criteri clinici e classificativi. La riabilitazione sul campo è una tappa fondamentale per il completo recupero dell’atleta, deve raggiungere precisi obiettivi ed essere guidata da principi di base inderogabili. Prevenire le recidive è uno dei compiti principali della riabilitazione. TENDINOPATIE Funzione dei tendini • Trasmettere all’osso la forza prodotta dal muscolo per il movimento articolare (con il minimo dispendio energetico e la minore deformazione) TRATTAMENTO Terapia fisica: ghiaccio, Laser, Ionoforesi, U.S., tecarterapia, ipertermia, O.U. Terapia manuale: Massaggio decontraturante Massaggio tipo Cyriax del tendine Esercizio fisico Correzione di fattori predisponenti ESERCIZIO -Allungamento muscolare -Forza eccentrica -Allenamento aerobico alternativo -Bilanciamento propriocettivo ESERCIZIO ECCENTRICO “….promuove la formazione del collagene nel tendine incrementandone le qualità elastiche e tensili.” EZIOLOGIA E FATTORI PREDISPONENTI Fattori intrinseci: - anomalie anatomiche (malallineamenti) - asimmetria degli arti inferiori - squilibri muscolari - rigidità muscolo-tendinea - sovrappeso - malattie sistemiche (m. reumatoide, gotta, etc.) Fattori estrinseci: -carico eccessivo sul corpo (velocità, n° di ripetizioni, tipo di movimento) - errori di esecuzione del movimento - condizioni ambientali (umidità, temperatura) - equipaggiamento (scarpe, attrezzatura, etc.) CONCLUSIONI Il tendine è costituito da tessuto capace di adattare la sua struttura e le sue caratteristiche meccaniche alle necessità funzionali. Quindi il trattamento e la prevenzione delle patologie tendinee potrà attuarsi attraverso un protocollo specifico progressivo che permetta l’adattamento necessario a mantenere l’integrità strutturale. www.fisiokinesiterapia.biz