AN NO 2 0 1 0 - I Vagabondi della Mole

NOTIZIARIO MENSILE DEL NOMADI FANS CLUB TORINO
Eccoci amici Nomadisti, siamo arrivati al mese fatidico dell’uscita del nuovo
disco dei Nomadi: il 26 c.m. sara’ in tutti i negozi “RaccontiRaccolti” un lavoro in
musica composto da 11 tracce di cover di cantautori famosi, di cui il primo
singolo estratto, in rotazione nelle radio dall’inizio del mese di Ottobre, e’ “Hey
Man” la celebre canzone di Zucchero. Sara’ sicuramente una eccellente
produzione discografica che ci vedra’ in prima fila nell’acquisto stesso. In piu’ di
quarant’anni di carriera e’ la prima volta che i Nomadi si cimentano in cover. Il
battesimo dell’album per noi “Sotto la Mole” sara’ al Teatro Colosseo Sabato 20
Novembre dove, numerosi ed affiatati, saremmo con striscione e maglietta a
fare il tifo per i nostri amici musicisti alle prove con un nuovo prodotto a cui
auguriamo il piu’ fulgido successo di pubblico e di critica.
Buon ascolto a tutti dunque e…. arrivederci al Teatro!!!
RISERVATO AI SOCI -
ANNO 2010 – N. 9
I VAGABONDI DELLA MOLE
1
In una tiepida
serata di fine
estate,
il
Presidente con
due sue fide
ancelle (una nel
fiore
della
giovinezza,
l’altra, ahimè,
sul viale del
tramonto) si è
recato in una
zona della prima
cintura di Torino, dove non aveva mai messo piede.
Arrivati al “45° Nord”, per via del parallelo che
proprio di lì passa, i tre vengono accolti da uno
sfavillio di luci che illuminavano enormi e possenti
edifici moderni tutto vetro ed acciaio.
Ma cosa ci facevano i tre Vagabondi in quel luogo
magico?
Naturale, stavano vivendo una favola con
protagonista la musica dei Nomadi, magistralmente
eseguita dalla cover band “Linea Temporale” e
quale miglior luogo poteva esserci se non proprio lì
dove passa quel sottile ed invisibile segno
geografico per i nostri amici musicisti?
Appena arrivati veniamo subito calorosamente
accolti da vecchi amici nomadisti e nuovi accoliti
della congrega musicale con cui scambiamo
volentieri due chiacchiere dopo aver passato il mese
di agosto ognuno nei rispettivi luoghi di vacanza,
mentre tutt’intorno gente passeggia in mezzo a
questa galleria commerciale, gustandosi quello che
forse sarà l’ultimo gelato della stagione estiva.
All’ora prestabilita arrivano sul palco i componenti
della band e notiamo subito un cambiamento alle
chitarre: un nuovo “elemento” ha preso possesso
della parte che gli spetta nell’armonia del gruppo,
distinguendosi per maestria e possesso della scena:
così uniti iniziano la carrellata delle canzoni che noi
fans amiamo di più e per cui facciamo il tifo con
magliette (nuove) e striscioni (vecchi)
da sotto il palco.
Ma gli occhi del Presidente, tutto a un
tratto vengono rapiti da una leggiadra
fanciulla di nome Alice che inizia a
suonare il violino (alla Sergione) sul
medesimo palco: è lei la sorpresa più
eclatante (per lo meno vista dalla
parte di noi maschietti) della nuova
formazione del gruppo, per cui
restando sempre nel “paese delle favole” ecco che
la soave musica scaturita dal prezioso strumento ad
arco, rapisce il suddetto Presidente per portarlo nel
“Paese delle Meraviglie”.
Passando di sogno in sogno e di canzone in
canzone, colpito da tanta abbondanza di suoni e
colori, il blasonato n. 1 dei Vagabondi della Mole
neanche si accorge che nel frattempo le campane in
lontananza scoccavano i dodici rintocchi della
mezzanotte e, come in tutte le favole che si
rispettino, finita la straordinaria esibizione dei
musicisti in questo loro nuovo ensemble, fuggiva
estasiato con la sua nuova amica su di un cocchio
dorato nella notte stellata del cielo settembrino,
verso nuovi orizzonti di vita.
Che bella storia, vero? Ma, direte voi, e le due fide
ancelle? Trasformate in zucche… naturalmente!
Sennò che favola sarebbe…
Alla prossima estasi.
Max, the President
2
Le Ancelle del Presidente (Silvia e Sandrina) sciolto
l’incantesimo che le aveva trasformate in zucche,
accompagnate dai loro amici: Paola, Michele,
Sandro e Franco sono andate in quel di Borgaro per
ascoltare il concerto della cover Nomadi “Tracce”
Una tiepida serata all’insegna dell’allegria, in una
piazza gremita di gente di
tutte le eta’ che, invogliati
da Simone (il cantante del
gruppo)
cantavano
e
battevano le mani a suon di
musica.
Il
concerto
incomincia con “Noi non ci
saremo” e via via “Sangue
al cuore – Lo specchio ti
riflette – Santina – Il
vecchio e il bambino – La
mia
terra
ecc.”
magistralmente
interpretate con suoni e
voce da tutto il gruppo.
Alla fine i saluti ai fans club
presenti: Nomadi fans club Val di Susa, Murisengo
e Val Cerrina e naturalmente noi. Come di
consueto chiudono la serata con “Io Vagabondo”
accompagnati dalle voci di tutta la piazza che poi
gradatamente si svuota, anche noi ci
incamminiamo verso casa con il ricordo di
un’ennesima serata vagabonda all’insegna della
buona
musica.
BUONCOMPLEANNO
3
Ritornati dalle vacanze estive, riposati ed abbronzati, i
Vagabondi
della
Mole si sono subito
messi al lavoro per
affrontare il primo
impegno della nuova
stagione: domenica
19 settembre a Lanzo
Torinese,
in
occasione
della
“Fiera d’Autunno e
degli
Antichi
Mestieri” c’era da
allestire il nostro
banchetto vagabondo
per raccogliere fondi
da destinare all’Associazione Onlus “F.A.R.O.”, che a
Lanzo ma un po’ dappertutto, si occupa di portare
sostegno e aiuto ai malati terminali di patologie
oncologiche.
Grande è stata la mobilitazione di iscritti e simpatizzanti
nel rimettere mano ai “gadget” dell’Associazione, nel
confezionare le nuove magliette del Fans Club che
hanno già avuto gradevoli apprezzamenti anche da
persone nomadiste appartenenti ad altre associazioni e
finanche nel preparare i nuovi “corredi” per ingentilire
appunto il nostro sempre più ricco espositore mobile
lungo oramai quasi 5 metri!
Inoltre le energie maggiori sono state spese per
recuperare i piccoli doni da confezionare uno per uno in
appositi sacchettini bianchi che poi sono stati numerati
per l’occasione. Abbiamo notato, infatti, che la gente è
molto attratta da questo tipo di solidarietà, fatta
attraverso pesca a sorpresa di ninnoli o oggetti per la
casa, libri o quadretti che, gentilmente, vengono donati
al Club affinché noialtri se ne faccia buon uso: e credo
che miglior uso della beneficienza non ci sia proprio.
Anche a Lanzo, infatti, complice anche una tiepida
giornata di sole che sembrava quasi voler salutare
l’estate, questa pesca ci ha
permesso di raccogliere la
lusinghiera cifra di € 415,00
prontamente destinata ai
responsabili
dell’Associazione suddetta,
operanti all’ospedale del
paese che, ricordiamolo,
serve per un bacino
d’utenza distribuito su tre
vallate alpine principali più
alcune altre secondarie, il
tutto componendo appunto
il comprensorio delle Valli
di Lanzo, “le Montagne più
vicine all’area metropolitana di Torino”.
Il pubblico è accorso numeroso fin dal mattino,
passeggiando per le vie del centro storico, assaggiando
le specialità locali in simpatiche degustazioni, sia dolci,
sia salate, accompagnate da dell’ottimo vinello o liquore
d’erbe prodotto dai distillatori della zona ed ha inoltre
potuto ammirare ancora gli artigiani di una volta
svolgere antiche attività
ormai
difficilmente
misurabili nella vita
quotidiana,
ma
che
conservano un fascino
immutabile e fantasioso.
Ed è gratificante vedere
quando si avvicina un
bimbo o una persona
anziana che, trepidante,
pesca il numerino dalla
boccia sapendo che a
quello corrisponderà un
pacchettino a sorpresa, ed
è comunque consapevole di aver fatto una buona azione
verso un’associazione benefica e di volontariato ed in
più porta a casa un ricordo della giornata e, nella
fattispecie, del passaggio al nostro banchetto della
solidarietà, senza contare gli incontri che si fanno
durante la giornata tipo vecchi amici che non vedi da un
po’, iscritti al club che abitano lontano e che quindi non
possono presenziare alle riunioni settimanali o semplici
turisti che però s’informano sulla nostra attività e sui
Nomadi, colonna sonora della loro vita.
Forti di questo ennesimo successo d’inizio autunno, ora
ci prepariamo al successivo banchetto, quello dei
“Mercatini di Natale”, intorno all’8 dicembre. Allora via
subito al lavoro per reperire nuovi oggettini pronti per
essere “impacchettati” ed offerti per un’altra iniziativa
benefica targata Nomadi Fans Club di Torino.
Vi aspettiamo sempre numerosi.
Il Presidente
4
Quando attendi per anni un artista, alla fine non ti
basta un suo concerto per essere pienamente
appagato. Vorresti sempre di più. Un’altra canzone,
un altro bis, un altro giro di accordi che porta i tuoi
pensieri altrove.
Non ti basta neanche pensare che alla fine di quello
spettacolo, puoi mettere un CD in macchina e far
finta che tutto prenda di nuovo forma, vita, musica.
Prima di entrare scommetti su quale canzone farà,
speri la tua preferita, quella che non ti stancheresti
mai di ascoltare, ma che ascoltata dal vivo ha tutto
un altro sapore, ha un’altra energia, è talmente reale
che non ti va nemmeno di cantarla per non rovinare
le parole, la magia, l’atmosfera, quasi in una forma di
rispetto, di stupore che nasce in te. In fondo non
l’avevi mai creduta tanto bella!
E così, te lo ritrovi li, davanti a te, un omaccione di
settant’anni da poco compiuti, con la sua banda di
“anziani” come l’ha definita lui, che ha ancora delle
cose da dire, e le cose che un tempo e per tanto
tempo ha detto sono talmente attuali che quasi ti
spaventano, fosse amore o morte, insegnamenti o
sciocchezze, arte o vino, Guccini ancora oggi crea un
mondo tutto suo, logico e attuale.
Tu non fai altro che ascoltarlo, nei suoi discorsi tra
una canzone e l’altra, discorsi che attentamente e
lentamente tenti di fare tuoi, cercando in quella
straordinaria e pazza coerenza, che da anni cerchi
lontanamente di seguire e imitare, la gioia di un
momento, la dolcezza di una frase, la verità di una
storia raccontata.
Un saluto, ‘Canzone per un’amica’ e via con quasi tre
ore di musica e… parole, lui contornato dai suoi
fedelissimi, anche se questa sera manca all’appello
l’assente ‘giustificato’ Vince Tempera. Un miscuglio,
tra il pubblico, di giovani e non, di chi ha conosciuto
Guccini sin dall’inizio e di chi lo ha potuto e voluto
scoprire in tempi più recenti.
Un ricordo o molto più, quando prima di ‘Noi non ci
saremo’ la mente e le parole vanno all’amico
Augusto, un lungo applauso, come tanti che hanno
accompagnato
questa
serata, per celebrare in pochi
istanti un altro grande
portatore di emozioni.
Emozioni che si susseguono
ascoltando con attenzione,
foga, riflessione ‘Vorrei’,
‘Bisanzio’, ‘Farewell’, ‘Su in
collina’, ‘Cirano’, ‘Quattro
stracci’, ‘Amerigo’, ‘Canzone
dei dodici mesi’, ‘Lettera’,
‘Eskimo’, ‘Autogrill’, ‘Dio è morto’ fino a ‘La
locomotiva’. Seduti, in piedi, passeggiando,
osservando gli altri attenti, altri cantare, altri sugli
spalti mostrare la bandiera No Tav, altri scendere le
scalinate con una birra in mano. Ma tutti per lui, il
ragazzo cresciuto di Pàvana, il Cantautore di Via
Paolo Fabbri 43 che da sei anni non ne vuole sapere
di far uscire un nuovo album di inediti, lo scrittore
che da poco ha pubblicato la propria biografia ‘Non
so che viso avesse’, l’attore visto di recente nei panni
di un severo pseudo-psicologo nell’ultimo film di
Pieraccioni.
Francesco Guccini, la persona che anche stasera è
riuscita ad emozionarci, colpire nell’anima, facendoci
pensare alle cose veramente ed essenzialmente
importanti della vita, le radici, i pensieri, l’amore
attraverso il racconto di personaggi semplici, ma che
hanno avuto sempre qualcosa da raccontare e che
da soli sono riusciti in qualche modo a far notizia,
creandosi una maschera reale e non fasulla come
tanti stereotipi veduti quotidianamente in
televisione.
Ma il vero personaggio, da ‘palcoscenico’, è lui, che
dalla sua Emilia, ci ha portato un po’ di allegria,
buona musica e tanta tanta nuova linfa vitale… alla
prossima ‘Caro Francesco’.
Luca B.
5
SCAFFALE VAGABONDO
IN NESSUN PAESE
PERCHE‟ SUI DIRITTI DELL‟AMORE L‟ITALIA E‟ FUORI DAL MONDO
Edito da Piemme (224 pagine, euro 17,50)
Il saggio di Ivan Scalfarotto
con Sandro Mangiaterra e’
dedicato ai diritti negati. I
diritti di un milione di famiglie
“non coniugali”, etero e
omosessuali, che ancora
sono senza tutela nonostante il gran parlare
che si e’ fatto (senza approdare a nulla) di
Pacs, Dico e Cus. “In nessun Paese”
racconta di decine di storie – a partire da
quella dell’autore – di persone in lotta per
l’affermazione del diritto all’amore.
IO TI ASPETTO
Autore: Luca Castellitto – Edito da Piemme
Nel 1997, un gruppo di bambini arriva in
Sardegna
per
una
breve
vacanza.
Provengono dalle lontane terre della vecchia
Unione Sovietica e il loro e’ uno dei cosiddetti
“viaggi di risanamento” organizzati per
limitare gli effetti derivati dal tragico incidente
della centrale nucleare di Chernobyl. Tra di
loro c’e’ anche una bambina bielorussa di 6
anni, Natasha, mentre tra le persone
coinvolte nel progetto di ospitalita’ c’e’ Anna
lisa, donna cagliaritana, single. Tra le due si
crea subito un legame forte, fortissimo,
indissolubile. Al punto che
Annalisa decide di adottare la
bimba.
Nonostante
la
condizione di donna sola
lasci poche speranze di
successo alla sua iniziativa.
Comincia cosi’ un’Odissea
lunga 12 anni, una battaglia piena di
coraggio, dolore e amore, che solo da poco si
e’ conclusa con il finale cosi’ tanto atteso:
oggi, Annalisa e Natasha sono madre e figlia.
Concerto del 26 – 09- 2010 – Roma.
Sono passati solo pochi giorni
dall’ultimo concerto e, come
previsto, sono a Roma con Elvira,
Martino ed Elena. Ebbene si, è il
mio COMPLEANNO, e mai avrei
sperato di festeggiarlo così.
Purtroppo il tempo è stato un po’
incerto, tra il sole e la pioggia, ma
la serata si preannuncia comunque
bella. Anche questa volta le prove
non ci sono state, ma durante
l’attesa abbiamo avuto il piacere
di conoscere “vecchi fans” di
Roma, amici di Elvira, con cui lei ha condiviso
tante serate in giro per l’Italia. Si sono rivisti
con grande gioia.
Con un po’ di sorpresa, ho notato tuttavia, meno
gente del solito, ed una partecipazione più
“pacata” rispetto ai precedenti concerti cui ho
assistito. Prima dell’inizio sono riuscita a
scambiare i saluti con Beppe Carletti e Massimo
Vecchi, sperando che potessero
dedicarmi una canzone per
l’occasione;
infatti,
hanno
dedicato sia a me che ad Elvira
“Gli Aironi Neri”. Per la verità il
mio desiderio era ascoltare
“Trovare Dio”, come avevo detto
sia a Beppe che a Danilo, e sono
stata felice quando, pur non
essendo in scaletta, l’hanno
cantata dedicandola a tutti, e
tutti ci siamo emozionati fino
alle lacrime perché Danilo ci ha
messo davvero “l’anima”.
Al termine li abbiamo raggiunti e ci siamo
trattenuti con loro a chiacchierare tra foto,
abbracci, ed io ho ringraziato Danilo per il
desiderio “esaudito”. Siamo ripartiti stanchi ma
contenti e speriamo alla prossima tappa. Grazie
e “SEMPRE NOMADI”!!! SONIA.
6
TORINO TRE GIORNI di
ELETTRO - CHOC!
L’estate e’ appena terminata, ma la movida notturna
mondiali di avanguardia per gli sviluppi della musica e
torinese si riconferma piu’ calda che mai. In linea con
della cultura contemporanea, in un crescendo sempre
le tendenze d’oltreoceano, e’ in arrivo dal 29 al 31
maggiore di consenso di critica e di pubblico. Un
ottobre
accordo
il
Movement
Torino
Music
Event,
artistico
ed
economico
ha
infatti
interpretazione europea del Detroit Electronic Music
recentemente legato Movement Detroit e Movement
Festival, la rassegna piu’ importante al mondo nel
Torino in un’intesa programmatica volta a consolidare
genere
al
il brand internazionale, con beneficio culturale e
Palaolimpico Isozaki permetteranno a grandi dj
turistico per entrambe le citta’. Il quinto Torino
internazikonali – i migliori per tecnica, stile e
Movement Music Event si preannuncia quindi come una
della
musica
elettronica.
Tre
notti
interpretazione – di condurre i festeggiamenti della
rassegna
che
notte di Halloween, in quella che e’ ormai la quinta
spaziera’
a
edizione europea del Movement. Una line up esplosiva
trecentosessanta
attende le migliaia di persone che anche quest’anno
gradi oltre la musica.
decideranno di aderire al gemellaggio diretto tra
Un ricco programma
Torino
e
Detroit,
ballando
sulla
techno
del
che si articolera’ per tutto il mese di ottobre
giovanissimo “enfant prodige” Ilario Alicante, sulla
riempira’ la citta’ di
miscela deep house e tech funk del celeberrimo duo
conferenze ed eventi
tedesco
collaterali ai concerti,
Dixon,
sui
synth
dell’eclettico
e
sperimentatore Pete Cornely, meglio noto al publico
in
come Karotte. Ma la sfilza di grandi nomi dei
come
partecipanti
fara’
Nazionale del Cinema, il Politecnico di Torino e il
popolo
Palaolimpico Isozaki, in un autunno che a Torino si
della notte. Tutto cio’
preannuncia straordinariamente caldo. Una rinnovata
consentira’ di tenere
attenzione
viva la fiamma della
promozione
scatenare
il
location
esclusive
il
Museo
all’offerta
artistica,
territoriale,
giovanile,
della
temi
della
formazione
dell’opportunita’
in cui si svolse la prima edizione
sostenibilita’
torinese in occasione delle Olimpiadi
tracceranno inoltre linee guida del festival. Cosa
Invernali – permette di ascrivere la
state aspettando, dunque, per cominciare a ballare
nostra citta’ nel cerchio dei centri
sulle note del Movement? In fondo Torino non si
e
sicurezza,
e
manifestazione che dal 2006 – anno
ambientale
della
ai
della
della
solidarieta’
ferma mai.
di Silvia Calvi – Tratto dalla rivista mensile
“Il Punto city life”
7
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi
non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti ,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta
musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
Chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia
incessante
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al
raggiungimento di una splendida felicità .
Pablo Neruda
I soci “Vagabondi della Mole” si ritrovano ogni due venerdi‟ (contattarci prima) nella sala:
“I RAGAZZI DEL „50” (Associazione Fenalc)
sita in Strada della Pronda n.66/4 bis - Torino
Per ulteriori informazioni Tel. Torino: Massimo 011/281782, Sandrina 3470622574
Silvia 3477920765 – Ivano 3484436996
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